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Sabato 12 novembre 2011
POSTA
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& RISPOSTA
L’importanza dei Cds e dove trovarli
I MERCATI E LE DICHIARAZIONI
DEI POLITICI
Nel numero del 5 novembre di Borsa & Finanza Emilio Tomasini se la prende con i
greci, rei di aver provocato la discesa della
Borsa di Milano con la prospettiva del referendum sul piano europeo. Mi permetto di
dissentire, per i seguenti motivi.
a) i mercati europei sono scesi anche il 4
novembre quando la prospettiva del referendum è svanita;
b) il recupero della Borsa italiana durante
il mese di ottobre si è associato a un ulteriore allargamento dello spread Btp/Bund
il che già indicava la fragilità del rialzo.
c) l’analisi tecnica non ha mai indicato
che il rialzo del mese scorso fosse da interpretare come una inversione del trend primario ribassista; si è trattato di un tipico
«bear market rally» che, in modo tecnicamente prevedibile, si è fermato sul Ftse
Mib alla media mobile a 100 giorni e alla
trendline discendente dai massimi di maggio e luglio 2011;
d) piuttosto che prendersela con i greci
dovremmo prendercela con la nostra classe di governo che, non combattendo il nostro immane debito pubblico e non realizzando le riforme necessarie, ha portato i
rendimenti dei nostri titoli di stato al di sopra di quelli della Turchia e ci ha messo
sotto tutela del Fondo Monetario;
e) chi volesse trovare azioni in trend rialzista farebbe meglio a cercarle sulla Borsa
Usa e, in particolare, sul Nasdaq.
Vittorio Donadeo, responsabile
investimenti Patrimoniincrescita.it
Spettabile Redazione, su Borsa&Finanza si fa
spesso riferimento al valore del contract default
swap (Cds) delle banche e/o azienda come termotro per investire. Dove si possono reperire informazioni sui Cds? Esiste qualche sito web di riferimento? E soprattutto se qualcuno volesse investire
in prodotti di società più piccole come deve fare?
Alessandro
Risponde Fabrizio Guidoni, resp. Ufficio studi B&F
Il termine Cds è l’acronimo per Credit default
swap; sono dei contratti a termine non regolamentati (appunto swap) che consentono al compratore di coprirsi dal rischio fallimento di un determinato emittente. Si tratta di una sorta di polizza con
cui un detentore di bond può assicurarsi dalle perdite dovute al fallimento dell’emittente di quell’obbligazione. Vengono però utilizzati anche dagli
speculatori per guadagnare sulla variazione della
percezione del rischio di un dato emittente da parte del mercato. Chi compra un Cds guadagna se il
merito di credito di un’emittente si deteriora visto
che le quotazioni delle relative polizze assicurative, espresso in punti base (ad esempio 400 punti
base indicano un costo del 4% del prestito da copri-
Risponde Emilio Tomasini (Emilio Tomasini & Associates):
Caro lettore, il suo ragionamento è viziato alla base su diversi punti: lei dà per scontato
che siano le notizie «note» al pubblico ad influenzare o non influenzare gli eventi e non
prende in considerazione il fatto che forse i
market player conoscono informazioni che
sono non pubbliche oppure non conoscono
informazioni che non sono pubbliche ma
sanno elaborare meglio di lei prezzi che già
incorporano informazioni che non sono pubbliche. Lo so che è un giro di parole ma qualche senso non ovvio ce l’ha. L’esercizio quin-
re dal rischio bancarotta), ovviamente saliranno.
Viceversa registra un profitto lo speculatore che
ha venduto un Cds se la percezione da parte del
mercato del rischio emittente diminuisce, favorendo una discesa del costo del Cds. Questa particolare tipologia di contratti a termine è negoziata su
mercati non regolamentati (over the counter),
dunque non esiste un unico listino ufficiale. Diversi fornitori di banche dati aggregano le quotazioni
a fine giornata raccolte da diversi intermediari e
varie controparti (venditori) di Cds, riuscendo così a fornire un prezzo di riferimento di giornata.
Per questo le quotazioni delle polizze antidefault
sono fornite essenzialmente a investitori istituzionali da parte di provider di banche dati a pagamento. Va fatto poi un altro chiarimento: i Cds sono
strumenti liquidi - quindi significativi in termini di
quotazioni - solo su emissioni di importo significativo, per le emissioni più piccole esistono problemi di liquidità degli scambi. Avendo compreso
l’importanza per i mercati, Borsa&Finanza è stato il primo giornale a pubblicare un listino di Cds,
aggiornato ogni giorno della settimana sul quotidiano Finanza&Mercati.
di di associare un evento a una notizia pubblica è sempre arduo. Per quanto riguarda
cosa abbia o non abbia detto l’analisi tecnica, a questo punto «classica» mi verrebbe da
dire leggendo quanto Lei scrive, è alquanto
arduo stabilirlo perché prima bisognerebbe
capire cosa sia effettivamente l’analisi tecnica «classica». Lei è in grado, ad esempio, di
presentarmi un test rigoroso sotto il profilo
statistico dei bear market rally degli ultimi
100 anni a cui accenna? E tale test è significativo ? È robusto? Se l’analisi tecnica «classica» è un arte allora no grazie non sono interessato perché la sua prospettiva cambia a
seconda di chi la applica e siamo nella discrezionalità più pura. Detto questo non posso che concordare sugli ultimi due punti con
una piccola aggiunta: la nostra classe politica, responsabile dello sfascio, l’abbiamo eletta noi e quindi per la proprietà transitiva che
in politica è valida la colpa è solo nostra.
Concordo anche sul fatto che sia necessario
scappare dall’Italia e dalla Borsa italiana e
cercare opportunità nei Paesi seri.
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alla redazione di Borsa e Finanza
[email protected]
CARRIERE & POLTRONE
GIUDICI SALE IN
ARCASSET MANAGEMENT
Alessandro Giudici è stato nominato compliance officer di arcAsset Management, società indipendente con
sede in Lussemburgo. Nato a Cantù
(Como), 31 anni, Giudici inizia la sua
carriera nel 2003 presso Reag, dove
ha ricoperto i ruoli di project manager, responsabile dell’ufficio R&S in
Europa, e di responsabile qualità del
gruppo. Presso arcAm si occuperà
della conformità delle operazioni
quotidiane e del rischio relativo rispetto alle normative di riferimento.
ALIXPARTNERS, A MILANO
ARRIVA RINALDINI
AlixPartners ha annunciato la nomina di Paolo Rinaldini a managing director della sede milanese. Ingegnere, 48 anni, ex senior partner di Bain
& Company, Rinaldini irrobustisce il
team italiano, affiancando i managing director Eugenio Berenga,
Piero Masera, Luca Ramella e Lorenzo Pietromarchi.
MetLife, Roveroni alla guida in Italia
R
oberta Roveroni (foto),
46 anni, veronese, è stata
scelta come country manager
di MetLife per il wealth management in Italia. La manager conta varie esperienze nel settore
assicurativo a livello direzionale: inizia la suo percorso professionale nel gruppo Reale Mutua, quindi entra come consulente in Ernst & Young occupandosi dello sviluppo
della practice assicurativa vita, passa suc-
cessivamente in Ibm Italia dove
sviluppa soluzioni per gruppi assicurativi nazionali e non. Nel 2008
Roveroni approda in Alico Wealth Management (oggi MetLife),
dove, prima dell'attuale nomina,
diventa head of operations.
MetLife Inc. opera a livello mondiale nell’offerta di prodotti assicurativi di risparmio ed employee benefits con circa 90 milioni di clienti in 60 Paesi del mondo.
PIONEER INVESTMENT, FEDELI
E TAYLOR SBARCANO A LONDRA
Si amplia il team londinese di Pioneer
Investments con l’ingrsso di Fabiana
Fedeli e Sean Taylor. Fedeli, che proviene da Occam Am, sarà senior portfolio manager Asia Equity e riporterà ad
Angelo Corbetta, responsabile equity
Asia. Taylor, ex Gam e Société Générale Am Uk, sarà responsabile azionario
mercati emergenti e riferirà a Mauro
Ratto, a capo degli emerging market.
SCHRODERS RAFFORZA
IL TEAM OBBLIGAZIONARIO
Gareth Isaac entra nel team bond di
Schroders Im con il ruolo di senior portfolio manager. A Schroders Im sono da
poco arrivati Bob Jolly (global macro)
e Rajeev De Mello (fixed income Asia).
● ALBERTO LAVIA, siciliano, 63
anni, ex La Perla e Calvin Klein
Europe, entra nel cda di Governance Consulting (consulenza di
corporate governance ed executive search).
● LUCA POCOBELLI è il nuovo
counsel scelto da Latham & Watkins per l'ufficio di Roma; lo studio legale internazionale ha nominato 23 partner e di 11 counsel
che opereranno dal 1˚ gennaio in
Europa, Usa e Asia.
● CATRINUS VAN WILLIGEN, ex
Robeco, è stato nominato managing director per il Benelux di Aviva Investors.
● LUCA D’AMBROSIO è presidente di Assocontact (Associazione
dei contact center in outsourcing,
aderente a Confindustria); Umberto Costamagna è vicepresidente.
● GIANNI CORSO è ad di Hettich
Italia, branch italiana di Hettich
Holding (accessori per l'industria
del mobile).
a cura di Antonio Barbangelo