Come nasce l`Atlante [file]

Transcript

Come nasce l`Atlante [file]
1
Centro per l’integrazione scolastica
e la piena realizzazione dei non vedenti
Brescia – Viale Piave n. 46
Tel. 030/360764
Fax 030/3367223
[email protected]
[email protected]
[email protected]
“L’ATLANTE DI CLAUDIA”
Premessa
Nato dall’esigenza di realizzare sussidi specifici per lo studio della geografia, fruibili da
utenti ipovedenti medi e gravi, non realizzato ingrandendo semplicemente gli allegati
dei testi curriculari, abbiamo realizzato, in via del tutto sperimentale, alcune cartine
fisiche e politiche di paesi europei, avvalendoci del programma d’elaborazione
d’immagini “PHOTO DELUXE”.
Dopo una prima fase dedicata alla verifica di tali sussidi, risultati efficaci sia nello
svolgimento d'attività didattiche curriculari, sia differenziate, non però estendibili ad
un bacino d’utenza standardizzabile (a causa della molteplicità di forme d’ipovisione),
abbiamo cercato alcune soluzioni che potessero facilitarci nella realizzazione degli
stessi, ma soprattutto che fossero flessibili per l’utenza. Questo, a fronte di necessità
dettate da diverse esigenze visive, quali la configurazione del monitor, il contrasto
delle immagini, la luminosità e la dimensione dei testi, la fruibilità da parte di soggetti
non vedenti o per coloro che avessero difficoltà di tipo motorio.
Memori dell’esperienza maturata in questi anni nell’utilizzo di SOFTWARE didattici per
ipovedenti, ci siamo posti alcune domande circa i concetti guida cui attenerci
nell’ipotesi di realizzarne uno, individuando tre parole chiave quali:
-
quella della multimodalità, intesa quale massima espressione di
flessibilità e adattabilità
-
quella della multimedialità, intesa quale massima espressione di fruibilità,
basata sull’utilizzo di diversi supporti mediali (cartaceo, uditivo, visivo)
-
quella della libera diffusione, che permettesse di diffondere gratuitamente il
software
Consapevoli di non avere le competenze necessarie a realizzare un software con tali
caratteristiche, abbiamo contattato, sia l’autore del programma didattico “10 dita”,
Franco Frascolla, al quale abbamo sottoposto alcuni quesiti circa l’analisi delle
immagini elaborate, sia l’insegnante Ivana Sacchi e Dario Mazzoldi, quali autori di
programmi didattici facilitati per la scuola dell'obbligo.
Siamo così giunti all’idea di creare un programma didattico interattivo che, partendo
da cartine in bianco e nero, desse la possibilità di scegliere i parametri più idonei al
visus di ogni utente (colore, ingrandimento, luminosità, ecc.), cui allegare schede
descrittive sintetiche da consultare sia attraverso la lettura a monitor, sia attraverso
sintesi vocale.
Introduzione
Nelle scuole, infatti, è sempre più diffuso l'uso del computer come strumento di lavoro
quotidiano per gli alunni disabili, soprattutto con minorazione visiva o motoria.
Si tratta indubbiamente di uno strumento efficace, valido e avvincente, che spesso
riesce a colmare, nelle attività curriculari, le difficoltà dettate dalla minorazione.
Le persone con ridotta capacità motoria o minorazione visiva, ad esempio, incontrano
diverse difficoltà quando decidono, per lavoro, scuola o interesse personale, di usare il
computer per discipline più complesse.
Da diversi anni il problema dell’accesso dei disabili alle tecnologie informatiche è
oggetto d’interesse da parte di numerosi ricercatori e produttori, sia di hardware, sia
di software.
Per chi, pur affetto da qualche menomazione, si vuole accostare alle nuove tecnologie
il mercato offre una vasta gamma di soluzioni.
Il problema sta oggi nella difficoltà di scelta e orientamento tra i numerosi e diversi
prodotti offerti. Senza dover ricorrere a soluzioni tecniche particolari, ogni computer
dispone d'alcune preziose risorse che, se conosciute ed utilizzate correttamente,
permettono di risolvere alcuni tra i più comuni problemi d’accesso e di contribuire
sensibilmente a ridurre alcune difficoltà ricorrenti.
Si tratta, come detto, di soluzioni d’uso generale, previste e inserite fin dall’origine in
tutti i computer e Windows appare, rispetto ai precedenti sistemi operativi,
particolarmente dotato di queste utilità.
Grazie all'impiego di tecnologie particolari, come tastiere speciali, mouse adattati,
sistemi d’accesso alternativi ecc., si possono superare molti ostacoli. Per gli
adattamenti hardware, quindi, non mancano certo risorse adeguate.
Ma ben diverso è il discorso sul software.
A scuola, infatti, quella che si fa maggiormente sentire è la mancanza di programmi
adeguati per le varie esigenze specifiche come la geografia, la matematica, le scienze,
etc.
In questo contesto vale la regola che deve essere il computer a adattarsi all'utente e
non viceversa. Se poi l'utente è un bambino con difficoltà, questa regola diventa
veramente un imperativo categorico.
Non sempre il software didattico è accessibile ai minorati della vista, in quanto è
necessario l’uso del mouse e non è personalizzabile l’aspetto grafico.
Un raro esempio sono i programmi che nascono dalla collaborazione tra la maestra
Ivana Sacchi, autrice dei programmi stessi (ivana.it), l’Istituto Cavazza, in particolare
del CISAD, (cisad.it) di Bologna e il Centro non vedenti di Brescia.
I software hanno valore didattico perché danno la possibilità ai bambini ciechi e
ipovedenti di poter compiere esercizi al computer con la classe, favorendo nello stesso
tempo un approccio "ludico" ai più piccoli.
Concetto d’ipovisione
Mentre la cecità è un concetto ben circoscritto, la varietà dell'ipovisione e la
complessità del residuo visivo rendono particolarmente difficile la comprensione delle
conseguenze di questa grave disabilità.
Come, cosa, quanto, quando veda, sono le domande più frequenti che si pongono
coloro che per ragioni diverse si trovano in relazione con persone ipovedenti.
La risposta, però, può essere data solamente dalla persona ipovedente stessa che non
può spiegarci ciò che non vede e tanto meno può chiarire la differenza della sua
visione rispetto ad una "normale".
L'ipovedente, in senso generico, può presentare molteplici quadri diagnostici, con
profili sintomatologici che vanno, per esempio, dalla riduzione della capacità di
fissazione, alla difficoltà di coordinazione dei movimenti oculari; da difficoltà
d’esplorazione visiva, alla riduzione del campo di fissazione o del campo visivo; dalla
sensibilità al contrasto, alla difficoltà nel percepire i colori, etc.
Il problema è quindi molto più complesso di quanto si penserebbe. La riduzione del
visus riguarda, ad esempio, l’aspetto qualitativo della visione; la riduzione del campo
visivo, invece, riguarda l’aspetto quantitativo.
Bisogna poi tener ben presente, che alcuni soggetti ipovedenti hanno bisogno di
lavorare in particolari ambientazioni luminose: alcuni, ad esempio, preferiscono la luce
indiretta e non abbagliante, altri la luce diretta e intensa.
Lo studio della geografia
La geografia non può essere considerata in assoluto una disciplina difficile, eppure,
così come accade per storia e scienze, un numero considerevole d’alunni incontra
difficoltà nel suo studio.
Ciò è spesso determinato dall'approccio nozionistico che i libri di testo propongono agli
alunni, chiamati a memorizzare un numero elevato d’informazioni.
Pur muovendosi all'interno degli argomenti contenuti nei programmi ministeriali di
geografia per la scuola elementare e media, “L’Atlante di Claudia”, propone un
approccio originale, che consente all'alunno un apprendimento facilitato attraverso:
-
l’eliminazione d’informazioni non indispensabili;
-
evidenziando quelle essenziali;
-
impostando la configurazione visiva opportuna;
-
proponendo schede d’approfondimento utili in attività d'integrazione e d’attività
differenziate da quelle curriculari.
Le caratteristiche principali dell’”Atlante di Claudia” sono:
-
l’amichevolezza, in quanto il programma prevede un approccio ludico (il software
si adatta al bambino) attraverso giochi d’esercitazione;
-
la flessibilità, in quanto il programma risponde alle necessità d’alunni molto
diversi tra loro per età e per difficoltà di tipo sensoriale, motorio e cognitivo;
-
la facilitazione d’accesso, in quanto l’atlante può essere usato facilmente da
alunni con problemi d’ipovisione medio-grave e da alunni con difficoltà motorie.
Tutto ciò grazie:
1) all’acceso da tastiera, il mouse non è indispensabile e se utilizzato si può
personalizzare;
2) alla configurazione di colori, contrasti e ingrandimento personalizzabile o
scegliendo tra combinazioni predefinite;
3) alla possibilità di stampare carte mute in bianco/nero e a colori;
4) al supporto della sintesi vocale che legge i vari elementi e le schede
d’approfondimento;
5) alla possibilità di inserire appunti che l’alunno si prepara personalmente;
6) al fatto che il programma è “aperto”, cioè aggiornabile con nuove unità.
Struttura delle unità di studio:
 le immagini(le immagini proposte attivano la concentrazione visiva
dell’alunno, sia attraverso la riduzione degli elementi iconografici, sia
attraverso l’utilizzo di determinati contrasti di colore);
 le schede(ogni cartina contiene una scheda tematica di approfondimento);
 le verifiche (ogni unità propone una verifica di rinforzo, sia attraverso giochi
di completamento d’immagine o di test).
Contenuti della prima edizione (aspetti fisici e politici):
-
L’Italia;
-
Le regioni dell’Italia (non sono completate le regioni fisiche)
-
L’Europa;
-
L’Africa;
-
L’Asia;
-
Le Americhe;
-
L’Oceania.
Soggetti coinvolti:
•
“Centro non vedenti” (Adriano Filippini -Fiorella Liberini)
• Insegnanti:Dario Mazzoldi (www.dariom.it [email protected]) Ivana Sacchi (www.ivana.it [email protected] )
• Esperto programmatore e di ipovisione: Franco Frascolla
([email protected])
Periodo previsto: Inizio lavori a.s. 2003-2004
prosieguo a.s. 2004-2005
Finanziamenti:
•
Centro non vedenti di Brescia– viale Piave 46 25123
Brescia
-
tel.
030
360764
fax
030
3367223
-
www.centrononvedenti.it
[email protected]
[email protected]
[email protected]
• Fondazione della Comunità Bresciana(Onlus) – via
Gramsci 17 25122 Brescia - tel. 030 46046 fax 030 40467 –
www.fondazionebresciana.org
[email protected]
Riferimenti Bibliografici
Il bambino ipovedente
Coppa, Mario; De Santis, Renato
Armando Editore s.r.l. – 1998
Omnibook – Ambiente di lavoro scolastico ad accesso facilitato- Manuale d’uso
F. Fogarolo, G. Monasteri – 1999
PROVVEDITORATO AGLI STUDI DI VICENZA - CENTRO DI DOC. E FORMAZIONE
Geografia Facile
Scataglini, Mauro
Edizioni Erickson – 2002
Cominciare con il computer: avvertenze per l’uso
Gurreschi, Massimo I.R.C.C.S. “E. Medea” – Associazione “La Nostra Famiglia”