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E io voto Brindisi PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2016 – 2021 ANGELA CARLUCCIO SINDACA Credo in una Brindisi normale, dove senso civico, decoro ed onestà siano principi ispiratori nell’agire sia degli amministratori che dei singoli cittadini: io lavorerò per questo. La fine drammatica dell’ultima consigliatura ha indotto in me la voglia di esserci, di mettermi personalmente in gioco, di fare qualcosa, con spirito di servizio, e non assistere inerme alla ennesima mortificazione della mia città. Quello che era pur sempre solo un buon proposito ha trovato poi una esaltante conferma a perseverare quando 4.500 brindisini, il 10 aprile 2016, me lo hanno chiesto nella maniera più convincente possibile e cioè andando ad esprimere la propria opinione liberamente su chi volessero quale loro candidato Sindaco, scelta operata nelle piazze della città votando per le primarie e non nelle stanze delle segreterie di partito, magari di un’altra città. Credo in questa sfida perché nella mia vita ho sempre considerato l’impegno nel senso più ampio del termine. Impegno nel conseguire risultati di studio, nella professione di avvocato, come donna e come madre e, da un certo punto in poi della mia vita, impegno per gli altri, nel volontariato. Ho imparato che solo tramutando le buone intenzioni, che albergano in quasi tutti noi del resto, in azioni concrete ho avuto modo di incidere veramente sulle cose passando dal vittimismo al protagonismo traendone, tra l’altro, enormi soddisfazioni personali. Ho anche percepito in queste prime settimane di campagna elettorale che la rassegnazione, lo sconforto può e deve lasciare spazio al desiderio di riappropriarsi della propria “voce in capitolo” che ogni cittadino e cittadina devono e possono rivendicare, prima di indulgere alla sola, sovente sterile, lamentela. Da donna il primo contributo che voglio portare nella gestione della cosa pubblica è quello del metodo con il quale voglio affrontare le varie e numerose problematiche che affliggono il nostro territorio. Un metodo che privilegi il momento dell’ascolto, dell’analisi ma che porti comunque ad una sintesi verso soluzioni concrete e percorribili che si sforzino di dare comunque delle risposte più che porre sterili questioni ideologiche o, peggio ancora, rassegnarsi allo stallo, all’inerzia. Abbiamo voluto articolare il nostro programma amministrativo di coalizione imperniandolo su 5 temi fondamentali sui quali, per ognuno di essi, daremo contezza su quali specifiche linee d’intervento intendiamo impegnarci illustrando anche i razionali con i quali intendiamo operare. Non troverete quindi in questo documento fantasiosi ed irrealizzabili interventi da porre in essere nei primi 100 giorni o miraboliche promesse che offendono, a mio avviso, l’intelligenza di chi legge. Il mio personale impegno, lo stesso che pretenderò a chi farà parte della mia Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 1 squadra, sarà invece quello di esserci, di lavorare sodo per i 1.825 giorni dell’intera consigliatura, cominciando un cammino di fiducia e speranza tutti insieme; per poter dire con sempre maggior convinzione “E io voto Brindisi”. I 5 temi cardine del programma: 1) IL SENSO DI APPARTENENZA: riconquistare il senso di appartenenza dei cittadini alla città, la fiducia nel futuro, ascoltare di più per decidere meglio, trasparenza dentro e fuori il Palazzo di Città; 2) IL SOCIALE: intervenire sui disagi recependo le istanze, qualificare la spesa, sostenere non assistere; 3) LA MACCHINA AMMINISTRATIVA: modernizzare la macchina amministrativa, puntare ad avere un’amministrazione capace, efficiente ed efficace; 4) LE TUTELE: la tutela dell’ambiente, dei monumenti, degli spazi urbani, dei beni comuni, la sicurezza dei cittadini; 5) IL PROGRESSO: lo sviluppo, il lavoro, la qualità della vita. Angela Carluccio Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 2 IL SENSO DI APPARTENENZA Brindisi è una realtà in sofferenza da molti anni ed indubbiamente lacerata; occorre profondere il massimo impegno a ricostruire in tutti noi il senso di appartenenza alla nostra città. Riteniamo questa tematica alla base del nostro programma amministrativo in quanto, alla luce degli innumerevoli “attacchi esterni” che siamo costretti a fronteggiare, riconquistare coesione e unità d’intenti non possa essere più considerata un’opzione ma, purtroppo, una ineludibile necessità. Abbiamo bisogno di contare di più per essere arbitri del nostro destino; nessuno ci farà sconti o gentili concessioni; dobbiamo pretendere, dopo aver dato tanto, rispetto ed attenzione da tutti a partire dai livelli politici ed istituzionali. Sappiamo bene che l’attaccamento al territorio non è un fattore assoluto della identità socioculturale di un gruppo se questo non è accompagnato da una adeguata articolazione dei rapporti sociali, dalla condivisione di consuetudini, riti, usanze che attengono alla sfera dei legami economici, sociali ed affettivi con esso. A questi valori si affiancano le percezioni dalle istituzioni stesse, in principal modo quella comunale, che costituiscono ed esprimono l’appropriazione fisica, economica, giuridica di un contesto geografico. Come recuperare quindi questo auspicabile senso di appartenenza e partecipazione ? Come rigenerarsi comunità ? Qualsiasi discorso inerente questo argomento necessita della chiara individuazione di un obiettivo politico principale, che per noi è rappresentato dal processo di partecipazione attiva dei cittadini/utenti. La difficoltà è che ottenere la partecipazione attiva, per quanto detto prima, è esso stesso un obiettivo; intendiamo pertanto preventivamente promuovere una serie di iniziative, che illustreremo di seguito all’interno di linee programmatiche, per rendere possibile questa vera e propria rivoluzione. Attualmente i cittadini esercitano il loro diritto di prendere parte ai processi decisionali principalmente in forma indiretta, delegando cioè questo compito ai propri rappresentanti che a loro volta la esercitano in una struttura burocratica di tipo piramidale. Questo modello non è, di fatto, più aderente alle rinnovate esigenze delle persone e dei vari portatori di interesse (così detti stakeholders) che chiedono con sempre maggiore convinzione di aumentare gli spazi e gli ambiti della partecipazione. Ma agevolare il concorso dei cittadini nella gestione della cosa pubblica mediante l’animazione sociale significa anche essere disposti ad accettarne le sfide, da parte di tutti, Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 3 soprattutto in termini di gestione dei conflitti che inevitabilmente si sviluppano a seguito dei momenti di confronto sulle problematiche. Attueremo quindi pratiche per coniugare le più classiche forme di partecipazione indiretta con quelle più dirette, in modo da agevolare una misurabile distribuzione del potere e, contemporaneamente, esaltare le spinte aggregative provenienti dal basso. Abbiamo una ferma convinzione: un problema locale, per sua stessa definizione, è comunque un carico di tutta la collettività, il suo persistere incide negativamente, magari in misura differente, sulla vita di tutti ed è perciò un dovere morale di tutti adoperarsi per cercarne una soluzione. Vigileremo a che il processo partecipativo non diventi un surrogato della ricerca del facile consenso, o veicolo per indulgere in attività di facciata magari lontane dalle reali necessità dei cittadini delle quali non si avverte certamente l’opportunità ed il bisogno. Ci aspettiamo contributi alle iniziative di animazione sociale che intendiamo realizzare soprattutto dai giovani in qualità di portatori di istanze di libertà, creatività e novità per rivalutare e riscrivere, possibilmente usando il nostro dialetto, i paradigmi del "senso di appartenenza". Linee di intervento sulla tematica – senso di appartenenza – Istituzione dei comitati di quartiere. Essi dovranno nascere in forma apartitica, senza scopi di lucro ed ai quali l’amministrazione comunale riconoscerà un ruolo primario in termini propositivi e consultivi. Dovranno riunirsi, preferibilmente, in spazi disponibili all’interno del quartiere. Valorizzazione delle imprese, dei lavoratori e dei professionisti locali. L’amministrazione comunale dovrà porre in essere, nel pieno rispetto delle specifiche norme vigenti, politiche atte a favorire l’impiego di risorse locali nelle attività di propria competenza. Sottoscrizione di un “Patto di cittadinanza”. In altre realtà d’Italia, ad esempio a Parma, sono stati sottoscritti dei P.d.C. per cercare di ottimizzare l’uso delle risorse (nel senso più ampio del termine) ed agevolare i cittadini che si trovano in particolari difficoltà economiche. Il Comune mette a disposizione strutture, macchinari e forme di incentivazione e riceve in cambio dai singoli cittadini, associazioni o comitati aiuto e supporto per alcune sue attività. L’uso poi delle tecnologie informatiche può rendere più agevole, e molto meno costosa, la gestione operativa del patto; Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 4 Incontri itineranti. Raccogliere le istanze della gente uscendo dal Palazzo sicuramente non è garanzia di poterne dare risposte immediate e risolutive ma è indice della volontà di “ricucire” idealmente il rapporto tra amministratori ed amministrati. L’impegno è di fare incontri periodici, coinvolgendo Sindaco e membri della Giunta magari presso l’aula magna di un istituto scolastico o altro luogo idoneo, aperta a tutti. Eventi. Agevolare eventi e manifestazioni di qualità che possano esaltare la “brindisinità”, per riscoprire le nostre tradizioni e ridare lustro alla nostra storia. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 5 IL SOCIALE Siamo favorevoli all’approccio proposto alla gestione di questa tematica che va sotto il nome di “welfare di comunità” con l’importante distinguo che venga fatto guardando con maggior attenzione alle necessità dell’individuo più che intervenire solo seguendo la logica della categoria alla quale lo stesso appartiene. Forse questo fenomeno è stato in parte indotto dalle stesse normative di settore che, di fatto, hanno strutturato qualità ed intensità degli aiuti quasi “obbligando” i soggetti in difficoltà ad essere inseriti in una categoria nella quale, magari, si rispecchiano solo in parte. Il perdurare e l’aggravarsi della crisi economica sta facendo emergere ad un vero e proprio fenomeno di “erosione sociale”; intere famiglie si sono ritrovate, nello spazio di pochi anni, a vivere ai confini della povertà sovente provenienti da situazioni di indipendenza economica; è un fenomeno nuovo che interessa fasce della popolazione che, spesso, vivono con grande mortificazione questa condizione e va affrontato con approcci e strategie mirate. Purtroppo le risorse a disposizione non sono aumentate di pari passo a questo aggravarsi della situazione, bisogna stabilire delle priorità, qualificare la spesa, verificare e sanare eventuali abusi. E’ fondamentale quindi provvedere al più presto ad una rivisitazione complessiva del sistema dell’assistenza sotto il profilo del metodo e dell’efficacia, questa sarà una delle sfide centrali per la prossima Amministrazione. Come coalizione del centro moderato rivendichiamo la prerogativa, su questo tema, di poter annoverare tra i nostri candidati veri esperti in questo settore; donne e uomini abituati ad operare da anni, molti di loro fuori dalla logiche e dinamiche della politica, al fianco di chi soffre e quindi riteniamo di poter garantire, in questo specifico ambito, un impegno fattivo e qualificato. Cercheremo quindi di leggere nella maniera più organica possibile le attuali dinamiche del disagio abitativo, della povertà, della violenza su donne e minori, dell’esclusione sociale e dell’abbandono e dispersione scolastica, del mondo delle disabilità individuando le priorità di intervento e privilegiando, nelle azioni, percorsi tesi ad offrire opportunità di riscatto piuttosto che all’assistenzialismo fine a se stesso. Un’attenzione particolare sarà posta nell’affrontare le tematiche del disagio abitativo, per alcuni nuclei familiari vissuto come un vero e proprio dramma, cercando di soddisfare la domanda crescente di alloggi senza cedere alla tentazione di fare facili promesse elettorali. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 6 Gli interventi devono essere commisurati alle effettive disponibilità economiche, magari attivando proficui, equi e trasparenti progetti di partenariato pubblico-privato. Particolare attenzione sarà posta nel rivisitare il Piano Sociale di Zona rendendolo più aderente alle reali esigenze dei soggetti più svantaggiati e disponibile a recepire il prezioso contributo in primo luogo delle famiglie e di chi opera nel terzo settore, veri depositari delle necessità di chi soffre. Valutare le occasioni e le opportunità di un decentramento delle iniziative, in particolare per Tuturano ed i quartieri più periferici, per raggiungere livelli di servizi adeguati puntando sulla progressiva domiciliarizzazione delle cure e degli interventi. Massimo impegno occorre dedicare ad ostacolare, con ogni mezzo, la possibilità che la criminalità possa trovare spazi e opportunità di aggregare consensi in intere fasce di popolazione, magari proprio tra i giovani, che avvertendo le Istituzioni come sorde e lontane possano cedere all’illusione di ottenere facili guadagni o, ancor peggio, di trovare nell’anti Stato un punto di riferimento. Un aiuto potrà arrivare anche dalle risorse comunitarie, che in questi ambiti restano ingenti, ma dobbiamo farci trovare pronti, c’è bisogno di saper redigere progetti di qualità, non è più pensabile strutturare l’aiuto spinti dall’emergenza delle singole situazioni. Come noto la Commissione Europea ha definito undici obiettivi tematici su cui concentrare l’utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE) e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), in particolare, per quanto concerne le tematiche sociali, fondamentale è attivarsi e promuovere progettualità sull’ Obiettivo Tematico 9 teso a promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione. Crediamo fermamente che anche in questo caso, insieme possiamo farcela. Linee di intervento sulla tematica – sociale – Valorizzazione del terzo settore. Il pubblico ha certamente un ruolo importante ma, in special modo nell’ambito dei servizi sociali, la cooperazione con il privato è strategica e fondamentale. Intendiamo quindi promuovere e valorizzare qualsiasi iniziativa di cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, ONLUS, etc.. Recepire da parte di chi è a contatto diretto con i disagi della gente i suggerimenti permetterà di operare scelte più oculate a chi è chiamato a farlo. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 7 Casa di riposo per anziani. Cercheremo di promuovere un progetto pilota di “social housing”, su proprietà comunale o su altra proprietà da ricevere in concessione da altro Ente come ASL o Demanio, per realizzare una casa di riposo nel centro cittadino. Inserire gli anziani in un contesto dinamico costituisce un progetto ambizioso teso alla integrazione degli stessi nell’ambito della vita cittadina anche a servizio della collettività. Casa famiglia per il “dopo di noi”. Ci impegniamo a reperire i fondi per realizzare delle residenze, nella tipologia di casa famiglia gestite da gruppi di educatori altamente specializzati ai quali affidare non più di 12 soggetti beneficiari tra gli invalidi gravi che alla morte dei genitori o di chi ne faceva le veci rimangono di fatto abbandonati. E’ un grave problema ed è un dovere morale della comunità cercare di risolverlo con un approccio sociale e non di tipo sanitario. Iniziative a sostegno delle problematiche della terza eta’. Il decremento delle nascite ha come conseguenza il fatto che la popolazione ultrasessantacinquenne (quella che secondo l’OMS è da considerarsi anziana) rappresenta una fetta di popolazione in costante crescita. Al di là di quelli che sono gli interventi atti a contrastare l’emarginazione sociale dell’anziano ovvero i fabbisogni primari dello stesso (aiuto in acquisti alimentari, farmaci, ecc.) appare opportuno prevedere programmi di inclusione sociale che coinvolgano gli appartenenti alla Terza Età quali soggetti portatori di esperienze, competenze, capacità pratiche, teoriche, storia e saggezza che li ponga come risorse per il quartiere e la città. Tutto ciò può favorire il coinvolgimento degli anziani in attività al di fuori della propria famiglia di tipo ludico, ricreativo, culturale, hobby, sport, artigianato e che vedano i cittadini attempati altresì come formatori di antiche arti e mestieri passando il testimone alle nuove generazioni e, comprensibilmente contrastando fenomeni emarginanti che interessano anche i soggetti non anziani. Gli interventi di cui l’Amministrazione dovrebbe al contrario farsi promotrice anche attraverso risorse proprie al contrario sono quelli di seguito illustrati. Lo sport e l’impiantistica sportiva. Le esigue risorse finanziarie a disposizione dell’amministrazione comunale rendono estremamente difficile poter intervenire su tutte le infrastrutture sportive cittadine al fine di poterne migliorare funzionalità e fruibilità; in alcuni casi poi il perpetuarsi di atti vandalici sulle stesse rende improbo questo sforzo. D’altro canto esistono in città numerose società ed associazioni sportive che, pur tra mille difficoltà, svolgono con grande spirito di servizio le proprie attività favorendo l’accesso dei più giovani ai vari sport. Occorre intervenire in Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 8 un’ottica di “Piano comunale dello sport” al fine di massimizzare i benefici che derivano da una corretta gestione pubblico privato. Verranno agevolate politiche di concessione e convenzione, magari con orizzonti pluriennali, all’uso delle infrastrutture a favore di chi garantirà interventi di miglioramento sulle stesse e/o disponibilità a consentire l’uso sociale degli impianti. Orti urbani. Prevedere la concessione con specifico bando, prioritariamente a cittadini anziani, di piccoli appezzamenti di terreno di proprietà comunale attualmente in abbandono al fine di permetterne la coltivazione. Attuare forme di “ricompensa” per la comunità quale il conferimento di parte del raccolto alle mense o disponibilità a gestire presso gli orti, con il modello della così detta “banca del tempo”, momenti educativi per le scolaresche. Emergenza abitativa. Nell’ottica di contrasto dell’emergenza abitativa l’Amministrazione dovrà con cadenza triennale provvedere alla realizzazione di almeno cinque alloggi che unitamente a quelli facenti parte del patrimonio comunale dell’Ufficio Casa dovranno essere assegnati ai nuclei familiari che per motivazioni incolpevoli non hanno stabilità abitativa. Esiste peraltro un “piano casa” presentato formalmente in Comune dal quale vogliamo riprendere le mosse per affrontare e cercare di risolvere, si spera in maniera definitiva, questa annosa problematica. Piscina termoterapeutica. Questa infrastruttura sita alla Via Nicola Brandi ha una notevole importanza per i benefici terapeutici e fisioterapici che permette di ottenere a chi la utilizza. Per questi motivi riteniamo debba rientrare al più presto sotto la gestione pubblica magari studiando opportuni trattamenti e terapie di concerto con la locale ASL. Centro per le problematiche sociali della donna. L’abbattimento delle differenze sociali e culturali tra i cittadini si persegue altresì attraverso la riqualificazione del ruolo della donna, spesso relegata ai ruoli marginali della società, allorquando non le è consentito di ricevere adeguata istruzione ed opportunità di inserimento nel mondo del lavoro diverso da quello casalingo. Il centro che si ha in animo di realizzare punterà a riqualificare il ruolo sociale della donna creando un centro di aggregazione e ritrovo per donne al fine di agevolarne un confronto tra casalinghe e professioniste, lavoratrici e donne che hanno difficoltà ad inserirsi nel settore lavorativo, iniziative ricreative e di volontariato tese a mitigare questo particolare tipo di emarginazione. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 9 LA MACCHINA AMMINISTRATIVA La città che tutti desideriamo è una città intelligente (smart per gli esterofili) che però, non va dimenticato, può avere senso di esistere solo se è una città abitata da cittadini intelligenti, che hanno comportamenti responsabili ed approcci intelligenti, che prospera grazie alle politiche di decisori intelligenti e al lavoro di esecutori intelligenti. Un Sindaco e la sua maggioranza possono certamente fare qualcosa su tutti gli aspetti elencati ma dove hanno precisi compiti e responsabilità è, senza ombra di dubbio, sulla capacità di indirizzo e controllo della macchina amministrativa. A questo proposito un primo piccolo, ma a nostro giudizio significativo, segnale di attenzione nei riguardi dei dipendenti comunali sarà quello di riportare l’ufficio del Sindaco presso il Palazzo di Città. Entrando maggiormente nello specifico rileviamo che attualmente l’assetto organizzativo dell’amministrazione comunale rispecchia, sostanzialmente, una struttura di tipo funzionale dove l’organizzazione del lavoro per settori offre una certa garanzia di specializzazione delle risorse umane sui compiti assegnati ma non è altrettanto efficace a rispondere in termini di flessibilità ed efficienza alla gestione interdisciplinare o, semplicemente, più collegiale delle attività. Inoltre il venir meno in misura sempre maggiore dei trasferimenti di risorse, da parte del Governo Centrale, impone ai Comuni di adeguarsi per fronteggiare questa criticità. Essi, in questo contesto, non possono più derogare dal compito di individuare nuove fonti di finanziamento, in primo luogo quelli derivanti dalle programmazioni Europee, Nazionali e Regionali. Una struttura funzionale, con la sua intrinseca rigidità operativa e scarsa integrazione tra settori ed assessorati, non può rispondere efficacemente a questa sfida. Bisogna traguardare quindi ad un modello organizzativo più moderno, ispirato a quello attualmente di maggior successo nelle aziende private, di tipo “a matrice” dove le specializzazioni di ognuno diventano patrimonio comune nell’esecuzione di più processi finalizzati al raggiungimento di specifici obiettivi ma da ottenere su più ambiti. Ciò, ovviamente, non snaturando la missione e le peculiarità di un Ente che deve prioritariamente erogare servizi di pubblica utilità e non sottacendo le indubbie criticità esistenti in termini di dotazione sia di organici che strumentali. Prendendo spunto dall’impostazione utilizzata dalla Comunità Europea con il modello del Project Cycle Management, dove la sostenibilità e misurabilità dei risultati sui progetti è condizione basilare per l’ottenimento delle risorse economiche di finanziamento europei, anche nell’Amministrazione cittadina occorrerà introdurre, a cominciare dai livelli Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 10 dirigenziali, questa filosofia introducendo criteri di valutazione basati su assegnazione di obiettivi e conseguente verifica sulla qualità dei risultati ottenuti. Occorrerà pertanto introdurre nuovi profili professionali ed allo stesso tempo sviluppare le competenze interne per far fronte a queste inderogabili necessità. In termini di metodo, che vorremmo caratterizzasse il nostro modo di amministrare Brindisi, vogliamo porre un’attenzione particolare alla necessità di coordinamento ed integrazione della attività in carico ai vari assessorati ragionando in termini di un vero e proprio masterplan comunale così come previsto, tra l’altro dal D. Lgs. 26/2000 valutando l’adozione durante la consigliatura del “Piano Generale di Sviluppo” che funge, pur essendo contenuto in una norma di disciplina contabile e finanziaria, da elemento di raccordo tra le linee programmatiche che gli amministratori intendono perseguire nel corso del mandato e le concrete possibilità finanziarie ed operative dell’Ente. A riprova della effettiva necessità di adeguamento delle strutture delle PP.AA. recentemente anche l’amministrazione regionale ha mutato il suo assetto organizzativo, andando in questa direzione, cercando di creare cioè un macro livello di coordinamento intersettoriale per garantire un minimo di efficienza nelle delicatissime fasi delle attività di pianificazione e successivo controllo sia sui progetti più importanti e complessi che delle attività di routine. Le partecipate dovranno avere manager selezionati per competenza e giudicati anch’essi periodicamente sulla base dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati da parte dell’amministrazione. Particolare attenzione e cura andrà posta, da parte dei dirigenti comunali, nel garantire la riscossione dei crediti di loro competenza da parte dell’Ente in quanto presupposto indispensabile alla sostenibilità finanziaria dello stesso ed al perseguimento dei giusti principi di equità e giustizia sociale. Pagare tutti per pagare meno. Maggiore cura dovrà essere poi posta nella redazione dei bandi comunali, dei contratti e delle convenzioni, troppo spesso oggetto di censure e riproposizioni; bisogna ridurre i tempi di emissione degli stessi e limitare al massimo i rischi di generare contenziosi. Linee di intervento sulla tematica – macchina amministrativa – Ritorno a Palazzo di Città. Per un Sindaco vicino ai dipendenti, anche fisicamente, in caso di elezione l’impegno della candidata Sindaca Angela Carluccio è di stabilirsi presso Palazzo di Città. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 11 Attenzione ai crediti. Sensibilizzare tutti i dirigenti comunali ad operare in ossequio alle mutate esigenze di finanza pubblica imposte dai criteri di competenza finanziaria potenziata (D. Lgs 118/2011). Migliorare la progettualità. Non si può prescindere dalle opportunità offerte dai bandi Regionali, Nazionali ed Europei. Migliorare la qualità dei progetti per aumentare le possibilità di ottenere risorse economiche aggiuntive. Puntare sulla formazione, in particolar modo dei giovani, alle corrette modalità di passaggio dall’idea, all’analisi di fattibilità, all’individuazione delle possibili fonti di finanziamento giungendo alla corretta formulazione di proposte di partecipazione ai Bandi. Maggiore sinergia tra assessori e dirigenti comunali. Nelle attività di routine il ruolo degli assessori può limitarsi alla supervisione. Non si può dire lo stesso quando si sviluppano nuove iniziative o progetti a seguito di precisi atti di indirizzo politico; maggiore coinvolgimento e conseguente maggiore assunzione di responsabilità sono lo standard a cui tendere. Piano Generale di Sviluppo. Una visione moderna dell’amministrazione della cosa pubblica deve accettare la sfida di proporre una programmazione realistica, impegnarsi nella sua esecuzione efficiente ed effettuare un controllo sistematico sugli avanzamenti delle attività. Siamo consapevoli che le emergenze sono tante e spesso assorbono quasi tutte le risorse di tempo lavorativo per essere affrontate ma un’amministrazione che lavora senza una visione, senza una programmazione, difficilmente potrà incidere sul territorio. Il Piano Generale di Sviluppo può essere un primo strumento, peraltro previsto dalle norme, per far confluire i singoli interventi, i singoli progetti, in un masterplan generale che ne analizzi interazioni, eventuali sovrapposizioni ed utili sinergie. Valorizzazione patrimonio pubblico. Il Comune di Brindisi ha già effettuato, nel 2013, un lavoro di accertamento (due diligence) su stato e consistenza del proprio patrimonio immobiliare. Riteniamo questo lavoro una buona base di partenza per trarre delle conclusioni ed addivenire all’approvazione di un “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari”, così come previsto dall'art. 58 del D.L. 25/06/2008 e s.m.i.. In tale piano saranno individuati i singoli beni immobili, non strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Anticipiamo che per alcuni immobili il cui stato e consistenza, attesi gli enormi costi previsti per la loro ristrutturazione e successiva manutenzione a carico Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 12 del Comune sono proibitivi, valutiamo positivamente l’opportunità di farli convergere negli specifici Fondi istituiti dalla Società Invimit S.p.A.; questo in continuità con quanto intrapreso dalla precedente Amministrazione e proseguito recentemente anche durante la gestione Commissariale. Le partecipate. Per le partecipate l’indirizzo principale è di salvaguardare i livelli occupazionali e perseverare nella politica di corretta gestione aziendale per proseguire l’azione di risanamento economico e finanziario, grazie ad una razionalizzazione e valorizzazione delle stesse. Per le altre partecipazioni, che vedono il Comune presente con quote minoritarie, si intende dare continuità, salvo l’insorgere di rilevanti novità, al percorso intrapreso dalle precedenti amministrazioni. Urban center a Palazzo Guerrieri. La precedente amministrazione ha puntato sulla creazione di un contenitore, denominato Brindisi Smart Lab, con sede presso Palazzo Guerrieri, che ha rappresentato un primo tentativo di dare una risposta a molteplici esigenze. Nella nostra visione occorre ampliare perimetro e portata di questa iniziativa, la strada intrapresa è giusta ed occorre perseverare; esso dovrà diventare, nella nostra visione, da un lato un vero e proprio “Urban Center” dove perseguire politiche di confronto e di comunicazione con i cittadini, magari anche prevedendo un momento di incontro periodico con il Sindaco, e dall’altro fucina, in un rapporto maggiormente sinergico con il mondo produttivo, della ricerca e delle professioni di spinte innovative delle quali, sinceramente, nella nostra città si avverte un disperato bisogno. Sintetizzando guardiamo ad un modello che vede l’ “Urban Center” luogo che favorisce la nascita di idee e proposte innovative che possano trovare possibilità di sviluppo concreto nella nostra area industriale, magari con il supporto delle eccellenze presenti all’interno della Cittadella, in un processo virtuoso che vorremmo contribuire a realizzare. In questo spazio un'altra iniziativa che vorremmo favorire è quello di istituire, a cadenza annuale e nel periodo estivo, un workshop dedicato ai Brindisini in trasferta - dove chiederemo ai nostri concittadini che vivono e lavorano lontano di portarci esperienze, buone pratiche e stimoli da cercare di replicare nella nostra città; questo legame vorremmo mantenerlo vivo e costante nel tempo realizzando specifici spazi virtuali, su internet, cominciando dal sito istituzionale del Comune. Servizi informatizzati. Il cittadino si relaziona con la P.A. per ricevere anche servizi di base, quali quelli della emissione di documenti e certificati, che grazie all’ausilio delle tecnologie informatiche possono essere resi estremamente più veloci e Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 13 conseguentemente meno costosi (si pensi ai vantaggi in termini di spostamenti, tempo da sottrarre alle proprie attività lavorative, etc.). Ci attrezzeremo quindi per inserire al più presto anche Brindisi tra i Comuni che aderiscono al progetto nazionale SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale). Oggi è fondamentale rispondere in maniera digitalizzata alle istanze quotidiane dei cittadini e delle imprese essendo indubbio che questo approccio genera risultati positivi sia in termini di partecipazione che di soddisfazione dell’utente. Cosa non trascurabile è che su questo tema esistono notevoli possibilità di recepire fondi e risorse soprattutto dalla Comunità Europea particolarmente sensibile, con la programmazione 2014 -2020, allo sviluppo dell’ e-Government ed all’innovazione. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 14 LE TUTELE Il titolo che abbiamo dato a questo specifico tema, sul quale intendiamo fornire ai cittadini gli elementi per valutare la nostra proposta amministrativa, anticipa il nostro approccio generale e cioè quello di dare massima importanza a preservare, a valorizzare a difendere il nostro territorio, le nostre acque, la nostra aria. Sappiamo tutti che Brindisi rappresenta un tipico esempio di un territorio che ha subito, a partire dagli anni 60 del secolo scorso, dei cambiamenti radicali con il passaggio da un’economia a prevalenza agricola ad un’industrializzazione massiccia che ha comportato, insieme a degli innegabili vantaggi dal punto di vista dell’occupazione, pesanti ricadute in termini ambientali e sanitari. La tutela deve passare per il convincimento che le nostre strade, le nostre piazze, le nostre spiagge ed i nostri parchi sono un’estensione dei nostri spazi vitali. Averne cura e rispetto è un primo segnale di civiltà; una comunità si ritrova tale più facilmente quando gli spazi che frequenta sono amati e rispettati. Linee di intervento sulla tematica – tutele – Il ciclo dei rifiuti. E’ una delle emergenze sulle quali occorrerà intervenire con massima determinazione ed impegno sin dal primo giorno. A prescindere da qualsivoglia considerazione il punto di partenza è che giudichiamo il servizio di raccolta carente ed inadeguato, le percentuali di raccolta differenziata del tutto insoddisfacenti. Pensiamo che alla gente poco importi sciorinare dettagli di carattere tecnico, giuridico e normativo, anche se tutti rilevanti a stabilire pesi e misure in termini di responsabilità ma una cosa è certa: su questo argomento è fallita la visione strategica della Regione Puglia più che gli approcci dei singoli Comuni. Attualmente quasi tutte le provincie pugliesi sono sull’orlo dell’emergenza, bisogna ripartire da quanto deciderà di fare in questo senso il nuovo Governo Regionale. Non è credibile chi proporrà soluzioni “chiavi in mano”, dei 100 giorni o del “differenziamo al 110%”. Questo perché mancano i presupposti di base per programmare. Riaprire impianti, fare revamping, bonificare discariche sono tutte attività che necessitano, oltre alle risorse finanziarie che il Comune di Brindisi non ha, di specifiche autorizzazioni regionali e quindi dello stesso soggetto che ha intenzione di rivedere l’intera politica di settore. L’impegno che ci sentiamo di prendere con i cittadini è far ridurre al massimo la tariffa TARI promuovendo l’isola ecologica di quartiere dove conferire il Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 15 rifiuto differenziato ottenendo, grazie all’uso di idonee smart card, punti di premialità che i cittadini potranno utilizzare per ridurre la stessa TARI. In questo modo otterremmo meno rifiuti destinati alle discariche. Il rapporto con le grandi industrie. Che ci piaccia o no abbiamo un’area industriale tra le più importanti del Sud Italia, dovremmo cominciare a considerarla alla stregua di un vero e proprio quartiere poiché al suo interno non ci sono solo macchinari, infrastrutture e capannoni ma persone che, quotidianamente, la frequentano per contribuire con il loro lavoro al sostentamento delle loro famiglie ed in una qualche misura la vivono. Come amministrazione pubblica, insieme agli altri organi di vigilanza e controllo, partendo dall’Arpa, abbiamo il dovere di vigilare sul rispetto di leggi e norme senza fare sconti a nessuno ma, allo stesso tempo, dovremmo riappropriarci di un rapporto con essa, con le imprese che vi operano per riaprire un dialogo teso alla mutua conoscenza e, nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze, provare a fare sistema. Nella nostra area industriale c’è un patrimonio di know how, di professionalità, spesso di alto livello, che sono grandi risorse della comunità. Un approccio più pragmatico vogliamo adottarlo nei confronti della grande industria che, in alcune occasioni, sembra sottrarsi al confronto. Vogliamo intraprendere una battaglia di civiltà, nell’interesse dei brindisini, verso chi ha tanto ricevuto dalla nostra comunità e, secondo noi, deve rendersi disponibile a discutere di politiche di ristoro del territorio. Chiunque produce energia elettrica in maniera significativa nell’area industriale, non solo l’Enel quindi, sarà chiamato attorno ad un tavolo, alla luce del sole, a dialogare; chiunque per decenni ha contribuito a deteriorare l’ambiente dovrà prendere in considerazione il dovere morale di contribuire adesso alla sua crescita. Chiunque stipula contratti di programma, beneficiando di ingenti contributi pubblici, dovrà considerare l’opportunità di trasformare il proprio momento di crescita in traino per le PMI locali. Nella nostra area industriale sono insediate molte multinazionali che vorremmo coinvolgere al nostro fianco per aiutarci a veicolare il messaggio che a Brindisi, così come fanno loro, si può investire quali migliori testimonial potremmo trovare ? Le bonifiche. I problemi della discarica di Autigno, una delle poche discariche di proprietà comunale in Puglia, come noto necessitano di immediati interventi di messa in sicurezza e successiva bonifica della falda. Sono interventi costosi, stimati in circa 15 milioni di euro, per i quali è indispensabile il contributo finanziario della regione ma dobbiamo fare ogni sforzo, al più presto, per ripristinarne la funzionalità ed abbattere così gli attuali costi di conferimento presso discariche private. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 16 E’ datata 6 agosto 2015 la Delibera CIPE che ha stanziato 25 milioni di euro per 4 interventi di bonifica nell’area SIN, bisogna accelerare, occorre dare risposte concrete ai cittadini che da troppo tempo aspettano di veder realizzate questi interventi. Dichiariamo con forza che riteniamo irricevibile la richiesta di Edipower – A2A di operare una riconversione della centrale termoelettrica di Costa Morena che prevede di bruciare CSS (combustibile solido secondario) e che quindi bisognerà provvedere senza indugio, in mancanza di proposte completamente diverse, alla bonifica dell’area per poterla restituire alla città prioritariamente ad usi logistici per i traffici portuali. Siamo convinti che trovare una sintesi, un “compromesso al rialzo” tra industria ed ambiente è possibile; è un obiettivo alla nostra portata. Possiamo rendere l’area industriale di Brindisi la prima APPEA (Area Produttiva Paesaggisticamente ed Ecologicamente Attrezzata) della Puglia, ci sono tutti i presupposti per farlo. Problematiche area SIN. Il Sito di Interesse Nazionale di Brindisi è stato istituito, definendone confini ed estensione su proposta del Comune di Brindisi, con D.M. del 10/01/2000. Con il senno di poi possiamo tranquillamente affermare che aver sottoposto a dei vincoli così pesanti circa 5.700 ettari di aree a vocazione industriale sia stato, di fatto, un pesante fardello allo sviluppo di nuovi insediamenti. Non possiamo essere nemmeno contenti delle lungaggini burocratiche che, ad oggi, per Brindisi, vedono non ancora del tutto completata la fase dei piani di caratterizzazione propedeutica ai successivi progetti di messa in sicurezza e bonifica. Una cosa è oggettivamente emersa in modo chiaro e cioè che i maggiori problemi di contaminazione riguardano la falda mentre la matrice suolo è interessata su alcuni punti specifici (su circa il 3% dei campioni analizzati). In aggiunta ai 25 milioni di euro stanziati dal CIPE sono disponibili ulteriori risorse per circa 4,5 milioni di euro per ulteriori azioni di risanamento e bonifica nell’area SIN, bisogna anche qui accelerare di concerto con la Regione nel condividere tipologia e tempi degli interventi per dare risposte concrete ai cittadini. L’Ospedale Perrino. La tutela della salute è la principale delle tutele. Anche qui il nostro territorio sta subendo l’ennesimo attacco da parte del Governo Regionale, siamo infatti l’unica Provincia pugliese che subisce un taglio del 50% dei suoi ospedali da 6 a 3. E quando parliamo di ospedali, lo sappiamo bene, non parliamo più solo di tutela della salute ma del sacrosanto diritto ad ottenere cure di qualità. Per quanto concerne l’ospedale Perrino, secondo la classificazione delle strutture ospedaliere Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 17 emanato dalla Regione Puglia, viene ritenuta una struttura che non ha i requisiti per essere classificato di secondo livello (il livello più alto), ma solo di primo livello. Non possiamo accettare questa visione ragionieristica su questi argomenti. Queste scelte, che ad un osservatore poco attento possono apparire di secondaria importanza, si ripercuotono poi negli anni futuri in tutta la loro drammatica concretezza. Non essere di secondo livello (come accadde a suo tempo per il porto di Brindisi che non ha avuto la classificazione quale porto Core) potrà precludere accesso prioritario a finanziamenti, rinvii sine die ad attivare nuovi servizi, quale quello di cardiochirurgia. Non accettiamo questa ennesima limitazione, Brindisi merita di più. Gli amici a 4 zampe. Attenzione al fenomeno del randagismo, impegno alla corretta applicazione delle norme sulla sterilizzazione e sull’anagrafe canina. Soluzione delle criticità strutturali e gestionali del canile comunale. Sicurezza per i cittadini. Una città più sicura è una città più vivibile, più attrattiva, più facile da visitare, una città dove si fanno più volentieri i propri acquisti. Effettueremo una ricognizione dei sistemi pubblici di videosorveglianza attualmente esistenti, puntando, dopo averli censiti, ad effettuarne un adeguamento tecnologico verso una tecnologia full IP che garantisce minori costi di gestione e migliore integrazione ed espansione dei sistemi. Un’opportunità da non perdere è quella di sviluppare specifici progetti per partecipare ai bandi previsti nell’ambito del PON Legalità 2014/2020. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 18 IL PROGRESSO Il punto di partenza di qualsivoglia approfondimento sul tema dello sviluppo è convenire sul fatto che Brindisi è una città dalle grandi potenzialità; ci sono indubbiamente molte cose che non vanno ma altrettante che funzionano, delle quali dobbiamo essere fieri ed orgogliosi. Abbiamo un porto tra i più belli dell’intero Mediterraneo, sicuro, ampio e ben infrastrutturato e che dispone dell’enorme vantaggio, certamente patrimonio di pochissimi altri porti nel mondo, di avere aree retro portuali ampie, disponibili e che hanno destinazione d’uso consona con qualsivoglia tipologia di ipotesi di sviluppo: dalla logistica alla creazione di nuovi insediamenti industriali. L’aeroporto è stato scelto da un organismo internazionale quale l’ONU per implementare una delle sue basi logistiche più importanti, non crediamo che lo abbiano fatto senza valutare, oggettivamente e con cognizione di causa, la qualità dello scalo e del contesto territoriale. I suoi volumi di traffico passeggeri, certamente incrementabili (e lavoreremo su questo), sono comunque di tutto rispetto e garantiscono, grazie soprattutto ai vettori così detti “low cost”, di poter raggiungere dal Salento tante destinazioni nazionali ed internazionali. Il Nuovo Teatro Verdi è ormai, di fatto, una realtà di livello nazionale che ha notevoli spazi di crescita. Certamente tutto questo non basta. Visto che, in misura quasi intollerabile, continua a mancare il lavoro, soprattutto per i più giovani. La nostra posizione in merito a questo potrà scontentare qualcuno ma riteniamo che un Sindaco ed una Amministrazione non possano, da soli, creare posti di lavoro ma il loro compito più importante è quello di fare di tutto per agevolare e sviluppare condizioni favorevoli agli investimenti di aziende ed imprenditori capaci di farlo. Vogliamo lavorare sull’attrattività, sul far conoscere quello che abbiamo per agevolare nuovi investimenti. Come detto nel caso della macchina amministrativa comunale pensiamo che per creare lavoro e generare sviluppo si debba puntare sulla progettualità. Nostri paradigmi di riferimento sono le politiche di attuazione delle buone pratiche di Open Innovation. Pensiamo alla creazione di “filiere di conoscenza” che cercheremo di sviluppare raccordandole, in prima battuta, attorno a luoghi ed esperienze già mature quali il Brindisi Smart Lab, l’incubatore di imprese presente all’interno del centro servizi dell’ASI, e gli Enti di ricerca presenti all’interno della Cittadella della Ricerca. Questi punti cardine, dotati anche di spazi ed infrastrutture idonee, diventeranno precisi riferimenti del territorio, è questa la Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 19 nostra maniera di pensare ad una Brindisi più Smart. A tal proposito ci sforzeremo di favorire soluzioni che agevolino lo sviluppo della città in modo moderno e sostenibile. Abbiamo un’area industriale che da troppi anni non accoglie nuovi insediamenti significativi anche se recentemente, grazie a specifici contratti di programma con alcune delle principali aziende già insediate, avranno luogo investimenti rilevanti che potranno dare un impulso in termini di sviluppo ed occupazione. E’ un segnale di fiducia che deve essere potenziato cercando di instaurare dei contatti con queste realtà, per chiedere, ad esempio, di aiutarci a stimolare una cultura imprenditoriale della quale, oggettivamente, siamo carenti. Riteniamo che ormai la tecnologia, nell’accezione più ampia di questo termine, possa offrire soluzioni che possano conciliare la tutela dell’ambiente, il rispetto della salute dei cittadini con l’esigenza di creare occupazione ed opportunità di crescita economica. Cercheremo di evitare giudizi aprioristici e dinieghi “a prescindere”, spesso viziati da convinzioni ideologiche, magari legittime che però, altrettanto spesso non offrono alternative concretamente percorribili per generare occupazione. La nostra linea sarà quella di pretendere il rispetto delle norme, delle leggi da parte di tutti coloro che intenderanno investire a Brindisi, in ogni settore, esprimendo pareri sui progetti, sulla loro concretezza, sulla loro sostenibilità. E’ giunto il momento per Brindisi di riaffermarsi nel ruolo che storicamente gli compete e che gli ha dato prosperità quando lo ha svolto in maniera compiuta e cioè quello di porta, di cerniera; i tempi sono cambiati e quindi tale ruolo va svolto non più e non solo verso l’Oriente e non solo guardando verso il mare. In primo luogo questo ruolo va svolto sia per le persone che per le merci. Il nostro aeroporto svolge già un ruolo decisivo e fondamentale nel rendere facilmente raggiungibili mete quali il Salento, la murgia salentina e la Valle d’Itria. E’ su questo scacchiere che va potenziato il ruolo di Brindisi e i territori circostanti devono comprendere che il loro sviluppo dipende in misura decisiva dalla crescita in termini logistici di Brindisi. A noi resta il compito di potenziare i servizi creando, ad esempio, una adeguata infrastruttura logistica per raccogliere e distribuire, in tutto il mondo, le merci dell’intero Salento. Linee di intervento sulla tematica – progresso – Metodo concertativo. La nostra idea di amministrazione è di farci carico delle decisioni, così come è giusto per chi riceve la fiducia degli elettori, dopo aver ascoltato. Vogliamo proseguire quindi sulla linea tracciata durante i lavori del “tavolo Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 20 territoriale” che si è riunito più volte tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 per condividere e sottoporre all’attenzione del Governo nazionale e regionale gli interventi che il territorio condivideva come prioritari; è stata un’esperienza positiva che va certamente resa più strutturata e non episodica; il nostro impegno va in questa direzione. PUG. La prossima Amministrazione avrà la responsabilità di portare a termine l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale che definirà compiutamente per i prossimi lustri il volto della città. E’ inutile sottacere che proprio sul PUG si sono consumate tante polemiche negli ultimi anni. Intendiamo riportare tutto nell’alveo della normalità, così come previsto tra l’altro dalle normative di settore. Partiremo quindi dagli ultimi atti formalmente approvati e seguiremo scrupolosamente quanto previsto dalle linee di indirizzo regionale che mettono la giusta enfasi sulle fasi di copianificazione e partecipazione sforzandoci, tutti, di renderle incisive ed efficaci. Cercheremo il contributo della cittadinanza, degli operatori economici, dei professionisti, delle associazioni e di tutti portatori di interesse della Città. Come nostre linee di indirizzo privilegeremo la rigenerazione ed il riuso al consumo del suolo e delle risorse, punteremo alla valorizzazione del mare, del verde, del paesaggio in continuità ai numerosi interventi di riqualificazione del lungomare e di Via del Mare che sono finalmente divenuti realtà. Viabilità e trasporti. Porre attenzione al tema della viabilità, anche in una città di medie dimensioni come Brindisi è comunque importante poiché legato a questo elemento ce ne sono altri ad esso correlati, si pensi alla qualità della vita, ai risvolti sul commercio, alla sostenibilità ambientale. A questo proposito favoriremo la stesura di uno studio di fattibilità, per ottenere un’analisi costi benefici, su un progetto di realizzazione di “parcheggi di interscambio per mezzi pubblici”; cioè prevedere 3 parcheggi di scambio (uno per ogni direttrice principale di ingresso ed uscita dalla città) da dedicare agli autobus extraurbani che lasceranno in ingresso e preleveranno in uscita gli utenti che si muoveranno poi all’interno della città con i normali autobus urbani che sono meno pesanti, meno rumorosi e più idonei al trasbordo veloce degli utenti. Piccoli ma significativi miglioramenti possono inoltre essere posti in essere, ad esempio, monitorando periodicamente i flussi di traffico cittadino al fine di effettuare interventi quali modifiche delle direttrici dei sensi unici e/o chiusure mirate di alcune strade magari solo in alcuni periodi dell’anno. Si agevolerà, in ogni modo, il potenziamento del servizio della c.d. “circolare del mare” Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 21 che riteniamo possa essere un valido sistema, in sintonia con la nostra cultura peraltro, di mobilità ecosostenibile. Commercio. Settore strategico, trasversale che pur dotato di proprie capacità di iniziativa e di auto promozione (come più volte dimostrato con l’organizzazione di eventi) necessita di attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Vigileremo costantemente sulla regolarità del commercio itinerante al fine di valorizzare e sostenere sia il decoro urbano che i commercianti onesti affinché non subiscano una concorrenza sleale. Del resto il rispetto delle regole favorisce ed agevola comunque anche gli stessi operatori del commercio itinerante. Il centro cittadino è interessato da parecchi anni dal fenomeno dell’abbandono degli esercizi commerciali, bisogna approfondire cause ed individuare, di concerto con commercianti, residenti ed associazioni possibili soluzioni. Bisognerà studiare con attenzione le dinamiche che si verranno a creare sulla fruizione del centro cittadino a seguito dei recenti interventi di riqualificazione di Via del Mare, del lungomare Regina Margherita e della piena operatività del parcheggio di Via Spalato. Analogo approfondimento, sempre basato su dati oggettivi, faremo sulla nuova struttura mercatale ex Inapli al fine di concertare con gli operatori e con l’utenza eventuali correttivi. Turismo. Il turismo è un opportunità fondamentale di sviluppo della nostra città magari cercando di integrare diverse tipologie di turismo, dal turismo balneare a quello naturalistico, dal turismo culturale/religioso (fondamentale la rilevanza della via Francigena) a quello crocieristico, dal turismo sportivo a quello congressuale, che possono aiutare la creazione di numerosi posti di lavoro per i nostri giovani. Dovremmo impostare delle politiche per approcciarci al turista come ad un vero e proprio “Residente Temporaneo” mirando a creare una serie di servizi legati alla loro presenza in città, a cominciare dai servizi di accoglienza. In parallelo bisogna però affrontare il tema della recettività, Brindisi non ha un numero di posti letto sufficienti per poter aspirare ad entrare nei circuiti internazionali, è un dato di fatto. Si può tentare di intercettare investitori che possano realizzare infrastrutture ricettive di qualità ad esempio presso le opere a corno dell’Isola di Sant’Andrea o, come previsto da un atto di indirizzo del 2010 tra Comune Provincia e Regione, presso l’ex Collegio Tommaseo. Sempre in tema di realizzazione di posti letto da dedicare al turismo, al netto della complessa vicenda giudiziaria, siamo favorevoli al recupero dell’albergo del complesso Acque Chiare. Punteremo a potenziare la sinergia tra il Comune, le associazioni di categoria, gli operatori turistici e commerciali. Se vogliamo una Brindisi turistica dovremmo Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 22 cominciare a pensare di istituire uno specifico settore nell’amministrazione per fornire un punto di riferimento agli operatori. Riteniamo estremamente utile lavorare sulla promozione e sul marketing territoriale; le nuove tecnologie, se ben usate, possono essere di grande aiuto nelle attività di informazione e accoglienza, in supporto agli uffici IAT. Proponiamo a questo riguardo la creazione di un concept #destinazioneBrindisi. Culture. Usiamo il plurale in quanto riteniamo che la cultura non è una sola. Per noi la cultura è la musica, il teatro, le arti figurative, i libri, il cibo. Cultura è anche nelle dinamiche e nelle interazioni tra le diverse nazionalità che vivono nelle città. Cultura è un concetto che travalica i confini di genere e di appartenenza per diventare anche società, economia, turismo. Per queste ragioni la scelta è di riconoscere la eterogeneità culturale del nostro territorio con l'obiettivo di arricchire il nostro sistema culturale e lavorare per il rafforzamento e rinnovamento dell'identità della nostra Brindisi. Un utile punto di partenza può essere censire e conoscere le varie realtà esistenti, quale ad esempio la rilevante collezione pittorica dell’artista Scivales, le opere del nostro concittadino Edgardo Simone, magari patrocinando la nascita di una “Consulta delle Associazioni Culturali” che può cimentarsi nel definire una serie di progetti da inserire in un programma culturale dove condividere le esperienze artistiche, le biblioteche, il patrimonio culturale, i luoghi come le periferie, gli operatori economici e quelli culturali, il pubblico e il privato. Si può immaginare una fruizione sia reale che virtuale dei contenuti culturali della nostra città garantendone allo stesso tempo una maggiore tutela. Brindisi e i brindisini vanno posti al centro delle culture, concependo gli eventi e le ospitalità come occasione di confronto e di crescita, in una visione organica e unitaria, coerente con le sue vocazioni. Attrattività. Puntare sulla ricerca di imprenditori disposti ad investire sul porto, nell’area industriale e sui servizi in generale in questo caso privilegiando interventi da realizzare con il metodo della finanza di progetto. Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 23 CONCLUSIONI La nostra visione di città: una Brindisi vista da domani Pensiamo, con questo programma politico amministrativo, di aver offerto uno spaccato abbastanza aderente alla realtà ed offerto, con tutti le approssimazioni ed i limiti del caso, la nostra visione del futuro, di come la vorremmo questa Brindisi, guidati dall’amore per essa ed animati da uno spirito di servizio. Chiediamo la fiducia dei cittadini per assumerci la responsabilità di lavorare sulle potenzialità, contribuire alla soluzione dei problemi per cercare, tutti insieme, di costruire una Brindisi migliore, più proiettata in avanti, più disposta a raccogliere le sfide. Angela Carluccio Programma amministrativo Angela Carluccio Sindaca Pag. 24