LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SABATO 18 MAGGIO 2013
SERIE A
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
L’ANTICIPO DELLA 38 GIORNATA
a
4
ALL’ANDATA ICARDI E LA DOPPIETTA CHE STESE I BIANCONERI
ECCO LE
VITTORIE
La Juventus ha
vinto con tutte le
avversarie
affrontate in
questo
campionato,
tranne che con la
Sampdoria (1-2 a
Torino). Se oggi
dovesse vincere,
sarebbe la
settima volta nella
storia in cui una
formazione
sconfigge tutte le
avversarie.
Ecco il dettaglio
delle vittorie
6 gennaio 2013: la Samp sotto di un gol e di un uomo (espulso Berardi) rimonta sul campo della Juventus grazie a una doppietta di Icardi. È nata una stella ANSA
C’è un ultimo record
che aspetta la Juve:
batterle proprio tutte
Se i bianconeri vincono con la Samp, hanno sconfitto
le 19 avversarie. L’ultimo filotto fu fatto 51 anni fa
Perché vedere
GLI AVVERSARI
SAMPDORIA-JUVENTUS
Ma Rossi non fa
sconti: in attacco
Icardi con Eder
La Samp non vince da tre
mesi e mezzo: i tifosi
sognavano un finale diverso.
La Juve può cancellare il k.o.
dell’andata
Ferraris, 20.45
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
VINOVO (Torino)
Si gioca solo per il fantacalcio. O forse no. Perché una
piccola motivazione supplementare la Juve ce l’avrebbe
ancora. Nulla di trascendentale o di talmente importante da
spingere Conte a far giocare i
titolari con l’intensità di una finale di Champions. Però si tratta di un traguardo che ha un
suo fascino anche perché è stato tagliato solo da altre sei
squadre nei campionati a girone unico. Se stasera la Juve
vincesse contro la Sampdoria,
avrebbe battuto almeno una
volta in questo campionato le
Antonio Conte,
43 anni, in due
stagioni alla
Juve tre trofei:
2 scudetti e 1
Supercoppa
italiana
ANSA
sue diciannove avversarie. Nella storia del nostro calcio ci sono riusciti l’Ambrosiana nel
1929-30, la Juve nel 1930-31,
nel 1931-32, nel 1932-33 e
nel 1949-50, il Milan nel
1961-62. Insomma, per ritrovare un simile bilancio stagio-
GENOVA (a.d.r.) «Un
punto per restare davanti a
chi ci sta dietro». Edoardo
Garrone, presidente della
Sampdoria premiato ieri con il
cartellino viola per il fair play
dimostrato in occasione della
sfida con la Fiorentina, non fa
nomi, ma è chiaro che oggi la
sua Sampdoria avrà una
motivazione speciale per la
sfida contro la Juventus:
assicurarsi la supremazia
cittadina, cosa per la quale è
necessario quantomeno un
pareggio con i bianconeri.
Delio Rossi riporta Palombo a
centrocampo e rilancia
Maurito Icardi in attacco, in
coppia con Eder. Per il resto
pochi esperimenti e il ritorno
di tutti i titolari, proprio perché
la partita per i blucerchiati
oggi conta, eccome.
nale bisogna farsi un giro nella preistoria e se questa situazione non accade da oltre cinquant’anni significa che non è
così semplice da realizzare. E
di sicuro non accade per caso:
l’impresa di battere tutti gli avversari non è mai stata centrata da chi non ha poi conquistato il titolo. L’anno scorso, tanto per fare un esempio recente, la prima Juve di Conte vinse lo scudetto senza completare il «giro d’onore»: a fine stagione mise in bacheca la coppa del campionato ma senza
lo scalpo di Bologna (1-1 e
1-1), Chievo (0-0 e 1-1) e Genoa (2-2 e 0-0).
Tocca a Bendtner All’andata la
Sampdoria realizzò quella che
molto probabilmente sarà ricordata come la sorpresa dell’anno: sotto di un gol (rigore
di Giovinco) e di un uomo
(espulsione di Berardi) all’intervallo, riuscì a rimontare nella ripresa e a battere la Juve
grazie a una doppietta di Icardi. Conte ripete sempre che
«una cosa del genere non dovrà più accadere» e stasera magari cercherà di stimolare i
suoi giocatori per chiudere in
bellezza il campionato. Nella
formazione che probabilmente scenderà in campo (ieri una
rapida prova tattica sotto una
fitta grandinata e poi tutti nello spogliatoio) a Marassi, la novità dovrebbe essere rappresentata da Nicklas Bendtner:
per il gigante danese sarebbe
l’undicesima presenza stagionale, la nona in campionato,
la terza da titolare in Serie A.
Bendtner dovrebbe giocare in
coppia con Matri, mentre a
centrocampo rientra Pirlo dopo la squalifica: gli interni saranno Padoin e Marchisio, gli
esterni Isla e De Ceglie. In difesa, infine, Caceres, Bonucci e
Chiellini davanti a Storari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Parma
(2-0)
Udinese
(4-1, 4-0)
Genoa
(3-1)
Chievo
(2-0, 2-1)
Fiorentina
(2-0)
Roma
(4-1)
Siena
(2-1, 3-0)
Napoli
(2-0)
Catania
(1-0, 1-0)
Bologna
(2-1, 2-0)
Inter
(2-1)
Pescara
(6-1, 2-1)
Lazio
(2-0)
Milan
(1-0)
Torino
(3-0, 2-0)
Palermo
(1-0, 1-0)
Atalanta
(3-0, 1-0)
Cagliari
(3-1)
S
Ecco le formazioni
che hanno vinto
contro tutte
almeno una volta
1929/30
Inter
1930/31
Juventus
1931/32
Juventus
1932/33
Juventus
1949/50
Juventus
1961/62
Milan
PROTAGONISTI
Tutto lo staff
dei medici
raccoglie
gli applausi
Luca Stefanini, Fabrizio Tencone
e Gianluca Stesina LAPRESSE
DAL NOSTRO INVIATO
VINOVO
Lavorano nell’ombra,
ma lo fanno molto bene e ieri
Antonio Conte ha voluto premiarli portandoli in conferenza: sono i dottori, i fisioterapisti, il chiropratico e il nutrizionista, insomma tutti i membri
dello staff medico della Juve.
Una squadra vera e propria, visto che è composta da undici
persone: il coordinatore Fabrizio Tencone, il responsabile sanitario Gianluca Stesina, il medico sociale Luca Stefanini, i
massofisioterapisti Maurizio
Delfini, Dario Garbiero, Marco Luison, Francesco Pieralisi,
Emanuele Randelli e Gianluca
Scolaro, il chiropratico Elio Cavedoni e il nutrizionista Matteo Pincella.
Meriti I tempi di recupero degli
infortunati sono stati sempre
rispettati se non anticipati. Discorso a parte per Pepe: «Nessuno di noi aveva mai portato
un atleta a un intervento chirurgico per una lesione muscolare - ha spiegato Tencone -,
ma è stato necessario per eliminare una serie di calcificazioni. Adesso Simone sta correndo ed è già molto avanti nel
processo di riabilitazione». Il
nutrizionista ha fatto i complimenti ai giocatori per il rispetto della dieta, i dottori hanno
sottolineato la capacità di resistenza al dolore di Vidal e
Chiellini. L’ultima domanda
l’ha fatta Conte, seduto insieme ai giornalisti: «Vorrei chiedervi con quale ansia e stress
comunicate all’allenatore l’entità di ogni infortunio». Risposta di Stefanini: «E’ una cosa
semplicissima, la prende sempre bene, quindi non c’è problema». La risata collettiva
smaschera l’innocente bugia.
gb.o.
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