Mese celtico del Sorbo: Luis (mesi gennaio-febbraio)

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Mese celtico del Sorbo: Luis (mesi gennaio-febbraio)
Mese celtico del Sorbo: Luis (mesi gennaio-febbraio)
Lun
21 Luis
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Merc
22 Luna del 23
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Cari amici dell'Almanacco dell'Elfo ecco qui come promesso l'Elfo
Yhodhel finalmente si è rivelato a noi, così ora attraverso la sua
amorevole guida, ci avventureremo nel magico mondo delle tradizioni
celtiche. La prima cosa che ci mostra il nostro amico, è un calendario, o
meglio la sovrapposizione del nostro calendario con quello celtico, in
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modo che per noi, che ci siamo dimenticati queste tradizioni, sia più
semplice seguirlo.
Il calendario incomincia con il primo giorno del mese celtico del Sorbo
(Luis), e termina con l'ultimo giorno di tale mese, che a sua volta è
anche il primo giorno, in cui inizia il mese celtico del Frassino (Nion).
All'interno di Luis (Sorbo) ci sono due eventi da ricordare, di cui uno
molto importante.
Il primo cade il 22 gennaio, il primo Esbath (luna piena), che
incontriamo. Questa prende il nome di Luna del Lupo e successivamente
vedremo perchè.
Mentre il secondo evento cade nella notte fra il 31 gennaio e il 1 febbraio
ed è il primo Sabbah che incontriamo se sovrapponiamo il nostro
calendario con il loro. In questa data si festeggia Imbolc, la festa della
Luce crescente. Questo è uno dei 4 Sabbah maggiori e quindi come evento
è quello che merita più attenzione rispetto agli altri, perchè carico di
significati e importanza.
Ma ora l'amico Jhodhel mi sta tirando le orecchie perchè vuole che vada
per ordine e che prima vi parli di Luis e della Luna del Lupo.
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Mese Celtico del Sorbo (Luis)
Come già precedentemente avevamo appreso, i celti durante il loro anno, che aveva
inizio e fine con il Sabbah di Samhain nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre,
avevano 13 mensilità lunari e non 12 come noi. Ogni mese celtico prende il nome di un
albero, la cui prima lettera, è una lettera dell'Ogham(antico alfabeto celtico).
Il mese che abbiamo lasciato è Beth(betulla), che come avevamo detto, è il primo
albero che si incontra sul sentiero del bosco sacro, ed è anche la prima lettera
dell'Ogham (B). Luis invece è il secondo albero che si incontra e anche la seconda
lettera dell’Ogham(L).
Esso era il mese della LUCE. Questa è la ragione per cui dagli antichi Celti era
chiamato "luis", il cui significato più frequente è "fiamma". Questo ci potrebbe fornire
inoltre una spiegazione su come veniva considerato tra i popoli antichi. Esso era
l'albero del risveglio, della nuova vita e del potere attivo della rinascita. In Scozia, ad
esempio, simboleggiava il ritorno della vita dopo la morte e per questo si bruciava il
suo legno nelle cerimonie funebri (aiutando in questo modo l'anima del defunto ad
incamminarsi verso la rinascita). Questa è una tematica che riprenderemo anche nel
sabbah di Imbolc che vedremo successivamente.
Il Sorbo era un albero magico per gli antichi Celti e aveva diverse funzioni.
La funzione più importante era quella di protezione , che si suddivideva in protezione
dei luoghi , delle persone (nel caso di attacchi magici diretti a causa di invidia e
gelosia), e dalle paure.
La sua seconda funzione era quella di
rapidità di pensiero concentrazione,
discernimento, ispirazione all'azione.
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Molte sono le tradizioni e le leggende. Vediamone qualcuna:
I Druidi usavano i ramoscelli del sorbo, che sparpagliavano su una pelle di toro
scuoiata di fresco, per costringere le forze oscure a rispondere alle domande difficili,
venendo così a conoscenza delle loro intenzioni malefiche.
I rami di sorbo venivano appesi nelle case, perché proteggeva dagli intrusi
indesiderati, dagli spiriti maligni e dalle streghe. Il potere protettivo del sorbo
aumentava se cresceva una pianta vicino alla casa circondata da un cerchio di pietre.
Con il sorbo fabbricavano bastoni per il passeggio, per i rabdomanti e per gli
incantesimi, ma soprattutto, usanza proveniente dalla Cornovaglia, i contadini erano
soliti fabbricare una croce con i legnetti di sorbo legata insieme da un nastro rosso,
come amuleto di protezione e nelle cerimonie per l’aumento dei poteri psichici,
mentre gli abitanti degli altopiani scozzesi la cucivano dentro i vestiti.
Il sorbo proteggeva anche gli animali e in particolare, i rami del sorbo appesi sopra la
porta di una stalla teneva lontano il “Drago volante” proteggendo il bestiame, e i
cavalli stregati potevano essere domati solo con fruste fatte con il legno di sorbo.
-i marinai portavano rami di sorbo sulle navi che in questo modo venivano protette
dai fulmini.
Il legno di sorbo era usato per fabbricare le rune, che in norvegese significa “segreto
magico”, “scrittura segreta”, infatti le rune erano un antico metodo divinatorio.
Mangiando infine le bacche rosse di un sorbo fatato si acquistavano saggezza e
conoscenza. Esse inoltre avevano il potere di far ringiovanire, di allungare la vita, di
saziare e di curare le ferite.
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I consigli dell’Elfo
Bene cari amici, ora so che i nostri problemi attuali non sono difendere il
bestiame dal “drago volante”,o costringere gli spiriti maligni a rivelarci
le loro oscure intenzioni, ma sicuramente ognuno di noi è bersaglio di
invidie e gelosie, e sicuramente ognuno di noi ora è in un periodo di forte
cambiamento e rinnovamento. Quindi il consiglio dell’Elfo Yhodhel è
quello di cercare un Sorbo e raccogliere due rametti per fabbricare
l’antico amuleto di protezione a forma di croce, legato con un nastro
rosso, oppure di portare a casa bacche e rami, per decorare l’ambiente.
In questo modo entreremo meglio in sintonia con l’energia di questa
pianta e quindi anche di questo mese, che come messaggio porta il
rinnovamento e la purificazione. Questo è un modo semplice e simpatico
per “vivere” in sintonia con questo momento energetico, godendo dei
benefici che porterà nella nostra quotidianità, abbellendo anche la nostra
casa.
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Esbath
La prima Luna piena che incontriamo è quella del 22 gennaio, la
cosiddetta Luna del Lupo.
Gli Esbath non erano celebrati con grandi cerimonie coinvolgenti la
popolazione nella sua totalità come per i Sabbah, ma erano più che altro
delle celebrazioni intime con pochi partecipanti.
Queste generalmente erano effettuate all’aperto sotto i raggi della Luna.
Erano riti liberi senza particolari costrizioni dovute a formule o
tradizioni.
I Celti amavano raccogliersi fra pochi intimi e la notte veniva dedicata
alla preghiera e alla meditazione. Tutto ciò che veniva fatto in quelle
notti era fortemente influenzato e riguardante il significato intrinseco
dell’Esbath che veniva festeggiato.
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Luna del Lupo
La Luna del lupo è il nome con cui ci si riferisce alla prima luna piena di gennaio. Essa
è anche nota come Luna calma, Luna della neve, Luna fredda, Luna casta, Luna brillante o
Luna del piccolo inverno.
In questo periodo dell’anno, la terra è spoglia, e gli animali sono in letargo.
La Natura si prepara ad affrontare il periodo più freddo di tutto l’anno, durante il
quale deve trovare dentro sé stessa la forza necessaria per sopravvivere.
L’Uomo continua il suo lungo e solitario cammino all’interno di se stesso iniziato con
la celebrazione di Samhain, è disceso negli antri più bui della sua anima per incontrare
a Yule la sua luce interiore, oggi deve comprendere che la via verso la saggezza passa
attraverso il sacrificio, la pazienza, il saper attendere il giusto tempo per ogni cosa, la
sistematica pianificazione, condizioni senza le quali nessuno dei nostri progetti potrà
mai germogliare. La Luna Piena di Gennaio è detta Luna del Lupo per due motivi:
richiama un tempo quando i nostri antenati durante l'inverno si riunivano attorno al
focolare, il silenzio della neve interrotto dall'ululare dei lupi affamati, che si
avvicinavano ai villaggi in cerca di cibo per sopravvivere. Ma non solo per questo. I
lupi vivono in branchi e restano nella stessa famiglia/branco per tutta la vita. Dal
branco dipende l’affetto, la conoscenza, il sostegno morale, e la loro vita stessa.
L’uomo deve imparare ad accettare la sua fragilità, e il suo grande bisogno di affetto,
di amore, di protezione.
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I consigli dell’Elfo
Questa Luna ci porta due messaggi importanti.
Il primo è la “preparazione”, attraverso l’accostamento con ciò che
accade alla natura, anche noi nello stesso modo, ci dobbiamo preparare
a far germogliare i semi, che abbiamo piantato e che hanno dormito
dentro di noi fino a questo momento. L’invito della Natura è quello di
prendersi cura di questi “semi”. E se vogliamo che questi attecchiscano e
germoglino nella nostra vita, dobbiamo sapere anticipatamente qual è il
nutrimento che abbisognano, come devono essere curati, le tempistiche e
soprattutto dobbiamo avere la pazienza che tutto segua il suo ciclo
prestabilito, perché il Celta sa che i suoi semi germoglieranno. Sa il
perché, e sa quando, perché tutto fa parte di un eterno ciclo che si ripete.
Purtroppo la fretta è uno dei grandi problemi dell’uomo moderno, perché
in questo modo non riesce mai a godere appieno le esperienze che vive e
soprattutto non dà il giusto tempo agli eventi e alle cose di compiersi. Le
parole chiave sono velocità+efficienza=risultato ottimale. Questo
risultato sarà ottimale sicuramente in termini di quantità, ma in termini
di qualità forse lascia un po’ a desiderare.
Amici frenate questa corsa, fatelo per voi stessi. Fermatevi ed
ascoltatevi:
di che cosa ho bisogno per realizzare i miei progetti? Che cosa ho seminato
nell’anno appena passato? Ho seminato qualcosa oppure ho lasciato che il tempo
trascorresse semplicemente? Galleggio leggero sulla mia vita oppure ho uno
scopo? Dove sto andando?
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Quando avrete delle risposte a queste domande, si passa all’azione!
Potrete, se lo vorrete, pianificare i vostri progetti, cercare il “nutrimento”
giusto per i vostri semi e capire il modo migliore per attuarli, tenendo
presente che la via più veloce, non è necessariamente quella più giusta.
L’importante però è tenere sempre presente dentro di noi il punto di
partenza e quello di arrivo, non ce li dobbiamo dimenticare mai. In
questo modo anche se ci perderemo qualche volta per strada o avremo
bisogno di cambiare strategia, o ci perderemo d’animo, rimarremo sempre
collegati con la nostra “missione” e ritroveremo la via.
La seconda tematica importante che ci porta questa Luna è la famiglia.
Yhodhel ci ricorda che non riusciremo ad arrivare dove vorremo se prima
non sappiamo da dove veniamo, se prima non sappiamo chi siamo.
Nel bene o nel male la nostra famiglia di origine ha influenzato la
nostra vita, e che ci piaccia o no quello che siamo diventati è anche da
attribuire alle esperienze vissute con loro.
In questo caso il nostro Elfo della Luce ci consiglia di festeggiare questo
plenilunio con la nostra famiglia, sia che sia quella spirituale, naturale
o divina. Ciò che è importante è ricollegarci e armonizzarci con le nostre
origini, in modo tale da conoscere anche meglio noi stessi.
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Yhodhel
Prendete con cura il vostro tempo, amate ciò che la vita vi ha offerto e vi
offre come dono prezioso. Ascoltate la vostra voce interiore e
raccoglietevi nel vostro cuore. Lì tutte le domande troveranno le risposte.
Ricordate e capite le vostre origini, collegatevi con questa potente
energia, perché è il primo mattone, è il luogo da cui partite. Nulla può
essere costruito senza delle fondamenta solide e ferme.
Io sarò con ognuno di voi, nel momento in cui cercherete, nel momento in
cui ricorderete, sarò lì e vi proteggerò con la mia Luce.
Ora riunitevi con la vostra famiglia e ricordate. Ricordate e gioite dei
momenti felici, ricordate e comprendete cosa avete imparato dai momenti
difficili e poi gioite degli insegnamenti, abbracciando i vostri cari e
ringraziandoli. Ciò che avete appreso è anche merito loro, che in quei
momenti difficili vi hanno messo.
Vi aspetto come sempre alla sacra fonte da cui tutto ha origine..
A presto..
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Cari amici, ora finalmente è arrivato il momento di raccontarvi di Imbolc
il primo Sabbah che incontriamo.
Imbolc
Il Sabbah di Imbolc si festeggia nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, perché per
gli antichi Celti, il giorno nuovo iniziava con l’imbrunire di quello precedente.
In questo Sabbah le tematiche di PURIFICAZIONE e RINASCITA raggiungono il
culmine.
Vediamo perché.
La luce che è nata al Solstizio di Inverno comincia a manifestarsi all’inizio del mese di
febbraio: le giornate si allungano poco alla volta e anche se la stagione invernale
continua a mantenere la sua gelida morsa, ci accorgiamo che qualcosa sta cambiando.
La scelta del freddo e ghiacciato febbraio come inizio della primavera si spiega con le
concezioni spirituali più profonde degli antichi Celti, per i quali ogni cosa iniziava
nell’oscurità e veniva generata nei luoghi più intimi e nascosti, nel ventre profondo
della Dèa. Lo spirito vitale della primavera si accende infatti in segreto mentre
l’inverno, con il suo manto di freddo e di neve, ancora copre la terra.
Le genti antiche erano molto più attente di noi ai mutamenti stagionali, anche per
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motivi di sopravvivenza. Questo era il più difficile periodo dell’anno poiché le riserve
alimentari accumulate per l’inverno cominciavano a scarseggiare. Pertanto, i segni che
annunciavano il ritorno della primavera erano accolti con uno stato d’animo che oggi,
al riparo delle nostre case riscaldate e ben fornite, facciamo fatica ad immaginare.
SIGNIFICATO DEL TERMINE IMBOLC: purificazione e rinascita
L’etimologia del termine non è certa, ma nel suo significato si ritrovano i simboli di
questa festa.
Imbolc (pronuncia Immol’c) pare che derivi da Imb-folc che significa “Grande
pioggia”. In questo termine risiedono due chiavi di lettura:
1) i grandi mutamenti climatici in atto
2) il significato lustrale della festa e cioè di PURIFICAZIONE dalle impurità
invernali.
Due termini sono ancora da prendere in considerazione: Oilmec e Imbolg.
Il primo significa “lattazione delle pecore”, mentre il secondo significa “nel sacco”,
inteso come il ventre della Madre Terra in cui si sta preparando la rinascita della
Natura a livello simbolico, mentre a livello più materiale alla nascita degli agnelli che
sarebbero arrivati con la bella stagione.
Questo era un evento importantissimo per le genti antiche, perché la nascita degli
agnelli e quindi la lattazione delle pecore significava nuova carne, latte e formaggi, che
facevano la differenza nella sopravvivenza di anziani e bambini.
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BRIGID
Dea della festa della Luce crescente
Imbolc è una delle feste del fuoco, e cioè in cui venivano accesi i sacri fuochi druidici.
Però in Imbolc il fuoco assume di più il suo aspetto della LUCE.
La Luce infatti è nata a Yule il solstizio d’inverno, e ora a Imbolc sta crescendo e si
incominciano a vedere i primi sintomi della sua manifestazione. In questo periodo
dell’anno fa ancora molto freddo perciò i Celti non facevano grandi festeggiamenti
tribali, tuttavia le donne dei villaggi si riunivano ugualmente per festeggiare l’arrivo
della giovane dea della luce BRIGID.
Nell’Europa celtica era infatti onorata Brigit (conosciuta anche come Brighid o
Brigantia), dea del triplice fuoco; infatti era la patrona dei fabbri, dei poeti e dei
guaritori. Il suo nome deriva dalla radice “breo” (fuoco): il fuoco della fucina si univa
a quello dell’ispirazione artistica e dell’energia guaritrice.
Brigit è figlia del Grande Dio Dagda. (Come Zeus-Athena). Sacri a Brigit erano la ruota
del filatoio, la coppa e lo specchio. Lo specchio è strumento di divinazione e
simboleggia l’immagine dell’Altro Mondo cui hanno accesso eroi e iniziati. La ruota
del filatoio è il centro ruotante del cosmo, il volgere della Ruota dell’Anno e anche la
ruota che fila i fili delle nostre vite. La coppa è il grembo della Dea da cui tutte le cose
nascono. Ad Imbolc la Vecchia Dea dell’inverno si trasforma nella Dea della Luce e
rappresenta il primo incontro intimo fra la Giovane Dea e il Giovane Signore, che
assicura fertilità e prosperità nei mesi a venire.
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I riti di Imbolc
I riti di Imbolc si incentravano su due tradizioni in particolare che ci sono stati
tramandati folklore scozzese e irlandese:
1) festeggiamenti per l’arrivo della Giovane Dea e per la sua unione con il Giovane
Signore.
2) fabbricazione delle croci di Brigid e il Brat Bride.
La Giovane Dea e il Giovane Signore
Nella notte tra il 31 Gennaio e il 1 Febbraio le donne del villaggio usavano riunirsi in
una casa e mentre gli uomini uscivano per cercare un dono a Brigid(conchiglie, penne
di uccelli, pietre) le donne pulivano tutta la casa, scopando via le impurità
dell’inverno. In questo modo cacciavano la Vecchia Dea dell’Inverno, Cailleach,
dall’uscio della porta e preparavano il giaciglio per accogliere la Giovane Dea e la sua
prima unione con il Giovane Signore.
Preparavano una bambola, simboleggiante Brigid, con le spighe del grano( avena o
orzo..) dell’ultimo covone dell’anno precedente. Questo ultimo covone, in molte
tradizioni europee è chiamato la Madre del Grano (o dell’Orzo, dell’Avena, ecc.) e la
bambola propiziatoria confezionata con le sue spighe è la Fanciulla del Grano (o
dell’Orzo, dell’Avena, ecc.).Si credeva cioè che lo spirito del cereale o la stessa Dea del
Grano risiedesse nell’ultimo covone mietuto: come le spighe del vecchio raccolto sono
il seme di quello successivo, così la vecchia divinità dell’autunno e dell’inverno si
trasformava nella giovane Dea della primavera, in quella infinita catena di immortalità
che è il ciclo di nascita, morte e rinascita. E Brigit rappresenta appunto la giovane Dea
della primavera.
La bambola veniva vestita di bianco e sul suo cuore veniva appoggiato un cristallo.
Questa veniva adagiata sul giaciglio preparato con accanto un bastone o una punta di
cristallo che stavano a simboleggiare il potere fecondante maschile.
Poi esse gridano tre volte “Brid è venuta, Brid è benvenuta!”, indi lasciavano bruciare
torce e candele vicino al “letto” tutta la notte.
Se la mattina dopo trovavano l’impronta del bastone nelle ceneri del focolare, ne
traevano un presagio di prosperità per l’anno a venire.
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Le Croci di Brigid
In Irlanda, il talismano che garantisce la protezione di Brigit era la “cros-Bríde” (la
croce di Brigit), che può essere costruita con una varietà di materiali e potrebbe
prendere diverse forme. La più nota è quella che riproduce le quattro braccia
dell’Ulster con il cerchio, simbolo del ciclo perpetuo delle stagioni e dell’eterno ritorno
della luce e del sole; le quattro braccia riflettono anche le quattro “stagioni” dell’anno
celtico. Lo stesso giorno venivano bruciate le croci preparate l’anno prima e conservate
fino ad allora. Anche in questa tradizione si riprende il tema della purificazione dal vecchio e
l’apertura verso il nuovo attraverso la trasformazione e la continuità.
Altro talismano importante era il “brat Bríde” (il mantello di Brigit): era una striscia di
stoffa che si lasciava esposta alla finestra nella notte della festa, perché assorbisse il
potere della dea. Il mantello di Brigit veniva utilizzato come protezione oppure
impiegato in rituali di guarigione, e la sua potenza poteva rinnovarsi di anno in anno.
Se volete preparare anche voi le vostre croci di brigit a questo link potrete trovare tutte
le info del caso,buon lavoro!
(http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=345)
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Curiosità
Ad Imbolc si consacravano le candele che si sarebbero utilizzate per i riti di tutto
l’anno.
L’animale-totem di Brigid è il serpente. In molte culture il serpente o drago è simbolo dello
spirito della terra e delle forze naturali di crescita, decadimento e rinnovamento. Nel giorno di
Bride il serpente si risveglia dal suo sonno invernale e i contadini ne traevano il presagio della
fine imminente della cattiva stagione. Il serpente è uno dei molti aspetti dell’antica Dea della
terra: la muta della sua pelle simboleggia il rinnovamento della Natura e anche la sua dualità.
La Vecchia Dea si trasforma in quella Giovane, e sono nel contempo la stessa persona!
Dai Celti ai Cristiani
Nell’antica Roma, i primi giorni di febbraio erano sacri alla dea Februa o a Giunone Februata.
“Februare” in latino significa purificare, quindi febbraio è il mese delle purificazioni (anche la
febbre è un modo di purificarsi usato dal nostro corpo!).
Processioni in onore di Februa percorrevano la città con fiaccole accese, simbolo di luce e allo
stesso tempo, di purificazione.
Un’altra usanza, legata anche a rituali di fertilità erano i Lupercali: i Luperci, sacerdoti di
Fauno, correvano per le strade vestiti solo con una pelle di capra e con una frusta (anche essa
fabbricata con strisce di pelle di capra) con la quale battevano le giovani spose per propiziarne
la fertilità (e quindi la capacità di partorire).
La Chiesa, per combattere queste usanze, istituì processioni con candele, alle quali a partire
dall’11° secolo aggiunse la benedizione delle candele per gli altari. Col nome di Candelora o
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Candlemas (nei paesi anglosassoni) è nota la festa cristiana del 2 febbraio, denominata
“Presentazione del Signore al Tempio”. Ma è evidente che la nuova religione non ha potuto
modificare il significato autentico della festa, un significato che è profondamente incarnato
nella Natura e nello spirito umano.
Cristianizzata come Santa Bridget o Bride, come viene chiamata familiarmente in gaelico, essa
venne ritenuta la miracolosa levatrice o madre adottiva di Gesù Cristo e la sua festa si celebra
appunto l’1 febbraio, giorno di Santa Bridget.
I consigli dell’Elfo
Cari amici finalmente anche noi ora potremo festeggiare questo Sabbah.
Di tutte queste magnifiche tradizioni, che cosa possiamo far nostro in questo tempo? Ecco alcuni
consigli utili per entrare in sintonia con questo momento energetico.
Siccome il tema della purificazione è molto importante sia a livello fisico che spirituale ecco
alcuni utili consigli.
Fisico
CIBI SI
RISO, PESCE VERDURE al vapore o cotti all’orientale nel wock(soprattutto
carciofi e spinaci), CEREALI(miglio,avena,grano saraceno,
segale,camut),ZUPPE DI VERDURA CON ORZO E FARRO, MIELE,
MARMELLATE.
CIBI NO
BURRO E FORMAGGIO,LEGUMI, TROPPO SALE, CIBI FRITTI, ED
INTINGOLI particolarmente elaborati e pesanti.
CONSIGLIO
TISANE PURIFICANTI a base di sambuco e tè verde.
DEL MESE
COSMESI
MASCHERA AL MIELE, TONICO AL ROSMARINO, BAGNO
AFRODISIACO AL ROSMARINO
FITOTERAPIA
ALOE VERA
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INFUSO PURIFICANTE AL SAMBUCO
5g di sambuco(fiori), 1 tazza d’acqua.
Versate 1 tazza di acqua bollente su 5g di fiori di sambuco e filtrate subito.
Bevetene 1 tazza al mattino e 1 alla sera.
Sambuco è utile anche nel combattere i brufoli per le sue proprietà purificanti e
disinfiammanti. Usato come applicazione sul foruncolo sotto forma di lavaggi e compresse.
Se vi fate una bella sudata, non preoocupatevi è una delle proprietà del sambuco!
MASCHERA AL MIELE
Miele di acacia, timo o pinacee.
A viso rinfrescato e asciugato stendete un sottile strato di miele lasciandolo in applicazione
per circa 20 min, quindi risciacquate. Per le sue qualità la maschera di miele è indicata a chi ha
la pelle disidratata, ma è indicata anche per l’equilibrio e il mantenimento di una pelle sana
per ogni tipo di pelle. La maschera si può estendere a tutto il corpo.
INFUSO AL ROSMARINO
5g di rosmarino(rametti), i dl di acqua.
Mettete in infusione il rosmarino nell’acqua. Usate per fare lavaggi, sciacqui, gargarismi,
impacchi e bagni parziali, al fine di detergere e purificare la pelle.
BAGNO AFRODISIACO AL ROSMARINO
50 g di santoreggia essiccata, 50g di rosmarino, 50 g di salvia, 50g di verbena odorosa, 2 litri di
acqua.
Ponete e sbollentate santoreggia, rosmarino,salvia e verbena odorosa in 2 litri di acqua.
Lasciate riposare per ½ ora, filtrate e aggiungete alL’acqua del bagno. Immergetevi per 20
minuti.
E DIAMOGLI UNA MANO A QUESTA RINASCITA E FERTILITA’!!!
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ALOE VERA
La proprietà curativa dell'Aloe Vera è costituita dagli innumerevoli principi attivi e
nutrimenti di cui è costituita la pianta stessa a partire dalla presenza di
Mucoploisaccaridi ovvero quegli zuccheri complessi racchiusi nel gel interno della
foglia tra i quali spicca l'acemannano, gli Antrachinoni racchiusi nella buccia, Vitamine
e gli oltre 150 componenti attivi quali sali minerali, gli aminoacidi, acidi organici,
fosfolipidi, enzimi, saponine e lignine. Grazie alle sue proprietà è usato come Agente
Antinfiammatorio, Agente Rigenerante, Agente idratante, Agente anti-invecchiamento
ed è incredibile la sua adattabilità. L' aloe vera ha funzioni disintossicanti, se assunto
oralmente il gel di aloe vera, agisce come purificante in maniera dolce sull'apparato
digerente e penetrando nel tessuto cellulare, elimina le cellule morte della pelle, aiuta
a rigenerare la crescita di quelle nuove e favorisce la salute dei tessuti accelerando la
guarigione.
Oggigiorno nonostante le medicine chimiche siano molto efficaci, il loro uso prolungato
comporta complesse interazione con altre sostanze e farmaci tali da causare spiacevoli effetti
collaterali, di conseguenza molti medici e ricercatori di tutto il mondo attraverso le tecnologie
più moderne, continuano a studiare la pianta dell'aloe per capire come il lavoro sinergico dei
componenti nutrizionali contenuti nel gel della pianta apportono enormi benefici sulla vita
dell'uomo e degli animali, senza generare alcun effetto collaterale negativo. Nel 1959 la Food
and Drug Administration sanci' ufficialmente le proprietà terapeutiche dell' aloe vera.
Per ulteriori informazioni approfondite: http://www.aloe-vera-proprieta.com/
Spirito
Cari amici per quanto riguarda lo spirito molto semplici sono i suggerimenti. Innanzitutto per
far si che tutti i nostri “riti” e meditazioni si svolgano nel modo migliore, è molto importante
rendere l’ambiente in cui questi avverranno energeticamente purificati. Questo è un suggerimento
molto importante anche per la vita di tutti i giorni, perché l’ambiente in cui viviamo è impregnato e
saturo di tutti i nostri lasciti emotivi, di tutto ciò che abbiamo raccolto durante tutta la giornata, e
il luogo dove lasciamo andare tutto questo è la nostra casa, perché è il luogo dove ci rilassiamo!
Purificazione quotidiana della casa
1) Se lo desideriamo possiamo accendere una musica dolce che ci induca il rilassamento e
poniamoci in ascolto della nostra casa per qualche secondo, in un luogo per noi intimo e comodo,
come può essere il salotto o la nostra stanza da letto.
2) Incominciamo a respirare lentamente e regolarmente, ponendo la nostra attenzione al tema
“purificazione energetica della casa”.
3)
Quando ci sentiamo pronti, ci alziamo e prendiamo un incenso e lo accendiamo.
L’incenso che decidiamo di utilizzare dipende generalmente dal lavoro che intendiamo fare. In
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questo caso, un incenso alla mirra, all’ambra o incenso puro, va benissimo.
4)
Facciamo una piccola richiesta di purificazione e protezione agli Esseri di Luce che
sentiamo essere più vicini a noi, in base alle nostre credenze o religione di appartenenza. Ci si può
appellare ai Deva, elfi fate e folletti, oppure ai grandi Maestri spirituali, o agli Angeli. Non
saranno importanti le parole che diremo, ma piuttosto l’intenzione, che dietro queste parole ci
metteremo. L’importante è che la richiesta di purificazione e protezione venga dal nostro cuore con
sincerità e semplicità.
5)
Per ultima cosa passiamo in ogni stanza, girando tutti gli angoli di ognuna in senso
orario, facendo ruotare l’incenso, e portando quindi le sue proprietà purificanti in ogni angolo
della nostra casa.
6)
Quando avremo finito il giro, deponiamo l’incenso che abbiamo usato lasciando che finisca
di bruciare, e noi ringraziamo gli Esseri di Luce che ci hanno aiutato e protetto.
Purificazione della casa a Imbolc
1-2) Possiamo seguire i punti 1-2 della precedente procedura di purificazione.
3)
Chiediamo protezione e purificazione agli Esseri di Luce a noi cari.
4)
Accendere una candela bianca (colore di purificazione) dicendo “Accendo la fiamma di
Brigit per illuminare il cammino della mia vita”.
Meditiamo per un po’ di tempo sui significati della festa: sul nostro bisogno di purificazione,
sulla necessità di abbandonare cose e aspetti della nostra vita che non ci piacciono più, sulle
nuove cose che vogliamo portare nelle nostre esistenze.
5)
Poi si porti la candela accesa nelle varie stanze della nostra abitazione, facendo il giro
degli ambienti in senso orario. Alla fine si spenga la candela dicendo “Spengo la fiamma di
Brigit per farla vivere in me” e si visualizzi la luce della candela che entra in noi.
6)
Riponiamo la candela e ringraziamo gli Esseri di Luce che ci hanno aiutato e protetto.
Riti di Imbolc
Varie sono le opzioni che si possono seguire in questo caso. Per chi ha tempo e pazienza, si
possono organizzare e seguire gli antichi riti di Imbolc, che gli stessi Celti praticavano, spiegati in
precedenza, oppure si possono seguire riti più semplici, che fabbricare una bambolina con le
spighe del grano dell’anno precedente.
Vediamone alcuni.
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Meditazione sul significato di Imbolc
1) Preparare la nostra casa e la stanza in cui vogliamo meditare con una delle procedure di
purificazione sopra descritte. Consiglio di utilizzare quella specifica per Imbolc.
Se lo desideriamo possiamo accendere una musica dolce e rilassante e un incenso
adeguato all’occasione. In questo caso possiamo utilizzare le profumazioni all’ angelica,
al basilico, alloro e mirra per la purificazione, oppure alla rosa o limone e zenzero per
armonizzarci con Madre Terra.
2) Prepariamo uno o più bacili pieni di acqua e candele bianche galleggianti e mettiamole
nell’ambiente in cui meditiamo. Il significato è quello della luce della nuova vita che
emerge dalle acque del grembo materno, le acque lustrali di Imbolc che lavano via le
scorie invernali.
3) Mettiamoci in un luogo per noi intimo e comodo seduti o sdraiati per terra o su sul letto o
una sedia, non importa, l’importante è che ci sentiamo comodi.
4) Poniamoci in ascolto di noi stessi e colleghiamoci con i significati profondi di Imbolc.
Concentriamoci su tutto quello che vogliamo lasciar andare su tutto quello che vogliamo
rinnovare ed immaginiamo che una luce bianca e purissima ci attraversi, portando via
definitivamente da noi, tutte le impurità e le scorie. Poi visualizziamo la Luce del Sole
dorata, che man mano sta crescendo e ci inonda con tutta la sua forza ed energia. Quando
vedremo tutto il nostro corpo illuminato da questa luce dorata, concentriamoci su quelli
che sono i nostri intenti per il periodo futuro e vediamoli germogliare dentro di noi. Ora
lasciamo la nostra mente libera e rilassiamoci godendo di questa energia purificante e
rigenerante di cui siamo pervasi.
5) Quando ci sentiremo pronti ringrazieremo gli Esseri di Luce che ci hanno protetti durante
la nostra meditazione e apriamo gli occhi.
Rito delle tre candele
Incominciamo per prima cosa a purificare e a preparare la casa come abbiamo appena
imparato per poi procedere con questo rituale.
Questo è un
rituale invece più complesso, che però possono eseguire tutti. Consiste nel
procurarsi tre candele (sempre di colore bianco!), e disporle in un triangolo, con la punta
rivolta verso nord. Nel centro del triangolo così disposto si pone un calice di acqua (simbolo
della purificazione) o di latte (simbolo del nutrimento della nuova vita).
Dopo un breve rilassamento, seduti o in piedi, ci si muove verso la candela a nord, la si
accende e si dice “Signora dell’Inverno, ti dico addio, la tua stagione è terminata”. Si
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visualizzi il gelido potere dell’inverno che si allontana. Dopo avere sostato un po’, ci si sposta
alla candela di sud-est, la si accende e si dice “Signora della Primavera, ti offro un caloroso
benvenuto, la terra è il tuo letto”. Si visualizzi il gioioso potere della primavera che si
avvicina. Dopo un po’ si va alla candela di sud-ovest, la si accende e si dice “Signora
dell’Estate, presto io ti chiamerò e risveglierò il tuo amante”. Si visualizzi il potere ancora
lontano della bella stagione, desideroso di nascere e pulsante di vita nel sottosuolo.
Quando ci si sente pronti, si va al centro del triangolo, si raccoglie il calice e si dice “Io bevo il
potere della Triplice Dea. Possa questo potere diffondersi su tutta la terra per segnare la
nascita della primavera”. Si beve dal calice e si immagina il potere che fluisce in noi,
attraverso di noi per risvegliare la Natura. A questo punto si può inserire qualche usanza
ricordata in precedenza, cioè la fabbricazione del letto di Brigit o l’arsione delle decorazione
vegetali delle feste invernali. Oppure si può semplicemente concludere la cerimonia andando a
ciascuna delle candele, nell’ordine in cui sono state accese: si spengono dicendo mentalmente o
ad alta voce “Va’ fuoco e caccia l’inverno, riscalda la terra e risveglia la primavera”.
Ovviamente in tutti questi piccoli rituali le parole delle formule possono essere adattate e se lo
desideriamo, possiamo utilizzare brevi frasi che noi stessi avremo composto, secondo le nostre
capacità e la nostra sensibilità.
Eccoci qua cari amici dell’Almanacco dell’Elfo, è finita per adesso la nostra avventura
insieme alla scoperta del mondo celtico. Una cosa molto importante è che tutti i consigli di
carattere fisico, non sostituiscono eventuali cure del vostro medico curante, e sono puramente
consigli. Possono però coadiuvare eventuali cure, che state già facendo, sempre dopo essersi
accertati di non essere sensibili ai principi attivi contenuti nei rimedi da me trattati.
Il prossimo appuntamento con l’almanacco dell’Elfo sarà il 18 febbraio, giorno in cui
inizierà il mese celtico del Frassino.
Grazie per la vostra attenzione.
Baci Elfici da Yhodhel e Chiara.
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Bibliografia:
- Feste Pagane di Roberto Fattore-Macro Edizioni
- http://rosenoireantique.ilcannocchiale.it/?r=51672
- http://destinazioneignota.forumfree.net/
- Illustrazione Elfo:Emanuela Amato
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