manutenzione e assistenza tecnica
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Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Carlo Emilio Gadda Presidenza e Segreteria: v. Nazionale 6 43045 Fornovo di Taro (PR) – Tel. 0525 400229 Fax 0525 39300 E-mail: [email protected] Sito web: www.iissgadda.it PEC: [email protected] Sede staccata: v. XXV Aprile 8 43013 Langhirano (PR) – Tel. 0521 857566 Fax 0521 852427 C.F. 92180110345 - Cod. IT. PRIS00800P Prot. N°3862/C29 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Classe: 5ª CL Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Curvatura ELETTRICO-ELETTRONICO -1- INDICE 1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA: LA NOSTRA STORIA Pag. 3 2. CONSIGLIO DI CLASSE E CONTINUITA’ NEL TRIENNIO Pag. 5 2.1. Composizione del Consiglio di Classe 2.2. Continuità didattica nel secondo biennio e classe quinta 3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE pag. 5 pag. 6 Pag. 7 3.1. Elenco degli alunni 3.2. Andamento didattico della classe nel triennio 3.3. Osservazioni generali sulla classe 4. SINTESI DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA pag. 7 pag. 7 pag. 7 Pag. 10 Finalità generali del corso di studi (come da Art. 8 del D.P.R. n. 89/2010) Piano degli studi dell’indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Scelta dei contenuti Metodi e strumenti Attività di recupero, sostegno e approfondimento Modalità di verifica degli apprendimenti Attività di orientamento, partecipazione a progetti scolastici, visite guidate e viaggi d’istruzione 4.8. Simulazioni delle prove d’esame 4.1. 4.2. 4.3. 4.4. 4.5. 4.6. 4.7. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEI CREDITI 5.1. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo 5.2. Criteri generali per la valutazione utilizzati durante l'anno scolastico pag. 10 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 13 pag. 14 pag. 15 Pag. 16 pag. 16 pag. 17 6. FIRME DEI DOCENTI Pag. 18 7. ELENCO DEGLI ALLEGATI Pag. 19 -2- 1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA: LA NOSTRA STORIA L'Istituto è nato nel 1973/74 con un duplice obiettivo: a) creare in zone decentrate del territorio provinciale (Fornovo, Langhirano, San Secondo) poli di scuola media superiore che offrissero una pluralità di proposte formative - e quindi una molteplicità di scelte - in bacini di utenza periferici, di piccole dimensioni e dispersi sul territorio consentendo un consistente abbattimento del pendolarismo; b) favorire l'introduzione di innovazione nella scuola secondaria superiore, istituendo corsi nuovi e un modello organizzativo sperimentale. L'impianto originario, caratterizzato fin dal suo avvio da una spiccata connotazione sperimentale, si è nel tempo strutturato ed arricchito di nuove proposte formative a seguito delle innovazioni e delle verifiche periodiche operate dal Collegio dei docenti. Entrata in ordinamento nel 1978 (D.P.R. n.1106), la sperimentazione ha continuato la sua evoluzione, conoscendo nel contempo una significativa revisione (che ha coinvolto curricoli, programmi, contenuti, quadri orario) nel 1980/81. Col passare del tempo la sede di San Secondo si è sviluppata fino al conseguimento dell'autonomia nel 1987; le sedi di Fornovo e Langhirano hanno invece continuato di anno in anno a definire i propri curricoli e l'impianto formativo, chiedendone l'approvazione all'Amministrazione centrale che per tale via garantiva la conformità del progetto alle linee generali del sistema educativo valide su tutto il territorio nazionale. E' grazie a questa continua tensione all'autoverifica e al miglioramento del servizio offerto all'utenza che all'Istituto è stata sempre più riconosciuta una sua identità ed una sua capacità di risposta alle domande del territorio. L'Istituto è stato inserito dal Ministero della Pubblica Istruzione tra le scuole base del Piano Nazionale dell'Informatica. Nel 1998 l'Istituto è stato intitolato allo scrittore Carlo Emilio Gadda per rispecchiarne la doppia anima che presenta indirizzi di formazione umanistica e scientifica. Nel 2000 viene avviato il Progetto Bardi, un biennio decentrato di scuola secondaria di secondo grado nel territorio di Bardi. Il Progetto è nato con l’intento di contrastare l’abbandono scolastico, di permettere la piena realizzazione dell’obbligo di istruzione e il conseguimento delle competenze di base della cittadinanza europea anche agli studenti geograficamente svantaggiati residenti nei comuni di Bardi, Varsi e Bore offrendo un servizio scolastico di qualità direttamente sul territorio. Con lo scopo di sperimentare un modello organizzativo innovativo: gli studenti iscritti al biennio delle scuole superiori del territorio e residenti nei comuni dell’alta Val Ceno seguono le lezioni delle materie dell’area di equivalenza: italiano, storia, inglese, matematica, Educazione Fisica a Bardi tre giorni la settimana evitando il pendolarismo verso le scuole di appartenenza collocate a 30 Km di distanza; seguono, invece, con la classe di appartenenza a Borgotaro, Bedonia o Fornovo le altre discipline del corso di studio. Nel 2010 viene rinnovato l’accordo di rete relativo al Progetto Bardi tra le scuole della zona, cioè l’Istituto ”C.E. Gadda” di Fornovo di Taro, l’Istituto ”ZappaFermi” di Borgotaro e l’ Istituto Comprensivo della Val Ceno. -3- Nel 2011 è stato istituito il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.) con aziende significative del contesto socio-economico delle diverse sedi del Gadda. Tale organo, primo nella provincia di Parma, composto in modo paritetico da docenti interni e da esponenti della realtà imprenditoriale ed economica del territorio, è un organismo con funzioni consultive e propositive in merito all’organizzazione delle aree di indirizzo ed all’utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità dell’offerta formativa della scuola. Promuove l’istruzione tecnico-scientifica nelle scuole medie dei comuni della zone limitrofe; offre borse di studio per il conseguimento di certificazioni informatiche e linguistiche. Nel 2012 l’Istituto viene individuato come Polo Tecnico Professionale per la Meccanica con delibera della Giunta Regionale del 17/12/2012. Lo scopo del Polo Tecnico Professionale per la Meccanica è soprattutto quello di aggregare le varie realtà produttive, istituzionali, formative e della ricerca che gravitano intorno a settori ritenuti strategici per il tessuto economico territoriale. Lo scopo ultimo è quello di erogare servizi formativi frutto di relazioni, dialogo, e progettualità comune, il più possibile vicini ai reali bisogni del territorio. -4- 2. CONSIGLIO DI CLASSE E CONTINUITA’ NEL TRIENNIO 2.1. Composizione del Consiglio di Classe A.S. 2015/2016 Disciplina Docente 1 Lingua e letteratura italiana / Storia 2 Matematica Complementi 3 Lingua Inglese 4 Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni 5 Laboratorio di Tecnologie meccaniche ed applicazioni 6 Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione / Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni 7 Laboratorio di Tecnologie elettricoelettroniche e applicazioni 8 Laboratorio di Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione 9 Laboratori Tecnologici Ed Esercitazioni 10 Scienze Motorie e Sportive 11 Religione Cattolica o Attività Alternative 12 Sostegno(Area Scientifica) 13 14 15 Coordinatore di classe: Prof. Raffaele Terzo -5- Santi Angela Bonelli Michela Mantelli Gianluca Larini Alessia Oberti Venanzio Terzo Raffaele Lari Egidio Esposito Agostino Branchi Mauro Riccò Mauro Sorrentino Rosa Godino Massimo (Area Scientifica) 2.2. Continuità didattica nel secondo biennio e classe quinta Disciplina Lingua e letteratura italiana / Storia Matematica Complementi Lingua Inglese Classe III A.S.2013/2014 Costi Giovanni Canevari Daniela Montali Maria Angela NjamiNoudou Hugues Romeo Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Laboratorio di Tecnologie Aimi Alessio meccaniche ed applicazioni Tecnologie e Tecniche di Installazione Brusatassi e di Manutenzione Matteo Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni Laboratorio di Tecnologie elettricoelettroniche e applicazioni Laboratorio di Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione Laboratori Tecnologici Ed Esercitazioni Scienze Motorie e Sportive Religione Cattolica o Attività Alternative Sostegno (Area Scientifica) Docente Classe IV A.S.2014/2015 Guido Angelo Canevari Daniela Bussolati Elisabetta Classe V A.S.2015/2016 Santi Angela Michela Bonelli Mantelli Gianluca Larini Alessia Larini Alessia Aimi Alessio Oberti Venanzio Boni Flavio Sartor Alessandro Terzo Raffaele Sartor Alessandro Terzo Raffaele Manici Pietro Rateo Maurizio Branchi Mauro Serventi Stefano Lari Egidio Bolzoni Francesco Serventi Stefano Esposito Agostino Branchi Mauro Serventi Stefano Branchi Mauro Carli Andrea Carli Andrea Carli Andrea Cavalli Federica Benvenuti Giancarlo -6- Vacca Davide De Nobile Davide – Godino Massimo 3. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 3.1. Elenco degli alunni Cognome e nome 1 Ceravolo Giuseppe 2 Daiu Shkelzen 3 Errico Francesco 4 Manini Anthony 5 Piazza Matteo 6 Pioli Mattia 7 Ratti Giorgio 8 Sendrea Adrian 9 Signorelli Floro 10 Zrimba Rolloangecatherine 3.2. Andamento didattico della classe nel triennio Classe IIIa.s. 2013-2014 IV a.s.2014-2015 V a.s.2015-2016 Iscritti di cui nuovi ingressi Con sospensione del giudizio1 Ammessi alla classe successiva 13 10 10 0 0 0 6 0 --- 11 10 --- di cui trasferiti ad altra scuola o classe 0 0 --- 3.3. Osservazioni generali sulla classe La classe risulta composta da dieci studenti, tutti provenienti da un’unica classe quarta. La composizione della classe risulta essere eterogenea in quanto gli alunni sono diversi sia per le conoscenze in loro possesso che per le abilità, le attitudini, le motivazioni e il bagaglio culturale che ciascuno di loro possiede. 1 ai sensi del D.M. 80 del 3/10/2007 e dell’O.M. n. 92 del 5/11/2007 -7- Nella classe è presente uno studente certificato ai sensi della legge 104 per il quale è stata svolta una Programmazione differenziata e redatta una relazione (vedasi all. n.7 ) in base alla L.104/92 e ICD10 (omiss) ed uno studente con diagnosi DSA. Per lo studente DSA, con diagnosi di DISTURBO SPECIFICO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTUA, e per il quale è stato predisposto il PDP( Piano Didattico Personalizzato ), riportiamo sinteticamente le misure adottate. • Spiegazioni supportate con mappe concettuali, schemi, grafici, tabelle • Testo delle prove di verifica presentato con un carattere di stampa più leggibile • Tempi più lunghi per l’effettuazione delle prove di verifica con eventuale riduzione di richieste nell’ambito degli obbiettivi disciplinari previsti per la classe • Utilizzo durante le verifiche di strumenti compensativi e dispensativi concordati STRUMENTI COMPENSATIVI • • Tabelle con formulari Calcolatrice STRUMENTI DISPENSATIVI • • • • Lettura ad alta voce Scrittura sotto dettatura Studio mnemonico Tempi standard • Organizzazione di interrogazioni programmate • Compensazione con prove orali di compiti scritti ritenuti non adeguati • Valutazioni più attente ai contenuti che alla forma METODOLOGIE CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concorda con la famiglia: • Compiti a casa PATTO CON LA FAMIGLIA • -8- Utilizzo a casa degli strumenti compensativi Dei suddetti alunni si allegano in forma riservata le relazioni di presentazione all'esame di stato. Il percorso degli studenti di questa classe è stato caratterizzato da una discontinuità didattica dovuta sia alla mancanza di docenti per alcuni periodi dell’anno sia al cambio di docenti da un anno scolastico a quello successivo. Ciò ha provocato sicuramente dei disagi che hanno influito negativamente sul rendimento scolastico degli alunni. Tuttavia, il livello di conoscenze minimo prefissato come obbiettivo è stato in generale raggiunto dalla totalità degli alunni e la preparazione della classe va considerata nel complesso accettabile, in quanto gli alunni si sono impegnati progressivamente raggiungendo una preparazione sostanzialmente apprezzabile. Alcuni di essi sono emersi nel quadro generale della classe, raggiungendo discreti livelli di preparazione. Dal punto di vista disciplinare gli alunni hanno mantenuto un comportamento sostanzialmente corretto nei confronti degli insegnanti e dei compagni. -9- 4. SINTESI DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 4.1. Finalità generali del corso di studi Il corso di studi di indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” con curvatura “Elettrico-Elettronico” è finalizzato a formare un operatore tecnico che possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità. 4.2. Piano degli studi di Manutenzione e Assistenza Tecnica Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: - controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente; - osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; - organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; - gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; - reperire e interpretare documentazione tecnica; - assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; - agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità. - 10 - Quadro orario 4.3. Scelta dei contenuti Relativamente ai contenuti trattati e agli obiettivi di base raggiunti dalla classe nelle singole discipline si rimanda ai programmi allegati al documento. - 11 - 4.4. Metodi e strumenti x x x x x x - 12 - x x x Tecnologie ElettricoElettroniche ed Applicazioni x x Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Lingua Inglese x x Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Matematica Complementi Lezione frontale Lezione partecipata/Discussione guidata Lavoro di gruppo Esercitazione Strumenti multimediali Laboratori Storia MODALITÀ Lingua e Letteratura Italiana Si riassumono nella seguente tabella le metodologie didattiche prevalentemente adottate. x x x x x x x x x x x x x x x 4.5. Attività di recupero, sostegno e approfondimento Sono state svolte varie attività di recupero delle insufficienze e sostegno all'apprendimento sia dei contenuti che delle competenze, disciplinari e trasversali, in particolare: Recupero in itinere Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Tecnologie ElettricoElettroniche ed Applicazioni x x x x x x x x x x x x x x Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Lingua Inglese Matematica Complementi STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI Storia Modalità di verifica degli apprendimenti Lingua e Letteratura Italiana 4.6 Interrogazione lunga Interrogazione breve x x Produzione di testi scritti x x x x x x Problema x Questionario a risposta singola x Questionario a risposta multipla Relazione Esercizio o prova pratica x x x x Osservazione sistematica Verifica sommativa x x - 13 - x 4.7 Attività di orientamento, partecipazione a progetti scolastici, visite guidate e viaggi d’istruzione Nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, al fine di completare l’offerta formativa, sono state concordate varie attività curricolari ed extracurricolari: Attività di orientamento Classe Attività Studenti coinvolti Partecipazione a progetti scolastici Classe V a.s. 2015-2016 Progetto Colletta Alimentare Descrizione Volontariato: Banco Colletta Alimentare Studenti coinvolti Tutta la classe Alternanza scuola-lavoro: Il percorso di Alternanza Scuola Lavoro è stato attivato per l’intera classe per tre anni consecutivi (2012 – 2013 / 2013 – 2014 / 2014 – 2015), ciascun anno con una durata di tre settimane, come da schema riassuntivo seguente: Alternanza scuola-lavoro, della durata di tre settimane (tutti gli studenti durante la classe IV), con le seguenti collocazioni A.S. 2014 - 2015 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ALUNNO/A CERAVOLO GIUSEPPE DAIU SHKELZEN ERRICO FRANCESCO MANINI ANTHONY PIAZZA MATTEO PIOLI MATTIA RATTI GIORGIO SENDREA ADRIAN SIGNORELLI FLORO ZRIMBA ROLLOANGECATHERINE DITTA REFRIGROUP BAIOCCHI TECNOLOGIE (impianti elettrici) BAIOCCHI TECNOLOGIE (impianti elettrici) RIPARAZIONI AUTO CERATI DELTACLIMA S.a.s. (impianti idraulici) FERRETTI LIVIO (impianti elettrici) AUTOCARROZZERIA RICCO’ S.n.c. SISTEMI ELETTRICI AUTOSAL SRL (Concessionaria Toyota) ELETTROIMPIANTI LANGHIRANESE S.n.c. Visite guidate e viaggi d’istruzione: visita guidata in Liguria alle Cinque Terre: Monterosso - 14 - 4.8 Simulazioni delle prove Simulazione I PROVA Lingua e letteratura italiana DATA 02/04/2016 TIPOLOGIA Prova ministeriale maturità 2013 Prova ministeriale maturità 2015 30/04/2016 DURATA 5 ore 5 ore Simulazione II PROVA Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione DATA 05/04/2016 10/05/2016 DURATA 5 ore 5 ore Simulazione III PROVA DATA TIPOLOGIA MATERIE Lingua Inglese-Matematica07/04/2016 B: quesiti a risposta singola Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni- Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Lingua Inglese-Matematica12/05/2016 B: quesiti a risposta singola Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni- Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Simulazione COLLOQUIO DATA Prevista per il - 15 - DURATA 1,5 ore 3 ore 5. CRITERI DI VALUTAZIONE E ATTRIBUZIONE DEI CREDITI 5.1. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi e debitamente documentate. Nell’attribuzione del credito scolastico si tiene conto delle disposizioni vigenti (DPR 22 giugno 2009, n. 122 art. 6. comma 2). Ai fini dell’attribuzione concorrono: la media dei voti di ciascun anno scolastico, il voto in condotta, l’assenza o presenza di debiti formativi, secondo la seguente tabella TABELLA A D.M. 99/2009 - CREDITO SCOLASTICO - Candidati interni Media dei voti M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 Credito scolastico (Punti) I anno (classe 3a) II anno (classe 4a) III anno (classe 5a) 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 L’integrazione dei crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive), avviene secondo le indicazioni approvate dalla delibera del Collegio dei Docenti n°1 del 04/04/2016. In sede di scrutinio per ciascun studente compilato il registro elettronico alla voce Credito scrutinio. - 16 - 5.2. Criteri generali per la valutazione Tabella di valutazione e di corrispondenza tra voti in decimi, quindicesimi, trentesimi, Voto (/10) Voto (/15) Voto (/30) INDICATORI CONOSCENZE Conoscenze gravemente errate Conoscenze gravemente lacunose ed errate 1 1 3 2 2-3 4-7 3 4-5 8-10 Conoscenze lacunose ed errate 4 6 11-12 Conoscenze lacunose 4 1/2 7 13-14 Conoscenze carenti 5 8 15-16 Conoscenze superficiali e incomplete 5 1/2 9 17-18 Conoscenze dei livelli di base con incertezze 6 10 20 Conoscenze dei livelli di base 6 1/2 11 21 Conoscenze adeguate dei livelli di base 7 11.5 22 Conoscenze discrete, se guidato sa approfondire. 7 1/2 12 23-24 Conoscenze discrete, se guidato sa approfondire. 8 13 25-26 Conoscenze buone, compie qualche approfondimento autonomo. 9 14 27-28 Conoscenze ottime con approfondimento autonomo 10 15 29-30 Conoscenze ottime, complete, ampie e approfondite. - 17 - ABILITA' e COMPETENZE Gravemente carenti Non si orienta, l’esposizione non è coerente. Non riesce ad applicare le conoscenze di base, anche se guidato. Compie analisi errate, non sintetizza, esposizione molto stentata. Applica le conoscenze di base solo se guidato, commette gravi errori, compie analisi lacunose, sintesi incoerenti, esposizione carente. Applica con scarsa autonomia, le conoscenze di base anche se con gravi errori. Applica parzialmente le conoscenze di base, con errori ed improprietà di linguaggio. Analisi parziali, sintesi imprecise. Applica le conoscenze di base con qualche incertezza, interpreta semplici informazioni. L’esposizione è semplice ma sostanzialmente corretta. Analisi parziali, sintesi imprecise. Difficoltà nel gestire semplici situazioni nuove. Applica correttamente le conoscenze di base, interpreta correttamente semplici informazioni. Analizza e gestisce correttamente problemi di base, la sintesi è consequenziale. L’esposizione è semplice ma corretta. Applica correttamente le conoscenze, interpreta, analizza e gestisce correttamente le informazioni. L’esposizione è semplice ma corretta. Applica autonomamente le conoscenze con qualche imperfezione. L'esposizione è corretta ed è in grado di cogliere le implicazioni traendone, se guidato, sintesi coerenti. Applica autonomamente le conoscenze con proprietà di linguaggio. L'esposizione è corretta ed è in grado di cogliere le implicazioni traendone, se guidato, sintesi coerenti. Applica autonomamente le conoscenze, anche a problemi complessi, coglie implicazioni e compie correlazioni, con qualche imprecisione, ma con buona proprietà linguistica. Applica in modo autonomo e completo, anche a problemi complessi, le conoscenze; compie correlazioni esatte e analisi approfondite, esposizione fluida con utilizzo del linguaggio specifico. Applica in modo autonomo e articolato le conoscenze a problemi complessi, sa rielaborare, approfondire in modo critico situazioni complesse esposizione fluida con lessico ricco e appropriato. 6. FIRME DEI DOCENTI DOCENTE MATERIA Santi Angela Lingua e letteratura italiana / Storia Bonelli Michela Matematica Complementi Mantelli Gianluca Lingua Inglese Larini Alessia Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Oberti Venanzio Laboratorio di Tecnologie meccaniche ed applicazioni Terzo Raffaele Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione / Tecnologie ElettricoElettroniche ed Applicazioni Lari Egidio Laboratorio di Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni Esposito Agostino Laboratorio di Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione Branchi Mauro Laboratori Tecnologici Ed Esercitazioni Riccò Mauro Scienze Motorie e Sportive Sorrentino Rosa Religione Cattolica o Attività Alternative Godino Massimo (Area Sostegno(Area Scientifica) Scientifica) - 18 - FIRMA 7. ELENCO DEGLI ALLEGATI Allegato n. 1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 1.10 2 2.1 2.2 Descrizione Documentazioni Conclusive di Materia Lingua e letteratura italiana Storia Matematica Complementi Lingua Inglese Tecnologie Meccaniche ed Applicazioni Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni Laboratori Tecnologici Ed Esercitazioni Scienze Motorie e Sportive Religione Cattolica o Attività Alternative Testi delle simulazioni di terza prova 3 Griglia per la valutazione della prima prova scritta (Italiano) 4 5 Griglia per la valutazione della seconda prova scritta Griglia per la valutazione della terza prova scritta 6 Griglia per la valutazione del colloquio orale 7 Relazione di presentazione in base alla L.104/92 e ICD10 (omiss) Programmazione differenziata - 19 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia - relazioni finali 1.1 Docente Materia Classe Prof.ssa Angela Santi Italiano 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) La classe ha dimostrato di seguire con sufficiente attenzione la programmazione disciplinare, e non è stato necessario rallentare il ritmo didattico intrapreso dall'insegnante. In adozione 'Letteratura Terzo Millennio', Loescher. 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni – utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le varie esigenze comunicative – interagire in contesti di vita e professionali, per concertare, per negoziare, per acquisire capacità di lavorare in gruppo e in contesti operativi diversi, per risolvere problemi, per proporre soluzioni, per sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione e comunicazione – individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di teamworking più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento – redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali – utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete - 20 - 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione Cap. 4: Le avanguardie. Cap. 7: Gabriele D'annunzio. Vita e opere. Cap. 8: Giovanni Pascoli. Vita e opere. Cap. 9: Giuseppe Ungaretti. Vita e opere. Cap. 10: Luigi Pirandello. Vita e opere. Lettura integrale di “Così è, se vi pare”. Cap. 11: Italo Svevo. Vita e opere. Lettura di brani tratti da 'La coscienza di Zeno'. Cap. 12-13: Letteratura nell'età dei Totalitarismi. Lettura di brani tratti da Vittorini, Croce, Orwell. Cap. 14: Letteratura della Resistenza. Lettura di brani tratti da Calvino, Viganò. Cap. 15: Primo Levi. Vita e opere. Lettura di brani tratti da 'Sommersi e Salvati'. Visione del film 'La tregua'. Cap. 17: Umberto Saba. Vita e opere. Lettura di alcune liriche dal 'Canzoniere'. Cap. 18: Eugenio Montale. Vita e opere. Lettura di alcune liriche dal 'Ossi di seppia'. Scrittura del curriculum vitae nel formato Europass. Riflessione sulle tipologie di prima prova all'esame di stato. 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni Cap. 19: Beppe Fenoglio. Vita e opere. Produzione della tesina per il colloquio dell'esame di stato. 5. Data e firma del docente 13/05/2016 - 21 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia - relazioni finali 1.2 Docente Prof.ssa Angela Santi Materia Storia Classe 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) La classe ha dimostrato di seguire con sufficiente attenzione la programmazione disciplinare, e non è stato necessario rallentare il ritmo didattico intrapreso dall'insegnante. In adozione 'Il tempo e le cose', Laterza. 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni – riconoscere nell’evoluzione dei processi dei servizi l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale – comprendere le implicazioni etiche, sociali scientifiche, produttive economiche, ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali ed artistiche – essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale – problematizzare, formulare domande e ipotesi interpretative, risolvere problemi, a dilatare il campo delle prospettive ad altri ambiti disciplinari e a contesti locali e globali e, infine, reperire le fonti per comprendere la realtà dei contesti produttivi e le loro relazioni in ambito nazionale, europeo e internazionale – correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento – riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo - 22 - 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione Cap. 1. Sviluppo e crisi. Cap. 2. L'età giolittiana. Cap. 3. Prima Guerra Mondiale. Cap. 4. La Rivoluzione russa e la nascita dell'Urss. Cap. 5. La crisi degli imperi coloniali. Cap. 6. Il declino europeo e il primato americano. Cap. 7. La crisi del 1929 negli Stati Uniti e in Europa. Cap. 8. Il fascismo in Italia. Cap. 9. La Germania dalla crisi al nazismo. Cap. 10. L'Urss di Stalin. Cap. 11. La Seconda Guerra Mondiale. Cap. 12. Il Mondo diviso. Cap. 13. L'Italia ricostruita. Cap. 14. Dalla Guerra Fredda alla coesistenza pacifica. Visione del film 'La vita è bella' e 'Salvate il soldato Ryan'. 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni Cap. 15. Le trasformazioni in Asia e in America Latina. 5. Data e firma del docente 13/05/2016 - 23 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia - relazioni finali 1.3 Docente Materia Classe Prof.ssa Michela Bonelli Matematica 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) La classe 5^C, indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica, risulta composta da dieci studenti, tutti provenienti da un’unica classe quarta. La composizione della classe risulta essere eterogenea in quanto gli alunni sono diversi sia per le conoscenze in loro possesso che per le abilità, le attitudini, le motivazioni e il bagaglio culturale che ciascuno di loro possiede. Il gruppo classe ha dimostrato un comportamento disciplinare corretto permettendo il regolare svolgimento del programma da parte dell’insegnante. I ragazzi hanno seguito le lezioni con generale assiduità di frequenza; la partecipazione è stata, in genere, sufficientemente attiva e propositiva anche se non sempre si è tradotta in impegno concreto e metodico. Lo studio individuale, per la maggioranza degli allievi, è stato alterno e discontinuo, essenzialmente determinato da un metodo di lavoro, sia in classe che a casa, disordinato e poco approfondito: infatti, le aspettative sui risultati raggiunti da parte di alcuni studenti erano sicuramente superiori. L’eterogeneità del livello di preparazione degli studenti, in parte, è da attribuirsi alla mancanza di continuità didattica in diverse discipline, tra cui matematica, nel corso del primo periodo didattico, ovvero nei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre. Per quanto riguarda l’insegnamento della matematica, l’attività didattica è ripresa regolarmente nel mese di gennaio secondo i tempi, i contenuti e gli obiettivi previsti nel Piano di Lavoro preparato dalla docente solo dopo aver valutato attentamente il livello di preparazione della classe e preso visione degli argomenti fino a quel momento trattati: per tale ragione, è emersa la necessità di programmare fasi di recupero delle situazioni valutate insufficienti e di effettuare azioni di ripasso, ripetizione e consolidamento dei concetti principali, con conseguente rallentamento della programmazione didattica. D’altro canto, l’esiguo numero degli studenti nella classe ha permesso di rafforzare il rapporto docente-alunno, sia favorendo il dialogo in un’ottica metacognitiva, sia permettendo in varie occasioni agli studenti stessi di rendersi conto dei propri limiti e di chiedere ulteriori spiegazioni e ripassi che, seppur individualizzati, potessero essere di aiuto a tutti. Il profitto degli studenti può essere suddiviso in tre gruppi: il primo, composto da un gruppo ristretto di studenti ha dimostrato impegno, interesse e partecipazione abbastanza regolari conseguendo un buon profitto in rapporto agli obiettivi prefissati; un secondo gruppo ha lavorato in modo più irregolare e disattento raggiungendo nel complesso una preparazione sufficiente/discreta; infine un terzo piccolo gruppo presenta una preparazione più incerta dovuta nella maggior parte a lacune di base e in parte ad un impegno discontinuo nello studio. Ogni volta che si è dovuto affrontare un nuovo argomento è stato importante verificare se la classe possedeva i prerequisiti per una piena comprensione e, in caso contrario, è stato necessario - 24 - procedere a colmare le eventuali lacune. Si è cercato di coinvolgere attivamente la classe alla lezione invitandoli a svolgere esercizi alla lavagna. Naturalmente è stato fatto largo uso di esercizi di tipo applicativo, sia per consolidare le nozioni apprese dagli alunni, sia per fare acquisire loro una maggiore padronanza di calcolo. Gli studenti si sono impegnati nello svolgere individualmente gli esercizi scritti alla lavagna rafforzando la loro preparazione e dando la possibilità all'insegnante di porre rimedio immediatamente ad eventuali difficoltà. L'azione didattica si è avvalsa di strumenti tradizionali quali libri di testo, lavagna e fotocopie. Il programma didattico è costituito dai seguenti argomenti: ripasso sugli elementi essenziali dei programmi degli anni precedenti, disequazioni, introduzione allo studio di funzione (dominio, segno, limiti e derivate), determinazione dei punti di massimo, minimo (relativi e assoluti) e dei punti di flesso, ricerca degli asintoti. Entro la fine dell’anno scolastico si consolideranno le conoscenze relative agli ultimi argomenti svolti e si affronterà, come consolidamento, la costruzione del grafico di semplici funzioni. Il tempo rimanente sarà dedicato al ripasso. I criteri e gli strumenti di valutazione sono state di tipo formativo e sommativo. Le prime sono state svolte in itinere mediante domande dal posto ed esercizi alla lavagna ed hanno concorso, insieme alle sommative, alla valutazione complessiva dello studente. Attraverso le verifiche formative si è cercato di accertare l’acquisizione delle singole conoscenze e si è intervenuto tutte le volte che il processo di apprendimento lo richiedeva. La valutazione tiene conto non solo degli obiettivi cognitivi raggiunti, ma anche dell’impegno, della collaborazione, della serietà nel lavoro e nel comportamento e della partecipazione dei singoli allievi. Oltre alle consuete verifiche scritte ed orali, per abituare gli allievi ad affrontare l’Esame di Stato, sono stati loro proposti quesiti a trattazione sintetica e a risposta singola degli argomenti nell’ambito delle simulazioni della terza prova scritta. 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in relazione a: • CONOSCENZE: definizione di funzione, classificazione delle funzioni, definizione di dominio e codominio, definizione di funzione costante, crescente e decrescente, concetto di limite, definizione di derivata e sua interpretazione geometrica, definizione di asintoto, grafico delle funzioni più note; • COMPETENZE: calcolare il dominio di una funzione, verificare se una funzione è crescente o decrescente, trovare le coordinate dei punti di intersezione di una funzione con gli assi cartesiani, leggere alcune caratteristiche di una funzione (dominio, codominio, intersezione con gli assi, crescenza/decrescenza, punti di massimo e di minimo, flessi, intervalli di positività/negatività, asintoti e limiti agli estremi del dominio) a partire dal suo grafico, saper disegnare il grafico di una funzione polinomiale intera e razionale fratta; • CAPACITÀ: esporre con precisione il proprio pensiero in forma semplice, appropriata e corretta; utilizzare le informazioni ed elaborarle mediante gli strumenti specifici della matematica; saper organizzare i concetti e le nozioni apprese in modo da utilizzarle nello svolgimento di un problema o esercizio. - 25 - 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione • Concetto di funzione matematica: dominio di esistenza, codominio, segno, zeri, monotonia di una funzione; determinazione approssimata degli zeri di un polinomio; determinazione dominio, intersezioni con gli assi, segno di funzione razionali (intere e fratte) e di funzioni irrazionali intere. • Monotonia, punti stazionari, massimi, minimi e punti di flesso di una funzione: definizione di monotonia, punti stazionari (massimi e minimi); retta tangente al grafico di una funzione anche come binomio approssimante. • Calcolo infinitesimale (limiti, derivate, studio di funzione): derivate di funzioni razionali intere e fratte; significato geometrico e fisico della derivata; teoremi delle funzioni continue; teoremi delle funzioni derivabili; studio di funzione (dominio, intersezione con gli assi, studio del seno e calcolo dei limiti agli estremi del dominio); calcolo derivate di funzioni utilizzando le regole di derivazione; Interpretazione geometrica della derivata di una funzione; distinzione tra funzioni continue e non continue; calcolo del limite di una funzione razionale e interpretazione geometrica del risultato: asintoti orizzontali e verticali; flessi orizzontali e verticali. 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni • Lo studio di una funzione: dalle caratteristiche di una funzione al suo grafico; dal grafico di una funzione alle sue caratteristiche. • Statistica descrittiva: frequenza assoluta, frequenza relativa; distribuzione di frequenze; indici di posizione centrale (media, moda e mediana); indici di variabilità (varianza e scarto quadratico medio); concetto di interpolazione, regressione e correlazione. 5. Data e firma del docente 13/05/2016 - 26 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia - relazioni finali 1.4 Docente Materia Classe Prof. Gianluca Mantelli Inglese 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) Il livello medio raggiunto dalla classe può considerarsi discreto con alcuni alunni che hanno raggiunto livelli più elevati e altri che mostrano difficoltà. Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe, relativamente alle capacità di ciascuno. L’attività didattica non ha subito notevoli rallentamenti, nonostante le incertezze nella preparazione di base di alcuni alunni, in qualche caso piuttosto gravi. 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni Conoscenze • Strategie di comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, in particolare riguardanti il settore d’indirizzo. • Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro. • Aspetti socio-culturali della lingua inglese e del linguaggio specifico di settore. • Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici. Abilità • Utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale in relazione agli elementi di contesto. • Comprendere idee principali, elementi di dettaglio e punto di vista in testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro. • Comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi, riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro. • Utilizzare le tipologie testuali tecnico-professionali di settore, rispettando le costanti che le caratterizzano. • Utilizzare lessico e fraseologia di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata. • Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in inglese relativi all’ambito di studio e di lavoro e viceversa. • Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale. - 27 - 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione Libro di testo: HIGH TECH. ENGLISH FOR MECHANICAL TECHNOLOGY, ELECTRICITY, ELECTRONICS AND TELECOMMUNICATIONS. Editrice San Marco Oltre al libro di testo sono stati utilizzati CD per effettuare ascolti, fotocopie di altri testi e dispense in formato digitale caricati nella sezione DIDATTICA del registro elettronico; uso di Internet e della lavagna multimediale. Argomenti di microlingua Module 1 Energy and matter Step 1. What is phisics? Step 2. What is matter? Step 3. States of matter Step 4. Changes in the states of matter Step 5. What is energy? Step 6. The atom Step 7. The periodic table Module 2 Mechanics and Machines Step 1. Mechanical technology Step 2. Materials and their properties Step 3. Machine tools Step 4. An important machine tool: the central lathe Step 5. Metal working: hot forming process Step 6. Metal working: cold forming processes Module 3 Engine and vehicles Step 1. The invention of the Automobile The Industrial Revolution and the assembly line Step 2. The Four-Stroke Internal-Combustion Engine Step 3. The Diesel Engine Step 4. The Hydrogen Engine Step 5. Engine Subsystems. - 28 - Step 7. Motorcycles Module 4 Exploring electricity Step 1. Electricity Argomentigrammaticali • Present Simple • Present Continuous • Past simple (regular and irregular verbs) Funzionilinguistiche • Common Expressions used to express one's opinion • Moving Around the City • How to write a Curriculum Vitae • Asking and giving directions 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni •Step 2 Magnetism •Step 3 Electromagnetism •Future (will – be going to – ing) 5. Data e firma del docente 13/05/2016 - 29 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia- relazioni finali 1.5 Docenti Materia Classe Prof.ssa Alessia Larini Prof. Oberti Venanzio(Laboratorio) Tecnologie meccaniche e applicazioni 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) I ragazzi hanno seguito le lezioni con generale assiduità di frequenza, interesse ed attenzione nel complesso appena sufficienti; la partecipazione è stata, in genere, propositiva anche se non si è tradotta in impegno concreto e metodico. Nella classe sono presenti alcuni ragazzi di origine straniera ma non presentanti difficoltà linguistiche per cui non si sono riscontrati problemi per quel che riguarda l’approccio alla disciplina. Non sempre gli alunni di questa classe hanno seguito con regolarità le proposte di lavoro indicate dall’insegnante. Lo studio domestico per la maggior parte degli alunni è piuttosto scarso se non assente anche a causa di alcune lacune non ancora del tutto superate. I risultati conseguiti sono quindi appena sufficienti, sempre comunque adeguati all’impegno profuso. Il programma si è potuto svolgere con sufficiente regolarità, secondo i tempi, previsti nel piano di lavoro di settembre cercando di minimizzare i contenuti ai concetti base a causa di difficoltà presentate dalla maggior parte dei ragazzi. Anche durante il corso dell’anno sono stati rispettati i periodi di recupero stabiliti dalla scuola consentendo agli alunni di programmare ulteriori verifiche. 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni - Conoscere le principali caratteristiche dei fluidi e le leggi legate all’idrostatica e all’idrodinamica; - Conoscere il funzionamento delle principali macchine a fluido; macchine operatrici e motrici; - Conoscere le trasformazioni fondamentali dei gas ideali e i principi della termodinamica. - Sapere effettuare una valutazione del ciclo di vita di un prodotto e la relativa affidabilità. - 30 - 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione I. II. OLEODINAMICA Principali caratteristiche dei fluidi; massa volumica, peso specifico, densità e relative unità di misura nel S.I. Leggi dell’idrostatica e idrodinamica: legge di Stevino, principio dei vasi comunicanti, Teorema di Bernoullì nel caso ideale e reale. MACCHINE IDRAULICHE Turbine idrauliche: nomenclatura degli organi costituenti le turbine e relativo principio di funzionamento; distinzione tra turbine ad azione e a reazione. Pompe idrauliche: generalità sulle pompe idrauliche, concetto di prevalenza e perdite di carico; applicazione di pompe in impianti idraulici. III. TERMODINAMICA Equazione di stato dei gas perfetti: particolarizzazione di quest’ultima relativamente ad una trasformazione isocora, isobara e isoterma. Principi della termodinamica. IV. AFFIDABILITA’ E MANUTENZIONE V. Ciclo di vita di un prodotto e relativa affidabilità LABORATORIO AutoCAD: principali comandi, utilizzo di layer, proiezioni ortogonali di pezzi meccanici. 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni Ripasso di quanto svolto fino a questo momento. 5. Data e firma del docente 13/05/2016 - 31 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia - relazioni finali 1.6 Docente Materia Classe Terzo Raffaele Esposito Agostino(Laboratorio) Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) La classe è composta da 10 alunni e dal punto di vista del profitto realizzato, del senso di responsabilità e dell’impegno può essere riguardata come costituita da due gruppi. Un primo gruppo abbastanza attento e interessato agli argomenti trattati e un secondo gruppo con un atteggiamento di scarso interesse verso la disciplina e alle attività svolte. Tuttavia, sotto l’aspetto comportamentale tutti gli alunni si sono dimostrati corretti, consentendo il regolare svolgimento delle lezioni. Nonostante le notevoli difficoltà incontrate da parte del docente per cercare di porgere la materia nel modo più semplice e intuitivo possibile, gli obbiettivi minimi sono stati raggiunti. Il livello di conoscenze minimo prefissato come obbiettivo è stato in generale raggiunto da quasi tutti gli alunni, anche se, come evidenziato nella presentazione della classe, essendo presenti gruppi di studenti con diversi livelli di interesse verso la materia, le competenze acquisite risultano non uniformemente distribuite; per quanto riguarda le capacità, si è osservato che un gruppo di alunni è in grado di affrontare in maniera completamente autonoma quesiti posti dall’insegnante. La preparazione della classe tuttavia va considerata nel complesso accettabile, in quanto gli alunni hanno progressivamente acquisito una preparazione sostanzialmente apprezzabile: ciò, più evidente in alcuni discenti, ha permesso a questi ultimi di emergere nel quadro generale della classe e quindi di raggiungere discreti livelli di preparazione. Lo svolgimento del programma, come già evidenziato nei precedenti consigli di classe ha subito rallentamenti a causa delle carenze nelle conoscenze che gli studenti hanno nelle materie tecniche , da un lato dovute alla mancanza di continuità didattica( mancanza del docente o cambio di più docenti nell’arco dell’anno scolastico), dall’altro all’impegno e alla partecipazione non sempre adeguati nelle varie attività svolte. Il programma , tuttavia, è stato svolto con sviluppo graduale e con semplicità, secondo le esigenze degli alunni, impostando le lezioni in maniera motivante, ribadendo più a lungo i punti di maggior rilievo e facendo continui richiami a nozioni precedenti, per dare stabilità agli argomenti che potessero risultare difficili. Le lezioni, svolte quasi sempre alla presenza dell’intera classe, sono state frontali con l’utilizzo del materiale didattico(fotocopie, appunti e libri ) e, in prospettiva alla preparazione dell’esame di maturità, interattive per la risoluzione di problemi applicativi. Inoltre, le lezioni sono state arricchite con esercitazioni numeriche, svolte in classe dall'insegnante con la partecipazione degli alunni. - 32 - 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni Gli obiettivi minimi specifici della disciplina fissati nella programmazione annuale e in previsione dell’esame di stato sono stati raggiunti da tutti gli alunni. Naturalmente l’assimilazione dei contenuti è stata disomogenea, soprattutto in funzione dei diversi livelli di interesse e di applicazione. Il livello della preparazione raggiunto è per qualche alunno buono, per alcuni discreto e per la restante parte sufficiente. 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione MODULO 1 Reti di comunicazioni • Generalità sui segnali • Il modello ISO/OSI • Tipologia di reti di comunicazioni • Componenti utilizzati in una rete di comunicazioni • Vantaggi delle reti a BUS MODULO 2 Sistemi automatici • • • • • • • • • • • • Sistemi LTI( lineari e tempo invarianti) Legame ingresso uscita nei sistemi LTI Trasformata di Laplace. Trasformate di funzioni elementari e antitrasformata Dominio del tempo e dominio della frequenza Definizione di F.d.T (funzione di trasferimento) di un sistema LTI FdT e impulso unitario Poli e zeri di una FdT. Ordine di un sistema Schema a blocchi di sistemi LTI interconnessi. La retroazione Risposta in frequenza e FdT Stabilità dei sistemi Sistemi di controllo: controllo ad anello aperto e ad anello chiuso Analisi frequenziale di un sistema: Diagrammi di Bode MODULO 3 Aspetti applicativi dei Motori Asincroni Trifase • • • Avviamento di un MAT. Commutazione stella-triangolo. Autotrasformatore. Generalità sulla regolazione di velocità. Inverter per la regolazione della velocità Manutenzione e Guasti di un MAT - 33 - MODULO 4 Disturbi elettromagnetici • • • • • • • • • • Introduzione ai disturbi elettromagnetici: La direttiva europea 2004/108 Compatibilità elettromagnetica(EMC). Immunità ed emissione di disturbi Disturbi condotti e disturbi radiati Rifermenti normativi Disturbi provocati dagli azionamenti di potenza Apparati sensibili e molto sensibili ai disturbi elettromagnetici Tipologie di disturbi. Disturbi di rete. Disturbi simmetrici e asimmetrici Propagazione dei disturbi: Irradiazione diretta, propagazione per accoppiamento a terra Disturbi prodotti da inverter: Armoniche di bassa frequenza e disturbi ad alta frequenza trasmessi per irradiazione Accorgimenti per contenere i disturbi elettromagnetici. Scelta del Cablaggio: cavi schermati, adeguata posa dei cavi, messa a terra 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni MODULO 5 Sicurezza sul lavoro in ambiti specifici • • • • • • Infortuni sul lavoro Rischio e pericolo La valutazione dei rischi Rischio elettrico Norme per l’esecuzione di lavori elettrici Attrezzi e dispositivi di protezione per lavori elettrici MODULO 6 Documentazione tecnica, appalto delle opere • • • • Scrittura di una relazione tecnica Manuali di istruzione Computo metrico e analisi dei prezzi Progetto, appalto e collaudo ATTIVITA’ DI LABORATORIO (Prof. Esposito Agostino) • Realizzazione e montaggio di un cavo di rete UTP (Unshielded Twisted Pair)RJ45 CAT5 secondo le specifiche EIA/TIA-568B diretto e cross con relativo test di funzionalità • Presentazione della scheda elettronica di prototipazione Arduino UNO e dell’IDE (Integrated Development Enviroment). Caratteristiche dell’hardwaree applicazioni possibili. Struttura di un programma e caricamento sulla scheda • Utilizzo dei pin di output per l’accensione di uno o più led. Variazione dei parametri di accensione( tempo di ritardo e sequenza) Accensione comandata di uno o più led tramite un pulsante. Antirimbalzo (debouncing) hardware e software. • - 34 - • Utilizzo dei pin di input/output analogici. Il PWM(Pulse Width Modulation) con Arduino. • Acquisizione di un segnale di temperatura e umidità e controllo della velocità di una ventola. • Comunicazione bluetooth con Arduino tramite il modulo hardware HC05 • Costituzione di gruppi di lavoro per la realizzazione di un modello in scala di un impianto controllato tramite Arduino da presentare come lavoro all’esame finale Data e firma del docente 13/05/2016 - 35 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia- relazioni finali 1.7 Docenti Materia Classe Terzo Raffaele Lari Egidio (Laboratorio) Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) La classe è composta da 10 alunni e dal punto di vista del profitto realizzato, del senso di responsabilità e dell’impegno può essere riguardata come costituita da due gruppi. Un primo gruppo abbastanza attento e interessato agli argomenti trattati e un secondo gruppo con un atteggiamento di scarso interesse verso la disciplina e alle attività svolte. Tuttavia, sotto l’aspetto comportamentale tutti gli alunni si sono dimostrati corretti, consentendo il regolare svolgimento delle lezioni. Nonostante le notevoli difficoltà incontrate da parte del docente per cercare di porgere la materia nel modo più semplice e intuitivo possibile, gli obbiettivi minimi sono stati raggiunti. Il livello di conoscenze minimo prefissato come obbiettivo è stato in generale raggiunto da quasi tutti gli alunni, anche se, come evidenziato nella presentazione della classe, essendo presenti gruppi di studenti con diversi livelli di interesse verso la materia, le competenze acquisite risultano non uniformemente distribuite; per quanto riguarda le capacità, si è osservato che un gruppo di alunni è in grado di affrontare in maniera completamente autonoma quesiti posti dall’insegnante. La preparazione della classe tuttavia va considerata nel complesso accettabile, in quanto gli alunni hanno progressivamente acquisito una preparazione sostanzialmente apprezzabile: ciò, più evidente in alcuni discenti, ha permesso a questi ultimi di emergere nel quadro generale della classe e quindi di raggiungere discreti livelli di preparazione. Lo svolgimento del programma, come già evidenziato nei precedenti consigli di classe ha subito rallentamenti a causa delle carenze nelle conoscenze che gli studenti hanno nelle materie tecniche , da un lato dovute alla mancanza di continuità didattica( mancanza del docente o cambio di più docenti nell’arco dell’anno scolastico), dall’altro all’impegno e alla partecipazione non sempre adeguati nelle varie attività svolte. Il programma , tuttavia, è stato svolto con sviluppo graduale e con semplicità, secondo le esigenze degli alunni, impostando le lezioni in maniera motivante, ribadendo più a lungo i punti di maggior rilievo e facendo continui richiami a nozioni precedenti, per dare stabilità agli argomenti che potessero risultare difficili. Le lezioni, svolte quasi sempre alla presenza dell’intera classe, sono state frontali con l’utilizzo del materiale didattico(fotocopie, appunti e libri ) e, in prospettiva alla preparazione dell’esame di maturità, interattive per la risoluzione di problemi applicativi. Inoltre, le lezioni sono state arricchite con esercitazioni numeriche, svolte in classe dall'insegnante con la partecipazione degli alunni. - 36 - 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni Gli obiettivi minimi specifici della disciplina fissati nella programmazione annuale e in previsione dell’esame di stato sono stati raggiunti da tutti gli alunni. Naturalmente l’assimilazione dei contenuti è stata disomogenea, soprattutto in funzione dei diversi livelli di interesse e di applicazione. Il livello della preparazione raggiunto è per qualche alunno buono, per alcuni discreto e per la restante parte sufficiente. 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione MODULO 1Richiami e consolidamento: Reti elettriche in regime sinusoidale • Generalità sui segnali • Segnali sinusoidali • Resistenza, Reattanza e Impedenza • Circuiti monofase • Potenza Attiva, Reattiva e Apparente • Rifasamento di carichi monofase • Concetto di risonanza • Risonanza in circuiti serie e parallelo MODULO 2 Reti e circuiti trifase • • • • • Carichi trifase, reti e circuiti trifase Sistemi simmetrici ed equilibrati Potenza Attiva, Reattiva e Apparente nei circuiti trifase Rifasamento nelle reti trifase Cenni ai sistemi di rifasamento automatico MODULO 3 Protezionistica elettrica • • • • • • • • • Effetti della corrente elettrica sul corpo umano Resistenza del corpo umano, limiti di pericolosità della tensione Massa e massa estranea in un impianto elettrico Contatto diretto e contatto indiretto Classificazione dei componenti elettrici Protezione contro i contatti diretti e indiretti Impianto di terra: elementi costitutivi di un impianto di terra. Vari tipi di dispersori,dispersori di fatto e intenzionali. Struttura di un impianto di terra. Resistenza di un impianto di terra Interruttore differenziale. Principio di funzionamento. Coordinamento tra un impianto di terra e un interruttore differenziale Protezione intrinseca contro i contatti diretti e indiretti. Sistemi a bassissima tensione di sicurezza: Sistemi SELV, FELV e PELV - 37 - MODULO 4 Logica combinatoria • • • • • • • • Grandezze analogiche e digitali Sistemi di numerazione decimale, binario e esadecimale Conversione decimale-binario e binario-decimale Conversione decimale-esadecimale e binario-esadecimale Cenni sulle operazioni aritmetiche sui numeri binari Porte logiche fondamentali: AND, OR, NOT, NOR, NAND Cenni all’algebra di Boole, funzioni logiche, teorema di De Morgan Mintermini. Minimizzazione delle funzioni: Mappe di Karnaugh MODULO 5 Logica sequenziale • • • • Flip-Flop non temporizzati Flip-Flop non temporizzati realizzati con porte logiche Flip flop temporizzati Flip-Flop innescati sul fronte positivo e negativo 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni • • • • Ingressi sincroni e asincroni Memorie a semiconduttore Caratteristiche delle memorie a semiconduttore. Memorie volatili e non volatili Memorie EPROM, EEPROM MODULO 6Amplificatori • • • • • • Amplificazione. Amplificazione di corrente, di tensione e di potenza Guadagno di tensione, di corrente e di potenza. Amplificatori operazionali. Amplificatori ideali: caratteristiche Amplificatore operazionale in configurazione invertente e non invertente Sommatore invertente, buffer di tensione, amplificatore differenziale. Circuiti di condizionamento dei segnali con amplificatori operazionali MODULO 7 Microprocessori e Microcontrollori • • • Architettura di un computer Software di base e applicativo Cenni sui microprocessori e microcontrollori - 38 - ATTIVITA’ DI LABORATORIO • • • • • • • • • • • Richiami sui quadri elettromeccanici industriali in logica cablata Utilizzo di un software di simulazione di circuiti in logica cablata Utilizzo di un CAD elettrico per il disegno di quadri elettrici industriali Struttura hardware di un PLC( Controllore logico programmabile) Programmazione in linguaggio ladder di un PLC Esercizi di programmazione per il PLC Siemens S7-200: Marcia- Arresto di un MAT(Motore Asincrono Trifase) Inversione di marcia di un MAT Avviamento stella-triangolo di un MAT Regolazione del livello di un liquido in un serbatoio Cancello automatico Data e firma dei docenti 13/05/2016 - 39 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia- relazioni finali 1.8 Docenti Materia Classe Branchi Mauro Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) La classe è composta da 10 alunni. Sotto l’aspetto del comportamento tutti gli alunni si sono dimostrati corretti. Dal punto di vista del profitto la classe non risulta omogenea. La preparazione è stata condizionata dalla fatiscenza dei laboratori. Il programma è stato svolto non completamente, in quanto molte ore nel secondo pentamestre sono state usate per la tesina finale. L’attività di laboratorio è stata svolta usando spesso strumenti multimediali. 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni Gli obiettivi minimi specifici della disciplina fissati nella programmazione annuale e in previsione dell’esame di stato sono stati raggiunti da tutti gli alunni. Naturalmente l’assimilazione dei contenuti è stata disomogenea, soprattutto in funzione dei diversi livelli di interesse e di applicazione. Il livello della preparazione raggiunto è per qualche alunno buono, per alcuni discreto e per la restante parte sufficiente. 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione MODULO 1 Sicurezza Obblighi dei lavoratori, dei preposti, del datore di lavoro. Dispositivi di protezione individuali (d.p.i.). Dispositivi di protezione generali (d.p.g.). Segnaletica antinfortunistica MODULO 2 Logica combinatoria Ripasso generale Comparatori Sommatori Generatore onde quadre Contatori - 40 - MODULO 3 Circuiti in regime sinusoidale Misure grandezze elettriche con strumenti diversi Carica scarica condensatore Sfasamento rc- rl I filtri passa basso, passa alto a passa banda ( passivi) Circuiti con diodi dai limitatori agli elevatori Alimentatore con lm317 MODULO 4 Microcontrollore Introduzione ad Arduino Circuiti comandati da Arduino dal semplice led al motore passo-passo MODULO 5 Tesina 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni MODULO 6 Amplificatori Operazionali Verifica delle configurazione base degli Amplificatore Operazionale Data e firma dei docenti 13/05/2016 - 41 - ALL. n.1 Documentazione conclusiva di materia- relazioni finali 1.9 Docenti Materia Classe Riccò Mauro Scienze motorie e sportive. 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) LA CLASSE HA EVIDENZIATO UNA SUFFICIENTE ETEROGENEITÀ DI PREPARAZIONE , DOVUTA IN PARTE , PER ALCUNI DI LORO, ALLE ESPERIENZE MOTORIE E SPORTIVE FUORI DALLA SCUOLA, CHE HA ORIENTATO LA PROGRAMMAZIONE VERSO OBIETTIVI DI RECUPERO SIA DELLE PRINCIPALI CAPACITÀ CONDIZIONALI E COORDINATIVE , SIA AL PERFEZIONAMENTO DI GESTI TECNICI DEI VARI SPORT TRATTATI. PARTE DEL PROGRAMMA SI È ORIENTATO ALLA MOBILITÀ ARTICOLARE E AL POTENZIAMENTO FISIOLOGICO A CORPO LIBERO, OLTRE AL RECUPERO DELLA CONOSCENZA DELLA STRUTTURA DEI GIOCHI SPORTIVI E DELLA CAPACITÀ DI COLLABORARE CON I COMPAGNI PORTATI E MENO PORTATI NELLE ATTIVITÀ MOTORIE. 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni La classe ha generalmente ottenuto un livello sufficiente e talvolta eccellente, nel perseguire obiettivi di gestione dei parametri base dell'allenamento e della motricità specifica negli sport trattati. 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione Esercitazioni a carico naturale per il mantenimento della corretta postura n fase statica e dinamica. Test di valutazione per le capacità condizionali e coordinative. Didattica dei principali fondamentali tecnici dei giochi sportivi e relativi test funzionali,e conoscenza delle regole di svolgimento. Didattica di discipline individuali di atletica ( salto in alto , velocità ) , attrezzistica ( progressioni a corpo libero e salti con pedana elastica ) Condizionamento attraverso circuiti allenanti , attraverso l'utilizzo di piccoli attrezzi . 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni SVOLGIMENTO DI TORNEI MULTI SPORTIVI, ATLETICA Data e firma dei docenti 13/05/2016 - 42 - Allegato n°1 Documentazione Conclusiva di Materia 1.10 Docenti Materia Classe Sorrentino Rosa IRC 5ª CL 1. Considerazioni generali Considerazioni introduttive generali sull’attività didattica svolta nella classe (andamento dell’anno scolastico, revisioni e adattamenti della programmazione iniziale, ecc.) Sei studenti su dieci, della classe, hanno scelto di avvalersi dell'Insegnamento della Religione Cattolica. La classe si è mostrata aperta al dialogo educativo e motivata nell'apprendimento dei contenuti proposti; tale atteggiamento è stato costante nel corso dell'anno da parte di tutti di alunni sempre molto attivi e partecipi. Questo gruppo di studenti ha dimostrato di possedere una capacità molto buona di rielaborazione personale e critica delle problematiche affrontate. Per quanto riguarda i contenuti proposti, maggiore interesse hanno suscitato le tematiche sociali e il contributo delle religioni alle problematiche emergenti nel mondo contemporaneo. L'atteggiamento nei confronti dei compagni di classe è stato orientato in una logica di rispetto dell'alterità e della diversità di opinione. 2. Obiettivi didattici Indicazione degli obiettivi di base specifici della disciplina raggiunti dalla classe (parzialmente o totalmente) o da gruppi di alunni Le finalità educative e gli obiettivi disciplinari del percorso proposto sono stati, nel complesso, raggiunti. Gli allievi possiedono le seguenti competenze: Conoscono i contenuti fondamentali della rivelazione ebraico-cristiana. Conoscere i tratti originali e specifici del Cristianesimo delle altre grandi religioni. Comprendono il ruolo che le religioni hanno nel favorire una sana convivenza tra i popoli. Sanno riflettere in modo critico e maturo sulle principali problematiche etiche. Gli allievi hanno inoltre sviluppato le seguenti conoscenze: Conoscono I simboli religiosi e le norme alimentari delle grandi religioni. Riconoscono l'importanza dell'etica nella formazione e crescita di un individuo responsabile. Sanno orientarsi tra le varie scelte etiche ed Individuare la specificità dell'etica religiosa rispetto a quella laica. Discutono e commentano criticamente le problematiche presentate. Hanno sviluppato l'assunzione di responsabilità personali e sociali ed acquisito atteggiamenti di rispetto e di tolleranza nella diversità di opinioni. Infine, gli allievi hanno sviluppato le seguenti abilità: Orientare le proprie relazioni con una mente aperta al dialogo interculturale e interreligioso. Affrontare la diversità come un'opportunità di crescita e non come negatività. Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita, nel quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo - 43 - Riconoscere la dignità della persona umana come valore assoluto ed antecedente ad ogni altro principio etico. Decostruire i pregiudizi e gli stereotipi sociali e religiosi ancora presenti nella nostra cultura. Scegliere sempre il dialogo come via di soluzione e di libertà. 3. Contenuti trattati Indicare il programma effettivamente svolto sino alla data di presentazione della relazione Morale sociale - Centralità della “persona” nella vita sociale Solidarietà, sussidiarietà, bene comune Promozione della logica del bene comune nell'impegno personale Il rifiuto di ogni forma di violenza nella vita politica e sociale Il concetto di persona e la riflessione sulla vita: elementi di filosofia e psicologia - Il concetto di persona La conquista della libertà Sviluppo fisico: peso ed altezza La sessualità Lo sviluppo intellettivo e affettivo Crisi d’identità Cotta, pornografia, gelosia ed amore Le relazioni sociali: amicizia e gruppo La capacità di ricominciare sempre 4. Contenuti da trattare nell’ultimo mese di lezione Indicare il programma rimasto da svolgere, che si prevede di trattare entro la fine delle lezioni La famiglia oggi: quali prospettive? Data e firma del docente 13/05/2016 - 44 - ALL. n.2 Testi delle simulazioni di terza prova 2.1 Testi della prima simulazione di terza prova Terza prova scritta: Prima simulazione Alunno:________________________ Disciplina: Lingua Inglese ______________________________ 07/04/2016 The invention of the automobile In 1769 the French engineer Nicholas Joseph Cugnot devised the first self-propelled road vehicle, a military tractor powered by a steam engine. One year later, Cugnot built a steam-driven tricycle that could carry four passengers. In the USA, many steam coaches were built in the second half of the 19th century. But steam engines were very heavy and they proved a poor design for road vehicles, while they were very successfully used in locomotives. Around 1830, the Scotsman Robert Anderson built the first electric carriage. Both steam and electric road vehicles were soon abandoned in favour of petrol powered vehicles. In 1976, Nikolaus August Otto built the first practical four-stroke internal-combustion engine. In an internalcombustion engine, the fuel is burnt inside the engine, while in a steamengine the fuel is burnt outside. The most common internal-combustion engine type is petrol powered. The first petrol-powered vehicles were developed by Gottlieb Daimler and Karl Benz. In 1885, Karl Benz designed the first three-wheeler powered by an internal-combustion engine. In 1891, Benz built the first four-wheeler and he also devised a chassis. Engine design and car design were integral to one another, and almost all engine designers were also important automakers. The first automobile to be mass-produced in the USA was the 1901, Curved Dash Oldsmobile, built by Ransome Eli Olds. Olds devised the basic concept of the assembly line and started the Detroit area automobile industry. Henry Ford installed the first conveyor belt-based assembly line in his car factory in Michigan in 1913. The assembly line reduced production costs for cars by reducing assembling time. Ford’s famous ‘Model T’ was assembled in ninety-three minutes. The Ford Motor Company was launched in 1903 and by 1927 15 million ‘Model Ts’ had been manufactured. The modern era of automobiles had begun. **** 1 - What were the main disadvantages of steam engines? E’ consentito l’uso del vocabolario bilingue italiano-inglese - 45 - 2 – What did Daimler Benz built? 3 – What was the ‘Model T’? E’ consentito l’uso del vocabolario bilingue italiano-inglese - 46 - Terza prova scritta: Prima simulazione Alunno:________________________ 1. Data la funzione𝑓 (𝑥 ) = Disciplina:Matematica ______________________________ 𝑥 2 −4𝑥 07/04/2016 determina il dominio, gli eventuali asintoti e 𝑥 2 −5𝑥+4 l’intersezione con gli assi cartesiani. Riporta sul piano cartesiano tutte le informazioni ottenute. - 47 - - 48 - 2. Data una funzione𝑓: 𝐴 → ℝ, dove𝐴 è il dominio di 𝑓 e 𝑥0 un punto del dominio di 𝐴.Scrivi la definizione di derivata nel punto 𝑥0 relativa ad un certo incremento ℎ. Illustra, poi, su un grafico cartesiano il significato geometrico di derivata calcolata nel punto di ascissa 𝑥0 . ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3. Applicando i teoremi sul calcolo della derivata di una somma algebrica, di un prodotto e di un quoziente di funzioni derivabili e ricordando le derivate fondamentali, calcola le derivate delle seguenti funzioni: 3 𝑓(𝑥 ) = 4𝑥 3 + 𝑥 2 − 6𝑥 4 𝑓(𝑥 ) = cos 𝑥 + 𝑥 ∙ sin 𝑥 + (sin 𝑥 )3 𝑓 (𝑥 ) = 5𝑥 2 −1 𝑥+2 - 49 - - 50 - - 51 - Terza prova scritta: Prima simulazione Alunno:________________________ Disciplina: Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Appl. ______________________________ 07/04/2016 1. Un impianto di terra di un edificio è realizzato con dei dispersori cilindrici di lunghezza l=1,5m conficcati nel terreno. L’impianto deve essere coordinato con l’interruttore differenziale generale che ha una Id=0,3A. Tenendo conto che ogni dispersore ha una resistenza verso terra Rdisp.=400 ohm, si determini il numero minimo di dispersori da installare e la distanza minima tra un dispersore e l’altro affinché si realizzi il coordinamento tra interruttore differenziale e impianto di terra. 2. Si minimizzi la funzione logica seguente utilizzando le mappe di Karnaugh. ─D ─+─ ─D ─+ ─ ─D + ABC ─D+ A─ ─D + ─ Y=─ A─ BC ABC A─ BC BC A─ BCD+ A─ BCD+ ABCD+ ─ ─+ ABC─ ABCD D 3. Due carichi monofase V=230V f=50Hz assorbono rispettivamente una potenza P1=1950W, cosφ=0,9 e P2=1050W , cosφ=0,8. Si scelga il tipo di dispositivo di protezione contro il sovraccarico ed il cortocircuito e se ne calcoli la corrente nominale In. - 52 - Terza prova scritta: Prima simulazione Alunno:________________________ Disciplina: Tecnologie Meccaniche e Applicazioni ______________________________ 07/04/2016 1) Illustrare il Teorema di Bernoulli nel caso di fluido ideale e reale. 2) Scrivere l’equazione dei gas perfetti particolarizzata alle seguenti trasformazioni: isoterma, isocora e isobara e riportare anche i relativi grafici. 3) Illustrare le sostanziali differenze esistenti tra le macchine operatrici e quelle motrici e riportare alcuni esempi per ciascuna categoria. - 53 - 2.2 Testi della seconda simulazione di terza prova Terza prova scritta: Seconda simulazione Alunno:________________________ Disciplina: Lingua Inglese ______________________________ 12/05/2016 Industrial Robotics The invention of robots has brought about revolutionary changes in the field of industrial manufacturing. In the earlier part of the 20th century, human beings were engaged in jobs which were very dangerous and involved serious health hazards. In 1956, Unimation, an American company founded by George Devol and Joseph F. Engelberger, invented the first robot. At first robots were used in industries for such dangerous activity like welding, die casting and forging, and then gradually they were employed in tasks requiring great strength and accuracy. Industrial robots are automatic devices, which simulate human behaviour or more specifically human activity. Robots are made in various shapes and sizes and generally their load carrying capacity depends on their size and strength. One of their major advantages is that they can work continuously for days and years without developing any fault. Due to this persistent accuracy robots are fast becoming indispensable parts of various industrial set-ups. Most often these robots are used in repetitive painting, welding, and operations like picking up and placing products into machines. Industrial robots can be programmed for performing a single function at a time and can only perform that particular function till they are reprogrammed. Robots are made up of easily available materials. Steel, cast iron, and aluminum are commonly used for making the arms and bases of robots. In mobile robots, rubber tires are fixed for smooth and quiet operation. Robots may be electronically operated and also laser or radio controlled. 1 – When were robots first used in industrial manufacturing? E’ consentito l’uso del vocabolario bilingue italiano-inglese - 54 - 2 – What are the main advantages of using industrial robots? 3 – What are some of the operations that industrial robots can perform? E’ consentito l’uso del vocabolario bilingue italiano-inglese - 55 - SIMULAZIONE DI TERZA PROVA Disciplina: MATEMATICA Alunno:__________________________________________ data: 12 maggio 2016 3. Determina il dominio della funzione𝑓 (𝑥 ) - 56 - =√ 𝑥 2 −3𝑥 4−𝑥 2 . 4. Scrivere l’equazione della retta tangente alla curva di equazione: 𝑦 = 𝑓 (𝑥 ) = 𝑥 3 − 2𝑥 2 + 4𝑥 − 5 nel punto A di ascissa 𝑥 = 1.Suggerimento:prima calcolala derivata𝑓 ′ (𝑥), poi sostituisci il valore x=1 nell’espressione 𝑓 ′ (𝑥)in modo da ottenere m. - 57 - 5. Determinare massimi e minimi relativi della seguente funzione: - 58 - 1 3 𝑦 = 𝑥 3 − 𝑥 2 + 2𝑥 3 2 (Suggerimento: poni 𝑓 ′ (𝑥 ) = 0; successivamente 𝑓 ′ (𝑥 ) > 0 𝑒 𝑓 ′ (𝑥 ) < 0). - 59 - - 60 - Terza prova scritta: Seconda simulazione Disciplina: Tecnologie Elettrico-Elettroniche e Appl. Alunno:________________________ ______________________________ 12/05/2016 1. Disegnare il simbolo grafico e la tabella di verità di un flip-flop SR e spiegarne il funzionamento. 2. Determinare il valore dell’amplificazione di tensione AV di un amplificatore il cui guadagno di tensione vale GV=40dB e il valore che deve assumere la tensione di ingresso perché in uscita allo stadio sia presente una tensione di 15V. 3. Un sensore ha un’uscita variabile linearmente tra 0,5 V e 1,3 V, si realizzi un circuito di condizionamento del segnale che riporti l’uscita nell’intervallo di tensioni [0V;+5V]. - 61 - Terza prova scritta: seconda simulazione Disciplina: Tecnologie Meccaniche e Applicazioni Alunno:________________________ ______________________________ 12/05/2016 1. Calcolare la velocità di efflusso di un fluido attraverso un foro praticato sulla parete di un serbatoio tramite il teorema di Bernoullì. 2. Calcolare la pressione esistente sul fondo di un serbatoio riempito di olio avente densità pari a 0,92 g/cm3. 3. Un recipiente di capacità uguale a 15 litri contiene un gas alla pressione di 30atm e alla temperatura di 20°C. Il recipiente viene posto in comunicazione con un altro contenitore vuoto della capacità di 5 litri. Se la trasformazione che si produce è isoterma, quanto vale la pressione finale? - 62 - Allegato 3 - Griglia per la valutazione della prima prova scritta (Italiano) I I S S " C . E .G A D DA " Sede di Langhirano ESAME DI STATO A.S.2015 /2016 (Tipologia A: analisi e commento di un testo) Griglia di valutazione con uso di descrittori (valutazione in quindicesimi). Candidata/o_____________________________ _____________________________ INDICATORI Punt. max.attribuibil eall'indicatore Livelli divalutazione Punteggiocorri spondenteai diversi livelli Grav. insuff. 1 1. Padronanza della lingua 3 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 1.5 2 2.5 3 1 2. Comprensione del testo 3 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 1.5 2 2.5 3 1 3. Analisi del testo 6 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 2-3 4 5 6 1 4. Interpretazione e approfondimenti 3 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo 1.5 2 2.5 3 Totale Voto attribuitoall'in dicatore Nota: Il voto complessivo risulta dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori e, in presenza di numeri _____________ decimali, viene approssimato all'unità superiore. La sufficienza corrisponde a 10. VOTO complessivo attribuito alla prova __/15 Langhirano, I Commissari: Il Presidente: - 63 - I I S S " C . E .G A D DA " Sede di Langhirano ESAME DI STATO A.S.2015 /2016 (Tipologia B: saggio breve e articolo) Griglia di valutazione con uso di descrittori (valutazione in quindicesimi). Candidata/o_____________________________ _____________________________ INDICATORI 1. Padronanza della lingua Punt. max. attribuibile all'indicatore Livelli di valutazione Punteggio corrispondente ai diversi livelli Grav. insuff. l 3 p.ti Insufficiente 1.5 Sufficiente 2 Discreto 2.5 Buono/Ottimo 3 Grav. insuff. 1 5 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 1 4 p.ti Insufficiente 1.5 Sufficiente 2.5 Discreto 3 Buono/Ottimo 4 Insufficiente 1-2 Voto attribuitoall'i ndicatore 2. Analisi e confronto dei documenti 3. Organizzazione del testo 4. Interpretazione e approfondimenti 3 p.ti Sufficiente Buono/Ottimo 2 3 4 5 2.5 3 Totale ____________ Nota: Il voto complessivo risulta dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori e, in presenza di ____ numeri decimali, viene approssimato all'unità superiore. La sufficienza corrisponde a 10. VOTO complessivo attribuito alla prova __/15 Langhirano, I Commissari: Il Presidente: - 64 - I I S S " C . E .G A D DA " Sede di Langhirano ESAME DI STATO A.S.2015 /2016 (Tipologia C: sviluppo di un argomento di carattere storico) Griglia di valutazione con uso di descrittori (valutazione in quindicesimi). Candidata/o_____________________________ _____________________________ Punt. max. Livelli di attribuibile valutazione all'indicatore INDICATORI Punteggio Voto attribuito corrispondenteai all'indicatore diversi livelli Grav. insuff. 1 3 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 1.5 2 2.5 3 2 6 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 3 4 5 6 1 3. Organizzazione del testo 3 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 1.5 2 2.5 3 1 4. Interpretazione e approfondimenti 3 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo 1.5 2 2.5 3 1. Padronanza della lingua 2. Conoscenza dell'argomento Totale _____________ Nota: Il voto complessivo risulta dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori e, in presenza di numeri decimali, viene approssimato all'unità superiore. La sufficienza corrisponde a 10. VOTO complessivo attribuito alla prova __/15 Langhirano, I Commissari: Il Presidente: - 65 - I I S S " C . E .G A D DA " Sede di Langhirano ESAME DI STATO A.S.2015 /2016 (Tipologia D: trattazione di un tema su un argomento di ordine generale) Griglia di valutazione con uso di descrittori (valutazione in quindicesimi). Candidata/o_____________________________ _____________________________ INDICATORI 1. Padronanza della lingua Punt. max. Livelli di attribuibile valutazione all'indicatore 3 p.ti Punteggio corrispondente ai diversi livelli Grav. insuff. 1 Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 1.5 2 2.5 Voto attribuito all'indicatore 2 2.5 3 1 2. Conoscenza dell'argomento 5 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 2 3 4 5 1 3. Organizzazione del testo 3 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Grav. insuff. 1.5 2 2.5 3 1 4. Interpretazione e approfondimenti 4 p.ti Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottimo 2 3 3.5 4 Totale Nota: Il voto complessivo risulta dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori e, in presenza di numeri ___________ decimali, viene approssimato all'unità superiore. La sufficienza corrisponde a 10. VOTO complessivo attribuito alla prova __/15 Langhirano, I Commissari: II Presidente: - 66 - Allegato 4 - Griglia per la valutazione della seconda prova scritta I I S S " C . E .G A D DA " Sede di Langhirano ESAME DI STATO A.S.2015/2016 Candidata/o_____________________________ _____________________________ Indicatori Descrittori Conoscenza specifica dei contenuti 0. nessuna conoscenza specifica 1. conoscenze specifiche scarse 2. insufficiente conoscenza specifica 3. conoscenza specifica sufficiente 4. conoscenza specifica esaustiva Formulazione di fondate ipotesi aggiuntive 0. ipotesi aggiuntive non fatte o mal formulate 1. ipotesi aggiuntive correttamente formulate Punti 0. diagrammi non presenti Correttezza degli schemi a 1. diagramma con gravi errori 2. diagramma sufficiente ma non ottimale blocchi 3. diagramma ottimale 0. Procedimenti non presenti Correttezza e efficienza dei 1. Errori nella costruzione dei procedimenti procedimenti risolutivi 2. Procedimenti corretti Coerenza delle valutazioni 0. Valutazioni errate e lessico settoriale non adeguato effettuate e correttezza del 1. Valutazioni corrette lessico settoriale adeguato lessico settoriale utilizzato Utilizzo di schemi elettrici personali o da manuale 0. Nessuno schema presente 1. Schemi da manuale 2. Schemi personali Fluidità e organicità nello svolgimento 0. Svolgimento disordinato e incomprensibile 1. Svolgimento non sempre lineare 2. Svolgimento chiaro e lineare con elementi di originalità TOTALE Nota: Il voto complessivo risulta dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori e, in presenza di numeri decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde a 10 /15. Voto complessivo attribuito alla prova ………/15 Langhirano, I Commissari: Il Presidente: - 67 - Allegato 5 - Griglia per la valutazione della terza prova scritta : Lingua Inglese I I S S " C . E .G A D DA " Sede di Langhirano ESAME DI STATO A.S.2015 /2016 Candidata/o_____________________________ _____________________________ INDICATORI COMPRENSIONE DEL TESTO LIVELLI PUNT Primo I quesito Comprende il testo in modo completo 5/6 Comprende il testo nelle sue linee essenziali 3/4 Comprende il testo in modo frammentario 1/2 Rielabora in modo pertinente, autonomo e personale 5 Rielabora la risposta in modo adeguato 4 Rielabora la risposta in modo globalmente pertinente pur se con termini presi dal testo 3 Rielabora la risposta in modo incompleto e/o con notizie non richieste 2 Non produce alcuna rielaborazione 2 Non riesce ad elaborare nessuna risposta accettabile 1 Espone in modo corretto e fluente 4 Espone in modo chiaro e sostanzialmente corretto 3 Espone le informazioni con qualche errore dovuto a una certa difficoltà di rielaborazione del testo 2 Espone le informazioni senza una seppur minima rielaborazione personale 2 Presenta diffusi errori 1 Secondo quesito Terzo quesito PRODUZIONE CORRETTEZZA MORFOSINTATTI CA Totale Nota: Il voto complessivo risulta dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori e, in presenza di numeri decimali, viene approssimato all’unità superiore. La sufficienza corrisponde a 10 /15. Voto complessivo attribuito alla prova ………/15 Langhirano, I Commissari: Il Presidente: - 68 - Allegato 5 - Griglia per la valutazione della terza prova scritta I I S S " C . E .G A D DA " Sede di Langhirano ESAMI DI STATO A.S. 2015 /2016 Candidata/o_____________________________ _____________________________ INDICATORI Valutazione Non conosce i contenuti / assenza di elementi di valutazione Conosce e comprende una minima parte dei Comprensione e conoscenza dei concetti contenuti Conosce parzialmente i contenuti e/o delle leggi Conosce in modo sufficiente i contenuti, pur con scientifiche contenute qualche lacuna o imprecisione nella traccia Conosce e comprende in modo adeguato i contenuti Conosce e comprende in modo approfondito i contenuti Assenza di elementi di valutazione Si esprime in modo inadeguato, con gravi errori Correttezza nell’esposizione, utilizzo formali del lessico specifico. Si esprime in modo poco chiaro, con alcuni errori formali o terminologici Interpretazione e utilizzo di formule e Si esprime in modo lineare, pur con qualche lieve procedimenti specifici imprecisione Si esprime in modo corretto e complessivamente nel campo scientifico coerente Si esprime con precisione costruendo un discorso ben articolato Assenza di elementi di valutazione Procede senza ordine logico e senza rielaborazione Rielaborazione e sintesi Sintetizza gli argomenti in modo approssimativo e con una scarsa rielaborazione appropriata Sintetizza e rielabora gli argomenti in modo accettabile Rielabora gli argomenti operando sintesi accurate Sintetizza gli argomenti con appropriata rielaborazione critica Punti attribuiti 1 2 3-4 5 6 7 0 1 2 2½ 3 4 0 1 2 2½ 3 4 Nota: Il voto complessivo risulta dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatoriTotale e, in presenza di numeri decimali, viene approssimato all'unità superiore. La sufficienza corrisponde a 10. Voto complessivo attribuito alla prova __/15 Langhirano, I Commissari: Il Presidente: - 69 - Allegato 6 - Griglia per la valutazione del colloquio orale I I S S " C . E .G A D DA " Sede di Fornovo Taro ESAMI DI STATO A.S.2014/2015 Candidato______________________________________________________________________________ FASI ARGOMENTO PROPOSTO DAL CANDIDATO PARAMETRI Conoscenza I. Parziale e con collegamenti non sempre corretti II. Assimilata, con qualche collegamento tra le varie discipline coinvolte III. Ampia, con collegamenti pertinenti IV. Approfondita, ben organizzata nei collegamenti Conoscenze disciplinari I. Lacunose II. Sufficienti III. Adeguatamente approfondite IV. Contestualizzate Capacità critica e di rielaborazione I. Analisi II. Analisi, sintesi III. Analisi, sintesi, collegamenti personali Competenze linguistiche I. Scarsa padronanza della lingua II. Uso corretto ma semplice della lingua III. Padronanza e correttezza della lingua IV. Uso dei linguaggi specifici, coerenza argomentativa, vivacità espositiva I. Non riconosce l’errore DISCUSSIONE PROVE II. Riconosce l’errore SCRITTE III. Corregge spontaneamente l’errore TEMATICHE DISCIPLINARI PUNTEGGIO I. II . 1-6 7 III. IV. 8-9 10 I. II . III. IV. 1-4 5 6-7 8 I. II . III. 1-2 3-4 5 I. II . III. IV. 1 2 3 4 I. II . III. 1 2 3 TOTALE VOTO complessivo attribuito alla prova __/15 Langhirano, I Commissari: Il Presidente: - 70 - PUNTEGGIO ATTRIBUITO ____________ Allegato n.7 Relazione di presentazione in base alla L.104/92 e ICD10 (omiss ): Programmazione differenziata Istituto di Istruzione Superiore Statale Carlo Emilio Gadda Prot. n° 3863/C29/Ris Signorelli Floro Classe: V C Indirizzo: Manutenzione ed Assistenza Tecnica A.S.: 2015 / 2016 - 71 - RELAZIONE DI PRESENTAZIONE ALL’ESAME DI STATO A.S. 2015 - 2016 Studente: Signorelli Floro Classe V C – Indirizzo manutenzione ed assistenza tecnica “L’Esame di Stato ha come fine l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo (art.1 Legge 10/12/1997, n. 425 “Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei percorsi di studio di istruzione secondaria superiore”); esso, pertanto, anche per i candidati in situazione di handicap, deve costituire l’occasione per un oggettivo accertamento delle conoscenze, competenze e capacità acquisite.“ Sulla base della Legge 425/97 e sui Materiali di lavoro, a cura del gruppo di lavoro per la pianificazione dell’azione in materia di Esami di Stato e di Qualifica per gli allievi con handicap certificati in base alla L.104/92 o con difficoltà certificabili in base classificazione Internazionale ICD10 (istituito ai sensi della nota n. 17125 del 04/11/05 USR. E-R. Ufficio I), il Consiglio di Classe ha strutturato questa relazione di presentazione dell’alunno alla Commissione d’esame. - 72 - DATI ANAGRAFICI E SITUAZIONE FAMILIARE Floro è nato il 28/10/1997 presso Montecchio nell’Emilia. I genitori sono separati ed ha vissuto per un periodo di tempo presso l’istituto salesiano di Reggio Emilia. Attualmente vive con il padre. E’ autonomo nei gesti di vita quotidiana, mentre ha bisogno di costante supporto nell’organizzazione del materiale didattico. DIAGNOSI CLINICA CON INDICATO IL NOMINATIVO DEL REFERENTE ASL Floro è affetto da un disturbo della condotta (ICD f91) e difficilmente riesce a gestire in maniera autonoma i sui stati d’animo. Con il passare del tempo la sua condizione è comunque migliorata. E’ seguito dalla dott.ssa Alfieri Federica del AUSL di Montecchio LIVELLO DI AUTONOMIA Completamente autonomo nella cura della persona viene supportato nella didattica con schemi riassuntivi e lezioni adattate alla sua programmazione personalizzata. Floro segue una programmazione differenziata in tutte le materie e sono state previste per l’esame di maturità lo svolgimento di una prova di italiano scritta, una prova di lingua inglese scritta ed un breve colloquio finale con l’esposizione multimediale della sua esperienza di alternanza scuola- lavoro. Alla fine del percorso Floro riceverà una certificazione delle competenze secondo la normativa vigente. MOTIVAZIONE DELLA RICHIESTA DI ASSISTENZA PER L’AUTONOMIA Il Consiglio di classe ritiene indispensabile la presenza dell’insegnante di sostegno, per sostenere, rassicurare e guidare l’alunno nello svolgimento delle prove scritte ed orali personalizzate. Tali prove sono state sviluppate in maniera differenziata calibrandole sulle potenzialità e sulla programmazione didattica svolta dall’alunno in collaborazione con il consiglio di classe. - 73 - DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO DALL’ALUNNO 1. Area della relazione e della comunicazione Floro è molto socievole con i docenti, in genere si lascia guidare ed esegue il lavoro che gli viene assegnato. E’ integrato nella classe anche se spesso cerca di attirare l’attenzione inventando storie non vere che spesso hanno portato a dei forti contrasti con alcuni compagni di classe. Gestisce difficilmente i suoi rapporti amicali in quanto ha paura di non essere accettato. 2. Area dell’autonomia Si sposta in maniera autonoma e gestisce il lavoro didattico ed educativo supportato dal docente di sostegno. 3. Area cognitiva e dell’apprendimento Lo studente segue una programmazione differenziata con rilascio di una certificazione delle competenze alla fine del percorso scolastico. Predilige le materie tecnico-pratiche, ha qualche difficoltà di astrazione dei concetti ed invece è molto bravo ad eseguire consegne che richiedono azioni meccaniche e ripetitive per lo svolgimento. ESPERIENZE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO E STAGE A.S. Azienda / Ente / Coop. 2013-14 AUTSAL - Langhirano Durata 3 sett Note Assistenza e manutenzione su veicoli a 4 ruote, cambio gomme, lavaggio. 2014-15 AUTSAL - Langhirano 3 sett. Assistenza e manutenzione su veicoli a 4 ruote, cambio gomme, lavaggio. - 74 - RICHIESTA DI PROVE COERENTI COL PERCORSO DIDATTICO DIFFERENZIATO E FINALIZZATE AL RILASCIO DELL’ATTESTATO Il C.d.C. ha deciso sulla base del percorso scolastico dell’alunno lo svolgimento di prove differenziate che prevedono il rilascio di una certificazione delle competenze in base al percorso scolastico svolto che prevedono l’accesso a corsi di formazione secondo la normativa vigente. Per le prove si richiede la presenza del docente di sostegno per i motivi esposti nei precedenti paragrafi. ESPOSIZIONE DELLE MODALITÀ DI FORMULAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE PROVE PER LE VALUTAZIONI • PROVE SCRITTE Italiano: Prova scritta di durata simile a quella della priva prova ministeriale da svolgere insieme ai compagni. Presenta una traccia di comprensione del testo ed un tema di ordine generale a schema libero. Seconda Prova lingua inglese : Durata simile alla seconda prova ministeriale da svolgere insieme ai compagni di classe. Verranno forniti schemi riassuntivi, mappe concettuali e strumenti dispensativi per lo svolgimento. Entrambe le prove adottano griglie di valutazione calibrate sulle capacità dello studente allegate al presente documento. • PROVA ORALE Si consiglia alla commissione di formulare in modo semplice le domande. La prova ha come obiettivo quello di esaminare le capacità comunicative ed espressive del ragazzo. Floro svilupperà il suo orale sulla presentazione delle sue esperienze di alternanza scuola-lavoro e delle sue passioni che presenterà alla commissione in forma multimediale. Anche per questa prova è consigliabile la presenza del docente di sostegno, per tranquillizzare e gestire le ansie dello studente e predisporre il materiale necessario all’esposizione. L’orale prevede una griglia di valutazione personalizzata. - 75 - ENTITÀ DEL CREDITO SCOLASTICO OTTENUTO IN TERZA E QUARTA Classe terza: 4 Classe quarta: 4 Classe quinta: Il docente di sostegno __________________ Il consiglio di Classe ______________________ - 76 -