kenya, buone notizie dalla baraccopoli

Transcript

kenya, buone notizie dalla baraccopoli
Anno XXVII N. 1 Sped. in abb. post. - Art. 2 Comma 20/c - Legge 662/96 - Filiale di Padova - Gennaio/Marzo 2013
Periodico dell’Associazione UNA PROPOSTA DIVERSA - ONLUS
aderente al Coordinamento nazionale CIPSI - Solidarietà e Cooperazione
CORAGGIO
BUONA
PA S Q UA
Cari amici,
come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi
con le formule consumate
del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una
stretta di mano, con uno
sguardo profondo, con un
sorriso senza parole! Come
vorrei togliervi dall'anima,
quasi dall'imboccatura di un
sepolcro, il macigno che
ostruisce la vostra libertà,
che non dà spiragli alla
vostra letizia, che blocca la
vostra pace! Posso dirvi però
una parola.
Sillabandola con lentezza
per farvi capire di quanto
amore intendo caricarla:
“coraggio”! La Risurrezione
di Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma
dei nostri destini.
La Risurrezione. Non la
distruzione. Non la catastrofe. Non l'olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla. Coraggio,
fratelli che siete avviliti,
stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi.
Coraggio, disoccupati.
Coraggio, giovani senza
prospettive, amici che la vita
ha costretto ad accorciare
sogni a lungo cullati.
Coraggio, gente solitaria,
turba dolente e senza volto.
Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la
debolezza ha infangato, che
la povertà morale ha avvilito. Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a
chi decide di “amare”, non
c'è morte che tenga, non c'è
tomba che chiuda, non c'è
macigno sepolcrale che non
rotoli via, Auguri.
La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra
prigione.
don Tonino Bello - Vescovo.
KENYA, BUONE NOTIZIE DALLA BARACCOPOLI
Il “Kibera Journal” racconta quanto di bello accade nella
poverissima periferia di Nairobi
La redazione è una stanza col tetto di lamiera. La scrivania è un tavolo di
legno su cui troneggiano due vecchi computer. Spesso non si riesce ad accenderli, altre volte si spengono di colpo per l'improvvisa mancanza di corrente
che qui va a intermittenza, come la connessione a internet. Eppure nonostante le difficoltà tecniche e gli scarsi mezzi, il “Kibera Journal” esce puntualmente tutti i mesi. Merito del coraggioso lavoro dei quattro redattori e del
direttore-fondatore, Douglas Namale. È stato lui a lanciare cinque anni fa l'idea di un giornale che raccontasse com'è davvero la vita a Kibera, un'immensa baraccopoli alla periferia di Nairobi, in Kenya, in Africa. Non che gli altri
giornali non parlino di Kibera: questo quartiere povero e violento è citato spesso solo per raccontare i tanti
brutti episodi che vi accadono: furti, omicidi, sequestri. “Ma Kibera è molto di più: sono tante le associazioni e i gruppi di giovani, di donne, piccole imprese che lavorano per il bene comune. I media, però,
non raccontano mai queste notizie positive”. Per questo è nato il “Kibera Journal”: una rivista scritta in
inglese e nella lingua locale, lo swahili, stampata in tremila copie, distribuite ogni mese nei negozi del
quartiere e venduta all'equivalente di 18 centesimi di euro. I ricavi sono appena sufficienti per coprire i
costi di produzione: i cinque giornalisti sopravvivono facendo altri lavoretti. Nessuno di loro, però, è disposto a rinunciare. Anzi, ora hanno deciso di ampliarsi facendo anche un'edizione online, il “Kibera news
network”. “ Così possiamo far sentire al mondo la vera voce di Kibera e dei suoi abitanti”.
COS'E' KIBERA
Kibera è un enorme agglomerato di baracche di legno e strade fangose, dove vivono ammassate oltre
500mila persone. Disperati arrivati da altre zone del Kenya e dell'Africa in cerca di fortuna. La maggior
parte, però, non trova lavoro a Nairobi e si
arrangia per sopravvivere, come può. Da
quando è nato, a metà del 2007, il “Kibera
Journal” è stato un prezioso strumento per
far conoscere le storie degli abitanti della
baraccopoli, tra le maggiori dell'Africa. E
anche per dar loro una mano. Ad esempio,
qualche tempo fa, il giornale ha pubblicato la storia di un bimbo con una grave
malformazione al viso la cui famiglia non
aveva i mezzi per curarlo. Molti medici,
quando l'hanno letta, si sono offerti di
assisterlo gratuitamente.
INVITO AI SOCI !
Venerdi
29 aprile 2013
ore 12:00 in 1 convocazione
a
ore 21:00 in 2 convocazione
a
ASSEMBLEA ANNUALE
DELL’ASSOCIAZIONE
UNA PROPOSTA DIVERSA
Presso il Centro San Giuseppe
Contrà corte Tosoni, 99 - Cittadella
O.d.g.
1) Relazione attività anno 2012
2) Presentazione e approvazione Bilancio 2012
il 5 x Mille
Se nella prossima dichiarazione dei redditi
vuoi destinare il 5 per mille delle imposte a
favore di “Una Proposta diversa”:
∞ Metti la tua firma nel riquadro che indica:
“Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale…”
•
Aggiungi nello stesso riquadro il Codice
Fiscale di Una Proposta Diversa :
90001130286
2
una Proposta diversa
UNO STARE, PRIMA ANCORA CHE UN FARE !
Sempre di più giovani e meno giovani avvertono il bisogno di un'esperienza
di condivisione nel Sud del mondo. In questa pagina due testimonianze ed un invito…
“Un periodo di volontariato nei Paesi
poveri del mondo, prima di tutto è per te
stesso”
E' questo che leggevo e che mi sentivo dire
prima di partire, ma non è stato così facile
ed immediato, rendermi conto di quanto
fosse vero.
Arrivo in Zambia e mi trovo immersa nelle realtà dell'associazione, che avrebbero interessato il mio servizio. Supporto
alle attività scolastiche, didattiche e ludiche per i bambini e
ragazzi che frequentano la scuola. Raccolta delle informazioni e scrittura dei report per i bambini adottati a distanza.
Dietro a questa riga ci sono persone, ragazzi, bambini, famiglie supportate a distanza. Ci sono difficoltà, progetti, sogni,
a volte rinunce scolastiche, ci sono bambini ancora in pancia o legati dietro la schiena, ci sono volti, sorrisi (e anche
no), ci sono case, odori, ci sono persone che ti regalano un
pezzo di loro!
I primi mesi li passi a farti mille domande senza neanche una
risposta: “Ma cosa ci faccio qui? Non cambierò certo le cose
e allora ha senso vivere tutte queste contraddizioni (spesso
davvero frustranti)? Ritrovarsi in un contesto fisico e culturale che forse non basterebbe una vita per comprendere?”
E' proprio qui che comprendo la frase che all'inizio mi sentivo ripetere dai volontari rientrati: l'esperienza è prima di
tutto per te! Si, è vero che fai la scelta di essere a servizio
dell'Altro, ma questo non presuppone solo un fare, ma
soprattutto uno stare, uno stare in contesti ai quali magari
non ti saresti mai avvicinato, o comunque non lo avresti
scelto per così tanto tempo, uno stare con un altro che in
quanto altro ha esperienze, sogni e aspirazioni forse diversi
dai tuoi, e allora perché non ascoltarlo?
Uno stare in silenzio, semplicemente
a guardare, uno stare sospendendo il
giudizio, uno stare che porta consapevolezza ed in una società in cui, se
sei ignorante è più comodo. Io vi
dico: siate consapevoli!
Carissimi,
Sono venuto in Perù perché lo aspettavo dai
tempi del volontariato in Kenia e Cile, il desiderio di tornare a fare il volontario non si era
mai sopito ma ho dovuto aspettare che tutti i
figli diventassero grandi per essere libero di
muovermi. Alla mia modesta età di sessantenne si può ricominciare a fare progetti anche impegnativi come appunto la missione oltre oceano, perché io mi sento e sono un giovane della
seconda o terza età. Ma queste sono tutte etichette che ci mettiamo noi del vecchio mondo quando pensiamo di essere arrivati e
di aver diritto a tante sicurezze perché ce le siamo guadagnate
col lavoro o con gli anni. Invece basta guardare fuori della nostra
piccola cerchia famigliare o paesana o del gruppo di amici per
andare, come dice il Vangelo, incontro agli altri uomini di
qualsiasi razza, colore o nazione e portare loro la buona
novella dell'amicizia, della condivisione e dove possibile dell'aiuto agli ultimi. I primi giorni qui a Lima sono stati molto
interessanti, è città nuova ma molto simile a Santiago del Cile
con gente simpatica e calorosa. Lingua poco conosciuta il castigliano, ma facile da capire e un po' alla volta anche da parlare se
vivi con loro. Ho fatto nuovi amici fra i sieropositivi, con loro e
con le assistenti sociali condivido la giornata. Dividendo la sopa
(zuppa) e un po' di riso con le verdure o qualche lavoretto o
accompagnando un cieco a passeggiare per la città e conversando con lui ti accorgi che è sempre possibile regalare un po' di
tempo a chi per la malattia ha perso quasi tutto della vita ma ha
acquistato una grande fede e saggezza per la vita che gli fa dire,
como Dios quiere, cosa che noi Cristiani di Roma non sappiamo
più dire da troppo tempo e se qualcuno lo dice ci vergogniamo
di stargli vicino. Qui sono ben accetto anche perché sanno che
vengo da un gruppo di volontariato. Continuiamo così perché,
anche se da noi sembrano piccole
gocce, qui arrivano per dar vita alle
persone. Los vemos a todos dal Nuovo
Mondo, quello di Cristoforo Colombo,
ma anche quello della Pace da costruire ogni giorno.
Rosa Spalatro - volontaria in Zambia
Francesco Daminato - volontario in Perù
UNA PROPOSTA: TU CI STAI ? CI VUOI AIUTARE ?
Tanti sono i giovani, ma anche i meno giovani, che desiderano fare un'esperienza fra i poveri del mondo.
Un tempo di vita donato nella gratuità, che arricchisce il cuore e la mente, consapevoli che siamo tutti fratelli in questo mondo e che dovremmo avere tutti pari dignità.
Le piccole e grandi ingiustizie che tutti conosciamo, fanno sì che tutti non abbiano la stessa possibilità economica
per vivere questo dono di scambio nella fraternità.
L'associazione UNA PROPOSTA DIVERSA vorrebbe aiutare con un contributo economico queste persone che ci
hanno partecipato il desiderio di donare gratuitamente se stessi e il loro tempo per una esperienza fra i fratelli poveri nel mondo.
Consapevoli che sarebbe una scuola di umanità per loro, per noi, e per la società intera … e non solo ! Vorremmo
prenderci a cuore questa richiesta.
Se la risposta è SI, nella causale del tuo contributo scrivi:
ESPERIENZA FRA I POVERI DEL MONDO
una Proposta diversa
VOCI DALLE MISSIONI
Carissimi Amici,
Ecco che arriva un'altra Pasqua. "So che cercate Gesù, il crocifisso. Non
è quì. E' risorto."
Egli è vivo!!!
E' vivo nei volti dei nostri
bimbi, dei vostri bambini
adottati.
I nostri bambini , attendono che qualcuno rivolga
loro "cuore a cuore", in cordiale amicizia, la salvezza offerta da Cristo.
Ecco, l'arrivo dell'adozione è una resurrezione ed è preziosa per la
storia di questi bambini.
L'adozione è dare una possibilità di vivere una dignità da persona
umana. Perchè in questo modo i bambini possono studiare, evitando
così il lavoro minorile, i matrimoni prematuri, e nel contempo possono rimanere con le loro famiglie, nel loro villaggio e costruire un
futuro migliore.
Per Pasqua regalate un uovo speciale. Non avrà la forma rotonda, non avrà la carta luccicante, ma conterrà una sorpresa grande: "UN' ADOZIONE A DISTANZA", un uovo speciale per colorare con un sorriso la tela del volto di questi bimbi sfortunati,
perchè nati in un paese povero com'è il Bangladesh.
Molti dei nostri bambini ora frequentano le classi superiori, l'università, alcuni sono diventati maestri ed occupano posti importanti nella
società e così collaboriamo per l'avvento di una società più giusta per
cambiare un pò questo mondo di iniquità.
Con l'adozione si pone i semi di una nuova società in cui non ci sono
più divisioni e differenze, ma tutti Induisti, Musulmani e Cristiani
vivano da buoni fratelli conducendo una vita più umana e solidale.
Si può, si deve certamente festeggiare la ricorrenza pasquale ma
meglio è se si riesce a farlo non escludendo dal campo della propria
attenzione chi fa decisamente più fatica a sorridere e ha, al pari di
tutti, il diritto a regalarsi un sorriso.
Stiamo attraversando un periodo di grandi crisi. Crisi di valori, di
affetti, crisi economica, ma nonostante tutto la vostra premurosa
generosità, ha attenuato le preoccupazioni e ha risposto alle proposte
adottive.
Confidiamo sempre che il "passa parola" possa dare l'opportunità a
tanti bambini di essere adottati a distanza. Grazie per la collaborazione e la fiducia che ci dimostrate. Auguriamo a tutti voi di vivere
una serena Pasqua e tanta Pace.
Laura Melano - Rishilpi (Bangladesh)
E' GIA' PASSATO UN ANNO
Più di un anno fa ci lasciava la
nostra Genny Bordin, del
Gruppo Giovani, stroncata da un
male incurabile a soli 23 anni.
L'Associazione si è stretta attorno
a lei in particolare nella Messa di
suffragio celebrata nella sua
Parrocchia di Fratte di Santa
Giustina in Colle (PD) Di ritorno
dalla breve, intensa esperienza di
volontariato tra i bambini di
Freetow in Sierra Leone, Genny
aveva scritto: “Il pezzo della mia
vita in Africa è stato il più importante. Ora uno dei miei più grandi desideri è che i bambini con cui
ho lavorato e tutti i bambini in
26-2-1988 10-2-2012
Africa abbiano strutture idonee
“ Ricordatemi così...
per una adeguata istruzione e che
con un sorriso,
non siano costretti ad un solo
con una preghiera...”
pasto al giorno e, o presentarsi a
Scuola digiuni dopo aver percorso decine di chilometri. Penso
spesso a loro e sento che l’esperienza vissuta in Africa non è
destinata a restare l'unica. Ho tanti progetti in testa…”
Genny Bordin
3
VITA DELL’ASSOCIAZIONE
Per motivi di spazio questa “rubrica” esce in forma ridotta, ricordando
solo alcune iniziative.
Ci siamo riuniti in sede come Consiglio Direttivo il 9-1, il 13-2 / 8-3,
inoltre il 14-1 e il 20-3 per l'incontro formativo aperto a soci e simpattizanti. Abbiamo partecipato il 26-1 alla riunione delle ONG CIPSI del
Veneto e l'8-3 all’incontro del Coordinamento delle Associazioni di
Volontariato di Cittadella.
Tra le attività in programma ricordiamo la Settimana del
Volontariato dal 20 al 28 aprile nonché le 4 serate sulla non violenza
proposte dal Gruppo Giovani di cui riferiamo nell'ultima pagina.
Invii finanziari:
In CONGO (p. S. Kakwata) per adozioni studenti; in SIERRA
LEONE (Maria Teresa Nardello) per adozioni e Progetto asilo; in
MESSICO (Associazione Laicale Missionaria) per adozione studenti;
in ARGENTINA (tramite il Coord. CIPSI) per Progetto Amaranto.
ERICA e MARCO
Grande emozione ha destato in tutti la tragica morte di Erica Pasinato
e di Marco Beghetto, avvenuta in Australia a seguito di incidente stradale. Marco ed Erica: due venticinquenni impegnati a tutto campo nel
vivere e diffondere gli ideali di solidarietà, di condivisione, di rispetto
dell'ambiente e di ogni vita (erano vegetariani). La nostra Associazione
li aveva conosciuti in occasione dell'ultima edizione della Marcia della
pace Perugia-Assisi (ottobre 2011) a cui avevano partecipato con il
pullman organizzato da Una Proposta diversa. Della profonda coerenza di vita di due giovani, hanno testimoniato anche i funerali, svoltisi il 13 febbraio a Fontaniva (PD) e, prima ancora, le molte iniziative organizzate nel nome di Erica e Marco.
È’ ANDATO AVANTI ANGELO PASINATO
Aveva fatto la seconda Guerra mondiale, Angelo
Pasinato di Cittadella (nato nel 1920 e mancato
il 6 febbraio) combattendo tra gli Alpini nella
terribile Campagna di Russia. Tempra forte e
mente lucida, era diventato poi un prezioso
testimone degli orrori della guerra che ha raccontato per decenni anche nella Scuola a
generazioni di giovani, perché forte crescesse in loro il sì alla pace.
Una Proposta diversa si unisce al dolore dei tanti che
l'hanno conosciuto e rinnova le condoglianze ai figli,
da sempre vicini all'Associazione, e al Gruppo Alpini
di Cittadella (legatissimo ad Angelo) che con tanta
amicizia ci ospita sul Grappa per l'annuale giornata di
condivisione di fine estate e che ha animato l’ultimo
Concerto di Natale con il proprio Coro A.N.A.
Perché soprattutto i cristiani,
incontrando uno straniero immigrato nel nostro Paese,
si ricordino che nessuno è straniero davanti a Dio,
e che a tutti Dio dona la sua terra. Preghiamo
Preghiera dei fedeli del 1 marzo (3a settimana di Quaresima)
4
SPECIALE GIOVANI YOUPD
una Proposta diversa
IO NON VIOLENTO !
Quattro serate (20 marzo - 3, 17, 27 aprile) proposte dal Gruppo Giovani per capire come possiamo essere non violenti.
Spesso, tra gli uomini, la violenza è la risposta che si dà per risolvere le diverse incomprensioni della vita, grandi o piccole che siano. Noi, invece, pensiamo che esista un'alternativa: essere nonviolenti! Per questo motivo abbiamo voluto organizzare un ciclo di eventi dal titolo “IONONVIOLENTO!”
che dedicheremo a questo argomento: tre incontri per comprendere il mondo della non violenza attraverso chi la vive e attività per sperimentala; e
l'ultima serata con lo spettacolo teatrale “LA SCELTA” per riflettere su quello che è successo nei Balcani negli anni '90.
Abbiamo scelto di destinare il ricavato dello spettacolo teatrale ad un progetto in Sierra Leone “VITTIME DI GUERRA” per aiutare le persone di
Kissy, quartiere della periferia di Freetown, dove i Padri Giuseppini del Murialdo si occupano di ragazzi e adulti che hanno subito mutilazioni, anche
di entrambi gli arti inferiori, durante la guerra civile. Si calcola che gli amputati in Sierra Leone siano circa 1200 e il governo non se ne occupa. I
Giuseppini cercano di assicurare loro aiuto economico mensile che non li costringa all'accattonaggio e consenta loro una vita dignitosa.
Vi aspettiamo numerosi soprattutto allo spettacolo teatrale del 27 aprile 2013. Il costo della prevendita è € 10 - per info: 329-4153238 Giacomo
QUANDO SONO VENUTI A PRENDERE…
Quando sono venuti a prendere gli ebrei
Sono rimasto in silenzio perché
non ero ebreo
Quando sono venuti a prendere
gli omosessuali
Sono rimasto in silenzio perché
non ero omosessuale
Quando sono venuti a prendere i comunisti
Sono rimasto in silenzio perché
non ero comunista
Quando sono venuti a prendere gli zingari
Sono rimasto in silenzio perché
non ero zingaro
Quando sono venuti a prendere me,
non c'era più nessuno che
potesse parlare per difendermi.
DOPPIE CONGRATULAZIONI…
Il 15 marzo Giulia Frau, (nella foto al centro in basso) del piccolo - grande Gruppo Giovani di Una Proposta Diversa, si è laureata brillantemente presso la facoltà di Scienze dell'Educazione e
della formazione dell'Università di Padova, discutendo la tesi:
“Un tempo per tutti: disabilità e tempo libero”. Alla neo-dottoressa doppie felicitazioni, per la laurea e per la scelta (che ci
auguriamo “contagiosa”!) di rinunciare ai regali a beneficio
del Progetto: siamo contenti di andare a scuola in Tanzania.
LE ARMI UCCIDONO ANCHE
SE NON VENGONO USATE
Di fronte alle crescenti differenze tra pochi, sempre più
ricchi, e molti irrimediabilmente più poveri, si continua
nella dissennata produzione e
vendita di armi. Vi è stato in
Europa un aumento del 18%
dell'esportazioni di armi nel
2012. Nel nostro Paese si
accetta il progetto di acquisto
dei cacciabombardieri F35,
per un investimento di quasi
15 miliardi di euro. La cronaca
ci avverte poi che sono in via
di acquisizione due sottomarini. Si tratta di denaro che non
offre occasioni di vita, cibo,
sanità, istruzione per i poveri.
Per questo riconosciamo che
le armi uccidono anche se non
vengono usate! È stata votata
dal nostro parlamento la legge
185/90 per il controllo del
commercio delle armi. Vi è
inoltre nel nostro patto costituzionale un chiaro impegno per
la pace, la nonviolenza e il
ripudio della guerra (art 11).
La pace è un bene da invocare e per cui adoperarsi instancabilmente.
da Famiglia Cristiana - febbraio’13
Una Proposta Diversa ONLUS
Segreteria: Stradella Nico d’Alvise, 1 - Cittadella (PD)
Sede Legale e Redazione: Via Beltramina Sud, 14 - Cittadella (PD)
Cod. Fisc 90001130286
Registrazione Tribunale di Padova n. 1018 del 15-07-87
Direttore Responsabile: Giovanni Tonelotto
Se vuoi ricevere informazioni sull’Associazione e le sue attività
- telefona al 049.9400748 (che è anche fax) o al 338.4981981
- scrivi a “Una Proposta Diversa” - Stradella Nico d’Alvise, 1
35013 Cittadella(PD)
- invia un’e-mail a [email protected]
- visita il sito internet: www.upd-onlus.it
Stampa: Grafiche Baggio, Tombolo (PD)
“Una Proposta Diversa” è stampato su carta riciclata
Se vuoi contribuire ad un nostro progetto usa
·il conto corrente postale 17542358
·i conti correnti bancari
COD. IBAN: IT 66 A 062 2562 5200 7400607696L
Cassa di Risparmio del Veneto
succursale di Cittadella
COD. IBAN: IT 85 V 08429 62520 017010000251
Banca Padovana Credito Cooperativo filiale di Cittadella
Ricordati di indicare nella causale il Progetto sostenuto