FONTI STATISTICHE File - Dipartimento di Scienze Sociali ed

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FONTI STATISTICHE File - Dipartimento di Scienze Sociali ed
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FONTI STATISTICHE
CENSIMENTI STATISTICI
INDAGINI CAMPIONARIE
RILEVAZIONI AMMINISTRATIVE
Tipologia di lavoro statistico
Sdi - Statistiche da indagine
Processi di produzione di informazioni statistiche attraverso la rilevazione diretta da
unità rispondenti, secondo un disegno di indagine di tipo statistico.
Sda - Statistiche da fonti amministrative organizzate
Processi di produzione di informazioni statistiche mediante acquisizione di fonti
amministrative, e loro trattamento volto a garantire la qualità dell’informazione
statistica e la tutela della riservatezza dell’informazione amministrativa.
Sde - Statistiche derivate o rielaborazioni
Processi di produzione di informazioni statistiche mediante trattamento di dati statistici
provenienti da Sdi/Sda.
Stu - Studio progettuale
Attività di analisi e ricerca finalizzata all’impostazione di processi di produzione di
informazioni statistiche, sistemi informativi statistici, metodi e strumenti per l’analisi
statistica.
Sis - Sistema informativo statistico
Insieme di informazioni statistiche (dati aggregati e metadati), diffuse su supporti
digitali e rese disponibili secondo modalità definite dall’utente, derivanti
dall’integrazione concettuale e funzionale di una pluralità di fonti informative (dati
elementari e/o aggregati).
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Programma Statistico Nazionale 2014-2016
Lavori da realizzare nel 2014
per
Settore di interesse e Tipologia di lavoro statistico (*)
SETTORI DI INTERESSE
Sdi
Sda
Sde
Stu
Sis
Totale
Ambiente e territorio
23
8
14
10
6
61
33
19
11
13
2
78
61
13
13
17
2
106
33
10
8
11
3
65
26
55
16
11
4
112
Giustizia e sicurezza
9
38
3
5
-
55
Agricoltura, foreste e pesca
29
7
7
5
-
48
15
9
9
2
4
39
53
25
16
2
3
99
24
4
69
10
1
108
29
15
1
2
5
52
335
203
167
88
30
823
Popolazione e famiglia; condizioni di
vita e partecipazione sociale
Salute, sanità e assistenza sociale
Istruzione, formazione, cultura e
attività ricreativa
Lavoro e sistemi dei trasferimenti
monetari, previdenziali, assistenziali
Industria, costruzioni e servizi:
statistiche strutturali e trasversali
Industria, costruzioni e servizi:
statistiche settoriali
Conti nazionali e territoriali;
statistiche sui prezzi
Pubblica amministrazione e
istituzioni private
Totale
(*)
Sdi - Statistiche da indagine.
Sda - Statistiche da fonti amministrative organizzate.
Sde - Statistiche derivate o rielaborazioni.
Stu - Studio progettuale.
Sis - Sistema informativo statistico.
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RILEVAZIONI AMMINISTRATIVE
PUBBLICHE
Anagrafi Comunali
Registri delle Camere di Commercio
Iscrizioni all’INPS, INAIL ecc.
Dichiarazioni IVA
Dichiarazioni Irpef
Liste di Collocamento
Iscrizioni a Scuole e Università
Statistiche Sanitarie e Ospedaliere
Statistiche Alberghiere
……………………….
PRIVATE
Contratti Elettricità (ENEL, ACEA ecc.)
Contratti
Telefonici
(TELECOM,
OMNITEL, WIND, ECC.)
Contratti Gas (ITALGAS, ecc.)
Contratti Assicurativi
Rilevazioni
delle
Associazioni
di
Categoria
(CONFINDUSTRIA,
ANFIA, ANIA, ecc.)
……………………….
PREGI
Costi trascurabili
Estremo dettaglio delle informazioni
Disponibilità di serie storiche
Disponibilità di serie spaziali
DIFETTI
Criteri Amministrativi e non Statistici
Incongruenza fra le varie Fonti
Cambiamenti
delle
REGOLE
di
Definizione e Classificazione nel
tempo
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Bilancio demografico nazionale
ANNO 2012
L'ISTAT elabora annualmente i dati relativi alla popolazione residente in Italia risultanti
dalle registrazioni anagrafiche degli individui nei Comuni (le unità amministrative e
politiche elementari: 8.071 al 31 dicembre 2012, il numero varia nel tempo per
accorpamenti e suddivisioni). Tali dati sono calcolati.
Il calcolo è effettuato - a partire dalla popolazione legale dichiarata sulla base delle
risultanze del 15° Censimento generale della popolazione del 9 ottobre 2011 - sulla base
dei dati relativi al movimento naturale (iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte)
e migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza) verificatesi nei
Comuni nel periodo 1 gennaio - 31 dicembre.
BILANCIO DEMOGRAFICO ANNO 2012 E POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31 DICEMBRE
ITALIA
Maschi
Femmine
28.726.599
30.667.608
59.394.207
Nati
274.613
259.573
534.186
Morti
295.255
317.628
612.883
Saldo Naturale
-20.642
-58.055
-78.697
Iscritti da altri comuni
781.722
785.421
1.567.143
Iscritti dall'estero
171.596
179.176
350.772
Altri iscritti
151.110
119.845
270.955
Cancellati per altri comuni
774.878
778.681
1.553.559
Cancellati per l'estero
56.991
49.225
106.216
Altri cancellati
88.919
70.459
159.378
Saldo Migratorio e per altri motivi
183.640
186.077
369.717
Popolazione residente in famiglia
28.762.984
30.596.378
59.359.362
126.613
199.252
325.865
28.889.597
30.795.630
59.685.227
Popolazione al 1° gennaio
Popolazione residente in convivenza
Popolazione al 31 dicembre
Numero di Famiglie
Numero di Convivenze
Numero medio di componenti per famiglia
Totale
25.872.613
27.908
2.3
Fonte: www.demo.istat.it
Si rileva un Saldo negativo del movimento naturale, ed uno positivo fra iscritti e
cancellati. Nel corso del 2012 i trasferimenti di residenza interni hanno coinvolto più di 1
milione e 500 mila persone. Complessivamente si registra un’eccedenza di iscrizioni
rispetto alle cancellazioni anagrafiche anche nel movimento interno. Questa è dovuta a
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un recupero del ritardo delle iscrizioni verificatosi negli ultimi due mesi del 2011: come
avviene nei periodi in cui i comuni sono impegnati nelle operazioni censuarie, per
effettuare le nuove iscrizioni anagrafiche si attende il completamento di tutte le
necessarie verifiche. A ciò si aggiunge lo sfasamento temporale, che si verifica
correntemente, generato dal fatto che uno stesso evento viene contabilizzato da comuni
diversi in momenti diversi.
L’ incremento di popolazione registrato nel 2012 è dovuto in parte alle rettifiche postcensuarie, ossia al saldo tra le iscrizioni di persone residenti sfuggite al censimento e le
cancellazioni di persone censite più volte o censite in un comune dove non avevano
l’effettiva residenza. Inoltre, alle iscrizioni vanno aggiunte le persone che chiedono di
essere iscritte nuovamente in anagrafe dopo essere state cancellate perché non trovate in
seguito ad accertamenti; alle cancellazioni vanno aggiunti quanti sono risultati
irreperibili in seguito agli stessi accertamenti.
Dal Bilancio demografico di ogni Comune si possono ricavare informazioni – ad esempio
a livello territoriale, per Ripartizioni o Regioni - su consistenza, struttura e dinamica
della popolazione, caratteristiche che hanno riflessi importanti sull’economia.
Popolazione residente al 31 dicembre 2011 e 2002, per ripartizione geografica
Popolazione al Popolazione al
Variazione annua
31.12.2011
31.12.2012
V.A.
%
Nord-ovest
15.752.503
15.861.548
109.045
0,69
Nord-est
11.442.262
11.521.037
78.775
0,69
Centro
11.591.705
11.681.498
89.793
0,77
Sud
13.970.037
13.980.833
10.796
0,08
Isole
6.637.700
6.640.311
2.611
0,04
Italia
59.394.207
59.685.227
291.020
0,49
Saldo naturale e migratorio nel 2012, numero Famiglie e Convivenze al 31
dicembre, per ripartizione geografica
Saldo
Saldo
Numero
Numero
naturale
migratorio
Famiglie
Convivenze
Nord-ovest
-25.658
134.703
7.285.122
7.027
Nord-est
-15.396
94.171
5.062.027
6.033
Centro
-21.953
111.746
5.325.099
6.580
Sud
-7.579
18.375
5.457.658
4.672
Isole
-8.111
10.722
2.742.707
3.596
Italia
-78.697
369.717
25.872.613
27.908
GLOSSARIO
Popolazione residente
Persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora abituale nel territorio
nazionale anche se temporaneamente assenti. Ogni persona avente dimora abituale in
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Italia deve iscriversi, per obbligo di legge, nell’anagrafe del comune nel quale ha posto la
sua dimora abituale. In seguito ad ogni Censimento della popolazione viene determinata
la popolazione legale. A tale popolazione si somma il movimento anagrafico dei periodi
successivi, calcolati con riferimento alla fine di ciascun anno solare e si calcola così la
popolazione residente in ciascun comune al 31 di dicembre di ogni anno.
Movimento naturale
Nati da residenti in Italia meno morti relativi alla popolazione residente,
indipendentemente dal luogo in cui si sia verificato l’evento (sia in Italia sia all’estero).
Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti ed i morti non residenti. Sia i
nati sia i morti sono conteggiati al momento della trascrizione dell’atto di nascita o di
morte dal registro di stato civile a quello anagrafico.
Movimento migratorio
Numero delle iscrizioni e delle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente
registrate durante l’anno.
Un modo per rappresentare graficamente le caratteristiche strutturali di una
popolazione è la cosiddetta “Piramide delle età”. Si tratta di una rappresentazione
grafica usata per descrivere la distribuzione per età di una popolazione, composta da
due istogrammi disposti simmetricamente attorno all'asse verticale che rappresenta le
età (o le classi di età, ad es. con intervalli di 5 anni). In ascissa è indicato l'ammontare
della popolazione per ciascuna classe (in unità o in percentuale sul totale) e viene
riprodotta una volta nel senso ordinario (crescente verso destra) e una volta nel senso
opposto (crescente verso sinistra), in modo da distinguere i due sessi.
Dalla forma di una piramide delle età si può dedurre la storia demografica di quasi un
secolo (circa 70-90 anni) di una popolazione e l'andamento demografico a cui sta
tendendo:



forma prettamente piramidale: popolazione in crescita;
piramide tendente a un rettangolo: crescita nulla;
piramide tendente a un trapezio rovesciato: decremento.
Confrontando fra loro le singole classi, si potranno osservare improvvisi cali o aumenti
dovuti a eventi particolari: cali delle nascite per guerre o altri eventi, immigrazioni o
emigrazioni in età lavorativa, squilibri tra uomini e donne nelle stesse fasce di età.
La piramide delle età della popolazione italiana mostra una forte erosione alla base
tipica della maggior parte delle Nazioni sviluppate, assumendo quella che viene
chiamata forma a trottola. L'invecchiamento della popolazione, è dovuto alla
diminuzione del tasso di natalità e al contemporaneo aumento della capacità di
sopravvivenza e quindi della speranza di vita (con la conseguenza apparentemente
paradossale dell'aumento del tasso di mortalità, che in realtà aumenta proprio perché la
popolazione invecchia). Molto più giovane è la struttura della popolazione degli stranieri
residenti, fenomeno dovuto all’influenza preponderante del movimento migratorio.
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Italia 2010
Totale Popolazione Residente (migliaia)
Totale Stranieri Residenti (migliaia)
8
Altra interessante analisi è quella che riguarda l’articolazione dei Comuni per fascia
demografica, ovvero per classe dimensionale. Oltre il 70% degli 8.000 Comuni ha meno
di 5.000 abitanti, e quasi il 50% addirittura meno di 2.000. Solo 6 Comuni – in cui però
risiede oltre il 10% della popolazione nazionale - superano mezzo milione di abitanti:
NUMERO DI COMUNI PER FASCIA DEMOGRAFICA
1995
823
1.119
1.701
1.035
1.188
1.171
598
369
56
29
7
6
8.102
Meno di 500 abitanti
500 - 999
1.000 - 1.999
2.000 - 2.999
3.000 - 4.999
5.000 - 9.999
10.000 - 19.999
20.000 - 59.999
60.000 - 99.999
100.000 - 249.999
250.000 - 499.999
500.000 e oltre
TOTALE
2000
828
1141
1662
1017
1180
1178
616
382
56
28
7
6
8101
2005
837
1126
1624
1011
1158
1186
662
397
57
31
6
6
8101
POPOLAZIONE DEI COMUNI PER FASCIA DEMOGRAFICA
Meno di 500 abitanti
500 - 999
1.000 - 1.999
2.000 - 2.999
3.000 - 4.999
5.000 - 9.999
10.000 - 19.999
20.000 - 59.999
60.000 - 99.999
100.000 - 249.999
250.000 - 499.999
500.000 e oltre
TOTALE
1995
2000
2005
255.475
837.111
2.482.886
2.551.886
4.611.676
8.207.544
8.170.062
12.128.498
4.340.256
4.200.744
2.264.420
7.282.438
57.332.996
252.987
857.590
2.440.095
2.509.866
4.574.478
8.293.867
8.430.266
12.604.319
4.391.425
4.105.513
2.212.977
7.170.634
57.844.017
252.315
842.745
2.376.601
2.486.738
4.475.803
8.332.357
9.035.963
13.004.902
4.403.963
4.607.063
1.900.863
7.032.398
58.751.711
Differenza fra
1995 e 2005
-3.160
5.634
-106.285
-65.148
-135.873
124.813
865.901
876.404
63.707
406.319
-363.557
-250.040
1.418.715
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Origine dei censimenti
Il termine censimento compare nella nostra lingua nel 1749, ma arriva da lontano, dal
latino censere che significa valutare, apprezzare. Obiettivi principali delle rilevazioni
censuarie del mondo antico erano prevalentemente di tipo militare e fiscale. Da qui la
diffidenza atavica, spesso ancora diffusa, a rispondere ai quesiti relativi alla sfera
patrimoniale personale.
Risale al 3800 a.c. il primo sistema di enumerazione censuaria elaborato dai Sumeri.
Nelle grandi civiltà fluviali in Mesopotamia ed Egitto venivano effettuati veri e propri
censimenti per misurare la quantità di uomini e beni esistenti. Erano queste,
informazioni d’importanza strategica in caso di guerre e di carestie. I censimenti
venivano svolti anche dagli antichi cinesi, dai greci, dal popolo d’Israele. Gesù Cristo
nacque durante uno dei censimenti dell’Impero ordinati fra il 28 a.C. e il 14 d.C. da
Augusto.
I censimenti effettuati nell’antica Roma fin dalla fine del VI secolo avanti Cristo
servivano a valutare il numero di persone e beni posseduti. Dalla disponibilità di beni
dipendevano l’assegnazione ad una determinata classe sociale, il ruolo
nell’organizzazione politica e militare, la quantità di tasse da pagare. I censimenti
consentivano inoltre di valutare le risorse umane ed economiche dei paesi conquistati.
I primi censimenti nel mondo
Già dal XVI secolo in città come Venezia, Napoli e Firenze le rilevazioni demografiche
avvenivano sistematicamente. In Canada famiglie e individui vengono censiti a partire
dal 1655; in Svezia tra il 1748 e il 1751 nasce il primo censimento dello Stato. In
Norvegia e Spagna i primi censimenti vengono effettuati dal 1769. Negli Usa dal 1790
viene istituito con cadenza quinquennale il censimento della popolazione. L’Inghilterra
inizia a censire la popolazione dal 1801, l’Irlanda dal 1811, l’Australia dal 1828.
La storia dei censimenti in Italia
I censimenti generali della popolazione e delle abitazione sono ormai una tradizione nel
nostro paese, come in quasi tutti i paesi del mondo. Il primo censimento della
popolazione risale al 1861, data dell’unità d’Italia. Da allora sono state effettuate tredici
rilevazioni, di cui l’ultima risale al 2001, la sesta dal dopoguerra. Dal 1861 i censimenti si
sono susseguiti con cadenza decennale, ad eccezione del 1891 per difficoltà finanziarie e
del 1941 per motivi bellici. Un’altra eccezione è l’edizione del 1936: una riforma
legislativa introdotta nel 1930 stabiliva una periodicità quinquennale. Ma la periodicità
decennale è stata subito ristabilita e rimasta invariata fino ad oggi.
Per quanto riguarda le abitazioni il primo censimento abbinato a quello della
popolazione fu effettuato nel 1951; in precedenza, in occasione dei censimenti della
popolazione erano stati rilevati solamente alcuni caratteri concernenti le abitazioni. Una
particolare indagine sulle abitazioni fu attuata nel 1931 con il 7° censimento
demografico in 422 comuni, in quelli capoluogo e in quelli con più di 20mila abitanti. Dal
1951 l’abbinamento dei due censimenti è proseguito in Italia come negli altri paesi,
motivati sia dal contenimento di costi che dalle sinergie tra dati raccolti.
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CENSIMENTI STATISTICI
INDAGINE TOTALE (ESAUSTIVA) A CADENZA DECENNALE
CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE (DEMOGRAFICO)
CENSIMENTI ECONOMICI:
AGRICOLTURA
INDUSTRIA E SERVIZI
PREGI
Definizione Statistica delle Unità
Estremo dettaglio delle informazioni
Disponibilità di serie storiche (10 anni)
Disponibilità di serie spaziali
DIFETTI
Tempi eccessivi
Costi eccessivi
Limitazione del Questionario
Scarso addestramento dei rilevatori
Rilevanza degli errori non casuali
11
INDAGINI CAMPIONARIE
CAMPIONE CASUALE:
Ogni Unità della Popolazione ha la stessa
probabilità a priori di entrare nel
Campione
CAMPIONE RAGIONATO:
Solo alcune Unità della Popolazione sono
scelte a priori (in genere le più
importanti e/o significative)
CAMPIONE:
SEMPLICE
STRATIFICATO
A DUE O PIU’ STADI
PREGI
Costi ridotti
Tempi ridotti
Approfondimento dei Questionari
Addestramento dei Rilevatori
Controllo dei Rilevatori
DIFETTI
Errore Campionario
Significatività Limitata dei Risultati