Sana Cucina 3Ass
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Sana Cucina 3Ass
Dott. Paolo Bellingeri ® Progetto per la realizzazione del Percorso formativo Corso di cucina goloso… ma preventivo La nutrizione come partecipazione al Ben Essere IL GUSTO DEL MANGIARE GIUSTO “QUASI UN CORSO DI CUCINA GOLOSA...MA PREVENTIVA” in collaborazione con con il patrocinio di ! ! ® 1. Introduzione Dal libro “I numeri del cancro in Italia nel 2011” edito da AIOM riportiamo “Si stima che nel 2011, in Italia, verranno diagnosticati 360.000 nuovi casi di tumore maligno, di cui circa 200.000 (56%) nel sesso maschile e circa 160.000 (44%) nel sesso femminile. A questi si dovrebbero aggiungere i tumori epiteliali della cute…La frequenza con cui vengono diagnosticati i tumori (escludendo i tumori epiteliali della cute) è in media 7 casi ogni 1.000 uomini ogni anno (702 casi ogni 100.000 abitanti/anno), circa 5,5 casi ogni 1.000 donne (546 casi ogni 100.000 abitanti/anno), in media circa 6 casi ogni 1.000 persone (623 casi ogni 100.000 abitanti/anno). Ogni giorno, in Italia, vengono diagnosticati circa 1.000 nuovi casi di tumore.” Sono dati impressionanti che metto in evidenza come il numero di malati di cancro è in netto aumento, grazie a più fattori che vanno dall’invecchiamento demografico, all’avanzamento e alla maggiore diffusione delle tecniche diagnostiche, alla migliorata efficacia dei trattamenti. Quella oncologica è una patologia di massa che non può più essere considerata solo sotto il profilo della risposta all’emergenza sanitaria, ma necessita di forme di supporto prolungate nel tempo, comprendendo misure che vanno dalla prevenzione al reinserimento sociale e lavorativo dei pazienti survoivors. Innumerevoli gli studi che evidenziano l’importanza dell’alimentazione nel prevenire le ricadute nel cancro del colon retto e mammella. La maggior parte dei tumori causati dal fumo di sigarette e dall’abuso di alcool, così come quei tumori la cui evoluzione è influenzata da cause alimentari, obesità e inattività fisica, potrebbero essere prevenuti. È proprio in questo ultimo settore, gli Stli di Vita (alimentazione, attività fisica) che, sulla base dei dati bibliografici, delle linee guida internazionali quali il WCRF/AICR, ribadite nel Continuous Update Project edito nel 2011, riteniamo che l’intervento formativo finalizzato alla formazione di pazienti e loro famigliari, ma anche di personale sanitario in grado di fornire adeguate informazioni ai pazienti, già dalla prima diagnosi, anche e soprattutto nella fase di cura e guarigione, sia fondamentale e irrinunciabile. Nella tabella a fianco sono riportati i primi cinque tumori più frequentemente diagnosticati e proporzione sul totale dei tumori (escluso tumori epiteliali della cute) per sesso. POOL Airtum 2005-2007. * comprende sia tumori infiltranti che non infiltranti. Il percorso formativo viene proposto alle Associazioni di Volontariato in ambito oncologico/cure palliativo presenti sul territorio dell’AS AL, quali Vela Onlus di Ovada, I.R.I.S. Onlus di Novi Ligure, Cucchi Onlus di Tortona, inoltre Cibo è Salute® che fornisce il 2 patrocinio. Inoltre tramite la Fondazione Cigno di Ovada sarà possibile fornire i crediti ECM. Le finalità comuni di tali associazioni nell’ambito della prevenzione oncologica e diffusione di corretta alimentazione fanno si che il comune progetto raggiunga un numero elevato di popolazione. Considerando che l’ambito associativo si rivolge a un territorio di circa 90.000 persone, in grado di sviluppare teoricamente circa 540 nuovi casi di tumori/anno e che l’alimentazione può prevenire almeno il 30% delle patologie neoplastiche, è facilmente comprensibile come una corretta azione di prevenzione permetta, nel lungo termine, una notevole ricaduta sull’assistenza sanitaria. 2. Valenza scientifica Numerosi sono ormai gli studi che hanno validato e supportato l’importanza dell’alimentazione nelle problematiche oncologiche e degenerative, dal Report 2007 del WCRF (Word Cancer Research Fund) alla base delle Dietary Guidelines for Americans, 2010, al Progetto Diana dell’Istituto Tumori di Milano senza dimenticare lo Studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che ha coinvolto le nazioni europee. Sappiamo, inoltre, che sostanze che si formano naturalmente nel nostro metabolismo possono danneggiare il DNA e causare tumori, ma il nostro ambiente interno influenza soprattutto il destino delle cellule tumorali, se dovranno progredire verso la malattia o abortire. Metaforicamente si può dire che una cellula tumorale può essere vista come un seme che germoglierà soltanto se troverà nel terreno la giusta quantità di acqua e di sali minerali che necessita, e la pianta progredirà solo se ci sarà sole e nutrimento sufficienti per darle energia. Analogamente un tumore progredirà soltanto se troverà nel nostro terreno le sostanze che ne stimolino la crescita (i fattori di crescita), se sarà in grado di indurre la formazione di vasi sanguigni che gli portino il nutrimento, e se le nostre difese saranno deboli. E’ ampiamente dimostrato l’effetto antineoplastico degli alimenti come evidenziato nei lavori di Bèliveau e Gingras. 3. Obiettivi Inoltre il corso permetterà di fornire ai partecipanti le competenze di base dell’alimentazione per il paziente neoplastico, comprendenti le linee guida, l’antropologia, la nutrizione clinica e la psicologia del cambiamento. Tutto ciò per fornire Loro un approccio pragmatico per declinare interventi utili per la salute dei pazienti, in senso preventivo e prognostico. Facendo riferimento alle raccomandazioni del WCRF e del NCI (National Cancer Institute), che ci ricordano quanto la dieta ideale anti cancro (ricordiamo però che un buon regime alimentare ci protegge anche da molte altre patologie) comprende verdura, frutta, cereali integrali, proteine prevalentemente vegetali o derivati dal pesce azzurro, questo corso si pone come ulteriore obiettivo di insegnare a muoversi più agilmente nella preparazione di piatti con un alto valore di gusto e gradimento, muovendo dalla necessità di alimentarsi in modo corretto. I corsisti impareranno che cucinare e presentare in tavola piatti sani, non si traduce soltanto nella stucchevole porzione di pesce lesso e verdure scondite cui si pensa di solito parlando di alimentazione corretta, ma che si può mangiare da gourmet proteggendo splendidamente la salute. 3 3. Metodo L’impostazione prevede una serie di 4 incontri, ognuno avrà la durata di tre ore; un’ora sarà dedicata alla parte cosiddetta teorica, che illustrerà i principi della nutrizione, i vari cibi e le loro prerogative; le restanti due ore saranno dedicate alla preparazione dei piatti che saranno poi condivisi tra i partecipanti . La modalità di esposizione sarà attiva e consentirà ai partecipanti di intervenire con esperienze concrete, problemi e domande. Alla parte pratica di preparazione delle ricette contribuiranno in prima persona tutti i partecipanti al corso. Programmare e portare avanti una didattica "per progetti" significa privilegiare un approccio psicopedagogico di tipo costruttivista, nel quale l'accento è posto sull'impegno attivo da parte degli allievi e sulla loro capacità di costruirsi organicamente una propria conoscenza. L’orientamento costruttivista, insieme a quello comportamentistico e cognitivistico, rappresentano le teorie psicologiche che più influenzano il campo di studi nell’educazione alimentare, mettendo l’accento sull’impegno attivo da parte degli allievi e sulla loro capacità di costruirsi organicamente una propria conoscenza. Il sapere viene visto come un costrutto personale, realizzato tramite un'attività in collaborazione con altri (il lavoro d'équipe) e sempre dipendente da un determinato contesto, delimitato dai contorni del progetto stesso. Per il docente si tratta di progettare un ambiente di apprendimento favorevole all'esercizio di diversi stili cognitivi, all'utilizzo di differenti linguaggi, all'espressione delle personali attitudini. 4. Indicatori di verifica All’inizio del corso verrà somministrato un questionario di verifica sulle conoscenze alimentari dei singoli partecipanti, sulle abitudine e consuetudini nutrizionali impiegati con i pazienti. Al termine del corso sarà ripresentato adeguato questionario per verificare le nozioni apprese e le eventuali variazione di stile alimentare apprese. 5. Accreditamento ECM Tramite la Fondazione Cigno Onlus, è prevista la procedura di accreditamento ECM con la piattaforma della Regione Piemonte per 10 operatori sanitari dell’ASL AL. I posti sono strettamente riservati. E’ previsto un contributo di 40€ per ogni singolo operatore. 6. Operatori e strutture previste Un medico nutrizionista in ambito oncologico, un esponente delle associazioni di volontariato esperto di alimentazione in ambito oncologico, uno psiconcologo esperto di alimentazione. La sede delle lezioni teoriche e pratiche sarà messa a disposizione dalle singole Associazioni di Volontariato coinvolte; dovrà essere presente adeguata superficie per la proiezione di slide. Il locale cucina dovrà essere adeguato per ospitare i partecipanti alle lezioni ed essere attrezzato con la dotazione tipica di una cucina da ristorazione, con la strumentazione e attrezzature adeguate. Particolare attenzione dovrà prestarsi alle condizioni igieniche del locale. Le operazioni di pulizia al termine delle lezioni sarà a carico delle Associazioni. 4 7. Risultati attesi Al termine dell’attività formativa il personale afferente ai corsi sarà in grado di suggerire indirizzi dietetici adeguati ai pazienti oncologici, nel rispetto delle più attuali linee guida internazionali. Inoltre potrà seguire i pazienti nella gestione del cambiamento e delle scelte alimentari. Solitamente in corsi simili i partecipanti introducono importanti variazioni alimentari tali da ottenere una perdita di peso (nel corso di 4 moduli) oppure variazioni nelle abitudini che si ripercuoteranno nel medio e lungo termine. Il dato costantemente riscontrato è quello della consapevolezza ritrovata nel considerare il cibo come elemento essenziale nella prevenzione delle malattie e loro conseguenze. 8. Tempistica Gli incontri potranno essere effettuati dall’autunno 2012 alla primavera 2013, con quattro giornate di lezione teorico/pratica, in orari da definire singolarmente con le Associazioni. 9. Costi Il medico nutrizionista e lo psiconcologo, presteranno la loro attività gratuitamente, fatte salve eventuali spese di viaggio. Le Associazioni si faranno carico dei costi materiali relativi alla dotazione di cucina ed eventuali richieste da parte dei proprietari dei locali utilizzati per il corso. Viene prevista discrezionalità da parte delle Associazione alla richiesta di eventuale contributo per il finanziamento delle giornate formative. 5