La situazione in Svizzera nel caso amianto

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La situazione in Svizzera nel caso amianto
La situazione in Svizzera nel caso amianto
Edoardo Köppel (in rappresentanza dell’ Avv. David Husmann)
Im Hobacker 24 5647 Oberrüti, Telefon +41 79 465 68 50, e-mail: [email protected]
Il nostro studio legale schadenanwaelte.ch ha intrapreso una causa nei confronti della
SUVA (che è il più grande vettore di assicurazione infortuni obbligatoria in Svizzera) e
i datori di lavoro che non hanno controllato e preso tutte le misure necessarie per fornire
ai dipendenti una protezione adeguata contro l’amianto.
Il tribunale federale però si è astenuto dall’esprimere un suo parere in merito poiché la
legge svizzera fissa un termine di prescrizione di 10 anni per far valere le riparazioni per
danni alle persone.
Di conseguenza dato che il cancro dell’amianto, il mesotelioma, si manifesta di solito
dopo 15 anni dall’ultima esposizione, significa che il termine per il risarcimento dei
danni e per le eventuali procedure legali cade in prescrizione prima che la malattia si
manifesti completamente. Per le vittime non sussiste quindi alcuna possibilità di portare
il proprio caso in tribunale.
Il nostro studio legale (schadenawealte.ch) ha considerato questa sentenza del tribunale
federale ingiusta e abbiamo quindi presentato ricorso alla corte europea dei diritti
dell’uomo a Strasburgo. Ora siamo in attesa dell’esito del procedimento e siamo
fiduciosi di vincere questo caso.
La sentenza di Strasburgo è attesa per l’ inizio del prossimo anno.
Nostro sostegno al caso contro Stephan Schmidheiny:
Il 3.7.2013, la Corte di Appello di Torino – in parziale riforma delle statuizioni civili
della sentenza emessa in data 13.3.2012 dal Tribunale di Torino - ha condannato
l’imputato Stephan Schmidheiny e i responsabili civili Anova Holding AG (AG =
S.P.A), Becon Holding AG e Amindus Holding AG a pagare delle provvisionali
immediamente esecutive a favore delle persone offese e delle organizzazioni pubbliche
costituite come parte civile. Le somme sono variabili.
“Amianto tra scienza e diritto” - Pisa 18.07.2013
Aula Magna Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna
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Tutte le imprese responsabili che ho citato hanno la loro sede in Svizzera.
Noi abbiamo l’intenzione di ottenere con quattro processi pilota la dichiarazione di
esecutività nei confronti di tutti i risarcimenti dei danni dovuti.
Se riusciremo nei quattro casi, avremo sicuramente successo anche in quelli seguenti,
perché l'exequatur ha sempre la stessa base, cioè la sentenza di Torino.
Noi consideriamo - nonostante l'unità di giudizio – che non tutte le procedure exequatur
siano promettenti nella stessa misura. Per le persone che sono malate o decedute,
l'exequatur è presumibilmente più facile da applicare rispetto a coloro che sono stati
ugualmente esposti all'amianto, ma non abbiano ancora problemi di salute.
I quattro processi pilota vogliamo intraprenderli con le vittime / i parenti delle vittime
che sono più bisognosi perché cosi possiamo richiedere il gratuito patrocinio in
Svizzera.
Desideriamo quindi eseguire in Svizzera la sentenza di condanna italiana a carico di
Schmidheiny, promessa dal tribunale, confermata in appello e si spera dalla Cassazione,
ma già esecutiva per alcuni profili.
Sulla pagina creata appositamente per le vittime italiane e il sito web avvocati
dell'Associazione svizzera delle vittime dell'asbesto (www.asbesto.ch) si possono
trovare ulteriori informazioni.
Se avete ulteriori domande, potete contattare il nostro studio legale.
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
“Amianto tra scienza e diritto” - Pisa 18.07.2013
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