energia libera
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Transizioni di fase nelle miscele binarie Quando mescoliamo due liquidi, a seconda delle condizioni termodinamiche, può aver luogo una singola fase completamente mescolata oppure possono rimanere due fasi separate. La separazione di fase presenta le caratteristiche di un fenomeno critico in cui la crescita di correlazioni spaziali produce evidenti effetti sperimentali (opalescenza critica). Parti anche molto distanti del sistema presentano una forte correlazione, statica e dinamica, e il sistema si trova in uno stato di forte instabilità al punto critico. Anche il caso delle miscele può essere descritto da teorie di campo medio alla Landau, scrivendo l’energia libera in funzione di un parametro che cambia e che individua la transizione di fase stessa. Separazione di fase liquido-liquido Due liquidi A e B possono essere: Completamente miscibili: in qualsiasi proporzione formano 1 fase singola Parzialmente miscibili: in alcune proporzioni e a certe T si separano in due fasi distinte rispettivamente ricche in A e in B, dette fasi coniugate o coesistenti Immiscibili: non si mescolano e si separano in due fasi con A puro e B puro Esempi miscibilità: acqua + etanolo, benzene + toluene immiscibilità: acqua + mercurio miscibilità parziale: acqua + etere etilico, carbonio solfuro + metanolo Diagramma temperatura-composizione della miscela anilina n-esano 70 1 fase Tc Tc 60 50 o T ( C) Nel secondo caso si osserva che al di sopra di una certa temperatura critica si ha completo mescolamento, mentre al di sotto ci sono regioni di composizione in cui si hanno due fasi in coesistenza. T 40 2 fasi 30 20 10 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 X n-esano Concentrazione di B in A Energia libera della miscela e modello a reticolo Dati due liquidi A e B separati, l’energia libera totale è: F = FA + FB Se li mescoliamo, l’energia libera cambia e possiamo indicarla con F = FA+ B La variazione di F dovuta al mescolamento è dunque Fmix = FA+ B − (FA + FB ) Quando Fmix < 0 il mescolamento è vantaggioso Indichiamo con cA e cB le frazioni di volume occupate dalle molecole di tipo A e di tipo B. Assumiamo il volume V del sistema costante, indipendentemente dalla composizione per cui vale (assumiamo che una molecola A occupi lo stesso volume di una molecola B): VA V , c B = B , c A + cB = 1 V V se poniamo c = cA ⇒ cB = 1 − c cA = Energia libera della miscela e modello a reticolo A B B A A B B B A B A B A A B Ipotesi: 1) Siti vicini sono totalmente indipendenti (se un sito è occupato da B, non è maggiormente probabile che lo sia anche un sito vicino) – ipotesi di campo medio 2) Le molecole interagiscono solo con i primi vicini e l’interazione è a coppie: l’energia di interazione di una molecola A con una (prima) vicina A la indichiamo con EAA, di B con B con EBB e di A con B con EAB 3) Assumiamo che un dato sito reticolare abbia z cA vicini di tipo A e z cB vicini di tipo B, indipendentemente dal fatto se il sito stesso è occupato da una molecola A o B – ipotesi anche questa di campo medio. Energia libera della miscela e modello a reticolo Dobbiamo calcolare F. Per farlo calcoliamo separatamente U e S. Calcolo dell’energia Nelle ipotesi fatte, l’energia di interazione per sito è: (cA zcA EAA + cB zcB EBB + cA zcB EAB + cB zcA EAB ) 2 Per trovare l’energia di interazione della miscela dovremmo sottrarre dall’espressione sopra quella che è l’energia dello stato non mescolato, cioè ( zcA EAA + zcB EBB ) dunque U = z c 2 − c E + c 2 − c E + 2c c E mix A A AA B B BB A B AB [ ( 2 ) ( ) 2 ] ma cA + cB = 1 dunque U mix = E cA cB con E = z [2 EAB − EAA − EBB ] 2 E è il cambiamento di energia quando una molecola di tipo A viene presa da un “ambiente” di puro A e messa in un “ambiente” di puro B (mescolamento). Energia libera della miscela e modello a reticolo Calcolo dell’entropia Non sapendo se un certo sito è occupato da molecole di tipo A o B, possiamo usare la formula di Boltzmann che fornisce l’entropia come somma sulle possibili configurazioni del sistema, ognuna pesata dalla propria probabilità pi : S = − k B ln Ω = − k B ∑ pi ln pi i Nel modello reticolare per particelle non correlate, sono possibili solo 2 stati: il sito è occupato da una molecola A con probabilità cA oppure da una molecola B con probabilità cB, dunque S mix = − k B (cA ln cA + cB ln cB ) Infine l’energia libera è: Fmix = U mix − T S mix = E cA cB + k BT (cA ln cA + cB ln cB ) Energia libera della miscela e modello a reticolo Fmix = U mix − T S mix = E cA cB + k BT (cA ln cA + cB ln cB ) Che possiamo anche riscrivere, per comodità di rappresentazione, come Fmix = E c (1 − c ) + k BT [c ln c + (1 − c ) ln (1 − c )] con c e 1-c entrambi, per definizione, minori di 1 (i logaritmi sono dunque negativi). Allora si presentano due casi: 1) E < 0, dove entrambi i termini in Fmix sono negativi, indipendentemente da T e dalla composizione ⇒ Fmix < 0 sempre, la miscela è stabile perché il mescolamento è sempre favorito energeticamente, ed è il caso di totale miscibilità in cui lo stato stabile e di equilibrio si ottiene comunque e corrisponde a c=0.5. Energia libera della miscela e modello a reticolo 2) E > 0, dove esiste competizione fra l’effetto ordinante dovuto all’interazione intermolecolare e l’effetto disordinante dovuto alla temperatura. In questo caso, si vede che al variare di T può presentarsi un diverso “panorama” per l’energia libera in funzione della composizione iniziale, dando luogo al caso di parziale miscibilità, all’esistenza di una temperatura critica, e anche alle fasi coesistenti (ma non pure dei due componenti). Diagramma temperatura-composizione della miscela anilina n-esano 70 1 fase Tc Tc 60 T o T ( C) 50 40 2 fasi 30 20 10 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 X n-esano Concentrazione di B in A Energia libera della miscela e modello a reticolo Esiste una temperatura critica Tc = E/(2kB) al di sotto della quale il sistema non è più stabile Quando la miscela è tale che E > 0, il diagramma di F in funzione di T, segue diversi comportamenti per E < 2 kBT (T > Tc), E = 2 kBT (T = Tc) ed E > 2 kBT (T < Tc). Fmix Per T = Tc molte composizioni hanno la stessa energia libera e sono favorite le fluttuazioni di concentrazione. meta inst. meta c1 0.5 c2 E >2 kBT c E =2 kBT E < 2 kBT Per T < Tc insorgono zone metastabili e instabili come si nota dal segno della derivata seconda di F. Metastabilità e instabilità Per T < Tc e nelle zone metastabili una fluttuazione di c0 porta ad una separazione che comporta un aumento dell’energia libera: la separazione di fase non procede e la miscela tende a non separarsi, ovvero a non portarsi nella condizione di equilibrio che corrisponde alle due fasi distinte c1 e c2. Dunque si osserva un fenomeno di metastabilità che può comportare la permanenza nella fase mescolata per molto tempo. Il luogo dei punti, al variare di T, in cui la derivata seconda di F si annulla (flessi) è detta spinodale e individua il limite della zona di metastabilità. Viceversa, nella zona di instabilità una fluttuazione di c0 porta ad una minore energia libera, dunque la separazione procede verso lo stato di equilibrio con 2 fasi. Spinodale e binodale La binodale è il luogo dei punti per cui la derivata prima di F si annulla al variare di T. La binodale inidividua la coesistenza di due fasi e separa le zone stabili da quelle metastabili. La decomposizione spinodale (spontanea) porta ad una struttura interconnessa, con variazione graduale della composizione. Nella zona instabile compresa fra C e D in figura una fluttuazione della composizione causa la formazione di due fasi (decomposizione spinodale) a composizione leggermente diversa che con il passare del tempo diventano sempre più definite. In questo modo si hanno due fasi intimamente connesse fra loro e interconnesse al loro interno. Analogia nei vetri Nelle zone metastabili si ha la decomposizione per nucleazione e accrescimento(serve una grande variazione di F).