News Fiavet S_09_29feb - FIAVET

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News Fiavet S_09_29feb - FIAVET
Fiavet Sardegna News
Indice
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News Esteri
News Norme e Tributi
News Statistiche
pag. 1
pag. 9
pag. 10
pag. 11
pag. 12
News Sardegna
News Sardegna Attualità
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News Sardegna Eventi
pag. 13
pag. 13
pag. 14
pag. 15
pag. 16
Fiavet Sardegna
Via Dante, 30
08100 Nuoro
Tel/Fax: 0784.39249
NEWS ATTUALITA’
La nuova Fiavet ricuce gli strappi
La giunta si appresta ad adeguare lo statuto
www.fiavetsardegna.it
[email protected]
La Fiavet ha un nuovo presidente. E' Fortunato
Giovannoni , già presidente Umbria, eletto ad
Assisi per acclamazione lo scorso 11 febbraio.
La presidente uscente Cinzia Renzi, nel corso
dell'assemblea elettiva, ha ritirato la propria
candidatura per " favorire l'unità della
federazione ". Così recita un comunicato
diramato dalla Fiavet a chiusura dei lavori,
comunicato che ha sottolineato il desiderio di
Giovannoni di garantire armonia in seno a
Fiavet. L'assenza di alcuni rappresentanti di
regioni, bloccati nelle proprie sedi a causa dalle
pessime condizioni atmosferiche, ha spianato
la nomina del nuovo presidente, che aveva
comunque i numeri a favore e che ha
determinato la decisione della Renzi di
rinunciare ad un secondo mandato.
Il
leitmotiv
Le parole unità e armonia sono state quindi il
leit motiv dell'assemblea, parole ripetute da tutti
gli intervenuti, con il beneplacito anche di san
Francesco, chiamato in causa dal sindaco di
Assisi, Claudio Ricci, che ha fortemente voluto
lo svolgimento dell'assemblea nella cittadina
umbra e che ha sottolineato come la città
serafica abbia fatto ritrovare alla Fiavet
quell'atmosfera armonica persa da tempo.
Anche Massimo Caravita, considerato l'outsider
che poteva insidiare Giovannoni, in nome
dell'armonia, ha deciso, per ricompattare
l'associazione,
di
non
candidarsi,
concordando con lo stesso Giovannoni, il
ruolo di vicepresidente vicario. "E'
necessario - ha detto Caravita - un
rinnovamento nella maniera di guidare la
federazione, mettendo al centro la necessità
delle agenzie di viaggi di tornare
protagoniste, coinvolgere tutta la giunta e
ricucire
i
rapporti
con
Ainet".
Giovannoni, che ha fatto la sua prima uscita
ufficiale da presidente durante la Bit, ha
annunciato che la prima azione sarà riunire
la giunta con la stesura dei lavori per i
rispettivi delegati. "Tra le cose da fare - ha
spiegato - anche l'adeguamento del nostro
statuto, per poter rappresentare al meglio
tutti gli operatori del turismo". Il presidente
onorario Giuseppe Cassarà ha ringraziato
Cinzia Renzi per aver fatto un passo indietro
con il ritiro della sua candidatura.
"Dimentichiamo le divisioni, miglioriamo il
nostro sindacato d'impresa che è la Fiavet,
nell'interesse delle stesse aziende - ha detto
Cassarà -. Mettiamo da parte litigiosità e
polemiche e concentriamoci sui programmi
per un'associazione che negli ultimi tempi
ha avuto parecchie defezioni". Non resta
che attendere, per verificare se il nuovo corso
porterà al raggiungimento degli obiettivi
auspicati, come la lotta all'abusivismo, annosa
questione ancora lontana dall'essere risolta,
alla formazione di una casa comune con Ainet
e Astoi, al rilancio di una federazione che oggi
conta appena 1100 associati, ad un lavoro
comune che consenta alla Fiavet di tornare ad
essere la casa comune del turismo. Tutto in
nome dell'armonia.
Intervista al Presidente Giovannoni
http://www.guidaviaggi.it/webtv/video_detai
l.lasso?id=884
Fiavet Sardegna News 09/12 - 29 febbraio 2012
Trenitalia rinnova il contratto
con le adv, Fiavet soddisfatta
Trenitalia ha rinnovato ieri il contratto con le
agenzie di viaggi. Tra i firmatari anche Fiavet,
che esprime la sua soddisfazione per aver
ottenuto condizioni migliorative rispetto a quelle
definite dai vecchi dispositivi contrattuali.
Il nuovo contratto, secondo la Federazione
della agenzie di viaggi, disciplina per la prima
volta i rapporti tra Trenitalia e tutti gli attori della
distribuzione turistica e semplifica gli
adempimenti necessari per accedere al servizio
di prenotazione e vendita dei biglietti ferroviari.
"Con questo complesso rinnovo – dichiara
Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet –
cogliamo un rinnovato interesse da parte di
Trenitalia nei confronti degli operatori
dell’intermediazione, che ci auguriamo possa
essere solo un primo passo verso la
riaffermazione del ruolo fondamentale che le
agenzie di viaggi e i tour operator continuano a
svolgere nell’intero settore turistico”.
Semplificati gli adempimenti per accedere al
servizio di prenotazione e vendita dei biglietti
Fiavet firma il rinnovo
del contratto con Trenitalia
Fiavet ha rinnovato
il contratto con Trenitalia
Ottenute condizioni migliorative
rispetto a quelle definite
dai vecchi dispositivi contrattuali
Fiavet ha firmato ieri, mercoledì 22 febbraio, il
rinnovo del contratto con Trenitalia. Grazie a
questo accordo, la Federazione ha ottenuto
condizioni migliorative rispetto a quelle definite
dai vecchi dispositivi contrattuali. Il nuovo
contratto disciplina per la prima volta i rapporti
tra Trenitalia e tutti gli attori della distribuzione
turistica e semplifica gli adempimenti necessari
per accedere al servizio di prenotazione e
vendita
dei
biglietti
ferroviari.
"Con questo complesso rinnovo - sottolinea
Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet cogliamo un rinnovato interesse da parte di
Trenitalia nei confronti degli operatori
dell'intermediazione, che ci auguriamo possa
essere solo un primo passo verso la
riaffermazione del ruolo fondamentale che le
agenzie di viaggi e i tour operator continuano a
svolgere nell'intero settore turistico".
Trenitalia ha rinnovato l’accordo con Fiavet,
Confindustria, Assotravel e Assoviaggii
Nuovo accordo commerciale triennale fra Trenitalia con le principali
Associazioni delle Agenzie di Viaggio: Fiavet – ConfcommeImprese
per l’Italia, Confindustria Assotravel e Assoviaggi Confesercenti.
I clienti Trenitalia potranno continuare ad acquistare i biglietti ferroviari
anche nella rete di oltre 5500 Agenzie di Viaggio partner e che sono
presenti, in modo capillare, su tutto il territorio nazionale.
Quest’intesa rafforza la collaborazione fra Trenitalia e le Agenzie di
Viaggio: introduce condizioni commerciali migliorate ed alcuni
elementi di semplificazione e competitività nelle procedure di acquisto,
a
tutto
vantaggio
del
cliente
finale.
L’accordo costituisce l’inizio di un approccio di mercato più completo
con una serie d’iniziative congiunte insieme alle Associazioni, nel
settore della comunicazione, formazione e marketing.
Fiavet ha firmato ieri il rinnovo del contratto
con Trenitalia. Grazie a questo accordo, la
federazione
ha
ottenuto
condizioni
migliorative rispetto a quelle definite dai
vecchi dispositivi contrattuali. Il nuovo
contratto, sottolinea Fiavet, disciplina per la
prima volta i rapporti tra Trenitalia e tutti gli
attori della distribuzione turistica e semplifica
gli adempimenti necessari per accedere al
servizio di prenotazione e vendita dei biglietti
ferroviari. “Con questo complesso rinnovo –
dichiara Fortunato Giovannoni, presidente di
Fiavet – cogliamo un rinnovato interesse da
parte di Trenitalia nei confronti degli operatori
dell’intermediazione, che ci auguriamo possa
essere solo un primo passo verso la
riaffermazione del ruolo fondamentale che le
agenzie di viaggi e i tour operator continuano
a svolgere nell’intero settore turistico”.
Il nuovo contratto Fiavet-Trenitalia
Fiavet ha firmato il rinnovo del contratto con Trenitalia. Grazie a questo
accordo, la federazione ha ottenuto condizioni migliorative rispetto a
quelle
definite
dai
vecchi
dispositivi
contrattuali.
Il nuovo contratto, sottolinea Fiavet in una nota, “disciplina per la prima
volta i rapporti tra Trenitalia e tutti gli attori della distribuzione turistica e
semplifica gli adempimenti necessari per accedere al servizio di
prenotazione
e
vendita
dei
biglietti
ferroviari”.
«Con questo complesso rinnovo – dichiara Fortunato Giovannoni,
presidente di Fiavet – cogliamo un rinnovato interesse da parte di
Trenitalia nei confronti degli operatori dell’intermediazione, che ci
auguriamo possa essere solo un primo passo verso la riaffermazione del
ruolo fondamentale che le agenzie di viaggi e i tour operator continuano
a
svolgere
nell’intero
settore
turistico».
www.fiavet.it - www.trenitalia.com
Fiavet: contestato accordo Alitalia e Lottomatica
22/02/2012 - La Fiavet prende posizione riguardo all’accordo firmato
da Alitalia e Lottomatica e commenta per voce del presidente Fiavet
Fortunato Giovanardi: “Restiamo sbalorditi nel constatare che la
nostra compagnia di bandiera promuove la distribuzione del proprio
prodotto presso le ricevitorie Lottomatica”. L’accordo tra la compagnia
e Lottomatica, prevede la possibilità di acquistare i biglietti aerei nelle
ricevitorie. “Consci della esigenza delle aziende di utilizzare molteplici
canali di vendita, prendiamo atto della scelta fatta dalla compagnia –
aggiunge Massimo Caravita, Vice Presidente Vicario Fiavet e titolare
della delega ai trasporti – che delinea un posizionamento di mercato
inferiore al precedente e che porta inevitabilmente ad uno svilimento
del prodotto Alitalia”. “La nuova dirigenza è ricaduta nell’errore già
commesso dalla vecchia gestione di sottovalutare il peso delle
imprese dell’intermediazione turistica – sottolinea ancora Fortunato
Giovannoni – e lo smantellamento della principale rete di vendita,
come è quella rappresentata dalle agenzie di viaggi, è uno sbaglio
che ha già provocato nel tempo conseguenze di rilievo nella sorte
della compagnia”.
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Giovannoni, Fiavet: "Alitalia ricade
negli errori del passato"
“Restiamo sbalorditi nel constatare che Alitalia promuove la distribuzione
del proprio prodotto nelle ricevitorie”. Fortunato Giovannoni (nella foto)
commenta così la notizia dell’accordo che consente di acquistare biglietti
Az
tramite
Lottomatica.
Secondo il neopresidente Fiavet, “la dirigenza della compagnia è
ricaduta nell’errore di sottovalutare il peso delle imprese
dell’intermediazione
turistica”.
Interpreta, invece, la questione sul piano della multicanalità il
vicepresidente vicario dell'associazione delle adv, Massimo Caravita:
“Consci dell'esigenza delle aziende di utilizzare molteplici canali di
vendita, prendiamo atto della scelta fatta dalla compagnia – afferma il
titolare della delega ai Trasporti per Fiavet –, che delinea un
posizionamento di mercato inferiore al precedente e che porta a uno
svilimento del prodotto Alitalia”.
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
Accordo Alitalia-Lottomatica: Fiavet contesta
"Restiamo sbalorditi", ha commentato il presidente, Fortunato Giovannoni
“Restiamo sbalorditi nel constatare che la
nostra compagnia di bandiera promuove la
distribuzione del proprio prodotto presso le
ricevitorie Lottomatica”. E' il commento di
Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet,
alla notizia dell’accordo tra la compagnia e
Lottomatica, che prevede la possibilità di
acquistare i biglietti aerei nelle ricevitorie.
“Consci dell'esigenza delle aziende di
utilizzare molteplici canali di vendita,
prendiamo atto della scelta fatta dalla
compagnia – aggiunge Massimo Caravita,
vicepresidente vicario Fiavet e titolare della
delega ai trasporti – che delinea un
posizionamento di mercato inferiore al
precedente e che porta inevitabilmente ad uno
svilimento del prodotto Alitalia”. Giovannoni
sottolinea che la "nuova dirigenza è ricaduta
nell’errore già commesso dalla vecchia gestione
di sottovalutare il peso delle imprese
dell’intermediazione
turistica
e
lo
smantellamento della principale rete di vendita,
come è quella rappresentata dalle agenzie di
viaggi, è uno sbaglio che ha già provocato nel
tempo conseguenze di rilievo nella sorte della
compagnia”.
Fiavet: da Caravita lettera aperta all'a.d. di Alitalia
Sul piatto l'accordo con Lottomatica,
ma anche le altre questioni irrisolte
Mentre continua la querelle innescata
dall'accordo tra Alitalia e Lottomatica, Fiavet
nazionale prende spunto dalla questione per
scrivere al vettore su questo e altri temi aperti
con la distribuzione. Riceviamo e
pubblichiamo la lettera aperta che Massimo
Caravita, vice presidente vicario e
responsabile della commissione Trasporti di
Fiavet, invia all'amministratore delegato di
Alitalia:
"Gentile Dottore, nell’attuale scenario del
mercato della distribuzione della biglietteria
aerea il comparto agenziale, rappresentato in
via maggioritaria dalla scrivente Federazione,
ha colto ancora una volta una politica del
Vostro vettore che si manifesta quantomeno
non in sintonia con le aspettative di una
sinergica e naturale collaborazione con le
agenzie di viaggi. Sono ben altri i segnali che
i nostri associati si attendono dal vettore di
bandiera
per
rinsaldare
quell’asse
insostituibile di filiera che nel tempo ha
costituito la leva della migliore competizione
sul mercato. Quanto scritto deriva dall’analisi
delle problematiche rilevate nelle ultime
stagioni, che tuttora permangono aperte e
prive di risoluzioni. Tra queste: improprio
utilizzo ADM; inammissibilità del contratto di
mandato Alitalia rispetto al generale mandato
Iata; esclusione della rete agenziale nella
vostra
comunicazione
istituzionale.
Sono solo alcuni spunti di riflessione che,
insieme all’accordo fra la Vostra società e
Lottomatica, destano forti preoccupazione
nella nostra categoria circa una fattiva
collaborazione fra le parti e che
auspicherebbero un sano e costruttivo
confronto risolutivo".
Alitalia e Lottomatica:
polemiche sull'accordo
La news sulla partnership tra la compagnia
nazionale e Lottomatica, che renderà possibile
l'acquisto dei biglietti aerei in ricevitoria a partire
dal 1° marzo, è oggetto di caustiche polemiche tra
gli
internauti
di
ttgitalia.com.
I commenti sono tra i più disparati tra chi, come
nella filiale di Lecce due di Italicaintour, bolla l'ex
compagnia di bandiera come "indegna" a chi
sfodera l'arma dell'ironia, come l'agenzia
Valgrande Vacanze, che suggerisce "di estendere
la vendita anche a fornai, salumieri e fruttivendoli".
Maurizio Daliana prova a ribaltare la situazione
con un sarcastico invito ai colleghi: "Mettiamoci
noi a vendere le schedine". Vito Topputo si
interroga sul futuro sempre più incerto della
distribuzione tradizionale: "Visto che la gente
ormai cerca di prenotare le vacanze con i siti
dedicati, la biglietteria è acquistabile altrove noi
cosa dobbiamo fare? Non siamo alla frutta ma al
digestivo".
Alla Estoril Viaggi riflettono sui "problemi causati
dall'incompetenza in materia delle ricevitorie" e si
dicono pronti ad attendere "al varco i nuovi
passeggeri
delle
ricevitorie".
C'è chi prova a entrare nel dettaglio, come
Ortobene Viaggi che si interroga su quali
procedure dovranno adottare le ricevitorie:
"dovranno dotarsi di un direttore tecnico, di polizza
rc
e
di
fidejussioni?".
Massimo Colloca, invece, si rammarica
domandandosi: "Perché abbiamo investito sulla
nostra
professionalità?".
Tra indigniazione, ironia e amarezza, le reazioni
del canale agenziale tracciano una fotografia di un
comparto stanco e affaticato che non ha più
intenzione di essere messo da parte e che ha
sempre più il solo desiderio che venga
riconosciuta la propria professionalità e la stessa
dignità degli altri attori del settore.
Fiavet, una lettera aperta all’ad di Alitalia.
“ La categoria è preoccupata”
27/02/2012 - La Fiavet Nazionale, nella persona di Massimo Caravita,
vice presidente vicario di Fiavet e titolare della delega ai trasporti.
ha inviato una lettera aperta all’amministratore delegato di Alitalia per
chiarire alcuni punti della politica del vettore. “Gentile Dottore,
nell’attuale scenario del mercato della distribuzione della biglietteria
aerea il comparto agenziale, rappresentato in via maggioritaria dalla
scrivente Federazione, ha colto ancora una volta una politica del Vostro
vettore che si manifesta quantomeno non in sintonia con le aspettative di
una sinergica e naturale collaborazione con le Agenzie di Viaggi. Sono
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ben altri i segnali che i Nostri associati si attendono dal vettore di
bandiera per rinsaldare quell’asse insostituibile di filiera che nel tempo
ha costituito la leva della migliore competizione sul mercato. Quanto
scritto deriva dall’analisi delle problematiche rilevate nelle ultime
stagioni, che tuttora permangono aperte e prive di risoluzioni. Tra
queste: - improprio utilizzo ADM; - inammissibilità del contratto di
mandato Alitalia rispetto al generale mandato Iata; - esclusione della
rete agenziale nella Vostra comunicazione istituzionale. Sono solo alcuni
spunti di riflessione che, insieme all’accordo fra la Vostra società e
Lottomatica, destano forti preoccupazione nella nostra categoria circa
una fattiva collaborazione fra le parti e che auspicherebbero un sano e
costruttivo confronto risolutivo”. Responsabile Commissione Trasporti
Vice Presidente Vicario - Massimo Caravita
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
Caravita chiede un 'costruttivo confronto
risolutivo' anche dopo accordo
con Lottomatica
Fiavet scrive ad Alitalia:
troppe questioni aperte
E' stato l'accordo tra Alitalia e Lottomatica, in base
al qualche dal 1 marzo sarà possibile acquistare
anche nelle ricevitorie i biglietti aerei della
compagnia, la goccia che ha fatto traboccare il
vaso nel rapporto tra sistema distributivo e l'ex
compagnia di bandiera. Una situazione non più
sostenibile che ha portato Massimo Caravita,
vicepresidente vicario della Fiavet e titolare della
delega ai trasporti a inviare una lettera aperta
all'amministratore delegato di Alitalia, carica
attualmente ricoperta da Rocco Sabelli.
"Nell'attuale scenario del mercato della
distribuzione della biglietteria aerea - scrive
Caravita - il comparto agenziale ha colto ancora
una volta una politica del vostro vettore che si
manifesta quantomeno non in sintonia con le
aspettative di una sinergica e naturale
collaborazione con le agenzie di viaggi. Sono ben
altri i segnali che i nostri associati si attendono dal
vettore di bandiera per rinsaldare quell'asse
insostituibile di filiera che nel tempo ha costituito
la leva della migliore competizione sul mercato.
Quanto scritto deriva dall'analisi delle
problematiche rilevate nelle ultime stagioni, che
tuttora permangono aperte e prive di risoluzioni.
Tra
queste:
improprio
utilizzo
ADM;
inammissibilità del contratto di mandato Alitalia
rispetto al generale mandato Iata; esclusione della
rete agenziale nella vostra comunicazione
istituzionale. Sono solo alcuni spunti di riflessione
che, insieme all'accordo fra la vostra società e
Lottomatica, destano forti preoccupazione nella
nostra categoria circa una fattiva collaborazione
fra le parti e che auspicherebbero un sano e
costruttivo confronto risolutivo.
Alitalia: Fiavet scrive a Sabelli
per maggiore collaborazione
(ASCA) - Roma, 23 feb - La Fiavet, la
federazione
che
riunisce
le
associazioni e imprese di viaggi e
turismo, ha scritto una lettera
all'attuale amministratore delegato
dell'Alitalia, Rocco Sabelli, per
sollecitare
una
maggiore
collaborazione
e
sinergia.
''Nell'attuale scenario del mercato
della distribuzione della biglietteria
aerea - si legge nella lettera - il
comparto agenziale, rappresentato in
via maggioritaria dalla scrivente
Federazione, ha colto ancora una
volta una politica del Vostro vettore
che si manifesta quantomeno non in
sintonia con le aspettative di una
sinergica e naturale collaborazione
con le Agenzie di Viaggi''.
''Sono ben altri i segnali che i Nostri
associati - prosegue la Fiavet - si
attendono dal vettore di bandiera per
rinsaldare quell'asse insostituibile di
filiera che nel tempo ha costituito la
leva della migliore competizione sul
mercato''.
In particolre, la Fiavet cita le
problematiche rimaste irrisolte su
''improprio
utilizzo
ADM;
inammissibilita' del contratto di
mandato Alitalia rispetto al generale
mandato Iata; esclusione della rete
agenziale nella Vostra comunicazione
istituzionale''.
''Sono solo alcuni spunti di riflessione
Alitalia: “Lottomatica
non è un’alternativa alle adv”
Marco Sansavini, direttore vendite, distribuzione e
customer care Italia di Alitalia, rassicura il trade
quanto all’accordo con Lottomatica, che ha
suscitato la reazione allarmata della Fiavet: «Siamo
sbalorditi nel constatare che Alitalia promuove la
distribuzione del proprio prodotto nelle ricevitorie»,
ha protestato Fortunato Giovannoni, il presidente
Fiavet, attribuendo alla «nuova dirigenza l’errore
commesso dalla vecchia gestione, di sottovalutare il
peso delle imprese dell’intermediazione. Errore che
nel tempo ha provocato conseguenze di rilievo per la
sorte
della
compagnia».
«Timori
immotivati»
Ma Sansavini chiarisce, con la nota che riceviamo e
pubbichiamo per intero. “I timori della agenzie di
viaggi, in relazione all’accordo tra Alitalia e
Lottomatica, sono immotivati” scrive Sansavini, e si
spiega:
“Le
ricevitorie
Lottomatica
non
rappresentano infatti un canale distributivo
alternativo alla rete agenziale: non sarà possibile
acquistare un biglietto presso le ricevitorie ma
semplicemente effettuare il pagamento del biglietto
già prenotato attraverso i canali esistenti. È
un’iniziativa quindi orientata al cliente-consumatore,
a cui viene offerta una modalità aggiuntiva per
effettuare
il
pagamento
del
biglietto”.
“Sul fatto che la politica distributiva di Alitalia sia
principalmente fondata sulle agenzie di viaggi sono i
fatti a parlare: il 75% delle vendite di Alitalia viene
effettuato dalle agenzie e Alitalia è l’unica
compagnia aerea italiana ad avere stipulato accordi
di full content con i sistemi distributivi (Global
Distribution Systems), che consentono alle agenzie
di viaggi la commercializzazione di tutti i servizi della
compagnia alle stesse condizioni alle quali vengono
venduti nei canali di vendita diretti di Alitalia”.
www.alitalia.com - www.fiavet.it
Amabile (Fiavet): ‘urgente’ un incontro con il ministro
In una lettera personale indirizzata al Capo
Gabinetto del ministro del Turismo, il delegato
Fiavet Giuseppe Amabile caldeggia un incontro
dei vertici della federazione con il ministro Gnudi.
Nella sua missiva, Amabile evidenzia come “la
previsione del ministro che il Turismo possa
passare dal 13% al 18% del Pil, la creazione di
Distretti Turistici, il fatto che l’Enit debba
recuperare un ruolo centrale nell’àmbito del
sistema Turistico, la necessità di trasformare il
portale Italia.it e concordare strategie di medio e
lungo termine con le Regioni, sono tutti progetti
auspicabili. Ma non ci si può dimenticare o
lasciare a sé stessa la rete distributiva: agenzie
distribuite capillarmente sul territorio italiano e tour
operator. Tutti, piccoli e medi imprenditori che
necessitano dell’aiuto del ministro per combattere
l’abusivismo nel settore che opera nell’interesse di
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pochi a danno dei consumatori; valutare lo La lettera prosegue con l’auspicio che si
spesometro che allontana e spaventa i clienti possa sviluppare una politica che favorisca
viaggiatori turisti, discutere sul limite delle l’assunzione di giovani nel settore turismo e
transazioni in contanti a 1.000 euro. E attività collaterali con agevolazioni fiscali per i
ancora, dibattere il progetto politico di primi
due
anni
di
attività.
eliminare le licenze, verificare il tema del Infine Amabile suggerisce di coordinare con
controllo dei direttori tecnici che garantiscono editori specializzati nel settore la
in agenzia che tutto si attui e proponga in realizzazione di pubblicazioni che presentino
base alle leggi vigenti a garanzia dei nella globalità un’intera regione: località
turistiche, culturali, musei, ricettivo in tutte le
consumatori”.
Il
portale
Italia.it sue forme, prodotti alimentari locali etc.
Amabile affronta poi il tema caldo del portale Queste pubblicazioni dovrebbero essere
Didascalia che descrive l'immagine o la foto.
Italia.it, affinché possa finalmente raccogliere vendute in Italia tramite la rete agenziale per
e presentare i pacchetti che le agenzie favorire il turismo degli italiani tra le varie
incoming delle varie regioni producono, con regioni e distribuite all’estero con accordi con
la possibilità di linkare i siti delle agenzie che equivalenti
settori.
propongono pacchetti turistici e culturali. www.fiavet.it
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
Canone in adv: marcia indietro della Rai
L'Enit-Agenzia
ancora in mezzo al guado
Viale Mazzini precisa che il pagamento della tassa
è legato unicamente al possesso del televisore
Canone Rai, vincono le imprese. Dopo
le polemiche scatenate dall'ipotesi di
dover pagare il canone solo per il
possesso di un computer o un dispositivo
in grado di connettersi a internet, Viale
Mazzini fa retromarcia. Dopo un incontro al
ministero dello Sviluppo Economico, la Rai
ha infatto chiarito che il canone deve
essere pagato solo per il possesso di un
televisore. "La Rai - precisa l'azienda - non
ha mai richiesto il pagamento del canone
per il mero possesso di un personal
computer".
A scatenare la polemica era stato l'invio
dei bollettini di pagamento in diverse
aziende italiane, tra cui anche le agenzie
di viaggi. L'ipotesi era che il pagamento del
canone fosse legato al possesso di tutti i
dispositivi attraverso i quali è possibile
fruire dei programmi Rai. Dal momento
che l'emittente trasmette anche in
streaming, sulla base del Regio decretolegge datato 21 febbraio 1938 (che lega il
pagamento del canone al semplice
possesso di un apparecchio in grado di
ricevere le trasmissioni) il possesso di un
computer collegabile ad internet avrebbe
fatto scattare l'obbligo di pagamento.
L'ipotesi non aveva mancato di scatenare
una serie di polemiche. Per le agenzie di
viaggi è intervenuto il neo presidente
Fiavet Fortunato Giovannoni, che ha
chiamato in causa direttamente il ministro
Piero Gnudi. "Come si può pensare di
riuscire ad incrementare il Pil generato dal
turismo in Italia - afferma Giovannoni -
quando si continua ad imporre alle aziende
oneri che non hanno nulla a che vedere con
la
loro
attività?".
Per Giovannoni, la richiesta del pagamento
del canone alle agenzie sarebbe stata in
contrasto con i proclami per la crescita del
settore. "In un momento di crisi come quello
che stiamo attraversando - sostiene il
presidente -, obbligare gli operatori
dell'intermediazione turistica al pagamento di
questo inutile ulteriore balzello significa
sacrificare risorse che le imprese potrebbero
invece destinare agli investimenti nel settore
turistico, necessari per raggiungere l'obiettivo
di portare dal 13 al 18 per cento il Pil del
comparto, come auspicato solo alcuni giorni
fa dal ministro del Turismo Piero Gnudi".
Il presidente ha sottolineato, inoltre, come
computer e cellulari siano "strumenti ormai
divenuti imprescindibili per svolgere il nostro
lavoro
di
agenti
di
viaggi".
Andrea Giannetti, presidente Assotravel,
aveva richiesto invece l'intervento del
ministro dello Sviluppo economico Corrado
Passera. "Il personal computer è uno
strumento di lavoro fondamentale per tutti gli
operatori turistici - ha affermato Giannetti -,
serve a ben altro che a vedere le trasmissioni
televisive per le quali, specie in una fase di
crisi come questa, i nostri imprenditori e i
nostri addetti non hanno certo tempo".
Giannetti si era unito alla richiesta avanzata
dai capigruppo Pdl (Alessio Butti) e Pd
(Fabrizio Morri) nella commissione di
vigilanza della Rai, che hanno sollecitato
Passera a intervenire nella vicenda.
Per il ministro ancora più importante
sarà selezionare
il direttore generale
Enit, Gnudi: Celli scelto
perché ha profilo adatto
Pier Luigi Celli è stato scelto per la presidenza
dell'Enit "perché ha un profilo adatto in vari
settori: ha gestito il personale in varie aziende,
ha capacità di interrelazione perché è stato
direttore relazioni esterne di Unicredit. Infine, è
stato direttore generale Rai e quindi ha capacità
di promozione". Lo ha detto il ministro del
Turismo, Piero Gnudi, nel corso della audizione
in commissione Attività Produttive alla Camera.
"Celli ha un curriculum di tutto rispetto - ha
detto Gnudi - e una persona così credo ci
possa dare una mano per rilanciare l'Enit.
Quello del presidente, del resto, non è un
mestiere full time: chi manda avanti l'Enit è il
direttore generale e su quella figura il nuovo
consiglio farà una scelta".
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L’Enit resta in mezzo al guado: dopo il ricorso al Tar
dell’ex presidente-commissario Matteo Marzotto, ora
anche il direttore generale Paolo Rubini – riportano
fonti vicine all’ente – intenderebbe far rispettare la
scadenza naturale del proprio mandato, a settembre
2012. E vista la propensione del nuovo governo al
rigore e alla sobrietà sembra esclusa la trattativa
sulla base di una buonuscita importante.
I tempi lunghi per il nuovo corso dell’Enit cancellano
l’illusione coltivata da molti che la vicenda si
chiudesse in pochi giorni, con la designazione di
Pierluigi Celli alla presidenza e di Daniel John
Winteler
alla
direzione
generale.
Tra l’altro il ricorso al Tar di Matteo Marzotto rimette
indirettamente in discussione la nomina di Celli,
designato poche settimane fa dal ministro del
Turismo Piero Gnudi. «L’ho fatto per tutelarmi – ci ha
detto Marzotto – e vorrei anche chiarire che questo
ricorso ha una motivazione tecnica. Il mio è un atto
dovuto, per mettermi al sicuro». E ha aggiunto: «È
legittimo che il ministro abbia preso la decisione che
riteneva più giusta, io non rivoglio indietro nulla. Ma
se ho una responsabilità, devo sapere di averla e me
la
prendo
in
pieno».
Domina l’incertezza anche al Dipartimento per la
Competitività e per il Turismo, dove è ancora in
stand-by la poltrona lasciata libera da Eugenio
Magnani, tornato a New York. Fonti interne all’Enit
danno per molto improbabile un suo rientro,
verosimilmente troppo oneroso per le già esangui
casse del turismo pubblico. Al ministro Gnudi resta
la soluzione del problema, e nel frattempo a livello
istituzionale e decisionale non si muove quasi nulla.
Il ministro in audizione ha ricordato che il settore in 60 anni è cresciuto di 40 volte
Gnudi vuole creare 1,6mln di nuovi posti di lavoro nel turismo
"Se riusciremo ad avere una 'strategia
Paese' sul turismo, si potranno creare 1,6
milioni di posti di lavoro in più e l'apporto di
questo settore al Pil potrà passare
dall'attuale 13% al 18%": a crederlo è il
ministro del Turismo, Piero Gnudi, che ha
parlato oggi davanti alla commissione Attività
Produttive
della
Camera.
Gnudi ha ricordato che nel 1950 nel mondo
c'erano 25 milioni di persone che facevano
viaggi; nel 2011 ha viaggiato un miliardo di
persone, il settore, quindi, è cresciuto di 40
volte negli ultimi 60 anni. "In Italia tanto nel
2010 quanto nel 2011 - ha aggiunto il
ministro - è diminuita la quota di turisti italiani
ed è aumentata quella degli stranieri: lo
scorso anno gli italiani sono calati del 4,12%, gli
stranieri sono aumentati del 4,5%".
Gnudi ha quindi enumerato tutti i problemi del
turismo italiano: la stagionalità, che è in
aumento, il fatto che manchino grandi operatori
turistici e grandi catene alberghiere italiane.
Altro guaio è costituito dalla formazione
universitaria, che tocca solo il 17% degli
addetti, contro il 35% dei Paesi competitor
(Francia e Spagna innanzitutto). "Dobbiamo
inoltre dare uniformità ai servizi turistici - ha
concluso Gnudi - e stiamo lavorando per
uniformare gli standard turistici e anche gli
standard dei siti turistici, affinché il turista
sappia sempre, nei posti che visita, quali sono i
servizi che trova".
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
Errani invita a fare promozione unitaria, aldilà delle specificità regionali
Gnudi: forse errore aver dato tutte competenze a Regioni
"Aver dato tutte le competenze del Turismo alle
Regioni forse è un errore". Così il ministro al
Turismo e agli Affari regionali, Piero Gnudi,
parlando a un'iniziativa sul federalismo
organizzata dall'Assemblea legislativa a
Bologna con Vasco Errani, presidente
dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle
Regioni.
Il ministro ha quindi fatto l'esempio della
promozione turistica italiana, aldilà delle
specificità regionali, suscitando una reazione a
caldo di Errani: "Ministro, ma fallo! Per questo
non c'é bisogno di cambiare la Costituzione.
Sono cinque anni che propongo all'Enit di fare
un progetto verso la Cina", ha aggiunto
suscitando
un
applauso
in
platea.
"Non tutte le Regioni sono come l'EmiliaRomagna", ha obiettato il ministro facendo
arrabbiare il capogruppo regionale leghista,
Manfredini, che ha abbandonato la sala per
poi rientrare poco dopo. "Poi vediamo - ha
aggiunto Gnudi - quanti soldi sono disposte a
dare le Regioni per fare una promozione
comune".
Cirillo a Gnudi: 'Sbagliato aprire discussione su competenze costituzionali'
Ribadita la necessità di convocare la VI Conferenza nazionale del turismo per individuare
le priorità da approvare in un piano strategico nazionale
"E’ profondamente sbagliato aprire in questa
fase una discussione sulle competenze
costituzionali in materia di turismo". E' quanto
asserisce Armando Cirillo, responsabile
Turismo Pd, che aggiunge: "Il Governo, d’intesa
con le Regioni, può e deve intervenire per
promuovere il coordinamento delle politiche per
il settore, approvando misure concrete a
sostegno delle imprese turistiche italiane,
avanzando programmi promozionali unitari per
rafforzare i mercati tradizionali ed agganciare
quelli emergenti. Questo ed altro può essere
fatto senza cambiare la Costituzione, basta
dare seguito al confronto che il Governo ha
aperto con le Regioni per arrivare alle
necessarie politiche nazionali per il settore.
Non accumuliamo ulteriori ritardi: per il
turismo è arrivato il momento delle scelte.
Ribadiamo al Governo la necessità di
convocare la VI Conferenza nazionale del
turismo per individuare le priorità da
approvare in un piano strategico nazionale”.
A Torino la tassa di soggiorno dal 2 aprile
Tassa di soggiorno: una realtà in mezza Europa
Anche se non accenna a placarsi la
polemica sulla tassa di soggiorno,
soprattutto dopo che il Decreto sulle
Semplificazioni concede libertà ai Comuni
italiani a vocazione turistica di applicarla, il
motore di ricerca Trivago elenca i Paesi
dove questa tassa è già applicata.
In Francia, ad esempio, hanno da poco
festeggiato i 100 anni della Taxe de séjour,
l’imposta comunale istituita nel 1910 con
l’obiettivo di ricavare fondi per finanziare la
promozione
turistica.
Nello studio di Trivago c’è una vera e
propria comparazione della tassa nelle
principali destinazioni europee con il
prezzo medio per notte. Si scopre così che
se a Roma si va dai due ai tre euro con un
prezzo medio dell’hotel di 138 euro, a
Venezia, dove la tassa oscilla da uno a
due euro a persona, il prezzo medio per
camera
risulta
di
193
euro.
Mentre a Parigi, dove vige un tassa pari al
5% del soggiorno (meccanismo simile
verrà introdotto a Berlino), la tariffa-media
per camera risulta di 166 euro e ad
Amsterdam, dove vige sempre la tassa
pari al 5% del costo del pernottamento
(così come in molte altre localitá olandesi),
il prezzo medio alberghiero sfiora i 150
euro.
Tra l’altro in Italia, dopo Roma, Venezia e
Firenze, il 1° marzo sarà la volta di Pisa,
che ha deciso di introdurre la tassa di
soggiorno per tutti coloro che dormiranno
all’ombra della Torre. Un’imposta che varia
Pagina 6
dai due euro a notte per chi sceglierà un
hotel di lusso, a 1,50 euro per quelli che
opteranno per un albergo al centro, a un
euro per coloro che preferiranno una
sistemazione
low
cost.
Anche a Milano si sta discutendo in questi
giorni sulla necessità di istituire un
contributo per lo sviluppo turistico, e nelle
altre principali destinazioni italiane i turisti
pagano ormai da diverso tempo la tassa di
soggiorno.
A Berlino entrerà in vigore il 1° gennaio
2013
La tassa di soggiorno farà il suo debutto
anche a Berlino il 1° gennaio 2013, con un
contributo fisso del 5% sul valore del
soggiorno. La capitale della Germania
segue così altre 19 destinazione tedesche
che hanno introdotto negli ultimi anni
questo
balzello.
A Colonia e Duisburg é presente la
medesima aliquota, mentre a Brema si va
da uno fino a tre euro a notte, a seconda
della tipologia di sistemazione. In altre
cittá, come Dresda e Amburgo,
l’introduzione é in discussione, mentre
molte altre destinazioni turistiche hanno
optato per il no, come Lipsia e Francoforte.
In Spagna, la Catalogna si sta avviando a
introdurre questa imposta, che era stata
testata anni fa senza successo nelle Isole
Baleari.
www.trivago.com
www.enit.it
Varierà da un minimo di 1 ad un massimo di 5 euro
al giorno, previste una serie di esenzioni
Anche Torino avrà la tassa di soggiorno dal 2 aprile. E'
stata, infatti, approvata la proposta presentata
dall’assessore Passoni che introdurrà nella città
l’imposta. Quest'ultima varierà da un minimo di 1 ad un
massimo di 5 euro al giorno, in alberghi, ostelli, case
per ferie, affittacamere, bed&breakfast, residence e
alberghi residenziali. Sarà applicata fino ad un
massimo di 4 giorni consecutivi. Sono previste una
serie di esenzioni, tra cui i minori di 18 anni, gli autisti
di pullman e accompagnatori turistici, i malati in cura,
scolaresche e gli studenti universitari fuori sede.
Il commissario Barnier: si è allineata
alla normativa europea
Balneari, Ue ha chiuso procedura su Italia
La Commissione Ue ha chiuso oggi la procedura
contro l'Italia per le concessioni balneari, perché "ha
preso delle misure che si allineano alla normativa
Ue". Lo ha riferito il commissario al mercato interno
Michel Barnier. "Le misure prese vanno bene, si
allineano alla normativa europea, finora non era
avvenuto", ha aggiunto. Nel mirino della Commissione
c'erano le norme che prevedono che le concessioni per
gli stabilimenti balneari, la cui durata é definita in sei
anni, alla loro scadenza si rinnovano automaticamente
per altri sei anni e così successivamente ad ogni
scadenza. Per Bruxelles, il rinnovo automatico di sei
anni in sei anni delle concessioni è contrario alle regole
del mercato unico europeo che impongono agli stati
membri di rispettare le regole della concorrenza e della
libertà di stabilimento delle attività imprenditoriali. La
Commissione aveva quindi inviato all'Italia due lettere
di messa in mora, il 29 gennaio del 2009 e il 5 maggio
del 2010.
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
La norma allo studio del governo per non deprimere
gli acquisti dei beni made in Italy
La disposizione nel decreto fiscale
approvato dal consiglio dei ministri
Turisti straneri potranno pagare in contanti senza limiti
Limite 1000 euro, ok alla deroga per i turisti
Via libera ai pagamenti in contanti
sopra i mille euro. Almeno per i turisti
stranieri. E' quanto prevede una
norma che potrebbe rientrare nel
decreto sulle semplificazioni fiscali in
questi giorni all'esame del consiglio
dei ministri per non colpire gli acquisti
di beni made in Italy da parte dei
turisti. Dunque, nelle zone ad alta
frequentazione turistica, i cittadini
stranieri potrebbero continuare a
pagare in contanti. La norma allo
studio del Governo impone, però, due
condizioni al commerciante. Prima di
tutto, dovrà chiedere e fotocopiare il
passaporto del cliente. Gli importi
incassati per gli acquisti da mille euro
in su non potranno rimanere in
negozio. Il commerciante dovrà
depositarli entro due giorni sul suo
conto corrente e al momento stesso
del versamento dovrà consegnare
alla banca la fotocopia del passaporto
dell'acquirente straniero e del
documento che certifica il pagamento
della somma.
C'è anche la "deroga alle
norme sulla limitazione del
contante per gli stranieri non
comunitari residenti fuori dal
territorio italiano" nel decreto
fiscale approvato dal consiglio
dei ministri di venerdì scorso
così come annunciato nella
news "Turisti straneri potranno
pagare in contanti senza limiti"
pubblicata lo scorso 23
febbraio su travelnostop.com.
"La disposizione - si spiega prevede che per gli acquisti di
beni effettuati dalle persone
fisiche residenti al di fuori del
territorio dello Stato e di
cittadinanza straniera non
trovano
applicazione
le
disposizioni che pongono il
divieto del contante al di sopra
della soglia di 1.000 euro".
La tassa sul posto barca affonda il turismo
italiano. Già in fuga 30 mila yacht
Il settore nautico è in tempesta.
A essere spaventati dalla
reintroduzione dell’imposta di
“stazionamento” nei porti turistici
non sono solo i possessori di
yacht e di imbarcazioni di lusso,
ma tutti gli operatori del
comparto. La tassa entrerà in
vigore in maggio e sta già
provocando danni significativi,
come dimostra il fatto che a oggi
sono più 30.000 le imbarcazioni
che dall’Italia stanno spostandosi
verso gli altri porti europei. Mete
preferite: Croazia, Slovenia,
Francia,
Spagna,
Turchia,
Grecia. Insomma, tutti i porti del
Mediterraneo a eccezione di
quelli italiani. La ragione è
semplice, la tassa picchia duro
su ogni tipo di imbarcazione
ormeggiata
in
uno
dei
cinquecento porti sparsi lungo gli
oltre 7500 chilometri di costa del
Belpaese: si va da un minimo di
8 euro per gli scafi più piccoli, a
un massimo di 703 euro al
giorno per quelli di oltre 64 metri,
il che si traduce in un esborso
pari a 120.000 euro all’anno.
Non stupisce che anche i più
facoltosi decidano di puntare su
coste croate piuttosto che
greche
o
maltesi.
Che la norma rappresenti un
colpo mortale per per il settore,
lo pensa la quasi totalità degli
attori coinvolti. E’ quanto emerge
dall’indagine nazionale effettuata
dalla Ipsos sull’“Incidenza della
tassa
di
stazionamento
Pagina 7
sull’economia
del
mare”.
Commissionato dalla Unioncamere
Lazio nell’ambito di “Regio Prima
Latium et Campania” (il protocollo
d’intesa siglato dalle Camere di
Commercio di Caserta, Latina,
Napoli, Roma, Salerno e Viterbo), il
sondaggio realizzato dalla società
di Renato Mannheimer ha coinvolto
le figure di vertice delle imprese
italiane del comparto nautico, dal
settore industriale al commercio,
dai servizi al turismo. Dal
sondaggio emerge un quadro di
forte apprensione: il 58 per cento
degli intervistati ritiene che la tassa
colpirà negativamente un settore
già provato dalla crisi economica; il
76 per cento giudica inevitabile la
fuga dei diportisti italiani all’estero,
con conseguenze negative su tutto
l’indotto; circa la metà auspica un
definitivo passo indietro del
Governo e dunque un ritiro della
norma. Dal sondaggio emergono
anche delle proposte di modifica:
l’80 per cento sollecita, per
esempio, una riduzione delle
aliquote in base all’anzianità della
barca, mentre il 67 per cento
suggerisce di sostituire la tassa per
lo stazionamento con una tassa
sulla proprietà. In questi ultimi casi,
cioè solo ammesso e concesso che
tali modifiche ci fossero, il 36 per
cento delle imprese riterrebbe la
nuova tassa “utile” e il 15 per cento
“utile
e
necessaria”.
“Introdurre una tassazione per il
mero utilizzo del posto barca –
afferma Giancarlo Cremonesi,
presidente dell’ente camerale di
Roma e di Unioncamere Lazio –
significa colpire il lavoro di tutte
le imprese dei vari comparti. Il
danno stimato per l’economia del
mare, a regime, è enorme:
intorno ai 2 miliardi di euro a
livello nazionale, con un calo
occupazionale del 20 per cento e
un crollo degli investimenti del
50
per
cento”.
Per il numero uno della Camera
di commercio di Napoli si tratta
di un ulteriore colpo alla
competitività di un comparto
trainante del sistema Paese. “Si
tratta dell’ennesimo balzello, al
pari della tassa di soggiorno, che
va nella direzione inversa alle
aspettative
di
rilancio
dell’economia da parte delle
imprese. Così si allarga la
forbice di competitività rispetto ai
mercati europei nostri competitor
– spiega Maurizio Maddaloni –
non solo in chiave turistica ma
soprattutto in tema di attrattività
degli investimenti. Il comparto
nautico ha bisogno del sostegno
delle istituzioni e di strumenti
adeguati per supportare la
cantieristica, la distribuzione e
tutto
l’indotto
generato
dall’economia del mare. Come
sistema delle Camere di
Commercio stiamo facendo la
nostra parte e siamo in prima
linea per dare contenuti concreti
al protocollo d’intesa firmato lo
scorso anno tra gli enti camerali
rivieraschi della Campania e del
Lazio”.
Molto duri anche Tommaso De
Simone
e
Guido
Arzano,
responsabili rispettivamente degli
enti camerali di Caserta e di
Salerno. “Il settore della nautica da
diporto di Terra di Lavoro – dice De
Simone – è una realtà notevole
grazie alle circa 200 aziende che vi
operano e non c’è dubbio che
l’incidenza
della
tassa
di
stazionamento, così come è stata
concepita dal governo Monti, non
determinerà effetti benefici sul
comparto,
tutt’altro.
Nella
consapevolezza delle difficoltà
economiche che il Paese in questa
fase sta vivendo, il sistema
camerale ha il dovere di intervenire
e contribuire per una soluzione che
salvaguardi l’economia del mare.
Auspichiamo, pertanto, che possa
immaginarsi una rimodulazione del
balzello, delle misure correttive,
anche mediante un sostegno al
diportismo”.
“L’introduzione di queste misure
fiscali – rilancia Arzano – rischia di
essere penalizzante per l’intero
tessuto produttivo. Oltre a
deprimere la nautica da diporto
locale, il carico fiscale finirà per
inibire il turismo nautico di
provenienza estera, soprattutto in
considerazione della maggiore
dimensione media di questo tipo di
imbarcazioni”. Sulla scorta degli
effetti depressivi causati dalla
tassa, i responsabili del “Regio
Prima Latium et Campania” hanno
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
inviato una missiva a Monti
chedendo
un
immediato
dietrofront.
“Tassare i proprietari di
imbarcazioni per l’utilizzo e non
per il possesso di un posto barca
– si legge nel documento –
significa colpire il lavoro di tutte
le imprese operanti nei settori
legati all’economia del mare
come la nautica, la portualità e il
turismo, che rappresentano i valori
su cui l’Italia potrebbe poggiare le
basi del suo rilancio”. Secondo il
Rapporto sul Turismo Nautico
relativo al 2010, sono 153.161 i
posti barca disponibili sulle coste
italiane. La regione con il maggior
numero è la Liguria (21.850),
seguita dalla Sardegna (19.415) e
dalla Toscana (17.187). Secondo
Assomarinas,
l’Associazione
italiana dei porti turistici, ogni posto
barca genera un posto di lavoro
fisso.
Cosa ne pensano i protagonisti
del
settore?
• La tassa colpirà negativamente
un comparto già provato dalla crisi:
58
%
• Sarà inevitabile la fuga dei
diportisti italiani all’estero: 76 %
• Il Governo dovrà ritirare la
norma:
51
%
• Bisognerebbe ridurre le
aliquote in base all’anzianità
della
barca:
80
%
• Sostituire la tassa di
stazionamento con una imposta
sulla proprietà: 67%
Gli Stati Uniti riscoprono l’agente di viaggi
I grandi media americani hanno
riscoperto l’agente di viaggi,
rilanciandone il ruolo di
protagonista necessario ai
consumatori di turismo. Il
settimanale Travel Weekly
segnala la tendenza e ne
analizza il significato. A metà
gennaio è iniziata la serie di tre
puntate della rivista Forbes
online, intititolate “Perché hai
bisogno di un agente di viaggi”.
Poi è stata la volta di CNN.com
con l’articolo intitolato “Gli agenti
di viaggi sanno qualcosa che tu
non sai”, e subito dopo il
prestigioso New York Times
nella sua Sunday Travel Section
ha titolato “Il miglior motore di
ricerca non sarà proprio dietro
l’angolo?”.
Gli agenti di viaggi Usa
riemergono in grande spolvero
anche in TV: in una puntata del
suo show “Today”, lo scorso 19
gennaio la NBC ha intervistato
Pagina 8
Matthew Upchurch, il ceo di
Virtuoso, network di 7.200 travel
advisor
specializzati
sull’alta
gamma, attivi in 20 Paesi.
Nell’intervista
Upchurch
ha
distribuito “Consigli sui casi in cui
dovreste servirvi di un agente di
viaggi”.
Ma il primo importante risveglio di
interesse sulla professione negli
Usa c’era già stato lo scorso
settembre, quando un servizio di
Nightline della ABC intitolato “Le
agenzie di viaggi volano alto”
aveva visitato l’ufficio di New York
di Liberty Travel, scoprendo tra
l’altro che “contro ogni previsione”,
negli Usa sono attive circa 14.000
agenzie, il 94% delle quali contava
anche di fare utili nel corso del
2011. E si vede che la campana a
morto suonata da molti per
l’intermediazione nel turismo è
stata davvero fuori luogo.
«Le agenzie che hanno tenuto duro
ora sono più forti, produttive e
creative di prima – ha notato Bryan
Leibman, presidente di Frosch
Travel – guadagnano credito e
riconoscimento. Non sarebbe così
se non dessero valore ai loro
clienti».
‘Without a travel agent, you’re on
your
own’
Comprensibilmente
soddisfatto
Tony Gonchar, il presidente
dell’Asta,
associazione
delle
agenzie di viaggi degli Usa: «Mi
sembra un gran progresso da
quando nel 2011 la gente si
chiedeva se esistessimo ancora –
ha detto a Travel Weekly – mentre
ora si chiede “come posso trovare
un’agenzia?”».
A richiamare l’attenzione di media
e pubblico contribuisce di certo il
lavoro di Gonchar, energico e
convinto comunicatore, da un anno
alla
guida
dell’associazione.
Gonchar ha ricordato, e forse
vorrebbe rilanciarla, la vecchia
campagna Asta – una decina di
anni fa a grandi lettere sugli
autobus e sui muri delle città
americane – con lo slogan “Without
a travel agent, you’re on your own”:
senza un agente di viaggi sei da
solo.
Ma ora, verosimilmente, anche
l’ultima serie di sfortunati eventi
richiama l’attenzione di media e
consumatori sul lavoro delle
agenzie di viaggi. Travel Weekly
cita il caso Concordia, ma anche la
nube vulcanica islandese e le
tempeste di neve negli Usa,
quando tra i viaggiatori appiedati
negli aeroporti i più assistiti sono
sempre quelli prenotati dalle
agenzie, che ricevono pasti caldi e
sistemazione
in
hotel.
Poi ci sarebbero i danni che le olta,
ormai numerosissime, si fanno da
sole: con booking complicati e
talvolta inaffidabili, call centre
anonimi, sommati alla massa
enorme di informazione online nella
quale i consumatori non sanno
sempre orientarsi, e faticano a
scegliere.
‘Siamo una rete di sicurezza’
«Viaggiare è complicato – ha
notato ancora Bryan Leibman – e
la gente è già abituata ad avere
consulenti di ogni tipo in molte
questioni della propria vita,
riconoscendo il valore del loro
lavoro. Viviamo una fase di follia
geopolitica generalizzata, si
vede cosa accade nel mondo, i
viaggiatori
vogliono
avere
qualcuno
cui
affidarsi».
«Siamo una rete di sicurezza –
dice Gonchar – una polizza di
assicurazione. E tutti facciamo
una vita troppo difficile per
trovare il tempo di organizzarci
un viaggio con la certezza di
aver fatto le cose giuste. Ora
l’Asta ha un programma per
stringere e coltivare le relazioni
con la stampa consumer,
abbiamo un atteggiamento molto
più proattivo rispetto al passato.
È un impegno che frutta nel
tempo, spesso richiede anni.
Bisogna capire che organizzare
un viaggio è una faccenda
personale e collaborativa, non
una pura transazione. Poi serve
gente di talento per comunicare
tutto
questo
ai
media,
diffondendo ogni storia positiva
che metta in buona luce il nostro
lavoro. E allora i risultati
arrivano».
Così l’Asta ha potuto portare i
suo agenti a raccontare storie di
viaggio da CNN Travel e perfino
su Oprah.com.
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
L'incapacità nel gestire un patrimonio: il turismo in Italia
L’industria
del
turismo
rappresenta uno dei pochi settori
nei quali l’Italia ha immense
potenzialità inespresse. Il nostro
Paese gioca ancora un ruolo di
rilievo a livello globale, anche se la
crisi economica e la mancanza di
scelte strategiche, hanno inciso
negativamente sulla capacità di
attrarre turisti. Negli ultimi anni
infatti, la perdita di appeal ha
portato l’Italia a perdere posizioni
nelle graduatorie mondiali del
UNWTO (Organizzazione Mondiale
del Turismo), dove i maggiori
competitor europei come Spagna e
Francia hanno fatto registrare
risultati migliori, ed anche Turchia e
Russia stanno sottraendo sempre
più
quote
di
mercato.
Il turismo, la principale industria
italiana. Il turismo, complice la
grave
crisi
dell’industria
manifatturiera, è diventata la
principale industria italiana e svolge
a tutti gli effetti il ruolo di traino
dell’economia; contribuisce a quasi
il 10% del Pil, con circa 1 milione
di posti di lavoro, e grazie
all’indotto arriva al 15%, con picchi
di oltre 2 milioni di lavoratori
impiegati, anche se la maggior
parte con contratti a prestazione
occasionale o, peggio ancora,
come lavoratori “a nero”. Eppure,
solo nel 2010, c’è stato un calo di
pernottamenti quantificabili in 58
milioni di notti in meno, che hanno
fatto perdere circa 6 miliardi di
euro. Anche le spiagge italiane non
erano affollate come negli anni
passati, complice anche il caro
traghetti, che ha penalizzato
soprattutto la Sardegna e il prezzo
della benzina ai massimi storici.
Nei primi 6 mesi del 2011 inoltre, il
trend non ha entusiasmato i
commercianti e gli albergatori che
chiedono maggiori attenzioni da
parte
del
governo
Monti.
Patrimonio
artistico
non
sfruttato. E pensare che nessuno
al mondo può vantare un
patrimonio artistico e culturale
come il nostro, che conta oltre
9mila luoghi d’interesse tra
monumenti, aree archeologiche e
musei, oltreché essere leader
mondiale per quanto riguarda i siti
dichiarati Patrimonio Mondiale
UNESCO. Il problema però è che
non siamo stati in grado di gestirli e
valorizzarli, e così nel tempo hanno
guadagnato la ribalta i musei
abbandonati, le zone archeologiche
prive di manutenzione, gli scavi di
Pompei che perdono pezzi di storia
giorno dopo giorno. Il Ministero
dei Beni e Attività Cultuali
nell’ultimo triennio ha dovuto
scontare tagli per quasi 1,5 miliardi
di euro, e questa criticità si è
tradotta soprattutto nella scarsità
numerica del personale e nella
ancora più ristretta formazione
dello stesso; basti pensare che in
media, si investe circa 1 euro di
formazione per ogni addetto
impiegato nel settore, e con i
“veterani” che approdano in
pensione
altri
pezzi
di
professionalità
si
disperdono
inesorabilmente, visto che non
vengono adeguatamente sostituiti.
Per il triennio 2012-2014, il
Ministero ha stanziato poco più
di 250 milioni di euro per opere di
intervento strategico e di restauro,
ma gran parte di questo (85 milioni)
è assorbito dalle sole Toscana e
Lazio, lasciando così poco più di
qualche briciola alle restanti 18
Regioni, che dovranno fare i salti
mortali per continuare a tutelare e
valorizzare il rispettivo patrimonio.
Da considerare poi, che altre
nazioni europee, pur avendo un
patrimonio molto più ridotto rispetto
a quello italiano, riescono a
garantirsi introiti di gran lunga
maggiori: è il caso della Gran
Bretagna e della Germania, che
talvolta registrano il doppio del
nostro fatturato in quanto a Musei e
Gallerie, semplicemente perché
sono efficaci nel gestire ciò che
hanno
a
disposizione.
Servizi
inadeguati.
Se
il
patrimonio rimane – seppur nei
limiti di gestione – uno dei pezzi
pregiati che favoriscono l’approdo
dei turisti, tra i punti di debolezza
invece figurano la scarsa offerta
ricettiva, che si traduce spesso in
una gestione familiare delle
strutture alberghiere. Gli hotel a
gestione familiare difficilmente
adottano progetti di ampio respiro.
Dagli anni 2000 poi, la competenza
legislativa in materia di turismo è
stata demandata alle Regioni, per
cui c’è anche un certo dualismo tra
i diversi enti di governo che
complica la situazione dal punto di
vista amministrativo. Allora è
fondamentale puntare l’attenzione
sugli strumenti adatti per migliorare
la fruizione e la gestione delle
risorse.
Ritornare a crescere puntando
NEWS TRASPORTI
Ma i sindacati confermano l'astensione di 4 ore di navi, treni, bus e addetti a porti e funivie
Revocato lo sciopero aereo dell'1 marzo
Niente sciopero dei trasporti aerei il
1 marzo. L'Autorità di garanzia
sugli scioperi ha infatti ricevuto la
comunicazione di adeguamento di
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti
all'indicazione di escludere il
trasporto aereo dallo sciopero
generale dei trasporti di 4 ore del
prossimo
1
marzo.
"Confermato giovedì 1 marzo lo
sciopero generale di 4 ore di tutti i
trasporti per la grave condizione
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del settore nel Paese, aggravata
dalle
decisioni
del
Governo" ricordano, in una nota
unitaria, Filt Cgil, Fit Cisl e
Uiltrasporti, sottolineando che
"dalla protesta sono esclusi, su
indicazione della Commissione di
Garanzia, oltre che il trasporto
aereo, anche la Sardegna in vista
dello sciopero generale del 13
marzo".
"Stop invece - spiegano le tre
organizzazioni
sindacali
di
categoria - alla circolazione
ferroviaria dalle 14 alle 18 ed alle
attività connesse di pulizia e
ristorazione. Si fermeranno le
ultime quattro ore della prestazione
lavorativa
gli
addetti
all'accompagnamento
notte.
Secondo modalità locali si
fermeranno
bus,
tram
e
metropolitane. A Roma dalle 8.30
sul web. Potrebbe essere il
web a venire in soccorso del
settore turistico italiano. L’etourism ha un tasso di crescita
superiore al 25%, e sempre
più
persone
cercano
informazioni sui siti web, dove
il potenziale turista prende
visione delle caratteristiche
del luogo, fa una dettagliata
comparazione dei prezzi,
venendo
in
sintesi
a
conoscenza delle particolarità
che più possono attirare
l’interesse. Anche qui si
concentrano le maggiori
possibilità
d’intervento,
tramite una presenza costante
sui social network dove si
possono capire e monitorare
gli interessi degli utenti, anche
grazie alla creazione di
originali
community
che
mettano in stretto contatto
viaggiatori
ed
operatori
turistici. Perché il turismo non
è solo domanda (e offerta) di
beni e servizi ma il saper
mettere a disposizione
esperienze turistiche ampie,
coinvolgenti, che sappiano
rendere partecipe il turista in
modo da lasciare ben
impresso
il
ricordo
dell’avventura, e da li
coinvolgere
sempre
più
persone cui far ammirare i
prodotti turistici nostrani, le
caratteristiche tipiche dei
luoghi, emozioni, sapori e
tradizioni
del
nostro
patrimonio.
alle 12.30, a Milano dalle 8.45
alle 12.45, a Napoli dalle 9
alle 13. Nel trasporto
marittimo navi e traghetti
ritarderanno di 4 ore la
partenza. Si fermeranno le
ultime quattro ore della
prestazione
lavorativa
i
camionisti e tutti gli addetti
delle autostrade, dell'Anas,
dell'autonoleggio,
del
soccorso
stradale, delle
autoscuole, delle funivie. Stop
nelle ultime due ore di lavoro
degli addetti alle attività dei
porti".
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
NEWS ESTERI
212 italiani a bordo. L'incendio è stato domato ma la nave è alla deriva
Fiamme su Costa Allegra alle Seychelles, nessun ferito
Nuovo incidente a una nave di
Costa Crociere dopo il naufragio di
Costa Concordia lo scorso 13
gennaio nelle acque dell'isola del
Giglio. Costa Allegra è alla deriva
dopo un incendio a largo delle isole
Seychelles. Secondo le prime
informazioni, si trova a circa 260
miglia dalla terraferma. Le fiamme
a bordo dell'Allegra sono state
spente e nessuno è rimasto ferito.
La nave era partita dal Madagascar
e diretta a Mahè nelle isole
Seychelles. L'incendio si è
sviluppato questa mattina nel
locale
generatori,
è
stato
successivamente
spento.
Il
comando della nave ha fatto
sapere alla Guardia Costiera che,
per motivi precauzionali, i
passeggeri - tutti in buona salute e
informati
puntualmente
sulla
situazione - sono stati radunati
presso
i
punti
di
raccolta/emergenza della nave. A
bordo ci sono 1.049 persone di cui
212 italiani, 186 passeggeri e 86
membri dell'equipaggio. Non ci
sono vittime o feriti. La centrale
operativa di Roma della Guardia
costiera ha dirottato in zona tre
mercantili e due motopescherecci
per i soccorsi e le autorità di
Seychelles hanno inviato due
rimorchiatori, una nave ed un
aereo. La Costa Allegra resta al
momento senza propulsione, ma i
mezzi di comunicazioni dell'unità
risultano funzionanti. Le
condizioni meteo marine in
zona danno mare stato 4 con
raffiche di vento a 25 nodi. La
nave ha lanciato il segnale di
richiesta di soccorso e Costa
ha confermato che le autorità
competenti sono attive "per
fornire alla nave il supporto
necessario,
in
funzione
dell'evolversi della situazione".
Costa Allegra verso Mahé
Mentre scriviamo il viaggio di Costa
Allegra prosegue verso Mahé, e ai
suoi passeggeri si prospettano altre
36 ore di viaggio. L'ultimo
comunicato di Costa Crociere
informa che per garantire la
massima sicurezza degli ospiti a
bordo, non sarà possibile effettuare
lo sbarco sull'isola di Desroches,
dove peraltro manca un'adeguata
rete ricettiva. Così si è deciso che
la nave verrà trainata fino alla sua
destinazione
originale,
dove
dovrebbe giungere nella mattinata
del
primo
marzo.
Com'è possibile immaginare, visto
che a brodo manca la corrente
nelle cabine non funzionano i
condizionatori, le luci sono ridotte
al minimo, i passeggeri dormono
sui ponti, si mangiano pasti freddi.
Ma il clima nella regione è caldo,
l'equipaggio si prodiga, per ora
sembra solo una imprevista
crociera avventura. La nave era
partita il 25 febbraio dal Nord del
Madagascar, era attesa il 28 a
Mahé, Seychelles. Scopriamo
anche, con l'occasione, che
prudentemente e all'insaputa dei
passeggeri Costa imbarca su
Costa Allegra un drappello dei
professionalissimi Fucilieri di San
Marco, pronti a intervenire in un
mare considerato a rischio di
pirateria. Finora la compagnia ha
diffuso una serie di comunicati che
riportiamo integralmente di seguito,
a partire dai più recenti: è la
cronaca
degli
eventi.
I
comunicati
28 febbraio, ore 13 - Costa
Crociere informa che a fronte delle
Pagina 10
approfondite e accurate verifiche
effettuate con il supporto di esperti
marittimi locali, per garantire la
massima sicurezza degli Ospiti a
bordo, non sarà possibile effettuare
lo sbarco degli Ospiti sull'isola di
Desroches, ed è stato pertanto
deciso che la nave verra' trainata
fino a Mahe'/Seychelles. Lo sbarco
sull'isola di Desroches non
garantisce le necessarie e
adeguate condizioni di sicurezza
per l'attracco della nave e lo sbarco
degli ospiti. Inoltre i supporti
logistici e alberghieri sull'isola non
sono sufficienti: questo renderebbe
necessario, dopo lo sbarco dalla
nave attraverso lance, un
immediato
trasferimento
su
traghetti da Desroches a Mahe.
Pertanto la nave verrà trainata fino
a Mahé, anche con il supporto di
due rimorchiatori che stanno
raggiungendo la nave e che
consentirebbero di aumentare la
velocita'.
L’arrivo
a
Mahè
attualmente è previsto per le 6 di
mattina ora locale di giovedì 1
marzo, poche ore dopo l’eventuale
arrivo previsto tramite traghetti da
Desroches a Mahe.Per alleviare il
disagio degli Ospiti per le difficili
condizioni a bordo, continui
collegamenti via elicottero con la
nave garantiranno il rifornimento di
cibo, generi di conforto, torce
elettriche.Costa Crociere si sta
impegnando con tutte le Autorita'
preposte
al
coordinamento
dell’emergenza, per garantire la
miglior assistenza possibile a tutti
gli Ospiti, rendere il loro disagio il
più breve possibile, e far
raggiungere la loro prossima
destinazione. La Compagnia è
sinceramente dispiaciuta per il
disagio: la priorità assoluta è
renderlo il più' breve possibile.
28 febbraio 8.30 - Un elicottero
partito stamattina da Mahe' sta
arrivando sul luogo dove si trova
Costa Allegra per portare cibo e
strumenti di comunicazione
(telefoni satellitari e radio VHF)
alla nave. Il tempo e' buono. Gli
ospiti sono stati invitati a
preparare i loro bagagli in
giornata per essere pronti
quando sara' il momento di
sbarcare. La nave dovrebbe
arrivare all'isola di Desroches
domani,
in
mattinata.
28 febbraio ore 8.00 - Da ieri
notte Costa Allegra è rimorchiata
dalla nave da pesca d’altura
francese Trevignon, con rotta
verso l’isola di Desroches. Gli
Ospiti sono costantemente
assistiti
e
informati
dal
Comandante e dallo staff di
bordo. Questa mattina è stata
servita agli Ospiti una colazione
fredda.
28 febbraio - La nave da pesca
d'altura è arrivata sul luogo dove
si trova Costa Allegra, e i 2
comandanti sono in contatto via
radio. Alle prime luci dell'alba
(ora locale) si valuteranno le
operazioni di assistenza che la
nave da pesca d'altura potrà
fornire.
28 febbraio - In riferimento a
quanto pubblicato oggi dal sito
del quotidiano inglese di
shipping Lloyd's List, Costa
Crociere conferma che Costa
Allegra è in regola rispetto a tutti
i controlli effettuati dalle autorità
competenti. Dall'aprile 2010 ad
oggi la nave è stata sottoposta a
6 ispezioni di controllo: solo due
di esse (gennaio 2011 ad Eilat e
dicembre 2011 a Safaga) hanno
notificato rilievi di minore entità,
che sono stati prontamente
sistemati entro i termini previsti
dagli stessi State Port Control
Inspectors che li avevano
richiesti.
Genova - 27 febbraio - «Costa
Crociere è stata informata che
oggi (27 febbraio 2012) alle ore
10.39, ora italiana, un incendio si
è sviluppato a bordo della
motonave Costa Allegra in sala
macchine, nel locale generatori
elettrici situato a poppa. Le
procedure
e
il
sistema
antincendio di bordo sono stati
prontamente attivati e le speciali
squadre antincendio di bordo
sono intervenute; l’incendio è
stato estinto e non si è esteso a
nessuna altra zona della nave.
Non ci sono stati feriti o vittime.
A titolo di precauzione a bordo è
stato prontamente dato l’allarme
di emergenza generale; tutti i
passeggeri
e
i
membri
dell’equipaggio, non impegnati
nella gestione dell'emergenza, si
sono recati alle muster station
con le dotazioni di sicurezza
necessarie.
«Attualmente la nave si trova a
oltre 200 miglia a sud-ovest delle
Seychelles e a circa 20 miglia da
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
Alphonse Island; sono in corso le
verifiche sullo stato della sala
macchine per poter far ripartire le
strumentazioni
necessarie
a
riattivare la funzionalita' della nave.
«Come da procedure sono state
avvertite le Autorità competenti, tra
cui il Maritime Rescue Control
Centre di Roma che stanno
seguendo gli sviluppi della
situazione per dare il supporto
necessario. La nave ha lanciato il
segnale di richiesta di soccorso.
«La Compagnia e le Autorità
competenti sono attive per fornire
alla nave il supporto necessario in
funzione
dell’evolversi
della
situazione. Sul luogo si stanno
recando rimorchiatori ed altri mezzi
di
supporto».
Costa Allegra, costruita nel 1992
dai cantieri Mariotti di Genova,
28.597 tonnellate di stazza, è
lunga 188 metri. Con una
capacità massima di 1400
persone, ha otto ponti
passeggeri e 399 cabine.
Tunisia, è l’anno del rilancio
«Un anno storico il 2011 – dice Habib Ammar,
direttore dell’Office National du Tourisme
Tunisien – con la rivoluzione del 14 gennaio
passiamo al regime democratico, dopo aver
cancellato quello dittatoriale in meno di un anno
con le elezioni del 23 ottobre scorso, avvenute
nel migliore dei modi. Ora l’Assemblea
costituente è impegnata a scrivere la nuova
Costituzione che avremo tra un anno e mezzo,
poi seguiranno nuove elezioni democratiche».
Tunisia come vetrina di un Paese magrebino,
per il quale il turismo è settore chiave
dell’economia, contribuendo al Pil per l’8%, con
2.800 milioni di dollari, 38 milioni di notti e sette
milioni di turisti, di cui quattro dall’Europa e tre
da
Libia
e
Algeria.
Si
punta
sul
mercato
italiano
Storiche, come si diceva, sono state anche le
performance 2011, -33%, con 4.781.186 arrivi
internazionali, di cui 120.929 italiani, -65%
rispetto agli oltre 350mila visitatori del 2010.
«Ma poi perché solo 350mila italiani? Sono
pochi – continua Ammar – Il 2012 sarà l’anno
della rivincita, siamo ottimisti. Partiamo subito
con il rassicurare gli italiani sulla sicurezza, con
campagne di comunicazione da aprile a giugno,
poi a ottobre-novembre, su internet, affissione e
stampa; inviti per viaggi agli oltre 40 tour
operator che programmano la destinazione, che
aiuteremo anche con azioni di co-marketing per
brochure e pubblicità commerciale, mentre il
traffico aereo verrà alleggerito nei costi per
gli
operatori».
Un’azione, quella del partenariato aereo, già
sperimentata l’anno scorso, quando l’Ente
del turismo ha sovvenzionato i voli pagando il
60-80% dei posti vuoti, evitando così che ne
fossero cancellati tanti. Quest’anno si
lavorerà
per
obiettivi
fissati.
A proposito di voli, segnala il direttore
Tunisair Italia Habib Ben Slama, «c’è proprio
un ponte aereo tra i due Paesi, considerati i
nostri 23 voli regolari in inverno, fino a 31
d’estate, sulle città di Milano, Venezia, Roma,
Napoli e Palermo – queste ultime due servite
da Tunisair Express, la “sorellina” di Tunisair
– e i 1.500 voli charter estivi del 2010, 700
nel
2011».
La compagnia apre il Sud della Tunisia con
quattro voli diretti a settimana: due
collegamenti Roma-Tozeur-Djerba e due
Milano-Tozeur-Djerba, operativi da novembre
a maggio 2013 su Tozeur, tutto l’anno per
Djerba.
La strategia promozionale dell’Ente in Italia
prevede inoltre serate, workshop, roadshow
per agenti di viaggi nelle principali città
italiane
e
la
partecipazione
alle
manifestazioni Golf Town di Verona, BMT
Napoli, No Frills Bergamo, Salone Mondiale
del Turismo-Città e Siti dell’UNESCO, TTG
Incontri Rimini e BMTA Paestum.
Obiettivo
destagionalizzazione
La destagionalizzazione è una delle grandi
sfide anche per la Tunisia, che vede il 60% del
turismo concentrato su tre-quattro mesi estivi.
«Ci studiamo dal 2010 dopo una politica dei
precedenti 30 anni che puntava sul balneare,
che ancora occupa il 90% dell’attività turistica –
conclude Ammar – Invece c’è da sviluppare il
turismo sahariano, oggi un prodotto di lusso
che va anche d’inverno, con circuiti ma anche
soggiorni di relax; il benessere, che negli ultimi
15 anni, con i suoi 49 centri e Spa, ha fatto
della Tunisia la seconda destinazione mondiale
per la talassoterapia; il golf, per cui nel
prossimo quinquennio cinque nuovi campi si
aggiungeranno agli attuali 10; i congressi e il
turismo rurale, con conseguente sviluppo
dell’albergatoria collegata. Ma soprattutto, con i
3.000 anni della nostra storia, il turismo
culturale».
A quest’ultimo proposito, a fine aprile riapre a
Tunisi il ristrutturato Museo Nazionale del
Bardo, che ospita la più grande collezione di
mosaici romani del mondo. Mentre il 16 e 17
aprile, a Djerba, si terrà la conferenza
internazionale sul futuro del turismo
mediterraneo organizzata da Unwto e dal
ministero del Turismo della Tunisia.
www.tunisiaturismo.it
NEWS NORME E TRIBUTI
Con una circolare il Ministero dell'Economia e delle Finanze interviene sul nodo delle transazioni oltre i 1.000 euro
Tracciabilità: rate pagabili in contanti
Consentiti i pagamenti in contanti per le rate
di importo inferiore ai 1.000 euro, anche se il
costo totale supera il tetto. Con una circolare, il
Ministero dell'Economia e delle Finanze ha
chiarito i criteri di applicazione del limite per i
pagamenti non tracciabili. Consentiti i
pagamenti in contanti per le rate di importo
inferiore ai 1.000 euro, anche se il costo totale
supera
il
tetto.
"Se la suddivisione di un importo pari o
superiore ai 1.000 euro si legge nel testo della
circolare n. 2 del 16 gennaio 2012 dipende da
contratti già stipulati tra le parti, di cui si possa
avere contezza o prova, che prevedano, ad
Pagina 11
esempio, rateazioni o somministrazioni, in tal
caso può interpretarsi la molteplicità dei
trasferimenti come prassi commerciale e non
elusione della normativa in questione".
In altre parole, se il pagamento di un bene
viene regolarizzato con un accordo che
prevede rate di importo inferiore ai 1.000
euro, i pagamenti possono avvenire anche
tramite
contanti.
Il chiarimento del Ministero interviene su una
materia che negli ultimi tempi aveva creato
perplessità tra le agenzie di viaggi: un settore
nel quale la maggior parte dei pagamenti
supera il limite per le transazioni in contanti.
Sotto accusa erano finiti in particolare i costi per
i pagamenti tracciabili, in testa quelli legati
all'uso della carta di credito e al bancomat.
Ma diverse agenzie hanno anche sottolineato la
scelta di diversi clienti di acquistare viaggi al di
là dei confini nazionali, per poter effettuare
pagamenti
in
contanti.
La questione della tracciabilità, dunque, negli
ultimi mesi è diventato un nodo di prima
importanza per le agenzie di viaggi della
Penisola, molte delle quali abituate in passato
ai pagamenti in contanti. Senza dimenticare le
piccole agenzie non dotate di sistemi di
pagamento elettronici.
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
Le scadenze fiscali della prima metà di marzo
Le principali scadenze fiscali della prima metà
di marzo. Tutti gli approfondimenti relativi agli
adempimenti fiscali tratti da Soluzioni 24
Fisco.
Scadenza del 1.3.2012
Comunicazione impronta archivio
informatico
Adempimento:
Comunicazione dell'impronta dell'archivio
informatico - sul quale è stata apposta la firma
digitale e la marca temporale - dei documenti
rilevanti ai fini tributari oggetto della
conservazione, nonché della marca temporale.
Soggetti:
Soggetti che archiviano documenti tributari in
formato elettronico, responsabili della
conservazione o soggetto eventualmente
delegati da quest'ultimi
Modalità:
La presentazione avviene con modalità
telematica.
N.B. La scadenza originaria, fissata al 31
gennaio 2012, è stata così prorogata con il
comunicato stampa dell'Agenzia delle entrate
del 31 gennaio 2012
Normativa di riferimento:
- D.M. 23/01/2004, art. 5;
- Provv. Agenzia delle entrate 25/10/2010.
Scadenza del 2.3.2012
Contratti di locazione - Registrazione e
versamento
Adempimento:
Versamento delli'mposta di registro sui contratti
di locazione stipulati il 1 febbraio o rinnovati
tacitamente a decorrere dal 1 febbraio.
I contratti di locazione, dopo il versamento
dell''mposta autoliquidata, devono essere
registrati entro 30 giorni dalla data degli atti.
Soggetti:
Titolari di contratti di locazione che non hanno
optato per la cedolare secca di cui all'art. 3
D.Lgs. N. 23/2011
Modalità:
A meno che non si ricorra alla registrazione
telematica, prima di presentare alla
registrazione i contratti di locazione occorre
calcolare l'imposta dovuta e versarla presso
qualsiasi concessionario della riscossione,
banca o ufficio postale utilizzando il mod. F23.
La copia dell'attestato di versamento va poi
consegnata entro 30 giorni dalla data del
contratto (per gli immobili urbani) all'Ufficio
locale dell'Agenzia delle Entrate insieme alla
richiesta di registrazione (modello 69).
Se i contratti da registrare sono più di uno,
bisogna predisporre un elenco (modello RR), in
cui vanno indicati i contratti da registrare.
Normativa di riferimento:
- D.P.R. 26/4/1986, n. 131, artt. 5 e 17;
- Provvedimento Agenzia delle entrate
14/07/2011;
- Provvedimento Agenzia delle entrate
04/03/2011
- Risoluzione 04/01/2008, n. 2/E
- Risoluzione 27/11/2006, n. 134/E
- Circolare 16/11/2006, n. 33/E
- Risoluzione 07/04/2005, n. 44/E
- Risoluzione 07/10/2002, n. 320/E
- Risoluzione 06/06/2002, n. 175/E
- Risoluzione 20/02/2002, n. 52/E
- Circolare 07/01/2002, n. 3/E;
- Circolare 01/06/2011, n. 26/E.
Codice tributo:
-107T (imposta registro contratto di locazione
intero periodo);
- 108T (imposta registro affitti fondi rustici);
-112T(imposta registro contratto di locazione
annualità successive);
-114T(imposta registro per proroghe contratto di
locazione);
- 115T( imposta registro contratto di locazione
prima annualità).
Sanzioni:
Sanzione amministrativa:
In caso di tardivo versamento pari al 30%
dell'importo non versato.
Scadenza del 5.3.2012
Imposta erariale aeromobili privati
Adempimento:
Versamento dell'imposta erariale:
- per gli aeromobili con certificato di revisione
della aeronavigabilità in corso di validità alla data
di entrata in vigore del D.L. n. 201/2011 (6
dicembre 2011), in misura pari a 1/12 degli importi
stabiliti per ciascun mese da quello in corso alla
stessa data sino al mese in cui scade la validità
del certificato;
- per gli aeromobili per i quali il rilascio o il rinnovo
del certificato di revisione della aeronavigabilità
avviene nel periodo compreso fra il 6 dicembre
2011 e il 31 gennaio 2012.
Soggetti:
Proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di
riservato dominio ovvero utilizzatori a titolo di
locazione finanziaria di aeromobili privati
Modalità:
Il versamento va fatto, utilizzando il Modello F24
Versamenti con elementi identificativi
Normativa di riferimento:
- D.L. 6/12/2011, n. 201, art. 16
- Provvedimento Agenzia delle entrate 3/2/2012;
- Risoluzione Agenzia delle entrate 3/2/2012, n.
11/E.
Codice tributo:
- 3368 - Imposta erariale sugli aeromobili privati di
cui all'art. 16, comma 11 e 15-bis, d.l. 201/2011;
- 8935 - Sanzione di cui all'articolo 13 del d.lgs.
472/1997 - Ravvedimento - art. 16, comma 15-bis,
d.l. 201/2011;
- 1930 - Interessi sul ravvedimento di cui
all'articolo 13 del d.lgs. 472/1997 - art. 16, comma
15-bis, d.l. 201/2011.
Sanzioni:
Sanzione amministrativa:
- omesso o insufficiente versamento: sanzione
pari al 30% dell'ammontare non versato;
NEWS SARDEGNA STATISTICHE
Famiglie in vacanza: cresce l'interesse per parchi naturali e divertimento
L'Osservatorio Nazionale sul Turismo
Giovanile presenterà i dati della sua quarta
edizione nel corso di Children’s Tour
Nel 2011 il 76% delle famiglie ha fatto
almeno una vacanza con i figli: il mare
rimane al top delle preferenze (nel 74% dei
casi), ma cresce l’interesse per parchi
naturali e divertimento. Il 21% dei piccoli
turisti ha fatto sia una vacanza con i genitori
sia una senza e si abbassa l’età dei primi
viaggi in autonomia: già dai 10 anni molti
Pagina 12
bambini vanno in vacanza da soli. È quanto
emerge dalle interviste realizzate nell’ambito
dell'Osservatorio Nazionale sul Turismo
Giovanile, che presenterà i dati della sua quarta
edizione nel corso di Children’s Tour.
L’Osservatorio effettua un monitoraggio
costante del settore e attualmente sta portando
avanti indagini su due mercati specifici: le
famiglie che viaggiano con bambini minorenni e
i ragazzi che viaggiano da soli (vacanze attive
sportive, viaggi studio, campi estivi).
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
Venezia e Verona le più amate dagli stranieri in viaggio di nozze nel Belpaese
Nel turismo "da matrimonio" l'Italia batte le rivali europee
Un viaggio da nozze da favola? Per gli stranieri è l'Italia la meta più
desiderata. Lo rivela uno studio dell'Osservatorio giornalistico
internazionale Nathan, secondo cui dei 44 milioni di turisti che vengono
in Italia, ben l'8%, e quindi circa 352 mila persone, lo fanno per motivi
affettivi legati all'amore: matrimoni, anniversari, promesse, fughe
d'amore, viaggi di nozze. Secondo le stime, nei Comuni italiani vengono
celebrati 7mila matrimoni "stranieri", trainati da numerose unioni
coniugali vip. L'Italia si conferma quindi la cornice più romantica per le
lune di miele battendo tutti i suoi rivali in Europa. In questa speciale
classifica il Belpaese è tallonato strettamente dalla Francia, dove si
celebrano circa 6 mila matrimoni di "escursionisti". Seguono la Spagna,
a quota 5.400, e il Portogallo, fermo sui 3.400.
Tra le città più amate in Italia, al primo posto con il 32%, c'è Verona,
forte della scenografia di "Giulietta e Romeo". Al secondo posto l'altra
regina dell'amore italiano, Venezia, che, con il 29% dei consensi, fa del
Veneto un vero e proprio circuito del matrimonio. Ma Venezia vanta
anche un altro primato: è talmente amata dai promessi sposi stranieri
che, se l'amore giurato in Piazza San Marco dura, tornano in laguna
almeno
un'altra
volta
nella
vita.
Seguono Firenze con il 18%, Roma con il 16%, la Costiera Amalfitana e
Capri con il 14% (e coppie mediamente più anziane che celebrano
anniversari). Tra le tappe alternative emergono Portofino, Siena,
Palermo. Ma cosa è che attrae nelle nostre città le coppie di innamorati?
Innanzitutto luoghi romantici e unici al mondo dove dichiararsi amore
eterno (26%), i monumenti d'arte (17%), il cibo e il vino italiano che
predispongono al meglio (15%), poi il clima (12%), il calore e l'allegria
contagiosa della gente (9%) e, non ultimo, le comodità e il fascino degli
alberghi storici (7%).
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
Sardegna, obiettivo riconquistare
il mercato nazionale
Identità ed innovazione, flessibilità e promozione per i
prodotti. Queste le linee guida della Sardegna che punta
a riconquistare il mercato nazionale, che risente
maggiormente della crisi economica, e a consolidare
quello
europeo.
I numeri del 2011 attestano un contenimento nel calo di
arrivi (343 mila in meno rispetto al 2010, corrispondenti al
-5,6%). «Per questo ripartiamo da due parole d’ordine –
spiega l’assessore al turismo della regione Sardegna
Luigi Crisponi - prudenza e consapevolezza, necessarie
perché ci troviamo ancora in mezzo al vortice di una crisi
economica internazionale senza precedenti, ma nel
contempo non lasceremo nulla di intentato per rafforzare
l’immagine della Sardegna. Siamo in vantaggio rispetto
all’anno scorso grazie al varo annuale della flotta sarda,
cui si aggiungerà a breve la nuova tariffa aerea unica».
Sul fronte web invece l’ente ha appena lanciato il nuovo
portale Sardegna Turismo Evoluzione, una vera
rivoluzione tecnologica che consentirà di passare da una
modalità vetrina a una modalità di promo –
commercializzazione indiretta dell’offerta turistica: uno
spazio web in cui si incontrano domanda e offerta. Inoltre
è stata attivata la ‘social strategy’: la Regione ha aperto
per la prima volta canali sui principali social network,
facebook e twitter.
Pagina 13
A Monaco di Baviera prima tappa di 11 workshop
nel mercato tedesco
La Sardegna punta sul mercato tedesco
Prende il via dal mercato tedesco il tour di
11 workshop attivato dall’assessorato del
Turismo della Regione Sardegna per
promuovere in tutta Europa l’offerta dei
prodotti turistici isolani. La scelta della
Germania non è casuale, infatti, si tratta
del bacino di affluenza più consistente a
livello mondiale, che nel 2011 ha fatto
registrare un milione e 200mila presenze.
“Le presenze tedesche - spiega Luigi
Crisponi, assessore al Turismo - hanno
contribuito alla crescita considerevole del
turismo estero nell’Isola (+9%), in
controtendenza
rispetto
a
quello
nazionale”. La prima tappa è Monaco di
Baviera.
“A Monaco - continua Crisponi - è presente
un’ampia ‘pattuglia’ di operatori sardi in
rappresentanza di strutture ricettive a 3, 4
e 5 stelle”. All'appuntamento bavarese
sono presenti 30 TO tedeschi; mentre alla
conferenza inaugurale hanno partecipato
20
giornalisti
locali.
“La Sardegna - aggiunge - offre ambiente
e clima ideali per questo tipo di vacanza,
grazie a temperature e condizioni meteo
ottimali quasi tutto l’anno. Il turista
tedesco, inoltre, è molto ‘affidabile’, si
fidelizza con le località di villeggiatura
dove è stato bene e questo è il caso
della Sardegna. Per l’Isola il mercato
tedesco è un bacino che alimenta
costantemente e in maniera massiccia
le strutture ricettive e gli operatori del
settore, da aprile sino ad autunno
inoltrato; genera numeri rilevanti, a sette
cifre. La domanda turistica - conclude va sempre più alla ricerca della ‘natura’
e della ‘memoria’ e richiede servizi
qualificati e ‘immediati’ attorno a questi
due poli attrattivi. Le azioni della
Regione, non a caso, sono volte alla
tutela delle risorse ambientali e culturali
e alla loro accessibilità e fruibilità da
parte dei visitatori. E, in un mercato
sempre più proteso verso l’uso delle
tecnologie informatiche e sempre più
veloce nella sua evoluzione - conclude
Crisponi - siamo al passo coi tempi
grazie al nuovo network Sardegna
Turismo 2.0”.
Fiavet Sardegna News 09/12 - 29 febbraio 2012
La Sardegna in mostra per l'Europa,
Germania la prima tappa
Il portale Sardegna Turismo si rinnova
Più informazioni, più facili da trovare
È partito con la tappa tedesca il tour di 11
workshop attivato dall'assessorato al Turismo
della Sardegna per promuovere l'offerta
dell'isola
nel
Vecchio
Continente.
Gli incontri tra operatori sardi e domanda
internazionale iniziano, dunque, dal
principale mercato estero per l'incoming
sull'isola, un bacino che nel 2011 ha fatto
registrare un milione e 200mila presenze. “Le
presenze tedesche – spiega l’assessore Luigi
Crisponi (nella foto) - hanno contribuito alla
crescita considerevole del turismo estero
nell’isola (+9%), in controtendenza rispetto a
quello
nazionale”.
La prima tappa del workshop è oggi a
Monaco di Baviera, con operatori sardi in
rappresentanza di strutture ricettive a 3, 4 e 5
stelle che complessivamente rappresentano
oltre 15mila posti letto. Quanto alla domanda,
all'appuntamento bavarese sono presenti 30
tour
operator
tedeschi.
La richiesta principale che proviene dalla
Germania è quella, oltre che del prodotto
marino–balneare, del turismo naturalistico e
attivo: “Il turista tedesco - aggiunge Crisponi è molto affidabile e fidelizzato. Per l’isola il
mercato tedesco è un bacino che alimenta
costantemente e in maniera massiccia le
strutture ricettive e gli operatori del settore,
da aprile sino ad autunno inoltrato; genera
numeri
rilevanti,
a
sette
cifre”.
Alla strategia di promozione su tutto il
mercato europeo, l'assessorato del Turismo
associa l’azione di promozione per prodotti.
“Le azioni della Regione – conclude
l’assessore Crisponi - sono volte alla tutela
delle risorse ambientali e culturali e alla loro
accessibilità e fruibilità da parte dei visitatori.
E, in un mercato sempre più proteso verso
l’uso delle tecnologie informatiche e sempre
più veloce nella sua evoluzione, siamo al
passo coi tempi grazie al nuovo network
Sardegna Turismo 2.0”.
A cinque anni dalla sua apertura, il portale
Sardegna Turismo si rinnova. E non solamente
nella veste grafica: "Abbiamo aggiunto più
informazioni, e le abbiamo rese ancora più facili
da trovare e da condividere", fanno sapere
dall'Assessorato
al
Turismo.
"L'idea di partenza è semplice: far sentire ogni
turista come se fosse tra amici, e i sardi un po' più
orgogliosi della propria terra. Per questo motivo, la
parola d'ordine di questo portale è condivisione:
sarà possibile pubblicare sul proprio profilo
Facebook ogni conenuto del portale. In questo
modo, i contenuti diventano finalmente sociali".
L'Assessorato al Turismo rimarca poi di essere il
primo assessorato in Sardegna a lanciare un
sistema integrato di social network. "I canali Visit
Sardinia su Facebook, Twitter, YouTube e Flickr
permetteranno a tutti coloro che amano la
Sardegna di condividere le proprie emozioni e le
proprie conoscenze".
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
Tirrenia, attacco al governo
Pili attacca il ministro Passera. E un sottosegretario se la prende con la Regione
Tutti i partiti contro la vendita a Cin: «Via
D'Andrea» ROMA Primo. I nuovi azionisti
di Tirrenia sono diventati gli oligarchi del
Mediterraneo. Secondo. La privatizzazione
varata dal governo Berlusconi sarà
probabilmente bocciata dall'Europa. Terzo.
Il governo Monti cercherà di evitare che
succeda e questo non è gradito alla
Sardegna. Quarto. Tutti i partiti (o quasi)
chiedono la rimozione del commissario
D'Andrea, accusato di essere troppo
“liquidatore” e poco collaborativo col
Parlamento. Su questi punti, nel dibattito
sull'informativa del ministro Passera alla
Camera (sollecitata da Mauro Pili, del Pdl),
si è registrata quasi l'unanimità. ATTACCO
ALLA REGIONE Qualcuno ha pensato che
il sugo sui maccheroni non fosse
sufficiente. Ad aggiungere il pecorino
piccante ha provveduto il sottosegretario
alle Infrastrutture Guido Improta, un
dirigente dell'Alitalia che a Napoli possiede
16 appartamenti e nel 2010 ha dichiarato
un reddito da quasi 250 mila euro.
Rispondendo a un'interrogazione del
senatore Pd Francesco Sanna, durante
una riunione di commissione a Palazzo
Madama, ha introdotto due argomenti
nuovi: «La Regione non ha competenza
sulla continuità territoriale marittima, visto
che l'Accordo sulle Entrate è da
interpretarsi come riferibile ai collegamenti
con le isole minori sarde e non con la
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Penisola». E ancora: «Dicono di non essere
stati coinvolti dal precedente governo nella
redazione delle convenzioni? Dalle carte risulta
il contrario. E risulta anche che abbiano dato il
loro placet». Ce n'è abbastanza per ribaltare
ogni convinzione fin qui maturata sulla vertenza
Tirrenia. Navi che si fermano, tariffe da infarto,
corse che vengono cancellate senza preavviso
e in spregio alle convenzioni vigenti, contributi
che vengono incassati come se niente fosse.
Questo è quello che rimane. A essere
rimpallate sono solo le responsabilità di un
guaio di difficile soluzione. PASSERA ALLA
CAMERA Sono le 10 e 30 quando il ministro
dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e
dei Trasporti Corrado Passera prende la parola
alla Camera: la sua fronte, non certo inutilmente
spaziosa, riluccica nel buio di un aula resa
sorda e grigia dalla presenza di appena una
ventina di deputati. Dal governo una
ricostruzione sintetica della vicenda: «L'Europa
ha chiesto all'Italia di non fornire più aiuti di
Stato e di privatizzare la Tirrenia, la compagnia
Cin (formata da tre armatori privati già presenti
sul mercato) ha presentato l'unica offerta, la
commissione Ue e l'Antitrust di Bruxelles
vogliono vederci chiaro e potrebbero bocciare la
cessione». Ma Passera è sembrato indulgente
con Cin: «Il servizio viene comunque garantito
al meglio e se non lo fosse il Ministero potrebbe
usare i suoi poteri sanzionatori». E passi che i
tre armatori padroni di Cin siano gli stessi che
con le loro compagnie dovrebbero subire la
concorrenza di Tirrenia sulle stesse rotte.
L'ATTACCO DI PILI Conclusa la relazione del
ministro, in un'aula semideserta, ha preso per
primo la parola Mauro Pili: «Da un super-ministro
mi aspettavo decisionismo e capacità di risolvere i
problemi», ha esordito l'ex presidente della
Regione, «su Tirrenia mi pare di scorgere un
attendismo che rischia di coprire la speculazione
pubblico-privata sulla continuità territoriale». I 72
milioni che lo Stato paga annualmente per gli
oneri di servizio sono la chiave di volta: «Ci sono
imprenditori che hanno speso 380 milioni per
acquistare una società che ne frutterà loro, solo di
contributi, circa 575 in otto anni. Questa si chiama
speculazione sulla Sardegna e favoritismo nei
confronti di un privato». Nel lungo discorso il
deputato del Pdl non ha risparmiato critiche al
governo Berlusconi e ha ribadito i disagi che i
sardi e i viaggiatori che nell'Isola vorrebbero
arrivare si trovano a sopportare: «Le convenzioni
vanno riscritte di sana pianta. Lei sa dove
finiscono quei 72 milioni? Come vengono utilizzati
e soprattutto perché da quattro anni il
collegamento più importante, la Olbia-Genova,
viene cancellato per favorire il soggetto privato
che opera sulla stessa rotta? Le sembra possibile
che si cancelli la frequenza quotidiana della
Cagliari-Civitavecchia? Che si cancelli la ArbataxCivitavecchia? E come è possibile che vadano in
manutenzione solo le navi destinate alla
Sardegna? Le risulta che sia prevista nelle
convenzioni la nave sostitutiva? Glielo dico io: è
prevista ma nessuno fa rispettare quell'obbligo».
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
Un'ultima
cosa:
«Il
commissario
straordinario D'Andrea ha dimostrato di
essere inadeguato, se ne deve andare». IL
DIBATTITO Non molto più morbido è stato
Michele Meta, capogruppo del Pd in
commissione Trasporti: «Se persino un
gentiluomo come il presidente Napolitano
è stato fischiato, significa che i sardi sono
stanchi di essere vessati. Hanno diritto a
una continuità territoriale giusta, a navi
comode, a prezzi abbordabili, a corse
adeguate alle richieste. È ora di riscrivere
le convenzioni. I privati hanno pagato 1 e
si sono portati via 3: rotte, navi e contributi.
Mi pare davvero troppo. In quanto a D'Andrea,
mi pare che viva con fastidio il confronto col
Parlamento. Nel caso, non è obbligato a fare il
commissario». Duri anche Antonello Mereu e
Federico Palomba, intervenuti a nome di Udc e
Idv. Con accenti diversi hanno messo in rilievo
le tante difficoltà infrastrutturali che condannano
la Sardegna a patire ancora di più la crisi: «Il
governo deve intervenire per garantire i diritti
costituzionali che competono ai sardi». LE
ASSENZE Nanni Moretti, in “Ecce bombo” si
chiedeva: «Mi si nota di più se vado o se non
vado?». Mentre era in corso il dibattito, alla
buvette della Camera c'erano una ventina di
deputati. Un'altra quindicina si trovavano in fila
allo sportello interno del Banco di Napoli, altri
ancora cinguettavano sui divani o nel giardino
riservato a lettori e fumatori. Gli altri 500 e passa
erano chissà dove. Tra i venti che partecipavano
al dibattito mancavano molti sardi. Presenti Mauro
Pili, Bruno Murgia (Pdl), Antonello Mereu (Udc),
Federico Palomba (Idv), Paolo Fadda, Giulio
Calvisi, Guido Melis, Amalia Schirru (Pd). Gli
assenti vranno avuto sicuramente qualcosa di più
importante (e più produttivo per la Sardegna) da
fare.
Le navi sono vuote, armatori in ritirata
OLBIA. Il trasporto marittimo cola a picco.
La grande crisi dei porti del nord Sardegna
costringe le compagnie di navigazione a
correre ai ripari, una dopo l’altra, per non
naufragare, tra passeggeri in fuga, rincaro
dei biglietti e costo del carburante che
schizza alle stelle. A Olbia come a Golfo
Aranci: è qui, nel secondo porto gallurese,
che si è consumato l’ultimo atto della
recessione via mare, fatta di navi che
viaggiano mezzo vuote e di corse tagliate.
Il 2011 si è concluso con un bilancio
catastrofico per i porti della Gallura, con
oltre mezzo milione in meno di passeggeri
all’Isola Bianca. Ma anche le navi gialle
della Sardinia Ferries hanno viaggiato in
un mare in tempesta, con un calo di oltre il
18 per cento. Numeri da brivido per la
compagnia di navigazione corsa che da
ventidue anni ormeggia le sue navi gialle nello
scalo golfarancino. Ma il peggio è arrivato con
gennaio e febbraio: da settimane, sulla nave
che collega Golfo Aranci con Livorno, viaggiano
si e no, una cinquantina di passeggeri. In
pratica, più uomini dell’equipaggio che
viaggiatori. Impossibile andare avanti così.
«Abbiamo dovuto ridurre l’offerta: è
irragionevole sostenere costi altissimi, con il
carburante che continua a schizzare alle stelle,
per trasportare cinquanta persone», spiega
l’amministratore delegato della Corsica Sardinia
Ferries Euan Lonmon, confermando il taglio
delle corse nel collegamento giornaliero su
Livono. Da sette a quattro. A partire da lunedì
prossimo e fino al 31 marzo, con certezza. «Poi
si vedrà...». Già, perchè se il passato è stato
nero, il futuro non promette nulla di buono. «Le
avvisaglie non sono positive neppure per
l’estate», preannuncia l’amministratore delegato.
Numeri così, Lonmon dice di non averli mai visti,
«mai successo finora - ribadisce -. Tutti i costi
sono in aumento mentre il traffico diminuisce: è un
momento davvero difficile per noi, che non
abbiamo sovvenzioni pubbliche. Dovevamo
prendere questa decisione». Ma il colpo di forbice
della Sardinia Ferries non è che l’ultimo
preoccupante segnale di una crisi che sta facendo
inabissare i porti del nord dell’isola, con numeri
che in una sola stagione hanno fatto fare al
traffico passeggeri un salto indietro di dieci anni.
Neppure due settimane fa, per la stessa ragione,
la Moby aveva venduto il suo gioiello, la Freedom,
una delle tre navi gemelle che collegano la
Sardegna con la penisola, mentre un altro anno di
passione si prospetta per gli scali galluresi, a
cominciare dall’Isola Bianca, dove in banchina
sono rimaste appena tre navi passeggeri e due
rotte.
L'Isola si fermerà il 13 marzo in occasione dello sciopero generale
Sciopero 1 marzo, in Sardegna nessuno stop
La Sardegna non prenderà parte allo sciopero nazionale dei trasporti
proclamato per l’1 marzo dai sindacati di categoria. A darne notizia
l'Autorità di garanzia sugli scioperi dopo la comunicazione ricevuta dalle
segreterie di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti. L'Isola si fermerà,
invece, il 13 marzo in occasione dello sciopero generale di tutte le
categorie produttive indetto dai confederali sardi.
NEWS SARDEGNA BANDI
BANDO PER LA CONCESSIONE DI INCENTIVI E CONTRIBUTI PER FINANZIARE LA FORMAZIONE E L'OCCUPAZIONE
Finalizzato a finanziare misure destinate a sostenere i livelli
occupazionali e i percorsi di reinserimento lavorativo, nonché i
processi di qualificazione, miglioramento e valorizzazione del capitale
umano delle imprese. INTERVENTI FINANZIABILII contributi
possono essere finalizzati a sostenere o stabilizzare l’occupazione
secondo
le
seguenti
misure:
MISURA 1 - Sostegno e salvaguardia dei posti di lavoro nelle imprese
in crisi, riqualificando con percorsi formativi i lavoratori occupati sia in
Pagina 15
attività, sia in stato di CIG o mobilità, in linea con le esigenze di
innovazione, sviluppo e competitività come componenti di una possibile
uscita
e
ripresa
della
crisi.
MISURA 2 - Sostegno all’assunzione ex-novo di personale:
- giovane (fino ai 35 anni), in cerca di prima occupazione;
- disoccupato o inoccupato appartenente a categorie a rischio di esclusione
dal mercato del lavoro (in particolare donne “over 35” e uomini “over 50)
MISURA 3 - Sostegno all’assunzione ex-novo di tecnici laureati e diplomati
ed altro personale ad elevata qualificazione in cerca di occupazione o già
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012
occupati
in
aziende
in
crisi;
AGEVOLAZIONE
Pagina 6 totale è di € 153.890,00 per l’erogazione di contributi
Lo stanziamento
a fondo perduto che verranno corrisposti in un’unica soluzione, al
netto delle ritenute fiscali previste per legge, e saranno pari agli
importi
riferiti
alle
misure
di
seguito
riportate:
- MISURA 1 - € 7.000,00 per ogni stabilizzazione dei rapporti di lavoro
esistenti, nello specifico mediante riqualificazione con percorsi
formativi dei lavoratori occupati sia in attività, sia in stato di CIG o
mobilità, in linea con le esigenze di innovazione, sviluppo e
competitività per una possibile uscita e ripresa dalla crisi;
- MISURA 2 - € 6.000,00 per ogni assunzione con contratto a tempo
determinato di almeno 12 mesi o a tempo indeterminato di giovani o
inoccupati/disoccupati alla data di pubblicazione del presente bando;
- MISURA 3 - € 8.000,00 per ogni assunzione con contratto a tempo
determinato di almeno 12 mesi o a tempo indeterminato di personale
laureato,
diplomato
o
altamente
qualificato.
Ciascuna impresa partecipante potrà procedere all’assunzione o alla
stabilizzazione
di
massimo
due
lavoratori.
Sono escluse le stabilizzazioni di rapporti lavorativi di apprendistato.
I contributi di cui al presente Bando si intendono concessi in regime
“de minimis” e, per le imprese agricole, come aiuti in regime di
esenzione
SETTORI
AMMISSIBILI
Potranno presentare la propria candidatura le imprese operanti nel
settore agroalimentare, turistico- ricettivo, edile, energetico e
meccanico.
MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
1. I destinatari del presente bando devono presentare la propria
candidatura compilando il modulo appositamente predisposto ed
inviando lo stesso mediante le modalità sotto indicate:
- a mezzo raccomandata A.R. alla Camera di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura, via Papandrea n. 8, 08100 Nuoro (in tal caso, farà
fede
il
timbro
postale);
- a mano presso la Segreteria della CCIAA di Nuoro;
- tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) all’indirizzo
[email protected].
Le candidature dovranno pervenire, a pena di inammissibilità, entro le ore
12:00
del
giorno
26
marzo
2012.
2. La domanda di contributo deve essere corredata della seguente
documentazione:
- copia fotostatica del documento di identità in corso di validità del
rappresentante
legale
firmatario
della
domanda;
- copia del Modello unificato LAV inviato al competente Centro dell’Impiego
della
Provincia
di
Nuoro;
- copia del contratto sottoscritto tra azienda e lavoratore.
Coloro che optano per la MISURA 1 devono, altresì, allegare la scheda del
corso di formazione che si intende organizzare con l’indicazione della
tipologia, durata e qualifica eventualmente riconosciuta al termine dello
stesso.
Le domande incomplete di uno o più elementi o dati richiesti, nonché quelle
prive della documentazione richiesta, saranno dichiarate inammissibili.
Valutazione
delle
candidature
Ai fini dell’ammissibilità delle domande e dell’erogazione dei fondi, la
Camera di Commercio provvederà alla verifica della regolarità della
domanda e dei requisiti formali e alla conseguente predisposizione di uno
specifico
elenco
delle
imprese
ammesse
a
contributo.
I contributi saranno assegnati agli aventi diritto sulla base dell’ordine
cronologico di ricevimento delle candidature ed in tutti i casi fino ad
esaurimento
fondi.
Documenti: http://www.nu.camcom.it/dettagliNews.asp?idnews=228
NEWS SARDEGNA EVENTI
Terza edizione della Borsa internazionale del Turismo attivo in Sardegna,
che si terrà dal 30 marzo al 3 aprile prossimi a Nuoro
Turismo: al via iscrizioni alla Bitas
CAGLIARI - Sono aperte le iscrizioni per buyer,
seller e per chi intenda partecipare alla
conferenza inaugurale e ai seminari di Bitas
2012, la terza edizione della Borsa
internazionale del Turismo attivo in Sardegna,
che si terrà dal 30 marzo al 3 aprile prossimi nel
Centro polivalente di via Roma a Nuoro,
organizzata dall’assessorato regionale del
Turismo e dall’agenzia Sardegna Promozione,
Pagina 16
in partnership con la Camera di commercio di
Nuoro.
Bitas è l’evento che ogni anno promuove la
Sardegna come destinazione ideale per i
turisti viaggiatori che amano vivere da
protagonisti la vacanza, combinando passioni
per natura, sport e cultura, grazie a
ingredienti unici quali bellezza e varietà dei
paesaggi, clima mite durante quasi tutto
l’anno e ospitalità di una popolazione
depositaria di tradizioni millenarie. La
manifestazione vede quest’anno la forte
sinergia tra la Regione e la Camera di
commercio di Nuoro per dare visibilità a un
territorio di particolare pregio sotto il profilo
del
turismo
ambientale.
Bitas 2012 mette in vetrina le nostre
straordinarie risorse paesaggistiche con una
duplice finalità che intreccia il rispetto della
natura con i riflessi economici nei mesi
dell’‘altra stagione’ ha dichiarato l'assessore
Crisponi. Le iscrizioni riguardano seller e
buyer per le contrattazioni del 31 marzo e per
gli operatori, amministratori, studenti e
visitatori che intendano partecipare alla
conferenza inaugurale (del 30 marzo) e ai
seminari (del 31 marzo), che si svolgeranno
con la formula della tavola rotonda: la mattina
il seminario sulle destinazioni cicloturistiche e
il pomeriggio il seminario sull'esperienza
turistica.
Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012