Nicola Rubertelli scene

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Nicola Rubertelli scene
Nicola Rubertelli
scene
Nato a Napoli, nel 1959, dopo aver vinto una borsa di studio, entra al
Teatro di San Carlo.
Dal 1969 al 1970 lavora in Africa come coordinatore dei due centri di
produzione e responsabile del gruppo di dipendenti RAI di Tripoli e
Bengasi.
Ha collaborato con vari teatri (San Carlo, Stabile dell’Aquila, Opera di
Roma, Stabile di Roma, Piccolo Teatro di Milano, Arena di Verona,
Petruzzelli di Bari), firmando come scenografo spettacoli di grande rilievo
rappresentati in Italia ed all’estero.
Dal primo ottobre 1996 ricopre l’incarico di Direttore degli allestimenti
scenici del Teatro di San Carlo.
Il suo primo approccio con la lirica risale al 1962: l’opera è L’infedeltà
delusa di Haydn, in scena a Napoli, il regista è Alessandro Brissoni, al fianco del quale Rubertelli
compirà le prime esperienze di scenografo fino al 1966. Nel 1965 debutta al San Carlo con il
balletto Il ponte. Vi tornerà, dopo lunga pausa, con Il Trittico di Jacopo Napoli (1983), prima di
avviare una proficua collaborazione con Roberto De Simone - tuttora in corso - alla base di
allestimenti importanti come Piedigrotta, L’orso, La Dirindina, Histoire du Soldat, Pulcinella, Don
Pasquale, Agamennone, Il Convitato di pietra, Le convenienze e inconvenienze teatrali, Eleonora,
Don Giovanni, L’osteria di Marechiaro, Socrate immaginario, Cavalleria rusticana, Falstaff, La ci
darem la mano, Lo Vommaro a Duello,Turandot. Altri registi presenti al suo fianco sono Antonio
Calenda (Herodiade, Semiramide, Il turco in Italia), ma anche Pupi Avati (La sonnambula) e Mario
Monicelli (Il castello di Barbablu). In tempi recenti, per il San Carlo, ha disegnato anche le scene
de La colomba ferita e Cassandra, ha ripreso, nel cortile di Palazzo Reale, Te voglio bene assaje,
ha curato l’impianto visivo de La vergine dei dolori e infine ha firmato le scene di Adriana
Lecouvreur, dello Schiaccianoci, del Gustavo III, e di Candide.
Con Gennaro Magliulo e con Calenda, Rubertelli ha lavorato a lungo a partire dagli anni Sessanta:
La monaca fauza, Il figlio di Pulcinella, Antigone, Riccardo III, La madre, Na sera ’e maggio, Uno
sguardo dal ponte, Lisistrata, Tartufo, Le sedie, Giorni felici, Madre coraggio, Le rose del lago.
Con De Simone mette in scena Il bazzariota, Concerto per Masaniello, Lu cunto de li cunti, Il
drago e Eden Teatro, di Viviani, al Trianon; con Bosetti Il berretto a sonagli. In ambito
cinematografico riporta riconoscimenti alla Mostra del Cinema di Venezia per Sciopèn di Odorisio,
L’amara scienza e Fratelli. Non si contano le sue collaborazioni in campo televisivo: Anton Giulio
Majano, Edmo Fenoglio, Sandro Sequi, Maurizio Scaparro, Luca Ronconi sono solo alcuni tra i
registi con i quali collabora. Tra i titoli che lo vedono coinvolto, ricordiamo quello di esordio,
Delitto e castigo, e poi Le avventure del Commissario Maigret, Il segno del comando...
In quarant’anni di carriera ha allestito almeno una dozzina di mostre, in Italia ed all’estero, tra
personali e collettive.