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REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL
FUNZIONAMENTO
DELL’UNITA’ DI VALUTAZIONE
MULTIDIMENSIONALE (U.V.M.)
Approvato con deliberazione del C.I. n. 10 del 8-4-2009
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO
DELL’UNITA’ DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE (U.V.M.)
Art. 1
Oggetto del regolamento
Il presente regolamento disciplina l’attività di valutazione multidimensionale per l’accesso ai servizi
sociosanitari di rete residenziali, semiresidenziali e domiciliari integrati effettuati dall’Unità di
Valutazione Multidimensionale dell’ambito distrettuale.
Art. 2
Definizione
L’Unità di Valutazione Multidimensionale (U.V.M.) è un organismo composto da un team
multiprofessionale, con competenze multidisciplinari, in grado di leggere le esigenze dei soggetti con bisogni
sanitari e sociali complessi e di definire un progetto socio-sanitario personalizzato per la presa in carico
integrata del cittadino. L’U.V.M. è lo strumento operativo dell’assistenza socio-sanitaria integrata che,
secondo la normativa regionale, deve garantire l’integrazione della rete dei servizi sanitari, sociosanitari e
socio-assistenziali a livello territoriale.
Costituisce a livello di Ambito territoriale il filtro per l’accesso al sistema dei servizi socio-sanitari di natura
domiciliare, semiresidenziale, residenziale a gestione integrata e compartecipata.
Art. 3
Sede
L’Unità di Valutazione Multidimensionale ha sede presso il Distretto Socio-Sanitario di Martano.
Art. 4
Obiettivi
L’obiettivo generale dei Comuni afferenti all’Ambito di Martano e della A.S.L., attraverso la Unità di
Valutazione Multidimensionale, è la individuazione e attuazione della migliore soluzione possibile per la
persona riconosciuta in stato di bisogno socio-sanitario, che incontri il gradimento della stessa e ne rispetti la
libertà di scelta.
Gli obiettivi specifici dell’U.V.M. seguono i seguenti indirizzi:
-
Favorire il più a lungo possibile una idonea permanenza della persona in stato di bisogno socio-sanitario
presso il proprio domicilio
-
Perseguire il rientro nell’ambiente di provenienza dopo la permanenza in strutture residenziali
-
Promuovere il miglioramento continuo della qualità della vita nei servizi residenziali, semiresidenziali,
domiciliari
-
Promuovere azioni atte a utilizzare al meglio le risorse territoriali
-
Migliorare l’appropriato utilizzo delle alternative assistenziali, ottimizzando la spesa socio-sanitaria.
Art. 5
Composizione
L’U.V.M. ha la seguente composizione:
•
Direttore del Distretto o suo delegato
•
Coordinatore socio-sanitario
•
Responsabile del Servizio Sociale Professionale del Distretto
•
Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta di riferimento dell’assistito
•
Medico Specialista di riferimento a seconda della patologia.
•
Infermiere coordinatore
•
Figura professionale di area psicologica in relazione al bisogno della persona
•
Assistente sociale incaricata dal Presidente, sentito il Coordinamento Istituzionale
•
Assistente sociale del Comune di residenza dell’assistito
Art.6
Compiti
La U.V.M. svolge i seguenti compiti:
•
Effettua la valutazione multidimensionale dell’autosufficienza ovvero del residuo grado di
autonomia dell’utente, dei bisogni assistenziali suoi e del proprio nucleo familiare (valutazione di
secondo livello, che fa seguito a quella di primo livello effettuata dalle Porte Uniche di Accesso P.U.A -)
•
Verifica la presenza delle condizioni di ammissibilità ad un certo percorso di cura e assistenza
•
Elabora il Piano Assistenziale Individualizzato , che deve essere condiviso con il paziente e con il
nucleo familiare e da essi sottoscritto, assicurando un uso ponderato delle risorse in una visione
longitudinale e orientata alla pianificazione complessiva degli interventi
•
Individua il responsabile del caso (case manager) per garantire l’attuazione e l’efficacia previste dal
progetto personalizzato
•
Verifica ed aggiorna l’andamento del progetto personalizzato
•
Procede alla dimissione concordata
•
Conserva la documentazione relativa ai casi valutati e, se richiesto, la fornisce a quanti ne hanno
titolo.
Art. 7
Metodologia di lavoro
La U.V.M. si riunisce di norma con cadenza settimanale o, in caso di urgenza, infrasettimanale, per la
valutazione delle richieste di intervento pervenute al Direttore del Distretto, tramite le Porte Uniche di
Accesso.
L’U.V.M. è da ritenersi non valida qualora alla riunione siano entrambi assenti il Direttore del Distretto
Socio-Sanitario e l’Assistente Sociale dell’Ambito designati oppure entrambi i loro delegati.
Tutte le attività dell’U.V.M. sono documentate mediante la redazione di appositi verbali relativi ad ogni
seduta.
E’ compito dell’U.V.M. trasmettere l’esito della valutazione multidimensionale alla persona interessata, ai
servizi coinvolti nel progetto, nonché al responsabile della struttura qualora venga autorizzato un
inserimento.
In caso di diniego o di risposta diversa dalla domanda dell’interessato, la comunicazione deve contenere
le motivazioni della decisione.
La persona interessata, o chi ne ha titolo, ha facoltà di richiedere la revisione del P.A.I. esito della
valutazione multidimensionale e di presa in carico, presentando richiesta motivata e documentata alla
U.V.M. entro 15 giorni dalla avvenuta comunicazione dello stesso.
Nella valutazione multidimensionale l’U.V.M. si avvale di strumenti idonei, standardizzati e validati
scientificamente e clinicamente (schede e scale di valutazione sanitaria e sociale) il più possibile
omogenei sul territorio regionale, tra i quali la scheda S.V.A.M.A. adottata dalla Regione Puglia con
D.G.R. n. 107 del 15.02. 2005.
L’attività dell’U.V.M., al fine di garantire in tempi certi la più idonea risposta alle richieste di accesso al
sistema integrato dei servizi, deve essere espletata entro 10 giorni dalla segnalazione del caso.
In caso di necessità può essere attuato un protocollo operativo d’urgenza che consenta l’immediato
accesso alle prestazioni socio-sanitarie di natura domiciliare, semiresidenziale e residenziale, per i casi di
comprovata ed urgente gravità, previa proposta motivata del MMG/PLS o dei servizi sociali, acquisito il
nulla osta del Direttore del Distretto e del responsabile d’ambito sociale componente l’U.V.M., (ai fini
dell’assunzione di eventuali oneri finanziari). (art. 3 comma 9 del Regolamento Regionale n. 4 del 18
gennaio 2007)
Per casi di urgenza si intendono:
-
Dimissione protetta ospedaliera
-
Impossibilità totale di assistenza presso il proprio domicilio.
In tali casi, in analogia con il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.), la risposta deve essere
data entro le 48 -72 ore.
Il provvedimento adottato, in tal caso, verrà trasmesso all’equipe dell’U.V.M. per i successivi
adempimenti.
Qualunque controversia nell’applicazione del presente regolamento e/o nel rapporto tra gli Operatori
dell’U.V.M., deve essere affidata alla decisione dei rispettivi Direttore di Distretto e Responsabile
dell’Ufficio di Piano (ex art. 13 Regolamento Ufficio di Piano).
Il mancato rispetto dei termini o la violazione delle procedure previste dal presente regolamento vanno
segnalati al legale rappresentante della A.S.L. Lecce e del Comune capofila dell’Ambito di Zona.
Il presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla data di approvazione.