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casa del
disco di
faenza
il notiziario
informale
del disco
estate
2014
Novità in breve Kasabian,
Coldplay, Damon Albarn, Jack
White, Passenger, George Ezra,
Ed Sheeran
DAMON ALBARN
GHEMON
ED SHEERAN
Crome nuove italiane Caparezza,
Mannarino, Ghemon,
Bandabardò /// Top 4 Pianisti
Approfondimento semi-breve: La
Febbre dei Black Keys (Black
Keys, Lana del Rey, Temples,
Black Angels, Black Lips) e Folk
(Sharon Van Etten, Antlers, King
Creosote)
Legature di Valore: Nu Jazz/Funk/
Soul (Paolo Fresu, Incognito,
Nicola Conte, Bosso/Correggia,
Zavalloni/Caine, Harding)
Dinosauri / Blues / Roots-Rock
(Eric Clapton, John Hiatt, Tom
Petty, Mellencamp, Morrissey)
Musica elettronica e compilation
Avanguardia: confini sfumati/sfidati
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LANA DEL REY
CROME NUOVE ITALIANE
NOVITA’ POP-ROCK IN BREVE
KASABIAN – 48:13 Un gruppo trasformista ma coerente, i
TOP 4 POP ITALIANO!
Kasabian. Le riviste di mezzo mondo si sono affrettate a CAPAREZZA – Museica
sottolineare la svolta dance del nuovo disco rispetto i canoni brit- Scorretto, arguto, irriverente, torna il rapper capelluto più amato
rock con cui erano identificati. Invece son sempre stati là loro, nel d'italia con un concept sul mondo dell'arte e i suoi clichè, tra soliti
Madchester sound di Primal Scream e Stone Roses, che aggiornano virtuosi giochi di parole, citazionismo e nonsense.
con la lezione Chemical Brothers.
MANNARINO – Al monte
Il cantautore romano, seguace di Capossela, lascia da parte quell'aria
COLDPLAY - Ghost Stories Anticipato da una fantasiosa effervescente da scorribande notturne degli inizi, e scopre una vena
campagna marketing: i fan sono stati coinvolti in una caccia al più intimistico-crepuscolare, gusto romantico-tradizionale e
tesoro in alcune biblioteche americane a scovar i nuovi testi di profondità di visione.
Martin e soci tra vecchi libri, come in una fascinosa ghost-story. Ma GHEMON - ORCHIdee
i veri fantasmi del leader riguardano piuttosto la sua break-up story, Rap ai margini perchè prodotto in analogico con l'aiuto di qualche
la fine di un amore perduto. Tra novità electro mesmeriche à la membro dell'indie italico (Colliva dei Calibro 35 e D'Erasmo degli
XX, e qualche cadenza danzericcia vicina agli Avicii.
Afterhours). Sembra di senitire i Casino Royale di CRX.
BANDABARDò - l'improbabile
DAMON ALBARN – Everyday Robots Il titolo ci racconta La band folk-rock toscana che si autodefinisce un po' “improbabile”
la storia di una perdita di contatto umano e solitudine quotidiana, torna con la solita carica e qualche novità. La firma con una major e
nell'odierna società tecnologica, ed è in nuce il fil rouge del lavoro le collaborazioni di Alessandra Contini (Il Genio) e G-Max (Flaminio
dell'eclettico fautore di un pezzo di storia del pop inglese (Blur, Maphia).
Gorillaz) che racconta e si racconta, mettendosi a nudo come mai Gemitaiz & Madman - Kepler
prima d'ora, con lo stile di sempre (pop, gospel, musica africana e Mistaman - M-Theory
beats elettronici) e la vena malinconica della maturità. Ottimo! Bud Spencer Blues Explosion - bsb3 Pan del Diavolo - Folrockaboom JACK WHITE - Lazaretto Per chi ne ha visto crescere Elli De Mon - Elli De mon carriera e reputazione, può ora dirlo. Jack White (ex White Stripes) Mellow Mood - Twinz
è un classico. Nessuno come lui è riuscito a rinverdire, senza mai ///
tradirla eppure svecchiandola, la grande stagione del rock n'rollblues più autentico e viscerale e la tradizione country-rock TOP 4 PIANISTI: LE DITA SUI TASTI FAN COSE DIVERSE
americana. E alla seconda prova da solista fa meglio laddove nella
prima prova vinceva un po' l'esitazione, convincendo pienamente. ROBERTO CACCIAPAGLIA – Alphabet
“Il Suono, come l'Alfabeto, è senza tempo, immobile fino a quando le
PASSENGER – All the little Lights Si fa conoscere lettere si dilatano nello spazio e ci fanno scoprire in che mondo ci
quest’anno con il singolo “Let Her Go”, ma in realtà è la quarta troviamo, attraverso le forme”, le parole del compositore, tra
fatica in studio per il cantautore inglese ispirato dalla penna di classica e sperimentazione elettronica.
grandi folksinger come Leonard Cohen e Paul Simon, che trova nel
connubio semplicità/profondità la formula migliore per una CESARE PICCO – Secret Forest
“estremamente toccante, bellissima, fragile collezione di canzoni Un disco di piano solo, tra Mozart e Beethoven, frutto
sulla condizione umana” (Popmatters).
d'improvvisazione e percorsi meditativi, d'ascoltare al buio come nei
“blind date” che il musicista sta portando in giro per l'Italia.
GEORGE EZRA – Wanted on voyage Magari non
conoscete ancora tutti il suo nome, ma sicuramente vi sarete già GIUSEPPE ALBANESE – Fantasia
ritrovati a canticchiare quel gorgheggio a ritmo di country-pop che Pubblicato per la prestigiosa Deutsche Grammophon,, una rivisitazione
corrisponde al nome di Budapest e Cassy o’. Classe '93 e voce dell'Opera 27 n2 di Beethoven, della Fantasia di Schumann e la
baritonale che svia sull'età; inglese, ma guarda all'America e ai suoi Wanderer di Schubert, sviluppate secondo lo stile fantasioso
referenti stilistico-culturali. Critica in pugno.
dell'interprete, oggi di stanza a Faenza.
ED SHEERAN - X Altro giovane cantante folk-pop inglese, ma YANN TIERSEN - Infinity
dalla ricetta più contaminata e immersa negli umori r'n'b e soul Non solo “Il favoloso mondo di Amelie” e cafè parigini bohèmien, il
della contemporaneità (come nel singolo Sing, produce non a caso compositore minimale neoclassico ha diverse frecce nel suo arco.
Pharrell Williams). Con qualche differenza stilistica rispetto al Sempre in piena evoluzione, qui si lascia ispirare (addirittura) dal
primo album “+” e una marcia in più assestata verso il mainstream post-rock e una protesa sete romantica d'infinito.
mondiale.
LA FEBBRE DEI BLACK KEYS
BLACK KEYS - Turn Blue
Ormai un’istituzione dell'indie-rock (venato di garage-blues) più
danzereccio. Hanno iniziato guardando ai White Stripes ma sono
giunti a una formula certo più adatta alle alte classifiche, ma senza
tradire il gusto e la pancia piena di blues. Nel nuovo disco, infatti,
non ci solo scampoli di psichedelia orientata alla club culture.
LANA DEL REY – Ultraviolence
È senz'altro la diva più coccolata dai media in questo periodo, o
forse, semplicemente, la PIÙ diva. Lasciando da parte le sfumature
più hip hop di un esordio d'impatto che ha scavalcato,
riconfigurandoli, i consueti confini tra mainstream e indie-sfera, torna
con un secondo album che fa ancora più leva sui contorni torbidi
alla Velluto Blu, e le derive più vintage-chic e nostalgiche del suo
appeal. Produce (in analogico) Dan Auerbach dei Black Keys.
TEMPLES - Sun Structures
Garage-pop? Di sicuro l'eco della season of love beatlesiana si fa
sentire parecchio nei solchi di questo disco. Non siamo troppo
distanti dai recenti risultati di Tame Impala, ma i confini girano
attorno la forma-canzone più frizzante e coinvolgente.
BLACK ANGELS - Clear Lake Forest
La copertina di Turn Blue dei Black Keys è “ispirata” al loro
“Psosphene Dream” del 2010: chissà se il prossimo album dei Keys
somiglierà a questo Clear Lake Forest? Con questo nuovo viaggio
psych di chi sa usare il rock vintage in modo contemporaneo, il
quartetto texano si riconferma una delle migliori band neopsichedeliche del momento.
BLACK LIPS - Underneath the Rainbow
Il quartetto di Atlanta ritorna con il 7° album in studio registrato a
Nashville con il produttore dei Black Keys. Un album di rock’n’roll
coinvolgente, allegro, sporco di garage pieni di attrezzi da
motociclisti senza vezzi.
WHITE FENCE - For the recently Found Innocent
ALLAH LAS - Worship the Sun
FOLK = INTIMITA’ E DELICATA INTROSPEZIONE
SHARON VAN ETTEN - Are we there?
Promossa e coccolata dai The National la cantautrice 33enne del
New Jersey che avevamo conosciuto con l’album precedente
“Tramp”, ci sorprende con il suo indie-folk cantautorale (alla Cat
Power), dalla fine vena compositiva e curata levigatezza sonora.
ANTLERS - Familiar Un album difficilmente catalogabile, ma di
accecante bellezza. Frutto di una certosina ricerca sonora fatta di
orchestrazioni misurate e tromba effettata a guidare le danze, mood
malinconico e corde vocali che vibrano d'emozione. Gli Antlers
hanno cercato di ricreare un ideale “soundtrack” per le le loro e le
vostre vite. Ascoltatelo, vi risulta familiare? KING CREOSOTE - From Scotland with Love Uno dei
migliori cantori di Scozia, scelto dalla regista neozelandese Virginia
Heat per raccontare un documentario su emigranti storici. Pop da
camera con archi e percussioni con melodie dai toni sia leggeri che
melanconici per raccontare sorrisi amari e lacrime di miseria.
NU-JAZZ / FUNK / SOUL
Paolo Fresu Quintet - ¡30!
3o anni di onorata carriera e vita condivisa con lo stesso fedele
ensemble di sempre e un disco che ce lo ricorda, nel segno di quel
jazz elegante ed atmosfera su cui si libra la voce di una tromba
sempre riconoscibile.
Incognito – Amplified soul
Dal soul di Memphis, al funk strumentale, all'acid jaz, un
concentrato degli stili e sonorità affrontati in 35 anni di carriera. Si
dichiarano impermeabili alle mode di mercato, eppure (e per
fortuna) il pubblico li premia sempre.
Nicola Conte – Free Souls
Compositore, dj, producer, in giro per il mondo tra club e festival,
il barese Nicola Conte è una realtà consolidata nella musica jazzsoul lounge di riferimento. L'album vanta super-ospiti d'eccezione
quali Fabrizio Bosso, Marvin Parks, Gregory Porter, etc.
Fabrizio Bosso/ Marco Correggia – Magic susi
Fra poesia e nu-jazz, il talento del trombettista si staglia sopra
scenari ora sognanti, ora all''insegna del beat contemporaneo di
Marco Correggia, per un album visionario. Straordinario l'apporto
di Petra Magoni alla voce nel singolo Blu.
Cristina Zavalloni/Uri Caine - The Soul Factor
Due talenti straordinari uniscono voci, anime e strumenti per
rendere omaggio alla regina del soul, Aretha Franklin. Collaborano
al progetto musicisti di prestigio (R.Alessi, Gilmore, etc.)
Curtis Harding – Soul Power
Il titolo dell'album e alla copertina sono già un programma, ma non
esaustivo. Perché le sfumature di “black music” abbracciate sono
molte di più. Si va dal funky alla James Brown fino al rock-blues al
confine tra Stones e Black Keys. Un bel tuffo nei sixties mai
dimenticati, ma in grado di guardare al presente.
DINOSAURI / BLUES / ROOTS / ROCK
Clapton & Friends The Breeze - an appreciation of JJ
Cale Mark Knopfler, Tom Petty, John Mayer, chiamati alle armi da
Eric “slow hand” Clapton per omaggiare una delle sue dichiarate
fonti primarie , JJ Cale, scomparso l'anno scorso a 74 anni.
John Hiatt - Terms of My Surrenders L’autenticità di una
voce più bassa del solito e il dinamismo di una band rodata sui
palchi: undici nuove canzoni sull’età (Old People), l’amore
(Marlene), e molte altre cose.
Tom Petty & the Heartbreakers - Hypnotic Eye A 4
anni dal blues di “Mojo”, il biondo Tom Petty affila le chitarre del
rock’n’roll e del garage, Heartbreakers in ottima forma!
John Mellencamp – Live at Town Hall
Tra i grandi roots rocker americani tra Springsteen e Petty, mancava
solo lui all'appello con un album live sul mercato, mai rilasciato
prima, che risaltasse al meglio la dimensione ideale della sua
musica country-rock-blues. Era ora!
Morrisey – World peace is none of your business
Cosa chiedere di più a questa leggenda della musica inglese?
Sempre ribelle, sarcastico, e dolentemente umano, un disco che
trabocca di una certa ispirazione, testi e chitarre taglienti,
melodismi pop.
MUSICA ELETTRONICA E COMPILATION
Fhloston Paradigm – The Phoenix Minimalismo elettronico
e trance techno per il riuscito lavoro del dj e producer di
philadelphia King Britt, con un passato nell' hip hop, nell'house.
Sembra di sentire John Carpenter virato alla dubstep.
Cloud Boat – Model of you Dream Pop che flirta con la
dubstep alla Burial. Confezione sonora scintillante dovuta al
produttore di Horrors e My Bloody Valentine, tra chitarre
evanescenti e synth a profusione, di grande atmosfera.
Brian Eno e Karl Hyde - Someday world/ High life
Un' avventurosa collaborazione tra il mago dell'ambient e il leader
degli Underworld, con ben 2 dischi situati in territori conosciuti dai
fan. Il futurismo dalle parti di Before and after science il primo, più
etno-funky-wave alla Remain in light il secondo.
Fatima Al Quadiri - Asiatisch L'oriente fitrato attraverso la
lente della cultura pop occidentale. Apre una cover di Nothing
compare 2 you in mandarino e da lì in poi son sorprese in salsa
electro-grime.
Ninos du Brasil – Novos misterios Dopo Muito N.B. ancora
un episodio di techno tribale dai sapori etnici e carnevaleschi.
Aspettando i prossimi sviluppi.
Fennesz - Becs /// Plaid - Reachy Prints
Royksopp & Robyn - Do it again /// Lone - Reality Testing How To Dress Well- Wat is this heart /// Gus Gus - Mexico
Nightmares on Wax - NOW is the time ///
Modeselektor Proudly - Modeselektion vol.3 /// Plastikman
- EX
AVANGUARDIA: CONFINI SFUMATI/SFIDATI
John Hassel - City: Works Of Fiction
Difficile sintetizzare la carriera e lo stile di uno dei più influenti
musicisti del 20° sec. World-music elettronica, dagli echi jazz e
ripetizioni minimaliste. C'è chi ha coniato la definizione di “Quarto
mondo” per descrivere la sua musica. City (1990): è un capolavoro di
primitivismo futuribile (Ondarock).
Antonio Vivaldi/Max Richter – Recomposed – Vivaldi:
The four season
Il maestro del barocco italiano rivisitato da un discepolo del postminimalismo. Due mondi apparentemente distanti, che trovano
sinergia dove l'interpretazione osa riportare l'esperienza d'ascolto
in territori vergini, rispettando la tradizione, e restituire lo smalto a
capolavori trasformati in cliché.
Fire! Orchestra – Enter
La versione moderna di una big-band di un tempo, con incursioni
sperimentali nel (free)jazz, nel kraut-rock, nel funk, o nel caldo
solismo soul della voce di Mariam Wallentin. Un ibrido di generi,
giochi di pieni e vuoti e equilibri tra nevrosi e quiete.
Arto Lindsay – Encyclopedia Of Arto
Guru della scena no wave newyorkese, con un passato nei DNA e
Lounge Lizards,. Una raccolta enciclopedica dei suoi lavori solisti
che ibridano avanguardia e tradizione tropicale brasiliana. Più liveset con cover di Prince e Al Green stravolte.