Esposizione di veri corpi per comprendere al meglio l`anatomia

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Esposizione di veri corpi per comprendere al meglio l`anatomia
Esposizione di veri corpi per comprendere al meglio l’anatomia umana. In sintesi è
questo che viene presentato nelle varie mostre che in questo periodo stanno
facendo il giro del mondo.
Il “colpevole” è Gunther Von Hagens, il medico/scienziato/artista (chiamato anche
“Hannibal Lecter” e “Dr. Morte”), che ha inventato la plastinazione* e con la sua
mostra “Body Worlds” ha incantato più di 33 milioni di persone nel mondo, ma
scandalizzate molte di più. Infatti prima della mostra, prima della rivoluzione in
campo medico, arrivano le numerose critiche; la maggior parte riguardano la
questione etica: è giusto esporre pubblicamente cadaveri sezionati? Da un punto
di vista puramente tecnico sì, poiché tutti i “proprietari” di questi corpi hanno
firmato un consenso dove dichiaravano di donare il loro corpo alla scienza, oppure
sono diventati proprietà dello Stato se entro novanta giorni dalla morte nessuno ha
reclamato la salma (legge in vigore soprattutto nei paesi asiatici); ma resta il
problema della morale, che viene ferventemente sollevato dagli esponenti della
chiesa cattolica ed ebraica, ma anche da persone che trovano abominevole ed
inutile fare questo uso dei cadaveri.
Martedì 1 2 febbraio le classi terze del classico, insieme alla IV A, accompagnate
dalle prof.sse Andreotti, Di Martino e Di Pino, si sono recate alla mostra “The
Human Body Exhibition” a Torino, una delle tre presenti in Italia in questo periodo;
le altre sono a Milano e a Roma, ma impostate in maniera diversa, in modo da
lasciare uno spazio maggiore alla parte artistica e allo spettacolo, a differenza di
quella piemontese che ha un taglio più scientifico.
L’idea, proposta dalla prof.ssa Andreotti, è stata accolta con entusiasmo, ma
anche con un certo riserbo; infatti la maggior preoccupazione era quella di
assistere ad uno spettacolo estremamente cruento, ma così non è stato. Ci è stata
data invece,la possibilità di osservare e studiare una parte delicata delle scienze,
quale l’anatomia, non traendo a fatica informazioni da sterili libri, ma dal “vivo”.
Alla mostra era possibile vedere non solo i corpi interi, ma anche organi in sezione
o interi, sani o malati e nei più svariati modi; non sono mancate neanche
attenzioni al sociale, come ad esempio l’esposizione di polmoni malati di cancro
per il fumo e la proposta di smettere di fumare, gettando le sigarette in una teca
(che però era semivuota).
Personalmente ho trovato interessante questa esperienza così fuori dagli schemi,
e (guardando al di là della discutibile parte artistica) molto utile, specie per gli
studenti di medicina o scienze varie, per tentare di comprendere più a fondo
questa grande macchina che è il corpo umano.
Laura Losi IIIB
*PLASTINAZIONE:
Tecnica che permette di conservare perfettamente il corpo, lasciando organi e
tessuti compatti ed inodori; come prima cosa nell’apparato circolatorio del corpo
viene introdotta formalina, per bloccare la decomposizione, quindi il cadavere
viene sottoposto a diversi lavaggi con l’acetone, in modo da far uscire tutti i liquidi
e sostituirli con silicone.
Nelle mostre è quindi possibile ammirare il corpo umano da un punto di vista
totalmente innovativo e mai visto prima, non solo in “3D”, ma anche in sezione.
L’opera di plastinazione di un cadavere occupa un anno, poiché tutto deve essere
perfetto e ogni singolo organo, ogni vaso del sangue deve essere conservato
come se ancora funzionasse (infatti alla fine del processo di plastinazione il
cadavere ritorna a un peso uguale a quello che aveva in vita).