assemblea generale ordinaria dei soci
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ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI REGGIO EMILIA 02/05/2011 RELAZIONE DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE ANALISI ECONOMICA E DI MERCATO Nel prendere in esame l’annata 2010 iniziamo dagli aspetti economici rilevando come nel settore primario ci siano stati andamenti molto differenziati tra i vari comparti produttivi. La nostra principale produzione, il Parmigiano Reggiano, ha avuto quotazioni in aumento durante tutto il 2010. Siamo partiti a gennaio con prezzi all’origine di circa 8,50 euro/Kg fino ad arrivare a dicembre con quotazioni che hanno sfiorato gli 11 euro/Kg. Anche questi primi mesi del 2011 confermano un trend positivo, con quotazioni assestate intorno agli 11,50 euro/kg. Il numero delle forme prodotte nel 2010 nella nostra provincia è salito del 3,2% rispetto al 2009, contro un aumento del 2,4% di tutto il comprensorio. Questo aumento di produzione di forme si è ulteriormente consolidato nei primi due mesi del 2011 raggiungendo nella nostra provincia un 5-6 % in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Di contro le vendite al dettaglio di Parmigiano Reggiano nei primi 9 mesi del 2010 hanno evidenziato una sostanziale tenuta dei consumi. Significativo invece l’aumento dell’export per i formaggi grana, con un +10% rispetto al 2009. Per quanto riguarda il latte alimentare dobbiamo dire che non ha goduto dello stesso trend del Parmigiano Reggiano. Le quotazioni sono solo lievemente aumentate, attestandosi sui 38/39 centesimi/lt. Crisi profonda per il settore suinicolo che ha vissuto un anno particolarmente negativo per quanto riguarda le quotazioni che di poco superano 1,20 euro/kg a peso vivo per il suino pesante, mentre i costi di produzione sfiorano 1,40 euro/kg, con un aumento di circa il 5% rispetto ai costi 2009. Nel 2010 l’aumento dell’importazione dei capi suini e delle carni è stato particolarmente marcato: il numero dei suini importati è cresciuto del 14% rispetto al 2009, mentre l’importazione delle carni è aumentata dell’11,7%. La percentuale di auto-approvvigionamento del nostro paese è calata del 4%; infatti la carne suina prodotta in Italia ha soddisfatto solo il 66% del nostro fabbisogno. Se a tutto questo si aggiungono le difficoltà strutturali della Commissione Unica Nazionale nella formulazione di prezzi concordati tra allevatori e macellatori e il mancato riconoscimento della DOP per il Gran Suino Padano, ne deriva un quadro negativo per tutto il settore suinicolo. Questo è in sintesi il contesto economico del nostro comparto zootecnico, dove pesano in modo sensibile gli elevati costi di produzione; basti pensare agli aumenti dei costi energetici e dei prezzi medi delle materie prime, come il mais con un + 29%, l’orzo con un + 23% e la crusca di frumento con un + 28% rispetto ai prezzi medi del 2009. Questi aumenti di fatto riducono o annullano il reddito delle nostre aziende ed in particolare nel settore suinicolo portano al collasso e alla chiusura degli allevamenti. RIORGANIZZAZIONE DEL “SISTEMA ALLEVATORI” Prima di analizzare l’attività della nostra Associazione è opportuno fare il punto sulla “Riorganizzazione” del Sistema Allevatori. Un percorso che è iniziato a livello nazionale con l’Assemblea AIA del 12/3/2009 dove veniva individuata l’ARA di primo grado come struttura base del Sistema Allevatori. Questo per rispondere alle precise indicazioni del Mipaf, che rendendo operativi il Programma dei Controlli Funzionali 2009 e rafforzate nel Programma 2010, ha richiamato la necessità di avviare un processo di riorganizzazione attraverso nuovi modelli organizzativi regionali, con la revisione del sistema di finanziamento, applicando forti riduzioni sul personale amministrativo e informatico e sui costi chilometrici, così da contenere la spesa pubblica ed inoltre viene precisato che i finanziamenti verranno gestiti su base regionale per accompagnare le opportune soluzioni organizzative. Sempre nel 2009 l’ARA Emilia Romagna facendo proprie le indicazioni nazionali approvava il modello organizzativo funzionale basato sull’Associazione Regionale Allevatori di 1° grado. La delibera assunta dell’ARA di primo grado, riportata sui nostri territori provinciali ha trovato ostacoli ed è risultato difficile spiegare agli allevatori che i tempi sono cambiati e che la riorganizzazione è ormai un passo obbligatorio. La nostra regione è molto eterogenea, tra le province da latte e quelle da carne, vi è anche una variabilità territoriale con costi maggiori dei servizi nelle zone di collina e montagna rispetto ad altre province di altre regioni; esistono poi differenze tra APA limitrofe, con quote molto diverse a carico degli allevatori. Per queste difficoltà sorte sul territorio si è deciso di affrontare alcuni aspetti organizzativi, dopo l’unificazione in un’unica struttura regionale del laboratorio analisi, si sono affrontati i temi legati ai servizi amministrativi e tecnico-informatici. Con l’aiuto di AIA abbiamo iniziato a lavorare in tal senso per arrivare ad una significativa semplificazione e ad un miglior controllo di gestione. Sull’ufficio amministrativo regionale, l’APA di Bologna, di Ferrara, di Ravenna, di Forlì e l’APA di Reggio Emilia hanno dato la disponibilità immediata; le altre APA hanno dato disponibilità a valutare l’ingresso nel tempo. Posto comunque che il piano riorganizzazione è stato approntato, è pronto e potrà essere ripreso in qualsiasi momento, qualora maturino le condizioni e vengano meno quegli elementi di tensione sul territorio a cui si è fatto riferimento. Peraltro potrà essere ulteriormente perfezionato tenendo conto che l’attività di campagna dovrà essere mantenuta, magari cambiando le metodologie e le tipologie dei controlli da proporre alle aziende, con un programma gestionale che possa dare risposte adeguate alle necessità ed affrontare con elasticità queste problematiche rendendo disponibili on line tutti ti servizi a seguito anche della costituzione e funzionamento della banca dati di AIA; tutto ciò vale anche per le altre razze e specie, le Associazioni nazionali di razza non possono mantenere le loro singole banche dati, i propri ispettori di razza che in alcuni casi si sovrappongono nelle visite aziendali e tutto ciò vale per l’attività dei vari uffici studi che lavorano senza uno stretto coordinamento. Sul progetto approntato abbiamo informato le Organizzazioni Professionali Regionali ed è emerso il mandato pieno a proseguire con il piano di riorganizzazione anche se alcune APA non saranno subito disponibili ad entrare nel progetto, condividono di differire, nel tempo, anche i patrimoni, come pure vi è stata la sollecitazione ad andare avanti con l’analisi dello statuto. E’ da sottolineare come i numeri del progetto sono di tutto rispetto se aggiungiamo alla riorganizzazione degli uffici amministrativi quella degli uffici tecnici. Sul fronte nazionale, dal 2011, il Mipaf erogherà il contributo alle ARA di primo grado, con ulteriori tagli sulle strutture di ufficio dove verranno finanziati un solo direttore a livello regionale ed i capi servizio sulle province oltre a riclassificare gli scaglioni delle aziende da latte con una riduzione quindi delle risorse, che inciderà pesantemente e comunque in maniera diversificata, a seconda della attività prevalente, sulle APA e sulle ARA che oramai, seppure a livelli diversi, hanno già avviato il percorso riorganizzativo. Sul contesto regionale occorre capire la reale intenzione della Regione Emilia Romagna di sostenere ed accompagnare il progetto di riorganizzazione nel quale sono state fissate le linee di tendenza che portano ad un importante risparmio di risorse. E’ doveroso ricordare che la selezione è un bene di carattere nazionale e quindi sarebbe inaccettabile che finanziamenti diversificati tra Regioni portassero ad avere un miglioramento genetico a diverse velocità, fermo restando che la riorganizzazione dei sistemi di controllo dovrà essere attuata passando attraverso le modifiche che le C.T.C. riterranno più funzionali ad una nuova e moderna attività di campagna. Tra queste, si evidenziano alcune idee che possono portare ad una riduzione dei costi senza abbassare il livello dei servizi, come la rimodulazione dei controlli attraverso sistemi fiduciari, maggior utilizzo dei sistemi informatici, un maggior coinvolgimento dei centri di F.A. che dovrà dare segnali premianti per gli allevatori che lavorano fattivamente alla selezione attraverso l’utilizzo di quote importanti di tori in prova di progenie, per finire col dare la possibilità al controllore di chiudere direttamente il controllo in azienda. Oltre a questo anche le Nazionali, pur avendo garantito direttamente dal Ministero il contributo fino al 2013, devono fare la loro parte rivedendo le loro attività poiché la ristrutturazione del sistema non potrà pesare solo alla parte periferica. Vogliamo ribadire l’importanza e la validità del nostro lavoro in quanto: • Il nostro sistema allevatori si colloca fra i primi posti a livello mondiale sia per le performance raggiunte, che per il modello organizzativo; • L’Associazione Allevatori svolge nel nostro territorio un ruolo fondamentale per noi allevatori in quanto attraverso il proprio personale tecnico assicura periodiche visite nei nostri allevamenti, anche se situati in zone difficili, impervie o di montagna; • Durante tali visite, vengono svolti controlli, esami e campionamenti su tutto il bestiame presenta nell’allevamento, i cui esiti, opportunamente elaborati, vengono poi resi disponibili a noi allevatori e costituiscono un prezioso strumento per la gestione delle nostre aziende zootecniche; • I controlli effettuati dall’Associazione Allevatori determinano inoltre la valorizzazione economica dei capi iscritti e delle relative produzioni; • L’attività svolta in allevamento dalle Associazioni Allevatori consente inoltre: ♦ Il miglioramento quali-quantitativo delle produzioni; ♦ La possibilità di fornire produzioni di origine zootecnica conformi dal punto di vista della sicurezza alimentare e della tracciabilità; ♦ L’ottenimento di prodotti che rispettino gli standard di benessere animale, anche grazie all’applicazione di specifici disciplinari di autocontrollo; ♦ Il mantenimento della tipicità delle produzioni zootecniche di eccellenza, essenziale per preservare le distintività locali; ♦ La tutela della biodiversità; • L’iscrizione dei nostri capi ai libri genealogici e ai registri anagrafici, a cura delle Associazioni Allevatori, ci consente di usufruire di specifici aiuti per la competitività previsti a livello nazionale e comunitario • Siamo inseriti in una rete di allevatori operante a livello nazionale che assicura la valorizzazione degli animali e facilita gli scambi, grazie all’uniformità delle attività effettuate dalle Associazioni Allevatori su tutto il territorio; • L’Associazione Allevatori svolge inoltre da sempre un’utile attività di divulgazione nei confronti degli allevatori assicurando formazione permanente ed aggiornamento tecnico continuo, compreso quello inerente il benessere animale Il nostro compito istituzionale è quello della tenuta dei Libri Genealogici, del miglioramento genetico e della selezione: non ce lo siamo dimenticati. Ma il nostro sistema allevatori riesce a trasformare i dati che scaturiscono da queste attività in valore aggiunto non solo per tutti gli allevatori ma per l’intera società. Attraverso la selezione, le analisi, il benessere animale e la tracciabilità all’origine, garantiamo trasparenza, condizione indispensabile per aumentare la sicurezza alimentare e la fiducia dei consumatori. Ecco perché riteniamo che il finanziamento al sistema allevatori sia un investimento per tutta la società. La riorganizzazione del sistema allevatori, in conclusione, deve andare avanti con l’obiettivo di rendere sempre più efficienti i servizi erogati alle aziende iscritte e, allo stesso tempo, ridurre i costi. Perché il taglio della spesa pubblica è una esigenza inderogabile e anche il mondo zootecnico è chiamato a fare la sua parte, investendo al meglio le risorse disponibili. Il percorso che abbiamo intrapreso è sotto gli occhi di tutti e vede nella costituzione di un’Ara di primo grado il punto di partenza di questo nuovo viaggio, che avrà come obiettivo centrale l’allevatore e la competitività della sua stalla. Un passaggio di ruoli che vedrà sempre preservato il presidio territoriale a livello provinciale con le sue adeguate professionalità tecniche impiegate per il miglioramento genetico, all’interno però di una struttura regionale che consentirà una gestione dei costi in linea con quanto richiesto dallo Stato. Perché solo così potremo continuare ad erogare quei servizi che hanno fatto crescere le nostre aziende in termini di selezione, miglioramento genetico e assistenza tecnica. ATTIVITA A.P.A. Dai dati ufficiali del Bollettino AIA 2010 risultano 75.043 capi controllati in aumento di quasi 1.400 capi rispetto al 2009. Il patrimonio zootecnico della nostra Provincia, dai dati Istat, per quanto riguarda le vacche da latte si attesta a circa 82.700 capi. L’indice di penetrazione si conferma intorno al 91%, tra i più alti in Regione. NUMERO VACCHE CONTROLLATE IN EMILIA ROMAGNA DAL 2000 AL 2010 ANNO BO FE FO MO PR PC RA RE TOTALE 2000 11.806 4.568 2.659 32.623 54.724 26.437 3.010 65.744 201.571 2001 12.194 4.138 1.731 32.532 54.964 26.907 2.605 67.790 202.861 2002 12.826 4.072 1.803 33.800 57.555 27.984 2.700 71.035 211.775 2003 13.115 3.797 1.819 33.923 60.397 29.542 2.694 73.152 218.439 2004 12.483 2.153 1.789 34.364 63.401 29.641 2.737 73.077 219.645 2005 11.482 2.554 1.775 34.117 66.992 29.455 2.603 73.953 222.931 2006 11.044 2.777 1.695 34.633 66.998 29.969 2.558 73.992 223.666 2007 10.796 2.799 1.730 35.021 66.139 30.319 2.595 74.175 223.574 2008 10.585 2.836 1.713 35.172 67.761 31.494 2.714 74.335 226.610 2009 10.650 2.641 1.776 34.888 68.434 32.134 2.607 73.670 226.800 2010 10.637 2.271 2.574 35.402 69.009 32.389 2.611 75.043 229.936 Diff. % 2009/2010 -0,12% -16,29% + 31 % + 1,45 % + 0,83 % + 0,79 % + 0,15 % + 1,83 % + 1,36 % Confronto tra il totale delle vacche in provincia e le vacche controllate APA Vacche Controllate Tot. Vacche Prov. R.E. 100000 85000 8 8 9 2 3 70000 55000 40000 7 3 9 9 2 8 4 6 5 8 7 4 1 7 5 7 4 3 3 5 8 2 0 5 9 7 3 6 7 0 8 2 4 1 9 7 5 0 4 3 8 2 7 1 4 25000 2006 2007 2008 2009 INDICE DI PENETRAZIONE 2010 : 2010 91% Il numero medio delle vacche da latte controllate per allevamento continua ad aumentare sensibilmente, arrivando a sfiorare i 93 capi in media per azienda, 4 capi in più rispetto al 2009. Media capi controllati per allevamento 98 92,6 92 86,9 83,8 86 88,8 80,5 80 84,0 83,8 77 79,9 74 73,9 68 62 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Per quanto riguarda le medie produttive, dopo un 2009 in diminuzione, nel 2010 segnano un leggero aumento con una media di 8.363 kg di latte/capo. Trend produzioni Kg. latte capi controllati 9.000 8.500 8.353 8.358 8.200 8.314 8.435 7.985 8.275 8.000 8.086 7.971 7.500 Kg Latte 7.000 6.500 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Sotto l’aspetto qualitativo abbiamo avuto un aumento della percentuale grasso al 3,52% e soprattutto della percentuale di proteine che arriva al 3,30% (+ 0,02 % rispetto al 2009). T r e n d G r a s s o % e P r o t e in e % 3 ,6 0 3,54 3 ,5 2 3,51 3,51 3,50 3 ,5 0 3,56 3,52 3 ,5 0 3,49 3 ,4 0 3 ,3 0 3,27 % 3 ,3 0 3 ,2 0 3 ,2 0 3,22 3 ,2 1 3,28 3 ,2 5 3,21 3,21 3 ,1 0 3 ,0 0 % G ra s s o % P ro te in e 2 ,9 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Come attività dei Libri Genealogici nel corso del 2010 abbiamo rilasciato complessivamente n. 712 certificati genealogici così suddivisi: n. 709 per la razza Frisona, n. 1 per la razza Bruna e n. 2 per la razza Jersey. Significativo anche il numero dei torelli entrati al Centro Genetico per le prove di progenie, che hanno riguardato 14 soggetti di razza Frisona, provenienti da 8 allevamenti. APA REGGIO EMILIA TORELLI ENTRATI NEL 2010 AL CENTRO GENETICO PER PROVA DI PROGENIE Raz. NomeToro Allevatore Cross Centro F.A. FI Cagni Active VUVUZELA ET Az.Agr.Cagni di Fabrizio e Giampaolo-Bibbiano ActivexShottle INTERMIZOO FI Royal Tadi S MIXTURE ETTV Az.Agr.Bonacini Adriano-Reggio Emilia SanchezxDundee C. I. Z . FI Royal S KINGET Az.Agr.Bonacini Adriano-Reggio Emilia SanchezxTalent INTERMIZOO FI Vaye YorikoCHICKENS TV Az.Agr.Bonacini Adriano-Reggio Emilia YorikoxTalent C. I. Z . FI Royal ArmsteadTUNSTALLET Az.Agr.Giaroli Ello e Figli-Reggio Emilia ArmsteadxStormatic C. I. Z . FI Royal BoliverCORTES ET Az.Agr.Giaroli Ello e Figli-Reggio Emilia BoliverxO-Man C. I. Z . FI Royal JeevesSIBELIUS Az.Agr.Giaroli Ello e Figli-Reggio Emilia Jeeves xRolex C. I. Z . FI Villa Curta Alexander VELOSO Az.Agr.Villa Curta di Fontanesi-Reggio Emilia Alexander xMtoto SEMENITALY FI Villa Curta ABENAKI Az.Agr.Villa Curta di Fontanesi-Reggio Emilia Scooby-Duu xIron C. I. Z . FI Villa Curta SALINGER Az.Agr.Villa Curta di Fontanesi-Reggio Emilia Jeeves xGoldwyn C. I. Z . FI SanGiulioPrinceTALETEET Az.Agr.Zanichelli Giuseppe-Reggio Emilia PrincexActive INTERMIZOO FI Grasselli AlexFOSTER Az.Agr.Grasselli Giuseppe e Figli-Reggio Emilia Alexander xLou SEMENITALY FI CALATRAVA Az.Agr.Del Re Dario e Casoni Filomena-Viano Planet xGoldwyn INTERMIZOO FI BBKristenLawn HELLOBOYR ETAz.Agr.Benassi Carlo Alberto-Carpineti LawnB. PRed xTalent-ImpSEMENITALY A.N.A.BO.RA.RE. L’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Reggiana, in piena collaborazione con la Sezione Reggiana dell’APA, ha svolto una incisiva attività finalizzata al miglioramento, alla diffusione ed alla valorizzazione economica della razza attraverso la tenuta del Libro Genealogico e l’attuazione delle azioni di verifica e controllo sulla produzione del formaggio ParmigianoReggiano ottenuto con la lavorazione del latte di sola Reggiana. Le numerose iniziative di carattere promozionale si sono concretizzate con l’organizzazione della 15^ Mostra Nazionale che si è tenuta alle Fiere di Reggio Emilia in occasione della Mostra Regionale Bovini razze da latte e con la partecipazione alla 109^ Fieragricola di Verona. Da sottolineare inoltre che in febbraio, presso l’auditorio del Consorzio del formaggio ParmigianoReggiano, ha avuto luogo la “Giornata dell’allevatore della razza Reggiana” l’ormai tradizionale incontro con gli allevatori alla presenza di un pubblico numeroso e di autorevoli rappresentanti delle istituzioni. La Reggiana, ha registrato nel 2010 una consistenza di n. 3.296 capi con un incremento di 243 capi rispetto all’anno precedente. Anche il numero delle vacche sottoposte ai controlli funzionali è risultato in aumento passando in provincia di Reggio Emilia dalle 1.702 del 2009 alle 1.908 registrate nel 2010. Per quanto riguarda le consistenze delle altre razze: la Frisona, aumenta i propri capi superando le 65.000 unità, la Jersey supera ampiamente le 1.000 vacche controllate, così pure in aumento la Pezzata Rossa che sfiora gli 800 capi, mentre la Bruna si attesta appena al di sotto dei 3.000 capi. Per quanto riguarda il Settore ovino, abbiamo in selezione 3 allevamenti per complessivi 226 capi, confermando i dati del 2009. LABORATORIO ANALISI Si è conclusa sempre nel 2010 l’unificazione del Laboratorio Regionale che ha consentito sia una migliore razionalizzazione dei costi, che tempi di risposta più ridotti. Il Laboratorio Regionale ha effettuato oltre 540.000 analisi solo per Reggio Emilia (+3% rispetto al 2009), fornendo i sempre più indispensabili dati sulle singole bovine, in particolare sulla conta cellulare. Attraverso un progetto nazionale dell’AIA sulla tracciabilità del latte abbiamo eseguito nel 2010 n. 8.432 analisi sui campioni di massa per la ricerca della carica batterica. Questi dati, unitamente al valore delle cellule somatiche sul campione di massa, vengono inviati ogni mese tempestivamente agli Allevatori attraverso il sistema SMS. Laboratorio analisi campioni analizzati di Reggio Emilia 540.764 550.000 540.000 526.969 530.000 522.530 535.530 520.000 512.267 509.322 521.289 510.000 508.911 500.000 490.000 498.797 480.000 470.000 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Trend cellule campioni di massa 2010 (x1000) 400 2008 380 2009 2010 360 340 320 300 280 260 240 220 Media cellule anno 2010: br e No ve m br e Di ce m br e O tto Se tte m br e Ag os to Lu gl io G iu gn o M ag gi o Ap ril e M ar zo Fe bb ra io G en na io 200 305 Trend 2010 carica batterica campioni di massa (espressa in ucf/ml. x 1000) 110 103,75 100 83,48 90 80 73,63 70 63,26 7 0 ,0 1 60 50 3 8 ,1 3 53,53 59,93 4 9 ,4 8 40 37,57 30 32,41 3 2 ,0 3 C .B .T. 20 Totale analisi eseguite nel 2010 : Con un valore medio di: e e br br ic em em ov D S N O t to br e br e te m et go A Lu gl st o io o G iu gn gi o ag i le M pr A ar zo M ra bb Fe G en na io io 10 8.432 58,1 Inoltre, per tutto il 2010 abbiamo inviato alle aziende, in occasione dei controlli funzionali unitamente al tabulato analisi delle singole bovine, un report analitico cellule somatiche, che oltre a fare un quadro generale e sintetico della situazione “cellule” dell’allevamento, fornisce utili parametri e suggerimenti per la risoluzione di questa problematica. ASSISTENZA TECNICA Per quanto riguarda l’Assistenza Tecnica, il 2010 appena trascorso è stato un anno difficile. Al di là di problemi tecnico/economici, l’inaspettata e tragica scomparsa del nostro collaboratore Dr. Imer Chiesi ci ha profondamente toccati sotto il punto di vista umano e professionale. Per quanto riguarda l’attività svolta siamo riusciti, grazie alla disponibilità dei tecnici, a riorganizzare il servizio e a coprire la gran mole di lavoro svolta dal Dr. Chiesi. Nel 2010 abbiamo fornito assistenza a 38 caseifici, a oltre 550 aziende con circa 38.000 vacche da latte; inoltre abbiamo seguito 25 allevamenti ovini. Per far fronte anche nel 2010 alla contrazione dei finanziamenti regionali sulla Legge 28, abbiamo cercato di dirottare parte dell’attività verso il Catalogo Verde, in quanto attraverso quest’ultimo si possono attingere finanziamenti comunitari previsti per i Piani di Sviluppo Rurale. A questo nuovo sistema abbiamo fatto aderire 6 caseifici ed oltre 110 aziende. L’adesione al Catalogo Verde, è un percorso estremamente tortuoso e complesso e solo una parte di allevatori è in grado di affrontarlo. Ci auguriamo che si possano semplificare tali procedure per consentire ad un numero sempre maggiore di aziende di aderire a questa nuova formula di finanziamento. La decisione di azzerare i fondi sulla Legge 28 è una scelta che rischia di condizionare seriamente un servizio che nella nostra Provincia è sempre stato diffuso, qualificato ed apprezzato. Contiamo, da un lato, nell’impegno delle Istituzioni a trovare risorse sufficienti per affrontare e superare le difficoltà, e dall’altro, dovremo valutare con attenzione possibili soluzioni per riuscire ancora una volta a dare continuità all’attività, rivedendo i servizi da offrire e sapendo di poter contare sulla disponibilità nei nostri Tecnici. A .P .A . S .A .T . C a s e ific i a s s is titi 52 50 60 48 43 50 28 28 40 26 42 24 38 23 30 17 20 10 0 05 06 07 N °c a s e ific i a s s is titi 08 09 10 N °c a s e ific i c e rtific a ti Il “Sistema Allevatori” è nato ed ha fondato la propria attività, i propri servizi, sul miglioramento quantitativo e qualitativo delle produzioni. Oggi, tutti parlano e pretendono qualità e sicurezza alimentare. Il nostro “sistema” dispone di una rete organizzativa che visita periodicamente le aziende rilevando una grande quantità di dati, produttivi e riproduttivi, che consentono di avere un esatto monitoraggio degli animali presenti in azienda. Di fatto, con poche implementazioni si potrebbe avere una tracciabilità allargata che consentirebbe di certificare le nostre produzioni. AIA, da alcuni anni, con il progetto ITALIALLEVA, sta lavorando per dare visibilità al prodotto italiano e i risultati sono incoraggianti alla luce dell'interesse delle reti commerciali di distribuzione e dal gradimento crescente dei consumatori. SERVIZIO ASSICURATIVO Nel continuare ad esaminare la nostra attività, nel corso del 2010, abbiamo fornito il Servizio Assicurativo a 83 aziende per un totale di circa 24.000 capi assicurati. Questo servizio oltre ad assicurare contro le epizoozie infettive copre anche i costi di trasporto e di smaltimento dei capi morti. Servizio Assicurativo 2010 Aziende che hanno aderito Totale Capi Assicurati 83 23.637 Pratiche Sinistri 730 21 A seguito dell’accordo AIA/MIPAF, anche nel 2010 abbiamo gestito l’Anagrafe Equidi, dove è prevista la registrazione di tutti gli equidi in un’unica Banca Dati, l’impianto dei microchip e la stampa dei passaporti. Questa attività è stata particolarmente intensa, perché abbiamo rilasciato 1.138 nuovi passaporti, eseguito quasi 1.200 registrazioni di altri passaporti ed effettuato 565 passaggi di proprietà. Come attività della Sezione Equidi, in particolare vorrei ricordare “Passione Cavallo”, una manifestazione che pur con una partecipazione non elevata di cavalli, riscuote sempre il gradimento degli allevatori per l’ottima organizzazione. SERVIZIO ANAGRAFE A n a g ra fe E q u id i R e gistra zio n e d ei p ro p rieta ri e d ete n to ri d e gli e q u id i R e gistra zio n i d i a ltri pa ssa p o rti Id e n tific a zio n i c o n m ic ro ch ip P a ssa g g i d i p ro p rietà R ila scio n u o v i p assa p o rti A TTIV ITA ’ 20 10 N ° 1 1 3 8 N u o v i P a s sa p o rti N ° 1 1 8 1 R e g is t r a z io n i A lt r i P a s s a p o r ti N ° 5 6 5 P a s s a g g i d i P r o p r ie t à Nel contempo è continuata l’assidua attività del servizio Anagrafe Bovina dove per conto degli associati, abbiamo assolto ai compiti di registrazione in BDN dei nuovi nati e delle movimentazioni, nonché alla richiesta di marche auricolari. Nel corso del 2010 abbiamo eseguito 86.492 registrazioni per le 765 aziende che ci hanno delegato. Anagrafe Bovina 2010 765 ALLEVAMENTI CON DELEGA APA 84.600 CAPI IN ANAGRAFE 86.492 MOVIMENTAZIONI EFFETTUATE IN B.D.N. 35.729 NUOVI PASSAPORTI RICHIESTI ATTIVITA DELLE SEZIONI L’attività delle Sezioni anche nel 2010 è stata intensa e particolarmente impegnativa. Alcuni appuntamenti si sono ormai consolidati e sono nella programmazione annuale, in particolare le visite ad aziende e gli incontri tecnici, che riscuotono sempre un’ottima partecipazione. Tra le manifestazioni vorrei ricordare la 17^ Mostra della Frisona della Val d’Enza, immancabile appuntamento di settembre e in particolare vorrei soffermarmi sulla 28^ Mostra Regionale Bovini da Latte. E’ stata sicuramente una tra le migliori edizioni regionali. Grazie alla sinergia organizzativa con Siper e grazie alla disponibilità della Regione Emilia Romagna, Provincia, Camera di Commercio di Reggio Emilia e Consorzio Parmigiano Reggiano è stata preparata una Mostra di altissimo valore. Ampissima l’area espositiva e straordinaria la partecipazione di allevatori, tecnici e cittadini. Una tre giorni densa di appuntamenti altamente qualificati come ad esempio la parte convegnistica e l’attività per gli studenti e giovani. Da sottolineare, per la prima volta, il coinvolgimento delle scuole primarie in un concorso specifico a loro riservato e che ha permesso ai tanti bambini di visitare e conoscere una realtà spesso sconosciuta. Sempre nel corso del 2010 abbiamo incoraggiato e coordinato, in piena sintonia con la Sezione Frisona, l’attività verso i ragazzi e giovani AGAFI rendendola non più sporadica ma continuativa e dobbiamo dire che questo ha portato a risultati in termini di partecipazione molto positivi. Il successo di tutte le iniziative, in particolare della Mostra Regionale, lo dobbiamo alla grande forza di volontà dei nostri allevatori e al determinante lavoro propositivo e di coordinamento svolto dalla Sezione Frisona, a cui deve andare il nostro plauso per l’impegno profuso. M O S TR E – V IS IT E – IN C O N T R I D E L 2 0 1 0 ♦ 3^ Giornata N aziona le dell’A lleva tore – Rom a, 16 - 17 G enna io 2 010 ♦ D a iry Show 2010 – V erona 4 – 7 Febbra io 2010 ♦ Visita a d Aziend e in provincia di T orino , 24 – 25 M arzo 20 10 ♦ 28° M ostra R egiona le B ov in i R azza da La tte 16 – 18 Aprile 2010 ♦ 1° M ostra interprovincia le di C on iglicoltura 1 6 – 18 A prile 2010 ♦ Pa ssione Ca vallo 2010 – S ca ndia no, 29 - 30 Ma ggio 2010 ♦ Attività A GA F I visita A z. Agr. Ara ld i C ollecch io (PR ),30 Aprile 2010 ♦ Inco ntro T ecnico “La Genom ica nel program m a di selezio ne de lla frison a ita lia na ” R eggio Em ilia , 5 Luglio 20 10 ♦ 17° M ostra R azza Frisona della Va l D ’En za Bibbia no, 19 Settem bre 2010 ♦ Inco ntro T ecnico “V acche frison e sane e produttive l’ese m pio de lla S ca ndina via ” Reggio Em ilia , 25 O ttobre 2010 ♦ Inco ntro T ecnico “Aum enti di cellu le e m astite clin ica com ba tterli n e lla m oderna sta lla” Reggio E m ilia , 11 N ovem bre 2010 ♦ Fiera cava lli 2 010 – Verona , 3 - 7 N ovem bre 2 010 ♦ Visita a d a ziend e in provincia di C re m ona - 3 D icem bre 2010 SEZIONE SUINI L’attività di selezione della Sezione Suini ha registrato un leggero aumento passando dalle 569 scrofe iscritte nel 2009 alle 618 del 2010. Anche l’Ibrido del Tricolore ha visto sostanzialmente confermata la propria attività con 17 aziende iscritte e 11.171 suinetti prodotti. Sezione suini Scrofe iscritte 1600 1416 1216 1400 1157 1135 1200 1000 777 800 618 569 600 400 200 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 SEZIONE SUINI AZIENDE ISCRITTE AL REGISTRO IBRIDO DEL TRICOLORE: 8 Brescia 2 Reggio Emilia 2 Milano – Lodi 3 Cuneo 1 Modena 1 Forlì 17 TOTALI Totale Suinetti Ibridi prodotti: 11.155 SEZIONE BOVINI DA CARNE Per quanto riguarda i bovini da carne in selezione, i dati del 2010 con un totale di 474 capi in 10 allevamenti, confermano i numeri del 2009. B o v in i d a c a r n e 2 0 1 0 ALLEVAM ENTI C O N S IS T E N Z A AL N° 10 3 1 /1 2 /2 0 1 0 • VACCHE N° • M A N Z E /G IO V E N C H E N° • G IO V A N I M /F N° • TORI N° 206 48 210 10 • TO TA LE N° 474 SEZIONE CUNICOLA La Sezione Cunicola, sempre molto attiva con la partecipazione a mostre locali e nazionali ottenendo ottimi risultati, conferma il proprio patrimonio con 155 fattrici in selezione in 9 allevamenti. In occasione della Mostra Regionale 2010 per la prima volta si è tenuta una Mostra Interprovinciale delle Razze Cunicole. E’ stata un’esperienza sicuramente positiva che ha visto impegnati nell’organizzazione i nostri Associati, con oltre 200 conigli presenti tra le svariate razze esistenti. Anno 2010 Sezione Cunicola ALLEVAMENTI: N° 9 FATTRICI ALLEVATE IN SELEZIONE : 155 RAZZE MAGGIORMENTE ALLEVATE : • BIANCA NUOVA ZELANDA • FULVA DI BORGOGNA • CALIFORNIANA • ARGENTANA DI CHAMPAGNE • LEPRE • BLU DI VIENNA NEL 2010 HANNO PARTECIPATO A N° 4 MOSTRE NAZIONALI E LOCALI: CREMONA – MONTICHIARI - BREMBIO - REGGIO EMILIA SERVIZIO CONTROLLO MUNGITRICI Il Servizio Controllo Mungitrici con le visite periodiche effettuate, svolge una attività essenziale per migliorare la qualità del latte. Nel corso del 2010 abbiamo eseguito 2.332 controlli su 1.361 impianti verificati complessivamente e 10.836 gruppi controllati. SCM 2010 Suddivisione in % anomalie riscontrate Im p ia nti c o n A n om a lie P om p a de l V uo to 13 , 8 3 % 9 ,56 % 5,8 8 % Im p ia nti c o n A n om a lie C on d utt ura V uo to Im p ia nti c o n A n om a lie C on d utt ura L at te 16 , 6 5 % 16 , 8 9 % 3 7 , 19 % Im p ia nti c o n A n om a lie G ru pp i M u ng itu ra Im p ia nti c o n A n om a lie P uls a to ri Im p ia nti c o n A n om a lie R eg o lat ore NUMERO CONTROLLI ESEGUITI 2.332 NUMERO IMPIANTI CONTROLLATI 1.361 NUMERO GRUPPI CONTROLLATI 10.836 CONCLUSIONI In conclusione di questa relazione vorrei sottolineare la delicatezza del momento che stiamo attraversando. E’ un passaggio strategico e per certi versi “storico”: tutto non sarà più come prima. La riorganizzazione su base regionale del nostro sistema è una pagina già scritta da cui partire per rilanciare la nostra organizzazione. Servirà il massimo impegno e disponibilità per affrontare le sfide difficili che ci attendono. Abbiamo esperienza e capacità, lo possiamo dire con orgoglio, per guidare questa trasformazione verso la giusta direzione di una nuova struttura organizzativa, presupposto essenziale per mantenere e migliorare i servizi agli allevatori. Con questo spirito e con questa volontà, a nome di tutto il Consiglio d’Amministrazione ringrazio i Soci, Dipendenti, Collaboratori, il direttore del Bollettino Agricolo, il Collegio Sindacale, la Direzione, tutte le Organizzazioni Professionali Agricole e Cooperative e la Pubblica Amministrazione per il sostegno che ci è stato sempre assicurato e, ne sono certo, non verrà a mancare in futuro una fattiva collaborazione che ci permetterà di raggiungere ulteriori importanti risultati. IL PRESIDENTE Maurizio Dr. Garlappi