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L’Unità per i terremotati
L’Unità ha deciso di dare una mano alle famiglie colpite dal
terremoto e per questo fine ha avviato una raccolta fondi
Per chiunque volesse sottoscrivere la raccolta fondi de l'Unità
per le famiglie colpite dal terremoto può inviare il proprio contributo
tramite bonifico bancario a:
BANCA: INTESA SANPAOLO SPA RETE BANCA INTESA
IBAN: IT64D0306909400100000006892
intestato a Unità Srl - causale "Aiutiamo i terremotati"
Fondata da
Antonio Gramsci
nel 1924
Questo giornale
ha rinunciato
al finanziamento
pubblico
l
€1,40
Anno 93 n. 237
Domenica, 4 Settembre 2016
unita.tv
Con il «giovane
Papa» di Sorrentino
impersonato da
Jude Law il cinema
di Venezia consacra
le serie tv P. 10-11
Il clima è cambiato
l I due paesi più inquinatori del Pianeta, Cina e Usa, ratificano lo storico accordo di Parigi
l La svolta al G20 di Hengzhou dove i grandi della Terra affrontano anche temi economici P. 2-3
La domenica
Ancora scosse in centro Italia. Errani e Curcio: casette in 7 mesi P. 4-5
di Walter Veltroni
Non è più
tempo di rinvii
Erasmo D’Angelis
I
due rappresentanti degli
inquilini più disastrosi della
«Casa comune», per dirla con
Papa Francesco che entrò con forza
nei negoziati di Parigi con la sua
rivoluzionaria Enciclica Laudato si’,
i due azionisti della bad company tra
i peggiori paesi-killer dell’atmosfera,
Cina e Stati Uniti, ieri hanno
accettato di giocare la sfida globale
del clima. L’inimmaginabile si è
concretizzato al G20 quando i
presidenti Xi Jinping e Barack
Obama hanno solennemente
consegnato nelle mani del
segretario dell’Onu Ban Ki-moon i
documenti con la ratifica dello
storico accordo alla Cop 21 tra 195
capi di stato e di governi sul
contenimento della temperatura a
un grado e mezzo, con impegni
precisi e vincolanti contro i gas serra.
Segue a pag. 2
A che punto è
la notte
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A
A che punto è la
notte?” È la frase con
la quale si apre il
secondo atto del
Macbeth di
Shakespeare e,
conseguentemente, il titolo di un
libro degli indimenticati Fruttero e
Lucentini.
Il partito democratico di Spello,
magnifico luogo italiano dove il 10
febbraio del 2008 presentai l'identità
dell'allora nascente pd, mi ha invitato
a parlare, alla festa de l’Unità,
partendo da questa frase. Già la sera
precedente a Pesaro e prima ancora a
Bologna mi aveva colpito la quantità
di persone e di attenzione che ha
accompagnato incontri nei quali non
si parlava di attualità politica, non si
entrava nelle polemiche del giorno
dato. Si è pensato insieme, si sono
cercate le parole giuste per dare
ragione alle cose che accadono e che,
altrimenti, possono apparire un caos
nero e nervoso per fronteggiare il
quale la paura e la rabbia sembrano la
ricetta migliore. Invece l'unica via è
attivare ragione e speranza, cervello e
cuore. La politica, quella grande e
bella, deve servire a questo, proprio a
questo. Forse sbaglio, tuttavia a me
pare che , specie tra la nostra
meravigliosa gente, ci sia un grande
bisogno di ritrovare le ragioni
profonde dell'impegno politico e del
sentirsi sinistra moderna. In un
tempo frettoloso, fatto di slogan, di
invettive rapide e intrise d'odio, di
semplificazioni bambinesche io credo
che esista, in modo diffuso, la
necessità delle motivazioni più grandi
e alte. Quelle che rendano la politica
davvero bella, il senso giusto per
persone vere e non un magheggio per
furbacchioni e disonesti.
Tutto sta cambiando e ciascuno di
noi credo debba sentirsi interpellato
dai grandi quesiti che questo tempo
di transizione porta con sé. La sinistra
è nata per liberare chi lavorava dallo
sfruttamento . Oggi la precarietà
rende la ricerca o il mantenimento del
lavoro una condizione umana nuova
e terribile. Chi vive in questo tempo,
non lo si sottovaluti, non si sente mai
socialmente sicuro. Non ha mai la
certezza che , trovata l’occupazione,
la sua vita sia stabilizzata e la sua
condizione umana resa tranquilla da
una retribuzione, una casa, una
famiglia, una pensione.
Segue a pag. 9
L’Italia e la
crescita globale
Pietro Reichlin
L’
La strada giusta. Un momento dell’inaugurazione del Ponte della Rinascita, che collega nuovamente Amatrice, il borgo distrutto dal terremoto alla via
Salaria. E già dopo pochi minuti sono tornate a circolare sul ponte anche le auto. FOTO: ANSA
Staino
I cinquestelle litigano
E intanto Roma sprofonda
Depotenziata la Raggi, Marra
messo da parte. Intanto si apre
voragine in zona San Pietro
ultima rilevazione sulla
crescita del Pil dell’Istat
dimostra che l’Italia sta
uscendo dalla recessione a un ritmo
ancora molto lento. Ciò conferma le
previsioni non ottimiste del Fondo
Monetario Internazionale, che
prevedevano, per il 2016, una crescita
tra lo 0,9 e l’uno per cento, in rialzo
netto rispetto al 2014 (-0,3), ma
appena superiore allo 0,8 per cento
del 2015. In sostanza, l’Italia ha
ripreso a crescere ma non ancora a
ritmi sufficientemente elevati, e ciò
comporta rischi per la stabilità dei
conti pubblici e l’assorbimento della
disoccupazione.
Segue a pag. 3
L’INTERVISTA
L’INTERVISTA
Giachetti:
«Solo disastri
dalla sindaca»
Cuperlo:
«D’Alema, non
dividere il Pd»
«La verità è che Raggi
non agisce in libertà»
P. 5
«Un errore l’incontro di
domani per il No»
P. 6
Dopo la crisi esplosa nella giunta a 5 Stelle, la sindaca Virginia Raggi è in un angolo: verrà ridimensionato il ruolo di Raffaele Marra, già vicino ad Alemanno. Si cerca
ancora l’assessore al Bilancio mentre la
città è sempre più in balia di vecchi e nuovi problemi:nella foto sotto la buca aperta
sulla strada in zona San Pietro. P. 4-5
Quando Bologna sfidò l’arte di Firenze con il “Nettuno” del Giambologna, ora in restauro P. 13