LA GAZZETTA DELLO SPORT - 14 MAGGIO

Transcript

LA GAZZETTA DELLO SPORT - 14 MAGGIO
MARTEDÌ 14 MAGGIO 2013
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
so fuori la verità
Ma il tecnico
appare seccato
E rispunta il Psg
Non commenta, considerava interlocutorio
l’incontro e non sapeva dell’intervento di Agnelli
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
CORATO (Bari)
Indagare nello stato d’animo di una persona è esercizio
estremamente complicato, ma
ci sono un paio di condizioni
che lo rendono possibile: una
buona conoscenza di quella
persona e la sua limpidezza.
Antonio Conte avrà molti difetti, ma non finge mai: non fa nulla per mostrarsi diverso, è così
come appare. E ieri, dopo l’intervista di Andrea Agnelli, Conte appariva molto arrabbiato.
E’ doveroso sottolineare che alla richiesta di un commento l’allenatore ha risposto che prima
avrebbe voluto sentire le parole del presidente. Ma quando
gli abbiamo fatto notare che
nell’era dei tablet e degli smartphone si sa tutto in tempo reale, Conte non ha potuto negare
di essere a conoscenza delle fravolontà danno sempre quel
qualcosa in più».
Terzo scudetto e Ibra bocciato
Nomi di mercato. Agnelli, rivorrebbe Ibra? E’ un obiettivo possibile? «No. Punto!». E Higuain? «Sono scelte che competono agli uomini dell’area tecnica: acquisti e cessioni. Sono liberi di agire come credono, hanno una cifra da gestire, per me
possono smontarla e rimontarla, l’importante è che il costo totale, tra ammortamenti e retribuzione del personale tesserato, non vada oltre quello che gli
viene messo a disposizione». Il
tutto con un obiettivo ben preciso: il terzo scudetto consecutivo. «Abbiamo un appuntamento con la storia: a parte la grande squadra del quinquennio
(Anni 30), la Juve non ha mai
vinto tre scudetti consecutivi.
La Champions? Puntiamo ad
andare più avanti possibile».
«A Del Piero dico...» Infine, il capitolo Del Piero: «Quando finiranno i rapporti freddi fra di
noi? Non è una questione di
freddezza. Io sono riconoscente ad Alessandro. Abbiamo passato tante serate assieme. E’ un
grande della storia della Juventus. Mi è capitato tante volte di
accostarlo agli Scirea, ai Platini, ai Sivori. Sarà sempre nei nostri cuori e mi auguro presto di
rivederlo nella nostra famiglia,
allo stadio e in altre circostanze, perché comunque è un pezzo di storia della Juve. E di questo andiamo fieri».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
in Puglia
Conte mostra la coppa accanto a Bonucci, a sinistra c’è Marchisio ARCIERI
si di Agnelli.
Allenatore e manager Conti-
nuando a scavare, emergono altri fatti importanti: ad Antonio
non ha fatto piacere scoprire
l’esistenza dell’intervista dai
primi lanci d’agenzia. L’allenatore, poi, ha colto il tentativo di
scaricare su di lui l’eventuale di-
I soldi non contano Conte inte-
ressa al Paris St.Germain (che
si è fatto vivo in questi giorni),
ma potrebbe anche stare fermo
un anno dimostrando così che
non si tratta di una questione
economica. Ma naturalmente
preferirebbe continuare la sua
avventura bianconera a patto
di poter essere competitivo:
partecipare senza reali ambizioni non gli interessa, Champions compresa. L’unico concetto dell’intervista di Agnelli
che è piaciuto a Conte riguarda
proprio la volontà di restare al
vertice, che però, secondo il tecnico, va dimostrata con i fatti.
Conte torna solo oggi a Torino,
dopo pranzo (l’incontro previsto in sede slitterà quindi fra domani e mercoledì), e durante il
viaggio non potrà non riflettere sulla sua situazione: ha vinto due scudetti, ha rifatto grande la Juve, ma non sa se la allenerà ancora. E l’intervista di
Agnelli gli sembra incredibilmente simile al famoso videomessaggio con cui Del Piero, dichiarando di essere pronto a firmare in bianco per la Juve, lasciò la decisione sul suo ultimo
rinnovo alla società. Stavolta
le parti sono rovesciate ed è
Agnelli a mettere sotto pressione il tecnico. Del Piero restò ancora un anno: cosa farà Conte?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Troppa gente, serata incubo
E pensare che costava 50 euro
CORATO (Bari) Un delirio. La festa
pugliese per lo scudetto della
Juve è stata rovinata dall’eccesso di entusiasmo e soprattutto
di partecipanti. Al ristorante
«Polvere di Rose» di Corato,
una cinquantina di chilometri
da Bari, sono arrivati oltre
2.000 tifosi. L’evento, organizzato dall’associazione Bianconeri d’Italia e dal Centro Coordinamento Juventus Club, prevedeva una prima parte all’esterno, con un palco allestito
vorzio e soprattutto non ha trovato nei concetti di Andrea le
risposte alle sue domande. E a
questo punto la posizione del
tecnico si irrigidisce: dopo l’incontro della scorsa settimana,
pubblicizzato ieri da Agnelli e
considerato solo interlocutorio
dall’allenatore, Conte si aspetta chiarezza entro questa setti-
mana. I punti principali sono i
seguenti: un suo ruolo di primo piano in tutte le scelte tecniche (tipo manager inglese,
quindi, e non subalterno a Marotta e Paratici), una condivisa
volontà di rinforzare squadra e
staff, un progetto di crescita
graduale ma costante.
I tifosi bianconeri a Corato ARCIERI
sulla piscina, e una seconda
parte all’interno dove i tifosi
avrebbero dovuto sfilare per foto e autografi con Conte, Bonucci, Marchisio e la coppa dello scudetto. In realtà, dopo il giro sul palco e le frasi di rito sul
recente trionfo, la comitiva
bianconera è stata costretta alla fuga: nemmeno le forze dell’ordine, in numero esiguo, sono riuscite a riportare la calma
anche perché a quel punto molta gente ha cominciato a richie-
dere a gran voce il rimborso. I
biglietti, infatti, costavano tra i
40 e i 50 euro. Lo spettacolo pirotecnico finale non ha calmato gli animi, anzi ci sono stati
momenti di grande tensione
con tentativi di sfondamento e
bimbi nascosti a piangere sotto
i tavoli. È stato necessario l’intervento della Digos e del reparto operativo dei Carabinieri
per far sgombrare il ristorante.
gb.o.
© RIPRODUZIONE RISERVATA