eBook - ALI Penna d`Autore
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- eBook - POESIE D’AUTORE © Copyright by Poeti Contemporanei proprietà letteraria riservata IN COPERTINA «Auguste legge un libro a sua figlia», di Mary Cassat (pittura a olio, 1910). Collana eBook di Penna d’Autore - N. 13 © Copyright: Edizione eBook Penna d’Autore 2013 A.L.I. Penna d’Autore - Casella Postale, 2242 - 10151 Torino http://www.pennadautore.it e-mail: [email protected] Il presente file può essere usato esclusivamente per finalità di carattere personale. Tutti i contenuti sono protetti dalla Legge sul diritto d’autore. L’A.L.I. Penna d’Autore declina ogni responsabilità sull’utilizzo del file non previsto dalla legge. - eBook - INDICE Prefazione Ines Scarparolo Antonella Sergi Anna Barzaghi Carmela Giarratana Marina Montagnini Marco Gandolfi Loredana De Cecco Vittorino Tosato Lucia Borsotti Massimiliano Zazzaro Galia Maria Monica in Martino Maria Rosaria Filangieri Giovanna Mulè Luigi Golinelli Giorgio Nidasio Silvia Gelosi Osvaldo Crotti Chiara Colasberna Stefania Laus Sonia M.R. Gagliardelli Cinzia Fioroni Denise Pietrella Margherita Gallo Luigi Bernardi Massimo Mezzetti Laila Tromboni Enzo Puglisi Giovanni Renato Ortale Claudia M.C. Bertoldo Pia Foglia di Nicola Maglione 3 «Palpiti di Luce» 5 «Ho viaggiato» 6 «Uomini» 8 «Il tocco della farfalla» 9 «Sorrideva e cantava» 10 «Pomeriggio d 'estate» 12 «Nelle viscere un tormento» 13 «Amorevole Madre» 14 «Sinergia» 16 «Essere» 17 «Campania» 18 «La corsa del tempo» 20 «Mare» 21 «Terra (13-03-2013)» 22 «Parole» 24 «Primavera» 25 «Quel costante pensiero» 26 «Sfuggimi tempo» 27 «La forza dell’Amore» 28 «Lo sberleffo» 30 «Fasci di silenzio» 31 «Pensieri» 32 «SMS? No, grazie!» 34 «Ritorna» 35 «Pathos Cosmico» 36 «L’illusione» 38 «Deposizione» 39 «Ombre» 40 «Papà» 42 «La Divina Pensione» 43 - INDICE - Adalgisa Licastro Rosa Parlato Massimiliano Rendina Sara Chessa Daniela Rusconi Stefania Pellegrini Santa Ganci Ermetina Formis Corradi Graziella Benatti Francesco Celi Roberto Guerrini Annamaria Buroni Federica Minozzi Maria Teresa Bernhart Vincenza De Ruvo Domenico Sidio Bruno Rosalba Pescosolido Stefania Fiorin Gabriella Cozzani Angelica Vece Giuseppe Cantoni Mariaconcetta Laudani Lina D’Incecco Rebecca Grima Giuliano Patelli Antonio Cosentino Caterina Battilana Maria Cervai Silvia Matera Vincenzo Filannino Luigi Antonio Pilo Mila Berchiolli «Se canti» «Nostalgia» «Giorgio Morandi vendesi» «Tutto da scoprire» «Lacrima di donna» «Oltre la luce» «Mamma» «Sospiri di vita» «Un sussurro» «Il treno dai cento vagoni» «Il mendicante» «Verso parole nuove» «Oltre: una nuova humanitas» «La valigetta» «Buio negli occhi cuore a colori!» «La zanzara ritrova la vita» «Vorrei oggi...» «Felicità» «La mia vita» «L’assenza» «La mia ombra» «Mare» «Cavalli al galoppo» «La solitudine» «A me stesso...» «L'aquilone» «Una coperta di stelle» «Non tenere il tuo dolore...» «Chiocciola» «Senza lacrime» «Terra di Pianto» «Ineluttabilità» - INDICE - 44 46 47 48 50 51 52 54 55 56 58 59 60 62 63 64 66 67 68 70 71 72 74 75 76 78 79 80 82 83 84 86 Antonio Petrucciani Maria Nadia Marconi Lucillo Dolcetto Silvana Miori Angela Sanna Luca Malgioglio Caterina Prato Monica Tiozzo Paola Salvatori Tecla Massarotti Metaxa Rosalba Griesi Ulrico Coppola Elisabetta Mancini Elisabetta Ferraresi Sabrina Dalpasso Nicole Bai Caterina Lorenzetti Valentina Radic Margaret Maggitti Loretta Conte Maria Soccavo Andrea Neviconi Antonio Bini Mariuccia Lizza Daniela Cattani Rita Angelina Dipino Savino Matera Velardita Roberto Michele Galante Ezio Solvesi Imma Schiena Giovanna Salucci «La nebbia sul lago» «Un uomo semplice» «Rosa di Novembre» «Il Respiro del Mare» «Madre» «Da Casal Monastero...» «Il pensionato» «Scova la tua persona interiore» «Ad ali spiegate» «Rivelazione» «I barconi di Caronte» «L’incontro» «Piccola gemma» «Verso l’infinito» «La via... insieme» «Sacromonte» «Occhi innocenti» «Mi stai aspettando» «Libera» «Aiutami Mamma» «Piccola donna» «Sull’acqua so camminare» «Autunno» «Io credo» «Sul taglio della notte» «Udrai...» «Rugiada» «Il treno per Auschwitz» «Il miracolo della virtù» «Ombre d’amore» «Goccia di vita» «Portami con te» - INDICE - 87 88 90 91 92 94 95 96 98 99 100 102 103 104 106 107 108 110 111 112 114 115 116 118 119 120 122 123 124 126 127 128 Rita Parravicini Luca Damonti Silvia Borghi Sabrina Girgenti Rita Imperatori Sandra Ludovici Carmine Avagliano Maurizio Bacconi Roberta Mormando Mila Berchiolli Rossana Tasselli Greta Cipriani Saverio Cristiani Rosa Maria Corti Maria Giusti Valerio D’Amore Giovanni Filardo Gabriella Vergnano «Mi vesto di te» «Nuovo addio» «Paure» «Attraverso l’universo» «Di quale pace» «Al Vespro» «Il mare» «Verso un altro cielo» «Attraversami» «Ineluttabilità» «Nascita» «Terra» «La candela» «Invocazione» «Verso nuove albe» «Musa» «A mia madre» «Sensazioni» - INDICE - 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 Poeti Contemporanei POESIE D'AUTORE Il presente volume raccoglie le migliori poesie che si sono classificate alla 20ª edizione del Premio Letterario Internazionale «Trofeo Penna d'Autore». I Poeti delle poesie selezionate sono stati premiati con una Menzione d'Onore. LIBRO DA COLLEZIONE - a cura dell'A.L.I. Penna d'Autore - eBook - PREFAZIONE La presente antologia raccoglie le poesie più significative selezionate oltre il decimo posto alla ventesima edizione del Premio Letterario Internazionale «Trofeo Penna d’Autore». Si tratta di un premio particolare che la giuria ha assegnato a quei poeti che, pur non essendo entrati nell’olimpo dei primi dieci classificati, meritano ampiamente di ricevere un riconoscimento per l’opera presentata. Penna d’Autore desidera ringraziare questi poeti che si sono cimentati con passione in componimenti di varie tematiche e per la facilità con cui sono riusciti a trasmettere le loro sensazioni, le loro emozioni. Grazie a tutti per averci regalato questa pioggia di versi con contenuti che vanno dritti al cuore e siamo certi che anche i lettori condivideranno il nostro pensiero. Il motivo per cui è nata l’antologia «Poesie d’Autore» è proprio questo: portare alla luce le meravigliose gocce di poesia di nostri poeti. Il volume vuole essere la continuazione del ciclo editoriale tracciato dalla nostra Associazione nelle precedenti edizioni del premio, in cui aveva proposto alcune collane; l'ultima in ordine di pubblicazione è stata «I Grandi Classici della Poesia Italiana» che ha riscontrato un successo senza precedenti. La collana contempla otto volumi che fanno rivivere la storia della poesia italiana: dal Duecento ai giorni nostri. In ogni volume sono state inserite le migliori poesie che hanno concorso alle precedenti edizioni del Trofeo Penna d’Autore e questo filone viene riproposto con la presente edizione «Poesie d’Autore». I poeti che sono rientrati in questa pubblicazione ricevono in regalo la trasformazione del volume cartaceo in formato eBook. Oggi, con l'avvento di tablet, smartphone e iphone, è quasi dive-3- nuto obbligatorio abbinare al tradizionale libro di carta quello elettronico; è la naturale evoluzione dell'editoria che spinge le case editrici a far conoscere le opere di Poeti e Scrittori attraverso questo nuovo canale multimediale e noi di Penna d'Autore cerchiamo di stare al passo coi tempi. L'eBook è scaricabile gratuitamente dal nostro sito: www.pennadautore.it. Nicola Maglione -4- Palpiti di Luce SANTA PASQUA 2014 Ines Scarparolo Notte... Notte d’attesa. Dormono i Cristi del mondo su legni di croce che più non gemmano frutti d’amore. Lacrime di Madri lacerate, s’adagiano con tenerezza sugli steli del prato: gocce di rugiada rosse, come il sangue del Dio perseguitato. Non più canti di Gloria sulla terra martoriata dei vinti: s’odono soltanto i cupi rimbombi dei Kalasnikov. Eppure, ancora lo sguardo innocente di un bimbo riflette gli azzurri sentieri del cielo ove palpita la luce della Resurrezione. -5- ANTONELLA SERGI Nata a Gagliano del Capo (LE) il 20-08-1963. Ancora bambina compone rime sui banchi di scuola, nascondendole poi gelosamente. In un tema d’italiano, alle scuole Medie nel 1976, scrive una poesia dal titolo “Tristezza di un bimbo malato”. L’insegnante ne rimane colpito e la fa pubblicare su varie riviste locali. Per diversi anni è rimasta esposta nell’atrio della sua scuola. È autrice di tre libri di poesie: “Fra le braccia di Dio”, “L’immagine” e “L’intruso”; ha scritto, inoltre, un libro di narrativa dal titoto “Per non dimenticarti”, dedicato a Fratel Michele Sergi missionario comboniano in Africa, grazie al quale ha ottenuto una Menzione di Merito al Concorso “Insieme Nel Mondo 2013”. A quarant’anni si ammala di cancro e sente il bisogno di comunicare la sua sofferenza e il suo disagio anche attraverso la poesia. È impegnata, attraverso varie associazioni, nella sensibilizzazione e la prevenzione del cancro al seno. Partecipa a diversi Concorsi Letterari Nazionali e Internazionali, con libri e poesie singole edite ed inedite, ottenendo molte segnalazioni di Merito e tantissimi Premi. È presente in numerose Antologie, tra le più importanti «I Grandi Classici della Poesia Italiana» nel volume Nove-cento. Ha una pagina facebook: https://www.facebook.com/pages/Antonella-Sergi/ 195351117220365 -6- Ho viaggiato Ho viaggiato su un raggio di sole che scendeva sulla pianura, e non ho avuto parole e non ho avuto paura. Ho viaggiato sulla luna riflessa nel mare e non ho avuta alcuna emozione particolare. Ho viaggiato nel vento, nel boato di un tuono e, sorreggendomi a stento, ho viaggiato nel suono, ed ho visto la vita che scorreva in fretta, dalla morte inseguita e dal tempo sorretta. Antonella Sergi -7- Uomini Anna Barzaghi Siamo confini di luce in quello spasmo di fragranze che insaporano la terra. Raccolti nel muschio del silenzio attendiamo pazienti il sussurrar delle stelle e come bruchi assetati strisciamo sul ventre del mondo. Persi in un vicolo di ricordi abbracciamo foglie cadute dall’albero della vita e all’apparir della luna solo pochi germogli di luce vivranno l’incanto del domani. -8- Il tocco della farfalla Carmela Giarratana In tanti modi l’amore può arrivare al cuore. Violento, come un temporale estivo, infuocato, come un tramonto o profondo e misterioso come il mare. Leggero e delicato come il tocco di una farfalla, sfiora l’anima e a sé la lega. Di breve durata può essere la sua vita ma se lo lasci volare l’amore vivrà per sempre. -9- MARINA MONTAGNINI Medico psichiatra psicoanalista ordinaria della Società Psicoanalitica Italiana (S.P.I.) membro della International Psychoanalytical Association (I.P.A.). Ha pubblicato molti articoli in riviste specializzate e il libro di psicoanalisi applicata: «Croce e delizia. Per uno studio dei luoghi comuni». Scrive poesie e racconti. Il libro di poesia «Eros Domine noster» ha vinto il primo premio nel Premio Letterario Internazionale San Marco - Città di Venezia XV edizione. Ha vinto altresì il primo premio per la silloge di poesia «Outsider» al XVI Premio Letterario Internazionale La Rocca - Città di San Miniato. Ha vinto numerosi altri premi minori per poesie e racconti. Il racconto «Signom ni Rom» (Sono un Uomo) ha vinto il secondo premio nel concorso «Amico Rom» promosso da Santino Santinelli. Da molti anni cura una piccola casa di autoedizioni e ha pubblicato tre racconti scritti per i genitori che conservano gli antichi e bellissimi riti della nanna, racconti scritti e illustrati con le figlie bimbe, ragazzine e oramai adulte: «Il tesoro di Mali Losini», «Signom ni Rom», «Cabeza de Novia». - 10 - Sorrideva e cantava Non so come faceva sorrideva e cantava mia figlia Giulietta sorrideva e cantava dal palco trillava la sua voce e cadeva su di me come pioggia argentina. Poi la mia bella come un toro: è piombata Maria con un ritardo di traverso zaino pesante, maglioni a saccapelo tra rabbia e riso e ciuffi di capelli al viso. Il terzo non si è visto, il quarto miracolo è arrivato. Se il mio dado fortunato è caduto su una sorte deliziosa resterò sola e in compagnia e sarà il quinto. Ma tu non vedrai fiorire per quest’anno l’erbaccia del mio vaso. Marina Montagnini - 11 - Pomeriggio d 'estate Marco Gandolfi Pomeriggio d’estate. Un caldo melmoso, silente ci avvolge. Solo le cicale si cercan frinendo tra le spighe ormai alte del grano maturo che aspetta, domani, la falce. Ovattato, il rintocco di campane lontane chiama al Vespro chi le ode dalle basse case nella bruma nascoste. Poi di nuovo il silenzio. Finché, ecco, nell’indaco cielo la prima stella che sale. E nell’aria più buia, con la notte che avanza, sono ora i grilli a cantare. - 12 - Nelle viscere un tormento Loredana De Cecco Nelle viscere un tormento, nella mente idee confuse, nel petto un cuor che batte, il vuoto intorno a me. Medito la lunga agonia del mio amore: un lungo coma senza sbocco. Lontana è la via d’uscita o forse svanisce nell’eterno profondo. E la speranza alle volte appare e poi si perde nella rassegnazione, per poi tornare puntualmente, facendo passare lo spirito adolescente. Il mondo gira e ti ha portato con lui nell’oltreoceano senza il mio amore e cerco negli occhi della gente quello sguardo confuso, che il mio cuore ama, quelle mani dolci, che la mia mente ricorda, quella voce calda e soave, che il mio udito percepì, ma ora non sono altro che una chimera. Forse non ci vedremo mai più e rimarrò agonizzante nel letto dei ricordi ad aspettare la fine di una storia mai cominciata, ma che segnò la mia vita. - 13 - VITTORINO TOSATO Nato a Padova il 25-01-1963 Svolge a Padova la professione di autista di autobus. Dopo una tragedia familiare si scopre poeta e inizia a comporre versi per dar sfogo ai propri sentimenti. La passione per la poesia si rafforza sempre più e da una prima produzione di componimenti lirici dal tono triste e struggente, col tempo allarga lo spettro dell’opera a poesie di varia natura ispirate dal suo passato di Carabiniere e dalle attuali esperienze lavorative, di volontario di Protezione Civile e di socio Consigliere della Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.) di Padova. Le sue poesie sono largamente apprezzate e trovano spazio nella stampa e televisione locale in occasione di manifestazioni cittadine. Egli compone poesie con stili diversi, da quello libero, in rima baciata fino ai più classici sonetti. La sua raccolta “Penso, sorrido e scrivo” è stata ottimamente recensita da un’autorevole scrittrice come Sveva Casati Modignani. Prende parte annualmente ai “Recital dei Poeti di Palazzo Zacco” in cui vengono recitate pubblicamente le opere dei maggiori esponenti della poesia patavina. Le sue poesie sono state recitate con successo di pubblico anche in occasione delle feste natalizie presso l’Istituto di Riposo per Anziani “Alta Vita IRA”. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari, vincendo due primi premi in quelli indetti dall’A.N.C. Veneto; ha ricevuto un attestato di stima presso l’Università dei Saggi-Franco Romano dell’A.N.C. di Roma e alcune Menzioni d’Onore per i concorsi “Trofeo Penna d’Autore” figurando nella collana “I Grandi Classici della Poesia Italiana”. Nel 2011 si è classificato finalista nel 3° Concorso Nazionale “Poesie d’Amore” sezione: “Amore Paterno, Materno, Filiale”. Nel 2012 è stato premiato dall’Ispettorato Regionale Veneto dell’A.N.C. “per avere con i propri componimenti poetici contribuito a diffondere gli ideali ed i valori dell’Associazione”. Nel 2013 e 2014 riceve altre due Menzioni d’Onore al “Trofeo Penna d’Autore” e il relativo attestato di Finalista per le poesie: “A mamma Silvia” e “Amorevole Madre”. - 14 - Amorevole Madre Un tenerissimo fiore germoglia portando luce, bellezza smagliante nasce così l’adorata figlia che ti rende felice e raggiante. Graziosissimi sorrisi regala e l’amorevole madre gioisce insieme alla nonna nella sala un delicato amore fiorisce. Nella festosa, radiosa giornata due rare gemme turchesi brillano dinanzi creatura angelica. Del lieto evento emozionata per quell’immenso dono sovrano e solo Tu, amerai Veronica! Vittorino Tosato - 15 - Sinergia Lucia Borsotti Rivedo il tuo volto tra le stagioni incresparsi con l’aria più fredda colorirsi al caldo del sole sfumarsi nel blu prima del tramonto Rivedo il tuo volto tra le stagioni incupirsi al passare di un pensiero distendersi dopo l’amore distrarsi al rumore del mare Rivedo il tuo volto tra le stagioni ritirarsi per un ricordo ammorbidirsi per un sorriso levigarsi per la fatica Rivedo il tuo volto tra le stagioni tante volte diverso tante volte deciso tante volte dubbioso tante volte mio - 16 - Essere Massimiliano Zazzaro Galia Nell’infinito Essere a volte mi perdo. Nelle sue mille fragilità che gridano Pietà. Nelle tremende e brutali forze, lontane presagi di Giustizia. Nelle lacrime versate per vegliarci, e tra le lacrime vedo, confuse e riflesse, sfumature di vita che fu, è e sarà. - 17 - MARIA MONICA IN MARTINO Nata a Locri (RC), 6 gennaio 1939 Si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli; è abilitata all’insegnamento di Materie giuridiche ed economiche, insegnamento che ha esercitato per alcuni anni. Ha compiuto studi in Filosofia e Materie letterarie. Ha pubblicato le sillogi di poesie «Momenti» (Il Sagittario Rosso, 1977), «Le scaglie» (Lalli Firenze, 1980), «Spessore d'Orizzonti» (Gianni-ni Napoli), il romanzo breve «La svolta» (Lalli Firenze, 1978), il saggio «Il Fanciullo e la Morte» (Congedo Galatina, 1980), i racconti «Volta a vela» (L’Autore Libri Firenze), le favole «Dormici su» (Cantagalli Siena 2007), il volume di foto e racconti «La rada del cuore» e il volume di foto, poesie e racconti «L'arco di pietra» (Fondazione Mario Luzi, 2013). Ha tenuto Mostre di Fotografia sul tema «La Parola e l’Immagine» a Castellabate (SA), poi a Salerno a Palazzo Genovese, al Grand’Hotel Salerno, al Circolo Canottieri Irno, a S. Marco di Castellabate al 1° cir-colo didattico G. Vicinanza, al Casino Sociale, nella chiesa del Salvatore, al FAI nell’iniziativa portoni d’autore, a Castellabate nel Castello dell’Abate, a S. Marco di Castellabate e alla Provincia di Salerno. Le sue fotografie sono stampate su tela ritoccate a tempera. Dipinge quadri a olio e esegue lavori di “chiacchierino” (frivolitè) con vari soggetti tra cui delle Natività di cui una è esposta anche a Giffoni Valle Piana (SA) nella Mostra dei Presepi e a Cracovia. Ha ricevuto notevoli Premi e riconoscimenti tra cui il Primo Premio al Concorso letterario La Pulce letteraria a Villa d’Agri per la poesia “Fa Friddo” e a S. Martino Cilento 2012 per fotografia e lirica. Con la poesia “A mio padre” si è classificata al terzo Concorso Nazionale Poesie d’Amore indetto dall'A.L.I. Penna d’Autore e al Premio Internazionale Mario Luzi “Vola alta la Parola”; altri scritti sono per essere pubblicati dalla Fondazione Luzi. È membro del Centro Studi Territoriale Area Campania “Franco Marenghi” dell’Accademia Italiana della cucina,fondata da Orio Vergani,1953,istituzione culturale riconosciuta dal Capo dello Stato. - 18 - Campania Terra di terra e di mare Dolcissima terra, terra dove i virgulti tra le pietre piano sollevano il capo. Il cuore vivo batte ancora il cuore d’Orazio e di Virgilio, di tutti quelli che sotto questo cielo hanno levato la loro voce arcana. Ferita pensa la madre d’andar via. Ma resta. Resta in questo Sud di dolore e di pianto resta e un sorriso tra le lacrime stanche le fugge. Ricorda il suo dolce fanciullo. Il suo volto è segnato di dolore e le mani anche sue costruiscono ancora. Esilio è andarsene esilio è piangere esilio è ricomporre ancora sui volti tesi una speranza nuova una fede lasciata e ritrovata. Sola. Esilio è credere che qui non ci sia Amore quell’Amore che segna e che perdona perdona agli altri quanto a se stesso è duro. E nel silenzio ritrovare tra i rovi l’armonia di un cielo nascosto in una grotta e ritrovato ancora tra i limoni. Maria Monica - 19 - La corsa del tempo Maria Rosaria Filangieri Scorre in fretta il tempo e non ce ne accorgiamo; smarriti e in ansia per qualche contrattempo corriamo, corriamo. Fermarsi fa paura: è più facile seguire la corrente che rischiare di scoprire la bruttura di una sterile esistenza che scorre velocemente. E mentre i più proseguono sbandatamente, cerco un’oasi solitaria e silenziosa che dia ristoro al mio corpo e alla mia mente, refrigerio alla mia vita pensierosa. Penetrando nei meandri oscuri della mia anima inquieta, proiettata agli eventi futuri la pace, spero, la mia meta. E quando dell’eterna essenza comincio a goderne il profumo respirare non è più un’esigenza e con l’infinito mi sento un tutt’uno. - 20 - Mare Giovanna Mulè Non conoscevo il mare, eppure tutti mi dicevano, i tuoi occhi sono profondi come il mare, il colore è come quello del mare. Questo mare l’ho sognato, immaginato, disegnato, bello come quello illustrato nelle cartine, calmo, colorato che abbracciava la terra tutta, immenso infinito. Oltre le montagne ne sentivo l’odore, il ruomre. Pensavo a quando il mio corpo lo avrebbe conosciuto, come lo avrei toccato e tra le dita trattenuto, bagnandomi il viso e assaporandone il gusto, bagnato i capelli, schizzato coi piedi. Giostra di acqua e sale è così che lo immaginavo. Casa dei pesci e culla per le alghe. Ma un giorno il mare l’ho conosciuto, come SPERANZA. Ammassati sul barcone, il mare mi è apparso nero, cattivo, agitato, tanto agitato come tutti quelli che eravamo lì a chiedere aiuto per non morire. Ad un tratto un faro nell’oscurità illumina il barcone, ma soprattutto, il mare e lo rivedo come lo avevo sognato, azzurro come i miei occhi, che non dimenticheranno mai più chi da quel mare ci ha salvati. - 21 - LUIGI GOLINELLI Nato a San Felice sul Panaro nel 1955 Alcune sue poesie sono state inserite nell’antologia «L’angolo della poesia» (1994); successivamente ha pubblicato le sillogi «Il buio e la luce» (1997), «Accado» (2000), «I frutti del pensiero» (2004), «I lati della sfera» (2008) e «L’uomo invisibile» (2012). Partecipando a vari concorsi letterari ha ottenuto il primo premio a “Città di San Mauro Mare” (1999 ), “La Tavolozza”, Sanremo (1999), “Ercole Labrone-Yorick” Firenze (1999 e 2004), “Il bosco degli gnomi”, Pavia con la silloge «Varuna» (2001 ), “Un mare d’inverno” Noli (SA) (2004), “I celi azzurri della libertà” Broni (PV) (2005), “Trofeo Titano RSM” (2005), “Polvere di stelle” Stella San Giovanni (SV) (2008), “Premio Andrea Vajola” Tindari Patti (ME) con la raccolta “I lati della sfera” (2008), “Parole e poesia” Formigine (MO) con la raccolta edita “I lati della sfera” (2009), “G. Morselli” Motegrotto Terme (PD) primo premio ex-aequo con la raccolta edita “I lati della sfera” (2012). Si è classificato inoltre al secondo posto ai seguenti concorsi: Pompei (NA) nel 2000, Concorso “I Colori” Savona nel 2007, “Rime sotto la luna”, Alberone (FE) nel 2008, “Sanremo Arte” Sanremo (IM) nel 2008, Sissa (PR) nel 2009, “Gli amici di Rivalto” (PI) con la raccolta “I lati della sfera” nel 2009, “L’arcobaleno della vita” Lendinara (RO) con la raccolta “I lati della sfera” nel 2009, “Bardi e Menestrelli” Casorate Sempione (VA) nel 2010. Ha fatto parte della giuria nei seguenti concorsi: “Omaggio a...” di San Giovanni in Persiceto (BO), “La tavolozza” di Sanremo (IM), “Scrittura Creativa” di Finale Emilia (Liceo Morandi - MO), “Il Trebbio” di Riolunato (MO), “Rime sotto la luna” di Alberone Cento (FE), “La casa delle farfalle” di Poggio Rusco (MN), “Sulla scia della cometa” di San Felice sul Panaro (MO), “Essere o sentire” di Finale Emilia (MO), “Poetry Slam” di Bologna (Giuria Tecnica), “A.L.I. Penna d’Autore” di Torino. - 22 - Terra (13-03-2013) Continuo a guardare il firmamento e chiedermi di altre vite. Intanto ammiro la nostra sfera, boschi verdi e mari azzurri, il cielo, sipario che sempre si rinnova ed emoziona. Grigie città dove uomini capricciosi offuscano sentimenti e graffiano bellezze. Luigi Golinelli - 23 - Parole Giorgio Nidasio Parole lanciate come sassi nel vento, chi prendono… prendono, e non tornano indietro. Possono ferire, sfiorare o persino ammazzare, non farti colpire da queste parole, scansati un po’ e lasciale passare affinché se ne vadano senza far male. Frasi dette, frasi pensate, quante frasi nelle nostre giornate: parole, lettere e parole, parole per qualcuno o per niente, parole dette alla gente; possono colpire… ferire e anche farci, un po’ morire le dobbiamo schivare se vogliamo campare sia nel bene o nel male. Frasi dette, frasi pensate frasi fatte nostre e amate, parole passate accanto e già dimenticate. Quante parole dette per qualcosa o dette per niente, che prendono corpo fin dalla mente. Pensa e pensa prima di dire, forse un giorno riuscirai a capire, pensa e pensa prima di parlare, c’è sempre qualcuno che sta ad ascoltare le può far sue, e te le può rilanciare Parla nel silenzio, e riuscirai a volare. - 24 - Primavera Silvia Gelosi Gocce lente Trapassano spazi Grigioazzurri dai vetri. Rumori in centro Paese addormentato. Mollette colorate – sparse – Su pavimenti lucidi. Cuori rovinati Ricordi strappati Storie raccontate Da occhi tristi. Ed il sole che torna A sera – Davanti al nero Di pioggia Quando luglio si spegne. - 25 - Quel costante pensiero Osvaldo Crotti Non conosco ancora la mia identità. Sono una cavia dei tormenti e della perplessità. Vivo per vocazione, con in corpo ciò che provoca tanta delusione. Ogni istante spreco inutili energie, per combattere quell’oscuro cancro del nulla. La voce si fa afona, la pelle si accappona, la verità è una spina nel cuore che non si estrae. È difficile dividere i sogni dai pensieri. Fragile è questa mente cristallina, che in un lampo, decreta la sentenza della tua rovina. - 26 - Sfuggimi tempo Chiara Colasberna Grazie al tempo che passa, grazie all’infinito di particolari che si susseguono, grazie all’incertezza del mio futuro. Una nave lascia il mare quando arriva nel porto. Così il dubbio lascerà posto alla concretezza di un solo attimo,dono della gioia più bella. Volami dalle mani, tempo. Sfuggimi via, lasciando solo la traccia della tua presenza. Ricordi sgualciti e speranze scintillanti. Tu corri. Io ti inseguo, guardandomi intorno. - 27 - STEFANIA LAUS Nata a Roma il 20 giugno 1961, vive a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano. Lavora presso un Istituto Scientifico Universitario come impiegata amministrativa. IL RITRATTO DELLA POETESSA “Io sono la mia voglia di essere, io sono il coraggio di chiedere anche quando è illecito farlo, io sono parole indicibili e frasi d’amore, io resto quella che sono... una donna che chiede, che scrive, che vive”. Dal 2009 Stefania Laus cura un blog personale “La Croce del Sud” con lo pseudonimo di Johakim (http://johakim.blogspot.it/). HA PUBBLICATO: 2009 Due racconti brevi nell’antologia “Facebook Caffè” (Ed. REI). 2010 Due poesie nell’antologia “Ti coloro i pensieri” (Ed. ilmiolibro.it). 2011 Il video/racconto “Orme di sabbia” - RaccontiOnAir di P. Garlaschelli (IllogicheOrmeSabbia.m4v - YouTube). 2012 “Come il profumo delle viole”, ISBN: 9788891010827 (Ed. ilmiolibro.it). 2013 Finalista al torneo “Io Scrittore” con la poesia “Il giardino segreto” 2013 Il racconto breve nell’antologia “Parole di Pane” (Ed. Farnesi). 2014 Il racconto breve nella seconda edizione di “Parole di Pane” (Ed. G. Perrone). - 28 - La forza dell’Amore I pensieri liberi senza barriere vagano, volteggiano come farfalle in un prato cosparso di fiori. La tua valigia si è riempita di sogni e le parole sono scese / dentro di te, come piccoli semi, a coltivare una terra inaridita dal tempo. Germogli verdissimi si sono fatti uno spazio / fra le zolle di pietra, rimuovendo l’inutile sabbia senza colore. Parole che come radici ti entrano dentro, scavandoti il cuore e tu che ti lasci portare, come in un viaggio sognato da tempo, sull’onda di questo destino. Un destino che vi ha visto incontrare l’una nelle braccia / dell’altro, dissolvendovi in respiri profondi. Amore, amore parlato, racchiuso in profondo silenzio. Amore urlato dietro agli angoli delle strade, implorato con l’anima in mano. Amore mai dato, strappato con forza, preteso da gente incurante, perduto dietro ai ricordi. E tu sei lì, col cuore in mano a regalare secchiate di vita, in cambio di un piccolo gesto d’amore. Amore per il gusto di amare, per la felicità che provi, per i suoi sorrisi che ti fanno viaggiare lontana. Questo ti vorrei regalare: una giornata d’amore. Da conservare dove vorrai, da tenere dentro le mani, da lasciare per i giorni a venire. Il mio pensiero d’amore da custodire dove vorrai. Stefania Laus - 29 - Lo sberleffo Sonia Maria Roberta Gagliardelli Angoli di cielo si aprono sull’infinito, colori esplodono in tonalità variegate. Profumi impregnano l’aria. Veramente il mondo sarebbe così, quasi perfetto nella sua totalità. Ma pur rimane la disillusa inconscia verità che così non potrà mai essere. Riaffiora a tal pensiero un sorriso, una sorte di smorfia, unica traccia, unica sfida al panorama della vita. - 30 - Fasci di silenzio Cinzia Fioroni Ho desiderio di te, nulla attrae la mente sopita. Concedo attimi fugaci, istanti consumati dalle spighe stese nei campi a bruciare, l’odore acre avvolto nell’aria. Ho desiderio di te, palpito delle giovani lucertole fredde al sole, veloci e scattanti al primo rumore. Ho desiderio di te, batter di cigli del primo bacio d’amore, trepidante ed inatteso, zuccherose labbra fino ad allora sconosciute. Esita il mio respiro ancora caldo, effuso in fasci di silenzio ondeggiante, come argentee lenzuola ancora stese ad asciugare. Ho desiderio di te, primavera della vita… In spiragli di luce riflessa è ormai autunno. - 31 - DENISE PIETRELLA Nata ad Ancona, nelle Marche Attualmente studia e lavora nelle Marche. Nel terzo anno delle Superiori si è classificata al primo posto al concorso letterario nazionale «Amedeo Fanesi» bandito dall’AIART (Associazione Spettatori). Nel quinto anno delle Superiori si è classificata al primo posto del medesimo concorso bandito dall’AIART e ha vinto il concorso letterario «Etica e Società» bandito dal Rotary Club di Osimo. Nel 2013 la giovane scrittrice, che dimostra già di avere un talento naturale per la poesia, approda all’universo poetico vincendo il primo posto al concorso «La Freccia di Cupido» bandito dalla Hermes Academy con la poesia «Forse vorreste capire questo distacco»; nel corso della stessa stagione vince il primo premio al concorso letterario «Tropico del Cancro», anch’esso bandito dalla Hermes Acamedy, con la poesia: «Pensieri». L’anno successivo vince il primo posto al concorso «Le campane dell’abisso» bandito dalla Hermes Academy con la poesia «Musica» e si si classifica al primo posto ai concorsi «Sul filo dell’anima»,«Come una libellula»,«Ebrezza azzurra», «La freccia di Cupido», «Tropico del Cancro», «Lembi di Carta», «Alla mensa dei sogni», «Anima di latta», «La verità solitaria», «Goccia nella tempesta» banditi dalla Hermes Academy rispettivamente con le poesie: «Forse vorreste capire questo distacco», «Speranza», «Schiavi», «Incubo», «Sto da me», «Per te». Oggi continua a scrivere poesie e partecipare a concorsi letterari. - 32 - Pensieri i miei pensieri sono come acqua esposta a forti variazioni climatiche rimangono congelati nei periodi freddi e poi si sciolgono in quelli caldi assumono ogni volta la forma dell’involucro che li contiene forme di energia gravitazionale ma verrà un bel giorno che l’acqua si troverà vicino al fuoco i due elementi si fonderanno il pensiero espanderà l’energia gravitazionale vincerà come vapore nell’aria universale diventerà e al conformismo dei pensieri dall’alto in basso guarderà di cielo in cielo viaggerà in una nuova dimensione vivrà vola vola pensiero mio non ti fermare non ti canalizzare non restare dentro l’involucro del conformismo mentale Denise Pietrella - 33 - SMS? No, grazie! Margherita Gallo Tutti questi baci, che corrono senza sosta, vanno e ritornano, cavalcando leggeri le onde dei telefonini, si insinuano nei pensieri, invadono i sogni, ancora si fermano un poco, sulle labbra umide... chissà dove andranno, dove si ricaricheranno... forse in un paese fantastico, dove gli amanti non si incontrano mai, dove le frasi d’amore saziano e dissetano creature magiche, diverse da me! - 34 - Ritorna Luigi Bernardi Ritorna quel canto di madre ogni sera col respiro ormai stanco, con soave preghiera al tramonto di un giorno che prepara un’attesa la flebile luce consuma la cera un pianto sopito, un ricordo lontano un caro saluto velato d’addio no... no.... madre mia! Ritorna al tuo canto quella supplica a Dio, di guardarmi dal male dai torbidi affanni una vita serena, per sempre per gli anni... a venire... lontani dai tuoi che conobbi assai duri con la fame ed il freddo a bussare alla porta giovinezza mancata d’amore, d’affetti sfuggita la vita trovasti nei figli i tesori diletti. La notte disperde ogni vivida luce ogni lunga parola al silenzio conduce. Già notte là fuori, foriera d’inganni bisbiglio nel vento quel canto, quegli anni un soffio la storia d’un tempo perduto né sonno, né buio potrà mai turbare quella veglia di madre, quel cuore d’amare. - 35 - MASSIMO MEZZETTI, autore di poesie Haiku, ha partecipato al Premio Letterario Nazionale di Poesia Haiku Edizione 1992; la sua poesia premiata è stata pubblicata e tradotta in giapponese: «Haiku negli anni» (Empirìa, 2005). Partecipa al Festival «Le voci della Poesia 2006» indetto dal Comune di Capoliveri (Isola d’Elba), presente nel volume «Un mare di Cento Haiku» (Comune di Capoliveri, 2006); un'altra sua composizione è stata pubblicata nell’antologia poetica «Tra un fiore colto e l’altro donato» (Aletti, 2006). Nel 2007 esordisce con il volume «Frammenti-Haiku-Particelle di luce» nella collana «Gli Emersi» di Poesia (Aletti) e nel 2010 pubblica nella stessa collana la nuova raccolta poetica «Segnalibri». Premiato al Festival Internazionale «Le voci della Poesia 2007» indetto dal Comune di Capoliveri nel volume «Una Fantastica Ondata di Haiku» (Comune di Capoliveri, 2008). È presente nei volumi «Haiku a Gonfie Vele verso l’Elba» (2008), «Sulla Rotta degli Haiku verso l’Elba» (2009), «Haiku in volo sui boschi dell’Elba» (2010), «Gemme di Haiku nella Miniera Calamita» (2011) e «Lucciole e Haiku a Capoliveri» (2012) editi dal Festival Internazionale «Le Voci della Poesia» del Comune di Capoliveri (Isola d’Elba). Finalista ai Concorsi di Poesia «Il segreto delle fragole», nei volumi «Poetico Diario» (2009) e «Poetico Diario» (2012), editore LietoColle, e all'8ª edizione del Premio Letterario Internazionale «Arché», di Anguillara Sabazia Città d’Arte, per l’opera edita «Segnalibri». Nel 2010 è stato nuovamente premiato alla 25° Premio Letterario Nazionale di Poesia Haiku e le sue poesie sono state tradotte in giapponese con il commento critico della poetessa Momoko Kuroda. Nel 2013 riceve il Diploma d’Onore alla ventesima edizione del Premio Letterario Internazionale «Trofeo Penna d’Autore» di Torino. - 36 - Pathos Cosmico Forse il big bang dell’universo frantumò l’amore di quel dio perfetto scomponendo il tempo in più fasi. La velocità della luce ritornò alle origini trascinando quell’eterno desiderio nell’immenso stupore della creazione. Ci allontanammo per sempre dal magnifico mosaico rivisitato, travisato, la primordiale sofferenza coprì di generazioni il pianeta era il dono sacrificale per gli dei: si lasciavano morire bambine le bambine che divenivano donne quei volti che divenivano madri, e la violenza rigirava il mondo arrampicandosi feroce sulle rarefatte ferite delle tradizioni: ragazze infibulate, lapidazioni che urlano ancora da millenni, stupri , sopraffazioni, assenza di pietà. La galassia che genera amore è rimasta sola, miliardi di mani tese formano stelle, attendono risposte, forse in quelle tremule luci dalla notte di ognuno sorgerà il nuovo giorno. Massimo Mezzetti - 37 - L’illusione Laila Tromboni L’illusione di averti qui accanto e di stringere la tua mano... L’illusione di un tuo sorriso strappato in sogno... Il tuo destino che non fa più parte del mio.. e il mio... segnato dall’illusione di non farcela senza di te... Viaggerò nella mia mente e nel cuore per non dimenticare mai ciò che sei stato... e ciò che la tua amicizia mi ha dato!! Dimmi tutto quello che ancora ti lega al mio tempo... e poi, lasciami andare... Non servirà farci del male in questa fragile vita... Perché sarà solo un’illusione il viverci accanto! Noi, ci ritroveremo al di là della luce... per non separarci mai più... e insieme, troveremo la pace... Senza più.... alcuna illusione! - 38 - Deposizione Enzo Puglisi Il vuoto delle parole E la promessa violata Per deporre All’orlo di un abisso L’imponderabile Che contemplo. Tu fuggi altrove O vai verso. A me un passo arretro Per deporre il silenzio Cui mi ero legato. Sciolgo il nodo Per lasciare libera La tua voce. - 39 - GIOVANNI RENATO ORTALE Nato a Torino nel 1960 Vive e lavora nella sua città di origine che ama profondamente. Ha iniziato a scrivere nell’adolescenza per passione e piacere personale con l’intento di esprimere, con le parole, le sue emozioni, le sue sensazioni. Successivamente, con la maturazione personale, le sue poesie sono diventate più riflessive e intime, ma anche fermi immagine di piccoli accadimenti quotidiani e descrittive della sua personale osservazione di ciò che lo circonda. Piccoli spunti diventano subito fonte di ispirazione per le parole che di getto scrive per fermare il momento, che altrimenti si perderebbe. Cerca sempre di essere semplice nelle parole e nel modo di scrivere per coinvolgere, per quanto possibile, chi lo legge, ad essere partecipe della sua gioia di scrivere. Ha partecipato a due edizioni del Premio Letterario Internazionale Trofeo Penna d’Autore con le poesie Mille volte innamorato (2011) e Abbraccio (2012), entrambe pubblicate dalle edizioni dell'A.L.I. Penna d’Autore nella collana «I Grandi Classici della Poesia Italiana». - 40 - Ombre Rapide e sfuggenti, corrono sui muri le ombre create dalla Luna. Svaniscono se una nube si frappone. Torna il buio assoluto portando nuova solitudine. Non più compagne del mio andare, resto solo con la mia malinconia. Io unica ombra di questa notte che tutto avvolge con la sua oscurità. Io unica ombra di me stesso. Giovanni Renato Ortale - 41 - Papà Claudia Maria Celeste Bertoldo Sottile il confine tra cielo e mare lieve il limite tra vita e morte Piume leggere ti girano intorno leggiadre, celate lentamente si posano sul tuo gentile esistere impercettibili ali ti abbracciano ti stringono ma non conoscono dolcezza. Polvere di dolore si deposita sul tuo respiro velo di rabbia accarezza i tuoi pensieri paura profonda trasmettono i tuoi occhi nella morsa della sofferenza ossigenato dalla tua serenità d’animo ti appresti... Delirio di vita. Nella solitudine dei tuoi ultimi attimi ti lasci andare Inesorabile silenzio. Scivoli via Salpi nel mare che ti condurrà lontano inghiottito dall’infinito marinaio dei tuoi giorni getti la tua ancora nel mio cuore. - 42 - La Divina Pensione Pia Foglia A fine del cammin di nostra vita attiva, ci troviam in oasi beata ché la passata via abbiam oblìta. Tant’è la gioia che ogni or’ ci assale sì tale la pena per chi ancor fila per quella strada che porta al finale. Andate con gaudio verso l’uscita, la vita è bella e va appien vissuta solitamente come lieta gita. Noi v’attendiam per uniti cantare: “Basta il lavoro, niente più fatica, Siamo alfin cicale, tutti a danzare!” - 43 - ADALGISA LICASTRO Nata a Messina, vive a Bari Insegnante, Senatore dell’Accademia Internazionale dei Micenei, Accademico per meriti letterari (Il Convivio), ha iniziato il suo percorso letterario con la poesia per la quale annovera numerosi riconoscimenti, in piano nazionale ed internazionale. Pari apprezzamenti le sono stati attribuiti per la pubblicazione dei romanzi: “Piccola blu” (Albatros il Filo 2008), “Profumo d’aranci”, “Lacrime nere” e “Il silenzio dell’anima” (Il Convivio 2010), “La siepe del biancospino” (Albatros 2010), “Note senza fine” (Albatros 2011), “Le due facce della luna” (Il Convivio 2012) e “Sapore d’antico” (Il Convivio 2013) qualificatisi primi in numerosi concorsi italiani ed europei. Ultimi, ma non meno importanti per l’impegno culturale, il messaggio sociale, la passione e le emozioni suscitati nei lettori, i romanzi: “Maria Mai più come una volta” (Il Convivio 2012) e “La casa dai mattoni rossi” (WIP 2013). Nella XIV Edizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia “Tra le parole e l’infinito” (2013), le è stato conferito il Riconoscimento alla Carriera “Labore Civitatis”. Numerosi suoi racconti sono pubblicati su importanti riviste culturali. È presente nell’Antologia del '900 “I Grandi Classici della Poesia Italiana” (2013), nel “Dizionario degli Autori Siciliani” (2012/2013), nell’imminente pubblicazione dell’Enciclopedia Palatina (Symposiacus 2014). Prossima l’edizione del libro di poesie “Tra luci ed ombre” (Ismecalibri Editrice). Collabora per la recensione di romanzi e fa parte della giuria nei concorsi indetti dall’Accademia Internazionale “Il Convivio”. - 44 - Se canti Poeta e cantore che, guardando la luna, entri lieve nei misteri del cielo, canti del mondo la bellezza, la gioia, la tristezza. Canti dei tuoi sogni peregrini, di lusinghe, d’inganni o di storie passate, di guerrieri e di fanti dalle eroiche virtù. Canti per ritrovar nel mondo chi condivida la bellezza del mare quando dolce lambisce l’indifesa spiaggia, o quando l’azzurro suo colora d’evanescente spuma. Reciti di quei fiori che olezzano nel prato e richiamano con i gai colori i bruni insetti a fecondar la vita, poi racconti coi versi delle danze tribali di folletti invaghiti, di ninfe addormentate nel silenzio del bosco. Ti riempi di gioia se l’anima vibra dentro il petto o se, colmo di speranze, sogni l’amore, i baci, le carezze e gli abbandoni forieri di felicità. Poi lasci che chi i tuoi versi ascolta, si unisca al canto e, non più solo, avido scopra tra le tue righe, quel che di sé non conosce ancora. Adalgisa Licastro - 45 - Nostalgia Rosa Parlato Ci sono posti nella vita che restano vuoti anche quando vengono occupati da mille altri: posti che non si possono sostituire come fiori in un vaso. Ci sono volti che restano fari anche quando sono lontani: volti che parlano d’altro come i voli a Primavera. Ci sono parole che tornano alla mente anche quando il silenzio ti rimbomba nel cuore: parole che danno senso alla vita e verso la luce spingono il cuore. C’è una nostalgia che entra a farti compagnia anche quando la tua porta è chiusa: una nostalgia che non ti lascia scampo e scava fino a scorticarti vivo e mentre invochi la pace e ti ci vorresti buttare dentro e mai più risalire il Bene torna ti scuote fin nelle radici e più testardo della morte ti rinchioda alla vita. - 46 - Giorgio Morandi vendesi Massimiliano Rendina Del naturista, ho qui tre opere sole, Natura morta con vaso blu, eccola qui: però, quel pane, più vivo di così… altro che morto, quel desco vita vuole! Natura Morta c’è, anno ventinove, quella dei vasi colorati in varie forme, la differenza in questo quadro è proprio enorme tra vecchie brocche e le fioriere nuove. Natura morta con conchiglie è molto strana, è del quaranta, sebbene sembri assorta, il mare e i frutti non son mai natura morta, il mare vita dalle onde sempre emana. Queste delizie posso offrirvi del maestro, famoso certo per i quadri inanimati, la vostra casa arricchiranno, se acquistati, intanto voi berrete al tavolo dell’estro. - 47 - SARA CHESSA Poetessa, attrice teatrale e autrice del blog “La civetta poetica”, inizia a scrivere versi e fiabe fin da bambina, pubblicando il suo primo racconto a soli dieci anni nell’antologia “Viva il Verde - Viaggio nella Natura”, dedicata al tema della protezione dell’ambiente. Negli anni si appassiona sempre più alla poesia, leggendo autori che prediligono i temi della spiritualità orientale e medio-orientale. A 17 anni per la prima volta recita in teatro, nella commedia “Sonnu trumbullau” di Antonio Garau, iniziando nel contempo a frequentare il circolo di poesia “Logos” di Iglesias, nel quale condivide le sue poesie con altri autori, senza tuttavia mai pubblicarle. Nel 2006 partecipa come volontaria ad un progetto di cooperazione della ONG Arci Cultura & Sviluppo in Kosovo e collabora con la testata online www.isardi.net e Radio Sintony. Nel 2008 inizia a lavorare come conduttrice televisiva presso l’emittente sarda Tcs. Nel 2011 recita nello spettacolo “E se non fossero vizi”, musical ironico sui peccati capitali diretto da Roberta Locci. Nello stesso anno consegue la laurea specialistica in Scienze Sociali e Cooperazione allo Sviluppo, con una tesi sul carattere moderato dell’Islam in Kosovo e sulla spiritualità sufi. Nel 2013 partecipa a “L’ultima lacrima”, trasposizione teatrale dell’omonima raccolta di racconti di Stefano Benni. Nel 2014, diretta dal regista Beppe Arena, interpreta la Dea in “Anfitrione”, commedia di Plauto. Tornerà sul palcoscenico nell’autunno 2014 nel ruolo di Titania, all’interno della commedia shakespeariana “Sogno di una notte di mezza estate”. Finalmente decisa a pubblicare le sue poesie, Sara Chessa partecipa all’edizione 2014 del Premio Letterarario “Trofeo Penna d’Autore”, ottenendo una menzione d’onore per la poesia “Tutto da scoprire”. Al momento è al lavoro sulla realizzazione di una raccolta di liriche e su un romanzo urban fantasy. - 48 - Tutto da scoprire Regalami una mappa misteriosa per sfuggire a chi crede di sapere e mai esser contagiata da chi vaga certo che non vi sia niente da scoprire. Regalami un enigma che cattura, che mi spinga a solcare sette mari pur di cogliere i fiori vellutati che saranno il mio unico vestito. E quando mandi a svegliarmi il sole caldo, ci sia fascino e sorpresa nei miei occhi: per lui voglio essere folle gioco nel deserto e pace nel frastuono di un paese di balocchi. Sara Chessa - 49 - Lacrima di donna Daniela Rusconi Quanti pensieri si nascondono nella lacrima di una donna! Quanti ricordi, vengono lavati via da quella lacrima. I primi pianti di bambina, di quando cadendo ci siamo sbucciate le ginocchia. Il primo amore di adolescente, al quale non siamo piaciute. Il nostro sì davanti all’altare, la nascita di un figlio, il dolore di una perdita cara. Nella lacrima di una donna, c’è l’infinito. Nella lacrima di una donna si può vedere la gioia, si può toccare il dolore, si può superare il male. Con una lacrima, una donna può raccontare la sua vita. Con una lacrima, una donna può far fiorire la pace. Con la purezza di una lacrima, la Vergine Maria ha lasciato tornare suo figlio al Padre. Con una lacrima, una donna potrà guarire il mondo. - 50 - Oltre la luce Stefania Pellegrini Oltre la luce andare là dove tramonta il mare a catturare segreti che l’anima nasconde nell’incontenibile bagliore che offusca e copre l’oltre. Andare là verso un punto che il tutto contiene. Assaporare la perfezione che altri infiniti racchiude per scoprirsi parte del mistero che tutto avvolge. - 51 - SANTA GANCI Nata a Palermo il 06/10/1979. È laureata in Scienze della Formazione Primaria e ha acquisito, anche, la seconda Laurea in Scienze della Formazione Primaria (indirizzo Scuola dell’Infanzia), presso l’Università degli Studi di Palermo. Possiede la Specializzazione per l’Integrazione dei Soggetti in Situazione di Handicap nella Scuola Primaria e nella Scuola dell’Infanzia. Ha conseguito i Corsi di Perfezionamento Post Lauream in “La disabilità nell’apprendimento linguistico” e “Handicap e disabilità: elementi di didattica” presso il Consorzio Interuniversitario “Formazione per la Comunicazione” - Roma. Ha conseguito anche il Diploma di perfezionamento ne “Il recupero delle diverse abilità a scuola” presso il Consorzio Interuniversitario “Formazione per la Comunicazione” - Roma. Ha conseguito il corso di perfezionamento in “Glottodidattica Infantile con Fondamenti di Psicopedagogia del Linguaggio e della Comunicazione” presso La Sapienza - Università di Roma. Ha conseguito anche un master di I livello in “L’uso didattico della narrazione e della metafora negli insegnamenti della scuola dell’Infanzia”. Ha partecipato a vari concorsi di poesia nonché al 1° Concorso di poesia “Emozioni Vaganti” nell’anno 2010 conseguendo il secondo premio. È stata premiata nel 2012 dalla giuria dell’A.L.I Penna d’Autore con una menzione d’onore e pubblicazione nel volume “I Grandi Classici della Poesia Italiana”. Ha pubblicato nel 2012 il suo primo libro: “Raccolta di Proverbi”. Nel tempo libero scrive poesie e racconti. Attualmente insegna a Palermo. - 52 - Mamma Una parola piccola, ma con un significato grande. Mamma, tu mi hai dato alla luce e da allora ti sei presa cura di me… Quanti sacrifici hai fatto e fai, quanto amore mi hai dato e mi dai ogni giorno. Con la tua dolcezza e con il tuo sorriso nelle difficoltà mi hai insegnato a vivere e ad amare. I tuoi occhi sono grandi e sinceri. Le tue mani a volte trascurate, a volte graffiate fanno parte della tua vita e anche della mia. Sei buona e bella proprio come una stella e brilli di bontà. Per me sei un esempio, sei il mio modello: unico e perfetto! Santa Ganci - 53 - Sospiri di vita Ermetina Formis Corradi Scivola la notte umida sui tetti delle case ad accarezzare tegole e nidi. Escono dai camini i sospiri leggeri della vita addormentata. A lievitar nell’aria profumi di fiori aromi speziati di corpi allacciati. Odore amaro di menzogne, odore acre di fatica e sudore. Odor di amori giovani di nostalgie e rimpianti. Profumo di vagiti e di seni generosi. Amori di vita vera celati nella notte. - 54 - Un sussurro Graziella Benatti Eco di fine estate giallastri cieli riecheggiano nell’imbrunir di un caldo amor, noi due abbracciati a quella finestra del mondo, in questa distesa di acqua, cantico di onde che si infrangono nella nostra riva, ci porta nuovi sapori, nuove sensazioni, nel sorriso di luna assaporo quel tuo dolce labbro, mordi questa pelle che senza più il sole diventa fredda, diventa gelida senza più luce calore di un amore... Orme che si posano su sabbia cristalli baciati dalla luna baciati dall’ardore di una fine d’estate... - 55 - FRANCESCO CELI Nato a Castiglioncello (LI) nel settembre del 1941. Ha vissuto a Roma e ora è residente a Padova. Scrive poesie e racconti da circa trent'anni riscuotendo consensi, premi e menzioni d'onore a Torino, Catania, Castel di Farfa, Pontelongo, Padova. Dal 2003 fa parte del Gruppo Letterario «Caffè Pedrocchi» di cui è consigliere; è Socio Emerito del «Tizzone», diretto dal prof. A. Arcifa, Accademico de «Il Convivio» di Catania. Si è proposto anche come pittore ed è Vicepresidente dell'Associazione italofrancese «Arte e Incontro» di Padova. - 56 - Il treno dai cento vagoni Di notte dormo solo le ore del vecchio però ancora sogno e nei sogni a colori passano treni con cento vagoni, non si fermano mai, non hanno stazione. In ognuno di essi c'è una piccola storia, uno spicchio di vita che resta in memoria. Il risveglio non mi trova più vecchio perché questi sogni a colori, mi portano indietro nel tempo e li osservo stipati in usurati vagoni, vagoni che hanno pareti di vetro. Vedo bambini, coi loro aquiloni che galleggiano tra nuvole e cielo. Ci sono fantasmi di amori svaniti che non hanno trovato i giusti binari, non c'era fermata e nemmeno stazione. Sento voci tra rumori di ferraglia e dai finestrini sporgono mani che tentano invano di sfiorare le mie, che provano anche a portarmi carezza. La rapida corsa non permette il contatto e aspetto che torni di nuovo la notte per dormire soltanto le ore del vecchio sapendo di avere una grande fortuna: sognare ancora dei sogni a colori portati dal treno dai cento vagoni. Francesco Celi - 57 - Il mendicante Roberto Guerrini Un frullare di foglie, un mormorare di rami, l’aria si trasformava nella voce del vento che della pioggia portava l’avvento. I passi trascinavano l’uomo sulla strada ormai di troppi ostacoli divenuta stancante mentre i bianchi capelli pesavano la schiena dolente. Il tempo aveva trapassato la sua anima, piangeva di troppi anni di vita la solitudine, percepiva con sorpresa della fine il momento. Il viso etereo di infinita fame sofferta, si contorceva nel dolore di un corpo consunto nella ricerca di risposte negate. Due occhi nell’oscurità della morte, miravano un cielo di colori assente, la luce sfuggiva fra speranze e desideri irraggiunti. - 58 - Verso parole nuove Annamaria Buroni Non liberarti da ciò che pensi sia una prigione è solo un’attesa. Aggrappati alla rete del tempo e a me. Ascolta il segreto di una danza improvvisa di granelli di sabbia di mani che abbracciano di intese mai espresse. Verrà il giorno che il mare porterà le sue parole bianche a noi comprenderne la gioia e dalla valigia chiusa consegnarle al vento perché altri leggano la nostra danza. La rete diverrà velo nel cammino verso parole nuove. - 59 - FEDERICA MINOZZI Nata a Carpi (Modena) nel 1974. Si diploma al Liceo Classico e si laurea poi nel 1997 in Giurisprudenza. Leggere e scrivere poesie è la sua passione sin da ragazzina. Nel 2012 inizia a inviare le sue opere ai principali concorsi italiani ed internazionali, classificandosi quasi sempre ai primi posti ed ottenendo, conseguentemente, la pubblicazione delle sue liriche su diverse antologie. Nel 2012 vince la XXVIII edizione del Premio Internazionale “Nuove Lettere”, con la raccolta inedita “Frammenti Misti”, pubblicata nel 2013 dall’Istituto di Cultura Italiano di Napoli. Nel 2013, a seguito della partecipazione al Premio Internazionale Mario Luzi, tre dei suoi componimenti vengono pubblicati all’interno dell’Enciclopedia di Poesia Contemporanea. Nell’aprile 2014, Federica riceve e accetta la proposta di una casa editrice per la pubblicazione della sua nuova raccolta di poesie dal titolo “Amore fa ancora rima con cuore?”. - 60 - Oltre: una nuova humanitas Oltre… quest’oltre la materia, che semina mine in menti inermi. Oltre… quest’oltre una dimensione che mai oltrepassa la superficie dell’oggetto. Oltre il visibile, oltre il tangibile snoda l’intuito un sentiero solo agognato, una visione d’insieme perduta virtuosa sapienza di quanto ai più non esiste. Oltre la condizione d’esser ossa, sangue e carne. Oltre la chimica dei composti, la scienza della sostanza. Oltre questo mero esistere, che più non ci basta. Scoperchio il mio feretro fisico, sepolcro d’antichi splendori, ne leggo la sindone, ne recito i versi d’antica “humanitas”. Tocco i fili di lana dell’Essere multicolori intrecci a tessere armonici arazzi di sensi, legami d’umane essenze. L’Oltre sta qui, in questo fluido cerchio di sinestesie innata percezione d’osmotica Umanità. Federica Minozzi - 61 - La valigetta Maria Teresa Bernhart Quella mia valigetta, che tenevo sempre pronta per fuggir via da prepotenti sofferenze rifiutate e alfin quietate nella pace di un ritorno, m’appare all’improvviso quasi dimenticata. Incanutita dalla polvere, ferita nelle giunture logore e nei rinsecchiti manici, silenziosa randagia scorta del mio peregrinare in cerca di una meta, mi parla, anzi sussurra di un nuovo ultimo viaggio. Il vecchio bagaglio più non esiste, s’è disperso nei sogni, nelle battaglie, in gioiose conquiste ed anche in tristi delusioni. Come riempirla nuovamente? Ma essa è ancora lì fedele, che m’aspetta ed io con me la porterò così com’è, piena di ricordi. Leggero il fardello, giusto è per l’occasione. Compagna della mia vita, quando vuoi, son pronta. - 62 - Buio negli occhi cuore a colori! (a Carlo) Vincenza De Ruvo Canterai sorrisi con il buio negli occhi ed il cuore a colori potrai volare... Sei una carezza che si perde nell’ombra dei silenzi l’indelebile volo di un sogno... sfiorerai le paure del vento quando il vento pulserà nei pensieri di chi ti è accanto. Canterai sorrisi per la tua famiglia... un grappolo di cuori che respira insieme a te la vita. I ragazzi speciali come te sono puri nell’anima respiri di vita... angeli su di una terra da reinventare, loro non hanno ali per volare non hanno voce né occhi per guardare fragili raggi di sole... I ragazzi speciali come te si nutrono del nostro amore hanno il buio negli occhi ma una girandola di colori nel loro cuore! - 63 - BRUNO DOMENICO SIDIO Nato a Mottafollone (CS), 01-01-1933. Insegnante di scuola primaria; docente di discipline letterarie, di filosofia e storia e dal 1981 al 1999 dirigente scolastico nei licei. Autore della raccolta in versi: “L’Ascolto”, S.B.C. Edizioni, in cui è motivo dominante la fiducia nella capacità di redenzione dell’umanità, tesa a combattere il “Male”, assunto a funzione di “moto che presta all’amore” e finalizzata a riconoscere il “TU” ragione suprema dell’esistenza avanzante nel Regno dello Spirito. - 64 - La zanzara ritrova la vita «Gabriele - Greta - Sofia: unità sentimentale» Umida sera di estate finita. La zanzara svolazza guardinga di bimbi che con palmo di mano ad arco foggiata, per darle ristoro dell’afa opprimente tentano benigna cattura. Divertita regge l’incontro finito con essere presa e chiusa nel pugno che pian piano crea finestra, avvertita, ché fugga lontano sul piano di vita ove il diritto la pose: ecco il seme di Dio quando nasce fanciullo, prima che causa del proprio diventi e avanti che il male tarlo del cuore alloggio vi trovi. Vita, distesa tra seme e ancor seme, è all’uomo donata: non frutto al Dio che perviene può forza tradire del vivente sorgiva. Annullino, gli uomini, il legame che è male, fuorviante ponte tra pilastri di bene, veri sostegni del mondo per archi congiunti del felice salire che all’aria più pura salda il richiamo. Domenico Sidio Bruno - 65 - Vorrei oggi... Rosalba Pescosolido Vorrei... vorrei, con le fole più belle dilettarti, baciarti, rimboccarti ogni sera le coperte e nel tuo sonno tranquillo guardarti, giocar con te a nascondino, esserti ognor vicino, attendere oggi, sia pur con molta ansia, il tuo ritorno a casa, supportarti in eventuali dubbi, dissipandoli, dar risposta alle tue domande, aggiornarmi sulle tue giornate, aiutarti a stabilir altre basi future e gioire, gioir con te. Con il rapido fluir d’una fiumara di giorni, mesi, anni, l’esperienza e la saggezza in te hanno, sì, fortunatamente, ben preso il mio posto nella fitta rete della tua vita. Oggi amo tutto ciò che attui, i tuoi tanti progetti, con struggenti palpiti del cor mio, sovente tormentoso e nostalgico. - 66 - Felicità Stefania Fiorin Scivolo, scivolo, infinito respiro pensieri impazienti. Scivolo, scivolo, emozione vitale occhi che chiedono. Scivolo, scivolo, desiderio ardente singhiozzo d’amore. Scivolo, scivolo, incanto assoluto felicità di un momento. E sono prigioniera di te. - 67 - GABRIELLA COZZANI Nata e cresciuta nel “Golfo dei Poeti”, ha sempre amato il mare, spesso presente nei suoi testi. Per lei la “poesia” è una forma d’arte eccelsa, è una parte fondamentale della sua vita perché le permette di esprimere sentimenti ed emozioni nella speranza di riuscire a dar vita ai suoi pensieri. La poetessa è grata alla sua famiglia perché le ha saputo trasmettere l’amore per la scrittura, una passione che resiste nel tempo… - 68 - La mia vita Respiro dalla nascita l’aria salmastra del mio golfo. Amo gli scogli, i sassi, la sabbia, amo i pesciolini che guizzano, amo le miriadi di gocce di mare, amo il sole, le nuvole, il vento. La mia barca immaginaria mi porta lontano e mi fa scoprire un mondo nuovo. Vorrei conoscere altre realtà, mi avventuro fiduciosa, non mi fermo, però mi manca la mia casa... Mi manca la mia vita... Il viaggio è finito: sono di nuovo nel mio piccolo mondo che amo. Gabriella Cozzani - 69 - L’assenza Angelica Vece Cose sepolte, passate, inattese, riemergono improvvise in un incontro casuale. L’approccio fantastico, la comunicazione da sogno. Corre come in una favola il lieto fine, ricchezza interiore, di un ricordo ormai lontano. - 70 - La mia ombra Giuseppe Cantoni Trascinandomi per i miei sentieri imparo il mestiere duro d’invecchiare inosservato, spoglio dei miei trastulli, soltanto la mia ombra mi segue fino agli ultimi bagliori, pietosa. Dai giorni delle corse nel cortile della scuola ne ha perso di scatto ed ora riposa volentieri sotto l’ombra più grande di un tiglio d’un rubino o d’una quercia. Sarà pur smorta e un po’ aggobbita ma è il mio ritratto sputato contro il muro o steso a terra, crudo, senza fronzoli, la mia sfumatura leggera cui sono affezionato. La lascerò su qualche uscio o accanto alla finestra preferita. Ma poi dove andrà a finire quando sarà tutt’ombra o tutta luce? - 71 - MARIACONCETTA LAUDANI Nata a Catania il 19-03-2000. Vive a Valverde (CT). Sin da piccolissima ha manifestato l’amore verso la lettura e la poesia tanto che già a nove anni scrive i primi versi, pubblicando successivamente, nel gennaio 2011, una poesia nella rivista parrocchiale “La Rosa di Valverde” a quel tempo diretta da Padre Lorenzo Sapia, parroco nonché Poeta. Oggi, studente liceale, continua a coltivare l’interesse per i libri e, durante il tempo libero, ama scrivere pensieri, riflessioni e poesie. - 72 - Mare Affondo i miei piedi nel terreno argilloso in cerca del fresco riposo e, forse, di un mondo che ipocrisia non abbia. Scivola dolcemente via dalle mie mani la sabbia e mi sembra di sfiorare con la punta delle dita un’intera estate dalla fredda stagione un tempo rapita, come se queste mani fossero la clessidra della mia vita che mi riporta indietro nel tempo ed il dolce salato sulle mie labbra nuovamente sento. Le onde battono il tempo e, di sottofondo, il fruscio di granelli dorati portati via dal vento. Increspa la mia chioma l’acqua del mare, i miei occhi il blu orizzonte sono intenti ad osservare ed io distesa il sole non smetto di aspettare. Mariaconcetta Laudani - 73 - Cavalli al galoppo Lina D’Incecco Ho visto 2 cavalli sulla spiaggia, 2 cavalli neri andare al galoppo verso ponente. Era un meriggio di sole, il mare una tavolozza di svariati toni di cielo. All’orizzonte una parete di luce con le colline viola e su di esse un ventaglio di nubi. Una bella giornata nel cuore dell’inverno. La spiaggia assolata aveva riflessi di rame. I due cavalli al galoppo avevano la foga delle passioni, spinti da impulsi ancestrali che il freno a stento domava. Correvano, scalpitavano sulla bagnasciuga, gli zoccoli sguazzanti nell’acqua. Con ritmo serrato si lanciavano verso invisibili bersagli. E man mano che avanzavano diventavano due puntini neri. Poi venivano assorbiti dalla luce. Il meriggio vagheggiava impetuose cavalcate. - 74 - La solitudine Rebecca Grima … conoscerti, non sei indulgente sei anche paradossale, patetica… Mi hai soffocata con i tuoi riflessi sintetici con la gravità silenziosa ed autenica. Almeno, parlami con i tuoi sguardi funebri o stai bene chiusa dentro me come un narcotico? Il tuo magnetismo di nasconderti nelle anime, come il macabro d’ambre, sei una dinastia di dimensioni. Cosa pretendi di rubare da me? La mia libertà disturbata!, la mia gratitudine? Sento la disagevolezza accettarti. La tua forza fantasmatica piena di sobrietà. Sono affascinata con la tua esaltazione poi l’esposizione irraggiungibile e sublime. Forse un giorno accetterò la tua forte moralità e l’abitudine di vivere con la tua anima mistica. Ma… senti, io, amo un'altra sensazione. - 75 - GIULIANO PATELLI Nato a Milano il 03/10/1957. Ha maturato significative esperienze in ambito Customer Care e Comunicazione Aziendale presso importanti Aziende multinazionali e di interesse nazionale. Collaboratore free-lance per conto di un Network Multimediale francese. È socio dell'A.L.I. Penna d'Autore che ha premiato le sue poesie con due Menzioni d’Onore e la pubblicazione nei volumi «I Grandi Classici della Poesia Italiana (volume Novecento) e «Poesie d'Amore» (quarta edizione). Un'altra sua poesia è stata pubblicata da Aletti Editore nel volume «Parole in Fuga» (nona edizione) e due suoi racconti fanno parte della raccolta antologica «100 Parole per Raccontare», di Carta e Penna Editore. - 76 - A me stesso, senza più mentire Provo a scrivere poesie, per ingannare me stesso. Provo a scrivere poesie, per lenire il mio dolore rancore inespresso d’occasioni perdute. Provo a scrivere poesie, per mitigare la paura di una fine immatura. Provo a scrivere poesie, asfissiato tra quatto mura mentre fuori, mostro meticcio di vite globalizzate depreda certezze di antichi costumi, la mia gioventù. Giuliano Patelli - 77 - L'aquilone Antonio Cosentino Strade deserte, campi bruciati, visi solcati dal caldo e dalla fame, corpi mutilati, l’Apocalisse è arrivata; ormai da troppo tempo piovon solo lacrime e bombe su questa terra tradita e abbandonata; di tanto in tanto si vede passare qualche cane che senza pace continua a cercare il proprio padrone tra le carcasse delle auto bruciate; poi di nuovo boati, urla e nuvole di fumo all’orizzonte; non mi resta che aspettare la fine, chiudo gli occhi e inizio a pregare, quando improvvisamente un pianto infantile rompe quel breve momento di silenzio; c’è un bambino in mezzo alla strada che rincorre disperato l’aquilone che gli è scappato di mano, e ora vola alto, sospinto da un’improvvisa brezza serale, vola sempre più in alto come i sogni che ci hanno distrutto, come il futuro che ci hanno strappato, verso un cielo mai così cupo che forse, domani, ci salverà. - 78 - Una coperta di stelle Caterina Battilana Ho rovistato tra forcine e bottoni cercando una vite. Ho scavato la sabbia bagnata e terra odorosa innestando gioia con dolore. Ho rincorso stelle cadenti e palpiti sinceri sperimentando emozioni. Ho costruito con calce e convinzione la dimora dell’anima ed il centro degli affetti scoprendo l’amore. Ancora sogno sotto il padre cielo e confondo la stella con l’aereo contando i desideri. - 79 - MARIA CERVAI Nata a Orsera (Pola) il 13-10-1939 È poetessa e pittrice, esule istriana. Dopo il triste esodo nel 1947 fu ospitata al Centro Raccolta Profughi di Tortona (AL). Da lì, dopo alcuni anni, si trasferì con la famiglia a Torino. Conseguito il diploma di abilitazione magistrale ha insegnato nelle scuole elementari di Torino. Oggi è in pensione e frequenta il Corso di ritratto e figura all’Università della Terza Età di Torino. Nel 2008 ha pubblicato la sua prima silloge poetica «L’approdo felice». Ha partecipato a numerosi concorsi letterari e vinto diversi premi. Con la poesia “Crocefisso” ha vinto il premio letterario internazionale di poesia “Ulivo d’Oro” L.I.D.H. e ha meritato numerose Menzioni d’Onore al Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d’Autore”. Nel XIX Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d’Autore” 2012, ha vinto il premio speciale del Presidente nella sezione della Poe-sia Religiosa. Le sue poesie sono pubblicate su varie riviste. - 80 - Non tenere il tuo dolore nascosto Non tenere il tuo dolore nascosto, donna, violentata, umiliata, ferita, ma con coraggio esci dalle mura della tua prigionia a vita e balla assieme alle compagne di sventura. Balla sulle piazze del mondo e canta la tua gioia di vivere, donna, figlia, sorella, madre, non sei sola, ma siete tante, siete una forza pacifica nel mondo a dar voce al miliardo di donne vittime di abusi, siete tante nel mondo per sostenere la lotta contro la violenza sulle donne! Balla sulle piazze del mondo e canta così, donna, femerai il tuo dolore nel giorno dedicato all’amore: l’urlo d’angoscia a lungo soffocato un canto di gioia diventerà nel creato sarà una giornata di riscatto! Dal fuoco della sofferenza, donna, più bella, più forte risorgerai se con forza i soprusi denuncerai causa della tua millenaria sofferenza... La tua rabbia e indignazione darà vita così a una pacifica rivoluzione che farà conoscere a ogni istituzione che è giunta l’ora di difendere i diritti e la dignità delle donne. Maria Cervai - 81 - Chiocciola Silvia Matera Esci lenta e sicura da un’ombra di foglia di un verde superbamente vivido, elegante e sinuosa lucida di stille che scivolano sulla tua pelle bruna. Scintilla come diamante la scia che ti segue, silenziosa percorri l’umido sottobosco e ad un tocco rientri rapida nel tuo guscio screziato. Vorrei, come te, poter rientrare in un nido sicuro, quando l’ansia mi stringe e non oso vivere. - 82 - Senza lacrime Vincenzo Filannino Che strano, quante volte ho pensato che mia madre potesse morire cosa avrei fatto. Ci ha lasciati in un giorno di sole del mese d’agosto. Mentre guidavo con la radio accesa per distrarmi, uno squillo una notizia triste, l’aspettavo, l’aspettavo, ma non ero pronto non volevo esser pronto. Agitazione e ansia si mescolano vorrei piangere, ma non riesco. Al suo corteo tanta gente alcuni li conosco, altri no sono stupito non riesco a piangere non so! Come in un sogno irreale, assurdo quasi non credo sia vero ma è successo, mi manca non sai quanto ma ancora non ho pianto. - 83 - LUIGI ANTONIO PILO Nato a Furci Siculo (ME), 18-06-1964. Si appassiona alla poesia già all’età di quindici anni con gli studi classici liceali e da allora realizza i primi componimenti, ove sono infusi la prima gioventù e i fremiti del cuore. Arrivano quindi le opere della maturità con l’influsso delle correnti romantiche dei grandi autori ottocenteschi successivamente contestualizzate nel clima del contemporaneo, ove avviene una sintesi tra il sentire classico-romantico e le nuove tendenze disincantate delle attuali correnti letterarie prive di orpelli e ricercatezze stilistiche. La produzione poetico-letteraria attuale a partire dall’anno 2013 a tutt’oggi è presente in varie antologie legate a concorsi poetici nazionali e internazionali, in enciclopedie poetiche di autori contemporanei e in diverse collane poetiche curate dalla Casa Editrice Pagine di Roma. Parte delle citate opere sono già state insignite di premi e riconoscimenti vari in numerosi concorsi, tra i quali nel corso del 2013 si possono annoverare i seguenti titoli: 3° posto al “Delia - Città di Bova Marina”; Menzione d’Onore al “Città di Borgetto” Palermo; Finalista al “MeranoEuropa” del Passirio Club; 1° posto ex equo a “Il Cavaliere” di Modena. Nel corso del 2014 seguono: 2° posto al “Premio Poesia dell’Anno” di Quartu Sant’Elena (CA); 2° classificato a “Il Lago e la Rupe”; 9° classificato alla terza edizione del Premio “Opera Prima”, giornata mondiale della poesia (Unesco) di Firenze; Premio speciale della giuria al 2° concorso “Caterina Martinelli” di Roma; Menzione della Giuria al “Piemonte Poesia” di Torino; Menzione speciale al “San Valentino” Quartu Sant’Elena (CA); 2° classificato al 1° concorso letterario “Avv. Giuseppe La Franca” di Partinico (PA); Premio speciale al IX concorso “Voci - Città di Abano Terme” di Padova. Lo stile della citata produzione è a carattere classico, con l’innesto di espressioni auliche ricercate su un tessuto narrativo lirico-melodico. - 84 - Terra di Pianto Guardali o terra, i tuoi figli relitti su neri aquiloni dispersi nel vento, tu terra straziata da infami delitti tu madre che piangi su un cuore già spento! Fermale o terra, le mani assassine ch’ovunque han recato dolore e tormento raccogli dal fango tra grida e rovine quei miseri resti, quei fiori spezzati non odi invocar da quei letti di spine furor di vendetta a sì atroci peccati? Tu porti nel grembo una neve infuocata tu porti la guerra e i suoi neri soldati tu schiava bandiera nel sangue gettata degli orfan tuoi figli di patria e d’affetti spogliata, tradita, ed ancor calpestata nel nome di un’unica schiera di eletti solleva stremata quegli occhi di pianto serrati al dolor di quei dì maledetti riaccendi l’orgoglio e la forza di un canto nel cuor dei tuoi ultimi figli diletti! Luigi Antonio Pilo - 85 - Ineluttabilità Mila Berchiolli Affido a te che con silente rumore mi guardi quando anche rimugini tumulti d’odio e d’amore la mia bocca che tramanda pensieri. Affido a te vertigini d’ansia di paesaggi remoti, e folli corse e passioni ignote. Affido a te anche desideri illimitati e destini da unire e dividere, e moti lenti e tempeste alte e intense. Affido mare a te me stessa tra ricami di sabbia e respiri infiniti. - 86 - La nebbia sul lago Antonio Petrucciani L’albore non s’annuncia, è naturale all’ora del mattino, non si rileva né lungo la riva, né tra gli alberi e siepi... tutto è strano nella nebbia! Tutto e ognuno è solo. La nebbia sul lago è pieno d’ombre, non fa vedere gli amici, fa immaginare il mondo dei misteri e la vita di ognuno è poco chiara: è la nebbia che lentamente cala e il mondo intorno scompare. Si vede solo l’agitato bianco! È la nebbia che tutto annulla, anche il saggio è nessuno, ma non si annulla il divino ché non conosce il buio: il silenzio che dona amore. Nella nebbia regna la pace! Il vagare non fa rabbia ma paura, fa vivere la solitudine e il meditare, la verità giace col lago, paesi e monti, l’essere non conosce l’altro essere: è il silenzio, il buio senza splendore. - 87 - MARIA NADIA MARCONI Nata a Voghera il 25-01-1956. Formatrice Interna di Poste Italiane, appassionata di letteratura, arte e teatro, dopo una formazione classica nella città natale si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Pavia nel 1983. Negli anni degli studi ha scritto occasionalmente per la stampa locale e in particolare su tematiche religiose, essendo anche stata, nel medesimo periodo e ancora per diversi anni, catechista. Fin dal tempo del liceo ha preso parte a spettacoli teatrali dilettantistici, passione che avrebbe poi trasmesso ai figli. Si è infatti sposata nel 1986 ed è madre di due figli. Dopo alcuni anni di esperienza presso uno studio legale, è entrata in Poste Italiane, e dopo un periodo come Responsabile Risorse Umane di Filiale, è passata ad occuparsi di Formazione e Comunicazione interna, lavoro che svolge tutt’ora. Dopo lungo tempo trascorso senza scrivere nulla, pur continuando a coltivare la propria passione per la lettura, spinta da eventi familiari che le hanno ridestato il desiderio di esprimere e condividere le proprie emozioni, è tornata a scrivere poesie, principalmente autobiografiche o d’amore. - 88 - Un uomo semplice Oggi potrei amare solo un uomo semplice giunto alla pienezza degli anni illeso da vane lusinghe di potere un uomo che attraverso sentieri impervi abbia saputo ritrovare quel luogo dell’anima nascosto e segreto in cui assaporare l’essenza delle cose. Da lui potrei ascoltare parole scarne, potenti di vita capaci di toccarmi il cuore. Allora la mia mano come un gabbiano stanco si poserebbe lieve a riposare nel caldo incavo della sua. Maria Nadia Marconi - 89 - Rosa di Novembre Lucillo Dolcetto Già di Novembre la fine è vicina, e una rosa ancora si mostra. Se pur la rugiada brilla a mattina, di non soffrirla ancora dimostra. Non più sfarzosa, ma ancora carina, la vedi ondeggiare come la giostra quando nel moto s’alza e s’inchina; sferza del vento ancor non la prostra. Tutto d’intorno è già giunto a sera; i frutti fur’ colti in abbondanza da sementi sparse a Primavera. Anche per la rosa è cosa vera: non val cullare alcuna speranza, seppure, oggi, la vedi sì altera. - 90 - Il Respiro del Mare Silvana Miori Passi solitari su spiagge deserte Richiami di astri lontani Aneliti all’Eterno infinito. Remote profondità dell’Essere Vertigini d’immenso. È il Respiro del Mare Avvolge surreali nudità inconsce ancestrali paure Visioni di un cosmico nulla scaturite dalla notte del tempo. Mare Respiro primordiale Sei l’arcano L’infinito che è in ognuno di noi Abissi dell’anima. Mistero. - 91 - ANGELA SANNA Nata a Simala (OR), il 09/09/1949. Ha conseguito il diploma di laurea in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Cagliari. È docente di discipline umanistiche nella scuola primaria “Marcello Serra” di Cagliari. Ha partecipato a numerosi convegni e corsi di aggiornamento in ambito musicale, pittorico e linguistico-espressivo. Nel corso del 2013 ha ricevuto la Menzione d'Onore per la poesia “Madre” alla ventesima edizione del Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d'Autore” di Torino. La poesia è stata pubblicata nell’antologia “Poesie d’Autore” . - 92 - Madre Il tuo volto, le tue mani ruvide e buone raccontano il cammino della tua vita. Sei bella, Madre, con i tuoi capelli d’argento il passo sicuro e lento, il tuo sorriso dolce. Eri bella, Madre, avvolta nello scialle contro il vento sferzante d’inverno. Eri bella quando lavavi i vetri e cantavi; quando nell’orto piante e fiori coltivavi le tue mani piene di vita, di terra, di olive; nella vendemmia mi mostravi gli acini dorati al sole e tutto intorno un profumo di rose e viole. Il tuo profumo sa di sole, di vento, di acqua: l’acqua del fiume dove affondavi le mani e quasi giocavi a lavare i panni con le tue compagne. Panni profumati stesi al rovo scaldato dal sole. Eri bella, Madre, nella gioia e nel dolore, nel sorriso e nel pianto. Fonte di ricchezza e di valori inseguiti e, come foglie fatti ricadere su di me. Speciale… grazie Madre non ti perderò mai, ma ti dirò semplicemente che ti voglio bene… Madre! Angela Sanna - 93 - Da Casal Monastero alla Stazione Trastevere Luca Malgioglio Qual è l’uomo più famoso della terra? O Cristo, capitano di un vascello vagolante per l’Universo qui, in questo bar travestito da osteria, risuona chissà perché il tuo nome, cantano il vino e il sesso, risuona il nome dell’amore… ancora esseri umani… e un tremito dentro mi parla del mio essere così friabile di carne e di tempo con un cuore che passa dalla tomba alla culla, e scrivo sperando di strappare sempre un ultimo lembo di vita al nulla. - 94 - Il pensionato Caterina Prato Stanco e acciaccato va il pensionato al mare per riposare ma per miracolo o per magia gli acciacchi volano via, così d’incanto si ritrova ringiovanito e risanato. Prodigioso è il mare, la brezza marina e l’aria che si respiro. Le lunghe passeggiate sui lidi dorati, il sole che riscalda e abbronza, il dolce riposo sotto l’ombrellone solare invita a sognare. L’ottima cucina di cui è servito, il sangiovese, la musica e tanta allegria e splendore di questa riviera della Romagna in fiore. - 95 - MONICA TIOZZO ALIAS MARGHERITA PINK Trentina di nascita e toscana d’adozione. Vive a Sesto Fiorentino ed è sposata con due figli. Attualmente ricopre il ruolo di consigliere delegato (area amministrativa) presso l’azienda di famiglia. Ha cominciato a lavorare giovanissima nel periodo delle vacanze estive, si è diplomata ed ha seguito “il suo cuore” recandosi in Toscana; lì ha avuto modo di frequentare diverse associazioni di categoria e gruppi imprenditoriali, confrontandosi e ampliando le sue conoscenze. Rimane fedelmente innamorata della montagna e dei suoi splendidi spazi, ribadendo che l’Italia è la terra più bella del nostro pianeta. Ha fatto sua la frase di Ghandi: «Essere il cambiamento che desideri nel mondo». Per questo crede che ognuno di noi possa essere parte attiva in questo importante momento storico mondiale, dove appunto è necessario un cambiamento interno ad ogni uomo e donna. Da qui la spinta per costituire con le sue sorelle e amiche AGAPEforlife, associazione che ha come scopo il «risvegliare nelle persone la consapevolezza della bellezza della vita» (www.agapeforlife.org). Ha scritto altre poesie e brevi brani alcuni pubblicati in raccolte antologiche. Ha pubblicato due libri: “Come sopravvivere alla propria azienda, essere madre, moglie e se stessa oltre che presidente” edito da Este (giugno 2010) e “Ricordati di Te”, di Margherita Pink edito da Intento (settembre 2013). Bisognerebbe fermarsi ad ascoltare il proprio cuore battere, e la perfezione del nostro corpo... e ricordarci più spesso di noi! - 96 - Scova la tua persona interiore Scova la tua persona interiore, è sigillata dentro la tua figura è come un fiore che si deve ancora scoprire il suo profumo è intenso e la sua corolla composta da dodici / petali dorati tu lo sei, ma non sai come farti sbocciare. Perditi dunque in te e sussulta guarda la bellezza del tuo viso, è la dentro il sole e la voce parla il suo linguaggio e la vita ti vuole, e la gioia ti sente, e la porta si apre e la gente si prende per mano, e l’amore si prende e l’odio si spegne e l’ugola canta così forte che anche gli uccelli stanno a sentirti han cantato finora per dirci amatevi gli uni con gli altri e avrete sempre l’eterno sapore del vento divino. Nel frattempo ogni volta che ti pieghi su te stesso, amati amati tanto per averti fatto così male, nulla è perduto, solo spostato tu ora danza la voglia di vivere e di esser l’umano perdono, di espanderti all’infinito tutto è già qui non c’è nulla che manchi, solo sapere di averlo, all’interno del tuo fisico-scafo ti deve ritemprare. Dentro c’è un immenso tesoro lo puoi usare è tuo. Rilassa le membra e respirati, dolcemente duttile sarai percepirai il sonno nel quale sei stato e sarai risvegliato dal torpore sul quale ti eri adagiato. Monica Tiozzo - 97 - Ad ali spiegate Paola Salvatori Dalla lontana terra natia sei scesa correndo verso la valle del Signore con il bagaglio dei ricordi d’infanzia e sofferenza tra le difficoltà della vita. Come l’aquilone nel cielo hai librato in aria verso il sole planando in un effluvio di luce e di grazia: l’anima tua ad ali spiegate! Hai proseguito con vigore sulla via del Signore rallegrando il tuo spirito. Hai ascoltato la sua voce attraversando il mare sulle acque profonde della vita interiore e osservato il silenzio immergendo l’anima pura di pace. Nella preghiera hai trovato la forza per lo spirito e ti sei offerta a Dio, tuo eterno sposo, con semplicità e umiltà come una bimba spensierata e felice che offre un fiore al padre in segno del suo amore. Ti sei unita a Dio come un candido fiore tra tanti fiori immacolati nel giardino immenso del suo amore. Con gioia, hai aperto i petali del tuo cuore in aiuto del prossimo effondendo il tuo canto di giubilo al Signore e il profumo di fede e felicità in mezzo a noi. - 98 - Rivelazione Tecla Massarotti Metaxa Musica per l’aria si spande... scende nel cuore. Cascata fresca di note disseta l’anima. Culla la dolce melodia. Movimento armonioso, leggero fluttuar come d’azzurra nube. Un’onda carezzevole mi circonda, vaga leggera intorno, sosta... tepida nube mi avvolge in una cappa vellutata. Sfiora carezza leggera calda come raggio di sole i riccioli bruni. Fresca rugiada sulla calda guancia appena si posa; è petalo che sfiora volando. (Gallarate, febbraio 1958) - 99 - ROSALBA GRIESI Nata a Roma il 2/5/1958 Vive in un piccolo centro della Lucania, nei pressi di Venosa, patria del vate Orazio. Dal 2003 ad oggi ha partecipato a numerosi concorsi letterari, nelle varie parti d’Italia conseguendo premi e riconoscimenti. Ultimo quello del Premio Internazionale di Poesia “Guerino Cittadino”, patrocinato dal Ministero degli Interni, dal Comune di Rende e dall’Universum Academy Switzerland, al quale si è classificata al primo posto. Ha conseguito il primo posto, anche alla 1ª edizione del premio di narrativa “Lo sguardo oltre L’orizzonte” Rapolla. Le sue liriche sono state inserite in più antologie, tra le quali: “In Punta di Penna” (Pagine s.r.l., 2004), “Cose a Parole” (Giulio Perrone Editore), “Poe-sie e Racconti” (Cerabona Editore). È autrice di due libri di poesie: “Il Viaggio” (classificatosi al 4° posto al Premio Internazionale di poesia di San Fele - IX edizione) e “Nel mare del Tempo” (premio speciale della giuria alla 2ª edizione del concorso letterario Premio Artist & Creatives 2011 “Omaggio a Emilio Greco”), editi l’uno nel 2004, l’altro nel 2009, da Pianetalibro Editori. Collabora al periodico locale “Libero Accesso” curando l’aspetto antropologico degli usi e tradizioni, costumi, dialetto e proverbi lucani, con un ampio sguardo alla cultura del Sud. Tale attività è stata apprezzata dall’associazione dei lucani di Toronto (Canada), che ha inteso consegnarle una preziosa targa di riconoscimento. Il 25 marzo 2014 ha conseguito la laurea in Lettere Moderne presso l’Uni-versità agli Studi della Basilicata di Potenza. Il percorso universitario è stato desiderato e sentito a tal punto da sormontare ogni tipo di difficoltà e di osta-coli, dovuti al suo essere donna lavoratrice e madre. - 100 - I barconi di Caronte S’alza l’onda mira e torna la sua voce sol si ode mare ombroso il cielo regge nella notte la paura si rifugia. S’alza l’onda mira e torna su speranze ormai sospese sugli sguardi lacerati nelle mani rassegnate. S’alza l’onda mira e torna su quel legno infracidito occhi spenti come notti come canne braccia dritte. S’alza l’onda mira e torna sullo squarcio d’un vagito sulle bocche mute ed arse la salsedine non sfama né l’attesa rinnegata. S’alza l’onda mira e torna sui barconi di Caronte sull’ignoto traghettare sulle coltri di bianche nebbie sulle acque taciturne solo il ritmo cadenzato di una notte senza fiato. Rosalba Griesi - 101 - L’incontro Ulrico Coppola Ti incontro per caso voluto per strada, mentre piove e fa freddo. Un saluto sfuggente, da perfetto imbecille. Chissà se ti accorgi di quel fiume di stelle che l’anima mi ha attraversato. - 102 - Piccola gemma Elisabetta Mancini Stringo i denti, serro la bocca, vado avanti in questo momento così particolare, così enorme, così carico di dolore e lacrime che copiose scendono sul mio viso. Non riesco a fermarle, il mio animo, la mia esistenza ormai portano questa ferita lacerante... Ma tu che mi vedi... tu... piccolo tesoro, piccola gemma per poco, per troppo poco protetta nelle mie carni... non sei riuscita a rimanermi aggrappata, come io lo ero a te nella splendida speranza di una nuova mia rinascita in te. Guardami ora, così piegata e spenta... Potrò mai ritrovare il sorriso, darmi aperta alle esigenze della quotidianità... senza te?! Il tempo, il tempo e la forza mi aiuteranno, forse, a riprendermi, in nome dell’immenso amore per te e per chi, è qui... che guardandomi, mi sorride e comprende, nella sua dolcissima innocenza...! - 103 - ELISABETTA FERRARESI Nata a Roma il 21-06-1984 Dopo circa dieci anni trascorsi nel piccolo paese del padre, nel 2003 si ritrasferisce nella Capitale, dove intraprende gli studi di sinologia presso la Facoltà di Studi Orientali dell’Università La Sapienza. Alla fine del 2008 consegue la laurea specialistica in Lingue e Civiltà orientali, coronando così un percorso appassionante che le ha dato modo di viaggiare molto anche attraverso la Cina, dove perfeziona la conoscenza della lingua frequentando i corsi della Beijing Foreign Studies University. Ha inoltre modo di avvicinarsi ulteriormente alla cultura di quel Paese viaggiando attraverso città e villaggi più o meno conosciuti, fino ad arrivare nella remota provincia dello Xizan, nota ai più come Tibet. Terminati gli studi si trasferisce per un anno nella città cinese di Qinhuangdao, nella provincia dello Hebei dove, presso l’Univesrità Yanshan, assume l’incarico di docente di lingua italiana per i corsi tenuti dall’ateneo. Di nuovo in Italia dal 2010 e dopo aver accumulato varie esperienze professionali, continua ad occuparsi di Cina lavorando presso un’associazione internazionale. Nel febbraio del 2013 è stato pubblicato il suo romanzo d’esordio, intitolato «Autunno» edito da 0111Edizioni. - 104 - Verso l’infinito Nel dono che mi fai del tuo corpo, nell’attimo sublime in cui, due, ci fondiamo in uno solo, il tuo odore conquista tutti i miei pensieri, il tuo alito riscalda intero il mio universo. E così, la nostra lega più preziosa dell’oro, fonte di vita e germe di arcane felicità, esplode nei raggi del sole o nel respiro scuro dell’ennesima notte. Nello scintillio del tuo sguardo perduto, all’ombra di folte ciglia custodi del riverbero della tua puerile innocenza, campi madidi di rugiada accolgono i miei sospiri velati di un innato pudore. Nei tuoi occhi che si arrendono ho visto il mare. Elisabetta Ferraresi - 105 - La via... insieme Sabrina Dalpasso So che non mi domanderai e le parole quelle presenti lasceranno posto a lieti pensieri. Noi due e la gente attorno fallo per me lascia che l’amor ci nutre che compiaccia i sensi che or paian sterili. Un uomo è quello che è senza il senso d’essere in due. Capita di radere al suolo quel che è stato d’una vita che non volevamo esser la nostra. Ma or son sicuro che la fresca e umile coerenza ci renderà più consapevoli e uniti nel condividere la via senza paura alcuna. La luce del sole la vedo È là! Ed io mi elevo verso essa. Oltrepasso il confine del mio limite. È così che mi ritrovo come ora Di fronte a te. - 106 - Sacromonte Nicole Bai A piccole ciocche la luce illuminava le chiare mura della sacra via. Sovente incontravo allegre famiglie con cani, bambini e coppie gioviali. A fiotti le lacrime scendevano sul mio volto, a grandi respiri assaporavo il pulviscolo dell’aria. Amare fino allo sfinimento questa è la mia vita. Non fu mai provato da me dolore più dolce. - 107 - CATERINA LORENZETTI Nata a Foligno il 30/08/1947. Fin da bambina appassionata scrittrice di poesie, favole, racconti, ha sempre tenuto le sue opere in un cassetto e spesso sono anche state distrutte. Dopo 41 anni di lavoro in banca, ormai in pensione, nel 2010 partecipa al suo primo concorso indetto dalla rivista 50&PIU’, ottenendo la farfalla d’argento con un’opera di prosa. Da allora si sono susseguiti numerosi riconoscimenti in vari concorsi, sia per la prosa che per la poesia, con l’inserimento delle opere nelle relative pubblicazioni. Caterina, che vive in Umbria, trae spunto dalla vita quotidiana, dalla rigogliosa natura della sua regione, da emozioni e sensazioni di particolari momenti, non trascurando racconti di fantasia e favole per bambini. Un giorno potrebbero diventare un libro anche le sue apprezzate ricette di cucina, in particolare dolci, decorati con amore e fantasia. - 108 - Occhi innocenti Si accendono al mondo i tuoi occhi. Incantato lo sguardo di chi scopre la vita, di chi esplora i confini. Tutto è nuovo per te, da conquistare. Anche per noi, disillusi e stanchi uno sprazzo di luce, di poesia. Anche per noi una nuova vita si affaccia, regalandoci gioia, speranza. Nulla è perduto finché due occhi limpidi e puri, si posano sul mondo, migliorandolo con il solo sguardo. Caterina Lorenzetti - 109 - Mi stai aspettando Valentina Radic Mi stai aspettando Quasi ti nascondi dietro la tenda. Il sorriso ti scopre in tutta la sua bellezza il viso. Sento il tuo profumo mescolato a quello del caffè. La nostra chiacchierata è lunga ma sempre delicata mai senza un perché. Mi stai chiedendo se sei invecchiata, se gli anni si vedono tutti. «Sei più bella di prima». Sorridi come una ragazzina, sul tuo volto scende una lacrima. - 110 - Libera Margaret Maggitti Senza lacrime vere piango, senza colpa il dolo porto, senza tempo su tamburi batto. Forte dentro te guardo, coraggiosa il tuo ego sento, pronta le mie ali spiego. Con meraviglia il mondo colgo, con sapore il gusto ritrovo, con amore per me Vivo. - 111 - LORETTA CONTE Nata a Napoli ove attualmente risiede. Sin dalla giovane età ha scritto sia in versi sia in prosa con l’opera “Il diario”. Docente di Economia aziendale nella scuola di ScampiaNapoli, dal 2011 è diventata socia dell’associazione “Rinascita Artistica Partenopea” il cui presidente è Lino Cavallaro. Ha scritto diverse poesie in lingua e in vernacolo, poesie raccolte in due sillogi, nel libro “Lo sguardo del gabbiano” e nell’antologia dei poeti napoletani le cui edizioni sono state curate dal poeta Nazario Napoli Bruno dell’Associazione culturale “Salotto Striano”, presso la nota libreria Loffredo ed editate dallo stesso editore. L’autrice ha partecipato a vari concorsi ed è inserita in alcune antologie. Ha partecipato tra l'altro con la lirica in lingua “Fiori recisi” all’evento contro la violenza sulle donne, “Io non ci sto”, tenutosi a Bari il 25 novembre 2012. La poesia “Gemme preziose”, contro la violenza sui bambini, è stata selezionata e pubblicata sul periodico mensile “Vivere” dell’Istituto San Paulus. La Poetessa ha partecipato a vari concorsi letterari con ottimi risultati di cui ne riportiamo i seguenti: Prima classificata Premio Internazionale “Profumo di Marzo 2013” di Arona (NO), con la lirica “A mia madre”; Seconda classificata al Premio Nazionale “Carmine Capas-so 2013”, con la poesia in vernacolo “'A luce d'a vita” e premiata anche al concorso internazionale “Nestore-II edizione” indetto dal centro polivalente artistico e culturaleb “Nuovo Arcobaleno” di Savona. Terza classificata al Premio Internazionale di Poesia “Albatros 2013”, con la poesia in lingua “Pierrot”; Menzione Speciale al Premio Internazionale di Arte, Poesia e Narrativa “Ischia, l’Isola dei Sogni 2013”, con la lirica “S. Bernadetta”, indetta dall’Accademia Universale “Giosuè Carducci”; Seconda classificata al Premio Internazionale “Don Giustino Russolillo 2013”, Sezione Narrativa, con il racconto “Il ferro da stiro… ed io continuo a stirare”; Finalista al Premio Internazionale “Albatros 2013”, con il racconto “Il nido”; Premiata al Concorso Internazionale di Poesia e Fotografia - 112 - Aiutami Mamma (dedicato a tutti i bambini mai nati) Non lasciarmi cadere nel buio silente del tuo spirito, ove terrore e angoscia sono nemici dell’Amore. Lascia che io veda luce, respireremo l’anelito della vita, la gioia solare di farci compagnia, giocare, crescere, correre nei prati, amare i fratelli. Aiutami mamma, fa che io apra gli occhi alla vita gusteremo insieme il nostro progetto d’Amore. Loretta Conte - 113 - Piccola donna Maria Soccavo Ricordo un balcone che incorniciava tramonti e sere ebbre di silenzio che si assopivano fra le ciglia di una madre. Faceva da maestra la luna alle sue stelle raccoglieva sillabe nel pugno e le sue lacrime coloravano l’autunno. Carezze di ninna nanna nel suon della sua voce e ombre d’angelo tesseva nelle sue preghiere. Volate, volate farfalle non di seta le sue vesti né gioielli alle sue dita solo un piccolo cerchio d’or pegno di un grande amor. Strappò il male i giorni tuoi come petali di margherita rasserenò il tuo viso il Signor che ti sorrise. Solo allora ti arrendesti piccola donna che con semplice dignità avevi indicato ai figli il valore dell’onestà. E, quella notte in cui piano ti carezzò tuo figlio pianto d’orfano bagnò i piedi della morte e nel mio petto spine, spine di croce trovarono un tetto. - 114 - Sull’acqua so camminare Andrea Neviconi Sull’acqua so camminare e lo imparai per affrontare il mare, una passione che mi ha fatto innamorare di un mondo creato per nuotare. Anche se impegnativo e faticoso io resto sempre fiducioso di uno sport tanto grandioso. Quanti sorrisi, quante lacrime, un vieni e fuggi di molte anime! Quanti ricordi e insegnamenti in un mondo di vincenti che con l’acqua fredda e impura di mantener rapporti non ebbero paura. Una squadra, una fratellanza, un valore, un’alleanza, una passione che sulle spalle pesa ma che non conoscerà mai la resa. - 115 - ANTONIO BINI Nato a Pescaglia (LU) il 25-05-1957. Dopo aver conseguito il diploma di Licenza Media, ha iniziato a lavorare per sostenere la precaria economia familiare, entrando così precocemente nella vita adulta. Per il piacere dello studio e della ricerca non ha mai abbandonato libri e quaderni, coltivando il bisogno di elevazione e il gusto dell’approfondimento. L’amore per la letteratura ha fatto germogliare in lui l’ardito desiderio di scrivere libri. Per lunghi anni ha cercato di trattenere quell’aspirazione pensando fosse solo una voglia di giovanile audacia. Proprio nell’età adulta, prodiga di saggezza e di ardori sopiti, quel desiderio è divenuto un bisogno insopprimibile, tanto che i suoi pensieri, più forti della sua volontà, lo hanno costretto a cercare ansiosamente spazi e superfici su cui la penna potesse scorrere. Sposato, due figli, con varie esperienze educative soprattutto in campo ecclesiale, si considera un tranquillo, inquieto, ironico, beffardo, irriducibile sognatore. - 116 - Autunno L’albero amico colora i suoi rami piega le foglie infine si arrende è messo a nudo il suo corpo risplende. L’uomo resiste si tinge la chioma la vanità non accetta la resa sfida il suo tempo ma lui non perdona. Amo nel grigio profili di rami amo le grinze della mia pelle amo del tempo ciò che mi è dato. Antonio Bini (il tempo più bello… è il mio…) - 117 - Io credo Mariuccia Lizza Il suono della radio arriva dall’altra stanza. Una voce che canta: andare lontano, lontano…. Distesa in questo letto da tanto tempo sogno di andare in un mondo diverso, in un mondo lontano. Quando non riuscirò a parlare, quando non riuscirò a sentire, chi mi ama chieda di lasciarmi andare. Il Signore ha predisposto la mia vita! Se non sono viva se non sono morta, perché aspetto in questo limbo? Insieme aiutatemi; ad arrivare a quella porta. Non c’è vita in questa stanza, Lui e la mia speranza. Lassù non troverò aghi flebo e sonde mi sentirò libera e leggera, non ci sarà il mattino, non ci sarà la sera. Al di là c’è il Signore che mi aspetta, mi tenderà la mano mi condurrà lontano. - 118 - Sul taglio della notte Daniela Cattani Il verso è una ferita sul seno immacolato di una vergine l’impalpabile atto di coscienza primo a solcare inesistenti perfezioni Ci si pensa immuni tra l’anima spolpata e la carne unta al giogo scavando alle radici come cani nascondendo sillabari sotto il letto Ma in attesa s’acquatta la parola con le sue crepe di silenzio scosse all’eco scandendo al ramo cifre misteriose. E poi si prega piegati cavalcioni sul taglio scintillante della notte: ché la poesia si fa col sangue e un vortice di vento fra i capelli. - 119 - RITA ANGELINA DIPINO Originaria di Amalfi ha vissuto per anni a Castellabate (SA). Fin da bambina ha manifestato spiccate doti per la pittura. Efficace l’insegnamento di suo padre Giuseppe, pittore autodidatta, realizzatore di opere sacre di grande valore espressivo. Rita discende da una famiglia storica di imprenditori della costiera. I suoi bisnonni – la N.D. Giacomina Albino, zia del pittore Luca Albino di Maiori – il consorte “Paolo Russo” imprenditore di un rinomato pastificio di Minori. Docente di Disegno e Storia dell’Arte è stata allieva del M° Domenico Spinosa all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1966 prima mostra di pittura ad Amalfi. Nel 1976 emerge e si afferma anche nel campo della poesia. Riconoscimenti: Maschio Angioino Napoli 1972, Montparnasse e Parigi 1978; Italia Spagna d’Oro - Madrid 1985. Il suo nome è presente in Enciclopedie e Antologie, tra cui “I Grandi Classici della Poesia Italiana” (Libri da Collezione) curati dall’A.L.I. Penna d’Autore di Torino, Calendari, Agende, Riviste d’Arte Nazionali e Internazionali. Le sue poesie sono state tradotte in sei lingue. Hanno scritto di lei: Fortuné Icardò candidato al Premio Nobel in Francia, Giuseppe Ripa, Annalisa Mancini, Pietro Rossi, Maria Totaro Pepe, Paola Rubino Villani. - 120 - Udrai... Aggrappati al ramo vecchio Sentirai la saggezza del tempo Udrai parole perdute nel vento Rita Angelina Dipino - 121 - Rugiada Savino Matera Ti ho appena intravista e vivo, … della tua rugiada, come lumaca alle prime luci. Scompari rapita dalle faccende del sole e ingoio … la tua assenza. Ti porto nel cuore rimando il tuo bene e aspetto … la pioggia. - 122 - Il treno per Auschwitz Velardita Roberto Nell’ombra traballante del vagone piombato come stolide bestie siamo condotte verso un macello lontano... Ma, intanto, un furbo spintona per accaparrasi il tepore della stufa fumosa, due rabbiosi si contendono a sangue la misera razione mentre una madre lascia al figlio la sua, fingendosi sazia, una persona gentile cede il giaciglio ad un anziano più stanco, due giovani si guardano a lungo e poi vanno a baciarsi nell’angolo oscuro, un avaro riconta gli spiccioli che il ladro è già pronto a rubare, un poeta scrive dei versi disturbato dalle grida di accaniti giocatori di carte, un romantico appeso al finestrino canta sommessamente alla pianura innevata finché la sera non la confonde al cielo… Poi, nella notte, un fischio disumano sbrana a morsi i nostri sogni lasciandoci appesi al gancio gelido della paura, nudi nel buio. - 123 - MICHELE GALANTE Nato a Sulmona (AQ) il 09-01-1992, residente dalla nascita a Villalago (AQ). Si è diplomato presso il Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona nel 2011, conseguendo la valutazione di 100/100 con lode. Nello stesso anno è entrato a far parte dell’Albo Nazionale Indire delle Eccellenze Italiane MIUR. Attualmente è studente al 3°anno del corso di laurea di “Lettere Classiche” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti. Dal 01/01/2014 è Istruttore di 1° Grado di Tennis (Iscritto all’Albo n°6188) e di 1°Livello di Beach Tennis della FIT. La sua vocazione per la scrittura gli ha fatto conoscere, fin da tenera età, l’universo della poesia. Nel 2005 ha vinto la 5ª Edizione del Premio Regionale di Poesia Dialettale “Romualdo Parente”, dopo essersi classificato al secondo posto l’anno precedente; per questo è entrato a far parte dell’Antologia del Premio “Voci Antiche” (curata dall’Istituto Comprensivo “Valle del Sagittario”), che raccoglie poesie e prose premiate al Concorso nelle sue varie edizioni. Nel 2013 ha partecipato al IV Concorso Nazionale di Poesia Inedita “Virtù in Versi” (organizzato dall’associazione internazionale Nuova Acropoli, con l’alto patrocinio dell’UNESCO e del Comune e della Provincia di Pescara, in occasione della XII Giornata Mondiale della Filosofia e per il 2400° Anniversario della fondazione dell’Accademia platonica), ricevendo la Menzione Speciale della Giuria per la stessa lirica, “Il Miracolo della Virtù”, presente in questa Antologia. Un’altra sua poesia, ancora inedita, entrerà a far parte dell’Enciclopedia di Poesia Contemporanea del Premio Internazionale Mario Luzi 2014 (pubblicazione speciale per il Centenario della nascita del Poeta Mario Luzi), riservata alla selezione delle migliori opere in concorso. Si è cimentato anche nel campo delle arti figurative: nel 2003 una sua opera è stata selezionata per la 1ª Rassegna Nazionale Giovanile d’Arte del Concorso “Cetraro: Città dei Muralini”, dal tema “Luce e Colori dei Popoli”. - 124 - Il miracolo della virtù Lo pensa Platone, lo dice Gesù: un vero miracolo è la Virtù. Del mondo Cesare fu il padrone, la sua Virtù fece eccezione. La corona pose a Giustiniano, con lui la legge perfezionò l’umano. A Dante lei diede intuizione, così il politico imparò la lezione. Il Buonarroti la dipinse e il pellegrin dal color l’attinse. In Galileo fu la scintilla e la scienza divenne Sibilla. Per il Verdi fu ingrediente, tant’il suon rese stupefacente. Per essa il mondo s’è compiuto e lo sviluppo ha sempre avuto. Non la materia, non il denaro rende dell’uomo la mente un faro. È la Virtù Empireo e bagliore da cui l’esser s’acceca d’amore. È la Virtù sposa migliore per partorire ricchezza e stupore. Guarda, Madre di Roma, al bene passato, se il tuo futuro vorrai veder salvato e tu rimembra, o Pluto, che brami a governar, sotto il giogo di Virtù, sempre, dovrai passar. Michele Galante - 125 - Ombre d’amore Ezio Solvesi Due ombre s’abbracciano, sul lago. Una complice luna illumina un tenero bacio. Una panchina, due cuori, lo sciabordare del lago… Stanno così, abbracciati nel silenzio dei monti, carezzati dalla luce della luna, due ombre: ombre d’amore. In alto un loggione di stelle sbircia invidioso dal blu. - 126 - Goccia di vita Imma Schiena Gocce di vita Attimi dal celo cadenti infaticabili certezze istanti vissuti brevi momenti Le nostre giornate appese ad un filo da nostro Signore predestinate Ogni ora fluisce come goccia nel mare immenso, il nostro vissuto nell’eternità infinita è una goccia di vita. - 127 - GIOVANNA SALUCCI Nata a Cappelle dei Marsi (AQ). Profondamente legata al suo paese d’origine, dove tuttora risiede, l’autrice ha ereditato dalla nonna paterna, Evelina, l’amore per le parole e la passione per la poesia che utilizza per fermare stati d’animo irripetibili. Insegnante di scuola primaria nel Circolo Didattico di Civitella Roveto, scrive racconti per i suoi alunni, poesie per gli amici e ricorrenze. Ha iniziato a partecipare solo da qualche anno a concorsi letterari ed è arrivata finalista ai concorsi “Parole d’Autore 2008” , “Karol il Grande II” e “Trofeo Penna d’Autore”. Nel 2009 si è classificata al 2° posto assoluto alla 16ª edizione del Premio Letterario Internazionale “Trofeo Penna d’Autore”, nella sezione poesia a tema libero. La raccolta di poesia “… dalla mia anima” è stata inserita nella rosa dei segnalati al Premio Letterario Ibiskos 2010. Ha vinto il premio del Presidente di Giuria al Concorso Letterario Nazionale “Il Faro” (2010). Ha ricevuto segnalazioni di merito al Premio Letterario Nazionale “Valeria” (9ª/10ª/11ª edizione) e ai concorsi Cavallari di Pizzoli (2011), F. Moro Sartirana Lomellina (2012) e “Città di Martinsicuro” (2012). Ha vinto il premio per Alti Meriti al concorso “Ho diritto a…” dedicato all’infanzia (2010). Si è classificata al terzo posto al Concorso Letterario Nazionale “Il Faro” (2012). Al “Premio Nazionale Airali” si è classificata al 1° posto nella sezione poesia a tema libero (2013) ed è giunta tra i primi dieci nella sezione poesia a tema libero e seconda nella sezione poesia a tema (2012). Si è classificata ancora al 5° posto al concorso letterario internazionale “Città di Cattolica” (2013) e al 4° posto ex aequo al premio di poesia “Il club degli autori” (2012-2013, Trofeo U. Montefameglio). Ha ricevuto, inoltre, premi speciali, menzioni d’onore e riconoscimenti. Numerose poesie sono state inserite su diverse antologie di autori italiani e riviste locali. Quest’anno ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “… dalla mia anima”. - 128 - Portami con te A Orietta, Anna, Nicola e alla loro mamma R osina con profondo affetto Portami con te, mamma, dentro la nebbia dei giorni dimenticati nell’abbandono senza più ritorno. Portami, fammi conoscere il tuo nuovo mondo di frammenti di vita confusi e solitari. Entrerò adagio nei tuoi lunghi silenzi a passi lievi per non far rumore. Accarezzerò le tue inquietudini, come archetto le corde di violino, piano, per alleviarti un dolore. Proteggerò il tuo sonno tenendoti la mano per allontanare il buio che ti fa paura. Non piangere perché più non trovi la bambola di pezza dai capelli neri, l’hai persa, mamma, svanita è dentro un sogno di bambina nel vento, sospesa sopra un’altalena. Come sei bella, con la tua chioma bianca, con gli occhi grandi smarriti chissà dove! Forse, giovane e forte, cammini ancora sui sentieri accecati di sole dorati come le spighe, come il pane. Ma è già autunno, hai le spalle stanche e non conosci più stagioni, mi scruti e ho cento volti e nomi ogni volta che mi chiami. Guardami, mamma, ti prego, cercami nel cuore, è lì che io sono, stringimi forte e portami con te. Giovanna Salucci - 129 - Mi vesto di te Rita Parravicini Mi vesto di te e scendo per le strade deserte della domenica. La città odora di tronchi e mura bagnate. Scivola, sulle vetrine dei negozi disabitati, la mia ombra e vive il tormento della memoria. Con passi stanchi sono arrivata alla casa paterna e ti trovo. Mi sorridi con occhi verdi di muschio, dietro le rose, tra le fotografie di una famiglia numerosa. Educata dai padri del sud al silenzio della sofferenza, più della tua bocca mi parlano di te le cose che lasciasti. Gli anelli nel cassetto ricordano segreti amori, che mai sapranno che sei andata via. Nell’armadio il cappotto rosso lacca con il collo di costoso cincillà ancora grida la sua voglia di essere notato. Sul foglio a quadretti i battiti del tuo cuore,scritti, che nessuno seppe ascoltare. Una poltrona denuncia la tua assenza. Torna da me se puoi, parlami ora. - 130 - Nuovo addio Luca Damonti Guardare oltre questo grigio, non è facile, non basta volerlo. Gli occhi opachi e spenti, rispondono timidamente a lampi bianchi. Poi arrivi e tutto esplode, i campi fioriscono a nuova vita, l’essere irretito d’un tratto s’espande, consapevole di prepararsi a un nuovo addio. Stendere le braccia cercandoti nel buio, slancio spasmodico per scampare al nulla... ed ecco che te ne vai. Onda placida di alta marea. L’anima dovrà di nuovo aspettare, la spuma leggiadra che la rinfrancherà. Di queste apparizioni mi nutro, del tuo essere eterea traggo forza. Ergendomi su troni d’alabastro, pronto per precipitare nell’oblio... Di un nuovo addio. - 131 - Paure Silvia Borghi È una gabbia questo passato che mi accompagna e non trovo la chiave per aprire i lucchetti di diffidenza. Sono sbarre e catene e camicie di forza i sentimenti in cui sono imprigionato. Eppure passa il vento e batte il sole odo le voci sento l’amore. Cerco sempre una chiave ma se avessi coraggio scoprirei che ogni paura è fatta di burro. - 132 - Attraverso l’universo Sabrina Girgenti In una notte senza tempo mantello di una luna regina che dispotica non cede passo al sole mi riparo da scie di lacrime comete sotto i portici d’un cielo di velluto e imprimo l’unico desiderio sul profilo metallico di un anello che stretto al suo pianeta gli promette amore eterno mentre nudo il mio anulare nascondo dentro al pugno di parole senza suono che riecheggiano magone. Mi spoglio di macigni pensieri gassosa mi infilo tra delicate orbite ellittiche e rotolo su traiettorie opposte fino agli estremi di questa alcova boreale ma non trovo che corpi celesti oggetti sterili di battito e calore. Il mio moto di rivoluzione s’interrompe improvviso attorno all’assenza di te e aggrappata a una meteora in caduta libera attraverso l’universo che inverso ora m’appare mentre si consuma bruciando l’attesa sulla scia di un’alba che non verrà. - 133 - Di quale pace Rita Imperatori Non sa di pane, non gronda olio la pace che mi dici di volere; non spezza, da sola, le catene la parola che fa buoni se la dici. È solo un guscio disseccato di lumaca per chi, dal marciapiede, anche dei canti di chi sventola bandiere raccoglie le briciole minute. Per gli ultimi la pace è latte per i figli, fieno per le capre e tetto per i vecchi; è terra da mettere a coltura e scuola con i banchi e la lavagna. Non è, la pace, il prezzo da pagare per avere gli avanzi di chi ha troppo; non è biennale festa di colori degli onesti in marcia verso Assisi. È, la pace, un altro modo di contenere l’altro: non immagine che irrompe dall’esterno ma un sé diverso che ti abita da sempre. Nell’uomo chino, rotto dagli stenti, ti riconosci come in uno specchio e per la pace combatti la sua guerra. Non c’è bisogno di spargere altro sangue, può bastare un pensiero quotidiano: l’ingiustizia che insudicia la terra non l’ha voluta il Dio di tutte le creature. - 134 - Al Vespro Sandra Ludovici Creste di ghiaccio collassano in un disciolto amore covato sotto la cenere, grigia pelle dell’anima. Le ore innaffiate dal tempo crescono le altere illusioni della realtà che fonde nel fascino di umana follia. Nell’oscurità del sogno, orfano d’ogni memoria, un corso di vita in attesa fraintende un flebile bagliore. Un marchio d’ostilità accompagna un sussurrare di passi veloci in un vagare di profondità di pensieri rapidi e leggeri. Rovesci salubri di silenzio inondano un canto spinoso di preghiera fredda e spoglia, vento umile al vespro della sera. L’alba ruba immagini di mistero al desco degli angeli in cielo, sotto un sudario d’antica solitudine il cuore impaziente invoca il martirio.34 - 135 - Il mare Carmine Avagliano Distesa d’acqua d’azzurro cobalto, che lambisce le coste e i litorali col suo moto continuo e fluttuante, affascinato ne resta il mio guardare. Quanta vita racchiude tra acqua e sale, e quanti tesori ha nei suoi fondali. A volte cheto, quasi a riposare, ed altre tumultuoso con le sue alte onde, dalle creste imbiancate e spumeggianti. Alla battigia dona un ritmo frangente, cullato da quel suono, viaggio con la mente, ad occhi aperti comincio a sognare: «... solco veleggiando le tue acque, sul magico veliero della fantasia, immagino altre terre… nuova compagnia, con la spinta del vento, quello di scirocco, mentre si gonfia sull’albero la vela “fiocco”, che piena d’aria e di sole… a quel calore si riscalda l’anima, si risveglia il cuore...». Osservo a pelo d’acqua un gabbiano planare, ed ancor di più si esalta… la bellezza del mare. - 136 - Verso un altro cielo Maurizio Bacconi Luce di un faro che fendeva il buio dove ci eravamo persi, frutto prezioso, saldo sul suo albero a dominare la valle, danza leggera sul filo dei suoni, impareggiabili ritmi e frenetici sogni: era aperta la porta per fuggire infine da un’oscura prigionia. Forse non era per questa terra lei che amava librarsi: ora l’aquila è volata via verso un altro cielo e non cadrà mai più… - 137 - Attraversami Roberta Mormando Attraversami il corpo ancora sii vino rosso profondo che dischide le mie labbra brucia la gola attorciglia le viscere. Attraversami il corpo ancora sii sangue denso metallico liquido che scorre le mie vene inonda il cuore penetra nella testa. Attraversami il corpo ancora sii fiato caldo lieve pensiero che sussurra al mio orecchio solletica la pelle parla alla bocca. Restami nel corpo ancora. - 138 - Ineluttabilità Mila Berchiolli Affido a te che con silente rumore mi guardi quando anche rimugini tumulti d’odio e d’amore la mia bocca che tramanda pensieri. Affido a te vertigini d’ansia di paesaggi remoti, e folli corse e passioni ignote. Affido a te anche desideri illimitati e destini da unire e dividere, e moti lenti e tempeste alte e intense. Affido mare a te me stessa tra ricami di sabbia e respiri infiniti. - 139 - Nascita Rossana Tasselli Hanno subito chiesto dove i tuoi occhi affiorati da così interminabile viaggio da così lungo sonno velati hanno subito chiesto perché. E io ho soltanto creduto di saperti rispondere. - 140 - Terra Greta Cipriani Custode dell’ombra, ancella del sole in giochi frattali di luce, il mio canto si apre come un vulcano dalle rocce, il mio manto è il bacio sfuggito alla sera mentre avvolge inavverati sogni. Sono terra, dalla nascita, dalla scrittura dell’alba ad annusare vocali alla fervida spada lanciata dal sole ad asciugare occhi taglienti di pianto. Ho ferite che al crepuscolo somigliano a foreste, vaporose come donne nella penombra, pungenti come falci di luna nel deserto. Ho voci addossate nelle caverne, canti invernali per nuove primavere, pungoli di roccia su cui spiccare i voli. Terra, dura, calpestata, terra derisa dalle stagioni, terra invidiata dai naviganti, terra amara, terra nera. Fino all’ultimo soffio di navi opalescenti, che mi cercano gridando il mio nome. Nutrimento della vita, ricchezza che s’impasta col vino, il mio nome risuona nelle feste piene di grano, caldo è l’umore serale, mentre ritmi arcani disperdono carezze. Solo un soffio, un tratto di mare arrabbiato, e mi sperdo nelle forme dell’universo, polvere rubata, terra rapita, terra vagheggiata. Solo allora sento l’odore vuoto della fine e dell’inizio che mi plasmò. - 141 - La candela Saverio Cristiani L’ho accesa. Cinquanta centesimi di cera immobile a consumare fiato d’ossigeno in penombra ecclesiale. Riflette dal vetro del Cristo disteso quel tenue calore come fosse vita e non fiamma a tremare E Dio – ed io – come statua fermo ad aspettare muoversi l’aria. - 142 - Invocazione Rosa Maria Corti Tienici sospesi all’innocenza, al bianco della carta che accoglier d’ogni storia sa il recto e il verso. Voci solinghe in cerca d’assonanza, pastori adusi a portare pesi, rendici degni di guidar parole di sodalizio e pace in risorgenza. Indicaci la traiettoria di salvezza in volo sopra il cielo rendici freccia, sii vivida fiamma che illumina la notte, sostegno al nostro andare a dubbi passi. In sforzo d’equilibrio nero seme seminando come volo di colombe planeranno a ricucire strappi, gli opposti conciliando. Nunc et semper. - 143 - Verso nuove albe Maria Giusti Non calare lo sguardo, non rattristarti se il fiacco mio incedere segue il passo dell’inverno che vela i vetri (sazi di calore) dell’estate addormentata. Non ferirmi dei tuoi silenzi affogati nelle fiamme di questo fuoco che ancor si nutre di quella notte, quando del suo ardore (digiunando) consumammo ogni lingua. Sii tranquillo, non temere dell’usignolo l’uscita furtiva e del suo canto esasperato sull’uscio che da sempre (allo stesso modo) dell’istante divora ogni forma. Allontana dall’iride la fiamma inibisci del suo canto convulso il ritmo (che scuote il cuore) digli che hai bisogno di tempo che l’inverno annaffia i fiori per l’estate innamorata. Dammi la mano, avvolgerò il tuo braccio violando i contorni di questa cornice ti accompagnerò e infagottati di ricordi sazieremo dei nostri cuori l’appetito. È semplice, pura, naturale sensazione un caldo insanabile refolo di vento che ci accompagna nel fluire delle stagioni verso nuove albe, disciogliendo i nodi lasciati alle nostre spalle. - 144 - Musa Valerio D’Amore Musa torna ancora Devasta l’ordinario In un eterno attimo Di immenso bagliore Scolpisci l’aria e il mare In fondo al mio cuore Ruggisci la notte Nei bramosi attimi Di seduzione Dipingi con le lacrime del mare il sangue e il dolore Brucia, brucia, ardi senza timore Non lasciare che cenere Spaventa la vita acceca la sorte Conduci l’animo mio Fino alle porte… - 145 - A mia madre Giovanni Filardo Mi piego salice sull’acqua e attendo dell’imbrunire, l’ora di passaggio. Anche la tua voce, priva di colore, s’attarda nel bisbiglio dell’ombra. Mi sorprende il tuo inverno come schiaffo dato all’improvviso. L’eco del silenzio rapisce i tuoi pensieri; foglie cadute dopo il temporale. Declina il miglior tempo tra i ricordi; dettagli sparsi, frammenti di giornale. Affamata di voci mi avvolge la tua solitudine. Assonnata la stanza accoglie il tuo respiro. Maschera deforme tramonta la parola. - 146 - Sensazioni Gabriella Vergnano Quando non so dove andare ne cosa fare e penso che tutto sia inutile, vorrei assomigliare a quelle donne forti che sanno prendere l’iniziativa quando è il momento. Io sono sempre in bilico, mi lascio trasportare dai pensieri come una barca alla deriva. Vorrei trovare il tempo per dirti le parole che sento, lontane nel mio cuore, abbracciare quella bambina che sfugge al mio amore darti quei baci e quelle carezze che ormai sono quasi ricordi. Non voglio ritrovarmi arida come i deserti d’oriente, nel mio cuore palpita la voglia di correre incontro alla vita. E tu, non ti allontanare regalami ancora quei momenti come rondini a primavera. - 147 -