Mensile Associazione Culturale Thule Italia

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Mensile Associazione Culturale Thule Italia
Periodico apolitico on line e cartaceo di storia, cultura, attualità - Numero 10 - ottobre 2005 - Distribuzione gratuita interna - Fotocomposto e prodotto in proprio
Mensile
Associazione Culturale
Thule Italia
Numero 10
Ottobre 2005
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THULE ITALIA
Sommario
ottobre 2005
Il Rito tra sacrificio e sortilegio
Thule e la metapolitica
Janus
Avatar
pag. 3
pag. 18
Contro il mondialismo massonico
per una Resistenza Etnonazionale!
Pellegrinaggio in Terra Catara
Federico Prati
pag. 20
Andrea Ans Anselmo
pag. 8
Ponti, Muri e Corridoi. Europa e
Metfore Politiche
Per Bush Caraibi Amari
Gabriele Gruppo
Gabriele Gruppo
pag. 10
pag. 24
Manifesto per i tempi moderni.
La Rivoluzione Conervatrice:
l’anima della Tradizione culturale
Europea
Il mito arboreo
Argentea
pag. 27
Giandomenico Casalino
Diario di viaggio di due
“thuleani” - Vienna (prima parte)
pag. 14
Frida
pag. 30
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I
l Rito tra sacrificio e sacrilegio
di Janus
Il tema che affronteremo in questo articolo - la ritua- Ricordando come il termine rito deriva dal latino
lità nella sua dicotomica dimensione sacrificale e ritus e soprattutto dal sanscrito Rtà, come attualità
sacrilega - potrà sembrare ai più di relativa importan- perenne della Realtà Divina, esso va oltre ciò che
za, magari legato a qualche cervellotica elucubrazio- comunemente si intende per preghiera nelle religioni
ne intellettualoide, che scarsamente interessa i mili- devozionali, non essendo una domanda al Dio teistitanti del Fronte della Tradizione, ma un'attenta anali- co, non una passività, una soggezione ad esso, ma
si persuaderà il lettore che quanto ci si propone di rappresentando una vera e propria Azione, sicuraapprofondire è di centrale e fondamentale essenziali- mente la più alta tra le azioni. Esso rappresenta l'aziotà per qualsivoglia percorso di tipo ascetico ed inizia- ne sacra per eccellenza, quella capace di rimanifestatico. In questa sede sarà nostra cura analizzare la re la forza di un Numen, di un Eroe, di rinnovarne la
ritualità nelle doppia valenza che essa può assumere: virtù,
la
presenza
effettiva
del
Divino
tradizionale, sacrificale e regolare la prima; moderna, nell'Umano:"…attua il dio dalla sostanza delle
influenze convenute.., qui si ha qualcosa, come uno
controiniziatica e neospiritualista la seconda.
sciogliere ed un risuggellare. Viene cioè rinnovato
evocativamente il contatto con le forze infere che
fanno da substrato ad una divinificazione primordiale, ma altresì la violenza che le strappò a se stesse e
le liberò in una forma superiore..."(Evola, Rivolta). Il
senso sacrificale, il sacrum facere si esplicita già
chiaramente. Vi è un "mondo delle cose" che si
muove con sue leggi proprie. L'uomo di converso si
muove in maniera asincronica, spinto dalle curiosità
e dal desiderio di soddisfare i propri "appetiti egoici"
e nel fare questo è per lo più diretto dal pensamento
degli altri. E questa omologazione, anche quando si
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orpella di simboli antichi non ha nulla di sacrale, poi- Quanto finora analizzato ha messo in evidenza quanchè il Sacro non è tangibile dai sensi, il Sacro si to il rito fosse e sia connesso, in maniera indissolubimanifesta come un fulmine, esso corrisponde ad un le, sia con una provata continuità iniziatica sia con un
"sussulto" che percuote l'intero Essere: tutti i Piani si percorso sacrificale dell'evocatore, che in esso ripermettono in movimento all'unisono. Infatti, solo nello corre la leggenda di Osiride, smembrato dal fratello
stato sovracoscienziale sarà possibile percepire il rivale Seth, prefigurazione delle quattro operazioni al
Sacro, l'azione sacrificale essendo appunto l'atto che Nero, e ritrovato e rivivificato da Iside, sposa e sorell'Uomo compie per avvicinarsi al più alto dei suoi la "mercuriale", con la quale ritrova nuovamente la
piani. Se è azione, vuole dire che è un "ire", un "anda- propria virilità trascendente, smarrita col proprio
re", un muoversi e questo "andare", questo andamen- phallus, nelle nozze chimiche, nella ricomposizione
to deve essere preciso e circostanziato, deve avvaler- del Rebis primordiale. Tutto ciò si ottiene attraverso
si di modus operandi effettivi, i soli che possano per- un lavoro, un ascesi che permette di eliminare le tenemettere una tangibilità del Divino nell'umano.Vi è, bre dell'ignoranza, che rendono l'uomo come uno
quindi, necessità di un COLLEGAMENTO REALE specchio offuscato: questo lavoro non è puramente
con il Sacro, vi è necessità di un nuovo "battesimo" speculativo, ma modifica realmente l'uomo, è la diviricevuto in status di purità mentale, vi è necessità, nità stessa l'agente della trasformazione, resa presenoggi come ieri, di un atto trasmissorio di una FORZA te attraverso la chiamata del Numen, attraverso il
più forte di tutte le forze, che nel passato è stata pre- Rito. In Platone è esposto il mito della biga coi due
rogativa di Re e Pontefici:"Il cemento originario delle cavalli, simbolo delle potenze interiori, che tendono
organizzazioni tradizionali: esso spettava anzitutto al uno verso la contemplazione delle idee divine, uno in
Re; era poi prerogativa delle caste aristocratiche e basso, verso il mondo materiale. L'auriga, che rappresacerdotali, della magistratura e, infine, dei patres, i senta la razionalità superiore, deve essere così abile
capi famiglia"(Evola, Rivolta). Non a caso nella tra- da equilibrare queste due forze, così da arrivare al
dizione delle famiglie patrizie il riferimento ad avi mondo delle idee. Se così non avviene, l'anima precisemidivini o eroici era la manifestazione di una con- pita verso il basso, nel mondo materiale, perdendo la
tinuità rituale e sacrificale, che manteneva il contatto capacità di avvertire le sfere spirituali. Tale è il senso
con il pneuma dell'antenato, che veniva perpetuato dell'ascesi rituale, espresso anche, sebbene in forma
dal rispetto rigoroso di norme, gesti e parole: nelle criptica, nella troppo nota Tabula Smaragdina di
caste superiori, come nella magistratura, ogni varian- Ermete Trimegisto: "Questo è vero, è certissimamente invalidava il legame dell'evocatore col Numen. te vero, ciò che è in Alto è come ciò che è in Basso, e
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ciò che è in Basso è come ciò che è in Alto: qui si ziando una vera e propria analisi di ciò che devesi
compie il miracolo della cosa Una...." e poi ancora: intendere per azione sacrilega:"Alterando una legge,
"Separerai la terra dal fuoco, il sottile dal denso, deli- un sigillo di dominio sovrannaturale è sciolto, forze
catamente e con grande cura....in questo modo tu oscure, ambigue, temibili ritornano allo stato
avrai la gloria del mondo, e per questo ogni oscuri- libero..Il rito o il sacrificio tralasciato, compiuto da
tà"…questa è l'Arte Regale della reintegrazione del- persona non qualificata o eseguito in modo comunl'uomo nella sua vera natura. A tal punto, brevemente que difforme dalle regole tradizionali, era principio di
accenneremo ai tre elementi fondanti ed essenziali di sventura: esso rimetteva allo stato libero forze temiun rito tradizionalmente inteso: la purificazione del- bili sia nell'ordine morale che in quello materiale, sia
l'esecutore, con un conseguente contatto con le forze per gli individui, sia per la collettività. Trasformava
dall'Alto; l'evocazione; l'azione sacrificale, intesa gli dei in nemici"(Evola, Rivolta). La leggenda di
come potenziamento ed acquisizione della Forza. Osiride, che l'enigmatica Tavola di Rubino definisce
Altro aspetto del sacrificio è la sua totale spersonaliz- non a caso un Dio nero, ci palesa la necessità per il
zazione: al contrario di quanto cercano i moderni fat- Myste, di una ricapitolarizzazione dei suoi piani
tucchieri, nell'atto magico nulla si cerca per se stessi, microcosmici (VITRIOL), di una visione terribile che
dovendo essere "nullo" il frutto dell'azione. Non apre la Via per la risalita, Seth essendo nella sua vercasuale, infatti, è la richiamata figura dell'Eroe, il sione di demone oscuro: tale è la Forza Universale,
quale ci conduce verso il culto sacrale ed impersona- la Potenza-Shakti, che è fonte di pericolo e di morte
le della Mors Triumphalis:"…compi ogni azione libe- (gli Dèi Mani), che solo un eroe qualificato può
randoti dai legami, equanime nel successo e nell'in- affrontare e soggiogare, chi la sublima e fissa con il
successo…"(Baghavad-gità). La via indicata, pertan- Rito, Ercole che "conquista" l'immortalità olimpica,
to, è per sua stessa natura, come già evidenziato, ari- che realizza la Verità, la Realtà (Rtà=ritus=rito), la
stocratica, elitaria, iniziatica, riservata a soli Hestos, Vittoria. Chi non è qualificato, chi non ha le norme
coloro che sono in piedi, che richiedeva e richiede della continuità commette l'errore (non il peccato!) di
una precisa qualificazione spirituale, la quale segna affrontare (la Forza) fuori dal Rito viene travolto da
l'abissale differenza tra un'idea del rito rettamente tra- ciò che per lui può essere solo caotico ed oscuro, prodizionale ed un'idea contraffatta di esso, sacrilega, prio perché non ha suggellato ed invertito verso l'Alto
frutto della volgarizzazione neospiritualista e di la Forza medesima. (Giandomenico Casalino). Da
un'inversione controiniziatica. Le parole di Julius quanto emerso, reputiamo che la dicotomia tra sacriEvola ci aiuteranno a qualificare tale dicotomia, ini- ficio e sacrilegio sia palese, come egualmente palese
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sia lo stato di degenerescenza dello spiritualismo guardarci nello specchio benissimo, anzi, qualcuno di
contemporaneo. Quanti dei moderni maghi, delle noi, lo fa anche più volte al giorno, dipende dal tasso
tante streghe, dei tanti auguri, ha realizzato l'identità di
narcisismo presente, eppure nessuno, se non
tra rito (che nella maggioranza dei casi è totalmente pochi, sanno vedere oltre la propria immagine. Ed è
inventato) e sacrificio? Quanti hanno percorso proprio nel saper guardare "oltre" che si ravvede,
un'ascesi purificatrice prima di accostarsi ad una evo- anche meccanicamente, ciò che in noi "vibra" con
cazione, ad una parola di potenza, ad un mantra? evidente preponderanza. Intimamente "conosciamo"
Quanti posseggono il diritto aristocratico ad accedere bene i nostri impulsi interiori che determinano infine
al contatto con la Forza del Sacro? La risposta è sem- la nostra specificità. Avvertire in sè le valenze
plice: Pochissimi! I risultati, d'altronde, sono ben dell'Eroe, inteso in senso arcaico, o quelle del mistivisibili: sono ben visibili le turbe psichiche, i tormen- co o quelle dell'avventuroso fa parte di un "sentire"
ti inconsci, le fobie per un'analisi introspettiva di chi profondo. Ma, oggi, si confonde, senza avvedercene,
commette sacrilegium, nelle mani viscide di una il Furor con la nevrosi, l'Estasi Mistica con il "rincocotroiniziazione che accresce il suo diabolico potere glionimento" momentaneo e via dicendo....Ecco perproprio sfruttando tali deficienze. Ovviamente tutto è chè ci è difficile oggi saper riconoscere in noi la precolorito di esotico, di stravagante, tutto fa magia pur- senza del Divino, se non in termini pseudomistici,
chè ci si differenzi dai papaboys o dall'alienato dalla romantici o sacrileghi. Non ci è più concesso discerPlaystation, minimamente non consci di divenire nere il noumenico dal fenomenico. Allora che fare?
ancor più schiavi di tali categorie subumane, al tota- Si può riaccendere in noi un Fanum?.Da quanto appele servigio di una Signoria ben conosciuta, che va ben na detto, si evince che nel Mondo Classico, come
oltre le lobbies, le logge e gli apparati sovranazionali fatto distintivo della sua religiosità, il culto degli dèi
di potere. Le vane glorie dei moderni ci fanno torna- è la Pietas come attenzione ed osservazione scrupolore alla mente la pretesa, condannata da Dante, ad sa. mediante occhi e orecchie aperti al mondo, nei
atteggiarsi ad Eroe, ai tempi dei Comuni e delle confronti di manifestazioni della natura ritenute di
fazioni,
di
"ogni
villan
che
parteggiando massima rilevanza (segni stessi degli dèi), essendo il
viene"(Gastone Ventura). Pertanto, ciò che appare visibile manifestazione dell'Invisibile. I Riti della
difficile comprendere e quindi interiorizzare, oggi, è, religiosità romana sono atti compiuti serenamente ed
come dimostrato, il concetto di Sacro e questo è antropologicamente sentiti come qualcosa di fondadovuto proprio alla mancanza di una serie di "atti" e mentale e di naturalmente indispensabile alla esistendi "gesti" di tipo rituale, di tipo sacrificale. Sappiamo za stessa del Cosmo e della Città. Questi sono in
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quanto è il sacro, loro legittimazione dall'Alto, ma il Bibliografia essenziale
SACRO è se si "fa" con i RITI, i quali rinnovano
periodicamente la divinificazione primordiale con la 1)
Julius Evola, Rivolta contro il mondo moder-
quale il Dio si "fece" tale nel Tempo del Mito. no, Il mistero del Rito, Edizioni Mediterranee;
Pertanto i Riti fanno, letteralmente e nel senso pro- 2)
Julius Evola, Imperialismo Pagano, Edizioni
fondo, gli dèi come Forze e Potenze del Sacro, del Atanor;
Metafisico che fonda ed energizza il fisico nel quale 3)
si riverbera.
Giandomenico Casalino, Il Sacro e il Diritto,
edizione del Grifo;
Quindi: i Culti, i Riti......e.....soprattutto uno Spirito 4)
Aristocratico!!!
Gastone Ventura, Il Mistero del Rito
Sacrificale, Edizioni Atanor, Collezione rara
"Abbiamo detto che il mondo moderno è ormai giunto ad un punto dove è inutile farsi illusioni sull'efficacia di una qualsiasi reazione che non parta da un profondo rivolgimento spirituale. Liberarsi dal male che
ci corrode non si può che con una negazione totale,
con uno slancio spirituale che faccia di noi veramente degli esseri nuovi, riaprendoci la possibilità di
cogliere un mondo nuovo, di respirare una libertà
nuova: dovesse anche crollare tutto ciò di cui
l'Occidente trae il suo vano orgoglio…Nella consapevolezza che il nostro mondo è un mondo di rovine,
dobbiamo spingerci di nuovo verso quei valori, che ci
consentano di riconoscere in modo inequivocabile la
causa di tale rovina…Così saranno dati i tratti fondamentali di un'altra visione del mondo e della vita, che
per noi deve valere come una forza segreta e come
l'anima della nostra battaglia" (Julius Evola,
Imperialismo Pagano).
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C
ontro il mondialismo massonico per
una Resistenza Etnonazionale!
di Federico Prati
All'orizzonte si profila sempre più vicino il pericolo parti meridionali del mondo per fare irruzione negli
mortale dell'unificazione massonico-mondialista, spazi relativamente accessibili dell'emisfero Nord,
vale a dire un unico governo mondiale che, dietro la alla ricerca della propria sopravvivenza. E questi
maschera dell'ONU, ha come braccio armato gli Stati milioni d'esseri umani non verranno come amici!
Uniti, e, come mente, la Trilateral Commission, il Nessun bisogno di combattere; sono i ventri delle
Council on Foreign Relations, il Federal Reserve nostre donne che ci daranno la vittoria!"
System, e la Banca Mondiale. Come non ricordare a Dietro quest'invasione allogena, si muovono dunque
questo proposito le terribili parole dell'ebreo Marcus i vertici massonico-mondialisti che perseguono
Elia Ravage: "Voi cristiani non avete ancora compre- scientificamente il progetto mondialista: ossia il proso tutta la profondità della nostra colpevolezza. Noi getto di una società multietnica, multirazziale, multisiamo degli intrusi. Noi siamo dei distruttori. Noi religiosa, in cui si fondano e confondano razze, tradisiamo dei rivoluzionari.Noi ci siamo impadroniti del zioni e religioni. Un'operazione d'ibridazione, di
vostro mondo, dei vostri ideali, del vostro desti- meticciato enorme il cui fine dovrà essere la totale
no…Noi siamo stati la causa prima non solo dell'ulti- scomparsa della civiltà europea, in una grigia brodama guerra mondiale, ma di quasi tutte le guerre, non glia di razze e religioni. Tali centrali massoniche prosolo della Rivoluzione Russa, ma di tutte le grandi muovono l'uniformizzazione egualitaria della mentarivoluzioni della vostra storia. Noi abbiamo arrecato lità, omogeneizzando i costumi all'insegna dei valori
la discordia ed il disordine nella vostra vita privata e edonistici, tutto questo al fine di creare il cosiddetto
nella vostra vita pubblica. E lo facciamo ancora oggi. "homo oeconomicus", privo d'Identità etno-razziale e
Nessuno potrà dire per quanto continueremo ad di Tradizioni, l'utile idiota, lo sradicato, il consumatore perfetto, allo scopo di creare ed instaurare un
agire".
Come non ricordare anche la terribile e profetica Unico Governo Mondiale, in mano a pochissimi eletfrase
di
Houari
Boumedienne,
presidente ti, che sopprima tutte le tradizioni etnonazionali dei
dell'Algeria, quando nel 1974 dalla tribuna ONU pro- Popoli Europei ed eserciti un dominio illimitato su
tutti gli uomini.
clamò: "Un giorno, milioni d'uomini lasceranno le
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Noi, discendenti dei Popoli Arii, dobbiamo gridare la Federico Prati
nostra totale contrarietà al villaggio globale, alla mas- Segretario della Associazione Culturale Identità e
sificazione planetaria, alla società multirazziale, al Tradizione
libero scambismo, al capitalismo selvaggio, perché
dietro tutto quest'altro non potrebbe stare che la
dipendenza dei Popoli Europei dai grandi investitori
planetari, dagli imprenditori della grande finanza
bancaria cosmopolita. I nostri secolari nemici! E un
unico, immenso e cosiddetto "libero" mercato mondiale altro non sarebbe che un unico, immenso e definitivo cimitero delle libertà dei Popoli Europei. Noi
etnonazionalisti völkisch propugniamo una cultura
organicistica delle comunità etniche, comunità radicate nel Sangue e nel Suolo.Siamo quindi
per
un'Europa delle Etnie, delle Stirpi: per grandi aree
regionali omogenee ed autosufficienti. Etnicamente
omogenee, economicamente autosufficienti.
Per
un'Europa delle piccole-grandi patrie etniche, che,
basate sulla Identità, sulla Stirpe, sulla Tradizione,
rappresentano l'unica risposta ai progetti di globalizzazione innescati dall'alta finanza e dal gran capitale.
Nelle piccole-grandi patrie risultano, infatti, prevalenti il legame di Sangue, quello comunitario e la
solidarietà etnica rispetto all'individualismo, all'egoismo ed allo sfruttamento mondialista. E' necessaria,
vitale, dunque, una mobilitazione totale dei Popoli
d'Europa contro l'immigrazione selvaggia e la
Sovversione mondialista al fine di non rassegnarsi al
tentativo di genocidio perpetrato nei nostri confronti
dalla piovra massonica e dai potentati economici.
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P
er Bush Caraibi Amari
di Gabriele Gruppo
Le azioni d'ingerenza statunitensi in America altrettanto; anzi G.W.Bush, tanto nel suo primo manCentrale e nei Caraibi, nell'arco di un abbondante dato quanto in quello attuale, sta tentando di recupesecolo e mezzo di storia (dalla metà del XIX agli rare posizioni strategiche in un'area che fino a non
albori del XXI), sono tante in quantità, variegate molto tempo fa, appunto, appariva almeno blindata
nella tipologia, in ogni caso e sempre supportate da agli interessi statunitensi.
quella petulante retorica su "democrazia" e "progres- La punta dell'iceberg, che dimostra una ormai innegaso", tanto cara e comune a tutte le imprese coloniali bile difficoltà di Washington nel gestire il suo "primaed imperialistiche di cui è tinteggiato il nostro evo to", si chiama "Petrocaribe" e chi manovra quest'icemoderno. Le politiche del "big stick" (del bastone), la berg altri non è che il presidente venezuelano
balcanizzazione dell'area, con la creazione di vere e Chavez.
proprie "repubbliche delle banane", il foraggiamento A fine Giugno di quest'anno a Puerto la Cruz, centro
d'ogni sorta di fantocci prezzolati in divisa (Diaz, petrolifero venezuelano, si sono incontrati i capi di
Somoza, Batista, Duvalier ecc.) e di narco/guerriglie- governo di quindici nazioni centro/americane, con al
ri anticomunisti, sono i punti nodali per comprendere seguito altrettanti ministri titolari di dicasteri econoquale fosse la supremazia enorme degli U.S.A. in mici e di gestione delle risorse energetiche di questi
questa regione; che per prima in assoluto nel pianeta Stati, per ratificare un documento di cooperazione
ha sperimentato cosa volesse dire l'interventismo a petrolifera macroregionale, finalizzata niente meno
stelle e strisce nella prassi e nei risultati.
che a rendere il petrolio una risorsa tanto economica,
Un "giardino privato" da sempre quindi, un "orto" quanto sociale.
ben protetto le cui uniche fastidiose talpe rosse etero-
Il trattato corona così un percorso a tappe forzate,
dirette da Mosca, Cuba ed il Nicaragua, non poteva- che nell'arco di un anno ha materializzato un accordo
no certo impensierire una gran potenza, i cui scrupo- politicamente impegnativo, ma dalle ricadute pratili di coscienza sono sempre stati di poco superiori a che ancora tutte da verificare, e che però sta creando
quelli di un usuraio.
non pochi timori tra i ranghi dell'amministrazione
Se però fino a poco più di un decennio fa questo sta- statunitense.
tus quo appariva incontestabile, oggi non si può dire
Il percorso d'ogni azione che svolgerà "Petrocaribe"
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in futuro si muoverà sulla via dell'integrazione tra i ne nel processo estrazione/raffinazione/distribuzione
paesi dell'America Latina e dei Caraibi; una condi- della materia prima, rendendo così i paesi firmatari di
zione indispensabile questa, a detta del trattato, "Petrocaribe", per lo più piccoli stati insulari o a
"…per aspirare allo sviluppo nel mezzo della cre- ridosso di "giganti" quali Messico e Brasile, in pratiscente formazione di grandi blocchi regionali che ca autarchici sotto l'aspetto energetico. Il sempreveroccupano posizioni predominanti nell'economia de Castro, accortosi subito dell'importanza di questo
mondiale". Nel documento inoltre si legge: "Solo l'in- progetto, e della possibilità di una sopravvivenza
tegrazione basata sulla cooperazione, la solidarietà e della "via cubana al socialismo" tramite il nuovo
la volontà comuni di avanzare verso livello più alto di Venezuela, non ha esitato a rafforzare i già solidi
sviluppo potrà soddisfare le necessità e i desideri dei legami che lo legano con Chavez; ideologizzando
popoli latino americani e dei Caraibi e ugualmente quindi in modo chiaro ed antistatunitense questo sogpreservare indipendenza, sovranità e identità".
getto venutosi a formare a Puerto la Cruz.
Il braccio operativo poi, di questa politica d'integra- Va ricordato comunque che gli U.S.A. assorbono il
zione reale tra i diversi soggetti, sarà un fondo desti- 60% del greggio di Caracas, e che quindi il
nato al finanziamento dei programmi sociali ed eco- Presidente venezuelano deve muovere passi certanomici denominato: " ALBA-CARAIBI". Ciò però mente accorti nel non irritar troppo la super potenza
nell'assoluto rispetto delle strutture politiche esistenti americana, quanto meno nel futuro immediato, e spee senza velleità d'ingerenza negli affari interni dei rando che la sua diplomazia petrolifera lo aiuti sia a
singoli Stati aderenti.
stringere accordi di ferro con le future nazioni/guida
Sono numerosi i richiami all'atteggiamento dei paesi del liberismo mondiale, India e Cina, sia per creare
industrializzati, considerati emarginanti o quanto quel gran colosso petrolifero statale panamericano
meno poco sensibili alle particolarità dei paesi in via con Brasile ed Argentina, di cui "Petrocaribe" appare
di sviluppo; di cui "Petricaribe" ed il suo fondo ope- l'apripista ideologico, e che dirotterebbe quel 60% di
rativo dovrebbero rappresentare una risposta nell'area greggio da nord verso sud, dove Chavez potrebbe
latino/americana valida politicamente e competitiva contare su nazioni amiche (più per interesse che per
economicamente.
vera simpatia politica), facendo così a meno del-
Il progetto di Chavez e della così detta "diplomazia l'odiata Washington, che non manca mai nel tentare di
del greggio", mira a diminuire nell'area l'influenza spodestare l'ex parà in rosso.
organica delle multinazionali petrolifere anglo/ameri- Infatti, le mosse dell'amministrazione Bush, solo nel
cane, eliminando gran parte della loro intermediazio- 2005, per indebolire il torello venezuelano si sono
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articolate in ben tre atti operativi decisamente signifi- ospite del clan Bush. Ovviamente non è dato sapere il
cativi.
reale contenuto delle discussioni "informali" tra i due
Il primo passo fu compiuto il 31 Maggio, quando presidenti; ma non è da escludere che, durante il sucBush stesso ricevette alla Casa Bianca Maria Corina culento pranzetto, tra una portata e l'altra, molto proMachado, combattiva e prezzolata leader dell'orga- babilmente si sia constatato quanto lunghi e permeanizzazione non governativa "Sumate"; considerata da bili siano i confini tra Colombia e Venezuela, e magaChávez il nemico pubblico numero uno, per via del- ri sia saltato fuori il nome di un certo sig.
l'impegno profuso nella denuncia delle violazioni dei Negroponte, tanto esperto in questioni sud americadiritti umani. In questa maniera l'amministrazione ne; ed i cui discepoli sono sempre desiderosi di serviU.S.A. ha voluto testimoniare un forte sostegno re la grande patria della democrazia. Personali conall'opposizione interna a Chávez, in modo sicuramen- vinzioni certo, ma tutti sanno che "a pensar male si fa
te simile a ciò che avvenne con la torbida vicenda peccato, ma non ci si sbaglia mai".
della "rivoluzione arancione" in Ucraina.
Per gli U.S.A. e per la sua influenza in questa regio-
La seconda mossa di George W. risale a poco prima ne del globo non è un periodo sicuramente roseo.
della nascita di "Petrocaribe", quando nell'East Room Come poc'anzi accennavo Cina ed India (da tenere in
della Casa Bianca appose la propria firma alla ratifi- considerazione ormai in ogni contesto globale) si
ca dell'accordo "Cafta" per il libero commercio con stanno interessando alle spregiudicate mosse
cinque
Stati
centro/americani,
El
Salvador, petro/politiche del Venezuela, ma non solo. Da un
Honduras, Costa Rica, Nicaragua, Guatemala e con la articolo del "Sole 24 Ore" del 30/12/2004, si scopre
Repubblica Domenicana. Quest'accordo fu conside- che i due colossi asiatici hanno ratificato decine e
rato ufficialmente dallo stesso Segretario di Stato, decine di trattati commerciali con gli Stati del "Cono
Condoleezza Rice, un ulteriore passo verso la crea- Sud", Brasile ed Argentina in testa. In oltre Pechino
zione di "…un'unica area di libero scambio in tutto ha staccato un assegno di un centinaio di miliardi in
l'Emisfero Occidentale tesa a promuovere la crescita dollari per finanziamenti di vario genere dopo la visima anche ad isolare Castro e Chávez". Più chiara di ta di Hu Jintao nel continente; e ha promesso al
così…
governo panamense di sostenerlo nelle spese per
Il terzo ed ultimo anello della controffensiva diplo- l'ampliamento del canale di Panama, facendo addiritmatica contro la coppia (di fatto) Castro/Chavez vide tura leva sul nazionalismo anti-yankee che da quelle
lo scenario informale del ranch di Crawford in parti, a quanto sembra, si sta sviluppando in modo
Agosto; con il presidente colombiano Alvaro Uribe inaspettato. Giubilando così per sempre le politiche
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del "big stick" d'ottocentesca memoria la Cina si sta la cui portata distruttiva rischia di far affondare il
allegramente sostituendo a Washington quale super grande "Titanc" nord/americano. Nel XIX secolo
potenza regionale.
Washington forse trovò gioco facile nel penetrare l'ex
Alla voce "Unione Europea" si trova non un'iniziati- Impero spagnolo, non trovando pressoché resistenze
va concreta, di respiro organico e geopolitico, ma il data l'assenza di una potenza concorrente. Oggi infatsolito elettroencefalogramma piatto. Da registrare la ti le parole d'ordine della "Dottrina Monroe", o quelsolitaria corsa della Spagna e della Russia, in due le del "giardino di casa" appaiono travolte da una
diversi livelli.
crisi di validità irreversibile quanto quella della
Il governo Zapatero ha, infatti, ridato vigore ai lega- nazione che le ha forgiate, e che ne ha fatto il proprio
mi storici, politici e tutto sommato etnici (strano per strumento ideologico d'espansione nel continente
un politico "di sinistra" vero?) con quello che, nel americano. Nuovi soggetti geopolitici,nuove potenze
secolo d'oro spagnolo, era l'Impero "su cui mai tra- all'orizzonte della storia, fanno apparire il "nuovo
monta il sole". Sfruttando soprattutto la presenza ed mondo" decisamente superato.
i buoni uffici della compagnia petrolifera Repsol, ben
radicata in Venezuela, la Spagna sarà direttamente Gabriele Gruppo
coinvolta da Chavez nel progetto "Petrocaribe"; è alla
Repsol che sarà infatti affidato il ruolo di creatore ex
novo della rete distributiva "solidale" nell'area, e non
è un affare da poco. In oltre Madrid sta anche rinserrando i legami con tutto quel "mondo andino", foriero di numerose buone possibilità per il futuro prossimo, dove la presenza U.S.A. sarà sempre più sulla
difensiva, se non addirittura in ritirata.
Anche Mosca deve aver intuito questo processo. Così
le ditte d'armamenti russe hanno cominciato a guardare con vivo interesse alla regione ed ai suoi Stati
come ad un potenziale grosso acquirente a breve termine.
Questa panoramica "continentale" fa intuire che l'audacia di Chavez è appunto solo la punta di un iceberg,
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M
anifesto per i tempi ultimi.
La Rivoluzione Conservatrice: l’anima
della Tradizione culturale Europea!
di Giandomenico Casalino
Il pensiero unico dominante che, in termini teoretici, come emergenze politiche ed etiche, in cui si presenè neo-illuminista e quindi razionalista ed individuali- ta il pensiero unico dominante; da questi ed in consta, figlio ed erede secolarizzato del dio unico domi- trapposizione alternativa agli stessi come cartina di
nante giudaico-cristiano, è un'ideologia che ha tre tornasole, emergerà la vera natura politico-culturale
facce: 1) sul piano etico-religioso è il radicalismo della Tradizione Europea.
razionalista libertario ed ateo; 2) sul piano economico-sociale è il liberismo dei grandi potentati finanzia- Le facce del prisma
ri; 3) sul piano strettamente politico-istituzionale è il
liberalismo. Se la Tradizione politica europea, come 1)
Eutanasia (Concezione astratta dell'essere
complesso di valori socialmente condivisi prima che umano e cioè lontana dalla sua realtà affettiva, sociasi diffondesse l'ideologia che in seguito produsse la le ed etica. Tale concezione "legittima" la disponibiRivoluzione Francese, non è geneticamente né liber- lità tecnica-tecnologica del corpo alla "gestione" da
taria o "liberal", né liberista, né liberale, qual è la sua parte del potere e della struttura, con la consequenziavera natura? Essa è la Rivoluzione Conservatrice che, le considerazione del corpo come sola realtà biologicome Patria e Lavoro, Nazione ed Europa, ca che non ha diritto ad essere ed a dover essere
Socialismo Spirituale, sembrano parole in contraddi- secondo natura e quindi secondo l'ordine divino della
zione tra loro. Ma così non è! Anzi la cultura tradizio- stessa).
nalista, proprio perché rivoluzionaria, è il superamen- 2)
Il Materialismo (L'uomo è soggetto di mani-
to che contiene ed invera le opposizioni in un tutto polazione globalizzata e finalizzata al profitto econounitario…essa deve difendere e riproporre i valori e mico ed al potere culturale da parte di potentati finanla cultura della nostra Tradizione, e questa oggi è ziari ramificati a livello mondiale) si accompagna ad
autentica rivoluzione culturale, conservando e riven- una concezione altrettanto irreale che è quella astratdicando la perenne validità politica degli stessi. E' ta di "persona"= solo autocoscienza "pensante".
3)
bene riflettere, in sintesi, sugli aspetti principali,
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Per lo effetto si giunge ad un concetto di vita
che coincide conseguenzialmente con la riduttiva organico di vita, la dissacrazione della stessa, proprio
interpretazione cerebrale della stessa. Quindi vita - perché stiamo parlando di una ideologia che odia la
essere umano = attività cerebrale, per cui l'espianto vita in ogni sua manifestazione (vegetale = Progetto
diventa legittimo e quindi lecito nel momento in cui, O.G.M.; animale = manipolazioni genetiche = clonacon la sola definizione clinica di morte cerebrale, si zione e dell'intero ecosistema = squilibri ecologici e
uccide un essere vivente a cuore battente!
4)
distruzione di intere specie animali…).
Da ciò deriva che l'embrione di un essere 8)
L'altra faccia di tale cultura è quella economi-
vivente (l'uomo) è, secondo questa ideologia oscura e co-sociale e cioè il liberismo globalizzatore che sfrutsatanica, un semplice "grumo di cellule" e non un ta e uccide i popoli, le loro culture e tradizioni e tende
essere umano in potenza. Quindi si può manipolare a ridurli in una massa indifferenziata, cioè quello che
ed uccidere - come avviene con il cosiddetto "feto" nei paesi anglosassoni si chiama melting pot = imminell'aborto…
5)
grazioni bibliche, di disciplinati servi - consumatori -
Un notissimo studioso di Bioetica, Engelardt, adoratori del cosiddetto mercato globale, esso stesso
osa affermare che non tutti gli esseri umani sono per- nelle mani delle strutture elitarie ed usurocratiche
sone, non tutti gli esseri umani sono autocoscienti e economico-finanziarie mondiali e mondialiste (grancioè razionali: i feti, gli infanti, i ritardati mentali di
multinazionali,
Fondo
Monetario,
Banca
gravi e coloro che sono in coma senza speranza sono Mondiale,…).
esempi di non-persona-umana. Un altro studioso, 9)
L'ultimo aspetto, quello politico-istituzionale
Tooley, afferma che un membro della specie umana è e cioè il liberalismo politico, sembre il più innocuo o
una persona e quindi ha il diritto alla vita, solo quan- il meno pericoloso (partiti, club di pensiero, comitati
do possiede un concetto di sé (ecco il cerebralismo elettorali, persuasione occulta dei media, giornali,
astratto) come soggetto continuo nel tempo di espe- pubblicità e consumismo), perché è il più visibile a
rienze ed altri stati mentali…
6)
tutto il popolo. Esso è, invece, e proprio per questo,
La tesi conclusiva è, pertanto, che non tutti gli più pervicacemente distruttore delle coscienze, per la
esseri umani sono persone, per il solo fatto di appar- semplice ragione che, narcotizzandole, mediante la
tenere alla specie umana.
7)
diffusione a livello sociale della religione sfrenata
Questa è, in estrema sintesi, una faccia, quel- dell'individualismo intimistico teso alla conquista del
la etico-spirituale e religiosa, dell'immoralismo liber- piacere, del successo e del denaro, le consegna agli
tario dilagante che ha per obiettivo, mediante la desti- altri tentacoli della stessa piovra, di cui sopra abbiatuzione e lo svuotamento ontologico del concetto mo sintetizzato i contorni.
15
a tale tradizione! Tutto ciò è scritto nel nostro codice
genetico, nella nostra cultura
che si fonda sulla
sapienza filosofica della Grecia e la civiltà giuridica
di Roma! Tale cultura ci rammenta che l'essere
umano, come ogni vivente è una realtà complessa,
organica; esso è un insieme formale e quindi sacro di
emozioni, pensieri, vita biologica, sesso e spirito,
intuizione e razionalità, paradiso ed inferno, Dèi e
diavoli. E se è tale la causa del suo essere, la stessa è
buona e giusta perché è frutto della Mente Divina,
che ha ordinato il mondo e che ha affidato all'uomo il
compito di condurre la polis verso la realizzazione
del Bene comune, cioè ad essere quanto più è possibile vicina al giusto, all'ordine ed all'armonia, che
La vera cultura tradizionale europea deve porsi avansono cosmiche e quindi divine. E mentre oggi si dice
ti a questa ideologia intrinsecamente oscura e disuche vi sono esseri umani che non sono persone (e
mana, ontologicamente satanica, in modo radicalpenso all'embrione, al feto, al traffico d'organi, allo
mente oppositivo e nel contempo propositivo.
sfruttamento schiavistico dei bambini…) e persone
Negando tale ultima e più sovversiva fase dell'ideoloche non sono esseri umani (e penso alle entità astratgia moderna e riproponendo, conservando i Valori
te come le persone giuridiche mondialiste - Banca
perenni della nostra stessa ragione di essere uomini e
Mondiale; F.M.I.; W.T.O….), dobbiamo affermare e
donne, i principii della Tradizione Europea che sono:
riaffermare in modo rivoluzionario-conservatore la
il realismo platonico-aristotelico sul piano della convalidità perenne di quanto ci insegna il Diritto
cezione della vita e del mondo e la consequenziale
Romano (Digesto - de statu hominum - D. 1, 5, 5, 3;
visione solidale e comunitaria, cioè romana, della
1, 5, 7; 1, 5, 26), dove l'essere vivente nel grembo
società umana che è il socialismo organico e patriotdella madre è chiamato e definito: qui in utero est e
tico, vera essenza dei movimenti rivoluzionari-connon quod! Il jus civile romano, quando parla di perservatori e mistico-politici, che si sono affermati, nel
sona, fa riferimento sempre e soltanto alla realtà di
continente, nella prima metà del ventesimo secolo,
homo: ecco il realismo della nostra tradizione classicome fenomeni spirituali ed epocali che si ispiravano
ca greco-romana! Noi dobbiamo difendere, propo16
nendo modelli legislativi moderni ed attualizzabili, i zionale dove le città, i popoli, le genti e le nazioni si
due sacri principii della nostra Tradizione: 1) il reali- riconoscono liberamente in una tradizione comune,
smo spiritualista e quindi la visione religiosa della che non cancella quelle di ognuno, anzi le valorizza e
vita ed il significato e la natura sacra della stessa; 2) le integra in una realtà che tutte le assomma e le
l'amore per il popolo, per la gente concreta, umile, difende. Ciò magnificamente riuscì al genio giuridiper gli uomini, le donne, i bambini, rispettando e co-sapienziale dei Romani e per oltre un millennio,
valorizzando ciò che li significa come esseri umani, creando cittadini Romani quelli che un tempo erano
cioè la fede nel Divino, la famiglia naturale ed orga- barbari, senza alcuna discriminazione razziale e natunica, come congiunzione tra maschio e femmina nel- ralistica, anzi superando lo stesso jus naturale = jus
l'istituzione del matrimonio; la scuola come strumen- gentium, con lo jus civile, cioè con il rito giuridicoto di formazione caratteriale, sulla base della nostra religiooso ed il senso vivente dell'ecumene grecotradizione culturale umanistico-religiosa, dell'uomo romana, di cui tutti gli sterminati popoli del
come cittadino e non disciplinato consumatore di Mediterraneo e dell'Europa facevano parte, potendo
modelli didattico-pedagogici che, cancellando la liberamente giungere ad essere classe dirigente dello
memoria storica (lo studio della storia, della filosofia, stesso organismo senza, ripetiamo, alcuna limitaziodella cultura, del diritto e delle lingue classiche, come ne razziale o culturale. In questa realtà grandiosa, il
il greco ed il latino, con tutto il loro universo di valo- Principe-Imperatore è come un'immagine terrena del
ri che sono il nostro DNA…) ne fanno un ignorante, sommo Dio, Padre, difensore e custode di tutte le culprivo di memoria e quindi servo potenziale, come ture e le tradizioni dell'Impero, che è, non dimentipretendono le cosiddette attuali "riforme" della scuo- chiamolo, un immenso insieme di libere città federala. Sul piano della concezione dello Stato e te, ognuna con il suo ordinamento giuridico, il suo
dell'Europa ciò si traduce nel restituire anima ed etica Senato, la sua libera assemblea popolare ed i suoi
a queste realtà ormai solo astratte, burocratiche e liberi magistrati. Ecco l'enorme patrimonio, la minienemiche del popolo. Lo Stato deve tornare ad essere ra da cui attingere per la nostra salvezza politica e
realtà vivente ed organica, dove le città, le forze del spirituale, come italiani ed europei, attraversando
lavoro, della produzione e della cultura ritornino ad questa lunga notte, aspettando l'alba, con la capacità,
essere essi lo Stato, come insieme autonomo e com- però, di riconoscerla!
plesso, così l'Europa non può non essere la riproposizione in termini moderni dell'idea giusta ed armonica
dell'Impero di Augusto, come ordinamento sopranna17
T
hule e la metapolitica
di Avatar
La scelta di agire nella metapolitica non è una scelta Carattere, esso dovrà essere un Tipo.
"intellettuale", "filosofica" o "culturale", ma una scel- Secondariamente, questo Tipo, si rivolge alla massa.
ta Militante. E' un campo di battaglia su cui riteniamo E' qui che ha la massima importanza la distinzione
poter agire, nei sensi e nei modi che l'azione metapo- netta, nettissima, tra Fratelli e semplici simpatizzanti.
Simpatizzanti potranno essere anche milioni, ma i
litica prescrive.
Innanzitutto bisogna spiegare cosa è la metapolitica. Fratelli sono e saranno pochi. Essi solo sono l'anima
Lo dice la parola stessa, l'andare aldilà della politica, e il corpo di Thule, nessuno lo dimentichi. Essere
un tipo di "politica alternativa", se vogliamo usare Fratello significa che il gruppo militante ha ritenuto
questo termine. La sua non è un'attività elettorale, ma giusto, con considerazioni di vario tipo, ammetterlo
Popolare. Essa nasce dal Popolo e si rivolge al nelle sue file, da quel momento è come se invece di
Popolo. Il suo scopo è quello di far filtrare le idee, le stare in giardino ad applaudire e simpatizzare si è
passioni, le opinioni, nell'opinione pubblica. Perché entrati dentro la casa. In casa nostra non facciamo
solo un pubblico che oggi ha un opinione domani entrare tutti.
potrà avere una Fede. La metapolitica è un preparare Il modo migliore per raggiungere il contatto con la
un campo, è voler mirare non al compromesso, alla gente, è parlarli francamente, col cuore.
poltrona, al furto organizzato, ma al cuore del La gente vuol sentire cose reali, vere, che può toccare con mano, non filosofie da salotto. L'errore della
Popolo.
In questo suo agire, la metapolitica prevede quindi metapolitica a volte è stato quello di proporre al
due scopi, il primo, il più importante, formare un "pubblico" qualcosa che il pubblico non può ancora
elite, il secondo, far si che questa elite influenzi l'opi- recepire, o non vuole, oppure gli si è proposto un giusto argomento per la sua natura, ma esprimendosi in
nione pubblica.
Questi scopi si raggiungono nel: selezionare i miglio- modo tale dall'essere o rifiutati o ignorati (nella magri elementi corrispondenti al tipo umano che noi gior parte delle volte ignorati).
abbiamo in considerazione e riferimento, l'uomo Per cui è nostro dovere documentarci, leggere, osserdella Tradizione. Attraverso un attività militante vare, studiare, scrivere e riflettere. Creare il nostro
arsenale di idee e argomenti da cui poter attingere in
interna, darli una formazione, ossia una Forma, un
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qualunque momento.
genere se veramente vuole portare un idea, deve
La cosa più importante è cercare di creare il Nuovo, rivolgersi allora a chi quell'idea non ce l' ha, sicural'idea nuova, adatta, semplice e diretta.
mente in attività successive a quel convegno, visto
Non ci si può chiudere in quella "torre d'avorio" di che si tratta di quegli appuntamenti, in cui gli inviti
evoliana memoria, pensando a un salvatore che arrivi arrivano solo agli interessati del settore, e se arrivano
e risolva tutto, noi dobbiamo essere i messia, i pesca- ad altri, gli altri sono soli quelli che indifferenti pastori di uomini, noi gli annunciatori.
sano con lo sguardo di fronte al manifesto.
Dobbiamo "portarci non là dove ci si difende ma
Un convegno di quel tipo deve allora servire ad
bensì là dove si attacca", e si attacca nella realtà che istruire i presenti, non già sulle idee generali che essi
ci circonda. La metapolitica in un certo senso prepa- più o meno hanno tutti ma deve essere come un
ra il campo alla politica, la politica vera, quella degli alveare da cui i presenti sono istruiti sull'azione parIdeali, non dei programmi elettorali, perché è come ticolare da compiere all'esterno di quella sala nel
avere un palloncino e iniziare a gonfiarlo, il pallonci- momento in cui usciranno come tante api laboriose
no ha un limite, dopo di che esplode. Ecco, la meta- andando a rivolgersi a chi non era presente. A questo
politica vuol fare esplodere la voglia di rivincita e di tipo di attività, si devono affiancare azioni che inverivolta che c'è nel popolo, e se questa voglia non c'è, ce tocchino l'opinione pubblica in senso diretto.
essa la crea.
Solo così la metapolitica acquista il suo vero signifi-
In troppi hanno fin qui definito con la parola "meta- cato e non è più un pretesto per i pigri, o uno scudo
politica", la sola attività culturale interna ristretta al dietro cui possono difendersi pseudointellettuali e
solito gruppo.
quelli che si autodefiniscono "amanti della filosofia e
Prendiamo una conferenza tipo a cui oggi può capi- dell'azione puramente spirituale..".
tarci di assistere, essendone magari stati invitati.
Poniamo che il relatore sia il punto di riferimenti di
una corrente di pensiero che si autodefinisce come
metapolitca, bene: chi sono i presenti? Chi quelli che
hanno letto i suoi libri? I soliti ignoti…diremo, i soliti, irriducibili, sicuramente, ma sono questi che bisogna influenzare? Sono questi che devono essere svegliati? La risposta è No, questi hanno già preso una
via, hanno già fatto una scelta. Un convegno di quel
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P
ellegrinaggio in Terra Catara
di Andrea Ans Anselmo
Uno strano e affascinante tipo di intellettuale wagne- negli anni trenta del secolo scorso, si svolse la celeriano ansioso forse di dare alla sua fede nazionalso- bre cerca di Otto Rahn, convinto che la poesia cavalcialista uno sbocco mistico vagò per molto tempo, leresca del Parzival di von Eschenbach trovasse
negli anni Trenta, fra le montagne dei Pirenei, e finì un'eco storica nell'epopea tragica dei catari francesi.
con l'identificare (e, almeno scenograficamente non Infine, in tempi più recenti, alcune pubblicazioni di
aveva torto) il" Montsalvato" di Wolfram e del successo hanno attirato l'attenzione del pubblico
Maestro di Bayreuth nella rocca di Montsegur, l'ulti- europeo sul cosiddetto "Enigma di Rennes le
Chateau", bizzarra storia di un Abate vissuto nella
mo rifugio dell'eroica resistenza catara"
prima metà del secolo scorso, divenuto ricco dopo
aver ricevuto l'incarico di sacerdote presso la parroc-
Franco Cardini
chia in questione. Di qui una complicata, e spesso
pacchiana spy story, che coinvolgerebbe massoni,
esoteristi, templari e forse catari stessi, con l'aggiunta di tesori templari e Sacre Coppe eucaristiche.
Per meglio perlustrare la zona in questione abbiamo
fatto base presso la cittadina di Carcassonne, celebre
per le proprie mura medievali, restaurate da Viollet le
Duc. Qui è possibile ammirare la citè, che al di là
della massiccia presenza di turisti, non può non attiNon si dovrebbe sorprendere il Lettore di Thule se rare l'attenzione per la sua imponenza e maestosità.
abbiamo deciso di trascorrere una parte del nostro
tempo libero estivo in Occitania, fiera terra del midi Peccato per la massiccia presenza delle solite "truppe
francese ai piedi dei Pirenei. Qui si svolse la celebre d'invasione mondialista", leggi immigrati maghrebicrociata contro gli albigesi, nella quale gli interessi ni, che, nonostante godano dell'ammirazione di
politici della nobiltà cattolica francese si fusero con la numerosi "guenoniani" italiani, si confermano nella
loro acritica accettazione del consumismo e della
persecuzione religiosa contro gli eretici. Qui poi,
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decadenza made in Usa. Quindi, prescindendo dal rap Proseguendo poi verso i Pirenei ci si imbatte in una
e dal kebab degli immigrati di cui sopra, ci si può serie di villaggi che ancora hanno mantenuto uno
godere, nei locali della cittadina medievale, cospicue stile e una filosofia di vita realmente radicata alla probevute di sidro, in una variante occitana davvero pre- pria tradizione e alle proprie origine. Non vi è casa,
gevole, e abbondanti mangiate di carne suina. Mi lungo il percorso Carcassonne - Montsegur che non
viene da ricordare come proprio Romualdi, nel suo ostenti una croce Occitana o uno slogan più o meno
studio sugli indoeuropei, avesse sottolineato l'impor- riferito al catarismo o anche semplicemente all'orgotanza dell'allevamento suino presso i nostri antenati glio di appartenere alla propria terra. Un po' come
arii.
dire: anche in Europa qualcuno è ancora fiero della
propria identità. Non solo pulizia e rispetto dell'am-
In un secondo tempo ci siamo diretti verso il versan- biente, ma anche venerazione per i propri antenati.
te francese dei Pirenei per visitare l'ormai celebre Insomma non è necessario guardare sempre oltre i
castello di Montsegur.
confini d'Europa per trovare una qualche fonte di
Su questa via abbiamo fatto tappa presso il castello di ispirazione.
Puivert, che alcuni lettori avranno forse visto nel
film di Roman Polansky "La nona porta". Il castello Arrivati ai piedi di Montsegur non ci si può non stuin questione è stato anch'esso sede di nobili converti- pire di quanto il luogo ispiri maestosità e rispetto;
ti al catarismo e fu conquistato dai crociati di Simone inoltre la rocca è abbarbicata su di un costone di rocdi Monfort.
cia la cui ascesa avviene tramite un (relativamente)
impervio sentiero montano. A questo punto, trovatisi
su quel sentiero, si può pensare come tante pagine
scritte, tante discussioni (pseudo) tradizionali, non
servano a nulla se non vengono applicate e vissute,
magari sfidando una pioggia incessante e una temperatura non propriamente estiva lungo il sentiero che
porta a quello che secondo alcuni sarebbe il castello
Il castello di Puivert è effettivamente uno dei più belli del Graal per antonomasia.
della zona e la sua storia è ricca di leggende e aneddoti legati proprio alla conversione dei suoi signori Non credo di conoscere parole in grado di descrivere
alla spiritualità dei "Perfetti".
quel luogo, avvolto completamente dalla nebbia,
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diroccato ma ancora possente, ispirante una "equili- un gesto, ed una luce di allegria
brata solitudine" che è davvero la base per la nostra l'avvolse. Anche Ezra Pound aveva scalato
spiritualità ariana.
Montsegúr. Anche'egli era un eretico ed un
Una curiosità: numerosi i turisti tedeschi. Forse la guerriero."
musica di Wagner ispira ancora qualcuno, nelle terre
che conobbero il Reich.
In seguito alla scalata al monte è consigliabile fer-
Credo che due foto si impongano all'attenzione: il marsi presso qualche tipica locanda, si rifanno tutte ai
cippo dedicato al martirio dei catari sul rogo e l'inter- catari, a gustare paté e bere birra locale.
no del castello avvolto dalle nebbie.
Il giorno seguente abbiamo deciso di indagare per
Dice di questo luogo M. Serrano:
conto della Thule ciò che sta accadendo a Rennes le
Chateau.
"Otto Rahn sostiene che i catari custodissero il Gral Innanzi tutto si impone la forte presenza di turisti di
nel loro castello di Montsegúr e che
ogni nazionalità presso la canonica che fu dell'Abate.
riuscirono a salvarlo all'ultimo istante, poco prima Questa, restaurata proprio dal protagonista "dell'enigdella caduta della fortezza. Gli archivi
ma", non spicca certo per valore artistico. Al contra-
dell'Inquisizione conservano i nomi di quattro cava- rio è particolarmente pacchiana e ostenta in maniera
lieri catari che riuscirono a scappare
a tratti stupefacente un simbolismo che siamo portati
col 'tesoro', svanendo come in un abisso, nella notte. a definire specificatamente massonico. Orbene la
Dove lo trasportarono? Otto Rahn
chiesetta restaurata dall'Abate è un vero e proprio
lo cercò - come le SS hitleriane - nelle caverne di espositore di simboli, croci templari, croci celtiche,
Sabarthé, nei Pirenei."
teste di morto, demoni di dimensione umane, addirittura porta ceri particolarmente inquietanti.
"Cominciai a narrare a Pound la mia peregrinazione Ma ciò che davvero stupisce è la noncuranza con cui
a Montsegúr e gli parlai della Sierra
vengono trattati ALTRI simboli sparsi per il paesello:
Maladetta, da dove Bertrand di Born, trovatore che croci templari di ogni foggia e dimensione, altri simegli amava e tradusse, si lasciò
boli massonici occultati qua e là e soprattutto un sigil-
morire per congelamento, secondo quanto ci raccon- lo in pietra raffigurante una specie di Giano ma con
ta Otto Rahn, nel suo libro "La Corte
tre volti, forse un bafomet, intrecciato con un triskele
di Lucifero". Fu in quel momento che la roccia fece celtico. Non conosciamo né l'origine né il significa22
to di quel manufatto che sembra però a chi scrive sangue. Onore al popolo occitano, onore ai catari e a
l'oggetto maggiormente degno di nota. Un segno di Otto Rahn, un esempio ario europeo da seguire.
sincretismo tra simbolismo templare, il bafomet, e
quello celtico, rappresentato dal triskele.
Andrea Ans Anselmo
Mi arrischierei a trarre alcune conclusioni . Presso
Rennes le Chateau si sta forse tentando di sviare l'attenzione del pubblico verso simboli ostentati con
molta superficialità per celare qualche cosa di molto
più inquietante. Ovvero si stanno banalizzando dei
simboli e dei miti per "disinnescarli" e magari portarli sul binario morto del sensazionalismo. Di certo
l'Abate di Rennes le Chateau deve aver avuto dei
contatti e/o degli interessi non comuni per un sacerdote ma non si capisce questa maniacale volontà di
lasciare tracce e simboli massonici quasi a voler essere scoperto O FORSE per depistare. Il destino ha però
voluto che durante il nostro sopralluogo fossimo
distratti da uno straordinario esemplare di fanciulla
semidivina celtico-occitana che, tra l'altro, era al
seguito dell'ennesima troupe televisiva. Rapito da
questa visione chi scrive non si è più sovvenuto di
indagare meglio la questione. Perdonate la divagazione, ci rifaremo in futuro !
In conclusione, l'aspetto che rimarrà nella memoria di
questo pellegrinaggio, è quello di un popolo che può
rimanere fedele a se stesso contro tutto e contro tutti,
permanendo radicato alla propria terra, alla propria
tradizione e, cosa che troppi dimenticano, al proprio
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P
onti, Muri e Corridoi. Europa e
Metafore Politiche
di Gabriele Gruppo
Se vi è capitato di far una decisa immersione sui quo- il tutto con roboanti proclami riguardanti "…il
tidiani italici tra fine Settembre ed inizio Ottobre, non momento storico da non farsi sfuggire…" (???); non
vi sarà certo sfuggito alla vista che, oltre a trattare i meglio penso sia andata in televisione, che seguo
soliti ombelicali argomenti italioti, le "penne felici" poco e male. Così ho conservato a tal proposito alcudel giornalismo nostrano s'erano improvvisamente ni articoli apparsi sul "Corriere della Sera" e sul "Sole
calate nei panni dei tifosi da "curva" per un argomen- 24 Ore", a memento di quest'evento storico, a quanto
to che, a quanto pare, accende i loro cuori, stomaci ed pare, fuori dal comune e prioritario per i destini di
encefali di neo ultras; e cioè l'annosa trattativa per far tutti noi europei.
entrare l'Asia Minore, alias Turchia, in quella trabal- Ho notato però, osservando la gente che in teoria
lante stamberga che tutti noi dobbiamo chiamare doveva essere emozionata da questa vicenda, che
invece era completamente immersa in uno dei più
"Unione", per decreto democraticamente imposto.
Se infatti l'unico giornale fuori dal coro era "La classici stati di disinteresse e di menefreghismo delPadania", anti-turca più per accontentare la base l'uomo medio occidentale. La dura verità è questa;
"celodurista" della Lega Nord, che per reale consape- dei fatti "storici", affettati un tanto al chilo dai mezzi
volezza ideologica, o qualche vaga lagnanza cattoli- d'informazione, ai più non interessa nulla o giusto
ca, gli altri quotidiani erano talmente allineati nei giu- quel tanto che basta per lagnarsi una manciata di
dizi, da non parer vero d'essere di fronte alla solita secondi contro il famigerato "euro", argomento tanto
comune quanto banale. Se infatti non ci sono devasta-
litigiosa casta dei giornalisti nazionali.
Il sugo degli articoli era il medesimo: "Turchia zioni, morti, ed immagini da catastrofe cinematogranecessaria economicamente…", "Turchia laica da fica, nessuno alza più il livello d'attenzione, figurianon abbandonare al fondamentalismo islamico…", moci se il "fatto" riguarda un noiosissimo trattato
bilaterale tra i burocrati di Bruxelles e le autorità
"Turchia europea da sempre…" ecc.
Nelle trasmissioni radiofoniche poi, questi ultras pro dell'Asia Minore .
Turchia, si arrampicavano su scivolosi parallelismi Se ad un tizio qualunque, che per esempio trovassi
storici, da Alessandro il Grande a Roma, e condivano per la strada, io gli chiedessi a bruciapelo che cos'è
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l'Asia Minore, al più il malcapitato forse mi risponde- un piano ben preciso, dove viene elaborata e proparebbe "la nipote di Dario Argento"; e se incalzando gandata a gran voce, e di continuo, ogni tipo di giugli chiedessi perché la Turchia deve far parte stificazione pseudo fondata storicamente e culturaldell'Europa, temo che l'encefalo del mio interlocuto- mente, pur di far passare messaggi rassicuranti sul
re andrebbe in confusione, e mi manderebbe a quel radioso futuro che, a detta di tali illuminati telegenipaese. Non voglio apparire snobista, o atteggiarmi a ci, dovrebbe veder il nostro continente attore princisaputello, però questa è la realtà; un mio caro amico pale e consapevole in questo secolo esordiente.
(Lodovico Ellena) ripete sempre "…qui manca il La differenza sostanziale, credo, è che a supportare
senso delle cose". Verissimo!
Federico II di Svevia e i Templari c'era una reale
Il mio timore non è tanto quando e come la Turchia civiltà fondata su dei principi e su dei "miti-guida"
entri in Europa, quanto l'assoluta assenza di "senso che ne animavano l'azione, e ne impostavano il perdelle cose", o meglio, di "senso della civiltà" che atta- corso storico da seguire. Scomodare poi i romani ed
naglia la maggioranza d'ogni bipede presente Alessandro il Grande, così come ho pure sentito, che
nell'U.E.. A ridosso delle trattative con la Turchia ho avevano obiettivi geopolitici dettati da un forte senso
sentito un gran parlare di "ponti" mediterranei, di dell'"Imperium", appare egualmente grottesco, se si
melting-pot mediterraneo, come viatici verso una confrontano con la disarticolazione operativa della
nuova concezione d'Europa, quale detentrice di una "nostra" U.E. in ogni scenario internazionale. Una
super-potenza morale intrinseca nella sua storia!
sola persona, Adolf Hitler, osò infine dire l'inosabile
Per far digerire questa bestialità a tutti noi è da gran nel XX secolo, l'epoca dell'ipocrisia democratica, e
tempo che vengono ripetuti gli stessi concetti con cioè che "…è la forza che crea il diritto!". Tutto queciclicità ed ostinazione; sfiorando ormai il ridicolo. sto stride infatti con la melensa retorica, oggi sempre
Ad esempio ascoltai con sconcerto un improvvisato più martellante, su di un Europa "super-potenza
"esperto", scrittore di romanzetti storico/esoterici da morale", che conquisterebbe i cuori di truci dittatori
supermercato probabilmente, in una trasmissione sul africani e di satrapi asiatici promettendo loro sostemedioevo apparsa su "Rete 4" non molto tempo fa, gno economico in cambio di non meglio precisate
che ebbe l'idea persino di tirare in ballo Federico II di aperture democratiche di tali simpatici personaggi
Svevia ed i templari; precursori, a detta sua, di questa sparsi un po' dappertutto.
sorta d'universalismo illuminato che dovrebbe essere Come ogni arte umana quindi anche la politica, e con
il destino europeo. Ed è solo uno dei tanti esempi. essa la geopolitica, si esprime spesso con delle metaSegno piccolo questo, ma certamente significativo, di fore; metafore che in realtà sono concrete azioni ten25
denti o a preservare uno status quo o ad essere pro- un'Europa debole ed incerta; costretta da chi la
dromo per il suo sconvolgimento. L'immaginaria dovrebbe proteggere e guidare a vedersi nuovamente
"Cortina di Ferro", che divideva l'Europa in due enti- deturpata nella sua identità culturale, dopo l'invasiotà/burattino contrapposte, si concretizzava nella ne americana del 1944, e disintegrata nella sua specipesantezza visiva e tattile del "Muro di Berlino". La ficità razziale, grazie alla complicità di questo pensiepolitica del "ping-pong" tra U.S.A. e Cina, inaugura- ro debole pacifista e terzomondista che, se tiene
ta negli ultimi scorci della "Guerra Fredda", ha dato buona la coscienza degli euro/smidollati, sicurameninvece l'avvio in quegli anni al rapporto economico te non aprirà le porte di nessuna sfera d'influenza gloprivilegiato tra le due super-potenze, che oggi si pale- bale; quindi saremo presto costretti a scomparire in
sa quale perno della stabilità del liberismo mondiale.
un senile scenario da viale del tramonto. La deposi-
La Turchia per noi non è un "ponte" verso l'Asia; chi zione dell'ultimo Imperatore Romano d'Occidente
sostiene questo è rimasto fermo mentalmente a fece il rumore dello sbadiglio di una formica.
Marco Polo e alla "Via della Seta". Mi sembra che Riflettiamo bene su quale dovrà essere il nostro futunessuno si renda invece conto che siamo nell'epoca ro prima che esso diventi realtà.
dove non servono più certi ancoraggi fisici; bensì
appare vitale per ogni super-potenza, o aspirante tale,
una strategia ben precisa da seguire in ogni continente, e con mezzi adeguati ai tempi da squali in cui Gabriele Gruppo
viviamo. Azioni organicamente pianificate ed applicate con spregiudicata rapidità, così come impone il
ritmo della storia attuale. Nel caso dell'Europa poi si
dovrebbe anche organizzare un'efficace politica di
protezione da ogni influenza esterna che la possa
destabilizzare nel suo processo d'integrazione tra i
vari Stati che già la compongono. Più facile a dirsi
che a farsi. Purtroppo vedo che i nostri "piloti" (per
usare un termine platonico) fanno, con premeditazione o semplice imbecillità, esattamente l'opposto.
Turchia, Medio Oriente, integrazione mediterranea,
sono tutti corridoi a senso unico aperti verso
26
I
l mito arboreo
di Argentea
L'albero è di tutti gli archetipi il più diffuso, lo ritro- sulla quale il figlio di Dio si sacrifica per la salvezza
degli uomini.
viamo sorprendentemente simile in molte culture.
Dalla oramai famosa lastra di Palenque alle vetrate di Narra un'antica leggenda che Adamo, oramai morenSaint Nazaire a Carcassonne, dall'India al Nord te, incaricò il figlio Seth di trovare l'Eden perduto e
Europa ai graffiti rupestri in Spagna, che sia l'Albero l'Albero della Vita il cui frutto gli avrebbe donato
della Conoscenza o l'Albero Cosmico, Rovesciato o l'immortalità.
Magico, il messaggio è il medesimo, tramandatoci E Seth riuscì effettivamente a trovare l'Eden ma uno
nei millenni attraverso uno dei simboli ancestrali del dei due angeli a guardia dell'albero non gli concesse
di cogliere il frutto e gli donò invece tre semi che rac-
mito della creazione.
chiudevano le caratteristiche di tre alberi diversi: il
Le civiltà precolombiane credevano che una Ceiba, cedro, il pino e il cipresso.
(albero tipico della zona sacro ai Maya) sostenesse il Quando Seth tornò dal padre oramai morto decise di
cielo con le sue fronde sulle quali si posava il serpen- piantarli sulla sua tomba ed essi germogliarono
te piumato il cui compito era salvaguardare l'ordine dando origine all'Albero della Vita che avrebbe
del cosmo; all'altezza del tronco c'era la terra ossia il riscattato Adamo dalla sua colpa, lo stesso albero dal
mondo degli uomini, mentre le radici affondavano cui legno un falegname, molto tempo dopo, avrebbe
ricavato la croce per il Cristo.
nel regno dei morti.
Nella mitologia norrena troviamo Yggdrasill, il fras- Da ogni albero morto ne nasce sempre un altro, ecco
sino a sostegno dei mondi, grondante idromele, le cui perché viene usato per rappresentare il ciclo dell'eterradici affondano nei tre grandi regni:dei giganti, no ritorno, morte e rinascita.
Inoltre simboleggia i quattro elementi, li ritroviamo
degli Asi e degli uomini.
Un'aquila risiede fra le fronde e un serpente ne morde nell'aria in cui vive, l'acqua di cui si nutre, la terra
nella quale affondano le sue radici e il fuoco che la
una radice, quella che porta al regno dei morti.
legna dei rami e del tronco alimentano.
Nel cristianesimo l'Albero della Vita è la croce stessa Simbolo assiale per eccellenza, è l'Albero Cosmico,
27
l'Axis Mundi, il perno ideale intorno al quale ruotano fo del Sole Invitto, del resto non è un mistero che alla
tutte le cose.
radice delle festività cristiane vi siano, di origini ben
più antiche, riti pagani quasi dimenticati.
Il Mito ha un modo tutto suo di passare i confini dello
spazio e del tempo, la Tradizione, principalmente La stessa fiaba la ritroviamo in versioni diverse, a
orale, è arrivata a noi con qualche modifica, e il volte il protagonista è Gesù, altre la Madonna che,
trionfo del materialismo ha fatto il resto distruggendo minacciata da una serpe, si nasconde dietro un cespuquasi ogni briciola di spiritualità negli esseri umani in glio di nocciolo scampando il pericolo e consacrando
favore del "dio consumismo" eppure il mito arboreo la pianta che le ha salvato la vita così che da quel
è sopravvissuto, con le dovute modifiche certo, ma momento in poi un ramo di nocciolo sarà la difesa più
facilmente individuabile.
sicura contro vipere, serpi e tutto quello che striscia
Il primo esempio che ci può venire in mente è sicura- per terra.
mente l'albero di natale.
Quest'ultima versione in particolare ci ricorda la tra-
Sembra che i primi abeti utilizzati come alberi di dizione greco-romana e Ermete - Mercurio il cui simnatale siano apparsi in Alsazia, gli abitanti di bolo era il caduceo, la verga che Egli utilizzò per
Strasburgo li portavano nelle loro case adornandoli separare due serpenti in lotta e alla quale rimasero
con frutti e fiori di carta e doni da scambiarsi con i attorcigliati.
familiari e amici.
Il nocciolo nella mitologia celtica era l'Albero della
L'uso dell'abete come albero natalizio si diffuse Vita che cresceva vicino alla pozza sacra nell'isola di
anche in virtù di una fiaba che vedeva come protago- Avalon nei pressi della quale venne sepolto re Artù.
nista Gesù bambino inseguito dai banditi.
Nelle acque della pozza viveva il salmone, simbolo
Egli si nascose proprio sotto un abete riuscendo a della fecondità maschile, che si nutriva delle noccioscappare ai nemici quindi, per ringraziare l'albero del le dell'albero, che come tutti i frutti dalla corteccia
servizio reso, decise di far sì che le sue foglie restas- legnosa sono simbolo di saggezza e potere.
sero sempre verdi in ogni stagione dell'anno, così da Erano di nocciolo le bacchette dei rabdomanti e delle
poter offrire sempre un riparo sicuro ai viandanti e streghe che colpivano tre volte le vacche con la loro
agli animali dei boschi.
verga per far sì che producessero più latte.
L'abete, in quanto sempreverde, rappresenta l'im- In Sassonia si gridava "nocciole nocciole!" ai novelli
mortalità e non a caso durante il periodo natalizio sposi, le stesse nocciole che la sposa era solita districade il solstizio d'inverno, la rinascita del Dio e trion- buire tre giorni dopo, una volta consumato il matri28
monio, un'usanza che ci ricorda le moderne bombo- da quelle "materiali", per loro esisteva un'unica realniere e i confetti.
tà fatta di entrambe le cose alle quali davano la mede-
Fecondità e abbondanza quindi, i doni della Madre a sima importanza, per loro era la natura il simbolo
cui il nocciolo è consacrato.
più grande e in Lei potevano trovare tutte le risposte.
Tanto forte fu il loro credo che è giunto sino a noi,
Di tutti gli alberi sacri, il più conosciuto è forse la sottoforma di miti e leggende, fiabe e usanze popolaquercia.
ri per questo guardo con gioia alle feste di paese dove
Sacro alla tradizione greco - romana secondo la quale le fanciulle ballano intorno al Palo di Maggio, alle
il matrimonio fra Giove e Giunone si era tenuto in un sagre con i famosi "alberi della cuccagna". agli albebosco di querce.
ri di natale nelle case della gente, al vischio e all'agri-
Quando un fulmine colpiva una quercia era presagio foglio usati come decorazioni nel periodo natalizio.
di grandi sventure perché il Dio, con l'arma che gli Quello che mi auguro è che ci sia sempre qualcuno
era propria (il fulmine) era talmente adirato da colpi- che si prenda l'impegno di ricordare e trasmettere in
re il suo albero prediletto.
nome della Tradizione perché la memoria della nostra
Le Driadi Querquetulane, fanciulle dal busto di Gente non vada persa, in nome di quelle radici che,
donna e le gambe formate da due radici arboree, dan- così profonde, non potranno mai gelare.
zavano nude intorno alle querce, uccidevano chiunque profanasse l'albero e si concedevano a coloro che
ne avessero puntellato uno in procinto di cadere.
Querquetulanus era infine il nome del colle di Roma
che fu in seguito chiamato Celio e che Tarquinio
Prisco donò al capitano etrusco Celeta Vibennio.
Nella mitologia norrena la quercia era sacra a Thor e
per i Celti era il simbolo della potenza virile e del
principio maschile.
Il suo legno si spezza ma non si piega per questo è
sempre stato emblema della potenza, della sicurezza
e della continuità e associato alle divinità maggiori.
Gli antichi non dividevano le cose "sovrannaturali"
29
D
iario di viaggio di due thuleani
(prima parte:Vienna)
di Frida
Un rapporto fotografico dettagliato del viaggio
lo troverete su Thule Italia
Finalmente è arrivato il giorno della partenza . E' il 21 Roma!!
settembre 2005 ed alle 19 .30 io e Marco saliamo a Preso un taxi ci facciamo portare al Rhataus Hotel
bordo del treno Euronight che collega Roma Termini (Rathausstr 17 A-1010 Vienna Austria).
Posate di corsa le valige nella nostra stanza - molto
a Vienna.
Sistemate le valige sulla brandina superiore dello carina con il tetto spiovente - usciamo a piedi alla
scompartimento e visto che su questo treno non esi- scoperta della città.
ste la carrozza ristorante si scende a comprare la Siamo nella zona del Ring Nord-Occidentale e ci si
nostra cena : 4 panini , una confezione di Pringles e dirigiamo verso quei strepitosi palazzi costruiti con
due lattine di birra.
sfarzo imperiale nell'ultimo ventennio dell'ottocento :
Alle 19.51 si parte.!!!
il Parlamento (con la facciata a colonne lunga ben
145m.), il
Rathaus (palazzo del municipio), il
Burgtheater (teatro nazionale), l'Università (la più
Primo giorno Vienna 22 Settembre
antica università di lingua germanica, risalente al
Arriviamo a Vienna (Wien SudbahnHof) alle ore 1365) e quindi, dopo aver scattato decine di stupen09.43 con un'ora di ritardo causa lunga sosta nella de foto, arriviamo al Volksgarten.
notte al Tarvisio,
Subito ci risediamo al caffè della stazione per un cornetto e cappuccino (con la panna sopra come ci serviranno poi ovunque ) e per renderci conto immediatamente dell'andamento dei costi qui: 12 Euro per 2
cappucci e 2 cornetti!!
Usciamo dalla stazione e veniamo inondati dal sole e Il Giardino del popolo si presenta come una meravigliosa distesa di rose, migliaia di rose di tutti i colori
dal calore……….che sorpresa dopo tanta acqua a
30
che inondano con il loro profumo le panchine pulitis- entrando poi nella Michaelerkirche . E' troppo tardi
sime che fanno da contorno. Poiché il Volksgarten si per la visita alle mummie dei nobili di corte nella
trova subito dietro il teatro nazionale - inaugurato alla cripta ed è troppo presto per la successiva quindi,
fine dell'800 - abbiamo immaginato il giovane Hitler dopo qualche scatto, finalmente si decide di andare a
mentre in questo parco dipingeva ad acquerello gli mangiare .
edifici classici che lo circondavano…e poi andava sul Attraverso Kohlmarkt (negozi sempre chiusi quanring a venderli.
do passiamo noi per uno strano disegno del destino)
A fatica smettiamo di fare foto e passando sotto il si giunge al Graben pieno di viennesi e turisti che
Burgtor entriamo nel castello imperiale - l'Hofburg passeggiano e sostano negli innumerevoli caffè
- e andiamo commossi verso la famosa e gloriosa all'aperto - visto il caldo - siti attorno all'obelisco
Helden Platz dove risuona ancora il discorso pro- detto "Colonna della peste" eretto nel 1693 quando
nunciato ad una folla adorante il giorno dell'annessio- terminò l'epidemia.
ne dell'Austria alla Germania il 15 Marzo 1938 Qui ci fermiamo a mangiare da Ilona un ottimo
.L'Anschluss avvenne con la quasi totalità dei voti Wiener Gulasch costituito da spezzatino di vitello
referendari, se non ricordo male. Ora nello stesso stufato con lardo cipolle e paprika. La parola dieta,
che io ogni tanto nomino, nel dizionario di Marco
non esiste, quindi pane a volontà "pucciato nel sugo"
con una pinta di birra, ottima e fredda. Ilona Stuberl Braunerstrasse 2 www.ilonastueberl.at - è' considerato, a ragione diciamo noi che ne abbiamo provati
diversi, il migliore gulash di Vienna. E costa anche
punto dove si trovava il palco hanno steso uno sten- una cifra ragionevole.
dardo nero in ricordo delle "Den Opfern Des National Ci alziamo da tavola che sono ormai le 15 e riattraSozialismus" cioè delle vittime del nazionalsociali- versando il Graben ci dirigiamo verso la cattedrale di
smo.
Stephansdom nella omonima piazza.
Passando per i cortili esterni dell'Hofburg (decidia- Molto bella, la luce soffusa delle vetrate e le scultumo di rimandare la visita del palazzo ad una prossima re gotiche rendono l'atmosfera molto solenne. Ci
volta) e, fattomi fare lo slalom lontano dai negozi che sembra molto simile alla cattedrale di St. Patrick a
affollano questa zona ( !!!! ), arriviamo a Michaeler Dublino. Come quest'ultima è piena di simboli masplatz
dove ci sono i resti dall'antica Vindobona sonici e di gargoyles ovunque che vengono fotografa31
ti da tutte le angolazioni. Purtroppo nemmeno qui riu- te……………per chiuderlo bastava qualche porta.
sciamo a scendere nelle catacombe dove si trovano le (Noteremo poi che ci sono poliziotti dappertutto nella
urne con i cuori degli Asburgo e i resti di oltre 16.000 zona ebraica della città). Prendiamo un taxi appena
viennesi (ci proveremo fino alla fine del soggiorno a ne vediamo uno libero e ci facciamo portare al nostro
Vienna , ma o e' troppo presto o e' troppo tardi quan- hotel. Una corsa di circa 5 min costa circa 6 euro
do ci siamo noi.).
Ci riposiamo un po' e poi usciamo per la cena .
In compenso riusciamo a salire con un ascensore fino A cena da Gustl Bauer (1010 Wien - Am Hof all'antico posto di guardia dei pompieri. Da qui si Drahtgasse 2 ) un antichissimo ristorante.
vede la città e l'obbrobrio che hanno fatto del tetto E vai di nuovo col cibo austriaco....stavolta gli
della cattedrale. Dopo l'incendio del 12 aprile 1945 immancabili Knodel che loro accompagnano a tutto.
causato dal bombardamento della città da parte degli
Sono gnocchi di forma sferica preparati con pane
Alleati il tetto e' stato infatti rifatto e ricoperto di bianco bagnato nel latte e impastato con uovo con
tegole di ceramica di vari colori!!!!!
varie aggiunte. Questo qua non era un granché.
Usciti dalla cattedrale, attraverso un dedalo di stradi- Buona in compenso la Wiener Schnitzel (cotoletta).
ne, arriviamo nel ghetto ebreo… Judenplatz...
Un "buon" vino austriaco rosso accompagna il tutto
Al centro una specie di cubo di cemento rappresen- con l'abbondanza di sempre. Il prezzo molto modetante una catasta di circa 7000 libri non più apribili sto.
che vorrebbero essere simbolo dello "sterminio nazi- E' quasi mezzanotte di questa giornata lunghissima e
sta".
Come ci avviciniamo al monumento io e meravigliosa quando finalmente si ritorna a casa.
Marco, tutti e due vestiti di nero con alti stivali,
veniamo notati dai poliziotti che stazionano nella Secondo giorno a Vienna.
piazza, si avvicinano mentre continuiamo con le foto Facciamo colazione in un bar lungo la strada che
e giriamo per la piazza. Notiamo anche tre ristoranti porta al centro città. Dove per due caffè e due cornetmolto antichi con tavolini all'aperto e decidiamo che ti ci prendono 8 euro!! (Ed e' la seconda città al
saremmo ritornati lì a cena. Arriva, mentre ce ne stia- mondo come qualità della vita dopo Zurigo)
mo andando, anche un'auto della polizia …così pen- E' una meravigliosa giornata di sole anche oggi e a
siamo di non indugiare troppo e nonostante il caldo piedi arriviamo sino alla piazza
Am Hof dove,
per tutto il tempo abbiamo ben fatto a portare le essendo venerdì, c'è il mercato dell'antiquariato.
maniche lunghe…
Il ghetto comunque è sempre Prima di cominciare la visita alle bancarelle, entria-
uguale: case alte con strade strette e poche usci- mo nella Peterskirche .
32
E' la più bella chiesa barocca della città vecchia sorta cucina è egualmente ottima.
sul luogo in cui fu eretto il primo tempio cristiano di Dopo pranzo prendiamo un taxi e ci facciamo portaVienna nel IV sec utilizzando le parti di una caserma re al…cimitero…!
romana. Dentro è tutto un tripudio di ori sfarzosi.
Zentrallfriedhof è il più grande cimitero d'Europa
Fuori iniziamo a guardare fra i cimeli esposti e trovia- (330.000 tombe ) con uno stuolo di musicisti sepolti
mo dei libri meravigliosi con foto autentiche del qui…Il custode all'ingresso NON distribuisce la
Fuhrer (non ne manca nemmeno una..) e anche mone- guida alle tombe di personaggi famosi, come è invete originali del Terzo Reich. Poi anche un raro lascia- ce riportato sulla nostra guida turistica, ma ce le dobpassare per la zona di Vienna e tantissime altre chic- biamo cercare noi. Girovagando qua e la, siamo
che…Alla fine abbiamo due borse pesantissime di attratti da lapidi molto particolari…quelle della
libri che poseremo in hotel per poi tornare subito comunità zingara ad esempio che portano le foto seriindietro.
grafate sul marmo non solo del trapassato, ma anche
La nostra meta ora è la piazza Neuer Markt, nel dei famigliari ancora in attesa di raggiungerlo!!! .
medioevo mercato della farina ora parcheggio per le Per il ritorno in centro decidiamo di provare la metro:
macchine. L'arrivo alla Kapuzinenkirche è, vista da Simmering-Stephandom 1.50 euro.
fuori, deludente: è una delle chiese più visitate di Rivisitato il duomo, si è ritentato di visitare Vienna
Vienna , ma semplicemente perché dal 1613 la sua sotterranea ma ancora una volta il tentativo è miseracripta, la Kaisergruft o cripta degli imperatori, è il mente fallito .
luogo di sepoltura di 145 membri degli Asburgo tra Allora a piedi - un po' di moto fa solo bene - percorcui vari imperatori.
riamo tutta la lunghissima Karntnerstrasse diretti al
Pagato l'ingresso ad un frate, si scende la scala e si Museumquartier, letteralmente quartiere dei musei.
arriva alla cripta piena di sarcofagi decoratissimi. La Una facciata barocca e due cubi giganteschi moderstanza più frequentata è quella di Francesco nissimi: ecco come si presenta. Però è un'attrazione
Giuseppe, di sua moglie Sissi e del figlio Rodolfo: mondiale, dato che già nel primo anno di inauguraancor oggi piena di fiori che vengono portati dai turi- zione (2001) ha avuto due milioni di visitatori.
sti.
Ma oggi è venerdì e il museo chiude, come tutti i
Non ci restiamo molto e risaliti andiamo a pranzo negozi a Vienna d'altronde, alle 18. Quindi per ora
sulla Neuer Markt 10 11 dove la guida indicava vedremo Klimt e Magritte sui libri in attesa della
doveva esserci la Culinarium Osterrich Haus famoso prossima volta che torneremo a Vienna.
ristorante viennese....Il ristorante non vi è più ma la In compenso per aver mancato l'apertura del Museo,
33
vediamo davanti a noi niente meno che :lo sabato allora!
Staatsoper (!!!!) pieno di gente che aspetta di poter A pranzo stavolta iniziamo con un piatto di funghi
entrare per l'opera di questa sera. In questo teatro, fritti per poi proseguire con il solito ottimo gulasch:
purtroppo in parte ricostruito dopo la guerra essendo di vitello per me e di maiale per Marco. Vino rosso
stato bombardato nel 1945, il Fuhrer
veniva, ogni Austriaco, poi qualche snaps….così che un po' brilli
qualvolta poteva, ad ascoltare l'adorato Wagner insie- decidiamo di tornare a casa con un Fiaker.
me al suo amico August Kubizek (essendo quest'ul- E' una tipica carrozza aperta tirata da una coppia di
timo allievo dell'accademia musicale aveva i biglietti cavalli condotta da un cocchiere vestito di nero con
gratis per l'opera).
barba e bombetta.Visto l'abbigliamento gli chiediamo
Da ricordare che l'atrio e la scalinata sono sempre le se è ebreo ma lui risponde che era solo coreografia!!.
stesse di un tempo.
Il tragitto per tornare all'hotel dura circa 30 minuti .
E' una passeggiata molto romantica poiché Vienna ,
Riporto un brano del Mein Kampf :
come altre città austriache, di notte è scarsamente
"Dalla mattina fino alla sera tardi , correvo da un illuminata, un lampione qua e la, niente a che vedere
oggetto interessante all'altro, ma erano sempre gli con le luminarie delle nostre città.
edifici che attiravano principalmente la mia attenzio- ….Non deve essere molto diversa da come era all'inine. Potevo rimanere per ore dinanzi all'Opera, per zio del secolo quando c'erano i lumi a gas e la passegore potevo osservare il Parlamento; l'intero voale del giata attraverso stradine e vicoletti è stupenda….
Ring mi sembrava un incantesimo delle Mille e Una
Notte."
A proposito, quando si entra in qualsiasi negozio,
ristorante o altro, il saluto d'obbligo per tutti è
Dietro l'opera si trova l'Hotel Imperial,
sulla GRUSS GOTT che letteralmente significa "Saluta
Ringstrasse, dove Hitler alloggiava quando veniva in Dio" e viene usato come il nostro buongiorno
visita a Vienna ai tempi del Reich.
E' sera e torniamo in hotel per un attimo poi usciamo
per andare a cena.
Terzo giorno a Vienna
Torniamo da Ilona al Graben e ripassiamo davanti ad
un negozio di articoli per la casa stupendi che ho già Meravigliosa giornata di sole!! Oggi è sabato e via
adocchiato almeno cinque volte, ma mi viene detto libera al più grande dei mercatini di Vienna…
che torneremo sabato per le spese. Va be'sarà per Flohmarkt (mercato delle pulci) che è situato nella
34
kettenbrückengasse, 4.
con un ceppo.
Facciamo colazione in un bar vicino al mercato e via Ma la cosa più interessante di questa zona, chiamata
per gli acquisti. E' un mercato enorme, pieno di Bermuda Dreieck (triangolo delle Bermuda) è che
merce di tutti i tipi dagli alimentari all'antiquariato. qui in Seitenstettengasse 2-4 si trova ancora l'unica
Ma è anche affollato da zingari e stiamo molto atten- delle 24 sinagoghe di Vienna sopravvissute alla
ti al portafoglio.
Kristallnacht del 1938.
Troviamo di tutto ma molta attenzione anche qui alle Pare che in Austria, nonostante sia la patria del comimitazioni: ci sono gli stessi banchetti dei russi come pianto Simon Wiesenthal, siano all'ordine del giorno
da noi. Compriamo libri e libri …tutti stampati atti vandalici contro le proprietà ebraiche e per quedurante il Terzo Reich con foto originali…una mera- sto motivo a Vienna tutta la zona viene piantonata da
viglia..
poliziotti.
Alla fine del nostro viaggio saremo costretti ad acqui- Per entrare a visitare lo Stadttempel bisogna passare
stare una valigia nuova per portare a Roma gli acqui- un controllo di sicurezza e quando ci siamo avvicinasti fatti: 30 libri tutti sul Nazionalsocialismo e sul ti abbiamo chiaramente sentito un'attenzione particoReich…con foto inedite..mai viste sui libri tradotti in lare come già accaduto nella Judenplatz decidendo
italiano
quindi di rinunciarvi ad entrare.
Anche oggi riportiamo in hotel il nostro fardello e ci Girando lì intorno siamo anche arrivati a
dirigiamo verso il centro città. Ripassiamo dal merca- Morzinplatz 1 dove, al posto del quartier generale
tino di ieri, ma non c'è niente di nuovo (antiquitäten- della Gestapo di Vienna inaugurato dal RFSS H.H.
markt Am Hof sito sulla Herrengasse )
nel 1938 e distrutto dai raid del 1945, esiste oggi un
Allora a piedi ci si avvia verso il Danubio in una zona monumento alle vittime del Fascismo Austriaco eretalle spalle di Stephandom: attraverso la Judengasse si to nel 1985.
raggiunge la Ruprechtskirche (chiesa di S.Ruperto), Scendendo sulla Fleischmarkt (chiamata così dal
la più antica della città, fondata nel 470 d.C. dove si mercato della carne, Fleisch ) via piena di negozi e
può ammirare una magnifica vetrata - "La ristoranti giungiamo nel quartiere greco.Dopo aver
Crocifissione" - risalente al 13esimo secolo e la visitato la Griechische Kirche, una chiesa greca piena
"Schwarze Madonna" che veniva invocata durante le di ori e stucchi dove stava svolgendosi un battesimo,
epidemie di peste e in pericolo di attacco dei turchi.
finalmente si era fatta l'ora di pranzo.
Sulla Ruprechtsplatz al numero 5 c'era la sede dell'O5 Accanto alla chiesa, al numero 11 di Fleischmarkt si
il movimento di resistenza austriaco oggi ricordato trova il Griechenbeisl , la più antica locanda di
35
Vienna - compare già negli archivi comunali del Accademia di belle Arti in Schillerplatz se ne andò
1447.Famosissima e da qui sono passati tutti gli arti- da questa casa. Ora e' diventato un B&B e il suo indisti più famosi.
rizzo mail e': http://www.stadtnest.at/
Senza prenotazione non si mangia quindi abbiamo
ripiegato, per modo di dire perché poi ci siamo accorti che la cucina era la stessa per i 2 ristoranti, da
Erdinger Fleischmarkt 9 .
Tra le specialità abbiamo assaggiato il prosciutto
della Stiria, con assortimento di vari formaggi
austriaci, costolette di agnello alla griglia, meravigliose…., strudel di mele dolcissimo, il tutto accompagnato da birra ...
A piedi torniamo alla cattedrale e allora ripassiamo
dal negozio. Ha chiuso ora e non riaprirà fino a lunedì!.
Cerchiamo un taxi.
"
Felberstraße 22 dall'18 novembre 1908 al 20
Abbiamo la lista delle strade con i numeri civici da agosto 1909 . Nei registri della polizia del tempo
visitare in questo pomeriggio dedicato tutto alla visi- risulta che si dichiarò studente . Fu durante il periodo
ta dei luoghi dove Adolf Hitler soggiornò nel suo trascorso in questa pensione dove occupava la stanza
periodo viennese prima della guerra del 1914.
n.16 , che venne a conoscenza della rivista " Ostara"
Sono tutte strade abbastanza lontane dal centro della pubblicata a Vienna gia' in quegli anni. Anche a quecittà e abbiamo immaginato che a piedi si impiegas- sto indirizzo oggi si trova un B&B il cui nome è: Do
se molto tempo per raggiungerlo.
Step Inn Felberstrasse 22 Wien
Visita si luoghi del Fuhrer:
"
Stumpergasse 29 appena giunto a Vienna con
il suo amico di Linz August Kubizek visse li a pensione presso la Signora Zakreys. Visse qui qualche
mese fino al 18 novembre1908. Dopo aver fallito per
la seconda volta l'esame di ammissione alla
36
Vienna. Bellissimo anche il giardino botanico, con
tantissime piante esotiche rare.
"
Sechshauserstraße 58 dall'agosto del 1909 al
16/09/1909 . Qui si dichiarò scrittore
"
Marco ha scattato foto magnifiche dei palazzi baroc-
Simon Denk Gasse 11 . Hitler rimase pochis- chi inquadrati attraverso i fiori delle aiuole mentre si
simo anche a questo indirizzo e per la mancanza di rispecchiano nel laghetto. I palazzi sono 2: Oberes
soldi fu costretto e andare a dormire presso i dormi- Belvedere e Unteres Belvedere e oggi ospitano una
tori dei senza tetto.
"
importante mostra della produzione artistica austria-
Dal 1910 al 1913 soggiornò presso questi dor- ca fino a giorni nostri. Tra questo il famosissimo
mitori mantenendosi con il suo lavoro di pittore, e "Bacio" di Klimt…(pensate che l'abbiamo visto?)!!!!
finalmente verso l'estate del 1913, venuto in possesso
di una piccola eredità, poté lasciare Vienna per Usciti dai giardini e camminando verso il centro città
Monaco di Baviera…
ci imbattiamo in un modernissimo bar a cupola di
vetro con l'insegna "Caffè Segafredo". Non ci sembra
C'e' ancora un bel sole caldo e Marco mi porta a pas- possibile poter bere un vero espresso italiano!!! E
seggiare nei giardini del Belvedere: disposti a pen- infatti non e' possibile….però e' una ottima imitaziodio sono assolutamente meravigliosi. Tutti a terrazze ne.
con fontane, siepi, statue e cascate, boschetti e il Verso
il
Ring
troviamo
la
spettacolare
rimanente di quello che doveva essere un labirinto Hochstrahlbrunnen ( Fontana dall'alto getto )
(oggi e' un po' spelacchiato e si vede attraverso le costruita nel 1873 per inaugurare il moderno sistema
siepi) .
idrico della città. Pare che da allora non si sia mai fer-
C'e' una vista incredibile dei tetti e delle cupole di mata (!!) , e verso sera crea degli incredibili arcoba37
leni giganteschi…Ne abbiamo fotografati con lo metropolitana .
sfondo del seicentesco palazzo barocco Palais Possiamo veramente dire di aver usato tutti i mezzi di
Schwarzenberg che oggi ospita un hotel di lusso
La fontana
trasporto pubblici a Vienna : treno, metropolitana,
un tempo era il punto focale della tram, taxi, fiacre; meno uno però: una specie di side-
Schwarzenberg Platz , ma ora e' oscurata dal pompo- car elettrico per due persone più il conducente , che si
so Russen Heldenkmal , monumento al milite igno- trova solo sulla Stephandplatz .
to russo, che ricorda la liberazione di Vienna da parte A cena torniamo nel ristorante di Fleischmarkt , lo
dell'armata rossa.
stesso del pranzo. Questa sera c'e molta gente .
Noi prendiamo come antipasto lo stesso ottimo piatto di formaggi misti austriaci e poi io il gulasch,
buono ma non come quello di Ilona, e Marco le famose salsicce di LeberSchweinefleisch con insalata di
rafano e knodel. Vino austriaco rosso e snaps alla
genziana, alla pera, …..con la sempre ottima
Apfelstrudel.
Dopo le camminate di questa giornata , per tornare in
Più che altro penso ricordi alla popolazione di Vienna hotel un taxi e' obbligatorio.
la brutalità dei "liberatori" e le privazioni sopportate
nel dopoguerra a causa loro. Tanto i russi erano con- Quarto ed ultimo giorno (domenica).
sci della loro impopolarità che nel trattato del 1955 Ultimo giorno a Vienna ( sigh!!)
inserirono una clausola che garantisse la manutenzio- Facciamo le valige che lasciamo giù alla ricezione in
ne adeguata del mausoleo. Sul selciato della piazza quanto partiremo solo nel pomeriggio.
c'e' una linea blu che delimita la zona di liberazione Per una volta decidiamo di andare a colazione al bufdei russi da quella degli inglesi nel 1945
fet dell'hotel (non male) e poi usciamo a piedi per la
visita alla Votivkirche che abbiamo visto solo da lontano in tutti questi giorni.
E' in restauro per ridare splendore alle sue mura
annerite ma si può entrare ugualmente. E' una chiesa
dedicata ai caduti di tutte le guerre passate sul suolo
Torniamo in hotel a cambiarci per la cena con la austriaco.
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Fu costruita a partire dal 1859, sul luogo dell'attentato all'imperatore Francesco Giuseppe, e ricorda un
po' le cattedrali francesi con le sue guglie alte ben 99
metri!
All'interno, un po' tetro debolmente illuminato dal
cero gigantesco che dovrebbe bruciare per 100 anni
di fila (!!), ci sono lapidi di commemorazione soprattutto per i caduti della guerra del 1914, ma anche
alcune per i Kameraden rimasti uccisi nella guerra Allora usciamo e andiamo nel parco dell'Albertina
1939-1945 che Marco ha meticolosamente fotografa- dove ci fotografiamo noi due a vicenda e poi anche
to .
insieme con l'autoscatto. Il parco e' bellissimo, fonta-
Purtroppo la piazza ora si chiama Rooseveltplatz ed ne
e
laghetti
ovunque…ci
dispiace
andare
il parco circostante è dedicato a Sigmund Freud che via……Vienna e' veramente una città meravigliosa.
nei dintorni ( Berggasse 19 ) aveva lo studio prima E' stata la prima visita per tutti e due, ma non la
che l'Anschluss del 1938 lo facesse uscire dal Reich.
dimenticheremo mai.
Torniamo a vedere il Rathaus, il Parlamento e arriviamo alla famosa Albertina.
Andiamo a pranzo da Ilona e poi a prendere le valige
Dopo aver visto cartelli in tutta Vienna che la indica- e con il taxi a Westbanhof!!
no, ci facciamo un salto anche noi. E' situata su un'al- E' l'ultimo luogo di Vienna che visitiamo, qui, dove
tura ed è veramente imponente, mix di antico e quasi 100 anni fa il FUHRER cercava di sfuggire alla
moderno, riaperta al pubblico come sala mostre per- fame guadagnando qualche spicciolo come spalatore
manenti solo nel 2003.
di neve, o come facchino per le valige dei passegge-
I cartelli ovunque invitano a visitare la mostra dei ri.
fotografi austriaci e tedeschi dal 1900 ad oggi. Sicuri E' con emozione che saliamo a bordo del treno (pundi poter ammirare foto inedite della nostra bravissima tuale al minuto, come tutti i treni in Austria che
Leni Riefensthal entriamo, ma che delusione quando abbiamo preso) per la seconda tappa del nostro viagci accorgiamo che Leni e' stata eliminata anche qui. Il gio: LINZ.
boicottaggio dura ancora, anche dopo la sua
morte………..Che tristezza.
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