I\LEONCAVALLO
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I\LEONCAVALLO
I\L EONCAVALLO IMEDICI p^DOARDO gONiJOGNO ^DITORE PARTE PRIMA MKDICI I AZK)NE STORICA 1336210 IN QUATTRO ATTI CRKPUSCUJ^UM POEMA EPICO I — Medici IN FORMA DI TRILOGIA STORICA Gerolamo Savonarola « « « — Cesare Borgia < La grande Italia sta per morire. Invano Niccolò Machiavelli le si adopera intorno con gli eroici rimedi della disperazione invano Francesco Ferrucci vuol risanguarla delle sue vene purissime, p^lla e già morta e la sua sepoltura è l'alto .Appennino. « G. Carducci. » ; Discorso salii poesìe di niesser Agnolo Poliziano. —I3®BS— PARTE PRIMA MEDICI AZIONE STORICA IN QUATTRO ATTI PAROLE E MUSICA K. mijfifeliffiiàWiàlL.mi -c&n- Riduzione per CANTO e PIANOFORTE -is^- MILAN( Gei ^^COOPERATIVA EDITRICE MUSICALE ' ^Ml LAN n ^ Proprietà ' pi DlREZIONE^^f"^ "^^^ SAN PIETRO ALL'ORTO N.9 Copy rigli t Ì|\)ITORE lino Oe VENDITA MONTE NAPOLEONE ' N.9 i893,l3^^^^KDD~SONZUCND. sono riservati. A MILANO L'AUTORE DI PAGLIACCI RICONOSCENTE R. Leoncavai.i.o. INDICE) ATTO PRIMO. Preludio e Fanfara da Caccia Scena (Lorenzo, Giuliano e Poliziano) Rispetto (Simonetta) Scenetta (Fioretta e Simonetta) Ritornello toscano (Simonetta) P(tg- 7 , 28 „ Scena (Simonetta e Montesecco) Scena e Duetto (Simonetta e Giuliano) Scena Finale I atto (Simonetta, Fioretta e Giuliano) i „ 35 „ „ 39 40 „ 47 „ 79 ATTO SECONDO. Introduzione e Quartetto (Bandini, Salviati, Scena e Serenata (Lorenzo) Lotta del canto (Lorenzo, Cantori Popolari Entrata delle donzelle Canzone a ballo (Coro) e Montesecco e Pazzi) e Coro) garzoni per la Danza Scena (Simonetta, Poliziano e Coro) Canzone (Simonetta e Coro) Scena e Sortita del Coro Scena e Duetto Finale II atto (Fioretta „ 85 „ 107 „ 113 „ 127 „ 135 „ 154 , 159 ,, 178 „ 184 „ 207 „ 213 . ,, 225 ... „ 265 „ 276 e Giuliano) ATTO TERZO. Preludio e Scena (Fioretta Monologo ed Arioso e la madre di Simonetta) (Fioretta) Scena e Settimino (Simonetta, Fioretta, Giuliano, Bandini, Salviati, Montesecco e Pazzi) Scena e Quartettino Finale III atto (Simonetta, Fioretta, Giuliano e Montesecco) ATTO OUARTO. Preludio e gran Scena religiosa (Fioretta, Montesecco, Bandini e Coro) Scena della rivolta (Giuliano, Lorenzo, Montesecco, Pazzi, Bandini e Coro) Allocuzione Morte di di Lorenzo (Lorenzo Giuliano e Finale e Coro) , 325 •, 34- » 355 PERSONAGGI LORENZO DE' MEDICI ir Baritono GILLIAXO DE' MEDICI /.- Taiorc /.° Basso FRANCESCO PAZZI /. Basso BERNARDO BANDINI 2r Tenore GIAMBATTISTA DA MOXTESECCO, L'Arcivescovo capitano papale SALVI ATI 2." Baritono 2:-' Baritono SIMONETTA CATTANEI /.- Soprano FIORETTA DE' ir Soprano drammatico IL POLIZIANO La madre ni CiORI Simonetta. lìorglicsi . popolo, cantori popolari La scena Periodo dci^di si . coni^inrafi, ecc. nassa a Piren/ avvenimenti storici : dal ip^ji al rpjS. lirico , ATTO PRIMO (0 Oui " lieta mi dimoro Simonetta. „ I, Stanza LII. Poliziano, Gm^/ra di GiuHmio, Libro Un scena. Vaghissimn boscaglia. colle presso Firenze. Tra scena. Alcuni parlando vedrà gli alberi si facendo crocchio. Li seguono un gruppo Due E purissimo. cielo' Un'alta quercia nel mezzo; di altri cavalieri tra i quali sono mano i cavalli di palafrenieri entrano pure, portando a sentono si nel Papa tin nemico li suoi Stati allargar, e la Il nepote sol, fondo a destra. questo verde e questo cielo! LORENZO Toscana far (I). Tacita selva, o verde solitudine a l'ombra tua, de '1 tuo ruscello al murmurc scende soave una tristezza a l'animo e par che in cor pace ed oblio si destino. lega a macchinar qualche tranello. guerra GIULIANO. E in sinistra, centro della scena No, lascia che ascolti vorria i^) Eppure apertamente a me non osa! arrestano nel si r inno sublime che sen van cantando ghiotta preda gli sembra. Quindi ai Pazzi si fondo della sinistra, sulla POLIZIANO. questo certo e chiaro. ma , Lorenzo e Giuliano e vanno ad attendere LORENZO. È il a destra ed a Lorenzo e Giuliano entrano insieme dalla Poliziano e Montesecco supponi? tu rivolo traversa squilli di corno, GIULIANO. E Un alberi a destra ed a sinistra. pian meriggio. All' alzarsi della tela costtime da caccia passano a cavallo, nel fondo, fra gli alberi. in cavalieri loro. fra il L'oblìo degli vane onor, di alti glorie, pace, unico ben! la tu sta in guardia. GIULL\NO (vivacemente appressandosi). LORENZO. Io veglio. In A Roma fine poteva parlarmi qual signore '3> ma il mio poter qui non conosce il suo. ei si ponga. A (squilli interni) potrete a lungo. Udite, POLIZI.\NO (appressandoci Che il a Lorenzo). de ne t'ange o mio signor? Perchè s'oscura la caccia le (Giuliano intanto le si ? te d' di (2) il gita il domare Un nume risuonano sangue celere scorrere... (sorridendo). a chi dunque è dato tuo core? il potrà cangiarti: sol Amore! GIULIANO. innante; e in questa selva tacita e quieta a l'uom di Stato succeda ma Fiero garzone, appressa al gruppo ov'è rimasto Montesecco) che natura porge a segnali; POLIZIANO gravi cure. Contempla un istante ciò i vene diggià mi sento nobil fronte che dotò natura de li più eletti e più squisiti doni Deh, per oggi deponi buccoliche le Careggi discutere No, de l'antica Grecia sogno la vita forte; lauro d'Alcibiade, di Socrate la morte, il sorriso d'Aspasia e la sua chioma d'or. Io sogno le Olimpiadi, il plauso di Platone, le Arene, il dolce fremito d'una prima tenzone, poetai il LORENZO Io poeta!... E (stringendogli le mani). se' tu, Poliziano, tu, degno figlio di Virgilio e Dante, che tal nome a me dai! Deh, parla ancora, che più dolce per te questa favella dolce 'risuona e tu m'apponi 131 che fonde (i) In questo primo atto " netti e (2) Cerchi chi vuol (3) Allude al conte Gerolamo Riario, nepote di Sisto IV. Lorenzo de' Medici andò a Roma a capo dell'ambasceria Fiorentina per salutare il a' è la nuvola rai del sol; le pompe Giusto sdegno Amor, che nuovo papa Sisto IV. (3) e gli alti onori „ Lorenzo dr' Slfcdicif -So- Canzoni, LUI. Giuliano. (2) pallido conforto de l'amor?... ! che è la parte idilliaca dell'opera, l'autore fa notare che si è sforzato a ridurre scenicamente il poetico incontro di Simonetta e Giuliano, s'i bellamente ideato dal Poliziano nella Giostra di (1) il L'amore! Egli ti muova almen per pruova! Poliziano, Giostra^ Libro costui creda I, XXI\'. d'Amore ha dato il mondo una cieca peste, a un mal giocondo. Sì bel titol A Poliziano, Ciosirn, Libro I, XIII. MEDICI xn è FIORETTA che a l'alba schiudesi fior il E e a sera è vizzo al suol. E l'armonia che un ft-emito triste (vivacemente). tuo rispetto, Simonetta. il lancia per l'aura e umor; è il foco de la lucciola in sul vicino colle, cavalieri i e le lor gesta osserverem. senza luce e calor! .SIMONETTA. LiJKENZi-i. L'amore! Egli che fa bello pili Che vuoi! Mi fanno pena quelle miti bestie per gioco uccise. Ma, se vuoi, va pure la caccia ad osservar che qui t'attendo. nuvola è la ciel; il che sa rinascere sovra "1 suo verde stel. È l'armonia che il giubilo e fior il e pianto impone il FIORETTA. E cor; al me tu di d'uopo non hai? è foco inestinguibile; eterna face montando Sai, v'è caccia nel bosco; e noi SIMONETTA. amor! i; No.. (.in.IANl Poeta! — Ma A -- fa scordar. buona nume tuo il - orte son — io. FIORETTA gl'invitati a Monteseccj) UivaliL-ri, poi l.u ci l^urridemioi ' (ridendo Sun caccia! Capitano, Icorre verso fortuna. In breve a il .ibbracciandola). curiosa... sai! il e si rivolge fondo per dire) te ritorno. (scompare dalla destra) MclMEbECcO, A SIMONE ETÀ voi, signor, del paro. Oh! Giuliano vanno verso il fondo a destra come per montare a gli altri m alcavallo e scompaiono. Poliziano li segue. Montesecco e Simolontanano per varii sentieri. La scena rimane vuota un istante. (Mentre Simonetta canta cantando un ])rec.inzione verso di (Lorenzo e netta esce rispetta. dalla sini.-tra scendendo un Fioreua la pi, col,, segue raccogliendo qua e sentiero, ricompare di Sento SlMONl-;rr.\ (cantando). Come amava E al piato! fuggii' dal cor lenta la vita, Forse Son Vaga campagna: nostra compagna. la i la montanina la SIMONETTA mia bara! lalferrandola di dietro). pensierosa. hai la guancia ed il ! I, paventata si svincola). Indietro!... Aitai... FIOKETT.V. Sei dcbil non ho amato. rose de la primavera le destinate a ricovrir MONTESECCO suo passare, languida e soletta. se' e viso pallidctta, in Mormoravano gigli a Oh, come è bianca! È Oggi trovandola graziosa, ) ! Sul prato a sera e allor che lo scorgea Movendo incontro aprivagli le braccia, E, stretto al cure, lo baciava in faccia. EU'era bionda, lei te felice! malinconico ritornello che segue, Montesecco Eppur non ho vissuto Fior d'erba amara damo! EU'attendea suo il il fra gli alberi, e scortala, Fiorin la dei fiori.) ipensierosal. MONTESECCO Eppur vermiglia tuo malor disparve m. La selvaggia Non strillare virtii!... (ridendo). Suvvia, bel bello! cosi. Vieni, t'adoro. forse'.-' SIMr)NErT.V (retrocedendo e chiamand,,). .SIMONETTA. Fioretta!... Aita... signor, v'imploro. mio No, buona Eioretta. Canto... non MONTESECCO soft'ro più. FIORETTA Ti va ben (dami, de un fiore). di Di', Ciò mi conforta. non è bello queste fior del prato? -SlMO.NETT.V iiiielte Come amava il il fiore sul seno e prosegue suo damo! Ed egli i la la gazzella impaurita. Ma non temer... SIMONETl'A. il caiitol un giorno Al verde prato pii:i non fé' ritorno. Non pianse ne pari,, la poveretta. Ma, la sua mano contro '1 core stretta, Ricadde là come persona stanca. Ed in vederla inanimata e bianca Mormoravano gigli a Oh, come e bianca! E campagna; nostra compagna. Chi salvami E (Il Prefazione .Simonetta Cattanei mori tisica la notte del 26 aprile 1476. Carducci alle poeMc del l'olizian,.. - R..SCO1.. Vdn d, I..;,n-.,. ,i,' .Vr,i„: !... Fioretta è partita!... JIONTESECCO. Un bacio, su!... .SIMONETIA. Lasciatemi Vigliacco! JIONTESECCO. Tu mi di (riafferrandola). l'attitudine piaci! Allor che a' strilli mesconsi son più cocenti i baci! si avanza con ATTO PRIMO SIMONETTA Odo rumor! (verso GIULIANO (svincolandosi). Salvatemi, il fondo (Simonetta (Il MONTESECCO (contrariato). Stolta O pudica! Alcun del seguito Or muove a questa ("ondo a destra). (al Ma (immobile). niuno scorgasi... d'onde un gli alberi a Essa attirava destra e segue ansiosamente la scena) — Oh cacciator! il <2| " Qui lieta mi dimoro Simonetta. GIULIANO Nome È GIULIANO salva forma adorni, cercando allontanarsi). (turbata, Signor m'attende che a lei torni un'amica sul colle; concedi. (appoggiandosi spossata all'albero nel centro della scena). Io GIULI.^NO vengo meno mio parlar forse t'offende da me partirti vuoi? Rimani ancor. — Comprendere non puoi quale strana dolcezza il cor mi culla! Tu non Io sai Il GIULIANO che E si avanza). strano. Al certo qualcun parlò. Che veggio, una fanciulla! Se' tu che mi parlasti ? SIMONETTA • , (tristamente). !... (attaccate le briglie del cavallo ad un albero in fondo . gentil che gentil SIMONETTA ! Chi è là? SIMONETTA (con ardore). scolpisciti nel cor. dentro). (di si tosto come corre Dimmi, pensieri... il SIMONETTA SÌ... Odi, un GIULIANO. Tu rumor (evitando di rispondere). nel bosco... soffri? GIULIANO. SIMONETTA. de nulla... debil sono... ed il Ah periglio Egli è povera cervia mi commosse. la , fanciulla, amasti mai? (confusa). Io, È „ Dio!... colpo!... il (semplicemente). piij ingrossa e placido si culla. Quinci spesso ne vengo al di soletta, volto paurosamente, e poi guarda ed esclamai! il cor t'ascolta. L'Arno (gridando) copre il mie quand'ero ancor fanciulla. Fiorenza dimoro u' l'onde chiare Ei quasi la raggiunge, e già la spada... No, cavalier, non trarre rio? Colline A rumor?... tal '1 Ninfa non sono. Fra '1 Ticino e '1 mare Siede la terra ov'ebbi patria e culla. Ma con la madre un di lasciai le care Ratta fugge una cervia d'; un cavaliere la insegue. — Ed è per essa ch'io son salva! (si — scongiuro, parla ti SIMONETTA rivederci ancor! Parti. (guarda tra nata da sei mia Diana?... par giammai vid'io (ironicamente, prima d'nscirc dalla sinistra). SIMONETTA ! Breve pausa) se' forse tu la salva... s'avvicinano... JIONTE.SECCO E non ninfa non Io Son — Forma gentile al E per certo non se' tu cosa umana; La parola mi volgi anco una volta volta.., (allontanandosi) SIMONETTA ancor... tcn priego arresta confusa. si Bionda beltà che t'oftri al guardo mio Di questa selva ne la pace arcana, Una La (arrestandola timidamente). Rimani tji-idandol Aita! a me!... A XIII no, t'inganni. fruscio il del zeffiretto! GIULI.\NO (contemplandola). SIMONETTA Bella e buona! le. s.l. Ascolta!... SIMONETTA (facendosi forza per partire). GIULIANO. Signor!... A GIULIANO (con dolcezza). Resta... che t'affanni! Egli è del rio Non puoi il murmure soave, o Simonetta. cosi soia partir. SIMCiNETTA .SI.MONETTA (fissandolo). (salutando seria). Tu... Sola non sono come hai nome? ! Addio, signor. (i) man " E " La imagin d'una cervia con sue di leve aer O qual tu O ninfa, o de.i vergin sovrana (ma dea m'assembri certo) sia, PoLizi.^NO, Giostra di Giuliano, Libro compose altera e bella ti „ ecc. PoLizi.\NO, Gioitili di Giuliano, Libro (2) I, XXXIV " Qui lieta mi dimoro Simonetta I. XLIX. „ Poliziano, id., LII. XIV I MEDICI GlfLIANO. DUE .1 Giuliano. O SIMONETTA (mormorando). amore! amore! {dupo una pausai. MONTESECCO Vanne, caccia t'aspetta!... la GirLI.\NO Oh caro il Amante idillio! non credo Giuliano di mandato è la ritrosa. Inutile al (contemplaiululal. (a parte). scoperta. la Cile belle chiome!... (scon]pare tra (animandosi) Come poterti me sinor FIORETT.A esprimere furono ignoti; sensi clic a Simonetta. come poter descrivere nuovi arcani moti, se il labbro nel cercar l'ininiagin vera una lingua ti parla a me straniera? Sento fremer ne l'animo de '1 cor sorpreso SIMONETT..\ (scostandosi vivamente da Giuliano). i come un concerto La mia compagna! FHJRETT.\ di (si Un .SI.MONKTTA (a Più che amica, sorella buona Fioretta. estasi). in IT(JKETT.\ GIL'LI.ANO mi sento che mortai creatura. de la da '1 '1 sol schiara ed Avanzate, o inonda gentile, da surge un cantico solo: amore! amore! (ÌVIontcsccco appare tra i^li (a Fioretta). un vostro amico SIMONETTA. bosco, da le siepi in fiore '1 bello!) esser desio. carezza sua calda e feconda, ciel, guardando Giuliano). (tra se (Oh! come è a nuovi sensi l'anima è dischiusa da' prati che N'è d'uopo!... Giuliano, presentandola). Al suo parlar d' un'armonia diffusa par che risuoni tutta la natura: E — sei? arresta confusa) cavalieri m'(b la .SIMO.NETTA (come (entra correndo). Dove profumi e suoni: parmi che il bosco s'animi e nel susurro suo di te ragioni; e... tremo ed ardo e questo cor mio gramo non sa trovar che una parola: t'amo! e più ^li alberi) dentro), (di alberi e resta a guardare celaiidusi. è Lo giorno volge al fine d'uopo rincasar. La mamma aspetta inquieta diggià! CllTLIAXO (siuotendosi al calpestiol. FIORETTA — Taci un rumor nel bosco (tra se guardandoli entrambi). — (Com'ei .SIMONETTA (sorridendo estatica). Ah Egli è il SIMONETT.A no, t'inganni guarda!) (salutando Giuliano). Addio, bel cavalier. fruscio FIORETT..V del zeffiretto. GIULI.WO la (appressandosi a (inchinandosi). Signore lei). !... Cill'LI.VNO (sorridendo ad entrambe). Ascolta!... Addio!... SIMONETTA A (e. s ). (Simonetta prende il braccio di Fioretta per uscire dalla sinistra. Nel pas- sare accanto a Giuliano questi prende la che t'affanni! e le susiirra : Egli è del rio il niurmure A O di .Simonetta, la bacia, GIULIANO. soave!... (.iIl'LIAN(.) (cingendole la vita Dammi mano ) ed braccio). dimane! FI(3RETT.\ .Simonetta (che ha visto di sopra la spalla, tra sé. tristamente). (Diggià!) quel fiore. (Si allontanano lentamente. Giuliano le segue collo sguardo scomparse esclama;) SIMONETTA. Prendi — Domani a ritornar GIULI.ANO. Ed amo t'affretta. {Cn!a la tela.) FINE DEL PRIMO ATTO. anch'io ! e quando sono ATTO SECONDO " Là sulla piazza di Santa Trinità, ora tristamente ingombra «.ialla colonna Cosimo granduca, sotto il cielo aperto ed in vista del fiume toscaro, " di " s'intrecciano le danze degli adorni giovani e delle donne gentili. , . , •i "E ^ segnati a dito, giantc " il : acclamati, passeggiano aiutati, fra popolo tcsteg- il Magnilìcu Lorenzo e Mcsser Agnolo Poliziano. „ Carducci Prefazione alle poesie di Lorenzo de' Medici. La piazza di Santa Trinità. — I,a notte è appena discesa e rari passanti traversano il — fondo della scena. Sul davanti parlano in crocchio a bassa voce Francesco Pazzi, l'Arcivescovo Salviati, Bernardo Bandini e Montesecco. FRANCESCO FRANCESCO PAZZI. Egli volle guidar l'ambasceria 11 tempo per cattivarsi con lusinghe e doni il ei nuovo papa!... Ma Lauro ben conosce e qual desir BANUINI SALVIATI e Io MONTESECCO Montesecco). (i). Perche pace durevol s'abbia l'Italia intera, li stati suoi dee stringere un'alleanza vera e tutti insiem dipendere da un centro, il Vatican. Questa strana repubblica ai Medici venduta, a Sisto non accomoda e la vorria caduta pria che sovr'essa stendasi di Lorenzo la man (2). scudo Francia il sire lo ornar de '1 giglio che di Gottoso (I) accordava. Oggi sul nudo stemma un triregno sognano scolpire! E intanto Julio cardinal nomato vorria Lorenzo!... SALVIATE FRANCESCO PAZZI. E per Lauro De e Giuliano Stato a Fiorenza Io egli, di ma abbiamo preparato! MONTESECCO Salve signor (a Favella. sproni. al rosso un sudario agir. chi sia P.ANDINL Ai Medici non basta più PAZZI. d'uopo stringe; è sangue dice a noi di scegliere Grave e l'impresa ed Ma, se mal certo e PAZZI. il entrambi, inesorata, — Salute o Capitano vuole il mutamento; spargimento, mezzi e non fallir. i BANDINI. (entrando con Salviatil. — FRANCESCO ei inutile crede lo i ardua dove Lauro è sovrano! mano vincere, dovrà la nostra Medici colpir. FRANCESCO PAZZI. (presentandolo) Bandini a voi presento da Montesecco. — E sangue, e vittime cadan ne la rivolta li duo fratelli, e libera la patria questa volta là su la piazza al popolo potremo proclamar. Giainbatlista scorra il SALVIATE perchè col Dal papa mandato senno e col braccio ne MONTESECCO Grave è l' (i) assista. Igravementel. incarco! (t) Piero il Gottoso, padre di la bella. Lorenzo e Giuliano, ebbe da re Luigi XI una palla dello stemma de' Medici i nel 1465 concessione di portare su di gigli della casa di Francia. causa è ma dice, senza morte de persona. che vorria seguisse la mutazione dello E dicendoli io, presente al Conte e " l'Arcivescovo; Padre Santo queste cose se potranno forse mal fare senza morte di Lorenzo e di Giuliano e forse delli altri; Sua Santità mi disse; " non voglio morte di niuno per niente perchè non è offizio nostro " io ' acconsentire alla morte di persona; e benché Lorenzo sia un villano et con noi si porte male, pure io non vorria la morte sua per niente, ma la la mutazione dello stato si. Et el Conte respuose se farà quanto e poderà, acciò non intervenga; pure quando intervenisse, la A'ostra Santità perdo" nera bene a chi '1 fesse. El papa respuose al conte: tu sii una bestia. „ Coìjffsaions di G. B. iia Montesecco. Codice Bibliotliccce Stroctiayicv. (2) A chi trovasse questi versinoti abbastanza limati risponderò ch'io volli lasciar loro tutta la ruvidezza della cronaca e dar l'impronta dello stile del Montesecco di cui abbiamo un esempio nello squarcio qui sopra citato. " Ma Madiaèi che .Sua Santità .Stato, " B.VNLUNI. " " " : ,= XVI I MEDICI MONTESECCO, Astuto Lauro! e forte è E LORENZO con ludi e stili e laudi, lo il vede in pericolo su noi e se FRANCESCO POLIZIANO può scagliar! si La breve tra O Dei, Ischerzandol. Lucrezie a le cedon placate! te colpirli ci è dato. LORENZO. BANDINI. Adulatore! E quando? MONTESECCO All'opra... suonatori) lai POLIZIANO. SAL\'IATI. e Or canta modo? In qual FRANCESCO PAZZL LORENZO. Mi state ad udir. Ascolta giovin Riario >" da noi festeggiato E el canto mio che sonno dal favella ti dama. scuote, o genti! ti vedrete a Eioreiiza tra poco venir. A un gajo convito Lorenzo e Giuliano E' ti E' ti \uol dire che se' tanto bella, vuol dir quanto '1 mio core t'ama. per rendergli omaggio ncn ponno mancar. E' ti vuol dir che Questa mia vita certo. MONTESECCO. (Due cani. ni dino e Prosegui. E Colà, in nostra nessun dalla inorte mano^ io P.\ZZI. al O " " l'invito? " Ardo I2>. conviemmi cantare Per una dama che mi strugge il core; d'aiDore, e Ch'ogni otta ch'io Il cor mi brilla e PAZZI. la sento ricordare par che esca fuore. gli „ SECONDO CANTORE. Tra breve qui in piazza troviam plebe qui danza e schiamazza. e Cduliano per certo stasera la sfidarlo al canto). tu LIIKKNZO " MONTESECCO. Lorenzo Lorenzo come per suolo. Ordita è la trama. Fallire non può. FRANCESCO e onore, che nel cantar sonbri maestro, Per chi mai sciogli il canto e aguzzi l'estro? Palazzo de' nostri imo stuolo. il forme e senno PRIMO CANTORE POPOLARE TUTTI. quando (f di (dal fondo, a Iddio di Fiorenza vuol libero A citta- ad ascoltare Lorenzo senza appressarsi facendo potresti davvero, a parer mio, spelta! Io spegner lo vo'! BANDINI. guido .arrestano Accordare a un meschino un po' d'amore. E quel meschino, o mia bella, son io, Io che t'ho dato tutto lo mio core. Ascolta el cauto mio che ti favella, Cedi il core al mio coi-, mia dama bella. basto da solo! FRANCESCO Io arrivano dal fondo a destra uniti a qualche popolari tanta grazia t'ha concessa Iddio Che puote salvar. li spegner Lorenzo me si Di belleza MONTESECCO. Giuliano a che abbella sì segui d'approvazione.) FRANCESCO PAZZE A se' colei povera e grama E' ti vuol dir ch'ò tuo questo mio core E che tu gli conceda un po' d'amore! BANDINI. È vate! il suonatori preludiano e Lorenzo canta.) (I II isorprcso). casa de' Donati. PAZZI. Sin Entrambi (piano ai suonatori). Laggiù. popol che intrattiene acclama e gli vuol bene, il Di possente beltade è dunque ornato Lo volto che t'ha reso innamorato? ; LORENZO. Mi'NrESECCO. Sta ben, separiamci. BANUINI. Tra poco. " Ella non trova " Con gli " Io " E mai non di bellezza pare; occhi getta fiaccole d'amore: sono stato città e castella, in gnuna tanto vidi (La scena FRANCESCO p.Trtniio in.-icnudr-.lra. destra Lorenzo e Pnlixi.uio ai quali Lorenzo addati una cv.-er qnella tli Lutrc.-ia 11.. L'upu mi :egtiili il. il fuiuiu i.-taiitc da Miiiiiatnri <-a^a iill nati. .1 PRIMO sini^lr.i. cntr.uiu di t: loiulu a tlal ^i SECONDO CANTORE. e vi. de, iiiaiidiijiiie dav.mti a sinistra che e Se onesta come bella e la tua dama, Felice te ch'ai paga ogni tua brama. M.hUu- -ii|<pune I (Il !' I andò RalVaele Kiari.i. nomlnaln in pompa c.inliiiale, dal p.ipa Si-t.. IV, all'el.i di .Alla Vij iSanni tempo: ì'ortoi^ralia poetica del Egli è ver 111 eli' i porto amore tra ;;raii hrUczo. ecc. PoLlzl.vNù, Ballnh: .Xl'lll. a Firenze pt r l'aciUtare la convinca; ina questo i^rimo ten- tativo d'as-a:^inio andò a vu-ito „ riempie a poco a poco.) PAZZI, N'andiam. iFraacCiCo Pazzi e .Salvi. iti secco e Bandiiii dalla bella. si perchè Lorenzo solo intervenne alla fer?ta. (21 LoRE.Nzo DE' MEDICI, Pu.-^i>. La neiKÌa di Barberino. ATTO SECONDO XVII UN'ALTRA PARTE DEL CORO. LORENZO, " Ben si " Chi sia " E potrà tenere avventurato marito di si bella moglie; " l'altra: Donne belle, U) ho cercato. i' si potrà tener in buon di nato Chi ara quel iiordaliso senza foglie. Ben " „ LORENZO. Le mie modeste rime oggi lasciate — (additando Poliziano) — Chi? — Il cantore? Taci — É ver — l'^acciaragli onore Vo' vederlo — Osserva a manca; — Poliziano ora (Entrano in iscena Francesco Pazzi, l'Arcivescovo Salviati, Montesecco e Bandini) (Giuliano arriva da mi altro canto con gran seguito di e portatori fiaccole) Lo -- — — — — Egli è il Gloria al pensier conquide, S'intoni adunque, orsià commosso (Poliziano ludiano. Poi nobil Fiorentino, cesco Pazzi, il stringe la coro .Salvi.ati, Ben venga maggio. " : mano Eandini e di '-'> CORO. — parte a Salviati). " Ben venga maggio " E '1 gonfalon selvaggio! I Mentre il tu? di' " Fa un re che egli è schifo questa plebe; acclama. si traversa tendo " E avvicinandosi a Simonetta.) " Con Che " la misura bonariamente sul palmo della mano e passa a destra voi, donzelle, a schiera li lenta- davanti della scena bat- il Ben venga primavera Che vuol l'uom s'innamori, " SALVIATI. mente coro canta e la danza coPoliziano mincia, Che ne „ Lorenzo, mentre i suonatori predonzelle ed i garzoni danzano. FranMontesecco partono.) canta e le CANZONE A BALLO per la sua magnificenza. — Guarda là, Giuliano arriva. Palle Palle (> — Viva! viva! (a '1 e l'anima riscalda al santo raggio! Ei l'onore è di Fiorenza BANDLXI musa vera versi ove la i una forma che in — — Lo si onori primo de' cantori primo cittadino il Cantate schietta sorride lo affianca. acclami si Egli è Vate, al gloria toscana e dell' Italia intera. È Lorenzo! — renda omaggio Si VOCI DALLA FOLLA. vostri amadori, di rose e di fiori MONTESECCO. O un istrione ! {Assieme) S.ALVIATI Tu vanne ad (a Francesco Pazzi!. Venite invitarlo all'olocausto. LA FOLLA. Largo, largo, che arrivan — le come donzelle le " Ogni bella è sicura Fra tanti damigelli; " son belle! donzelle ed i garzoni. — Montesecco, Francesco Pazzi e Banavanzano verso Lorenzo, Giuliano e Poliziano che si tengono a sinistra sul davanti del proscenio e dopo i saluti cerimoniosi sembrano parlare dell'invito per la festa. Simonetta con la madre e Fioretta prenderanno posto sul davanti a destra; i coristi uomini e donne sì (Entrano frescura Delli verdi arbuscelli: " vaghe e gioconde alla' " " SIMONETTA (a parte a Tutto è festa e tripudio, tutto un sorriso appar. Che le fiere e gli uccelli Ardon d'amore il maggio. Oh, questo gaudio attirami, le dini si disporranno dietro esse lungo di le quinte a destra. In tondo ed i suonatori di mandoline preparano alla danza.) e viole. tori di fiaccole zelle si LORENZO Grazie Di noi ti le don- rendo del cortese invito la mano). — L'età, Nessuna stia superba All'amadore il maggio. Ciascuna balli e canti " Di questa schiera nostra, Ecco che dolci amanti " Van per voi, belle, in gio- LORENZO la le tuo malor... SIMONETTA. Ten : " Fammi Qual dura a lor si mostra Farà sfiorire il maggio. „ supplico danzar... POLIZIANO — (volgendosi Scegliete (che si è appressato ed ha intese queste ullime parole). (tra sé). ei Che l'ama!) (alla Buona donna, al coro). le dice! madre) contentala, eccede il tuo rigor! Non impedir che schiudansi fior! a priiuavera belle, e voi, fieri garzoni, danza Il i dolce affisami. (Ohimè! Pur troppo A non è possibile, danzare a te non lice. Figlia, ! FIORETTA Orsù, LA MADRE. fa l'erba: Fioretta, a parte). Oh come ' son felice rinnovella [stra (a danzar! " " Io si come '' t'affida. SIMONETTA Che non " porta- mamma, vorrei, " Francesco Pazzi stringendoceli la Nel centro i Chi è giovane e bella " Deh non sie puntoacerba, " sua madre\ canzoni. i UNA PAR LE DEL CORO. Su, cantiamo: (O PalL', (2) come si sa, era " il E' (-' si grillo di vede É „ softerentc. Donne belle, Lungo tempo casa Medici. vede in ogni lato Che '1 proverbio dice il vero. E' FIORETTA. ogni lato. in si ho cercato mio core del XI. ecc. Lorenzo Vili. Lorenzo i' de' Meijici. Ca/ì^uìii a b'illv. (i) PoLIZl.iNO, BnlìcUi XIll. de' Medici. Cniizuru ti idlUi. XVIII I MEDICI SIMONETTA. POLIZIANO. Raddoppiano le sia concesso canzone a ballo. Allor almcn cantare la musica la affretta. FIORETTA E LA MADRE. a SiinoiiL-ttaì (~uri*ic!entL- .Son certo — palpiti i Che che vorrai! .MMO.NETTA fai! GIULIANO (alla madri-). Tu (prorompendo). Simonetta! x'uoiV LORE.NZO LA ^L\DRE. Va (ritenendolo per la mano, a parte). pure. Rafl'renati! POLIZLANO. SI.MONETTA. Su, schiudi labbro e mentre il ferve intorno la amor danza, mille giri in Ancor t'ispiri! .SLMOXET LA. — Fatemi coro Si, canterò. (.li seguitemi sommesso. Attenti (Essa comincia sino alla la baikrinii (ai ma sua canzone cercando frenarsi, a noi! anima sempre più si fine.) Le coppie s'intrecciano — comincia la danza. Le giovani ammutola — gentil titubanza; Ma Ma — sguardi ricercano sguardi gli — commovono fremiti ascosi in liete carole. Anch'io voglio — le calde parole, La fremiti i — — vita è l'oblio goder voglio anch'io. la vita è l'amor!... danza generale, ma dopo un istante dà un grido e supponendosi che dia uno sbocco di sangue cade svenuta fra le braccia della madre e di altre donne che l'aiutano a trasportarla. (Si slancia nel turbine della Fioretta piange silenziosamente sul davanti, a destra.) VOCI DEL CORO. ritrosi, Si soccorra. cor. i — Anch'io vo' sorridere suunaturi) e voi ! iVnch'io vo confondermi GIULIANO. E mentre bisbigliano — le gaje mandole E gemon più teneri — sospir le viole, Le coppie men timide — si guardano in E in ogni sorriso — è un lampo d'amor. O viso la vita — appare LA M..\DRE strana vertigine — — I — nel turbine Confondere palpiti i — Strazio atroce! FIORETTA O sentirsi portati, tal delizia — E amor mio — teco, provar non poss'io, tal bene goder? GIULIANO. Mi precedi. Più presto. (Lorenzo parte col Poliziano LORENZO e la scorta. Il popolo si allontana a poco a poco.) (con ammirazione). Scintillano, al par d'una stella ") VOCI DALL.A FOLL.A Su partiam. Gli sguardi. rOLIZL\NO (a Giuliano). andiamo. \'ieni, suonatori, animatissima) (ai lagrime). (in Simonetta! LORENZO commossi, beati! (guardando Giulianoì Perche GIULIANO. . — smorta! C(-)RO. Poveretta! sovrumano risponda lontano, Mi par che una musica Mi sembra che un alito — di vita novella Mi renda più bella — m'inviti al piacer. Oh! amarsi! e VOCI DEL al pensier. piacer lagrime, partendo). (in Oh! come Triste caso O ! (confortandulol. No, svenuta. Le mani si cercano — si stringon frementi, Le labbra susurrano — parole cocenti. Le chiome scompongonsi — la mente è smarrita, Un sogno morta cielo, POLIZIANO (allontanandosi per varie parti). — Lorenzo, vedi. — E la fanciulla? — E svenuta. — E quasi nulla. S'allontana. (a Lorenzo, a parte). Ella è tisica! — (=) VOCI DEL CORO Dove andate? Viva Su, canta la bella! tLa scena rfsta scura e — viva. — — giù pel calle. Palle — Palle. vuota. Giuliano è in tondo, Eiiiretta sul davanti, immobile.) GIULIANO. (i) Dalla poesia di Lorenzo in morte di Simonetta; Dice Lorenzo " O " Togli Povera Simonetta chiara stella, che cu' ra^pl tuoi all'altre vicine stelle il nella Diclniticiziuiiv dei primi sonetti a inctprtsito monetta " Muri questa ecrelleiilissima ! EIIJKETrA lume. della Si- (fra seV Oh, quanto l'ama! : " " l.i e terra ili si <h>iuia del suol rivestire di diversi colori j;rande ricreazione all'animn. J'oe^ie di mese di di aprile, nel iì'ui „ Lore.nzo DI:' Mfdici. — Ci. Barbera, editore. bene che la parola tÌ!^ica non si diceva a quel tempo, e che la Tuhercolosi venia chiamata sino al secolo scorso Mal sottile. Ma abbisognava anche che il pubblico sapesse pure, altrimenti che dalle note del poema, di qual male si muore la .Simonettta. Per questo mi si passi la parola. (2t .So GIULIANO. qual tempo molto vaghi agli occhi E non poter volare a lei, calmar co' baci il foco de (Fioretta muove silenziosamente per Dove vegliarla, la febbre! partire verso vai tu? FIORETTA. Tarda è la notte. il ffindo.) ATTO SECONDO XIX GIULIANO. E Te ne E mentre ignara man sul e attonita porti la vero. scongiuro, fa ch'io m'abbia nuove un nuovo palpito, tu senti di lei! core, palpito d'amore il FIORETTA. FIORETTA ! (commossa, animandosi). Si. GIULIANO. Veglia — Dille lo risentii nel core, riconobbe l'animo lo riORETTA .Sta (per p.iitiri-). Ma Temi E piena di quell'estasi chiesi commossa a Dio (ritenendol.i). tu Stessa, forse per palpito d'amore! il bene. GIULIANO questo nuovo palpito Si, mio martoro! il mia parte la che hai? di', lei ? FIORETTA. spasimi, di chiesi d'amare Vano pregar! anch'io... come orfana mia triste culla, vuoto rimane e gelido fu la No. GIULIANO. Come la voce tua mi giunge. igge? cor de la fanciulla. il A me Tutti strana ti sogni di vergine i m'è forza d'obliar! affida, (piangente) FIORETTA, In me ed io delitto è palpito... il non posso amar! GIULIANO (stnpito). Nulla; tu t'inganni. (Momento Df' lìammenti della canzone del Poliziano di silenzio. ancora da lun<^e. Giuliano si si Ma senton appressa ancora a Fioretta.) qual segreto ascondesi, FIORETTA GIULIANO. Che hai? GIULIANO Assorto ho l'animo... quel canto che muor... A me è Tu, nella voce tremula un eco di dolor?... Ma perchè vuoi tu me con Io ? Che hai? Commossa (prendendole amichevolmente parla a noi sorridon il strazio del tuo cor. (cercando ancora partire). ! GILTLIANO (prendendole ambe la Di' mano). No anni, si qua' tu Saprò costringerti. FIORETTA. provan fremiti li (sforzandosi). (col più g-rande interesse). di cari e strani all'anni. Allor provi adesso, Non mi e sul ciglio le lacrime GIULIANO noi sorprendiamo spesso. tentare ! (chinandosi verso di tua coscienza ingenua non sa ma ne Ma di tuo sen di fanciulla. uno anelo gli afferra si. T'amo con ambo le mani e baciandolo ! GIULIANO a l'alma tua romita solenne pagina del libro de la vita. la testa Kli di ce): tutta alfìn disvelasi la pili convincerl.'i). FIORETTA donna palpita (in '1 per dunque non hai fiducia? spiegarti nulla: un cor lei me In La mani). — GIUGLIANO nostrp core gonfiasi le — facili gli „ è inesplicabile ; FIORETT.A. Allora che più giovane, sì No, tu non puoi comprendere... Lasciami al mio dolor è l'anima senza saper perchè! GIULIANO Attristami non posso amar! " FIORETTA FIORF.TTA. — tuo parlar. il bella e sì dirmi: Fioretta, appressa; infìngere (ritenendola con interesse). t'aftìda. Fioretta, GIULIANO. E (cercando partire). No, tu non puoi comprendere... Lasciami al mio dolor. FIORETTA. in cor? fanciulla, nel tuo Che dici (colpito). !... Ohimè (Fioretta fugge precipitosamente. FINE DELL'ATTO SECONDO. !... — La tela cade.) in fronte ATTO TERZO L'assassinio di Giuliano era stato commesso a Francesco de' Pazzi ed a Bernardo Baiìdini e quello di Lorenzo alla sola mano del Monte- " " secco. Questi aveva accettato volentieri l' incarico mentre credeva che dovesse eseguirlo in una abitazione privata: ma indietreggiò davanti all'idea di profanare la casa di Dio con un delitto così odioso. „ " " " RoscoE, Vita di Lorenzo, pag. 11 buio. — Ponte Vecchio — L'ultima Poi, quella sempre a ma destra, — Simonetta. di una più presso al proscenio, Dall' altro lato, a sinistra ph'i si muro quale è una ^'erg^ne; presso alla sul scende lentamente All' alzarsi della tela Fioretta schiara il cammino con casetta alla (scendendo —E porta si Non ~ I,e case dall'altro lato del ponte si perdono nel suppone esser quella del Montesecco. Indi un viottolo. ascende per una piccola scala praticabile con parapetto è notte. si : Una — gradini). i madre tu: Che (dopo un Iddio colpita ti men presso istante, ritta (passa (dispe- (biecamente cor: la tavola). tesecco.) m'avria vivo di vituperi e di questo voto! FRANCESCO PAZZI È B.ANDIXI (guardando SALVIATI Tremendo? ah in alto). alla finestra. il Montesecco. (volgendosi rapidamente a Bandini). Attendi! (Giuliano comparisce sul fondu Qualcun traversa il e traversa pome il ponte lentamL-nte) e a noi ne viene. (guardando) Ma., non m'ingtnno... E Giuliano! Vestigia del pensiero orrendo tremendo! no, dolcissima parte del cor tu sei; (i) (a Randini). Picchia ed avvisa FRANCESCO PAZZI — O amor lume Si scorge rubando amore ed amicizia! E lui!... ne viene, ma di lei richiede; mi fissa in volto cogli occhi distratti che guardan sempre, ma non vedon mai. Essa regna sul core, ed io sui sensi!... Ohi s'ameranno, s'ameranno sempre! Sempre?... Non già che un baratro profondo scava tra lor la morte — O Dio, cancella — (additando l'uscio;, là. menzogne di ch'ora mi balenava! sulla sedia) '1 vo' vivere (Va verso il fondo guardando al verone che dà suU' Arno. — Dal fo:)do del ponte arrivano, avviluppati ne' mantelli, 1' arcivescovo Salviati, Francesco Pazzi e Bandini. — Si arrestano davanti alla casa di Mon- Simonetta pallida, morente, mi bacia e m'apre '1 cor tutta fidente! Oh, di me stessa ho schifo! Da tre lune (con angoscia) sin le (cade assisa non vo' divellere e vo' morir d'amor. la porta.) A me ratamente) e amo, e d'amor E sul davanti) pianto: ! Un anatema benedical il questo senso da (Fioretta sarà giunta sul limitare della sua porta: fa un gesto di saluto ed Simonetta rientra e chiude e sul viso pallido amo, Iddio benedica, mia buona fanciulla ! amo, ed eterno strazio mi costi il dolce incanto; d'appresso tornerò. di solo gaudio il scorra perenne LA MADRE. Che le sua lenta agonia, Amo, Tra breve FIORETTA — sulI'jVrno. e che importa a l'animo de l'egra vita mia FIORETTA. — La madre dà che dal pianerottolo (levandosi) Amo, la E entra. finestra che di quest' ultima si sinistra omai, che addiverrei? LA MADRE. ti un inginocchiatoio a e se dovessi perderti '1 hai nulla a temere. lei ; — se in essa e a del piano terreno è soppresso e mezzo su cui arde una lucerna tavola una gran sedia ed uno sgabello. In fondo, una gradini della scala di Simonetta parlando alla i muro II tavola è nel sonno le fatiche tante veglie. Simonetta infine un queto sopor tranquilla giace. Va, rinfranca ne di Iati. proscenio, la casa di Fioretta. al — cui i allo spettatore itna lanterna. FIORETTA in approssima pure presso , vedrà l'interno di una stanza terrena semplicemente mobiliata. presso al da ambo prospettiva, praticaliile, con le sue case in casa dell'angolo destro del ponte che 143. (I) " & cosi s'è fatto, bato a doi ore di notte. ni; „ mai se 'ntese niuno loro ordene, se non Cotifcssioni di G, B. da Montssbcco. — lo Sa- XXII I MEDICI SALVIATE BANDINI. Giuliano! Io Stesso SAI.VIATI. Or quanto d'agire. Forse scoperti?... celi, si Chi son, che dicon mai? — Silenzio ognun nell'ombra SALVIATI ed osserviam. nascondono nel viottolo dietro la casa Tutto FRANCESCO dentro, appressandosi all'uscio!. Gli eventi Giuliano, GIULTAXO. (Fioretta apre e al PAZZI. grande piano ordito - (additando la casa Giuliano entra Credo che - I tre congiurati escono dal viottolo e Francesco si appressa cautamente e guarda dalla toppa nell'interno della stanza.) di Fioretta) donzella; la vedemmo che Giù iano celandosi or là entrar. (Dopo queste parole con un gioco di scena additandosi la casa di Fioretta si avanzano cautamente al proscenio, verso la casa di Simonetta, in GIL'LLAN'O (pensieroso avanzandosi). FIORETTA dimori in quel portico, là, e chiude. modo che Simonetta <'i. sai io. allontana dall'altra parte del tavolo. si non ani-ero apprendi. gli che a'fine Lauro venne solo al convito, e Julio, egro dicendosi, nulla potemmo oprar. Ma il vero gli è che 'I giovane restò con una bella. Tu sei tu? Son Francesco Pazzi). appressa alla porta di Fioretta e picchia discretamente.) (di (a Simonetta. Giuliano, giunto di si ?ul davanti, «i^uarda pensieroso la finestra di .Simonetta, poi FIORETTA l'ora SIMONETTA. KRANCF..SCO PAZZI. (.Si E ! e stabilito intendi. questa potrà intendere quel che segue.) ? SIMONETTA. (senza guardarlo). Parlan sommesso... Intendere più che veder non posso. Riposa. guard.andoi FRANXESCO PAZZI Ma (agli altri due). occhi non m'ingannano gli Presso un'amante Nulla abbiamo a temer estrema t'inebria, posa. Va, ei securo questa è per te notte d'amor sicari fossero! Dio! se ! (Francesco Pazzi indica a Bandini porta la Mnntesccco di FRANCESCO Tremo e non so fuggir! PAZZI. Dunque diman dee compiersi La febbre sacro ufficio, in [Santa Reparata 1=', il FIORETTA. Lorenzo e insiem giornata la trama preparata. [la Durante tiittor? No, mia volta han mosso. {Assieme) GIULIANO. la alla Bandini picchia ; ed entra.) consuma : (tirandosi indietro) — [tremo passò tranquilla. SIMONETT.V GR"L1-\N0 (dopo un istante). Che Julio pò- altìn colpir! (atterrita). sento, o Dio! canto (Dall'altro E... di me ti ragiona? Sempre, (poi a parte) trova un motto nella poggiato al tavol Nel tempio! silenzio). lasso almen vederla! in tristi pensieri raentre Fioretta, I FRANCESCO Ahi Potessi e teatro, Giuliano è ca- resta col capo fra le mani, assorto E per me non GIL'LI.AXO (dopo un altro duto sulla sedia, (con orrore superstizioso). FIORETTA. del stanza di Fioretta, MONTESECCO dimane al fondo, presso in pia benedizione per Fiorenza segno [di redenzione è (siede presso la tavola col capo fra le mani). in verone, Io guard.a di tanto tanto cupamente.) La ! che sarà andata PAZZI. GIULIANO (seguendo il corso de' suoi pensieri). ! BANDI.^I (uscendo dalla porta del Hontesecco). Si, quando il prete l'ostia sa- Ei scende. mano O come breve sonno ruppe mi parca di sollbcar. La mia povera mamma riposa. — <)li, l'aria mi fa tanto bene! il pugnali, ai [piombate (schiudendo la porta e restando sul limitare appoggiata). bella è la notte! e con essi MONTESECCO celeri, la ser- nuova e un'era il popol per dal lido contemplarle la tem[pesta, in qual turbo lanciai Francese j Pazzi tesecco). (a Freddo riinan... Fioretta che si appressa a poco a poco) Debole fui quella sera funesta in cui d'amor commessa m'hai additando Mon- (parlato. E (uscendo frettoloso, aH'.Arcivescovo). l'alma [dolente! [voi saluterà! SALVIATI in- [differente [vitù, gli aftanni, (a chiamassi... e pensava sui tiranni, disperdansi insolito aftanno, e So Fioretta lasso! Io che [crata leverà, SI.\10NETT..\. un Me nel core il rimorso or sol [mi resta. Monsignore, voi stesso! SIMONETT.A (cercando discernere nell'oscurità). Alcun favella. (i) Allude al convito fatto col pretesto di festeggiare l'arrivo del cardinale Raffaele Riario di cui è questione nella nota a pag. 16. Machiavelli, ecc. (2) Vedi RoscoE, l'ila di L. De' Medici, Cuicciardim, ATTO TERZO XXIII _- {Assicnif) MONTESECCO (Assieme) eiel, amore se questo (come prima assorto). Nel tempio! KRAXCESCO PAZZI con- [dannato me su solo disfoga il tuo e raddoppia le è ornai (a Montesecco). Dunque non vuoi? fu- MONTESECCO. [rore (duramente). Che vai? Deciso FRANCESCO PAZZI angoscie al Non vo'. [cor piagato. MONTESECCO No, (decisamente). S.\L\TAri (facendo qualche passol Tal sacrilegio non [compirò giammai no. Sta bene. Addio. ! FRANCESCO SALVIATI. Ma questo sacrilegio Su Papa il PAZZI. almeno, diman te, [assolver può. MONTESECCO. BANDINI. Fuori, contate pur su I,'01giati(i)anch'egli i^ccidere [Io ne '1 duca tempio, per di Milano la patria, A Santa Reparata. FRANCESCO SIMONETTA colmo del terrore, a mi corre per A la magion le vene!... MONTESECCO (continuando). cammino de' e vegliata la loro partenza, fa per ma rientrare in casa, guarda! vi al di là del perdono si ponte. Montesecco, dopo aver sor- Simonetta, che Dio PAZZI. (Montesecco saluta rispettosamente. Salviati, Pazzi e Bandini ravviluppati nei loro mantelli riprendono il Medici correre ornai conviene! Ma * Non mancar. partel. un brivido L'orribil cesai nergia scende quel punto in uno slancio d'egradini cautamente in i per correre a prevenire SALVIATI. tradita dalle forze e FIORETT.A. L'onor parla, e Dio tira BANDINI. [Ma dai ci à. FRAN'CESCO PAZZI. Tutto è deciso, fermo e non tiranni a colpir — Al vostri cenni il Mio Dio, scuoti miei so-pir che i [ne il fuggirti, e E son pressa in fondo '1 Qualcuno capo il fammi [morir! al core questo tutto sacrificai. La 1476 che amor confidente donna or tu pietà sappi che madre Maria) nella chiesa di S. Stefano. Vedi RoscoE, Vila di L. pag. 139 e seguito. de' Me- al tuo nobile Chi sei?... La [Simonetta Giuliano!... Hai la. Quanto ndegno e perdona al La bella di [tutto udito ? SIMONETTA Io... (presa da terrore). no! menti Generosa 1... tergi il — in- ora tutto poiché ornai la un legame piii Ebben, tutto ascoltai ! MONTESECCO , (incroi-iando le braccia). E che intendi ora far? SI.MONETTA, va a cercarla e dolcemente la fra le sue braccia presso al tavolo, la fa posare sulla sedia e so mena sgabello.1 Tu ben \'eder Giuliano: i Io sai!... Medici salvar da morte orrenda: a le lor case accorrere Questo figlio di Fioretta nato dopo la morte di Giuliano si chiamò Giulio e divenne poi Papa Clemente prima che '1 e se tenti impedirmelo VII. al (1) sole ascenda, soccorso gridar. fini, tua vita a la (rilevandosi con uno sforzo supremo). Giuliano commos- suli-':> di rincorati, oblia. e glio, ! [amai. ginocchiatoio. I... io [perdoni... MONTESECCO. Tu che [addivengo mio corse troppo (Cade prostrata lacrimando suU' son ! m sento Gerolamo OlBruto Romano, una specie di il duca di Milano (Galeazzo do- il tuo pianto cagioni SIMONETTA la siede ai suoi piedi (2) E son iod el [non hai, terror che '1 sol eh' io lo salvi, e poi dia'^ è petto. '1 ! [triste fato, uccise che t'appresi Qual compenso sofibcai confinar ta- [rinvenir; giato, ed ap- per ricono- [negleito, Se de ch'io storni dal suo nel io [lore!... l'aflerra volto al suo il [dolore. (a partt). ha impietrato, dammi forza onde il possa Fu Simonetta (vista la [cente [m' \i) GIULIANO. MONTESECCO dannar non vo- de l'amor tuo divenni; ed [glio i2>, e mai [obliai pugnale in un tempio snu- la dignità, la gelosia possente! [derò at- sul davanti ricercando.) l'anima SI.MONETTA gradino. Il rumore Montesecco che ritorna scerla!. lo [teriò; ma sull'altrui chiesa mi in Medici, è i lascia cadere [amore E ed papa [giurai, a' serra ti fallirà! MONTESECCO. sono vostro. Io occhi il tuo core '1 il m'o quali? pel feroce egoismo dell'affetto gli [braccio i E d'angoscie! Parli si sull'ultimo (non potendo più ritenersi). nostro è l'onor. Ei forza mio. SALVIATI. arrestò. [gli brac- '1 [cio [osava di sua mano. né questo sacrilegio il braccio (al può si [contar? mia santo riunì. XXIV I MEDICI che resto ad ascoltare; che è notte. Inerme egli otìresi e niun salvar Io può! {Assn'JNc) MONTESECCO (mentre Simonetta parla, che Salviati ^li casa liano è nella raniinenta si un'idea va a g:uardare alla porta di Fioretta scorto la porta e rimane in ascolto col pugnale in mano mentre .Simonetta barcollante e morente entra indirizzandosi a Giuliano.) (Spinge vigorosamente Colpito ^'icina. ila e Or va! ha detto che Giu- toppa dalla SIMO.XETTA. Giuliano ai piedi di costei dà in uno scroscio di risa e dice sog:ghi- Giuliano... Salvati! ^nando a Simonetta): Ah non è d'uopo correre cosi lontan, carina Giuliano è in là ! aspettandoti braccio alla vicina ! Guarda! (trascinando FIORETTA. FIC)RETT.\ (allontanandosi confusa da E sei tu che mi parli d'oblio! E sei tu che mi parli d'amor E che dunque più darti poss'io I... se Simonetta t" ho dato ogni fibra alla porta di Fioretta e forzandola a g-uardare) E pur ora i pure Lascia cader vacillare Simonetta, accorre a sostenerla). Coni'ella è smorta! SIMONE rT.\ questo (sforzandosi a parlare). Diman... dimane... i Medici... (Dà un rantolo e cade morta.) che, s'io piango, di giubi'o è [sol... mani al cuore e dopo un istante dice con moto £eneroso\ Tu il dicesti, un legame FIORETT.^ congiunse in (accorrendo). piii Simonetta! [santo ci Lo vo' MONTESECCO del [pianto, SIMONETTA (:onie colpita porta le GR'LI.AXO (vedendo [cor?:... Medici Intendi tu salvar? Giuliano). Mio Dio! C.IL'Ll.VNO -disperatamente). quest'ora di ! Sta ben. [duol. (hiLcamcnte). (Rc^t.inij abbracciati come in Ell'è morta!!... ertasi.! Rammentati MONTESECCO (rimette itella guaina il pugnale e mormora avviandosi verso che qui nuii liavvi altare; hi;uaiiKìnd'j il E dunque pu^niale) che ho l'arme e non ho scrupoli a morte iLa tela cala.] FINE LiFL lEUZO A 11 O. Iddio che condanno ! i Medici la sua casa): ATTO QUARTO Ant.; Ed ora all'opera: o Male, tu Prendi la strada Shakspeare, sei sorto in piedi, che tu vuoi. Giulio Cesare, Atto III, Scena III. Interno della chiesa di Santa Reparata visto diagonalmente. Gli archi dilungano partendo dalla quinta più vicina al proscenio a sinistra (lerdendosi verso fondo a destra ove il si scorgono i primi gradini per montare all'altare maggiore. Davanti gradini sono preparati gli scranni per Lorenzo e Giuliano. ai La gran faccia al pubblico. della tela All'alzarsi chio volte verso Montesecco si porta d'entrata suppone essere Si sentono officia. suoni i La Kandini parlando dell'organo ed MONTESECCO (piano a Bandini). fra loro; dall'altro lato, bene sacrestia, della port.-i i Una canti dei preti e dei ragazzi. CONGIURATI. — che E tuoi scru- i in — Feste che paga — O No. Le donne eccitando i [malcontenti (ai quali DI PRETI E RAGAZZI rispondono le donne del — popoloi. Credo Ma cali et unum MONTESECCO. si ili iiìiitii! Dciiiii, pa- IcrrcT, visibiliiiin Attenti. (Lorenzo entra preceduto da due servi che fanno sgombrare il passo: al suo fianco è Angelo Poliziano, e lo seguono quattro gentiluomini di scorta. I Si dan qui proptcr nos proptcr — Osar cosi il se si Saria tempo ma ALTRE — cundum S'è paziente il popolo, pazienza ha un fine FIORETT.A Signorprostratain lacrime il mio. [Iddio. ALCUNI DEL POPOLO. Oh, fallo Amai con tutto l'essere amo ancora, onnipossente protesta. — ! rpregandol. ate confesso umile ed il popolo Perdono imploroall'anima di lei che oflesi e che nel ciel [tornò, se vuole... non puoi negarmelo peccato che Cristo per- e tu pel Furono due ecclesiastici per commettere un atto a cui il soldato per motivi di coscienza. Essi furono Stefano da Bagnone, lo scriba apostolico, e Antonio MatTei. RoscoE. — I7.'a dì Lorenzo de' Mediei, pag. 143. (2) Anche questo dettaglio scenico è della più scrupolosa esattezza storica. (i) scelti [donò. s'era rilìutato MONTESECCO Ma Cruci/ixus di', (inquieto a Bandini). Giuliano?.., lirginc, et est. et ili in prò iiobis et est. Et resiirrexit voci. et est de spiriti! ex Maria sub Ponlio Pilato, passus sepultus codesto giogo alfine. popolo). e guai scuotere di Et incarnatus homo factus è lui che noi serviam. honiines nostrani saìutem de- scendit de caìis. sancto — la ! — longiur.\ti. Ei governa celandosi, interrompere sacro rito il Dei unigeniluni, et ex patre natuni ante omnia sa'cida,Deiint de Deo, lumen E noi paghiam! — da principi l'aria Medici oramai li doniinuni, Jcsuni Cliri- de non fac- tum, consuhstantialem patri, Magnifico per quelli omnia faclA suiil, il VOCI DEL POPOLO. — CONGIURATI (piano eccitando — in veruni Deiini vero, geni/uni, noma. oni- Credo ' I2Ì I et ini'isibiìium. stimi filinni — de iuinine, CONGIUR.ATI. tron Oiiinipoteiitem,faclorcnt ninni Lorenzo arriva pubblico sorte ria! intantocgli 1 stan. fidi il Deo CORO son sul davanti e in numero [maggiore. i cantici ALTRI POPOLANI. il uomini [dide i erario! I gli e la servitù s'obliai non hanno. BANDINI. Ti a danze fra le popolo qui [accoho suo favore accorra? clie Lauro splen- feste gli allestirà. MONTESECCO. Non temete Ei non vorrà! S'ei ringhia. BANDIXI. [poli in ginoc- Sul davanti a sinistra sono [Assieme) I [colpisce? preti donne che pregano pure sul davanti. Fioretta prega con fervore. Chi dunque in vece mia Lauro Due folla di partigiani de' Pazzi. i (Assic ìiie.) li' in vista, trovasi dietro gli scranni in sul davanti a sinistra. Gli uomini sono in piedi sul davanti della scena; fra essi circolano l'altare. e il si teriia die sc- scripturas. Et ascendit in cecluni, sedet ad dcxtcrain patris, et i/erum XXVI 1 MEDICI DONNE DEL POPOLO {AssiciìH) BA.NDINI. Ci/ i'c'ii/iinis Acquetati. care vivos Attendere convien: Pazzi qui dee condurcelo. rcgiìì d.-nunuin, MOXTESECCO. retta spìvititm sanctitm, et ! tParte delle donne fuggono crii finis. ili vivificantcni, qui _ — Alle porte Salviamci (t non Cycdiì Clan ff/on'a indiiHortuos, ClljllS (gridando). impaurite, altre si aggruppano attorno a Fio- che cerca soccorrere Giuliano.) B.A.NDINT Francesco Pazzi, lasciando Giuliano a (a terra). e\ patre fiUoquc proccdit qui La pcrta vien! s'apre... ei Questi passando fa un se^no Bandini che tellio:enza a ratiir et filio simili ado- CONGIURATI. qui conglori/ìcafnr, et d' in- locii/im est se^^ue. li patrc Clini {Giuliano entra con Francesco Pazzi. Ei giace esanime. per Prophetas. Morte ai tiranni Giuliano va a sedere accanto a Lorenzo e dietro di lui si teng:ono Pazzi e Bandini mentre due preti si preparano dietro Lorenzo.) FIORETTA (mentre Giuliano passa». E Un desso. guardo mi balza e già Come Pietà POPOLO. Morte! FRANCESCO [semi MONTESECCO. inquieto ho l'animo. Egli sfuggiavi. noi Signor! di rimette a pre^'arei ^^i I BANDINI. Donde V CONGIURATI (additando Giuliano che passai. — MONTESECCO MentreLorenzoastringere Di nostro giogo intende, il ed in orgie Credo in tripudii Le [mono ! ALTRI POPOLANI. — PTCIRETT.A cecie- iiniini BapUsina, e.xpectu rcsiirrectioneni tiinnini et vitani PLlLlZIANO Un (a Bandini). Lorenzo con ((Juei della scorta di F"R.\NCESCO P.AZZI (richiamando E Non Or CONGIURATI. (In questo momento mento il Baudinil. vano... al la città... palagio accorrasi gridando Libertà! (Escono Fraticesco Pazzi, Bandini e Montesecco seguiti dai congiurati.) non è lontan. di silenzio pugno) in monta... Esulta o popolo! Libera è di verrà pei deboli... di spada ! VOCI. Tal la Indietro! non deve invan! — ! Vii sicario! venliiri sir- Indietro ALTRE — Giuliamì. cercando rianìmarloi. nior- Amen. culi. Dannazione di Aita!! Dell'onor nostro ridere egli corpo (~ul in reniissioneni peccatoritni et i contenti sanctain ca- Giuliano Confiteor servono al bel garzone svago! E padri d(ir- (additando la sacrestia). là. siani. fanciulle del popolo di in iinani tìiolicani et apostolicain Giulian le notti spende. — PAZZI. Lorenzo ei vol- cor! il I il Smicttts. Mocampane che suonano incomincia Cì-jJo è finito e l'or^'ano generale. Al primo tocco delle FIORETT.A. (disperatamente alle donne\ Respira ancor — Salviamolo! Aita, per pietà. per la benedizione Francesco Pazzi e Bandini si slanciano su Giuliano dandogli dei colpi di pugnale e perseguitandolo sin sul davanti della scena. Nel tempo stesso i due preti armati di pugnale cercano di ferire DONNE DEL POPOLO. Lorenzo; ma questi se ne accorge, sguaina la spada e si difende, due preti presi da tema mentre Poliziano, colto il momento in cui fuggono gettando le armi, spinge Lorenzo nella sacrestia, chiude la (jorta e si mette davanti ad essa per dilenderne l'ingresso unito ai quattro gentiluomini di scorta di Lorenzo. Movimento di generale confusione. Le donne del popolo scappano impaurite e Tiella chiesa restano popolani inaspriti dai congiurati gridando senza saper perchè. (i) i i Sventura! Iddio fan complice di tanta iniquità POPOLO. i Si esulti altìn; de' Medici libera è la città. FRANCE.'iCO PAZZI. Muori Ai Pazzi onore e gloria: gridiamo libertà. : -GIULIANO. (.\ Soccorso questo vuole momento Lorenzo penetrare in impedirlo, ma egli si FICiRETTA, I Li>kl.\;^<i Ridolf), a it.attendo--,i con gh violentemente la porta della sacrestia e - Quei della scorta avanza decisamente.) e QUATTRO DELLA SCORTA. Signor, che I aj.re cliioa. ! N'ergine I fai '/ LORENZI aitili. I. Lasciatemi. me. POLIZIANO. (i) \"edi Glicxi.ìrdim, Ounacti fiori'Hlìna alla Laurenziana, Roscoe, ecc. Pensa che devi i giorni tuoi salvar. Poliziano cercano ATTO QUARTO LORENZO {piano a PoHzianol, Non L'ora è solenne X.WII K d'uopo I... dopo Ciompi rifiutava; Cosimo Fiorenza tanto amò che padre della patria lo chiamò! ofFriagli di i e tratta di vivere! si regnar! movimento di simpatia favore di Lorenzo.) (Gran VOCI DALLA FOLLA. — Lorenzo — — — ! Quale audacia ! plebe che a poco a poco la I"ra Tiranno LORENZO. I Codesti furo QUATTRO. Ed — despoti... i che io VOCI DALLA FOLLA. Orvia — Parlare io vo' (avanzandosi coraggiosamente verso il — Ma popolo incrociando le braccia) perchè si gran misfatto qui vengo. Che più VOCI DALLA FOLLA. — tutto il Ed osa mal chiederlo ! sotto Come LORENZO. le — — Facciamo parlar mio; de' Pazzi e Salviati, virtù. guardo il me a lei io di FIORETT.A Aita principe il Da ! Egli muor si lunga pezza Medici lavorano a tal fine. ! ! (accorrendo). Giuliano GIULIANO ! (morente). Appressati e vituperio!... — Che vuoi tu dir? ai giudici meniam Il puote — io (muore) despota FIORETTA. ! O Non Da lunga pezza ambivano avi, diceste, il regno di Toscana. buona umana il mio core mio dolore ! IL Mano ! (Il il fratello — all'armi per punire Palle — grida il il POPOLO. Che dunque delitto crudel Palle. — si aspetta ! Tremenda vendetta sangue del misero al ciel ! gran disordine si allontana vivamente sguainando i pugnali; Fioretta, Poliziano ed altri partigiani de' Medici cercano di trasportare Giuliano. Lorenzo è solo nel mezzo della scena ritto, e il corpo di mentre guarda il popolo che si allontana, esclama:) popolo in Repubblica. di Pistoja nel 1374. In {Cala la MEDICI e Del trono a Tu mi Cronache fiorentine alla Laurenziana. Fine dei LCìRENZO. occasione della rivo- luzione de' Ciompi del 1378 fu eletto cavaliere dalla plebe per aver sedato il tumulto, ma egli rifiutò l'onore conferitogli. — Vedi LlTT.\, Storta dclìi' celebri Famìglie italiane e (a Fioretta) fanciulla e vieni sul e g^rida fra la folla) la Posa tranquillo! ! Salvestro de' Medici mag:istrato de' Priori nel 1318, accusò Gianni de' Medici, capitano cadavere) a divider sorella Vi spiace il ver?!... Orsir, morti, sorgete e 'I premio al vostro oprar oggi cogliete Per salvar la repubblica, Salvestro m il suo fratello denunciava; Gianni '2) gli onor che '1 popolo Bartolomeo che cospirava contro (al Levati, la storia (movimento ! parla più. Nel regno del silenzio è giunto già! quest'invida ed ingrata razza strazio LORENZO. Udiam. LORENZO. Così lorda !... veggo ove più nulla s'anima!... È questo... il voto estremo mio !... considera questa fanciulla... qual mia sposa... Già l'ombra No, no; che parli e scolpisi s'egli Io (2I non si tardi compir più, i VOCI DALLA FOLLA. (lì Che abbrucino si codardi. (disperatamente). LORENZO M'udrete almeno alfine! gli case empi giustizia a LORENZO. — Le — venirne, e intrepido gettino si Si, dell'erario Fiorenza Menzogna — — degli sorriderò!! addivenir tentasti? — All'Arno giustizia rei congiurati. li guarderò casse non vuotasti ? Né — di Dio. l'occaso splendido a ! tarda? Armatevi, morte la VOCI DALLA FOLLA. il vendich'. si Rivolta, rivolta popolo giudice sarà questa volta. sacrilegio or compiasi il eh' hai fatto. mal?.. — si punite Lorenzo ! Il la - — de' carnefici — un pregiudizio, nome e un pur ]\Ia — — a che starmi a discutere è resa rammemora tacea l'infelice ! se la ragion quaggiù Sì son io Stesso e a chiedervi fatti vero egli dice Il — con voi piansi e cantai (arrestandoli!. Ei — mai? feci Soccorsi alle miserie, Il in [A SS ie il le) — LORENZO Per volge Mostrarsi ancora osò. POLIZIANO ED — si me spianato hanno il cammin. vendica, o Plebe!... Io regno alfin tela.) della prima parte della TRILOGIA. ! , MEDICI I AZIONE STORICA IN QUATTRO ATTI PAROLE E MUSICA DI LE ONCAVA LLO R. Un colle presso Firenze. —Vaghissima boscaglia. a destra ed a sinistra, sulla scena. — È pian meriggio. — All' alzarsi della tela si squilli di corni sentono PRELUDIO E FANFARA DA CACCIA. ^ J. r96 Andante mosso m f I ^ ^ é^ r p 1 ^^ 1^ ( *^ J ; E*: ??—»~ J i /< ?^ rt fc* f ff ^ ^ A :g- v-* J ^ ^ r p -15^^ ^ i^j^" J2-. s ±=± r ^ Pii^ ^ ^ì y ^ marcato É ^-J^ ^ i tó ^ ^ ±::«t^ *=^ l i ^ 4* ^fe*^ s: =^=^ B 83Ì S p- ^i^ A ^^ É mà^ y y *^=^^=f ^EE y ^ ^ ^ ^ j m • <-•- ' é «— mare. m ss tó I ^. 'fl3¥?i ^rr ^ i ^=^ «^ "^* (^ p J^ ruvido /•l i^ 4—^^^-4^ - -fS^ ìA ^^ g r "sr ^ ^^^ ^ S =^^=^ JSt ftF^^=^ •) :_4L?=^=i=^ j5. ; j^=fc ^^^^ JL4 i*l — •^ =«== =F=F 3EE3; w * • • rw ryy^. molto 1^ rff y y -I \ •f ^ ' I I \ ( ¥=0- 9-S -i^ À-cres.7nnìfo tir W.5 ^ • ^s^^ 4 m^ ÉÉ E ^ 838 S ' - '- < 1 H-H • \ 1 % f t%^. ' ^fff£g^ S ^s^ * St 3 .V- ^fe ni ni 9 r.rri rr>r rQ I F ife 4 $ ,9- rt g ff. l»!.- :è £ 1 • -JL*» r^W ^S 3 I i pesante E 833 S È ^ ^ A -5^' W tì^ ^ ^* '1' » h'^"^ f "f ^ jy.^ -t W77i-rT:f)' =^iP t><? i5^-i- = i AU^4t * ? ^ ì fe^ ^ vi y* 1 1>.^^=3=5 -^5^ ^ >^-'- • tìt IF 1r "if.m.s. ^ -H^rt^Lf-"^ ' • <L j" ^e g ;<! • ss ^ *: 1=É t ' fF^ W *j in m ^li^ l.^r^^ V -j reato Jt ^ ' y « ^TT^ È "mk ?• 1* k_>U-^ «— S -Gh-i 2^ E 833 S #- i^S -G-r- r M& ^^ ^F* ff tnnrc. Wm ^- ^i'^j'i J: ^=¥^ . •J^- H'-^f-ft- -g-^ » » b |> L — f^ :^-.g.jL#..p. ^ i • \ *=*: ^ mo/fo sino al rres. .^^^ÌA_^i;*:_ ItT^ girali ^ ;^ . • •it« 1^ iii^if» ^*^ ^ m^W^ 1 f r !r -V-»- jcì:m # £FTVt|k> tV • ' — ' ' f 1 '"^ ' ir. -r » I» ^/X" *:"£:li = a-#:!:^^ ^È*à±fe ^i^=^ «^ ^ -0-' ^=^ j; .j2_ :* 1 ? -J2L 1 t I ^ # t ^WF ! I J 4- I a é^ jS- 4-- 7 $ ^^ ^ p"' -è:&t ^-^^T^ i *^ 5 k ^ -I 1 ^tì sè tF=-3: -4 J^ ~ "f"~"j* ì qn:; ? ?^^ E 833 S ^ l^^- # • 5 ^ (É^pnrKuì^ w^^ t ^. f- ^il'gti^ ("flw ////*/« 5 -*-^ it. y la forza e i ;i grandiosità # s^ i (Si alza la tela) r/V. questa battuta a temjw ^ ^^^If^ .(alcuni cavaliiTi ///'^/?'o -•^ in costume da caoria passano tra CLorenzo rIì e fiiuliano entrano dalla sinistra parlando tra loro.- Li seguono Montesecco, Poliziano ed altri pen. alberi a ca^'allo.) tiliiomini) E 833 S . GIULIANO And^*^ calmo. m J^zieo (a parte, a Lorenzo) tó 7 ^ 7 7 aEì E And"*^ calmo, ^z ^ J^ Pa nel il il pa l un nf leo (mentre Lorenzo e Giuliano parlano^' Palafrenieri passano da sinistra a destra portando a mano i due cavalli.) 4¥» Jij'JlJìjT J;:. mi . co tusuppo.ni? m LORENZO * 'J-m y t ^W r y E i m m ^ mh ^ ^^y pò -te vor ri A cer.to p p -^ j chia.ro. e ^JTi l Il ne- P 5 ^ - a -^4 li suoi ^ P sta.tial.lar J ^r- n - gar, i^p e ^ ^ la To ^i ^ = l f ^f: \ «i gft / 7 f: ^ - »pl t ^ * - y i' 72 ^3 E 833 S m ^ . sca :> - n n a ghiotta ^ 8 M^^: . t^ Qiiin le - era *^•" è 2 di ai Paz t^^^^==f a macchinar qualche tra - nel I ^1^ I I I i I I ! ^fe s^^r^ zi _ lo. _ "'^11^/^-'^ i I I =«=St 1^ S ^ S^ 9^ ^ m^ ^ . tó% ^^^ pur a _ — — -1 ìa==ì^ rj: iiii^ *: \* per . iSE men ta i 4 # K _ tea me p ^ far guer m r- ^ fH^ ^ P - non i 4 ,* 1^ £ ra ^ S GlULIftKO *É ^ ^ A i _ì_jr tu sta in guar dia! » ^ '^ ì ì^ ^ Io sa: s ri * é l 7 ÌF I- ; ÌF ^ i.^ ve - ,j i± U il £ e ì ;^ I Poco Meno. p-i à P^iEEs ;:iio In ma Ko ^ e ^JT. ei pò te _ ff i r ^ ^ va par. lar.miqual 1 si Poco Meno. m tì * i*: T" ^ -s— y^ftrr' ^ ^ r p ma gnor, il k Z23: r^r^ -'^rTFW f v=¥* u É S? [> ^ p p » » i mio pò _ A ^i -^ p-p ^r" ter i -*-^ p qui non co no _ ? ^ 'ìw sce . 7 i'' su il o! T=^ W^ ^-*" 1 -^Si-^ Andantino J . 69 . (appressandosi a Lorenz<i) PDLI7IAN0 O^ gg fe Che I.& .:^ ÉW * 3S r^ » scu _ ra r I Il - ^ S ^ ' P P no.bil fron.te f/ E «ss I Per. che so Et W P _ J-69 Ì^3BES ^ -* £ìeì -I p -^. gè o mio si-gnor? *A i'Cm É ^ff^ ^3! Pt ^tì an J VTS Pol t Andantino. r^ i^f r i 1- P che do . tò na km. tu ra 10 Poi. ^^^^m^ po - I af ni - s Le gra.vi cu V^ 1 . Con.t empiami re. ^ * «-. «- ^ - nan _ te; yr *"• E quo in ^^^* fr^^~~S^ 2 _ i ' sei ^p va porgeatedin. ^ m ^ ''^^.; ^ V ^ #j^ » r *ti * ft ^ ^^ <RF^ g si. len ìf^ * ì'i fe ;r zio . , ^^ que sa e ^ C^ ^ g 1^ ta _ A l'uomdi =i=# I ;:^s^^^ T- ^n . "ft * A ^#^ " *" 1 sta 321 Poi. 1^ ~p~^ m - <- tu. ra _ ^ ? i j^if Poi. staii-teCiòohe na _ i ^^ 4. - *ti * ; r ^^^^^m 5^^ r=Tf !LORENZO poco Sta 4& ^^ Se -' n ' . to sue _ ce a l da - ** il » rif. (striiiffi'ndoKli le ^=-v"-r Po Po ta! senftihile ro/ canto -^-^ 122: ::5C 32= E 833 S I - ' : e _ ta, ^ '^^ e il fe ffi ^ *i ^i^^ ^#i^ mani) i2 -^^ ^ te Più lento m^i ^*p p son! E — m ^^^ tu, Po. zia . li tx^t^ ^p r I se' 11 p' ^^' :> ^— p fs=fi Aiae larg:aiiiente. no, . fi.glio di ìì Vir.gi _ lio e iv: W~i~ WS: (/oscissimo * 1"=^ -te, chetai no. me a i 1 a^^^^^ip Dan de_p;no tu, p .Hp p p me I da fe=--=^=^ y r^ Ah, par _ la an ^S 1 J^- a^ » ^ Ì23I 19^ . 3 ^ I É ;è co che ra, ^ più dol _ ce p<T ^i^=f =^^ J'3C? i te r?~r- #E 1 «P r f p p- m^ vel 'n Poi. . la J. ^m dol-ce ? ri . suo . que .sta fa ^ i- j ^l ^ lasciachea No, na! te 11* i tei ti POLIVANO ^ii ^^^ P^^- i f 5^ . scoi ti ì: ^^ ritenuto no I su . ^ r aì'fl , me chesenvan bli - P ., E 833 S p I r P w' g | !; fi Poco Meno. ^^ m ^ frff tt»- "me 5:e¥ . M^ e £^L\- +f rV^ -^ ^' ' A ^ 1 T 1 E 833 • r^ ^ • i questo ** -C r, '* — # Cantabile. §^^ nej ì J =42 É bra tu i ' 1 -&' -ah ru _ seel _ lo al Cantabile. J.-42 e -LU ttjjj.jjj j-^^^iM riiji^jijg #-# o — . ^jimfflH ^^^ le^afìSiiìmo Jt? ^& m ì^ «^ u _ na stez tri ^^^^^^ ;^ d J — ig J j # TJ ^ : g m m ^^ fc==^ cor elle in pal- -^-^ Lì * — — fe£y s-^* d ^ j-^ mo ?^ e m J j - 321 ?^ ~I b ni ^^^PP o~ f^ la za a r-^ » i^ izr \- -I =1 T T i^^H-^ f-^^H^ T m ì; I E 839 S 13 i4 un poco ritemito S > !>» pa.ceed * r o . blìo j2- ^^e de si sti . If no. L'o 60 Larghetto. ^ '^%\T de blìo . S pg^^ i _ gli al ti - nor, _ va di _ ne J ;60 Larghetto. s ^^ tf^e^ 1^ fw # ^ 4=i^ tff ^ J GIULIANO z 104 ^ ( n\ ^ vivacrmeiitf appressandosi JJea.so P j^ ,^ ^ -fct. glo ^ i *i-h i s ^^ ^ ne; la :S=S? fc pa . u ce, _ ?=f co ni J. ,^ :7- H^TT:^ »V" He ^x: Z22I ben! . H 3e:^ * h ^ 104 '^JTT ro/ canto ^ i ^ T^ E 833 S ' P jg |,y^ ) — _ 15 p co p p _ li _ «he m p p^ fi _ ne pon si t ga. ^J •> f*"r di _ "^ y ì t* P Ca.reg.gi ^ m P A P"P p J.: 104 s it P scu.te.re po.tre.tea lun Éf Corni interni a Destra ( y^' ' di ^ 1 —i ffi é l fe^ "S[ già te, -^ 104 ^ s irp-^ ^wàM r RH ^ m • ^ U go. J I =¥=^ iat ri ^^^^^^^^^ . suo ^ii 'é'' _ y na y - no — zz: ISZI >^' \>^ E 8? de la cac . eia i se Corni a sinistra rìTS g . Hi * G ce - le - re ne le ve . ne dì dìg . Wr"^"~T-^^^^^"-" : E 'ss ^ik F=P=^ sen mi _ io • scor » g i\'. _ ir Un poco meno ma con vigore. J.ss I Ete ? Un poco meno ma con I è=E con entusiasmo No, l'an.ti P ca . i -ifirT i f r rrr imsitM^' eia É=d=É ^ fe ^•. ? I»—1^ i p-p- . j ?-. i . ù ui£^ ICr^^ # ,lg^g m f g • i 833 _ £ ^yf arp-* T * F E 1 vi la ^^ s^^^^ — gno so cDlrrrrrrr p—p— ^mà ì=m ^Ctì-LCcCtf "«Ti de P p vig-ore. Jrss ^i S Gre w P S p f f - ta — IH poco ^S i sor. ri . so il a^ ^ :—y- ^ Èfeit ^^^ $ d'Aspa e sia . ma- suachio la ' g ^ • < p >f jf f pf i ^ d'or! ^ rit. ^ * ' , y 7 f-^^ 7*^-M 0'0^ col canto , ^^^^ gno so Io le 0_ lim 3=R ^H^ f^^#,#,#^.#^#^#^^#^#2#^#^# *J*JJV>**i J *:Ìa^ V(r Ì T*-' ^** ,1 #- 'f0 0^ p ^ ^1* W^ i^ É £ fcl pia ^^Ww'. g ^ di. plau il fe =^ .so Pia di *1 ^ ^^ "try ###' 2=^^ ^»f#f * r^ # #r » 0- P^3K m B^ 0^0 0. ^^^ IKa s ^ . misf^ U2Z ne, ^ ^ ^^ ^ le * 0^0 * ^ 0— * a * i- #' ^ ^' # ( re T ne, 0^ * * J *_-BL #' - ^m E r^ to * » ^ if dol.ce il W m [ ' '0 '# ' • 1^ i: ? I 1 r t^ # * * —» ^^.r^u^VLLj-ir^/ir^^r^ #11 :ss± E 833 S - ^ 19 ^ ^^ *^ f7e u 1^ ^i> ^ j. *^ r incalz. _ na ? pri - ? ^ ma ten ^ i ; jì . li . ^ ? do con l^'^Ti T _ m P^^Tf»m_ , i m'ap.po-niilpal l'F^fe É Wm^ mi du to . ^^ ^r tu ^i|> mi - - i ^^ . to for ^ ^ de la K T^ \* _mmf\ f0p_ ^ fs^ ì rall. E 833 _ S _. molto m La ^ 20 Cantabile sost? assai. coìì irotiin g: 7 *• - - -U f i e.gli è la nu . vo _ <^- me ^ t.. / 1 •'' Tempo r?y. B 83» che fonde a i-ai del la y=?= fe ^ ^^ Jì S- i =tR fcfe: M^ — ma i ^ Cantabile sost? assai. S 54 ^^ elegante ^ mor ; iis iis ^- ^ ^y=y V y 21 Tempo deciso, j - W^ ^ f^ ¥=^ - nio nio.nia Tempo deciso. l'ar ^ 72 i che un f re J ^ mi p lo . laii _ eia M p per l'au-ra E 1 72 Um0 quasi sorridente, còlla massima eleganza É ^s ftj muor! è il focodela lue f/ E 833 S ^^rtn^ P . ciò . la, è il fo-codela 22 Un poco più animato, ma non troppo. J: i^A nirtt- \ mor - e Un poco S ±it ii: ^ più é che sa ? i ^i na ri Ji E sce . re ^X *j X ;;/ ^ % ! (sorridendo) ^ Po ^ ^=^ !è vra so il suo i. ^P ^3 ;;,' ^Cr ^ s il ^ J. ^^ ^&— £j^ GIUL. -^^ V P ciel,. il ^ J: H^ •--i6 ^^'• lo :^ vo.la. ^' bel fior ^^^ f . ^ F^ ^m M^ ±k: nu ]a I ^^ fa | più animato, ma non troppo. **: che g p glie . 76 :s: F^ e . *? ^ ver de ^^ i^^-^ ; A i ^ ^i# 'a(j 833 £ stel. -f~mA £ y S » il i( . 23 \ni. P Tar - p mo i :J ii f . che il nia ^m bi. giù e lo i m il t ^ ^ ^ ^ ^ ^ con eleganza come prima GIUL. s .):, f !,. pian ^ ''^\' l—/- à ^ Ès _ SI ^ f to im ^^ . pò è W ne al V ^W \^ il V (?Pg p fo.co de ^ cor,.. è ^r ^ _ h^ 1^ I Ah no! ^..=^ ^^ J. ^ £ ^'Ìcrx^'\^r\^ ^ Sf 833 S ^/ ^ 24 allargando ^3 B2i==F ce e lu sen.za ca.lor. ^ ^ é ^•- p ce e lu ca. i S na ter ce fa ^=^ j te=tt2z y i f * p 7 7 ? 7 ly ^ ¥ ;t>-: e a - co/ canto ^ . lori. ^ vif 1^ ^^^^ . ^^^^ mor a piacere (sorridendo) ^? p t •Ma S V-F. y ^ mS I », ^'' PS m 7 7 7 il j: W E 7 833 '' Nu tuo y ^s » S ilJ i' - co/ canto -O- y^ secche JH IN'ìi grazioso ^4i*jì me |Jl |J ì gì' in . vi .» i r ^ fe ta 25 W^ -X* cae scor. dar! fe 4 eia, W g P ^ ^ ^ ^ ^ 2 fa ci ti . ^ (ai cavalieri) rtt. ^ £=^ T Mov.*^ deciso. J-:i2o eac eia! . Mov^P deciso. Jzizo E^ S ^ È f^ y ^ I ^^r=f ^ *l — ^ £ ^ #=# É ^ #- — ^^ #=q» » (a MoDteBecco) ì E Ca . ta pi }!^ lé^ w :3 Buo no, = V -• y -• ^ na LO- P %^ F ^rt 3^^ ^ r-^T^ ^ A del f tu - na... MONT. ^ voi, si ^E ù0 ire 1» i P _ gnor a fj ^ ff^ .^=- *i l? » r e: pa ro; rn^ ^E ^ :=!:: — » s i^^ >r- 833 for . . 26 (Tutti si allontanano per varii sentieri. Meno mosso. La scena resta vuota un imitante.) J-.92 ^3^ ^k. sinistra, ( '> più lontani ^rr\-i i^rfì znz E É »i f^' f]'^ . -J3Z. V. -)© K pie più lontani. i ^ j7 i "^ T" W- dim. sempre tttT • K e'T^- rJ^P^? ;^* * e 8S3 s ^- 27 Andantino. S m I. ppp ^ È ta>=^ ? i :£ Corni ^ i^j^ lo ntanissimi iH j j^^~^i'^ ^ ^ I' t^ 'r r^ -n j r ^ # — ^ h- 3Z5E m /0\ t iitat S ^^^ /C^ W^ m tì ^j^ m a fi 833 S RISPETTO. 2H Andantino mesto. ^m ^ Jr69 (esce dalla sinistra scendendo un piccolo praticabile cantando un rispetto) ^SIMONETTA tr FIORETTA e la segue raccogliendo qua e là dei fiori) Éj^ Andantino mesto. ^ ^212 S i -*- AVI' 1 ^Hyt'?^' J-69 ' •J=S^ ^^^ ^ ^^^.M ^ - poco n w^ f^ J_J^^^P ~2^^ t^ ^ ^ j?^>. j rit. « tempo dolce ^^^ /C\ É ±z ma Co.me a . i ^ /O . flTo/ce va mo! El.l'at.ten. legato ^ i » r:\ da suo il J- o ^ S cantato g:i ^^ { tempo EEEì; if-\rm-0- - a Sul oraioa sp.raeal.lorche lo ^^i Mo.yen S ^ fi r ^^ :it=i ^fcì de J) V ' r- ^ co/ canto é^/? ~ m scor ^ . do in . . ere i^ . pp'Pr va.gìi con.troa-pri lo AS a ^k- f= f s E f ^ 833 S brac é p . eia, H . # 29 ^ gea . É co lo al . . ^1 -#-^^ jì re e ba lo . rTiS j) !,;> J' I fac eia .va In eia, ^ w ^ i ^ r yl'p é J , j) bl.i' M— ^^s^ È Strili ^ # f r ^1 =^^^ ^ U' p cor strin_geaJo al a*,^ bl. p p _,-= J' I e 4) r r r^ p "p P «— I, ba.cìaiain fac lo ^^^ r —s eia. IM. v\y^i' ^ t f ^fl^-4 \,\,? cf ? t:^ ^ È ^^ ^ Ef: co« semplicità WPIP i E al m^ m¥^ ^ ^ suopas.sa tra j^j u a j w «=z .^ . re a lan.gui.da e so.let ^7D1 : f ^"' ^ B È 833 r w — .^^^^ ^Js^ ifìcì P P Mor.mo ta,. i S P ^ ^j^ ^ - n^ ^ cantato i 30 ^ Lento Ji>T i> É P^ g^ '^=^ campa gna: #^^ ^ (t=$i ^^S^ W^ V — * wm ^ ^ 5"C ra va-noi gi - J>- t^ t gt±=i bian te >iz - ^ la ^^ È ^ oh, co ca! Oh, co ' TSi p^ p. jjkfi # v^^ (•( s ni'è . È ca! -^- ^ P^ £j no I la . stracom.pa 1^: r^ ^ t•ii ^^^ ^ ^ P p 23 -^: ^ ^a i£i /T\ g^^-^"p hian ^ :^_ triste _ m'è - £ - #— É a gli . ^^ ti..- i - ii -^ f sr ^^ <!/ s^ /? Tempo b''i> J^v- J ^ ÉÈ -- -F,!""'- lì T9 Tempo ^ legatissimo ^^ 7 f il tuo ma . -j^'- '^ r^ di - spar . ve. ( E 833 S ^ ' Ep.purvermi. glia hai laguancia, ( ^ f=f f gLTP lor sa. p p r zx » f ^iL_LjJLA.g^ e . ili ^^ !'':"ri'rrf \ ^v" Og-gi se'pensie.ro fc_^ ^^ ^ il j^ j) ji j y 34 SIMON. E 833 S 32 fe^ L=-J' f=? non è Di', bel _ _ ffji ji qiie.sto fior lo ^ del pra . to? ^g^F^ ^ Come prima te ^ ^^^^i^^; ^W^ ^ :S^ ^J ^^ ^ ff f^ j) t' y l' ^ p .^ ff ^ T la ^^ 0L SIMON. (mette, il fiore sul seno e prosegue il 0\ canto) E = ^ 833 S dolce:i \ 33 *T t r gior . _ ^fTTUip^'P ÀI ver.de pra.to più non no ^ fé' ri F . • tor ^ ^S • r e: no. J-^ J K: ^ i?c - r èfe H^^^à p tì f p ^ - r p ^ marcato "r ^ p^P p Non ^ né pian par J . lo. marcato ± i >.,i'fi pTr la po.vo.ret te^zAaE^M a É f ^p^ . ta, izx È nA ^ ir Ma, ,3 la sua ma j' _ ^w^ // 833 S . r la. ^fe ^ P^Jrf— p cJi^ control co.re stret no 4^ > J tfit-TU^ , ;)r fi ^ ^ff^ '^^^ p- ^ c/- ^^ 34 Semplicemente b'ì> ^ na ^P . ni ^P . i D ma . ta e p ''p ^ g P bian ( ^4! P "p ^m p ^ ^^ Mor V ^^ ±if: va _ no i gi P^ 5 ra -iS ^i=^ ^ h: T'J^ r _ a gli la sÉà È ^ Wt 8S3 S _ ino ^ cam.pa ^m 1^ . ^^ Lento ^ ^- I r 1 bian s^ JikJ t^ ^ È 2±: if < *^ ^ m'è P r^ — p _ ste il i>J' tuo i>J' ri I _ il J) spet . to, ^ ^ ^ Si _ mo .^ J - net _ ta r^ E *^ S \^ col canto É ^^ « _ ^ f ReCit? T" tri \ co ^ Ì2i2. ./' FIORETTA Oh, ca! . ^ ; p drs ^ ^yiM. T I rn 'è Oh, co gna. s 35 pp «> 833 S i 36 And".° con moto. J = ^3 ^ con moto And'^.o m v'è Sai, J . ^ ^ (vivacemente) 132 cac nel eia _ 135 T f 1 m il il m bo _ ? V J) e SCO; ^^ ^ i) mon noi . tan . M do in *P sul P vi . P I ci no feè T ^«r~r i j^ m col _ le, ^^m p ^ ^^ i ca _ va _ ne lie le lor r^ r^ r< rù f ^ Tff ^ mft»^ rb-jTf ^^ ftii -'%.^i SIMON B 833 S 37 m m s Mi vuoi! le mi ^ P _ be ti no ^^^-^=4=J^ stie y É^ ^o/« É ^ Ma,se y > . co uc _ ci .. ^ ^ f iu se. ^L #—r—# UUJJ 3EEEf vuoi, s va i ? ,^ pur la ^ J-' J) caccia ad os 1: % C|L£/ E^^tfLLgJ* £4£j ^¥ y »Yf ^ 3 . ser ^ «f'ffffffflrrrf var X che qui t' at _ ten . * 1 sciolto '^ ^ do. FIORETTA ^ ^^ elegaìiza W=^ TJ _ gio V >< S é 5^^ per ìk ^^ j^ » - ^ i f^^-^^ ? quel- fan ^^ tu di me con eleganza i ¥ £! 833 m m^ duo - pò non 38 ^ y ^^ ^ Van No... 7 zìt:^ For ne. _ fé son È hai? ^ PÀ^^^àuTu ^ e ag^g-g^ l fjrA :e^ Poco meno. \FtORETTA 'da lungi) P 111 # ^(9/ (esce dalla destra,' PP PP breve a te ri.tor. no. raìifn ySH 1 ^^ * Meno SliyiQN. Vivamente ancora. (pcnsit'ro.^a) ^ i P jLd 39 RITORNELLO TOSCANO. Aiid^.*^ 0m quasi Recitativo n ^m Fio rin • ^ pra di to'. And*.^ quasi Recitativo. * f5l= o -e»- T»" '^3^ O £t^ -^ -o- P^fep? Son.to • -^ -^»- ii: • "XT" p"f dal fiig-.gir cor P len . P' p ta la vi . V V P'G^.^/- Ep ta,. *: ;i ?f -o-^ ^H= -vr ^lE s Lo _«i. o • • ITT- -t»- TT' * F^^r^ pur * s ^ì; non lio vis _ su j^ ì to e dolciss. i 3; -^SL^ -S^' •sr 833 S /?^ i.j' non ho a ^ _ ma . to!. . ^ 40 d'er_baa.ma Fioi" A 7 7^ ^ '«-A- no" s For_se ra! . m Jk ro le _ p P p- se de la ^' pri p . ma ^^^^^-^ -0-5- TT" -0_ -O-O- _Si_ -O- -^ se?nplieeìn€Tite, triste *g . ^ ve _ B=f I r-A I sti _ na . te. F ^ iéb^^JOX^ ri. covrir mia _ È I TT A de P 1 oh: \^ rJ^-^-T J. Son ra i-M if y j ha _ • ra! P~i M^' ^ r t *»^ ^ 7 7 T> g i ?^ W.*. _o_ ÌPE:* § T^ o :£ r • ^;-- ^ (afferrandola fr.ONTESECCO di dietro) » ^rfffj i a È tt m-n. i o o -^ E 833 S M Va iPP L V . ?' g 1^ rp^ sa la mon.ta ^ it Vivace SIMON. . , J . • - 41 80 , gri(lO (spaventata si svincola; E 833 S ) . /.•> ** M- ^ *| ii^ ! 1= #* \é T \f \f *^ t^ ^t^^^m il ?Mio ta!... i' * 1^ I V un gnor, si #^'#: H^ É ^ m w 1^ i* m^ :^ -^ m .s. m^ — r- ^ f tó ^ . pio . ro! (ridendo WONT. m ft t?=g Ah! Ah! >, & tf poco rit m\ W^^ K W3:< '^ 43 Un poco meno. (riafferrandola) gr gi p t Ti E^=ì# ben va ^ fefrf ì l'at . I di tu ti Un poco meno. t>i i^^ :* r~f t i). 1? T i zèit SIWON. i ^==É P il >|i- I | ^^ it^^^^^ ^ , sai H U. va - MI h' à _#_p - E mi!... ijjnrJ ret ^ i^ ^^ 1_A Sii fi Fio SS3 . ta è ^ par *^^i ^ ^"Ttr^-^frrr 44 fe^ ^ ti «ONT. ^ ¥ ^ Un 4i ^ ? ta! ba . ciò, »i^: i La- n ^ su!. g 1 ~, i ' LltTi a^rettando i scia ? Vi ^EEÈEEB mi, te i glia e r ^ i^ ti i ^-J^ ^ É i à a^r effondo ' A>. iift w'^n 19 Tempo W^^ ^ t stril £ 833 S p^^p^ 45 SIWON. (svincolandosi) ;;^ =F=^ i ^mÉtì cen ti i ba ci! '=4e=A ^ # ru £ ÉÉ ?¥r!$ -7- do fe^E S E i -^ I f' (verso il fondo.gridando) 46 SIMON fondo a destra) (al ÉS ^^^ Son ?^^l^p voi ^ P sai s'av va!... vi . (allontanaDdosl) ta. - 4A ¥ Corni interni a destra é^^ '^tó a i_^ T^ ? I Poco meno »]t^« ^ iP^ r CI P _ na . no.... quasi a piacere (ironicamente, prima d'uscire dalla sinistra) 0L f' P A ri P _ f I ve der . P . ci an s ^a col canto ^ L.-A ~-é t I. =^1 wrr (immobile) *& /^ ^ tó Wt Par ( esce ) ^ ^fei tì cor is ^l£ *pl ^ te^ ^= S *RÌ JW/y ^ ^«?^^ ^ f^ ^' ^f: E -iS.-J ^fe m ì^ S I 47 DUETTO. . Vivace. J 96 = ^ =3= „ ti! Vivace J • - 96 ^ ^ •"«7- Ma i ^ tot niu no _ ^#^Tfe t?==f= ^ s ^^m E don ffif/f*^PP ( -^ * J^ de un #g *; guarda tra gli alberi a destra e se^ie ansiosamente la seenaj £ J' tal ru +- ;L=^ 1 mor ?. . t%; *|- #^; *r *^: %' dolce cantando * g Fi le N3S *t ir IT" 48 i§^P fxig-ge P «^•: > ? i i' I ii Jì 11 _ na cer un -Via; .va ca #= *£- ^^ ^ se . ro la in #''i- i fe* glie. #^i: #S: » ^-•- pesante 7 f è per il ^ basso ^ ?£ ^^ Ed lie ff t fe^ 7 . p p I P^ i? es - sa E I son ch'io .'«SS sai S , =y=y i ? *?•• . va! , 49 te f^ il caccia ^' i €J _ Oh tor!. rag. la raf i.^ f f^ * cres. ['— :^ P ?=y: ^- 5^ É m Qua._si qua si Ei Dio!... ^ i»' f^ I' é ^ p V 7 fl p giun.ge, già Corni interni a sinistri m #• * e P^ »j la i teL ^T t I 7 I ^ ca. va No . da...- _ ^ X (gridando) y spa P^?^ _ non lier, trar.re il -a col _ J3l r--!i; ^W é A Xl^ < ij ÀI • V*' y •> X Xt»-' E 833 S SIP (g^rido) ( 4 lopre poi é * :** Corni intf-ni a desta. 1 cou le Juaiii ) sai intani Ée^ ^*^ li. ^ ^L^'" *ì rwT' GIULIANO: 3^ tu É E ^^- li Ah!... Ì5l g il Vi É T=^ li _ SI "O' *LWr' di dentro) ,0 feti 1 i1 . -7?:^ va Chi è 1 a .' perdendosi j^:^ iW N: j^l3~j *r^^' M ^TjJj' è /.^'' Teìnp o a sinistra fi; /0\ aU albero nel centro della scena) ^U. ^' Io T p veri _ go i^r me =? noi ^^ ^ m desini . a sinistra a destra *z^' (appuKffiandosi spossata SIMON. ^ Corjii piùlontdi.i I? Tempo />/?/> K 833 H I — J r>i i i^S i F*= cres. molto ^u * rrr^ »z \^ GIUL. (entrando) t=t wjt È isr^^ciT^ ^ -1^^^ :^. Al sti'a.no! cer w ) 7 — "ni LSJ to qi lal.cun par. l^, !t: ^ 7" l P y ) fes§ -^^ _ '^^* ^f'^rr- ^ M^ g^g^^ fan 11 a '4 ^h E^ Ì3^ r' 7 .la!... ciul . ^ 1 r» 'g y E 833 1 S y y kit. 1»^^ ^ s — . 52 Quasi Recit9 a piacere - (ì ì Che tu Sei ;^ ^^i ì J i mi par la _ .i\-> sti . col canto « 4 V- g And'.'^ S ostenut ór~3 r . 48 ( SIMON. confusa) É .^ ^ j: Io, And'/Sostenuto. i^ Sii. e =48 ^i r^*^*^ .^iLi g - ^ Poco ìE^ * W aJ— J ij ' 'ì;: f de . bil sof . ì ci; 56 ? i È fri ? Poco -^^ '->P>J EE f Ìt • so più. nuLla... gì-; 56 ì ^ r ^ ri- Tu 4t^ J^-^i o P più. SIMCN. GIUL. ' _ no f *^ trs: h-»- • ^ . od ? ' ' de pò la o _ ve _ cer ra ^ J^s—*- 4^ ^im m mos mi via . :5 coni. « -& -o- • TT TS 1^- I I l • ' I I —jM _ I se! ( GIUL. contemplandola E V ) • J '^rbuo Bel i-i- ^^-^ r-'" ij na: rO- É: ferr-^ j, S -o- o xOCO pili, i (facendosi forza per partire) ^ ]\^' ( Si. gnor!... ( ritenendola eoi gesto ) ^lS^ i Re Poco più. ^ P* J» J' S ^ ki U j zat - sta, V'i iì i» S -o- [t ** t>-»- • (salntando seria) w ^^P So. la non fiffreff. ^ ^ re >o sta. '' ^r Non i ^r puoi r2y. r co ^r .si j so ^J . la »>[ par ' -^ i tir. • #:§r r/A affrett. IH :?Tr £ 833 S ^?=^ 54 Come prima ^ so . ^ ^ :±-zsz 222= tot Ad no! - U^^^ dio si. gnor-, Com^e prima GIUL. l'arrestandola taiiidamente j Ri t t \ >0 . ^ ZMZ rjr ma. nian \> r ^' ^ - ^rJ ten cor... prie ?m Siuionetta si go: ^^ ?#= TT ( ' t m ^^^ ^ f^ p tzxn Ì2F= arresta cnnfii^a. Breve pausa) And!' Cantabile, -1 Bion_ da o -. 52 -i bel And'; Cantabile. t'offri al ^ - 52 833 guar .do mi - o Di . 55 rif. S ì.r- ZUL sta qiK t iJ fet^=M ^== : j sei JJJ va _ ne «^ : . pa la S -«^ ^^5» J H rf^^-^ É ? ^ zza: ce _ S ar ni ca _ JJ^^ ,1 S 351 -s- _ na, - ^ ¥¥ r :22i DiS^ 1^^ t "CT" «y. =^ ? _" j^^ '^" - ^ :22i -Ty. a fe/tipn m Rf=^ F«^ ie: à u na 4- ? ' 'i nin.fa non ^r 21 ^ ^ -© ^ if^ -G^ f tm ^*=t r^ ^-r r ì \w dal 0/ ri ^ y W4:ÌtLÌ ^^ r^ \>-Sh >^- ^^L^ tt '"f * na.ta se a tempo rl^ \ \ ^~ -o- j»0<70 r?'/.. ^ se for 3 i 3 tu mi la na? Di - ^- P -#-L t*poco i^ a rit. -o-o- f f r M a tempo J For ^J _ ma a tempo ^^-^-^ ji ^r- geniil U r -j2_ f=^ ai J r ? r è ^ ^^^ par giammai 1 ^ J ' :?2: vi . E d'i ^ SÉ -oixx: leggpt^e ^^ E 833 ^ per — . :)6 ^^ ¥ te cer fe f non to _ J ^^ se' tu na elegante Ì:-Ì poco _ _ -(SL La co/i auima pa mi ro. la . voi ^3 ^ iS: 4F=^ -tS^- -B —F i2_ !>^ i % an.cou na _ ^^ é^^Lkt ML =*=^= ten m ^^ affretf. . 9 ro . , =* •» scon . giù ti _ ro , ^ F ^ ¥ - ^^P par - ^m P^ la il ^ -^ cor t'a ì f=^ -t*- ^t o PPP o co/ canto • • TT ^É ta! _ a temjio PWpip S L à. f^ i r2y. canto o - . i TT JE -0- tempo flr -o- ^^^^ ^ r S^ seon. ti /entiunexte rit. co/ canto Ci?/ Io ?^ ^. ! * fet; rn^ ta - siri7t2:. É 32: ffi scoi voi S . r « ^^ *-^ -P "i sf?'ine;. rif. i* 2)oro rit feìrijìo 2tt \ o ^ §yg \ -o- JEEB giù ? « izz: iS _ ; 1- i air a sau.nia rit. I S . «; temj)'^ co/? anima , co o ^^s g faj^^^T^ < I j non s,e', ~n- —o **- rti E 833 M — . 57 u V And"" Semplice . J • r se m^ (semplicemente) simoN. r. Nin.fa non And'!" Wr Semplice J . r no. so se m^mi Wr-rmi r (? . PI* tranquillo ' '>^¥ ** S; li sr. ^ r Ti Pi-a'l e ! - ^ ci noe'l _ P r co/iJ ¥ ^ ìeì f=^ ter la ^Hmfrf ^^ 7T^^-S^ i ^ = fo- U=^ ^^s^-^ lS'-=- pv^ '"' r r bi pa f' _ v'eb - ?^ r - tria e la. cui JjTJj^ jvij J -J J i ^ ^ ^ Ma f tempo .TTTTj ^'J' iJ'j I Jfc>/> -n é ^1^1^ I I I ' I I III con la " M ^ ma I _ l dreun i \ '^^ s i ' ^ r w rit *. :ì "CFT »p- P^ i *** i ^. * ^ ^^^^E^^^^ Sm ^^ it %* rao. - f#éz> rf .^^frfffjf. ff¥gpPP'ffg£ 'tf ÉÉ^£ =r=^ Sie.de re . eleganza Mr ^^ >i ma r legato assai 1 JfLj!^ #r » 4 E 833 S — — ^t-^xit^udt- I I — 5S ^ f^ fef-T^ iÉ j i I ! s *S i -T ^ I ? ^S jj m t Col. li _ ne J: :!z: 2 ì fan i :« re J J i m _ ^^ ^ ¥i=^ ^ 3 ciul . i *-^ f 3x: %• . la. i^-:*:: j»; i EI I f^ f= r ^^ iiJ Fio _ ren_ za di is^-=- « ;i^ izz: mo _ ro l'on u' - de .fiìiìisiip^éìjìgiig^^^p^p^^ ^ ^ 3^ iè^ s ?^ . re l'Ar.no piùin _ gros g sa _ e i f^ fff^^rf^f *F^^^F^^ ^F ^^f —Tt ^ i ^ I pia _ ci ù -do i^ 833 S si f fff^¥tf - ^ "Xir E f hst dolce ^m tS^ chia '-^^ ^ *- quand'ero ancor i k^ ^^,, i ca le :S yt a II I i mi scia la dì f- cul ;t„« . ^ ^^ à ^ t: ^«-»- s Quiti la,. spes.so gì _ 59 ne ^ Jg^f f f^f f f !f*^^f f f €f f f gf iW ^>' V ^ j ^r itJ i fe ven r ii^J r dì so goal _ di _ fe^^ ^ co/ - » 3CE ^ ^ i ^„^^ ^e^ _ J SE ta. _ ^Sg <- e dolce «^ se = q tentpo rif y>/oro :g Ji No. me gen _ tìl che stesso tempo. J 56 i' P^^ ft js: l'i i*B gen.tìl for ma a . rall.. - dor. 1^ ni, rxV. ti J * scoi, pi . « . Ji3 * it scì.tinel r hK\ C^.r f :^ S ;iitJ ili ^ rit. ^ -e?.*^ ^^ 1^ co/ canto | ¥M^ i«a "J-v mo _ ? ^ lEI r Si ^^g i^ i legato -O- .L ro jTr canto Lo stosso tempo. Lo mo ^ M=^ 5=^ GIUL. (coD ardore) 4^ Qui ta, let . l'^r^nrr^ he. ta mi ì^ -o- '^^^ '^^ ^jj:j^ ^È ¥ ii»^ * fi E 833 S fi dolce te ^ "#- i 6^ ÉM Andantino, •reo ujj offreft.-... , r,i. Simon, (tnrbata, cercando allontanarsi) SIMUN, li .cres. e.. P^^^ m'at Si. gnor, cor! ten.dou - Andantino. J:6o ^ *S=R *^ g^ n'a _ mi _ ca sul col *^ i i=* « ij. ^^^^ ^'T- ^ i>r t^ ^T te f f " ce _ — I» - >>'tenuto ^|H y ^ t r y ^ j') mio par. Il 7 ,' ^) tiJ) di... f 1 i t——•— !•» » — >^ GIUL. (tristamente) ^ y con ni tor lei m^. t£4^ < Chea le. ^ s^ 7;7-f-r<-r" r iM=± Ii^ _ ^^=^ 7^ ^ tn.s. J)^, /i.j. _lar for ^£3 ^ ^ 'i kX ^ . . se [? J T^r IT t'of . \^ ifffi - j[^ can'o ^^ y ^^ W ^ * * - i i I #f ? che sì ^ r^ m.s. ternpo w poco _ ^^=^ ^"1 za: P g de fen tì! to =s? 7 co/ /> « tempo ±i ^ f 7 -7 |J •^ n\ ^ P sto da rit. ^^=^ rme par. tir i=fTPp pòco ^ fn a te?npo ^ . ti f^ l'I \'U0 E E 833 s i? jij i j 5 5 a tempo rit.. . And!'' mosso. 61 con aniìna ^f y \ =^=^ s «1i j'"' 'jTi /IJ m , poco^cf^es^ fe p tì _ ri.ma.ni an n.ma.ni A And!' niosso. man, _ m f=S 7=" ^ anima yff ^ ^ t Com.pren _ f f p Q^ F F ^ poco cres. I*=* a poco _ cez za . cui T ' la! i*j^ ^fl Tu non lo sa . i ^ l poco 'T co U~\ \\m ^•- poco ••• • -•• •• • ^ « tempo ^ ? p P P*p me coire il pen. sieri... p mi cor 5^t •-M»-^ I . ^^ ^ # poco a rit. ^Sj £1!: ffi" ^7 r y m y y .cres. >'»ii*' g il /'o<?o r^7. *r ^: -^ff f§ WS p r non iti 4^r if S^sj ^^ ^ ^N i deJre ^^ ^^ É _ ^i'Ji^ P=bz:k qua _ le strana dol incalzando e cres. può cor, 4444 co/« ^incalzando e dolce ^ jVjilJ Zjidi[É: JiJiJIÌ 3Wr V. 833 S ^^^ -S^cc^ PP^eggero a te7npo :k==J=S V j: r SostV assai "-• . J 42 con dolcezza ^ j^ ^ ^5 f ; m Sost'.° £ g assai. SiNION. (evitando di J ciul r43 rispondere) E H3S S _ ^ la, m mi. g f i^^^^ tì^ E 833 S P P che t'af - fan - ni! — . 64 ^m f^ nmr Hill 1 so re _ te 'ù ^ri . ,i' ^ (? f p ^ Si ve. - ìé ' i^ fai»- ;zZI *^ S F r - Ilio net - . ffl r^3 ^ ^=^ i jjfaa LULCl r^^^r» ^ffirtìsff ;ì ^/- p ii SIMON. ta . ^^^^ ) come hai no ? 5EEÌ: g' I g g * | »fì * »-«H^ Efes ' 1 ^ _ me? ^WA^ Giù ! É ±% fissandolo Tu... ^ ì ( JM # ^ B 833 . ".'U!L— -' J W 9 W ^^BJi J^ V: »l !J •f S ' I ! I ; tì^ 1 65 l) j) Van. ne, 7 jì la I I ,;) .) caccia i) ;; p t'a.spet _ta!... E 88S S m _ È^iA^^i^à±^i^ i y-> h^ -^^ ;É r=S *?: ^ 1*^ g Animato. J r con gran passione 69 i Co me _ _ Animato. ^EEi J*^ _ ter ti - spn e - .me - ..r69 • zQz pò ^m # _ * . m ^m ^£E legato - El«:3i=g ?^^ :;i: cantando con anima 833 s * ^ "^.-^rì ^f^r': ^ 67 ^ gno ti; * M :^ifc. ^* 1^* rvr^ff ^^f ^ Del S * i è ^ sor cor te* b ^^rrfffr>t£ tl^^ saft È É ^ ^ I i ^F g • l^.LjJJ ^ nuo so pre ì i • il T- ^É^ re. il M - VI ar _ ca _ _ lu i?#[, ga^^^^^^ ?^f^. frffff fr^ // !^S ^ i E 833 ¥3 S i ^ , . 68 ^ mo É ^ "^ se .ti, . 1^ •rfff^frf %f lab il fT - ii bro nel cer «f te f ^ cres ^ if=^ :ì ?f I *i £ EÈ iim car T*- * -^ i 5= i me^ ma _ é I S ? ; I P lin M? 1 pia . ^ pai* ti m ^j E , «W la 8 ^ f [Tr^TT =& fi . 69 §s^ É m h É '~ m m i I ^ 3 *=F fc i ^=# ^^ Sempre coti passione cresce7ite )SIWON i ^^ ^ Ali!. ^^ ; I Seii * S 1^ # ^ -^ 1» . ># » L- £ » \>ri^^ to ^ ^ g Al ^ i par suo ^^ ne ìf ^^ r^r g r I II d'un' g -uver fre lar l'a £: r r g bf I,» r a +A- i 833 S _ -w r E ^ ^ ni p r: ^~j*~ 1 70 -^ JZF ^ ar W ^ r ino . m ^ p - ni a _ dif fu . mo A ^ 'iTf' M-. !"i=i Ti,. rrf N?^ i É Pff G*^ me un con :^t=e^ co 1^^ . F . fcÉ ^ ^ m r * r [.; É^ I ni - ta prò - na . fcL- ^ i tut ^ at-^ =^ -^^^ fct f di. !£- W ri -? to cor _ ^ 9E^ SUO che par sa i la. ZSr .fu- [ t\ SUO ini e I l ^^f fr, rf^^^^i^g^ l I ^^ '^^ rè E 833 S 7Ì ^ i 6 È tu ra g ^ ni: £ i ^ I s is E 833 S I ^ 72 sfc 1 mi più sen m fp Hi^ co me un - con - mor . crea tal • P eer tu P ^ E to i È 9J che lo 833 S É . - ra« Cantabile animato sempre m ma largamente. £ E pra aa' * _ . - - - r che mi Cantabile animato sempre m schia-raed sol clie'l i zzi i Par ti ^ 73 J'^ J I bo il SCO. ma largamente. -^^ *: £: Or su s . P-tB SU . p a p di cai. da e fé [^ te . con S 1 P--^ _ da, -g y!\ . gio _ ni; P dal. mm 74 _^^ le ^r j sa i# m _-^ ÈW=^ ^ II vauncan lo •^ so 1 1 i A lo: ^Jìpr^^ ? :e±: pa che u.na tro^•ar ^S i9- . i _ P ro . tv . . 7 y la vres': -fi^^ :r^*V e I? 099 Q . ;^^ wf ^F^^ ^ ^_ 75 Più lento. 833 S p con dolcezza (sorridendo, estatica P 833 ) Sost? assai come prima. SINION. (sorridendo, estatica) Ì8 Cantabile appassionato. ^ o h ^ f Jrc» i mori ^ o ^' y ^ mori. «ONT. (a parte ^feP ' , Cantabile appassionato (di dentro FIORET. » . ) 2ntt:Pìin!n'^ A Oliil caroi.djl.lio! 69 §^ gli alberi - net La mia compagna ^ chiamami oj Simo scompare fra e ! a& # ta - m ) TT"-*^ . per.t^! Andl"" mosso. ^M 7 ^ ^^^1_ li r^ _ I PSE - } 1 la ri. r -f-^iuhH^ ( man_te di Giu.liano . f^ t»'^] -y ^ it r t=i 5 fTFT E = 833 r^r S isz: ' f i Più mosso ^ 79 Jriao ag-itato. ( filtra coiTendo) oiTendo ; i i i , :« zHz Si.mo Più mosso H ^ ' ft > ag:itato. > ! J 130 _ ^ :^=y m.s. [T se li . ^ J ^-^ ?c 1 13= i? :* I i T ? ' ve staccatissimo ^ ^ ^ i ^^ ^ |^"t _ i) y ' net.ta ^^H'=^ ^ i< ^ H JÉ ^ g cres. M ^ I ^^f Jt tfi . ^[^ LJ tJ (si J' Un ca J i^ J' . va . E CJ arresta confusa) C\ ^2^ w ^1 •< lier! :?=a ** i - y 9=8=P= a tempo m ^^ t^ * _^Ti. £ Sas S r^ * ^^^^ , H(l Poco più. J- rise SIKION. ( a GiuJiauo, presentandola) Poco più. • 126 r 5 ? r\rw m i ^ — -6h y •> r< É *^ y r ^ j: . rei £E y ^ 1 buo la ^ na - L ^ Fio. Ll/LTr ^^r ^^ ^ i J-L. J . (tra se, guardando Giuliano) i (Oh!... ta _ ^ ri ; ^=f2= t :* fe ^^g ruw Ll^ ^W i- S i- ^ i^- co _ m'è S^r 7" 1/ bel lo!) _ 4I Ì~ tes^i^ 8E f ^ S 'rh o m'è la . ^ I ? FIORET. ret y P ^ so 7^ 7 f-:I U ^^^T'J^ r -j h tCF-t^ . ^f^ lXj tlj^ ca, . tempo, legato assai iS*-*- * mi che a Più %i (ì! ^^ ^ 3^ W^^ T^ 833 S r ^ y . 81 GIUL. (a Fioretta ; ^^ w^ van ^ za ^m gen te,o M j y I n^' ^ un til. S J33 i^ j^ j'j ^ ^m^r^-rff # 5^ * fT^ffr t^ FTF-r^r Ì3*t3Ì ^*^ ì»-ry^TÌ ^tì yr^^^^r s^ 7'^ 1 vo 1 1 _ stro a : mi - 1 1 1 co - 1 1 es _ sei" LL 1 de _ si ' ^=ì #rri> 1 ^S^"*^ P*5 fegatiss tS ^F# ??=* ti' ^ ne r^^^^ ^ aèH E^^E;^^ è duo _ poriii.ca - sar. -# ^^ •- ^ . 82 Recit" (I piaceri' ^^ jt- ; j) > ;) manuua La ¥ a_ spet E ^E 7 - ^t;i J> in - qui ta e - . f ì dig.già! ta ftra ^è, gnardanit'ili enlramhi) FIORET. ¥^^ ? (Cojn'ei la ^^ t ^ cfl/ canto Moderato. ( -^—^-^• Ad i€ ^T guar b^ !-;dutando Uiidiaiio; *> ^ - dio, bel ; b * ^ ca .va ^^ ( liei- . salutando .' i^: .è > Si da!) GiUL. ( ^^ ZJC It _ gno . re ! ad entrajiibei t^^'^ Ad Moderato. -^ ^ TT" fe 31: ce: -»- ^ >iS. S ^^ ( Simonetta e Fioretta E s'incaiiuuinano 833 S p.-r partire ; 83 Ajid?° cantabile coiue avanti dolcìssiììio ^ (che ha sentito - a parte FIORET. W^ t^g^ ( ) si allontanano e scompaiono ) ? (Dig.già?!) GIUL. (pi.iiio a Simonetta) ^^ ?; -4 \ A dùma.ne ì^ 1 ! F^ ^i^^— 44^ ^ ^^st s r ^^ ^ ^ ^^ -o- ^ 5S i ^^ * jè — ^z: 3x: jTOr. affrett. e cres. nervoso ^ ^ f^ 3x: «^^^ È o 3 -5. i \ "T ,' ÌU.S. cc;^ J'uoco 9- i's xs- t 833 S ffi àÀÀà-^ p // E è É^ ^-r^-^ S4 m /•//. GIUL. jnoltn teìi. turni =?2= ^ mo an e» I s ftr r=#= X -^ ri f.molto ^ "^ ^^ ^^ ^^ ^ g liP ie/i\ M iii A ^ col canto -o- -o- f^ rJ -O- te f FTXE E 83 3 DE/. !. ATTO. . Sa ATTO SECONDO La piazza parlano di — La notte è appena discesa e rari passanti traversano il fondo della scena. a bassa vóce, Francesco Pazzi, l'arcivescovo Salviati, Bernardo Bandini e Montesecco. Santa Trinità. in crocchio, & Jrll2 -&- ^ i Mosso e deciso .// Sul davanti e^ ±J Ir-vì ^^^ ^Eìfcs tmnaccioso J£fe= un poco — rif %. -L 1^ i ig ìè^ ^ »_ i "0~ é -&- i 833 à 3ir r p; AX_ ]:r^^ ^^ ^ ^£ A r Stesso tempo. S6 PAZZI. • > 3E « ^EE^ E - ^ le g"ui voi .i;ii Stesso tempo. Hi ) $ ^ inixferiosn ^^ per cat-ti _var con SI . lu-sin i ^ » » ^S^ *1 Pa pa _ ^ / ~Z- ji^ i A A — \ A \ A_ S5^ ^=^ &T"fW"^ r_^^ ir i ^ s V A.— i r s fel r ro chi y m fc '^ et li 7 m -^ L ' 3^ ff eibenco-nosceeoiuildesir eibenco-nosceeqiUildesir si. a g^ig^^=T ^^ff ^ K^A- ' ri o/e/i/o ^^ e Mii !. i ^^=*f**S^*=?^^F=*^ 9^r^^^,^^^^5 L;.u ghe ì 5 ^^ . Tì^ 1^ nuovo il Ili . *=«: TjM- 55 ^|£ — ei do ba. sce SE^ v'j^lJ- fi* ?^ - w wm^ -^?= •^;; Tarn ii=^ y7TJlB=f ^ ri dar ^^ ^T1*-T^ 5^ »-#* • i ^P - ^^^ ì -¥^M. ^ ^ #H^ iP ^ — TEEi £ 833 sproni sproni! ^^ -w^ *^E ^gga^ Io S ì^^&^ i^ i V 1^ ^ ^ ! 87 rtstì-*^ r^^' ^^ ^ 7à ^i l ^ re SI è t '2 mmp s m ^ _ pu Got-to ai \,JU' Vl?t 4t ^ \ Y ^ E^ ? . iso accor _ da va; ^^^i>il S "nuiS^óà ^Pf^ r^ 1* Òg y ì\ pr'r sul gì nu V w^l^. - do Stein - ma J^ E R33 S i un te :^ tri _ n- gno ss ^^4w gna ^ _ F scoi nii ^ s pir - m Ein.tan.to ! gf^fc^fe. i^ ^mpjw ^^^^*^ » ~rr~ in -^~ -&- zza T r^ -ff ^^ Ju i* ;i^ --li iiiiSi ! Sh — -^ rallentando É^ p ì m ' F cardinal iio.ma.to vorria lio . ' Lo. ren.zo!... ^ PAI. •f^ E per LauroeGiu-lia.no rossounsu. rallpntavdo j£: * iàà :S =?=^qi=5=3E^^EÌ^ — iS- :* — -«s- — ^s- — ^ i -o- x> Tà- -^5^ 5X1 -o- :xx: ^^ 22: -o- TT -s^ /vV. /no/lo MONTESEGCO (filtra m cun Salviati) m. Sal.ve Si. gnor! ms^ 5 .da. rio poco ^ 3C=t E3E^ vy Sa. pre.pa.ra.to ab.biam!... poco u ril. ril . poco //ni :s^ iij»- mila ;:^ /il. /no Ilo ^> K -^ m ^^ ~o~ #^=^ 3x: U f ^ co/ c^< / lo .^:-- %TT% fi «Sri Ti^ "W II maestoso. Sost*? J^ee H9 j2 (Ri-eseii •m lu Sost*." ,P maestoso. ^ M P pi - T .r ta . _ p- . ^ m fl -g=^P" Ban_(ìi-nia voi do Ber J-es ^ »rr ì ? no. "B 35 nar ^ Ca te _ t P pre ^K" fHr^i^ir r I _ seii _ to Gianibat -, ti - _ sta daMon I te - cres. ^E ^^ s il -a «iì^!^r=^ ¥ # s f 5^ P Dal P 7 ^^ .v^ m - da man pa . co. kM il Pa ì ,sec - ? p. P col canto ^ 1»-^ ^^m. to perchè col rV^ f f f sen ff'ft rpfp- r - noe I p col braccio ne as.si _ % 1^ /4 ^ SALVIATI ^^ \ 1 -iS^- sr i =g- cx ^^ ^ W% f E 833 S /" . ^ f sta. l ìA r f ?E /^ ì Vi 90 string. BAND. & J'A^ Ma p-p. un poco r^ causa èbel la _ _ la. m '^m Il ino NT. tem.po Cgrravementc) "^i 'r Gra ve _ nm^ "e 1 incareo ! PA2. PS »p Il 3=^ 1? vel _ gè T ifea - / la. j2l Ì^:e3± 1 strin c\ 331 ^'a . ^ teiiLpo strin tronco rit. r p p IS S EÌEE^ Fa. vel la. r\ \ ^m a ii^'-^Tii Per. che /^ m ^ Eì t^h^^^M:^^^^^ , gè; èduopoagir. Fa _ la voi B 833 S S Aiid!*'impo' sostenuto. 91 J::58 con inienziotie pa ce du - And!*^!!!! . re.TO.le s'ab _ bia l'I - ta.lia in . te . ra, li sta. ti sui dee po' sostenuto. J-se # ve: .du Me.di.ci ven pub-bli. pùb-bli_ ca ai du la vor.riaca _ 21£g ^ - . ta pria che so^T'es-sa ^^ " 1 E 833 ta a stenda. si di Si.sto nonac Lo. ren . _ . co.mo.da e e - zo la 9? And'.*" mosso. J- 126 BftKD. ^•tl^ ^. 83S l^i ^. ^b*.^ , 93 fe .tram m r t f bi. _ 1 tì^^ j y i J a noi. re 'V J I sce A ! . _ glier Jì J Jj li mez Ji - zi ^^ stu-to, ne ^EEÌ ri. voi la ^ ^^ t r dovrà « cohj'r. ^ Jn doM'à colpir. jVi ^ P? con.\ien e non fai. i? q a_stuto egli è m ^^ ca.danoaL ta . ^ 5: Di e non SlJlir lir. ÌITTfL^ » a.stutoegliè! ^ d - ^ inrr ^ É t %~^~^ * P ^I E ca.dano ai-fin! fin, 5*1 :*1 P Il Jl ta, ? ^m "Tt- ).f 9 so.ra ne . rpgpr r> .f-^^ r >>:|ff m 3 3 S 3 * f -0- senza ? J- n't. :ai 3 i V V E 833 S m-d'é-é- ^ t^ ^^ ^1 — ^ 94 Poco meno. tó 1 Jriso ^ ^' p*r Ei re m iEte ^y0 - -> gua . i san glie m — Lau Poco meno. so .vra te 1 dei.nu h . . ro! * È è t spar lo ìf pò _ 4 pa - _ tria ^r PO . gì "r _ . se mal man to, che 1!) in.trat S ? tien m m que i 1 ^^ —uu!^ lo ^ te -1 SÉ ^ il J: ^ le m E la no! ^ " y ra ^ *t ti _ * be li di ^N no' ^ s 1 ?f tra 4 te e to e for _ pi[i ere ei T^f^-^ A.stii pijV . voi sta ta co r. B: S33 S 95 fe ^ cer . ¥ to vin il con ' _ -jf su là ^^P j • 1 I hi ^ •yjj ^ ce a di ^N^ ¥ SE dje — «— «' ai=a: «^ dì ^ ^ la « no il sti li - ? za piaz s f — *—* * ^^ — •"* • -J- •» •» al -J- J -«( Ji-4 ** ^ -M- %\ j I ^ Tr#^ la g^ S sira ^ man # ? mez glier m a^ rt f lau - 3^^ _ eia . fai ^ ma e gli vuol pò J^ J- *¥?tót ,|L f S S F^^^ ^ 833 en p# Ff -pò =f zie non _ V r loac E 1^ X- ? no g sce pò 123 I ^ vra .t do ce -re, 1 ma liWfc m d5 ^ 96 ^ ^ tram . . bi, ^ i.ne so . 32: :^ ra ta SÉ i 3E - a lir. ^ m § ^ ne. be tre m à ^ i £ I mo. pò P M( - (re - pil se prò ino I di. ci col do i 1 no ve m È de in pe 5^ "er- eia ma 1 <: .? fe^ I . li su gì io ri i ?^p=f La re,! su la a=«S ^rFTYT? y ù- '"^ ^ re . #. ** tó 1 die sce di ^# TI j„ d d ì i> ì j j? :H^Ì .? .y it '» F, 833 il S s ' ;: p J=126 ^^ y Decise do.yrà col . pìr! 3 ^ ^ p h*r non fai . lir! P i e lir. iS .y 'i" ^ p su >>: ft t* I ? - p ^ r. di noi si ^p^ prò .da ^ 3LS_ . ma . prò re. ^ puòsca.gliar! il r i', j: 3^ ^ eia. mar. . Jrl26 # P I: ¥ fl>evtso ^ Si ti t Ti- -; — ^:i: ^ ^ f tf ^~ .? la E 883 S ^ 9S ? En.trambi bre.ve col.pir.li eie da .io'. tra 5É=5^EEÌ 3^ i=^^^|S s n^^fff ii É^ Wr Mi »f* M ii * f \>f ' i ^ BAND. r p^ p E m i s fet i^ I quaii.tfo SALV. s p p Iiiqual rg Ilio P .do? S IIIONT. .^^ — ì; ^1. ^ 1^1' P P ^ P In qu al ino. do? ai 'T Mi tf '>'*/ , rs _ te ad u tó È jiiiPMg sta nV' T" ^^'j.'^ h' ^ 9^ i r^.y»^^ t if ^1 Il ^B F^-f ^ga ? ^ gio vin ni.a . T ^ rio da ncn fé ^ 4notto- ^y iTì jfH Inni E steg . LUb-b iJ 's; /7ì#É S s 7" j^iTi ìTì 3 3 \ r. 99 .già E ve t.i - . I I ^f $ [>Ì ^^ 1, ^ .. , ^r ^^ Ra: tré i^M ani f^f ^-^fn iti .^r^ a: y -W •» j .i m —-M ' ì ^ \'i^ r^ dre teaFioren - 3 pò za tra _ 1111 ga. io IT co ve E ^^^^^^ nir. ^ con _ 3 ^ i'j^ J-4^^ A . r liffffi E 't EffEff 3 3 3 3 3 9fc^ to vi !>«- ^7 iifa*- 3 7^ 3 3 3 F ^ ÌJ t^ Lo.reiizo e Giù r?^>iTJ~3 f'' #^f ^f ^ -^ *r*. bJ jiJ ì * ^t t A .-: F -» •V ili • •» f-rf 3*^ Ha no i r ' M ?^ 1UU 3 zar F ri^ per ren.derglio :;t - ^^ J - fT-^^rV^ ^ ^^ E: i ? illp^ mag gio i=i i JB 833 S ^ m m m . I non ponjao man =^ r^' * i^t5Ì]E^ \rfrf . , CT . ^^ -y 100 BAND. TTf ? E p cer f to - SAlV. ì cer ^ ^ _ to. MONI. - ÈS p-=^ {^ Pi'o .se gui . E ca . re. BAND. ^- É ^ìg P D Io giìi.do al P Pa _ Ézz: • laz .10 " g dei SALV. ^ MONI. S ^^=#=M A spegner Lo.ren *p Or g t? _ di.taè la . lia no a lia.noa me ''P i zo . 10 ba.sfo a hO . il p: Giù var= *^ r^-^^T^ ì^^^ 1 - fe^ A T E »33 ^i ^ ^ ^^ 4 H)i p i no stri u . ^m É no stuo ;V' .ma. i~^ ?!^^ ItJ Io ba^to lo! . da ^ so - Am molto ì lo. ^#^ tra rit. £^ 1?1- f-^1 .re non li 1 H^ tó l=i^-jgg f può Id ^ » t. Li lo. ^ m é ^^ spet. ta Io speg-nerio ! #. a . ri *l-r EJ' ^tm ff*^-- 1(1 l«< jg^ ~ìr? vo'! ffl rif. g :«=• E molto S3 ì «? vvvvvvvv m^ ^^ J. 120 diu ^ . - dio 3 -•L-!- Fio di ren za \-nol Fio ren za \TJ0l Fio ren za vuol za Wiiìi fe di -G- i dio di 9^ - . È: dio Fio di . * :120 £ 833 S ren . , ^ 1(»2 À ^ :xi ro li suol, il i9- tó p^yi ^^ be li ^tò • ^ ro . U suol. il i -«T»- be li ro . suol. il È ^¥^^ - Iti M-#»^»f be li <hi i j g ^ ! » ro - li^ i-H-i » *=g A^ A 1»^ I < » 8 i i S3 > » —«--H- y ì g i 1 1 ; :?2= ? -di Id suol i 1 -+- di Fio rt'ii za F^ vuol di Pio ren za vuol mrr "f . dio tó ^g ii*: dio rt l'ff'^ ^ ^g * Fio. re 11 di K •- r Fio- ren di —•- - .? -* % t i é » I I m « i vuol za 2^: -Hi#- dio ^T :^ % i m j j" ^; izz: "X- wr vuol za ^m *-^ ^ -9 i^ -9 3 m 3 X- E 833 S J .. , 103 ^ be li ro ^^ be .^>:»tf^>»*ii ro - ii m g il ì suol, Ol- be ro il suol Or be ro il suol Or ^ ^:?2: li Or suol. Èm f^ rt P^ ^ il - ^ :3 ^ di la e la tra ma Pai di tae la fra ma. Fai di tae ma. Fa! ^ ^ s» P «filS . la ^^ - zar t^ ^ 0-^ l . taè di -J^à ms 1 ^ ^ tra :ì fi la ^3 ^ E c.:j;ì tra . . ma ^^C -s.^ Fai 104 ^fe * ?; li. . - i^ ^m ià Il Or ! f Or non può re - i^ l^ tó w^ li ^ 5i5i? f non può r<' m -te:- tì ^ ^ re . re li - non può ! Or non può ! Or I I ! S %i i i i J" ^=^ i 1^ li f ti» ^ f ^ ^^^ ^# ^^ ^ ^ i di tao la tra taè la Ira ^Mi . # (li r T taè di ^m -2* -»- tra la ir. - di . HO- taè tra la ^ L i :^ . .? i tti ^ :^ =: E 833 S ^ ^ 1 «' Tma! la ^m^ - tra - ma, 105 la ^^ ± ma! Ja tra . - ma, -V- m ma la ^^ ?=f la f=^ ma. tra la ^=r ma! la tra ^ e^rr ma. . la /-«y. y ifa rsj ,5" i l=M r=f=^r j t=rt<=#Sitrzjt i | m.s. i.i II'* i^ tra !S ^P tra ^g cilA ^ É^fe I t E? - ma fai . li . re non può! m e^ ma fai S ma * tra 5 E5E i Meno. ^^P^ tra f M.s. i^ m ^k ^F p fai ì p ma fai . li _ re non può ilÉ . I . li . J r li re . re non può ! kÉ H J non può ! Meno. • — ^ & 3EE? ^ ifÉÉ 14 B 833 S U)6 ò=^-J^Ji-4- _ viam; sta - se ra la pie be _ quidan *i m^ r m ^± ^ ^ pg l»IOMT. 7 tp~~p Sta ^ ^' y . P i ?PP . ^ ì co.... ^ se.pa.riam.ci. ben, ^^'^T^^ ni a 7. ^^ Trapo sebi a wi; >9^ »2I BAND. V"7 za e 3^ ^ N'an za. m^^ W^f^W ^ E R:r< s I . 107 m (Si allontanano dalla sinistra) P «t—diaiu. i ^m :g--fe. . - h J J^ j -H- Jat ^=f i' ^=1:;-» " ^ -^ ^fe 3 ^EF=^ Ili il: i i aÉ ! ì m Vivace. m tó, ± 3x: ^^ iKjl> te ^ =F^ Jrios LOR. (entrano dalla destra in fondo, Lorenzo ed il Poliziano con dei suonatori di mandolini e viole) 37i08 Vivace. ± ^E .V # il^idi^^ *e£*| ** i>- e s e*^PK ^^^^^^f^ ^ È Meno. (ai suonatori m S indicando ima casa a sinistra sul davanti) ì PCL. ¥ (lietamente con sorpresa) = ^z:^ / ^> li 5 rnr^ tegt A i"J,Jp JT^ ^y*f /T^yj^ E 833 S 5^ P La Meno ^?*f •> V — ^ UìH Poi, «I ^ rf Sf^fe ca sa . ì f-. Do . na de' . ti : 126 K f ir I De ! fou spirito . ^^f#-rff^ V Sin i, Lu le . creziea te pe.don pia. J:126 ì ^E3E "CI- 1^^ m T LOR. § r P / ''*— A _ titi. (ai suonatori iT r la ^ > .. ^ ^ Al toi'! rit. ) _ iV) pra... . ^ ^ Poi. ca ; Or te! ^ molto ì *=:« 55; ^-^^ . #^ § it i ft==5 := te W^ TTO- 7 (F sDonatori fingono prelodlare) ! Vivace come prima, um n^ ètt. i J ^ :£ s . ì ^ t^mA ./• —?r"^P^^ g^^ \ can.tail 5^E p^ 9 [.' Vivace come prima. a i t g --±1: ^ va # p rit- =5: -_t g Poi. f=f=T7 molto sori-idenuo ^\ ±E^ f^^^ r r J) legi^e°ro y "7 ^! t :? r^TB ^ ?! E 833 S SERENATA. Mov*"di Gavotta . J !-•« -- ri: LOR. gf^^T - Mov*°di Gavott4 A ^^^ miuehe wuitaelcai4o fai ti vel . r^^ f^^^ r=f yO<?co r?'/. .-^ rif fffTriv^pp^J^r ti SE^ ? ^r seno, te, o gen * da.ma,o til . a tempo 351 . til da =^ ^ ^ES 1 gen HL :^^fT=f ^ ^ ^^ ma. : ^ :; E' . a tempo_ s rit.col canto ^ E la . J-126 • \. dalsoimo ^ ^^ ^ i ì 9- -»- ?^ A t^ti #=F 109 ^s :^ ^.rjT^ TT ^ Ji ?É ^^^f#^ che se' taiLfo toiioldi.re IjeJ E la. s ì^3 s :flJ tVrjrhrf^ fT=ftii ì: 3* g f¥^ i* ti vuoldirquaii-to'l i mio cu ^ _ re ^ JS^ à: -o- 3X: ma. t'a- E' ^T^=:g ^ M m ^^ i^ J 1 ì ^ # ?T?r # yyjgv^ fr ? 1^^ ^ E 833 S ilo . m ti che vuol dir iP ¥ t ^ r p ^p ^F la.. Q ne- sta mia ^ ì ^- vi . ? mH r P^P espansione HT ^^ po _ve_rae gra fe W^^ m _ * E' ¥ 3E 13F vuitl ti ^ co/ catf/o f ^ dir eh' r ^' tuo poco cadenzando con grazia ? p E re P r che tu p p con gli I . r r^^ F ce. da un po' j- re mo da -o- col canto M =^=r _£X- :^=i TT- r ^ I? Tempo W^ E re! tan . ^ h# gra ta _ zia ^ i ì 35: /. S Ì=É ^ t Te% ìpo Tv f ^ E MS3 S 1 J: t'ha con . ces -y % mio rit. 125- -«* . M P que_sto r f ? li è ^ ff l 4=^ ^ . i ma ^=T co ,, si ^ f c^fetf. . ta 3E I /vV. co/i ^i t^ f ^^ t ^ - Ì£ r^t) r f^ leicheabbel co., ± lì J se' p fl le _ sa a Id ra ^^^"^ . ili m # '# Di di . bel za _ T=±Z± di mee for _ m * , p' p (ìf sen '^-W-ì r iy T7~ 4 H, r "T noeo. - rTrf rfr W i i no re. Che. pò ^ f^ Ire _ _ Ui 4f ^ ^ É stì f dav T i ve _ • 0- %-> Tf r . H A. :•: ,IS it ÈEE^ M^ n ^ m le - 1^ pa ro,a _ rj rer f: è^^^^ K •=K 1 .¥#rf .frf i H/enendo un po' con grazia ^ ,n Ac-cor W | _ f da ^^-^-if-^ _ reaimme .schi.noun ^^ ^ ìt^ -] ^^JTTTJ J ^* 1^ . * T5- ^. ^^ po^ p da jK^ - nio ^ quel me- scili. no,o .re. >'^' y p ^ rJ "GlM f E 833 S : il 2 poco ^ t. ^ W. ehet'ho da. come prima ^f T?^Pir^%i? ri't. a tempo ì'. tut.to t«i mi.o Jo cQ.re, mi È nii.o lo co col canto 'È i UL ì ili w 5FT^7 ntf^ g^; ^ ' U^ t i I a tempo latz* ^n^ 7"T^ f TF /i *^ fa vel ^iie yp^ _ =T i f re. * tJ ff-^H^ scolta el caii-to mio che ti . f f r^rW K-^^mhl f i -^-F S ? i i^ ^ ^ ce.di la, il <?/^/'. i poco 1*- rit. , Co fa ival mio , 5: ro/ *i cor, miadama J^EE? v y «33 bel. la, miada.ma ?^^^?s^= animando molto canto s? ? * E r '^ ^r r ff^f^-^^^^ ^=^ :i r«y. tfr animando molto M^ • il M__J f . ' ^tt » ^ ^^^ S =^ * ì deciso a tempo iPCAWTDRE Popolare ^^ i w ^^ ^^ - U #. ^ * m ì ?^^ fe^ / ^ È la i^# « TTV^ \\% e^^ deciso ?^ i^ LA LOTTA DEL CANTO. Laicamente quasi # M a pie/ voce recitativo. Jr «9 (dal fondo) ^ ^r^ m B che tu. nel '>- -^ ^ £ seni tar. caii :/) y ^ g. y i ^ . P stro stro, ^ PJ'mai Per chi ' p-;m sciogli il sciogli' È -^ P — fl can.. to can e é ^ ma p £. a .guz 1 . e . zi 1 31: l'è . a %i ^^ bri ± nn ^ - t/V^^-v»^ 1 -^ -o- TT t5. E 833 S — 114 And"" sostenuto. Jr 88 A. LQR. i « i ì - S ^' ? „Ar stro ? , r .'>1 do d a . Mt^-H^ ino. re, e con. vieni, mi can.ta re . no Aiid. sostenuto. # m Jr 88 X p I t ':^ ¥ ^ f I i * ¥^ * Per u na . ^^EÈ 1 . ma mi strug clie gè 4M-4 i t y ^*L.ÌÌ J=* := ì co il li -0- 1^ : re; É é L-^" ;»f " ÌE ^ ^ T >)^itii r P ^ t^-r^^ Ch o.gniot.ta eh i . '•:> fi: t-v p ^ m I la i P^^ T -?-^^ r da 1 ^ P f j; I f sen.to ri_ cor.da n cor mi re Ìl tà, I p 1 1* fe -p 1 ¥ m — ^ ^=fc I ^f pé ¥^^ ^^\l i bril -la e ^^ par che glie.sca 5Ì ?^ fuo — 1 re. E 833 ^ W ir « Lai'^sramente II? CANI. in come prima POPOLARE feB^ryìTTtf Di pos-sen-te bel ff=? ^ . ta . de ^ dunque or è ^ ja_ . na Lo to . voi . to ì Larg^amente come pi ima come prima. And. ^=1,1-1, r p •? ' p i p ^mm re. soin.na. t'ha che. _Q_ mo . s 2=!=^ El ^ - la non fe tro . va di I 3fc p fiacco . i r^ Et Con gli occhi d'a le M — < =ft :* I 4 mo .M 'à re: ^^ ,^ ^^SF= 833 Io so no get.ta T M r-T - -Me, ;3t f -? a 1 ^ ± "^^ f 7 ^.'S s s p re;.. . ^^ ^^1 É 5 32 r bel-lez-za pa p I 2Ì2 Mt come prima. And."° ¥/' I P^i i^mmp i# S ^ to?. J1, fcjz V . -^ LOR. a ra sta . toin cit. ^M 116 l,^* j'^ —~^~ ^ . I4V, k e tà. rpHr F ca. stel t== S^i 3 I i ^ ^^^ y feE± fe ow 11* ^^ E .ne sta . II9CANT. y i eo.me ^'' ^ -iS^ :£ bel . nr Seo.ne.sta eoune #1 bel . la ^ -T^ S la _ * ^ ^ * 1 S^ ife Fe.li -ce è Efema, beiLniisui'ato ^ la tua da _o_ da. » a » Fe.li. ce f M ftliS* ma la tua p E L ^ dìatt W^^ ^!? - e *>.i r 'g iyv3. 4- <*/: sT^ #itWi ^^ ^=4 i^^ IH^^^Ff^ t—IT- !F ff ^s j'Ii i I z=* n'c I Laii?.^*' ^ t 3E *-^ ^ la ì ,^^iéL('. .t i=£: f5^ • IV e. i i4t I9 CANI. :5 rz;: l'.'C. li gnu.na tanJo >: i>> ^ .di ^^ ^ ^-•l- bel i MMUll E mai non la, . ^I t ^ ^s ^^ .. l te Ajld..j:»oco/>i'ù mosao. : ; ? ''P eh hai pa paga ogni tua ^*=^ È P In- bra " p.gftffp P"? te. cH hai paga ogni tua bra. fs piS E ma: . s ma ^i no Alld. poco più mosso 833 S . 117 (In tutto questo squarcio le seconde parti, ed il coro canteranno piano lasciaudu dominare sempre il cauto del baritono . Lorenzo, sino alla fine della sua frase.) »»Ben a i r o a Q FP-r ^mi'.r si pò _ tra te \ . ^ n r, Jiere av\'entu ^^ r p . ra ^^ il .^ilJìJ' È Lorenzo! 1 ^ P a^ ^ Vo'Aederlo! 3 secondi 7 J\Jìé^y I Dcantor? 3 primi I rtii V I ^ Lorenzo ^ ^^ Ji* Si faceiam^i onor ! ! ^^ a secondi Vo' vederlo 3 3 secondi s :i* 1 ^ ^ « Il Vo veder SEEE cantor E 833 S ^^ A manca ! ^^ m priiPi Chi? ^i3ig! ; primi wh', - il k' siama.ri-to Chi lo. . i V P X ¥ ì - lo ! — . lìH mk M di sì bel ^ é f- mo la _ ^ A=^ II - P Lesiono y glie; i E ri! ^^^^^ ^' Folizianooraloaffiiui - ^ ? E. np Losi acacia . gli J' . ^M il primo de can - /JJ'J^ i _ea. . fè p ^ Lo sio ^ mi! glie tìt il . P primo de can no t att ^ ì Sifacciamgliono -y-tA P^ r Ta . ci ! mà^ 3 pp;ip' iip''y' i Os^ervaamanca;Poli ^fe . ^^ jy'^>-^ i zianooraioaffian.ca. ^^^^^^^ Os.servaamanca;Poli . zianooraloa£fian-ca li ^ . i P nh —— -* l j' y II - » ' > m if^±=m h ii i '. x# p1" !.^iu '^ 4^ f If E ' 833 R ^ . nh r n Ben si > . V pò tra . te ne - n - re in Losio Losiojio . n. Losiac-cla Io y ?^P ^ Lo rei 'f^^ih ^^Nf y p si P mi! accia na si o.no si o.no . n! Glo ria.' ^^ ì W^ ria. ^^ Lo ì > JV^ > Losiono t ' SOP. Ile II! *A P P TBN.I.'e II.' Il BASSI i! B '>#tt n! W, 7» Losiono ^^ E -glie ri! E #-# i^ È 833 S pri - r^-^ mo de' o ^e ^ n i si y-ff- Lo ri -^ ^ mi! i- Lesiono ^k ^p >Jir^: 7 'r ri! Glo nor! ^i| >= .mi! _ Lo si accia y dì ./--jj^f^ lo S SEEÈ I f P n, . _ri! .nor é ^'J^' Ji -tor. buon i Lo&iono tor. ^ F ^#;ì^ r" p i19 can.tor! si M i20 r ^\ :7 Chi a to rà quel . fior(Ì3. £: li . ^ ^ ^ - . sen so lA tf-^r-^ T,/i<;ia<>/-<InTvii Losio-no.ri! Gloriaalui! Gloiiaalu T.neinnnpil Losio-no.ri! (iìnvìnsì.hìì Gloriaalui!\ ' ^m ^ 'U. P ^ tìt \ y^ • Gloria a ! - bil Fio Gloriaalno. bil Pio . ren .ti . ren. » .^ P V no. ri! Egli è il P ii E lui! Gloria a GJoriaalui! primo cit.ta . di _ . —#- pB^^ -# ±1 Eglièil hh -, si PP -, i ^^ É:^ acclami! Lo si acclami! E^èil h% primo 1^ i' ;' ;' Lo * mh -^P l^^ primo t-ì-^ ? p cit.ta 7 . di . . glie lui! E no. E.. E È ^E^ no. E — ^^ •- gljè . il ^p c:^ ^ ti . no! il primo de'can. p , .!^ primo de'cau- de'caii erliè è il ilprimo primo de'caii. gli -#-#- W=i^ ?^=* glie - il ^ primo de'can. -^-^T^ì^ Lo si o.no.ri ! Gjriorikami! Lo si o.no.ri! pp cit.ta. E gli è Glo. vili pri il W g # # ^ ^ f ^ r ^ 833 . S . ria mo É Se ria a lui!- Gloriaa lui! =F=^ E . .^i3^ Pp?i:' di.no! ^^ Gloriaalui! Glo =^ 7 -* .no! ^g^^gj? ^m^-T- r ^ mm^ ^ ift: -^:i| H ria! s feEE^ i^ ^ lui! Gloria a . . Mr+^-~^~^ T Gloriaalui! .no -ri! ^ ' +3 »? lui! Gloriaalno Gloria a ! ?^ Gloria a lui p ria G]nriaa,hn\ Gloriaalui! Glo p.j;? i p Gloriaalui f) za fc .osiacclanii! 'y-A . ^ È can ^ i ? fo. i¥ii glie. r Glo i21 Più presto ^ r fi ria! . f- ?"T^ Glo ria! Glo ria a . Jl? J Glo Glo ria! ^ —ii^-ffGlo *i s Glo ria! lui ! Glo . p _ ^ Ji ria a lui ! Glo i ^ i f) ria! Glo . ria a lui ria! Glo . ri a a fui! ! Glo ria al ria al . ^^gjT W^F^ -GGio ria! - _ n?^ p _ ria al . ria al t©- Glo ? ria! . ^k 3^^^ 1 f) . . to _ to _ P.^r Glo •> . . ri ft P Gloria lo a ri. ! Gloria a lui! ri. m tSz Ei lo nor, ei l'o. m Ei ^ M l'o màf'-^T^^^^^^P^ t to - Ei Gloria a lui! ri. Si _ tó Glo . tt ^3 . to Gloria a lui ri. Glo -> p ria! ES^? ^ p nor, Gloria a Ei lui! - lo. ei l'o. Glo ^ _ lia al - ria al 0^0 J n ? ria a lui! ^ ^ ^ ^3: il ^ ria! Glo ^ -> ei H Im! ri a' a lo- fe s i^ Glo g*A^' -^p ei nor. ^ ^ ri l'o . :? ria! Glo Glo ' . nor. 0^0 H w^ ria! „ Sé Ei ! . l'o . •y¥r^jT^-°p-T-v,^f^fU-^ to g fe t lui Glo l'o - nor. ?= Glo m ei lo. f-f^ff^^UJ-^ Fiu presto k- ^ g^^ .'Srff » 5^ E 833 S il -^-*- S^ if. ^ 122 wiif no . - . Mi S i iLjLp n Fio bil ^ no re e di _ M^ Pi)' no re e di ^% \ r^n no - re e di ^ _ US i 'I' no ' fe ^ ^^ - re è di . P^ no Fio tf f ren Fio . re e di V * t lo nor! ^ e lo. nor! | è l'o nor! . sH è za, . . ria al perla • li perla g il Perla sua, perla m ii Perla sua, l'o. nor! S H Perla sua, pM) ^ —— Fio M Perla sua, l'I za, Fio. ren perla ^ - ren ^ . l tin! ì> ^^ 1 Fio g Fio e za, i Glo lui! ria al ria al ii^ J Ji ria al P . Glo lui! ria a _ - g? ria a - Glo lui! P p,>7t' ren _ aa p ? r %fe ti gO Fio è . . ren _ tin ? " za è r-'-r ren . ! k*. ? Mi lo _nor! Per la sua. Vff fjjji rn^ffilf mh\: ri Y~=: Glo za, ren . bil ?fif V tin! . ^J^r r/ ^ 'f no a - ren . bil no 'Ut, J) ff . Glo lui! -ff— r Glo tin! . ria a . ^m I ^ -' TI \y -> p?r p 'r Glo I Elo bil ren J^) p h |ft- . :èi y .^>:Mi V V ^ g>T|^ P g!^ J' ^ Fio p ^'t Glo ! I '^ bil . - tìii r Fio- ren. tin! bil . ren ^'' ^' ? no . ^ V i ::t : : ^ ^t^ E 833 i perla ^!!ff ,H n^ i | ^ ^ 8 ^ i f- P^ ^ m$ ^ SOP.I'. itei * SORlìl 110 bil Ilo_ ren uu bil Fio. ren ^ . tin! GIo . tin! GIo . tf I ^ no tó ^ r=F^ Fio _ ren bil . tin! . .no b# ^^ M m ! ria a lui ! eeeE GIo . ria a lui! . bil il . k^^± A"^ re] . tin! ren fio.ren.tii Fio. U- ^ sua II? >± \ ma - giù ^fY^ _ fi . cen f>'> A M <jIo-riaÌ ì BASSI ^ lui A .TEN.n; BASSI.!.' ria a 123 Glo.ria! — — 124 E^W^i ^ "ST^ Glo- ria! tìGlo ^% Ahi GIo .ria! . B£ 1 ^ ria! GJo - GJoj"iaa ria! h-ppP"^T~ i Glo . ria a lui ~^iljl*' ( I ^ i \ Gloria a ! T=^ìA ^E^ Glo . ria a lui Glo. ria a lui! ;!^^ ? Gloria a ! Gloria a Glo. ria a lui! Glo. ria a lui! m nt m ! ¥» tf ^ r S— ^r : (Giuliano entra c-on F-T : i i Gloria a à q^ t f^A £5 -p-ir 7 lui! i i ^i ii"w — I ^e n - Gloria a > ? lui! ^ r^ Gloriai lui! lui ^^ n Giona Iona a fi 1?^ Glonaa lui ! 7 faa^" I ^^^fg Gloria a lui! V Glo.. ria a lui Glo lui! i) lui! V g 7 =44 ^-fB V seguito) i^ ^ *^^ WS i; hin ^ ^ =^=^ 'A 7 W ' ^;ijì 7 ii\ | Guarda va. ri , p Guai"dj ~ttP4P x^J> ^=ff llg p p Guardala, Guarda ^ p p ^ Guardala, da là, Guardala, Guardala, Guarda Guaida là Guai-da là Guardala, là, Guaixia là, GiTaraarà, Jun^Tpr^ ^Y' -M^ ! no ar . là, Giiaraalà, Guardala. g_4 Guarda là ^ ]^ *L Gifarda là! Guarda là i¥*=it a^ lia ia ^^^ 7 lui! ^'^^^^ 7 Guarda lai lui! ^3f Gu Giù Guarda là /ài .' 7 g fl fH^pp ^PP ^ Guardala, da là, Guaitia là Guardala, Guarda ! ^^§5555 E 833 S A $B A 1 «H ^1 ili ^ ias Si (Entrano -<*- VI B V TT" VI . Guar Guar. i - ^-ft PaLle! PaLle! PaLle da I^Lle! PaLle! Pal.le! Ile! ff.-^l#^-4f^ i RiLle! PaUe! PaUe # PàLlfe! pp7 Palle! ^ PaUe! J , Vi PaUe! ,^p; ^lUTt PaUe! PaUe! PaUe! Ip Pnl PaUe! Pallft PaUe! I ! PaUe! p pr PaLle! ^^ PaUe! ' w I^Ue! /CN m :<f=:^ r^ . Vi _ xn ^ ^ /O ^ /^ 1 tó va! va: Vi TSl Vi- 833 tà /T\ ià va! Vi - Ì.JMMÌ E i va! f^ PaUe! PaUe! /CN i « @ii^ I J=^ «/ -o- PaJJe! ff. ff^ ffv PaLle! JJ^ ^^ PaLle! ^ JJ^ ^ # Vi RiUe! PaLle! pp^ PP^ pg? ppy PaUe! atuc |^^_a^ ^^^y^ s PaLle! n 'ff *f XSL. P P^ p PaUe! PaUe! gp> ! ^^ ^^ ^f^ ( i da ?^ ^=^ r=mtT^ ^h' *?^^^" 1p Pai PaLle! y^ PaLle! f PaUe! l mJe! Palle! da.,.. _ ** ^If 't va! i PaUe! *J PO PP^^E^E^ * te P^pp7 1% p PaLle? PP? Pal.le! jfv da,,.. (2 ^ ff^ PaLle! o- P # ppv —o- i^l=f , PaLle! va! . Guar m Pazzi, Salviati_Mont«secco e Bandini) jT^^-p^v Guar ià F. S ^ va! fe r\ r i'2() ! :100 Éf BAN. (a parte a Salviati) J ' w ff ^ F ^ Che ne ca tu > ? SALV. uT Ì3 J^^- i'aschi.fo egli è un re plebe; qiie.sta IfPvr- Plf P che si fl y acclama. miONT. m ^ Onn J ^^ 100 = J^ à-' m Lsti'i- i*: StE re- f ^P^ trfez ^ t^l.^ a^rett. (a F. Pazzi) è ^^ Tu in-v1.tar.loaLro.lo \'anne ad in-vi \'annead .tar. lo aU'o.lo - cau .sto! . W"JT^ -on! I f] SOP. \\ ^^ g Lar f SOP. \ go, lar go lar go lar go >t chear. II! I 5 r Lar TEN. l!e f^ che ar. li; Lar ^ o. P ^ cne'^ar. BAK. Wi p^r^ » Largo LoTgo BASSI S 4L- ?^n Largo <?o/ ^E^ rr ^ 1©^ : -fS^ ì , ^ P? canto t^^_l I r ' = ^ f -^— E 833 S V .? lf, ^ ^ Largo ! iy aisa ^*^ # "^ ^ fjij > irj »M ! I it |f — ^ 1 n van $ ^^^^^ n . . don le - - ^ > y ^ V M p^ptip / ^ t zel #f V i^ P^ PP,??P CheaiTÌvan ledonzeUe .? le! r\ La .9 , 5 ssa ^ BS ,? Lar.go! 7 ^ -o V iiA- ^ ^ ^= =^ ^ ! ^ Più Moderato. i ss J=69 garzoni con altri popolani È' p^rVfi>»^^ * ' m m !> » » >» [ ) h. è khi^rp.frrf- v ^ M —\— E 833 S ^5 Largo, S (Elntiano le donzelle ed S Lar.go! le donzelle! i sH /Cn Chearrivan ledonzeUe! ' /T\ 0- WWf ri .van zel ^ f^ van -# don le i27 ^ — . ll'S m P l^ BASSI Va j) 32: y J ii- ghe crea ^ y re: S— -^ ^ I — ì i n^T^-JL^ f ^ci=fc /?oco ^ ^ i *' »' tt J Va . ghe BASSI l! tu . . PP 4J' a A^ f; Va. ghe crea, TEN.ii: — legato assai >»/> TFN.i; re ^ ^ crea - ^r . tu - - re; PP i F s:ì3 R ^ /y'/. 129 SOP.I.' SOP.Il.* w J^ sempre is s: irw- Co me. le son me. le son tfcdat . ^^ bel le! ^ f me. . S^g Co SOP. le! i Co Co bel le_ ^ È . me son le soii bel ^ t«1-^ bel le! le!. _ PP Il § m Va m SOP. II? Va ^ --T»- T J»*-»- 'm I crea gLe crea. _ f "f U." \s-rt » 'r :# tempo ;^: ghe ^^ l£= *) -. ^ ''g a : = ^s^ n r i^s s me ! Rir troppo ei Fa nia!!j m (a F. Pazzi, stringendogli la LDR, mano) te Gra E P33 S . zie ti 131 F - 1 è ^ ren . . 1 i del cor do ^ te - . . se in U ^^4H A i^^4^^^ 'Ùlì}f}ffffM {Ù: f^ W Wt- ìs± (Poi volgeniiusialla folla) P -^m m^m vi . S* ^ ti* to. Di 44^A ^:^ ^ faf noi fi s da . ^^^Ifflf ^f^^^fftff fSL ir^^^n^r-'.^^^^f F , i ^?^ ^ Foco meno. J eo/< 'h f i ì mé f- dan za. i 3 ? . . glie te . e can le ^^ -» le, e voi, i 4 S ^ à fe le bel sii, . é Sce ^ (^y-^^=P^-?4f^,T^tt'=| | ig^^^ ir- ree J'uoco p Or • i ^ »:'^ «3 E sas S ^ zo te ?^ • . fie_ri garzo . ni; A la ^ 132 r. ^ . f^c^ ^^ ni. SOR li e >— III i TEN. ce I.'e Ili T=^ o ^P Su, can BASSI ^^ =F=^ j - tiam: ^^ J ì .hjV. j) ¥ ? Pf! P E'si ve . deinogni la to,» E l'ai. tra: » E' si ve - deinogni la. to„ E l'al.tia: ,, Su, can -tiam: kV ^ -^ - y /TN s ì; ^ ^ f!ri Le r:\ ^EEi v l'ai. tra: Don . ne bel. le, ho i' ^ '•' ^\' t 7 r «Don \. - ne I J'' J'' bel. le, E i' cer r p ! S . to.)? M cer. ca ho 833 ea . . m to.v ^ T eeese^ 1 Cantabile Sost^o ì ì:ì3 j.«o ^ P^^^^^^^^^ ^SE mo.de-ste mie ri me - og.gi scia la . te. Cantabile Sost^^J-eo ( additando Poliziano ) ^^-p P Si ren-da k T' omaggio al Va glo te, h=*: to . sca ^UTT f 4 m ^ ria - m -V^ \,'ì j ^ zc Cantabile. J:6ò co/i L S tt ff^P^P*^*^ f-f^ e deLri.ta.liain - te - ^ tó T grande espressione i '' l l^ P Can ra. . ta . te i Cantabile. Jr6o con W^ i ^ ^ tt ^Mn ¥ !3^^i 9-^ j^ ver mtìT w iS^' \-< i^ o SI E ^> _ ve 833 grande espressione ^f la s mu h\' . sa ve _ ra 134 i^ ^-^^^ ^ Tempo del Coro se^-uente, J:io4 XI. ^^ niag gio.> ^E Tempo del Coro seg-iiente. 13:) J:io4 Becìco N ySe p=r=jf^ m % r \l ^g W¥ » « • SOPKANl )^ j^ ^^^ 1.1 e 0- 0—^ I J^J' strepitoso «r f II! t=y àpife TENORI <' l!e IIJ Ben 'C'Il ss * ^ BASSI ile Ben II! ^m É H. A. $1 t ^—• tf l •- ww*^^^ ì jt ^ E Ky , ^^ ^^^ ^ \ » S3^ ^ ii li And;'^ mE Mosso, V con tuiiore ^^^^ j^i j) V V ;'^^j) ^ *4 ^fi- S ^^ veu . ga maggio Eì gon.fa-loii sei, viaggio! • -^^ Ben ven.ga pri-ina-ve.l*a Yen - «a nlaggio E'I gon.fa.lon sel.vaggio! Ben ven.ga -•^j # • Che Che fe j_^^^^' BenvsMiga Alldt*^' Mosso. mag. co/< gio E vigore 1 gonfa. loii sei. raggio! Ben pi-i_ina.ve-ra veu.ga pri-ma.ve.ra Che ^^^ SOP.I ¥i sop.ii \aioI ft r TEN. 1 jiji Ili', l'uornsln 4P nh *l Tuoni s"ia _ nn . nio.i'i, l'uom s'in . na mo. . BARieflAS! ^,1^^ p- „ ^ P É vo È vo P 1 È mo. ri. _ s - g ^ 1» . zel i, don _ zel J-1 ^ s'in _ na fff' P-J E le, E i don voi, J/ i E mo. ri, _ p le, ^ . don voi. È - ^ f!^^ p Tuoni ri, r don Jv^^-TT^TW ^ v^uol ^ ^ na. ino.ri, ;^r7P J^ tJv vuol . ruoins'in. na y^jA TEN.ii vuol r jij^j; III, vTioJ /^ c h^ ^ i don VOI, ifP?/r-?/f.f.^P#-# |g|jg *^ ^ j- m :*t«* m p tó fi-J^ p don. zel £: f p _ le a scliie _ ra ' voi, S tó J^ J' don.zel L/ .zel _ f # zel ^ le a le, a ^ a i _ le, «. ^ _ p ^ft^ . J^ P C zel Yii :^ :^ a ^e 1 5 schie ra ^7 Con li M Con li ^ ^^ _ viÉ.f: _ ri. p. pp a_inado r'^Che vo Con stri ri. ^^^^ ^ vo ^ _W "rffff -TrffT^ ^Un ( •> »» stri, . I5Z ^ Con ra ij - \ ra e f3^Che a.mado :^ Con ra schie schie siri ? e ^^^ schie _ :s: « ^ vo t^ :^ ^^^ voi, ^ i St <^ vo . P^ stri, i vo ^^^ stri, ^ e?* ^ffrfr 7rp7rffrfr . i S i « ^ ^ 137 a m ro di «m ^m f-^rrf se e fio (li ^^m ^ ro di se e iit - do ^3^ ^ vo stri a - Vi r ma do P y Vi p^^ ^ ma y ri, . fi y n fio di stri a y B R ve Vi ri . Vi l'I, ^ pih J li /o stri a _ - ^ É -^^ ils hJ ma do Vi l'I, \ % -4"— Jlg^^ imuif^^r'iS^fmm^ i ?= fff? — te "T • f ^fe A i«^ -K Wr^-T-^ ^ è f»" tt P P p fa . te bel . fa _ te bel _ le le il il P ^ p |- ? i!^J mag . gio, di fio - mag . gio, di fio _ R 83'^ S ^' h^'i^g Jm p p te fl ì ri vi fa . ri vi fa _ te P 5: bel _ le il bel _ le il ^ m F m. _ pesati fé E B3H S LiTLir? ' \M ' Grazioso tW5^^ ms ^ì 1 * ^ ni _ te al . J' I Ve - ì P P Ve _ p_p ni -te al . p P la fre p p la fre £ jp=rit^' (I tenori, baritoni e bassi accompagnano dolcemente queste prime battute.) \r„ ni ì te al _ ^n Ve _ IB p ni . i[Jì te al _ Ve - ^^4g^^g _ _ _ F^r i ra Del scu ^ _ scu ra Del . scu ra Del Jì ^ ni -te al Del . . _ fre la ra scu ^£^f ^' fre la É ì ttìt _ 139 (1) ^ ì: la fre h $ . scu _ . Del- ra Grazioso, ^5 S ai@ tt • -l^lM^ \Ì% p ^p li ver P <|*tl^» li tó i p . ver . ^ di ar.bu-scel. p ^P ftJ) di 11 ^' ar.bu — fc ^ P li: Ve _ ni li: Ve . ni P P . la fre P 9 _ la fre p . te al ^ ^ scel. • ^ ' p _ « -é . te al ^ P ^P ^m . li ^è . ver ^ di p ar.bu ^ _ scel . di ar.bu p p p li ver . di . .ni Ve _ li giP^ ver l^p 1^ Ve - ni - te al s p ^mm ar.bu. scel. p Ve li: te al . ^p=gr £ scel _ li ^^ A V , scu ^ . ni - sJ' . É . y '•^^^ - (1) "Imitazione ili — un antiiliissimo tema Italiano di E danza. 833 ^> S ra Del _ ^'^ scu Vii Del ^^T^p^ fre . scu ra bel 9 ìt * # la fre é ^ Del ^ _ K K te al la ra ^^ fre la V =Jt scu / li ' ^ ^£4L^ _ i . scu . ra Del. F f m — m• m. » '- r # ^ * 14(1 =1 ri P ver _ li ap P *n pm r h'' ar . bu di ^P scel _ . _ P ver ^ . ver . li - di 0-gni bel fi-p _ la bu - . bu Qp p è si _ ff ff cu 1^ ra Fra _ - _ di ar _ bu scel . i i P P ti da . P . *A=iV p tan da p p - ti da . mi * _ mi gel p p . li; . li; r gel Che _ li; ff ?^ Che Che si . cu ra Fra p p p . è si la bel . la è si . gel - li; Che tan -ti da _ mi - gel _ li; Che f==* > g ^ ^^ r .cu P ra _ i i . Fra cu ra . • y» Fra IT « A • •• 1» (» — le le fie . re le g f! e r rp.rp gli uc.cel . ^E=m wT~r^ fie _ re fie p .re e gli p e gli uc.cel Tir — ^ ^^ .li Ar'Ji . li ^_[/p U uc.cel Ar p Ar _ ^^^^^^m ^i^ mi — è i« ^p^p \^p _ ^-- la < te^;ÉEEg da B ra Fra T* tan .ti a cu "^ W =z — ^^^ * ? P - gni - li. Q mi. gel. _ o^n P-^^M=^ tan .ti bel ^ ^ SI p=p=?=5 fc=i tan. ò.gni li ^ ver fy='^ bel- .^ è la P ^P i 0-gni li. _ fkf^ y^ scel . bel pp P p ar ^- scel _ 2: p P Ò.gni P"T p p - P ^P ^ ^ li. . li. P p di ar . scel _ I Mj f r p ar. bu di ^P p . li S tó S "TH ì r ^ »^' p ver . li iJ i 9 . li Ma p ^P le =5 T fie . le gli uc.cel fie . re e gli uc .cel re e ^ 3 I» — Ar _ li . "i -li *ra^ s^^* I» f ^«"^ 833 Ai g Ui *^ -don d'a don d'a h m # ar* * p % P _ mo.re _ p p H' p mo.re il mag.gio. il mag.gio, Ogni il mag.gio, Ógni ^ J' p ^ p d'9, - 3 mo.re tan - ti e bel p tan ^^ tan ph p tan t p s - ti ^ ^ P p mag.gio, il * g t gni - —d3 ^ =l^— * ^p - ti p tan -ti . . la è . ra Fra cu ra Fra r'-t-^L^L ff si _ cu ra Fra r p Jì cu ra Fra p si . ^ bel g P P . la è si i^ i . ra cu T g: tf t mi - gel . Che li-, fie - re le p p Che le ^' i p P mi gel . -J P p ' . li; r i i I . mi _ mi . P - mi gel g iip Che _ li; le p ^' gel Che . li; gli uccel . Ar p re e ^J-' ^p re e r ^^jcm li f m » m le fie - m t» \f -f 9 f r g m =* ^ f W r^ P uccel gli gli uccel j n li Ar J p p . Ar li re egli uccel E^ 833 S B -0 K i i » . fe p p P fie . le Ar U uccel gli ^ e fie . I e ^ Ar i -) «A=^ Fra re fie . ^-x_^''F y, . F=^ ^i' ^p T^^p Che . li; p p p - gel »" 1^^ ynv-f-f p p ''P da si ^ cu è p p da p ( • » p da p P ( . ti è _ r ]^ P da la é3p A P ' tì ^P - SI n p bel. g-!h- | p da Ógni e è la _ P % ^jL * p la _ ^ mag.gio, *~~it"" « ^ bel pT^p P ógni p=g i ^s il bel ppi^gp ^ J^ J^ i) don d'a. mo.re -don ^ mo.re p don d'a Ji _ É K - f=F :n^ à f i ^ « • U2 Pa z= don ^^ ^ P^^^EE^ mag d'a . mo _ re il .Chi è gio gio. . P :* fe^' . p ^5 ^ - re mere P ' e bel - la i e gio i Chi mag.gio. ^ P P la p va _ ne Chi ^ il - ± mag.gio. llJ' P ne e bel ''' ^i; il _ r Cliie gio inag. gio. — p mo. . il m mo .re r don da re . i' don d'a ^ mo ^^ don da :n _ va - P I'' li '^^^m ^ ^^ don d'a P ./^ppp B j, p'pi ? 'i Chi U mag.gio. gio. è - r p k^ I Dell non vaneebel.la -jjl]jjjjjjj^^ |^^j^^7^'ffl>hS W B^^ ¥ì^v Hh y ^m ^'.li. i' Deh non sie il ftji j^ Deh non sie ne e S tós=^ i — fcEEE=5 i pim-to acer ;' p . j-, pim-to acer . bel ^r» i* — -H# ^^ ba, Dehnon j, 1^ ^^^ ba. Deh non pun sie pun sie Deh ^P - . va - ne e bel . non P ^ e pun.to a.cer. ba, i ?= Deh la ^ . .'I a to - .1 SI non g m SI - e 0-0- x^ Jili/'j^rm ^"^ à Che S33 to a -«# è la . ^m ;t=2 gio si ts^- fv '-*- ^=^ va y-^è s 3=i — non_ S si rin-no.vel la L'è . ì 4 J- * il . % i43 1 ^ cer "TT^ * cer mk r pun p io a P "P to a 1 p cer . p . V 7 pun P _ P cer.ba; m ^ p ^ g r co . tà, - jiiy _ su _ na na _ ^' w^. Nes ba; su _ stia ;3i;m./3i Nes tóE ^Y%h m I y ba; - n\i^,ni^ ni' ile Nes ba; - J t it I J1 stia ^' su per.ba. _ ^ ni^ t ^ _ per su . ba, _ su _ na stia su . per _ ba, . su _ na stia su . per i^^^^ J Nes _ ba, s ì ^ Ter. ba; fa Nes ^ w« ^1 ^ te ¥ ^ Nes_ su A i 1 nh 3^ ,r3 j; j'- r: i -SU - na stia su - ^i per.ba, ^ Nes yP V-N't'S . su _ na stia ^p_ p su - - su na stia ^p _ T na stia i su p su cllFf=p ba Al per . ^ ^P 144 ^ ±= ?^ Nessu _ S tó na su stia per . ^ '^=^ ^^i>=f^ \ Nes ba. - il Vessu _ Nes SU- na! grtrTn? na stia su .per su per _ _ . _ ba. Nes na! Nes dor. na! Nes -SU. su.na! Nes N _ - su - tt ^ .per _ ba, ba al.Ta - W LjP ""TT^r .per ba, su per . ba al-l'a . -ma . . ^P . . I ina . ma do . l'c _ mas; il |g » » m su - % - su . * ?^ su . Su na! P P g ^ ^g Su Su na p p su na«I i ^ . per - ba al . l' a - su . ma per.ba _ p' P per.ba al. T a. ma - al. T a. P por .ba al .la :te ^ Su na! ma . p"? Su ^ - ^ . i t^ P ma ^ ') ^E r~rT V i P ì Cia J\ > i: t £ 5! Cia . j is-^^ P I Ah! dor! u _ dor! 4 i — Ah! ^ ,j dor! mM-M J.B ^ ì tìf^>« senza ^^ 833 ^ dor! . u" ^ ì dor! . ^ per.ba al.ra.ina Nes » p (V ^^ na! -5f ^É ^y^-^'^^f ^=p T . 3 P-fc;- • - 9 ^ na! su _.j x#. »*» p^ "m^-g^ ^=^ ^^ P- ^ / _ Nes su.na! I ' ^jg.^^ p . 3f Ifc^ W^=i % fa Y Nes £ £ ^t-^ fio. . * ^ilf: ^£: Nes dor . ;ì Fa # T^-^^ -K* . —* _i B.fl raU. = i , 145 m il il ii scu_ na > S tó J'-4-^^ bai _ li e JittJ' J' -scu.na bai -li e can i' J7t-ff Di ti fJJÌ il que ji^^^i^^ itJ'Jì ^n sta schie.ra no ;^ ^;pEpivj, ;, ;, no. stra, . | can Di ti que sta _ schie.ra stra _ j ^ -^ F Ec. tt ^m ^^ ^^ ^ Ec- ^^ è pe ^g tt Cia. scu.na bai . can li ì g ^ . . ti ^ fl 4. * ^^ i ^ ys /'/' t CJ CJ :« r:^ t:^ ^ C-- -^ i i Ah!. tò M A S '>% -^ È Ah! r^r-r-^ co che aman dol . ci i p p p p . co che i y P *f? Di que. dol ci . |t .?t _ ti to' Van e/ ^ aman ti voi, bel_le,in bel_le,m ^io ju;io per )er 1 Van p p per p voi, "p . stra: . stra: p bel.le,in gio p J ^ P- È no sta schie P-M. * ,.P- E 833 . * ^e/' S P M Qual Qual ^ Qual stra P ^- # . 146 Ìé É/P E^^P ^ Ben ven.ga ^ p ^^TITPmag. p Ben ven _ *A jì ji ;i du _ ra a Am lor V — § 0-^ p ''P du M ^^1 ^ - ^zi nio si P ^I^P stra Fa _ rà sfio . ri . m^i ^p r=a^^ Fa lor si P i ra a lor ino mo si 7~1 «A4 é è^yùl é stra _ rà sfio . ri P rtiT r^^ stra Fa Ì! *^. _ rà sfio. g S w^ éjp . ^^ ven - ga il gon . fa . lou. ì lon II gon J ì\ Il . lon g^ gP ^P P II é ^ n ven.gail gon.f;i_- lon T [ff c;r ? ven.gaE gon.fa S^ ^ a . lon M=«: Il i=* J. gon _ gon S gon falon iiJ . falon «'^ i Ben J gon * falon . falon . falon :2:c ==Lj E sss ~ I . Jv sei -^^^ i 5^ ^^^ sei rt ]•(-#• ^P à^-'* ^ ^ sei frf2 ^m ^ 4f=+ V r ^^ jC-^ g^1=4 r , gio. mag. »-»' il «=? % U. v#^ ri. re Ben r ^^ /p^ il *p^; rp c ven.gail gon.fa te prf^ g^^ éP ven.gail gon.fa E mag. gio. il t fi ^ p '^: 1^ ys=^ "p re Ben mag-gio. il E/p . ffl y -^^^^ m.s.' li; " Beo^i gio! *.c:_ 7 J- re g ^ ETT-p a'P ^ ^ J773fl du - ra a mh ^ ga Gl'I Ben uiag-gio! 5^- seL s*^ "-^^^-S»<^ ! , , 148 ven _ ga pri - ma ve _ _ Che ra vuol l'uom s'in na . ven _ ga pn . ma . ve _ ra Che vuol l'uom s'in ven - ga pri _ ma _ ve _ ra Che vuol l'uom ven -^^k - jv ga iì pn ^ - ga ma pri . ma vo _ «jS i PS vo p _ 7 p 1 mo . ri E . na . mo - ri E . na mo.ri, vuol l'uom s'in . na mo. n, E feÉ B=r:B ì »^- s don lfc= ì P~P _ zel le, Ip E voi, ^^ ^ i, . s'in vaol l'uom Che ra 1 i, Che ra na 5E i *»J - ve . ^£^ 3 I '^^ ^^!P=^ ve . r^--^' ^ ven _ ^ s'in . ^wm^ p ^^ ^m V^r^ ^^JL^ p mo.ri, g-^"^^-^ l^h^t^^^TT^r^ tf m=^ - don - zel don VOI, le, E ^ . m^ J^ voi, . don VOI, J» P P don . zel - i ^ì le, a p ze a le, \ le P scliie P , a don voi, ra ì schie r^ schie r.^scine I Conli p ra Con li i ra i ra É i E . ^ t^s^^ zel P ^ don.zel.le,a ^ =^ r _ zel le, a schie ra t.f:.^.tt.ttMÌ^ tfff-^fffrfìiM - "^ ^^ e^ ^ i^ E 83S ^^ C^' , i49 i^i vo fe i I ^» vo ^ ^ con con ;;=:^ con * ^f stri ama-do ^ stri ri , -Hi»- con vo stri con ^vo stri SI ama. do ri , li ma a i ma a -sei» *E 1 vo a stri ma _ * li vo i li "p vo a stri. » stri. E _ - ma . i |i| li 833 -*«i»- vo stri a ma - ^ ^ fe s Ben ah. V-f^ il A i^ fa ^ . - lon sei *l j^pg gon ^i - fa lon . fa . lon sei 'Hi p ^ p ^p Ben E'I ^ maggio E'I ^ V maggio ven ga ven ^^Pmaggior ga E'I ^^ E'I ^iiii^' sei ^ li^'' V I Ben ven M vaggio! _ Jf [ ga ' * l lt -i ft'*^ . ' | ^ maggio E'I 5 •=E ^ f :SS j' j li'^-' I te ' ^'' X:l »«:* maggio ga ven Ben ^ ^JFf m ^p vaggio! . tó ms ^ raggio! . p p*t^-^ gon -'i^'p è - ga 4 t P « ff 2 ^ s ven B en ah gon •^ ' I J! 11* ^^ w Tempo gon .fa h tf lon - Ben lon sei vag.gio! . PP _^2V_ ¥« Jl i:>.m./] gon. fa P e^ lon . %^—# gon. fa ^%^* ''p gon - fa . J~^. . lon ^"^^^ ì sei _ _f~'^ sei . ii^'' ^ tJ Ah!. /r\ i_ ^p p BASSI P P M j) Ben ven.ga maggio /^ I f E'I ^ >r ^ 833 y 7J'^? f^.7f^^/R-n^i ^ Tempo S n ^ E l! Soli ^ vag.gio! ii>i ''T 3 vag.gio! m: fj r : j 1,: P Ah!. vag.gio! - l i ^ -/:^. -c4r c-T P . sei GP -^ lon "^ >'tiA vag.gio! . i' P r p ven.ga pri-ma., ;.j.^.n^^ J. gon. fa. » sei dolce S r r r'P^rf \ P lòl 1 '—T- ^ r^p p ve ' Che ra! . rW Tuoni vuol s'in - na . tó ;:^ ^ tì Tt- p gon Ben ^ Sii 11— ')'ttA ^^^^ i P . piP-^ fa. lon sei . * ven . ga mag . -^J8M>i gio E'I i Ah! vag.gio! PP ^ft \> ^ TM. Ah! &^ C071 j- anima ^m %k - mo . - E ri, voi, donzelle.a schie Ut m . ra * ^ Che feft i"--?- P ^ ^p ^P^^p^p^P''P 7 gon. fa-lonselvag.gio! p E i »pT*pppptp voi, 221 Ah Ah. 3^^ ^^ 3 Vi fa. fé fe J'JO ^J' di rose e di fior Vi ^^ j P fa. te £ I Vi fa -te donzelIe,a schie. ra ^ ^tt^ t \ Il 1he di J' ^' ^' J' K i, ì' ^ ros^e difiorM fa -te Vi fa- te y- ^iiJ''IP P Vi F^ fa- te bel . le 152 ^^=f belle mag il - Ah! <|¥ui>r3;,^ belle ** r^ P P belle HH mag il mag il . Ah! ^ i. t ^ P^ . belle ^y% 22: il J mag. gio. j i mai i .M«m ?j ^ ì ^ P ^ ;j i\ PPPP P Ben venga maggio ^ ! S PPPP P Ben venga maggio gio.. ! ^g ^p ? j^ij ! j^ ^1 il ^ Ben venga maggio! J^ V 0> mé^^ YTTTp Ben venga maggio mag- gio il ^ g gio J , belle P -»- -o- gio r m , _ rO- -o- gio à g^ ff^A^éà ^ I i ^ , f T ^5 ^P :^^fp]r?j 5^^^ ja: Ah. j::^ ^ tó ;:^ 7 q r -' P ! É ^ fc=te * J^ Ben venga mag SA SI 7 ^ SI I 'Pp Ah iw i P J' j^ J - E ^ I I, gif- r^ J^ P it Ah! -j^ f^''i _[J -S S^ fe -»>/ J?;*^ u r^ r r -^rv ^m. J; TT- & O^ gio! Ben venga mag Uniti to /tr ^ JL A a i i ^ 3 jJ b 1^ I ^* ^it E 883 :? S :; J J , 153 ± venea maggio, venga mas:s:io. Ben venga masTffio, venea maggio. Ben m Ben ve Ben ven Be^ ^' i .^ :- j' .:j iMggio, cj maggio, ^en venga venga »triif,o i.iaj,5,iv^, ^'^^ Ben venga maggio. Ben venga maggio Ben ven - p 5 p p venga maggio, Ben venga maggio. Ben ven . Ben ven ;j ji /lui* j"' Ji i l j' I ? -1 ^^ ^^3 ^ |,Vg Ben rSp ,'H"» Ben ^ '^' L'P ^' P p P p venga maggio, Ben venga maggio, 1 a#^., .**t#^^ Ben ven ga maggio! Ben venga M gal feT' r m ga! Ben ven . ga maggio! Ben venga ga! Ben ven . ga maggio -^ . - •-! p?r -ff— «_^ ^7^ 3 ^ ff-^ =? Ben Vien .ga!..._ i^f- - ga ^"ì mag - ^ ;:^ s 2^ 5=^ mag ^^ gio! 0- gio! 0-là! la! H-SI .' ? /' ^1 ^ r Bau ga! f^ venga =r^ ^ '. =ft mag. gio! Ben ven ^V /-^ V 5s=r ' -^ O.là! ga! . :±^ » O.là! gio! grido 5M' ff »P^ 'j Ben venga mag ^ là! ^^^ ^?=!^= maggio! Ben venga O 0- gio! - grido * a ! mag \ -9- ^ ^ ' t^ 30 ^a //t^=* -#"~^ # ^ I T" -^<> ^^^ /T^ , ?3E -• ^^=5^ — * * T*^ - *- " >i! 1^ ^ - ^ y -V-^ i^=^ S3C 5S m 20 833 S ^ Lo stesso .^^ SIMO NET. - (a, mov.'" ^^ parte alla madre) Tutto è Lo stesso fé inovt° T i ^ # ter (Le danze continuano nel centro) y J^ T s'Lf ^ l * r m ri ^ s . so ap - ^ t^ ^ i^ j — ^ :F=F 3 soirJ ^^ r dio at . ^ i ^f I p ;i > mani- ma, Mi ''p vor - t^è ^^ sff 1^ I LA ^^ ^ _rei daii zar! MADRE ^)V p Fi ^^S 5^^ ^?3 i w s gau questo s L/ un PMjip jzu ^^^Lf Ul:^ f^È ^'^ to Jl rana, . - S^ Lfi/^ |J ^ 1» ^ r-Tt3 ^ ^ Oh, I ti ll par M tut i ff^F''-|ff'rrr ( t dio. . » i= ? pu sta e tri. _ ^ S ^ ^^^-* . 1-1, j> non glia, ^^ è pos ^ - ^wm ?: ^eu' Q^ ^ É L^ L' l^ 833 S ? dan. bile, si ^y I ^ fj' r -iy *J' g^ ^7 rèi 1 , Che ^ ' 4 4 il^il ^ s^ ^ :tz:. ^44444"^^ U t=* a ^^ ; § p na, con p don 1 « _ "r _ ten r p _ ta . ' J44il # ¥ y ¥^ 4 ì f^ Più lento assai. Poi = ^"ri"'"^' eccede il Più lento assai. E 833 _ t •/ Buona ce!... h ^ J a la ^ di s r ' tuo "p ri ' _ r- f gor!. ^ y V Non \ \l\ . And".°cantabile.-^ |-g Poi. ^ — dolce cani. .\>-J. 100 jJ i i i im pe - che dir . schiu-dan.si pri.ma pn - ma a ve . ra - * % ^ U r- ^ ^ 7 y E k*:^ Poi. FFT -^^3 ^ Deciso 1*1 V sof.fe reii . te! sostenuto è senza affrettare ^ r- Poi. ^^'P'p sia P p conces . so al ruvidamente -é- m m -é—^ itJ. i: a f a •/ ( Le lor . K "tr^^,^.^^ J. 92 1^4 ^ jOl i Al ^^ r:\ r r fior! il [.J ^ P r senza affrettare ^-%2 t> É«!_É ^ 4 et FIOR. m È» 1 A And".''cantl'^Ì)--ioo _| ^ -\ i Tj., j V ^ r^ ^ « ^sp ^r^ Vi/' i . me P P ì ^Llr p no can _ ta . re Son ^ i p p la P p can.zo.nea cer.to che vor j ' F" ir\\ J. 42j* ? ^^^ frw £ f 833 n I r : M bai. lo _ rai! i- i 1 .il ir» ; i r i t i . 157 SifflON Andantino. (alla f^ ^ madre) "l ' f i I Tu LA » F ^^' l-ff vuoi? WADRf ì ^'1 * Hjì Va ^ ^ pur t: 'ol. ( a Simonetta) s Jt ± ^ ì Su,, Andantino. ^g f b^ ^- ^^ r^^i ^ i= , ?i^ i fi ? & m gì . - ri Opp.\ "^' p rp schiu-di il Hpip labbro e S /(?_§g-. ^ mentre É '^"^p i in mil.le ffi ^ ^^^^ P'T gi . ferve in ri *i:=m ? JÌ S :ì pfcp i^ £ 833 f . t iS ^*3 con elegaìiza È f ^' P tor.no la ^ S P ^ ^ tva Recit. M^^ SIMON. ^ Largametite ÈEÈp Sì, can.te (aUa folla) (ai suonatori) \>m ^ Fa ro. . te 1^ I r p - mi co . ^ p ro. Largamente ^te t77g- ^' co/ canto S ^ w ^ 1 VO _ . 1 È S S ?-iS I se P P P - gui E . te 8S3 . P mi S ^ P som.mes.so (at ballerini) ì f At. f! Allegretto, scherzando. s ^^ "izUm ^S d .^ 159 Jr92 ^ S=F PP come un te^ ìL. 2. SIMON. '^rft^rffrf con grazia ed eleganza ^^Ji ì i Le N cop ^^ '' J' pie _ s'in U =è 7norniorio 3 ^y-^ 3 3 %JJaJJJ 5 ^\^^%^^^^\^^ J^ ^ *4 4S ^i^PA P trec , ll co . min eia . 1 J^ji/J3/J]pì V P P I ^m :tf i t>:|i .no eia . P jJ j Jtj rj J-l* J « ^~^ J: i ^m gio i S nii am _ il* %è=^ ban rit. col _ : 1^ J ^ /J« ^ za; J . f tjJ 'p Ma ^i' sguar _ ''' P ri di I - i tu . 1^=:= T g-Jj-J-J-Jì ^ ^ 'H P cer J j ' Tempo ji _ T^rr^1^ i . 1^ ti 1 IL ^: h f _ S ca . ff ^i' I p no gli Tempo canto ^^ i ^^ tó _ jjT» J J J til . - a— ^ ai^ ^^ Jjt y rit, H^ rit. _ E gen ^ ,1. i i più za, _ J J mu.to.la ^ f- Le r?V. va _ dan P W tf la Jj^ ^ r P I P P *t]jg ^ E i 5^3=3 «H^a^^apa^g^ S33 S Cj?*^C£J'1Cj'I 160 féià ^^^^ i^L-if p sguar- di ri tro > 4^^ i fre m . p coni . ino » f^ vono . 4¥ ¥^ L | jf f^r=rH molto più Te?npo molto più ^ «s* ga - Ì!S=P= l'L E le f riaa'-^CTTi i lento. Jliie w -14 P t ^^~r^ tilt'' ^ ?= J7 ^^^^^^^ Tempo JH' men lento. i cor. i s p _ y h ^^ . fJ p miti a.sco Lnf'-r-^ SI _ Ma si, _ iQ 'T P P tre bi _ ^^ ??=n L!^ I sbi _ glia =2i _ no le "A Jtne S È man _ do . ? + E le nion pm 8- ** ^ fefc^fefe rTrTr^^TTrTr ^ * -^ «? E 833 S . iSì S fé ne _ S ^rt so ri . M¥ I 19 Tempo J:93 ^m J) SÉ da - it • no 'X » Ml*^ -fe VI E so _ in 3^ é^ »f f ri m É F é setiza if vi -M-# * i guar M1 le i riL ancora ^ spir _ £ P j JJ J J J J j J j \à rall gi^ r^^ "; so è un lam akP J' ? pò d'a _ :108 ifcfc mor. J-. 7 7 • 108 P ^-U^T5 Aà. sonoro f^ ^^^ if i V E 833 ^Eì 7 f S 7 tó 21 162 i y- h f^ Le ma :# S ^^ ' ^ ^ t>^^ . -^'^ ni si e^sr ^ //?.*. ^ /«. s. i A. cer ca . \>^ * ^^ J' . ^^ no si strin . son 1^ I m\s m ^^=^ ^J33s men f're - H ra Ti^T ti. . no i T^^ rrr m P _JW '6* a poco \ /TN ^^i i ^B^ pa n _ ro . co le P cen . PB ti. H 1=; i%'% '^ % % % Tir- ^==^ ^i ^ ite \y m m^ E 833 S 163 W Meno, cantabile. '' C071 J^ss p^ J' ^ Le ohio Meno, cantabile. abbandono me _ sconi P pon _ ^=É gon _ SI J^ss fzXJJl ^f=^ M m^ f^ffso . R gno 833 la vi S ji»' ta ^^ ap 164 P ^U^^ f I pa _ t^ SOR I. . ile II! rea! 7 5^ ^g^ pen . ^ chiusa p w Ah! bocca chiusa i tó B^ ^ BASSI Ten.po, ^ .. ile II! il si(>r. p bocca it TEN. riprendendo poco a poco Ah!. l'.e II! p boccft 3L chiusa 4- ^ f Ah! ^ f riprendendo poco a poco il poco E 833 S Tempo. rit. 19 Tempo. ^ 165 92 fe Wee^ l'i^^ jS stra ^ , r . r :?==tF na ver ti . . gi.ne t r J: 4 ^m pi? legatissimo f r i^ I te^ ^ J r ri l ^ ri t==^ /? Tempo. J;92 y «* ^te ^ ^^ ^ cer é ^ 1» :^ X e vru so i>>^,^^^ . ma _ no Mi I r T r p • r f rif. Óih: p par ffr ^^ poco ai2 f Ah! È • r y 17 che u % . H[^ <>yi" - na mu_si _ ci ri ?^ ^^S k d i SL Ah! i f ri Ali! \ E 833 S J»i6 a tempo t-: H33 s 167 M ^^^^^^ rT'r~~g^'^ ren da più bel ^^ _ la m*' in _ vi _ ti à É f al pia. cer. ^ $ i i ^ Ah! *t=J à ¥ Ah! ^ j 4- é ^ i ff Ah! feEé incalzando a poco ^ Oli! ^i poco a mar si! nel ;;^-s fe^ ^2 :^-^ f I tey^- W u ^\ *f V st:<^ V -^ Più ìmr^i SOP. e (con ammirazione) pre TEN. i Più ^g^ BASSI * pre. sto! ^ r? e II! 4 J, 104 iS *i|J ^^ i tl ^»^ il* ^ !] presto! Più ^^ P ^m h *i ^i^A-F) ]T -^^ ^ . til . la.no,al ^p par 4p=ftz^"r^-^£=Fl=p d'ii.na la stel Gli sguar . (a parte a POiiZiANO ^ di Lort'iiz'i) i^ El-l'è tefe^Nèsilpfe # ^ * ^dLLLTLUlS ^ E 883 171 Afc ^ ^1 pre Ac sto! ^ u r~^~ l -^ sop. ^^ 9 la!.. TRN. à fe* ^ è lai. A lussi i Su! 3 n Su! ^ffl*afflto^^^ ,^ =a --iiV^-rffTpg mm ^ a «ij^'i Pi ere . noi seo W^^ 1 I pai pi ti. la ^ SU'. leggero ;lll su pit sto! su! prò sto! i fa su! leggero ^^^^^^ la la y%" r r r^r la T t il la la f ^ r^ s E 833 -»—f- S la la ci!f P k ^^ 3^E ^^^-^t^^ i72 I >Mmu Ji si , nORETTA eia Jj fret ca af - WIADRF. di T J' I . ta. Simonetta f^ ì Che A > # fai (prorompendo) GIULIANO *i ì ì ^l^fN Si àE* P Pre Su! Su! m . i An sto! é P l Pre Su! Su! _ An sto! :^##^#^#^ la la la la =^=— Ìj-^-- — V 1^-— la K I la N la la la = I * rp- p T la la la la 1 i 1 |t f t=S=*=«ati: . Ilio i JJJJJJJJJJJ* * J # J # J J J J Jjjbj I ^^fF- £ i^ I An.cor! t-* W net y m f ,. I* 1 É W . . (a- Giìil iano, . . ritenendolo per una ~^"=f^m Ri . tie _ ni _ « t I LORE UID Àn.cor! ta! iiiaiio) ti! ^ f An cor! à^ ifi la . cor! ff cor! ^ I ì la ^ 53^à^ la la la K «ys s ^ u 173 ¥r 32= Ah! —w-i P 7'= ^ . cor! 7- v/ m ì r ' TSr— An.cor! i\ji-cor! Ali An _ cor! An.cor! An A An.cor! An . cor! An.cor! Ai P- Ì^^^^^^=PS An.cor! MA% * / ^ An.cor! ^^ An _ ch'io g az; An . cor! tempo più a^rettato »-»»%»»»»% ^ An.cor! cor! . J;ii3 Ìe vo' di . vi ^ mm I ì tempo più affrettato Jzii2 ' fi' ^tl^J^J ' i éfe^ E 83S S ^ ?; ' . de . re EÉ le 174 ^P I^P ^> E Sii S m Jrl(3() zz: M ^ mori sop. _^ feS f i^ Ah! *S= BASSI ì Ah! ^^ ^, Ah! «*rl60 T ^ M^J-4 row J'uoco tó=^ TEN. i # tf ^ ,, «^ -^"'^/"^^/Z/^O - BASSI vi r !? #;? . ta To è La ^ -^ ~x . bli _ «SS S ^r # K o... vi _ ta è Fa 176 i ^^m SIMON. Et La vi . ta g^ è Fa 5=^ mm ^ tó i mo 7 . La vi . ta è Po . bli _ La o. vi J J t J * «- #- è l\ ^ ^ fc.^Ljl„Ìj 3È ^^ r ! « ta re... | Si . M ^^? 1 *^i: *-! ? ^ - Largamente. ^ I ^ i j jll^ ti E 833 S Meno. Giuliano v8niiiinelta il. J.-n^ dà mi grido e l'ade svenuta ^ *tfe: ^iiior rt'^e (a! POLIZIANO gqtf m it i ? No, SV»:!.IU1 fefc 1 ì Po . ve U1 m Po - ve 1 *i;; Tri ^- ^^ vite H à^ ^^J- P K RH3 S' ^ ^ i79 un nendo ^g la MADRE di poco Poco meno. J 104 Simon. Oh! Poi. y¥ J'^ i ta. yii^ P r rei _ ^¥ _ ret . ? ^ Po .ve ta! p r H =5=^ H f Po .ve ta! . ta! rei È - ret tà!. a ^tì g nendo ., ca ste - un so! poco *fe^ Poco meno. E zr M. smor ^ . ta! GIULIANO i ^ Stra ZIO il it * È # #— ^ m'è CO i>:i ipra Oh! tf=te s ia ^ t (Varie donne trasportano Simonetta) FIORETTA (in lagrime, partendo) la ^ i^ K i^WfcJi a »- j» irtfg Jr 104 J ^ ;f^^_^ ^ ril'^ri gff^^ Éi :^ *i i^^ E 833 8 a tro . \H0 (in lagrime) S mn Si P net ^m Ìé=^ :i r . ce; É J ^fy=^ .b^ ^ r t^'T» -^b-»- \>W^u= llfll» fct *r M 7 [^ f; ta! t W p Mi L0REN70 Vie . Ili, pre i . L (a Guiliano) p p p - m - ce . ^ di (Loreni.0 parte col seguito) ^p an ' p diam. E 833 S — ^ Ì81 ÈÉ SOP. Par- M ^ TEN. % Su ^ un poco affì^ett. par P - ^ \ tiam BASSI ^ Su ^ par . tiam. j ¥ ? -y¥ >-^ — W^9 ^ eM ^£gj •- un affrett. poco fin -^S^ m.d. *^ r Cf # i ^ / J Par tiam ^ P Lo P— P I - ren.zo. sa* ? Lo ^^^ ve di, m ^^mm . reu.zo ^ ^ t r*J5 ^ m.\d. m ^ \k -j^^ -nrr:: E S'al-lou s'al ^ m. d. ~?='^ -t^ ^^^^i ^ t^**^- m. tiam. -rr i) MeÉ - 833 S i^ 7 iH2 m É È i I v* p ^p-l E U^ ta p . pg E ta h y 7 à mi . ta. y na. - Wà^ ii^s^ì. S ''Ta È qiia.si ± .^uà r f?^ g T te se P if^ f" W« P svc r i 5^ m ^^^ ^ i m ^^À La. la? ciul na. lon É «1 fan > ^ _ la fp j= 96 «* i fi ^.^i»! Do.v«' Él an p p ^ P . da mr-fnul ; ijii - li t Vi f Vi Giù 8S3 8 . » va! "~rr^ te? p la. E ^TT^T^^ . tt*? I Do.vean-. da ? ^ p pel I . r cai va! p . le. ^ y^ 48à (la folla 4^ i si allontana a poro a poco) ^Z •'^^ ^ ? ^ Pal va:. VI #B Pai va! VI s le! ^f^^r^^^f^^^^F^ s$ ^f »^?*^ - % Vi -^ -^- le! s^ p Pai va: >i^ # . . le! #: ^ s u. i m9 ©- Pi^ ? W M fè fct r- Pal . le ! ^M Pai- Vi * P P Pai - «£ ::f: si le ^ ^^ { ! i va! le! ' >'«# va: Pai. Pai le! F. H3» . le! S ^ Vi 184 Più lento quasi Andante. f^^ É ^Ef \ va! Più lento quasi Andante. ( I W=f H: W ^ J. m^^ s -77 60 p fn: p f legato assai Z^r E ^# * i>/> con gì-ande espressione, doloroso FIORETTA fa parte) ^^ quanto Oh! GIULIANO <?<)« . ^^ ve.ra Si. me m ^ ^ ma! jooco a ffrettando 5^ -f—»^ ^^^ •^ co/ canto Ta dolore ^ Po a . net . E non pò la! ? £ ^ 833 v^* fi j»(9co » I . ter ff ^ < ! vo.laj'e a £^ aj^rettandi S J 185 ritenutn É f w ¥p lo . ^ ^& . y P la, ? tì m I « 7 I p cal.mar ^L^^jPi. cres. ii* 1: r ve.gliar i, ^P I ^rit i^ P^P co' ba . ci il I *PTTi fo.co del. ^ la feb * cres. ^aj tt -^ ^ . im Tranquillo. FiORETTA Jl hé-^ t m^ .i m- il 0^ Tar. da è noi la te . GIULIANO I ^ ^ ^ ve vai ^ - i tu?. Tranquillo. S doli e, ina sonoro ^i .=ti g« =P2= Jrl04 affrettando iS^B sw & 222 E ve . 7 p ''P Te ro. ne T'F^fe^^^ scon . s^iu . fa ro, n\ FIORETTA "^ ritenendo Étì ^ eh io m' ab ^^ :fe . ve y^- ^i^-^ [^ ¥ ' ? ! y=^ ^ imo bia ) di _^r^ lei! r^ É ^ i 7''^ ^ M^ -«- f u 187 (per partire) letlto ^ m rT\. Sta ben. affrett. come prima ^E=%J7TT^i^ Veglia! DiLIe il mar mio ^ m 1 to. ro! . come prima affrett. S tp * SiF 3 Mosso * abitato. J:ii2 ^ ;i y p i (trattenendola) tu ila.... i f—pstes . ~ '^ sa... | P JU V ^ che di' Mosso abitato. Jrii2 ^ FIORETTA É ^ Presto. I No. r^ ^^^^^ ha - i? y Os H.»pMriT Te. mi for_ se per X lei? Presto. A m parola \i/ subi to IL J ! 833 S ^ =is^ TT E ^ O' f . iss Leilt <)- Quasiliecitativo FIORETTA ^^^^^^ Mov*.*^ della Jf [>>-*^ I canzone precedente. i* g^V< ^"7) .^an SOP. ìé ^^Ee - ì nt. -^ -o- Ah! ^ ^^yi, TEN. <• - 3P^-n p ni -te Ti-M^^ ^g^ 3^ „Ve jV-^— iw/> = rr:tKr= - — P — r ì ni. te al. la E 833 m F -: ^^=J= Movl^ della canzone precedente ^s —«h -^ .^ ^ 2; -•M ¥ $^ fre.scu al. la BASSI ^ i fre.scu. ra ra Del 5^ Del . isy "'*-^ m ,, :-P 1t . "N^^ li p li P ^' i p i ver.diar. bu-scel ^p te al - . ^ ve . li, rr^ p ' ve li, p p la fre P P scu ra Del ^E3 «^ fre Ff^ f . scu ra fre scu . Del i f=^ p p ni. le al -la . . Lsj* *'' [| ni .te al. la . p ver.diar.bu.scel. ni _ p J^iife ]•: p Ve p . Del ra É^ ^ i? ^y i . k' ^^^^^-^ li fe f^ li i ^% p li P P . bu P - seel P . li: O.gni bel . li: . J ^ ;) .^ la è r^-JLJ! É f Fra .^ cu si O.gni bel. la è si . -g^^—^ ff=f=^ ver.di ar. bu. scel I - ra ^^^^^m JL ^ ver.di ar. bu -scel p ^ rr ^ pl'J^=rT=^fpi^ ver.di ar P A i />/> li: . E gni 833 bel. la è s si . cu . Fra M P cu ra ? . ra Fra . . 490 GIUL. ÉÉ Che Uk ^iììfìl tan.ti da-mi.gel-li; ^ te ^^ O-ffni bel. la r=f È ^My p p p O.gni bel.ia P-f r^ S^EE dim ^^^^m: è si . cu ra ra.. ^ . - ra.j,. gnibeLlaè si «=^=1:: .cu ra. ^z \^4 w :e: SiEEEf ±_ m bi Adagio FIORETTA rP^^-p^T^P vf) . ;^^^^ ^ . y. la cu 1 te ^m si . . tan.ti da.nii.gel.li; m è eztp ?-p^^f^ tan.ti da.mi.gel-li; nel. vo ci si sperdono le hai?.... .ce tre. nui.laè un I P e . P '^p co di p do :?: r . lor? do/ce E 833 S i9i rit. fl=^ p Fio.ret I <i». p in M é l _ Tr/i>i ff P ^ fin-ge.re per.cheA'uoi tu con ^ Sm^ rit. m t V ? ap.pres.sa; ta, - p p ^3* à SE t^ f ^ ÉÈ FIORETTA i ^ É Commos-sa è dolce Che me? ha i? a/largando y-^ JT^^ùS^'^ 9.1J. -F L g^J Fa . ni. Ji ma Jì Ji J^ ^ (prendendole amichevolmente la mano) ifiFJ S^ sen.za sa.per per. che! .^^-"^^^^ lg ' -< ^ '=^ ^ ^^ ^^ S^ ¥^^ Zìe E 83S S ->—(© ^r 0- h-p ^ ^3 192 And*r cantabile. Jz63 GIUL te tu t^^ 1 gnn.fia.si di ca.ri e m lor si prn.van stra . af ili . fan E ^"^"^ qua . ti 833 Al ni. '^B ^ fre.mi M es ^ ^ S tu li pro.Aà a 193 poco con anima la _ cri, me noi sorpren.dia . afrinf^. ^#-^%# mo spes dim. molto ralL tt I ! 1 —p^ &=^=M *^ P^T 1» ) ^ \ iJiJ 1^^ *ft£ I \ y- ^^faj ^^ La ij ^ za tua co.scien m - gè nua non i É lÉ sa spiegai . ti ja>p legato i ^S^ P p =1 ten. m ^^p??^ s i ^ P'^f^ F^ IB, -^ incaltando nul '^É rf a la: ^-J' ^ ma un di e or.. "P P don.na I^F-^f^^ pai . pi.ta. ^3 ? t -^J ' IT p '*' "T" cres. "alzando incalzando ^ ^^ J f" \ t j k f=" 35 E S33 S ^ 195 affrettando ii> ^è^ ? men E tre gna i ra e at to _ ^. nita. affrettando t ^ t ^ È ^ man la ti co sul pai il _ pi _ to ^^3 ^r~3 -f- :?: re, ^^^^ pLto; ^^ sen.tiun tu irr: d'a nuo =—* . vo = * mor _ il ) è'' W>^l^ pai _ pi _ to d'a _ mor a tempo S da s^ cr>/ n tra I.; r- ^ ff ^ W canto S ^ Jjjt m 6' ^=*^ ff ^ jjjj;ji;j 833 S ^ ^ tetf 196 And^*^ affilato. J:: 60 FIORETTA ("c-ojue assorta e commossa, animandosi a poco a poco 833 S 198 I E 833 S 199 Più lento. MEI Cantabile espressivo. £ /p p" ézWì in Tut _ ti i so.g-ni so.ffni di ver _ gì s:i Pili \^T\^u'^. Cnntatnle espressivo. é'zWì animando ^^ m^ . ne m'è e stringendo J) ^ delitto me In _ ar! ^ ^rt=z^m foi for za . P d'o . bli. un poco J K il jvjt^^ I è' 1 pai ed pi.to.... _ ^^ ^ rr?/ I canto ^^A A^^J 1^ g^^ non posso a 10 m _ Z3S mar! P^ E^ ?=y r ^^ 7 ^«/^« t; ranima affrett teJt. me In ::=* F 7 ^^ fg^ ^ <7o/i i^^ Ji de.lit.to è'I 1 i i Q '7 ^ j^ ^ ^ i ^^ riten. ^^^^m pai. pi.to a io non posso a P^^ j» y^k ^ g ed '• rr^-re il ^ . mar, ed ^"'jJu^iiJ^ ed io, F^3!ffi^ canto m ^ 4^^ g E s;j3 io ^ non posso a ^ T =5= s . I ^ Im V ^ mar!. Tranquillo. Jz44 k 201 GIULIANO(stupitu> Traii<iUÌllo. J-r44 mormorando ^ -^^— tz fcz /Jii<^ 4 ^£ Maqual se . to a ^ -^^^ i rfrfrfrrrr ^^ffl^iT f gre Sostt^poco più presto. FIORETTA ^con anima P P P P non puoi com. Sost^.^poco più presto. No, tu rrs' Come w^. Ite yi? « s p- ^ pren ^ g^ -de _ ^^ff r re. ^ I r La p . sciami rpal m col canto \-^ mio pili do _ prima. #-^ lor! Come ._ prima. crea. f ^> «/ ^f^f^f^UL fi- ^± 202 6 lUL. (ri tenendola con interesse) m ì ^ T'af m . fi i ? i rTrTrT fT^r^ rfTrT J:108 ^^ te ffi ( me da a ii .tri . I i mi. Fio ^^=3feà . ret - ta, il tuo f par t . - con dolcezza) !£* Tu, lar,... *: :# sta Più mosso. te _ !• Più mosso. (i^a/moso ( ^ 1» ^V^ *gitr-J:io8 *: # ii >p At —w w S I rallentando p sì 203 Sostt^come prima. ^'0- icr it più energico che * p yNo, Sost. tu la g M pri?na volta. non puoi com come prima. jt;t« ^ p I . ( ppen.de . p i'. re.... 'La energico che la prima volta. E 833 quasi singMozzando . p sciami al ) pmio pi''* do . J.:84 ^^'* Come s prima. jt?oi setnpre affrettando. i 8^ f lor! J-r84 _ Com.e prima, joo^' sempre /^a^rettando. (sforzandosi) \ * y r i No! GlUL. (prendendole ambo le mani) Di... m I ajfrett. m i mjj^^v- t r^^-f^T^ Nou (col più grande interesse) Wli- ^J Sa.pro * .1 . ^ r^^^ì sempre ten . •> far! verso di T^—Tj In stringer. lì!. M_X-- ^ (chinandosi 1^ ì co mi V —^. *E| m^ì Gres. B 833 $- 8 E^;^^^ Senza rigore. (in imo slancio gli afferra la testa con ambo le mani :* p *•*' dunque non Senza IT^-r-T ì I r hai fi _ du eia rig-ore. . fi t ^=^ r:\ me l^f; ^ 205 Ta.mo! per convincerla) p I ^?=^ i « lei ^ e baciandolo in fronte gli. dice:) *^ *•? 833 S /^ E 206 Come prima 1 fl^rrrrf ffT s rt^r^r^r^f^r ^-^ I FIKE BEL II. ATTO.