Pack per l`ortofrutta In vetro veritas Un nuovo concetto di easy-peel
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Pack per l`ortofrutta In vetro veritas Un nuovo concetto di easy-peel
edizioni ARTEK Poste Italiane S.p.a.- Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Varese. ISSN 1827-2533 G iu 2010 - A NNO VI Bimestrale - N° 33 Mag-G Overview Pack per l'ortofrutta Pack for fruit and vegetable Technologies Un nuovo concetto di easy-peel NotePack Patrocinato da In vetro veritas B I M O N T H LY O N T E S T I N G , D E S I G N & T E C H N O L O G I E S I N F O O D PA C K A G I N G Chain RICERCA A P P L I C ATA E PA C K A G I N G C O N V E N I E N C E Te c n o l o g i e T e c h n o l o g i e s Un nuovo concetto di easy-peel Proteco, ITP, e Berg, un metadistretto unito in un unico obiettivo: quello di realizzare una saldatura permanente che al tempo stesso sia un’aper tura facilitata S ono sempre più diffuse le confezioni di alimenti e bevande dotate di dispositivi e di soluzioni che conferiscono elementi di facilità d’uso per il consumatore finale. L’aspettativa di praticità è certamente forte nel consumatore moderno, che dedica meno tempo alla prepa- 24 FOOD PACKAGES razione dei pasti e, di conseguenza, il valore praticità si è rapidamente affermato tra i progettisti di packaging e rappresenta ormai uno dei fattori che influenzano maggiormente l’innovazione in questo settore. È necessario tuttavia essere ben consapevoli che, a volte, queste soluzioni, dette anche di convenience, introducono nell’imballaggio elementi di debolezza e di precarietà e che, in altre circostanze, la praticità introdotta risulta in contrasto con le esigenze di protezione del prodotto confezionato. Casi emblematici di tali situazioni sono, ad esempio, gli imballaggi perfettamente trasparenti: sebbene la visibilità del contenuto facilita l’apprezzamento da parte del consumatore, questi pack hanno lo svantaggio di esporre i prodotti a radiazioni potenzialmente dannose per le loro qualità sensoriali; inoltre i dispositivi di chiusura si aprono facilmente ma dovrebbero richiudersi altrettanto efficacemente; infine, ricordiamo quei sigilli e quelle saldature che si aprono senza sforzo ma che devono garantire comunque l’integrità del prodotto lungo tutta la supply chain. L’antitesi che molte di queste soluzioni di packaging convenience comportano le rende innovazioni particolarmente difficili da realizzare e piuttosto critiche nell’impiego. Ciò che potrebbe apparire una scelta edonistica, di vantaggio superficiale e non sostanziale, è sempre un’innovazione di complessa e delicata realizzazione, soprattutto quando riguarda gli aspetti dell’integrità e dell’ermeticità di una confezione. In questa prospettiva va considerata e analizzata l’innovazione del progetto ID 4237 del Bando Metadistretti 2007, intitolato “Nuovi poliaccoppiati destinati all'imballag- Chain For za d i ap ert ura mpatibile Fase inco La separazione avviene dove le due fasi si incontrano Fase conti nua Substrato For za d ia tu per PRO " Apertura della confezione sotto controllo; " ampia finestra di saldabilità; " elevata riproducibilità delle prestazioni di pelabilità; " versatilità della forza di pelabilità in funzione delle richieste dell’utilizzo finale. CONTRO " Funziona solo su se stesso: su PE o su PP. ra 2. Pelabilità di tipo adesivo PRO F or Top pelabile " Offre una soluzione dove altri sistemi za d i ap non funzionano (PET, PVC, PS,…); ert ura " apertura agevole della confezione (normalmente basse forze di pelabilità). CONTRO " Apertura della saldatura a scatti e/o rumorosa; " film intrinsecamente appiccicoso, difficoltà di produzione e utilizzo. Bottom (vaschetta) 3. Pelabilità per frattura Forza di apertura Forza di apertura PRO Te c n o l o g i e Il meccanismo di tipo coesivo: corrisponde all’introduzione all’interno di una matrice poliolefinica di un componente poco compatibile, in bassa concentrazione; questo componente si disperde nella matrice plastica, ma ne interrompe la 1. Pelabilità di tipo coesivo T e c h n o l o g i e s gio alimentare capaci di saldatura permanente (non pelabile) e al tempo stesso di facile apertura: un nuovo concetto di easy-peel”. Il progetto, finanziato dalla Regione Lombardia e recentemente concluso, ha visto impegnate tre aziende che, di fatto, rappresentano l’intera filiera produttiva degli oggetti che si voleva realizzare: la ITP di Bosnasco (PV), la Proteco di Milano e la Berg di Voghera (PV). Infatti la prima produce film poliolefinici tramite estrusione, cioè converte in film i granuli delle diverse resine, Proteco accoppia questi film a supporti stampati o non, e produce quindi il poliaccoppiato finale e Berg produce le vaschette cui i poliaccoppiati sono destinati e ha messo a disposizione le macchine di confezionamento che hanno consentito di testare sul campo i coestrusi sviluppati, a completamento delle prove condotte in laboratorio. Il consorzio, pienamente rispondente al criterio di Meta-distretto introdotto dalla regione Lombardia per finanziare quelle aree in cui si concentrano imprese di una stessa filiera ritenuta strategica, ha affrontato un tema fortemente attuale, quale appunto quello delle aperture facilitate, introducendo una effettiva innovazione, grazie alla scelta dei materiali di base e alla progettazione delle strutture multistrato finali. Fino ad oggi i sistemi impiegati per ottenere un’apertura facilitata in un imballaggio flessibile, di tipo cosiddetto pelabile, sono essenzialmente tre e vengono indicati come di tipo coesivo, adesivo e per frattura. " Buona tenuta della saldatura anche in Linea di frattura Film coestruso presenza di contaminazioni grazie all'utilizzo di resine molto performanti da questo punto di vista; " normalmente basse forze di apertura. CONTRO Strato saldante " Difficile realizzazione; " applicabile solo per saldatura di polimeri con la stessa natura. Foto 1: I meccanismi di apertura facilitata nell’imballaggio flessibile FOOD PACKAGES 25 Te c n o l o g i e T e c h n o l o g i e s Chain continuità, formando “isole” il cui numero e la cui dimensione possono essere facilmente controllabili in fase di produzione. Quando il film così realizzato è saldato su se stesso o su un’atra poliolefina, si ha la formazione di legami forti (di tipo coesivo, tra molecole uguali) solo in corrispondenza della matrice continua e di molti legami deboli (di tipo secondario) in corrispondenza delle isole di componente incompatibile, che conferiscono la scarsa resistenza opposta all’apertura. Accanto a molti vantaggi, soprattutto legati alla modulabilità della resistenza, questo sistema, a tutt’oggi, si applica solo ai materiali poliolefinici (PP e PE) escludendo tutte le soluzioni che impiegano PVC, PS, PET, PLA e ogni altro nuovo materiale. Il meccanismo di tipo adesivo: si basa, come evidente dalla denominazione, sulla possibilità di realizza- re in fase di saldatura legami di tipo adesivo che interessano molecole diverse e sono sostenuti dalle cosiddette forze di van der Waals. Si tratta di forze relativamente deboli, quali quelle che normalmente entrano in gioco nell’applicazione di nastri adesivi. Uno specifico polimero di natura poliolefinica, polare e aggiunto di specifici additivi, viene estruso come strato saldante. Le forze di apertura sono modeste ed è possibile applicare questi sistemi su qualsiasi materiale ma le resine che sono più performanti per questo sistema sono intrinsecamente appiccicose, e quindi inducono ad attivazioni che riducono la trasparenza in modo non trascurabile. Il meccanismo per frattura: detto anche per delaminazione a rottura preferenziale. Anche in questo caso si ricorre a strutture multistrato nelle quali sono indebolite le forze di adesione tra lo strato saldan- Saldatura permanente: PET Adesivo Coestruso Bottom (vaschetta) Apertura per delaminazione: Forza di apertura PET Adesivo Coestruso Bottom (vaschetta) Foto 2: Nuovo meccanismo di apertura facilitata realizzato 26 FOOD PACKAGES te e quello sovrastante. Al momento dell’apertura, esercitando un’azione di strappo, lo strato saldante si rompe delaminandosi all’interfaccia tra due strati del film coestruso. La tecnologia di produzione del multistrato non è semplice e la tipologia di resina e gli spessori dei singoli strati sono fondamentali nel regolare la forza di apertura; l’inconveniente maggiore, comunque, è che il sistema risulta oggi applicabile solo dove la saldatura avvenga tra polimeri della stessa natura e per specifiche applicazioni. Il problema da risolvere, e al quale si sono applicate le imprese finanziate dalla regione Lombardia, era quindi quello di realizzare una saldatura permanente e al tempo stesso un’apertura facilitata, grazie all’intrinseca scarsa coesione tra alcuni degli strati del poliaccoppiato. Un’apertura che fosse applicabile per il confezionamento di prodotti molto umidi o addirittura liquidi, un sistema di saldatura che funzionasse in presenza di frammenti e di residui alimentari, solidi o liquidi, che fosse efficace anche per resine additivate di antifog, antistatici o altri additivi indispensabili nelle applicazioni più critiche. Per raggiungere l’obiettivo, i servizi di R&D delle tre aziende hanno dovuto concentrare la loro attenzione sulla misura delle forze di coesione tra gli strati del poliaccoppiato, di tenuta della saldatura (adesione del film sul bordo di vaschette di materiali diversi), della resistenza alla lacerazione dello strato più esterno e dell’intera struttura realizzata attraverso coestrusione. Attraverso la valutazione accurata di queste proprietà e la comprensione del ruolo che esse giocano sull’effetto finale desiderato e della possibilità di modularle attraverso Chain Forza di apertura della saldatura [g/15mm] Te c n o l o g i e FOOD PACKAGES T e c h n o l o g i e s l’applicazione di rigorosi protocolli Strato delaminatosi dal Top (~15µm) di valutazione e la capacità di colleTOP dopo apertura della confezione: gare dati oggetzona in corrispondenza della saldatura tivi a fenomeni Bottom (PP) (~250µm) reali, di comprendere e di descrivere l’effetto di Vista in sezione al variabili e di inferire un risultato microscopio del bottom atteso. Un risultaZona del bottom corrispondente al profilo di to che, converrà ribasaldatura dopo l'apertura della confezione dirlo, ha a che fare con la praticità d’uso di un imballaggio alimentare (la sua facile apertura) ma riguarda anche un requisito fondamentale e assolutamente critico della confeFoto 3: l'evidente delaminazione dopo l'apertura del provino zione che è la sua ermeticità. La corrisponde alla striscia biancastra laddove è avvenuta la garanzia di sicurezza igienica e di saldatura mantenimento delle qualità originali di un alimento o di una bevanda confezionati è assicurata, prima di ogni altra considerazione, dal confi1600 namento del prodotto rispetto al1400 l’ambiente esterno che potenzial1200 mente lo può contaminare. Sono l’integrità e l’ermeticità dell’imbal1000 laggio che, in primo luogo, rappre800 sentano la capacità protettiva di 600 un prodotto sensibile. Aver puntato a una soluzione che 400 fosse una vera saldatura, attuabile 200 tenendo conto delle necessità di 0 additivazione dei materiali oggi im140 150 160 170 180 190 210 piegati, ma in grado di soddisfare le aspettative del consumatore, quali sono emerse da un’analisi delle Grafico 1: la curva di saldatura su PP ottenuta in laboratorio tendenze di mercato, è certamen(forza di apertura della saldatura vs. temperatura di saldatura). te un punto di forza di questo proIl film comincia ad avere saldatura efficace a partire da 170°C getto di cui, in conclusione, non è neppure fuori luogo sottolineare anche la positiva e non così comuattraverso la scelta di misurazioni la scelta delle materie prime e dei ne collaborazione tra un pool di attendibili e di valutazioni dei risulparametri di processo della coaziende private e un Ente Pubblico tati. Il fine è quello di realizzare un estrusione e della saldatura, è stadi finanziamento. oggetto di largo consumo e basso to possibile raggiungere il risultato costo come un imballaggio a perdeatteso. re, un obiettivo concreto e di utiliUn classico esempio di ricerca aptà immediata la cui realizzazione plicata dunque, nella quale, fissato non sia banale o frutto di scelte soun obiettivo e formulata una serie Luciano Piergiovanni lo formali. Anzi, il progetto implica di ipotesi, il risultato è perseguito DiSTAM, Università degli Studi di Milano 27