Scarica cartella stampa - Museo Nazionale della Scienza e della
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IN PARTNERSHIP CON PARTNER TECNICO 00 INDICE 01 INTRODUZIONE 02 02 IL SOGNO DEL VOLO VERTICALE 03 03 L’ELICOTTERO DI ENRICO FORLANINI 04 04 LA NASCITA DELL’ELICOTTERO 05 05 L’ELICOTTERO MODERNO 06 06 UNO SGUARDO SUL FUTURO 09 07 L’ALLESTIMENTO 10 08 COLOPHON 11 09 CONTATTI PER LA STAMPA 12 ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 00 INDICE 01 01 INTRODUZIONE L’elicottero rappresenta una delle più alte realizzazioni dell’aspirazione al volo da parte dell’uomo. Mentre l’aereo è costretto fondamentalmente a muoversi in avanti, l’elicottero è capace di atterrare e decollare verticalmente, di galleggiare sul posto in alta quota come a pochi palmi dal suolo; può ruotare su se stesso, oscillare come un pendolo, volare di lato e all’indietro. Cinque sezioni tematiche in cui è suddivisa l’area: Il sogno del volo verticale L’elicottero di Enrico Forlanini La nascita dell’elicottero L’elicottero moderno Uno sguardo sul futuro L’area Elicotteri del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia è collocata al primo piano del Padiglione aeronavale, affacciata sul ponte di comando del transatlantico Conte Biancamano e sulla nave scuola Ebe. Ospita uno degli highlights delle collezioni del Museo: l’elicottero sperimentale di Enrico Forlanini del 1877. L’esposizione già esistente viene oggi rinnovata con un progetto di restyling e di aggiornamento dei contenuti. Il percorso cronologico permette di esplorare la nascita e lo sviluppo dell’elicottero fino al convertiplano, considerato oggi la nuova frontiera della tecnologia aeronautica. L’esposizione è arricchita da un simulatore meccanico in cui è possibile provare il funzionamento dei principali comandi di un elicottero e da un simulatore di volo virtuale in cui si può sperimentare l’esperienza di guida di un elicottero. ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 01 INTRODUZIONE 02 02 IL SOGNO DEL VOLO VERTICALE Il sogno di volare, l’osservazione della natura, le immagini del seme di una pianta e i primi studi per costruire una macchina che si sollevi in verticale sono la suggestione che introduce il visitatore all’interno dell’area. Emblematico è il caso del seme d’acero che ha la forma di una minuscola elica aerea; il nocciolo è il mozzo mentre la membrana che lo riveste si espande con un profilo simile a quello dell’ala di una libellula. In settembre, quando i semi maturano, si staccano dall’albero e cadono, assumendo spontaneamente un moto rotatorio; grazie al sostentamento dell’aria in breve tempo la caduta si trasforma in lenta discesa. Bisogna aspettare la fine del Settecento perché le conoscenze scientifiche permettano di superare alcuni limiti tecnologici della meccanica. Nel 1784 i francesi Launoy e Bienvenu inventano un ingegnoso sistema di contro-rotazione per ovviare alla questione dell’autorotazione. Viene presentato davanti all’Académie des Sciences di Parigi. Il loro modello, dotato di due eliche che girano in direzioni opposte, è la prima soluzione che permette all’elicottero di sollevarsi in volo impedendogli di ruotare su se stesso. In esposizione si può osservare una ricostruzione in esploso del modello, accostata a una riproduzione del disegno originale. Tra i primi a ispirarsi alla natura, nei suoi famosi studi sul volo, si annovera la figura di Leonardo da Vinci (1452-1519). Egli osserva il fondamentale fenomeno della resistenza della sostanza aria, rivelato dall’originarsi di moti vorticosi dietro ai corpi in moto. Tra i suoi studi sul volo sicuramente il più noto è quello della vite aerea (manoscritto b, foglio 83 v). L’esposizione riporta un’immagine di questa pagina di codice mentre un modello appartenente alla collezione storica del Museo è esposto permanentemente nella Galleria Leonardo da Vinci. Ispirandosi alle forme della natura, Leonardo lascia tra i suoi studi sul volo questo unico disegno legato a un oggetto rotante, di cui così definì la funzione: «Truovo se questo strumento fatto a vite sarà bene fatto, voltato con prestezza si fa la fèmina nell’aria e monterà in alto». Spinto dalla sola forza muscolare, non sarebbe mai stato in grado di sollevarsi in volo. ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 02 IL SOGNO DEL VOLO VERTICALE 03 03 L’ELICOTTERO DI ENRICO FORLANINI All’inizio dell’Ottocento scienziati, ingegneri e tecnici discutono sulla possibilità del volo a motore. Si cerca un’alternativa ai palloni aerostatici, in grado di sollevarsi in volo perché più leggeri dell’aria ma impossibili da manovrare e facilmente dirottati dal vento. Il francese Gustave de Ponton d’Amarcord è tra i primi a proporre una soluzione; nel 1863 costruisce un elicottero a vapore. La sua macchina volante non riesce però a sollevarsi mostrando fin da subito il suo limite, un motore troppo pesante. Dopo un lungo percorso di ricerca e sperimentazione sul rendimento di vari modelli di eliche e di motori a vapore, Enrico Forlanini, per primo, riuscirà nel 1877 a far sollevare in volo il suo elicottero, il primo oggetto più pesante dell’aria a volare. Oggi l’oggetto, conservato tra le collezioni del Museo, è inserito tra i 20 highlights, gli oggetti più importanti delle sue collezioni. Il Museo custodisce anche numerosi scritti e disegni originali di Forlanini. Una riproduzione fotografica di tre pagine riguardanti gli studi sull’elicottero è esposta nell’area. ENRICO FORLANINI ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 03 L’ELICOTTERO DI ENRICO FORLANINI Nato a Milano nel 1848, dopo aver frequentato il collegio militare di Milano e poi l’accademia militare di Torino si iscrive al Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano (oggi Politecnico) dove ottiene il diploma in soli due anni. I suoi studi lo por tano ad approfondire diversi ambiti di applicazione legati all’ingegneria meccanica. Nella sua vita progetta e costruisce il precursore del moderno aliscafo, l’impianto di illuminazione pubblica di Forlì e, soprattutto, una serie di dirigibili con caratteristiche innovative. Scompare, sempre a Milano, nel 1930 ma il suo nome rimane legato indissolubilmente al mondo dell’aviazione e a questa città che gli ha intitolato l’aeroporto di MilanoLinate, inaugurato nell’ottobre del 1937, e il corrispondente viale d’accesso. ELICOTTERO SPERIMENTALE DI ENRICO FORLANINI Questa leggera e fragile struttura è pensata e costruita per sperimentare la possibilità del volo a motore. Non si tratta ancora di fare volare delle persone ma di dimostrare che un oggetto più pesante dell’aria può sollevarsi. L’apparecchio sperimentale è costituito da una motrice a vapore e da due eliche ad asse verticale controrotanti, in tela di seta e bambù. La sua presentazione ufficiale avviene nell’agosto del 1877 ai Giardini Pubblici di Milano, in un evento sul tema della navigazione aerea organizzato dal professor Giuseppe Colombo del Politecnico di Milano. Di fronte a un selezionato pubblico di specialisti il congegno viene azionato, si innalza di circa 13 metri, rimanendo sospeso in aria per circa 20 secondi prima di ridiscendere dolcemente, fra gli applausi, al punto di partenza. 04 04 LA NASCITA DELL’ELICOTTERO Il volo del primo elicottero nel 1877 rappresenta un punto di svolta per la navigazione aerea. Da quel momento diversi sono i tentativi di costruire mezzi a motore capaci di sollevarsi in volo. Mentre gli aerei trovano applicazioni pratiche già a partire dai primi anni del Novecento, l’elicottero deve aspettare gli anni Quaranta dello stesso secolo per arrivare a diventare il mezzo che conosciamo oggi. Dall’entusiasmo dei primi esperimenti passeranno quasi trent’anni prima di arrivare a una macchina in grado di sollevarsi con il pilota a bordo. Nel 1907 infatti l’ingegnere francese Paul Cornu progetta e realizza il primo velivolo ad ala rotante con equipaggio al mondo. Alimentato da un motore Antoinette da 24CV (18kW), di cui è esposto un esemplare, il 13 novembre 1907 questo rudimentale elicottero riesce a sollevarsi per circa 20 secondi da terra ad un’altezza di 30 cm. Sarà l’enorme impulso dato dalla Seconda guerra mondiale all’industria aeronautica, congiuntamente alla necessità di mettere in comunicazione rapida e sicura le navi, a spingere l’elicottero come vero e proprio mezzo di trasporto in grado di sollevarsi e atterrare autonomamente e di percorre un tragitto prestabilito con un carico utile. Prodotto tra il 1942 e il 1944 in 131 esemplari, il Sikorsky R-4 è il primo elicottero prodotto in serie su larga scala a livello mondiale e il primo elicottero ad entrare in servizio con l’Aviazione Militare, la Marina Militare e Guardia Costiera degli Stati Uniti d’America, oltre che per la l’Aviazione e la Marina Militare della Gran Bretagna. L’esposizione riporta alcuni spezzoni del documentario “Story of Helicopter”, girato nel 1945, che mostrano l’elicottero Sikorsky R-4 in azione. Nella seconda metà degli anni Venti l’elicottero prende la forma che conosciamo oggi, con un rotore anti coppia sul traliccio di coda e dei comandi che agiscono sul rotore principale per i movimenti laterali e in avanti. Il 24 settembre 1925 il prototipo dell’ingegnere aeronautico olandese Albert von Baumhauer Gillis si alza in volo pilotato dal capitano Floris Albert van Heijst. I controlli che il capitano van Heijst utilizza, il ciclico e collettivo, sono invenzioni di von Baumhauer. Nell’esposizione è visibile il filmato storico “The First Netherland Helicopter”, risalente proprio al 1925, in cui van Heijst commenta le immagini della costruzione e dei primi test di volo girate dallo stesso von Baumhauer. ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 04 LA NASCITA DELL’ELICOTTERO 05 05 L’ELICOTTERO MODERNO Fino alla Seconda guerra mondiale l’aeroplano è stato in grado di soddisfare le necessità di trasporto aereo, soppiantando palloni aerostatici e dirigibili e coprendo anche alcuni servizi tipicamente navali. Il decollo e l’atterraggio verticale, insieme alla capacità di volare fermi sopra un qualsiasi punto, sono le caratteristiche che determinano il successo dell’elicottero. Questo velivolo si sviluppa, a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, sulla base di un impianto tecnico ormai definito i cui elementi chiave sono il motore, i comandi e il sistema anticoppia, come testimonia già l’AB47, il primo elicottero certificato per uso civile, di cui un esemplare è visibile e sperimentabile nell’esposizione. AB47 - MODELLO STORICO E SIMULATORE MECCANICO Nel 1954 la Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta sottoscrive l’accordo per la realizzazione su licenza Bell Aircraft Corporation del Model 47, il primo elicottero a ottenere il certificato ad uso civile l’8 marzo del 1946. Il 24 maggio 1954 vola il primo modello costruito dall’industria italiana, siglato AB47G. L’oggetto esposto nell’area è un AB47G, spogliato della fusoliera e di alcuni impianti elettrici e idraulici al fine di addestrare gli allievi meccanici della scuola di manutenzione velivoli della Agusta. Successivamente questo esemplare è stato ulteriormente semplificato per permettere ai visitatori del Museo di scoprire e sperimentare il funzionamento delle tre linee dei comandi fondamentali e vedere direttamente che cosa succede al rotore principale e a quello di coda azionandoli. Sedendosi al posto del pilota si possono infatti muovere i tre comandi principali: il ciclico (serve per spostare l’elicottero in tutte le direzioni) il collettivo (serve per variare la quota) la pedaliera (serve a far ruotare l’elicottero su se stesso) ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA Davanti alla seduta il visitatore ha anche a disposizione tre filmati multimediali che consentono di vedere come gli stessi comandi agiscono su un elicottero moderno come l’A109 esposto di fronte. Dall’AB47, ancora poco affidabile, con scarsa capacità di carico e una breve autonomia, si passa rapidamente a uno strumento indispensabile nel panorama aeronautico. Le caratteristiche di volo lo rendono fondamentale in tutte quelle situazioni in cui non è possibile creare un’infrastruttura in grado di far atterrare aerei, sia per ragioni logistiche (in mare o in montagna), sia per ragioni economiche (la creazione e il mantenimento di un campo volo sono nettamente più onerosi di un’elisuperficie per la quale basta lo spazio di un qualunque campo da calcio o baseball). L’elicottero negli anni si è quindi specializzato in servizi aerei su piccole e medie distanze, in aree difficili o impossibili da raggiungere come l’alta montagna o le piattaforme off-shore; si è dimostrato prezioso anche per operazioni di salvataggio o per il traporto di merci e materiali in località isolate. Oggi è in grado di affiancarsi all’aeroplano in operazioni di video sorveglianza o per azioni di antincendio, e là dove non esiste un’infrastruttura aeroportuale è addirittura in grado di sostituirlo nel comune trasporto di merci e persone. Nell’esposizione filmati di repertorio documentano il ruolo insostituibile dell’elicottero in diversi luoghi del pianeta. 05 L’ELICOTTERO MODERNO 06 05 L’ELICOTTERO MODERNO Le aziende hanno concentrato i loro sforzi nella risposta alle crescenti e diverse richieste di mercato trovando, mano a mano, nuove soluzioni a seconda dei diversi impieghi che è chiamato ad assolvere. Civile: Ricerca e soccorso (mare e montagna) Rifornimento e soccorso per emergenze civili Trasporto merci e materiali in aree isolate Interventi medici Antincendio Trasporto persone a corto raggio Trasporto vip e corporate Supporto piattaforme petrolifere Forze dell’ordine Militare: Osservazione Recupero e trasporto truppe Antisommossa Ricerca mine Attacco Un altro filmato mostra l’interno di una fabbrica di elicotteri, alla scoperta di una catena di montaggio sui generis. Niente grasso e rumore: un elicottero nasce in un ambiente candido e ovattato, grazie al delicato lavoro di precisione di cento operai. ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA A109 GUARDIA DI FINANZA L’A109 è il primo progetto Agusta prodotto in scala industriale; iniziato nel 1968, viene sviluppato sotto la direzione tecnica dell’ingegner Bruno Lovera. Dopo soli tre anni il primo prototipo si alza da terra, mentre ci vorranno altri quattro anni per ottenere le certificazioni per l’impiego in ambito civile. Il lavoro dell’ing. Lovera pone le basi tecniche ed organizzative che porteranno al successo industriale di molti altri modelli prodotti da Agusta. L’elicottero esposto, chiamato Volpe 126, è una versione speciale del modello A109. In servizio dal 1985 per la Guardia di Finanza, l’A109 GdF effettua missioni di pattugliamento diurne e notturne sul mare fino a distanze di 55 km dalla costa. IL SIMULATORE VIRTUALE Il simulatore virtuale è realizzato all’interno di una cabina di un vero elicottero dotata di tutti i comandi. Permette al visitatore di provare un’esperienza di guida realistica e scegliere fra diversi scenari di volo a Milano e dintorni, attraverso i quali sorvolare la città ammirandone i principali monumenti oppure spingersi fino alle Alpi per un volo sopra le sue cime. Tre diversi livelli di difficoltà permettono tanto ai neofiti quanto agli appassionati più esperti di trovare un livello adeguato per compiere con successo la manovra di decollo e, aiutati da un tutor che li affianca all’interno della cabina durante tutta l’attività, pilotare l’elicottero come veri professionisti. A partire da sabato 7 dicembre il simulatore potrà essere testato gratuitamente da alcuni visitatori selezionati tra i fan della pagina Facebook del Museo. Le date e le modalità per prendere parte a questa iniziativa saranno comunicati direttamente sulla pagina www.facebook.com/museoscienza A partire da fine gennaio 2014 ogni fine settimana e festivo il simulatore sarà prenotabile con un biglietto speciale in aggiunta a quello d’ingresso al Museo (da 11 anni). Sul sito del Museo saranno consultabili le modalità di prenotazione, anticipata o il giorno stesso alla biglietteria . 05 L’ELICOTTERO MODERNO 07 05 L’ELICOTTERO MODERNO ALCUNI NUMERI DELL’ELICOTTERO OGGI 14.000 diverse parti lo compongono, di cui il motore è una sola di queste 300.000 disegni sono realizzati per la progettazione 20 km di cavi elettrici sono presenti al suo interno 3 settimane e il lavoro di 100 operai sono necessari a costruire un esemplare 40 m la lunghezza del più grande al mondo 25 t la capacità di carico del più potente 401 km/h il record di velocità 12.442 m l’altezza massima raggiunta 2800 km la distanza massima percorsa senza scalo 45.000 gli esemplari in funzione nel mondo 1300 prodotti nel 2013 60% di questi ad uso civile 55% su un totale di 5000 gli interventi di soccorso alpino in Italia in cui è stato coinvolto nel 2013 ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 05 L’ELICOTTERO MODERNO 08 06 UNO SGUARDO SUL FUTURO La velocità di 300 km/h e la quota di tangenza di quasi 4000 metri sono i principali limiti di volo per un elicottero; il superamento di queste frontiere sono le sfide che stanno affrontando oggi i reparti sperimentali delle grande aziende elicotteristiche. Attualmente l’unico progetto che ha raggiunto il successo industriale è il convertiplano: un velivolo per il trasporto persone in grado di sollevarsi come un elicottero ma capace di muoversi come un aereo grazie ai suoi motori che possono ruotare. ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA AW609 L’AW609 è in grado di raggiungere la velocità 500km/h, una quota di circa 8000 m e coprire una distanza di 1300 km e sarà il primo al mondo omologato per impieghi civili. Con questi risultati il convertiplano rimuove tutti i limiti di movimento tipici dell’elicottero mantenendo comunque la capacità di decollare verticalmente da piccoli spiazzi e di mantenersi fermi in volo su un punto fisso. Il modello esposto (in scala 1:15) è stato utilizzato in galleria del vento per valutare gli effetti aerodinamici dovuti alla formazione di ghiaccio su alcune superfici del convertiplano: le parti anteriori delle ali, dei piani di coda e del muso. Le prove in galleria del vento si rendono ancora oggi necessarie per misurare la resa aerodinamica di molti oggetti, dagli aeroplani alle macchine, dalle attrezzature sportive fino ai grandi ponti. Immagini video dall’archivio AgustaWestland mostrano il convertiplano in azione: il decollo verticale, la rotazione delle nacelle con le eliche, varie fasi di volo e l’atterraggio. 06 UNO SGUARDO SUL FUTURO 09 07 L’ALLESTIMENTO La rinnovata area dedicata al volo verticale si estende su una superficie di 220 mq. Il progetto di restyling, curato dallo staff Exhibition Design del Museo, si è posto come obiettivo di restituire con maggiore efficacia i contenuti aggiornati, rendendo l’esperienza del visitatore ancora più piacevole e completa. Osservando il comportamento del pubblico nel corso del tempo all’interno dell’area preesistente, sono infatti emersi alcuni spunti per operazioni puntuali, che permettessero una migliore fruizione; gli interventi sono stati rivolti sia ai beni storici sia alle postazioni multimediali e interattive. Il simulatore meccanico è reso facilmente utilizzabile dai visitatori attraverso istruzioni di utilizzo integrate sulla postazione di comando e fornite attraverso un tutorial multimediale. La postazione è inoltre dotata di uno specchio retrovisore di grandi dimensioni che posto davanti all’utilizzatore permette una visione integrale dei comandi. All’ingresso, l’attenzione del visitatore viene catturata da un’installazione emozionale dedicata all’osservazione del volo verticale in natura. I contenuti in questa prima parte sono fruibili, come in un’enciclopedia, sfogliando grandi pareti scorrevoli. La visita si chiude con l’esposizione di un modello ligneo di convertiplano; un grande foglio da disegno, con i particolari costruttivi dell’oggetto e un inedito documento audiovisivo, completano l’apparato di interpretazione. L’esperienza è arricchita inoltre da un nuovo simulatore di volo interattivo; il visitatore entra in una vera e propria cabina, completa di cockpit e comandi al vero, e può provare l’emozione di pilotare un elicottero. Dopo questa prima introduzione, il visitatore passa attraverso il portale/vetrina che contiene, sospeso, l’elicottero sperimentale di Enrico Forlanini: la sezione dedicata ai documenti storici di progetto è stata ampliata, mentre dal punto di vista dell’oggetto è stata necessaria una verifica dello stato di conservazione e di operazioni di conservazione programmata, quali il tensionamento dei tiranti a supporto delle ali, eseguite da un restauratore professionista. La visita si sviluppa seguendo un percorso cronologico, che arriva alla produzione industriale dell’elicottero; l’intervento sulla parete dedicata a questo contenuto ha previsto un restyling grafico dei supporti di comunicazione visiva e l’efficace integrazione di oggetti e contenuti audiovisivi. L’elicottero A109 è stato valorizzato grazie alla realizzazione di una nuova illuminazione e di un più completo impianto iconografico, che permette ai visitatori di ripercorrere, attraverso anche un’installazione audiovisiva, gli ambiti d’utilizzo degli elicotteri. ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 07 L’ALLESTIMENTO 10 08 COLOPHON IDEAZIONE E PROGETTAZIONE Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci PARTNER DI PROGETTO AgustaWestland PARTNER TECNICO Krea Allestimenti HANNO COLLABORATO SIMULATORE VIRTUALE Aerosviluppi FONTI ICONOGRAFICHE AgustaWestland Archivio famiglia Von Baumhauer Médiathèque intercommunale André Malraux Smithsonian Institution Archives ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 08 COLOPHON 11 09 CONTATTI PER LA STAMPA AREA STAMPA Immagini e cartella stampa sono disponibili all’indirizzo: http://www.museoscienza.org/areastampa/ CONTATTI PER LA STAMPA MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA Ufficio stampa Deborah Chiodoni - Paola Cuneo T. +39 0248555343/450 C. +39 3391536030 [email protected] www.museoscienza.org AGUSTAWESTLAND Ufficio Stampa Roberto Caprarella – Alessandro Capocaccia T. +39 0331225101/9088 C. +39 3470724315 [email protected] [email protected] www.agustawestland.com ELICOTTERI. LA NUOVA ESPOSIZIONE INTERATTIVA 09 CONTATTI PER LA STAMPA 12