Scarica Lo Strillo Novembre 2010

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Scarica Lo Strillo Novembre 2010
LO
STRILLO
L a v o c e d e l l a U . T. E .
Anno 3° - Pubblicazione n.2 - Novembre 2010
Periodico di attualità e cultura a distribuzione gratuita
edito dalla U.T.E di Paderno Dugnano
Sede: Via Italia, 13 - 20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. 0299046630
www.utepadernodugnano.it - e-mail: [email protected]
Direttore Editoriale:
LUIGI NAVA
BRICIOLE DALLA SEGRETERIA DI PADERNO DUGNANO
di Bruno Beghetti
Finalmente è ricominciata la nostra grande avventura, l’organizzazione funziona, anche se
qualcuno si lamenta di non poter frequentare alcuni corsi (causa lunghe liste di attesa).
Innanzitutto vorrei dare un cordiale benvenuto a tutti i Docenti, Segretari e Corsisti augurando
a tutti un proficuo Anno Accademico.
Come tutti avranno notato, abbiamo messo in cantiere ben 94 corsi di cui 5 nuovi e precisamente: Astrologia – Burraco - Il recupero dell’essere - Filosofia e prassi del non nuocere e Stretching dei meridiani. Comunque, mai come quest’anno c’è stata una grande affluenza a tutti i
corsi, e sicuramente se ce ne fossero stati altri, sarebbero completi pure loro, visto che siamo
arrivati a quasi 700 iscritti di cui circa 180 nuovi, con un incremento complessivo rispetto allo
scorso anno del 15%.
La novità di quest’anno è l’apertura di 4 corsi presso i locali della nuova Biblioteca Tilane,
grazie al nostro Comune che ce ne ha dato la possibilità.
Al corso di CONOSCERE MILANO tenuto da Giuliana Caimi, si è raggiunto (cosa mai successa
nella nostra Ute) la bellezza di 100 iscritti.
Evidentemente anche se abitiamo a “Milano” sentiamo la necessità di conoscere sempre meglio
il paese in cui viviamo.
Segretario di Redazione:
MARIA MANTOVANI
Segreteria U.T.E:
BRUNO BEGHETTI
PASQUALE CHIAPPERINI
Correzione Bozze:
GIULIANA CAIMI
Grafica e Impaginazione:
MARIA MANTOVANI
OSVALDO PIZZI
Hanno collaborato:
MARIA BAMBINA AGOSTONI
LAURA BEGHETTI
GIULIANA CAIMI
SABINO DI PACE
MAGDA PATAKI
OSVALDO PIZZI
ATTILIO ROSSETTI
E BRICIOLE DALLA SEGRETERIA DI SENAGO
di Pasquale Chiapperini
Anche quest’anno alla UTE di Senago la preparazione del calendario corsi e le operazioni di
iscrizione si sono svolte regolarmente grazie anche al concreto contributo dei Docenti e dei Segretari che si sono prodigati con diligenza e abnegazione. La prima settimana di lezioni, insieme
alle settimane dedicate alle iscrizioni, che sono il periodo più frenetico dell’anno, sono trascorse positivamente. Qualche
difficoltà l’abbiamo avuta per il nuovo sistema di pagamento della quota d’iscrizione su conto corrente postale ma alla
fine si è rilevata la scelta migliore. Abbiamo avuto fino ad oggi quasi 300 iscritti, compresi quelli provenienti da Paderno
per i 49 corsi programmati e quasi tutti hanno superato il massimo consentito dalla capienza delle aule, tanto che, con
nostro rammarico, abbiamo dovuto rifiutare delle iscrizioni e ce ne scusiamo.
Nel limite del possibile abbiamo raddoppiato i corsi come è capitato per Inglese 1, Ballo Latino-Americano e Il Linguaggio
del Corpo. A questo proposito ringrazio particolarmente Cinzia Paris, Nunziatina Dell’Erba e Anna Cattaneo che si sono
rese disponibili al raddoppio del corso, i più richiesti sono stati, oltre
a quelli sopra citati, Ballo Country, Informatica e Yoga.
Tante volte mi è capitato di parlare con i Docenti, con i Segretari, con
i membri del Consiglio Direttivo, con alcuni membri del Consiglio
Comunale, con la maggior parte dei Corsisti, e tutti hanno sempre
rivolto parole di elogio verso questa iniziativa anticipando, con entusiasmo, promesse di divulgazione della loro positiva esperienza.
Tante volte, ho sentito dagli iscritti frasi come:
“Il prossimo anno mi iscrivo anche al corso di …….…….”
“Peccato che sia finita la scuola, quando iniziano le nuove iscrizioni?
Quali saranno i nuovi corsi?”
“Posso iscrivermi subito? Non voglio rischiare di rimanere escluso
dal corso di .. “
“Ci sarà il prossimo anno il secondo livello di …………?”
Ma la frase che mi ha fatto più piacere è stata:
“Bravi……, menomale che ci siete”
Un caloroso ringraziamento va a tutti coloro che con generosità
rendono possibile la realizzazione di questo progetto.
Un ringraziamento particolare voglio farlo a Maria Mantovani
che ha curato, fra le altre cose, i rapporti Paderno/Senago.
Buon anno accademico a tutti.
fondata dal
Lions Club
PADERNO DUGNANO
con il patrocinio della Città di
Paderno Dugnano
membro della Federazione Italiana delle Università della Terza Età
gemellata con
UNIVERSITÉ DU TEMPS LIBRE
DU BAS LANGUEDOC
PARCO DEL SERIO
a cura di Giuliana Caimi
uesto parco estende il suo
territorio di 7.750 ettari tra le
Provincie di Bergamo, Cremona e
diversi Comuni interessati.
Q
(Robinia pseudoacacia, Alianthus
altissima) sia arbustive (Amorpha
fruticosa), sia erbacee (Solidago
gigantea, Heliantus tuberosus, Erigeron, Phitolacca americana, ecc.)
Pochi nuclei di vegetazione di discreto valore sono rintracciabili
presso Pianengo e lungo le scarpate che definiscono la valle fluviale a sud di Crema.
Molto estesa è la coltivazione intensiva del Pioppo. Nel Cremasco
sono visibili anche piantagioni di
conifere.
L’ambiente del fiume Serio, pesantemente segnato dall’intervento
umano offre scarsi habitat elettivi
per lo stazionamento di specie animali.
Se si escludono la lepre europea
e, in taluni punti, il Coniglio selvatico, pochi altri sono i mammiferi
rintracciabili nel parco.
La Donnola e la Faina sembrano
essere ancora più diffuse e naturalmente, esistono poi tutti i piccoli
mammiferi consueti abitatori delle
nostre campagne: Topi, Arvicole,
Porcospini, Talpe, Toporagni, ecc.
Abbondanti anche le specie di volatili che nidificano in zona: Storni,
Cardellini, Merli, Verdoni, Allodole
e un notevole numero di Cornacchie grigie.
Lungo le rive del fiume si trovano
Cinciallegre, Codibugnoli, Rigogoli, Averle piccole e, d’inverno,
Inoltre sono frequenti il Picchio
rosso, il Picchio verde, il Cuculo,
la Tortora, la Quaglia, il Fagiano.
Importanti, specie in inverno, la
presenza del Germano reale, del
Mestolone, di Gallinella dell’acqua, di Folaghe, ecc.
Inoltre Pavoncelle, Beccacce, Piropiro, Chiurlo maggiore, sostano
sovente in inverno in queste zone.
Le attività economiche insite nel
parco si basano, per la stragrande
maggioranza, sull’agricoltura, generalmente a carattere estensivo.
Il parco comprende i territori di
pianura lungo il corso del fiume
Serio, da Seriate alla foce del
fiume Adda.
Nel tratto bergamasco (nord) si
può ritrovare un ampio e brullo
greto del fiume: il letto del fiume è
permeabile e provoca talvolta l’infiltrazione totale delle acque nel
sottosuolo. È in questa fascia che
si trova la maggior parte dei fontanili.
Particolare rilievo sta assumendo
Nella zona sud, la minor permeala pioppicoltura intensiva. Oltre
bilità del letto fa riemergere il
agli allevamenti bovini tradizionali,
fiume dando origine ad ambienti
esistono diversi allevamenti suiniumidi (lanche e morte fluviali).
coli a carattere industriale.
La fitta vegetazione che caratterizNotevole l’attività estrattiva, genezava un tempo il territorio del Serio
ralmente fuori alveo.
è oggi sostituita da una vegetazione più scarsa, costituita per la
Sede del Consorzio del Parco:
quasi totalità da Salici, Ontani,
piazza Rocca 1
Pioppi e vari arbusti. Sembra assu24058 ROMANO DI LOMBARDIA
mere progressiva imponenza la
tel. 0363 901455
propagazione di specie esotiche anche Cince more, Regoli, Scric- e-mail: [email protected]
ormai naturalizzate, sia arboree cioli, Pettirossi.
da “Parchi naturali della Lombardia”
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colta e silenziosa al I° piano.
Gli operatori della Tilane riservano
di Giuliana Caimi
gentilezza e disponibilità a questi
studenti un po’ …. stagionati, ma
n ottobre si è riaperta la stagione pieni di curiosità e di voglia di metdei corsi UTE: se ne sentiva la tersi sempre in competizione, soprattutto con se stessi.
mancanza!
E quest’anno c’è una bellissima Dunque “grazie” a chi si è adopenovità: la biblioteca pubblica di
Paderno - Tilane – ha messo a disposizione alcune aule per la frequenza, al mattino, ai corsi di
letteratura italiana, storia del cinema, conoscere Milano, lettura
poesie.
Certamente l’ambiente nuovo, luminoso, architettonicamente elegante ed essenziale, si presta ad
una partecipazione consapevole.
Per i primi tre corsi c’è a disposizione l’auditorium - grande, accogliente, comodo, mentre il quarto
corso si tiene in una saletta rac-
rato per avere questa opportunità,
“grazie” agli operatori della biblioteca, “grazie” sempre ai docenti
volontari e agli addetti alla segreteria (che si sono sobbarcati anche
l’andirivieni tra una sede e l’altra)
e “grazie” a tutti i corsisti che partecipano a questi incontri!
L’AMMINISTRAZIONE
DI SENAGO E L’UTE
Un secondo momento che ci ha
messo in contatto con diversi cittadini per parlare della nostra attività si è svolto nella giornata della
Festa dei Nonni in aula consiliare,
dove il direttore Chiapperini ha illustrato a grandi linee i corsi, in
particolare quelli nuovi e gli orari
e le modalità di iscrizione. Anche
il sindaco presente ha sottolineato
l’importanza che un’istituzione
come l’UTE abbia, ed i vantaggi
che agli anziani e non solo possa
offrire come, socializzazione, amicizia, sapere, salute di spirito e di
corpo ecc.
Il nostro augurio va a tutti gli
iscritti, ai docenti, alla direzione
ed in particolare ai volontari della
segreteria senza i quali tutto diventa molto più complesso e faticoso.
Voglio riportare qui solo una frase
che un nuovo studente ha
espresso dopo le prime lezioni:
“Ho scoperto una cosa molto
bella: all’UTE sembra di essere in
famiglia”.
Personalmente vorrei che questo
fosse vero per ogni corsista e per
chiunque ricopra un ruolo all’UTE, anche il più modesto.
UTE TILANE
I
di Attilio Rossetti
uesto anno l’Amministrazione
ed il sindaco in prima perQ
sona, l’architetto Franca Rossetti,
ci hanno assegnato un piccolo
spazio presso la classica fiera set-
tembrina locale, dove abbiamo
potuto fare molta pubblicità per
l’Università della Terza Età, durante tutti i giorni di apertura fiera
e con l’organizzazione rigidamente impostata dal direttore Pasquale Chiapperini e il notevole
aiuto prestato dai nostri volontari,
in particolare Dino Bianchi, il
buon esito è stato raggiunto.
In sala consigliare col sindaco e il direttore UTE Senago
alla festa dei nonni
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Un grande stilista italiano
Gianni Versace
a cura di Bimba Agostoni
stroso stilista e diffusore della
moda italiana nel mondo,
Gianni Versace, nasce a Reggio di
Calabria il 2 dicembre 1946. Fin
dalla giovine età mostra una spiccata propensione per le stoffe e tutto
ciò che è fashion, rifuggendo invece
i percorsi scolastici tradizionali,
tanto che non completò gli studi.
La madre fu per lui un esempio imprescindibile e lo introdusse nel
mondo dei vestiti, del disegno, della
creatività. Inizialmente collabora
alla realizzazione di abiti per i marchi Complice, Callaghan e Genny.
È senz’altro uno dei fondatori della
moda prét-à-porter insieme ad Armani e Valentino. La prima collezione recante il marchio Versace
risale alla primavera del 1978; fu
presentata presso il Palazzo della
Permanente a Milano, riscuotendo
un notevole successo.
Da quel momento in poi l’escalation
dello stilista diventa irrefrenabile. La
forza del marchio è sostenuta anche
dalle sue tante frequentazioni e
commistioni col mondo dell’arte e
del teatro che costituiscono un’importante cassa di risonanza per la
sua attività di creatore d’abiti: tra il
1979 e il 1984 collabora, infatti,
col famoso fotografo Richard Avedon, crea i costumi per “Josephlegende" di Richard Strass e per il
“Lieb und Leid" di Gustav Mahler,
per il "Don Pasquale" di Donizetti e
per il "Dyonisos" di Maurice Bejart;
il suo apporto nella creazione di
abiti di scena in Europa e nel
mondo sarà assai significativo
anche negli anni a venire.
La produzione di Versace si caratterizza per l’utilizzo di materiali eterogenei, che lo stilista usa con
naturalezza e sapienza creativa,
quali le pelli, il cuoio, la gomma, la
seta e soprattutto i metalli.
E
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Dal punto di vista tematico si può
affermare che lo stile Versace ha
una forte connotazione sessuale, nel
senso che le sue creazioni sono
volte all’esaltazione della sessualità
umana, mai ostentata e mai sopita.
Le sue creazioni sottolineano la carnalità delle donne. E di tale valenza
della sua moda Versace era pienamente consapevole. A tal proposito
suscitò scalpore la dichiarazione di
Armani secondo il quale, Gianni
Versace durante una sfilata avrebbe
detto con tono ilare all’avversario:
“Tu vesti le donne di classe, io invece le zoccole”, la dichiarazione
suscitò l’irritazione della sorella di
Versace, Donatella, e lo stilista dovette porgere le scuse per la sua
esternazione.
Importante per la diffusione del
marchio in tutto il mondo è l’opera
del fratello Santo, che laureatosi in
Economia e Commercio si occupa
del business Versace assieme alla
sorella Donatella, ispiratrice del
marchio “medusa” che costituisce
probabilmente l’elemento sintetico
tra la creatività di Gianni e il senso
affaristico di Santo.
I contrasti con i fratelli ricorrono frequentemente per tutta la carriera
dello stilista: Santo e Donatella cercano di frenare, non sempre con
successo, gli ingenti investimenti di
Gianni in Immobili e costosissimi
oggetti d’Arte (in particolare lo stilista mostra una smodata passione
per Picasso). Versace assieme ad Armani e Valentino ha contribuito a
lanciare il fenomeno delle cosiddette Top Model; hanno sfilato per
lo stilista, infatti, famose modelle
come Naomi Campbell, Claudia
Schiffer, Linda Evangelista Yasmeen
Ghauri, Christy Turlington, Stephanie Seymour, Cindy Crawford, Kate
Moss ed Helena Christensen.
Molti i riconoscimenti tributati allo
stilista, basti ricordare tra i più importanti il titolo di "Commendatore
della Repubblica Italiana” conferitogli dal Presidente della repubblica
Italiana Francesco Cossiga nel
1986 o l'onorificenza "Grande Medaille de Vermeil de la Ville de
Paris", asegnatagli dal capo di Stato
francese Jacques Chirac nell’anno
seguente; nel 1993 il Consiglio
degli stilisti d'America gli assegna
l'Oscar americano per la moda.
Il 15 luglio 1997, viene trovato assassinato nella sua abitazione di
Miami Beach; dell’omicidio viene
subito accusato Andrew Cunanan,
un gigolò ritenuto autore di numerosi altri omicidi a scapito di suoi
clienti; lo stesso, qualche giorno
dopo, verrà ritrovato morto, in circostanze misteriose, in un apparente
suicidio.
La circostanza che Versace avesse
molti nemici rende incerta la ricostruzione ufficiale del suo assassinio.
Il marchio Versace è oggi gestito da
Santo e Donatella che hanno saputo capitalizzare con profitto
l’eredità artistica del compianto
Gianni.
APPUNTI DI OMEOPATIA
…PER RICORDARE…
”Accanto alla vita, Sempre”
don Carlo Gnocchi
di Giuliana Caimi
ià qualche anno fa abbiamo avuto occasione di pubblicare un breve articolo
nella rubrica “le grandi figure del nostro
tempo” su don Carlo Gnocchi. Grande, grandissima figura di uomo tra gli uomini, capace
di guardare davvero negli occhi il suo prossimo e di infondere in quel prossimo – che era
sempre il più diseredato, il più sfortunato, derelitto, malato- coraggio e forza e volontà di
ricominciare. Certamente ci sarà capitato di
vedere in televisione qualche servizio su questo
personaggio e di come riusciva ad aiutare con
le parole, con l’esempio, con il coinvolgimento, tanti “mutilatini” del dopoguerra, così
come aveva sostenuto gli Alpini nella drammatica allucinante ritirata di Russia.
Il 2009 è stato l’anno del riconoscimento ufficiale dell’opera di don Gnocchi, che è stato
consacrato “beato” (in attesa della santificazione) il 25 ottobre, qui a Milano, con una
grande cerimonia in Duomo.
Ancora adesso don Carlo conquista con il suo
sorriso, con i suoi pensieri, con l’esempio di
vita e il suo appello “Amis, ve raccomandi la
mia baracca…” non è caduto nel vuoto, ma
ha fatto fiorire in tutta Italia e all’estero (Bosnia, Brasile) splendide strutture per la riabilitazione e il ricovero di chi ne ha bisogno,
dando grande impulso oltre alla parte scientifica vera e propria, anche alle manifestazioni
di volontariato, soprattutto da parte dei giovani.
Così il suo spirito vive ancora.
G
ARNICA MONTANA
È una pianta perenne della famiglia delle
Composite, che cresce principalmente nei
pascoli di montagna.
È il rimedio indicato in ogni tipo di trauma,
come cadute, contusioni,ferite,interventi
chirurgici, nell’affaticamento
muscolare da lavoro pesante,nello sforzo
cardiaco degli sportivi, in caso di raucedine
di cantanti ed oratori, e nelle
fragilità capillari o venose, come le
emorragie congiuntivali,
le varici dolorose e gli accessi emorroidari.
Dunque è una pianta
che offre un prodotto curativo
ottimo in mille occasioni.
Dott.ssa Laura Beghetti
CONSIGLI UTILI:
PROFUMARE GLI ARMADI E I CASSETTI:
RIEMPIRE DI FIORI DI LAVANDA DEI SACCHETTINI DI
VELO (QUELLO DEI CONFETTI).
TOGLIERE GLI ODORI SGRADEVOLI DAL FRIGORIFERO:
RIEMPIRE DI BICARBONATO SEMPRE
GLI STESSI SACCHETTINI DI VELO.
PER RIMUOVERE GLI ADESIVI, USARE IL PHON:
IL CALORE AMMORBIDISCE LA COLLA ED EVITERÀ CHE
SULLA SUPERFICIE RESTI UNA BRUTTA PELLICOLA GOMMOSA . SE L’ADESIVO È ATTACCATO A UN VESTITO,
USARE ACQUA CALDA E ACETO. PER GLI OGGETTI DELICATI UNA SPUGNA BAGNATA E SE L’ADESIVO È VECCHIO,
PASSARVI SOPRA DELL’ACETONE.
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VOLEVO DIRVI …
di Pataki Magda
C
ome Vi ho promesso mi faccio
risentire dopo qualche mese
di silenzio per una nuova riflessione che mi gironzola in mente da
tempo.
Durante l’estate che è appena terminata tanti di noi avranno messo
in pratica quanto hanno imparato
ai corsi frequentati all’UTE. Chi
avrà sfoggiato, mentre era in vacanza all’estero, la lingua che ha
studiato, scaricato le foto digitali
sul computer per rivedere sullo
schermo i momenti da non dimenticare, chi ha indossato il capo di
abbigliamento che ha confezionato con le proprie mani, altri si
saranno buttati nella mischia per
ballare nei villaggi turistici o nelle
feste in piazza organizzate per chi
è rimasto in città.
Tutti però con un denominatore
comune: l’ho imparato all’UTE…
U.T.E. … l’abbreviazione di tre parole che la dicono lunga. Università della Terza Età.
Ma cosa significa in realtà la terza
età? Dove inizia e quanto dura?
Naturalmente il limite minimo
d’età per potersi iscrivere a quest’universo culturale e di aggregazione varia da città a città ma noi
qui a Paderno dobbiamo aver
compiuto almeno 30 anni.
Io personalmente li ho già compiuti da un pezzo ma ho realizzato
il passare veloce degli anni solo
quando qualche giorno fa mio nipotino, che con i suoi 8 anni suonati se la cava già bene con i
numeri, mi chiese: “Zia, quanti
anni hai?” Ci ho riflettuto un po’
se dare la risposta immediata o girare attorno un pochino per non
ammettere la dura realtà. Poi mi
sono inventata un gioco: “Vedi
caro, io sono venuta al mondo
quando stava per nascere o era
appena nata la televisione, hanno
costruito la prima fotocopiatrice,
creato le prime lenti a contatto per
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chi aveva problemi con la vista.
Non c’era la carta di credito, il
raggio laser, la Luna la si vedeva
solo ad occhi nudi o con il telescopio ma nessuno ci aveva ancora
messo piede, non c’erano nemmeno i jet.
Il caldo dell’estate lo si sopportava
con l’aiuto di un ventilatore perché
non c’era il climatizzatore. Sono
nata prima dell’invenzione del telefono portatile, il significato della
parola cellulare ci faceva venire in
mente la prigione ed i detenuti,
non c’erano né computer né internet, la posta non era elettronica
ma cartacea ed arrivava sicuramente a destinazione. L’automobile c’era già ma la possedevano
pochi fortunati, al massimo una
ogni famiglia.
Non abbiamo mai parlato di PC
(se non in politica), CD, DVD, USB,
I-phon, MP3, PS2, PS3, Wii semplicemente perché non c’erano e
giocavamo con le bambole, con le
macchinine, con i soldatini e leggevamo tanti libri di favole e di avventure, ascoltavamo i ragazzi che
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abitavano nel nostro quartiere
strimpellare sui loro strumenti musicali i brani dei Beatles.
“… Beh, ora forse riesci ad indovinare, quanti anni posso avere…?”
Mio nipotino corrugava la fronte
per fare un calcolo veloce e rispose con il sorriso di chi crede di
avere scoperto un segreto importante: “99!” esclamò.
“No, caro mio, io ho “soltanto” 54
anni e sono ben contenta di avere
quella “terza età” in cui alcune invenzioni si resero indispensabili,
altre facilitano notevolmente la vita
quotidiana, altre ancora danno
quel tocco in più per i nostri divertimenti. Basta mantenere la mente
fresca per imparare a gestirle! …
e noi dell’UTE ce la mettiamo
tutta…”
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TORTA DI LINZ
gr. 200 farina bianca
gr. 150 zucchero
gr. 80 burro
gr. 125 nocciole tostate e tritate
1 cucchiaino raso lievito in polvere
1 bustina zucchero vanigliato
1 presina sale
1 cucchiaino raso cannella in polvere
1 uovo
marmellata di ribes o lamponi
Sulla spianatoia impastare la farina precedentemente mescolata con lo zucchero, il lievito, lo zucchero
vanigliato, il sale, la cannella e le nocciole finemente tritate,
con l’uovo, il burro morbido ed eventualmente con 1 o 2 cucchiaiate di latte.
Nella teglia di 24 cm foderata con carta forno mettere metà
della pasta leggermente tirata col mattarello, cospargere con la
marmellata coprire con la rimanente pasta tirata, spolverizzare
con una manciatina di mandorle tritate tenute da parte.
In forno a 180° per 30/35’
Spolverizzare con zucchero a velo
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SOCIETÀ OFFSHORE
di Osvaldo Pizzi
finanza una società offshore indica
fittizie create in centri finanIziarinimprese
con un livello di imposte molto
basso, trattasi di una società registrata
in base alle leggi di uno stato estero,
ma che conduce la propria attività al
di fuori dello stato o della giurisdizione
in cui è registrata.
Queste società sono spesso usate per
nascondere il proprietario o beneficiario di determinati beni, per diversi motivi (come riciclaggio di denaro sporco
o occultamento di proprietà).
Nella realtà, proprio perché non è illegale, anche se eticamente molto discutibile, le multinazionali hanno
società offshore costituite in paesi dal
regime fiscale agevolato, per una minore tassazione degli utili.
La legge sulla tutela del risparmio ha
iniziato ad incidere sul fenomeno delle
società offshore, attribuendo al Ministro della giustizia il potere di determinare gli Stati i cui ordinamenti non
garantiscono la trasparenza della costituzione, della situazione patrimoniale e finanziaria e della gestione
delle società. Le Società per azioni
aperte italiane che controllino o siano
collegate con società con sede in tali
Stati ricadono particolari obblighi informativi, sono inoltre tenute a rispettare un regolamento stabilito dalla
Consob che valuti le ragioni di carattere imprenditoriale che motivano tale
scelta.
La Consob qualora rilevi irregolarità,
può presentare denuncia al tribunale.
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Soluzione mano maggio 2010: Contratto 7 picche da Ovest, attacco 10 di fiori.
Alla vista delle carte del morto, il dichiarante calcola di avere 12 prese sicure. Se
le quadri fossero ripartite 3-3, si affrancherebbe anche la quarta quadri ed essa
diventerebbe la tredicesima presa necessaria per il mantenimento della slam. Se
Ovest non ha idee migliori, dovrebbe eseguire la manovra di Guillemard: battere
solo 2 giri di atout, lasciando la Donna di picche al morto ed incassare i 3 giri vincenti di quadri, per controllare la buona ripartizione del colore. Con le quadri 42 si vincerà ancora se il possessore della picche residua ha anche 4 carte di quadri,
poiché ciò consentirebbe il taglio della quarta quadri del morto.
Certo non è divertente assoggettare questo slam ad una ripartizione 3-3 delle quadri avversarie!
Se le picche in mano agli avversari fossero ripartite 3-2, si potrebbe pensare di affrancare le carte del morto, tagliando tutte e 3 le cuori perdenti; il che corrisponde
ad un gioco a “morto rovesciato”. Ovest vince l’attacco in mano e batte A e K di
picche, verificando la regolare ripartizione delle atout. Poi gioca A di cuori e cuori
taglio, fiori al J e cuori taglio, quadri alla Q ed ultima tagliata. Non ci sono più
carte perdenti al morto ma, per battere l’ultima atout rimasta in giro, occorre rientrare con una quadri verso il K. Le prese in totale saranno 13 e l’unico rischio
corso è un improbabile taglio al 2° giro di fiori od al 2° giro di quadri.
Se le picche fossero risultate 4-1, eravamo ancora in tempo a rinunciare a questa
linea ed a ripiegare su quella illustrata precedentemente.
Ed eccovi la nuova mano di bridge da risolvere:
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PICCOLE GOCCE DI VERDE
a cura di Giuliana Caimi
DRACENA E TRONCHETTO DELLA FELICITÀ
Pianta tropicale con bel fogliame listato di bianco o di giallo, adatta agli appartamenti.
Esposizione: in casa, nella cattiva stagione; fuori in estate, in posizione ben ombreggiata; temono sia il
sole diretto che il freddo.
Annaffiature: abbondanti se fa caldo, ridotte, se la temperatura è bassa, non bagnare le foglie ma
pulirle della polvere ogni tanto.
Fertilizzare periodicamente:
- quando le piante sono vecchie possono essere tagliate a 10 cm da terra: ributteranno dalle radici o
dal troncone rimasto
- la cima e lo stelo, tagliati in tanti pezzetti di 10/15 cm, possono servire per farne talee da radicare su
sabbia ed essere poi trapiantate
- se comparissero macchie sulle foglie, trattare con anticrittogamico spray.
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PROGETTO "SCREENING UDITIVO DELL'ADULTO"
Udito e qualità della vita nella persona adulta
La stragrande maggioranza degli adulti non presta attenzione ai problemi di udito.
La privazione di stimoli sonori impedisce il mantenimento di una corretta stabilità dell’intero sistema nervoso,
facilita il declino funzionale nell'adulto e nella terza età e pone limitazioni nel comunicare, condividere, entrare
in contatto, interagire con la famiglia, gli amici, i conoscenti e con il resto del mondo. Inoltre, un banale e spesso
sottovalutato abbassamento della sensibilità uditiva è a volte un indizio della presenza di problemi al sistema
vestibolare, con aggravare, soprattutto nella terza età, i rischi connessi alle cadute e alle loro conseguenze.
Le perdite uditive potenzialmente disabilitanti sono la terza patologia cronica nella popolazione degli over 60.
In Italia, ben 13,7% dei soggetti over 60 (pari circa a 1.600.000 persone) ha qualche difficoltà nel sentire con
conseguente limitazione alla partecipazione della vita di tutti i giorni (per es. sentire la TV, conversare con qualcuno in un ambiente rumoroso, assistere a lezioni/presentazioni, sentire gli avvisi vocali in luoghi pubblici).
Il test di screening dell'udito nell'adulto sviluppato dall'ISIB CNR
È evidente come in questo panorama diventi sempre più cruciale il mettere a disposizione della popolazione e
degli operatori sanitari metodi e strumenti atti a identificare precocemente tramite screening le perdite uditive
nell'adulto.
In questa prospettiva, l’Istituto di Ingegneria Biomedica del CNR (ISIB CNR) ha sviluppando, nell'ambito di un
progetto di ricerca finanziato dalla Commissione Europea, un innovativo test di screening per l'adulto. Il test di
screening messo a punto dall'ISIB CNR è di facile esecuzione.
Esso consiste nell’ascolto in cuffia di qualche decina di stimoli, tipo “ama”, “apa”, “ava”, “ata”, ecc. Al soggetto
è chiesto di identificare in una lista di tre parole quella che di volta in volta ha sentito.
Il test permette di identificare i soggetti con perdite uditive dai 40 dB in su (ovvero già a partire da quelle perdite
uditive di media entità che danno limitazioni nell'ascolto nella vita di tutti i giorni).
Il test verrà offerto gratuitamente a tutti gli iscritti alla U.T.E. di Paderno e di Senago che ne faranno richiesta
restituendo in segreteria l’allegato tagliando debitamente compilato entro novembre. Questo test di screening
è del tutto innovativo: non esiste ancora nulla di simile a livello internazionale!
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Università della Terza Età
Paderno Dugnano - Senago
PROGETTO “SCREENING
UDITIVO DELL’ADULTO”
Nome: -----------------------------------------------Cognome: -----------------------------------------UTE Paderno tessera N° -----------------------UTE Senago tessera N° ------------------------
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