Progetto per l`apprendimento musicale del bambino

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Progetto per l`apprendimento musicale del bambino
Progetto per l’apprendimento musicale del bambino
(cpm – bambini di 5 anni / cfb 1° – bambini di 6 e 7 anni)
Il rapporto che i bambini hanno con la musica non può prescindere dal fare: i bambini
provano il piacere di scoprire il suono, il piacere di ascoltarsi e di raccontarsi
attraverso invenzioni musicali.
Ma la musica è soprattutto un gioco: un “gioco sensoriale”, in cui cose e strumenti
invitano ad essere toccati, manipolati, percossi, accarezzati; un “gioco
dell’immaginario”, perché quando si ascolta o si produce suono si è inevitabilmente
portati a fantasticare di personaggi, luoghi, storie, in una continua evocazione
sinestesica; e infine, un “gioco per comporre”, in cui si usano le sonorità per costruire
architetture da ascoltare dove i suoni vengono ripetuti, contrapposti, variati.
Un gioco che comporta, da parte degli adulti, attesa e accettazione delle divergenze,
convinti che “è meglio una testa ben fatta che una testa piena”; perché la ricerca di
quella “testa ben fatta”, anche nei più piccoli, ha bisogno di alimentarsi di curiosità, di
intuizioni da seguire e realizzare, di possibilità di esprimere il proprio particolare
pensiero non solo a parole ma anche attraverso l’azione sonora.
L’adulto deve agire pensando a un bambino “musicale”, e non “tabula rasa”, un bambino
che cresce sentendo la musica come parte del proprio patrimonio espressivo; e questo
sia perchè diventi musicista professionista ma anche semplice amatore che potrà
contribuire a formare, in futuro, un pubblico in grado di comprenderla.
La musica non si insegna, si apprende come il linguaggio parlato, a condizione che essa
diventi veicolo di comunicazione all’interno della relazione.
I bambini in età prescolare sviluppano il proprio vocabolario di ascolto e parlato molto
prima di cominciare a frequentare la scuola, ed è proprio nello stesso periodo che
dovrebbero sviluppare le basi di quello musicale, di ascolto e cantato. Senza lo sviluppo
di questi due vocabolari, infatti, la capacità di imparare a comprendere, a creare, a
leggere e a scrivere nella proprio lingua sarà sempre limitata, così come saranno
limitate la comprensione, la creazione, la lettura e la scrittura della musica.
Il bambino assorbe la musica da un adulto che rappresenta per lui un buon modello di
musicalità, che non lo spinge ad imparare, che ne rispetta i tempi e i naturali processi
di apprendimento e che non gli chiede saggi di bravura su competenze sterili acquisite
nel breve periodo.
A questa età la musica, come la parola, non si apprende attraverso la
mediazione di un foglio di carta
Gli obiettivi del progetto sono:
- sviluppare la creatività individuale;
- migliorare la disponibilità all’incontro e alla collaborazione e i comportamenti
relazionali;
- intervenire con pertinenza in conversazioni, riflessioni, scambi collettivi;
- dare il proprio apporto in attività di ideazione e sperimentazione finalizzate alla
realizzazione di oggetti, testi, sonorizzazioni, coreografie;
- ascoltare e comprendere il contenuto di storie e filastrocche;
- esplorare, scoprire, usare con sempre maggiore padronanza ed espressività la voce
e il corpo in base a sollecitazioni musicali e non;
- migliorare le capacità di ricerca, ascolto e imitazione dei suoni proposti dalle
insegnanti;
- riconoscere ed utilizzare correttamente la pulsazione;
- appropriarsi dei concetti di durata e di velocità e saperli applicare;
- riconoscere alcune semplici forme musicali anche attraverso l’esecuzione di
semplici coreografie (ABAB, AABB, Rondò…);
- utilizzare correttamente lo spazio.
Attività da svolgere e contenuti disciplinari trasversali:
- utilizzo della propria voce attraverso l’imitazione e semplici canzoni a tema
- uso del corpo in movimenti, sia strutturati che non, su base musicale
- ideazione e realizzazione di semplici coreografie
- ideazione e realizzazione di sonorizzazioni e semplici accompagnamenti ritmicomelodici
- lettura e/o ascolto di storie e di filastrocche a tema
- osservazione, riflessione e conversazione sui temi affrontati e sui contenuti delle
storie
- sollecitazione ad esprimere conoscenze, ipotesi, idee, emozioni e sensazioni
- “pasticciamento” e manipolazione di materiali e oggetti diversi
- ideazione, progettazione, costruzione, decorazione e incollo
- rappresentazione di: oggetti, animali, esperienze di gioco vissute, contenuti di
storie, sia in forma collettiva (cartelloni) che individuale
- uso di oggetti sonori e/o di strumenti costruiti