i giovani talenti del mini-enduro

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i giovani talenti del mini-enduro
Moto Club Bergamo
I l Moto c l ub Bergamo con una squ a dra di e n du ris t i in e rba s i la n c ia n e ll’ a v v e nt u r a
d i r inve rd i re i fasti della regolarità e de ll’ e n du ro.
I GIOVANI TALENTI DEL MINI-ENDURO
Ritorna sui sentieri e nei fettucciati l’enduro
“made in Bergamo”. Il Motoclub Bergamo, infatti, ha portato all’interno dei suoi ranghi un
gruppo spericolato di sei giovanissimi piloti
tra gli 8 e i 14 anni che da alcuni anni corrono
nella specialità mini-enduro, distinguendosi
anche per dei buoni risultati sono: Giovanni Bonazzi, Lorenzo Corti, Manolo Morettini,
Gabriele Pasinetti, Luca Ruffini, Francesco
Servalli. L’idea è nata da un certo Angelo
Signorelli, pluri-titolato campione mondiale
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dell’enduro, vera garanzia delle ruote artigliate, il cui palmares è da stropicciarsi gli occhi
e può far solo che bene a dei ragazzini che
ambiscono e farsi strada in questa specialità.
A loro il grande Angelo Signorelli ha deciso
di affidare le chiavi per aprire nuovamente la
porta della tradizione enduristica orobica, che
così grandi titoli ha messo in bacheca. Ma
soprattutto ha dato il suo tempo, la sua esperienza, la sua conoscenza del settore, per farli
emergere nella specialità.
Infatti, nonostante centinaia di vittorie e una
lunga esperienza da campionissimo, Angelo Signorelli ha ancora voglia di divertirsi nel
mondo dell’enduro e così tre anni fa, in una
delle consuete serate passate in via Carnovali, nella sede sociale del Motoclub Bergamo, in compagnia del presidente Andrea
Gatti, propone di ingaggiare alcuni ragazzini
ed allenarli. Detto, fatto. Dopo alcuni mesi
di osservazione e ricerca sui campi di mezza Bergamasca, Angelo Signorelli trova i suoi
giovani talenti, li accoglie in squadre e inizia a
coltivare quella che per loro, e per lui, è una
passione.
“E’ davvero bellissimo vedere questi ragazzini
correre e divertirsi in moto – spiega con gli
occhi che brillano il loro allenatore Angelo Si-
gnorelli – perché percepisci la loro passione,
la loro voglia di stare insieme e di guidare una
moto. Stiamo ottenendo dei bellissimi risultati
sia a livello regionale che nazionale, ma quello
che più ci gratifica, come Motoclub, è quanto riusciamo a far divertire questi giovanissimi
piloti e come la moto li stia formando, anche
umanamente.
Addirittura, parlando con i loro genitori, ci
raccontano che vivono la loro settimana in
funzione dell’allenamento del martedì e delle
gare del weekend; questo li sprona ad affrontare tutte le altre attività quotidiane in modo
serio ed sereno. Con la scuola hanno anche
un buon rapporto, perché da subito gli abbiamo spiegato che per correre con noi prima di
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tutto devono arrivare i risultati a scuola”.
Il loro talento è cristallino, viene da chiedersi
come fanno a quell’età a fare salti da 25 metri: “E’ strabiliante vederli in sella – prosegue
Signorelli – perché fanno cose che nemmeno piloti adulti spesso riescono a fare con la
stessa qualità.
E’ un bel gruppo, soprattutto una bella squadra, sono diventati amici e stanno scoprendo uno sport bellissimo, che viene purtroppo
considerato secondario, di seconda fascia
nelle scelte dei giovani. Io però ritengo che la
moto sia a livello di tutti gli altri sport, anzi può
insegnare qualcosa in più.
Inoltre, siamo stati fortunati a trovare qualche sponsor che ci fornisce l’attrezzatura e
speriamo davvero di continuare a rafforzare
questa squadra di…speriamo futuri campioni,
perché piace a noi e fa bene a loro.
Ultimamente poi li stiamo portando anche
sulle piste da motocross, perché il pilota di
enduro, se vuole essere completo, deve sapersi destreggiare anche in quella specialità”.
L’unico neo sono le piste, che nella Bergamasca purtroppo mancano: “Dobbiamo andare
ad allenarci fuori provincia, lontano da Bergamo, perché di piste non ce ne sono – commenta con amarezza Signorelli – Ma la tradizione bergamasca nell’enduro è troppo forte
per essere scardinata da vincoli e divieti.
A questi giovani piloti sta il compito di portare la tradizione enduristica bergamasca ai
fasti di un tempo, ancora avanti per i prossimi
anni: noi ci mettiamo al loro servizio, per dargli le basi, poi starà a loro concretizzare il tutto, perché poi in moto, alla fine, salgono loro”.
> Federico Biffignandi
Luca Ruffini, il più piccolo del team
www.motoclub.bergamo.it
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CHI E’ ANGELO SIGNORELLI
Angelo Signorelli comincia a gareggiare nel ’74, e nel 1979 arrivano i primi
successi. È campione italiano enduro e si piazza secondo al campionato
europeo su moto Fantic.
Nell’80, è ancora campione italiano, vince la mitica Valli Bergamasche.
Nell’81, per la terza volta è campione d’Italia, poi passa alle Fiamme Oro,
società con la quale è tutt’ora tesserato. Nell’82, conquista il titolo europeo
nella classe 80. Nell’83, vince ancora la Valli Bergamasche.
Nell’84, è campione d’Italia e secondo al campionato europeo. Nell’85 e nell’86 è campione
italiano, ma stavolta su moto KTM-Farioli e conquista il titolo mondiale a squadre, che bissa
nell’89. Nell’88, intanto, vince il titolo individuale iridato sulla KTM 125 ed anche una Sei Giorni
in Francia. Dal ’90 smette di gareggiare a livello internazionale, continuando solo in ambito nazionale nell’enduro. Comunque, partecipa a diversi rally.
Due volte alla Parigi-Dakar, una volta al Rally dei Faraoni, tre volte all’Incas in Perù, che vince
nel ’90. Nel ’93 è terzo ai campionati italiani nella 350 su KTM, poi nel ’95 è quinto con l’Aprilia
125; quindi, l’esperienza in Yamaha, terzo nella 500 il primo anno, secondo nella 250 4T nel ’97
e terzo nella 600 nel ’98, anno in cui partecipa alla Sei Giorni in Australia, tornando per l’ultima
volta a gareggiare in ambito internazionale.
Da segnalare che Angelo Signorelli ha preso parte in carriera a ben dodici Sei Giorni, vincendone otto a squadre e piazzandosi individualmente, primo nell’88, quattro volte secondo, quattro
volte terzo e le altre sempre nei primi sei posti.
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