Seat, vendite ok E per Bonaldi boom nel 2014 (+120%)
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Seat, vendite ok E per Bonaldi boom nel 2014 (+120%)
L’ECO DI BERGAMO 15 GIOVEDÌ 9 OTTOBRE 2014 Focus Viaggio in fabbrica Seat, vendite ok E per Bonaldi boom nel 2014 (+120%) La fabbrica modello di Martorell (Catalogna) visitata dai dipendenti del gruppo bergamasco L’ad:«Crediamo molto nel marchio spagnolo» DALL’INVIATO PIERLUIGI SAURGNANI MARTORELL (SPAGNA) La Seat è, della sfilza di marchi appartenenti al gruppo Volkswagen, forse quello emergente. E, tra l’altro, per il brand spagnolo, l’Italia è considerata un mercato strategico, da aggredire con i nuovi modelli, León in testa, che sarebbe la Golf «mediterranea». Opportunamente la Bonaldi ha scelto lo stabilimento catalano di Martorell per il tradizionale viaggio-premio dei suoi dipendenti (un gruppo di 20-30 persone che, a rotazione, visita una fabbrica del gruppo tedesco). Un fazzoletto di Germania in Spagna: così appare la gigantesca fabbrica del sobborgo alle porte di Barcellona, ma non è un trapianto forzoso e innaturale quello teutonico nella civilissima, accogliente e ordinata Catalogna. Tra Germania e Spagna (o, se si preferisce, Catalogna, ma non tutti i catalani sono nazionalisti e separatisti) vi è da anni una strettissima e felice relazione che, tra le altre cose, porta in Catalogna milioni di turisti tedeschi (e non solo, si capisce). La fabbrica si estende per 3 milioni di metri quadrati: vi lavorano 13.500 persone, di cui poco meno della metà (6 mila) impegnate nelle linee di produzione. È alta la percentuale femminile della forza-lavoro (circa il 25%). Venne inaugurata 21 anni fa da re Juan Carlos e non ha nulla a che vedere con il vecchio stabilimento Seat (società fondata nel 1950 grazie all’accordo e alla partecipazione Fiat) che si trovava a Barcellona, nella zona franca del porto. Oggi ogni giorno escono da Martorell dalle 1.800 alle 2 mila vetture, che possono arrivare, sfruttando l’intera capacità produttiva dell’imponente stabi- limento, fino a 2.300. A Martorell vengono fabbricate tutt’e tre le versioni della Ibiza (3 e 5 porte e la familiare St), la nuova León, l’intera famiglia Altea, e, dal 2011, anche la Audi Q3. Lo stabilimento è stato progettato per una produzione «just in time» e il ciclo logistico nell’impianto è stato completato grazie alla costruzione di due linee interne su binari che consentono di ridurre le emissioni di CO2 di 2.600 tonnellate, pari a circa 57 mila viaggi su camion all’anno. Lo stabili- Lo stabilimento vicino a Barcellona innovativo e sostenibile Premiata la politica di rilancio del brand iberico del gruppo tedesco Volkswagen Dopo la León nel 2015 la nuova Ibiza. E l’anno dopo arriverà un suv mento, fittamente coperto da pannelli solari, costituisce la più grande installazione fotovoltaica dell’industria dell’automobile: 53 mila pannelli ricoprono una superficie di 276 mila metri quadrati - pari a 40 campi da calcio – , generando 15 milioni di kilowattora all’anno: e cioè il 25% dell’energia necessaria per la produzione della León. Nel corso di quest’anno, rispetto al 2013, e in un contesto difficile, la Seat è riuscita a crescere nel mondo del 3%, in Europa dell’11% e in Italia (in cui rappresenta l’1% del mercato complessivo domestico) addirittura del 23%. E ciò soprattutto grazie alla nuova León. Ma il gruppo Bonaldi fa ancora meglio del risultato italiano, con un ottimo + 120% per effetto, in particolare, dei risultati registrati nel mercato delle flotte aziendali. È un italiano il responsabile Seat della rete di vendita per il Sud ed Est Europa: Andrea Piazza, manager quarantenne, con un passato in Lamborghini. «Negli ultimi anni - spiega - è stata sviluppata una gamma completa di vetture per “seguire” il cliente nelle varie fasi della sua vita. Tre modelli, in particolare, sono stati fondamentali per il rilancio della marca: León, Mii e Toledo. Abbiamo in programma per il 2015 la nuova Ibiza e nel 2016 ci prepariamo ad entrare in un nuovo segmento di mercato, quello dei Suv. Inoltre, Seat ha scelto di puntare sulla crescita nel settore delle flotte aziendali, dove sta già registrando significativi risultati. La collaborazione con partner commerciali importanti come Bonaldi, che ho avuto modo di conoscere già ai tempi dello sviluppo della rete vendita Lamborghini, e che ha un rapporto storico e privilegiato con il gruppo Volkswagen, è strategica. Rin- 1 Fabbrica modello 2 grazio Bonaldi per aver creduto, da subito, nel marchio Seat». «Quando nel 2009 si è presentata l’opportunità di rappresentare a Bergamo il marchio Seat - spiega Simona Bonaldi, a.d. del gruppo bergamasco che ha guidato la visita dei dipendenti a Martorell - non l’ abbiamo persa, e così oggi commercializziamo tutti i marchi del gruppo Volkswagen. Avevamo e continuiamo ad avere piena fiducia nella casa di Wolfsburg che oggi sta facendo importanti investimenti nel marchio Seat». «Martorell - conclude Bonaldi - è una fabbrica modernissima e dinamica, che colpisce per gli alti standard qualitativi e che produce una gamma completa di modelli da proporre ai nostri clienti, privati o aziende, competitivi e molto tecnologici. Non per nulla Audi ha scelto questo stabilimento per la produzione della Q3, la prima vettura premium (di alta gamma, ndr) ad essere prodotta in territorio spagnolo». 1.L’ingresso dello stabilimento Seat di Martorell dal quale si vedono uscire i nuovi modelli della León che stanno trainando il marchio iberico del gruppo Volkswagen. 2. Il gruppo bergamasco della Bonaldi, guidato dall’amministratore delegato Simona Bonaldi, in visita alla fabbrica Flotta aziendale Consegnate 300 vetture con la livrea Ubi Banca «Recentemente abbiamo raggiunto un accordo con un importante gruppo bancario del territorio per la consegna di 250-300 auto aziendali». Lo ha annunciato, nel corso della visita dei dipendenti bergamaschi allo stabilimento Seat di Martorell, l’amministratore delegato del gruppo Bonaldi (che ha un organico di 240 lavoratori), Simona Bonaldi. Il gruppo bancario è Ubi Banca e le auto León e Ibiza con la livrea del gruppo bancario sono state recentemente consegnate. Oggi le flotte aziendali possono fare la differenza. E in effetti, se si consi- dera la raccolta dei contratti per il gruppo Bonaldi, il mercato retail rispetto al 2013 è cresciuto del 14%, mentre il mercato flotte-noleggio a lungo termine addirittura del 493%, portando il risultato complessivo Seat a un +120% da inizio anno. E certamente il colpo messo a segno con Ubi Banca ha contribuito alla performance della concessionaria bergamasca. «Crediamo nel marchio Seat - ha aggiunto Simona Bonaldi - e non a caso abbiamo investito nel nuovo polo Seat di Azzano San Paolo, in collegamento con l’usato Supernova. Ci può essere sinergia perché chi arriva per acquistare un’auto usata poi capita spesso che scelga una Seat nuova». Il mercato italiano di Seat è cresciuto molto negli ultimi mesi e ciò grazie in particolare a due modelli: la nuova León, ultima nata del gruppo, e la Toledo, che è stata sottoposta a un completo restyling. Passione mediterranea e perfezione tedesca «La León ideale per il mercato italiano» «Somos Seat» e «Nos apasiona la perfección» («Siamo appassionati di perfezione»). I motti campeggiano all’interno della fabbrica Seat di Martorell, mettendo in mostra l’orgoglio dei lavoratori che producono i modelli del marchio del gruppo Volkswagen: la passione spagnola e catalana e la perfezione tedesca sembrano fondersi perfettamente nello stabilimento di Martorell. Leader del mercato spagnolo (355 mila autovetture vendute nel 2013, a fronte di ricavi che hanno superato i 6 milioni di euro), la Seat esporta oltre l’80% della produzione in 75 Paesi. Degli oltre 13 mila dipendenti, un migliaio è costituito da ingegneri impegnati nella ricerca e sviluppo e nell’innovazione, settore nel quale Seat investe il 5% del fatturato.Oltre a tre siti produttivi in Spagna, la casa automobilistica realizza modelli della gamma in Porto- gallo, in Slovacchia e in Repubblica Ceca. Seat è presente in Italia con una sessantina di filiali. «La crescita Seat di questi ultimi tempi - spiega Stefano Fara, responsabile Seat del gruppo Bonaldi - è dovuta a più fattori. Innanzitutto a un modello, la León, che risponde al gusto estetico del mercato italiano, senza per questo perdere il dna Seat. Con questa macchina, il marchio è riuscito a far apprezzare ai clienti la versati- lità e la ricchezza della tecnologia di cui León è stata dotata (fari full Led, sistema operativo Easy connect Seat, Media System Touch con touchscreen). Ma è stato egualmente importante l’impegno in ricerca e sviluppo. Se nel 2013 Seat ha potuto raccogliere ottimi risultati è dovuto al fatto che, al pari di Volkswagen Group, non ha mai smesso di investire in quest’area». P. S. Le auto Seat con la livrea Ubi Banca frutto dell’accordo con Bonaldi