Carlo Colombara - Turismo Padova

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Carlo Colombara - Turismo Padova
Premio alla carriera al basso
Carlo Colombara
Pro Loco Codevigo
e presentazione del suo nuovo CD
Comune di Codevigo
Provincia di Padova
Patrocinio
Patrocinio
Serata con la partecipazione di
Selli Franco, soprano
Giambattista Valdettaro, violoncellista
Davide De Ascaniis, violinista
Bruno Volpato, pianista
conduce Paolo Padoan
greenliving®
Incontro in Musica con
Carlo Colombara
Domenica 31 gennaio 2016 ore 18.00
Cartoleria
Giocattoli - Articoli da Regalo
PONCHIO
ZOIDE
Sala Polivalente - Codevigo (PD)
Pagamento Bollette e Servizi
Fototessere e Fotocopie a colori
Stampa Foto Digitali e
Biglietti Auguri personalizzati
entrata libera fino ad esaurimento dei posti disponibili
Via V. Emanuele III, 52/I - 35020 CODEVIGO (PD) - TEL. 049 5817610
Lù
©Joan Tomás
C
arlo Colombara è considerato
come il basso verdiano italiano di
riferimento. Inoltre le sue incursioni
nel bel canto romantico o nell’ambito
della cultura francese sono state accolte
con un applauso unanime dal pubblico e dalla critica. Il suo timbro di
voce potente, amplio, profondo e agile
unito a una grande capacità di comunicazione e convincenti doti di attore,
gli assicurano un posto d’onore nel
mondo operistico contemporaneo.
Dopo vent’anni di carriera, durante i
quali ha lavorato con i direttori e i registi più importanti del panorama
internazionale, Carlo Colombara continua ad ampliare il suo repertorio
spinto dal suo inquieto spirito artistico e dalla grande vocazione per il
canto e il teatro. Negli ultimi anni ha debuttato con successo i ruoli di
Mefistofele (Boito), di Escamillo (Carmen di Bizet), Don Pasquale (la prima
incursione del basso italiano nell’opera buffa), i quattro ruoli di basso ne
Les contes d’Hoffman e Don Giovanni (Mozart). Nel 2012 ha debuttato il
ruolo di Scarpia in Tosca a Praga e Parma (in forma di concerto), ed è
stato il protagonista dello spettacolo teatrale Stasera decido io!, una nuova
forma di presentare l’opera al pubblico, con uno sguardo nel dietro le
quinte e l’approfondimento della relazione regista-cantante. Nel 2013,
anno verdiano, Colombara ha interpretato la Messa da Requiem con la
Boston Symphony Orchestra a Boston, al Southbank Centre per il Royal
Festival Hall di Londra e all’Opera Festival di Savonlinna. Inoltre è stato
Zaccaria (Nabucco) alla Staatsoper di Stoccarda e all’Arena di Verona e
Fiesco di Simon Boccanegra a Vienna e Salerno. Uniche incursioni non
verdiane sono state La Favorite al éâtre des Champs Elysées, la Petite
Messe Solennelle a Parigi e Vienna e Mefistofele al Teatro Regio di Parma.
Nel 2014, oltre all’atteso debutto nella nuova opera di Kolonovits “El
Juez” con José Carreras al Teatro Arriaga di Bilbao, ha partecipato con
grande successo ad una storica edizione de il Simon Boccanegra a Piacenza
e Modena, ed alle celebrazioni del grande basso bulgaro Boris Christoff
al Teatro di Sofia in 3 produzioni (Aida, Nabucco, Don Carlo). Poi ancora
Birmingham e Londra (Messa da Requiem di Verdi con direzione di Antonio Pappano) e a Salisburgo ne La Favorite al fianco di Elina Garanca,
Juan Diego Florez e Ludovic Tezier.
Colombara, si innamorò dell’opera a nove anni, dopo aver assistito a una
Carmen nel Teatro Comunale di Bologna, sua città natale. Comincia la
sua formazione musicale a 12 anni studiando pianoforte, mentre lo studio
del canto, sua grande passione, inizia ai 15 anni, quando si perfeziona,
sempre a Bologna, con Paride Venturi.
Nel 1986 vince il premio come migliore cantante italiano al concorso G.
B. Viotti e l’anno seguente ottiene il primo premio al concorso As.Li.Co,
poco prima del suo debutto nel Teatro dell’Opera di Roma con Silva di
Ernani (Verdi). Segue Seneca de L’incoronazione di Poppea (Monteverdi)
nel Comunale di Bologna e Tiresia di Oedipus Rex (Stravinsky) nel Teatro
La Fenice di Venezia.
In seguito lo aspettano Tokyo, Londra, Berlino e la Wiener Staatsoper in
una scalata che, nel decennio degli anni novanta, lo porta ad affermarsi
come uno dei cantanti più significativi della sua generazione grazie anche
al successo del suo esordio alla Scala di Milano (1989) con il ruolo di
Procida nei I vespri siciliani con la direzione di Riccardo Muti. In seguito
torna varie volte al palcoscenico milanese in opere tra loro differenti come
I maestri cantori di Norimberga, Requiem, Lucia di Lammermoor, Nabucco
e inaugurando la stagione con Macbeth, sempre con la direzione di Muti.
Oltre al lato operistico, Carlo Colombara ha intrapreso una intensa attività come interprete di concerti, cantando più di 100 volte la Messa da
Requiem di Verdi in città come Firenze, Roma, Londra, Napoli, Parigi o
Modena - in quest’ultima in memoria di Luciano Pavarotti, con il quale
cantò proprio nell’ultimo Requiem verdiano interpretato dal tenore modenese.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con importanti direttori d’orchestra fra i quali Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Colin Davis,
Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal, Lorin Maazel,
Zubin Mehta, Riccardo Muti, Daniel Oren, Antonio Pappano, Michel
Plasson, Daniele Gatti, Georges Pretre, Wolfang Sawallisch, Philippe Auguin, Giuseppe Sinopoli e Georg Solti.
Con Zubin Mehta partecipó alla spettacolare produzione della Turandot
registrata nella Città Proibita di Pechino, uno spettacolo trasmesso in
tutto il mondo e disponibile in CD e DVD. Nella sua discografia si includono numerosi registrazioni in CD e DVD per Virgin, Deutsche
Grammophon, BMG, EMI, RCA, Foné, Dynamic, Decca, Bongiovanni,
Nuova Era, Naxos, ecc. oltre alla partecipazione alle trasmissione per radio
(Radio France, Bayerischer Rundfunk tra le altre) e televisione di spettacoli dalla Scala di Milano, il Maggio Musicale Fiorentino o dal Teatro
San Carlo di Napoli. Nel 2008 ha presentato a Siviglia il DVD El arte
del bajo, Carlo Colombara en Sevilla, pubblicato da Naxos nel 2012, in
cui interpreta alcuni dei ruoli che lo hanno reso famoso.
Nel corso della sua carriera Carlo Colombara è stato premiato fra l’altro
con il Lauri Volpi (1994), l’Orazio Tosi (1995), il Cappelli (1999), il Matassa d’Oro (2002), il Premio Monteverdi (2009) il Premio Bonci d’Oro
(2011) ed il Premio Danzuso (2014).