Estratto Degusta luglio 2010
Transcript
Estratto Degusta luglio 2010
Nu ov ine e ri dit cet e te Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB BO. Spedizione in abbonamento postale 45%.1 COPIA € 6,00 – OUTSIDE ITALY: ONE COPY € 7,00. ABBONAMENTI/SUBSCRIPTIONES: ITALY € 50,00 – OUTSIDE ITALY € 100,00. Codice ISSN 1828-4396 DEGUSTA N. 135 - Luglio 2010 ® L a R i v i s t a d e l G u s t o e d e l Tu r i s m o E n o g a s t r o n o m i c o Tutti a Bologna per la festa della patata italiana! patrocinio richiesto MADDALENA VENUSO Umile ricchezza della terra Apprezzate da tutti, le patate, di cui si conoscono moltissime varietà, sono state in passato considerate la ricchezza dei poveri, per l’elevato valore nutritivo e la facile reperibilità T Il fiore della pianta di patata 30 DEGUSTA luglio 2010 ubero commestibile della specie Solanum tuberosum (famiglia delle solanacee), la patata si sviluppa sottoterra dal rigonfiamento dei lunghi stoloni che accumulano i carboidrati sintetizzati dalla parte aerea della pianta. L’assenza di luce, la temperatura e l’umidità del suolo favoriscono la tuberizzazione. Una curiosità è costituita, per molte persone, dal fiore di patata. Avvezzi come siamo a riconoscere, infatti, solo il frutto una volta raccolto, spesso dimentichiamo che anche la pianta di patate presenta una fioritura che varia dal bianco all’ar- gento e che, a causa dell’alto contenuto di una sostanza tossica, la solanina, non è possibile utilizzarne i fiori in cucina, al contrario dello squisito tubero. La parola Patata deriva dall’omonimo termine spagnolo, mutuato direttamente dalla lingua indiana (nahuatl potatl: attraverso la lingua italiana e l’inglese i termini patata e potato si sono diffusi in Europa, soppiantando quasi del tutto le altra denominazioni. Maggior fortuna ebbe il nome Tartifola datole in Italia a partire dal XVI sec., quando il tubero di Solanum tuberosum era assimilato per forma e commestibilità al tartufo. Oggi il termine relativo in italiano sopravvive solo in alcuni dialetti, mentre si è affermato in tutta l’area mitteleuropea e germanica nella variante Kartoffel, presente in alcuni dialetti del Friuli nella variante latinizzata di «cartufole» o «cartufolaria». I francesi la chiamano invece Pomme de terre, mela di terra. Originaria delle Ande, dove viene coltivata dagli indios da più di 5000 anni, fu portata in Europa dagli spagnoli, da Francisco Pizarro che l’aveva scoperta durante la conquista del Perù. In tutta Europa, per due secoli, rimane solo una curiosità botanica e una pianta d’appartamento per il suo aspetto inconsueto, per l’appartenenza alla famiglia delle Solanacee (come la belladonna o la dulcamara), piante dalle foglie velenose, in odore di stregoneria, e perché non si poteva usare per panificare e neanche la si poteva mangiare cruda. Ci vollero dapprima la guerra dei Trent’anni anni (1618-1648) e poi le epidemie e le carestie della metà del ‘700 per scardinare questi tabù ed avviarne la coltivazione sistematica in Irlanda, Inghilterra, Olanda, Prussia e Francia. Oggi la patata è considerata uno dei principali alimenti, presente sulle nostre tavole sia come ingrediente di gustosi primi piatti e zuppe, sia come delizioso contorno o come ingrediente di molte ricette dolci. Essendo un ortaggio ricco di glucidi complessi sotto forma di amido, che apporta fibre, vitamine (B1, B2, B3, B6 e C), ferro e potassio e con uno scarso valore calorico, la patata è infatti considerata un alimento di qualità in una dieta equilibrata. In Italia, la patata è coltivata in molte regioni. A livello nazionale, la Campania si colloca al secondo posto per superfici seminate a patata, e risulta la maggior produttrice di patata Novella o Primaticcia, che si raccoglie a giugno, mentre la patata “da conservazione” si raccoglie in piena maturità, a settembre/ottobre, e si conserva per Trattamenti gourmand corpo e viso al cioccolato, vino, tartufo e caviale tutto l’inverno. In provincia di Napoli, l’area di elezione per la produzione della patata è quella dell’agro acerranomariglianese (compreso fra i territori di Acerra e Marigliano, appunto), la cosiddetta “Pianura di Polvica”, che produce il 70% circa della produzione precoce e il 77% della produzione di patata comune. La produzione proveniente dalle campagne di Marigliano è caratterizzata dalla precocità di maturazione (le novelle si raccolgono già a maggio) e dalle eccellenti caratteristiche organolettiche dovute al terreno di coltivazione. Il terreno è infatti di origine vulcanica (siamo alle pendici del Monte Somma e poco distanti dal Vesuvio), ricco, fra gli altri minerali, di fluoro e di selenio, che rendono i tuberi gustosi e preziosi dal punto di vista nutritivo. Percorso benessere, per rilassare e purificare corpo e spirito 5 tipi di massaggi rilassanti ed emozionali Scoprite ogni “angolo” del nostro benessere… Patata e Rimedi Anti età Oltre ad essere un incredibile alimento ricco di proprietà nutritive, la patata è anche un utile alleato per le faccende di casa e può essere utilizzato pure come cosmetico naturale, scopriamo come L Un trattamento viso anti age a patata è un alimento diffuso in tutto il mondo che si presta a tantissimi e diversi usi, grazie alle sue preziose caratteristiche organolettiche, medicinali e cosmetiche. Oltre ad essere utilizzata nella cucina di tante culture diverse, la patata viene impiegata anche come rimedio per piccoli problemi legati al benessere fisico e alla bellezza, per esempio, per gli scottature ed eritemi solari, la sudorazione eccessiva, le punture di zanzara, la nausea in gravidanza, il diabete e gli oc- chi stanchi e arrossati. Inoltre non tutti sanno che è molto efficace per la pulizia della casa. Ad esempio per la pulizia delle stoviglie, i vetri e specchi, le tracce di ditate sulle porte laccate. Tra le ricette che vi proponiamo questo mese, ne riportiamo subito una a base di patata ma in questo caso non commestibile, che ha straordinari effetti benefici poiché le patate sono decongestionanti e lenitive e attenuano il colore scuro delle borse sotto gli occhi. Impacco anti occhiaie al cetriolo e patata Ingredienti: 1 patata - 1 cetriolo - 1/2 cucchiaino di olio d’oliva Preparazione: Taglia la patata e il cetriolo a fette di 2 centimetri circa d’altezza e dopo averle bagnate sotto l’acqua fredda lasciale in freezer per 5 minuti circa. Utilizzo: Imbevi un dischetto di cotone nell’olio d’oliva e passalo sugli occhi chiusi e sul contorno occhi. Poi distenditi sul divano o sul letto mettendo un canovaccio sotto alla testa, e applica le fette di patate cambiandole ogni pochi minuti. Prosegui per 10 minuti circa, poi fai lo stesso con le fette di cetriolo. Dopo altri 10 minuti risciacqua con acqua tiepida e asciuga tamponando. (Fonte:http://cosmetici-fai-da-te.myblog.it) 32 DEGUSTA luglio 2010 Una Patata Transgenica MARIO MANARESI Perchè la patata transgenica non fa paura ce lo spiega il dottor Mario Manaresi di BASF E ’ con grande piacere che mi accingo a condividere con i lettori di DEGUSTA i dati di fatto salienti circa la patata AMFLORA sperando di portare un pò di chiarezza e di serenità su un argomento che purtroppo, ancora oggi, soffre di molti preconcetti e cattiva informazione. Innanzitutto mi preme ricordare che la patata AMFLORA non è stata pensata e non verrà utilizzata per l’alimentazione umana ma ha come unico obiettivo quello di essere coltivata a scopi industriali e in specifico per l’industria della carta, degli adesivanti e del tessile; ma perché è stata pensata? Come molti sapranno la patata produce amido, un insieme di zuccheri, il quale amido è suddiviso in due componenti molto simili tra loro l’amilosio e l’amilopectina; nell’utilizzo industriale però solo l’amilopectina ha le caratteristiche necessarie per essere utilizzata per cui è necessario sottoporre la patata convenzionale ad una serie di processi di separazione dei due componenti molto dispendiosi in termini di energia, additivi, acqua; con la patata AM- FLORA viene superato questo problema poiché è stata sviluppata per produrre amilopectina pura con conseguente risparmio in termini economici ed ambientali. La patata AMFLORA non può quindi rappresentare un problema per la patata ad uso alimentare perché non verrà mai prodotta per questi scopi e nei paesi dove viene coltivata esistono delle regole ferree per gli agricoltori, l’industria, i traders che rendono impossibile un eventuale incrocio tra una patata convenzionale ed AMFLORA. Non dimentichiamo poi che l’EFSA (European Food Security Agency) ha confermato per più volte l’assoluta sicurezza di AMFLORA verso esseri umani, animali ed ambiente. La patata AMFLORA avrebbe potuto essere scoperta attraverso le tecniche genetiche convenzionali ma sarebbe stato necessario un tempo non prevedibile ma sicuramente più lungo: ed è proprio questo il vantaggio delle biotecnologie: riduzione dei tempi e dei costi per arrivare allo stesso obiettivo delle tecniche genetiche tradizionali. Mario Manaresi. Sustainable Agriculture Manager Crop Protection South Europe luglio 2010 DEGUSTA 33 Arriva la II edizione di PATATAinBo Ascom Bologna, la Camera di Commercio di Bologna e Degusta danno il via alla seconda edizione di un evento che ha riscosso un notevole successo U con il patrocinio: 34 DEGUSTA luglio 2010 n’iniziativa che lo scorso Settembre ha riempito i ristoranti Ascom aderenti che proponevano un menù tutto a base di patata di Bologna DOP; che ha promosso eventi, come Patata in Jazz, cene degustazione, ha realizzato uno spot pubblicitario e tanto altro ancora, tutto made in Bologna e tutto al fine di valorizzare e promuovere la patata! Il progetto, visto il notevole successo riscontrato nella sua passata edizione, quest’anno si presenta ricco di novità, tra le quali il coinvolgimento di una scuola elementare della provincia in un progetto didattico che ha interessato i giovani partecipanti a divenire protagonisti di un video documentario firmato PATATAinBO e di un concorso incentrato nella stesura di un racconto che verrà premiato da un’apposita giuria durante l’evento. La settimana della patata e del buon mangiare quest’anno si svolgerà dal 20 al 26 settembre at- traverso una kermesse di appuntamenti e manifestazioni al fine di promuovere il tubero più importante che proviene dalla nostra terra. Tra le novità di quest’anno, annoveriamo pure la creazione della “strada della patata”, momenti di showcooking, rassegne fotografiche e tanto altro ancora. In quest’occasione verranno riportate alcune dichiarazioni di chi appoggia e crede nel progetto che mira a coinvolgere i ristoratori, gli alimentaristi e i negozianti di Bologna, ma anche enti e sponsor attivi dell’iniziativa. Inoltre presenteremo alcune ricette, una per regione, tutte esclusivamente a base di patata, e tutte provenienti da ristoranti nazionali stellati. Nei prossimi numeri Degusta verranno presentati più nel dettaglio ulteriori aggiornamenti sul programma della settimana PATATAinBo. Per qualsiasi informazione visita il sito www.patatainbo.it o manda una mail a: [email protected] Una fiducia confermata Il rinnovato appoggio di ASCOM Bologna attesta il successo della prima edizione di PATATAinBO, che per questa edizione riserverà molte novità I n occasione della seconda edizione di Patata in Bo, ASCOM Bologna ha deciso di dare nuovamente il suo appoggio alla “Settimana della Patata di Bologna DOP”, condividendo l’obiettivo di Degusta. Il direttore ASCOM Giancarlo Tonelli ci illustra la sua intenzione di coinvolgere sempre più enti. Anche per il 2010 il tubero più apprezzato del nostro territorio verrà enfatizzato attraverso importanti iniziative. Giancarlo Tonelli riferisce a tal proposito: “dopo l’ottimo risultato dello scorso anno siamo estremamente contenti di poter ripetere la collaborazione ad un’iniziativa che da un lato ha valorizzato un prodotto tipico della nostra economia agricola bolognese e in secondo luogo ha valorizzato anche un prodotto che viene particolarmente utilizzato all’interno della ristorazione della nostra realtà territoriale”, sottolineando quindi come il famoso tubero, che recentemente ha pure ottenuto la certificazione DOP, sia di estrema importanza per l’economia e l’agricoltura del nostro paese. Il direttore ASCOM Tonelli continua affermando dal punto di vista della ristorazione l’ASOM ha ritenuto più che opportuno consolidare questa iniziativa anche per il successo che ha avuto lo scorso anno durante la prima edizione, anzi se possibile quest’anno si valorizzerà ulteriormente e si potenzierà. Il direttore ASCOM conclude affermando che “la collaborazione che c’è stata lo scorso anno con le associazioni agricole e quelle dell’ingrosso alimentare ci ha confermato il fatto che tutta la filiera si è mossa in un’unica direzione e quindi pertanto siamo stati estremamente contenti di aderire per la seconda volta al progetto di Degusta e di portarlo avanti coinvolgendo in maniera ancora più forte sia i ristoranti aderenti ad ASCOM che i negozi di alimentari della nostra provincia sempre inerenti ad ASCOM”. Il direttore Ascom Bologna Giancarlo Tonelli luglio 2010 DEGUSTA 35 Il valore del Commercio Tra le novità della seconda edizione dell’evento tutto dedicato alla Patata c’è anche il sostegno della Camera di Commercio di Bologna B Il Presidente della Camera di Commercio di Bologna, Bruno Filetti 36 DEGUSTA luglio 2010 runo Filetti, Presidente della Camera di Commercio di Bologna, ha deciso di appoggiare la seconda edizione della settimana della Patata, rimarcando il valore che il tubero riveste nell’economia del nostro paese. A tal proposito abbiamo ritenuto di fondamentale importanza che un ente così rappresentativo desse il suo appoggio e abbiamo voluto chiedere al suo Presidente un contributo riguardante le motivazioni che lo hanno spinto ad aderire. Filetti ci spiega che “Dietro alla patata, alla sua semplicità, c’è un mondo. Fatto di fatica, di schiene chinate per secoli lungo terreni coltivati ogni dove nelle pianure e negli Appennini bolognesi. C’è una storia che racchiude le mille vicende di grandi e piccole famiglie accomunate da usi e tradizioni, accompagnate dall’inventiva di chi sa creare meraviglie dalla semplicità. La patata di Bologna racchiude in sé alcune delle caratteristiche che connotano il percorso stesso della nostra economia nei secoli: da un’agricoltura prettamente di fatica, alle continue innovazioni, frutto di modelli di efficienza e tecnologia. Da elemento costante nei momenti di miseria e fame ad alimento del benessere, la patata ha mantenuto il suo valore simbolo. Simbolo di quanto qui semplicità e condivisione producono acume e intraprendenza”. Per tutte queste ragioni, il Presidente della Camera di Commercio Bruno Filetti, ha voluto contribuire ad un evento che enfatizza un prodotto che è prima di tutto sano e nutriente ed inoltre simbolo di una storia e di una cultura contadina che si cerca di non far scomparire. Quello di cui siamo certi, in quanto organizzatori dell’evento, è che grazie agli enti istituzionali e al loro fondamentale appoggio la “Settimana della patata e del buon mangiare” potrà divenire sempre più ricca di appuntamenti e valorizzare sempre di più il nostro prezioso territorio. Esperti della Ristorazione Non poteva mancare Felsinea Ristorazione tra gli aderenti alla seconda edizione Patata in Bo. Abbiamo quindi voluto chiedere anche a loro cosa li ha spinti ad aderire alla settimana della Patata C ome tutti gli appassionati dell’enogastronomia Mirko Gadignani di Felsinea Ristorazione, si è reso subito disponibile ad illustrarci di cosa si occupano e come contribuiscono a divulgare le tradizioni culinarie e i prodotti del territorio, stando sempre attenti alla qualità e autenticità della materia prima. Nella foto Mirko Gadignani di Felsinea Ristorazione 38 DEGUSTA luglio 2010 Di cosa si occupa Felsinea Ristorazione? Felsinea Ristorazione si occupa soprattutto di ristorazione collettiva aziendale e scolastica, attraverso la gestione di ristoranti aziendali, mense scolastiche ed universitarie e ristoranti self service. Credete sia importante valorizzare il nostro territorio attraverso iniziative che mettano in risalto i prodotti della nostra terra? Vi adoperate a tal fine? Già nel nome Felsinea, si vuole rendere omaggio alla città di Bologna, richiamando la tradizione del territorio. Per valorizzare la cucina locale scegliamo, quando possibile, prodotti a Chilometro Zero e contemporaneamente cerchiamo di far conoscere la cucina emiliana anche al di fuori della regione, data la nostra presenza in buona parte del territorio nazionale. Partecipiamo attivamente alle attività di educazione alimentare nelle scuole, al fine di valorizzare i prodotti ortofrutticoli e avvicinare i bambini agli alimenti della terra. Primo fra tutti il progetto “Dall’orto alla tavola” presso le scuole del Comune di Cento. Cosa vi ha spinto ad aderire all’iniziativa Patata in Bo 2010? Abbiamo colto con entusiasmo la sfida di rielaborare ricette tradizionali, con l’impegno dei nostri cuochi per realizzare piatti originali, che possano deliziare i nostri commensali, valorizzando questo prodotto locale. Per Info: Via Gazzani, 18, 40012 Calderara di Reno. Tel. 051 3173500 Di seguito una ricetta creata da Felsinea Ristorazione Vi presentiamo una ricetta ideate e realizzata dallo Chef Mirko Gadignani e Riccardo Lametti di Felsinea Ristorazione Tartare di patate alle erbette e mazzancolle INGREDIENTI: (per 10 persone) Patate kg 1, Uova 2, Burro g 100, Pecorino di Grotta g 100, Taleggio g 100, Pistacchi g 60, Asparagi nr 20, Besciamella dl 5, Curry, Curcuma, Sale e Pepe PROCEDIMENTO: Lavare accuratamente le patate e cuocerle in acqua bollente salata; scolare, sbucciare le patate e passarle allo schiaccia patate. Fare raffreddare il composto, aggiungere le uova, il parmigiano, sale e pepe ed impastare il tutto. Stendere l’impasto su una spianatoia e con l’ausilio di un coup 6 paste ricavate dei dischi del diametro di cm 10. Friggerli in burro chiarificato. Mondare, lavar le erbe di campo e cuocerle in acqua bollente salata; scolarle accuratamente e tritarle. Aggiustare il sapore di sale e olio extra vergine di oliva. Comporre il piatto alternando i dischi di patate alle erbe di campo. Finire il tutto con mazzancolle cotte al vapore e glassare con una vellutata di pesce. Decorare con viole di campo eduli. luglio 2010 DEGUSTA 39 Gnocchetti di patate con ragù di astice e tartufo nero INGREDIENTI: (4 persone) Ricetta dello chef Valentino Marcattili Ristorante San Domenico Via Gaspare Sacchi 1 40026 Imola Tel. 0542 29000 Emilia-Romagna Per gnocchi:1.500 g. di patate bianche bollite con la buccia, 300 g. di farina “00”, 2 uova, sale, pepe, noce moscata, 50 g. di parmigiano, Ingredienti per la salsa: 1 spicchio d’aglio, La polpa di 2 astici tagliati a cubetti, La polpa di 2 pomodoro maturi privi della pelle e tagliati a cubetti, Olio extra vergine di oliva 2 bicchieri di buon fumetto di crostacei o brodo 100 gr. di parmigiano dolce, 1 pallina di tartufo nero (facoltativo), 1 cucchiaino di erbe miste tritate grossolanamente, sale e pepe bianco. PROCEDIMENTO: Sbucciare e schiacciare le patate ancora tiepide su un tavolo di marmo, unirvi la farina, le uova, un pizzico di sale, pepe e noce moscata e il parmigiano, amalgamare delicatamente e procedere per la preparazione dei gnocchi. In una teglia riscaldare l’olio e farvi imbiondire l’aglio, aggiungere il pomodoro e i cubetti di astice e fare cucinare per alcuni minuti a fuoco dolce e aggiungere il brodo. In abbondante acqua salata bollire i gnocchi, scolarli e passarli nella salsa, continuare la cottura per alcuni minuti, se troppo asciutti aggiungere un poco di acqua di cottura, spolverare con le erbe, servire in piatti individuali guarnendo con le teste di astice tenute a parte e un filo di olio crudo. (Tartufo nero a piacere grattugiato alla fine.) 40 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 41 Rombo con purè di patate sulle braci in insalata di lumachine Ricetta a cura del capocuoco Marcello Leoni Ristorante Il Sole Via Lame, 67 40013 Trebbo di Reno Tel. 051 700102 Emilia-Romagna INGREDIENTI: 2 patate non troppo grandi, 50 g di latte, 20 g di burro, 90 g rombo, 200g di lumachine di mare Basilico, 2 pomodori, 20 g tartufo nero, 1 pezzo di Rosmarino 1 acciuga, 2 patate, 1 scalogno, una foglia d’alloro, 1 finocchio, 100g di brodo di carne, Olio, sale, pepe, aglio q.b PROCEDIMENTO: Cuocere le patate sotto la brace viva, una volta cotte passarle allo schiaccia patate e aggiungere latte, burro, sale e pepe. Per l’insalata lumachine: mettere in una padella l’olio con un spicchio d’aglio un pizzico di peperoncino e basilico. Quando l’olio inizia a scaldarsi mettere le lumachine e aggiungere il pomodoro tagliato a cubetti, far rosolare e aggiungere acqua; portarli a fine cottura e sgusciare. Per il tartufo brunoise: prendere il tartufo tagliarlo a cubetti piccoli, battere finemente l’acciuga al coltello e metterla nella casseruola con olio, rosmarino ed aglio. Far sciogliere l’acciuga nell’olio e mettere il tartufo nero. Aggiungere un goccio d’olio e portare a cottura. Per la salsa di finocchi: pelare e tagliare le patate e julienne sottili, procedere così anche per lo scalogno e il finocchio, mettere in una casseruola aglio, lardo, alloro ed olio, far rosolare e aggiunger scalogno e finocchi. Quando il finocchio sarà ben rosolato aggiungere le patate ed il brodo, portare a cottura e frullare il tutto. Disporre sul piatto un velo di salsa finocchi, al centro del piatto aiutandosi con un coppa pasta mettere il purè, dove sopra si metterà il rombo guarnendolo con l’insalata di lumachine e il tartufo nero 42 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 43 Patata, yogurt e mirtilli Ricetta a cura di Luca Marchini Ristorante l’Erba del Re Via Castel Maraldo, 45 41100 Modena Tel: 059 218188 Emilia-Romagna INGREDIENTI: (per 4 persone) 4 patate medie non novelle, 1 kg di zucchero, 690 gr di acqua, 180 gr di burro, 250 gr di zucchero, 80 gr di mirtilli circa (e 30 gr di zucchero), 80 gr di yogurt (e 30 gr di zucchero), due fogli di colla di pesce, 250 gr di latte di mandorle, 30 gr di pasta di pistacchi, 5 gr di farina, 15 gr di burro PROCEDIMENTO: Per lo sciroppo a 32° Baume: portare ad ebollizione un kg di zucchero e 690 gr di acqua e raffreddare. Per la cottura della patata: tornire le patate a forma di botte e metterle sottovuoto assieme allo sciroppo a 32° Baume, cuocere per circa 20 minuti. Raffreddare in acqua e ghiaccio. Portare lo zucchero e 50 gr di acqua a 170 °C e poi decuocerlo con 100 gr di acqua. Sciogliere il burro in un pentolino ed aggiungervi il caramello. Inserire le patate scolate dallo sciroppo e cuocerle coperte con un foglio di carta forno per circa 10 minuti (nel caso si asciugassero eccessivamente aggiungere un po’ di sciroppo). Farle raffreddare a temperatura ambiente e svuotarle con un pomme parisienne piccolo. Riempirle con la gelatina di mirtilli e di yogurt e raffreddare il tutto in frigorifero per almeno 3 ore. Per la salsa al latte di mandorle e pistacchi: fare un rou biondo con 5 gr di farina, 15 gr di burro, aggiungere 15 gr di zucchero e il latte di mandorle non dolcificato e la crema di pistacchi. Per la gelèe di mirtilli e yogurt: frullare i mirtilli con poca acqua e zucchero, riscaldarli e inserirci la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua. Per lo yogurt utilizzare lo stesso quantitativo di zucchero e di colla di pesce 44 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 45 Gnocchi allo Scorzone Ricetta a cura di Alberto Bettini Trattoria Da Amerigo Via Marconi 16 40060 Savigno (BO) Tel.051 051 6708326 Emilia-Romagna INGREDIENTI: (per 6 persone) Per gli gnocchi: patate a pasta gialla gr. 1000; farina “00” gr. 300; sale grosso kg. 3; uova una intera + un tuorlo; Parmigiano Reggiano 24 mesi gr. 100 Per la salsa: tartufo “scorzone” gr. 90; Parmigiano grattugiato gr. 120; burro gr. 50; acqua di cottura nr. 3 cucchiai da minestra PROCEDIMENTO: 46 DEGUSTA Tritate il tartufo Scorzone abbastanza finemente, aggiungete il Parmigiano grattugiato, mescolate e ponete tale miscela in un contenitore ermetico e poi riporlo in frigorifero per almeno 24 ore. Cuocete le patate al sale (fate uno strato di sale grosso in una teglia, ponetevi sopra le patate e ricoprite con il restante sale) ponete in forno preriscaldato a 200 gradi per 1 ora. Mettete la farina su di un piano di lavoro, aggiungendo le patate prima pelate e passatele con lo schiacciapatate. Aggiungete il Parmigiano, l’uovo intero ed il tuorlo. Impastate gli ingredienti fino a raggiungere un composto omogeneo (ricordate che gli gnocchi vanno impastati il meno possibile). Formate con tale impasto dei bastoncini di 2,5 cm di diametro e tagliateli ad una lunghezza di 3-4 cm; rigateli con una forchetta o una grattugia senza scavarli troppo e cuoceteli in abbondante acqua salata. Ponete in una padella la miscela parmigiano/tartufo, aggiungete il burro ed i 3 cucchiai d’acqua di cottura, infine saltate a fiamma vivace gli gnocchi scolati fino a mantecare e servire. luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 47 Cilindro di scampi su puré di patate all’olio d’oliva con salsa di crostacei e insalata mizuna Ricetta a cura dello chef Heinz Beck Ristorante la Pergola Via Cadlolo 101 00136 Roma Tel.06 35092211 Lazio INGREDIENTI: (4 persone) 20 g patate, 50 ml brodo vegetale, olio di oliva extra vergine, sale, pepe; 12 scampi, 10 g. cipolla, 4 spicchi d’aglio, 10 g acciughe, 5 capperi, peperoncino, ½ concentrato di pomodoro, vino bianco, pane raffermo, 1 kg di carcasse di crostacei, 100 g. pomodorini, 100 g. porro, 100 g. sedano, 100 g. finocchiella, 2 anici a stella, 1 romdi timo, 2 ram di rosmarino, 1 foglia di alloro, 1 dl. Noilly Prat, Kuzu PROCEDIMENTO: 48 DEGUSTA Bollire le patate,pelarle e passarle al setaccio aggiungendo il brodo vegetale, l’olio di oliva, sale e pepe. Sgusciare gli scampi, togliere il filo dorsale e tenere da parte il corallo. Saltarli per qualche istante con olio. Far appassire la cipolla tagliata a julienne. Aggiungere l’aglio, le acciughe e i capperi precedentemente tritati e rosolarli. Aggiungere il peperoncino e il concentrato di pomodoro. Bagnare con il vino bianco e portare ad ebollizione. Aggiungere dei cubetti di pane raffermo e lasciare che assorbano il fondo. Essiccare in forno a 80°C per 2 ore e frullare il tutto. Tagliare le verdure a pezzi e saltarle con 4-5 cucchiai di olio. Aggiungere le carcasse di crostacei spezzettati. Bagnare con il vino bianco e il Noilly Prat e portare ad ebollizione. Unire le erbe aromatiche e il pepe. Coprire con acqua fredda e riportare ad ebollizione. Far sobollire per circa 15 min. Ritirare dalla fiamma e far riposare per 20 minuti. Filtrare il fumetto con un telo pulito. Aggiungere il corallo degli scampi e frullare per pochi istanti. Legare con il kuzu. luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 49 Tortelli di patate, gamberi in guazzetto e besciamella di mandorle Ricetta a cura dello chef Cristiano Andreini Ristorante Andreini Via Ardoino, 45 07041 Alghero (SS) Tel. 079 982098 Sardegna INGREDIENTI: 1 Kg. Patate, 200 g. Gamberi, 10 g. Olio di lime (olio extra vergine in infusione di scorze di lime), 50g. Pomodori confit (pomodori essiccati in forno per circa 2 ore a 80°), 100 g. bisque (fumetto ottenuto dalle teste dei gamberi), Polvere di capperi e arancio (capperi e scorza di arancio essiccati in forno a 100° per 4 ore circa quindi frullarli al mixer). Per la pasta all' uovo: 200 g. farina, 150 g. rossi d' uovo, sale qb, Per il guazzetto di pomodoro: 3 pomodori ramati, 1 cipollotto, 1 costa di sedano, olio extra vergine, sale qb. Per la besciamella: 100 g. latte, 40 g. burro, 30 g. farina, 5 mandorle amare. Per il pane all' anice: 100 g. pane grattugiato aromatizzato all' anice PROCEDIMENTO: Cuocere le patate in acqua salata per 20 min. Circa, dopo di che sbucciarle e schiacciarle con la forchetta, condire con olio extra, sale e pepe. Preparare la pasta all' uovo con gli ingredienti suddetti e lasciar riposare in frigo per 2 ore. Produrre i tortelli. Lasciare in infusione le mandorle nel latte per 2 ore, quindi ottenere la besciamella con il resto degli ingredienti. Per il guazzetto unire tutti gli elementi in busta per cotture sottovuoto a bagnomaria a 63° per 20 minuti circa, quindi filtrare il succo ottenuto. In padella unire la bisque, il succo di pomodoro e i pomodori confit. Aggiungere il tortello cotto precedentemente in acqua salata. Servire nel piatto il tortello, il guazzetto, la besciamella di mandorle e i gamberi sgusciati conditi con fiori di sale e olio al lime. Spolverare con pane all' anice e polvere di capperi e arancio. 50 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 51 Esagono di polipetti con Patate di Giarre alla cenere, Pomodorini essiccati e olive nocellara Ricetta a cura di Piero D’Agostino Ristorante La Capinera Via Nazionale 177 98039 Taormina (ME) Tel: 0942 626247 Sicilia INGREDIENTI: (per 4 persone) 300 gr. polipo di roccia piccolo 2 patate di Giarre ( patata a pasta gialla Siciliana ) 50 gr. pomodorini essiccati 80 gr. olive nocellara del Belice 10 gr. Capperi, pochi ciuffi di prezzemolo basilico poche foglioline un limone, olio di oliva q.b., sale e pepe q.b. PROCEDIMENTO: Per il polipo: pulire il polipo e battetelo con un batticarne per renderlo morbido, immergerlo in acqua salata e condita con sedano, carote, cipolla bianca, alloro, limone,cannella.Far cuocere per 5 minuti dopo di che fare raffreddare nell’acqua di cottura il tutto. A parte prendete le patate avvolgerle nella carta stagnola e cuocerlesotto la carbonella accesa per 35 minuti circa, appena cotte, perle e schiacciarle con una forchetta. Infine condirle con capperi, prezzemolo, sale olio e il succo di un limone. 52 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 53 Bomba di zucchina ripiena di crema di patate viola alla menta e tuorlo crudo Ricetta a cura di Sandro Serva Ristorante La Trota Via Sorgente Santa Susanna 33 02010 Rivodutri (TR) Tel 0746685078 Umbria INGREDIENTI: (per 4 persone) 4 zucchine tonde; 5 uova; 200 gr. di patate viola ; 2dl di brodo vegetale; 1 fettina di guanciale; 1 foglia di alloro; 1 scalogno ; 500 gr. di olio di arachidi; 1 cucchiaio d’olio extra; 1 spicchio d’aglio; 1 mazzetto di menta; 50gr di pangrattato; 1 cucchiaio di farina; Sale e pepe q.b PROCEDIMENTO: Scavare le zucchine lasciando integra la parte verde, cuocerle in acqua bollente salata per 5 minuti e raffreddarle. Far andare nell’olio extra lo scalogno, l’aglio in camicia, il guanciale e l’alloro e versarci le patate sbucciate e ridotte a quadratini. Far insaporire e versare il brodo vegetale bollente portando a cottura. Far raffreddare, passare al frullatore e al setaccio fine, mettervi la menta in infusione per 2 ore. Riempire le zucchine con la crema di patate e un tuorlo al centro, richiudere e spennellare con farina e poi uovo e passare nel pangrattato. Friggere nell’olio a 120° per 3 minuti. Infine decorare nel piatto con gocce di menta e chips di patate viola 54 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 55 Cannelloni di patate e scampi con cime di rapa e purea alla curcuma Ricetta a cura di Italo Bassi e Riccardo Monco Enoteca Pinchiorri Via Ghibellina 87 50122 Firenze (FI) Tel: O55242777 Toscana INGREDIENTI: 250 gr di pasta all’uovo 300 g di purea di patate con 20 gr di scalogni tritati 8 code di scampo private del sbudellino centrale 100 gr di purea di cime di rapa 4 fiori di cime di rapa bolliti e scottati all’aglio 1 gr curcuma olio extra vergine di oliva q.b PROCEDIMENTO: Stendere la pasta molto sottile e tagliare dei rettangoli 20 x 10 cuocerli in abbondante acqua salata e raffreddarli in acqua e ghiaccio, quindi asciugarli con un panno e stendere la purea di patate, arrotolarli e tagliarli di 8 cm, scaldare i cannelloni al vapore, cuocere le code di scampo alla plancia salare e pepare. Guarnire i piatti con i cannelloni al centro, gli scampi, la purea di cime di rapa ben calda e saporita, le cime di rapa scottate in padella e per terminare spolverare di curcuma e qualche goccia di olio di oliva. 56 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 57 Trecce di sogliola nostrale su un letto di patate e lamelle di tartufo bianco di San Miniato Ricetta a cura di Franca Checchi Ristorante Romano Via Mazzini 120 55049 Viareggio (LU) Tel 0584 31382 Toscana INGREDIENTI: (per 4 persone) 4 sogliole circa gr. 200 ciascuna patate gr 400 da sbucciare 2 tazze di brodo di pesce olio extra vergine di oliva burro gr 30 sale e pepe tartufo bianco di San Miniato a piacere PROCEDIMENTO: Pulire e sfilettare le sogliole così da ottenere 16 singoli filetti. Dividere ogni singolo filetto in tre striscioline in modo da poterle intrecciare fra loro. Sbucciare le patate e tagliatele a sottili rondelle. Versare in una padella 80 gr di olio extra vergine di oliva, unire 2 noci di burro, 2 tazze di brodo di pesce e le patate. Cuocere il tutto a fuoco lento (per evitare che si rompano le patate) per circa 15 minuti. Versare il tutto in una pirofila da forno, aggiungere sulla superficie i filetti di sogliola, mettere in forno pre-riscaldato a 200° per 78 minuti, il tempo di far cuocere il pesce. Servire in piatti individuali di portata disponendo i filetti di sogliola sopra un letto di patate e guarnire con sottili lamelle di tartufo bianco di San Miniato a piacimento. 58 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 59 Forza Viola! Ricetta a cura di Maria Salcuni La tenda Rossa Piazza del Monumento 9/14 50020 Cerbaia in Val di Pesa (FI) Tel: 055826132 Toscana INGREDIENTI: (per 4 persone) Per il semifreddo: 125 gr. acqua, 70 gr. zucchero, un mazzetto di lavanda fresca, 1+ ½ fogli di gelatina, 250 gr. yogurt, 250 cl. panna. Per i cubetti: 750 cl. di latte, una piccola bacca di vaniglia. Per la crema di patata: 200 gr. di patate viola blue d’artois, 50 gr. burro, 70 cl. latte, sale q.b., 1 cucchiaio di zucchero, 150 cl. succo di mirtillo. PROCEDIMENTO: Per il semifreddo: fare uno sciroppo con acqua e zucchero, mettere in infusione la lavanda (in bustina da infuso) per almeno 3h poi scioglierci la gelatina e raffreddare fino a 15°c. Amalgamare prima lo yogurt poi la panna montata e dopo aver riempito gli stampini a forma di giglio, passare, prima nell’abbattitore di temperatura, poi nel congelatore. Per i cubetti: intiepidire il latte e la polpa della vaniglia lasciando in infusione per qualche minuto dopodiché si riempiono le vaschette da congelatore e si mette in freezer per formare i cubetti. Per la crema di patata: lessare in acqua le patate, schiacciarle poi aggiungere mescolando il burro, il latte tiepido ed infine aggiustare di sale e zucchero; quando il “purè” sarà a temperatura ambiente aggiungere il succo di mirtillo fino ad ottenere una giusta consistenza di crema. 60 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 61 Barchetta di Patata Ricetta a cura di Gaetano Simmonato Ristorante Tano Passami L’olio Via Villoresi, 16 ang. via Pastorelli. 20143 Milano (MI) Tel 028394139 Lombardia INGREDIENTI: (per 4 persone) ½ patata grossa, 1 fetta piccola di fegato grasso d’oca, farina, 50 gr. di finferli, 2 uova di quaglia, (acqua e aceto), 3 cucchiai di fonduta leggera, crema di tartufo o tartufo lessato frullato, tartufo bianco, sale e zucchero, olio extra vergine medio (Marche, Campania, Lazio), caldiff (distillato di mele) Per la fonduta: 100 gr. di fontina valdostana, 1 tuorlo d’uovo, 150 cl. di latte intero, ½ bicchiere di vino bianco, Noce moscata, ½ cucchiaio di farina 00 o maizena, ¼ bicchiere di olio extra, vergine di Lenno (Co) (frantoio e leccino), 1 cucchiaio di miele d’acacia, sale, zucchero e pepe bianco Per la crema di fegato grasso: 2 fette di fegato gasso, ½ mela granny smith, caldiff , ½ bicchiere d’acqua, roux bianco maizena, zucchero e sale. 62 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia PROCEDIMENTO: Tagliare a metà una patata grossa per il lungo, sbucciarla e scavarla al centro, lessarla al vapore per 15 min.e salarla. Per La fonduta mettere a bagnomaria in un tegame la fontina e il latte, aggiungere ora il tuorlo d’uovo, il vino bianco, l’olio di Lenno, una grattugiata di noce moscata, ½ cucchiaio di farina o maizena e il miele, aggiustare di sale, zucchero e poco pepe bianco. Dopo di che con l’aiuto di un frullatore a immersione e sempre sul fuoco moderato, frullare sino a raggiungere una crema omogenea. Per la crema di fegato grasso: sminuzzare finemente le fette di fegato grasso, fare dei dadini piccoli con la mela, scaldare una padella antiaderente a fuoco vivo, mettere il fegato grasso in padella, lasciar sciogliere ed aiutandovi con una forchetta schiacciare il fegato grasso, aggiungere i dadi- ni di mela, il ½ bicchiere d’acqua e una spolverata di zucchero, ridurre di poco i liquidi e flambare con un po’ di caldiff. Mettere un cucchiaino di roux bianco fatto con la maizena per rendere cremoso il composto. Mettere la barchetta di patata in forno per qualche minuto, nel mentre scaldare la fonduta aggiungendo ½ cucchiaino di crema di tartufo e separatamente la crema di fegato grasso e mettere un padellino con dell’acqua e aceto bianco a scaldare per fare le uova di quaglia in camicia. Mettere in una padella antiaderente un filo d’olio extra vergine medio, quando sarà ben caldo rosolare i finferli sino a renderli croccanti, poi in un’altra padella cuocere senza grassi, la piccola fetta di fegato grasso leggermente infarinata, a cottura ultimata flambare con il Caldiff, aggiustare di sale e zucchero. luglio 2010 DEGUSTA 63 Tiella alla barese Ricetta a cura di Angela Campana Ristorante Bacco Corso Vittorio Emanuele II 126 70122 Bari (BA) Tel 0805275871 Puglia INGREDIENTI: (per 4 persone) 150 gr di riso Arborio 1 kg di patate 500 gr di cozze nere tarantine 2 zucchine 1 cipolla fresca media 300 gr di pomodorini rossi 70 gr di pecorino grattugiato 1 spicchio d'aglio 1 ciuffo di prezzemolo tritato 0,8 dl di olio extravergine d'oliva sale e pepe q.b. PROCEDIMENTO: Ammollate il riso per 10 minuti in acqua fresca. Pelate e affettate le patate. Pulite le cozze e apritele a crudo, facendo leva con la punta di un coltellino e lasciando una valva attaccata. Lavate le zucchine e tagliatele come le patate. Affettate la cipolla e tagliate i pomodorini a metà. Versate metà dell'olio in una teglia dal diametro di 26 cm, preferibilmente in terracotta, unite metà della cipolla affettata e qualche pomodorino. Disponete sopra un primo strato di patate con qualche fetta di zucchina e condite con una spolverata di pecorino, sale e pepe. Posate sopra le cozze con il frutto verso l'alto, l'aglio tritato e il riso. Completate con uno strato di patate, le zucchine e condite nuovamente con sale, pepe, pecorino, prezzemolo tritato, cipolla e pomodorini. Irrorate il tutto con l'olio rimasto, aggiungete acqua fino a metà altezza della teglia e fate cuocere in forno a 170°C per circa 45 minuti, finchè la superficie non sarà ben tostata e croccante. Servite caldo. 64 DEGUSTA luglio 2010 Le Ricette degli chef stellati d’Italia luglio 2010 DEGUSTA 65 Il maiale e le patate vanno a nozze Andare per… ANNA BECCACCINI Dalla tradizione contadina piemontese il sapore di un prodotto semplice e genuino: il Salame con Patate I Un afoto del salame di patata 66 DEGUSTA luglio 2010 l salame di patate, denominato anche “salampatata”, è un prodotto tipico del Canavese e di alcune zone del Biellese. Un tempo veniva preparato il giorno dell’uccisione del maiale, un vero evento per le famiglie che se ne occupavano, perché rappresentava un momento di unione e condivisione, una tradizione popolare. Del maiale si utilizzava tutto, dalle setole alle ossa, e dalle sue carni nascevano salumi semplici e genuini. Il “salam d’patata” è un gustoso insaccato a base di patate bollite e carne di maiale. Si produce da ottobre a marzo, prima che la patata fermenti. La carne, magra e grassa in parti uguali, viene macinata e impastata con ugual quantità di patate bollite, assieme a: sale, pepe grosso e fine, noce moscata, cannella e chiodi di garofano in polvere. Attenzione a non eccedere con le spezie, potrebbero coprire il sapore delicato della carne di suino! Per la maturazione è sufficiente un giorno in ambiente secco e ventilato men- tre non è necessaria la stagionatura. Per questo motivo deve essere consumato entro un massimo di 20 giorni. In genere si gusta quasi subito, crudo oppure cotto, arrosto, grigliato, fritto, spalmato sul pane. Lo ritroviamo anche nei risotti con funghi o asparagi, nelle frittate o sulla pizza. A questo prodotto il comune di Settimo Rottaro, in provincia di Torino, dedica, già da otto anni, durante il mese di gennaio, la “Sagra del salam d’ patata”. La manifestazione è organizzata dal Comune e dalla ProLoco, nell’ambito del Progetto Sviluppo e Valorizzazione Produzioni Tipiche della Provincia di Torino, in collaborazione con Città del Bio e Slow Food, con il contributo della Regione Piemonte e della Provincia di Torino e con il patrocinio della Comunità Collinare «Intorno al lago», dell’ANCI e dell’ANPCI. Per Info sul prodotto: Salumificio Nadia. Via Pasubio, 50. Frazione Arè. 10014 Caluso (TO) TORNEO DI BURRACO 1° Trofeo “Hakuna Matata” Diani Beach - KENYA Dall’ 11 al 19 Febbraio 2011 SeaClub Kole Kole Par tenza da Milano, Bologna e Roma Quota individuale di par tecipazione in camera doppia standard con trattamento all inclusive a par tire da €. 1490* *Sono escluse dalla quota: visto, tasse aeroportuali e assicurazioni facoltative INFORMAZIONI: Luisa Andreucci: tel. 348.1864477 – 049.8594757 E-mail: [email protected] Antonella Fiorentini: tel. 338.3644910 – 051.721600 E-mail: [email protected] PRENOTAZIONI E PAGAMENTI: Travel Design Studio – Sig.ra Eugenia Cagninelli Bergamo - tel. 035.19901200 E-mail: [email protected] La novella di Messina Andare per… LUIGI IALUNA Una patata coltivata nella valle del Niceto a ridosso della città dello Stretto ottima per insalate, per arrosti e con “u piscistoccu” dei Normanni A Un primo piano della patata novella di Messina 68 DEGUSTA luglio 2010 llungata, ovale, con polpa e buccia giallastra, di media e grossa pezzatura, ma dal sapore delicato. E’ la patata novella di Messina, coltivata in particolare nella vallata del Niceto, dove scorrono le acque dell’omonimo fiume, un territorio a pochi chilometri dalla città dello Stretto. Lungo questa fiumara, fin dagli anni ’50 del secolo scorso, si coltiva questa patata della più antica e storica varietà Sieglinde semiprecoce a pasta gialla e forma allungata adatta a tutti gli ambienti, eccellente per produttività e rusticità, ideali per tanti usi in cucina, ottima per insalata perché non si sfalda e molto utilizzata dai ristoratori locali per gli arrosti. La coltivazione di questa patata si è particolarmente incrementata a metà del secolo scorso grazie a una forte richiesta nel mercato tedesco, dove alcuni abitanti dei paesi di questa vallata, emigrati in terra di Germania, riuscirono a coinvolgere dei loro compaesani nella produzione. Molti contadini si dedicarono a questa coltivazione creando anche delle cooperative e sodalizi che diedero un grosso impulso all’economia della vallata. Adesso un pò per la crisi generale del settore, la concorrenza di altri paesi del Mediterraneo, in parte per lo sviluppo di altre attività economiche in quella zona la produzione è notevolmente diminuita. Però accanto a chi continua a coltivarla con difficoltà vi sono Enti e Istituzioni che sostengono e valorizzano questo prodotto. Tra queste l’assessorato regionale all’agricoltura, con la sezione operativa di Spadafora che, insieme all’Università di Catania e l’Istituto Colture Industriali dell’Uni- versità di Bologna, hanno sviluppato un progetto di ricerca sulle proprietà e caratteristiche della patata novella di Messina, non trascurando anche il suo utilizzo nella cucina. La sua precocità fa sì che venga raccolta per il mercato nel periodo che va da marzo a maggio, ma in questa fiumara grazie al suo micro-clima mite la gente del luogo, per uso domestico, la coltiva e raccoglie tutto l’anno. Un ambiente collinare a ridosso dei monti Peloritani, la continuazione dell’Appennino in Sicilia, che ha conservato un ecosistema famoso fin dall’antichità per il fenomeno delle acque risorgive tipico di quest’area della Sicilia nord-orientale. Infatti Plinio il Vecchio, nella sua opera Storia Naturale (libro XXXI, 28), pubblicata nel ’77 d.C., segnala, a proposito della differenza delle acque in base alle caratteristiche del terreno, che tra Messina e Milazzo le sorgenti essudano in estate ed inaridiscono in inverno. Oggi, l’area in cui si possono riscontrare le “sorgenti di Plinio” e osservare questo affascinante fenomeno si colloca lungo il basso corso dei torrenti Muto e Niceto, nei territori dei comuni di Pace del Mela, San Pier Niceto, Monforte San Giorgio e Torregrotta. Tutti paesini con caratteristiche Medievali, arroccati nelle colline che si affacciano nelle fiumare a pochi chilometri dal mare, con panorami suggestivi e tramonti mozzafiato nelle isole Eolie che coronano questo splendido specchio d’acqua. In cucina con il pesce stocco A Messina durante la Festa di San Francesco di Paola, chiamata “festa di ‘nfumicati” e che si svolge nelle giornate del 20 e 21 aprile, vi è la consuetudine di bollire le patate novelle con acqua di mare dentro enormi contenitori alimentati con legna ardente e offrirle ai fedeli. Ma in questa parte di territorio, la patata oltre ad essere utilizzata per insalate e accompagnare arrosti di carne è soprattutto utilizzata nel piatto tipico di quest’area “u piscistoccu a missinisi” o “a ghiotta di piscistoccu”, il pesce stocco o merluzzo secco. Furono i Normanni nell’XI secolo a portare il nordico stock fish, merluzzo artico essiccato all’aria aperta, facile da portare nelle navi per i lunghi viaggi. Dall’unione di alcuni prodotti locali con “u piscistoccu” nacque il piatto. Il ristorante “La tana” di Maria e Nicolò Cannistrà, a Monforte San Giorgio, nella valle del Niceto, propone anche un altro piatto con piscistoccu e patate, facile e veloce da cucinare, ma gustosissimo: “u rummuliuni”(rigirato più volte). In un soffritto con cipolla, pomodorini, capperi e olive si aggiungono le patate tagliate a strisce medio lunghe e il pesce stocco. Il tutto si fa cuocere per 15 minuti, rigirandolo appunto 23 volte e alla fine, dopo averlo sistemato nel piatto, una spruzzata di prezzemolo. Info: Trattoria “La Tana”, Monforte San Giorgio (ME), Tel 090 9931069. Un piatto di patata e pesce stocco luglio 2010 DEGUSTA 69 Le patate del Genovesato Andare per… Nell’entroterra genovese la coltivazione della patata continua anche se le leggi del mercato, anzi del supermercato, hanno fatto sparire molti tuberi nostrani dalle tavole italiane I 70 DEGUSTA luglio 2010 l suo recupero è iniziato nel 1996, quando ormai stava scomparendo e oggi, è di moda... E’ la Quarantina genovese, anche Bianca di Torriglia: buccia gialla e pasta bianca, progressivamente selezionata e moltiplicata, è tutelata dal Consorzio Quarantina con la Giana rionda, la Prugnona, la Cannellina nera e la Morella. La Giana rionda (dal genovese gialla tonda) è simile alla Quarantina, tranne per il colore della pasta; sapore ottimo, tiene bene la cottura ed è perfetta per molte preparazioni. La Prugnona, da cui la Quarantina, è a pasta bianca, si adatta a molti terreni ed è la più versatile in cucina. La Cannellina nera, probabile derivazione della Vitelotte - già nota a fine ‘700 - è cilindrica, allungata, ha buccia gialla bruna, pasta bianca e caratteristico retrogusto di castagna; adatta a insalate, verdure in umido e stufati di carni rosse. Infine la Morella, derivazione della Violette - varietà dell’800 - è al- lungata e schiacciata con buccia liscia viola scura e saltuarie chiazze, è adatta a tutti gli usi, eccellente negli stufati. La Giana rionda e la Prugnona presto si troveranno dai rivenditori del Consorzio (chi fosse interessato, da settembre contatti: [email protected]) mentre la Cannellina nera e la Morella quest’anno sono in “moltiplicazione”, perciò non in commercio. Per il dott. Massimo Angelini, presidente del Consorzio, la promozione di queste eccellenze deve essere calibrata sulla reale produzione, perché la domanda non sia mai superiore all’offerta effettiva e dice: “Non sentiamo il bisogno di essere presidiati, né ci piace che altri possano vantare il merito di aver salvato ciò che solo i nostri contadini hanno saputo conservare nel tempo con discrezione”. (M.M) Per Info:Consorzio Quarantina. Associazione per la terra e la cultura rurale casella postale 40. 16149 Genova. www.quarantina.it