News 24 - ermes rigon
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Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche News n. 24 - Ottobre 2011 Speciale Biennale “...dal Finito all’Infinito” 5a Biennale ARTINCONTRO dialogo tra le arti e tra gli artisti «…una boccata di ossigeno in quest’aria plumbea». «Io credo che una delle cose più faticose che possiamo fare in questo tempo sia quella di custodire la speranza: le ragioni della speranza non vengono mai meno però è importante farne emergere ogni tanto qualche segno... Allora mi sembra che questa manifestazione sia uno di questi segni perché mette insieme alcune categorie che oggi sono particolarmente costipate, avvilite: i giovani, la cultura in tutte le sue espressioni e il fare le cose insieme. Ecco, queste sono tre filiere di impegno e di speranza su cui scommettere veramente. Vi ringrazio per avere dato una boccata di ossigeno a quella che rischia di essere costantemente un'aria plumbea». Così la Presidente della Provincia di Bologna, la dott.ssa Beatrice Draghetti, a conclusione della 5a Biennale “Artincontro”. Le sue parole sembrano essere la risposta ai duri mesi di preparazione della Biennale, durante i quali, più volte, problemi burocratici hanno portato allo slittamento della stessa. Ma, sottolineano gli organizzatori, la stima e il rapporto costruito tra tutti gli artisti erano ormai diventati la spinta più importante per portare a termine il progetto pensato e costruito tra tutti i partecipanti. Ma andiamo con ordine. Il 2 ottobre 2011, presso il Baraccano nel Quartiere S. Stefano a Bologna, si è conclusa la 5a Biennale “Artincontro. Dialogo tra le arti e gli artisti”, quest’anno dal titolo “...dal Finito all’Infinito”. News 24/2011 - Speciale Biennale 1 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche I PROTAGONISTI. 26 artisti espositori, di cui 10 giovani talenti, appartenenti a varie espressioni artistiche: PITTURA: Alberto Cova, Alberto Rustichelli, Bruno Novelli Fontanesi, Elena Mantovani, Elisa Piccinini, Enrica Melotti, Ermes Rigon, Francesco Boldin, Maria Valli (presente come pittrice e come scultrice), Renzo Pozzetti, Romano Pelloni (presente sia come pittore che come scultore), Sebastiàn Tarud, Sergio Bigarelli, Stefano Zaniboni (presente come pittore e ceramista), Toni Salmaso. SCULTURA: Alfredo Alimento, Filippo Carnazza (scagliola carpigiana), Roberta Grigolon, Sandra Andreoli. INCISIONE: Anna Ferrarini, Marika Tassi. FOTOGRAFIA: Achille Ascani, Fabrizio Centioni, Gabriella Stevani, Marcello Franca, Renzo Gherardi. GRAFICA: Donata Schiavoni. REGIA: Rocco Manuel Spiezio. MUSICA: Stephen Richard Figoni. TEATRO: Maria Giulia Campioli, Claudio Mariotti. I PROMOTORI. L’Associazione Verso un mondo unito di Bologna, in collaborazione con i gruppi artistici ARTincontro e Clarté Emilia Romagna–Marche. La Biennale ha aperto i battenti il 24 settembre alle ore 11 con la conferenza stampa. News 24/2011 - Speciale Biennale 2 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche Semplice ed incisiva, ha visto la partecipazione della dott.ssa Ilaria Giorgetti, Presidente del Quartiere S. Stefano di Bologna. Fortemente motivata dall’incontrare la gente del suo Quartiere, interessata alla collaborazione con chi veicoli cultura, determinata nella volontà di gettare ponti tra l’amministrazione pubblica e i cittadini, tra l’altro così durante la conferenza stampa: «…sono molto contenta di ospitare la vostra Biennale, perché ritengo che sia opportuno un processo di riqualificazione… anche nell'ambito culturale, per poter avere rapporti vivi con la popolazione […]. Sono convinta del ruolo primario che l'arte continua ad avere nella nostra società contemporanea… Il vostro ruolo sociale, deve recuperare un rapporto sano con la cittadinanza, nel fare rete tra cittadini e tra associazioni. Vi invito quindi a partecipare alla Commissione Cultura, perché soltanto così, con questo modo nuovo, più moderno, più al passo con i tempi che voi state provando, si potrà movimentare il circuito per cui tutte le forme abbiano la giusta collocazione e possano vivere della luce di cui necessitano. Il Quartiere rimane a disposizione, anche per i progetti futuri… Credo moltissimo in queste forme, per cui vi do la mia totale disponibilità e vi aspetto con altri appuntamenti». La mostra, aperta tutti i giorni fino al 2 ottobre, ha riscosso pareri positivi e di ammirazione. Le persone addette alla portineria e all’accoglienza dei servizi del Quartiere sono state le prime visitatrici. Tra i gruppi giunti in visita, quello di ucraini e russi hanno dichiarato di aver ricevuto speranza e gioia di vita. Una di loro, violinista nel suo Paese d’origine, ha dichiarato: «Questa mostra mi ha toccato cuore e anima». C’è stata anche la visita di un gruppetto di adulti disabili (accompagnati da Romano Pelloni, dalla moglie Elisa e dalla figlia Suor Paola della Casa della Carità di Bologna). «La loro attenzione, la loro capacità di soffermarsi con calma davanti ad ogni opera; l’espressione sincera delle proprie preferenze e dei propri gusti; la pace dei loro volti unita ad un sorriso conquistatore, mi hanno fatto vivere un’ora di Infinito – ha affermato un visitatore presente - , dandomi la certezza che l’Arte (vera) è universale e “popolare”: parla cioè al cuore di tutti; soprattutto questa mostra parla al cuore dei più semplici, dei più bisognosi di respirare “cielo”, atmosfere di Amore autentico. Grazie. Mi avete donato un “tesoro”, la vostra presenza e la vostra viva partecipazione che mi hanno toccato il cento del cuore e dell’anima». News 24/2011 - Speciale Biennale 3 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche Colpisce come il commento più frequente sia stato: «Grazie!». ALCUNE IMPRESSIONI DELLA MOSTRA «Grazie per questo respiro di Bellezza!» «Complimenti per la bellissima mostra, che mette in luce la personalità e la libertà creativa dei singoli artisti». «Una bellissima mostra, complimenti!». «Buone l’iniziativa e l’intento ma l’arte ha bisogno di un suo protagonismo, di un riscontro pur nella generosità dell’intento… l’arte unisce anche nella conoscenza verbale del suo fare… Grazie». «Un vero miracolo di reciprocità creativa verso l’Infinito per questa umanità assetata di vera Bellezza. È un dono straordinario non solo per la città tutta, ma per tutti, tutti… Grazie.» «Quante cose belle ci avete regalato! Grazie». «È tutto davvero molto bello!» «Ottima impressione. Alto livello degli artisti». «Très belle ex position!!! Merci!» (S. W. D. Moscou). «Un accostamento “estremo” ma ben riuscito ! Bello vedere il dialogo fra le opere che nel silenzio parlano tra loro. Dal tocco lieve e trasparente, alla macchia vibrante, alla sovrapposizione di materiali eterogenei, alla visione fotografica più pittorica di una pittura… fino alla scultura morbida ed impermeabile o a quella longilinea e trepida… Bello insomma, soprattutto avendo il tempo di osservare a lungo ogni immagine. Tutto parla. Grazie». «Complimenti! Di biennale in biennale il livello è sempre più alto. Questa è davvero interessante e ben riuscita». «È già stato detto tanto su questa esposizione, molto interessante davvero!! Congratulazioni e complimenti a tutti gli artisti!». «Abbiamo trascorso un’ora nella gioia e condivisione di impressioni e pensieri. Congratulazioni e grazie!». «Da inesperto è bello talvolta avvicinarsi all’arte, soprattutto con una brava guida! Ed è bello poter trovare la bellezza. Congratulazioni e complimenti agli artisti». «Fa sempre piacere ammirare questi artisti». «In questo spazio artistico, ho sentito l’anima palpitare, quasi esplodere in forme e colori che “parlano” e provocano. Grazie a voi tutti artisti che raccontate all’anima cose dell’Infinito». Un nonno di 94 anni: «Bologna è sempre stata ospitale. Per questo, i pittori dei paesi vicini hanno voluto offrire le loro opere cercando di riconoscersi a vicenda nei valori dell’arte che affratellano le diversità ed in questo caso la mostra è molto sintonizzata con opere di espressiva visione di diversi toni tutti vivissimi di umanità: diversi toni ma sempre nel valore dell’arte: bellezza e amore per la vita». «Tra le magnifiche mura di questo palazzo, abbiamo apprezzato la mostra e gli autori contemporanei e del passato». «Complimenti!». «Grazie per il bell’incontro! Continuiamo a seguire la Bellezza…». «Coraggio. Forza. Anima. Grazie per la vostra gioia nell’Arte». «Una esplosione di colori e forme. Uno squarcio di energia». La giornata conclusiva dell’intera manifestazione ha visto l’INCONTRO CON LA CITTÁ scandito da tre momenti: News 24/2011 - Speciale Biennale 4 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche - SPAZIO GIOVANI con esperienze e interventi di giovani artisti tra cui Sabastian Tarud e Stefano Zaniboni. È stato proiettato il cortometraggiodocumentario sui rumoristi del giovane registra Rocco Manuel Spiezio, dal titolo I FUORILEGGE - UN CINEMA TUTTO DA RIFARE. - TAVOLA ROTONDA DI APPROFONDIMENTO CULTURALE con gli interventi di Liliana Cosi, madrina della manifestazione, Ermes Rigon e stralci di riflessioni scritte da Chiara Lubich, interpretate dagli attori Maria Giulia Campioli e Claudio Mariotti e accompagnate dalla chitarra del maestro Steve Figoni. - PRESENTAZIONE DEL MANIFESTO DI CLARTÈ E LANCIO DEL I° CONCORSO NAZIONALE GIOVANILE “Alfredo Alimento”. Pittura Scultura e Grafica. Ormai alla fine del pomeriggio, prima di un'ultima visita alla mostra, non si poteva chiudere la Biennale senza ricordare Alfredo Alimento1, di cui proprio questo mese ricorre il secondo anniversario della morte. Un ringraziamento ad un artista straordinario di Macerata, “Gli angeli cavalieri” di Alfredo Alimento. In principio plasmò l’angelo cavaliere, poi vedendo che era solo realizzò il suo alter ego. “Maschio e femmina li creò”, come per rievocare in una geniale intuizione simbolica la genesi biblica dell’umanità. Alfredo Alimento, scultore del ferro e interprete del vissuto, sentiva nel profondo delle “segrete stanze” la dualità simbiotica tra uomo e donna, l’intrigante complicità tra amori e passioni, tormenti ed estasi. E dopo tanto peregrinare lungo l’asse semantico del tempo, enucleando morfologie di forte asprezza e latente conflitto, perviene a una sintesi plastica e formale di fulgida rivelazione, come peraltro avviene in queste due mirabili sculture che nel recupero del passato vivono di un “eterno presente”. L’angelo cavaliere procede con passo deciso mostrando la sua forza e la sua virtù. Il luccichio dei metalli e gli innesti polimaterici danno volto e identità al manufatto che sembra perdere peso e consistenza per elevarsi in un’atmosfera pulsante di vivo sentimento e d’intensa spiritualità. L’angoscia dell’uomo trova il suo riscatto definitivo nell’altro angelo cavaliere, concepito dalla stessa idea primaria, sostanziato dalla medesima “costola”, realizzato dalla mano di un faber nobile e immaginifico, riscaldato dal crisma dell’amore, da quel soffio vitale che animò il mondo in un amplesso di felice abbandono. Un altro essere che, per rievocare ancora la Genesi, “si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta”. La ieratica compostezza dell’uno e la dolcezza trasparente dell’altra si traducono in una visione morfologica di alto contenuto mitopoetico, laddove il pathos emotivo trova la congiunzione ideale nella dimensione sensibile della “bellezza pura” che l’uomo insegue fin dalla nascita. Gli angeli cavalieri rappresentano le ultime due sculture plasmate dalla fervida fantasia creativa dell’artista pochi giorni prima della tragica scomparsa avvenuta nell’ottobre 2009. Sensibile e intuitivo com’era, nelle due opere egli ha riversato il suo umile e alto sentire ed anche il desiderio intimo di liberarsi dagli incubi del quotidiano per immergersi in una dimensione altra, quella dell’ineffabile e dell’assoluto. Una visione illuminata questa che Alfredo Alimento ha maturato con solida coscienza e freschezza espressiva dopo un lungo, silente e operoso raccoglimento. Aldilà di ogni aspetto romantico, simbolico e visionario, gli “Angeli cavalieri”, icone antiche e moderne dell’eterna favola della vita, costituiscono il testamento umano, spirituale e creativo di un autentico protagonista dell’arte contemporanea, un geniale costruttore di morfologie plastiche che nel sentimento del tempo e nella suggestione dell’anima ha trovato l’impulso di una limpida e coerente ispirazione artistica. Come sanno fare solo i grandi maestri. Alvaro Valentini Ottobre 2011 1 News 24/2011 - Speciale Biennale 5 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche ricordato anche in mostra con il book delle sue opere, nonché amico e sostenitore che ha fortemente voluto la Biennale proprio a Bologna. Di lui così Gabriella Stefani, fotografa espositrice alla Biennale e membro di Clartè: «Abbiamo conosciuto Alfredo Alimento nel 2003, in occasione della Collettiva “Unici Versi” a Macerata, e da allora abbiamo sempre camminato insieme. La comunione vissuta con lui ci ha fatto scoprire nelle sue opere il messaggio profondo che la sua arte offre a tutti: l’unità tra il passato e il presente: nella fusione armonica dei materiali usati per le sue sculture (il ferro e l’acciaio fusi insieme, per esempio) sottolinea il passato come realtà inscindibile che spiega l’oggi; i suoi angeli cavalieri (guerrieri): “angeli” con tutta la bellezza che evoca questo nome e “guerrieri” con tutta la forza per lottare e vincere il male. In sintesi la Bellezza che con la sua propria forza “disarmante” vince e si dona a tutti; colore che diventa calore: nel cuore delle sue sculture è sempre racchiuso un nucleo colorato, che riscalda il freddo dei materiali utilizzati; luce che rompe il buio, anzi che si sprigiona da esso e vuole offrire il proprio contributo per illuminare la “notte collettiva” che l’umanità attraversa. Le sue ultime opere sono inondate di luce. «Colore, calore e luce dicono anche l’esperienza vissuta in questi anni da Alfredo con tanti altri amici artisti. Nell’ottobre 2003, a giugno 2005 e 2007 è presente con sue opere alla II-III e IV Edizione della Biennale. Negli stessi anni si intessono momenti di dialogo in cui si condivide l’esperienza artistica in uno scambio arricchente e caloroso. Ecco uno dei suoi preziosi interventi: “Unirci nell’arte, è anche qualcosa di sociale, perché la società in questo momento ha bisogno dell’arte. Che cosa vogliamo dare a questo mondo? Quale messaggio? Lo possiamo dare con tutte le arti, con la musica, la poesia, la pittura, la fotografia… tutte, tutte le arti. Sì, facciamo delle linee, scolpiamo delle forme, però non è solamente per l’estetica. Dobbiamo metterci d’accordo: come qualificare queste arti? Su quale germoglio? Un germoglio, che possa venire dalla nostra vita, come un pensiero nuovo… una forma d’arte nuova. Noi dobbiamo dare qualche cosa, far capire che viene fuori qualche cosa di umano, di universale, di fraternità universale…. È l’armonia della vita. La pace”. E nel maggio 2009, dopo un Convegno di tre giorni a Bellaria, in Romagna, durante il quale approfondisce la spiritualità dell’unità di Chiara Lubich, si fa forte in lui la convinzione di aver trovato proprio in questo Carisma “quel germoglio nuovo” che può animare tutte le espressioni artistiche. «Alfredo ha dato, subito, la sua piena disponibilità per portare avanti e far conoscere a tanti questo “nuovo germoglio”. Di getto e di suo pugno elabora le linee portanti di un Manifesto. Si susseguono telefonate di verifica. Un lavoro intenso, entusiasmante. Oggi, questo manifesto, frutto di ricerca e confronto fra tanti, viene comunicato a tutti (vedi box). «L’autenticità di questa esperienza indiceva Alfredo a spronarci nel donare a tanti, soprattutto ai giovani talenti, i valori custoditi nell’esperienza artistica condivisa. Nel novembre 2007, dopo aver visitato alla Besana di Milano, una mostra che raccoglieva le opere degli artisti internazionali più in auge, Alfredo esprimeva questo pensiero: “non c’è News 24/2011 - Speciale Biennale 6 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche più speranza, è la fine di tutto”. Ma in seguito ha subito aggiunto ”Occorre fare qualcosa, occorre dare un segnale positivo, occorre trasmettere ai giovani la vera realtà artistica. Noi abbiamo fatto la nostra esperienza e abbiamo un bagaglio di valori che vanno trasmessi”. Nel marzo 2008, a Macerata, in un Convegno aperto, organizzato da Clarté, Alfredo Alimento lancia a tutti l’idea di un Concorso di arti figurative per i giovani. E a novembre dello stesso anno, nel suo Studio di Macerata, ne stendiamo insieme le linee e le modalità. Il Concorso porterà il nome di Alfredo Alimento e avrà il titolo scelto da lui: “Gli angeli volano ancora…!”(diamo le ali alla nostra arte). Il 2012 vedrà il lancio del bando di concorso a livello nazionale e si prevede per l’autunno del 2013 a Bologna la Mostra delle opere selezionate. «Il critico Lucio Del Gobbo parla così dell’arte di Alimento: “tensione verso l’umanizzazione dell’arte, come aspra critica verso una società che vuole disumanizzare l’uomo”. Si riassume così la ricerca continua dell’artista il quale era “tanto discreto, pacato e fragile, quanto irruente e robuste sono le sue opere scultoree e pittoriche, che lasciava poco spazio all’ambiguità. ...colpisce la grande capacità di condividere con gli amici e i colleghi esperienze, sensazioni, confidenze, sempre alla ricerca di quel rapporto umano che esprimeva con tratti decisi nelle sue opere d’arte” . La sera del 15 ottobre del 2009 dopo una bellissima telefonata, ricca di aggiornamenti e i suggerimenti per la realizzazione dei progetti comuni volti a donare a tanti la Bellezza viva, Alfredo sottolinea: “Vedi, dobbiamo dare queste cose a tutti” . È il suo testamento: il 16 ottobre alle 19.30 muore, investito da un’auto a pochi passi da casa. E tutto continua in cento e più cuori di artisti che sentono propria questa realtà». MANIFESTO DI CLARTÉ EmiliaRomagna-Marche In questo terzo millennio, sempre più segnato da gravi crisi globali e problemi esistenziali, l’umanità sta vivendo una profonda notte culturale. La caduta dei valori etici e morali sta minando la coscienza individuale e collettiva, alterando il confine tra lecito e illecito, tra verità e menzogna. In questo clima oscuro s’avverte ad ogni livello sociale l’esigenza di un risveglio, di un rinnovamento culturale che dia nuovo slancio creativo e nuova identità, anche al mondo dell’Arte. Clarté – Artisti in Dialogo PROPONE a tutti gli operatori della creatività e dell’immagine la ricerca di una forma d’Arte che abbia l’obiettivo di lanciare un segnale positivo, che dia speranza e certezze e sia in grado di motivare la nostra stessa esistenza. Tutti gli artisti sono chiamati a concorrere a questa sfida epocale che faccia brillare l’Arte di Luce propria e Luce riflessa: una Luce di Verità e di ideali tesa ad “illuminare questa notte culturale” che possa ispirare ogni espressione artistica del nostro tempo. OFFRE agli artisti di qualsiasi disciplina e corrente l’opportunità di un confronto dialettico aperto e sincero, nella convinzione che lo scambio di idee, di esperienze e di proposte possa apportare un contributo culturale ed esperienziale alla personalità e all’ispirazione creativa di ciascun operatore. INSTAURA un “dialogo autentico tra gli artisti”, nel pieno rispetto dell’identità di ciascuno e della propria espressione artistica. Lo scopo è di porre in essere un rapporto nuovo, limpido, genuino, fondato sulla sensibilità e la comprensione, che porti slancio dinamico e respiro vitale alla costruzione della bellezza e all’euritmia delle forme, in cui ogni operatore è ogni giorno impegnato per assaporare l’arcano mistero della creazione. CREDE che dalla “comunione tra gli artisti” possa nascere una estetica originale, capace di offrire ancora un’Arte che dia voce ai pensieri, spazio ai sogni, forma alle vibrazioni dell’anima. Da questa interazione può scaturire un’Arte che, come fascio di luce calda e vibrante di energia positiva possa essere “offerta come dono” e sia in grado di parlare all’uomo News 24/2011 - Speciale Biennale 7 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche contemporaneo e soprattutto alle giovani generazioni sempre più bisognose di punti di riferimento e di valori guida. Ogni artista di ogni paese e latitudine, in piena libertà e autonomia, ha parte in questo ampio disegno estetico, diventando testimone e protagonista. QUESTO MANIFESTO nasce dal contributo di alcuni artisti di Clarté, tra cui lo scultore, pittore e grafico Alfredo Alimento, scomparso nell’ottobre 2009, fervente sostenitore dell’esigenza di un Manifesto universale delle Arti contemporanee, ed è rivolto agli operatori di ogni credo e ideologia che, pur nella diversità linguistica e di opinione, siano accomunati dal desiderio intimo di incontro, partecipazione, condivisione, nell’intesa che il confronto dialettico porta all’arricchimento culturale, senza conflitti o condizionamenti, ma in piena armonia per lo sviluppo di una poetica nuova, libera, trasparente che, calata nel passato e viva nel presente, sia protesa verso il futuro. Un “modus operandi” innovante ed esclusivo che senta la necessità di una continua rinascita attraverso il dialogo, il confronto e lo scambio di esperienze vissute, fermo restando la tutela rigorosa della personale ispirazione. Doverosi e sentiti i ringraziamenti da parte dello staff di Clarté a quanti hanno incoraggiato e sostenuto a vario titolo questa manifestazione. Principalmente a quanti hanno visitato la mostra, partecipato all’inaugurazione e all’Incontro con la Città. Grazie agli amici artisti di Carpi, e del circondario, che hanno aderito con gioia ed empatia ad entrare nel circuito del dialogo tra le arti e tra gli artisti collaborando concretamente alla realizzazione della Biennale che senza di loro non si sarebbe realizzata. Un grazie particolare a colei che è stata la scintilla ispiratrice di tutto questo: Chiara Lubich. Di seguito due suoi scritti. Dal messaggio per il Convegno dei giovani artisti. Castelgandolfo (RM), 10/09/2004 […] L’arte è un talento che vi è stato dato perché lo mettiate a servizio dell’unità, un talento per l’unità. […] Oggi si ripete spesso la famosa frase di Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo” 2 e si capisce subito come essa sia molto importante e come la bellezza può dare un contributo decisivo al mondo unito. Nel nostro tempo, infatti, segnato da un relativismo dilagante e dall’immoralità più assurda è difficile convincere presentando subito il vero e il bene. Si rischia, infatti, di essere rapidamente tacciati di presunzione e di arretratezza. Se invece si presenta il bello, si suscita l’adesione e si riscontra successo. Non per niente le televisioni e i rotocalchi cercano di mostrare il bello e se ne impadroniscono… Ma qual è la vera bellezza? E’ una bellezza che deve contenere dentro di sé il buono e il vero... Non vi è unità senza bellezza e non vi sarà mondo unito senza armonia tra singoli e popoli. E alla sua edificazione contribuiscono le opere degli artisti… 2 F. DOSTOEVSKIJ, L'Idiota, P. III, cap. V, Milano 1998, p. 645. News 24/2011 - Speciale Biennale 8 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche IL “RICREATORE” La finalità dell’arte è un po’ oscura, quasi misteriosa, forse semplicemente sconosciuta, certamente non occupa solo il raziocinio. L’arte, al pari della scienza, comunque ha sempre dato le sue più o meno belle manifestazioni, perché la fantasia, che ne è madre e generatrice, è un talento e una dote magnifica dell’uomo, come la memoria, l’affettività, il raziocinio, e anch’essa fiorì in opere, in “opere d’arte”, anche spontaneamente. L’artista vero è un grande… L’artista s’avvicina in certo modo al Creatore. Il vero artista possiede la sua tecnica quasi inconsciamente e si serve dei colori, delle note, della pietra, come noi ci serviamo delle gambe per camminare. Il punto di concentrazione dell’artista è nella sua anima, dove contempla un’impressione, un’idea, che egli vuole esprimere fuori di sé. Le opere dei grandi artisti non muoiono e qui è il termometro della loro grandezza, perché l’idea dell’artista si è espressa in certo modo perfettamente sulla tela o sulla pietra componendo alcunché di vivo. Oggi si lamentano pochi grandi artisti. Il motivo forse è che nel mondo ci sono pochi grandi uomini. Non si può, ad un dato momento, lasciar giocare la fantasia staccata dal resto che è nell’uomo: News 24/2011 - Speciale Biennale 9 Artisti in dialogo Emilia Romagna – Marche non sarebbe più una dote perché cadrebbe nella vanità. E non si può considerare l’uomo come non è, ma come è: un essere socievole. Per cui non si avrà mai una grande arte universale se non da un’artista che ama gli altri uomini… L’artista aiuta a scoprire, coi suoi capolavori, le infinite bellezze della creazione, di cui certamente una delle più belle opere è proprio l’anima d’un grande e vero artista. News 24/2011 - Speciale Biennale 10