LG OSS compl - interno - Collegio IPASVI di Vicenza

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LG OSS compl - interno - Collegio IPASVI di Vicenza
Collegio IPASVI di Vicenza
LINEE GUIDA
per l’inserimento
dell’OSS con formazione
complementare in
assistenza sanitaria nel
processo di assistenza
infermieristica
1a edizione: Giugno 2005
ISBN 88-88713-04-2
Copyright © 2005
Collegio IPASVI di Vicenza.
I diritti di traduzione, di riproduzione, di memorizzazione
elettronica e di adattamento totale e parziale con qualsiasi
mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono
riservati per tutti i paesi.
Linee guida per l’inserimento dell’OSS con formazione
complementare nel processo di assistenza infermieristica
GRUPPO DI LAVORO
Pagiusco Gaetana, Fanchin Gianmaria, Pegoraro Federico,
Pernechele Maria Teresa.
RINGRAZIAMENTI
Si ringrazia Padovan Marisa, Responsabile dell’Ufficio Infermieristica dell’ULSS 6 di Vicenza, per il contributo di riflessione.
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Linee guida per l’inserimento dell’OSS con formazione
complementare nel processo di assistenza infermieristica
INDICE
Premessa............................................................................ 7
Aspetti giuridici................................................................. 7
Il ruolo dell’infermiere nel processo terapeutico............... 11
Il ruolo dell’OSS con formazione complementare nel
processo terapeutico........................................................... 13
Valutazione infermieristica per l’attribuibilità all’OSS
della somministrazione dei farmaci................................. 16
Sintesi dei criteri per l’inserimento dell’OSS con
formazione complementare................................................ 22
Riferimenti legislativi......................................................... 24
Bibliografia......................................................................... 26
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Linee guida per l’inserimento dell’OSS con formazione
complementare nel processo di assistenza infermieristica
PREMESSA
Il documento si articola nelle seguenti parti:
✔ aspetti giuridici relativi all’esercizio professionale e alla formazione dell’OSS con formazione
complementare (da qui in poi OSS con FC) nella
regione Veneto
✔ analisi delle attività che può svolgere l’OSS con FC
✔ il ruolo dell’infermiere e il ruolo dell’OSS con FC
✔ sintesi delle linee di indirizzo
ASPETTI GIURIDICI
Nell’agosto del 2002 la Regione Veneto ha emanato
la L. 17 che modifica la Legge 20/01 la quale individua
il profilo dell’operatore socio-sanitario, inserendo il
modulo integrativo di formazione complementare in
assistenza sanitaria (OSS con FC).
L’Operatore Socio Sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria è l’Operatore Socio
Sanitario che ha frequentato un ulteriore percorso formativo pari a 400 ore complessive, denominato “modulo complementare facoltativo in assistenza sanitaria”.
l’Operatore Socio Sanitario con FC in assistenza
sanitaria, oltre a svolgere i compiti propri dell’Operatore Socio Sanitario, coadiuva l’infermiere in tutte
le attività assistenziali e, in base all’organizzazione
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Linee guida per l’inserimento dell’OSS con formazione
complementare nel processo di assistenza infermieristica
dell’unità funzionale di appartenenza e conformemente
alle direttive del personale infermieristico, svolge ulteriori attività elencate nell’allegato B bis1 della legge
regionale n. 20/2001. La formazione dell’Operatore
Socio Sanitario in assistenza sanitaria è di competenza della Regione, i moduli di formazione sono gestiti
da istituzioni titolari di servizi sanitari e/o socio-assistenziali, (Aziende Sanitarie, Istituzioni Pubbliche di
Assistenza e Beneficenza (IPAB), Case di cura private,
ecc.). La formazione è di 400 ore (150 di teoria e 250 di
esercitazioni e tirocinio), ed è finalizzata ad acquisire le
conoscenze, le abilità e gli atteggiamenti necessari per
svolgere le attività dell’OSS FC.
1 L’operatore socio-sanitario, che ha seguito con profitto il “Modulo facoltativo complementare in assistenza sanitaria”, oltre a svolgere i compiti del proprio profilo,
coadiuva l’infermiere in tutte le attività assistenziali ed, in base all’organizzazione
dell’unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del personale
infermieristico, provvede a:
- somministrare, per via naturale, la terapia prescritta;
- eseguire la terapia intramuscolare e sottocutanea;
- eseguire i bagni terapeutici, medicati, impacchi, frizioni e bendaggi;
- rilevare ed annotare la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria e la temperatura);
- praticare i clisteri;
- mobilizzare i pazienti per la prevenzione delle lesioni da decubito;
- riordinare, pulire, disinfettare e sterilizzare le apparecchiature, le attrezzature
sanitarie ed i dispositivi medici;
- raccogliere escrezioni e secrezioni a scopo diagnostico;
- somministrare i pasti e le diete;
- preparare la salma;
- eseguire pedicure;
- sorvegliare le fleboclisi;
- eseguire le tricotomie.
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Linee guida per l’inserimento dell’OSS con formazione
complementare nel processo di assistenza infermieristica
Per una lettura del ruolo dell’OSS con FC è necessario chiarire alcune premesse:
✔ L’OSS con FC opera in contesti sia sanitari che
sociali e nasce, in primis, per rispondere ai bisogni
sanitari che sono presenti nell’area sociale, per favorire l’integrazione socio-sanitaria.
✔ L’OSS con FC mantiene tutti i compiti previsti per
l’OSS, e alcune attività aggiuntive.
✔ Le nuove attività comprendono:
- l’ambito assistenziale (mobilizzare i pazienti
per la prevenzione delle lesioni da decubito,
somministrare i pasti e le diete, eseguire pedicure, eseguire le tricotomie),
- l’ambito igienico-sanitario (riordinare, pulire,
disinfettare e sterilizzare le apparecchiature, le
attrezzature sanitarie e i dispositivi medici),
- l’ambito diagnostico (rilevare e annotare la
frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria e la
temperatura, raccogliere escrezioni e secrezioni
a scopo diagnostico),
- l’ambito terapeutico (somministrare, per via
naturale, la terapia prescritta, eseguire la terapia intramuscolare e sottocutanea, eseguire i
bagni terapeutici, medicati, impacchi, frizioni
e bendaggi, praticare i clisteri, sorvegliare le
fleboclisi).
L’OSS opera in base all’organizzazione dell’unità
funzionale di appartenenza e opera conformemente alle
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Linee guida per l’inserimento dell’OSS con formazione
complementare nel processo di assistenza infermieristica
direttive del personale infermieristico ed ostetrico.
È possibile affermare che, per quanto riguarda
l’ambito assistenziale, igienico sanitario e diagnostico,
la lettura del ruolo e le logiche di inserimento sono le
stesse dell’OSS. In queste logiche l’infermiere è responsabile del processo assistenziale e si avvale (ove
necessario) delle figure di supporto2.
Particolari approfondimenti vanno fatti per quanto
riguarda la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, dove l’infermiere può avvalersi,
ove necessario, dell’OSS con FC.
Diventa quindi essenziale analizzare il ruolo dell’infermiere nel processo terapeutico, prima di definire
quello dell’OSS con FC.
2 Cft linee guida per l’inserimento dell’OSS nel processo di assistenza infermieristica, COLLEGI IPASVI REGIONE VENETO anno 2005
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
IL RUOLO DELL’INFERMIERE NEL
PROCESSO TERAPEUTICO
Con l’emanazione del D.M. 739/94 il ruolo dell’infermiere nella terapia farmacologia assume una nuova
prospettiva: l’infermiere “garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche”3.
Questo implica un’opera di monitoraggio e verifica costante del processo terapeutico, che presuppone a sua volta conoscenze, competenze ed abilità
approfondite4.
L’infermiere, dunque, diventa corresponsabile
del processo terapeutico e di conseguenza dei risultati attesi.
Il Codice Deontologico aggiunge che “l’infermiere
ha il dovere di essere informato sul progetto diagnostico-terapeutico per le influenze che questo ha sul
piano di assistenza e la relazione con la persona”5. Tale
articolo mette in risalto dei punti fondamentali sulle
funzioni dell’infermiere:
✔ Il primo punto riguarda il passaggio di informazioni tra professionisti, in particolare tra infermiere e
3 D.M. 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente l’individuazione della
figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”. Art. 1, comma 3, lettera d).
4 AAVV. Farmaci: dal servizio farmaceutico territoriale al rapporto tra medicinali e
professione infermieristica. Supplemento de L’Infermiere 2002, n. 2.
5 Federazione Nazionale Collegi IPASVI. Codice Deontologico dell’infermiere.
Roma, febbraio 1999. Art. 4.4.
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
medico. Per “progetto diagnostico-terapeutico” il
Codice Deontologico intende quelle informazioni
in possesso del medico che sono di quotidiano
interesse infermieristico e la cui trasmissione influenza l’assistenza infermieristica.
✔ Il secondo punto, che si coglie nell’art. 4.4 del
CodiceDeontologico, si riferisce alla relazione tra
infermiere e assistito. Questo significa riconoscere
all’infermiere uno stretto legame con gli utenti in
quanto egli è l’operatore più vicino al malato e alle
famiglie, fungendo da tramite tra questi e gli altri
operatori sanitari.
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
IL RUOLO DELL’OSS CON
FORMAZIONE COMPLEMENTARE
NEL PROCESSO TERAPEUTICO
L’inserimento di questa figura nell’èquipe socio-sanitaria impone di rivedere il classico binomio infermiere-medico legato alla somministrazione dei farmaci.
MEDICO prescrittore
INFERMIERE
responsabile della valutazione del
tipo di terapia, del tipo di paziente,
della circostanza in cui avviene la
somministrazione
OSS con formazione
complementare
SOMMINISTRAZIONE
della terapia
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
La lettura che si vuole dare a questo schema
mette in luce che per quanto riguarda la fornitura o
l’approvvigionamento dei farmaci, la loro conservazione, il riordino del materiale usato e lo smaltimento
dei rifiuti, non essendo diretti al paziente e essendo
standardizzabili, sono attribuibili all’OSS con FC, secondo protocolli operativi costruiti in seno all’èquipe
infermieristica.
Le attribuzioni della lettura della prescrizione terapeutica, della valutazione del paziente prima della
somministrazione, della somministrazione della terapia, e della valutazione degli effetti, invece sono
in relazione alla pianificazione infermieristica e all’organizzazione dell’assistenza. Va tenuto presente che il
percorso formativo dell’OSS con FC lo rende idoneo a
somministrare correttamente farmaci, ma non ad acquisire competenze sui quadri clinici.
Per tale motivo le direttive infermieristiche, per l’attribuzione all’OSS con FC della somministrazione di
farmaci, dovranno valutare la tipologia di terapie, la tipologia di assistiti, le circostanze in cui si sta operando.
Questi tre aspetti devono essere valutati dall’infermiere, il quale può attribuire all’OSS la somministrazione del farmaci solo se sussistono idonee caratteristiche.
Per quanto riguarda le terapie le direttive infermieristiche dovranno basarsi sulle seguenti caratteristiche:
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
✔ stabili nel tempo;
✔ a medio o lungo termine;
✔ con bassi risultati negativi legati ad errori e il tempo
fra la somministrazione e il potenziale risultato negativo sia a medio o lungo termine.
Per quanto riguarda gli assistiti le direttive infermieristiche dovranno basarsi sulle seguenti caratteristiche:
✔ condizioni di salute ben controllate e gestite;
✔ nessun cambiamento prevedibile del quadro clinico;
✔ il quadro clinico dovrà essere conosciuto: conoscenza della patologia e delle interrelazioni tra varie
patologie;
✔ il quadro clinico dovrà essere stabile, con positive
risposte alle terapie e un basso rischio di morte.
Per quanto riguarda le circostanze in cui potrà
avvenire la somministrazione di terapie da parte dell’OSS con FC le direttive infermieristiche dovranno
contemplare:
✔ un basso livello di autonomia decisionale da parte
dell’OSS con FC;
✔ una disponibilità di risorse infermieristiche immediatamente e/o facilmente attivabili;
✔ l’opportunità di mantenere la competenza da parte
dell’operatore.
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
VALUTAZIONE INFERMIERISTICA DELL'ATTRIBUIBILITÀ
VAL U TA Z I O N E D E L L E T E R
SONO STABILI NEL TEMPO?
SI
SONO A MEDIO O LUNGO TERMINE?
SI
I RISULTATI NEGATIVI LEGATI AD ERRORI CHE
POSSONO CAUSARE SONO BASSI?
SI
IL TEMPO FRA LA SOMMINISTRAZIONE E
IL POTENZIALE RISULTATO NEGATIVO È A
MEDIO O LUNGO TERMINE?
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ALL'OSS DELLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI/1
A P I E FA R M A C O L O G I C H E
NO
NON ATTRIBUIBILE
NO
NON ATTRIBUIBILE
NO
NON ATTRIBUIBILE
NO
NON ATTRIBUIBILE
SI
PASSARE ALLA VALUTAZIONE
DELL'ASSISTITO
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
VALUTAZIONE INFERMIERISTICA DELL'ATTRIBUIBILITÀ
VA L U TA Z I O N E D
LE CONDIZIONI DI SALUTE SONO BEN
CONTROLLATE E GESTITE?
SI
È PREVISTO QUALCHE CAMBIAMENTO
DEL QUADRO CLINICO?
SI
IL QUADRO CLINICO È CONOSCIUTO?
(nel senso che vi è conoscenza della patologia e delle
interrelazioni tra le varie patologie)
SI
IL QUADRO CLINICO È STABILE, CON
POSITIVE RISPOSTE ALLE TERAPIE E UN
BASSO RISCHIO DI MORTE?
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
ALL'OSS DELLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI/2
DE L L’ A S S I S T I T O
NO
NON ATTRIBUIBILE
NO
NON ATTRIBUIBILE
NO
NON ATTRIBUIBILE
NO
NON ATTRIBUIBILE
SI
PASSARE ALLA VALUTAZIONE
DELLE CIRCOSTANZE
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
VALUTAZIONE INFERMIERISTICA DELL'ATTRIBUIBILITÀ
VALUTAZIONE DEL
VI È UN BASSO LIVELLO DI AUTONOMIA
DECISIONALE NELL'ESECUZIONE DELLA TERAPIA?
SI
VI È LA DISPONIBILITÀ DI INFERMIERI
IMMEDIATAMENTE E/O FACILAMENTE ATTIVABILI?
SI
VI È L'OPPORTUNITÀ DI MANTENERE LA
COMPETENZA DA PARTE DELL'OPERATORE?
SI
P R O C E S S O T E R A P E U T I C O FA R
A L L’ O S S C O N F O R M A Z I
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ALL'OSS DELLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI/3
L E C I R C O S TA N Z E
NO
NON ATTRIBUIBILE
NO
NON ATTRIBUIBILE
NO
NON ATTRIBUIBILE
MACOLOGICO TRASFERIBILE
O N E C O M P L E M E N TA R E
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SINTESI DEI CRITERI PER
L’INSERIMENTO DELL’OSS CON FC
1. Presenza di un modello organizzativo che consenta
la presa in carico dell’assistito da parte dell’infermiere.
2. Valutazione dell’infermiere del tipo di terapie,
delle condizioni cliniche del paziente, e delle circostanze.
3. Le terapie attribuibili all’OSS con FC devono essere stabili nel tempo, a medio o lungo termine, con
bassi risultati negativi legati ad errori, e il tempo fra
la somministrazione e il potenziale risultato negativo sia a medio o lungo termine.
4. Le condizioni di salute del paziente devono essere
ben controllate e gestite, con nessun cambiamento
prevedibile del quadro clinico, che dovrà essere
stabile e conosciuto: conoscenza della patologia e
delle interrelazioni tra le varie patologie, con positive risposte alle terapie e un basso rischio di morte.
5. Le circostanze dovranno contemplare un basso livello di autonomia decisionale da parte dell’OSS
con FC, una disponibilità di risorse infermieristiche immediatamente e/o facilmente attivabili,
l’opportunità di mantenere la competenza da parte
dell’OSS con FC.
6. Presenza di prescrizioni terapeutiche complete (es:
sono escluse le terapie al bisogno), e presenza di
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Linee guida per l’inserimento dell’OSS con formazione
complementare nel processo di assistenza infermieristica
strumenti di documentazione della prescrizione
chiari e completi.
7. Presenza di strumenti operativi e organizzativi per
l’esecuzione delle attività sia dirette che indirette al
paziente (protocolli).
8. Presenza di strumenti operativi e organizzativi per
l’assegnazione della somministrazione della terapia
all’OSS con FC e di strumenti di registrazione di
tali direttive.
9. Presenza della supervisione del processo da parte
dell’infermiere.
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complementare nel processo di assistenza infermieristica
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
✔ Decreto 14 settembre 1994, n. 739 “Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’infermiere”;
✔ Legge 26 febbraio 1999, n. 42 “Disposizioni in materia
di professioni sanitarie”;
✔ Codice Deontologico dell’infermiere, FNC IPASVI,
Febbraio 1999;
✔ Legge 10 Agosto 2000 n. 251 “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione
ostetrica”;
✔ Legge 1/2002 (Conversione in legge, con modifiche, del
D.L. del 12/11/2001, n. 402) “Disposizioni urgenti in
materia sanitaria”;
✔ CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 22 febbraio 2001 “Accordo tra il Ministro della sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le Regioni e Province
autonome di Trento e Bolzano per la individuazione della
figura e del relativo profilo professionale dell’operatore
socio-sanitario e per la definizione dell’ordinamento didattico dei corsi di formazione”;
✔ CONFERENZA STATO-REGIONI Seduta del 16 gennaio 2003 “Accordo tra il Ministro della Salute, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e
Province autonome di Trento e Bolzano per la disciplina
della formazione complementare in assistenza sanitaria
della figura dell’operatore socio-sanitario di cui art. 1,
comma 8, D.L. 12 novembre 2001, n. 402, convertito
con modificazioni, dalla legge 8 gennaio 2002”;
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✔ Legge Regione Veneto n. 20/2001 “La figura dell’operatore socio-sanitario”;
✔ Legge Regione Veneto n. 17/2002 “Modifiche alla Legge
Regionale 16 agosto 2001, n.20 “La figura dell’operatore
socio-sanitario”. Modulo facoltativo complementare in
assistenza sanitaria”.
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Linee guida per l’inserimento dell’OSS con formazione
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FINITO DI STAMPARE
NEL MESE DI LUGLIO 2005
PER CONTO DI EDIZIONI MAXIMUS
DA TIPOGRAFIA IL NUOVO PONTE
DUEVILLE (VI) - ITALIA