pdf 273kb - Unioncamere Lombardia
Transcript
pdf 273kb - Unioncamere Lombardia
Unioncamere Lombardia Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci rilevazione giugno 1999 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 2 Sommario 1. EXECUTIVE SUMMARY..................................................................................... 3 2. CALCOLO DELL’INDICATORE DI ACCESSIBILITÀ INTERCONTINENTALE...................................................................................... 3 3. CALCOLO DELL’INDICE D’IMPORTANZA DELLE DESTINAZIONI ............... 5 4. CALCOLO DELL’INDICE DI FREQUENZA DI COLLEGAMENTO................... 9 5. CALCOLO DELL’INDICE DI QUALITÀ DEL SERVIZIO OFFERTO ............... 14 6. CALCOLO DELL’INDICE DI PREZZO ............................................................. 18 7. CONCLUSIONI ................................................................................................. 20 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 1. 3 Executive summary L’applicazione dell’indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci alla settimana compresa tra i giorni 14 e 20 del mese di giugno del 1999 ha decretato la superiorità di Francoforte in ambito europeo; la misura ideata ha assunto infatti, in riferimento all’hub tedesco, il valore 100 in virtù di un’offerta di connessioni altamente efficiente in termini di frequenza, tempo, capacità e prezzo ai principali centri economici mondiali. Il sistema aeroportuale milanese si situa in settima posizione (41,39); nonostante offra un paniere ristretto di destinazioni (62) e di voli effettivi (434) esso si caratterizza per una buona qualità del servizio ed una politica tariffaria competitiva in relazione ad ogni area continentale fuorché l’Oceania. In coda alla graduatoria si attesta Stoccolma (24,85) la quale raggiunge un esiguo numero di mete (38) e manifesta un’accessibilità inefficiente dal punto di vista frequenziale, temporale e capacitario; essa spicca, d’altro canto, per un’offerta tariffaria fortemente concorrenziale. 2. Calcolo dell’indicatore di accessibilità intercontinentale La misura di accessibilità definita ha assunto, in riferimento alla settimana di osservazione, i seguenti valori: HUB INDICATORE di ACCESSIBILITÀ INTERCONTINENTALE nel TRASPORTO delle MERCI Amsterdam 3,40140168 Bruxelles 2,63154072 Francoforte 4,96787415 Londra 4,70152148 Madrid 2,04094200 Milano 2,05638496 Parigi 4,41639931 Roma 1,91797696 Stoccolma 1,23434207 Zurigo 2,80192213 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 L’esigenza di disporre di espressioni della variabile indagata agilmente confrontabili ha suggerito la ponderazione dei dati ottenuti in riferimento al maggiore di essi; posto dunque il valore rilevato per CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 4 l’hub di Francoforte eguale a 100 si è commisurata ad esso l’accessibilità intercontinentale delle restanti origini. Il sottostante prospetto riassume le misure ricavate. Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci HUB INDICATORE di ACCESSIBILITÀ INTERCONTINENTALE nel TRASPORTO delle MERCI (in termini ponderali) Francoforte 100,00 Londra 94,64 Parigi 88,90 Amsterdam 68,47 Zurigo 56,40 Bruxelles 52,97 Milano 41,39 Madrid 41,08 Roma 38,61 Stoccolma 24,85 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 L’osservazione dei risultati ottenuti conferma l’originalità dell’approccio adottato; il panorama da essi desumibile si discosta infatti sensibilmente dalla sottostante classifica stilata in riferimento alla quantità di cargo movimentata nel 1998 dagli hub prescelti. Movimentazione cargo negli hub europei nel 1998 HUB CARGO MOVIMENTATO nel 1998 (in termini ponderali) Francoforte 100,00 Londra 122,01 Parigi 87,69 Amsterdam 83,19 Zurigo 23,94 Bruxelles 40,75 Milano 15,94 Madrid 19,56 Roma 17,91 Stoccolma 9,52 Fonte: ACI – Airports Council International CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 5 L’indicatore ideato, occorre ora ricordare, valuta sinteticamente distinti aspetti identificanti il trasporto aereo delle merci. L’accurata comprensione dei dati ricavati impone dunque un esame attento del ruolo rivestito da tali fattori nell’offerta di connessioni intercontinentali attuata da ogni hub europeo. In risposta a tale esigenza i paragrafi susseguenti sottolineeranno il contributo prestato dalle differenti variabili alla definizione del panorama rilevato. 3. Calcolo dell’indice d’importanza delle destinazioni La somma dei valori assunti dall’indice d’importanza in riferimento a ciascuna origine è consultabile nella presente tavola: Importanza delle destinazioni SOMMA dei VALORI assunti dall’INDICE d’IMPORTANZA SOMMA dei VALORI assunti dall’INDICE d’IMPORTANZA (in termini ponderali) Francoforte 20,85 100,00 Londra 20,46 98,13 Parigi 20,18 96,79 Amsterdam 17,88 85,76 Zurigo 14,25 68,35 Bruxelles 11,55 55,40 Milano 12,19 58,47 Madrid 11,98 57,46 Roma 13,59 65,18 Stoccolma 9,68 46,43 HUB Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 La piena comprensione dei valori assunti dalla misura di accessibilità intercontinentale impone un’analisi quantitativa e qualitativa delle mete extracontinentali raggiunte dagli hub europei. Il numero di destinazioni servite da ogni origine nella settimana compresa tra i giorni 14 e 20 del mese di giugno del 1999 è definito nel sottostante prospetto; accanto a tale informazione si è ritenuto interessante indicare l’incidenza dell’offerta gestita da ciascun hub sul totale delle località complessivamente raggiunte. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 6 Numero di destinazioni servite dagli hub europei (giugno 1999) HUB NUMERO di DESTINAZIONI % di DESTINAZIONI Francoforte 150 66,08% Londra 154 67,84% Parigi 151 66,52% Amsterdam 115 50,66% Zurigo 77 33,92% Bruxelles 64 28,19% Milano 62 27,31% Madrid 60 26,43% Roma 87 38,33% Stoccolma 38 16,74% Totale 227 100,00% Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 La ponderazione dei dati rilevati in riferimento al numero di mete servite da Francoforte ha consentito una rappresentazione idonea ad un agile e corretto confronto tra gli stessi; la sottostante griglia indica i pesi ottenuti: Numero di destinazioni servite dagli hub europei in termini ponderali (giugno 1999) HUB NUMERO di DESTINAZIONI (in termini ponderali) Francoforte 100,00 Londra 102,67 Parigi 100,67 Amsterdam 76,67 Zurigo 51,33 Bruxelles 42,67 Milano 41,33 Madrid 40,00 Roma 58,00 Stoccolma 25,33 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 Tali valori rilevano l’uniformità quantitativa del servizio attuato da Francoforte, Londra e Parigi, rispettivamente al terzo, primo e secondo posto, e da Bruxelles, Milano e Madrid, in settima, ottava CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 7 e nona posizione; essi evidenziano, inoltre, la consistenza del paniere di destinazioni raggiunto dall’hub di Amsterdam, pari a tre quarti dell’offerta inglese e superiore alla prestazione di Roma e Zurigo, situati immediatamente dopo ad un distanza di 18 e 25 punti percentuali. In riferimento a Stoccolma, infine, i dati presentati indicano il raggiungimento di un numero di destinazioni equivalente ad un quarto del servizio attuato dall’hub londinese. Il grado di penetrazione delle origini europee nelle diverse regioni continentali è descritto dalle informazioni seguenti: Numero di destinazioni servite dagli hub europei per area geografica (giugno 1999) Numero di desttinazioni raggiunte AREA CONTINENTALE HUB Francoforte Londra Parigi Amsterdam Zurigo Bruxelles Milano Madrid Roma Stoccolma Totale Africa 28 32 40 20 18 24 14 7 23 2 61 America Latina e Centrale 28 26 28 27 7 7 15 17 15 2 49 America Settentrionale 31 36 24 20 10 11 11 10 9 4 44 Asia 44 42 37 34 30 14 16 20 28 25 51 Medio Oriente 14 13 15 13 8 8 5 2 8 1 15 Oceania 5 5 7 1 4 0 1 4 4 4 7 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 I dati esposti evidenziano una specializzazione geografica degli hub parzialmente conforme ai rapporti politici e commerciali storicamente intessuti dagli stessi. Francoforte si conferma al servizio di un’ampia porzione del territorio asiatico e spicca per l’elevato numero di destinazioni raggiunte nelle regioni americana e mediorientale. Londra, d’altra parte, serve un numero considerevole di mete in ogni area continentale e si attesta al primo posto per numero di destinazioni nordamericane collegate. Parigi si afferma come primo hub nel servizio di Africa, America Latina e Centrale, Medio Oriente ed Oceania. Amsterdam garantisce il raggiungimento di un elevato numero di località mediorientali e centrosudamericane ed offre buone prestazioni al territorio asiatico. Per quanto concerne le rimanenti origini il servizio attuato offre un collegamento sufficiente con ogni regione considerata, eccezion fatta per Stoccolma la cui prestazione generalmente insoddisfacevole si focalizza sulle destinazioni asiatiche. Una certa specializzazione geografica è comunque ravvisabile anche per Bruxelles, Madrid, Roma e Zurigo. L’offerta dell’hub belga si concentra, infatti, nell’area africana, mentre Madrid orienta il proprio servizio al territorio centro-sudamericano; Roma raggiunge soprattutto Africa ed Asia e quest’ultima costituisce la principale destinazione dell’aeroporto svizzero. Nessun orientamento spaziale è ravvisabile, infine, per l’hub milanese. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 8 La tavola seguente analizza qualitativamente le destinazioni servite dalle origini europee; essa indica il numero di mete raggiunte da ogni hub per le quali l’indice d’importanza ha assunto valori compresi in intervalli dati. Numero di destinazioni servite dagli hub europei per intervalli assunti dall’indice di importanza (giugno 1999) Numero di destinazioni HUB VALORI assunti dall'INDICE d'IMPORTANZA Francoforte Londra Parigi Amsterdam Zurigo Bruxelles Milano Madrid Roma Stoccolma Totale (0,50; 1,00] 7 7 7 7 7 7 6 7 7 6 7 (0,25; 0,50] 17 17 19 17 13 8 11 10 11 10 20 (0,10; 0,25] 46 42 37 32 19 19 19 16 20 8 58 (0,01; 0,10] 57 66 64 40 31 23 22 23 39 10 98 (0,00; 0,01] 23 22 24 19 7 7 4 4 10 4 44 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 Secondo i dati presentati le destinazioni extraeuropee di primario interesse economico sono raggiunte da ogni hub selezionato, eccezion fatta per Milano e Stoccolma, i quali non offrono voli rispettivamente verso Taipei e Johannesburg. In corrispondenza del secondo intervallo il servizio comincia a differenziarsi; Parigi distanzia Francoforte, Londra ed Amsterdam collegandosi a tutte le località ad esso associate fuorché Sapporo, mentre le origini menzionate offrono un paniere di 17 mete. Se si eccettua Zurigo, inoltre, gli hub restanti attuano un servizio pari alla metà della prestazione resa da Parigi. I dati relativi alla fascia successiva indicano chiaramente la suddivisione in tre gruppi delle origini europee; Francoforte, Londra, Parigi ed Amsterdam raggiungono infatti un numero di mete superiore a 30, Stoccolma si limita ad un’offerta di 8 destinazioni ed i rimanenti hub si posizionano a 19 località mediamente servite. Una situazione analoga si propone in riferimento all’ultimo intervallo; in corrispondenza di esso il secondo ed il terzo gruppo presentano un paniere molto simile ed estremamente povero, con l’unica variante di Roma la quale offre un collegamento a 10 destinazioni extraeuropee. La quarta fascia, infine, ribadisce il ruolo di leader di Francoforte, Londra e Parigi, rileva una minore efficienza dell’hub di Amsterdam, al quale si affiancano Roma e Zurigo con 39 e 31 località raggiunte, e conferma l’inferiorità di Stoccolma. L’analisi condotta permette di motivare la classifica stilata in base alla somma ponderata dei valori assunti dall’indice d’importanza in riferimento ad ogni hub europeo. La superiorità di Francoforte deriva innanzitutto dall’elevato numero di destinazioni raggiunte e dalla marcata importanza delle stesse; esso focalizza infatti la propria offerta sulle aree asiatica, CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 9 nordamericana e mediorientale, comprendenti località altamente interessanti dal punto di vista commerciale. Dall’esame della distribuzione del servizio in termini di valori assunti dall’indice di rilevanza, inoltre, emerge un’ottima prestazione in riferimento a ciascun intervallo definito. Analoghe considerazioni devono essere espresse per gli hub londinese e parigino. Nonostante il consistente numero di mete raggiunte, superiore a Francoforte, e il capillare servizio garantito in ogni regione continentale, con predilezione dell’area nordamericana, Londra si attesta dopo l’origine tedesca in quanto offre una prestazione inferiore in corrispondenza del terzo e del quinto intervallo, non compensata dalla superiorità evidenziata nella penultima fascia. Anche il servizio parigino è quantitativamente superiore all’offerta di Francoforte, ma si indirizza prevalentemente ad aree geografiche di contenuto interesse economico quali l’Africa, l’America Latina e Centrale e l’Oceania. Le prestazioni desumibili dall’analisi dei valori assunti dall’indice di rilevanza, in particolare, sono le migliori in riferimento al primo, al secondo ed al quinto intervallo definito e si attestano a livelli elevati nei casi rimanenti; l’inferiorità agli hub di Francoforte e di Londra è motivata dall’offerta ridotta in corrispondenza della terza fascia e dalla maggiore vicinanza dei valori attinenti gli ultimi tre intervalli ai relativi limiti inferiori rispetto a Francoforte e Londra. Il pacchetto di località raggiunto da Amsterdam è di buon livello in termini sia quantitativi, sia qualitativi; l’offerta, dedicata principalmente alle aree centro-sudamericana e mediorientale, comprende infatti un consistente numero di mete asiatiche di spiccata importanza. I valori assunti dall’indice in corrispondenza delle destinazioni servite dall’hub si distribuiscono inoltre tra gli intervalli isolati in conformità con quanto mediamente rilevato per i nodi di Francoforte, Londra e Parigi. Discreta è l’offerta operata da Zurigo e Roma; alla superiorità numerica delle destinazioni raggiunte da quest’ultima rispetto all’hub svizzero non corrisponde, occorre precisare, una preminenza qualitativa, in quanto l’origine italiana destina il proprio servizio, a parità di area geografica, a destinazioni di minore rilievo commerciale. La somiglianza della somma dei valori assunti dall’indice di importanza in riferimento alle destinazioni servite da Bruxelles, Milano e Madrid è imputabile, in primo luogo, alla prossimità del numero di località raggiunte; essa dipende inoltre dall’analoga distribuzione dei valori stessi tra gli intervalli definiti. Per quanto concerne infine l’hub di Stoccolma, il paniere di mete raggiunte è insufficiente dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo. 4. Calcolo dell’indice di frequenza di collegamento La media dei valori assunti dall’indice di frequenza in riferimento ad ogni hub nella settimana compresa tra i giorni 14 e 20 del mese di giugno del 1999 è visionabile nel presente prospetto: CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 10 Frequenza di collegamento effettivo (giugno 1999) MEDIA dei VALORI assunti dall’INDICE di FREQUENZA MEDIA dei VALORI assunti dall’INDICE di FREQUENZA (in termini ponderali) Francoforte 0,692671 100,00 Londra 0,814923 117,65 Parigi 0,752107 108,58 Amsterdam 0,725389 104,72 Zurigo 0,709276 102,40 Bruxelles 0,613782 88,61 Milano 0,606468 87,56 Madrid 0,655187 94,59 Roma 0,604685 87,30 Stoccolma 0,573866 82,85 HUB Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 L’esatta comprensione delle medie calcolate richiede un esame attento dei collegamenti intercontinentali effettivamente operati da ciascun hub nella settimana di osservazione. Il numero di voli effettivi programmato dalle origini europee è indicato nella seguente tabella; accanto ad esso si è ritenuto interessante esplicitare l’incidenza dell’offerta gestita da ciascun hub sul totale delle connessioni effettive complessivamente attuate. Numero di voli effettivi dagli hub europei (giugno 1999) HUB NUMERO di VOLI EFFETTIVI % di VOLI EFFETTIVI Francoforte 1657 16,82% Londra 2579 26,17% Parigi 1845 18,72% Amsterdam 1111 11,27% Zurigo 580 5,89% Bruxelles 345 3,50% Milano 434 4,40% Madrid 553 5,61% Roma 531 5,39% Stoccolma 219 2,22% 9.854 100,00% Totale Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 11 La parametrizzazione dei valori rilevati in riferimento al numero di connessioni operate da Francoforte ha consentito una rappresentazione idonea ad un corretto confronto tra gli stessi; il presente prospetto indica i pesi ottenuti: Numero di voli effettivi dagli hub europei in termini ponderali(giugno 1999) HUB NUMERO di VOLI EFFETTIVI (in termini ponderali) Francoforte 100,00 Londra 155,64 Parigi 111,35 Amsterdam 67,05 Zurigo 35,00 Bruxelles 20,82 Milano 26,19 Madrid 33,37 Roma 32,05 Stoccolma 13,22 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 L’osservazione di tali misure evidenzia la netta superiorità di Londra rispetto ad ogni altro nodo; il pacchetto di voli gestito da Francoforte, Parigi ed Amsterdam è infatti rispettivamente eguale al 64, 72 e 43% del servizio da essa garantito, mentre la prestazione dei restanti hub è inferiore a un quarto del numero di connessioni effettive offerto dall’origine britannica. Il servizio complessivamente attuato da questi ultimi, in particolare, è pressoché equivalente alla programmazione londinese. Tra di essi è possibile segnalare alcune analogie; Zurigo, Madrid e Roma si attestano su di un’offerta pari al 20% del servizio di Londra, seguiti da Milano, Bruxelles e Stoccolma al 17, 13 e 8%. Il grado di penetrazione delle origini europee nelle diverse regioni continentali è descritto dalle informazioni seguenti: CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 12 Numero di voli effettivi dagli hub europei per area di destinazione(giugno 1999) Numero di voli effettivi AREA CONTINENTALE HUB Francoforte Londra Parigi Amsterdam Zurigo Bruxelles Milano Madrid Roma Stoccolma Totale Africa 140 256 277 112 59 81 33 94 44 4 1100 America Latina e Centrale 237 288 407 221 51 40 154 220 153 21 1792 America Settentrionale 486 993 547 335 124 119 157 152 128 56 3097 Asia 619 743 443 326 281 68 72 71 167 128 2918 Medio Oriente 128 218 124 114 47 37 15 8 18 1 710 Oceania 47 81 47 3 18 0 3 8 21 9 237 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 Un’ampia quota dei voli effettivi complessivamente attuati, pari al 60%, raggiunge, secondo i dati presentati, le regioni nordamericana ed asiatica; la rimanente parte si distribuisce tra Africa, America Latina e Centrale, Medio Oriente ed Oceania secondo proporzioni rispettivamente pari all’11, 18, 7 e 2%. La specializzazione geografica degli hub europei desumibile dall’osservazione del prospetto è parzialmente conforme alle conclusioni tratte dall’esame della distribuzione spaziale delle destinazioni da essi servite. Francoforte conferma la predilezione per la regione asiatica e assicura un buon collegamento alle rimanenti aree, mentre Londra focalizza la propria offerta sul continente nordamericano e si attesta al primo posto per numero di connessioni programmate verso Asia, Medio Oriente ed Oceania. I dati relativi a Parigi, d’altra parte, ribadiscono la superiorità dell’origine francese nel raggiungimento delle aree africana e centro-sudamericana e riconoscono una buona prestazione verso le restanti regioni. Amsterdam garantisce un discreto numero di collegamenti ad ogni continente fuorché l’Oceania, verso la quale si dirigono solamente 3 voli, e mostra una predilezione per America Settentrionale ed Asia. Per quanto concerne le rimanenti origini la programmazione offre una connessione sufficiente con ogni area considerata, eccezion fatta per Stoccolma la cui prestazione generalmente insoddisfacevole si concentra sulle destinazioni asiatiche. Una specializzazione geografica è individuabile, in particolare, anche per essi. Il servizio di Zurigo si rivolge prevalentemente all’Asia, mentre Bruxelles orienta la propria offerta al Nord America; Milano attua voli soprattutto verso il territorio americano e, infine, le origini madrilena e romana effettuano collegamenti principalmente verso l’America Latina e Centrale, con un interesse da parte di Roma anche per la regione asiatica. La media ponderale dei valori assunti dall’indice di frequenza in riferimento a ciascun hub, occorre ora precisare, dipende dalla distribuzione del numero di connessioni effettive complessivamente attuate da ognuno di essi tra le mete servite; tale indice raggiunge il valore massimo infatti se l’offerta garantita ad una destinazione è pari almeno a 13 voli settimanali effettivi. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 13 La Tavola 1 dell’Allegato Statistico indica il numero di collegamenti effettivamente programmati, nella settimana di osservazione, tra ogni coppia di hub e meta; il sottostante prospetto evidenzia inoltre, per ciascuna origine, il numero di località raggiunte da almeno 13 voli e la quota rappresentata da tali mete sul totale di destinazioni servite. Numero di destinazioni servite con frequenza massimamente efficiente (giugno 1999) NUMERO di DESTINAZIONI servite con FREQUENZA MASSIMAMENTE EFFICIENTE % di DESTINAZIONI servite con FREQUENZA MASSIMAMENTE EFFICIENTE Francoforte 46 30,67% Londra 62 40,26% Parigi 50 33,11% Amsterdam 29 25,22% Zurigo 15 19,48% Bruxelles 5 7,81% Milano 11 17,74% Madrid 15 25,00% Roma 10 11,49% Stoccolma 5 13,16% HUB Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 L’analisi dei risultati esposti evidenzia, anche in questo caso, il primato dell’hub di Londra, il quale garantisce un’efficienza di collegamento massima a circa il 40% delle destinazioni raggiunte; seguono Parigi e Francoforte con un servizio ottimale nel 30% dei casi ed Amsterdam e Madrid, le quali offrono un numero di voli effettivi eguale o superiore a 13 ad un quarto delle località servite. Zurigo, nonostante attui in termini assoluti la medesima offerta rilevata per l’origine madrilena, si posiziona successivamente ad essa nel caso in cui si analizzi l’incidenza di tale prestazione sul totale di destinazioni raggiunte; il numero complessivo di mete servite dall’hub svizzero è infatti superiore a quanto rilevato per Madrid. Analoghe osservazioni devono essere espresse in riferimento alle origini italiane; nonostante l’equivalente numero di destinazioni ottimalmente raggiunte, Milano precede Roma in termini percentuali. Ultimi nella graduatoria realizzata sono Bruxelles e Stoccolma con solamente 5 località servite con efficienza frequenziale massima; data l’esiguità, rispetto all’origine belga, del pacchetto di destinazioni collegate a Stoccolma ciò si traduce, per quest’ultima, in un superiore valore percentuale. L’analisi effettuata permette di trarre alcune conclusioni a motivazione dei valori medi ponderali assunti dall’indice di frequenza in riferimento a ciascun hub europeo. La superiorità di Londra è dettata, innanzitutto, dall’elevato numero di voli effettivi prestati e dalla consistenza del paniere di destinazioni cui essa garantisce un collegamento massimamente efficiente. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 14 Seguono nella graduatoria Parigi ed Amsterdam con un numero di connessioni sensibilmente inferiore all’hub britannico ed una minor quota di mete servite con efficienza ottimale. Zurigo si posiziona al quarto posto, caratterizzandosi per una quantità di collegamenti effettivi pari ad un quinto dell’offerta londinese ed una percentuale di località raggiunte da almeno tredici voli eguale a circa il 20%. Segue, attestandosi solamente in quinta posizione, Francoforte. A spiegazione di tale inferiorità occorre ricordare che il paniere di destinazioni servito da Amsterdam e Zurigo è numericamente minore rispetto al dato rilevato per l’hub tedesco; la relativa media comprende molte località raggiunte con una buona efficienza frequenziale ed una quota limitata di mete scarsamente collegate. L’insieme delle destinazioni connesse a Francoforte include un numero maggiore di mete limitatamente servite, il che determina l’inferiorità del valor medio ricavato per l’origine tedesca rispetto ad Amsterdam e Zurigo. La posizione successiva è occupata da Madrid, caratterizzata da un numero di voli effettivi pari a 553 e distribuito in modo tale da garantire un’efficienza frequenziale mediamente discreta alle destinazioni raggiunte. Molto simile è la situazione fotografata per Bruxelles, Milano e Roma, per la quale valgono le medesime osservazioni espresse in riferimento agli hub di Amsterdam, Zurigo e Francoforte. In ultima posizione si colloca infine Stoccolma, principalmente a causa dell’esiguità del numero di connessioni programmato. 5. Calcolo dell’indice di qualità del servizio offerto La media dei valori attribuiti all’indice di qualità del servizio in riferimento a ciascuna origine è indicata nella seguente griglia: Qualità del servizio offerto(giugno 1999) MEDIA dei VALORI assunti dall’INDICE di QUALITÀ del SERVIZIO OFFERTO MEDIA dei VALORI assunti dall’INDICE di QUALITÀ del SERVIZIO OFFERTO (in termini ponderali) Francoforte 0,321215 100,00 Londra 0,329576 102,60 Parigi 0,337697 105,13 Amsterdam 0,322541 100,41 Zurigo 0,299263 93,17 Bruxelles 0,359145 111,81 Milano 0,318894 99,28 Madrid 0,270059 84,07 Roma 0,236787 73,72 Stoccolma 0,229029 71,30 HUB Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 15 L’esatta comprensione delle medie ricavate impone un’analisi puntuale del tempo di collegamento e della capacità merci caratterizzanti i voli effettivi operati dagli hub europei nella settimana di osservazione. L’azzeramento degli handicap spaziali penalizzanti le origini nel raggiungimento delle diverse aree continentali ha orientato l’indagine, in relazione al primo aspetto, allo studio dell’offerta di voli diretti attuata da ognuna di esse; i risultati ottenuti sono consultabili nella Tavola 2 dell’Allegato Statistico. Il seguente prospetto riassume il numero di collegamenti effettivi direttamente operati dagli hub europei, precisandone l’incidenza sul totale di voli effettivi programmati. Numero di voli effettivi diretti (giugno 1999) HUB NUMERO di VOLI EFFETTIVI DIRETTI % di VOLI EFFETTIVI DIRETTI Francoforte 1007 60,77% Londra 1770 68,63% Parigi 1168 63,31% Amsterdam 704 63,37% Zurigo 335 57,76% Bruxelles 274 79,42% Milano 226 52,07% Madrid 365 66,00% Roma 208 39,17% Stoccolma 40 18,26% 6097 61,87% Totale Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 La presente tabella indica inoltre, per ogni origine, il numero di voli effettivi indiretti sostanti negli hub selezionati: Numerodi voli effettivi indiretti per hub di sosta (giugno 1999) Numero di voli effettivi indiretti HUB di SOSTA HUB di PARTENZA Francoforte Londra Parigi Amsterdam Zurigo Bruxelles Milano Madrid Roma Stoccolma Totale Amsterdam 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Bruxelles 10 0 10 10 0 0 10 0 0 0 40 Francoforte 0 7 9 7 0 12 5 6 7 27 80 Londra 0 0 4 4 4 4 0 0 1 4 21 Madrid 112 133 218 120 0 3 146 0 114 0 846 Milano 29 39 47 46 43 32 0 49 19 4 334 Parigi 82 127 0 35 0 0 0 0 7 63 314 Roma 2 4 2 0 2 4 6 0 0 0 20 Stoccolma 10 16 10 0 0 0 0 0 0 0 36 Zurigo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 16 L’esame dei dati esposti permette di trarre alcune importanti conclusioni. Bruxelles spicca tra gli hub considerati in quanto attua indirettamente il solo 20% delle connessioni offerte, sostando principalmente nel territorio europeo e prediligendo il nodo milanese nei collegamenti centrosudamericani e l’aeroporto tedesco nel raggiungimento delle destinazioni asiatiche. Londra si attesta in seconda posizione con una quota di voli diretti pari al 69%; essa effettua stop essenzialmente al di fuori dell’area continentale, ma privilegia gli hub madrileno e parigino rispettivamente nelle connessioni centro-sudamericane ed africane. Successivamente si pone Madrid con una percentuale di transfer connection pari solamente al 34% del paniere di voli effettivi programmato e con una propensione a sostare, nei collegamenti con l’emisfero orientale, presso l’hub milanese. Considerazioni analoghe a quanto osservato per Londra devono essere espresse per Parigi ed Amsterdam, la cui frazione di collegamenti diretti è equivalente; anch’esse infatti effettuano le proprie fermate essenzialmente presso aeroporti extracontinentali privilegiando, all’interno dell’area europea, Madrid. Simili sono inoltre le quote calcolate per Francoforte e Zurigo, ma per essi occorre rilevare, accanto ad una marcata propensione a sostare all’esterno del territorio continentale, un discreto numero di transfer connection rispettivamente passanti da Parigi e Madrid nel raggiungimento di mete africane e centro-sudamericane, e da Milano nei collegamenti latino-americani. La prestazione di voli diretti milanese eguaglia la metà dell’offerta totalmente programmata prediligendo, nelle connessioni con l’America Latina e Centrale, gli stop presso il nodo madrileno. In coda alla graduatoria presentata si posizionano, infine, Roma e Stoccolma, la cui programmazione prevede una percentuale di transfer connection pari al 61 ed all’82%; le fermate attuate nel territorio europeo, numericamente inferiori alle soste realizzate in aeroporti extracontinentali, sono generalmente previste dall’aeroporto romano presso Madrid, in riferimento ai voli centro-sudamericani, e dal nodo svedese presso Parigi, nelle connessioni nordamericane ed asiatiche. Esaminiamo ora la capacità merci disponibile nei collegamenti intercontinentali osservati. La Tavola 3 dell’Allegato Statistico indica il numero di voli effettivi attuati da ogni origine europea mediante specifici modelli di aeromobile; le informazioni in essa incluse sono riassunte nel seguente prospetto, il quale evidenzia, in riferimento ad ogni hub, il numero di connessioni effettive il cui spazio merci è inscrivibile in intervalli dati. Numerodi voli effettivi indiretti per hub di sosta (giugno 1999) Numero di voli effettivi 3 HUB CAPACITÀ (in m .) Francoforte Londra Parigi Amsterdam Zurigo Bruxelles Milano Madrid Roma Stoccolma Totale (0,00; 50,00] 213 163 249 163 48 36 26 82 34 11 1025 (50,00; 150,00] 743 1062 971 430 290 152 253 336 357 154 4748 (150,00; 300,00] 523 1287 480 401 242 83 94 134 137 52 3433 (300,00; 777,32] 178 67 145 117 0 74 61 1 3 2 648 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 17 Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 Il panorama delineato testimonia una complessiva preferenza per modelli di aereo aventi una capacità compresa tra 50 e 150 m3.; l’utilizzo di tali velivoli caratterizza infatti una quota di collegamenti effettivi pari al 48% e precede l’impiego di aeromobili appartenenti alla prima, terza ed ultima fascia in riferimento ai quali la percentuale citata equivale rispettivamente al 10, 35 e 7%. In termini di ottimalità nella distribuzione dei voli tra gli intervalli definiti Bruxelles spicca tra gli hub europei in virtù di un’elevata frazione di connessioni effettive contraddistinte da uno spazio merci superiore a 300 m3., principalmente attuate mediante BOEING 747 (all series) freighter e MCDONNELL DOUGLAS MD-11 freighter; essa corrisponde al 21%. Le quote calcolate per l’origine belga in relazione alle prime tre fasce equivalgono inoltre al 10, 44 e 24% e includono collegamenti essenzialmente operati tramite AIRBUS INDUSTRIE A330 (all series), AIRBUS INDUSTRIE A340 (all series), BOEING 767-300/300ER e MCDONNELL DOUGLAS MD-11 passenger. Milano si attesta in seconda posizione in quanto attua il 14% dei voli programmati mediante aerei riconducibili all’intervallo di massima capacità ed utilizza nel 6, 58 e 22% delle connessioni velivoli appartenenti rispettivamente alla prima, seconda e terza fascia. Essa accorda inoltre la propria preferenza ai modelli BOEING 747 (all series) freighter, BOEING 757 (all series) passenger e BOEING 767-300/300ER. Successivamente si pone Amsterdam con percentuali d’incidenza degli intervalli ordinatamente considerati eguali al 15, 39, 36 e 11%; essa privilegia l’utilizzo di AIRBUS INDUSTRIE A320, BOEING 767 (all series), MCDONNELL DOUGLAS DC-10 (all series) passenger e BOEING 747 (all series) nei tre assetti previsti. La quota di voli effettivi calcolata per l’hub di Francoforte in riferimento alla quarta fascia eguaglia il valore rilevato per l’origine olandese; la distribuzione di collegamenti è d’altra parte inferiormente ottimale in quanto prevede, in relazione al primo ed al terzo intervallo, un’incidenza minore di 2 e 4 punti percentuali. I modelli di aeromobile maggiormente operanti nell’hub tedesco sono l’AIRBUS INDUSTRIE A300 (all series) passenger ed il BOEING 747 (all series) passenger. Seguono Londra e Parigi rispettivamente caratterizzate da frazioni equivalenti al 6, 41, 50 e 3%, e al 13, 53, 26 e 8%; l’origine britannica si segnala per un consistente utilizzo di velivoli BOEING 747-400 passenger e BOEING 777 (all series) mentre l’hub parigino predilige i modelli AIRBUS INDUSTRIE A310 (all series) e BOEING 747 (all series) passenger. Nelle ultime posizioni si attestano infine Zurigo, Stoccolma, Roma e Madrid con percentuali di voli effettivi riconducibili al secondo e quarto intervallo superiori al 50% ed inferiori all’1% e rispettivamente privilegianti gli aerei MCDONNELL DOUGLAS MD-11 passenger, BOEING 767300/300ER, AIRBUS INDUSTRIE A300 (all series) passenger e BOEING 767 (all series). L’analisi svolta consente di trarre alcune conclusioni a giustificazione dei valori medi ponderali assunti dall’indice di qualità del servizio. La superiorità di Bruxelles deriva dall’offerta di una consistente quota di connessioni effettive attuate direttamente mediante velivoli aventi una capacità merci superiore a 150 m3.. Parigi si afferma in seconda posizione in virtù di tempi di volo competitivi e nonostante l’utilizzo di aeromobili mediamente dotati di uno spazio cargo inferiore a 150 m3.. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 18 Segue Londra con una percentuale di transfer connection pari al 31% ed una quota di collegamenti effettivi con capacità compresa tra 50 e 300 m3. eguale al 91%. Successivamente si posizionano Amsterdam e Francoforte; la precedenza dell’hub olandese, occorre precisare, è dettata da un’incidenza dei voli diretti superiore di 2 punti percentuali e dall’utilizzo di modelli di aeromobile mediamente più capaci. Milano si attesta in sesta posizione; nonostante la sensibile incidenza di transfer connection sul totale dei collegamenti effettivi programmati, la disponibilità di uno spazio merci superiore a 150 m3. nel 36% dei casi garantisce all’hub italiano una buona qualità del servizio. Segue Zurigo con una differenza di 6 punti percentuali rispetto al nodo milanese principalmente imputabile all’assenza di connessioni con capacità superiore a 300 m3. e ad un margine d’incidenza dell’uso di velivoli dotati di spazio cargo inferiore a 150 m3. pari al 58%. Benché contraddistinta da una frazione di voli diretti eguale al 66% Madrid si afferma susseguentemente a causa di un’esigua offerta di collegamenti effettivi con spazio cargo superiore a 150 m3.. In coda alla graduatoria stilata si situano infine Roma e Stoccolma caratterizzate da quote di voli diretti rispettivamente pari al 39 e 18% e dall’utilizzo di aerei con capacità inferiore a 150 m3. in tre quarti dei collegamenti programmati. 6. Calcolo dell’indice di prezzo La media dei valori assunti dall’indice di prezzo in riferimento a ciascuna origine nella settimana compresa tra i giorni 14 e 20 del mese di giugno del 1999 sono consultabili nella seguente griglia: Prezzo del trasporto (giugno 1999) MEDIA dei VALORI assunti dall’INDICE di PREZZO MEDIA dei VALORI assunti dall’INDICE di PREZZO (in termini ponderali) Francoforte 0,8344856 100,00 Londra 0,6912130 82,83 Parigi 0,7468909 89,50 Amsterdam 0,5928491 71,04 Zurigo 0,7324573 87,77 Bruxelles 0,7200231 86,28 Milano 0,8530858 102,23 Madrid 0,8879341 106,40 Roma 0,8329110 99,81 Stoccolma 0,8951271 107,27 HUB Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 19 L’esame degli oneri tariffari connessi ai collegamenti selezionati permette una piena comprensione delle medie ottenute; la consultazione di tali importi è possibile alla Tavola 4 dell’Allegato Statistico. Al fine di una giustificazione puntuale dei valori ricavati si è ritenuto inoltre opportuno elaborare il seguente prospetto, il quale riassume il costo mediamente imposto da ogni origine nelle connessioni offerte alle diverse regioni geografiche. Prezzo medio del trasporto per area di destinazione (giugno 1999) Prezzo medio HUB AREA CONTINENTALE Francoforte Londra Parigi Amsterdam Zurigo Bruxelles Milano Madrid Roma Stoccolma Totale Africa 2310 3136 2937 3641 2366 2388 1552 1448 1653 2101 2353 America Latina e Centrale 1807 2013 2226 2508 2618 3670 1454 1276 1447 1520 2054 America Settentrionale 1093 1066 971 1698 1191 1148 968 911 919 1096 1106 Asia 1334 2305 2032 1916 1590 1497 1822 1639 2003 1423 1756 Medio Oriente 1392 2076 1149 2750 1433 1428 833 720 878 909 1357 Oceania 2503 2710 5964 2784 2822 2876 3303 2827 2028 3091 Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 L’analisi dei dati esposti permette di osservare una parziale compatibilità tra le politiche tariffarie attuate dagli hub europei e la relativa specializzazione geografica; essa evidenzia inoltre un’elevata indipendenza degli oneri imposti dalla variabile distanza. La priorità di Stoccolma, secondo il quadro delineato, deriva dall’applicazione di prezzi altamente competitivi nei collegamenti ai territori asiatico, mediorientale ed oceanico. Madrid si afferma in seconda posizione in virtù di costi mediamente minimi imposti al raggiungimento di Africa, America e Medio Oriente e di oneri sufficientemente concorrenziali nei voli asiatici. Segue Milano la cui offerta tariffaria è essenzialmente orientata al contenimento dei prezzi connessi alle località africane, americane e mediorientali ed all’applicazione di consistenti importi nelle connessioni asiatiche. Successivamente si colloca Francoforte, la quale registra costi medi minimi in corrispondenza delle destinazioni asiatiche e sensibilmente competitivi nei collegamenti nordamericani ed oceanici. In quinta posizione si attesta Roma per la quale valgono considerazioni analoghe a quanto espresso in riferimento all’origine milanese; segue Parigi interessata ad un contenimento degli oneri connessi al raggiungimento di destinazioni nordamericane e contraddistinta da prezzi medi tripli rispetto agli importi svedesi nei collegamenti oceanici. Zurigo e Bruxelles si posizionano successivamente con una differenza di 2 e 4 punti percentuali rispetto all’hub francese; entrambe si segnalano per una strategia volta al dimensionamento dei costi relativi alle connessioni nordamericane ed asiatiche e all’innalzamento degli oneri centrosudamericani. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 20 In penultima posizione si situa Londra la quale, nonostante l’assenza di una politica tariffaria contenitiva, si caratterizza per l’imposizione di prezzi medi competitivi nei collegamenti offerti alle mete americane ed oceaniche. Amsterdam si afferma in coda alla graduatoria; i suoi importi, eccessivamente onerosi in relazione ad ogni area geografica, risultano sufficientemente concorrenziali nei collegamenti asiatici ed oceanici. 7. Conclusioni I valori ponderali assunti dalla misura di accessibilità ideata e dagli indici in essa contemplati sono riassunti nel seguente prospetto: Indicatore di accessibilità intercontinentale del trasporto delle merci (giugno 1999) INDICATORE di ACCESSIBILITÀ INTERCONTINENTALE nel TRASPORTO delle MERCI (in termini ponderali) SOMMA dei VALORI assunti dall’INDICE d’IMPORTANZA (in termini ponderali) MEDIA dei VALORI assunti dall'INDICE di FREQUENZA di COLLEGAMENTO (in termini ponderali) MEDIA dei VALORI assunti dall'INDICE di QUALITÀ del SERVIZIO OFFERTO (in termini ponderali) MEDIA dei VALORI assunti dall'INDICE di PREZZO (in termini ponderali) Francoforte 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Londra 94,64 98,13 117,65 102,60 82,83 Parigi 88,90 96,79 108,58 105,13 89,50 Amsterdam 68,47 85,76 104,72 100,41 71,04 Zurigo 56,40 68,35 102,40 93,17 87,77 Bruxelles 52,97 55,40 88,61 111,81 86,28 Milano 41,39 58,47 87,56 99,28 102,23 Madrid 41,08 57,46 94,59 84,07 106,40 Roma 38,61 65,18 87,30 73,72 99,81 Stoccolma 24,85 46,43 82,85 71,30 107,27 HUB Fonte: CERTeT Bocconi da programmi operativi delle compagnie aeree Data: settimana dal 14 al 20 giugno 1999 Il sottostante istogramma permette un agile confronto tra i pesi ottenuti. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 21 1 4 0 1 2 0 1 0 0 8 0 6 0 4 0 2 0 0 IN D IC A T O R E d i A C C E S S IB IL IT À IN T E R C O N T IN E N T A L E n e l T R A S P O R T O d e lle M E R C I ( i n t e rm in i p o n d e ra li) S O M M A d e i V A L O R I a s s u n t i d a ll’ IN D IC E d ’ IM P O R T A N Z A ( i n t e rm in i p o n d e r a li) M E D IA d e i V A L O R I a s s u n t i d a ll'IN D IC E d i F R E Q U E N Z A d i C O L L E G A M E N T O (in t e rm in i p o n d e ra li) M E D IA d e i V A L O R I a s s u n t i d a ll'IN D IC E d i Q U A L IT À d e l S E R V IZ IO O F F E R T O (in t e rm in i p o n d e ra li) M E D IA d e i V A L O R I a s s u n t i d a ll'IN D IC E d i P R E Z Z O ( i n t e rm in i p o n d e r a li) L’analisi condotta nei precedenti paragrafi consente una motivazione puntuale dei valori attribuiti all’indicatore di accessibilità intercontinentale. La superiorità di Francoforte deriva dall’elevata competitività in termini di frequenza, tempo, capacità e prezzo caratterizzante i collegamenti alle destinazioni di primario rilievo economico. L’offerta dell’origine tedesca privilegia infatti il territorio asiatico al quale assicura un’ampia quota di voli diretti con capacità superiore a 250 m3. soggetti a tariffe minime; essa garantisce inoltre un servizio altamente concorrenziale alla regione nordamericana in virtù di un’assidua frequenza di connessione alle sue località con tempi ridotti, capacità maggiore di 150 m3. e costi mediamente inferiori agli importi medi complessivi di 13 Euro. Più in generale occorre ricordare che Francoforte raggiunge una percentuale di mete equivalente al 66% del totale selezionato, il 47% delle quali riveste un’importanza superiore allo 0,1; il numero di voli effettivi da essa programmati è inoltre pari a due terzi dell’offerta londinese e si distribuisce in modo tale da garantire un'efficienza frequenziale massima al 30% delle località servite. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 22 Il 61% dei collegamenti è attuato direttamente; le transfer connection concernono in preponderanza le regioni africana e sudamericana nel raggiungimento delle quali Parigi e Madrid costituiscono i nodi di sosta. Per quanto concerne la capacità merci il 42% delle connessioni dispone di uno spazio cargo superiore a 150 m3. mentre solo il 13% offre un volume inferiore a 50 m3.. In materia tariffaria, come già osservato, l’offerta tedesca è massimamente efficiente in relazione alle destinazioni asiatiche e sensibilmente competitiva nelle connessioni nordamericane ed oceaniche. Londra si afferma in seconda posizione in virtù di un servizio altamente concorrenziale in termini di frequenza, tempo e capacità verso tutte le aree continentali. L’hub britannico eccelle per numero di destinazioni e di connessioni effettive. Esso raggiunge una quota di località pari al 68% del totale selezionato, garantendo un’ottima presenza in ogni regione e manifestando uno spiccato interesse per il territorio nordamericano. Il 43% delle mete raggiunte riveste un’importanza commerciale superiore allo 0,1. Londra gestisce più di un quarto dei voli effettivi osservati, focalizzando la propria offerta sul continente nordamericano e segnalandosi per numero di collegamenti programmati verso Asia, Medio Oriente ed Oceania; il 40% delle destinazioni raggiunte, inoltre, è servito con efficienza ottimale. In termini di qualità del servizio il nodo inglese attua direttamente il 69% dei voli effettivi offrendo una capacità merci media pressoché equivalente a 150 m3.. Il punto debole della programmazione londinese è rappresentato dall’assenza di una politica tariffaria competitiva; i prezzi applicati sono infatti elevati, eccezion fatta per gli oneri mediamente imposti nei collegamenti nordamericani ed oceanici. Successivamente si segnala Parigi; analogamente all’origine britannica la strategia adottata mira al raggiungimento di ampie aree geografiche mediante connessioni numerose, rapide e capienti e trascura la definizione di un’offerta tariffaria vantaggiosa per il cliente. L’hub francese serve un numero di destinazioni pari al 67% del totale osservato; esso mostra, in particolare, un marcato interesse per le regioni africana, centro-sudamericana, mediorientale ed oceanica. L’esigua rilevanza economica mediamente caratterizzante tali territori giustifica l’inferiorità qualitativa del pacchetto di mete gestito da Parigi rispetto ai panieri tedesco e britannico. L’offerta di voli effettivi è pressoché pari a tre quarti della prestazione londinese e conferma la predilezione parigina per le destinazioni africane e centro-sudamericane; il 33% delle mete servite, inoltre, è raggiunto da almeno tredici connessioni settimanali. La percentuale di transfer connection supera la quota inglese di 6 punti; presso Parigi, d’altra parte, è attuato un numero di stop pari a 4 e 15 volte la quantità di fermate accolta da Francoforte e Londra. L’hub francese, infatti, è punto di sosta privilegiato di collegamenti britannici e svedesi alle regioni rispettivamente africana ed orientale, e nordamericana. Più della metà dei voli effettivi attuati dispone di una capacità cargo compresa tra 50 e 150 m3.. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 23 Parigi, come precedentemente anticipato, applica una politica tariffaria debolmente contenitiva nei confronti di tutte le aree continentali, eccezion fatta per l’America Settentrionale; ciò intralcia la strategia di specializzazione adottata, in quanto gli oneri imposti al raggiungimento di Africa, America Latina e Centrale ed Oceania risultano notevolmente superiori agli importi medi minimi ricavati. Anche Amsterdam sacrifica l’aspetto tariffario caratterizzandosi per un buon numero di destinazioni e collegamenti, e garantendo una qualità del servizio competitiva. La specializzazione geografica attestata dal raggiungimento di mete principalmente mediorientali e centro-sudamericane è compensata da un elevato numero di connessioni ai territori asiatico e nordamericano; il numero di località raggiunte, in particolare, è pressoché eguale alla metà del totale considerato, mentre i voli effettivi attuati, pur costituendo l’11% dell’offerta complessivamente rilevata, differisce dalla prestazione londinese di 89 punti percentuali. Minore è l’efficienza caratterizzante la distribuzione della frequenza di collegamento tra le destinazioni servite rispetto a quanto osservato per le precedenti origini; tre quarti delle mete è infatti raggiunta da un numero di voli effettivi inferiore a 13. La quota di connessioni dirette eguaglia il dato ricavato per Parigi; Amsterdam, d’altra parte, non costituisce aeroporto di sosta di transfer connection. La capacità mediamente disponibile nei voli originati è superiore a 250 m3.. I prezzi medi imposti nei collegamenti con Africa, America Settentrionale e Medio Oriente sono massimi; gli oneri previsti per il raggiungimento di Asia ed Oceania, d’altro canto, sono solo sufficientemente competitivi. La posizione assunta da Zurigo è essenzialmente motivata da un discreto numero di destinazioni raggiunte e di connessioni programmate, le quali rappresentano rispettivamente la metà del paniere londinese ed il 6% dei voli effettivi osservati. Entrambi gli aspetti evidenziano una certa specializzazione geografica dell’origine svizzera nei confronti del territorio asiatico. In termini di qualità del servizio occorre sottolineare un’ampia quota di transfer connection e l’inesistenza di stop presso l’hub; i velivoli utilizzati, in particolare, dispongono di uno spazio cargo generalmente inferiore a 150 m3.. Per quanto riguarda gli oneri imposti l’osservazione dei valori rilevati attesta una modesta politica tariffaria. Bruxelles si afferma in sesta posizione in ragione di un’ottima qualità del servizio offerto; nonostante la programmazione assunta preveda il raggiungimento del 28% delle mete selezionate, un limitato numero di voli effettivi, una marcata inefficienza nella distribuzione della frequenza di collegamento ed un’offerta tariffaria moderatamente competitiva, infatti, tempi di percorrenza, incidenza dei voli diretti e capacità utilizzabile assicurano una discreta accessibilità intercontinentale all’hub belga. Seguono Milano e Madrid in riferimento alle quali l’indicatore di accessibilità ha assunto valori ponderali pressoché eguali a 41. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 24 Tale risultato è innanzitutto giustificato dalla prossimità del numero di destinazioni raggiunte, alla quale non corrisponde una coincidenza qualitativa delle mete stesse. L’aeroporto spagnolo, infatti, è fortemente interessato all’area centro-sudamericana le cui località rivestono un’importanza economica mediamente contenuta; Milano, d’altra parte, non manifesta una specializzazione spaziale e contempla nella propria programmazione una discreta quota di mete orientali. Madrid supera Milano in termini di frequenza di collegamento; essa attua 119 voli effettivi in più ed assicura una migliore distribuzione dei collegamenti tra le destinazioni. Il sistema milanese garantisce, d’altro canto, una superiore qualità del servizio; nonostante l’origine madrilena registri una quota di connessioni dirette maggiore di 14 punti percentuali, infatti, la capacità offerta è pessima rispetto alla disponibilità milanese. Madrid, occorre inoltre notare, è il principale punto di sosta delle transfer connection dirette al territorio centro-sudamericano. Le tariffe applicate dai due nodi sono altamente competitive in relazione ad ogni area continentale fuorché l’Oceania; la superiorità madrilena rispetto ogni altro hub, d’altra parte, costituisce per essa un eccezionale punto di forza. In penultima posizione si segnala Roma la cui accessibilità intercontinentale è favorita da un discreto numero di località raggiunte e di voli offerti, e da una politica tariffaria simile alla strategia milanese; solo l’11% delle destinazioni, d’altra parte, registra almeno tredici collegamenti effettivi e la qualità del servizio programmato è insufficiente sia in termini di tempo, a causa di un’incidenza dei voli indiretti pari al 40%, sia in termini di capacità. Al termine della graduatoria presentata si situa Stoccolma, la quale serve un numero di destinazioni non soddisfacevole e gode di un’accessibilità inefficiente dal punto di vista frequenziale, temporale e capacitario; essa spicca, d’altro canto, per un’offerta tariffaria altamente competitiva. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Rapporto aeromerci 0699.doc 18/07/02