Tra accoglienza ed integrazione - Settimanale della diocesi di
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Tra accoglienza ed integrazione - Settimanale della diocesi di
2 Periscopio Mondo Nepal: nove morti il giorno delle elezioni Nove persone hanno perso la vita in Nepal mentre il popolo si sta recando alle urne. Cinque soldati e quattro maoisti sono rimasti uccisi in scontri tra esercito e ribelli nella zona orientale del Paese. Pare siano anche stati rapiti 15 tra ufficiali di governo e personale di sicurezza proprio in concomitanza con l’apertura delle urne nella città di Dhankuta, nel Nepal orientale. Giappone: non certa l’ipotesi di un imperatore donna All’indomani dell’annuncio sulla nuova gravidanza delle principessa Kiko, moglie del principe Akishino, secondogenito dell’imperatore Akihito, il primo ministro giapponese Koizumi ha fatto marcia indietro sulla sua proclamata volontà di far approvare entro l’estate una revisione radicale delle legge di successione per aprire alle donne l’accesso al trono. Dal 1965 non nasce nella famiglia imperiale giapponese un erede maschio: aallarmato per una possibile crisi dinastica, il governo di Koizumi aveva ipotizzato una donna-imperatore con diritto di trasmettere il trono alla sua discendenza, consigliando che l’erede al trono sia il primogenito, indipendentemente dal sesso. Nuova tecnica laser contro la prostata ingrossata È arrivata in Italia una nuova tecnica laser per trattare in day hospital l’ipertrofia prostatica benigna (Ipb), ossia la prostata ingrossata. L’intervento vaporizza il tessuto ingrossato annullando il rischio di impotenza e ha un costo più contenuto dell’operazione chirurgica ora in più impiegato. L’aumento di volume della prostata può arrivare a occludere le vie urinarie: una malattia che colpisce circa l’80% degli italiani sopra i 50 anni. Doblò Fiat prodotto in Turchia e assemblato in Russia L’accordo tra Fiat Auto e la russa Severstal Auto si estende al Doblò: Le due società hanno firmato infatti un accordo industriale per l’assemblaggio in Russia di modelli Fiat Doblò a partire da componenti smontati prodotti da Tofas in Turchia. L’assemblaggio inizierà nel 2007 nello stabilimento di Naberejniye Chelni, nella regione del Volga. Un dipinto di Gaugin venduto per 17,9 milioni "Due donne", capolavoro di Paul Gauguin, è stato venduto per 17,9 milioni di euro a un’asta battuta a Londra a Sotheby’s. Il quadro, il più importante Gauguin messo in vendita negli ultimi 15 anni in Europa, è stato dipinto nel 1902, un anno prima della morte del maestro francese, e raffigura 2 giovani thaitiane. Intossicazioni in casa: metà sotto i dieci anni I Farmaci, sostanze di uso domestico, saponi, disinfettanti, insetticidi per la casa, sono i principali responsabili delle intossicazioni. Il Centro Antiveleni di Pavia afferma che la maggior parte degli incidenti che si verificano in Italia, avviene in casa e nella metà dei casi le intossicazioni interessano i bambini sotto i 10 anni. e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. ABBONAMENTI 2006: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 FRAGILI COMPAGNI Di fronte alla malattia psichica propria di ogni essere umano. Anche nelle forme meno gravi le famiglie da sole spesso non sono in grado di assistere in maniera adeguata i loro cari in difficoltà. Per continuare la missione di Gesù, Buon Samaritano Da parte sua la comunità cristiana sente il dovere di dare il suo contributo, ossia ti a pensare. E d’altra parte mento e di solitudine di mol- il servizio di una cura pastole strutture di cura e i servi- te persone e, in momenti par- rale, che è testimonianza delzi sono insufficienti e talvol- ticolarmente difficili della vi- l’amore e della sollecitudine ta, in certe regioni del mon- ta, la loro incapacità di tro- di Gesù Cristo verso ogni do, del tutto carenti. Circon- vare appoggio e sostegno. persona bisognosa, e propodate da dimenticanza e talServizi di salute mentale sta del valore che ogni dolovolta anche da pregiudizi le È certo compito della so- re umano, nella misura in cui stesse persone malate sono cietà civile e delle sue istitu- non può essere vinto, può acportate all’emarginazione e zioni offrire centri di assi- quisire, in rapporto alla Croall’autoesclusione. stenza e di cura medica e so- ce del Signore. “La crisi dei valori mora- ciale alle persone che sofIn questa luce, il Papa ci li alimenta il disagio” frono di disturbi psichici, nel esorta ad accrescere la noLa sofferenza psichica è rispetto della dignità che è stra comprensione e ad affigià in se stessa enare la nostra umaspressione e sena sensibilità nei gno della fragilità confronti di tanti nodella condizione ustri fratelli, spesso mana. Anche quelfra i più emarginati, n occasione della Giornata mondiale del e a prenderci cura la che il papa Bemalato il vescovo Giuseppe presiede sa- di loro, ispirandoci nedetto XVI, nel suo Messaggio (8 bato 11 febbraio alle 15 una celebrazione eu- a principi e a ideali dicembre 2005) caristica in Cattedrale a Vittorio Veneto. La evangelici e di upreparato per que- celebrazione verrà preceduta dalla recita del mana solidarietà. sta Giornata, chia- rosario. Al termine la processione aux flamDon Mosè ma “la crisi dei va- beaux. Grazie alla sottosezione vittoriese delFurlan lori morali” può l’Unitalsi diversi ammalati potranno parteciAssistente reliaccrescere la con- pare alla celebrazione. gioso dell’ospedale dizione di smarricivile di Costa Tra accoglienza ed integrazione S abato 11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, ricorre la XIV Giornata mondiale del malato. Celebrata a livello locale in tutto il mondo cristiano, essa riceve di anno in anno un diverso punto di riferimento, in una diversa città del mondo. Quest’anno il cuore delle celebrazioni è in Australia, ad Adelaide, dal 9 all’11 febbraio. Il tema che le guida è “Salute mentale e dignità umana”. Emergenza socio-sanitaria Esso richiama la nostra attenzione sulle difficoltà e sui bisogni delle persone che soffrono di malattie mentali. Siamo qui di fronte ad un problema di salute pubblica di grande rilevanza sociale. Infatti il disagio mentale ha una diffusione maggiore di quanto si sia porta- SABATO 11 ALLE 15 MESSA COL VESCOVO I DELLA COLLETTA PRESENTA LA CARTA ETICA nel loro operare, agli altri per avere certezza e visibilità del diritto alla cura». Dalla tua esperienza, questa Carta può interessare e tornare utile anche per le nostre comunità cristiane? con una effettiva “presa in «L’invito del Papa ai carico” da parte del ser- credenti di avere attenvizio: non un rapporto a- zione e accoglienza verso nonimo, ma assunzione di le persone che soffrono di responsabilità individuale malattia mentale trova in da parte degli operatori. I questo documento un’eco percorsi terasingolare. Penpeutici e riabiso che possa litativi devono essere consiessere fondati derato un dono sulla “relazioofferto alla rine fra persone, flessione delle in quella specomunità. L’accifica modalità cento posto che è la reladalla Carta etizione d’aiuca sul fatto che to”». al di là dei farSono anmaci, ogni percora affercorso riabilitamazioni e tivo deve esseGiorgio Della Colletta re fondato sulprincipi generali, la “relazione ma nella pratica? fra persone”, che cioè “la «Come nella Costitu- relazione” aiuta a far star zione, alcune parti sono meglio o guarire le perstate realizzate, altre re- sone con disagio psichistano un obiettivo da per- co, come non può solleciseguire con impegno. Ma tare coloro che hanno al non è di poco conto che cuore della propria fede queste linee guida siano proprio una “Relazione” icondivise tra Direzione neffabile, cioè il Mistero dell’Ulss, operatori del della Trinità?». servizio psichiatrico e rapLa Carta etica è dispopresentanti dei familiari. nibile al sito internet Serviranno agli uni per ri- www.salutementale.ulss7. chiamarsi alla coerenza it. La Carta costituzionale per la psichiatria N on è un’opera né una struttura, ma è sicuramente una delle più importanti realizzazioni nella storia della psichiatria dell’Ulss 7. Si tratta della Carta etica messa a punto dopo un intenso lavoro di preparazione. Hanno concorso alla sua elaborazione e definizione le varie espressioni del Dipartimento di salute mentale: dagli operatori pubblici e delle cooperative sociali alle associazioni dei familiari dei malati. Ce la presenta Giorgio Della Colletta, per alcuni anni coordinatore della Consulta diocesana per i sofferenti psichici. Perché una Carta eQuesto settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici “Un dono alla comunità per riflettere sull’importanza delle relazioni” Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Per l’estero chiedere in amministrazione. Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.” e L’AZiON Primo Piano Domenica 12 febbraio 2006 Chiuso in redazione il 8.2.2006 alle ore 18.30 tica? «È un documento di grande valore, che potremmo definire la Carta costituzionale per la psichiatria, che non solo segna il punto di quanto è stato elaborato nel nostro territorio in attuazione alla legge 180, ma delinea e sancisce anche i punti essenziali del servizio pubblico nella cura e nel sostegno delle persone con sofferenza psichica». Quali sono i punti e le caratteristiche principali? «Sicuramente l’aver posto al centro dell’attenzione la persona portatrice di disagio psichico: attenzione che deve cominciare fin dal primo momento e L’AZiON Primo Piano DI STRADA Domenica 12 febbraio 2006 3 Disagio psichico - La situazione in Italia (Fonte Censis) Persone con disturbi mentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4% della popolazione Persone con varie forme di disagio mentale . . . . . . . . . . . . . . 16% della popolazione Famiglie con un componente affetto da malattie mentali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15% Inchiesta sul benessere dei ragazzi delle superiori del Veneto (fonte: dipartimento di sociologia Università di Padova - Gennaio 2006) Ragazzi che si dichiarano spesso depressi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,4% Ragazzi che si dichiarano a volte depressi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28,4% TALI CORONA, RESPONSABILE VENETA AITSAM SPIEGA LE CAUSE DEL MALESSERE DELL’ANIMA Mancano valori e certezze C’ è una fragilità che fa più paura delle altre. È la sofferenza psichica. Perché per ascoltare la parola del malato e condividere il suo dolore dobbiamo imparare a riconoscere e a non far tacere le ferite che abitano dentro di noi “sani”. Ma le ferite dell’anima spesso sono ancor più laceranti di quelle del fisico, e non è facile fare i conti con esse. Ne abbiamo parlato con Tali Corona, di Oderzo. La signora Corona venne scaraventata quarant’anni fa nella realtà della malattia mentale per una vicenda familiare. Da allora si è costantemente impegnata nell’associazionismo e oggi è responsabile del coor- dinamento veneto dell’Aitsam. Signora Corona, sei italiani maggiorenni su cento vanno dallo psicologo. Cosa ci sta succedendo? «Succede che la società non dà sicurezze e certezze, mancano modelli e figure di riferimento. Le conoscenze e i saperi trasmessi dalla famiglia sono scarsamente utilizzabili dai figli perché la società cambia continuamente. Il lavoro è instabile e precario. La comunicazione, tra i giovani, ma non solo, è superficiale. Gli stili di vita sono competitivi. Tutto ciò crea spaesamento». Il Papa nel suo messaggio sottolinea che “all’origine di nuove forme di malessere mentale” vi è l’accentuarsi della crisi di valori nella società. Condivide? «Condivido in pieno. Faccio due esempi. Il prendersi cura dell’altro è sostituito dall’indifferenza; il corpo non è più riconosciuto nella sua unitarietà con l’anima ma è diventato un idolo da esaltare se non una merce. Con la conseguenza che se non raggiungo il modello ideale di “corpo”, di realizzazione materiale, nell’animo nasce un sentimento di fallimento e quindi di odio per il corpo stesso». Colpisce un dato: il 25 per cento di chi va Tali Corona dallo psicologo ci va per affrontare un malessere generico. «Molte persone avvertono una sensazione di questo tipo: “Non sono adatto a questa vita”. L’ultimo saggio di Galimberti propone una lettura interessante di questo malessere: “L’ospite inquietante che ha preso prepotentemente dimora nella casa di psiche chiede insistentemente il senso dell’esistenza”. Nell’età della tecnologia riemerge con vigore la domanda di senso, di spiritualità. Siamo pieni di cose ma abbiamo il cuore vuoto, ciò di cui abbiamo bisogno sono gli affetti e l’amore». Un’indagine di questi giorni rivela che in Veneto l’8,4 per cento dei ragazzi delle superiori è spesso depresso e il 28,4 a volte. E il 5,9 assume psicofarmaci. «Fa paura sentire che vengono dati psicofarmaci ai ragazzi. Biologicamente l’adolescenza è l’età degli sbalzi di umore, della tristezza che segue l’euforia: certo, bisogna accompagnare gli adolescenti ma non con le medicine. Sarei molto prudente nella valutazione dei dati sulla depressione poiché c’è un abuso di questo termine. Parlerei di situazioni di difficoltà provocate dall’impreparazione ad affrontare gli alti e bassi della vita. Nelle persone più fragili e vulnerabili queste difficoltà possono trasformarsi in disturbo se non vi è un adeguato aiuto». Se per la schizofrenia e le grandi psicosi il ser vizio pubblico è suf ficientemente attrezzato, poche risposte ci sono per le prime avvisaglie della malattia mentale. «È vera la seconda affermazione, ma non è completamente vera la prima. Le ulss hanno un 30-40 per cento di operatori in meno rispetto allo standard minimo: a Treviso gli operatori sono 190 contro i 270 previsti sulla carta. Le strutture senza operatori sono contenitori vuoti. Per fare salute mentale bisogna fare informazione e prevenzione. Creare una rete di sostegno, di appartenenza tra tutti i soggetti coinvolti – scuola, ulss, agenzie dei giovani, associazioni di volontariato, parrocchie – che significa fare comunità, ovvero condividere sogni, bisogni, progetti». Federico Citron FRATTA DI ODERZO, VITTORIO VENETO E GHIRANO: ESPERIENZE DI VOLONTARIATO “I TIGLI” A ODERZO “LA RONDINE” A VITTORIO “IL SEGNO” A GHIRANO Uno spazio libero per esprimersi Volontari e ospiti assieme da amici Cambiare e condividere A Oderzo l’Aitsam ha istituito il centro sociale “I Tigli”. Collaborano alle attività 30 volontari di cui 13 costanti, una psicologa part-time e tirocinanti. Le attività si esplicano principalmente nella tutela dei diritti dei malati mentali e delle loro famiglie in varie forme: partecipazione e costruzione di una rete di sostegno, assistenza, formazione mirata sia al superamento del pregiudizio sia al miglioramento della qualità di vita. Il centro sociale “I Tigli” nasce originariamente come progetto di sostegno alle famiglie che vivono in condizioni di disagio, sofferenza ed emarginazione per favorire l’incontro, lo scambio di informazioni, di esperienze, di solidarietà ma anche di momenti ricreativi. Attualmente l’impegno del centro sociale è indirizzato soprattutto alle persone con disturbi psichici, con l’of- ferta di uno spazio libero nel quale possono esprimere proposte, sviluppare relazioni e modalità di comunicazione libere e personali, costruire percorsi per una forte integrazione nel tessuto sociale, acquisire autonomia e autodeterminazione. Si contano 40 presenze per le attività quotidiane, 80 per i due gruppi di auto-mutuo-aiuto (uno degli utenti e uno dei familiari), e molte di più per la formazione. La relazione è lo strumento e insieme l’obiettivo del centro sociale. Tutte le attività che si organizzano sono finalizzate a creare relazioni significative per superare la paura dei rapporti sociali, per ritrovare fiducia in sé e negli altri. La sede è aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 (periodo invernale) e dalle 15 alle 19 (periodo estivo), dal lunedì al venerdì e la domenica pomeriggio. S ono 23, di cui 16 costanti, i frequentatori de “La Rondine”, in via Fogazzaro 32 in centro a Vittorio Veneto. Si tratta del centro di integrazione sociale gestito dal gruppo di Vittorio Veneto dell’Aitsam, associazione italiana per la tutela della salute mentale, guidato da Marcello Polizzi. L’associazione è sorta nel 1983 col nome di Arap Sinistra Piave; nel 1994 assieme ad altre 14 associazioni venete ha generato Aitsam. I cui scopi statutari sono migliorare la legislazione e l’assistenza sanitaria per i malati mentali, ma anche farli uscire dall’isolamento, in cui le famiglie intere sono trascinate, e dalle barriere erette dagli altrui pregiudizi. È anzitutto al centro La Rondine, aperto da febbraio 1999, che si sostanzia l’impegno dell’associazione a favore dei sofferenti psichici. Lo realizzano 22 animatori volontari, di cui 18 costanti e 4 saltuari, che organizzano anche nel 2006 attività in cui animatori e frequentatori stanno insieme, da amici, in gruppo. Come i sabati pomeriggio da trascorrere insieme per attività sportive, ricreative, culturali; i laboratori di manualità; il gruppo di canti popolari; il corso di ballo latino americano; il gruppo di riflessione sul Vangelo, con don Adriano Dall’Asta; il gruppo di psicodinamica; le gite nei giorni di festa, compresa un’ambiziosa tre giorni in Toscana da realizzare in primavera. Inoltre La Rondine ospita anche gli incontri del gruppo di auto aiuto per genitori dei sofferenti psichici e la indispensabile costante formazione dei volontari. Informazioni: [email protected], 0438553371. (TB) È attiva dal 1999 a Ghirano l’associazione di volontariato Il Segno onlus, fondata da alcuni volontari e genitori dell’associazione La Ginestra. Con il motto ghandiano “Devi diventare il cambiamento che desideri vedere nel mondo”, Il Segno, agendo in stretta collaborazione con l’impresa sociale onlus Il Ponte, persegue il fine di rompere l’isolamento delle famiglie dei disabili offrendo ad esse un sostegno pratico e individuare le situazioni di sofferenza e di emarginazione sociale. Sono numerose, pertanto, le iniziative avviate dai volontari: uscite domenicali e gite, attività creative (mosaico, creta, decoupage, stencil, pittura su vetro, letture), laboratori settimanali di arterapia, soggiorni estivi, serate sul disagio mentale in collaborazione con la commissione sofferenza psichica della Caritas diocesana di Concordia-Por- denone. Dal 1999, inoltre, Il Segno è federato al Movi, approfondendo il ruolo del volontariato moderno con lo sviluppo di serate informative sulle leggi 328 (piani di zona) e 266 (volontariato) e sulla Carta dei valori del volontariato. «All’interno dell’attività di soccorso sociale mettiamo a disposizione due posti letto» ha aggiunto il volontario Maurizio Buosi. «In tre anni abbiamo accolto otto persone, dando loro il tempo necessario per trovare un lavoro e un alloggio». Lo spirito di aggregazione sociale è sviluppato anche con l’iniziativa “Aggiungi un socio a cena”, con la quale vengono incentivati i rapporti informali dei soci dell’associazione, tra i quali gli ospiti della casa-famiglia Il Ponte. La sede de Il Segno si trova in località Tremeacque (via Tremeacque 70) a Ghirano. Per informazioni: telefono e fax 0434-626870, e-mail [email protected]. 4 Domenica 12 febbraio 2006 e L’AZiON Attualità L’ERBA DEL FRIULI È PIÙ Tra vantaggi e qualità della vita L’invidia veneta del vicino Friuli L’ irresistibile at- scrivania...), ha cominciato ni è stata ricostituita la trazione dei Co- a muoversi a tutto campo Commissione regionale muni di confine per evitare una progressiva per il nuovo Statuto: tra i teverso le regioni autonome scissione di tutto il Bellu- mi all’ordine del giorno il riTrentino e Friuli Venezia nese verso il Trentino. Met- conoscimento della “speGiulia – riemersa prepo- tendo da parte la (sterile) cialità” della Provincia di tentemente dopo che La- richiesta di abolizione del- Belluno. mon (Bl) si è espresso in la “specialità” di Trentino e Sul fronte friulano il gomodo schiacciante (2.377 Friuli Venezia Giulia (im- vernatore veneto sta spinvoti, pari al 57,2% degli a- praticabile per ragioni co- gendo per ridare fiato al venti diritto) a favore del stituzionali), ha fatto redi- progetto politico dell’Europassaggio dal Veneto al gere una proposta di legge, regione Alpe Adria, proTrentino – sta creando da presentare al Parlamen- mossa a suo tempo da Carscompiglio in tutta la Re- to nazionale, in cui si rico- lo Bernini per creare un gione. Cortina, Asiago e gli nosca al Veneto autonomia coordinamento tra Veneto, altri Comuni dell’AlFriuli Venezia Giulia, Catopiano hanno anrinzia e Istria. È nota l’intenunciato di voler sesa di Galan con Illy su molguire la strada del ti temi politici, basti pensapaese dei fagioli, a re alle aggregazioni tra muSan Michele al Tanicipalizzate o ai nodi della gliamento si è riacceviabilità. Ma finora questa so il partito filo-friuunità d’intenti ha trovato polano (da poco battuto che concretizzazioni. Ma è solo questione di solin un analogo refedi? rendum), e anche nei L’attrazione per le ReComuni di confine della no- fiscale. In sostanza Galan stra diocesi c’è voglia di chiede allo Stato di lasciare gioni autonome è sopratFriuli Venezia Giulia. Non in Veneto una fetta più co- tutto una questione di vanche Cordignano, Orsago, spicua, rispetto all’attuale, taggi fiscali e di contributi. Gaiarine & C. vogliano pas- delle tasse pagate dai veneti Ma non è solo una questiosare sotto Trieste, piuttosto stessi. Sulla stessa linea il ne di soldi. Lo ha spiegato chiedono una equiparazio- presidente della Lombardia bene il sociologo Ilvo Diane delle risorse a disposi- Formigoni. Il progetto ha manti in un recente studio. zione. Richiesta più che le- ottenuto il consenso anche “L’ottimismo economico, gittima. Se guardiamo ai da- del presidente del Trentino nel Friuli Venezia Giulia, si ti sui trasferimenti statali e Dellai. In sostanza Galan ri- associa a una minore insulle imposte a carico dei lancia il federalismo fiscale quietudine sociale. A diffecittadini (vedi tabelle a cor- che né il centrosinistra, né renza del Veneto. Dove si redo dell’articolo) troviamo il centrodestra nazionali intreccia con l’insicurezza sociale (e, in particolare, una enorme disparità tra hanno voluto attuare. Trentino e Veneto, molto Nel contempo la Regio- con la paura della criminameno tra Friuli Venezia ne Veneto ha lanciato un se- lità comune)”. A dimostraGiulia e Veneto. Facendo il gnale concreto alla turbo- zione Diamanti porta le riconto della serva si ottiene lenta provincia di Belluno: cerche sul benessere nelle che in Trentino arrivano, nei giorni scorsi il consiglio province italiane: in testa, a per ciascun residente, 5.714 regionale ha approvato il livello nazionale, figurano euro procapite contro i trasferimento alla Provincia Trieste, Gorizia, Trento, 3.995 versati in tasse. In della gestione e delle risor- Bolzano, Belluno. Le altre Friuli Venezia Giulia e Ve- se dei canoni per l’utilizzo venete sono decisamente neto, invece, succede il con- dell’acqua prelevata dai ba- più in basso. “Il Nordest si trario: solo che per il Friuli cini bellunesi (si tratta di spacca in due – commenta Venezia Giulia la differenza circa 6 milioni di euro l’an- Diamanti –. Si divide in due. è di -1.713 euro pro capite no). Sempre in questi gior- Fra un’area dove ricchezza e sviluppo generano annui, mentre in VeE un’alneto è di -2.960 euCOSTO DELLA BENZINA insicurezza. tra, dove l’andamento ro. Quindi una parte VERDE (EURO/LITRO) economico, meno radei soldi delle tasse pido e intenso, contivenete finiscono a Pordenone . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,288 nua a garantire un Roma e da qui pren. . . . . . . . . . . . (sconto 0,152 euro/lt) buon livello di qualità dono la strada di Veneto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,263 della vita”. Insomma si Trento e Bolzano. .............................. stanno delineando Dopo Lamon, codue profili, e chi sta munque, le cose COSTO DEL GASOLIO sul confine guarda non sono più le stescon maggiore attense di prima. Il presi(EURO/LITRO) zione al Nordest dove dente del Veneto, si vive meglio, anche Giancarlo Galan Pordenone . . . . . . . . . . . . . . . . 1,183 . . . . . . . . . . . . . (sconto 0,79 euro/lt) se si guadagna di me(che tiene sempre no. un sacchetto di fa- Veneto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,166 Federico Citron gioli sulla propria Ma i dati dei trasferimenti non rivelano grandi differenze Confronto tra i trasferimenti statali e le imposte versate allo Stato dalle Regioni italiane (anno 2002) Regione Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia Veneto (fonte Cgia Mestre) Trasferimenti Imposte versate dallo Stato allo Stato pro capite (euro) pro capite (euro) 5.714 2.054 955 3.995 3.767 3.915 Differenza (euro) +1719 -1.713 -2.960 Come sono cambiate le entrate tributarie dei Comuni tra il 1998 e il 2002 dato pro capite in euro (Fonte: Min. Interni) Veneto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 369 . . . . . . a 438 . . . (+69) Friuli Venezia Giulia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 332 . . . . . . a 335 . . . . (+3) Trentino Alto Adige . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 337 . . . . . . a 243 . . . . (-94) Come sono cambiati i trasferimenti dallo Stato ai Comuni tra il 1998 e il 2002 dato pro capite in euro (Fonte: Min. Interni) Veneto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 412 . . . . . . a 165 . . (-247) Friuli Venezia Giulia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 476 . . . . . . a 421 . . . (-55) Trentino Alto Adige . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Da 499 . . . . . . a 690 . . (+191) CLAUDIO PIZZINAT NON CAPISCE LA VOGLIA DI FRIULI:“NON È PIÙ COME UNA VOLTA” “Serve più autonomia” «P rima di parlare di veneti che vogliono diventare friulani, va fatta una premessa: le due regioni sono completamente diverse, per dimensione, popolazione, collocazione geografica, storia. Se è stata fatta quella divisione, e se è stato concesso lo Statuto speciale, un motivo c’era». Claudio Pizzinat è stato sindaco per sette anni a Cordignano a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, e poi altri sette anni assessore a Sacile, fino al 2003; vive a Sacile, ha lo studio a Cordignano e per professione (è ingegnere) si confronta da sempre con le burocrazie delle due regioni confinanti. E quindi si è fatto un’idea precisa su questa rincorsa alle Regioni a Statuto speciale. Ma è vero che i friulani hanno tutti questi aiuti? «Oggi è molto diverso da dieci anni fa. L’intervento della Comunità europea ha livellato la situazione. Non ci sono più i sovvenzionamenti di allora. Ed è tutto da dimostrare se sia un bene o un male. In Veneto c’è stata più sussidiarietà, di là c’erano trasferimenti. Ma alla fine, all’arrivo del libero mercato, chi è stato abituato ad attendere i finanziamenti si trova peggio, mentre chi si è sempre arrangiato senza attendere aiuti avrà maturato preziosa esperienza». L’economia friulana ha però goduto di qualche vantaggio... «Ma al contempo in Friuli Venezia Giulia gli aiuti per la terza età sono circa metà che qui nel Veneto. D’altro canto in Friuli le giovani coppie godono di facilitazioni (di contributi a fondo perduto, tassi vantaggiosi dei mutui): pro e contro, comunque dettati da scelte della Regione». Quindi scelte che il Friuli ha fatto e il Veneto non ha fatto? «No, scelte possibili per il Friuli, perché è regione a Statuto speciale, con autonomia di competenza: in pratica, a parità di trasferimenti dallo Stato, il Friuli dal 1993 ha autonomamente deciso la redistribuzione, mentre in Veneto ci si rifà sempre alle vecchie formule che penalizzano i Comuni che vent’anni fa spendevano di meno, e favoriscono quelli che invece facevano più debiti. Quel che serve al Veneto è maggior autonomia di competenza, che tuttavia ha i suoi rischi, perché c’è un allentamento dei controlli. In Friuli è emerso il problema a livello urbanistico, e si porrà anche in Veneto, perché con la nuova legge urbanistica i Comuni dovranno gestire bene la situazione, ma ne saranno in grado?». Quindi capisce i Comuni che vogliono passare al Friuli? «Per assurdo, un cittadino può decidere di sposarsi di qua, andare in pensione di là, lavorare di qua o di là... ma un Comune deve guardare più in là. Quella del passaggio al Friuli è una falsa chimera legata all’attenzione che i Comuni hanno all’immediato, alla Claudio Pizzinat questione del momento. Ma questa non è vera amministrazione. Siamo in Europa, bisogna crescere». Per gli amministratori locali c’è differenza? «Questo sì: in Friuli in un’ora sei a colloquio con un assessore regionale, in Veneto se non hai canali giusti ci impieghi un mese. Ma dipende anche dalla dimensione della Regione». La gente sente molto la questione del costo della benzina. «C’è un risparmio, ma le cifre parlano chiaro. Due esempi: in Friuli un litro di gasolio costa 1,183 euro, ed ho uno sconto (essendo residente lì) di 7,9 centesimi, un litro di verde 1,288 ed uno sconto di 15,2 centesimi. Qui in Veneto, prendendo tre distributori in fila il gasolio costa 1,152, poi 1,174, e L’AZiON Attualità PER L’INDUSTRIALE FIORE PIOVESANA Ù VERDE? DON MATTIUZ:“ALLE PARROCCHIE CONVIENE” Q uale percezione ha la gente di confine delle prerogative di una regione a statuto autonomo? «Non di rado si sentono accenni alle agevolazioni sul carburante che portano taluni a chiedersi: perché qui no e 100 metri più in là c’è lo sconto?», osserva il parroco di Brugnera don Celestino Mattiuz. «In realtà mi sono accorto che in Friuli lo sviluppo occupazionale è più marcato. Non si sta più bene come ieri, ma quan- don Celestino Mattiuz to basta per garantirsi il benessere. In Veneto, al contrario, ho l’impressione che la crisi si sia sentita maggiormente. C’è, per la verità, un vantaggio sul piano pratico per le parrocchie del Friuli Venezia Giulia. La Regione, infatti, ci dà la possibilità con facilità di attingere a finanziamenti regionali. Mi riferisco, in particolare, alle prerogative statutarie attraverso le quali gli amministratori friulani possono permettersi di aiutare finanziariamente le parrocchie tramite le condizioni favorevoli che leggi regionali prevedono a beneficio degli oratori e delle altre strutture parrocchiali. È così possibile procedere alle ristrutturazioni di edifici parrocchiali a tassi agevolati». (GB) poi 1,180; la verde 1,248, 1,279 e 1,257. È chiaro che se un veneto va a fare benzina in Friuli aga più che qui. E comunque il discorso è proporzionale alla distanza da Trieste, dove il risparmio è maggiore, a danno della Slovenia». E poi c’è la viabilità. A prescindere dalla dimensione del Friuli, attraversarlo è facile. «Questa è stata una delle scelte: in Friuli Venezia Giulia si è investito lì. Per esempio la A28 è stata fatta, e si è deciso di lasciarla libera, assumendo dei costi imponenti per collegarla alla viabilità ordinaria (si pensi a quanti collegamenti ci sono da Pordenone a Sacile). In Veneto non si può pretendere di avere a costo zero l’autostrada e anche le vie di collegamento. Bisogna avere coraggio di fare le scelte». Alessandro Toffoli “Meno burocrazia e più agevolazioni” Q uali vantaggi e quali svantaggi incontra un industriale nell’operare in Veneto oppure in Friuli Venezia Giulia? Lo abbiamo chiesto ad un imprenditore navigato come Fiore Piovesana, attivo in una fascia di cerniera come l’Alto Livenza. «Investire in Friuli Venezia Giulia comporta una celerità maggiore nell’espletamento burocratico, il che rappresenta un dato fondamentale per orientare la scelta di un imprenditore al momento di insediare un’attività produttiva» rileva Piovesana. «Il secondo aspetto che balza subito agli occhi è che il Friuli Venezia Giulia promuove una quantità maggiore di interventi in favore delle a- una maggiore attenzione e competenza nello stabilire quali sono gli effettivi bisogni delle aziende. Mi riferisco, ad esempio, agli interventi in favore delle aziende che esportano: quando le realtà produttive prendono parte a fiere di livello la Regione Friuli Venezia Giulia eroga regolari finanziamenti alle aziende piccole e medie. In sostanza trovo che di là stiano più attenti ai bisogni reali e alle esigenze quotidiane e immediate delle aziende che, del resto, necessitano di azioni concrete più che di missioni promozionali all’estero. In Veneto, invece, si ten- In Friuli c’è più attenzione per i bisogni delle aziende ziende medio-piccole, probabilmente perché in quella regione (e penso specialmente al settore della sedia) molte aziende di dimensioni mediopiccole effettuano pressioni sulla Regione affinché l’ente le sostenga». In che cosa le due Regioni si dif ferenziano nelle politiche a sostegno dell’imprenditoria? «Mi sembra di vedere nel Friuli Venezia Giulia 5 de a guardare più alle aziende medio-grandi. A lungo andare può darsi che questo atteggiamento contribuisca a ricreare il sostrato industriale veneto, ma oggi le necessità sono altre». Come trova le rispettive reti viarie? «Nel Veneto la rete stradale è ancora più penalizzante per l’imprenditore locale. Faccio un esempio personale, nel riferirmi al disagio di raggiungere Treviso partendo da Orsago a fronte della costante necessità di trovarsi nel capoluogo oppure al bisogno di incontrare dei fornitori nella Destra Piave. A volte, poi, si arriva al paradosso. Per recarsi a Cerea, nel Veronese, conviene prendere l’autostrada fino a Rovigo, quindi, una volta usciti, risalire verso Verona perché attraverso la normale rete viaria diventerebbe complicato raggiungere la meta. Sotto questo profilo la viabilità ordinaria in Friuli Venezia Giulia è meno appesantita». Giacinto Bevilacqua LORIS SONEGO (GAIARINE):“PRIVILEGI MENEGHETTI (CORDIGNANO) PER TUTTI O PER NESSUNO” “IO ANDREI COL FRIULI” «S ono io che ringrazio lei», dice il sindaco di Gaiarine Loris Sonego al termine dell’intervista. Sobbalziamo all’inconsueta cortesia prima di capirne l’origine: Sonego è punto sul vivo dal tema delle disuguaglianze tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, che per lui si traduce ad esempio nelle disparità tra Francenigo, frazione della sua Gaiarine, e San Giovanni di Livenza, frazione di Sacile, divise da un ponte e una manciata di metri. E Sonego ci ringrazia per lo spazio che gli concediamo per ribadire il suo messaggio: «O eliminiamo i privilegi a tutti, o li diamo a tutti!». Messaggio che lo porta Zuffa per le vacanze «M Domenica 12 febbraio 2006 a allora, ’ste vacanze, dove si fanno? Ad Auronzo o a Levico, a Jesolo o Bibione?». I nonni veneti sono preoccupati: dove li manderanno in soggiorno climatico i rispettivi Comuni? Veneto o non Veneto? Non dev’essere questione da poco, ad assistere alla zuffa mediatica tra il Governatore della Regione Veneto e il suo Vice, responsabile del Turismo. Quest’ultimo invita i Comuni veneti a scegliere località della regione per incentivare il turismo locale, il primo lo smentisce a tre volte dissentire dal sindaco di Cordignano. Primo, lo statuto. Se Meneghetti era in prima Loris Sonego fila a chiedere qualche benefit extra per le zone venete vicine al Friuli Venezia Giulia, Sonego ribatte: «Non credo a queste politiche. Perché se privilegiamo Gaiarine poi verrà a chiedere privilegi, ad esempio, Codognè che confina con Gaiarine, e così via all’infinito». Secondo, il referendum. Per il quale Meneghetti si era detto disposto a spendersi. «Non so- pubblicamente affidando ad un’agenzia di stampa un “la sua era una battuta” che sa di rimprovero, proprio all’indomani della pace fatta tra Galan e Dellai (presidente della provincia autonoma di Trento), dopo la vicenda di Lamon che se ne vuole andare con i suoi fagioli. È di questo turismo che ha bisogno il Veneto per rilanciarsi? Ovvero, perché non si chiariscono, prima di affidare alla stampa le loro dichiarazioni? «Sai che ti dico – sorride amaro il nonno – con la misera pensione che mi ritrovo, quest’anno sto a casa». no favorevole al passaggio al Friuli Venezia Giulia. Sono veneto e trevisano e orgoglioso di esserlo». Terzo, la devolution. «Può sicuramente migliorare la situazione. Io credo nel federalismo, nel dare più autonomia economica agli enti locali; che è di fatto quello che accade in Friuli Venezia Giulia. Fatto 100 l’Irpef che i cittadini di Gaiarine pagano, a noi ritorna solo 7. Vorrei invece che fosse 20 o 30». Al pari di Cordignano, anche Gaiarine soffre di delocalizzazione di fabbriche verso l’altra regione. «Però i vantaggi per gli imprenditori oggi sono molto diminuiti, le condizioni sono quasi pari». Anche se il Distretto del mobile, che con Gaiarine comprende anche Brugnera e Prata, è percepito come unico, consta a rigor di carte di due realtà, una veneta e una friulana, un lacciuolo in più. Più di Cordignano, inoltre, Gaiarine s’è vista scippare da quelli dell’altra sponda del Livenza anche abitanti, passati in particolare da Francenigo a San Giovanni «anche se l’uno – dice il sindaco – è un paese, con i suoi servizi, l’altro solo un insieme di condomìni». Ma sull’esodo contano, oltre alle agevolazioni che Trieste concede, anche i due prg, più cementificante a Cordignano, più parco di licenze a Gaiarine. Tommaso Bisagno “M i sento veneto e trevigiano, ma se ci fosse una campagna referendaria per passare con il Friuli Venezia Giulia sarei in prima fila”. Mario Meneghetti, sindaco (uscente e contento di esserlo) di Cordignano, non è un autonomista, non è un oltranzista, non è uno scalmanato. Mario Meneghetti Eppure anche lui ha voglia di Friuli Venezia Giulia. Guarda i suoi vicini di Caneva e constata: «È una realtà enormemente diversa. Con una serie di agevolazioni che è assai difficile spiegare ai miei concittadini». Che possono chiedersi perché, ad esempio, «per l’alluvione del 5 maggio 2002 a Caneva la Regione Friuli Venezia Giulia ha rimborsato tutti i danni subiti entro 30 giorni in maniera splendida, mentre per Cordignano, dove i danni erano stati assai maggiori, il contributo è appena arrivato e riguarda solo i danni alle abitazioni?». Oppure perché «il Veneto ha stanziato 375 mila euro per l’intervento, il primo dopo decenni, del Genio civile sul Meschio e sui 6 torrenti che abbiamo nel nostro Comune, mentre a Caneva, a quanto mi risulta, ci sono milioni di euro disponibili per l’unico corso d’acqua presente?». E se ancora qualcuno non crede che in Friuli Venezia Giulia sono privilegiati, «la prova provata è il fatto che una serie di imprese hanno delocalizzato da Cordignano al Friuli Venezia Giulia». Non così hanno fatto gli abitanti, cresciuti del 20% in un decennio anche grazie alle villette spuntate in abbondanza. «E un mio assessore – continua Meneghetti – che lavora come tecnico in un comune friulano, mi ripete costantemente che hanno a disposizione risorse enormi». Non è un problema di rivalità campanilistiche – «i rapporti con Caneva sono splendidi» – ma di vil denaro. «Non voglio togliere al Friuli Venezia Giulia, ma chiedo che anche in Veneto si abbiano gli stessi vantaggi». In questo la devolution sarà una panacea? «No, è un pateracchio – attacca –. Perché i poteri si possono gestire solo con i denari. Avere le competenze senza denari è avere nulla». Sottintendendo che la devolution dispensa le prime ma è tirchia nei secondi. Tommaso Bisagno 6 e L’AZiON Attualità Domenica 12 febbraio 2006 Approvata a fine gennaio la legge sull’affido condiviso Padre e madre restano genitori dei loro figli C he sia una legge di importanza particolare, nel senso di “non comune”, lo dimostra anche solo il fatto che la modifica al codice civile (l’articolo 155) è avvenuta dopo due anni di scontri e confronti, con la nuova norma votata dalla maggioranza, dalla Margherita, con l’astensione dei Ds (un solo senatore contrario) e dei verdi. Il disegno di legge 3537, approvato a fine gennaio, che tramuta in regola l’affidamento congiunto (ora detto affido condiviso) stabilisce il principio che ogni figlio ha due genitori: padre e madre possono lasciarsi, separarsi, risposarsi, ma restano comunque per sempre genitori dei loro figli, con gli stessi diritti e doveri. Il termine coniato per spiegare il concetto è “bigenitorialità”, già introdotto da tempo dalle Convenzioni internazionali. La scelta di affidamento ad entrambi i genitori diventa dunque prioritaria, e la potestà genitoriale deve essere esercitata congiuntamente, con l’intervento del giudice in caso di disaccordo. Viene salvaguardato anche il diritto del figlio di conservare rapporti significativi con le famiglie dei due genitori. Affido a mamma e papà Il giudice cercherà di affidare il figlio minore ad entrambi i genitori, e lo affiderà ad un solo genitore se ritiene di favorire così l’interesse del minore; ogni genitore può chiedere l’affido esclusivo, motivandolo. Il giudice può concederlo. Potestà e spese ad entrambi La potestà viene affidata ad entrambi i genitori, che dovranno quindi decidere assieme su istruzione, educazione e salute del figlio. In caso di disaccordo interviene il giu- dice, che decide anche i tempi di permanenza presso ogni genitore. Ciascun genitore concorre alle spese del figlio proporzionalmente al proprio reddito, ma il giudice può decidere la corresponsione di un assegno periodico per garantire al figlio il tenore di vita precedente. Se un genitore non dà abbastanza informazioni per stabilire la proporzione del contributo economico, il giudice può disporre un accertamento della polizia tributaria. L’assegno verrà automaticamente adeguato agli indici Istat. Ogni genitore può chiedere in ogni momento la revisione delle disposizioni in merito all’affido. La casa L’utilizzo della casa familiare terrà conto prioritariamente delle esigenze dei figli. Il diritto alla casa decade se l’assegnatario non vi viva costantemente, o conviva more uxorio o si risposi. Se uno dei coniugi cambia domicilio si possono rivedere gli accordi. Figli maggiorenni Il giudice può disporre il versamento di un assegno periodico al figlio maggiorenne non indipendente economicamente (da versarsi al diretto interessato). Ai figli maggiorenni portatori di handicap gravi vengono applicate le disposizioni previste per i minori. Poteri del giudice e audizione del minore Prima di emanare ogni provvedimento il giudice può assumere mezzi di prova; può altresì sentire direttamente il figlio, se ha più di 12 anni o anche meno se è in grado di capire. Può anche rinviare l’adozione di provvedimenti e tentare la via dell’accordo, avvalendosi di esperti. Sanzioni In caso di non osservanza delle disposizioni, o di gravi atti nei confronti dei figli, è previsto il risarcimento dei danni e la condanna a pagare una multa da 75 a 5000 euro da versarsi alla “cassa delle ammende”. (AT) NEL 2003 L’84% DEI FIGLI ERA AFFIDATO ALLE MADRI F ino al 2003, quando l’Istat ha fatto l’ultima indagine in proposito, l’84% dei figli di separati o divorziati veniva affidato alle madri. Tuttavia emergeva un cambiamento di rotta: sempre meno affidamenti ad un solo genitore, a favore dell’affido congiunto o alternato, che salivano dall’1,2% del 1994 all’11,9% del 2003 in caso di separazioni, e dallo 0,8% al 9,8% in caso di divorzi. Se il procedimento era consensuale, saliva al 13% il numero di affidamenti congiunti. La casa familiare era affidata al genitore affidatario nel 61,8% dei casi se era il padre, nel 72,8% se era la madre. L’importo medio dell’assegno di mantenimento era di 460 euro nelle separazioni e di 396 euro nei divorzi, con un ammontare medio che va dai 382 euro per un figlio ai 700 euro per tre figli. Ora la nuova legge cambia termini, regole e numeri. (AT) FRANCESCO GALLO ESPERTO DI MEDIAZIONE FAMILIARE IN REGIONE COMMENTA POSITIVAMENTE LA LEGGE “Andrà meglio per i figli” L e nuove norme che modificano l’articolo 155 del Codice civile applicano il principio della “bigenitorialità”. Ed è proprio sul piano dell’applicazione pratica che si misurerà la credibilità della nuova disciplina. Sul punto abbiamo sentito il dottor Francesco Gallo, esperto di mediazione familiare, prima all’Ulss 7 ora in Regione. Dottor Gallo, a chi giova la nuova normativa? «Dovrebbe portare miglioramenti sia per i figli che per i genitori. È un bene che entrambi i genitori suddividano l’onere educativo del figlio. L’affidamento a uno solo fa sì che il non affidatario tenda, anche inconsciamente, a delegare gli oneri dell’educazione. Quindi l’affidamento congiunto va visto con favore, con la precisazione che dietro ad ogni separazione ci sono tensioni e probabilmente non sempre Francesco Gallo si raggiungerà la conciliazione che la legge propone». Dal punto di vista psicologico, ci saranno benefici per i genitori e per i figli? «Adesso i genitori avranno la stessa dose di responsabilità. Questo scenario potrebbe far diminuire la conflittualità fra genitore affidatario – spesso la madre – e non affidatario. A livello psicologico, le persone coinvolte saranno più impegnate e ci sarà meno conflittualità nel dopo separazione. Se i genitori faticheranno a mettersi d’accordo, dovrà essere il giudice a dirimere il conflitto. Sarebbe importante dotare giudici e genitori di qualche forma di mediazione, come i consultori o strutture simili». E crede che ci saranno dei benefici per il figlio? «Credo di sì, perché spesso la conflittualità è contro l’altro coniuge non verso i figli. È chiaro che ognuno tirerà acqua al proprio mulino, l’importante sarà mettere al primo posto il bene del figlio. Questo sarà possibile perché la posizione di genitore affidatario adesso non è più in discussione. Sarà fondamentale non dividere il figlio, ma organizzarsi avendo sempre come obiettivo quello che nel momento contingente sarà il bene della prole». È possibile che nella nuova tipologia di affidamento si verifichino forme di baratto, ad esempio sotto il profilo del mantenimento economico? «Ci può essere questo pericolo. Qui entrerà in gioco il buon senso e l’atteggiamento che terranno giudici e avvocati. Come dicevo, saranno utili forme di mediazioni. Deve cambiare la visione sociogiuridica della separazione, è un mutamento prodotto da questa legge». Il ruolo del giudice, come disegnato dalla nuova disciplina, allungherà i tempi delle decisioni? «Il ruolo del giudice dovrebbe espletarsi in termi- ni meno frettolosi rispetto ad ora. Spero che ci sia una maggiore riflessione. Questo dipenderà da giudice a giudice, poiché molti sono presi da pratiche arretrate; anche qui ritorna il discorso che si dovrà cambiare visione verso la separazione». Come giudica la previsione che la disciplina sia applicabile anche alle separazioni già definite? «In molte situazioni sarà positivo. Per esperienza professionale ho visto casi in cui il non affidatario non poteva praticamente mai vedere il figlio. Certo, modificare questo punto significherà riaprire la procedura, riattivando vecchie tensioni. Però è positivo: non sarebbe stato giusto penalizzare i figli di chi si è già separato». Alberto Rosa entro la fine del mese successivo a quello di nascita o adozione. Accluso alla comunicazione vi sarà un modello per l’autocertificazione del reddito. MILLE EURO PER I NUOVI NATI. LA GAFFE CON GLI STRANIERI P rime istruzioni del ministero del Lavoro su requisiti e modalità di riscossione del bonus bebè di mille euro. L’erogazione è disposta a favore di ogni figlio nato o adottato nel 2005 o di ogni secondo (o ulteriore) figlio nato o adottato nel 2006. Per beneficiare dell’assegno è necessario esercitare la potestà sui figli, essere cittadino italiano o comunitario, risiedere in Italia, appartenere a un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 50 mila euro (per i nati nel 2005 il reddito di riferimento è quello del 2004, per i nati nel 2006 è quello del 2005). Per il bonus 2005 sarà il ministero dell’Economia a far pervenire direttamente agli interessati una comunicazione con l’indicazione dell’ufficio postale in cui è possibile riscuotere l’assegno. Mentre per il bonus 2006 la stessa verrà inviata Ma il bonus non è per tutti A tutte le famiglie che hanno un neonato stanno arrivando lettere firmate dal Presidente del Consiglio con l’annuncio del bonus. Ma le lettere – denuncia la Cisl Veneto – arrivano a tutti i nuovi nati, anche a quelli con genitori non comunitari che poi non potranno rititare il contributo promesso nella lettera perché stranieri. A parte l’indelicatezza delle forme, la Cisl contesta la sostanza della scelta del Governo di non aiutare anche i figli di immigrati: “I bambini stranieri oramai sono più del 20% delle nuove nascite nel Veneto. Speriamo che questo pessimo episodio serva a riflettere sulle politiche per la famiglia e sulle discriminazioni che si perpetrano verso i cittadini stranieri”. e L’AZiON Attualità VIA AL CENTRO TRASFUSIONALE UNICO PER LE TRE ULSS DELLA PROVINCIA Il sangue... ordinato È realtà il centro trasfusionale provinciale unico, con un’unica sede di trattamento dei dati, uno stesso sistema informatico e un unico database centralizzato dei donatori per le tre aziende socio-sanitarie della Marca. Le informazioni relative a donatori e pazienti saranno dunque disponibili in tutta la provincia: ogni donatore sarà riconoscibile in qualsiasi centro si rechi e, se idoneo, sarà tale ovunque e con criteri condivisi. Unico sarà il sistema di validazione del sangue e il protocollo operativo, che consentirà la tracciabilità, la sicurezza e la gestione del sangue disponibile. Il prossimo obiettivo sarà quindi l’emoteca vir- tuale per poter governare al meglio la domanda e l’offerta di sangue nei diversi ospedali della provincia, rendendo omogenea la disponibilità dei prodotti ematici in tutto il territorio e in qualsiasi momento dell’anno. La riorganizzazione dei centri trasfusionali non interessa solo le Ulss trevigiane, ma quelle di tutto il Veneto: la creazione di sette dipartimenti interaziendali di medicina trasfusionale, uno per provincia, è infatti prevista nel 4º Piano sangue regionale (marzo 2004). «L’unificazione a livello provinciale del sistema di raccolta del sangue – spiega l’assessore regionale alle Politiche sanitarie Flavio Tosi – garantirà la raccolta e la distribuzione del SABATO 11 E LUNEDÌ 13 COLLETTA DEI MEDICINALI D e, nel corso del 2006, ridistribuiti tramite gli enti associati a persone che vivono sotto la soglia di povertà. L’iniziativa, che a livello nazionale compie il suo sesto anno di vita, si svolge con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica. In diocesi, chi vorrà partecipare alla “Colletta dei medicinali” potrà farlo recandosi alle seguenti farmacie: Sartori Alfonso di Mel, in via Roma; dottor Luca Zerbio di Trichiana, in via Roma; Bechi Alberto a Sacile, in piazza del Popolo; Al Redentore di Caorle, in Rio Terra; farmacia Dolcetti dottor Lamberto di San Donà di Piave, in via Calnova. Ginevra Lamberti I politico. L’isola non ha mai goduto di un’amministrazione decente, e del resto l’indipendenza è stata in gran parte fittizia, condizionata dal potente vicino americano. Nel secolo scorso, dopo una lunga occupazione degli Stati Uniti, si sono susseguiti governi autoritari e sanguinari, culminati nella dittatura dei Duvalier, padre e figlio, bruscamente chiusasi nel 1986. La rivolta dei contadini contro un regime corrotto e incapace, aveva fatto sperare in una rinascita democratica. A loro capo c’era un prete cattolico, Jean Bertrand Aristide, popolarissimo tra le masse di diseredati che costituiscono tutt’oggi oltre l’80% della popolazione. Alle prime elezioni libere del opo il successo della settima “Colletta alimentare”, sbarca, per la prima volta nella provincia di Pordenone, la “Colletta dei medicinali”. Nelle giornate di sabato 11 e lunedì 13 febbraio sarà infatti possibile trovare la locandina del Banco farmaceutico fuori da 25 farmacie della provincia. In queste, 160 volontari coadiuvati dagli stessi farmacisti, spiegheranno ai clienti come sostenere la raccolta. Verranno dunque indicati i farmaci potenzialmente acquistabili (quelli da banco, per i quali non è necessaria la ricetta) nonché quelli di cui c’è maggiore bisogno. Questi saranno in seguito custoditi dai farmacisti n questi giorni di esasperata attenzione a quanto accade nel mondo arabo e in Medio Oriente, c’è un piccolo paese disperato a cui è forse opportuno dare un po’ di spazio. Un paese singolare: la prima nazione indipendente dell’America latina; l’unica del continente americano a maggioranza nera e l’unica nata da una ribellione di schiavi. Ad Haiti il 7 febbraio, dopo un’attesa di tre anni dalla caduta e la fuga dell’ex presidente Jean Bertrand Aristide, si vota per le elezioni politiche e per il primo turno delle presidenziali. I duecento anni di indipendenza di Haiti non sono stati un gran successo sangue in modo più efficiente e razionale, aumenterà il grado di sicurezza del sangue e degli emocomponenti ed emoderivati usati per i pazienti, permettendo di fronteggiare nel modo migliore le disomogeneità dei flussi. Consentirà inoltre alle Ulss trevigiane economie di scala». Il dipartimento interaziendale è stato attivato dal 1º gennaio scorso ed è di- retto dal dottor Giovanni Battista Gajo, già direttore del centro trasfusionale di Treviso. Il nuovo dipartimento tratterà dalle 40 alle 50 mila sacche di sangue all’anno, rendendo possibile l’autosufficienza provinciale e contribuendo a quella regionale e nazionale. La riorganizzazione permetterà ai tre centri trasfusionali di specializzarsi: a Castelfranco Veneto si effettuerà la ricerca nel sangue dei virus in biologia molecolare (Nat); il centro di Conegliano si specializzerà in sierologia virale mentre il trattamento per l’inattivazione dei virus del plasma sarà effettuato a Treviso. Francesca Nicastro Domenica 12 febbraio 2006 7 SUSEGANA: giovedì 16 c’è il presidente del Movi D i fronte alla sempre maggior complessità che coinvolge il mondo del volontariato, aperto ora anche alla gestione di servizi, il Movimento del volontariato italiano (Movi), su invito dell’associazione Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot, si riunisce giovedì 16 alle 20.30 al centro sociale Messina di Susegana, per rilanciare i valori veri del dono del proprio tempo e della propria opera agli altri. Un incontro a livello provinciale con i rappresentanti del Movi, tra cui il presidente nazionale Emanuele Alecci, i membri di altre realtà associative, docenti ed esperti. «In seguito all’approvazione nel 2001 della Carta dei valori, dopo un periodo di transizione per tutto il volontariato, anche il Movi riflette sulla necessità di una sua rimotivazione – spiega il presidente provinciale del Movi, Giovanni Busnello –. Una necessità che nasce dal fatto che gli enti pubblici stanno scegliendo ormai sempre più la “privatizzazione” per i propri servizi, che significa affidare a privati la gestione degli stessi, dando la preferenza a cooperative sociali e associazioni di volontariato». (GDN) I CONTRIBUTI 2005 ALLE ASSOCIAZIONI LOCALI DEL CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO A mmonta a 512 mila 950 euro la cifra destinata dal Centro di servizio (Cds) per il volontariato della provincia di Treviso alle associazioni della Marca che hanno presentato, nel 2005, progetti a rilevanza territoriale locale, da realizzarsi cioè all’interno della provincia, preferibilmente in collaborazione tra più realtà associative. Associazione titolo progetto A.I.T.SA.M. Sinistra Piave Suicidio: perché ? Complessivamente sono 74 i progetti finanziati. Di questi, 13 sono nel territorio della diocesi per un totale di 111 mila 170 euro stanziati dal Cds. Rispetto al 2004 si è registrato un incremento sia di progetti presentati, sia di risorse impiegate, segno questo di vitalità e capacità progettuale delle associazioni. contenuti costo finanziam. progetto deliberato sensibilizzazione, informazione, prevenzione 22.120 15.420 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ANFFAS Sinistra Piave Progetto Gruppi AMA 2006 Gruppo di auto mutuo aiuto 5.750 4.000 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Coord. Ass.Vol. Sinistra Piave la medi@età valorizzazione dei cittadini tra 60 e 70 anni e loro coinvolgimento nel volontariato e nell'economia sociale 22.500 15.500 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Gruppo Volontariato Fregona L'impegno associativo crea Incontri, mostra, aggregazione, garantisce solidarietà ecomaratona, laboratori. 35.000 8.200 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass.Lotta Contro i Tumori Conferenze di prevenzione… Incontri di sensibilizzazione Renzo e Pia Fiorot Corso di formazione e corso formazione per volontari 7.888 5.500 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Lucia Schiavinato sala polifunzionale realizzazione sala polifunzionale per gli ospiti del Piccolo Rifugio e le Associazioni del Territorio 22.074 15.500 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Protezione civile Vittorio V.to Campo addestramento Campo addestramento per giovani 2.300 1.000 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Sergio Piccin Progettazione educativa con disabili corso di formazione 1.000 600 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Fabrizio Viezzer uno spazio per il tempo sala multifunzione per Comunità Alloggio e per il territorio 23.900 15.500 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Pensionati e volontariato lifelong learning indagine conoscitiva S. Fior (Anteas) e invecchiamento attivo e apprendimento partecipativo 8.750 6.100 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ANFFAS Sinistra Piave la maschera della pace laboratorio teatrale con volontari e disabili 12.817 4.000 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ass. Famigliari Alzheimer corso di formazione formazione familiari e volontari Conegliano/Oderzo per familiari e volontari e sostegno alla domiciliarità 13.000 8.050 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ceis Belluno - Vittorio Veneto Formazione volontari di comunità sensibilizzazione e formazione 16.900 11.800 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------totale 193.999 111.170 DOPO ANNI DI CAOS Ad Haiti si vota nella miseria paese, nel 1990, Aristide vince con una maggioranza schiacciante. Eletto a maggio 1990, il nuovo governo sarà spodestato nel settembre 1991, Aristide va in esilio negli Stati Uniti e il paese in mano ad un pugno di giovani militari golpisti sostenuti dalla Cia. Nel 1994 Clinton riporta al potere Aristide che poi continua, a mandato scaduto, a condizionare la politica nazionale con il suo movimento Lavalas, ma scende a pesanti compromessi con l’elite corrotta e corruttrice; migliaia di haitiani fuggono in condizioni disumane verso la Repubblica Dominicana e gli Stati Uniti. Nel 2000, nuove votazioni e rielezione di Aristide. Ma stavolta vota ap- pena il 5% della popolazione, tra contestazioni e assassini. Il secondo mandato di Aristide è un crescendo di violenze, disordini e corruzione, tanto che il presidente, ormai l’ombra dell’eroe popolare che era stato negli anni Ottanta, viene deposto da una rivolta di gruppi armati che era stato lui stesso ad armare e fugge in esilio in Africa: il paese ripiomba nel più totale disordine. Ritornano quindi gli americani, poi soppiantati, nel quadro di una missione Onu, da contingenti sudamericani sotto comando brasiliano. A reggere il paese viene posto Gérard laTortue, un ex funzionario Onu, con il mandato di organizzare nuove elezioni generali. Il compito è portato a ter- mine, ma con difficoltà. Nelle elezioni di questi giorni si fronteggiano 33 candidati. Il secondo turno si terrà il 19 marzo tra i due candidati più votati. Sicuramente ci sarà René Preval, successore di Aristide negli anni Novanta, ma critico verso di lui negli ultimi tempi. Contro di lui, il candidato dell’élite: Charles Baker. La situazione economica, sociale e di sicurezza del paese è talmente disastrata che delle elezioni democratiche da sole non basteranno a rimetterlo in piedi. Ma il ritorno della partecipazione politica popolare che si registra in queste ore potrebbe essere un buon segnale. Paolo De Stefani 8 e L’AZiON Economia Domenica 12 febbraio 2006 LA RICHIESTA PER L’AIA CALDAIE A GRANO E BIOCARBURANTI L’energia che serve può Cassa integrazione estesa a tutti arrivare dall’agricoltura? L a questione del risparmio energetico e delle cosiddette fonti alternative è di scottante attualità: se inizialmente sembrava fosse una questione di puro rispetto ambientale, da qualche tempo è diventata una possibile alternativa economica ad un’agricoltura che soffre la concorrenza dell’est, ed ora siamo ai livelli dell’emergenza, da quando i rubinetti del gas russo si stanno chiudendo. Se le soluzioni degli impianti a biomasse guardano ai grandi numeri, esistono anche interessanti novità di dimensioni ridotte. Coldiretti ha annunciato l’esistenza di una nuova caldaia alimentata con il granoturco, in grado di riscaldare tranquillamente un appartamento di medie dimensioni, contribuendo al contempo a generare “un circolo virtuoso che concilia il rispetto dell’uso corretto e non intensivo delle risorse ambientali con l’esigenza di ridurre l’inquinamento atmosferico come previsto dal protocollo di Kyoto”. Per riscaldare un appartamento di cento metri quadri occorre rifornire la speciale caldaia con circa trenta chili di chicchi di granoturco al giorno: un ettaro di terreno produce tra i 7500 e i 10000 chili di granoturco. Il costo del particolare “carburante naturale” si aggira sui 13-15 centesimi al chilo e, nonostante la necessità di integrarlo con pellet (trucioli di legno) soprattutto nella fase di accensione, consente secondo i tecnici un risparmio del 50-60% ri- La proposta di Coldiretti nel momento dell’emergenza spetto al gasolio o al metano, contribuendo peraltro a ridurre l’emissione di gas ad effetto serra. Le tipologie più comuni di caldaie presentano potenze utili che vanno da 18000 a 25000 kcalorie/ora, un’altezza di 160 centimetri e sono dotate di un contenitore affiancato che permette di introdurre il granoturco in modo del tutto automatico; i residui della combustione non vanno sprecati perché possono rappresentare un ottimo concime naturale per orti e giardini. Si parla sempre di più anche dei biocarburanti, ottenuti dalle coltivazioni agricole e che rappresentano nel mondo la vera alternativa all’utilizzo dei combustibili fossili nel ri- scaldamento e nell’autotrazione: l’assessore all’economia della regione Veneto Fabio Gava lo tiene in considerazione nella redazione del Piano energetico regionale, anche e soprattutto come potenziale “valvola di sfogo” per le colture in difficoltà: «Anche se evidentemente – ha detto Gava ad un convegno sull’energia a Padova – finché non ci saranno programmi chiari, nessun agricoltore si butterà mai a coltivare soia per fare biodiesel». «Potenziando le coltivazioni dedicate alla produzione di biocarburanti (biodiesel e bioetanolo), attraverso l’utilizzazione di residui agricoli, forestali e dell’allevamento e con l’installazione di pannelli solari nella aziende agricole è possibile - sottolineano alla Coldiretti - arrivare a coprire entro il 2010 fino al 13% del fabbisogno energetico nazionale, risparmiare oltre 12 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti e ridurre le emissioni di anidride carbonica di origine fossile di 30 milioni di tonnellate». La Coldiretti ha messo a punto una proposta di legge di iniziativa popolare per produrre un milione di tonnellate di biodiesel che possono assicurare a circa 10 milioni di auto l’autonomia per un intero anno con 20 mila km di percorrenza. (AT) A nzitutto di vista produttigarantivo che occupare la cassa intezionale”. grazione in deroDel resto soga: che per tutti i lo opera di perlavoratori, anche suasione e presquelli con consione politica tratto temporapossono fare le neo, siano gaparti: Cgil, Cisl rantiti gli ame Uil e i sindaci mortizzatori sodi Cimadolmo, Il sindaco Maurizio Bonotto Codognè, Coneciali. È questo il prigliano, Fontamo obiettivo di fronte alla nelle, Gaiarine, Godega, crisi dell’Aia a Vazzola se- Mareno, Oderzo, San Pocondo i sindacati di setto- lo, Santa Lucia (Bonotto are e i sindaci dei Comuni veva invitato tutti i sindadella zona, che si sono riu- ci dei Comuni con almeniti lunedì 6 a Vazzola, su no 5 lavoratori all’Aia; tra iniziativa del primo citta- gli assenti Vittorio Venedino Maurizio Bonotto. to e Pieve di Soligo). Ed hanno siglato un orSe il primo obiettivo è dine del giorno in cui e- rendere men dura la cassprimono il loro impegno sa integrazione, «il vero a “fare pressione a tutti i problema è il rischio di livelli affinché il ministro chiusura», come riconodel Lavoro attivi la cassa sce il sindaco Bonotto. Per integrazione in deroga, scongiurarlo ha contattato prevista dall’accordo con anche il sottosegretario al la Regione Veneto”. Ac- Welfare Maurizio Sacconi cordo che per tramutarsi e quello all’Agricoltura in denaro ai lavoratori ne- Gianpaolo Dozzo. Del recessita di passaggi forma- sto gli stessi vertici Aia li non ancora compiuti. hanno ipotizzato una chiuLe restanti righe del- sura nel 2007 per Vazzola. l’ordine del giorno sprizOrizzonti cupissimi zano buon senso e buone quindi per i 51 vazzolesi, intenzioni: “urgente ed in- di cui almeno 30 stranieri, differibile porre l’atten- per i 40 di Conegliano, per zione da parte di tutte le i- gli oltre 10 operai provestituzioni sul rischio di nienti da Cimadolmo, Coperdere un settore strate- dognè, Mareno, Santa Lugico per l’economia”, “ci cia, e in generale per i 300 impegniamo ad attivarci dell’Aia di Vazzola, ma anaffinché la realtà produt- che per gli altrettanti che tiva di Vazzola venga sal- lavorano nell’indotto. vaguardata sia dal punto Tommaso Bisagno DAL 17 FEBBRAIO TORNA IL COCORADICCHIO Il periodo di astensione facoltativa ha una durata di 6 mesi per ciascun nato e può essere goduto in modo continuativo o frazionato entro l’ottavo anno del bambino. In questo caso la lavoratrice ha diritto a una indennità pari al 30% della normale retribuzione se la facoltativa viene richiesta e goduta entro i 3 anni del bambino, altrimenti viene retribuita solo se il reddito è inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione Inps (Istituto nazionale previdenza sociale). Dato che il trattamento minimo di pensione è di circa 5 mila 600 euro (dato annuale presunto per il 2006) il reddito dovrà essere inferiore ai 14 mila euro (trattamento minimo di pensione euro 5.600 per due volte e mezzo). La lavoratrice per poter usufruire di questi periodi di assenza dovrà presentare sia all’Inps sia al datore di lavoro il Mod. Mat in caso di maternità obbligatoria e il Mod.Ast.Fac. per la richiesta della maternità facoltativa. Dimenticavo... i modelli possono essere scaricati dal sito www.inps.it, sezione “Modelli”. Perché stare in coda all’Inps? Alessandro Testa LA MATERNITÀ OBBLIGATORIA E LA MATERNITÀ FACOLTATIVA I n caso di maternità la lavoratrice ha diritto a due periodi di astensione dal lavoro, un primo periodo chiamato astensione obbligatoria e un secondo chiamato astensione facoltativa. Il primo periodo ha una durata di cinque mesi e ha inizio normalmente due mesi prima della data del parto e termina tre mesi dopo la data effettiva o presunta del parto. Consideriamo ad esempio una maternità la cui data presunta sia il 15 maggio e la data effettiva il 10 maggio, la lavoratrice dovrà assentarsi dal lavoro dal 16 marzo al 15 agosto. La dipendente potrà tuttavia scegliere di spostare la fruizione della maternità obbligatoria a un mese prima e quattro dopo il parto, a condizione che non vi sia pericolo per la salute sua e del bambino (presentando un certificato medico rilasciato dall’Ulss e dal medico aziendale, quando presente). Durante la maternità obbligatoria verrà erogata alla lavoratrice una indennità pari all’80% della normale retribuzione spettante. S i narra che tanti anni fa una graziosa dama di Castelfranco Veneto, in occasione di una “prima” alla Scala di Milano, abbia deciso di abbellire l’abito da sera con un bellissimo cuore di radicchio che tutti ammirarono e scambiarono per uno splendido “fiore esotico”. Quanto sia vera la leggenda è difficile a dirsi, ma è certo comunque che il Radicchio Variegato di Castelfranco, con le sue foglie screziate e variopinte, a ragione può meritare il nome di “Rosa di Castelfranco”, mentre il Radicchio Rosso di Treviso si conquista a diritto il titolo di “re delle tavole invernali”. A essi dunque è dedicata la ricca kermesse trevigiana enogastronomica, Cocoradicchio, che ritorna quest’anno tra febbraio e marzo, grazie alla collaborazione tra la Provincia di Treviso e il Consorzio di tutela del radicchio. Il piatto speciale dell’edizione 2006 vedrà il Radicchio Rosso di Treviso Igp ed il Variegato di Castelfranco Igp interpretati in un modernissimo connubio dolce/amaro con fiori e frutta di stagione... di tutto il mondo! Dalla tradizione della campagna trevigiana alle espressioni della cultura mediterranea fino alle fragranze più lontane ed esotiche, le due famose cicorie trevigiane avranno gustosi compagni d’avventura. Le sperimentazioni continueranno nel 2007 con essenze, marmellate, elisir, salse e idee gastronomiche tutte dedicate ai radicchi di casa nostra. Ecco il calendario 2006 delle serate Cocoradicchio: Miron di Nervesa (17 febbraio), Barbesin di Castelfranco (24 febbraio), Gigetto di Miane (1 marzo), Alla Torre di San Zenone degli Ezzelini (3 marzo), alle Terme di Vittorio Veneto (4 marzo) e da Celeste di Venegazzù (7 marzo). Per informazioni: Carry On 0438-24007. Paola Fantin PREZZI Cereali (alla tonn. + Iva) Frumento tenero nazionale Fino da 132,00 a 134,00 Buono mercantile da 129,00 a 131,00 Granoturco in granella nazionale (umidità 14%) Ibrido giallo Veneto da 120,00 a 121,00 Ibrido giallo Friuli 118,00 a 119,00 Estero giallo tenero Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.) da 130,00 a 132,00 Semi oleosi Seme di soia nazionale (um. 14% - imp. 2%) da 212,00 a 216,00 Prodotti d. macinaz. Prodotti del grano tenero a) farine con caratteristiche di legge: tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 305,00 a 315,00 tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 300,00 a 310,00 b) farine da pasticc. da 470,00 a 480,00 Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato) farina bianca granita da 365,00 a 370,00 farina gialla nostrana (nazionale) da 260,00 a 265,00 spezzato di granoturco degerminato tenero da 180,00 a 185,00 Vini (alla produzione, lire per ettogrado) Comune da tavola gr. 10-11 da 2,50 a 2,70 Merlot del Veneto gr. 10-12 da 2,70 a 3,00 Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 2,70 a 4,00 Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 2,80 a 3,20 Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 3,50 a 3,80 Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da 4,30 a 4,70 Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da 5,80 a 6,50 Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da 3,80 a 4,20 Prosecco del Veneto gr. 10/11 da 4,80 a 5,20 Prodotti avicoli - conigli - pollame Uova fresche di gallina (100 pezzi) cat. L grammi 63/73 a 7,90 cat. M grammi 53/63 a 7,60 Pulcini da carne maschi (cadauno) da 0,41 a 0,43 Pulcini femmine per uova (cadauno) da 0,60 a 0,62 (prezzi al chilogrammo) Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla - leggeri da 0,66 a 0,68 - pesanti da 0,68 a 0,70 Galline allevamento intens. a terra - medie da 0,20 a 0,22 - pesanti da 0,32 a 0,37 Galline allevamento intens. in batteria - medie da 0,20 a 0,22 Anatre mute femmine da 1,52 a 1,57 Faraone all. tradizionale intensivo da 1,34 a 1,38 Tacchini pesanti - femmine da 0,72 a 0,74 - maschi da 0,80 a 0,82 Galletti - polli a collo nudo da 1,15 a 1,19 - galletti livornesi da 1,76 a 1,80 Conigli - oltre kg. 2,5 da 1,49 a 1,55 Bestiame suino (prezzi al chilogrammo) Grassi da kg. 90-115 fino a 1,38 Grassi da kg. 145-160 fino a 1,29 Oltre 180 kg. fino a 1,25 Magroni da kg. 40 fino a 1,75 Magroni da kg. 50 fino a 1,55 Magroni da kg. 65 fino a 1,41 Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,37 Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,12 Prezzi aggiornati a mercoledì 8 febbraio 2006 e L’AZiON Curiosando Schegge di Storia NATALIA DI SERBIA VI SOGGIORNÒ NEL 1893 Fasti da mille e una notte per la regina a Oderzo P erfino una regina è giunta, nei secoli passati, a far visita a Colfrancui. Si tratta della regina Natalia di Serbia, che vi giunse nel 1893. La regina era ospite del barone Galvagna, proprietario della splendida villa che sorge sulla riva del fiume Lia, circondata da un magnifico parco. La regina intratteneva rapporti con la famiglia Galvagna perché all’epoca il barone Galva- gna era ministro plenipotenziario a Belgrado. Moglie del barone era la principessa russa Tatiana Galiztine, andata in sposa a 29 anni, mentre il marito ne aveva 44. Per l’arrivo della Regina di Serbia l’allora municipalità di Oderzo fece le cose davvero in grande. Negli Annali Opitergini si racconta che il parco pubblico la notte venisse illuminato a giorno, che vi furono intrattenimenti danzanti, cor- se di cavalli (già allora Oderzo aveva l’ippodromo), spettacoli e manifestazioni varie, il tutto per la sbalorditiva cifra di circa 400mila lire. Per i tempi una somma enorme che, rapportata ai tempi attuali si aggirerebbe attorno ai due milioni di euro. Non si badò davvero a spese, in stridente contrasto con le condizioni di vita della gente nelle campagne, dove i contadini nulla avevano, neppure le scar- pe, ed erano costretti a calzare sempre gli zoccoli di legno. Una diceria, che nessuno è stato in grado di sfatare, dice che i villici non potevano passeggiare sotto i portici di Oderzo, perché i loro zoccoli facevano troppo baccano. Ma tant’è, allora il contrasto fra povertà e ricchezza era molto più accentuato rispetto all’epoca moderna. Tornando a Villa Galvagna, dopo un lungo periodo di decadenza, è tornata a risplendere. Intorno al 1920 essa venne acquistata da Giovanni Giol, un giovane friulano che aveva fatto fortuna in Argentina con la coltivazione della vite. Un lungo restauro l’ha riportata al suo splendore, il suo parco è fiabesco, fra i La regina Natalia di Serbia che venne ospitata a Colfrancui nel 1893. più bei giardini romantici presenti in Veneto. La barchessa sovente viene affittata alle giovani coppie che vi organizzano il ricevi- L’atlante dei sapori I consigli del medico a cura della dottoressa Caterina Bisol DURA 8 GIORNI Occhio ai sintomi dell’influenza S iamo ormai nella stagione invernale inoltrata e ancora non si è vista la grande epidemia influenzale che tutti si aspettavano. Ci sono stati e ci sono solo pochi casi isolati e non di particolare gravità. Al solito i sintomi sono principalmente febbre e dolori muscolari che evolvono in forme catarrali delle alte vie respiratorie. Un altro esordio è caratterizzato da nausea, vomito, cefalea e dolore epigastrico. La durata della malattia è di circa otto, dieci giorni e le complicanze sono rare. I più colpiti sono i bambini che dopo alcuni giorni di febbre presentano tosse secca ed una profonda rinorrea con il rischio di manifestare successivamente o una bronchite catarrale oppure l’otite. Il favorevole andamento di quest’anno potrebbe essere dipeso dall’eccezionale freddo e dalla bassa umidità che abbiamo avuto finora. È proprio con il clima umido, infatti, che meglio si diffondono le malattie infettive. Potrebbe esserci una maggiore copertura data dai vaccini ma mi piace pensare che un buon effetto abbiano avuto le nostre difese naturali : il virus di quest’anno è lo stesso della passata stagione ma i suoi effetti, almeno per il momento, sono molto meno importanti. Non bisogna comunque abbassare la guardia. Febbraio è sempre stato un mese critico, così come difficile è il periodo in cui il freddo cede il passo a temperature più miti. Importante è allora contrastare gli sbalzi termici con abbigliamento adatto. Sono sempre da evitare i luoghi chiusi e sovraffollati dove più facile è il contagio. La dieta migliore è quella ricca di frutta e verdura per l’apporto di vitamina C e flavonoidi che aiutano le nostre difese a contrastare le malattie virali. LE CONFEZIONI INTELLIGENTI DELLA SACILESE FRANCESCA NADAL U na gonna a balze colorate, creata con un campionario di tessuti per divani. Una spilla a fiore, sbocciata grazie a ritagli di stoffa e fili di stagno. Pezzi semplici ed unici, confezionati dalla sacilese Francesca Nadal. Il figlio Leonardo, 4 anni, è vispo autore dei dinosauri e delle barche stampati sulle etichette numerate di ogni articolo. «L’idea di riciclare le cose mi è venuta dal papà, che metteva via tutto. Da piccola mi ero costruita delle ciabatte con la plastica trasparente che si usava per ricoprire i libri». Quando è nato il tuo primo capo di vestiario? «Prima dipingevo, ma dopo il trasloco non c’era più lo spazio per poterlo Francesca Nadal ed il figlio Leonardo fare. Mia mamma mi ha prestato una macchina da cucire portatile e così, una sera, mi sono messa a cucire delle applicazioni su un pezzo di tulle, creando una sopragonna. All’inizio facevo per me, poi le amiche hanno cominciato a chiedermi di fare delle cose anche per loro. Adesso sto presentando i miei articoli in negozi di Sacile ed Oderzo». Quando ha capito che poteva proporre i suoi capi al pubblico? «Mi ha sempre dato grande piacere poter da- mento del loro matrimonio. E qui, la giovane sposa, si sente anch’essa regina, sia pure per un giorno. Annalisa Fregonese re nuova vita e funzione a materiali ed oggetti, ma è lo scorso dicembre ho capito che era arrivato il momento giusto per far conoscere i miei articoli. A Natale, poi, mio marito (Tomas Barazza) mi ha regalato un blog, che è diventato una specie di vetrina. L’indirizzo è www.806cose.com». Da dove viene il nome: 806COSE? «806d è il codice del colore fucsia, che io amo molto e che si trova anche sulle etichette dei miei articoli. “Cose” perché all’inizio non so ancora cosa diventeranno. Ci costringono a guardare il mondo da un unico punto di vista, mentre a me piace riscoprirne la bellezza, reinventarla». Maria Pia Arpioni I SEGRETI DI BRUNO Il mus “ecologico” alla cacciatora L a carne di “mus” (asino, asinella) un tempo lontano, ma anche nel secondo dopoguerra, era in particolare la carne di chi non poteBruno, l’imbattibile cuoco del “mus” alla cacciatora va concedersi il lusso del manzo, anche nei tagli più economi- litro di vino rosso forte e in ci. Dopo un certo oblio, compagnia di alloro, aglio, quasi fosse il marchio di u- rosmarino, cipolla, carote, na povertà ancora da vin- bacche di ginepro e “brocere, e il periodo di abbon- che” di garofano. Quindi si danza della bistecca, è però scola, e si “spadella”, meritornato prepotentemente scolando quasi di continuo, in tavola (e per giunta sta- per 20 minuti - ½ ora, involta su quelle ricche!), somma fino a quando non quale animale ecologico, e c’è più sangue. «Dopo di quindi dalle carni certa- che si fa marinare di nuomente sicure. Sebastiano vo-spiega Bruno “el treviParussolo, malgaro di san” – in ½ litro d’aceto Malga Mont in Comune di bianco e 1 litro d’acqua per Miane, la sua piccola man- 2 buone ore, e ciò per cadria d’asini la tiene almeno vare tutti i residui di selvasei mesi in montagna, e tico».Si scola di nuovo e di questi suoi animali sono nuovo si “spadella” per apiuttosto ricercati dalle va- sciugare, quindi si riporta rie compagnie della “Cena in cottura con 2 cipolle, 3 del Mus” ed altrettanto dal- carote, 4 coste di sedano la “Sagra de Sant’Antoni” tritate fini e 1 bicchiere d’odi Vergoman di Miane, che lio d’oliva, rosolando a fuolo serve con grande soddi- co alto. «Fatto ciò, si absfazione da quattro anni a bassa il fuoco, e si continuaquesta parte in collabora- aggiunge ancora il Bruno – zione con la Pro Loco di per un paio d’ore, manteMiane. Che ci fosse anche nendo la giusta morbidezl’asino “alla cacciatora” lo za dello spezzatino con del abbiamo scoperto sabato vino bianco, ma che sia ben scorso, 4 febbraio, alla Sa- secco». A ½ cottura si agla polivalente di Miane per giusta di sale e di pepe, agmano di Bruno “el trevi- giungendo una manciata di san” di Dosson, che ci rac- rosmarino e 2 spicchi d’aconta questo suo gustoso glio tagliati fini, servendo piatto. Contando d’essere infine con polenta calda, o solo in quattro, serve al- purè, ma anche semplicemeno 1 kg di polpa buona, mente con un paio di patache va marinata, già a spez- te lesse, che “puliscono” zatino, per almeno una ben bene la bocca. Mario Sanson giornata in un ¼ d’acqua,1 e L’AZiON HA TERMINATO IL SERVIZIO Angelo Gugel lascia il Vaticano INTERVENTO DI MONS. PAOLO RABITTI Alle origini della laicità L a terza Settimana sociale della diocesi è iniziata lunedì scorso nell’aula magna del Seminario di Vittorio Veneto con una buona partecipazione. Il tema era di attualità, si è parlato di laicità, questione che negli ultimi tempi è ritornata a infiammare i dibattiti. Laicità nel senso di una giusta distinzione tra le cose che riguardano la fede e quelle che riguardano la nostra vita quotidiana dentro i rapporti sociali. Un tema che tocca, da una parte e dall’altra, nella Chiesa e nello Stato, aspetti vitali e irrinunciabili. Un tema sul quale gravano anche ambiguità e confusioni. Nella prima serata si è affrontato il tema dal punto di vista della fede. È stato invitato a parlare l’arcivescovo di Ferrara, monsignor Paolo Rabitti, che è anche presidente della Commissione della Cei per il laicato. Il Vescovo ha fatto innanzitutto un’opera di pulizia del linguaggio, cercando di focalizzare bene i termini in questione: mondo, chiesa, laico. Poi ha sviluppato il suo discorso dandogli un taglio storico con una lunga galoppata dalla nascita della prima comunità cristiana, fino al Concilio Vaticano secondo. All’inizio, sotto la forza viva del vangelo non c’erano fratture, né all’interno della Chiesa, né tra le comunità cristiane e le Mons. Paolo Rabitti interviene alla terza Settimana sociale strutture civili. Il primo divorzio – come il Vescovo lo ha chiamato – avvenne con la pace di Costantino che, pressato dalle circostanze storiche, investì i presbiteri della Chiesa di compiti e dignità mondane, separandoli così dai battezzati e facendo gravitare su di essi il senso della Chiesa. I cristiani comuni non erano, ovviamente, fuori della Chiesa, infatti diceva loro la gerar- A monsignor Paolo Rabitti, che nel suo intervento aveva insistito sulla necessità di un impegno più marcato dei laici, abbiamo chiesto perché i vescovi in questo tempo sembrano parlare con più insistenza nel campo civile, quasi oscurando i laici. Ecco la sua risposta. «Il concilio ha detto chiaramente quale sia l’ambito del laico: ma il concilio è un germe che si svilupperà nel tempo. Nella recente lettera dei vescovi italiani al laicato, riprendiamo proprio questo chia: “Anche voi siete Chiesa”, ma quell’“anche”, faceva notare monsignor Rabitti, era significativo perché suonava come una concessione. Questa separazione all’interno della Chiesa provocò anche l’altra tra l’ambito della gerarchia ecclesiastica e i poteri politici con le conseguenti lotte per la supremazia dell’uno sull’altro che si protrassero per tutto il Medioevo. punto: i laici ci dicono che si sono sentiti un po’ trascurati e noi vescovi diciamo che sentiamo la loro latitanza. Ma qualunque sia la diagnosi, adesso è ora di mettersi al lavoro. Ai laici diciamo: andate nel mondo, muovetevi, intervenite con più forza. Fate in modo che noi vescovi possiamo dedicarci maggiormente al nostro più genuino L’altro grande e più drammatico divorzio si ebbe con l’avvento dell’età moderna nella quale tutta la dimensione della vita, che era chiamata profana o semplicemente umana, rivendicò la completa autonomia rispetto all’ambito religioso. Un’autonomia che monsignor Rabitti ha qualificato come rifiuto radicale della presenza e dell’influsso della Chiesa negli ambiti della vita umana. È proprio in seguito a questa separazione che il termine “laico” acquistò il significato odierno di estraneo ad ogni riferimento religioso. La Chiesa non poté accettare questa rottura e si oppose con tutte le sue forze. Così si determinò quel conflitto che contrappose i due ambiti e che ebbe momenti di estrema violenza soprattutto durante la Rivoluzione francese. Il superamento di questo contrasto costò molta fatica, fino a giungere, anche grazie al contributo di alcuni laici (nel senso ecclesiale) come J. Maritain, al Concilio Vaticano II, dove si ritrovò, da parte della Chiesa quel senso giusto di laicità, cioè di autonomia del terreno e mondano, che fa parte della visione originaria del vangelo. mestiere che INTERVISTA è quello di essere addetti alla preghiera e all’annuncio del vangelo, e non mandateci sempre in trincea. Ma voi laici potete ribattere: vescovi, fidatevi di più di noi, dateci più fiducia, allora potremmo riprendere il nostro ruolo. Ricordo però che non ci sono poltrone comode. Il cristiano sa che impegnandosi Laici, intervenite con più forza! A ngelo Gugel – aiu- maggiordomo. Lo ha setante di camera di guito in ogni momento Giovanni Paolo I, Giovan- della sua vita, soprattutto ni Paolo II e, per qualche gli è stato vicino negli ulmese, di Benedetto XVI – timi, faticosi, anni. ha passato le consegne a Angelo e Maria Luisa Paolo Gabriele, già da di- hanno quattro figli (tre versi anni incaricato femmine e un maschio). dell’“anticamera segreta” L’ultima arrivata porta il nell’appartamento ufficia- nome di Carla in onore di le del Papa. papa GioGugel – vanni Paolo che è origiII. Tra i ranario di gazzi Gugel Miane coe Wojtyla vi me la moera un rapglie Maria porto di Luisa Dalgrande afl’Arche – ha fetto. 70 anni, da Al moqualche mento della tempo è in sua eleziopensione e ne papa BeAngelo Gugel con papa Benedetto XVI nedetto ha lo scorso anno ha ricechiesto ad vuto una speciale perga- Angelo di continuare il mena per i 50 anni di ser- proprio servizio accomvizio a favore della Santa pagnando, contemporaSede. La pergamena fu u- neamente, colui che l’ano degli ultimi documen- vrebbe sostituito. ti, se non l’ultimo, firmati Nelle prossime settidi proprio pugno da Gio- mane la famiglia Gugel lavanni Paolo II. scerà il palazzo apostoliNell’Annuario Pontifi- co e si trasferirà in una cacio Gugel figura come u- sa di proprietà a Castelno dei due componenti gandolfo. della “famiglia pontificia”. A fianco di papa RatChiamato all’ufficio di zinger vi sono ora, oltre al aiutante di camera da pa- nuovo aiutante di camera, pa Luciani, Gugel venne i segretari Georg Gaenconfermato da Wojtyla. swein e Mietek Con il papa polacco aveva Makrzycki e quattro laiun rapporto molto stret- che dell’associazione to. Era molto di più di un “Memores Domini”. (FC) non mira a una poltrona ma va alla crocifissione, perché devo contrastare tutta una storia millenaria di scontri e incomprensioni. Non lo fa brandendo il crocifisso, ma tentando di far vedere la vita nuova anche nell’ambito terreno e sociale. Quindi per chi è un politico, l’impegno primo è di studiare molto perché la proposta che fa al mondo non sia letta come pedissequo clericalismo, ma come saggezza vissuta in prima persona e donata alla società intera». A Oderzo conclusione con Dalla Torre V enerdì 10 febbraio alle 20.30 al collegio Brandolini di Oderzo Giuseppe Dalla Torre, rettore della Lumsa, tiene l’ultimo incontro della terza Settimana sociale promossa dalla diocesi. Tema della sua riflessione: “Questione cattolica e laicità dello Stato”. CONTINUA DALLA PRIMA N on siamo più al tempo del colonialismo, quando gli europei facevano da padroni assoluti, senza domandare permesso a nessuno. Certamente ci sarà un congruo pagamento per il prelievo, ma questi soldi difficilmente si trasformeranno in provvedimenti a beneficio del popolo del Ciad. Saranno intascati dalla fazione che ha in mano il potere. Il presidente Déby, un militare che ha raggiunto con la forza il potere negli anni Novanta, per mantenerlo ha bisogno di crearsi una sua corte, resa fedelissima da abbondanti favori. E poi ci sono le armi. Proprio nei giorni della nostra permanenza, si è saputo che erano state mandate le truppe del Ciad ai confini con il Su- dan con l’intento di dichiarargli guerra per via della protezione ai guerriglieri nemici del governo. Così verranno impiegate le risorse. La situazione del Ciad esemplifica bene quella di molti paesi della povertà. Altrove, dove mancano anche risorse interne da sfruttare, può essere ancora peggiore. Allora si capisce come sia stonata la conclusione: si diano da fare! Perché scatti la volontà generale di un popolo per scrollarsi di dosso questa miseria e incamminarsi sulla via dello sviluppo sono necessarie alcune condizioni: un governo della cosa pubblica tutta orientata a questo fine, un freno al prosperare di questi interessi esterni, un sistema di educazio- ne orientato a ricuperare la propria dignità, l’impianto di una cultura che partendo dalle proprie capacità native innesti progressivamente tecnologie nuove. Tutto questo manca. In questo difficile cammino anche la Chiesa ha un importante ruolo da svolgere. La Chiesa non è un’agenzia di sviluppo economico. Con la sua missione che non conosce confini, porta l’annuncio di Dio che si china compassionevole sull’uomo e questo annuncio può far nascere nelle persone la volontà di rimettersi in piedi anche dal punto di vista umano. Dice il Papa nel messaggio per la prossima Quaresima: “Per questo il primo contributo che la Chiesa offre allo sviluppo non si sostanzia in mezzi materiali o in soluzioni tecniche, ma nell’annuncio della verità di Cristo che educa le coscienze e insegna l’autentica dignità della persona e del lavoro”. Ma affinché questo annuncio risvegli le coscienze deve essere fatto immergendosi in queste situazioni disumane, riconoscendo le nostre responsabilità di popoli del benessere, unendo con umiltà ma con generosità i nostri sforzi a quelli che stanno sorgendo qua e là nel desolante scenario della povertà. Nella Chiesa di Sarh in Ciad questi germogli ci sono, li abbiamo constatati. La collaborazione con questa Chiesa vuole procedere in questa direzione. Con l’impegno di tutti. (GpM) e L’AZiON Chiesa INTERVISTA AL VESCOVO DI SARH Grazie Vittorio per l’aiuto I nostri due preti che lavorano a Sarh in Ciad, don Carlo e don Egidio, sono inseriti in una Chiesa che ha un suo pastore e un cammino tracciato. Il vescovo Edmond Djitangar, 52 anni, è nativo di Sarh e proviene da una famiglia che non era cristiana. Fu battezzato a 8 anni, grazie al fratello maggiore che era diventato cristiano e che si era preso cura della sua formazione spirituale. La mamma fu battezzata alla vigilia della sua ordinazione sacerdotale, mentre il papà ricevette il sacramento poco prima di morire. Dunque, una Chiesa giovanissima, dove il cristianesimo ha appena piantato le radici. La comunità Le sfide che la giovane Chiesa deve affrontare, sono tante. «La prima – af- ferma monsignor Djitangar – è di formare comunità cristiane, come è ovvio, ma con questa ulteriore preoccupazione: che diventino in un certo senso suppletive della comunità civile che sta andando in dissoluzione, a causa del colonialismo prima, e poi, raggiunta l’indipendenza, per la mancanza di leader capaci di dare un’identità nazionale, impegnati solamente a rafforzare il loro potere. La nostra Chiesa sta vivendo un momento delicato e importante. Le richieste del battesimo sono in aumento, paradossalmente favorite dalla pressione degli arabi musulmani del nord sempre più presenti nella regione. Di fronte ad essi la gente sente il bisogno di avere una sua identità, di appartenere a una comunità e la trova nella RIFLESSIONE DI DON MENON Si sono incontrate due Chiese povere I vescovi di Vittorio Veneto e di Sarh sottoscrivono la convenzione che conferma la collaborazione tra le due Chiese Chiesa. Ma questo esige da parte nostra un grande lavoro di formazione in modo che la scelta sia fatta con tutta convinzione». Lo sviluppo La seconda sfida è data dal mancato sviluppo del paese. «Un recente studio – assicura il vescovo Edmond – dice che il Ciad è il paese più povero dell’Africa e certamente dall’estero. Condizionamento che diventa poi preoccupazione di fronte alla difficile gestione degli aiuti ricevuti: il Vescovo locale, presentandoci le installazioni della radio diocesana e del Centro di “I l Signore mi ha detto: Ti basta la mia grazia. La mia potenza si mostra pienamente nella debolezza. Mi vanterò, quindi, ben volentieri delle mie debolezze, affinché dimori in me la potenza di Cristo” (2 Cor 12, 9). Queste parole di Paolo sono risuonate in me mentre accompagnavo con gli occhi il piccolo aereo che si alzava tra la polvere di Sarh per riportare Vescovo e compagni a N’Djamena, prima tappa del ritorno a Vittorio Veneto. Stava terminando la prima “visita pastorale” del vescovo Giuseppe a questa Chiesa-Sorella, si concludevano i dieci giorni di convivenza semplice e fraterna con noi e con i nostri confratelli tchadiani. Da parte mia li ho vissuti come dieci giorni di grazia: dono del Padre che si è fatto rappresentare da un Pastore sempre disponibile sia all’ascolto che al cambiamento improvviso di programmi; dono di quel Dio della Vita che non ha fatto pesare ec- Il vescovo Giuseppe con i bambini ciadiani cessivamente sulla sua salute il caldo in costante aumento (anzi, pare che qui la sua salute abbia trovato l’ambiente più adatto!); dono di un Dio comunità d’amore che ha guidato con il suo spirito di saggezza e comprensione ogni nostro incontro. In modo speciale, però, ho vissuto questi dieci giorni come incontro di due povertà. Da una parte, questa Chiesa di Sarh, ancora giovanissima, senza personale sufficiente e senza mezzi per rispondere a tutte le necessità di questo popolo così povero e impoverito, e quindi condizionata dalla sua quasi totale dipendenza anche il più corrotto». E spiega che in realtà non mancano le risorse, ci sono terra e acqua, ma non esiste un piano di sviluppo agricolo cosicché la comunità cristiana deve diventare stimolo perché la gente migliori le condizioni di vita. Non ci sono per ora grandi proprietari. Nei villaggi la terra è ancora proprietà comune e comunicazioni, ha parlato chiaramente di “corazza di Saul”, cioè mezzi potenti e in sé ottimi, ma che diventano un peso per il piccolo “Davide”! Dall’altra parte, la Chiesa più che millenaria di Vittorio Veneto, ancorata così fortemente alle sue tradizioni umane e pastorali da rendere difficile la percezione del “nuovo” al quale lo Spirito ci chiama. Una Chiesa che deve fare i conti con la crescente povertà numerica di sacerdoti, per cui una continuazione dei suoi impegni pastorali e missionari diventa sempre più problematica. Una Chiesa, e una società, in cui diventa sempre più ogni famiglia ne coltiva un pezzo d’accordo con il capo villaggio. Ma la situazione sta mutando velocemente, soprattutto per l’arrivo delle tribù del nord dedite all’allevamento, che stanno invadendo le terre del sud con le loro mandrie, diventandone padroni. Domenica 12 febbraio 2006 11 culturale. «In Ciad – afferma monsignor Djitangar – ci sono molte etnie e lingue. I francesi hanno imposto la loro lingua, che è ora la lingua ufficiale del paese. Ma gli arabi hanno ottenuto che anche l’arabo diventasse lingua nazionale, con l’obbligo di insegnarlo nelle scuole pubbliche. La gente del sud resiste a questa imposizione culturale. Succede che gli insegnanti di arabo non abbiano alunni, perché le famiglie non vogliono che i loro figli imparino questa lingua per loro estranea più che il francese. La nostra Chiesa fa ogni sforzo perché la fede cristiana si incarni nella vita, salvando e sviluppando il patrimonio buono della nostra cultura. Da noi le differenti tribù sono convissute pacificamente anche per via della tradizione che gli uomini dovevano sposare una donna di tribù diversa. Così le donne sono diventate un ponte tra le varie tribù assicurando la pace. In diocesi abbiamo i- questo pericolo – riconosce il Vescovo –. Soprattutto nei primi momenti della nostra evangelizzazione la fede cristiana veniva trasmessa in una veste troppo occidentale. I missionari si sforzavano di far crescere personale locale, ma dando loro una formazione europea. Ora abbiamo imboccato una strada diversa e sono benvenuti coloro che accettano di camminare con noi. Il fatto che ci siano persone straniere che lavorano con noi diventa una straordinaria testimonianza. Tutti ci ammirano e si chiedono: come possono andare d’accordo pur essendo così diversi? Noi diciamo: è la fede che ci fa diventare fratelli. In questo modo la Chiesa appare veramente cattolica». Quindi il vescovo Edmond non ha dubbi sulla continuazione di questa collaborazione (confermata dalla sottoscrizione di una convenzione), anzi desidererebbe che diventasse reciproca con l’invio di qualche sacerdote cia- stituito un ufficio linguistico che prepara i testi liturgici e catechistici nelle cinque lingue locali, anche di quelle che ancora non hanno una scrittura definita. Anche i canti sono composti sulla base della musica tradizionale. Questo ricupero della tradizione non intende bloccare la nostra gente nel passato impedendo lo sviluppo, anzi, sono convinto che lo sviluppo autentico deve partire da ciò che noi possediamo di positivo». diano a Vittorio Veneto. E aggiunge: «La collaborazione tra la diocesi di Sarh e quella di Vittorio Veneto è unica in Ciad. In nessuna altra parte c’è stata la continuità e la fedeltà che si è stabilita tra le nostre due Chiese. Molto utile è stata la presenza di gruppi di operai italiani che hanno aiutato a costruire il foyer e la chiesa di Bandà. I sacerdoti vittoriesi si sono bene inseriti con i nostri. Don Tarcisio, ad esempio, era chiamato l’“anziano” dagli altri preti e questo è un riconoscimento straordinario nella nostra cultura». Parole lusinghiere che ci impegnano a continuare anche a costo di qualche sacrificio. (GpM) La cultura La terza sfida è quella difficile trovare laici che si impegnino per tempi significativi nel volontariato. Ma quando le povertà si incontrano e si lasciano guidare dallo Spirito, diventano ricchezza. E io ho vissuto questi dieci giorni lodando il Signore per tante sue “ricchezze” che mi ha fatto sperimentare: coscienti delle reciproche povertà, abbiamo vissuto in umiltà l’accettazione e il dialogo con il “diverso”; abbiamo accettato i tempi lunghi e molte volte incerti di possibili realizzazioni materiali o pastorali; ci siamo aperti allo scambio; ci siamo lasciati guidare dalla speranza... quella speranza sempre ricordataci dal sorriso-provocazione di tanti bambini che, dalla porta delle loro capanne, ad ogni nostro passaggio nei quartieri della parrocchia, gridavano il loro saluto. Grazie, Signore, per questo incontro di povertà. Continua a fare “cose grandi”, nel tuo stile: a partire dal nostro niente. E trasforma anche le mie personali povertà: falle diventare ricchezza della tua vita per queste due Chiese che tu hai fatto incontrare e che mi inviti a servire. Don Egidio Menon Sarh (Ciad) La collaborazione A questo punto sorge spontanea la domanda se la presenza di personale straniero nella pastorale non ponga ostacoli a questa crescita dal di dentro della Chiesa di Sarh. «C’è Scene di vita quotidiana in Ciad: (sopra) il vescovo Giuseppe mentre predica nella cattedrale di Sarh 12 CORSO DEL CENTRO STUDI BIBLICI Chi era Gesù di Nazareth? Lo scopriamo a Sacile I l prossimo ciclo di incontri di aggiornamento biblicoculturale (9º anno) proposto dal Centro di studi biblici di Sacile inizia il 23 febbraio e ha come filo conduttore il titolo “Gesù di Nazareth. Voi, chi dite che io sia? (Mt 16, 15)”. Da alcuni anni, infatti, si registra un rinnovato interesse sulla figura di Cristo, segno del bisogno di conoscere o di riscoprire la sua persona e di riconsiderare quell’interrogativo da lui posto ai suoi discepoli. Partendo proprio da questa domanda, saranno proposti alla riflessione alcuni aspetti inerenti a Gesù di Nazareth. Attraverso l’analisi di alcuni passi biblici, saranno ripresi i fondamentali dati storici. Sarà quindi considerato il rapporto di Gesù con le donne e la peculiarità dell’identità cristiana al femminile. Il discorso teologico e morale si snoderà in due inter- Centro di studi biblici (912), telefono 0434-71158, e-mail [email protected]. (AM) Programma: venti che tratteranno l’aspetto centrale della fede cristiana e le condizioni, anche difficili, dell’essere e del diventare cristiani nel contesto attuale. Saranno poi indagati l’interpretazione che di Gesù danno gli Ebrei e il punto di vista dell’Islam. Infine, uno sguardo sull’immensa produzione letteraria, con la voce di un noto scrittore, che dopo una lunga carriera di letterato ha voluto scrivere una “storia di Gesù”. Gli incontri sono aperti a tutti e si svolgeranno alle 20.30 nella sede del Centro, a palazzo Ovio-Gobbi di Sacile. Per informazioni e iscrizioni: segreteria del - giovedì 23 febbraio “Ebreo, figlio di un falegname - Aspetti storici”, Giuseppe Barbaglio, biblista; - giovedì 2 marzo “Gesù e le donne - Una lettura al femminile” Marinella Perroni, biblista; - giovedì 9 marzo “Crocifisso e risorto - Lo scandalo della croce” Chino Biscontin, teologo; - giovedì 16 marzo “Una persona da incontrare - Fascino e difficoltà della sequela” Chino Biscontin, teologo; - giovedì 23 marzo “Un sovversivo e un profeta - Il pensiero degli Ebrei e dell’Islam” Valentino Cottini, biblista; - giovedì 30 marzo “Hanno scritto di lui - La figura di Gesù nella letteratura” Rodolfo Doni, scrittore B enedetto XVI ha concesso l’indulgenza plenaria in occasione della Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà l’11 febbraio, memoria liturgica della Vergine di Lourdes. Il documento concede l’indulgenza ai battezzati che, “alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) e con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, l’11 febbraio prossimo parteciperanno devo- DEL Da martedì 14 a venerdì 17 febbraio a Pieve Fernanda Baron, monaca diocesana di Soligo, nella cappellina dell’Eucaristia (a fianco del duomo), si svolgeranno gli Esercizi del quotidiano guidati da Fernanda Baron, monaca diocesana. Tema: “Dalla cecità alla luce - Un cammino con il Vangelo di Marco”. Orari: nelle quattro sere previste dalle 20.15 alle 22.30. VITTORIO: GIORNATA DEL MALATO In occasione della Giornata mondiale del malato il vescovo Giuseppe presiede sabato 11 febbraio alle 15 una celebrazione eucaristica in Cattedrale a Vittorio Veneto. La celebrazione verrà preceduta dalla recita del rosario. Al termine la processione aux flambeaux. Grazie alla sottosezione vittoriese dell’Unitalsi diversi ammalati potranno partecipare alla celebrazione. CIMETTA: LEZIONI PER CORI È dedicata al repertorio corale del tempo pasquale la nuova serie di incontri di formazione per i gruppi corali parrocchiali. Sede delle lezioni, tenute dalla professoressa Daniela Miele, sarà la canonica della parrocchia di Cimetta. Due incontri si sono già tenuti il 2 e il 7 febbraio. Restano due lezioni giovedì 16 e giovedì 23 febbraio alle 20.30. Per informazioni rivolgersi allo 0438-970607. Organizza la Scuola diocesana di musica per la liturgia “Venanzio Fortunato”. AMICI DI DON VENDRAME: INCONTRO SULLA LAICITÀ Sabato 18 febbraio alle 16.15 in Seminario a Vittorio Veneto Arduino Salatin, docente e vicepreside della Scuola superiore internazionale Salesiana di Venezia, propone una riflessione su “Essere cristiani nella società: fedeltà al Vangelo e responsabilità civile”. Organizzano gli Amici di don Giancarlo OFFERTE CARITAS - DICEMBRE 2005 E GENNAIO 2006 Per i terremotati in Pakistan: Parrocchia di Bagnolo 250,00; Scuola materna ed asilo nido “M. Goretti” di Bagnolo 250,00; Parrocchia di Farra di Soligo 200,00; Parrocchia di Meschio 1.215,00; Parrocchia di Valmareno di Follina 120,00; NN. Campomolino 50,00; NN. 1.120,00; Parrocchia di Orsago 320,00; Parrocchia di Revine 50,00; Parrocchia di Corbanese 80,00; Casarotto Lucio, Motta di Livenza 39,00; Parrocchia S. Nicolò di Sacile 648,95; Comunità di Vistorta 130,00; Caritas parrocchiale S. Martino di Colle Um- berto 250,00; Parrocchia di Susegana 825,00; Parrocchia di Lentiai 325,00; Parrocchia di Revine 99,16. Pro maremotati Oceano Indiano: Parrocchia di Meschio, Vittorio Veneto 450,00; Parrocchia di Salsa,Vittorio Veneto 200,00; Parrocchia di Farra di Soligo 200,00. Per la Caritas diocesana: NN.Vittorio Veneto 50,00; Piero Bernardin, Treviso 160,00; Parrocchia di Meschio 150,00; NN. Gaiarine 20,00; NN. Vittorio Veneto 32,65; Comunità cattolica albanese 25,41; NN. Vittorio Veneto 102,00; NN.Vittorio Vene- to 27,80. Per la “Casa Provvidenza”: NN.Vittorio Veneto 250,00; NN. Vittorio Veneto 32,65; Comune di Conegliano 675,00; NN. Vittorio Veneto 200,00; NN. Vittorio Veneto 160,00. Per la “Casa Accoglienza Caritas” a Motta di Livenza: NN. Motta di Livenza 1.455,00. Per la “Casa Speranza”: Suore di Maria Bambina,Vittorio Veneto da mercatino di solidarietà 1000,00. Per la fame nel mondo: Ros PAPA Indulgenza plenaria per la Giornata del malato tamente, nella cattedrale di Adelaide o in qualsiasi altro luogo stabilito dall’autorità ecclesiastica, a qualche sacra cerimonia celebrata per impetrare da Dio le finalità della Giornata mondiale del malato”. TURCHIA: Ucciso un sacerdote italiano D on Andrea Santoro, sacerdote romano di 60 anni, missionario della congregazione di Charles de Foucauld, è stato ucciso a colpi di pistola nel pomeriggio del 5 febbraio a Trebisonda, una città turca che dà sul mar Nero. L’assassino è un ragazzo di 16 anni che, nel confessare il gesto, ha detto di essere rimasto sconvolto dalle caricature del profeta Maometto pubblicate su diversi giornali europei. Don Andrea è stato ucciso a colpi di pistola al- Potranno ottenere l’indulgenza plenaria anche i fedeli “che per malattia, per età avanzata o per altra simile ragione sono impediti dal prendere parte alla cerimonia sopra indicata”, “purché, (...) in quel giorno, unitamente al Santo Padre, partecipino spiritualmente con il desiderio alla suddetta celebrazione, preghino devotamente per tutti gli ammalati e offrano a Dio, attraverso la Vergine Maria, ‘Salute degli infermi’, le loro sofferenze fisiche e spirituali”. PORDENONE: Incontro con Bobba L l’interno di una chiesa. Secondo un testimone, assistente di don Andrea, l’omicida avrebbe urlato “Allah o Akbar” (Dio è grande) prima di sparare. Il sacerdote era in ginocchio e di spalle intento a pregare; dopo poco avrebbe dovuto celebrare l’Eucaristia. unedì 20 febbraio alle 20.30 all’Auditorium della Regione a Pordenone, in via Roma, incontro-dibattito con Luigi Bobba – presidente nazionale delle Acli – sul tema “La vita, questione sociale”. Organizza la Consulta delle aggregazioni laicali della diocesi di Pordenone. DOMENICA 19 TRASLAZIONE DELLA SALMA DI SUOR LUCIA APPUNTAMENTI DIOCESANI PIEVE: ESERCIZI QUOTIDIANO e L’AZiON Chiesa Domenica 12 febbraio 2006 I Don Giancarlo Vendrame Vendrame, la Scuola di formazione teologica e l’Azione cattolica. Alle 18 è prevista una celebrazione eucaristica nel 13º anniversario della morte di don Giancarlo. resti mortali di suor Lucia, testimone delle apparizioni della Vergine a Fatima, verranno traslati domenica 19 febbraio dal Carmelo di Coimbra, dove è morta il 13 febbraio scorso a 97 anni, al santuario di Fatima. I resti della religiosa riposeranno accanto a quelli dei suoi due cugini che videro insieme a lei la Madonna, i beati Francesco e Giacinta Marto, la cui memoria liturgica si celebrerà il 20 febbraio, anniversario della morte di Giacinta. SCUOLA DI PREGHIERA PER GIOVANI Venerdì 10 dalle 20.30 alle 22.15 in Seminario a Vittorio Veneto sosta davanti all’Eucaristia per discernere la volontà di Dio. Iniziativa del Centro diocesano vocazioni rivolta ai giovani. don Giovanni 50,00; NN. 500,00; Mapelli Teresa 120,00; Un sacerdote 50,00; Tonon Pietro e Rita, Castello Roganzuolo 50,00; NN. Oderzo 25,00; Un sacerdote,Vittorio Veneto 100,00; Un sacerdote 50,00; NN. 500,00; NN. Ponte della Priula 750,00. Casa di accoglienza bambini salvati nel Benin: Cresimati di Moriago e Mosnigo 250,00; NN. Sarano 350,00; Germani Marina, Muggia (Ts) 450,00. Progetto scuola e pozzo nello Zaire: Caritas parrocchiale di Colle Umberto da mercatino di solidarietà 625,00; NN. San Fior di Sotto 70,00. Progetto scuola elemen- Morto don Dino Foglio fondatore del RnS in Italia L o scorso 28 gennaio alle soglie degli 84 anni è scomparso monsignor Dino Foglio, padre fondatore del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) in Italia. tare nel Benin: Parrocchia di Gaiarine 400,00. Adozioni in Bulgaria: Sbardella Denis,Villa di Villa 300,00; Caritas parrocchiale S. Martino di Colle Umberto 70,00; Ragazzi catechismo parrocchia S. Fior di Sotto 300,00. Adozioni in Costa d’Avorio: Michelon Luigi, Corbanese 600,00; Pasqualotto Tania 50,00; Cooperativa Insieme si può, Treviso 1800,00; Casagrande Andrea,Vittorio Veneto 300,00. Adozioni bambini salvati nel Benin: Saccon Antonio e Marilisa, San Vendemiano 310,00; Bet Marcellina, San Vendemiano 310,00; Germani Marina, Muggia (Ts) 300,00; Libertas Tonon, Vittorio Veneto 300,00;Valeria e Abramo Ziliotto,Vittorio Veneto 300,00. Adozioni a vicinanza: Parrocchia di Portobuffolè 180,00. Adozioni Tamil Nadu: Collodet Elia e Rebecca, a suffragio dei nonni De Vecchi e Zamai, Pieve di Soligo 500,00. Per emergenze: Studio di progettazione Rebuli 150,00. Per i malati di lebbra: Parrocchia Immacolata di Lourdes 50,00; Parrocchia di Revine 40,00, Parrocchia di Lago di Revine 40,00. e L’AZiON Chiesa Domenica 12 febbraio 2006 OGGI Domenica Agenda del Vescovo IL VESCOVO COMMENTA IL VANGELO Domenica 12 febbraio: All’auditorium Toniolo di Conegliano guida l’incontro del Percorso formativo familiare e celebra la Messa (ore 15). In vescovado incontra le Vergini consacrate della diocesi (ore 20.30). Lunedì 13: Partecipa in Seminario al Corso di formazione permanente per il clero (ore 9.30). A Gaiarine incontra cresimati con genitori, padrini e madrine delle parrocchie di Francenigo e Gaiarine (ore 20.30). Martedì 14: In vescovado incontra i responsabili degli uffici pastorali (ore 10). Mercoledì 15: Nel patronato parrocchiale di Motta di Livenza incontra gli amministratori pubblici (ore 20.30). Giovedì 16: In seminario partecipa al ritiro del presbiterio (ore 9). In curia partecipa alla riunione della commissione per l’arte sacra (ore 18). Venerdì 17: In curia partecipa alla riunione del Consiglio per gli affari economici (ore 9). Nella casa di spiritualità San Martino di Tours a Vittorio Veneto incontra i giornalisti (ore 19.30). Sabato 18: A Codognè benedice una nuova casa di accoglienza della Caritas (ore 10.30). A Villanova di Prata celebra la Messa (ore 18). Domenica 19: Celebra Messa e Cresime a San Martino di Colle Umberto (ore 11). In seminario a Vittorio Veneto guida il Percorso formativo familiare e celebra la Messa (ore 15). Fate tutto per la gloria di Dio! Domenica 12 febbraio - sesta del tempo ordinario - anno B Lv 13, 1-2. 45-46; Sal 31; 1Cor 10, 31-11, 1; Mc 1, 4045 Seconda settimana del Salterio L’ evangelista Marco non esita a evidenziare i contatti di Gesù con la gente bisognosa. Di qualsiasi genere. Gesù, infatti, che stava rivelando una identità singolare e una missione speciale, non si comportava come gli scribi e i farisei, estremamente attenti a non venire in contatto con alcune categorie di persone, specialmente se peccatori pubblici o lebbrosi. Gesù invece osa sfidare persino quel minimo di precauzioni che era imposto dal vivere civile, in forza di una legge mosaica, come evidenzia la lettura della pagina del Levitico: “Il lebbroso se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento”. Anche se il lebbroso doveva stare rintanato lontano dalla convivenza civile, per evitare contaminazioni, Gesù non teme di accogliere il grido di aiuto di uno di essi. Con un gesto che rivela tutta la sua carica di umanità e prelude alla forza che imprimerà nei gesti sacramentali della sua Chiesa, “stese la mano e lo toccò”. È il tocco salvifico, accompagnato dalle parole esplicative: “Lo voglio, guarisci”. Nulla di magico dunque in quel gesto, ma solo un atto di salvezza compiuto come espressione di partecipazione intima alla sofferenza di quel lebbroso: “Gesù, mosso a compassione”. La compassione di Gesù! Il termine greco sta a indicare lo sconvolgimento del suo animo di fronte a quella situazione, fino a lasciarsene coinvolgere in profondità e assumersene il peso. Il che ci fa pensare a Gesù come ad una persona che ad altro non mira se non immergersi nell’umanità dei bisognosi per servirli in modo sublime, divino. Come nessun altro prima di Lui. Fortunatamente, al suo seguito altri si faranno carico delle miserie e delle debolezze umane. A cominciare da quelle di carattere religioso, culturale, sociale. È il caso di Paolo che, senza ostentazione, può definirsi “imitatore di Cristo”. In tutto e per tutto, dopo essersi lasciato “afferrare” e conquistare da Lui. Nella serie delle complesse problematiche affrontate da lui nella prima lettera ai Corinti, un posto di rilievo è riservato al comportamento da tenere nei confronti dei cristiani ancora alquanto deboli, dalla coscienza scrupolosa, poco maturi, verrebbe da dire a noi oggi. Cristiani che un nonnulla mette in crisi. Di fronte a tali fratelli nella fede Paolo dà un principio morale di alto profilo: evitare tutto ciò che può scandalizzare tale fratello, evitando persino ciò che è lecito, se quel fratello non riesce a capirlo. Il principio morale vissuto da Paolo non è quello ricorrente anche nel nostro tempo: “In fondo, che male c’è?”. Per lui vale il principio: non solo ciò che è le- cito, ma ciò che edifica! Per questo, presentandosi come imitatore di Cristo, dirà di se stesso: “mi sforzo di piacere in tutto a tutti, senza cercare l’utile mio, ma quello di molti, perché giungano alla salvezza”. Di conseguenza, rivolgendosi ai credenti in Cristo da lui generati alla fede, dirà con coraggio: “Fate tutto per la gloria di Dio”. La gloria di Dio, la sua maggior gloria è pertanto il criterio dell’agire del cristiano. Sapendo di andar contro corrente. Di qui almeno due suggerimenti per le nostre comunità cristiane e per le nostre famiglie. Anzitutto, quanto sul piano formativo si sta facendo per creare sensibilità di fronte alle varie forme di “lebbra” del nostro tempo e quanto le celebrazioni dell’Eucaristia domenicale ci ricaricano della “compassione” di Cristo per i bisogni del nostro tempo? E in secondo luogo: quali sono i criteri del nostro agire morale che vengono evangelizzati nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità cristiane? Sono criteri tipici del mondo, imperniati sostanzialmente sulla amoralità e sul tornaconto, o sono, almeno tendenzialmente, evangelici, che mirano a ciò che è gradito a Dio, sforzandosi di piacere a tutti in tutto e perciò a ciò che edifica il Regno di Dio, perché Dio sia glorificato in tutte le nostre azioni? Sono domande che provocano uno stile di vita di alta qualità, cioè uno stile di vita secondo il Vangelo, come imitatori di Paolo. Anzi, di Cristo stesso! Giuseppe, vescovo I giovani ci sorprendono! T arcisio e Susanna Rebellato sono il perno della casa famiglia dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Soligo. Nella casa vivono: i quattro loro figli, due ragazzi disabili in affido, due bambini immigrati in affido, una madre con due bambini piccoli, Monica, una volontaria dell’associazione. Per le scorse feste natalizie Tarcisio e Susanna hanno lanciato un’iniziativa, diffusa in altre zone del Veneto: la Pastorella. Si va di casa in casa per portare gli auguri di Natale in canto. Un bel gruppo di ragazzi di Soligo, Miane, Falzé e Refrontolo hanno raccolto l’invito. Al termine di questa esperienza i due sposi han- no sentito il bisogno di condividere questa riflessione. Sugli adolescenti c’è ormai un “mercato” di opinioni e informazioni, spesso un’infinità di pregiudizi. Noi adulti fatichiamo a capirli, siamo disarmati dinnanzi alle difficoltà di entrare in “comunicazione” con loro, non riusciamo ad accettare la loro voglia di essere “innovativi” e ci accorgiamo di loro solo quando diventano difficili, maleducati, intrattabili. Ma dietro l’apparenza disordinata e trasgressiva, i ragazzi aspettano che noi adulti li guardiamo con considerazione vera, con rispetto. Attendono da noi, come in una staffetta, il testimone della fiducia e dell’amore. 13 Ne abbiamo avuto una riprova con la Pastorella di Natale. Senza grandi pretese abbiamo proposto a un gruppo di giovani della zona del Solighese di dare un po’ del loro tempo per annunciare Gesù che viene. Per alcune serate di Avvento siamo usciti per le vie fredde e buie a cantare, di casa in casa, i tradizionali canti natalizi. Abbiamo avuto una risposta inattesa. Diversi ragazzi lontani dalla Chiesa hanno accettato l’invito. Dimostrando, così, di essere alla ricerca di una qualche modalità per vivere la fede e di avere una gran voglia di “essere” e non solo di “avere”. E per “essere” sentono il bisogno di camminare al fianco di Gesù, il RIATTIVATO IL SITO INTERNET DELLA DIOCESI È stato riattivato il sito della diocesi, all’indirizzo www.diocesi.vittorio-veneto.tv.it. È stato rinnovato sia nella veste grafica che nei contenuti. Al momento è on-line quanto già pubblicato nella passata versione: presentazione della diocesi e del vescovo, degli uffici di Curia e dei servizi pastorali con i relativi responsabili e addetti, elenco delle parrocchie con breve profilo storico. Sono state aggiunte le sezioni dedicate al calendario e alle notizie e iniziano ad essere inserite le informazioni dei diversi servizi pastorali. Nelle prossime settimane, oltre a recuperare le informazioni sul presbiterio, i curatori del sito integreranno le schede dedicate alle foranie, alle parrocchie e alle unità pastorali, e riporteranno gli estremi delle associazioni e degli organismi presenti in diocesi. IL VESCOVO GIUSEPPE INCONTRA I GIORNALISTI cui linguaggio sa incontrare qualsiasi uomo, anche quello perduto nella più profonda solitudine. Pensiamoci prima di giudicare i giovani. Quanto noi, per primi, siamo veramente felici di questa vita che è dono di Dio? Manteniamo una società che tarpa le ali ad ogni possibile slancio verso i valori veri della vita e ci induce a credere che bastiamo a noi stessi. Forse dovremmo imparare dai ragazzi il coraggio di uscire dagli schemi per restare coerenti ai propri valori. Susanna e Tarcisio Rebellato Comunità Papa Giovanni XXIII di Soligo V enerdì 17 febbraio, alle 19.30, il vescovo Giuseppe incontra in castello i giornalisti residenti nella diocesi. Si tratta dell’appuntamento annuale promosso dall’Ufficio comunicazioni sociali in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. AGGIORNAMENTO DEL CLERO: D. Brambilla sul convegno di Verona L unedì 13 febbraio dalle 9.30 alle 11.30 in Seminario vescovile a Vittorio Veneto ultimo appuntamento del corso di aggiornamento per il clero. Don Franco Brambilla, della Facoltà teologica di Milano, presenta il prossimo Convegno della Chiesa italiana. USMI: Ritiro spirituale S abato 11 febbraio ci sarà il ritiro spirituale zonale al santuario Madonna dei miracoli a Motta di Livenza, dalle suore di Maria Bambina di via Cal Santa 44 a Pieve di Soligo, dalle suore del Santo Volto di via M. Pia Mastena 1 a San Fior di Sopra, dalle suore di Maria Bambina di via San Tiziano 17 a Vittorio Veneto. L’inizio è previsto per le 8.30. 14 e L’AZiON Domenica 12 febbraio 2006 C’È GRILLO AL PALAVERDE L Sala gremita al teatro Careni di Pieve di Soligo Edith Stein invita alla riflessione L a sala del Careni è gremita come per le occasioni speciali. Nel pubblico c’è attesa. Quando le luci si spengono sulla platea, si accendono sul palcoscenico la musica, il canto, le recitazioni. All’indomani della Giornata della memoria, a Pieve di Soligo, si dà il tempo al ricordo di una delle donne più importanti del Novecento. Il suo nome – i suoi nomi – rappresentano non solo la sua vita, ma interpretano gli elementi cruciali che costituirono il farsi e il disfarsi del secolo appena passato, insieme alle sue contraddizioni e alle sue tragedie. Edith Stein-suor Teresa Benedetta della Croce appartiene al popolo ebraico e contemporaneamente alla Chiesa cattolica. Nasce nel 1891, nel giorno dello Yom Kippur, la celebrazione più grande della religione giudaica, la festa dell’Espiazione, in una famiglia di ebrei osservanti della Breslavia; muore nel 1942, dopo e nonostante la sua conversione al cattolicesimo e l’entrata nell’ordine dei Carmelitani, nel campo di sterminio di Auschwitz. «Ci inchiniamo profondamente di fronte alla testimonianza della sua vita e della sua morte; lei illustre figlia di Israele e allo stesso tempo figlia del Carmelo! – così disse papa Giovanni Paolo II in oc- casione della beatificazione avvenuta a Colonia nel 1987 –. Una personalità che porta una sintesi drammatica del nostro secolo, una sintesi ricca di ferite che ancora sanguinano; la sintesi di una verità piena, al di sopra dell’uomo, in un cuore che rimase così a lungo inquieto e inappagato fino a quando finalmente trovò pace in Dio». Nella Germania cristiana che straziava la propria identità storica nella “Notte dei cristalli”, bruciava le sinagoghe e decideva la soluzione finale, Edith aveva compiuto i suoi studi filosofici, diventando una raffinata e attenta intellettuale, cercata e apprezzata da filosofi quali Husserl e Scheler. «Lo studio della filosofia è un continuo camminare sull’orlo dell’abisso», affermò; ma in lei, che si era dapprima di- chiarata atea, forse non era mai venuto meno il bisogno religioso e spirituale; forse fu proprio questa passione per la filosofia, che la affascinò fin da adolescente, a scaraventarla dentro il mondo della fede. Quando all’alba di una nottata insonne passata nella lettura della vita di santa Teresa d’Avila confessò a se stessa “questa è la Verità”, in lei si dischiuse un mondo nuovo. Nel dichiarare alla madre sgomenta la propria conversio- ne al cattolicesimo e rispondendo al suo richiamo dissuasivo: “Anche rimanendo ebrei si può essere religiosi”, Edith chiuse dicendo: “Certo. Se non si è conosciuto altro!”. A piedi scalzi entrò così nell’universo silenzioso della contemplazione e della preghiera; a piedi scalzi entrò nella camera a gas, certa e orgogliosa della duplice appartenenza al popolo eletto, per la quale veniva irrevocabilmente condannata, e alla chiesa del Dio cristiano, per la quale aveva abbandonato tutto. La voce recitante di Laura Aguzzoni e quella cantante di Daniela Piccari, le note strumentali e la poesia corale – quasi una salmodia – e la stessa partecipazione concentrata degli spettatori, provenienti da diverse zone del Veneto, hanno dato assonanza alla sua biografia e alle sue scelte definitive, riconsegnandone pregnanza, tormento e motivazioni. «Chissà come mai siete qui presenti così in tanti?», si è chiesto al termine dello spettacolo il vescovo Giuseppe, che così ha risposto: «Avrete ricevuto una sorta di voce interiore, quella di Edith Stein che dal cielo vi ha chiamati così numerosi. Vorrei dire grazie a nome vostro, per questa serata, grazie di cuore, è stato un regalo, un grande regalo». Elvira Fantin OLTRE DUEMILA I CARMELITANI IN ITALIA L lo spettacolo su Edith Stein è stato promosso dal Movimento ecclesiale carmelitano. Il movimento è presente in diocesi con la comunità di Conegliano, di cui è responsabile Paolo Tardivo. Sono una dozzina le famiglie, residenti nel Coneglianese e nel Vittoriese, che vi aderiscono attivamente. Il prossimo appuntamento con le iniziative dei carmelitani laici è l’itinerario quaresimale fissato al monastero cister- Mostre VITTORIO VENETO Chiude domenica 12 la mostra delle opere su carta e su tela realizzate da Alessandro Verdi. Orario al pubblico: venerdì e sabato dalle 17 alle 19, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. GAIARINE Fino al 24 febbraio a villa Altan a Campomolino è aperta la mostra fotografica “Il fiume Livenza. Natura e civiltà da riscoprire”. Orario: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30. ODERZO Fino al 26 febbraio a Ca’ Lozzio a Piavon è possibile visitare la mostra di Paolo Favaro. Orario: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 24, escluso lunedì e martedì). Concerti e danza VITTORIO VENETO Venerdì 10 alle 21.20 al Bar Duomo concerto dal vivo dei Vanilla Sky (progressive rock cover). L’ingresso è libero. CONEGLIANO Al Teatro Accademia domenica 12 e lunedì 13 è in programma il musical “Il fantasma dell’opera” con Giorgio Carli, Alexandra Alisè, Simone cense di San Giacomo di Veglia, nel corso del quale si proseguirà l’approfondimento della conoscenza della vita dei santi (in scaletta anche la sudamericana santa Teresa di Los Andes e il romeno Vladimir Ghika). In Italia sono almeno duemila gli aderenti al movimento che ha la sede centrale a Brescia, mentre in Veneto si segnalano le comunità di Treviso (presso il convento dei carmelitani), Venezia e Verona. Sibillano, Concetta Ascrizzi, Gianluca Paganelli e Adonai Mamo. Regia e coreografie di Andrè de La Roche. PORDENONE. Domenica 12 alle 11 presso l’auditorium del Centro culturale Casa Zanussi concerto aperitivo con il duo composto da Franco Venturini al pianoforte e Massimiliano Martinelli al violoncello. TREVISO Martedì 14 alle 20.45 al Teatro Eden di Treviso concerto jazz di Javier Girotto e Aires Tango Jazz. Altri appuntamenti VITTORIO VENETO Venerdì 10 alle 18.30 alla biblioteca civica nella ricorrenza della giornata dell’esule il Ciroclo vittoriese di ricerche storiche organizza una conferenza con proiezione sul tema “1921. L’esodo ignorato”. Interverrà Giovanni Tomasi. GODEGA DI SANT’URBANO Sabato 11 alle 21 al Palaingresso dell’area fiera verrà proposto lo spettacolo di musica e poesia dei Barbapedana “Oy, dona dona... ovvero... La donna nella canzone popolare: tra musica e racconto”. L’organizzazione è a cura del Comune. L’ingresso è libero. LUNEDÌ 13: Concerti per Mozart L unedì 13 c’è un doppio appuntamento per i cultori di Mozart. Alle 20.45 al teatro Comunale di Treviso l’Orchestra da Camera di Mantova – Alessandro Lonquich solista e direttore – eseguirà la Sinfonia n. 25 in sol minore K183 e i concerti per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore K466 e n. 21 in do maggiore per pianoforte e orchestra KV 467. Alla stessa ora al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto l’orchestra I solisti in villa diretta da Walter Themel con Francesco Manara violino solista eseguirà il Divertimento n. 3 K138 e il concerto per violino e orchestra n. 5 K219 di Mozart, e brani da Britten e Schubert. o sapete che ogni anno muoiono migliaia di persone per aver assunto farmaci di cui non avevano bisogno? O che Tronchetti Provera ha molti più debiti di Tanzi e un impero finanziario più ramificato di Berlusconi? Sono alcune scottanti verità che si possono ascoltare allo spettacolo di Beppe Grillo che da oltre un anno gira lo Stivale. Sabato e domenica alle 21 farà tappa al Palaverde di Villorba, dove si prevede il tutto esaurito, tante risate e frecciate a destra, a sinistra e anche alla famiglia padrona di casa. Il sito del comico genovese è il più visitato in Europa, con centomila accessi giornalieri e un bacino di utenza pari a quello di un quotidiano nazionale. (AP) VENERDÌ CON TRAVAGLIO V enerdì 10 alle 21, a palazzo Sarcinelli di Conegliano, è prevista la presentazione di “Inciucio”, ultimo saggio dei giornalisti Marco Travaglio e Peter Gomez. L’incontro, a cura dell’Associazione famiglie rurali Sinistra Piave e del Comune, andrà in diretta radiofonica sulle frequenze di ErreCi Radio Conegliano e sul sito internet www.radioconegliano.it. Travaglio, che collabora, fra gli altri, con “La Repubblica” e “L’Espresso”, e Gomez parleranno di come la sinistra ha salvato Berlusconi, la grande abbuffata Rai e le nuove censure di regime, l’attacco all’Unità e l’assalto al Corriere della sera. GIOVEDÌ AL DA PONTE: Degli Esposti per “Quel mitico ’900” G iovedì 16 febbraio, alle 20.45 al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto, Piera Degli Esposti è la protagonista di “Un’indimenticabile serata” da Achille Campanile per la regia di Antonio Calenda, prodotto dal teatro Stabile del Friuli. Biglietti: da 8 a 18 euro. Nell’ambito della rassegna teatrale “Quel mitico ’900” promossa da Fondazione Cassamarca, Comune di Vittorio, Amici del Castrum e ArteVen. CONEGLIANO E PIEVE DI SOLIGO: Due incontri sulla Kriegskarte D ue opportunità per meglio conoscere la Kriegskarte (Carta militare austriaca) del Veneto e del Friuli risalente al 1798-1805, data alle stampe di recente dalla Fondazione Benetton Studi e Ricerche. La prima è venerdì 17 febbraio alle 18 a Palazzo Sarcinelli in Conegliano, la seconda venerdì 24 febbraio alle 20.30 all’auditorium “Battistella-Moccia” di Pieve di Soligo. In entrambe le serate sarà il curatore scientifico dell’edizione Massimo Rossi a presentare l’opera. ALLA FAZIOLI CONCERT HALL: Attesa per il Trio Cajkovskij T utto esaurito per il concerto del Trio Cajkovskij alla Fazioli Concert Hall di Sacile mercoledì 15 alle 20.45. Pavel Vernikov al violino, Anatole Liebermann al violoncello e Kostantin Bogino al pianoforte eseguiranno brani di Cajkovskij e di Šostakovicj. L’intesa che deriva dagli oltre vent’anni di attività nell’ambito di festival internazionali, rendono le interpretazioni del Trio uniche. Introdurrà, alle 20, Roberto Calabretto, che parlerà di “Echi occidentali e fascino del popolare nella musica russa”. (MPA) RASSEGNA ITINERANTE: Film sull’inutilità delle guerre “D alle guerre di liberazione alla liberazione delle guerre - Percorsi e testimonianze dai conflitti di ieri e di oggi” è il titolo di un ciclo di film sull’inutilità della guerra. Inizio proiezioni in tutte le sedi (Treviso, Montebelluna, Mogliano e Conegliano) alle 21. Nella città del Cima le proiezioni si terranno al cinema Meliès (ingresso 3 euro) mercoledì 22 febbraio “About Baghdad”; giovedì 2 marzo “Private”; giovedì 9 marzo “Benvenuti a Sarajevo”; giovedì 16 marzo “Garage Olimpo”. La giornata d’apertura, mercoledì 15 febbraio, al cinema Aurora di Treviso dopo la proiezione di “Partigiani” è previsto un dibattito con Umberto Lorenzoni (presidente provinciale Anpi), Agostino Pavan (Associazione volontari della libertà) ed Ernesto Brunetta (storico). e L’AZiON Nostri Libri GLI ESULI RACCONTATI DA CESCHIN SUL CORSERA H a destato perfino il prestigioso interesse del Corriere della Sera (con un articolo firmato da Sergio Luzzatto) la ricerca eseguita da Daniele Ceschin. Il trentacinquenne di Pieve di Soligo, ricercatore presso l’Università di Venezia, dove ha conse- guito il dottorato in Storia sociale europea dal medioevo all’età contemporanea, ha dato alle stampe per Laterza il volume “Gli esuli di Caporetto. I profughi in Italia durante la Grande Guerra”. Ceschin ha già dedicato sag- TERZO VOLUME DI ROBERTO GUERRA Repubblica di Venezia poi, era dedicata al controllo militare della via d’acqua, la difesa del suolo, la bonifica delle terre incolte, le difese fluviali e la creazione di canali navigabili. Queste condizioni crearono anche delle opportunità di progresso e di floridezza. La situazione cambiò radicalmente tra la fine del 1800 e i primi del 1900. Nuove strade carrozzabili e la creazione delle linee ferroviarie, mezzi nuovissimi di comunicazione rapidi, veloci e sicuri, portarono alla lenta ma definitiva morte dell’utilizzo delle vie d’acqua. Attualmente una riscoperta delle vie d’acqua è quanto mai auspicabile: il turismo diportistico e quello fluviale si configurano come fenomeni in costante crescita». Giacinto Bevilacqua La cosiddetta profondità degli scrittori non è altro, cinquanta volte su cento, che oscurità. Aristide Gabelli Viaggio storico lungo il corso della Livenza È appena uscito il terzo volume della monumentale ricerca dedicata al fiume Livenza dallo studioso e tipografo di San Stino di Livenza Roberto Guerra. Dopo “Il fiume Livenza e i suoi principali affluenti” e “Il fiume Livenza. Contributo alla salvaguardia del territorio”, Guerra ha dato alle stampe “Liquentia. Un fiume nella X Regio augustea Venetia et Histria”. Il fiume è stato citato più volte dagli autori greci e latini fin dal I secolo a. C., in modo significativo da Plinio e da Strabone. Celebre è la Tabula Peutingeriana, documento cartografico dipinto del IV secolo d.C., nella quale, sebbene con grossolana approssimazione, è de- scritto il corso della Livenza dalla sorgente alla foce. In quanto confine naturale il corso d’acqua venne adottato come antica linea di confine fra le diocesi di Ceneda e di Concordia. Risalgono al 794, ad esempio, i due placiti che stabiliscono i rispettivi confini territoriali alla destra e alla sinistra del fiume. Molto citato è il diploma dell’imperatore Berengario del 5 agosto 908 nel quale si cedeva a Ricpaldus, vescovo di Ceneda, il porto sulla Livenza detto di Settimo. Un cenno a parte meritano le vicende delle for- tificazioni comparse lungo la Livenza presso località oggi ricadenti in territorio diocesano: da nord a sud Caneva, Sacile, Topaligo, Cavolano, Brugnera e la già citata Portobuffolè. «La Livenza fin dall’antichità ha offerto la più semplice e naturale via di comunicazione per il collegamento e gli scambi fra le popolazioni rivierasche e quelle interne dell’area» ha spiegato Guerra. «Così sorsero i primi nuclei abitativi che con il tempo furono fortificati. Molta attenzione da parte dei vari Signori prima, della LA PLURIDECENNALE STORIA DEL CLUB ALPINO ODERZO poso. Nel 1985 il balzo: il sodalizio decide di affrontare l’acquisto di una sede propria, individuata nell’ex asilo. Lo stabile adattato a suon di lavori e di tante ore di volontariato, continua tuttora ad ospitare il Cai. Nel libro ampio spazio viene riservato ai rifugi: Bottari e Pramperet, al Coro Alpes, ai diversi gruppi: sci, speleologico, roccia, escursionistico, naturalistico, rifugi, alpinismo giovanile. Il tutto raccontato con un linguaggio semplice e schietto, venato qua e là di garbato humour, pro- C’ era una volta il Club Alpino di Oderzo. In un agile volume, ricco di tante belle foto, anche inedite e curiose, i soci del Cai opitergino hanno deciso di raccontare, con entusiasmo la storia, le curiosità, le tappe fondamentali dello sviluppo del sodalizio, i personaggi che l’hanno reso forte e la successiva formazione dei gruppi. Il volume è stato dato alle stampe in occasione del 25° anniversario di “promozione” dei Cai da sottosezione di Conegliano a sezione autonoma, avvenuta l’11 dicembre del 1985. In realtà tracce del Cai in Oderzo si ritrovano sin dal 1928. “Nel 1950 - si racconta nel volume - un gruppo di noi disse: ma perché non ci raduniamo tutti e fondiamo una sezione del Cai anche ad Oderzo, visto che alcuni sono già soci con Treviso e Conegliano?”. Nel libro si ripercorrono momenti salienti e personaggi che hanno segnato la storia dell’associazione. Ad iniziare dai presidenti: il primo fu Mariano Todesco; seguì Toni Segato negli anni Sessanta, vulcanico e imprevedibile, organizzatore ad oltranza, sempre entusiasta. Quindi Paolo Parpinelli, Gianni Gattel, Giancarlo Camilotto. Presidente attuale è Roberto Paneghel. Un capitolo è dedicato alla sede sociale. Fin dal 1985 una delle battaglie più grosse del Cai opitergino fu quella per il reperimento di una sede sociale. La prima sede ufficiale sono due stanzette in via Spinè; da qui il Cai è costretto ad andarsene quando vengono costruiti i nuovi condomini. Si trasferisce allora nella grande casa colonica di via Altinate, di proprietà della Casa di ri- ROBER TO GUERRA, Liquentia. Un fiume nella X Regio augustea Venetia et Histria, Tipolitografia Rubino 2005,38 euro. prio quel che ci vuole per conoscere meglio questi appassionati della montagna. Annalisa Fregonese RICETTARIO DI BULGARINI : Il quaderno speciale dei golosi N on vuole essere un libro, non vuole essere un ricettario con pretese di esaustività. L’ultima creatura del vittoriese editore Kellermann non vuol essere altro che quel che è: “Il quaderno dei peccati di gola”. Ossia una raccolta, che sembra scritta nel bel corsivo della nonna su un quaderno a righe vecchio stile, di picco- gi alla condizione dei civili durante la Prima guerra mondiale ed è attualmente impegnato in ricerche di approfondimento sugli internati politici (socialisti, cattolici, anarchici) in Italia nel 19151918. Ne “Gli esuli di Caporetto” documenta attraverso fonti inedite la fuga di seicentomila civili da Udine, Venezia e Treviso in seguito alla disfatta dell’ottobre 1917 e all’avanzata dell’esercito austroungarico fi- no alla linea naturale rappresentata dal fiume Piave. RICORDI SU SAN POLO Quella casa di Paolo Gardin... È fresco di stampa, per i tipi delle Grafiche De Bastiani di Godega Sant’Urbano, il nuovo libro di Paolo Gardin, nato nel 1937 a San Polo di Piave. Dopo gli studi universitari ha vissuto a Roma fino al 1991 quando è si è stabilito a Venezia per dirigere varie aziende e dove l’associazione Settenari gli ha conferito il riconoscimento di “Veneziano dell’anno 2002” per il lavoro compiuto nell’ambito di un programma di manutenzione urbana della città lagunare. Ha fondato nel 1999 la rivista “Insula Quaderni” che ha diretto fino al 2004. Nel 2003 è stato anche coordinatore generale della Biennale di Venezia e nello stesso anno ha pubblicato un primo libro autobiografico intitolato “Fuga dall’Est”. Le cronache e i ricordi personali raccontati dall’autore de “L’antica casa di fronte al castello” prendono spunto dai ritrovati versi di un prozio ottocentesco, Antonio Aliprandi, già sindaco di Conegliano e autore dell’opera sul Cima insieme a don Vincenzo Botteon, cresciuto anch’egli nell’antica casa natale con la facciata dipinta da affreschi del Cinquecento che la grande guerra ha fortunatamente risparmiato. La casa sorge di fronte al grande castello neo-gotico PapadopoliGiol che domina la piazza di San Polo di Piave, testimo- nianza dell’alternarsi delle dinastie economiche e dei cambiamenti sociali. Il desiderio di riscoprire le proprie origini e il ricordo di un’infanzia vissuta serenamente, malgrado la guerra, è il connubio tra pagine di sentimentalismo bucolico legato a momenti di una vita provinciale scandita dallo scorrere delle stagioni e pagine di più fredda ricostruzione storica, cronologica e genealogica, fra le quali ricordiamo le famiglie Aliprandi di San Polo di Piave e poi di Oderzo e Conegliano, Schileo di Ceneda, Gardin di Castello Roganzuolo, Celotti di San Fior e Cian di San Biagio di Callalta, e tante altre. È un connubio dominato dalla curiosità di riscoprire quelle radici che oggi la mobilità, la frenesia e la rapida trasformazione della società odierna tendono a farci ignorare, impedendoci così di comprendere meglio anche noi stessi. Il libro è arricchito da un apparato fotografico d’epoca e l’autore alla fine ha inserito alcune schede genealogiche delle varie famiglie per aiutare il lettore. “L’antica casa di fronte al castello” sarà prossimamente presentato a San Polo di Piave e a San Fior con la presenza dell’autore e degli studiosi che hanno dato un contributo storico alla sua ricerca. Vinicio Cesana le ricette di delizie da offrire a un’ospite o con cui viziarsi. Dallo zabajone alla ganache di cioccolato, dal salame di cioccolato bianco ai tar tufi al peperoncino e pistacchi, Francesca Bulgarini raccoglie e Roberto Da Re Giustiniani illustra una rassegna di dolci peccati, con una netta prevalenza di Sua Maestà il cioccolato, cui rende omaggio anche la tinta ...fondente della copertina. Il quader no dei peccati di gola, Kellermann editore, pagine 48, 6 euro. e L’AZiON SAN STINO DI LIVENZA Venerdì 10, alle 21 al teatro Pascutto, Moni Ovadia interpreta il monologo “La bottiglia vuota”. PORDENONE Venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 Carlo Giuffrè interpreta al teatro Verdi “Il medico dei pazzi”, di Eduardo Scarpetta. VITTORIO VENETO Giovedì 16, alle 20.45, debutta al teatro Lorenzo Da Ponte la rassegna “Quel mitico ’900” con “Un’indimenticabile serata”, interpretata da Piera degli Esposti. Ingresso da 8 a 18 euro. Teatro per bambini SAN FIOR Domenica 12, per la rassegna “Burattini e marionette”, la compagnia “La casa degli gnomi” calca il palco della sala polifunzionale con “Hansel e Gretel”. Ingresso gratuito. VITTORIO VENETO Sabato 11, alle 20.30, la rassegna “I borghi a teatro” propone alla centrale elettrica Nove di San Floriano lo spettacolo “Quando al paese mezogiorno sona”, con la Compagnia Vittoriese Teatro Veneto. Ingresso libero. TREVISO Domenica 12 febbraio, alle 16 al teatro Sant’Anna, la rassegna “Una fetta di teatro” propone “Alla tavola del cappellaio matto”. Ingresso 4 euro, ridotto 3,20 euro. PRATA DI PORDENONE Sabato 11, alle 20.45 al teatro Pileo, la compagnia “Punto e... a capo” di Pordenone rappresenta la commedia “Le donne d’intelletto” di Moliere. VITTORIO VENETO Venerdì 10, alle 20.45, approda in biblioteca civica “Bronte. Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato”, il film di Florestano Vancini per la rassegna “InVisibili 2006”. Ingresso 2 euro. CONEGLIANO Sabato 11, alle 21, Alessandro Fullin calca il teatro Accademia con “Gengis Khan ovvero il problema del tartaro”, nell’ambito della rassegna “Conegliano sotto le stelle del cabaret”. PIEVE DI SOLIGO Sabato 11, alle 21, è di scena al teatro Careni “Pensaci, Giacomino!” di Luigi Pirandello, con la Nuova Compagnia Teatrale. MOTTA DI LIVENZA Sabato 11 alle 20.30 e domenica 12 alle 15 in patronato Don Bosco si terrà uno spettacolo con la compagnia del patronato “Atori par scherso”. CONEGLIANO Sabato 11 alle 21 e domenica 12 alle 16 la compagnia Treviso Teatro presenta “La fortuna si diverte” all’auditorium Dina Orsi. PORDENONE Domenica 12, alle 16, “I Commedianti per scherzo” debuttano all’auditorium Concordia con la commedia in tre atti “Amor in paruca”, “La serva astuta” e “In pretura”. ODERZO Mercoledì 15 la Compagnia Italiana Operette presenta al teatro Cristallo “La vedova allegra” di Franz Lehàr, con Umberto Scida ed Elena D’Angelo. PIEVE DI SOLIGO Mercoledì 15, alle 20.45, la compagnia Botega calca il palco del teatro Careni con “Sircus”, diretto da Enzo Celli. Cineforum PIEVE DI SOLIGO Venerdì 10, alle 21, la rassegna “Altro cinema. La donna sullo schermo” proietta al cinema Careni il film di Jane Campion “Lezioni di piano”. Ingresso 4 euro. ODERZO Venerdì 10, alle 21, il circolo Pietro Dal Monaco proietta il film danese “Festen” di Thomas Vinterberg. CODOGNÈ Sabato 11, alle 20.30, le ex scuole Ancilotto ospitano la proiezione del film di Brad Silberling “Una serie di sfortunati eventi”, nell’ambito della rassegna “Cinema d’inverno”. ANZANO Martedì 14, alle 20.30, al circolo Arci è la volta di “Una vita difficile”, interpretato da Alberto Sordi e accompagnato a rigatoni al ragù, nell’ambito di “Arcinema, la commedia italiana a cena”, rassegna organizzata da Foodstock Entertainment e associazione culturale Radar. Ingresso 3 euro solo film, 6 euro film e pasta. ODERZO Martedì 14 e giovedì 16 alle 20 al Cristallo di Oderzo sarà proiettato “La rosa bianca”. Ingresso intero 4,5 euro, ridotto 3,5. CONEGLIANO Martedì 14, alle 20.45, la rassegna “No borders movies, quando il cinema va oltre i confini” propone a palazzo Sarcinelli il film di Becker “Good bye Lenin!”. Ingresso libero. Ecco i Califfo De Luxe E così anche per i Califfo De Luxe, l’ormai celebre “veneto ska cabernet orchestra” di Ceggia, è giunto il debutto discografico dopo quasi cinque anni di gavetta. Sono passati solo tre anni da quando, semisconosciuti, suonarono alla festa diocesana dei giovani a Motta di Livenza: oggi possono contare partecipazioni ad importanti rassegne musicali in Italia e all’estero. Hanno inoltre fatto da spalla a gruppi come Shandon, Meganoidi, Roy Paci e Aretuska, Bluebeaters. Il Comune di Ceggia martedì 7 ha concesso la sala comunale per presentare l’album, “Fino all’alba”, registrato dall’ex Pitura Freska Cristiano Verardo. Racconta Marco, il chitarrista: «Era presente parecchia stampa, e anche rappresentanti dei comuni di Torre di Mosto e San Donà di Piave. Abbiamo mostrato il nostro video con un videoproiettore; il sindaco non era proprio d’accordo ma poi ha capi- to il motivo del gesto: rifare in sala, attraverso le immagini, l’atmosfera che si crea durante le nostre esibizioni». Si tratta del video di “Baby baciami”, pezzo già inserito nel loro precedente demo che è stato re- O fflaga Disco Pax, Collettivo Neo Sensibilista Contrario Alla Democrazia Nei Sentimenti. Si tratta di nome e personalissima presentazione della band reggiana di Cavriago, che ha calcato il palco del New Age Club lo scorso venerdì 3 febbraio. Alluvionati di premi della critica a fine 2005 per il loro album d’esordio “Socialismo tascabile”, gli Offlaga Disco Pax sono Enrico Fontanelli (basso), Daniele Carretti (chitarra e basso) e Max Collini (voce e testi). Difficile inquadrarli in un genere preciso, a partire dal ruolo di Collini, non propriamente cantante, ma piuttosto voce narrante del gruppo. «Nasciamo all’inizio A pproda sul piccolo schermo Matrix Reloaded, con Keanu Reeves nei panni di Neo che deve sconfiggere il programma che ci tiene prigionieri (Italia 1, lunedì, 21). Julia Roberts è un’insegnante in un college femminile in Mona Lisa Smile di Mike Newell S empre nutrito il programma notturno. I non nottambuli possono usare i videoregistratori. Segnalo un fantascientifico Robert Altman del 1979, Quintet, con Paul Newman e Vittorio Gassman (Canale 5, sabato, 2.20), il thriller Il mistero dell’acqua di Kathryn Bigelow (Raiuno, sabato, del 2003 – spiega Max –. Daniele ed Enrico volevano lavorare con pezzi in italiano, così hanno deciso di usare i miei racconti». Questi sono in buona parte ambientati negli anni Ottanta e narrano un’adolescenza all’insegna della militanza politica nel Pci. Come vi spiegate l’ottimo riscontro di pubblico in una regione, il Veneto, politicamente così distante dalla vostra? «Perché siamo passati su Radio Deejay», rispondono ironici. Per poi spiegare che «in fondo è proprio nelle regioni in cui la sinistra è sempre stata relegata a margine, che questa si è radicata in modo più forte, seppur per una minoranza». Ginevra Lamberti TV (Raiuno, mercoledì, 21). Meritano di essere visti o rivisti la commedia molto cinica Non per soldi… ma per denaro di Billy Wilder con Jack Lemmon e Walter Matthau (La7, venerdì, 14.05) e il giallo Marlowe indaga con Robert Mitchum (La7, domenica, 18). 2.40), il thriller Angel Heart di Alan Parker con Robert De Niro, (Italia 1, sabato, 2.05), il dramma Another Country di Marek Kanievska con Rupert Everett e Colin Firth (La7, domenica, 0.50) e il biografico Un angelo alla mia tavola che rivelò il talento di Jane Campion (Raitre, venerdì, 1.25). R sci nordico si disputa di mattina, mentre le serate sono state lasciate alle esibizioni delle coppie (sabato, 19, lunedì 19 e 21) e dei pattinatori (martedì e giovedì 19). Martedì alle 12 c’è la discesa libera maschile e mercoledì quella femminile. Lo slalom per ora è parte della combinata. È meriggio prosegue con i documentari di Cose dell’altro Geo alle 17 e Geo & Geo alle 17.50. Anche Italia 1 dedica spazio ai più piccoli, ma alterna i cartoni a telefilm per i più grandi: dopo pranzo ci sono i cartoni Le avventure di Lupin III alle 13.40, Dragon Ball alle 14.05 e I Simpson alle 14.30. I vedì, 21), La squadra del Commissariato Sant’Andrea di Napoli che se la vede anche con la camorra (Raitre, mercoledì, 21). Per chi ama le indagini all’inglese il paragone è con L’ispettore Barnaby (La7, venerdì, 21.30), e il modello da superare rimane C.S.I. New York (Italia 1, giovedì, 21). aidue è la rete dedicata alla XX edizione delle Olimpiadi invernali di Torino. I notiziari “Tg Olimpico” seguono di regola il Tg2. Sono 185 i nostri atleti che si cimentano nelle varie specialità. Nella prima settimana i piatti forti saranno lo sci di fondo e il pattinaggio artistico. Lo sempre Raitre la rete che dedica costantemente una parte della propria programmazione solo ai ragazzi. Ogni giorno si incomincia alle 15.10 con i cartoni di Freddi seguiti da un telefilm della serie Geni per caso alle 15.45, dal GT Ragazzi alle 16.15, e dalla Melevisione alle 16.25. Il pondagano tutti nei telefilm italiani: la polizia del reparto indagini scientifiche speciali in R.I.S. - Delitti imperfetti con Lorenzo Flaherty in “Ossessione” e “La mano del diavolo” (Canale 5, lunedì, 21), il parroco Don Matteo in “Legittima difesa” e “La forza del sorriso” (Raiuno, gio- SU RPC IL CARDINAL TONINI I mixato; il video è incluso nel cd. Venerdì 10 al New Age di Roncade ci sarà il debutto dal vivo del nuovo disco, che si potrà trovare ben presto nei negozi specializzati. Andrea Pizzinat GLI OFFLAGA DISCO PAX A RONCADE SCELTI PER VOI da GdR FILM SACILE Venerdì 10, alle 21, è di scena al teatro Zancanaro “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesserling. NOTTE Teatro OLIMPIADI T eatro RAGAZZI inema & TELEFILM C IL LANCIO DELL’ALBUM “FINO ALL’ALBA” AVVIENE VENERDÌ SERA AL NEW AGE l cardinale Ersilio Tonini sarà ospite della rubrica “Settimana Rpc” di Francesco Dal Mas e Giulia Riva, in onda sabato alle 10.30 e domenica alle 9.30 a Radio Palazzo Carli. Tonini, insieme a Matteo Colaninno, e ad altri industriali, inter verrà sui temi dell’etica in azienda. VARIETÀ? Mediaset alla riscossa grazie ai reality show. Si distinguono Zelig Circus e Gialappa’s G li ultimi mesi del 2005 hanno visto una netta prevalenza di ascolti per la Rai, ma il nuovo anno vede una rimonta di Mediaset grazie ad alcuni ritorni. Su Canale 5, intanto, sono ritornati i reality show, “Grande Fratello” con il gruppo di giovani che chiacchierano dalla mattina a notte fonda nella casa di Cinecittà, pungolati nella serata del giovedì da Alessia Marcuzzi, mentre zia Barbara D’Urso quest’anno è andata alla “Fattoria”, che ha mandato in Marocco una schiera di ex famosi. Ci sono anche gli “Amici” di Maria De Filippi. Per fortuna a dare le istruzioni per l’uso ci pensa la Gialappa’s su Italia 1 con “Mai dire G” domenica sera alle 19 e “Mai dire Grande Fratello e figli” il lunedì alle 23.40. Poi è tornato “Zelig Circus”, uno dei pochi varietà veramente divertenti e il suo segreto sta tutto nella breve durata dei vari numeri, anche se l’attore non vi piace il suo sketch dura poco, poi si cambia. Siamo mille miglia lontano dai tradizionali varietà del sabato sera che devono far fruttare i soldi investiti negli ospiti e li tengono per mezze ore per lo più impegnati in interminabili chiacchiere con i presentatori. dai Nostri Paesi Vittorio V. “SU DROGA, ALCOL E CRIMINALITÀ, A VITTORIO DATI CONFORTANTI CHE SPERIAMO DI MANTENERE” Sicurezza, Saltini soddisfatta I vittoriesi e la sicurezza: dai comportamenti sulla strada sono stati resi noti i dati sulle sanzioni amministrative del 2005- a quelli nella vita quotidiana -.con Flaming e Taverna che continuano a generare discussioni. Ne parliamo con l’assessore di reparto, Barbara Saltini. Assessore Saltini, leggendo i dati riportati, sorge una domanda: i vittoriesi sono diventati più indisciplinati o l’azione repressiva è maggiore? «Non sono diventati più indisciplinati. Né siamo più repressivi. Nelle casse comunali non sono arrivati più soldi perché sguinzagliamo i vigili tutti i giorni a tutte le ore per beccare chi sfora di dieci minuti il limite massimo del disco orario o del parchimetro. Ma semplicemente perché la Polizia Locale ha adottato altre strategie». Quali? «Ce ne possiamo rendere conto guardando alla tipologia delle sanzioni. Meno multe per divieto di sosta (anche se il monitoraggio per le zone sensibili e la sosta sui marciapiedi rimane intenso) e più per la sicurezza. Che significa meno sconti per i limiti di velocità, dove ormai il 90 per cento di rilevazione è fatto con telelaser e pattuglia. E pugno di ferro per il mancato uso di cinture e passaggio con il rosso ai semafori, dove a rotazione è operativa una macchinetta per cinque posta- Le infrazioni al codice della strada riscontrate nel 2005 A umentano nel 2005 le sanzioni amministrative del codice della strada. In totale 5.201 contro le 5.030 del 2004 che permetteranno al comune di incassare 380 mila euro. Raddoppiate pure le sanzioni non relative alla condotta stradale: 46 nel 2004 contro le 93 dell’anno scorso. Più che triplicato il loro importo: da 1.586 a 5.372 euro. Tra le infrazioni più rilevanti il passaggio con la zioni» Però sono stati rilevati anche più incidenti rispetto all’anno scorso. Questo significa che il Piano del Traffico non funziona come dovrebbe? «No, al contrario.Il Put ha portato una diminuzione degli incidenti. Che ne siano stati rilevati di più è perché in molti casi siamo stati chiamati dalle forze dell’ordine a dare rinforzo. Se guardiamo al numero totale degli incidenti possiamo notare che sono diminuiti». Parliamo di sicurezza. Su che fronti si muove l’amministrazione? «Attivando controlli puntuali sulla microcriminalità che in questi anni è stata acuita dalla presenza di immigrati. Dove c’è immigrazione c’è anche il fenomeno collaterale di piccoli o grandi rea- luce rossa ai semafori con 531 infrazioni accertate l’anno scorso. Per non parlare del superamento del limite di velocità tra i 10 e i 40 Km /h (3259 pari al 6,25 %). Segue il mancato uso di cinture al conducente (79 casi pari al 1,52 per cento). E aumentano pure gli incidenti. 96 rilevati contro gli 83 del 94. Dei 96 quasi il 20 cento sono opera di extracomunitari. Trenta le patenti ritirate ti e di disturbo all’ordine pubblico». Vittorio è il quarto comune della provincia per numero di abitanti e il secondo per estensione geografica. Nonostante questo, riusciamo a contenere la criminalità generale. Speriamo di mantenerci su questa posizione». Però i dati resi noti dai carabinieri parlano di un notevole aumento del sequestro di droga. E un allarme tra i giovani. «Non abbiamo riscontrato una diffusione allarmante fra i giovani. La droga e il consumo di alcol sono triste realtà anche da noi, anche se non evidente come in altri comuni. L’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine e piani strategici mirati hanno fatto aumentare i sequestri di sostanze stupefacenti rispetto alla normale routine di con- trollo ordinario.La città ha un valore di sicurezza molto elevato. Vittorio Veneto è al 2,5 per cento della totalità dei crimini commessi nella provincia contro il 3,7 per cento della popolazione che rappresentiamo. È un dato confortante rispetto a quello sconfortante generale». Di concreto cosa fa l’amministrazione per la sicurezza dei cittadini?«Sarà riproposto il “Progetto Sicurezza”. Ha un costo di 160 mila euro e fruisce di un finanziamento regionale per il 50 per cento. Partirà a marzo e durerà un anno. É un progetto a 360 gradi e si avvarrà di più moduli. Sarà rivolto ad anziani, giovani con corsi nelle scuole e partecipazione attiva. Conterà un progetto operativo di pattugliamenti notturni. Sarà potenziato il controllo tramite videosorveglianza su siti sensibili del comune e un quello da parte di un istituto di vigilanza sulle attività commerciali che lo richiedano, grazie alla collaborazione con l’Ascom. In più ci sarà l’istituzione di un numero verde in via sperimentale che garantirà l’anonimato e che ci permetterà di venire a conoscenza di particolari situazioni di disagio o pericolosità suggerite dai cittadini.» L’applicazione delle telecamere a che risultati ha portato? «È andata molte bene. Siamo potuti intervenire in tempo reale. La videocamera registra per 92 ore. Se dovessero essere commessi frontolo per una escursione tra i vigneti del Marzemino. Si conclude oggi alla Galleria La Torre di via Virgilio la mostra di Alessandro Verdi. VENERDÌ 10 Alle 18.30 presso la biblioteca il Circolo vittoriese di ricerche storiche organizza la conferenza con proiezione di Giovanni Tomasi “1921- L’esodo ignorato”. Alle 20.30 al monastero cistercense di San Giacomo incontro di preghiera per famiglie in difficoltà. Alle 20.30 in seminario “Scuola di preghiera per i giovani”. Alle 20.30 alla biblioteca civica per la rassegna cinematografica Invisibili 2006 proiezione di “Bronte - cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno mai raccontato”. Per i “Venerdì sera con tutta un’altra musica”, alle 21.30 al bar Duomo concerto rock progressivo con i Vanilla Sky. Info: 347 2281692 SABATO 11 Giornata del malato. Alle 15 nella Cattedrale di Ceneda celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Giuseppe. Al termine la processione “aux flambeaux”. Alle 20.30 alla centrale idroelettrica di Nove, per la rassegna di teatro amatoriale “I borghi a teatro” la Compagnia vittoriese del teatro veneto propone Quando al paese mezogiorno sona.Ingresso libero DOMENICA 12 Alle 9.30 in piazza del Popolo parte la 5° Maratonina Vittoria Alata. Vedi pagina Sport.. Per il ciclo di passeggiate con il professor Guido Tonon Anziani al passo con tempi, ritrovo alle 14.30 in piazza a Re- LUNEDÌ 13 Alle 20.45 al teatro Da Ponte in occasione del 250° della nascita di Mozart concerto dei “Solisti in villa”. Con la partecipazione di Francesco Manara, GIOVEDÌ 16 Alle 20.45 al teatro Da Ponte per la rassegna Quel mitico ’900” va in scena “Un’indimenticabile serata” da Achille Campanile, con Piera degli Espositi, Stefano Galante. Regia di Antonio Calenda. FARMACIA DI TURNO: Farmacia comunale N° 2, piazza Fiume, San Giacomo telefono 0438 - 500351 atti vandalici o altri problemi siamo in grado di risalire all’autore. A breve saranno installate altre quattro telecamere fisse in altre zone critiche della città. Saranno piazza Medaglie d’Oro, Piazzale XXII Novembre, la rotatoria di via Celante. Sul quarto sito dobbiamo ancora decidere». C’è un quartiere che la preoccupa di più? «Non ci sono picchi fra un quartiere e l’altro. Quello che potrebbe preoccuparmi di più è il quartiere della Val Lapisina. È popolato da anziani. Convivono con extracomunitari. E dista 10 km dal centro città». Veniamo al caso Flaming… Scoppierà di nuovo la polemica? «Mi auguro che nessuno lo faccia più scoppiare. L’augurio è che un po’ tutti ritornino al buon senso. Il 14 febbraio sarò con il sindaco in udienza dal Gip (vedi altro articolo). Vediamo come L’assessore alla sicurezza Barbara Saltini andrà. Io dico che il problema è stato arginato in modo notevole con la chiusura anticipata. Non può un’ amministrazione comunale fungere da mamma o papà . Non si può tollerare che venga istituito un comitato delle mamme a favore di un’apertura di un locale pubblico fino alle 2 perché a qualcuno fa comodo che i figli alzino il gomito sotto casa piuttosto che altrove. Un genitore deve sapere cosa fa o dov’è suo figlio. E non pretendere che siano le Istituzioni a farlo». Francesca Gallo “A marzo partirà il nuovo Progetto Sicurezza” E I DISAGI CONTINUANO Flaming e Taverna, giunta a processo S cottà e Saltini davanti al giudice, i responsabili di Flaming e Taverna condannati a 2.025 euro di ammenda. Martedì 14 febbraio il sindaco e l’assessore all’ordine pubblico saranno di fronte al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Treviso. Sono indagati di omissione di atti d’ufficio, cioè di non aver fatto quanto in loro potere per tutelare i loro concittadini dal danno prodotto da avventori che schiamazzano, che urinano, che vomitano nelle vicinanze dei due bar. Risale invece a ottobre la condanna emessa dal gip Gianluigi Zulian nei confronti degli esercenti di Flaming e Taverna: 2025 euro di ammenda perché giudicati colpevoli non solo di aver disturbato la quiete pubblica ma anche di aver dato alcolici a persone palesemente ubriache. I quattro hanno presentato opposizione e torneranno quindi in tribunale. Restano invece, almeno in parte, a piede libero, i principali responsabili: i clienti sregolati. Senza di loro, anche le (eventuali) omissioni di Scottà e Saltini e le (eventuali) somministrazioni illegali di alcolici dei gestori di Flaming e Taverna sarebbero rimaste prive di conseguenze. A piede libero, e senza aver imparato la lezione. Tanto è vero che anche due fine settimane fa i Carabinieri sono stati chiamati dai residenti dei dintorni ad intervenire. E tanto è vero che Nicola Todeschini, avvocato di circa duecento residenti, ha scritto un email a Scottà sostenendo, a suon di 40 eloquentissime foto( ne vedete una), che i disagi continuano. Incolpando il sindaco di carente gestione dell’ordine pubblico. Chiedendo ulteriori limitazioni all’orario di chiusura ( bagno di sangue per i portafogli dei gestori), divieto di parcheggio nel cortile per i non residenti, più vigilanza. Tommaso Bisagno 22 Domenica 12 febbraio 2006 L’ORGOGLIO DI MONSIGNOR MAGAGNIN Cerficazione Iso 9001 per il Collegio Dante O biettivo raggiunto. Il collegio vescovile “Dante Alighieri” di Vittorio Veneto è il primo istituto scolastico cattolico del Veneto ad aver conseguito la prestigiosa certificazione Uni en iso 9001:2000. Per il “Dante”, comprendente la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado, l’istituto tecnico commerciale e l’istituto tecnico per geometri per un totale di circa 320 studenti, dopo l’ottenimento della medaglia d’oro e del diploma di prima classe del presidente della Repubblica per meriti scolastici, è il secondo grande riconoscimento nel giro di un mese. Qualche ragione per gioire, insomma, ce l’ha monsignor Massimo Magagnin, direttore e dirigente scolastico del collegio Dante da oltre 18 anni, unitamente a tutto il e L’AZiON Vittorio Veneto corpo docente e in modo particolare i professori Pasquale Tonon e Michele Marcon che del progetto sono stati i primi coordinatori. «L’obiettivo della nostra scuola - spiega mons. Magagnin- è di continuare ad essere un punto di riferimento delle famiglie del territorio e di soddisfare pienamente le esigenze e le aspettative di studenti, genitori, docenti e di tutte le figure professionali presenti in istituto. È per questi motivi che abbiamo lavorato intelligentemente per tre anni per raggiungere la certificazione di qualità che ci permetterà di ribadire i nostri temi educativi attuando dei sistemi migliorativi affinché la scuola si adatti efficacemente alle richieste didattico - educative della società attuale». In cosa consiste la certificazione di qualità? «Innanzitutto il rispetto di regole definite per il miglioramento continuo attraverso il raggiungimento di obiettivi prefissati, quali la realizzazione e il mantenimento di un sistema di gestione della qualità coeren- MA IL PROCURATORE ANNUNCIA: RICORREREMO Palestra vicino al monastero, la Regione è d’accordo U n (grosso) punto per l’amministrazione Scottà e per il suo progetto di palestra vicino al monastero, a San Giacomo. Aumentano le possibilità che in un tempo ragionevole San Giacomo possa dotarsi di una sua struttura sportiva coperta, e che questa venga realizzata nella sede che l’amministrazione, scegliendo tra varie possibilità, ha designato. Nella seduta del 31 gennaio, infatti, con delibera n° 184, la giunta regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la variante al piano regolatore generale del comune di Vittorio Veneto relativa al terreno tra via Monte Piana ed il monastero. Ha invece fatto proprie le ragioni del comitato tecnico, che lo scorso 9 novembre aveva espresso, in base a complesse motivazioni giuridiche che vi e ci risparmiamo, il proprio parere così: “l’eventuale presenza di vincoli non preclude l’approvazione della variante”. Tanto il procuratore generale del Monastero Alberico Sonego quanto il comitato di cittadini capeggiato da Luigi Villanova, nelle osservazioni alla variante depositate in regione, avevano invece sostenuto che c’erano motivi tecnici che dovevano far dire no alla variante, e che inoltre la sua approvazione avrebbe compromesso sia la conservazione che la valorizzazione del monastero. Sia da un punto di vista artistico (per le due pregiate barchesse) che da quello religioso, perché za di accordi informali presi con la badessa del monastero, e che sussistono tutte le condizioni per una pacifica convivenza tra suore e palestra. Accordi invece smentiti da Sonego. Cosa succederà ora? Il sindaco Giancarlo Scottà Il procuratore generale del monastero di San Giacomo Alberico Sonego lederebbe il silenzio e l’isolamento di cui si nutre la vita claustrale, e ostacolerebbe i non remoti propositi di ampliamento del complesso intitolato ai santi Gervasio e Protasio. si delle suore, se ne dedurrebbe, a rigor di logica, che il voto della commissione regionale contrario a quanto Sonego auspicava è una brutta notizia per le suore sangiacomesi. Non così ovviamente la pensano i sostenitori del progetto palestra; il sindaco anzi ribadisce l’esisten- È una brutta notizia per le suore? Dato che il procuratore, a rigor di legge, è il rappresentante degli interes- Dopo il sì giunto dalla Regione, quali saranno i passi successivi? Da parte della giunta, la presentazione del progetto (approvato a Venezia) alla Sovrintendenza. Progetto di cui entrerebbe a far parte anche una nuova sede per la scuola elementare Sauro. Il vecchio ha infatti i suoi annetti e le sue carenze- non c’è palestra, anzitutto. Da parte del procuratore del Monastero, Alberico Sonego, dopo il fallimento dell’ultima ipotesi LIBRO DEL PROF VITTORIESE In forma per lo sci con Paolo Artico N on c’è solo calcio tra le competenze di Paolo Artico, vittoriese purosangue, preparatore atletico delle squadre dell’allenatore di Sarmede Gianni De Biasi, e attualmente quindi con lui ad inseguire la serie A con il Torino. Non c’è solo il calcio: del resto Artico è anche tecnico specialista di atletica leggera e consulente di comitati regionali dediti agli sport invernali. Non c’è solo il calcio e lo dimostra il suo ultimo libro “Nuove strategie per una moderna preparazione nello sci alpino”. Un manuale in tre parti, edito da Calzetti e Mariucci e in vendita a 18 euro, in cui Artico fornisce indicazioni a tutti i livelli: dalla ginnastica presciistica, alla promozione dello sci nelle scuole, all’ ipotesi di protocollo organizzativo per Federazioni, Comitati e Scuole Sci finalizzato ai migliori risultati agonistici. Come quelli ottenuti da Al- Paolo Artico berto Tomba e Gustav Thoeni, che - poche parole ciascuno- assieme al tecnico Giorgio D’Urbano firmano la prefazione ad Artico. Il preparatore vittoriese, a lungo professore di educazione fisica al collegio Dante, proprio qui verrà a presentare la sua creatura venerdì 17 alle 21. te con i requisiti della norma de Ministero dell’istruzione, l’organizzazione e il coordinamento dei processi di servizio didattico secondo una pianificazione temporale che monitori periodicamente i risultati, la misurazione del grado di applicazione del sistema di gestione per la qualità, il coordinamento degli interventi di valutazione delle attività didatIl rettore del Colegio Dante mons. Massimo tiche e disciplinari per Magagnin definire gli standard d’istituto e predisporre con organicità piani di in- tutti coloro che svolgono tervento a riduzione degli un qualsiasi compito alinsuccessi scolastici. Tutto l’interno dell’istituto». Giacinto Bevilacqua ciò con la collaborazione di e varianti sconfina talora nell’avversità personale. Scottà e Sonego si parlano solo a mezzo stampa, e quasi mai in tono conciliante. Da parLa cappella funeraria del monastero cistercense te di Sonego tuttavia di accordo, si preannuncia era stata anche presentata una guerra giuridica senza una proposta di scambio di quartiere. «È meglio che terreni monastero-comupensino a fare la palestra ne che a suo dire avrebbe da un’altra parte, se pro- permesso la coesistenza di prio vogliono completarla», dice rivolto alla giunta Scottà. E preannuncia ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro la variante e, se sarà necessario, anche al Consiglio di Stato, il successivo e ultimo grado di giudizio. O in alternativa sceglierà il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Quando cadrà il muro di San Giacomo? Approvata la variante al prg relativa al progetto caro al sindaco Scottà Il “muro di San Giacomo” che oppone le due parti in causa appare sempre più alto. La disputa nel merito urbanistico di prg monastero e palestra. Questa proposta però è stata respinta dal comune che la giudica impraticabile. Tommaso Bisagno La serata s’intitolerà “La preparazione atletica nello sci alpino: esperienze in palestra, a scuola, nell’agonismo”. Interverranno, oltre al sindaco di Vittorio Veneto Scottà ed ai suoi assessori Faraon e Caldart, alcuni tecnici del settore che punteggeranno il dibattito: il presidente del comitato veneto della Fisi Roberto Bortoluzzi, il responsabile dell’ufficio educazione fisica della Provincia di Treviso Giandomenico Probati, il direttore tecnico della palestra vittoriese Bobadilla Renzo Turbian, l’allenatore dello Sci Club Nottoli Vittorio Veneto Carlo Ceccato. Moderatore della serata il professore di educazione fisica dell’Itis Roberto Toffol. (TB) L’addio al calzolaio Giovanni Peccolo S i sono svolti martedì pomeriggio nel Duomo di Santa Maria Nova i funerali di Giovanni Peccolo, 88 anni, il calzolaio di Serravalle, che per decenni ha lavorato nella sua bottega prima in piazza Flaminio e poi in via Martiri, dove è stato prima affiancato e poi sostituito dal figlio Damiano e negli ultimi tempi anche dal nipote Simone. Lascia, oltre a Damiano, la moglie Caterina e le figlie Maria Pia e Carla. e L’AZiON eneto Vittoriese / Vittorio V COLLE UMBERTO / Il 2 aprile inaugurazione dei lavori Casa della Dottrina rimessa a nuovo P er i suoi cinquant’anni di vita la Casa della Dottrina di Colle Umberto si rifà il look e cambia nome. Risale infatti al 1955 la costruzione e l’inaugurazione dell’edificio voluto dalla comunità cristiana per ospitare le attività pastorali e ricreative della parrocchia. Proprio in concomitanza con questo significativo anniversario, l’oratorio è stato oggetto di molteplici interventi di sistemazione e ristrutturazione, recentemente conclusisi. «I consigli parrocchiali, economico e pastorale, – afferma il parroco don Angelo Granziera –, insieme a noi sacerdoti, hanno avvertito la necessità di provvedere al restauro della Casa della Dottrina, urgenza peraltro avvertita da tutte quelle persone che la frequentano. Questo edificio è un bene certamente prezioso da conservare e per questo era urgente renderlo oggi più confortevole per rispondere adeguatamente alle molteplici attività e al rispetto delle normative vigenti per l’uso pubblico. Dal tempo della sua inaugurazione nel 1955 tutto era rimasto uguale». centro propulsore di attività culturali e ricreative, nonché di servizio, come vocazione alla carità e al volontariato». Nuovo nome per l’oratorio La Casa della Dottina a Colle Umberto Per una spesa complessiva di 100 mila euro si è così provveduto a sostituire i serramenti, rifare il tetto, adeguare gli impianti di riscaldamento ed elettrico, mettere in opera la controsoffittatura al fine di insonorizzare gli ambienti, sostituire la parete divisoria della grande sala al piano terra, ridipingere tutti i locali interni e le pareti esterne, adeguare l’edificio alle norme di sicurezza. In tutti questi anni la Casa della Dottrina ha accolto le attività parrocchiali quali catechismo, incontri di Azione cattolica, pesche di beneficenza, riunioni e conferenze. Per diverso tempo è stata usata anche come sede provvisoria del- Un concorso aperto ai giovani per dare un nuovo nome all’edificio Ponte della Muda, sagra e carnevale on l’apertura presso le ex scuole elementari del chiosco enogastronomico alle 18 e la gara di briscola alle 20.30 prendono il via sabato 11 a Ponte della Muda i festeggiamenti 2006 per il patrono San Valentino organizzati dalla Pro Ponte presieduta da Giacomo Ardengo. Festeg- compito educativo proprio della parrocchia, in collaborazione stretta con le famiglie; il suo specifico è quello di evangelizzare, educare all’originalità cristiana particolarmente i ragazzi e i giovani con la vita di gruppo. È inoltre luogo di formazione alla fede e lendario richiede, si mescolano col carnevale. Ecco allora domenica 12 alle 14.30 la grande sfilata di carri mascherati con la banda e le majorettes di Prata, mentre domenica 19 alle 14.30 ci sarà la quinta edizione dello spetgiamenti che, come ca- tacolo “Mascherine a carnevale” con saltimbanchi, mangiafuoco e prestigiatori. Martedì 14, ricorrenza liturgica di San Valentino, alle 10.30 si celebra la messa nella chiesa di I volontari della Pro Ponte, con sulla destra il presidente Ardengo Ponte. Sabato 18 alle 20.30 in chiesa a Ponte concerto con la corale Santo Stefano di Pinidello, il coro Primo Vere di Rorai Piccolo (Pn) e la corale San Salvatore di Susegana. Tutto il ricavato verrà devoluto a favore dei bambini disabili accolti all’Hogar del niño minusvalido gestito dal missionario vittoriese padre Gianluigi Lazzaro in Guatemala. Per tutte le notizie è possibile anche consultare l’aggiornatissimo sito ufficiale della parrocchia: http://web.tiscali.it/PonteDellaMuda curato da IN FESTA PER S.VALENTINO C la scuola media statale. «L’oratorio – continua don Angelo – assume il Una volta conclusi i lavori il Consiglio pastorale ha ritenuto opportuno lanciare un concorso per trovare una nuova denominazione all’oratorio. All’iniziativa possono prendere parte i gruppi Acr e del catechismo con proposte collettive, e singolarmente i giovani dai 15 ai 30 anni. Oltre al nome scelto deve essere indicata la motivazione. Un’apposita commissione esaminatrice, formata da rappresentanti dei catechisti, dell’Acr, dell’Acg, del settore adulti e dal presidente dell’Ac parrocchiale, sceglierà tra i nomi pervenuti una terna da sottoporre all’esame del Consiglio pastorale parrocchiale che avrà l’ultima parola. La festa per l’inaugurazione dei restauri e per il “battesimo” con la nuova denominazione avrà luogo il 2 aprile, con la partecipazione del vescovo Giuseppe. Gerda De Nardi Domenica 12 febbraio 2006 A dottate un bambino a distanza. L’appello viene dalle suore della scuola materna San Pio X di Sant’Andrea a Vittorio. Il progetto è partito l’anno scorso dopo la visita a una delle missioni dell’Ordine del Sacro Costato presente in Ecuador. L’appello non è caduto nel vuoto e ha dato i suoi frutti. «Un buon numero di genitori della nostra scuola materna ha già adottato un bambino ecuadoriano – fa sapere la responsabile della scuola suor Giampaola Monaco –. E in questi giorni sono arrivate adesioni di altre persone». Da pochi mesi è rientrata dall’Ecuador anche suor Cosima Pichierri che racconta: «Ho 23 visitato i bambini che vengono istruiti nella scuola della nostra missione. Sono stata nei villaggi e devo dire che sono rimasta impressionata. C’è una povertà che traspare in tutto. I bambini sono orfani, abbandonati in strada, malati, denutriti. L’adozione a distanza è l’unico mezzo che può salvarli, dargli un istruzione, un lavoro e una vita dignitosa. Sono un’infinità i bambini in Ecuador che aspettano con fiducia un’adozione. Diamogli un’opportunità e un po’ di futuro». Avviare un’adozione a distanza non è complicato. Basta contattare le suore della scuola materna San Pio X di Sant’Andrea. Francesca Gallo S.ANDREA “Adottate un bambino in Ecuador!” CANSIGLIO: “Malgabianca” di sci di fondo S i svolge domenica 12 in Cansiglio la quattordicesima edizione della Malgabianca. La kermesse di sci di fondo ha due facce: la competitiva Fisi, che parte alle 9 da Le Rotte con percorso di 15 km, e la non competitiva aperta a tutti, lunga uguale, con partenza un’ora dopo dalla stessa sede.Ci si può iscrivere fino alle 19 di sabato 11 da Sport 2000 a Vittorio Due a Vittorio Veneto, oppure il giorno stesso, con sovrapprezzo. Per dettagli, e per iscrizioni a distanza, chiamare 0438-550689. COLLE: Ulderico Bernardi riflette su “La comunità e i luoghi” G iovedì 16 febbraio, alle 20.30 al centro sociale di via Capitanio, si terrà l’incontro “La comunità e i suoi luoghi”, con il sociologo Ulderico Bernardi. Interventi di Giustino Cherubin, Giuseppe Donadel, Gino Savioli. Moderatore Roberto Zava. Organizza l’associazione collumbertese Vivere i colli. 24 Domenica 12 febbraio 2006 e L’AZiON Bellunese / Vallata RINNOVATO PRESIDENTE E CONSIGLIO COLMAGGIORE: RECUPERATA Carve Viva, potente macchina organizzativa E ra la fine del 2001 quando a Carve chiudeva l’unico bar rimasto in servizio nel paese, l’osteria da Bortolo. Fu per il successivo interessamento dell’allora capo frazione Ivano Da Canal, che iniziò una trattativa con l’Amministrazione comunale e con i proprietari del locale per far sì che la frazione potesse avere un punto di ritrovo e aggregazione, necessità sentita da gran parte dei frazionisti. Dopo breve tempo, grazie alla disponibilità dei proprietari dell’ex osteria, nacque l’associazione “Car ve Viva”. L’associazione, che ha come obiettivo quello di dar vita alla frazione, ha rinnovato nei giorni scorsi il proprio consiglio. Nuovo presidente è Alberto Feltrin e i membri del direttivo sono: Angelo Isotton, Ovidio Da Canal, Cesare Feltrin, Ado Comiotto, Ennio Comel, Ivano Da Canal, Alessandro Da Canal, Vincenzo Feltrin, Remo Comiotto e Luca Conti. Molte sono le iniziative promosse da Carve Viva in questo arco di tempo. Si è iniziato con una mostra di artigianato locale che, su richiesta del comitato “Mele a Mel”, viene da tre anni proposta all’interno della importante manifestazione zumellese. Carve Viva ha poi riproposto un’antica tradizione; quella di “far su el porzèl”, documentando le varie fasi della lavorazione del maiale con video e foto. È stata inoltre organizzata la tradizionale “gara de la soprèsa”, dove concorrono numerosi paesani con i loro migliori insaccati. Una FOLLINA: Finanziamento per sistemare la strada di Sach L’ amministrazione comunale di Follina e la Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane hanno stanziato 12 mila euro per la manutenzione straordinaria di alcuni particolare attenzione è stata rivolta anche agli anziani con l’organizzazione del pranzo con “i doveni de na olta”. Nella scorsa estate è stata organizzata la prima edizione del concorso canoro “Castrocarve”. Sono state promosse anche una gita a Roma e suggestive escursioni nei dintorni di Carve; a malga Salvedela, in Campagnola e il giro delle Porebbe. Nella sede sono stati organizzati, inoltre: una serata con le fotografie di montagna di Remo un corso di costruzione di cesti in vimini, un corso di bonsai e uno di decoupage. Sergio Cugnach tratti della strada di Sach, che parte dalla frazione di Valmareno e arriva fino al Pian delle Mule congiungendosi ad una mulattiera che porta a Praderadego. UNA VECCHIA FONTANA U na vecchia fontana che viene recuperata è un pezzo di storia locale salvata. Mossi da questa convinzione i componenti del Comitato Va’ dee Femene hanno preso a cuore il recupero della fontana di Colmaggiore. Dal dicembre 2003 hanno dedicato molte domeniche mattina al recupero del manufatto, terminando il lavoro all’incirca due mesi fa. Il materiale utilizzato proviene dalla zona. Completano l’opera un bel ciottolato e una piera del larin che funge da panchina. Il Comitato Va’ dee Femene, nato per recuperare MIANE: Concerto di flauti ed estrazione lotteria P er motivi di forza maggiore è stata rinviata a questa domenica, 12 febbraio, l’estrazio- ne della lotteria di Miane inizialmente programmata per lo scorso 29 gennaio. L’estrazione ha luo- TARZO: Compie 100 anni e quattro giorni dopo muore e attrezzare un’area verde lungo il lago di Santa Maria, ha già in programma di continuare sulla strada intrapresa recuperando altre due fontane a Colmaggiore di Sopra. Chi vuol conoscere programmi e attività del Comitato può consultare il sito www.vadeefemene.tk. go alle 15.30 nel centro polifunzionale della Pro loco e verrà preceduta da un concerto del gruppo strumentale di flauto dolce della scuola media di Miane (alle 14.30). FARRÒ: NOZZE D’ORO L unedì 6 febbraio è mancata Graziosa Frare vedova Bernardi. Qualche giorno prima, il 2 febbraio, aveva festeggiato i 100 anni. Graziosa era nata nel 1906 a Revine, nel ’29 si era trasferita a Trieste col marito, rimasta vedova rientrò nel ’73 a Tarzo. Da 15 anni era ospite della casa di riposo Villa Bianca. Aveva una figlia e diversi nipoti. Aldo Boschetto e Maria Stella sposati il 31 dicembre 1955 D omenica 12 febbraio Aldo Boschetto e Maria Stella festeggeranno il loro 50º anniversario di matrimonio con una Messa celebrata nella chiesa di Farrò. Saranno circondati dall’affetto dei loro amatissimi nipoti Matteo, Martina ed Eleonora, dei figli, genero, nuora e dei tanti amici. e L’AZiON Quartier del Piave IMPIANTO A BIOMASSE,DISCUSSIONE APERTA Per il consenso serve chiarezza C hi non conosce la storia recente del Quartier del Piave forse fa difficoltà a capire le perplessità sollevate intorno all’idea dell’Ascopiave di realizzare un impianto a biomassa nella zona. Pochi anni fa due Comuni dell’area, Farra e Sernaglia, vissero confronti molto aspri per questioni ambientali: a Falzè si volevano realizzare delle discariche e a Farra un impianto di trattamento di sostanze esauste (caso Ita). Entrambi i progetti vennero bloccati a seguito della mobilitazione della popolazione. A Sernaglia è ancora in corso la battaglia del Comune contro una ditta che vuole stoccare amianto in una cava. Insomma, i nervi da queste parti sono tesi e basta un niente a provocare tensione e contrapposizione. Per questo non si comprende Wwf contrario, Legambiente, Cgil, Ds e Margherita possibilisti perché i politici abbiano gestito in così malo modo la comunicazione in merito alla proposta di costruire un impianto che produce energia rinnovabile bruciando biomassa cioè scarti di origine vegetale (detto più semplicemente: legno). Davvero la vicenda dell’Alta Velocità (la cosiddetta Tav) della Val di Susa non ha insegnato niente! L’informazione ai cittadini non è arrivata da incontri o da bollettini informativi, ma da mezze parole dette ai giornali RICHIESTO UN CTP I sindaci chiedono corsi per immigrati C on una lettera al direttore dell’Ufficio scolastico regionale e all’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione della Regione Veneto, i sindaci del Quartier del Piave hanno chiesto ufficialmente l’istituzione di un nuovo Centro territoriale permanente (Ctp) a Pieve di Soligo. «Abbiamo già la disponibilità dei locali all’Istituto comprensivo – spiega l’assessore alla Scuola di Pieve di Soligo, Silvia Mazzocco – e la dirigente scolastica ha dato la sua disponibilità ad assumere anche la guida del Ctp. Questo ci consentirà di avere un nuovo, importante servizio per i cittadini del Quartier del Piave, facilmente fruibile. Non solo corsi di alfabetizzazione per stranieri e corsi di istruzione per il conseguimento del diploma di scuola media inferiore (150 o- (perché le notizie c’erano e qualcuno le ha pur messe in giro) e da questi rilanciate. Mancando un’informazione chiara, ognuno ha capito quello che ha voluto. Ed ora non sarà facile rimuovere idee e convinzioni che si sono diffuse tra la popolazione. Le reazioni dei sindaci Gli unici ad essere stati informati ufficialmente sul progetto sono i sindaci dell’area. Nessuno, a quanto pare di capire, è pregiudizialmente contrario all’im- re), ma anche corsi di informatica di base, di Cad, di lingue straniere, impartiti da personale qualificato a costi accessibili. Per quanto riguarda l’istruzione dei cittadini stranieri, non va sottovalutato l’aspetto sociale che il nuovo Centro territoriale permanente potrà assumere sul fronte dell’integrazione e della conoscenza delle regole». A sottoscrivere la lettera i sindaci di Pieve Giustino Moro, di Refrontolo Maria Grazia Morgan, di Follina Marcello Tomasi, di Cison Cristina Pin, di Miane Claudio Mellere, di Farra Domenico Citron, di Sernaglia Giovanni Balliana e di Moriago Pergentino Breda. T D l’auto. Pare che Claudia sia morta immediatamente, mentre Carlo sia deceduto a seguito dell’investimento da parte di un’auto. Mentre andiamo in stampa i funerali dei due giovani, previsti nel duomo di Pieve, non sono stati ancora fissati. Finora c’è stato un solo “no” secco all’idea dell’Asco, quello del Wwf. Motivazione: le parole “impianto a biomasse” maschererebbero progetti che dovrebbero servire a bruciare rifiuti tossici come gli scarti dei mobilifici, pieni di colle, plastiche e vernici o le potature dei vigneti trattate con prodotti chimici. Favorevoli a determinate condizioni, invece, Cgil, Ds e Margherita. Queste le condizioni: dimensione dell’impianto limitata e compatibile con l’ambiente (Cgil); esclusione di scarti industriali, come a qualche mese anche il Comune di Farra di Soligo ha un proprio sito internet consultabile all’indirizzo www.comune.farradisoligo.tv.it e anche www.farra.it. Attraverso il sito i cittadini possono consultare direttamente da casa gli orari degli uffici, i numeri di telefono, gli indirizzi e-mail e i servizi offerti dai vari uffici comunali. Il sito viene aggiornato in tempo reale sugli avvisi, le ordi- legnami con colle e vernici (Margherita); trattamento a parte dei tralci delle viti (Ds). Articolata la posizione di Legambiente Sernaglia. «Non basteranno certo i tralci delle viti dei nostri vigneti né i resti di lavorazione del legno delle industrie locali a far funzionare un impianto di questo tipo – sottolinea la presidente Mara Vedova –. I resti di lavorazione del legno, inoltre, trovano già un riutilizzo pressoché totale negli impianti di riscaldamento delle varie aziende e nella produzione di eco-pannelli di truciolare». Domanda sottintesa: con cosa si farà funzionare l’impianto se il materiale locale non sarà sufficiente? Inoltre Legambiente chiede se lo scopo dell’impianto sia la produzione di energia elettrica o il teleriscaldamento. «In questa seconda ipotesi non si capisce perché le aziende, che hanno già speso milioni di euro per adeguare i propri impianti alla normativa vigente, dovrebbero ricorrere a questa nuova opportunità». Ascopiave si è impegnata ad approfondire tutti gli interrogativi sollevati dai sindaci. Non resta che attendere lo studio. Federico Citron REFRONTOLO: RESTAURATO IL CAPITELLO DI CASALE È nanze, le comunicazioni alla cittadinanza e contiene il calendario delle manifestazioni culturali e turistiche promosse nel territorio comunale. Infine c’è la possibilità di scaricare direttamente da casa tutta una serie di moduli necessari per presentare domande di vario genere agli uffici comunali, risparmiando così tempo e anche denaro. Il sito è stato progettato e realizzato da StranoWeb. 25 FORANIA Inizia il percorso verso le unità pastorali È la costituzione delle unità pastorali il principale obiettivo su cui lavorerà, nei prossimi cinque anni, il neo-eletto consiglio pastorale foraniale del Quartier del Piave. Nella prima riunione, svoltasi martedì 31 gennaio a Pieve di Soligo, il vicario foraneo monsignor Giuseppe Nadal ha illustrato le quattro unità pastorali in cui verrà diviso il Quartier del Piave: “i Colli” (Soligo, Farra, Col San Martino), “le Grazie” (Vidor, Colbertaldo, Moriago e Mosnigo), “la Piana” (Sernaglia, Falzè, Fontigo), e “la Pieve” (Barbisano, Pieve, Solighetto, Refrontolo). Di unità pastorali si parlerà il pomeriggio di domenica 5 marzo al teatro parrocchiale di Solighetto, nel corso di un incontro cui sono invitati tutti i membri dei consigli pastorali parrocchiali della forania. Nel corso della prima riunione del consiglio foraniale sono anche state presentate le attività delle commissioni famiglia, catechesi, missioni, caritas e giovani. PIEVE: 100 anni di Maria Zamai L stato restaurato a Refrontolo il capitello in località Casale. Sono state risanate le fondamenta, tinteggiate le pareti, riparato il tetto. Costruito subito dopo la seconda guerra mondiale, il capitello conserva affreschi, ora riportati agli originali colori, di Giocondo Protti. La chiesetta si trova all’incrocio tra quattro strade: una porta a Conegliano, una a Pieve, una a Refrontolo e la quarta a Boschi. IL COMUNE DI FARRA HA UN SITO INTERNET DUE FIDANZATI MORTI IN INCIDENTE STRADALE riste risveglio sabato mattina, 4 febbraio, per Pieve di Soligo. In breve tempo in paese si è diffusa la notizia della tragica scomparsa di Claudia Donadel, 33 anni, figlia di Angelo e di Maria Meneghello e sorella di Giovanni, Luciana e Patrizia. Claudia è deceduta insieme al fidanzato Carlo Cuccato di Roncade. I due giovani hanno perso la vita dopo che la loro macchina ha urtato il guardrail centrale dell’A27 prima dell’uscita di Conegliano. Dal colpo i due fidanzati sono stati sbalzati fuori dal- pianto. Tutti, però, chiedono ferree garanzie sulla gestione, sui fumi e sulle ceneri prodotte, sul materiale che verrà bruciato, sui filtri. Per non parlare del traffico: quanti camion in più circoleranno per alimentare l’impianto? Infine il capitolo teleriscaldamento: se la struttura servirà a questo, dovranno chiudere i vari camini delle aziende. Va detto che l’impianto sarà un affare per il Comune che lo ospiterà, poiché sarà adeguatamente indennizzato. Domenica 12 febbraio 2006 o scorso 5 gennaio Maria Zamai ha festeggiato i 100 anni. La signora Maria è nata a Susegana ed è vissuta a lungo a Pieve di Soligo insieme al compianto marito Primo Brustolin e ai sette figli, tre dei quali – Vanda, Iseo e Lindo – sono viventi. SERNAGLIA: Festa grande per San Valentino G randi festeggiamenti sabato 11 e domenica 12 a Sernaglia in occasione di San Valentino. Ricco il programma allestito dalla Pro loco presieduta da Carlo Balliana (in foto): gli eventi più attesi sono la 58ª sfilata dei carri allegorici e il 14º concorso interprovinciale “Trofeo Barba Zhucon”. La festa si concluderà domenica 19. PIEVE DI SOLIGO: Il 19 al Careni spettacolo per bambini “Fate” D omenica 19 febbraio, alle 16 al teatro Careni di Pieve di Soligo, la compagnia Teatro Prova presenta lo spettacolo per bambini “Fate”, regia di Silvia Barbieri. Biglietti: intero 5 euro; ridotto (riservato ai bambini di età inferiore a 12 anni) 2 euro. Organizzano Fondazione Cassamarca e Comune di Pieve di Soligo. 26 nità. La compagnia di Conegliano ha compiti di controllo fiscale, di polizia economica e finanziaria, di controllo sanitario, repressioni delle contraffazioni, ma anche di ordine pubblico al fianco delle altre istituzioni. Presenti alla cerimonia di sabato anche il vescovo Giuseppe e il comandante generale delle Fiamme Gialle Roberto Speciale, oltre al sindaco Floriano Zambon e alle altre autorità cittadine. La Conegliano Servizi, la municipalizzata che ha realizzato il park San Marco per conto dell’Amministrazione comunale e dell’Ulss 7, non ha voluto attendere l’inaugurazione ufficiale della struttura per attivare il parcheggio, entrato in funzione da lunedì 6 febbraio. Il nuovo parcheggio, un’opera molto attesa in città, sofferente per la carenza di posteggi, conta 250 posti auto di cui 130 assegnati per convenzione all’azienda socio-sanitaria di Pieve di Soligo. Doveva essere aperto ancora a novembre, ma i tempi sono slittati in avanti «perché non avevamo il collaudo statico dei Vigili del fuoco e quello generale della Regione, dato che non erano ancora state completate le rifiniture» come spiega il presidente della Conegliano Servizi Carlo Manfrenuzzi. Il park sotto l’ex caserma San Marco ha avuto un costo notevole: circa 4,5 milioni di euro, di cui il 50% messi dalla Regione Veneto e l’altro 50% dal Comune e dall’Ulss 7. Se si renderanno disponibili nuovi finanziamenti, il parcheggio potrà essere ampliato fino a 342 posti auto. Francesca Nicastro serma coneglianese): “Unitamente ad un compagno impediva con prontezza ed energia la distruzione di un ponte militare importante. Brazzano 23 maggio 1915”. Discordante è invece il dispaccio dell’Agenzia Stefani: “All’allarme dato alle 2.30 (del mattino del 24 maggio 1915, ndr) sparò la prima fucilata la guardia di finanza Dall’Acqua contro un austriaco avvicinatosi cautamente al ponte sull’Iudrio per incendiare una mina”. A fare da madrina, il giorno dell’inaugurazione, è stata la nipote del militare, Irene Dall’Acqua. Presente alla cerimonia anche il figlio Giovanni. DAL 24 FEBBRAIO IL PARK INTERRATO Guardia di finanza nuova caserma R affica di inaugurazioni all’ex caserma San Marco. Sabato 4 febbraio c’è stata la cerimonia del taglio del nastro per la nuova caserma della compagnia di Conegliano della Guardia di finanza, mentre il 24 febbraio è prevista l’inaugurazione del nuovo parcheggio interrato sotto l’ex piazza D’Armi. Ma non è finita qui. Entro l’estate inizierà l’intervento di ristrutturazione del corpo di fabbrica che dà su via Brigata Bisagno, destinato a ospitare gli uffici e gli ambulatori del distretto sociosanitario sud, pronto a traslocare dalla sede di via Maset non appena la palazzina nell’ex complesso militare sarà agibile. La nuova caserma, intitolata al finanziere medaglia di bronzo Pietro Dall’Acqua, è stata ricavata La nuova caserma della compagnia di Conegliano della Guardia di Finanza grazie alla ristrutturazione dell’immobile comunale che dà su viale Spellanzon. I lavori sono stati eseguiti dal corpo militare ma il costo verrà scomputato dal canone di affitto che esso paga al Comune di Conegliano. Con la nuova caserma, già operativa dall’estate del 2001, l’organico della Guardia di finanza in città potrà essere portato dalle attuali 35 a 50 u- CHI ERA PIETRO DALL’ACQUA? L a nuova caserma della Guardia di finanza è intitolata al finanziere Medaglia di Bronzo al Valor Militare, Pietro Dall’Acqua, classe 1895. Una “fiamma gialla” passata alla storia in quanto autore della prima fucilata della Grande Guerra del 1915-18, ma con due versioni discordanti su giorno e ora. “La tradizione vuole che il primo colpo di fucile della Grande Guerra – leggiamo nel bel volume ‘Dallo Judrio a Vittorio Veneto. I finanzieri nella prima guerra mondiale’ – sia stato sparato alle 22.40 dello stesso giorno (23 maggio 1915, ndr) dal finanziere Pietro Dall’Acqua, di guardia con il collega Costantino Carta al ponte confinario di Brazzano, sullo Judrio, contro una pattuglia di genieri nemici, costretti così a desistere dal tentativo di far saltare l’opera”. Il gesto gli valse la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, con la seguente motivazione (riportata pure su una grande lapide posta nell’atrio della ca- e L’AZiON Conegliano Domenica 12 febbraio 2006 OASI S. CHIARA: Interventi di ristrutturazione L a Fondazione Dina Orsi-Oasi Santa Chiara di Conegliano opera da quasi cinquant’anni per la promozione dei valori umani e cristiani attraverso incontri di spiritualità, convegni, ritiri ed esercizi spirituali, per adulti, anziani, bambini, ragazzi, operatori sociali appartenenti a parrocchie, gruppi e movimenti ecclesiali. Negli ultimi anni la fondazione ha provveduto ad adeguare la struttura alle norme di sicurezza, sostenendo ingenti spese, con l’aiuto di benefattori sensibili e generosi, fra cui anche la Banca delle Prealpi di Tarzo, sensibile alle attività di promozione dei valori. SCOMIGO / I CONIUGI PESSOT Uniti nella vita, uniti nella morte Giovanni Pessot e Gioconda Barazza Q ualcuno le chiama “storie minori”. Ma non lo sono affatto e meriterebbero molto più spazio sui giornali e in televisione. Giovanni Pessot e Gioconda Barazza si sposano nel 1943. Fin dai primi anni di matrimonio sono sempre l’uno accanto l’altro. Per Giovanni la vita non è facile, la guerra gli lascia delle sofferenze fisiche. Hanno due figli. Iniziano gli anni del tramonto, affrontato con serenità e, naturalmente, in coppia. Venerdì 3 febbraio il Signore chiama a sé, alla bella età di 90 anni, Giovanni. Forse per la prima volta dopo 63 anni di matrimonio i due sposi si devono separare. Ma Gioconda non può vivere senza il marito, davvero erano diventati una cosa sola. Dopo due giorni, domenica 5 febbraio, anche lei si addormenta serenamente per entrare nella vita eterna. Aveva 89 anni. E così i due sposi si sono ri- congiunti in cielo. Le epigrafi che annunciavano la morte di Giovanni vengono sostituite con quelle che rendono nota alla gente di Scomigo la scomparsa di entrambi gli sposi. Lunedì pomeriggio sono stati accolti per l’ultima volta nella chiesa di Scomigo. Come 43 anni fa, quando si giurarono amore e fedeltà eterne, anche lunedì scorso erano uno accanto all’altro. Il parroco don Roberto Battistin ha pensato la liturgia funebre come un nuovo matrimonio perché – racconta – «Giovanni e Gioconda hanno iniziato e concluso insieme la vita matrimoniale davanti al Signore». La loro – ha sottolineato il parroco nell’omelia – è stata una vita affidata continuamente alle mani di Dio; nessuno dei due è vissuto per se stesso ma si sono donati l’uno all’altro: e il donarsi è la cosa più grande che può fare l’uomo. Federico Citron COLLEGIO IMMACOLATA: Incontro con don Bruno Ferrero li ex allievi del collegio Immacolata di Conegliano hanno invitato don Bruno Ferrero, scrittore e direttore della casa editrice LDC, a tenere un incontro all’auditorium del collegio domenica 19 febbraio, dalle 9.30 alle 12, sul tema dell’educazione in famiglia. G PARÈ: CINEMA E INCONTRI PER “GENITORI IN CRESCITA” C omune di Conegliano e parrocchia di Parè insieme in un progetto ambizioso che continua dal 2003: sostenere i genitori nel percorso di crescita dei propri figli, aiutandoli a leggere e comprendere i loro bisogni. Nelle precedenti due edizioni, il percorso “Genitori in crescita” aveva coinvolto circa sessanta genitori, che hanno espresso il bisogno e l’interesse a proseguire l’attività approfondendo alcune tematiche. E così si è deciso di proseguire il percorso formativo utilizzando nuovi linguaggi, in particolare quello del cinema. Il programma prevede quattro proiezioni cinematografiche incentrate sul tema del rapporto tra genito- ri e figli, alternate a quattro serate di confronto sui temi emersi dalla visione dei film, coordinate da Maria Luisa Barbazza, psicologa indicata dal gruppo dei genitori. Per facilitare la lettura del film e far emergere le tematiche principali saranno consegnate ai partecipanti delle schede-guida. Il primo appuntamento è per lunedì 13 febbraio con la proiezione di “L’amore è eterno finché dura” di Carlo Verdone. Seguirà lunedì 20 febbraio l’incontro serale con la dottoressa Barbazza. Le famiglie possono usufruire di uno spazio assistito per i propri figli. La partecipazione è libera e gratuita. Tutti gli incontri e le proiezioni si terranno nella sala parrocchiale di Parè. e L’AZiON ese Conegliano / Coneglian MARENO / MANCANO SOLO LE RIFINITURE Grazie agli Alpini ampliato il centro della NF C onclusi nei giorni scorsi i lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento del centro occupazionale della Nostra Famiglia di Mareno di Piave, iniziati con la posa della prima pietra nel dicembre del 2004. Mancano solo le opere di rifinitura interne ed esterne, mentre è già stato posizionato il palo per l’alzabandiera nel parcheggio e il masso, ai suoi piedi, su cui sarà incastonata la targa commemorativa di quest’ennesima fatica alpina. Le Penne Nere della sezione di Conegliano, artefici di una parte dell’intervento, potrebbero ora godersi un po’ di riposo, in attesa dell’inaugurazione della nuova struttura, fissata per metà marzo. Ma siamo certi che non lo faranno, perché chi fa del bene sa che c’è sempre qualcos’altro da fare. E poi con il centro di Mareno gli alpini ORSAGO I ragazzi dell’Ac si allenano alla pace S Il Centro di lavoro guidato della Nostra Famiglia di Boccadistrada hanno un rapporto più che ventennale, non solo basato sull’offerta di manodopera per i grandi e piccoli lavori di manutenzione, ma anche sul legame affettivo con i ragazzi disabili ospiti. «Ogni settimana, ci sono almeno dieci alpini che fanno volontariato al centro» ricorda Francesco Tuan, coordinatore del gruppo di soci Ana che ha portato avanti l’intervento. «Il nostro compito era quello di risistemare la parte vecchia dell’edificio realizzata 20 anni fa, con il rifacimento dei bagni e degli impianti elettrico, idrauli- Ogni settimana dieci penne nere vi fanno volontariato co, termico - spiega Tuan -. Poi abbiamo coperto i costi per l’abbattimento del vecchi immobile che fungeva da centrale termica e da forno per la cottura della ceramica per ricostruirne uno nuovo, a norma di legge. Infine ci siamo occupati dell’opera di delimitazione della proprietà, che stiamo per completare in questi giorni: si tratta di 340 metri di recinzione tutt’attorno al centro occupazionale». Ma il vero suggello dell’operazione sarà il Bosco Alpino: «Piantumeremo 30 alberi, simbolo dei trenta gruppi alpini che formano la sezione di Conegliano - anticipa Tuan - Daremo quindi vita, all’interno della proprietà, ad un percorso percorribile anche dalle carrozzelle». Francesca Nicastro i terrà domenica 12 febbraio ad Orsago la festa della Pace organizzata dall’Azione Cattolica a livello foraniale. Alle 9.30 è previsto l’arrivo dei partecipanti presso l’oratorio Pace, seguiranno l’accoglienza, il saluto e la presentazione delle parrocchie. Ci sarà poi il trasferimento in chiesa dove alla 10.30 si terrà la messa concelebrata dal parroco don Domenico Salvador e da don Alessio Magoga. Al termine della celebrazione eucaristica la festa proseguirà all’oratorio Pace con l’inno della giornata, la scenetta e il gioco “Allenarsi negli atteggiamenti di pace”. Dopo pranzo, alle 13, è previsto un breve intervento per illustrare la figura di beata Maria Pia Mastena di San Fior di Sopra. Sarà una testimonianza che vorrà richiamare l’impegno della religiosa nel proporsi agli altri nell’amore e nella pace in qualsiasi momento delle sue giornate. A partire dalle 13.15, tre saranno le attività proposte agli acierrini, ai 14enni e 15enni, mentre i genitori e gli adulti si riuniranno condividendo insieme un momento di gruppo.(GDN) DAL PERÙ GLI ARREDI PONTE DELLA PRIULA:TRE INCONTRI SUL BENE COMUNE DELLE COOPERATIVE D. BOSCO I l Gruppo Famiglia di Ponte della Priula organizza tre incontri su “Il bene comune”. «La ricerca del bene comune - sottolineano gli organizzatori - è un processo dinamico, che orienta la società a stabilire delle regole dinamiche di convivenza civile. Al centro di questa dinamica c’è la persona e la sua piena realizzazione». Gli incontri si svolgeranno all’oratorio di Ponte della Priula, alle 20.30. Il primo incontro, lunedì 13 febbraio, avrà come tema “Il bene comune richiede cittadini adulti” e come relatore il prof. Lorenzo Biagi. Il secondo appuntamento è per il 20 febbraio con il prof. Giuliano Giorio e affronterà “Quale politica per il bene comune”. Nel terzo e ultimo incontro, il 27 febbraio, si parlerà infine di “Crisi delle ideologie e idea del bene comune” con il prof. Giuseppe Goisis. Ingresso libero. S abato 11 febbraio, alle ore 17, alla presenza del sindaco Floriano Zambon, dei coniugi Nunzia e Arturo Trami che da 30 anni operano in America Latina, e del Coro Conegliano, viene inaugurata la mostra di arredi e sculture peruviane in piazzale Fratelli Zoppas allo Shopping Center (Biscione). Le opere in esposizione sono realizzate dai ragazzi delle cooperative Artesanal Don Bosco in Perù, che imparano il lavoro di falegnameria, l’intaglio artistico del legno e la lavorazione del marmo e della pietra in varie scuole aperte da padre Ugo sulla cordigliera andina. In queste scuole gli orfani e i più poveri ricevono gratuitamente istruzione, formazione professionale, vitto e alloggio. Dopo 5 anni di scuola, i ragazzi hanno la possibilità di entrare nelle coope- PONTEBBANA: PARTITI I LAVORI DELLE ROTATORIE A vviati due grossi interventi per il miglioramento della sicurezza sulla statale “Pontebbana” in comune di Susegana. Si tratta della realizzazione di due rotatorie alle intersezioni con la S.P. 34 “Sinistra Piave” a Ponte della Priula e con la S.P. 138 “Della Barca” nei pressi della “curva Collalto” finanziati per la maggior parte dall’Anas. La prossima settimana, nella stessa zona, aprirà un terzo cantiere: lo svincolo di via Stradonelli. Sui tempi e i modi di realizzazione degli interventi è intervenuto criticamente il “Gruppo indipendenti” che ha denunciato la mancata predisposizione di un’adeguata rete viaria alternativa, lo scarso spirito collaborativo dell’Anas, la passività dell’amministrazione suseganese. VENERDÌ 10 Alle 21, a palazzo Sarcinelli, Peter Gomez e Marco Travaglio presentano il libro “Inciucio Come la Sinistra ha salvato Berlusconi”. Moderatrice Angela Pederiva. Ingresso libero. L’incontro sarà trasmesso da Radio Conegliano. SABATO 11 Alle 21, al teatro Accademia, terzo appuntamento della rassegna “Conegliano sotto le stelle del cabaret 2006” con Alessandro Fullin (nella foto) in “Gengis Kahn ovve- ro il problema del tartaro”. Ingresso: 17 euro galleria e platea, 12 euro loggia, oltre ai diritti di preventita. Sempre alle 21. all’ auditorium Dina Orsi, la compagnia Treviso Teatro presente l’opera La fortuna si diverte, in replica anche domenica alle 16. Ingresso: 7 euro interi, 5 euro ridotti. DOMENICA 12 Alle 9, all’Informagiovani, tradizionale appuntamento con la mostra/scambio di collezionismo numismatico e filatelico. Domenica 12 febbraio 2006 27 OPERA IN COSTA D’AVORIO Suor Crocifissa ospite a Conegliano “U n bicchiere d’acqua dato a chi ha bisogno sarà ricompensato con il centuplo”. È con queste parole di Gesù che suor Crocifissa Morittu ringrazia tutti coloro che il 10 novembre scorso hanno contribuito a organizzare il concerto di beneficenza dell’Orchestra Filarmonica Veneta al Teatro Accademia e tutti gli spettatori che, comprando quel biglietto, hanno voluto contribuire alla sua battaglia di speranza in Costa d’Avorio. La serata musicale, che ha visto protagonisti i due giovani talenti coneglianesi Michele Bolla (pianista) e Roberto Fantinel (direttore d’orchestra), era stata organizzata dalla neonata associazione coneglianese “Soffio d’Africa” per aiutare la comunità di Guiglo in Costa d’Avorio delle suore di Maria Consolatrice, diretta ap- punto da suor Crocifissa. La solidarietà coneglianese, anche in quell’occasione, non ha deluso gli organizzatori, che hanno raccolto a favore delle religiose missionarie ben 6.120 euro. «Questo vostro gesto di solidarietà e generosità - spiega ai coneglianesi suor Crocifissa sarà impiegato nella ristrutturazione dei piccoli ambulatori presenti nei villaggi distrutti in questo periodo di guerra. La Costa d’Avorio sta vivendo, da quasi quattro anni, una guerra civile della quale non si vede la fine e che sta ulteriormente aggravando la situazione di povertà e miseria dei numerosi campi profughi. Qualsiasi aiuto in questo tragico momento assume un’immensa importanza». Suor Crocifissa, da circa un mese ospite delle consorelle del De Gironcoli, tornerà presto nella “sua” Africa. (FN) rative Artesanal e di guadagnarsi da vivere senza lasciare la Sierra, dove sono nati. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 26 febbraio, potrà essere visitata da lunedì a giovedì dalle 15 alle 20, il venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20, il sabato e la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 22. Organizzano il gruppo Scout San Pio X di Conegliano e l’Operazione Mato Grosso dell’ass. don Bosco 3A, con il patrocinio della Provincia di Treviso e del Comune di Conegliano. L’ingresso è gratuito. (FN) Ingresso libero. Alle 14.30, presso la sede degli Alpini in via Calpena, festa in maschera con il ballo di Carnevale. Musica dal vivo e tipici dolci del periodo carnevalesco. Ingresso libero. Alle 16, al teatro Accademia, per la stagione 2005/06 viene messo in scena Il fantasma dell’Opera musical adattato al teatro dal romanzo di Gorge Leroux, per la regia di Andrè De la Roche. Replica lunedì alle 21. Ingresso: platea e I galleria 22 euro interi, 16 euro ridotti; numerati loggia 16 euro interi, 10 euro ridotti. Continua la promozione con la riduzione per famiglie con almeno tre persone. Alle 16.30, al ridotto del teatro Accademia, per la rassegna Pomeriggi musicali, concerto originale del quartetto di ottoni e percussioni Rimm Four Brass. Informa- zioni all’Istituto musicale Benvenuti. LUNEDÌ 13 Alle 20.30 alla sala parrocchiale di Parè, primo incontro del progetto “I genitori imparano a riconquistare i propri figli con il linguaggio del cinema”. Ingresso libero. MARTEDÌ 14 Alle 20.45, a palazzo Sarcinelli, continua la rassegna cinematografica “No borders movies - quando il cinema va oltre i confini”, che si propone di stimolare il confronto con culture diverse attraverso i film proposti. Quello di questa sera è “Goodbye Lenin!” di Wolfang Becker. Ingresso libero. Informazioni sulla serata all’Informagiovani, telefono 0438-413319; sul progetto nel sito internet del Progetto Venetoeurope www.venetoeurope.it. 28 IN COLLABORAZIONE CON LA PROVINCIA Pista ciclabile tra il centro di Codogné e Vazzola L a sicurezza di chi si sposta a piedi o in bicicletta corre, a Codogné, lungo le piste ciclopedonali. Attraverso un consistente intervento previsto dal piano delle opere pubbliche del 2006 verrà completato il tratto di percorso lungo la strada che collega il centro del comune a Vazzola. «È prevista - spiega il sindaco Lorena Andreetta - grazie anche ad un consistente contributo della Provincia di Treviso, la realizzazione dell’ultimo tratto di pista ciclabile lungo via Cavour. Attualmente partendo da Vazzola e dirigendosi verso Codogné ciclisti e pedoni usufruiscono della pista fino alla rotonda sulla Cadoremare. Sono poi in dirittura di arrivo i lavori riguardanti la pista ciclabile dal municipio di Codogné, lungo via XXX Ottobre, fino a Campocervaro. Con la realizzazione dell’ultimo tratto da Campocervaro alla Cadoremare sarà possibile percorrere la distanza tra Vazzola e il centro di Codogné in completa sicurezza». SAN FIOR: Muore a 33 anni È morto improvvisamente, a soli 33 anni, gettando nel dolore la famiglia e quanti gli erano vicini, Massimiliano Bontempo di San Fior di Sotto. Il giovane si è accasciato al suolo privo di vita sabato 4 febbraio dopo essere rientrato in anticipo dal lavoro a causa di uno stato di malessere. Visto l’accaduto, subito sono scattati i soccorsi ma a nulla è valso l’arrivo tempestivo dell’ambulanza proveniente dall’ospedale di Conegliano e dell’elicottero del Suem. Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri del comando di Conegliano. Come tantissime altre volte Massimiliano era partito al mattino per recarsi sul posto di lavoro, ma verso le dieci aveva deciso di far ritorno alla propria abitazione in via Palù Ponte Camillotta, dove risiedeva con i genitori. Sembra infatti che non si sentisse molto bene e che quindi fosse intenzionato a riposare un po’. Massimiliano prima di stabilirsi a San Fior di Sotto, dove da alcuni anni si erano trasferiti i suoi genitori, aveva vissuto per diverso tempo a San Vendemiano insieme alla moglie da cui, da circa un anno, era separato. Lorena Andreetta, sindaco di Codognè Con la Provincia di Treviso ci sono già buoni intendimenti e l’erogazione del contributo dovrebbe essere formalizzata proprio in questi giorni. L’iter prevede che entro la fine dell’anno in corso vengano espletate le fasi di progettazione per passare poi all’appalto dei 900 metri circa di nuova pista ciclopedonale. Conseguentemente ai lavori di via XXX Ottobre è sorta la necessità di intervenire anche in altre strade limitrofe, tra cui via Volta, in quanto utilizzata come deviazione e quindi percorsa da molti veicoli. Per questo verranno concretizzate quanto prima, secondo il programma delle ope- SAN FIOR: Spettacolo di burattini D omenica 12 febbraio alle 16.30 nella sala polifunzionale di San Fior la compagnia la Casa degli Gnomi propone lo spettacolo di burattini “Hansel e Gretel”. Ingresso gratuito. Organizzano il Comune di San Fior e l’associazione Il Piccolo Principe. re pubbliche del 2005, le sistemazioni di strade e marciapiedi delle vie Volta, Farmacia e Ancillotto. Il centro del comune sarà da parte sua oggetto, a breve, di lavori per nuovi allacciamenti della fognatura. «Tutto questo - continua il sindaco - viene svolto con cautela e stando attenti a non aprire contemporaneamente i diversi cantieri per un evitare problemi di traffico». Tornando infine alle opere previste per l’anno in corso, l’Amministrazione comunale ha stanziato 200 mila euro per la realizzazione della piazzola ecologica che troverà posto nella nuova zona industriale. «L’attuale piazzola - conclude Andreetta - è insufficiente ed è impossibile prevedere per essa un ampliamento. La maggior sensibilità dimostrata da parte dei cittadini riguardo alla separazione dei rifiuti ha portato ad un aumento della tipologia delle richieste. Da qui l’esigenza di creare una struttura maggiormente attrezzata». Gerda De Nardi GODEGA: Serata con i Barbapedana S abato 11 febbraio, alle 21 al Palaingresso dell’area fiera, verrà proposto lo spettacolo dei Barbapedana “Oy, Dona Dona… ovvero… La donna nella canzone popolare: tra musica e racconto”. L’iniziativa è promossa da Comune di Godega, assessorato alla Cultura e Biblioteca comunale. L’ingresso è libero. SAN FIOR: NOZZE D’ORO Gli sposi Rina Pillon e Bernardino Bet B e L’AZiON Coneglianese Domenica 12 febbraio 2006 ernardino Bet e Rina Pillon, di San Fior, il 5 febbraio scorso hanno festeggiato il loro 50º anniversario di matrimonio, in compagnia delle figlie, dei generi, dei nipoti e del pronipote Lorenzo. CODOGNÈ: NUOVA CASA DI ACCOGLIENZA CARITAS L a rete dell’accoglienza ha un nodo in più. Si inaugura infatti sabato 18 alle 10.30 alla presenza del Vescovo la “Casa Speranza - Fratelli Busiol” di Codognè (nella foto). Voluta dalla Caritas, e resa possibile dalla donazione di una casa fatta da don Carlo Busiol, la struttura, al servizio dell’intera diocesi, darà accoglienza temporanea a donne con bambini in situazione di particolare difficoltà. In altra parte dello stabile troverà anche nuova sede il Centro di ascolto Caritas della forania Pontebbana.(TB) L’11 AL SUPERMERCATO PER LA BIELORUSSIA L’ acquisti. Tutto il materiale e gli alimentari raccolti saranno con cura preparati e invitati con un tir in Bielorussia. Un convoglio umanitario, al quale prenderanno parte anche alcuni membri dell’associazione sanvendemianese, porterà il materiale alle famiglie e alle religiose di Madre Teresa di Calcutta dei villaggi di Dragunsk, Prilepovka e Blyuev. L’associazione invita quanti fossero scettici circa la destinazione del materiale a unirsi al L ZOPPÈ associazione Help for Children (Comitato Cernobyl) di San Vendemiano, da sempre impegnata nel proporre iniziative a favore dei bambini e delle famiglie della Bielorussia, organizza per sabato 11 febbraio una raccolta di generi alimentari e di prima necessità presso tre supermercati della zona. Per l’intera giornata chi si recherà a fare la spesa al MioMarket di Mareno di Piave, alla Cadoro di Conegliano e da Scottà a San Vendemiano troverà i volontari del gruppo che spigheranno l’iniziativa e raccoglieranno quanto i clienti vorranno offrire dei loro a comunità parrocchiale di Zoppè ha festeggiato lo scorso 29 gennaio i 60 anni di matrimonio di Battista Tonon e Gilda Cettolin. La loro è una bella testimonianza di vita condivisa nel nome del Signore. Gilda è particolarmente impegnata in parrocchia. Da tantissimi anni è componente della corale e fa parte del Clami, l’associazione laicale che vive secondo lo spirito delle Figlie di Maria Vergine Immacolata di Savona (presenti in parrocchia con una comunità). Entrambi sono sempre stati La parrocchia festeggia i 60 anni di Battista e Gilda gruppo e a partecipare, a spese proprie come avviene per tutti i volontari, alla spedizione in Bielorussia che avrà luogo tra fine aprile e l’inizio di maggio. I membri di Help of Childen ringraziano fin d’ora quanti contribuiranno con i loro acquisti all’iniziativa e quanti hanno dato la loro disponibilità a collaborare. Per informazioni contattare l’associazione al numero telefonico 3357085422. Gerda De Nardi vicini ai sacerdoti che si sono succeduti a Zoppè. Sposi come Battista e Gilda sono la dimostrazione di quanto vero sia il pensiero espresso da papa Benedetto nella sua prima Enciclica: l’amore - se è vero - mira all’eternità. Gli sposi di “diamante” Battista Tonon e Gilda Cettolin di Zoppè e L’AZiON Opitergino Domenica 12 febbraio 2006 Dalle Vedove:“Strumento per coinvolgere tutti” Opitergini, volete i consigli di frazione? C onsigli di frazione a Oderzo? La proposta arriva dall’Unione, che ne farà certo uno dei cavalli di battaglia della prossima campagna elettorale. L’idea è tutto sommato semplice: mutuare, sull’esempio dei consigli di quartiere esistenti nelle città di oltre 50 mila abitanti, tale organismo ritagliandolo sulle singole frazioni opitergine. «È una proposta – dice Sandro Martin, attuale capogruppo consiliare dell’Ulivo – che nasce dalla dignità che vogliamo riconoscere alle frazioni opitergine. Dignità che viene sottolineata anche dal nuovo statuto comunale adottato nel 2005». Infatti lo statuto identifica le frazioni una per una. All’articolo 7 si legge: “Il territorio del Comune comprende le frazioni di: Camino, Colfrancui, Faè, Fratta, Piavon, Rustignè e le località di Magera e San Vincenzo, oltre a quartieri, bor- gate e colmelli di antica e nuova formazione”. L’idea dei consigli di frazione sarà sul piatto anche alla prossima consultazione popolare per la scelta del candidato a sindaco dell’U- Colfranculana, storica società sportiva di Colfrancui. «Ritengo che debba essere uno organismo molto agile, niente di burocratico – prosegue –. Penso alla nostra frazione, a quanto si è “La Fontana”: futura sede del consiglio di frazione di Rustignè? nione, prevista per l’ultima domenica di febbraio o la prima di marzo. Le reazioni «Direi che si tratta di una proposta interessante. Certo bisogna vedere in quali forme attuarla». A parlare è Angelo Dalle Vedove, maestro elementare nonché volontario della sviluppata negli ultimi anni, con tante famiglie nuove che non si conoscono tra loro. Ecco, un consiglio di frazione potrebbe essere uno strumento per coinvolgerle. Premetto: qualsiasi possibilità data alle persone di interagire e parlarsi fra loro va sempre guardata in positivo. Senza contare che Vigilanza notturna, Oderzo continua l progetto della vigilanza notturna ha dato buon esito nei primi sei mesi di sperimentazione. Tanto che il Comune ha deciso di continuare l’esperienza, stavolta con un appalto vero e proprio. «Dai dati statistici raccolti e trasmessi alla Prefettura – dice il sindaco Elio Pujatti – risulta una diminuzione di circa il 50%, rispetto all’anno SABATO 11 Alle 20.30, al palazzo della Borsa in Foro Boario, cena di San Valentino con ballo. Serata allietata dalle musiche di Diego e la sua chitarra. Quota di partecipazione 18 euro: è gradita la prenotazione (rivolgersi alla Cartolibreria Marin, 0422-712250). Organizza la Pro loco Oderzo. DOMENICA 12 Mercatino dell’antiquariato a Por- precedente, dei reati contro il patrimonio commessi nel nostro territorio». Le guardie giurate impiegate per il servizio dovranno essere due, compiere tre ispezioni ogni notte, nella fascia oraria compresa fra l’1 e le 5. Nei giri di sorveglianza degli immobili comunali le guardie avranno l’incarico di svolgere anche un servizio tobuffolè. Alle 15, allo Stadio Opitergium, per la 21ª giornata del campionato di Eccellenza di calcio girone B l’Opitergina sfida il San Donà 1922. LUNEDÌ 13 Ore 20.30-22.30: quattordicesimo incontro della Scuola di formazione sociale Area economica al centro parrocchiale del Duomo di Oderzo. Tema di stasera “Responsabilità sociale del- le imprese: ricomposizione tra economia ed etica o moda passeggera?”, con il professor Arduino Salatin. MERCOLEDÌ 15 Oggi e domani, al cinema Cristallo, alle 20: terzo appuntamento con la rassegna di film d’autore con la proiezione di “La rosa bianca” di Marc Rothemund. Biglietto: 4,5 euro intero, 3,5 euro ridotto. Alle 21, quinto appuntamento con la stagione teatrale al Cristallo con La ve- di pattuglia e controllo notturno, con il compito di segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi circostanza sospetta. Forse è anche per questo motivo che giungono segnali di attività dei malviventi nelle ore diurne o nella prima serata, quand’ancora la sorveglianza non è attiva. Com’è accaduto venerdì scorso nel cantiere di un’impresa edile opitergina. Ma i ladri non hanno fatto i conti con il fatto che ormai molti cittadini sono smaliziati e danno l’allarme quando s’accorgono di qualcosa di sospetto. Com’è accaduto nel cantiere di quest’azienda, con i Carabinieri subito intervenuti e il ladro acciuffato. (AF) dova allegra di Franz Lehàr, interpretata dalla Compagnia Italiana Operette con Umberto Scida e Elena D’Angelo. GIOVEDÌ 16 Alle 20.30, al centro infanzia “Il Piccolo Principe” di Colfrancui, secondo incontrodibattito di Per saperne di più sul mio bimbo, ciclo per genitori di bimbi da 0 a 3 anni. Tema di stasera “Dire no per amare” con la dottoressa Lorena Mazzariol. L’incontro è gratuito e aperto a tutti, ma con previa comunicazione telefonica al numero 815348. sti consigli come una cosa in più. A questo punto perché non creare i consigli comunali nelle frazioni? La mia è una battuta per mettere in rilievo il ruolo che hanno invece i consiglieri all’interno del consiglio comunale cittadino. Vengo dall’esperienza del piano regolatore e ho visto che proprio dalle frazioni sono giunte proposte concrete, originali, di grande interesse. Quando c’erano dei problemi le frazioni si sono sempre fatte sentire. Ritorno a ciò che ho detto prima, cioè all’importanza delle associazioni. Penso ai patronati parrocchiali, ai comitati che organizzano le sagre. Sono referenti importanti. Infine, da non sottovalutare, è la ricerca di persone disponibili. Lo vedo in Pro loco. Ci si ritrova in diversi ma alla fine a lavorare, a mettere a disposizione il proprio tempo sono sempre gli stessi. Sono dell’idea che i consigli di frazione siano più per le città grandi, dove i problemi sono diversi rispetto ai nostri, dove il rapporto con le frazioni è meno intenso rispetto alla nostra realtà». Annalisa Fregonese Daniele Brugnera: ogni 6 mesi la giunta visiti le frazioni Alessio Bianco: meglio valorizzare le associazioni CALO DEL 50% DEI REATI I un consiglio di frazione potrebbe poi svilupparsi in modo orizzontale, collegandosi alla parrocchia, alle società sportive. Rapportandosi periodicamente con il consiglio comunale, facendo conoscere ad esso problemi e proposte». In linea di principio è d’accordo anche Daniele Brugnera, consigliere comunale della Lega Nord, che ha l’incarico di seguire la frazione di Faè. «In via generale dico che coinvolgere le persone non è mai sbagliato. Anche perché – osserva – in tal modo vengono a conoscenza di quali sono i problemi e, quindi, anche delle difficoltà che ci sono a volte per risolverli. Tuttavia la nostra è una città piccolina, quasi tutte le frazioni sono rappresentate in consiglio comunale. Sia nella maggioranza che nella minoranza. Abbiamo consiglieri di Camino, di Colfrancui, di Piavon, di Faè. Ve n’era uno di Rustignè ma ha dato le dimissioni. Ecco, ritengo che molti aspetti delle frazioni possano essere dibattuti tramite questi consiglieri. A loro spetta il compito di rapportarsi con i residenti nelle frazioni. Più che dei consigli di frazione, penso ad un impegno fisso dell’amministrazione comunale di far visita alle frazioni un paio di volte l’anno. Bisognerebbe proprio stilare un calendario, con le riunioni a cadenza semestrale. Sarà una proposta che farò per il prossimo programma elettorale». «Nelle nostre frazioni – osserva Alessio Bianco, presidente della Pro loco, che abita a Camino – ci sono già numerose associazioni. Mi sembra più logico intervenire attraverso di esse, rapportandosi con queste realtà piuttosto che creare un altro organismo. Ad essere sinceri vedo que- 29 FONTANELLE: laboratorio teatrale per giovani guidato da Simone Carnielli S tanno per partire le proposte culturali e artistiche 2006 dell’Informagiovani di Fontanelle. A partire dal Laboratorio teatrale, dieci incontri il mercoledì sera guidati da Simone Carnielli del Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto: iscrizioni entro il 20 febbraio. Previsti altri otto incontri facoltativi con messa in scena di una rappresentazione teatrale. Entro il 15 aprile ci si può iscrivere inoltre ad un corso di fotografia di secondo livello dal titolo “Il ritratto, il paesaggio, aspetti creativi della fotografia”; previste uscite all’aperto. Fino al 24 febbraio sono aperte le iscrizioni a corsi di informatica di base, informatica di secondo livello, Autocad 2D e 3D, inglese. I corsi avranno la durata di 20-30 ore e si svolgeranno di sera, in giorni da definire con i partecipanti. Le adesioni si ricevono in biblioteca comunale (telefono 0422809291) dal lunedì al venerdì ore 14.30-17.30, o al Centro giovani il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12 (telefono 0422-809229, e-mail [email protected]). (AP) 0422- VENERDÌ 17 Alle 20.30, nella chiesa parrocchiale San Vincenzo, terzo dei quattro incontri di preghiera foraniali per giovani previsti quest’anno. Alle 21, al cinema Turroni, prosegue la retrospettiva sul nuovo cinema danese con “L’eredità” di Per Fly (2003). Farmacia di turno: Trevisan, piazza Grande 18, 0422-717644. È di scena in questi giorni la sagra di San Valentino a Fratta di Oderzo presso l’ex chiesa parrocchiale. I festeggiamenti aprono venerdì 10 alle 17 con la grigliata gigante con la famosa “salciccia di Fratta”, la pesca di beneficenza e la vendita di dolci casalinghi, il cui ricavato andrà all’associazione che si occupa dell’accoglienza dei “bambini di Chernobyl”; alle 21 Festa della birra. Sabato 11 e domenica 12 la pesca e lo stand gastronomico aprono rispettivamente alle 15 e alle 10. Domenica 12 la fe- sta continua alle 14 con i “giochi di San Valentino” organizzati dal Gruppo Oratorio per bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni; alla fine ci saranno le premiazioni e patatine per tutti: si raccomanda ai ragazzi di venire in maschera. Lunedì 13 la sagra apre alle 17: alle 20 è prevista la gara di tresette. La sagra chiude il 14 febbraio: i festeggiamenti aprono alle 15 e lo stand gastronomico alle 18. Alle 19 ci sarà la Messa di San Valentino e alle 21.30 l’estrazione della tombola paesana. Organizza l’associazione “Fratta Unita”. Andrea Pizzinat FRATTA Salsiccia protagonista della sagra di San Valentino 30 NUOVA STRUTTURA RIABILITATIVA INAUGURATA ALL’OSPEDALE DI MOTTA Una piscina necessaria I naugurata sabato 4 a Motta la nuova piscina riabilitativa presso l’ospedale. Una struttura attesa da tempo e che sarà utile per il recupero e la riabilitazione dei pazienti. L’opera è stata conclusa, come sottolineato dai dirigenti ospedalieri durante l’incontro, a tempo di record: iniziata il 23 agosto, è stata portata a termine a metà gennaio. «La nuova piscina – hanno sottolineato i dirigenti dell’ospedale mottense – già da tempo si caratterizza come struttura riabilitativa di riferimento, rappresentando anche una precisa garanzia di continuità nell’assistenza sanitaria per la popolazione del distretto mottense e dell’intera Ulss 9, ma anche di tutto il Veneto. La struttura rientra nel quadro di sperimentazione gestionale in atto a Motta di Livenza, e si integra nella rete dell’offerta riabilitativa dell’Ulss 9 di Treviso e delle altre ulss venete». Due le vasche: una più grande per coloro che soffrono di patologie neurologiche o colpiti da traumi, con una profondità tra 70 e 120 cm. Una seconda più piccola per disabilità più gravi. Accanto vi è una palestra per il riscaldamento dei pazienti prima della terapia in piscina. La struttura sarà utilizzata da pazienti sia dell’ospedale che esterni. Presenti durante la cerimonia di inaugurazione diverse autorità, tra cui l’assessore regionale alla Sanità Flavio Tosi, l’assessore provinciale Paolo Speranzon e con il sindaco di Motta Graziano Panighel diversi sindaci del comprensorio. A fare gli onori di casa il dirigente generale dell’ospedale Alberto Prandin e il presi- È SABATO 11 Alle 20.30, in patronato Don Bosco, spettacolo teatrale “Teatro fatto in casa” con la compagnia del patronato Atori par Scherso. L’appuntamento si ripete domenica 12 alle 15. DOMENICA 12 Alle 9.30, in duomo, messa con barellieri, sorelle, ammalati, pellegrini e devoti di Lourdes. Alle 11 l’Azione cattoli- genti ha poi chiarito la necessità della nuova piscina: «La maggior parte delle malattie che colpiscono la popolazione comporta conseguenze che possono essere combattute con interventi riabilitativi oltre alle abituali terapie medico-chirurgiche. Le malattie muscolo-scheletriche, altre malattie quali i disturbi vascolari, le gravi cerebrolesioni o quelle del midollo spinale che comportano paralisi degli arti possono richiedere una riabilitazione attraverso un progetto di cura personalizzato. Si stima che nel Veneto almeno 1 persona su 20 sia affetta da una disabilità permanente e che un numero almeno doppio di persone ne presenti una transitoria». Gianandrea Rorato La nuova piscina dell’ospedale. A lato la benedizione del parroco di Motta mons. Rino Bruseghin dente Domenico Stellini. Durante la cerimonia di inaugurazione snocciolati alcuni numeri della struttura: per la piscina sono stati utilizzati 5 km di tubi, oltre 100 corpi illuminanti e ben 18 mila 500 piastrelle. La relazione dei diri- Intervento di Stenio Odonti N ella pagina delle Lettere ed Interventi, pubblichiamo l’intervento del consigliere di opposizione Stenio Odonti, nel quale si lamenta perché all’inaugurazione della piscina riabilitativa non è stato ricordato il dottor Mario Po’ primo ideatore dell’opera. SANTA MARIA DI CAMPAGNA: un mese di festa: teatro, pattinaggio, maratonina, lucciolata... tempo di sagra a Santa Maria di Campagna. Per la precisione, della ventiduesima Festa di San Valentino, che parrocchia e Comitato festeggiamenti propongono presso il teatro tenda di via Gonelle per un mese e un giorno, dall’11 febbraio al 12 marzo. In questo primo fine settimana, serate danzanti con Gianni Dego il sabato e con Luca Milani il giorno successivo. e L’AZiON o Mottense / Opitergin Domenica 12 febbraio 2006 Che vedrà anche alle 8.30 la partenza della Maratonina di San Valentino, e alle 18 lo spettacolo di un prestigiatore per la serata dei bam- bini. Martedì 14, festa del patrono San Valentino, messa con benedizione del pane. Nel programma del mese, che ricorderemo nell’Agenda Motta di settimana in settimana, spiccano venerdì 24 la Lucciolata pro Via di Natale, sabato 4 marzo l’esibizione del “Pattinaggio artistico Chiarano”, domenica 5 marzo la commedia dialettale “Na peagra unica ma i debiti vien pagai”. (TB) ca ragazzi delle foranie di Motta e Torre di Mosto si ritrova insieme per celebrare la messa nell’ambito della Festa della pace. 2 marzo al 25 maggio, dal 28 settembre al 16 novembre. Partenza da Motta, piazza S. Rocco, alle 15.15, ritorno alle 19. Quota di iscrizione 120 euro; spese di viaggio a carico del Comune. Le domande di partecipazione al corso potranno essere ritirate ai servizi sociali del Comune. LUNEDÌ 13 A Motta aprono le iscrizioni per il corso di ginnastica antalgica per persone con età superiore ai 60 anni, che si svolge alle Terme di Bibione, con lezioni di giovedì pomeriggio, con il seguente calendario: dal Farmacie di turno: Trevisan, piazza Grande 18, Oderzo, telefono 0422-717644; Brotto, piazza Umberto I 9-10, Meduna di Livenza, telefono 0422-767285. INDAGATO IL TERRITORIO Chiarano vuole un ambiente certificato T erminata la verifica sullo stato dell’ambiente di Chiarano, ora il sindaco Gianpaolo Vallardi assicura che per il suo Comune arriverà presto il qualificante bollino blu della certificazione Iso che, in Italia, solo 40 comuni su oltre ottomila possono vantare. «Entro l’estate – precisa Vallardi – le ditte che operano in questo comune potranno esibire la certificazione che attesta la qualità di quanto è da loro prodotto, con una notevole ricaduta positiva, soprattutto nel settore dell’agricoltura. Il bollino blu certifica anche la qualità della vita per gli abitanti di Chiarano». Secondo lo studio sullo stato del territorio, che ha compreso anche Motta e di Gorgo, presentato dai tecnici della Ceeg di Casale sul Sile, quasi tutti i problemi per Chiarano arrivano da fuori. «Il territorio di questo comune è sottovento rispetto alla zona industriale di Motta da dove arrivano inquinanti – hanno spiegato i tecnici della Ceeg –. L’acqua del canale Piavon, che arriva da Oderzo, non è proprio pulita: la situazione va miglio- rata e pianificata. Poi c’è il problema delle fognature, perché a Chiarano la depurazione era stata calibrata per 2800 abitanti e invece ora siamo a 3200». Il resto, secondo l’analisi svolta, funziona. A partire dal sistema di raccolta dei rifiuti: «Da togliersi il cappello, funziona in modo ottimo, e oltre il 70% dei rifiuto viene differenziato. È quasi pronta anche la piazzola ecologica. Non presentano particolari problemi le emissioni di polveri in atmosfera, e le rotatorie in costruzione snelliranno il volume di traffico. I campi elettromagnetici sono al di sotto della soglia critica». Intanto il Consorzio di bonifica Basso Piave ha iniziato i lavori di scavo nell’alveo del Piavon, da Cessalto a Chiarano. «Erano venti anni che questo lavoro non si faceva – ha sottolineato il sindaco Vallardi –. La manutenzione dei canali si estenderà anche al Magnadola». I risultati di questo studio, con bellissime immagini del territorio, sono stati raccolti in un cd che verrà donato a tutti i ragazzi delle scuole di Chiarano. Giuseppina Piovesana GENNAIO IN ORATORIO CON IL “NOI” DI LUTRANO S i è conclusa positivamente “E… stiamo insieme in oratorio”, serie di quattro appuntamenti per i ragazzi e le loro famiglie svoltasi all’oratorio Don Bosco di Lutrano nei primi due fine settimana di gennaio. Nella foto alcuni dei protagonisti e fruitori dell’iniziativa. L’oratorio Noi di Lutrano desidera ringraziare l’Amministrazione comunale di Fontanelle per il sostegno dato nel- Il Vescovo incontra gli amministratori del Mottense M ercoledì 15, alle 20.30 al patronato Don Bosco di Motta, il vescovo Giuseppe incontra gli amministratori pubblici della forania Mottense. Il tema è quello scelto da monsignor Zenti per il ciclo 2005/2006 di incontri con i politici diocesani: “Alla ricerca del dna della laicità”. l’organizzazione dell’evento e tutti coloro che hanno contribuito in qualsiasi modo alla buona riuscita dello stesso. Andrea Pizzinat CARNEVALE DI MOTTA: sabato 25 Cavalchina e galà E cco gli appuntamenti del 59º Carnevale mottense. Si inizia domenica 19 alle 14 con la sfilata dei carri allegorici con gruppi danzanti e chioschi, che sarà ripetuta martedì 28. Giovedì 23 alle 14.30 decima edizione della Festa di Carnevale in patronato Don Bosco. Sabato 25 dalle 20.30 tradizionale Cavalchina con serata di gala, cena e musica al palazzetto dello sport. Informazioni: 0422-761510 (ingresso 35 euro). Domenica 26, con ingresso gratuito, seconda Fiera del divertimento e Carnevale dei bambini dalle 14 in piazza Luzzatti. (GR) e L’AZiON Friuli / Veneziano Sarone, cittadini contro un’azienda agricola “Inquinatrice e maleodorante” “L’ azienda agricola Castello provoca danni all’ambiente e alla salute dei cittadini di Sarone. Il pericolo è rappresentato dall’emissione di polveri ed altre sostanze, oltre che dai percolati di liquami nel suolo e sottosuolo, più che dall’odore comunque insopportabile proveniente dell’impianto. Che, peraltro, è stato avviato in una struttura dismessa, priva delle concessioni edilizie e di ogni requisito di idoneità coerente con la normativa. In un impianto che dovrebbe ospitare non più di 40 mila capi, se ne trovano invece fino a 150 mila. La situazione è vergognosa e tanto più grave in quanto vede la mancata presa di posizione attiva e non meramente burocratico - formale a difesa dei cittadini e del territorio da parte dell’Amministrazione comunale”. Documenti e normativa alla mano, non ha dubbi Sergio Bomben, consulente ambientale di professione e rappresentante del “Comitato di Salvaguardia Dietro Castello”, nato nell’aprile del 2003 per la valorizzazione e la salvaguardia del territorio e costituitosi da poco parte civile presso il Tribunale di Pordenone contro l’allevamento di polli da carne “Michele Piccoli & C.”, sito in via Dietro Castello a Sarone. E aggiunge: «ad oggi non risulta siano state effettua- Vista dall’alto della sede dell’azienda agricola Castello te idonee analisi di laboratorio sulla carica batterica presente nei liquidi e nelle polveri emesse all’esterno, in linea con la normativa vigente. L’“emergenza aviaria” rappresenta, in questo senso, un ulteriore motivo di preoccupazione, dal momento che le direttive impartite dal Ministero della Sanità, per come sono strutturati i capannoni, risultano inapplicabili». Mentre gli abitanti delle zone circostanti i capannoni continuano a lamentare difficoltà respiratorie, sinusiti e un disagio generale dovuto al terribile puzzo proveniente dall’impianto, la controparte - ossia la Castellonon rilascia dichiarazioni in merito, facendo sapere, per bocca dell’ avvocato, Luigi Maschio del foro di Treviso, di essersi dichiarata estranea ad ogni responsabilità nel corso dell’udienza penale tenutasi il 27 gennaio a Pordenone davanti al giudice Chiaradia. Ma agli atti risulta però che la stes- sa controparte abbia invece patteggiato la pena per i reati ambientali contestati. Duemila cinquecento euro di ammenda per ciascuno dei sei soci, tutti veneti, residenti a Godega ed Orsago. La vicenda è lontana dal concludersi. Nei pros- SABATO 11 Alle 12 presso la concessionaria Volkswagen - Skoda Muzzatti srl a Porcia avverrà la presentazione ufficiale del Gruppo sportivo Concrete San Marco Caneva. Seguirà il pranzo presso la stessa concessionaria. DOMENICA 12 A San Giovanni dal Tempio dalle 7 è in programma l’11° Trofeo Fratelli Rossetto di enduro organizzato dal Motoclub Albatros Calcio. Il Sarone gioca in casa contro l’Azzanese. La Sacilese (serie D) gioca in trasferta contro Montecchio Maggiore. Il Prata, primo in Seconda Categoria, gioca in casa contro il Visinale. Per la Prima Categoria, il Cane- simi giorni è previsto un ulteriore incontro tecnico fra la Direzione regionale ambiente ed il Comitato. Che ha inoltre consegnato un’informativa al dott. Dario Simeone, capo della Segreteria particolare del Ministro della salute Francesco Storace, affinché quest’ultimo venga a conoscenza del caso. E sta valutando la possibilità di far per venire all’Alto commissario per la lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione, una richiesta di valutazione della vicenda nel suo complesso, affinché verifichi se vi possano essere state irregolarità o altre tipologie di infrazioni. Maria Pia Arpioni IL BILANCIO DI CAPPUZZO 31 MORTI A GHIRANO NEL 1951 Restaurate la tomba degli annegati! S ono trascorsi 55 anni ma il ricordo a Ghirano è ancora forte. Era l’8 febbraio 1951 quando il paese perse sette giovani in pochi attimi. Il Livenza aveva regalato la sua ennesima “montana”, occasione ghiotta per compiere un’eccitante gita in barca nella golena trasformatasi in placido lago. Verso le 15, quindi, Delia Dal Zin, Bruna De Marchi, Angelo Maluta, Sergio Polesello, i fratelli Antonio e Teresa Restiotto e Paolo Santarossa, di età compresa fra i 21 e i 14 anni, decisero di salire su una piccola imbarcazione usata per la pesca. La spensierata comitiva aveva percorso appena poche decine di metri quando il crudele destino, materializzatosi sottoforma della punta sommersa di un salice, si pose di mezzo. La barca, urtata violentemente, ebbe un improvviso scossone. Il primo a cadere in acqua fu il più giovane, Paolo. Gli altri sei amici, nel tentativo di recuperarlo a bordo, si disposero sullo stesso lato della barca, provocandone il rovesciamento. Le acque gelate del Livenza ebbero ragione della resistenza dei giovani nel giro di pochi minuti. Si salvò soltanto il proprietario della barca, un tale Toffolo, residente a Mansuè. I funerali furono imponenti: migliaia di persone accorsero a piangere per la terribile sventura, a tal punto che le sette bare bianche vennero accompagnate da un corteo lunghissimo che occupava non solo la strada ma anche il parallelo argine del Meduna. Dopo 55 anni i sette annegati sono ricordati dalla tomba monumentale, alquanto bisognosa di restauro, e dal cippo eretto nel luogo del disastro con il concorso popolare. Giacinto Bevilacqua SACILE: Bepi Pillon parla di sport, famiglia ed educazione Più tasse L’ e più investimenti “ “N oi aumenteremo le tasse”. Qui lo dico e qui non lo nego. È l’annuncio controcorrente di Intesa Democratica, cioè il centrosinistra che governa Sacile. E che nel bilancio comunale di prossima votazione aumenterà dal 4 al 5 per mille l’Ici, imposta comunale sugli immobili, una delle poche entrate su cui il Comune può decidere, e una delle tasse meno amate dai cittadini. L’impopolare scelta nasce va gioca in casa contro il Varmo, la Liventina contro il Pertegada. VENERDÌ 10 Alle 18.30 alla Casa famiglia di Ghirano il Comune di Prata e la Protezione civile regionale presentano alla cittadinanza i lavori di rafforzamento dell’argine e di pulizia delle sponde del Meduna. A Sacile, al Teatro Zancanaro, Arsenico e vecchi merletti di J. Kesserling, prodotto da Teatro Vittoria. Regia di Attilio Corsini, con Miranda Martino, Viviana Toniolo. Inizio spettacolo alle ore 21. Lo Sci Club Sacile organizza sulle nevi del Piancavallo i Campionati Italiani Master. Per informazioni: www.sciclubsacile.it. Vedi articolo nella pag. Sport. L’accusa: qui è impossibile applicare le direttive ministeriali anti-aviaria Domenica 12 febbraio 2006 MERCOLEDÌ 15 A Ronche di Sacile, presso la Fazioli Concert Hall, alle ore 20.45, concerto del Trio Cajkovskij: Pavel Vernikov al violino, Anatole Liebermann al violoncello e Kostantin Bogino al pianforte suoneranno l’Op. 50 in la minore di Cajkovskij e il Trio in mi minore Op. 67 di Šostakovicj. Introduce, alle ore 20, il prof. Roberto Calabretto, che parlerà di “Echi occidentali e fascino del popolare nella musica russa”. Farmacie di turno Prata: Bisatti, via C. Battisti 49, 0434620006. Sacile: Bechi, Piazza del Popolo 31, 043471380. dall’esigenza di pareggiare il bilancio. Le cui uscite sono notevolmente cresciute a seguito degli investimenti che la giunta comunale ha deciso di fare nell’intento di “rilanciare Sacile”; abbondanti fino al punto di superare - violandolo consapevolmente- il limite del patto di stabilità. Con queste maggiori spese, o si tagliavano altre uscite o si aumentavano le entrate. Si sono scelte entrambe le vie, ma molto più la seconda che la prima: l’aumento del 25% (dal 4 al 5 per mille) dell’Ici dovrebbe portare 400 mila euro nelle casse di piazza del Popolo. Critiche sia sul merito che sul metodo della scelta che l’amministrazione Cappuzzo si accinge a compiere sono giunte sia da Rifondazione che da Forza Italia. Di fatto concordi nel rammaricarsi di una decisione che a loro appare calata dall’alto: se Rifondazione, per bocca di Franco Spagnol, lamenta lo scarso coinvolgimento del consiglio comunale nelle scelte di bilancio, Forza Italia, con il capogruppo Roberto Ceraolo, attacca Cappuzzo per la scelta di presentare pubblicamente alcune linee guida del bilancio prima di convocare la commissione consiliare competente, presieduta dallo stesso Ceraolo, la cui prima riunione si è svolta solo giovedì 11. Tommaso Bisagno educazione è di rigore, per un patto educativo fra famiglia e società”. Attorno a questo tema si dipanerà lunedì 13 alle 20.30 al Ruffo il convegno organizzato da Banca della Marca, Comune di Sacile e Cavolano Calcio in collaborazione con Sacilese Calcio, Liventina e S. L’allenatore del Chievo Bepi Pillon Odorico. Ospiti d’onore saranno Bepi Pillon, di Preganziol, allenatore del Chievo, e Fabio Rossitto, sacilese, ex calciatore di serie A, oggi nella Sacilese. La relazione tecnica sarà della psicologa dello sport Marcella Bounous. A far da corona e discutere sul binomio spor t-educazione anche il sindaco di Sacile Roberto Cappuzzo, il vicepresidente della Sacilese Antonio Sartori di Borgoricco, il presidente del Cavolano Giancarlo Angelella, Giampiero Michelin presidente di Banca della Marca, e Alvise Faotto, amministratore delegato di Fadalti. Coordinatori della serata saranno Tiziano Graziottin, responsabile della redazione di Belluno del Gazzettino, e Mirko Villanova, giornalista di Radio Conegliano. (TB) CARNEVALE DI CEGGIA: domenica 19 la “notturna” del Carnevale I niziano domenica 19 febbraio le sfilate dei carri allegorici del carnevale ciliense, con la cosiddetta “notturna”, dalle 18. Le altre occasioni per ammirare le gigantesche creazioni in cartapesta saranno domenica 26 e martedì 28 febbraio dalle 14.30. 32 L’AVIS DI CEGGIA PREPARA I FESTEGGIAMENTI 2007 Verso i 40 anni S i è svolta domenica 5 a Ceggia, in biblioteca, la trentanovesima assemblea annuale dell’Avis comunale, conclusasi con l’approvazione del bilancio consuntivo 2005 e l’elezione dei delegati all’assemblea provinciale in programma per il 18 marzo a San Michele al Tagliamento. «A fronte di una leggera diminuzione delle donazioni rispetto agli anni precedenti – ha detto il presidente dell’Avis ciliense Gianni Borlina nella sua relazione – abbiamo avuto ben diciotto nuovi donatori, in buona parte giovani: un segnale incoraggiante!». Il sindaco Massimo Be- raldo, presente all’assemblea, ha inoltre assicurato «il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale alle attività proposte dall’Avis e in particolare quelle legate ai festeggiamenti per il quarantennale della sezione, in programma per il prossimo anno». All’assemblea è seguito il pranzo sociale, durante il quale si sono svolte le premiazioni dei donatori benemeriti. Tra i premiati anche i signori Giorgio Giro, Sergio Nadalon e Renzo Zoia, che hanno raggiunto il traguardo delle cento donazioni. A consegnare le benemerenze Antonio Agostinetto, per 30 anni presidente dell’Avis di Ceggia. SAN DONÀ: musiche e balli dal mondo V enerdì 10 febbraio, alle 20.30 all’oratorio Don Bosco di San Donà, spettacolo di “Suoni, musica, costumi e danze popolari da Romania, Senegal, Bangladesh e Nigeria”, serata di solidarietà con le associazioni sandonatesi degli immigrati e gran finale della manifestazione “Popoli e culture”. ZOPPÈ Il vostro ricordo vive immutato nei nostri cuori BRUNO DE STEFANI m. 14.2.1994 ZENO DE STEFANI m. 14.2.1994 CEGGIA Letture teatrali per adolescenti MARCELLO DALLA BETTA l ricordo dell’imprenditore Marcello Dalla Betta vive nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e amato. Nel terzo anniversario della sua scomparsa, i familiari ringraziano coloro che vorranno unirsi in preghiera nella messa che si terrà il 17 febbraio, alle 18.30, nel duomo di Pieve di Soligo. Non si spegne nel tempo la memoria di un uomo che, dal nulla, ha creato una grande realtà industriale e lavorativa. PIANZANO / NON SMETTEREMO MAI DI PENSARE A TE E A QUANTO CI HAI DONATO C V enerdì 10 febbraio, dalle 15 alle 16.30 all’auditorium di Ceggia, la compagnia Teatro del vento, per la rassegna “L’ora del te in biblioteca - letture teatrali per adolescenti” proporrà “Parola di Gollum”. Successivo appuntamento venerdì 17: stessa ora e stesso luogo, ma anche stessa compagnia teatrale; lo spettacolo sarà stavolta incentrato su “Letture in padella”. La partecipazione è gratuita. Per comunicare la propria adesione, telefonare in biblioteca (0421-322452) dalle 14.30 alle 18.30, escluso il lunedì e il sabato. SAN DONÀ Visite guidate gratuite al Museo della bonifica FABRIZIO MODOLO n. 31.5.1966 - m. 17.2.1990 ome può il cuore di una madre, di un padre, dimenticare… Certo il tempo che passa si appoggia come una fitta neve sulla memoria, ma questo non è sufficiente per scordarsi di te. Ogni istante trascorso, ogni minuto assieme, ogni carezza sfiorata nei bei momenti come in quelli più difficili, rimbalzano dentro noi e ci rendono forti della tua volontà e del tuo coraggio. Caro Fabrizio, non esi- COLLE UMBERTO / IL TUO RICORDO RESTA VIVO l Gruppo archeologico Heraclia propone visite gratuite alla sezione archeologica del Museo della bonifica di San Donà. I partecipanti saranno tenuti al solo pagamento del biglietto di ingresso al museo (6-15 anni: 0,50 euro; 16-18 e oltre 60 anni: 1,00 euro; 19-60 anni: 2,00 euro). Per partecipare è necessario iscriversi contattando il Museo: 042142047, dal martedì al sabato dalle 15 alle 18. Le visite guidate si svolgeranno: sabato 11 febbraio alle 16, domenica 12 febbraio alle 10.30, sabato 11 marzo alle 16, domenica 12 marzo alle 10.30. L’ingegno e la forza di volontà lo hanno sorretto contro le avversità e una grande dignità lo ha accompagnato negli ultimi anni della vita contro un male più grande delle forze terrene. Sono passati tre anni, ma la nostalgia per un tale uomo è davvero tanta. I parenti, gli amici e i collaboratori si uniscono al dolore della famiglia con commosso rimpianto. Fam. Dalla Betta ste e non esisterà giorno in cui smetteremo di pensare a te e a tutto quanto hai saputo donarci… anzi ogni giorno lo riviviamo nelle piccole cose che ci aiutano ad essere migliori e a vedere il riflesso del tuo sorriso ovunque… Con immutato amore, mamma, papà, fratelli, sorella e parenti tutti. Una Messa in suffragio avrà luogo venerdì 17 febbraio, alle 17.30, nella chiesa di Pianzano. SALSA DI VITTORIO “C hi dava a voi tanta giocondità è per tutto. E non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande” (A. Manzoni).Il tempo passa, vent’anni sono trascorsi, ma vivo resta il ricordo di te e della tua grande voglia di capire e scoprire la vita in ESPEDITO FADELLI ogni sua forma e grande è n. 25.10.1910 - m. 14.2.1986 l’esempio di fede, bontà e dedizione alla famiglia che con amore ci hai trasmesso. I tuoi figli insieme a tutti i tuoi cari. I PIEVE DI SOLIGO / PER NON DIMENTICARE MARCELLO DALLA BETTA I e L’AZiON Veneziano / Memorie Domenica 12 febbraio 2006 MDG-CONEGLIANO / CON NOI IL VOSTRO AMORE ANGELO LUCCHETTA n. 14.11.1940 m. 16.2.2000 REGINA SARTORI n. 22.3.1911 m. 6.6.1997 MARCELLO LUCCHETTA n. 17.3.1908 m. 8.3.1991 “L ’amore è forte come la morte” (Cant. 8, 6). Chi rimane sulla terra ha ancora il cuore dell’altro e chi è oltre la morte ha in sé l’amore di chi continua a vivere sulla terra. I vostri cari CAMILLO BATTEL n. 18.3.1917 - m. 10.2.1983 Sei sempre con noi, nei nostri cuori, da sempre e per sempre. I tuoi cari SERNAGLIA MARCELLO ZANNONI n. 26.4.1928 - m. 14.2.1997 Hai sempre un posto speciale nei nostri cuori, guida da lassù il nostro cammino. Con affetto: moglie, figli, nipoti e parenti tutti. PIEVE DI SOLIGO ODERZO S. PIO X-CONEGLIANO SERGIO GIACUZZO n. 18.9.1934 - m. 14.2.2005 Ti portiamo sempre nel cuore, grati per tutto il bene che ci hai voluto. Ora presentiamo la tua immagine ad amici e conoscenti perché ti ricordino. Dal cielo prega per tutti noi. I tuoi cari ELIO PILLON n. 11.12.1927 - m. 16.2.1997 Sono passati nove anni, ma il suo ricordo è sempre vivo nella moglie, nelle figlie e in quanti l’hanno conosciuto. LIA MASET Ad un anno dalla sua scomparsa, la ricorderemo nella Messa delle 18 in San Pio X di Conegliano domenica 12 febbraio. IL FISIOTERAPISTA SPORTIVO ANTONIO POSER FA PARTE DELLO STAFF MEDICO DELLE OLIMPIADI INVERNALI CON LO SCI CLUB SACILE Week-end tricolore Da Conegliano a Torino 2006 C ome in ogni spettacolo, anche alle Olimpiadi invernali di Torino c’è chi sta dietro le quinte per garantire che il pubblico si diverta e che gli atleti siano sicuri. Fra questi volontari anche Antonio Poser, responsabile del Servizio di fisioterapia del Centro di medicina di Conegliano oltre che docente nel master di terapia manuale e riabilitativa dei disturbi muscoloscheletrici dell’Università di Padova. Poser è stato destinato al Presidio sanitario di Bardonecchia. «Sono tre i villaggi olimpici dei Giochi: Torino, Sestriere e Bardonecchia. Io seguirò gli atleti impegnati nelle gare di snowboard e biathlon», spiega il fisioterapista di San Giacomo di Veglia. In cosa consisterà il suo lavoro? «Il presidio sanitario supporterà le squadre che non hanno uno staff sanitario proprio. Lo staff dell’organizzazione olimpica, inoltre, mette a disposizione apparecchiature sanitarie che normalmente nessuna squadra porta con sé». Questa non è la sua prima esperienza in una grande competizione, giusto? «Sono stato per tre anni fisioterapista della nazionale italiana di canoa/kayak e ho seguito la preparazione e le gare dei Mondiali 2002/2003 e dell’Olimpiade di Atene 2004». Il ruolo di un fisioterapista cambia a seconda che sia svolto all’interno di una squadra o come supporto per più squadre? «Sicuramente. Il fisioterapista di una squadra, oltre a svolgere il proprio lavoro, è anche un ammortizzatore delle tensio- ni naturali che ci sono fra allenatore ed atleta e deve lavorare anche su questi rapporti». Quali sono gli infortuni più frequenti durante le Olimpiadi? «Piccoli traumatismi, come distorsioni o lesioni muscolari Un problema maggiore obbliga l’atleta a ritirarsi». E nello sci, in particolare? «Gli stress meccanici dello sci fanno sì che basti un primo accenno di stanchezza o un piccolo affossamento nella neve per mettere in pericolo le ginocchia. Nella discesa è assolutamente d’obbligo la preparazione presciistica e un’ottima condizione fisica. Nel fondo, invece, i problemi sono dati da sovraccarichi muscolari, per lo sforzo eccessivo, come nella maratona». Qual è il rapporto fra sport ed età? IL CAI CONEGLIANO IN GITA A SASSO DI SESTO N uova puntata di scalate mozzafiato, di vette innevate e di serate a tema montano, di corsi per esperti e non, e di uscite per tutti i gusti e le preparazioni. Si inizia alla grande con la sottosezione Cai di San Polo di Piave e la sua due giorni a casera Copada (1856 metri), la baita situata sotto le pendici meridionali dello Spiz de S. Piero (2084), nel gruppo del Bosconero. La meta è facilmente raggiungibile dal passo Cibiana (1530). Si parte sabato alle 13 per affrontare un dislivello massimo di 330 metri. Il trofeo di questa settimana di sezione Cai più attiva nel panorama locale va a Conegliano. Domenica la sezione organizza una gita a Sasso di Sesto, nel Gruppo Dolomiti di Sesto, una cima modesta, ma che riserva un favoloso panorama verso le Tre cime di Lavaredo. Il dislivello è di 1079 metri. La sezione sci escursionismo, invece, si concede la proiezione del filmato “Leni Riefenstahl” mercoledì 15 alle 21 alla sede Cai di Conegliano. Sempre in tema di filmati, proseguono le proiezioni “La montagna da vicino” alla sede sociale Cai di Conegliano. Martedì 14 alle 21 è la volta di “Ande bo- liviane - Cordigliera Real”, presentata da Adriano Dal Cin. Sabato torna puntuale il corso di discesa e fondo per ragazzi in Cansiglio. La partenza è dal piazzale del palazzetto dello sport di Conegliano. Ancora corsi con le lezioni di sci alpinismo della scuola Messer. Domenica si provano sul campo i rudimenti acquisiti di condotta in salita e in discesa, ricerca con Arva, barella di emergenza e tecnica di bivacco. Giovedì 16, invece, è la volta della lezione di primo soccorso e cenni di alimentazione alla sede Cai di Pieve di Soligo. Angela Deganis A «L’importante è praticare un’attività sportiva che diverta. Il corpo inizia ad invecchiare a 40 anni. Quindi già da questa età bisogna praticare regolarmente sport per l’apparato cardiorespiratorio, oltre che scheletrico muscolare. Rispetto a 15 anni fa, comunque, c’è maggiore consapevolezza verso la propria salute, e l’età media di frequentazione degli impianti sportivi si è alzata». Alberto Rosa pochi giorni dal passaggio della fiamma olimpica, Sacile si prepara ad ospitare un nuovo appuntamento dedicato agli sport invernali di alto livello, che rappresenta una sfida organizzativa e un’opportunità di rilancio per il territorio. Si tratta del Campionato italiano master di sci alpino in programma in Piancavallo da venerdì a domenica. «Questo evento – afferma Franco Fontana, presidente regionale della Fisi – è solamente la tappa d’avvio di un lungo cammino, che culminerà il prossimo anno con l’organizzazione di una gara di combinata nordica e di una prova della Coppa del mondo di sci alpino femminile». I Tricolori avranno uffi- cialmente inizio alle 9 di venerdì con il super-gigante categoria master AB-C, mentre sabato e domenica, sempre a partire dalle 9, le varie categorie si alterneranno in prove di gigante (pista Sauc) e di speciale (pista Sauc 2). Ai Tricolori sono previsti più di 500 sciatori con preparatori e famiglie al seguito, il comitato organizzatore ha pensato di creare una zona d’arrivo comune per permettere al pubblico di seguire al meglio la manifestazione. Il motore della macchina organizzativa è lo Sci club Sacile dell’attivissimo Franco Pessot, dotato di ingranaggi già rodati grazie alle numerose gare del calendario federale e zonale gestite ogni stagione. Organizzazione dunque, ma anche passione. SCI CL. ORSAGO: Pinocchio sugli sci WINTER TRIATHLON: Bonazzi seconda DOMENICA: 5ª maratonina “Vittoria Alata” È l’ora del Trofeo “Pinocchio sugli sci 2006”. La fase interprovinciale riservata alle categorie giovanili avrà luogo l’11 e il 12 febbraio a Pecol di Zoldo Alto (Belluno). Il programma prevede per sabato la disputa dello slalom gigante per le categorie Ragazzi e Allievi in notturna (partenza alle 18), domenica lo slalom gigante per Baby e Cuccioli (partenza alle 10). L’organizzazione è affidata allo Sci club Orsago. S tefania Bonazzi è d’argento. L’atleta della Silca Ultralite, reduce da un serio infortunio al ginocchio, ha conquistato il secondo posto al campionato italiano di winter triathlon. Dopo tre titoli consecutivi, Bonazzi si è dovuta inchinare alla padrona di casa Giuliana Lamastra, sua rivale di sempre. I Tricolori della disciplina sportiva che abbina corsa a piedi (7,5 chilometri), mountain bike (15 km) e sci di fondo (9 km) si sono disputati a Flassin in Valle d’Aosta. S i corre domenica la 5ª edizione della mezza maratona “Vittoria Alata” di Vittorio Veneto. La competizione, organizzata da Atletica Becher, Atletica Industriali Conegliano, Atletica Silca Ogliano e Silca Ultralite Triathlon, in collaborazione con il 1º Comando Forze di difesa, è al debutto nel calendario internazionale della Fidal e valida quale seconda prova del circuito “Aspettando Treviso Marathon”. Al via sono attesi oltre mille atleti. A margine si svolgerà una marcia non competitiva. 34 Domenica 12 febbraio 2006 Lettere & interventi FECONDAZIONE ARTIFICIALE Una nuova tecnica non crea embrioni in più C aro direttore, sull’interessante servizio da voi pubblicato sull’ultimo numero de L’Azione, relativo ai problemi di infertilità che affliggono i due sposi che hanno scritto al giornale, mi permetto di ricordare che esiste una più nuova e già apprezzata tecnica di fecondazione artificiale che ha il merito di non comportare necessariamente la creazione di embrioni soprannumerari destinati a non nascere mai, cioè, in pratica, all’eliminazione o alla riduzione a “cosa” di altre vite umane come accade con le tecniche menzionate nel servizio de L’Azione. Si tratta della fecondazione di ovociti (e non di embrioni) precedentemente congelati (se ne scongela, per la fecondazione, uno per volta), tecnica messa a punto dalla professoressa Eleonora Porcu di Bologna. Allieva del professor Flamigni, la professoressa Porcu è oggi considerata la massima esperta mondiale di questo procedimento di fecondazione artificiale (è stata chiamata recentemente negli Usa per una “lectio magistralis” sul tema). Secondo dati forniti dalla professoressa Porcu, con questa tecnica, se correttamente applicata, si ottengono percentuali di nascita confrontabili con quelle delle tecniche “tradizionali”. Da parte di molti colleghi della professoressa Porcu, la sua metodica è definita ancora “sperimentale”: tuttavia, essa viene regolarmente e legalmente applicata nel nostro paese nei centri di fecondazione pubblici iscritti riconosciuti dal ministero della Salute. Dato che i vostri servizi definiscono “ben informata la coppia” che scrive, penso che quest’ultima sarà senz’altro a conoscenza anche del metodo Porcu: personalmente credo che esso sia più rispettoso della vita umana e quindi anche più accettabile dal punto di vista dell’etica della Chiesa. Ma su questo punto, vorrei sentire il parere di un esperto. Mi sorprende invece quanto scrive il biologo da voi intervistato quando afferma, come se si trattasse di una verità incontrovertibile, che il pre-embrione è una vita potenziale mentre l’embrione è una vera vita solo dopo che si è impiantato nell’utero. Chi mai ha scientificamente dimostrato che c’è questa differen- za? Quando il biologo afferma che “se fosse embrione a ciascun impianto dovrebbe corrispondere una nascita” non capisco cosa voglia dire: quante innumerevoli volte un embrione, che pure si era impiantato perfettamente nell’utero, viene poi spontaneamente abortito per cause naturali? È (o dovrebbe essere) invece noto che nella famosa Relazione della Commissione Warnock (Gran Bretagna, 1990) si parla per la prima volta di pre-embrione specificando che, distinguendolo dall’embrione, si fa una distinzione basata su motivi “convenzionali” e non scientifici. Occorre fare questa differenza, dice la relazione, per poter permettere le sperimentazioni sul campo senza suscitare troppi allarmi di natura “etica”. Mi auguro che queste informazioni siano utili; specie a chi, come i due sposi che hanno scritto, sono in attesa di una bella notizia che auguro loro con tutto il cuore di poter ricevere al più presto. Gabriella Sartori Sacile sto un parere al dottor Gian Antonio Dei Tos, medico bioeticista, il quale ci ha detto: «Il metodo di feconda- Procedimento sperimentale della dottoressa Eleonora Porcu Sul metodo della dottoressa Porcu abbiamo chie- zione artificiale proposto dalla dottoressa Porcu, ginecologa e ricercatrice del policlinico Sant’Orsola di Bologna, si basa sulla scelta di congelare gli ovociti e non gli embrioni. Con tale metodica non vi è produzione di embrioni soprannumerari e si evita di esporre l’embrione ai rischi connessi al congelamento. Anche nelle migliori casistiche, infatti, il rischio di danneggiare l’embrione nel processo di congelamento permane tuttora elevato. La permanenza inoltre di embrioni congelati solleva complesse e delicate questioni morali sul loro futuro destino. Tale metodo è però ancora oggetto di critica. Da più parti infatti si sostiene la complessità e la non facile applicabilità della metodica rispetto alla tradizionale Fivet (è più difficile congelare gli ovociti che non gli embrioni). La dottoressa Porcu ha documentato però che la percentuale di successo della sua metodica è sostanzialmente sovrapponibile all’uso di embrioni congelati; su tali dati non vi è però accordo nella comunità scientifica. Ciò non toglie che tale metodica chieda di essere legittimamente approfondita e, ove possibile, applicata, proprio perché nasce con l’intento di consentire un maggior rispetto della vita dell’embrione». Per quanto riguarda l’intervista al biologo del Centro di fisioterapia della riproduzione dell’Ulss 7 l’intento era di informare, come è dovere di un organo di stampa, su quanto avviene in questi centri che sono una realtà regolata dalla legge 40 del 2004. Dovrebbe essere fuori discussione che informare sulle pratiche di questi centri non significa avallare tutto quello che è fatto in essi, anche se rigorosamente conforme alla legge. Del resto nell’introdurre l’intervista era stato ricordato al lettore, per evitare ogni ambiguità, la posizione della morale cattolica sulla procreazione assistita che non ammette la fecondazione in vitro perché contraria alla natura dell’atto procreativo umano che ha come obiettivo l’esistenza di una nuova persona. Era stata anche richiamata la posizione riguardante la natura dell’embrione, considerato sempre dalla morale cattolica vita umana in ogni suo stadio, perché non esistono dati scientifici che possano attestare il contrario. Questa tutela non è un attentato alla famiglia con i suoi valori, ma solo rispetto per chi, per convinzione o per necessità fa scelte diverse dal matrimonio. Per questo personalmente non condivido certe posizioni del cardinal Ruini e della Cei. Strumentalizzate dal centrodestra che si fa paladino dei valori della famiglia (...). Luigi Zancanaro Mosnigo NE PARLA LA COSTITUZIONE Matrimonio: non solo valore cristiano P remessa. Sono cattolico praticante, sposato da 46 anni, ho 4 figli e 9 nipoti. Le mie osservazioni non vengono da sponda laicista, ma da un laico cristiano. So benissimo che per un credente l’unico matrimonio valido è quello sacramentale indissolubile. Ma so anche che un cristiano ha l’obbligo dell’assoluto rispetto per chi fa scelte diverse. Ciò non significa condivisione della scelta, ma tolleranza fondata anche sul vangelo. Penso che uno stato democratico non confessionale debba tutelare i diritti di tutti e non possa legiferare in materia civile in base a principi solo confessionali. Le cosiddette coppie di fatto sono una realtà che non si può ignorare. In Italia, secondo i dati Istat sono 555 mila, più di un milione di persone, e poi ci sono i figli. Si tratta di situazioni molto delicate e diverse, a volte drammatiche, spesso necessitate dalla vita, che nessuno ha diritto di giudicare. Dare una tutela o una regolamentazione giuridica a queste persone, senza equiparare e confondere la loro situazione con il matrimonio, come ha espresso l’onorevole Prodi, mi sembra giusto. I valori cristiani, che vanno testimoniati nella carità, non possono essere imposti. e L’AZiON Due osservazioni. 1. Il matrimonio che sta alla base della famiglia non è solamente un “valore cristiano”, ma, innanzitutto, una istituzione umana, riconosciuta dalla nostra Costituzione come fondamento della famiglia. Tutelarlo, distinguendolo da altre forme di convivenza, non è un’operazione confessionale ma civile, di rispetto del patto costituzionale su cui si basa la nostra convivenza. 2. Chi fa una scelta diversa deve essere rispettato, ma deve anche assumersi la responsabilità della situazione che mette in atto. Si può discutere se alcune tutele non debbano essere in ogni caso garantite, sempre però, come anche lo scrivente ammette, “senza equiparare e confondere la loro situazione con il matrimonio”. E qui sta il punto delicato. Può sorgere il dubbio che in certe campagne e proposte lo scopo non sia tanto la tutela di diritti umani, quanto lo scardinamento e l’eliminazione pratica dell’istituto matrimoniale. In questo senso le riserve dei vescovi sono più che giustificate. interventi NON RICORDATO MARIO PO’ Dimenticanza volontaria? S abato scorso Motta di Livenza ha visto realizzarsi un altro tassello della riconversione dell’ospedale in struttura riabilitativa (con l’inaugurazione della nuova piscina che vediamo nella foto). È stato un momento importante e tutti possono vedere che l’ospedale sta diventando la struttura di eccellenza che i cittadini di Motta di Livenza si aspettavano. Alla presenza dell’assessore regionale Tosi dei vertici Ulss 9 e della Casa di cura di Abano Terme, la delusione è stata forte ascoltando l’intervento del sindaco di Motta di Livenza Panighel. Nel ringraziare tutti gli attori di questa straordinaria riconversione si è “dimenticato” – forse non a caso – di citare l’artefice primo di questa importante opera. Questa persona è Mario Po’. È stato il dottor Po’, con la supervisione del dottor Stellini, al quale va tutta la nostra riconoscenza per quanto ha fatto e sta facendo per la nostra città, che ha costruito e gestito il progetto di riconversione nel momento più delicato, e cioè della costituzione della società pubblico-privato che avrebbe dato successivamente i frutti che stiamo vedendo attualmente. Ora, che il sindaco Panighel non citi chi si è speso per questo progetto sin dal lontano 1992, quando lo studio denominato “Soges”, voluto fortemente anche questo dal dottor Po’, individuava il salvataggio dell’ospedale mottense nella riconversione in struttura riabilitativa, è, politicamente parlando, non onesto. Va anche detto, a onor del vero, che è merito delle “pressioni” dei consiglieri comunali Marcon, Odonti, Tolotto, Orlando se il Comune di Motta di Livenza è entrato nel Consiglio di amministrazione dell’ospedale. Ricordiamo che l’amministrazione attuale retta da Panighel riteneva la cosa di poca importanza visto l’esiguo peso decisionale che Motta avrebbe avuto nel Cda. Inoltre vanno fatte notare tutte le azioni intraprese da “Motta nuova” in sede politica quando sembrava che il progetto originario stesse per essere stravolto. Purtroppo si comprendere che questa amministrazione non conosce la storia di Motta di Livenza, cosa rappresenta e ha rappresentato l’ospedale. Ancor più grave è la difficoltà a capire il valore non solo simbolico che ha per Motta di Livenza di sedere nel Cda della struttura ospedaliera. Stenio Odonti Consigliere comunale Motta di Livenza Potete inviare le vostre lettere al direttore per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437