comunicato_riordino
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SINDACATO DI POLIZIA LO SCUDO “defensores numquam servi” SEGRETERIA NAZIONALE RIORDINAAAAAAAAAAAAAA … Quante volte, da adolescenti naturalmente disordinati, ci siamo sentiti gridare, spesso da nostra madre, questa accorata “sollecitazione”, non di rado accompagnata da epiteti e minacce? Che fosse la nostra stanza, il garage o qualsiasi altro locale di casa, che si trattasse di vestiti, di giochi o di qualsiasi altro oggetto da noi lasciato ovunque meno che dove l’avevamo preso e dove avrebbe dovuto essere, la sostanza non cambiava: causavamo sempre un gran “casino”! Per questo “Riordinare” significa mettere in ordine ciò che non lo è … Questa premessa per introdurre la questione “Riordino della Carriere e dei ruoli” che, ormai, ha preso definitiva forma e che, dopo l’approvazione di ieri da parte del Consiglio dei Ministri, sarà discusso in parlamento, ove – salvo qualche lieve modifica – non potrà che essere sostanzialmente confermato l’impianto attuale. Cosa, in tempi non sospetti, ne pensasse questa sigla del riordino, chi volesse potrà verificarlo sul nostro sito www.loscudo.net. (ad esempio: http://www.loscudo.net/attachments/article/870/QUESTO_RIORDINO_FRULLATO_DISGUSTOSO.p df ). Posizione critica espressa molto tempo fa, non come chi, dopo essere stato seduto al tavolo fino al giorno prima, ora che c’è da temere il dissenso di una parte consistente della base, tardivamente “si chiama fuori” e furbescamente prende le distanze dal provvedimento. Pur essendo affiliati, con convinzione e lealtà, alla Uil Polizia e quindi alla Federazione, la nostra organizzazione non ha mai temuto di esprimersi in piena libertà e mai nessuno, ad onor del vero, ha mai tentato di impedircelo e questo fa onore proprio alla Uil Polizia, che pure sul tema ha opinioni diverse, che rispettiamo. Questa è una grande lezione di democrazia. Naturalmente questo riordino, come è inevitabile, accontenterà alcuni e scontenterà altri: da parte nostra, per non dilungarci in mille disquisizioni, sintetizziamo la nostra critica affermando che “pochi avranno molto mentre molti avranno poco (se non nulla)”. Ma la vera critica la esprimiamo nei confronti di un meccanismo perverso che ciclicamente produce “mostri” come i riordini. Un meccanismo che, dopo il “grande” e comunque imperfetto riordino del 1995, aveva la possibilità, anzi, il dovere di far funzionare la progressione delle carriere del personale della Polizia di Stato, semplicemente applicando le norme che c’erano, nei tempi previsti e invece … E invece qualcuno che ne aveva il potere e il dovere ha sbagliato, ha dormito, ha pensato ad altro (per lo più a se stesso e alla sua carriera), ricreando in circa vent’anni lo stesso “casino” che c’era prima del 1995, tanto da dover nuovamente rimettere in ordine (si fa per dire …). Con una sostanziale differenza: quello del 1995 fu un riordino che i poliziotti subìrono, causato da una scellerata sentenza di un TAR che equiparò funzionalmente i Vice Brigadieri dei carabinieri ai nostri Ispettori, causando un triangolo non proprio “amoroso” tra loro e i Sovrintendenti. Fu un riordino frettoloso, che diede l’opportunità – ai soggetti da sempre contrari alla crescita della base - di fare una azione di killeraggio nei confronti degli Ispettori, demansionandoli e facendoli rientrare “nei ranghi”. Oggi, dietro una operazione di parziale e tardiva restituzione del maltolto, gli stessi soggetti colgono l’occasione per accrescere ancor più benefici e distanze, affossando definitivamente quella “carriera aperta dalla base” nella quale, ormai, non crede più nessuno. Che dire ancora? Tornando alla premessa, come da ragazzi noi eravamo refrattari ad ammettere di aver lasciato “un casino” in casa, così chi ha ricreato la stessa confusione nelle nostre carriere non ammetterà mai di aver sbagliato clamorosamente dal 1995 a oggi, così creando le basi per questo ulteriore e insoddisfacente riordino. Se non interverrà un profondo cambiamento di mentalità, ne riparlerete - voi più giovani - tra circa vent’anni, quando – perseverando quel sistema e riproponendosi gli antichi egoismi – temiamo che “il casino” si creerà nuovamente, come una brutta storia infinita. Ai posteri. 24 febbraio 2017 Il Segretario Generale Nazionale Pietro Taccogna Affiliato “UIL POLIZIA” – Sede organizzativa Via Mario Rossi Tancredi 8 – 00143 Roma Fax 06.233231160 E-mail: [email protected] – Sito web: www.loscudo.net