DISEGNO DI MACCHINE Docenti: Leo PICCININI (AL)
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DISEGNO DI MACCHINE Docenti: Leo PICCININI (AL)
DISEGNO DI MACCHINE Docenti: Leo PICCININI (A-L) Sandro BARONE (M-Z) FINALITÀ DEL CORSO Il corso ha lo scopo di dare all’ allievo gli strumenti teorici, normativi e tecnici per leggere ed eseguire un disegno meccanico. Saranno anche fornite conoscenze per individuare e caratterizzare i più comuni elementi di macchine normalizzati. L’ allievo sarà anche portato ad orientarsi nell’ impiego di soluzioni normalizzate facendo riferimento alle norme ISO e UNI. OBBIETTIVI DEL CORSO Alla fine del corso l’ allievo dovrà essere in grado di riconoscere in un complessivo meccanico la forma e la funzione dei vari particolari e saperne realizzare il disegno costruttivo dimostrando di saper organizzare il disegno stesso con un’ appropriata scelta delle viste e/o sezioni ed eseguendo una corretta quotatura geometrico-funzionale del particolare. METODOLOGIA Il corso si basa su un ciclo di lezioni a carattere teorico affiancate da una serie di esercitazioni da eseguirsi in aula e a casa con l’ impiego degli strumenti del disegno tradizionale. PREREQUISITI Non sono richiesti particolari prerequisiti per seguire il corso, fatta salva una conoscenza della geometria elementare che dovrebbe essere fornita da qualsiasi scuola media. E’ invece opportuno che lo studente abbia un interesse ed una “curiosità tecnica”per i problemi meccanici, che dovrebbe essere naturale in chi si iscrive al corso di laurea in ingegneria meccanica. COMPETENZE MINIME RICHIESTE PER IL SUPERAMENTO DELL’ ESAME • • • • • Dimostrare di comprendere la forma di un oggetto rappresentato in P.O. eseguendone ulteriori viste, sezioni e rappresentazioni assonometriche Saper eseguire viste e sezioni di un complessivo meccanico ed estrarre da esso un particolare non unificato eseguendone il disegno costruttivo, con particolare riguardo alla scelta della rappresentazione e del sistema di quotatura più adatti. Saper rappresentare,a mano libera, dimostrando di conoscerne l’ impiego, i principali elementi di macchina unificati (filettature, bulloneria, elementi di collegamento albero-mozzo, cuscinetti volventi, ruote dentate, ecc.) Saper calcolare le condizioni di accoppiamento fra elementi tollerati e saper scegliere le tolleranze da assegnare per realizzare determinate condizioni di accoppiamento. Saper risolvere problemi di catene e serie di quote tollerate. MODALITÀ DI VERIFICA L’ esame comprende una prova grafica consistente nella esecuzione di una vista o sezione di un complessivo meccanico e del disegno costruttivo di un particolare estratto dal medesimo complessivo ed una prova orale relativa al programma svolto durante il corso. L’ attività svolta durante le esercitazioni costituisce elemento rilevante al fine della valutazione in sede d’esame. CONTENUTI E ARTICOLAZIONE TEMPORALE Numero totale di ore in cui si svolgono nuovi argomenti Numero totale di ore di esercitazioni Numero totale di ore Introduzione Organizzazione del corso. Oggetto e scopo del disegno tecnico. L’ Unificazione: scopi e organismi. Norme ISO e UNI. Formati dei fogli, scale di rappresentazione. L = 33 E = 22 TOT = 55 (L = 1) Metodi di rappresentazione (L= 9; E= 8) Proiezioni centrali e parallele (oblique e ortogonali). Proprietà delle proiezioni parallele. Proiezioni assonometriche: teorema di Polke. Le proiezioni assonometriche raccomandate dalla normativa UNI: assonometria (ortogonale) isometrica e assonometria (obliqua) dimetrica o cavaliera. Cenni alle assonometrie ortogonali dimetrica e trimetrica e alle cavaliere isometrica e pianometrica. Dall’ assonometria alle proiezioni ortografiche: il metodo di Monge. Proiezioni ortogonali del punto, della retta e del piano. Tracce della retta e del piano. Condizioni di appartenenza fra punti, rette e piani. Rette incidenti, parallele e sghembe. Rette notevoli del piano. Vera grandezza di un segmento. Posizione di un piano rispetto ai piani di proiezione; piani proiettanti. Proiezione di figure piane. Poligoni e cerchi giacenti su piani proiettanti. Sostituzione dei piani di proiezione. Proiezione di solidi a facce piane. Proiezione di cilindri, coni e solidi di rivoluzione. Sezione di solidi a facce piane e di cilindri con piani proiettanti, vera grandezza della sezione. Ellisse, parabola e iperbole come sezioni del cono. Costruzione delle sezioni coi metodi dei piani paralleli e delle generatrici: vera grandezza delle sezioni. Intersezione fra solidi: solidi a facce piane fra loro e con coni, cilindri e sfere; coni, cilindri e sfere fra loro. Sviluppo delle intersezioni. Il disegno meccanico (L= 4; E= *) Organizzazione del disegno meccanico: disegno di complessivo e di particolare. Tipi e grossezza delle linee del disegno. Il riquadro delle iscrizioni e la distinta dei componenti Norme di rappresentazione: viste e loro disposizione, sistema E e sistema A, viste parziali e ribaltate. Sezioni con uno o più piani (paralleli o incidenti), sezioni parziali; sezioni di elementi particolari; disposizioni particolari di sezioni. Campitura delle parti in sezione. La quotatura: (L= 4; E= *) Definizioni e principi. Indicazione a disegno delle quote. Numeri normali. Correlazione tra lavorazioni meccaniche e quotatura: quotatura funzionale, tecnologica e di controllo Sistemi di quotatura. Convenzioni particolari di quotatura. Conicità e inclinazione. Zigrinature. Rugosità: definizione e sua indicazione a disegno. Le tolleranze di lavorazione: (L= 5; E= *) Tolleranze dimensionali: generalità, definizioni, accoppiamenti. Sistema di tolleranza ISO. Sistemi albero-base e foro-base. Scelta delle tolleranze in funzione delle condizioni di accoppiamento. Accoppiamenti raccomandati. Tolleranze generali di lavorazione. Serie e catene di quote tollerate. Cenni alle tolleranze di forma e di posizione. Collegamenti (L =5; E= *) Collegamenti smontabili e non. Collegamenti fissi e mobili. Elementi di riferimento: centraggio cilindrico e spine di riferimento. -Le filettature Generalità e definizioni. Tipi principali. Rappresentazione convenzionale e quotatura degli elementi filettati. Elementi di bulloneria, loro designazione unificata. Classi di bulloneria. Collegamenti con bullone, con vite mordente e con vite prigioniera. Sistemi antisvitamento. -Le saldature Rappresentazione e quotatura delle saldature. Disegno dei particolari composti. -Calettamenti albero-mozzo Chiavette, linguette e profili scanalati. Imbiettamenti. Cuscinetti (L= 4; E= *) Cenni ai cuscinetti ad attrito radente. Cuscinetti volventi: generalità, tipologie, unificazione ISO. Sistemi di fissaggio degli anelli sull’ albero e sul supporto. Sistemi di tenuta per alberi rotanti. Ingranaggi (L= 1; E= *) Cenni alle ruote di frizione; rapporto di trasmissione. L’ evolvente di cerchio. Elementi caratteristici di una dentatura ad evolvente. Dentiera di riferimento. Rappresentazione e quotatura delle ruote dentate. - * Queste esercitazioni, per un totale di 14 ore, consistono nell’ esecuzione del disegno di particolari meccanici quotati e tollerati, graduati in difficoltà e argomenti secondo lo stato di avanzamento del programma. TESTI DI RIFERIMENTO • • S.Barsali, G.C. Barsotti, U. Rosa ,” Lezioni di disegno di macchine”. S.Marco Litotipo, Lucca 1993. Dispense del docente.