costa smeralda a vele spiegate

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costa smeralda a vele spiegate
Le grandi regate delle barche d’epoca
COSTA SMERALDA
A VELE SPIEGATE
Ogni due anni sfilano durante la “Veteran”
le aristocratiche signore del mare. In un intrigante
connubio di spirito sportivo e di mondanità
DI ERNESTO MASSIMETTI-FOTOGRAFIE DI STEFANO TORRIONE-
La prestigiosa imbarcazione
Orion colta durante una fase
della Veteran Boat Rally, che
raduna velieri e barche
d’epoca. La regata nacque nel
1982 per volere dell’Aga Khan
e da allora è uno degli
appuntamenti di maggior
richiamo della Costa Smeralda.
N
on è solo una capitale mondana, la Costa
Smeralda: è anche capitale della vela, meta
d’obbligo e di passaggio del popolo dello yachting internazionale. Popolo che la frequenta da maggio a settembre, propone le sue star e le sue vedettes, la sua
mondanità, e abbellisce ancora di più i promontori dell’antica Monti di Mola (remoto nome di quest’angolo
di Gallura), fonde i profumi di salsedine e mirto, ginepro e lentischio. Gente particolare, i velisti, che non dimentica le bellezze sarde ma le guarda dal mare: il che
ha i suoi vantaggi paesaggistici.
La vela ha preso piede in Costa Smeralda negli anni
Sessanta, grazie a Karim Aga Khan. Le ha dato prestigio
e ne ha ricevuto, ha creato miti (Paul Cayard, Cino Ricci,
il sardo Andrea Mura), ha esaltato angoli spettacolari
con fotografie e immagini televisive. Prima dell’arrivo
dell’Aga Khan, l’isola del sole e del vento contava pochi
appuntamenti velistici: la Regata di Vela Latina a Stintino, la Regata di mezz’agosto ad Alghero, la Vinetta Cup
a Carloforte, nell’estremo sudovest isolano, la Tiscali
Cup a Cagliari, la Città di Bosa, di fronte all’estuario del
Ammiratissime, solcano il mare senza sentire il peso degli anni
Nelle foto di queste pagine: alcuni momenti della Veteran Boat
Rally. Attraccate ai moli di Porto Cervo si alternano barche
modernissime e altamente tecnologiche ad altre che solcano
gloriosamente i mari da molti decenni. Sono queste grandi
dame del passato nautico che gareggiano, ammiratissime, nella
Veteran Boat, esclusivamente riservata a loro,
e che si svolge ogni due anni a settembre in Costa Smeralda.
Temo, il piccolo Trofeo Formenton a Porto Raphaël.
Inutile mentire: le barche più belle, più ricche di storia
e seduzione hanno sfilato fra Porto Cervo e Porto Rotondo. Hanno doppiato il promontorio di Capo Figari, sfiorato il profilo di Tavolara, hanno irriso alle leggende negative di Mortorio e di altri isolotti, talvolta hanno animato isole disabitate dell’arcipelago maddalenino e dato vita per qualche serata a calette altrimenti ignorate.
La vela sarda ha portato nell’isola capitani scozzesi o
neozelandesi, prodotto eleganti barche da lavoro e diversi campioni del mare. Soprattutto ha fatto e fa sognare con l’elegantissima Veteran Boat Rally, manifestazione che si tiene ogni due anni a Porto Cervo, una passerella di vecchie signore, legni d’epoca provenienti da
tutti i mari del mondo, un raduno di nostalgici blasonati
che si ritrovano sulla risacca delle coste galluresi.
A volere fortemente la Veteran, in questo contesto magico di spiagge, insenature, acque e vento fu naturalmente lui, il principe Karim. Insieme alla famiglia Mentasti, proprietari del veliero Croce del Sud, decisero che
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È QUI LA FESTA?
Q
uarant’anni ma non li dimostra. È la Costa Smeralda che, fondata nel ’62 dal principe Karim Aga
Khan e da un gruppo di finanzieri internazionali, festeggia quest’anno i suoi primi quarant’anni. Da allora, questo tratto di costa sarda ha visto trasformazioni e cambiamenti ma è restata sempre passerella internazionale di
glamour e dolce vita. E quest’estate è fittissimo e di tutto
rilievo il calendario delle celebrazioni, organizzate sia dal
Consorzio Costa Smeralda sia dallo Yacht Club Costa
Smeralda di Porto Cervo. Anche la moda, naturalmente,
ha gettato l’occhio su Porto Cervo e dintorni: si parla di
portare la kermesse “Moda Mare” proprio nel regno di
Karim. Dal nuovissimo Yacht Club di Porto Cervo, che si
inaugura in maggio, prenderanno il via tutta una serie di
appuntamenti nautici: dal 3 al 7 luglio, la “Settimana delle Bocche”; dal 10 al 14 luglio, la “Coppa dei Campioni”;
dal 19 al 21 dello stesso mese, la “Coppa Europa Smeralda 888”, manifestazione rilanciata di recente con grande
successo. Tra agosto e settembre, i momenti classici del calendario velistico: per Ferragosto, quest’anno è fissato il
“Campionato Sociale dello Yacht Club Costa Smeralda”,
cui presiede lo stesso Aga Khan. Altra regata di punta dal
2 al 7 con la “Maxy Yacht Rolex Cup”: sponsor di prestigio per barche multimiliardarie. Il settembre sardo è il mese prediletto dai velisti d’altura per le condizioni di clima:
dall’8 al 15 è di scena la “Swan Cup”, e si chiude poi dal
16 al 22 con la “Sardinia Cup”, altra classica del mare che
è un omaggio alla terra ospite. Dopo la moda e la vela, la
multinazionale catena alberghiera Starwood, che gestisce
gli alberghi più prestigiosi della Costa Smeralda, ha ideato eventi per il quarantennale, come ha fatto il Comune di
Arzachena, nel cui territorio sorge gran parte della Costa:
concerti e manifestazioni in piazza d’alto livello artistico.
I golfisti, dal canto loro, trovano l’eden al Pevero Golf
Club. Dove è fittissimo il calendario delle gare sul green.
Tra le altre, spiccano la “Bulgari Golf Cup” che si terrà il
20 luglio; la “Coppa del Presidente” il 26 e il 27 dello stesso mese; l’ “UBS Golf Trophy” il 6 agosto; e il 31 la “Coppa Amoretti”, molto affollata di campioni.
A sinistra: il
plastico del nuovo
Yacht Club di
Porto Cervo che
s’inaugura in
questo mese di
maggio. A destra:
una vela tra le
calette e il faro
di Capo Ferro,
a nord di
Porto Cervo.
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Per la dodicesima edizione della Veteran l’appuntamento è nel 2003
la Costa Smeralda meritava una regata degna di simili
imbarcazioni, un appuntamento per viaggiatori del mare con un debole per lo stile. Così nacque la Veteran.
La prima edizione risale al 1982; undici sono quelle già
celebrate, per il prossimo settembre 2003 si aspetta la
dodicesima. Le grandi signore che vi hanno partecipato
hanno raccolto titoli e onori: Mariette, Tamory, Calamoun,
Nicopeya. Nomi un po’ misteriosi per questo popolo di
armatori e marinai vecchio stile. Leggono Yacht Digest
quasi fosse una bibbia, celebrano il “maestro” Andrea
Sciarrelli, lucidano gli ottoni delle barche e studiano le
carte nautiche della costa gallurese.
Ogni barca è una storia a sé stante: la memoria storica
dello yachting sardo è probabilmente Battista Borea
d’Olmo, comandante del porto di Porto Rotondo e, naturalmente, appassionato di nautica d’epoca. I cantieri
dove queste imbarcazioni sono nate hanno nomi prestigiosi: Baglietto, Sangermani, con progettisti come Oneta, Costaguta. Inutile cancellare l’impronta ligure: che si
fonde qui con un’austerità tutta sarda. Ogni barca è un
nido di storia, di vicende che si calano nel passato. Tamory, per esempio, è l’acronimo di “t’amo Riccarda”,
moglie dell’architetto Luigi Vietti, uno dei padri fondatori del villaggio smeraldino, animatore dello yachting
locale. Lassie ricorda invece mari più freddi: dono nibelungico di Adolf Hitler all’amata Eva Braun, ha scorrazzato in questi mari prediletti da Nelson.
Nella pagina precedente : un elegante due alberi durante
una fase della famosa regata. Tra le barche storiche, anche
Lassie, veliero dal passato tumultuoso: appartenne a
Eva Braun che l’aveva ricevuto in dono da Adolf Hitler
per compiere crociere nei freddi mari del Nord.
Qui sopra: acrobazie tra mare e cielo di uno skipper
in cima a uno dei tre alberi della sua barca.
Per chi bada al lato mondano fra le veterane c’è l’Arbot,
vecchio nome Vagabunda, appartenuta al principe Dado
Ruspoli e al pilota automobilistico Keke Rosberg.
Amore del mare, della vela e mondanità d’altura si
confondono e si uniscono: diletto per intenditori, passione costosa e vezzo d’élite anche un po’ passatista.
Sull’Arbot, ormeggiata in una delle calette allora più
nascoste della costa, a Poltu Cuatu, si tenne una delle
feste più clamorose della Costa Smeralda: l’happening del principe Cesare Acquarone in onore della
moglie Claire. Fra gli ospiti, i Guinness, i Rothschild,
Alessandra di Kent. Leggenda e verità avvolgono
queste barche: oggi, dopo tanti anni, a tenere alto il
guidone dello Yachting Club Costa Smeralda è il commodoro Gianfranco Alberini.
La Veteran mantiene intatto il suo prestigio, anche
se le vecchie signore diminuiscono di numero ad
ogni edizione. Bello, comunque, ricordarle mentre
entrano nel porto Vecchio di Porto Cervo, a regata
conclusa: Dindina del conte Riccadonna, Tomahawk
già dell’editore Alberto Rusconi, Agneta dalle vele
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scure, e persino il Karama che fu di Achille Lauro.
I velisti veterani sono marinai speciali: scendono al
Café du Port, rifugio di lupi di mare, discutono di vele e
sartie, soppesano la maestria di comandanti e timonieri
fra epici boccali di birre scandinave. In quanto ai capitani, sono degli esigenti padroni di casa: il mito più celebrato si chiamava Erik Paskoly, senza dimenticare
Giovanni Gaeta. E a sentire Borea d’Olmo, golette, ketch e altri velieri fanno ormai parte del paesaggio gallurese, quantomeno nella
bella stagione. Certo, il
tempo ha cambiato qualcosa. Ora, ormeggiati a
Porto Cervo o a Portisco,
fanno bella mostra i destrieri eleganti disegnati
da Luca Bassani, oppure
le imbarcazioni dei Loro
Piana, i re del cachemire,
oppure quella dell’editore Perrone. E tanto i collezionisti delle veterane quanto
gli appassionati del nuovo design marittimo sono fedeli visitatori del mare di Sardegna. Forse, fra le regate
dell’estate smeraldina, i capitani di lungo corso della
Veteran sono riconoscibili dall’aria un po’ rapita o assopita nelle lunghe risacche e nei pomeriggi mediterranei. Sarebbero piaciuti a Joseph Conrad, forse persino a
Hugo Pratt: la storia non passa, se sogguardi il profilo
della Croce del Sud. Marinai a modo loro, insomma: persi nel tempo, incantati dalla storia. 166
Grazie all’Aga Khan Karim le
regate si sono moltiplicate
Nella foto sopra: uno degli scafi d’epoca tra le onde di fronte
alla Costa Smeralda. Sotto: l’equipaggio di una delle
imbarcazioni in un momento di relax della Veteran Boat Rally,
uno degli appuntamenti più importanti della stagione
velistica sarda. A sinistra: particolare di una delle barche a
vela ormeggiate ai moli di Porto Cervo, d’estate sempre
affollati di personaggi famosi e di appassionati di nautica
che si danno appuntamento per le seguitissime regate.