Razionale, programma e CV docenti

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Razionale, programma e CV docenti
Percorsi diagnostico-terapeutici nelle patologie osteoarticolari.
Percorso condiviso tra Specialista e Medico di Medicina Generale.
Studio Medico Dott. Prono - Via Anagni, 150 - 00171 Roma
15/06/2013
RAZIONALE
Secondo l'Arthritis Foundation, con la dicitura "Artropatie" o "Malattie osteoarticolari," si
includono circa 100 differenti patologie, che colpiscono le articolazioni e sono frequentemente
causa di dolore e limitazione funzionale.
Quelle di tipo cronico-evolutivo e a evoluzione potenzialmente invalidante, affliggono in Italia circa
5,5 milioni di persone, con la seguente distribuzione:
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Osteoartrosi (70%),
Reumatismi extra-articolari (12,7%),
Artrite reumatoide (7,4%),
Spondilite anchilosante e altre spondiloenteso-artriti sieronegative (5,5%),
Gotta e altre artropatie microcristalline (2%),
Connettiviti (0,6%),
Reumatismo articolare acuto o Malattia reumatica (0,01%),
Altro (1,8%).
L’artrosi rappresenta una delle principali patologie dell’età adulta e ha un importante impatto sulla
qualità di vita dei pazienti; il principale bersaglio dell’artrosi è la cartilagine articolare con un
successivo coinvolgimento dell’osso subcondrale e delle strutture periarticolari.
È più frequente negli anziani con una leggera prevalenza nel sesso femminile e rappresenta, fra le
sindromi dolorose, quella a più elevato costo sociale. Viene oggi considerata dai più come un
gruppo eterogeneo di condizioni morbose, che finiscono con l'approdare ad un comune quadro
istopatologico e radiografico. Il quadro clinico è fondamentalmente caratterizzato da dolore e
limitazione funzionale che può evolvere verso la deformità con compromissione delle attività della
vita quotidiana.
L’artrosi si distingue in primaria e secondaria.
La forma primaria riconosce una base genetica di predisposizione dell'individuo, su cui si
inseriscono ulteriori fattori non chiaramente identificati; è più frequentemente localizzata alle mani
e ha in genere, a riprova della base genetica, una trasmissione ereditaria da madre a figlia, con una
penetranza incompleta nel sesso maschile. La forma secondaria è invece correlabile a chiari
disequilibri dell’omeostasi articolare (eccesso ponderale, traumatismi articolari, pregresse fratture,
deviazioni assiali, etc).
Anche i reumatismi extra-articolari localizzati (tendiniti, borsiti,etc) hanno un importante impatto
sulla qualità di vita dei pazienti; spesso posso essere spia di ulteriori sottostanti problematiche che il
MMG deve assolutamente considerare al fine di poter correttamente effettuare il corretto
inquadramento diagnostico e prescrivere gli accertamenti e la terapia ottimale.
Il Corso ha lo scopo di sensibilizzare i MMG sulle problematiche connesse alle patologie a carico
dell’apparato osteoarticolare, quali l’artrosi e le patologie muscolo-scheletriche che sono quadri
morbosi estremamente frequenti e cronici, a presentazione eterogenea, che gli stessi MMG si
trovano quotidianamente a dover affrontare.
L’elevata incidenza delle patologie osteoarticolari e delle loro complicanze, dovute anche
all’aumento dell’età media della popolazione, impone un’attenzione sempre maggiore a queste
patologie. Per tale motivo un’opportuna gestione è indispensabile nell’ottica della riduzione di
incidenza delle gravi complicanze e del controllo nel tempo della loro evoluzione. Il Medico di
Medicina Generale deve confrontarsi sempre più con le problematiche connesse a tale malattia e
governarla. Il primo livello d'intervento si svolge presso l'ambulatorio del MMG ed è pertanto
importante delineare le modalità del percorso diagnostico, clinico e terapeutico.
Lo specialista rappresenta per il MMG il riferimento naturale per il completamento dell'iter
diagnostico. Creare e affinare un rapporto tra MMG e Specialista rappresenta, pertanto, un obiettivo
primario da perseguire al fine di migliorare lo stato di salute del cittadino utente. Un corso di
aggiornamento teorico-pratico che migliori la conoscenza del MMG sull’appropriatezza dei percorsi
diagnostici e terapeutici nelle patologie osteoarticolari è pertanto essenziale per migliorare lo stato
di salute dei pazienti e conseguire l’ottimizzazione dei costi a carico della società e del sistema
sanitario.
In considerazione della notevole frequenza con cui negli studi medici si presentano pazienti che
lamentano una patologia osteoarticolare si è scelto d’approfondire tale aspetto nell’ottica di
migliorare la capacità diagnostica, clinica e terapeutica del MMG. In tal modo si intendono ridurre,
nel contempo, sia le consulenze specialistiche sia la prescrizione di esami inutili e/o poco
appropriati. L’obiettivo auspicabile è accorciare le liste di attesa negli ambulatori specialistici,
evitare la spola dei pazienti in diverse strutture diminuendo la spesa sanitaria ma soprattutto
aumentare l’appropriatezza nella gestione dei pazienti affetti da patologia osteoarticolare.
Ci si propone pertanto di migliorare le competenze del MMG al fine di identificare i pazienti che
presentino sintomi compatibili con la patologia osteoarticolare e di avviare un primo approccio
diagnostico e il più idoneo percorso clinico-terapeutico.
Il Corso avrà un approccio molto pratico che non partirà dal solito inquadramento sistematico
presente nei trattati ma dai sintomi del paziente. Verranno quindi discussi in prima istanza i sintomi
che devono sollevare nel medico il sospetto di una patologia osteoarticolare e la modalità e le
circostanze della loro insorgenza. Nel vasto panorama delle scelte terapeutiche bisognerà tener
conto dei risultati immediati e a distanza, delle complicanze, del costo e delle esigenze del paziente
(correlate al tipo di vita, all’età, alla storia personale e familiare). Verranno poi discussi i principali
esami da richiedere per accertare l’origine della patologia e valutare il grado di gravità e le
conseguenti principali opzioni terapeutiche mediche e chirurgiche.
L’evento formativo coinvolge Specialisti e MMG.
Lo Specialista, in qualità di Relatore, viene ospitato presso l’ambulatorio dove si svolge l’evento.
La tavola rotonda d’apertura, è un momento d’incontro e di confronto fra Specialista e MMG al fine
di costruire un approccio condiviso al paziente con patologie osteoarticolari definendo esattamente i
compiti delle parti.
Successivamente, lo Specialista svolge, prima, la parte teorica, introduttiva, in cui vengono
analizzati i meccanismi di base del danno osteoarticolare, la sintomatologia e la clinica dell’artrosi e
delle patologie muscolo scheletriche e presenta, poi, dei casi clinici, coinvolgendo attivamente i
partecipanti attraverso domande e la produzione di un rapporto finale.
Casi clinici presentati e discussi durante la sessione
CASI CLINICI Prof. Lorenzo Cavagna
CASO CLINICO n° 1 - Spalla
C.M. 65 anni, maschio, forte fumatore dall’età di 14 anni, attualmente 20 sig/die. Da 3 settimane
dolor alla spalla destra, continuo, con impotenza funzionale. Viene trattatato prima con FANS
sistemici, senza beneficio. Ecograficamente si rilevano una borsite sub-acromion deltoidea e segni
di tendinosi al sovraspinato di destra, in assenza di segni di rottura. Si procede ad infiltrazione
locale con metilprednisolone + lidocaina senza beneficio. Nel contempo insorge tosse stizzosa,
marcata. Obiettivamente ottusità alla percussione dell’apice polmonare destro; alla radiografia
torace opacità apicale destra. Nel sospetto di una sindrome di Pancoast, esegue ulteriori
accertamenti che portano all’identificazione di una neoplasia dell’apice polmonare, confermando
pertanto il sospetto. Viene sottoposto ad intervento chirurgico di asportazione della neoplasia; è
tuttora in follow-up. Regressione del dolore alla spalla dopo l’intervento
CASO CLINICO n° 2 - Spalla
B.G. 75 anni, femmina. Anamnesi negativa. Improvvisa comparsa di dolor e tumor alla spalla
destra, con impotenza funzionale. Inizia trattamento con FANS senza beneficio; nel frattempo
esegue ecografia locale con evidenza di marcata distensione della borsa subacromion deltoidea e del
tendine del capo lungo del bicipite; presente anche versamento articolare. All’ecografia inoltre non
evidenziabile la cuffia dei rotatori, come da rottura completa della medesima. Si esegue
artrocentesi con evacuazione di 40 cc di liquido sinoviale francamente emorragico. Alla colorazione
a fresco con rosso di alizarina evidenza di inclusioni con le caratteristiche dei cristalli di
idrossiapatite. Diagnosi di spalle emorragica senile. Si programma lavaggio articolare di spalla;
procedura eseguita senza problemi, con risoluzione del problema. Iniziata fisioterapia per recupero
funzionale.
CASO CLINICO n° 3 - Colonna
G.G. 38 anni, femmina. Riferisce presenza da anni di dolore lombare mattutino con episodi di
sciatica bilaterale. Nell’ultimo mese peggioramento dei sintomi, con marcati dolor alla colonna e
peggioramento della sintomatologia sciatalgica. Un trial con steroide i.m. non porta ad alcun
miglioramento. Alla radiografia del bacino si rilevano reperti come da sacroileite destra; indagando
le caratteristiche della sciatalgia emerge che si interrompe al cavo popliteo e che mai in passato si
era estesa sino al piede. Inizia trial con FANS in cronico che portano alla risoluzione del quadro.
Conferma RM della sacroileite, evidenza di HLA B27 positività. Diagnosi: spondilite anchilosante.
CASO CLINICO n° 4 - Ginocchio
F.M. 42 anni, maschio. Eccesso ponderale (BMI 27). Svolge regolare attività fisica (calcio a 5
settimanalmente). Incomincia a lamentare dolor al ginocchio sinistro, lieve, che viene sottovalutato
dal paziente. I dolori peggiorano e il paziente risulta limitato nelle deambulazione e nel carico. Dal
punto di vista obiettivo, l’articolarità è mantenuta e non emergono segni di sofferenza
legamentosa/meniscale. Dolor alla palpazione dell’inserzione dei tendini della zampa d’oca sin.
Conferma ecografica della distensione della borsa della zampa d’oca. Si esegue infiltrazione locale
con metilprednisolone e lidocaina; si raccomanda riposo e calo ponderale. Risoluzione del problema
CASI CLINICI Prof. Giovanni Iolascon
CASO CLINICO n° 1 - Colonna
G. V. maschio, 43 anni, camionista. Si presenta al nostro ambulatorio lamentando dolore in zona
lombare con irradiazione nella regione posteriore della coscia e della gamba a destra. All’anamnesi
il paziente riferisce dolore da tre settimane con difficoltà nel salire e scendere le scale, nel vestirsi e
nello svolgere numerose attività della vita quotidiana. Il dolore si accentua in posizione seduta e
dalla zona lombare si irradia al gluteo, nella faccia posteriore della coscia e della gamba fin sotto la
pianta del piede a destra. All’ ispezione il rachide si presenta in leggera flessione con movimenti di
flessione ed estensione attiva limitati e deviazione laterale della colonna lombare (scoliosi
antalgica). Alla valutazione dei riflessi osteotendinei l’achilleo mostra iporiflessia. Sono presenti
alterazioni della sensibilità con parestesie (formicolio) e ipostesie. Segno di Lasegue positivo. La
manovra di Wasserman risulta negativa. Il programma terapeutico prevede un approccio non
farmacologico (esercizio terapeutico, tutore) e farmacologico (antiflogistici/analgesici).
CASO CLINICO n° 2 - Ginocchio
E. L. maschio,67 anni,pensionato. Giunge in ambulatorio per un dolore al ginocchio destro in sede
antero-mediale. All’ispezione è presente una deviazione dell’arto in varismo. Il paziente lamenta:
dolore in sede mediale di tipo meccanico che si esacerba con il movimento e si riduce con il riposo;
rigidità che migliora con il movimento; contratture dolorose post-attività. All’ E.O. si rileva
pastosità del tessuto periarticolare, ballottolamento rotuleo con presenza di versamento. Si riscontra,
inoltre, contrattura in flessione del ginocchio di 20° e limitazione della flessione. Alla
mobilizzazione è rilevabile scroscio articolare. L’MMT evidenzia una riduzione della forza del
quadricipite rispetto al controlaterale. Il programma terapeutico prevede un approccio non
farmacologico (esercizio terapeutico, nutrizionale) e farmacologico (antiflogistici/analgesici).
CASO CLINICO n° 3 - Anca
A. C. donna, 66 anni, insegnante. BMI= 30. Da circa 20 gg lamenta dolore insistente a livello della
faccia mediale del ginocchio sinistro con difficoltà nel salire le scale per riduzione di forza dell’arto
inf. sinistro. La gonalgia non trova sollievo nonostante ripetute applicazioni di ghiaccio. All’E.O. si
evidenzia ginocchio valgo bilaterale, arto inf. sinistro in lieve flessione, adduzione e rotazione
esterna. Manovra di intra ed extrarotazioine dell’anca sx estremamente dolorosa con notevole
riduzione del ROM. Il programma terapeutico prevede un approccio non farmacologico (esercizio
terapeutico) e farmacologico (antiflogistici/analgesici).
CASI CLINICI Prof.ssa Giulia Letizia Mauro
CASO CLINICO n° 1 - Colonna
G. L. è una donna di 58 anni, ipertesa in trattamento farmacologico ed in sovrappeso (BMI: 29),
infermiera, senza precedenti patologici di rilievo. Riferisce una storia di episodi ricorrenti di
lombalgia da diversi anni, per cui esibisce esame radiografico rachide in toto, che evidenzia
“spondilo-discoartrosi con osteofiti marginali e riduzione degli spazi intersomatici della cerniera
lombo-sacrale”, eseguito tre anni prima.
Da circa 4 mesi lamenta una riacutizzazione della sintomatologia algica, che migliora con il riposo,
al rachide lombare con irradiazione agli arti inferiori maggiore a sinistra. All’esame obiettivo si
rileva il ROM limitato e dolente ai medi gradi su tutti i piani dello spazio e la contrattura dei
muscoli paravertebrali di grado moderato. Quindi si consiglia di eseguire un esame Rx rachide
lombosacrale in 2 proiezioni, al fine di evidenziare una possibile progressione della patologia
osteoartrosica.
Si prescrive inoltre un trattamento farmacologico con FANS e miorilassanti associato, previa visita
fisiatrica, ad un progetto-programma riabilitativo consistente in terapia fisica (TENS, laser,
magnetoterapia) e rieducazione funzionale (esercizio terapeutico individuale). Le diverse strategie
terapeutiche mirano ad ottenere un sinergismo d’azione per il reinserimento della paziente nelle
attività di vita lavorativa e familiare.
CASO CLINICO n° 2 - Ginocchio
S.S. è un avvocato di 57 anni, fumatore e leggermente in sovrappeso, che lamenta dolore al
ginocchio sinistro, con progressiva limitazione funzionale, riduzione dell’autonomia di marcia e
grave difficoltà nel salire e scendere le scale. La sintomatologia algica si riduce fin quasi a
scomparire durante le fasi di riposo, mentre al mattino, al risveglio, si presenta particolarmente
intensa con rigidità che permane per circa 10-15 minuti. In anamnesi patologica remota il paziente
riferisce che, a causa di una sintomatologia algica severa, persistente da diverso tempo e non
responsiva a trattamento conservativo, all’età di 52 anni veniva sottoposto ad intervento di
osteotomia tibiale di addizione per ginocchio varo.
All’E.O. il ginocchio si presenta caldo e tumefatto; si rileva la presenza di dolore alla
digitopressione sull’emirima mediale. Il ROM risulta completo ma dolente ai medi gradi sui piani
dello spazio. I test per i legamenti crociati e collaterali e le prove meniscali si rivelano negativi.
Si prescrive esame Rx-grafico del ginocchio sinistro sotto carico in due proiezioni al fine di valutare
l’eventuale insorgenza di processi degenerativi e successivamente viene consigliata la terapia
farmacologica in sinergismo con il trattamento riabilitativo.
CASO CLINICO n° 3 - Anca
M.B. è una donna di 60 anni in sovrappeso, insegnante di scuola materna. Da circa sette mesi
lamenta insorgenza di intensa sintomatologia dolorosa a livello della regione inguinale sinistra,
spesso irradiata al gluteo e al ginocchio omolaterale con progressiva limitazione funzionale e
riduzione dell’autonomia di marcia (circa 250m); riferisce inoltre saltuaria assunzione di analgesici
con scarso beneficio. Dunque si somministra scala di valutazione soggettiva per l’algia (VAS scale)
che evidenzia come durante il riposo, il dolore si attenui fino a scomparire, mentre al risveglio
appare più intenso in particolare nel passaggio dalla posizione seduta all’ortostatismo e durante i
primi passi. Esibisce inoltre esame radiografico eseguito circa 3 anni prima, che mostra riduzione
dell’interlinea articolare e osteofitosi marginale all’anca sinistra. All’E.O. si evidenzia, grazie
all’utilizzo di test specifici, limitazione dolorosa dell’ampiezza dei movimenti sui tre piani dello
spazio. Si richiede nuovo esame Rx grafico e visita specialistica che conferma la diagnosi di
coxartrosi sinistra ed esclude altre ipotesi. Si prescrive pertanto, terapia farmacologica associata ad
un progetto-programma riabilitativo individuale per la risoluzione del dolore e il ripristino della
funzionalità articolare al fine di ottenere il recupero dell’autonomia nello svolgimento delle ADL.
Una volta presentata la storia clinica del paziente, il caso clinico si sviluppa con una serie di
domande (quali approfondimenti clinici, quale ipotesi diagnostica, quale trattamento adottare etc) le
cui risposte sono caratterizzate da elevati livelli di complessità e criticità decisionale. L’obiettivo
didattico è quello di suscitare consapevolezza nei discenti di un percorso di analisi e diagnosi più in
linea possibile con il quadro clinico del singolo paziente, facendo loro acquisire strumenti valutativi
efficaci e performanti. In particolare in tutti i casi clinici si arriverà alla conclusione che il
trattamento più idoneo non è mai uno solo ma una combinazione di più trattamenti diversi.
Nell’ultima parte dell’evento, infine, lo specialista è a disposizione per la fase eminentemente
pratica che si traduce nella visita specialistica di alcuni di pazienti, afferenti all’ambulatorio,
precedentemente selezionati dai MMG tramite apposito questionario.
L’evento fa parte del Progetto OSTEOS (OSTEoarticular pathOlogieS Management), progetto
formativo a carattere nazionale.
PROGRAMMA SCIENTIFICO
Le problematiche, le esigenze e il ruolo del Medico di
08.30-08.50 Medicina Generale
LUIGI MARIO COFONE
Tavola rotonda con
dibattito tra esperti
08.50-09.10
Il dolore artrosico: diagnosi differenziale
LUIGI MARIO COFONE
Relazione su tema
preordinato
09.10-09.30
Artrosi: valutazione clinica e strumentale
LUIGI MARIO COFONE
Relazione su tema
preordinato
09.30-10.00 Artrosi: percorsi terapeutici
LUIGI MARIO COFONE
Relazione su tema
preordinato
10.00-10.30 Reumatismi extrarticolari localizzati
LUIGI MARIO COFONE
Relazione su tema
preordinato
10.30-11.30
Analisi e discussione di casi clinici
LUIGI MARIO COFONE
Approccio clinico e funzionale: dall’analisi dei sintomi alla
12.30-15.30 cura del paziente
LUIGI MARIO COFONE
15.30-16.00
Test di verifica dell’apprendimento
LUIGI MARIO COFONE
Lavoro a piccoli
gruppi su problemi e
casi clinici con
produzione di
rapporto finale
Esecuzione diretta di
tutti i partecipanti di
attività pratiche o
teoriche. Spazio
dedicato alla visita
specialistica dei
pazienti selezionati
tramite apposito
questionario e analisi
dei risultati.
Verifica con
questionario
C.V. RESPONSABILI SCIENTIFICI E RELATORI
LORENZO CAVAGNA
Ricercatore confermato.
Unità Operativa Complessa di Reumatologia.
Università degli Studi e Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo – Pavia
FORMATO EUROPEO
PER IL CURRICULUM
VITAE
INFORMAZIONI PERSONALI
Nome
LORENZO CAVAGNA
Indirizzo
Telefono
Fax
E-mail
Nazionalità
Data di nascita
ESPERIENZA LAVORATIVA
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di
lavoro
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
• Principali mansioni e
responsabilità
[email protected]
Italiana
07/07/1970
2002 a tuttora
Università degli Studi di Pavia, Corso Strada Nuova 65, Pavia
Università degli Studi; Cattedra di Reumatologia
Ricercatore confermato in reumatologia; convenzionato con
Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo (PV)
Responsabile clinico di: DH/MAC, ambulatorio farmaci biologici,
ambulatorio osteoporosi, ambulatorio lupus eritematoso sistemico,
ambulatorio sindromi antisintetasiche.
Responsabile presso la propria struttura delle attività di ricerca sul
Lupus eritematoso sistemico, sulla miopatie infiammatorie idiopatiche,
sull’ipertensione arteriosa polmonare e sull’interessamento interstiziale
polmonare nelle connettiviti, in collaborazione con centri italiani e
stranieri; collabora a ricerche sull’epidemiologia delle malattie
reumatiche a livello nazionale.
E’ titolare del corso Integrato “Aspetti medici dell'età anziana e
medicina fisica riabilitativa”, dove insegna il modulo di Reumatologia
Inoltre svolge attività di docenza in Reumatologia presso:
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia;
Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia;
Corso di Laurea in Fisioterapia, Università di Pavia;
Corso di Laurea Terapisti occupazionali, Università di Pavia
Corso di Laurea Tecnici ortopedici, Università di Pavia
Partecipa in qualità di responsabile di corso alle commissioni istituite
per gli esami di profitto del:
Corso di Laurea di Scienze Motorie, Università di Pavia;
Partecipa alle commissioni istituite per gli esami di profitto del:
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia,
Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia;
Corso di Laurea in Fisioterapia, Università di Pavia;
Corso di Laurea Terapisti occupazionali, Università di Pavia
Corso di Laurea Tecnici ortopedici, Università di Pavia
Si occupa dell'attività di tipo seminariale del:
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia
Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia,
Corso di Laurea di Scienze Motorie, Università di Pavia;
Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia;
Corso di Laurea in Fisioterapia, Università di Pavia;
Corso di Laurea Terapisti occupazionali, Università di Pavia
Corso di Laurea Tecnici ortopedici, Università di Pavia
Predispone tesi di Laurea presso:
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia,
Corso di Laurea di Scienze Motorie, Università di Pavia;
Predispone tesi di Specializzazione presso:
Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia;
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
• Date (da – a)
• Nome e tipo di istituto di
istruzione o formazione
• Principali materie / abilità
professionali oggetto dello studio
• Qualifica conseguita
• Livello nella classificazione
nazionale (se pertinente)
PRIMA LINGUA
1984-2002
Diploma di maturità scientifica conseguito a Voghera nel 1989
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Pavia
in data 20/07/1995, con la votazione di 110/110 e lode
Specializzazione in Reumatologia presso l'Università degli Studi di
Milano in data 11/11/1999, con la votazione 70/70 e lode
Titolare dall'1/4/2001 al 30/9/2002 della borsa di studio dell'IRCCS
Policlinico San Matteo "Autotrapianto di cellule staminali periferiche
nell'artrite reumatoide refrattaria alle terapie convenzionali"
Medicina e Chirurgia; reumatologia
Specializzazione in reumatologia
ITALIANO
ALTRE LINGUE
• Capacità di lettura
• Capacità di scrittura
• Capacità di espressione orale
TERIORI INFORMAZIONI
INGLESE E FRANCESE
OTTIME
BUONE
BUONE
AUTORE DI NUMEROSE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SU RIVISTE RECENSITE
INTERNAZIONALI IN LINGUA INGLESE E INDICIZZATE (Pub MED, ISI, Web of
Knowledge, Scopus); RELATORE A NUMEROSI CONGRESSI DI INTERESSE NAZIONALE
ED INTERNAZIONALE
Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. art. 76 del DPR 445/2000, le dichiarazioni mendaci, la
falsità negli atti e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il
sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dalla Legge 196/03.
Pavia, 8 gennaio 2013
NOME E COGNOME (FIRMA)
__________________________________________
Lorenzo Cavagna
Articoli pubblicati su riviste indicizzate e con impact factor
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AP, Mazzaglia G. Epidemiology of gout and hyperuricemia in Italy during the years 2005-2009: a nationwide,
population-based study Ann Rheum Dis 2012 Jun 26. [Epub ahead of print]
1. Pagella F, Canzi P, Matti E, Giourgos G, Caporali R, Cavagna L. Sinonasal surgery in wegener's granulomatosis:
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20. Caporali R, Bugatti S, Bruschi E, Cavagna L, Montecucco C. Autoantibodies to heterogeneous nuclear
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trait: Clinical, serologic and immunogenetic profile. Joint Bone Spine 2004;71:117-20.
23. Caporali R, Cavagna L, Bellosta M, Bogliolo L, Montecucco C. Inflammatory myopathy in a patient with
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Articoli pubblicati su riviste senza impact factor ma indicizzate su Scopus e Web of Knowledge
1.
Caporali R, Cavagna L, Montecucco C. Pain in arthritis Eur J Pain Supplements 2009;3:123-7.
2.
Montecucco C, Cavagna L, Caporali R. Pain and rheumatology: An overview of the problem. Eur J Pain
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3.
Caporali R, Cavagna L, Esposito C, Montecucco C. The microscopic polyangiitis. Progressi in Reumatologia
2004;5:257-64.
4.
Rossi S, Caporali R, Cavagna L, Bugatti S, Montecucco C. Anti-neutrophil cytoplasmic antibodies (ANCA).
Progressi in Reumatologia 2004;5:364-72.
5.
Cavagna L, Caporali R, Bobbio-Pallavicini F, Montecucco C. Cutaneous involvement in dermatomyositis.
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6.
Montecucco C, Caporali R, Cavagna L. Therapy of necrotizing arteritis. Progressi in Reumatologia
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7.
Cavagna L, Caporali R, Bogliolo L, Montecucco C. Cardiovascular involvement in rheumatoid arthritis.
Progressi in Reumatologia 2002;3:72-6.
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Bobbio-Pallavicini F, Epis O, Cavagna L, Caporali R, Montecucco C. Compressive cervical myelopathy due to
massive periodontoid calcium pyrophosphate crystal deposition]. Reumatismo 2001;53:312-5.
9.
Cavagna L, Rossi P, Bogliolo L, Antoniazzi E, Gelmi C, Caporali R, et al. Early electroretinografic changes in
elderly RA patients treated with hydroxychloroquine. Reumatismo 2002;54:226-31.
GIOVANNI IOLASCON
Professore associato.
Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche
Seconda Università degli Studi di Napoli.
FORMATO EUROPEO
PER IL CURRICULUM
VITAE
INFORMAZIONI PERSONALI
Nome
GIOVANNI IOLASCON
Indirizzo
Telefono
Fax
E-mail
Nazionalità
Data di nascita
[email protected]
Italiana
05/11/1957 – AFRAGOLA (NA)
ESPERIENZA LAVORATIVA
• Date (da – a)
• Lavoro o posizione ricoperti
• Principali attività e responsabilità
• Nome e indirizzo del datore di
lavoro
• Tipo di attività o settore
• Date (da – a)
• Lavoro o posizione ricoperti
• Principali attività e responsabilità
• Nome e indirizzo del datore di
lavoro
• Tipo di attività o settore
Dal 2000
Professore di Medicina Fisica e Riabilitativa presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della
Seconda Università di Napoli (SUN)
Docente nei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, Fisioterapia e Podologia della SUN
Seconda Università di Napoli- Viale Beneduce , Caserta
Dal 2000
Professore di Medicina Fisica e Riabilitativa
Docente nella Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia e nella Scuola di
Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa
Seconda Università di Napoli
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
• Date (da – a)
• Titolo della qualifica rilasciata
Principali tematiche/competenze
professionali possedute
• Nome e tipo d'organizzazione
• Livello nella classificazione
nazionale
1987-1990
Diploma di specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione
Università di Napoli
.
• Date (da – a)
• Titolo della qualifica rilasciata
Principali tematiche/competenze
professionali possedute
• Nome e tipo d'organizzazione
• Livello nella classificazione
nazionale (se pertinente)
MADRELINGUA
1976-1982
Laurea in Medicina e Chirurgia
Università di Napoli
ITALIANO
ALTRE LINGUA
INGLESE
• Capacità di lettura
• Capacità di scrittura
• Capacità di espressione orale
CAPACITÀ E COMPETENZE
RELAZIONALI
Vivere e lavorare con altre persone, in
ambiente multiculturale, occupando posti
in cui la comunicazione è importante e in
situazioni in cui è essenziale lavorare in
squadra (ad es. cultura e sport), ecc.
ULTERIORI INFORMAZIONI
BUONO
ECCELLENTE
BUONO
ATTIVITÀ SOCIETARIA:
SEGRETARIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI CHIRURGIA DELL’OSTEOPOROSI (SICOST)
COMPONENTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL GRUPPO ITALIANO STUDIO BISFOSFONATI (GIBIS)
COMPONENTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI RIABILITAZIONE NEUROLOGICA
(SIRN)
SOCIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DELL’OSTEOPOROSI, DELLE MALATTIE METABOLICHE E DEL
METABOLISMO MINERALE (SIOMMMS)
SOCIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (SIOT)
SOCIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (SIMFER)
SOCIO DELL’AMERICAN ACADEMY OF PHYSICAL MEDICINE AND REHABILITATION (ISPRM)
SOCIO FONDATORE E TESORIERE DEL GRUPPO ITALIANO DI STUDIO IN ORTOPEDIA DELL'OSTEOPOROSI
SEVERA (GISOOS)
SOCIO FONDATORE E COMPONENTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA E
ORTOPEDIA (ORTOMED)
Bibliografia (elenco parziale):
200 tra articoli e abstracts pubblicati in riviste nazionali ed internazionali
Capitoli in Libri:
“Le fratture vertebrali da osteoporosi”
“ La riabilitazione alla soglie del III millennio”
“ Il Gomito”
“Yearbook on Bisphophosnates” (Ed. 2005, 2006, 2007,2008, 2011)
ALLEGATI
Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di
atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati
personali, secondo quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.
Napoli, 8
gennaio 2013
NOME E COGNOME (FIRMA)
-------------------------------Giovanni Iolascon
GIULIA LETIZIA MAURO
Professore Ordinario.
U.O.C. di “Riabilitazione” - A.O.U.P. Paolo Giaccone – Palermo
Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Odontoiatriche - Università
degli Studi di Palermo
INFORMAZIONI PERSONALI
Nome
Indirizzo
Telefono
Fax
E-mail
Nazionalità
Data di nascita
Giulia Letizia Mauro
[email protected]
Italiana
10 Febbraio 1959
ISTRUZIONE E
FORMAZIONE
Date (da – a)
Nome e tipo di istituto di
istruzione o formazione
Qualifica conseguita
Votazione
16 Luglio 1983
Università degli Studi di Palermo, Facoltà di Medicina e Chirurgia
Data
Nome e tipo di istituto di
istruzione o formazione
Qualifica conseguita
Votazione
1983
Ordine dei Medici
Data
Nome e tipo di istituto di
istruzione o formazione
Qualifica conseguita
Numero
28 Febbraio 1984
Ordine dei Medici
Date (da – a)
Nome e tipo di istituto di
istruzione o formazione
1986
Università degli studi di Napoli, I Facoltà di Medicina e Chirurgia
Laurea in Medicina e Chirurgia
110/110 con Lode, tesi degna di menzione ed ammissione al "Premio
Albanese”
Abilitazione all'esercizio della professione di Medico Chirurgo
120/120
Iscrizione all’albo
Qualifica conseguita
Votazione
Date (da – a)
Nome e tipo di istituto di
istruzione o formazione
Qualifica conseguita
Data
Sede
Corso
Data
Sede
Corso
Specializzazione in Fisioterapia
70/70 con Lode
1994
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR)
Dottore di Ricerca in Fisioterapia
2000
Assessorato Regionale per la Sanità della Regione Siciliana
“II Corso di Formazione ed aggiornamento in Etica e Management in Sanità”
2002
Assessorato Regionale per la Sanità della Regione Siciliana
“Etica e Management in Sanità”
ESPERIENZE LAVORATIVE
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
1984
Centre Hospitalier Regional et Universitaire de Saint Etienne
(France) – M.D. Gilles Bousquet
Medico volontario
Attività di ricerca ed assistenziale
Dal 1 Gennaio 1989 a 31 Ottobre 1999
Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Anatomiche Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitazione – Università degli Studi di
Palermo
Funzionario Tecnico (ex Tecnico laureato)
Attività di ricerca, didattica ed assistenziale
Dal 1 Novembre 1999 al 31 Ottobre 2002
Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche Sezione di Ortopedia e Traumatologia con Fisioterapia e Medicina dello
Sport – Università degli Studi di Palermo
Ricercatore di “Medicina Fisica e Riabilitativa” (MED/34)
Attività di ricerca, didattica ed assistenziale
Dal 1 Novembre 2002 al 31 Dicembre 2004
Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche Sezione di Ortopedia e Traumatologia con Fisioterapia e Medicina dello
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Sport – Università degli Studi di Palermo
Professore Associato di “Medicina Fisica e Riabilitativa” (MED/34)
Attività di ricerca, didattica ed assistenziale
2002
Assessorato della Salute Regione Siciliana
Fisiatra
In qualità di Specialista del gruppo di lavoro per la Medicina Fisica e
Riabilitativa ambulatoriale per la definizione dei L.E.A..
Dal 1 Gennaio 2005 fino ad oggi
Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche –
Sezione di Ortopedia e Fisiatria – Università degli Studi di Palermo
Professore Ordinario di “Medicina Fisica e Riabilitativa” (MED/34)
Attività di ricerca, didattica ed assistenziale
2005
CONI – Regione Sicilia
Componente della commissione sanità
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Dal 2005 fino ad oggi
Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche –
Sezione di Ortopedia e Fisiatria – Università degli Studi di Palermo
Direttore della Scuola di Specializzazione in “Medicina Fisica e
Riabilitativa”
Coordinamento e gestione delle attività frontali e professionalizzanti della
scuola
Da Febbraio 2006 a Dicembre 2009
Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche –
Università degli Studi di Palermo
Responsabile della sezione di Ortopedia e Fisiatria
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
2006
A.O.U.P. Paolo Giaccone di Palermo
Presidente
Commissione giudicatrice al concorso pubblico per titoli ed esami per
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
fisioterapisti (delibera del Direttore Amministrativo n.148 del 14/11/06)
2006/07
Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Componente della Commissione di Ammissione al Corso di Laurea
Specialistica in Medicina e Chirurgia
Coordinamento e supervisione della prova di ammissione
Dal 2007 fino ad oggi
Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Componente della commissione Esami di Stato per l’abilitazione
all’esercizio della professione di Medico Chirurgo
Coordinamento e supervisione delle prove di ammissione
Da Febbraio 2008 fino ad oggi
A.O.U.P. Paolo Giaccone di Palermo
(delibera della Direzione Generale n. 40 del 5 febbraio 2008
Responsabile dell’U.O.S. di “Fisiatria e Riabilitazione”
Coordinamento medici specialisti, specializzandi e fisioterapisti con
raggiungimento e superamento degli obiettivi di produttività concordati con
la Direzione Generale
Dal 2009 fino ad oggi
Comando Legione Carabinieri Sicilia
Responsabile dell’ambulatorio specialistico di “Fisiatria”
Visite Specialistiche
Da Febbraio 2010
Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche Università degli Studi di Palermo
Direttore Vicario
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Da Maggio 2011 fino ad oggi
A.O.U.P. “Paolo Giaccone” di Palermo
(delibera della Direzione Generale n. 502 del 27 maggio 2011)
Direttore dell’U.O.C. di “Riabilitazione”
Coordinamento medici specialisti, specializzandi e fisioterapisti con
raggiungimento e superamento degli obiettivi di produttività concordati con
la Direzione Generale
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Principali mansioni e
responsabilità
Da Aprile 2012 fino ad oggi
Ministero della Salute
Componente del tavolo tecnico Di “Riabilitazione e Termalismo”
ATTIVITA’ DIDATTICA
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
1985/86-1986/87
Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato per ciechi Florio –
Salamone
Elementi di Fisioterapia e Chinesiologia
1985/86 al 1996/97
Scuola per Terapisti della Riabilitazione del Policlinico - Facoltà di Medicina
e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
1986/87
Istituto di Psicologia Sperimentale e Sociale - Università degli Studi di
Palermo
Elementi di Ortopedia e Ginnastica Medica
Dal 1993 fino ad oggi
Scuola di Specializzazione in Pediatria - Facoltà di Medicina e Chirurgia di
Palermo - Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
1995/96 al 2000/01
Istituto Superiore di Educazione Fisica (I.S.E.F.) di Palermo
Date (da – a)
Sede
1995/96 fino al 1999/2000
Diploma Universitario in Terapia della Riabilitazione della Neuro e
Psicomotricità dell'età evolutiva - Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Palermo
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Chinesiologia e Rieducazione Funzionale
Medicina Fisica e Riabilitativa
1997
Solideur - Iniziativa Comunitaria Occupazione Horizon “Progetto Winhandy”
– Agrigento
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Fisiopatologia dell’apparato locomotore
Dal 1998/99 al 1999/2000
Diploma Universitario per Fisioterapista – Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Dal 1998/99 al 1999/2000
Diploma Universitario in Infermiere - Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
1999/2000
Solideur - Iniziativa Comunitaria Occupazione Horizon “Progetto Winhandy”
– Agrigento
Problematiche Sanitarie e Riabilitative dell’Handicap Fisico
Dal 1999 fino ad oggi
Scuole di Specializzazione in Psichiatria, Ortopedia e Traumatologia, e
Medicina dello Sport - Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli
Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Dal 1999 fino ad oggi
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia - Università degli Studi
di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Dal 2000/01 fino ad oggi
Corso di Laurea Triennale in Fisioterapia - Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Dal 2000/01 fino al 2005/06
Corso di Laurea Triennale in Infermiere - Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Dal 2000/01 fino al 2008/09
Corso di Laurea Triennale in Terapia della Neuro e psicomotricità dell’età
evolutiva - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di
Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
2001
Corso Multidisciplinare per Operatori Musicali pro Disabili - Assessorato alle
Attività per la Persona, la Famiglia e la Comunità - Comune di Palermo
Tecniche Riabilitative
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Dal 2001/2002 fino ad oggi
Facoltà di Scienze Motorie – Università degli Studi di Palermo
Date (da – a)
Sede
2002/03 fino ad oggi
Corso di Laurea Triennale in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica –
Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Medicina Fisica e Riabilitativa
2003
Comando Legione Carabinieri Sicilia - Protocollo d’intesa tra la Facoltà di
Medicina e Chirurgia di Palermo e l’Arma dei Carabinieri
Medicina Fisica e Riabilitativa
2002/03
Istituto di Odontostomatologia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università
degli Studi di Palermo
Componente del Collegio dei Docenti del “Dottorato di Ricerca” in
“Ortognatodonzia Posturale” (XVII ciclo)
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Nome e indirizzo del servizio
Ruolo
2003/04 - 2005/06
Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Componente del Collegio dei Docenti del “Dottorato di Ricerca” in
“Biochimica clinica delle malattie metaboliche dell’osso” (XVIII e XX
ciclo)
Principali mansioni e
responsabilità
Date (da – a)
Dal 2001/02 al 2004/05
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo - Polo didattico di Caltanissetta Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Dal 2002/03 fino ad oggi
Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo - Università degli Studi di
Palermo
Valutazione della disabilità
Dal 2002/03 fino al 2005/06
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia di Caltanissetta Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Valutazione della disabilità
2003/2004 - 2004/05 - 2005/06
Corso di Laurea Triennale in Terapia della Neuro e psicomotricità dell’età
evolutiva – Polo didattico di Trapani – Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
2003/2004 - 2004/05 - 2005/06
Corso di Laurea Triennale in Infermiere – Polo didattico di Agrigento Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
2003/2004 - 2004/05 - 2005/06
Corso di Laurea Triennale in Infermiere – Polo didattico di Trapani - Facoltà
di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Dal 2004/05 fino ad oggi
Corso di Laurea in Dietistica - Corso di Laurea in Podologia - Facoltà di
Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
2005/06
Corso di Laurea Triennale in Infermiere - Ospedale Civico Palermo
(A.R.N.A.S.) - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di
Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Dal 2004 fino ad oggi
Sede
Titolo materia
Date (da – a)
Sede
Titolo materia
Scuole di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Geriatria - Facoltà di
Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
Dal 2007 fino ad oggi
Scuola di Specializzazione in Neurologia - Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Palermo
Medicina Fisica e Riabilitativa
ATTIVITA’ DI RICERCA
Data
Sede
Borsa di studio
Data
Ruolo
Progetto di ricerca M.I.U.R.
Data
Sede
Sperimentazione clinica
1987
Assessorato della Salute Regione Siciliana
"La scoliosi - Indagini epidemiologiche, patogenetiche e clinico-diagnostiche;
protocolli di terapia e prevenzione"
2004
Tutor
”Sinergismo tra il trattamento riabilitativo e farmacologico nelle pazienti
osteoporotiche in post-menopausa”
2004
A.O.U.P “P. Giaccone”
“LOOP - Lipidic Outcomes in Osteoporotic Patientis”
Data
Sede
Programma di ricerca
“ordinario” (ex quota 60%)
2004
Università degli Studi di Palermo
“Studio in ambito riabilitativo delle modificazioni della risposta propriocettiva in
soggetti con coxartrosi”
Data
Sede
Programma di ricerca
“ordinario” (ex quota 60%)
2005
Università degli Studi di Palermo
“Progetto riabilitativo pre-operatorio per la riduzione dei tempi di recupero nelle
artroprotesi d’anca”
Data
Sede
Programma di ricerca
“ordinario” (ex quota 60%)
2006
Università degli Studi di Palermo
“Programma di trattamento riabilitativo avanzato nell’instabilità legamentosa cronica
dell’articolazione tibio-peroneo-astragalica”
Data
Sede
Programma di ricerca
“ordinario” (ex quota 60%)
2007
Università degli Studi di Palermo
“Razionale delle onde d’urto (E.S.W.T) nella fascite plantare con sperone
calcaneare”
Data
Sede
Sperimentazione clinica
2007
A.O.U.P. “P. Giaccone” – Palermo
“Studio osservazionale di coorte per valutare il profilo basale di donne in postmenopausa trattate per l’osteoporosi secondo l’attuale pratica medica e l’adesione
al trattamento e la tollerabilità in donne trattate con ranelato di stronzio durante un
follow-up al lungo termine”
Data
Sede
Sperimentazione clinica
2008
A.O.U.P. “P. Giaccone” – Palermo
“Studio osservazionale BREAK – Osservatorio sulle fratture vertebrali”
Data
Sede
Sperimentazione clinica
2010
A.O.U.P. “P. Giaccone” – Palermo
“Studio FOCUS - Osservatorio sulle fratture vertebrali”
Data
Sperimentazione clinica
2008
“TFRR – Teriparatide in Fractures Repair and Rheabilitation”
Data
Sede
Sperimentazione clinica
2010
A.O.U.P. “P. Giaccone” – Palermo
“Studio MOVE – Comparison of the Effects of Teriparatide with trhose of
Risedronate on Lumbar Spine Bone Mineral Density in Men and Postmenopausal
Woman with Low Bone Mass and a Recent Pertrochanteric Hip Fratcture”
APPARTENENZA A
SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Dal
Società
1989 fino ad oggi
Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (S.I.M.F.E.R.)
Dal
Società
2001 fino ad oggi
Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle
Malattie dello Scheletro (SIOMMMS)
Dal
Società
2009 fino ad oggi
“Mediterranean Society for Osteoporosis and other Skeletal Diseas”
(MSOSD)
INCARICHI EDITORIALI
Dal
Incarico
Rivista
Dal
2004
Componente comitato scientifico
Acta Medica Mediterranea
2005
Incarico
Rivista
Componente del Comitato Editoriale
“Medicina dello Sport”
CAPACITÀ E COMPETENZE
PERSONALI
Acquisite nel corso della vita e della
carriera ma non necessariamente
riconosciute da certificati e diplomi
ufficiali
PRIMA LINGUA
Italiano
ALTRE LINGUE
Capacità di lettura
Capacità di scrittura
Capacità di espressione orale
Inglese
Ottima
Ottima
Ottima
Capacità di lettura
Capacità di scrittura
Capacità di espressione orale
Francese
Buona
Buona
Buona
CONOSCENZE
INFORMATICHE
Windows XP
Word
Power-Point
Pubmed
Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi
sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo
quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.
Palermo, 8
gennaio 2013
NOME E COGNOME (FIRMA)
-------------------------------Giulia Letizia Mauro
GIORGIO CARLO MONTI
Medico di Medicina Generale.
Fondazione per la Ricerca SIMG. Animatore di formazione
FORMATO EUROPEO
PER IL CURRICULUM
VITAE
INFORMAZIONI PERSONALI
Nome
MONTI GIORGIO CARLO
Indirizzo
Telefono
Fax
Cell
E-mail
Nazionalità
Data di nascita
[email protected]
Italiana
24 settembre 1954
ESPERIENZA LAVORATIVA
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
Dal 1980 al 1985
Policlinico S.Matteo di Pavia
Patologia Chirurgica II
Attività di internato e tirocinio ospedaliero
• Principali mansioni e responsabilità
• Date (da – a)
Dal 1982
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
Medico di Medicina Generale convenzionato con il SSN
• Principali mansioni e responsabilità
• Date (da – a)
Dal 1990
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
Docente ai Corsi di Formazione Permanente per la Medicina Generale,
Docente ai Seminari di Formazione Specifica per la Medicina Generale,
Tutor di Medicina Generale
• Principali mansioni e responsabilità
• Date (da – a)
Dal 1990 al 1993
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina
Generale
Attività di docenza presso la Scuola Lombarda per Animatori di
Formazione e Ricercatori in Medicina Generale.
• Principali mansioni e responsabilità
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Dal 2000 al 2002
DAMS, Scuola di pubblica amministrazione con sede a Lucca.
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
Docente corsi formativi per amministratori pubblici
• Principali mansioni e responsabilità
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Dal 2001 ad oggi
IReF-SDS
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
Attività di docenza in Farmacoeconomia al Corso di Formazione
Manageriale per Dirigenti di Struttura Complessa dell’area di Sanità
Pubblica organizzato dall’IREF e dall’Università di Brescia.
• Principali mansioni e responsabilità
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Anni accademici 2002/2003, 2003/2004, 2004-2005 e 2005-2006 e 20062007
Università degli Studi di Pavia
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
Professore a contratto nel Corso Professionalizzante in Medicina
Generale presso Università degli Studi Pavia
• Principali mansioni e responsabilità
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Dal 2004
SDA Bocconi di Milano
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Attività di docenza al Master di Management Sanitario della
Dal 2003 al 2005
Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali di Roma
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
• Date (da – a)
Membro gruppo di lavoro per la definizione di linee guida
Dal 1998 al 2006
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
• Tipo di impiego
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore di lavoro
Health Search, Istituto di ricerca della Società Italiana di Medicina
Generale
Presidente
Dal 2009
Fondazione del ricerca in Medicina Generale Simg
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
Vicepresidente
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
• Date (da – a)
• Nome e tipo di istituto di istruzione
o formazione
• Principali materie / abilità
professionali oggetto dello studio
• Qualifica conseguita
1973 Maturità Scientifica
1980 Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di
Pavia
1986 Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Pavia
Medico Chirurgo – Specialista in Chirurgia Generale
• Livello nella classificazione
nazionale (se pertinente)
CAPACITÀ E COMPETENZE
PERSONALI
Acquisite nel corso della vita e della
carriera ma non necessariamente
riconosciute da certificati e diplomi
ufficiali.
PRIMA LINGUA
• Capacità di lettura
• Capacità di scrittura
• Capacità di espressione orale
ALTRE LINGUE
CAPACITÀ E COMPETENZE
RELAZIONALI
Vivere e lavorare con altre persone, in
ambiente multiculturale, occupando posti
in cui la comunicazione è importante e in
situazioni in cui è essenziale lavorare in
squadra (ad es. cultura e sport), ecc.
CAPACITÀ E COMPETENZE
ORGANIZZATIVE
Ad es. coordinamento e amministrazione
di persone, progetti, bilanci; sul posto di
lavoro, in attività di volontariato (ad es.
cultura e sport), a casa, ecc.
CAPACITÀ E COMPETENZE
Inglese
Buona
Buona
Buona
Francese
TECNICHE
Con computer, attrezzature specifiche,
macchinari, ecc.
CAPACITÀ E COMPETENZE
ARTISTICHE
Musica, scrittura, disegno ecc.
ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE
Competenze non precedentemente
indicate.
PATENTE O PATENTI
ULTERIORI INFORMAZIONI
ALLEGATI
Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti
falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali,
secondo quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.
Voghera, 8 gennaio 2013
NOME E COGNOME (FIRMA)
----------------------------------Giorgio Carlo Monti
LUIGI MARIO COFONE
CURRICULUM VITAE
Informazioni Personali
Nome
Indirizzo
Telefono
Fax
E-mail
Nazionalità
Data di nascita
Luogo di nascita
COFONE LUIGI MARIO
[email protected]
ITALIANA
27.01.1954
ACRI (CS)
Esperienza Lavorativa
• Dal 1999 responsabile medico e responsabile della qualità del centro di terapia fisica e
riabilitazione Fisiokinesiterapia di Roma Via Altavilla Irpina, 17 dove tratto le patologie della
colonna e pratico la medicina manuale in forma libero professionale
• Dal 1993 al 1998 collaboratore medico nel settore della terapia fisica e riabilitazione presso il
centro Italo American Ortopedic in Roma Via Circonvallazione Appia, 97
• Dal 1992 collaboratore medico presso il centro Fisiokinesiterapia di terapia fisica e
riabilitazione
• Dal conseguimento della Laurea l’attività preminente e principale è la medicina fisica e
riabilitazione con particolare attenzione alla medicina manuale nel trattamento delle patologie
della colonna
Istruzione e Formazione
• Maturità Classica
• Laurea in Medicina e Chirurgia il 23.10.1989 presso Università degli Studi di Roma La
Sapienza
• Abilitazione all’Esercizio della Professione di Medico Chirurgo sessione nov. 1989
• Master di II livello in Medicina Manuale Metodiche Posturali e Tecniche Infiltrativi in
Riabilitazione. Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Acc.2004-2005
• Corso di Manipolazioni Vertebrali. Valet C.P.M.A Bologna 1999
• Corso di Mesoterapia. S.I.M. Roma 2002
• Corso di Formazione: mezzi fisici in Riabilitazione. Casa di cura San Raffaele Velletri
nov.2002
• Corso triennale di Osteopatia e Terapia Manuale Globale Roma 2003-2005
• Corso di Formazione teorico-pratico sulla tecnica infiltrativa intraarticolare. Roma Università
di Tor Vergata. 2004
• Corso di Formazione: Linee Guida e Medicina Basata Sull’Evidenza. Roma dic.2005
• Corso di Formazione: Dolore Epidemiologia Clinica e Qualità della Vita. Villa Fulvia. Roma
2006
• Corso di Formazione: Artrite Reumatoide dalla diagnosi precoce alle strategie terapeutiche.
Roma 2006
• Corso di Formazione: Il trattamento della patologia degenerativa del ginocchio nel giovane
attivo. Roma 2006
• Congresso Rome Rehabilitation 2006
• Congresso Rome Rehabilitation 2007
• Corso di formazione: Approccio Farmacologico Conservativo Riabilitativo non Chirurgico del
Paziente Artrosico Roma 2008
• Corso teorico-pratico di Medicina Manuale. Terme di Saturnia 2008
• Corso di Formazione. La terapia integrata del dolore osteo-mio-fasciale Roma 2008
• Congresso Rome Rehabilitation 2008
• Corso di Formazione: La Valutazione Clinica e Strumentale per la Prescrizione di Ortesi nelle
Patologie Minori del Piede. Roma 2008
• Corso di Formazione: Stato dell’Arte e prospettive future in Medicina Manuale. Leonessa 2009
• Congresso Rome Rehabilitation 2009
• Congresso Dalla Medicina Manuale alla Medicina vertebrale. Torino 2010
• Corso di Aggiornamento: Trattamento delle Cefalee Vertebrali e delle Vertigini Posizionali.
Leonessa 2010
• Convegno: Anca Dolorosa. Clinica Ortopedica Università La Sapienza Roma 2010
• Congresso Rome Rehabilitation Dolor e Functio Laesa 2010
• Corso di Aggiornamento: Trattamento del Dolore Vertebrale e delle Articolazioni Periferiche
Leonessa 2011
• Approccio Clinico alla Neuropatia Periferica: Lombosciatalgia e Cervicobrachialgia.
Bologna 2011
• 1° Corso Pratico di Aggiornamento in Medicina Manuale. Roma 2011
• Congresso Rome Rehabilitation 2011
• Docente al Master in Medicina Manuale Metodiche Posturali e Tecniche Infiltrativi in
Riabilitazione. Università Degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 2010-2011 e
2011-2012
• 2° Corso Pratico di Aggiornamento in Medicina Manuale. Roma 2012
• Congresso Rome Rehabilitation 2012
• Corso di Aggiornamento Osteoporosi dalla diagnosi alla terapia: Aspetti emergenti sulla
qualità dell’osso. Roma 2012
• Iscritto alla SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione)
• Iscritto alla AIMM (Accademia Italiana di Medicina Manuale)
• Iscritto alla SIM (Società Italiana di Mesoterapia)
Firma
Luigi Mario Cofone
ABSTRACT
IL DOLORE ARTROSICO: DIAGNOSI DIFFERENZIALE
LORENZO CAVAGNA
Unità Operativa Complessa di Reumatologia.
Università degli Studi e Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo – Pavia
L’artrosi è una malattia degenerativa dell’articolazione il cui primo bersaglio è rappresentato dalla
cartilagine articolare, cui segue un interessamento dell’osso subcondrale. Clinicamente è
caratterizzata dalla presenza di un dolore di tipo meccanico, dalla presenza di tumefazioni ossee
(disassamenti, osteofiti), scrosci articolari e limitazione funzionale.
Il dolore meccanico, tipico dell’artrosi, è caratterizzato dalla presenza di un dolore che aumenta con
il carico e si attenua con il riposo; si associa inoltre alla presenza di una rigidità mattutina di breve
durata, massimo dieci minuti. L’identificazione delle caratteristiche del dolore è fondamentale per il
corretto inquadramento del paziente con patologie osteo-articolari; in particolare la differenziazione
principale deve essere fatta tra dolore meccanico, le cui caratteristiche sono sovra elencate, e
infiammatorio; quest’ultimo è tipico delle artriti in generale e dell’artrite reumatoide in particolare.
Le caratteristiche del dolore infiammatorio sono opposte rispetto a quelle del dolore meccanico: è
caratterizzato, infatti, da un dolore maggiore a riposo, che migliora con il movimento e si associa a
una rigidità mattutina protratta, superiore ai trenta minuti.
E’ importante segnalare che anche se l’artrosi è prettamente una patologia degenerativa, non è
escluso il possibile interessamento della membrana sinoviale articolare, con lieve-modesta
infiammazione (sinovite limitata); questa modesta infiammazione, assolutamente da NON
confondere con quella dell’artrite reumatoide, è fondamentalmente la causa della comparsa di
versamento articolare in corso di artrosi (esempio tipico: il versamento delle gonartrosi).
In una situazione del genere è fondamentale l’effettuazione di un’artrocentesi con esame del liquido
sinoviale; il liquido sinoviale dell’artrosi ha, infatti, una viscosità conservata ed è caratterizzato
dalla presenza di poche cellule, mentre quello dell’artrite ha una viscosità ridotta, effetto della
maggiore infiammazione locale, e una cellularità aumentata (leucociti). Altra caratteristica da
valutare durante l’esame microscopico del liquido sinoviale è la presenza di cristalli o di urato
monosodico o di pirofosfato di calcio, al fine di escludere eventuali artriti microcristalline, che non
solo possono entrare in diagnostica differenziale, ma anche complicare il decorso di un’artrosi.
Altro dato da rilevare è come il riscontro di un’artrosi radiologica non sia di per sé sufficiente a
etichettare un paziente con dolore articolare; infatti, non sempre l’artrosi, anche se radiologicamente
evidente, è causa di dolore, essendo possibile una dissociazione tra entità del danno radiologico e
intensità del sintomo. D’altra parte artrosi radiologicamente quasi irrilevanti possono essere causa
di un’importante sintomatologia dolorosa.
Non è infrequente poi che il dolore artrosico possa essere irradiato. La (spondilo)artrosi, infatti, è tra
le possibili cause di cervicobrachialgie e lombosciatalgie, per riduzione delle dimensioni dei forami
di coniugazione, entrando quindi a pieno diritto nella diagnostica differenziale delle radicolopatie.
D’altronde un dolore al ginocchio può anche essere sotteso da una coxartrosi, a indicare
ulteriormente la complessità della valutazione dei pazienti artrosici.
Nell’ambito della diagnostica differenziale del dolore artrosico bisogno inoltre tenere conto della
localizzazione del dolore. Se, infatti, colonna cervicale e lombare, anche, ginocchia, interfalangee
prossimali e distali delle mani e articolazione trapezio-metacarpale sono frequentemente colpite
dall’artrosi, altre localizzazioni come le spalle, le metacarpo-falangee, i polsi, e le tibio-tarsiche
sono colpite in minor misura, dimostrando in alcuni casi un tropismo particolare per altre condizioni
morbose che entrano in diagnostica differenziale con l’artrosi (metacarpo-falangee e polsi per
l’artrite reumatoide, tibio-tarsiche per le spondiloartriti sieronegative e le artriti microcristalline,
etc.).
In conclusione la diagnostica differenziale dell’artrosi implica una conoscenza approfondita delle
varie problematiche osteoarticolari algiche, al fine di poter ottimizzare l’approccio terapeutico dei
pazienti e ridurre l’impatto sociale di queste problematiche.
ARTROSI: VALUTAZIONE CLINICA E STRUMENTALE
GIULIA LETIZIA MAURO
U.O.C. di “Riabilitazione” - A.O.U.P. Paolo Giaccone – Palermo
Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Odontoiatriche - Università degli Studi di
Palermo
La diagnosi della patologia osteoartrosica si fonda sulla combinata presenza di valutazioni cliniche
e radiologiche della malattia.
Infatti, all’esame anamnestico il paziente riferisce sintomatologia algica di tipo meccanico e di
variabile intensità con limitazione funzionale progressiva associata a rigidità mattutina (inferiore ai
30 minuti). Nelle fasi iniziali il dolore è di lieve entità ed incostante, assumendo con il progredire
della patologia carattere ingravescente; in realtà migliora con il riposo e peggiora sottocarico. E’
definito dolore a “tre tempi” poiché è presente al mattino, si riduce nel corso della giornata ed
aumenta la sera scomparendo di notte; nelle fasi avanzate, può diventare subcontinuo o continuo e
persistere anche nelle ore di riposo o notturne.
La limitazione funzionale è inizialmente legata al meccanismo antalgico di contrattura muscolare,
conseguenza di una vera e propria reazione di difesa; solo nelle fasi avanzate diventa di tipo
meccanico con alterazione del profilo anatomico dei capi articolari.
L’evoluzione del processo può determinare perdita di congruenza dei capi ossei e deformità con
netta riduzione del ROM articolare sino alla rigidità nelle forme più severe.
Per la quantizzazione dell’algia e della disabilità funzionale esistono diverse scale di valutazione,
facilmente comprensibili e riproducibili: fra queste la scala VAS (Visual Analogic Scale) e il
Barthel Index. La prima è una rappresentazione soggettiva visiva dell’ampiezza del dolore; la
seconda invece, fornisce un punteggio indicativo delle capacità del paziente di essere indipendente
in tutte le attività della vita quotidiana.
Segni obiettivi dell’osteoartrosi, soprattutto in fase avanzata e/o nella riacutizzazione, sono in sede
articolare il calore e la tumefazione generalmente di consistenza dura (lignea). Inoltre, nel tentativo
di stabilire una maggior superficie di contatto tra i capi articolari, il tessuto osseo, interessato da
processi erosivi e irritativi cronici, produce osteofiti nelle zone di non contatto. E’ possibile
percepire anche crepitii e scrosci alla mobilizzazione, mentre il versamento endoarticolare è
raramente presente.
La valutazione strumentale si basa sulla radiografia tradizionale e soltanto nei casi dubbi su esami
di secondo livello come TC, RMN, ecografia e scintigrafia ossea.
L’esame rx-grafico mantiene un valore fondamentale non solo nella diagnosi ma anche nella
stadiazione e quindi nell’evoluzione dell’osteoartrosi; esso infatti, consente di visualizzare la
riduzione della rima articolare e l’alterazione dell’osso subcondrale con aree di sclerosi e presenza
di geodi o pseudocisti; tipico è inoltre il riscontro di osteofitosi dei margini articolari. La
classificazione radiografica di più comune utilizzo considera la stadiazione di Kellgren-Lawrence
che prevede quattro stadi evolutivi della patologia.
La TC permette di valutare morfologia e qualità dell’osso e nella forma iniziale di artrosi
(condropatia) evidenzia alterazioni minime delle superfici cartilaginee; tra i vantaggi principali si
annovera la possibilità di ottenere la ricostruzione dei diversi segmenti ossei eliminando tutti gli
altri tessuti che ad essi si sovrappongono, con un’ottimale visualizzazione.
La RMN costituisce la metodica più idonea per il riconoscimento e per la valutazione quantitativa
della compromissione articolare ed extra articolare. Infatti consente di ottenere informazioni
sull’entità del danno cartilagineo, sul trofismo osseo e su eventuali alterazioni associate delle parti
viciniori.
Infine l’ETG, la scintigrafia ossea e l’artroscopia diagnostica, insieme alla valutazione
ematochimica (VES, PCR, emocromo, uricemia, etc.) risultano utili soprattutto per la diagnosi
differenziale.
Risulta evidente come la diagnosi precoce e l’ottimale pianificazione terapeutica possano condurre
ad una risoluzione del dolore, ad un miglioramento delle funzioni articolari e più in generale delle
attività di vita quotidiana.
ARTROSI: PERCORSI TERAPEUTICI
GIOVANNI IOLASCON
Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche
Seconda Università degli Studi di Napoli.
L’Osteoartrosi è una malattia articolare cronica caratterizzata da lesione e perdita graduale della
cartilagine articolare con formazione reattiva di tessuto osseo a livello subcondrale e dei margini
articolari, che può colpire qualsiasi articolazione, ma che interessa soprattutto le mani, le ginocchia,
le anche e la colonna vertebrale. La sintomatologia è caratterizzata da dolore, rigidità, perdita della
normale mobilità articolare e deformazione articolare. Fattori di rischio sono la familiarità, l’obesità
e l’attività lavorativa. L’osteoartrosi (OA) è senza alcun dubbio la malattia cronica di più frequente
riscontro nella popolazione e rappresenta la causa più comune di disabilità nell’anziano (1, 2). Negli
USA è stato calcolato che nel 2020 i soggetti in età > 65 anni rappresenteranno il 22% della
popolazione, per cui il costo presumibile dell’OA, potrà essere stimato nell’ordine di 100 miliardi di
dollari (3). In Italia, secondo indagini epidemiologiche, risulterebbero affetti da OA sintomatica
circa 4.000.000 di soggetti. La spesa globale annua pro capite è di circa 455 Euro, a cui
contribuiscono con 293 Euro le spese per la terapia, con 122 Euro le spese per la diagnostica e con
44 Euro le spese destinate alla prevenzione ed alla cura della gastropatia (4). È inoltre stato
osservato come nei Paesi economicamente più evoluti, inclusa l’Italia, il 10-20% di tutte le visite
ambulatoriali svolte dai Medici di Medicina Generale (MMG) vengono dedicate ad affezioni
reumatiche, nella stragrande maggioranza rappresentate dall’artrosi, dalla lombalgia e dai
reumatismi extra-articolari (5,6). La frequenza della gonartrosi sintomatica in Italia riflette quella
riscontrata in altri Paesi (7), confermando l’importanza di quest’affezione nell’ambito dell’OA,
proprio per il suo carattere di gravità. Un recente studio condotto in Italia, dimostra come sia
notevole l’onere socioeconomico delle artroplastiche totali di ginocchio e anca dovute ad OA (8).
Allo scopo di fornire degli strumenti idonei per un approccio ottimale al trattamento dell’OA, le
società scientifiche internazionali hanno proposto delle linee guida o raccomandazioni, fra le quali
le più note e le più considerate sono quelle dell’EULAR (European League Aigainst Rheumatism),
dell’American College of Rheumatology (10) e dell’American Academy of Orthopaedic Surgeons
(AAOS).
Bibliografia
1. Yelin E, Callahan LF, for the National Arthritis Data Work Group. The economic cost and social
and psychological impact of musculoskeletal conditions. Arthritis Rheum 1995; 38: 1351-62.
2. Verbrugge LM, Patrick DL. Seven chronic conditions: their impact on US adults’ activity levels
and use of medical services. Am J Public 1995; 85: 173-82.
3. Elders MJ. The increasing impact of arthritis on Public Health. J Rheumatol 2000; 27: 6-8.
4. Leardini G, Mascia MT, Stisi S, Sandri G, Franceschini M. Sanitary costs of osteoarthritis
Reumatismo 2001; 53: 316-22.
5. Rasker JJ. Rheumatology in general practice. Br J Rheumatol 1996; 34: 494-7.
6. Stucki G. Specialist management: needs and benefits. Baillère’s Clin Rheumatol 1997; 1: 97-107.
7. Corti MC, Rigon C. Epidemiology of osteoarthritis: prevalence, risk factors and functional
impact. Aging Clin Exp Res 2003; 15: 359-63.
8. Piscitelli P., Iolascon G., Di Tanna G.,Socioeconomic burden of total joint arthroplasty for
symptomatic hip and knee osteoarthritis in the Italian population: A 5-years analysis based on
hospitalization records. Arth Care & Res. Sep 2012; 64-9:1320-1327.
9. American College of Rheumatology Subcommittee on Osteoarthritis Guidelines.
Recommendations for the medical management of osteoarthritis of the hip and knee. Arthritis
Rheum 2000; 43: 1905-15.
REUMATISMI EXTRARTICOLARI LOCALIZZATI
LORENZO CAVAGNA
Unità Operativa Complessa di Reumatologia.
Università degli Studi e Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo – Pavia
Con il termine di reumatismi extra-articolari si intende un ampio gruppo di malattie infiammatorie
e/o degenerative delle strutture periarticolari (tendini, borse sierose, fasce, entesi, etc.).
Dal punto di vista classificativo si distinguono in localizzati e diffusi. Se il prototipo dei reumatismi
extrarticolari diffusi è la fibromialgia, nell’ambito di quelli localizzati si possono riconoscere
diverse forme, in relazione alla struttura interessata. Potremmo quindi riconoscere tendiniti, come
ad esempio l’epicondilite (o gomito del tennista), la periartrite scapolo-omerale e la tendinite del
capo lungo del bicipite, borsiti, come ad esempio la borsite olecranica, la prerotulea, la
sottoacromiale e la retrocalcaneare, fasciti come quella plantare e di Dupuytren, entesiti come
quella achillea, rotulea e calcaneare, sindromi da intrappolamento come ad esempio la sindrome del
tunnel carpale, la sindrome del canale di Guyon e la sindrome del tunnel tarsale.
Ognuna di queste problematiche si presenta in maniera peculiare, con caratteristiche diverse per
quanto riguarda non solo (e ovviamente) la localizzazione del dolore, ma anche per il tipo (esempio
neuropatico nelle sindromi compressive, etc.) e l’irradiazione del dolore (esempio tendinite del capo
lungo del bicipite verso il ventre muscolare del medesimo muscolo, oppure ancora la sindrome del
tunnel carpale con irradiazione del dolore nel territorio di innervazione del medesimo). Oltretutto i
reumatismi extra-articolari localizzati sono descritti in associazione a molteplici altre condizioni
morbose extra-articolari, alcune delle quali devono assolutamente essere tenute in considerazione.
L’esempio più clamoroso è rappresentato dalla sindrome del tunnel carpale; non è, infatti, raro che
essa sia la manifestazione di esordio di un’artrite in generale e in particolare di un’artrite
reumatoide. Tale sospetto deve essere tenuto in particolare considerazione quando la problematica è
bilaterale. Altra condizione che può sottendere a un’artrite (reumatoide) è la presenza di dita a
scatto. D’altra parte l’entesite achillea e calcaneare sono una delle principali manifestazioni delle
spondiloentesoartriti sieronegative, rappresentate fondamentalmente dalla spondilite anchilosante e
dalla (spondilo)artropatia psoriasica. Anche la gotta e le altre artropatie microcristalline si possono
associare a problematiche extra-articolari, rappresentate in particolare dalle borsiti; non è raro,
infatti, che una diagnosi di artropatia microcristallina sia fatta sull’analisi microscopica del liquido
sinoviale evacuato da una borsa sierosa (olecranica in particolare).
Altre condizioni particolari di cui bisogna tenere conto sono rappresentate, ad esempio, dalla
sindrome di Pancoast; questa è legata alla presenza di processi espansivi a livello dell’apice
polmonare con conseguente irritazione del plesso brachiale. Non è raro che in condizioni similari il
paziente possa riferire un dolore alla spalla omolaterale, entrando spesso in diagnostica differenziale
con una periartrite scapolo-omerale. Senza dimenticare che anche un infarto miocardico può dare un
dolore irradiato all’arto superiore sinistro, non così infrequentemente localizzato alla spalla.
Tutto questo suggerisce l’importanza di diagnosticare con precisione e calare nella situazione
clinico adeguato i reumatismi extra-articolari localizzati. L’esame obiettivo in tal senso è
fondamentale. Esistono apposite manovre semeiologiche che possono permettere un rapido
inquadramento del problema. Ad esempio una manovra dell’arco doloroso positiva (dolore tra i 60
ed i 120 ° di escursione della spalla) è indicativa di una tendinopatia del sovraspinato, mentre
l’incapacità di mantenere l’arto superiore abdotto a 90° contro resistenza (segno dell’arto cadente) è
fortemente suggestivo per una rottura completa della cuffia dei rotatori. Il segno di Tinel (comparsa
di dolore lungo il territorio di innervazione del nervo in sede di intrappolamento) e quello di Phalen
(comparsa di dolore lungo il territorio di innervazione del nervo mediano dopo flessione forzata del
polso), anche se aspecifici, possono essere indicatori della presenza di una sindrome del tunnel
carpale.