Un modello statistico per quantificare i flussi di pendolarismo da un
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Un modello statistico per quantificare i flussi di pendolarismo da un
Convegno USCI – I numeri che non ti aspetti Messina, 26-27 settembre 2013 Un modello statistico per quantificare i flussi di pendolarismo da un polo industriale Massimo Mucciardi Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Ambientali e Metodologie Quantitative Sezione di Scienze Statistiche e Matematiche Università degli Studi di Messina Argomenti della discussione Perimetrazione delle aree a rischio ambientale Modello di mobilità Applicazione ad uno studio epidemiologico Obiettivo In questo ricerca l’analisi di mobilità viene finalizzata ad affinare le caratteristiche della categorizzazione di una coorte occupazionale (5.621 lavoratori del petrolchimico di Gela), per definire un criterio di distinzione tra “residenti” e “pendolari” in assenza di informazioni certe sulla storia residenziale individuale dei soggetti. (Questa informazione viene utilizzata per migliorare uno studio epidemiologico sui tumori ai polmoni). Partendo dalla teoria dei modelli gravitazionali, la ricerca propone un approccio basato sull’uso di un modello logistico per classificare i lavoratori del petrolchimico di Gela in 2 categorie: pendolari e residenti Premessa Questa ricerca presenta i risultati di un lavoro interdisciplinare svolto nell’ambito del progetto di assistenza alla Regione Sicilia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Centro Europeo per la Salute e l’Ambiente) per la gestione delle “aree ad elevato rischio di crisi ambientale” della Regione e finanziato dall’Assessorato all’Ambiente nell’ambito delle iniziative svolte dall’Ufficio Speciale Aree a Rischio. Lo studio combina competenze economico-territoriali, geografiche, statistiche ed epidemiologiche approfondisce il ruolo delle analisi territoriali e di mobilità per fini di politiche e studi per la salute pubblica nella gestione della “aree a rischio”. (Per maggiori approfondimenti si veda Signorino et al, 2011 e 2008) L’impianto petrolchimico di Gela Il comune di Gela Gela L’effetto residenzialità La “perimetrazione” delle “aree a rischio” fino a questo momento non ha tenuto conto delle abitudini di mobilità delle popolazioni, concentrandosi sulle condizioni di contaminazione ambientale del territorio ed ipotizzando che l’esposizione ai fattori di rischio si riduca linearmente col decrescere della loro insistenza territoriale. Le indagini epidemiologiche si sono spesso articolate realizzando confronti tra “coorti” di lavoratori impiegati in impianti con forti ricadute ambientali ed altre popolazioni di riferimento utilizzate come termine di paragone per definire un eventuale incremento di rischio legato agli impianti inquinanti (non di rado si ottengono in questi casi risultati ambigui). Per estrapolare un eventuale effetto di residenzialità sugli esiti sanitari delle popolazioni, è stato suggerito (Pasetto et al., 2007, 2008) di concentrarsi esclusivamente sulla coorte dei lavoratori, differenziando i “pendolari” dai “residenti”. Conseguenza. Molti lavoratori pendolari soggetti ad esposizione occupazionale risiedono in comuni distanti dal luogo di emissione. Pertanto le attuali delimitazioni potrebbero risultare non efficienti, non considerando in maniera adeguata l’insieme della popolazione realmente esposta al rischio di salute. Misclassificazione dei gruppi I “lavoratori pendolari” sarebbero soggetti esclusivamente all’esposizione lavorativa, mentre “lavoratori residenti” andrebbero incontro ad una duplice esposizione (sia lavorativa che residenziale). L’esistenza di un eventuale differenziale epidemiologico positivo per il gruppo di “lavoratori residenti” rispetto al gruppo dei “lavoratori pendolari” indicherebbe che la residenza nel comune interessato alle ricadute ambientali dell’impianto ha un impatto sulla salute pubblica. Pertanto la qualità metodologica delle analisi di mobilità risulta di grande importanza per la validità delle conclusioni degli studi epidemiologici. (riduzione della “misclassificazione” dei gruppi) Un primo tentativo di classificazione Un primo studio (Pasetto, 2008) ha analizzato il rischio di tumore al polmone tramite il confronto tra due gruppi di lavoratori, classificati in termini di “probabili residenti” e “possibili non residenti” (pendolari), aggiustati per età, periodo di calendario e lavoro (colletti blu, colletti bianchi, entrambi). La categorizzazione dei gruppi è stata realizzata: (Residenti) includendo nel primo gruppo i lavoratori che risultavano nati a Gela o in comuni esterni alla Sicilia; (Pendolari) nel secondo gruppo i lavoratori nati in comuni siciliani diversi da Gela. Il confronto tra gli esiti di mortalità del primo e del secondo gruppo aveva evidenziato l’esistenza di un Rate Ratio (RR) significativamente superiore all’unità Sovradimensionamento del gruppo dei pendolari La distinzione dei gruppi di lavoratori rappresenta il principale punto di debolezza di questo lavoro. Infatti, l’estensione e la qualità infrastrutturale delle comunicazioni della regione Sicilia, determinano evidenti problemi di misclassificazione differenziale (Pearce et al., 2007), con l’effetto di sovradimensionamento del gruppo dei “possibili pendolari”. In particolare nel caso di Gela si riscontrano distanze molto elevate (anche superiori ai 250 km.) ed un livello particolarmente carente di infrastrutturazione dei trasporti (assenza di tratte autostradali; lunghe tratte ferroviarie non sono elettrificate) Queste circostanze fanno apparire del tutto improbabile l’esercizio di un “pendolarismo quotidiano” per motivi lavorativi per tratti così lunghi da implicare i costi generalizzati (sia economici che di tempo) di percorrenze anche superiori ai 300-400 km. al giorno. Ne consegue che la scelta di considerare “possibili pendolari” tutti i lavoratori nati in comuni siciliani esterni a Gela tende a sovradimensionare questo gruppo. Il modello utilizzato (1) La mobilità è un tipo di interazione spaziale la cui analisi generalmente è riconducibile alla legge di gravità (modelli gravitazionali) Fij = G MiM j D ij2 Fij è la forza attrattiva Mi e Mj sono le masse Dij è la distanza che separa due oggetti G è una costante Il modello utilizzato (2) Nel caso particolare: Fij indica genericamente il flusso dall’origine i alla destinazione j Mi e Mj sono indicatori di “massa economica” rispettivamente dei luoghi di origine i e destinazione j Dij è la distanza che separa i luoghi Da qui la nostra idea di utilizzare un del modello logistico in accordo con le teoria gravitazionale, al fine di individuare un modello di mobilità verso Gela I dati utilizzati Dati utilizzati per la stima del modello sono ottenuti dalle informazioni censuarie sugli spostamenti sistematici giornalieri della popolazione (ISTAT, 2001) relative alla regione Sicilia. Dall’insieme degli spostamenti sistematici è stato estrapolato il vettore relativo alle provenienze su Gela, individuando per ciascun comune d’origine l’intensità dei flussi degli spostamenti sistematici per “motivi di lavoro” per i quali si era registrata presenza su Gela anche nel giorno del mercoledì precedente alla rilevazione censuaria (Con questo riducendo il rischio che nei dati considerati possano rientrare spostamenti per motivi lavorativi che non possiedono caratteristiche di pendolarismo esclusivo o regolare, come ad esempio le attività di autotrasporto, i rappresentanti di commercio, le attività occasionali). C om une N ISC EM I LIC AT A BU T ER A M AZZAR IN O R IESI VIT T O R IA C ALT AN ISSET T A PIAZ ZA AR M ER IN A C ALT AG IR O N E SO M M AT IN O R AG U SA F AVAR A AG R IG EN T O SAN C AT ALD O AC AT E C AM PO BELLO D I LIC AT A C O M ISO C AN IC AT T I' R AVAN U SA SER R AD IF ALC O C AT AN IA SAN M IC H ELE D I G AN ZAR IA PALM A D I M O N T EC H IAR O M IR ABELLA IM BAC C AR I BAR R AFR AN C A M U SSO M ELI SAN T A C R O C E C AM ER IN A D ELIA PO R T O EM PED O C LE EN N A PIET R APER Z IA R AFF AD ALI M O D IC A N AR O VALG U AR N ER A C AR O PEPE BR O N T E G R AM M IC H ELE PAT ER N O ' SIR AC U SA GROTTE R AC ALM U T O AID O N E SAN C O N O PALER M O M IST ER BIAN C O R AM AC C A M AZZAR R O N E C H IAR AM O N T E G U LFI PO Z ZALLO Pendolari (m .l.) D istanza T em po_perc 791 24 24 248 33 41 227 19 24 160 38 41 152 37 41 149 34 35 121 66 68 73 44 42 73 38 41 52 50 55 50 63 64 46 75 75 37 77 78 36 73 74 34 29 29 28 57 62 28 41 40 24 69 74 24 54 58 24 85 85 21 101 100 19 35 35 17 51 54 15 40 42 11 51 55 10 121 116 10 45 54 9 58 65 8 79 77 8 84 81 8 66 64 7 91 90 7 73 71 6 63 69 6 63 59 6 142 141 6 53 56 6 111 106 6 145 132 5 91 89 5 92 89 5 55 51 5 33 33 4 184 141 4 98 93 4 64 64 4 44 48 4 50 54 4 90 93 Distribuzione spaziale dei pendolari (per m.l.) verso Gela Gela Le variabili del modello La variabile “distanza”, che coglie il ruolo di “frizione” sugli spostamenti, è costruita calcolando la distanza chilometrica che intercorre tra i comuni siciliani e Gela Le variabili di “massa economica” traducono ed interpretano il ruolo che la massa svolge nel modello di gravitazione universale, secondo il quale il grado di attrazione tra due corpi è funzione positiva della loro massa Considerando solo gli spostamenti per motivi di lavoro abbiamo pensato fosse logico e coerente con la teoria economica impiegare la “forza lavoro” di ogni comune come “proxy” della massa economica (dummy ottenuta dai quartili) Distribuzione spaziale della forza lavoro Gela La probabilità di pendolarismo (modello logistico) pi = β 0 + β1 ( dist ) + β 2 (lf ) Ln 1 − pi lf1 <853 lf2 tra 853 e 1960 lf3 tra 1650 e 3830 lf4 >3830 Risultati del modello Distribuzione spaziale della probabilità di pendolarismo Gela La nuova classificazione Sulla base del cut-off convenzionale p < 0.5 nessun flusso di mobilità verso Gela p >=0.5 flusso di mobilità verso Gela Conseguenza (sfruttando solamente l’informazione del comune di nascita dei lavoratori) Lavoratori residenti a Gela = lavoratori nati a Gela + lavoratori nati in comuni siciliani con p<0.5 Lavoratori pendolari = lavoratori nati in comuni siciliani con p>=0.5 Stime RR con la nuova classificazione Coorte analizzata 5621 lavoratori (anni 1960-1993) RR tumori ai polmoni Residenti/Pendolari=1.71 (modello di mobilità) RR tumori ai polmoni Residenti/Pendolari=1.49 (criterio del comune di nascita) I risultati ottenuti con la nuova classificazione confermano una maggiore probabilità di mortalità per tumore ai polmoni dovuta alla residenza a Gela (incremento del RR) Limitazioni dello studio Lo studio di coorte riguarda uno specifico gruppo di lavoratori (i lavoratori del petrolchimico), mentre l’analisi di mobilità è condotta sull’intera forza di lavoro. Ciò implica l’assunzione che i lavoratori del petrolchimico abbiano lo stesso comportamento (preferenze) in termini di pendolarismo/residenzialità del complesso delle forze di lavoro occupate a Gela. Lo studio di coorte è riferito ai lavoratori assunti ed occupati nell’impianto petrolchimico di Gela nel periodo 1960-1993, mentre l’analisi di mobilità è basata sulle osservazioni censuarie del 2001. Ciò implica l’assunzione che le abitudini (preferenze) di pendolarismo/residenzialità dei lavoratori del petrolchimico siano rimaste stabili nel trentennio considerato. (Stime prudenziali) Conclusioni L’applicazione dell’analisi di mobilità allo studio di coorte ha sicuramente migliorato la categorizzazione dei lavoratori in relazione alla loro residenzialità/mobilità, confermando e rafforzando le conclusioni di un precedente studio (Pasetto et al., 2008) che aveva già evidenziato l’esistenza di un possibile effetto di residenzialità sul rischio di morte per tumore ai polmoni nella città di Gela. Sotto il profilo metodologico l’analisi di mobilità presentata, in assenza dei dati individuali necessari per una corretta individuazione delle caratteristiche di residenzialità dei lavoratori, rappresenta sicuramente un utile strumento per ridurre la miclassificazione dello status residenziale Miglioramenti e sviluppi L’analisi di mobilità presentata non tiene conto di eventuali differenti condizioni di accessibilità relative alla percorrenza di differenti direttrici stradali, considerando il costo generalizzato di trasporto come una funzione lineare della distanza. Si potrebbero prendere in considerazione la distinzione tra strade a scorrimento veloce, strade provinciali, e autostrade La metodologia può essere sicuramente applicata ad altre aree a rischio (Milazzo e Priolo) Principali riferimenti Pasetto, R., A. Biggeri, P. Comba and R. Pirastu, 2007, “[Mortality in the cohort of workers of the petrochemical plant in Gela (Sicily) 1960-2002]”, Epidemiologia e Prevenzione, 31, pp. 39-45. [In Italian] Pasetto, R., P. Comba and R. Pirastu, 2008, “Lung cancer mortality in a cohort of workers in a petrochemical plant: occupational or residential risk?”, International Journal of Occupational and Environmental Health, 14, pp. 124-128. SIGNORINO G., PASETTO R., MUCCIARDI M., GATTO E., LA ROCCA M MUDU P (2011). Gravity models to classify commuting vs. resident workers. An application to the analysis of residential risk in a contaminated area.. INTERNATIONAL JOURNAL OF HEALTH GEOGRAPHICS.1 - 10 ISSN: 1476-072X SIGNORINO G., PASETTO R., MUCCIARDI M., GATTO E., LA ROCCA M. (2008). Commuting and health: the definition of 'risk areas', mobility patterns of population and epidemiological cohort studies - The case of Gela. Culture, cohesion and competitiveness. Regional perspectives Liverpool 30 agosto - 2 settembre Fine