Agenda mensile febbraio 2017
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Agenda mensile febbraio 2017
Agenda febbraio 2017 _______________________________________________________________________ Cosa facciamo… Moleskine Café: prosegue l’esposizione della nostra collezione di taccuini Moleskine Café, Corso Garibaldi 65, Milano, Italia Un’occasione unica, quella offerta dal Moleskine Café di Milano, per conoscere alcuni dei taccuini provenienti dal fondo di archivio myDetour. Una selezione di opere che tocca diverse tematiche, dalla narrazione della vita cittadina, ai viaggi esotici nel Bosforo e in India, da ispirazioni introspettive a favole coloratissime, dall’ironia alla sensibilità femminile. Queste, ma non solo, sono le suggestioni raccolte nei taccuini, vere e proprie opere d’arte, da ammirare in esclusiva presso gli spazi del Café. L’archivio completo è invece disponibile online al link: www.lettera27collection.org Le nuove uscite su Why Africa? La rubrica di lettera27 di questo mese presenta due nuovi articoli. Il primo è scritto da Hanna Minaye, una dei partecipanti di AtWork Addis Abeba Capitolo 06 ispirato dalla sua esperienza del workshop. Il secondo articolo è ad opera di Chiara Cartuccia, che ci propone la recensione della mostra “Field Work” alla Galleria Tiwani Contemporary di Londra: “Esplorando il modesto spazio della galleria, il visitatore si trova a incontrare otto distinti approcci alle questioni del tempo e del racconto storico; approcci che mettono in luce nuovi modi di registrare, recuperare e studiare le molte forme del passato, mettendo in discussione la dominante storiografia di matrice occidentale. Ognuno dei lavori presenti in mostra è espressione di pratiche artistiche molto più complesse, che possono, in alcuni casi, entrare in dialogo e rivelare interessanti connessioni metodologiche”. Per saperne di più non perdete l’appuntamento con Why Africa?. Blaxploitalian 100 anni di afrostorie nel cinema italiano Blaxploitalian continua il proprio viaggio per le sale delle principali università e i principali college degli Stati Uniti. Ispirato dal libro “L’Africa in Italia” a cura di Leonardo De Franceschi, Blaxploitalian è un film documentario diretto da Fred Kuwornu che si mette sulle tracce delle diverse ondate di pionieri che hanno preceduto questa generazione di nuovi afroitaliani, fin dai primi anni del Novecento. Un racconto temporale di oltre cent’anni che, partendo dal cinema muto e coloniale, arriva fino al cinema contemporaneo, raccontando il contributo di attori afroitaliani. Per il mese di Febbraio si segnalano i seguenti appuntamenti: 7 Febbraio, Casa Italiana Zerilli-Marimò, New York, USA 9 Febbraio - 20 Febbraio, Pan African Film Festival 2017, Los Angeles, USA 10 Febbraio, Museum of Moving Image, New York, USA 16 Febbraio, Bunche, UCLA, Los Angeles, USA e Istituto Italiano di cultura, Los Angeles, USA Maktoub: il nuovo libro di Elena Perlino 28 febbraio uscita del libro in Italia La ricerca fotografica sull’Islam in Italia, condotta lungo il 2016 da Elena Perlino, è stata realizzata con il sostegno delle Fondazioni Open Society Foundations e lettera27. Immagini, interviste e testi critici indagano il quotidiano dei musulmani nella sfera pubblica e privata, il rapporto tra prime e seconde generazioni, la vita lavorativa, il ruolo della donna e le tradizioni islamiche. Attraverso la fotografia, abbinata a sociologia e giornalismo, il libro Maktoub: Islam d’Italia (Cibele Edizioni) vuole aumentare il livello di consapevolezza sul tema e offrire nuove prospettive di approfondimento. I contributi critici sono di Bartolomeo Conti, Zouhir Louassini, Francesca Paci, Viviana Premazzi e Farian Sabahi. Cosa vi suggeriamo… Il mondo è un pianeta unico: mostra fotografica di Mohamed Keita Dal 9 al 15 Febbraio, Viaggi dell’elefante, Roma, Italia Mohamed Keita insegue un sogno che vorrebbe trasformare in progetto: tornare nel Mali per restituire ai ragazzi di strada quello che ha imparato e praticato in Italia nel campo della fotografia e della solidarietà. Vorrebbe aprire con degli amici un piccolo laboratorio di fotografia a Kanadjikila, periferia povera della capitale Bamako, per avvicinare i ragazzi della strada alla fotografia. Vorrebbe seguire di persona questi ragazzi e insegnare loro a scattare sguardi sul mondo, vorrebbe tornare ogni anno a Kanadjikila per vedere suo fratello, anche lui esule nel paese, e assicurarsi che i semi sparsi tra questi ragazzi diano i loro frutti. La prima tappa del nuovo viaggio di Mohamed inizierà il prossimo mese di Aprile quando Mohamed si recherà a Malta dove, arrivato anni fa e imprigionato per dodici mesi, è stato invitato a tenere un laboratorio di fotografia per ragazzi migranti lì arrivati come lui. Mohamed Keita è uno dei partecipanti di AtWork Modena, clicca qui per vedere il suo taccuino. Field Work: mostra collettiva sui meccanismi della storia Fino al 25 Febbraio, Tiwani Contemporary, Londra, Regno Unito La mostra “Field work” riunisce otto artisti contemporanei che hanno ancorato la loro ricerca ad un profondo esame dei meccanismi della storia. Tra gli altri segnaliamo la presenza di Youssef Limoud e Theo Eshetu. Youssef Limoud è un artista e scrittore egiziano che ha partecipato ad AtWork Cairo e ha contribuito al relativo Booklet AtWork Chapter 4. Per la mostra in oggetto, Youssef Limoud presenta Ruins, una serie di sculture che racconta la continuità materiale tra passato e presente, attraverso la relazione che intercorre tra tempo, architettura e paesaggio. Theo Eshetu è un artista cresciuto tra Addis Abeba, Dakar e Londra, prima di stabilirsi a Roma. Attualmente vive e lavora a Berlino. Per questa mostra presenta The Mystery of History and My Story in His Story , un lavoro sviluppato a partire dall’archivio fotografico del Presidente della Iugoslavia Josip Broz Tito, scoperto nel Museo di Storia Iugoslavo. Il nonno di Theo Eshetu è stato l’Ambasciatore Etiope a Belgrado tra il 1966 e il 1970, così l’esplorazione dell’archivio da parte di Theo assume anche un carattere personale. Theo Eshetu è un amico di lettera27 e sta lavorando ad un taccuino per la nostra collezione. Lucy's Iris. Contemporary African Women Artists Dal 26 Gennaio al 4 Giugno, CAAM, Centro Atlantico de Arte Moderno, Las Palmas de Gran Canaria, Spagna La mostra Lucy's Iris, a cura di Orlando Britto Jinorio, propone di esplorare diversi ambiti della creazione contemporanea africana attraverso la selezione di opere e di proposte di una ventina di artiste africane e della diaspora che svolgono tutte un ruolo attivo nella scena artistica e culturale contemporanea, sia in Africa che in ambito internazionale. Tra loro, diverse autrici che sono parte della mostra itinerante The Divine Comedy, che abbiamo sostenuto a partire dal 2014 insieme a Moleskine - come Pélagie Gbaguidi, Jane Alexander, Zoulikha Bouabdellah, Aida Muluneh, Wangechi Mutu, Sue Williamson, Mwangi Hutter. Molte di loro hanno inoltre realizzato un taccuino d’autore che è entrato a far parte della nostra collezione. Ngalabi Short Film Festival dal 3 al 5 Febbraio, Goethe Zentrum, Kampala, Uganda Da una collaborazione tra il Goethe Zentrum di Kampala e Maisha Film Lab nasce la prima edizione di Ngalabi Short Film Festival. L’evento ospita cortometraggi provenienti dall’Uganda e dai confinanti Paesi estafricani, nonché alcuni capolavori provenienti da tutto il Continente Africano e altri in arrivo dalla Germania. Nella cultura Buganda il “Ngalabi” è un tamburo che non può essere utilizzato da solo, ma deve essere affiancato da altri tamburi. Lo stesso vale per l’arte cinematografica: ci vuole più di una persona per realizzare un film, e molte di più per apprezzarne la bellezza. Questa l’idea alla base del Festival che oltre alle proiezioni propone conferenze e lezioni tenute dai migliori registi africani. Siamo orgogliosi di segnalare la presenza di Martha Kazungu, partecipante di AtWork Kampala, tra gli organizzatori del Festival . In bocca al lupo per questa prima edizione! Joël Andrianomearisoa: Chanson de ma terre lontaine 9 Febbraio, Galleria Primo Marella, Milano, Italia La Galleria Primo Marella presenta “Chanson de ma terre lontaine”, la nuova impressionante mostra di Joël Andrianomearisoa, ispirata dalla canzone di Marguerite Duras, India, e concepita specificamente per lo spazio della galleria. Nato nel 1977 a Antananarivo (Madagascar), Andrianomearisoa e un artista versatile il cui approccio unico nei confronti dell’arte dà come esito opere misteriose e in evoluzione. Mischiando materiali, tessuti e colori, l’artista dà forma alla varietà delle relazioni e dei sentimenti umani, impulsi di vita che l’artista cattura nello spazio urbano. Odori, rumori, luci, immagini e tutti i movimenti incessanti che generano la vita cittadina compongono il suo universo senza imprigionarlo in uno specifico luogo geografico. Circondata da un sentimento melanconico, la mostra presenta una serie di lavori di varie dimensioni e materiali che creano uno specifico e dettagliato percorso che va dal nero al bianco al rosso, i colori tipici di Andrianomearisoa, combinati in svariati modi allo scopo di rappresentare le più profonde emozioni espresse dalla canzone India. La Galleria Primo Marella è stata la location di AtWork Lab Milano, ospitando i giovani pubblicitari dell’agenzia Leo Burnett per la seconda parte del workshop "Concept vs Slogan. The Group Show. Ecriture Infinie/Cadavre Exquis” condotto dall’artista Bili Bidjocka. Cape Town Art Fair 17-19 Febbraio, Città del Capo, Sud Africa La quinta edizione di Cape Town Art Fair offre una varietà espositiva che va dai leader locali alle gallerie internazionali. La lista conta più di 75 espositori e comprende gallerie che rappresentano la qualità e la molteplicità della fiorente scena artistica contemporanea africana. Siamo felici che Jackie Karuti (Circle Art Gallery, Nairobi), la quale ha realizzato un taccuino per la nostra collezione d’arte, esporrà i suoi lavori in fiera. Clicca qui per vedere tutte le gallerie rappresentate. Art Africa Fair 2017 Dal 24 Febbraio al 5 Marzo, Città del Capo, Sud Africa THAT ART FAIR è un evento fieristico curato dalla rivista ART AFRICA, nostro media partner per la rubrica Why Africa? Con un focus specifico sugli artisti contemporanei africani e della diaspora, THAT ART FAIR risponde alle esigenze degli artisti che vivono e lavorano nel continente africano, fornendo loro un palcoscenico per mostrare il proprio lavoro in un contesto professionale, ma al tempo stesso informale, a curatori, galleristi, collezionisti e nuovi pubblici. Il tradizionale modello della fiera d’arte è stato adattato per offrire agli artisti emergenti o non rappresentati un’opportunità di raggiungere notorietà e riconoscimento. THAT ART FAIR è realizzata per incoraggiare creatività, sostenibilità e cambiamento nel mondo dell’arte contemporanea africana.