PROGETTARE LA dEmOLiziOnE in cOnTEsTO uRbAnO

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PROGETTARE LA dEmOLiziOnE in cOnTEsTO uRbAnO
DEMOLIZIONI E BONIFICHE
PROGETTARE
LA demolizione
in contesto urbano
Demolire a Milano: sono d’obbligo le tecnologie più sofisticate e una non comune perizia
tecnica per controllare polveri, rumore, vibrazioni. Armofer scende in campo con mezzi
d’opera imponenti per garantire la sicurezza, il controllo delle operazioni, la qualità ambientale,
ma anche la produttività. Report dal cantiere di una demolizione totale di un complesso di
edifici del terziario che ha interessato ben tre fronti su strade pubbliche, mai chiuse al traffico
N
ei mesi di giugno e luglio di
quest’anno Armofer Cinerari
Luigi di Siziano è intervenuta in
una delicata, ma imponente operazione
di demolizione nel contesto urbano densamente abitato della città di Milano.
L’intervento si è svolto in adiacenza a
edifici in attività e aree residenziali, lungo
strade in esercizio e ambienti urbani aperti
al pubblico (anzi sotto gli occhi di decine
di curiosi): vi sono tutti gli ingredienti di
uno degli scenari più difficili dell’intero
segmento delle demolizioni. Questo tipo
di attività impone infatti severe misure di
controllo ambientale, capacità tecnica e
di intervento in spazi che generalmente
risultano esigui e penalizzano la libertà di
manovra dei mezzi e naturalmente una
perizia tecnica notevole dei tecnici che
intervengono sulle macchine. Non solo
non sono ammessi errori, ma il lavoro si
Veduta generale
del cantiere
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deve svolgere in modo da contenere ogni
possibile disturbo ambientale in cantiere
e nell’intorno interessato dall’intervento.
Attiva da ben 50 anni nel settore delle demolizioni a Pavia, Milano, nell’intera Lombardia e in tutt’Italia, Armofer si è specializzata nella demolizione in contesti urbani
delicati sin dai primissimi anni di apertura
dell’attività professionale. Già negli anni
Sessanta l’impresa di Siziano demoliva
in centro storico grossi complessi per il
Comune di Milano per le maggiori realtà
imprenditoriali e immobiliari del tempo;
garantendo perizia tecnica, capacità di intervento in sicurezza e, non ultimo, capacità di rispettare i tempi contrattuali e le
esigenze dei Committenti che impongono
tempi stretti di realizzazione degli interventi. In 50 anni di
attività mai interrotta sono centinaia
le vie e piazze pubbliche che hanno
ospitato le macchine Armofer al lavoro. La presenza di
più cantieri contemporaneamente
aperti in città è da
sempre una costante dell’attività
dell’azienda che
anno dopo anno ha
raggiunto una com-
Demolizione del fabbricato di 4 piani, parte interna all’area di progetto
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petenza specifica in questo segmento
della demolizione professionale con i
mezzi meccanici.
Il contesto e l’oggetto
dell’intervento
Il cantiere aperto (e appena concluso) da
Armofer è sito in via Legioni Romane a
Milano. Prevede la demolizione completa
di edifici adibiti a terziario, più precisamente uffici e sedi bancarie, che oggi lasciano spazio ad un nuovo progetto di
edilizia residenziale privata. Il Committente, Sviluppo Residenziale Italia, prevede la costruzione di circa 8.700 mq di
nuova residenza, corrispondenti a 108
appartamenti di differenti tagli e metrature oltre a 4.400 mq destinati a garage
distribuiti su 2 piani interrati, pure da realizzarsi ex novo nell’area.
I corpi di fabbrica esistenti da demolire
consistono in fabbricati in calcestruzzo
armato e fortemente armato così distribuiti: il corpo principale lungo viale Legioni Romane e altri due corpi lungo le
vie laterali, rispettivamente via Canella e
via Pantigliate. I fabbricati lungo la via principale raggiungono l’altezza di 5 piani fuori
terra (18 m circa) e sono arretrati o parzialmente arretrati rispetto al filo strada
per la presenza di un giardino antistante
gli edifici. I corpi laterali raggiungono i 4
livelli fuori terra (corrispondenti all’altezza
di 12-14 m) e presentano le facciate allineate sulle strade cioè in corrispondenza
del perimetro della proprietà. Per tutti gli
edifici sopra menzionati la demolizione
prevede anche i piani interrati, costituiti
da strutture a tre telai longitudinali o trasversali e solai con travetti e pignatte.
Saranno in ultimo demoliti i plinti di fondazione in quanto il nuovo progetto prevede lo scavo per la realizzazione dei garage interrati. Inoltre all’interno dell’area
di pertinenza vi è un corpo di fabbrica di
un solo piano fuori terra, con relativo piano
interrato, con struttura in cemento armato
e copertura in tegoli in C.A.P.
Il volume da demolire, vuoto per pieno,
supera i 42.000 mc per quel che riguarda
le strutture fuori terra ed è poco oltre i
Demolizione dell’edificio di 5 piani lungo via
Canella. Le operazioni sono state eseguite senza
mai interrompere il traffico
9.000 mc per quanto riguarda l’interrato.
L’entità degli scavi è pari a 15.000 mc.
Verrà costruito un complesso residenziale multipiano (10 piani fuori terra e due
interrati), il cui ufficio vendite è già aperto
in loco, proprio accanto all’escavatore
cingolato equipaggiato di pinza idraulica
che demolisce sotto gli occhi curiosi dei
cittadini e dei passanti.
Il progetto di
demolizione
dalla Committenza.
La difficoltà maggiore rimane dunque lo
spazio di movimentazione e accesso in
cantiere, tema che si risolve con una corretta progettazione della logistica e delle
fasi di demolizione stessa. In questo caso
Armofer sceglie di “aggredire” subito il
corpo principale lungo la strada in modo
da aprire un piazzale di movimentazione
dei mezzi proprio al centro del cantiere.
Qui troviamo anche strutture che sono
le più lontane dalle zone cosiddette “sensibili”: le adiacenze su strada e le adiacenze ad altri edifici.
Escavatore cingolato Liebherr 954 da demolizione in cantiere
Fra le problematiche che occorre
studiare con particolare attenzione in ambito urbano vi è senza
dubbio quella relativa alla carenza
di spazio e dunque alle difficoltà
logistiche e di movimentazione
dei mezzi d’opera. Armofer privilegia in questo caso macchine
importanti che possono apparire
sovradimensionate per il lavoro
da svolgere e le altezze di progetto. La scelta è legata al fattore sicurezza in fase operativa:
avere macchine potenti e sovradimensionate rispetto alle altezze da affrontare garantisce un
ampio margine di sicurezza operativa e insieme garantisce la
massima produttività possibile,
in modo da poter rispettare senza
difficoltà le tempistiche richieste
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Il campo per la demolizione primaria vi è
il Liebherr 954 equipaggiato con la pinza
da 24 quintali, una macchina che raggiunge l’altezza operativa di 27 m per un
peso operativo di 70 ton e potenza del
motore di 222 kW.
La demolizione procede dall’alto verso il
basso, top-down come si dice, cioè “abbassando” progressivamente l’edificio,
tagliando le parti strutturali, travi, pilastri
e solette avendo cura di intervenire sempre in totale sicurezza rispetto a crolli
strutturali non previsti. Si procede avendo
cura di non caricare eccessivamente le
solette superiori di macerie e naturalmente contenendo il più possibile i disagi
ambientali per la città e i suoi abitanti.
Operando in questo modo è stato aperto
in breve tempo un ampio piazzale sul
quale Armofer lavora oggi sia in demolizione primaria sia in demolizione secondaria per la progressiva riduzione volumetrica delle macerie di calcestruzzo e
la prima separazione del ferro. La mac-
china scelta per queste operazioni è una
macchina imponente capace di una elevata produzione oraria.
I fronti di demolizione primaria aperti risultano così due e Andrea Cinerari, uno
dei titolari Armofer che ha scelto di gestire personalmente questo cantiere,
opera alternativamente su uno o sull’altro fronte avendo cura di lavorare sempre nelle migliori condizioni ambientali e
di visibilità. Grazie a questa scelta Cinerari opera in costante sicurezza anche
Sicurezza, Tecnologia, Esperienza, Passione
con Andrea Cinerari
A cosa si deve la qualità di un intervento di demolizione in città, come questo in corso?
Cinerari: Sicurezza, tecnologia, esperienza e passione. Credo siano questi gli “ingredienti” della qualità. In Armofer abbiamo sempre operato seguendo questa filosofia di lavoro e condividendo una grande passione. Facciamo tesoro di 50 anni di esperienza in
tutte, ma proprio tutte le tipologie, le situazioni e le tecniche di demolizione. Esperienza che confrontiamo e completiamo con formazione continua in azienda e in cantiere per tutti i nostri tecnici e operatori.
Come ha scelto la macchina e l’accoppiamento ideale per questo intervento?
Cinerari: la scelta della tecnologia appropriata per ciascun intervento e del corretto accoppiamento
macchina-attrezzatura è fondamentale sia per la qualità del lavoro sia per la sicurezza in cantiere.
In Armofer disponiamo di molte e differenti macchine per la demolizione in altezza; sono tutte tecnologie che garantiscono qualità e sicurezza perché per filosofia aziendale sono macchine professionali progettate per questo tipo di interventi, ma ognuna ha le proprie caratteristiche e inoltre il
corretto accoppiamento con l’attrezzatura aumenta l’efficienza della macchina e aiuta in termini di
sicurezza. In questo caso per esempio sull’escavatore di classe 70 ton ho scelto di montare una pinza
idraulica piuttosto leggera, da 2,4 ton. L’attrezzatura più leggera in punta consente uno sbraccio
maggiore con assoluta stabilità della macchina, se ben configurata come peso, carro allargabile e
Andrea Cinerari, uno dei titolari
della storica azienda di demolizioni e operatore in prima persona sulle macchine da demolizione a grande altezza
assetto generale. Sbraccio maggiore significa maggiore distanza dal manufatto da demolire e, come
sanno tutti gli addetti ai lavori, maggiore è la distanza dall’edificio in demolizione e proporzionalmente maggiore è la sicurezza per noi che operiamo sul fronte.
La tecnologia e la continua evoluzione delle macchine, ormai estremamente
sofisticate, sono dunque importanti?
Cinerari: certo, sono fondamentali per le macchine da demolizione professionali. Fra gli ultimi aggiornamenti tecnologici che abbiamo scelto per questa macchina è la dotazione di telecamere a bordo per controllare il lavoro in corso da un punto di vista che
non era consueto fino a poco tempo fa: a pochi metri dall’attrezzo che demolisce, cioè su a 20, 30 metri di altezza. Sul monitor in
cabina si può vedere dove a occhio nudo non si potrebbe, non solo per la distanza, ma per la presenza di materiale e strutture fra
la macchina e l’attrezzo. Un operatore con esperienza e perizia sufficienti “sente” dalla risposta della pinza idraulica e dalla consistenza il lavoro che sta eseguendo. Poterlo vedere attraverso il monitor è un’ulteriore facilitazione e garanzia di sicurezza, anche
se la visione indiretta con l’ausilio di questi strumenti non può sostituire il controllo visivo diretto del lavoro, sia dall’escavatore sia
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dal punto di vista della distanza che riesce a tenere dal fronte
di abbattimento e di proiezione delle macerie.
La sicurezza durante le operazioni di demolizione con l’escavatore cingolato equipaggiato con i bracci da demolizione in
altezza dipende infatti anche dalla distanza che l’operatore può
e sceglie di tenere dal fronte: la proporzionalità tra distanza e
sicurezza è diretta. Tale distanza può aumentare solo se l’operatore ha a disposizione un mezzo con un braccio sufficientemente lungo. Ecco il motivo che giustifica la scelta della macchina Liebherr 954 su questo cantiere. La macchina è perfettamente stabile e operativa anche con il massimo sbraccio e,
grazie all’ausilio della telecamera sul braccio l’operatore può
salendo sulla struttura stessa. Ritengo ancora importante spendere tutto il tempo necessario in sopralluoghi e verifiche in modo
da poter progettare correttamente ogni singolo intervento oltre
che la demolizione in generale.
La demolizione dunque è progettata nel dettaglio?
Cinerari: Il lavoro di demolizione è progettato minuziosamente,
così come tutta le logistica del cantiere, compreso lo sgombero
del materiale di risulta demolito, soprattutto in città dove spesso
abbiamo spazi di movimentazione esigui, ma esigenze operative
e di sicurezza che impongono distanze elevate dai fabbricati da
demolire. La sicurezza è garantita dalla conoscenza approfondita
della struttura da demolire, dal punto di vista del comportamento
statico, del grado di compromissione eventuale delle strutture,
dei materiali esistenti e soprattutto, in città, dei manufatti in aderenza o nelle vicinanze. Intendo con questo fabbricati abitati, ma
anche sottoservizi e impianti per esempio della distribuzione elet-
Escavatore cingolato equipaggiato per demolizione secondaria con frantumatore idraulico a rotazione continua: ha lavorato in continuo per sgomberare il
cantiere dai cumuli di macerie
tricità o illuminazione pubblica e semafori. Dobbiamo tenere
sotto controllo tutti gli aspetti contemporaneamente e il sopralluogo di persona e la costante verifica visiva della situazione in corso è
di fondamentale importanza. Operando con questa metodologia e questo tipo di approccio al lavoro, grazie anche all’affidabilità delle
macchine, riesco ad avere una precisione di intervento notevole. Per esempio è possibile lavorare con macchine di tale potenza a poche
decine di centimetri da strutture da salvaguardare, cabine elettriche, semafori in attività. Questo consente di risolvere ai nostri Committenti parecchi problemi e recuperare ritardi dovuti a situazioni non dipendenti da noi.
Sicurezza in cantiere e rispetto dei tempi contrattuali: che cosa è più importante per i vostri Committenti?
Cinerari: Tutto. Sicurezza in cantiere, qualità ambientale, rispetto delle tempistiche contrattuali e proattività, cioè capacità di progettare
gli interventi, risolvere ogni problematica di cantiere (non solo relativa ai nostri mezzi e tecnologie) senza mai fermare il lavoro o diminuire la produttività.
Certamente questo tipo di precisione e controllo delle tecnologie è garanzia di sicurezza per il cantiere e l’ambiente intorno. Ritengo comunque che questo grado di sicurezza oggi sia lo standard indispensabile nel contesto urbano che sappiamo da sempre essere uno degli ambienti più difficili e delicati in cui intervenire. È comunque lo standard di qualità che Armofer offre ai propri Committenti.
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agevolmente controllare il
lavoro della pinza idraulica
anche in queste condizioni
di lavoro.
Le demolizioni lungo la
strada vengono riservate
per un secondo tempo in
modo che il cantiere sia costantemente protetto. La
stessa demolizione lungo
i fronti stradali viene progettata accuratamente e
con l’ausilio del telo di protezione mobile a copertura
della zona di intervento, sostenuto da una gru o da un
sollevatore telescopico.
Per ultimo verrà demolito
il corpo di fabbrica di un
solo piano fuori terra retrostante al corpo principale.
In questa zona il cantiere
prevede di costruire alla
La telecamera posizionata sul
braccio da demolizione e schermo
in cabina per il controllo del lavoro
quota –6 m per la realizzazione dei garage
interrati che si dislocheranno uniformemente sull’intera area
di proprietà, mentre gli
edifici di nuova costruzione saranno arretrati
rispetto al filo strada
per lasciare spazio al
giardino condominiale.
La sicurezza
in cantiere
La parola al Direttore
dei Lavori, arch. Marco
Campanella, BBC Progetti di Milano.
Il tema della sicurezza
sui cantieri, in particolare su cantieri di de-
Demolizione dell’edificio e della facciata su viale Legioni Romane, dall’interno, protetti dal telone in PVC
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molizione di questa entità, è particolarmente importante e impegnativo in città.
Quando un cantiere è inserito nel tessuto
urbano, massima attenzione va posta rispetto alle strade sulle quali si affacciano
gli edifici, i cui muri perimetrali arrivano
spesso a filo strada, come in questo caso
sulle vie laterali, che non sono mai state
chiuse al traffico durante le operazioni
previste.
Un altro capitolo importante è relativo alla
qualità ambientale che diviene anche un
fattore di sicurezza. Armofer pone molta
attenzione alla qualità del servizio offerto,
in particolare alla quantità di polvere rilasciata, grazie all’impiego costante del cannone nebulizzatore accanto alla tradizionale lancia dell’acqua, ma soprattutto grazie al tipo di approccio al lavoro e al modo
di procedere con la macchina da demolizione primaria messi in campo da Andrea
Cinerari. Questi, prima di procedere ad
un nuovo taglio o ad una pinzata che va
a compromettere parti strutturali, lascia
alla polvere inevitabilmente prodotta il
tempo di depositarsi a terra, in modo da
non avere mai la fastidiosa “nuvola” che
impedisce la vista in cantiere e reca disturbo alla popolazione insediata o passante nelle vicinanze del cantiere.
A prescindere da ciò, grosse problematiche di sicurezza in questo cantiere non
ve ne sono. Nel caso della parete in adiacenza ad altre proprietà, la struttura verrà
tagliata con un intervento di demolizione
controllata, verificando l’esistenza della
doppia parete ovvero ricostruendola nel
caso non ci fosse (a Milano capita
spesso!). In questo modo verrà completamente isolato l’edificio rispetto alle vibrazioni prodotte dalla demolizione meccanica.
La sicurezza in cantiere è anche funzione
di quante persone e di quante aziende
contemporaneamente vi lavorano. Nel
cantiere in oggetto opera al momento, e
per tutta la durata delle demolizioni, solo
Armofer che lavora senza subappaltatori.
L’organizzazione delle operazioni e della
logistica in questa fase è tutta di Armofer. Questa è una scelta di sicurezza.
Le demolizioni prevedono contemporaneamente attività primaria,
secondaria e di preparazione
e pulizia cantiere. I due mezzi
principali, per demolizione
primaria e secondaria, lavorano a distanza ottimale l’uno
dall’altro, mentre gli operai
sono su un altro corpo di
fabbrica, lontani dal raggio
d’azione di entrambe le macchine.
Dal punto di vista della sicurezza gli standard sono elevati e costantemente rispettati.
Siamo inoltre distanti dal
fronte stradale principale
mentre le demolizioni filo
strada, le più impegnative riguardano due tratti sulle
strade laterali a via Legioni
Romane. Anche per questo
intervento sono state adottate le opportune misure di
prevenzione e controllo.
Le macerie sono state ridotte volumetricamente e
lasciate in cantiere per la
ditta che realizzerà i micropali: si lascia in sostanza
un rilevato in modo che
questo spinga contro la
struttura; verranno realizzati i micropali e successivamente asportate le
macerie e avviate al corretto riciclaggio.
Il tema del corretto riciclaggio dei materiali di risulta oggi, con le relative
pratiche burocratiche, è
una delle voci più onerose
da gestire per l’azienda e
per la DL per la meticolosità che occorre nella compilazione e per la quantità
di dati da raccogliere che
il corretto adempimento
comporta. Per facilitare il
controllo e garantire la
qualità abbiamo scelto di
tenere anche in cantiere il
registro dei materiali in
Demolizione lungo strada principale con cannone abbattimento
polveri e ausilio del telo di protezione contro proiezioni accidentali
Il cannone di abbattimento polveri è sempre in funzione durante
le operazioni di demolizione urbana
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Massimo sbraccio dell’escavatore in condizioni
di assoluta sicurezza, grazie all’ausilio della
telecamera sul braccio
uscita con la destinazione dei centri di
riciclaggio di destinazione, in modo da
avere costantemente aggiornata e chiara
la situazione della movimentazione.
BBC Progetti di Milano è una società di
professionisti specializzata nella Direzione Lavori e nel Coordinamento della
Sicurezza dei cantieri oltre che nella progettazione, a Milano e in Lombardia. Lavoriamo per le maggiori società immobiliari che operano nell’area metropolitana
milanese. Fra i più recenti lavori seguiti
di recente vi è la redazione del piano di
sicurezza per la realizzazione dei parcheggi sotto la piazza S. Ambrogio a Milano.
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