News Fiavet S_09_29feb - FIAVET
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Fiavet Sardegna News Indice News Attualità News Trasporti News Esteri News Norme e Tributi News Statistiche pag. 1 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12 News Sardegna News Sardegna Attualità News Sardegna Trasporti News Sardegna Bandi News Sardegna Eventi pag. 13 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16 Fiavet Sardegna Via Dante, 30 08100 Nuoro Tel/Fax: 0784.39249 NEWS ATTUALITA’ La nuova Fiavet ricuce gli strappi La giunta si appresta ad adeguare lo statuto www.fiavetsardegna.it [email protected] La Fiavet ha un nuovo presidente. E' Fortunato Giovannoni , già presidente Umbria, eletto ad Assisi per acclamazione lo scorso 11 febbraio. La presidente uscente Cinzia Renzi, nel corso dell'assemblea elettiva, ha ritirato la propria candidatura per " favorire l'unità della federazione ". Così recita un comunicato diramato dalla Fiavet a chiusura dei lavori, comunicato che ha sottolineato il desiderio di Giovannoni di garantire armonia in seno a Fiavet. L'assenza di alcuni rappresentanti di regioni, bloccati nelle proprie sedi a causa dalle pessime condizioni atmosferiche, ha spianato la nomina del nuovo presidente, che aveva comunque i numeri a favore e che ha determinato la decisione della Renzi di rinunciare ad un secondo mandato. Il leitmotiv Le parole unità e armonia sono state quindi il leit motiv dell'assemblea, parole ripetute da tutti gli intervenuti, con il beneplacito anche di san Francesco, chiamato in causa dal sindaco di Assisi, Claudio Ricci, che ha fortemente voluto lo svolgimento dell'assemblea nella cittadina umbra e che ha sottolineato come la città serafica abbia fatto ritrovare alla Fiavet quell'atmosfera armonica persa da tempo. Anche Massimo Caravita, considerato l'outsider che poteva insidiare Giovannoni, in nome dell'armonia, ha deciso, per ricompattare l'associazione, di non candidarsi, concordando con lo stesso Giovannoni, il ruolo di vicepresidente vicario. "E' necessario - ha detto Caravita - un rinnovamento nella maniera di guidare la federazione, mettendo al centro la necessità delle agenzie di viaggi di tornare protagoniste, coinvolgere tutta la giunta e ricucire i rapporti con Ainet". Giovannoni, che ha fatto la sua prima uscita ufficiale da presidente durante la Bit, ha annunciato che la prima azione sarà riunire la giunta con la stesura dei lavori per i rispettivi delegati. "Tra le cose da fare - ha spiegato - anche l'adeguamento del nostro statuto, per poter rappresentare al meglio tutti gli operatori del turismo". Il presidente onorario Giuseppe Cassarà ha ringraziato Cinzia Renzi per aver fatto un passo indietro con il ritiro della sua candidatura. "Dimentichiamo le divisioni, miglioriamo il nostro sindacato d'impresa che è la Fiavet, nell'interesse delle stesse aziende - ha detto Cassarà -. Mettiamo da parte litigiosità e polemiche e concentriamoci sui programmi per un'associazione che negli ultimi tempi ha avuto parecchie defezioni". Non resta che attendere, per verificare se il nuovo corso porterà al raggiungimento degli obiettivi auspicati, come la lotta all'abusivismo, annosa questione ancora lontana dall'essere risolta, alla formazione di una casa comune con Ainet e Astoi, al rilancio di una federazione che oggi conta appena 1100 associati, ad un lavoro comune che consenta alla Fiavet di tornare ad essere la casa comune del turismo. Tutto in nome dell'armonia. Intervista al Presidente Giovannoni http://www.guidaviaggi.it/webtv/video_detai l.lasso?id=884 Fiavet Sardegna News 09/12 - 29 febbraio 2012 Trenitalia rinnova il contratto con le adv, Fiavet soddisfatta Trenitalia ha rinnovato ieri il contratto con le agenzie di viaggi. Tra i firmatari anche Fiavet, che esprime la sua soddisfazione per aver ottenuto condizioni migliorative rispetto a quelle definite dai vecchi dispositivi contrattuali. Il nuovo contratto, secondo la Federazione della agenzie di viaggi, disciplina per la prima volta i rapporti tra Trenitalia e tutti gli attori della distribuzione turistica e semplifica gli adempimenti necessari per accedere al servizio di prenotazione e vendita dei biglietti ferroviari. "Con questo complesso rinnovo – dichiara Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet – cogliamo un rinnovato interesse da parte di Trenitalia nei confronti degli operatori dell’intermediazione, che ci auguriamo possa essere solo un primo passo verso la riaffermazione del ruolo fondamentale che le agenzie di viaggi e i tour operator continuano a svolgere nell’intero settore turistico”. Semplificati gli adempimenti per accedere al servizio di prenotazione e vendita dei biglietti Fiavet firma il rinnovo del contratto con Trenitalia Fiavet ha rinnovato il contratto con Trenitalia Ottenute condizioni migliorative rispetto a quelle definite dai vecchi dispositivi contrattuali Fiavet ha firmato ieri, mercoledì 22 febbraio, il rinnovo del contratto con Trenitalia. Grazie a questo accordo, la Federazione ha ottenuto condizioni migliorative rispetto a quelle definite dai vecchi dispositivi contrattuali. Il nuovo contratto disciplina per la prima volta i rapporti tra Trenitalia e tutti gli attori della distribuzione turistica e semplifica gli adempimenti necessari per accedere al servizio di prenotazione e vendita dei biglietti ferroviari. "Con questo complesso rinnovo - sottolinea Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet cogliamo un rinnovato interesse da parte di Trenitalia nei confronti degli operatori dell'intermediazione, che ci auguriamo possa essere solo un primo passo verso la riaffermazione del ruolo fondamentale che le agenzie di viaggi e i tour operator continuano a svolgere nell'intero settore turistico". Trenitalia ha rinnovato l’accordo con Fiavet, Confindustria, Assotravel e Assoviaggii Nuovo accordo commerciale triennale fra Trenitalia con le principali Associazioni delle Agenzie di Viaggio: Fiavet – ConfcommeImprese per l’Italia, Confindustria Assotravel e Assoviaggi Confesercenti. I clienti Trenitalia potranno continuare ad acquistare i biglietti ferroviari anche nella rete di oltre 5500 Agenzie di Viaggio partner e che sono presenti, in modo capillare, su tutto il territorio nazionale. Quest’intesa rafforza la collaborazione fra Trenitalia e le Agenzie di Viaggio: introduce condizioni commerciali migliorate ed alcuni elementi di semplificazione e competitività nelle procedure di acquisto, a tutto vantaggio del cliente finale. L’accordo costituisce l’inizio di un approccio di mercato più completo con una serie d’iniziative congiunte insieme alle Associazioni, nel settore della comunicazione, formazione e marketing. Fiavet ha firmato ieri il rinnovo del contratto con Trenitalia. Grazie a questo accordo, la federazione ha ottenuto condizioni migliorative rispetto a quelle definite dai vecchi dispositivi contrattuali. Il nuovo contratto, sottolinea Fiavet, disciplina per la prima volta i rapporti tra Trenitalia e tutti gli attori della distribuzione turistica e semplifica gli adempimenti necessari per accedere al servizio di prenotazione e vendita dei biglietti ferroviari. “Con questo complesso rinnovo – dichiara Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet – cogliamo un rinnovato interesse da parte di Trenitalia nei confronti degli operatori dell’intermediazione, che ci auguriamo possa essere solo un primo passo verso la riaffermazione del ruolo fondamentale che le agenzie di viaggi e i tour operator continuano a svolgere nell’intero settore turistico”. Il nuovo contratto Fiavet-Trenitalia Fiavet ha firmato il rinnovo del contratto con Trenitalia. Grazie a questo accordo, la federazione ha ottenuto condizioni migliorative rispetto a quelle definite dai vecchi dispositivi contrattuali. Il nuovo contratto, sottolinea Fiavet in una nota, “disciplina per la prima volta i rapporti tra Trenitalia e tutti gli attori della distribuzione turistica e semplifica gli adempimenti necessari per accedere al servizio di prenotazione e vendita dei biglietti ferroviari”. «Con questo complesso rinnovo – dichiara Fortunato Giovannoni, presidente di Fiavet – cogliamo un rinnovato interesse da parte di Trenitalia nei confronti degli operatori dell’intermediazione, che ci auguriamo possa essere solo un primo passo verso la riaffermazione del ruolo fondamentale che le agenzie di viaggi e i tour operator continuano a svolgere nell’intero settore turistico». www.fiavet.it - www.trenitalia.com Fiavet: contestato accordo Alitalia e Lottomatica 22/02/2012 - La Fiavet prende posizione riguardo all’accordo firmato da Alitalia e Lottomatica e commenta per voce del presidente Fiavet Fortunato Giovanardi: “Restiamo sbalorditi nel constatare che la nostra compagnia di bandiera promuove la distribuzione del proprio prodotto presso le ricevitorie Lottomatica”. L’accordo tra la compagnia e Lottomatica, prevede la possibilità di acquistare i biglietti aerei nelle ricevitorie. “Consci della esigenza delle aziende di utilizzare molteplici canali di vendita, prendiamo atto della scelta fatta dalla compagnia – aggiunge Massimo Caravita, Vice Presidente Vicario Fiavet e titolare della delega ai trasporti – che delinea un posizionamento di mercato inferiore al precedente e che porta inevitabilmente ad uno svilimento del prodotto Alitalia”. “La nuova dirigenza è ricaduta nell’errore già commesso dalla vecchia gestione di sottovalutare il peso delle imprese dell’intermediazione turistica – sottolinea ancora Fortunato Giovannoni – e lo smantellamento della principale rete di vendita, come è quella rappresentata dalle agenzie di viaggi, è uno sbaglio che ha già provocato nel tempo conseguenze di rilievo nella sorte della compagnia”. Pagina 2 Giovannoni, Fiavet: "Alitalia ricade negli errori del passato" “Restiamo sbalorditi nel constatare che Alitalia promuove la distribuzione del proprio prodotto nelle ricevitorie”. Fortunato Giovannoni (nella foto) commenta così la notizia dell’accordo che consente di acquistare biglietti Az tramite Lottomatica. Secondo il neopresidente Fiavet, “la dirigenza della compagnia è ricaduta nell’errore di sottovalutare il peso delle imprese dell’intermediazione turistica”. Interpreta, invece, la questione sul piano della multicanalità il vicepresidente vicario dell'associazione delle adv, Massimo Caravita: “Consci dell'esigenza delle aziende di utilizzare molteplici canali di vendita, prendiamo atto della scelta fatta dalla compagnia – afferma il titolare della delega ai Trasporti per Fiavet –, che delinea un posizionamento di mercato inferiore al precedente e che porta a uno svilimento del prodotto Alitalia”. Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 Accordo Alitalia-Lottomatica: Fiavet contesta "Restiamo sbalorditi", ha commentato il presidente, Fortunato Giovannoni “Restiamo sbalorditi nel constatare che la nostra compagnia di bandiera promuove la distribuzione del proprio prodotto presso le ricevitorie Lottomatica”. E' il commento di Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet, alla notizia dell’accordo tra la compagnia e Lottomatica, che prevede la possibilità di acquistare i biglietti aerei nelle ricevitorie. “Consci dell'esigenza delle aziende di utilizzare molteplici canali di vendita, prendiamo atto della scelta fatta dalla compagnia – aggiunge Massimo Caravita, vicepresidente vicario Fiavet e titolare della delega ai trasporti – che delinea un posizionamento di mercato inferiore al precedente e che porta inevitabilmente ad uno svilimento del prodotto Alitalia”. Giovannoni sottolinea che la "nuova dirigenza è ricaduta nell’errore già commesso dalla vecchia gestione di sottovalutare il peso delle imprese dell’intermediazione turistica e lo smantellamento della principale rete di vendita, come è quella rappresentata dalle agenzie di viaggi, è uno sbaglio che ha già provocato nel tempo conseguenze di rilievo nella sorte della compagnia”. Fiavet: da Caravita lettera aperta all'a.d. di Alitalia Sul piatto l'accordo con Lottomatica, ma anche le altre questioni irrisolte Mentre continua la querelle innescata dall'accordo tra Alitalia e Lottomatica, Fiavet nazionale prende spunto dalla questione per scrivere al vettore su questo e altri temi aperti con la distribuzione. Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che Massimo Caravita, vice presidente vicario e responsabile della commissione Trasporti di Fiavet, invia all'amministratore delegato di Alitalia: "Gentile Dottore, nell’attuale scenario del mercato della distribuzione della biglietteria aerea il comparto agenziale, rappresentato in via maggioritaria dalla scrivente Federazione, ha colto ancora una volta una politica del Vostro vettore che si manifesta quantomeno non in sintonia con le aspettative di una sinergica e naturale collaborazione con le agenzie di viaggi. Sono ben altri i segnali che i nostri associati si attendono dal vettore di bandiera per rinsaldare quell’asse insostituibile di filiera che nel tempo ha costituito la leva della migliore competizione sul mercato. Quanto scritto deriva dall’analisi delle problematiche rilevate nelle ultime stagioni, che tuttora permangono aperte e prive di risoluzioni. Tra queste: improprio utilizzo ADM; inammissibilità del contratto di mandato Alitalia rispetto al generale mandato Iata; esclusione della rete agenziale nella vostra comunicazione istituzionale. Sono solo alcuni spunti di riflessione che, insieme all’accordo fra la Vostra società e Lottomatica, destano forti preoccupazione nella nostra categoria circa una fattiva collaborazione fra le parti e che auspicherebbero un sano e costruttivo confronto risolutivo". Alitalia e Lottomatica: polemiche sull'accordo La news sulla partnership tra la compagnia nazionale e Lottomatica, che renderà possibile l'acquisto dei biglietti aerei in ricevitoria a partire dal 1° marzo, è oggetto di caustiche polemiche tra gli internauti di ttgitalia.com. I commenti sono tra i più disparati tra chi, come nella filiale di Lecce due di Italicaintour, bolla l'ex compagnia di bandiera come "indegna" a chi sfodera l'arma dell'ironia, come l'agenzia Valgrande Vacanze, che suggerisce "di estendere la vendita anche a fornai, salumieri e fruttivendoli". Maurizio Daliana prova a ribaltare la situazione con un sarcastico invito ai colleghi: "Mettiamoci noi a vendere le schedine". Vito Topputo si interroga sul futuro sempre più incerto della distribuzione tradizionale: "Visto che la gente ormai cerca di prenotare le vacanze con i siti dedicati, la biglietteria è acquistabile altrove noi cosa dobbiamo fare? Non siamo alla frutta ma al digestivo". Alla Estoril Viaggi riflettono sui "problemi causati dall'incompetenza in materia delle ricevitorie" e si dicono pronti ad attendere "al varco i nuovi passeggeri delle ricevitorie". C'è chi prova a entrare nel dettaglio, come Ortobene Viaggi che si interroga su quali procedure dovranno adottare le ricevitorie: "dovranno dotarsi di un direttore tecnico, di polizza rc e di fidejussioni?". Massimo Colloca, invece, si rammarica domandandosi: "Perché abbiamo investito sulla nostra professionalità?". Tra indigniazione, ironia e amarezza, le reazioni del canale agenziale tracciano una fotografia di un comparto stanco e affaticato che non ha più intenzione di essere messo da parte e che ha sempre più il solo desiderio che venga riconosciuta la propria professionalità e la stessa dignità degli altri attori del settore. Fiavet, una lettera aperta all’ad di Alitalia. “ La categoria è preoccupata” 27/02/2012 - La Fiavet Nazionale, nella persona di Massimo Caravita, vice presidente vicario di Fiavet e titolare della delega ai trasporti. ha inviato una lettera aperta all’amministratore delegato di Alitalia per chiarire alcuni punti della politica del vettore. “Gentile Dottore, nell’attuale scenario del mercato della distribuzione della biglietteria aerea il comparto agenziale, rappresentato in via maggioritaria dalla scrivente Federazione, ha colto ancora una volta una politica del Vostro vettore che si manifesta quantomeno non in sintonia con le aspettative di una sinergica e naturale collaborazione con le Agenzie di Viaggi. Sono Pagina 3 ben altri i segnali che i Nostri associati si attendono dal vettore di bandiera per rinsaldare quell’asse insostituibile di filiera che nel tempo ha costituito la leva della migliore competizione sul mercato. Quanto scritto deriva dall’analisi delle problematiche rilevate nelle ultime stagioni, che tuttora permangono aperte e prive di risoluzioni. Tra queste: - improprio utilizzo ADM; - inammissibilità del contratto di mandato Alitalia rispetto al generale mandato Iata; - esclusione della rete agenziale nella Vostra comunicazione istituzionale. Sono solo alcuni spunti di riflessione che, insieme all’accordo fra la Vostra società e Lottomatica, destano forti preoccupazione nella nostra categoria circa una fattiva collaborazione fra le parti e che auspicherebbero un sano e costruttivo confronto risolutivo”. Responsabile Commissione Trasporti Vice Presidente Vicario - Massimo Caravita Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 Caravita chiede un 'costruttivo confronto risolutivo' anche dopo accordo con Lottomatica Fiavet scrive ad Alitalia: troppe questioni aperte E' stato l'accordo tra Alitalia e Lottomatica, in base al qualche dal 1 marzo sarà possibile acquistare anche nelle ricevitorie i biglietti aerei della compagnia, la goccia che ha fatto traboccare il vaso nel rapporto tra sistema distributivo e l'ex compagnia di bandiera. Una situazione non più sostenibile che ha portato Massimo Caravita, vicepresidente vicario della Fiavet e titolare della delega ai trasporti a inviare una lettera aperta all'amministratore delegato di Alitalia, carica attualmente ricoperta da Rocco Sabelli. "Nell'attuale scenario del mercato della distribuzione della biglietteria aerea - scrive Caravita - il comparto agenziale ha colto ancora una volta una politica del vostro vettore che si manifesta quantomeno non in sintonia con le aspettative di una sinergica e naturale collaborazione con le agenzie di viaggi. Sono ben altri i segnali che i nostri associati si attendono dal vettore di bandiera per rinsaldare quell'asse insostituibile di filiera che nel tempo ha costituito la leva della migliore competizione sul mercato. Quanto scritto deriva dall'analisi delle problematiche rilevate nelle ultime stagioni, che tuttora permangono aperte e prive di risoluzioni. Tra queste: improprio utilizzo ADM; inammissibilità del contratto di mandato Alitalia rispetto al generale mandato Iata; esclusione della rete agenziale nella vostra comunicazione istituzionale. Sono solo alcuni spunti di riflessione che, insieme all'accordo fra la vostra società e Lottomatica, destano forti preoccupazione nella nostra categoria circa una fattiva collaborazione fra le parti e che auspicherebbero un sano e costruttivo confronto risolutivo. Alitalia: Fiavet scrive a Sabelli per maggiore collaborazione (ASCA) - Roma, 23 feb - La Fiavet, la federazione che riunisce le associazioni e imprese di viaggi e turismo, ha scritto una lettera all'attuale amministratore delegato dell'Alitalia, Rocco Sabelli, per sollecitare una maggiore collaborazione e sinergia. ''Nell'attuale scenario del mercato della distribuzione della biglietteria aerea - si legge nella lettera - il comparto agenziale, rappresentato in via maggioritaria dalla scrivente Federazione, ha colto ancora una volta una politica del Vostro vettore che si manifesta quantomeno non in sintonia con le aspettative di una sinergica e naturale collaborazione con le Agenzie di Viaggi''. ''Sono ben altri i segnali che i Nostri associati - prosegue la Fiavet - si attendono dal vettore di bandiera per rinsaldare quell'asse insostituibile di filiera che nel tempo ha costituito la leva della migliore competizione sul mercato''. In particolre, la Fiavet cita le problematiche rimaste irrisolte su ''improprio utilizzo ADM; inammissibilita' del contratto di mandato Alitalia rispetto al generale mandato Iata; esclusione della rete agenziale nella Vostra comunicazione istituzionale''. ''Sono solo alcuni spunti di riflessione Alitalia: “Lottomatica non è un’alternativa alle adv” Marco Sansavini, direttore vendite, distribuzione e customer care Italia di Alitalia, rassicura il trade quanto all’accordo con Lottomatica, che ha suscitato la reazione allarmata della Fiavet: «Siamo sbalorditi nel constatare che Alitalia promuove la distribuzione del proprio prodotto nelle ricevitorie», ha protestato Fortunato Giovannoni, il presidente Fiavet, attribuendo alla «nuova dirigenza l’errore commesso dalla vecchia gestione, di sottovalutare il peso delle imprese dell’intermediazione. Errore che nel tempo ha provocato conseguenze di rilievo per la sorte della compagnia». «Timori immotivati» Ma Sansavini chiarisce, con la nota che riceviamo e pubbichiamo per intero. “I timori della agenzie di viaggi, in relazione all’accordo tra Alitalia e Lottomatica, sono immotivati” scrive Sansavini, e si spiega: “Le ricevitorie Lottomatica non rappresentano infatti un canale distributivo alternativo alla rete agenziale: non sarà possibile acquistare un biglietto presso le ricevitorie ma semplicemente effettuare il pagamento del biglietto già prenotato attraverso i canali esistenti. È un’iniziativa quindi orientata al cliente-consumatore, a cui viene offerta una modalità aggiuntiva per effettuare il pagamento del biglietto”. “Sul fatto che la politica distributiva di Alitalia sia principalmente fondata sulle agenzie di viaggi sono i fatti a parlare: il 75% delle vendite di Alitalia viene effettuato dalle agenzie e Alitalia è l’unica compagnia aerea italiana ad avere stipulato accordi di full content con i sistemi distributivi (Global Distribution Systems), che consentono alle agenzie di viaggi la commercializzazione di tutti i servizi della compagnia alle stesse condizioni alle quali vengono venduti nei canali di vendita diretti di Alitalia”. www.alitalia.com - www.fiavet.it Amabile (Fiavet): ‘urgente’ un incontro con il ministro In una lettera personale indirizzata al Capo Gabinetto del ministro del Turismo, il delegato Fiavet Giuseppe Amabile caldeggia un incontro dei vertici della federazione con il ministro Gnudi. Nella sua missiva, Amabile evidenzia come “la previsione del ministro che il Turismo possa passare dal 13% al 18% del Pil, la creazione di Distretti Turistici, il fatto che l’Enit debba recuperare un ruolo centrale nell’àmbito del sistema Turistico, la necessità di trasformare il portale Italia.it e concordare strategie di medio e lungo termine con le Regioni, sono tutti progetti auspicabili. Ma non ci si può dimenticare o lasciare a sé stessa la rete distributiva: agenzie distribuite capillarmente sul territorio italiano e tour operator. Tutti, piccoli e medi imprenditori che necessitano dell’aiuto del ministro per combattere l’abusivismo nel settore che opera nell’interesse di Pagina 4 pochi a danno dei consumatori; valutare lo La lettera prosegue con l’auspicio che si spesometro che allontana e spaventa i clienti possa sviluppare una politica che favorisca viaggiatori turisti, discutere sul limite delle l’assunzione di giovani nel settore turismo e transazioni in contanti a 1.000 euro. E attività collaterali con agevolazioni fiscali per i ancora, dibattere il progetto politico di primi due anni di attività. eliminare le licenze, verificare il tema del Infine Amabile suggerisce di coordinare con controllo dei direttori tecnici che garantiscono editori specializzati nel settore la in agenzia che tutto si attui e proponga in realizzazione di pubblicazioni che presentino base alle leggi vigenti a garanzia dei nella globalità un’intera regione: località turistiche, culturali, musei, ricettivo in tutte le consumatori”. Il portale Italia.it sue forme, prodotti alimentari locali etc. Amabile affronta poi il tema caldo del portale Queste pubblicazioni dovrebbero essere Didascalia che descrive l'immagine o la foto. Italia.it, affinché possa finalmente raccogliere vendute in Italia tramite la rete agenziale per e presentare i pacchetti che le agenzie favorire il turismo degli italiani tra le varie incoming delle varie regioni producono, con regioni e distribuite all’estero con accordi con la possibilità di linkare i siti delle agenzie che equivalenti settori. propongono pacchetti turistici e culturali. www.fiavet.it Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 Canone in adv: marcia indietro della Rai L'Enit-Agenzia ancora in mezzo al guado Viale Mazzini precisa che il pagamento della tassa è legato unicamente al possesso del televisore Canone Rai, vincono le imprese. Dopo le polemiche scatenate dall'ipotesi di dover pagare il canone solo per il possesso di un computer o un dispositivo in grado di connettersi a internet, Viale Mazzini fa retromarcia. Dopo un incontro al ministero dello Sviluppo Economico, la Rai ha infatto chiarito che il canone deve essere pagato solo per il possesso di un televisore. "La Rai - precisa l'azienda - non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer". A scatenare la polemica era stato l'invio dei bollettini di pagamento in diverse aziende italiane, tra cui anche le agenzie di viaggi. L'ipotesi era che il pagamento del canone fosse legato al possesso di tutti i dispositivi attraverso i quali è possibile fruire dei programmi Rai. Dal momento che l'emittente trasmette anche in streaming, sulla base del Regio decretolegge datato 21 febbraio 1938 (che lega il pagamento del canone al semplice possesso di un apparecchio in grado di ricevere le trasmissioni) il possesso di un computer collegabile ad internet avrebbe fatto scattare l'obbligo di pagamento. L'ipotesi non aveva mancato di scatenare una serie di polemiche. Per le agenzie di viaggi è intervenuto il neo presidente Fiavet Fortunato Giovannoni, che ha chiamato in causa direttamente il ministro Piero Gnudi. "Come si può pensare di riuscire ad incrementare il Pil generato dal turismo in Italia - afferma Giovannoni - quando si continua ad imporre alle aziende oneri che non hanno nulla a che vedere con la loro attività?". Per Giovannoni, la richiesta del pagamento del canone alle agenzie sarebbe stata in contrasto con i proclami per la crescita del settore. "In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando - sostiene il presidente -, obbligare gli operatori dell'intermediazione turistica al pagamento di questo inutile ulteriore balzello significa sacrificare risorse che le imprese potrebbero invece destinare agli investimenti nel settore turistico, necessari per raggiungere l'obiettivo di portare dal 13 al 18 per cento il Pil del comparto, come auspicato solo alcuni giorni fa dal ministro del Turismo Piero Gnudi". Il presidente ha sottolineato, inoltre, come computer e cellulari siano "strumenti ormai divenuti imprescindibili per svolgere il nostro lavoro di agenti di viaggi". Andrea Giannetti, presidente Assotravel, aveva richiesto invece l'intervento del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. "Il personal computer è uno strumento di lavoro fondamentale per tutti gli operatori turistici - ha affermato Giannetti -, serve a ben altro che a vedere le trasmissioni televisive per le quali, specie in una fase di crisi come questa, i nostri imprenditori e i nostri addetti non hanno certo tempo". Giannetti si era unito alla richiesta avanzata dai capigruppo Pdl (Alessio Butti) e Pd (Fabrizio Morri) nella commissione di vigilanza della Rai, che hanno sollecitato Passera a intervenire nella vicenda. Per il ministro ancora più importante sarà selezionare il direttore generale Enit, Gnudi: Celli scelto perché ha profilo adatto Pier Luigi Celli è stato scelto per la presidenza dell'Enit "perché ha un profilo adatto in vari settori: ha gestito il personale in varie aziende, ha capacità di interrelazione perché è stato direttore relazioni esterne di Unicredit. Infine, è stato direttore generale Rai e quindi ha capacità di promozione". Lo ha detto il ministro del Turismo, Piero Gnudi, nel corso della audizione in commissione Attività Produttive alla Camera. "Celli ha un curriculum di tutto rispetto - ha detto Gnudi - e una persona così credo ci possa dare una mano per rilanciare l'Enit. Quello del presidente, del resto, non è un mestiere full time: chi manda avanti l'Enit è il direttore generale e su quella figura il nuovo consiglio farà una scelta". Pagina 5 L’Enit resta in mezzo al guado: dopo il ricorso al Tar dell’ex presidente-commissario Matteo Marzotto, ora anche il direttore generale Paolo Rubini – riportano fonti vicine all’ente – intenderebbe far rispettare la scadenza naturale del proprio mandato, a settembre 2012. E vista la propensione del nuovo governo al rigore e alla sobrietà sembra esclusa la trattativa sulla base di una buonuscita importante. I tempi lunghi per il nuovo corso dell’Enit cancellano l’illusione coltivata da molti che la vicenda si chiudesse in pochi giorni, con la designazione di Pierluigi Celli alla presidenza e di Daniel John Winteler alla direzione generale. Tra l’altro il ricorso al Tar di Matteo Marzotto rimette indirettamente in discussione la nomina di Celli, designato poche settimane fa dal ministro del Turismo Piero Gnudi. «L’ho fatto per tutelarmi – ci ha detto Marzotto – e vorrei anche chiarire che questo ricorso ha una motivazione tecnica. Il mio è un atto dovuto, per mettermi al sicuro». E ha aggiunto: «È legittimo che il ministro abbia preso la decisione che riteneva più giusta, io non rivoglio indietro nulla. Ma se ho una responsabilità, devo sapere di averla e me la prendo in pieno». Domina l’incertezza anche al Dipartimento per la Competitività e per il Turismo, dove è ancora in stand-by la poltrona lasciata libera da Eugenio Magnani, tornato a New York. Fonti interne all’Enit danno per molto improbabile un suo rientro, verosimilmente troppo oneroso per le già esangui casse del turismo pubblico. Al ministro Gnudi resta la soluzione del problema, e nel frattempo a livello istituzionale e decisionale non si muove quasi nulla. Il ministro in audizione ha ricordato che il settore in 60 anni è cresciuto di 40 volte Gnudi vuole creare 1,6mln di nuovi posti di lavoro nel turismo "Se riusciremo ad avere una 'strategia Paese' sul turismo, si potranno creare 1,6 milioni di posti di lavoro in più e l'apporto di questo settore al Pil potrà passare dall'attuale 13% al 18%": a crederlo è il ministro del Turismo, Piero Gnudi, che ha parlato oggi davanti alla commissione Attività Produttive della Camera. Gnudi ha ricordato che nel 1950 nel mondo c'erano 25 milioni di persone che facevano viaggi; nel 2011 ha viaggiato un miliardo di persone, il settore, quindi, è cresciuto di 40 volte negli ultimi 60 anni. "In Italia tanto nel 2010 quanto nel 2011 - ha aggiunto il ministro - è diminuita la quota di turisti italiani ed è aumentata quella degli stranieri: lo scorso anno gli italiani sono calati del 4,12%, gli stranieri sono aumentati del 4,5%". Gnudi ha quindi enumerato tutti i problemi del turismo italiano: la stagionalità, che è in aumento, il fatto che manchino grandi operatori turistici e grandi catene alberghiere italiane. Altro guaio è costituito dalla formazione universitaria, che tocca solo il 17% degli addetti, contro il 35% dei Paesi competitor (Francia e Spagna innanzitutto). "Dobbiamo inoltre dare uniformità ai servizi turistici - ha concluso Gnudi - e stiamo lavorando per uniformare gli standard turistici e anche gli standard dei siti turistici, affinché il turista sappia sempre, nei posti che visita, quali sono i servizi che trova". Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 Errani invita a fare promozione unitaria, aldilà delle specificità regionali Gnudi: forse errore aver dato tutte competenze a Regioni "Aver dato tutte le competenze del Turismo alle Regioni forse è un errore". Così il ministro al Turismo e agli Affari regionali, Piero Gnudi, parlando a un'iniziativa sul federalismo organizzata dall'Assemblea legislativa a Bologna con Vasco Errani, presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni. Il ministro ha quindi fatto l'esempio della promozione turistica italiana, aldilà delle specificità regionali, suscitando una reazione a caldo di Errani: "Ministro, ma fallo! Per questo non c'é bisogno di cambiare la Costituzione. Sono cinque anni che propongo all'Enit di fare un progetto verso la Cina", ha aggiunto suscitando un applauso in platea. "Non tutte le Regioni sono come l'EmiliaRomagna", ha obiettato il ministro facendo arrabbiare il capogruppo regionale leghista, Manfredini, che ha abbandonato la sala per poi rientrare poco dopo. "Poi vediamo - ha aggiunto Gnudi - quanti soldi sono disposte a dare le Regioni per fare una promozione comune". Cirillo a Gnudi: 'Sbagliato aprire discussione su competenze costituzionali' Ribadita la necessità di convocare la VI Conferenza nazionale del turismo per individuare le priorità da approvare in un piano strategico nazionale "E’ profondamente sbagliato aprire in questa fase una discussione sulle competenze costituzionali in materia di turismo". E' quanto asserisce Armando Cirillo, responsabile Turismo Pd, che aggiunge: "Il Governo, d’intesa con le Regioni, può e deve intervenire per promuovere il coordinamento delle politiche per il settore, approvando misure concrete a sostegno delle imprese turistiche italiane, avanzando programmi promozionali unitari per rafforzare i mercati tradizionali ed agganciare quelli emergenti. Questo ed altro può essere fatto senza cambiare la Costituzione, basta dare seguito al confronto che il Governo ha aperto con le Regioni per arrivare alle necessarie politiche nazionali per il settore. Non accumuliamo ulteriori ritardi: per il turismo è arrivato il momento delle scelte. Ribadiamo al Governo la necessità di convocare la VI Conferenza nazionale del turismo per individuare le priorità da approvare in un piano strategico nazionale”. A Torino la tassa di soggiorno dal 2 aprile Tassa di soggiorno: una realtà in mezza Europa Anche se non accenna a placarsi la polemica sulla tassa di soggiorno, soprattutto dopo che il Decreto sulle Semplificazioni concede libertà ai Comuni italiani a vocazione turistica di applicarla, il motore di ricerca Trivago elenca i Paesi dove questa tassa è già applicata. In Francia, ad esempio, hanno da poco festeggiato i 100 anni della Taxe de séjour, l’imposta comunale istituita nel 1910 con l’obiettivo di ricavare fondi per finanziare la promozione turistica. Nello studio di Trivago c’è una vera e propria comparazione della tassa nelle principali destinazioni europee con il prezzo medio per notte. Si scopre così che se a Roma si va dai due ai tre euro con un prezzo medio dell’hotel di 138 euro, a Venezia, dove la tassa oscilla da uno a due euro a persona, il prezzo medio per camera risulta di 193 euro. Mentre a Parigi, dove vige un tassa pari al 5% del soggiorno (meccanismo simile verrà introdotto a Berlino), la tariffa-media per camera risulta di 166 euro e ad Amsterdam, dove vige sempre la tassa pari al 5% del costo del pernottamento (così come in molte altre localitá olandesi), il prezzo medio alberghiero sfiora i 150 euro. Tra l’altro in Italia, dopo Roma, Venezia e Firenze, il 1° marzo sarà la volta di Pisa, che ha deciso di introdurre la tassa di soggiorno per tutti coloro che dormiranno all’ombra della Torre. Un’imposta che varia Pagina 6 dai due euro a notte per chi sceglierà un hotel di lusso, a 1,50 euro per quelli che opteranno per un albergo al centro, a un euro per coloro che preferiranno una sistemazione low cost. Anche a Milano si sta discutendo in questi giorni sulla necessità di istituire un contributo per lo sviluppo turistico, e nelle altre principali destinazioni italiane i turisti pagano ormai da diverso tempo la tassa di soggiorno. A Berlino entrerà in vigore il 1° gennaio 2013 La tassa di soggiorno farà il suo debutto anche a Berlino il 1° gennaio 2013, con un contributo fisso del 5% sul valore del soggiorno. La capitale della Germania segue così altre 19 destinazione tedesche che hanno introdotto negli ultimi anni questo balzello. A Colonia e Duisburg é presente la medesima aliquota, mentre a Brema si va da uno fino a tre euro a notte, a seconda della tipologia di sistemazione. In altre cittá, come Dresda e Amburgo, l’introduzione é in discussione, mentre molte altre destinazioni turistiche hanno optato per il no, come Lipsia e Francoforte. In Spagna, la Catalogna si sta avviando a introdurre questa imposta, che era stata testata anni fa senza successo nelle Isole Baleari. www.trivago.com www.enit.it Varierà da un minimo di 1 ad un massimo di 5 euro al giorno, previste una serie di esenzioni Anche Torino avrà la tassa di soggiorno dal 2 aprile. E' stata, infatti, approvata la proposta presentata dall’assessore Passoni che introdurrà nella città l’imposta. Quest'ultima varierà da un minimo di 1 ad un massimo di 5 euro al giorno, in alberghi, ostelli, case per ferie, affittacamere, bed&breakfast, residence e alberghi residenziali. Sarà applicata fino ad un massimo di 4 giorni consecutivi. Sono previste una serie di esenzioni, tra cui i minori di 18 anni, gli autisti di pullman e accompagnatori turistici, i malati in cura, scolaresche e gli studenti universitari fuori sede. Il commissario Barnier: si è allineata alla normativa europea Balneari, Ue ha chiuso procedura su Italia La Commissione Ue ha chiuso oggi la procedura contro l'Italia per le concessioni balneari, perché "ha preso delle misure che si allineano alla normativa Ue". Lo ha riferito il commissario al mercato interno Michel Barnier. "Le misure prese vanno bene, si allineano alla normativa europea, finora non era avvenuto", ha aggiunto. Nel mirino della Commissione c'erano le norme che prevedono che le concessioni per gli stabilimenti balneari, la cui durata é definita in sei anni, alla loro scadenza si rinnovano automaticamente per altri sei anni e così successivamente ad ogni scadenza. Per Bruxelles, il rinnovo automatico di sei anni in sei anni delle concessioni è contrario alle regole del mercato unico europeo che impongono agli stati membri di rispettare le regole della concorrenza e della libertà di stabilimento delle attività imprenditoriali. La Commissione aveva quindi inviato all'Italia due lettere di messa in mora, il 29 gennaio del 2009 e il 5 maggio del 2010. Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 La norma allo studio del governo per non deprimere gli acquisti dei beni made in Italy La disposizione nel decreto fiscale approvato dal consiglio dei ministri Turisti straneri potranno pagare in contanti senza limiti Limite 1000 euro, ok alla deroga per i turisti Via libera ai pagamenti in contanti sopra i mille euro. Almeno per i turisti stranieri. E' quanto prevede una norma che potrebbe rientrare nel decreto sulle semplificazioni fiscali in questi giorni all'esame del consiglio dei ministri per non colpire gli acquisti di beni made in Italy da parte dei turisti. Dunque, nelle zone ad alta frequentazione turistica, i cittadini stranieri potrebbero continuare a pagare in contanti. La norma allo studio del Governo impone, però, due condizioni al commerciante. Prima di tutto, dovrà chiedere e fotocopiare il passaporto del cliente. Gli importi incassati per gli acquisti da mille euro in su non potranno rimanere in negozio. Il commerciante dovrà depositarli entro due giorni sul suo conto corrente e al momento stesso del versamento dovrà consegnare alla banca la fotocopia del passaporto dell'acquirente straniero e del documento che certifica il pagamento della somma. C'è anche la "deroga alle norme sulla limitazione del contante per gli stranieri non comunitari residenti fuori dal territorio italiano" nel decreto fiscale approvato dal consiglio dei ministri di venerdì scorso così come annunciato nella news "Turisti straneri potranno pagare in contanti senza limiti" pubblicata lo scorso 23 febbraio su travelnostop.com. "La disposizione - si spiega prevede che per gli acquisti di beni effettuati dalle persone fisiche residenti al di fuori del territorio dello Stato e di cittadinanza straniera non trovano applicazione le disposizioni che pongono il divieto del contante al di sopra della soglia di 1.000 euro". La tassa sul posto barca affonda il turismo italiano. Già in fuga 30 mila yacht Il settore nautico è in tempesta. A essere spaventati dalla reintroduzione dell’imposta di “stazionamento” nei porti turistici non sono solo i possessori di yacht e di imbarcazioni di lusso, ma tutti gli operatori del comparto. La tassa entrerà in vigore in maggio e sta già provocando danni significativi, come dimostra il fatto che a oggi sono più 30.000 le imbarcazioni che dall’Italia stanno spostandosi verso gli altri porti europei. Mete preferite: Croazia, Slovenia, Francia, Spagna, Turchia, Grecia. Insomma, tutti i porti del Mediterraneo a eccezione di quelli italiani. La ragione è semplice, la tassa picchia duro su ogni tipo di imbarcazione ormeggiata in uno dei cinquecento porti sparsi lungo gli oltre 7500 chilometri di costa del Belpaese: si va da un minimo di 8 euro per gli scafi più piccoli, a un massimo di 703 euro al giorno per quelli di oltre 64 metri, il che si traduce in un esborso pari a 120.000 euro all’anno. Non stupisce che anche i più facoltosi decidano di puntare su coste croate piuttosto che greche o maltesi. Che la norma rappresenti un colpo mortale per per il settore, lo pensa la quasi totalità degli attori coinvolti. E’ quanto emerge dall’indagine nazionale effettuata dalla Ipsos sull’“Incidenza della tassa di stazionamento Pagina 7 sull’economia del mare”. Commissionato dalla Unioncamere Lazio nell’ambito di “Regio Prima Latium et Campania” (il protocollo d’intesa siglato dalle Camere di Commercio di Caserta, Latina, Napoli, Roma, Salerno e Viterbo), il sondaggio realizzato dalla società di Renato Mannheimer ha coinvolto le figure di vertice delle imprese italiane del comparto nautico, dal settore industriale al commercio, dai servizi al turismo. Dal sondaggio emerge un quadro di forte apprensione: il 58 per cento degli intervistati ritiene che la tassa colpirà negativamente un settore già provato dalla crisi economica; il 76 per cento giudica inevitabile la fuga dei diportisti italiani all’estero, con conseguenze negative su tutto l’indotto; circa la metà auspica un definitivo passo indietro del Governo e dunque un ritiro della norma. Dal sondaggio emergono anche delle proposte di modifica: l’80 per cento sollecita, per esempio, una riduzione delle aliquote in base all’anzianità della barca, mentre il 67 per cento suggerisce di sostituire la tassa per lo stazionamento con una tassa sulla proprietà. In questi ultimi casi, cioè solo ammesso e concesso che tali modifiche ci fossero, il 36 per cento delle imprese riterrebbe la nuova tassa “utile” e il 15 per cento “utile e necessaria”. “Introdurre una tassazione per il mero utilizzo del posto barca – afferma Giancarlo Cremonesi, presidente dell’ente camerale di Roma e di Unioncamere Lazio – significa colpire il lavoro di tutte le imprese dei vari comparti. Il danno stimato per l’economia del mare, a regime, è enorme: intorno ai 2 miliardi di euro a livello nazionale, con un calo occupazionale del 20 per cento e un crollo degli investimenti del 50 per cento”. Per il numero uno della Camera di commercio di Napoli si tratta di un ulteriore colpo alla competitività di un comparto trainante del sistema Paese. “Si tratta dell’ennesimo balzello, al pari della tassa di soggiorno, che va nella direzione inversa alle aspettative di rilancio dell’economia da parte delle imprese. Così si allarga la forbice di competitività rispetto ai mercati europei nostri competitor – spiega Maurizio Maddaloni – non solo in chiave turistica ma soprattutto in tema di attrattività degli investimenti. Il comparto nautico ha bisogno del sostegno delle istituzioni e di strumenti adeguati per supportare la cantieristica, la distribuzione e tutto l’indotto generato dall’economia del mare. Come sistema delle Camere di Commercio stiamo facendo la nostra parte e siamo in prima linea per dare contenuti concreti al protocollo d’intesa firmato lo scorso anno tra gli enti camerali rivieraschi della Campania e del Lazio”. Molto duri anche Tommaso De Simone e Guido Arzano, responsabili rispettivamente degli enti camerali di Caserta e di Salerno. “Il settore della nautica da diporto di Terra di Lavoro – dice De Simone – è una realtà notevole grazie alle circa 200 aziende che vi operano e non c’è dubbio che l’incidenza della tassa di stazionamento, così come è stata concepita dal governo Monti, non determinerà effetti benefici sul comparto, tutt’altro. Nella consapevolezza delle difficoltà economiche che il Paese in questa fase sta vivendo, il sistema camerale ha il dovere di intervenire e contribuire per una soluzione che salvaguardi l’economia del mare. Auspichiamo, pertanto, che possa immaginarsi una rimodulazione del balzello, delle misure correttive, anche mediante un sostegno al diportismo”. “L’introduzione di queste misure fiscali – rilancia Arzano – rischia di essere penalizzante per l’intero tessuto produttivo. Oltre a deprimere la nautica da diporto locale, il carico fiscale finirà per inibire il turismo nautico di provenienza estera, soprattutto in considerazione della maggiore dimensione media di questo tipo di imbarcazioni”. Sulla scorta degli effetti depressivi causati dalla tassa, i responsabili del “Regio Prima Latium et Campania” hanno Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 inviato una missiva a Monti chedendo un immediato dietrofront. “Tassare i proprietari di imbarcazioni per l’utilizzo e non per il possesso di un posto barca – si legge nel documento – significa colpire il lavoro di tutte le imprese operanti nei settori legati all’economia del mare come la nautica, la portualità e il turismo, che rappresentano i valori su cui l’Italia potrebbe poggiare le basi del suo rilancio”. Secondo il Rapporto sul Turismo Nautico relativo al 2010, sono 153.161 i posti barca disponibili sulle coste italiane. La regione con il maggior numero è la Liguria (21.850), seguita dalla Sardegna (19.415) e dalla Toscana (17.187). Secondo Assomarinas, l’Associazione italiana dei porti turistici, ogni posto barca genera un posto di lavoro fisso. Cosa ne pensano i protagonisti del settore? • La tassa colpirà negativamente un comparto già provato dalla crisi: 58 % • Sarà inevitabile la fuga dei diportisti italiani all’estero: 76 % • Il Governo dovrà ritirare la norma: 51 % • Bisognerebbe ridurre le aliquote in base all’anzianità della barca: 80 % • Sostituire la tassa di stazionamento con una imposta sulla proprietà: 67% Gli Stati Uniti riscoprono l’agente di viaggi I grandi media americani hanno riscoperto l’agente di viaggi, rilanciandone il ruolo di protagonista necessario ai consumatori di turismo. Il settimanale Travel Weekly segnala la tendenza e ne analizza il significato. A metà gennaio è iniziata la serie di tre puntate della rivista Forbes online, intititolate “Perché hai bisogno di un agente di viaggi”. Poi è stata la volta di CNN.com con l’articolo intitolato “Gli agenti di viaggi sanno qualcosa che tu non sai”, e subito dopo il prestigioso New York Times nella sua Sunday Travel Section ha titolato “Il miglior motore di ricerca non sarà proprio dietro l’angolo?”. Gli agenti di viaggi Usa riemergono in grande spolvero anche in TV: in una puntata del suo show “Today”, lo scorso 19 gennaio la NBC ha intervistato Pagina 8 Matthew Upchurch, il ceo di Virtuoso, network di 7.200 travel advisor specializzati sull’alta gamma, attivi in 20 Paesi. Nell’intervista Upchurch ha distribuito “Consigli sui casi in cui dovreste servirvi di un agente di viaggi”. Ma il primo importante risveglio di interesse sulla professione negli Usa c’era già stato lo scorso settembre, quando un servizio di Nightline della ABC intitolato “Le agenzie di viaggi volano alto” aveva visitato l’ufficio di New York di Liberty Travel, scoprendo tra l’altro che “contro ogni previsione”, negli Usa sono attive circa 14.000 agenzie, il 94% delle quali contava anche di fare utili nel corso del 2011. E si vede che la campana a morto suonata da molti per l’intermediazione nel turismo è stata davvero fuori luogo. «Le agenzie che hanno tenuto duro ora sono più forti, produttive e creative di prima – ha notato Bryan Leibman, presidente di Frosch Travel – guadagnano credito e riconoscimento. Non sarebbe così se non dessero valore ai loro clienti». ‘Without a travel agent, you’re on your own’ Comprensibilmente soddisfatto Tony Gonchar, il presidente dell’Asta, associazione delle agenzie di viaggi degli Usa: «Mi sembra un gran progresso da quando nel 2011 la gente si chiedeva se esistessimo ancora – ha detto a Travel Weekly – mentre ora si chiede “come posso trovare un’agenzia?”». A richiamare l’attenzione di media e pubblico contribuisce di certo il lavoro di Gonchar, energico e convinto comunicatore, da un anno alla guida dell’associazione. Gonchar ha ricordato, e forse vorrebbe rilanciarla, la vecchia campagna Asta – una decina di anni fa a grandi lettere sugli autobus e sui muri delle città americane – con lo slogan “Without a travel agent, you’re on your own”: senza un agente di viaggi sei da solo. Ma ora, verosimilmente, anche l’ultima serie di sfortunati eventi richiama l’attenzione di media e consumatori sul lavoro delle agenzie di viaggi. Travel Weekly cita il caso Concordia, ma anche la nube vulcanica islandese e le tempeste di neve negli Usa, quando tra i viaggiatori appiedati negli aeroporti i più assistiti sono sempre quelli prenotati dalle agenzie, che ricevono pasti caldi e sistemazione in hotel. Poi ci sarebbero i danni che le olta, ormai numerosissime, si fanno da sole: con booking complicati e talvolta inaffidabili, call centre anonimi, sommati alla massa enorme di informazione online nella quale i consumatori non sanno sempre orientarsi, e faticano a scegliere. ‘Siamo una rete di sicurezza’ «Viaggiare è complicato – ha notato ancora Bryan Leibman – e la gente è già abituata ad avere consulenti di ogni tipo in molte questioni della propria vita, riconoscendo il valore del loro lavoro. Viviamo una fase di follia geopolitica generalizzata, si vede cosa accade nel mondo, i viaggiatori vogliono avere qualcuno cui affidarsi». «Siamo una rete di sicurezza – dice Gonchar – una polizza di assicurazione. E tutti facciamo una vita troppo difficile per trovare il tempo di organizzarci un viaggio con la certezza di aver fatto le cose giuste. Ora l’Asta ha un programma per stringere e coltivare le relazioni con la stampa consumer, abbiamo un atteggiamento molto più proattivo rispetto al passato. È un impegno che frutta nel tempo, spesso richiede anni. Bisogna capire che organizzare un viaggio è una faccenda personale e collaborativa, non una pura transazione. Poi serve gente di talento per comunicare tutto questo ai media, diffondendo ogni storia positiva che metta in buona luce il nostro lavoro. E allora i risultati arrivano». Così l’Asta ha potuto portare i suo agenti a raccontare storie di viaggio da CNN Travel e perfino su Oprah.com. Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 L'incapacità nel gestire un patrimonio: il turismo in Italia L’industria del turismo rappresenta uno dei pochi settori nei quali l’Italia ha immense potenzialità inespresse. Il nostro Paese gioca ancora un ruolo di rilievo a livello globale, anche se la crisi economica e la mancanza di scelte strategiche, hanno inciso negativamente sulla capacità di attrarre turisti. Negli ultimi anni infatti, la perdita di appeal ha portato l’Italia a perdere posizioni nelle graduatorie mondiali del UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo), dove i maggiori competitor europei come Spagna e Francia hanno fatto registrare risultati migliori, ed anche Turchia e Russia stanno sottraendo sempre più quote di mercato. Il turismo, la principale industria italiana. Il turismo, complice la grave crisi dell’industria manifatturiera, è diventata la principale industria italiana e svolge a tutti gli effetti il ruolo di traino dell’economia; contribuisce a quasi il 10% del Pil, con circa 1 milione di posti di lavoro, e grazie all’indotto arriva al 15%, con picchi di oltre 2 milioni di lavoratori impiegati, anche se la maggior parte con contratti a prestazione occasionale o, peggio ancora, come lavoratori “a nero”. Eppure, solo nel 2010, c’è stato un calo di pernottamenti quantificabili in 58 milioni di notti in meno, che hanno fatto perdere circa 6 miliardi di euro. Anche le spiagge italiane non erano affollate come negli anni passati, complice anche il caro traghetti, che ha penalizzato soprattutto la Sardegna e il prezzo della benzina ai massimi storici. Nei primi 6 mesi del 2011 inoltre, il trend non ha entusiasmato i commercianti e gli albergatori che chiedono maggiori attenzioni da parte del governo Monti. Patrimonio artistico non sfruttato. E pensare che nessuno al mondo può vantare un patrimonio artistico e culturale come il nostro, che conta oltre 9mila luoghi d’interesse tra monumenti, aree archeologiche e musei, oltreché essere leader mondiale per quanto riguarda i siti dichiarati Patrimonio Mondiale UNESCO. Il problema però è che non siamo stati in grado di gestirli e valorizzarli, e così nel tempo hanno guadagnato la ribalta i musei abbandonati, le zone archeologiche prive di manutenzione, gli scavi di Pompei che perdono pezzi di storia giorno dopo giorno. Il Ministero dei Beni e Attività Cultuali nell’ultimo triennio ha dovuto scontare tagli per quasi 1,5 miliardi di euro, e questa criticità si è tradotta soprattutto nella scarsità numerica del personale e nella ancora più ristretta formazione dello stesso; basti pensare che in media, si investe circa 1 euro di formazione per ogni addetto impiegato nel settore, e con i “veterani” che approdano in pensione altri pezzi di professionalità si disperdono inesorabilmente, visto che non vengono adeguatamente sostituiti. Per il triennio 2012-2014, il Ministero ha stanziato poco più di 250 milioni di euro per opere di intervento strategico e di restauro, ma gran parte di questo (85 milioni) è assorbito dalle sole Toscana e Lazio, lasciando così poco più di qualche briciola alle restanti 18 Regioni, che dovranno fare i salti mortali per continuare a tutelare e valorizzare il rispettivo patrimonio. Da considerare poi, che altre nazioni europee, pur avendo un patrimonio molto più ridotto rispetto a quello italiano, riescono a garantirsi introiti di gran lunga maggiori: è il caso della Gran Bretagna e della Germania, che talvolta registrano il doppio del nostro fatturato in quanto a Musei e Gallerie, semplicemente perché sono efficaci nel gestire ciò che hanno a disposizione. Servizi inadeguati. Se il patrimonio rimane – seppur nei limiti di gestione – uno dei pezzi pregiati che favoriscono l’approdo dei turisti, tra i punti di debolezza invece figurano la scarsa offerta ricettiva, che si traduce spesso in una gestione familiare delle strutture alberghiere. Gli hotel a gestione familiare difficilmente adottano progetti di ampio respiro. Dagli anni 2000 poi, la competenza legislativa in materia di turismo è stata demandata alle Regioni, per cui c’è anche un certo dualismo tra i diversi enti di governo che complica la situazione dal punto di vista amministrativo. Allora è fondamentale puntare l’attenzione sugli strumenti adatti per migliorare la fruizione e la gestione delle risorse. Ritornare a crescere puntando NEWS TRASPORTI Ma i sindacati confermano l'astensione di 4 ore di navi, treni, bus e addetti a porti e funivie Revocato lo sciopero aereo dell'1 marzo Niente sciopero dei trasporti aerei il 1 marzo. L'Autorità di garanzia sugli scioperi ha infatti ricevuto la comunicazione di adeguamento di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti all'indicazione di escludere il trasporto aereo dallo sciopero generale dei trasporti di 4 ore del prossimo 1 marzo. "Confermato giovedì 1 marzo lo sciopero generale di 4 ore di tutti i trasporti per la grave condizione Pagina 9 del settore nel Paese, aggravata dalle decisioni del Governo" ricordano, in una nota unitaria, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che "dalla protesta sono esclusi, su indicazione della Commissione di Garanzia, oltre che il trasporto aereo, anche la Sardegna in vista dello sciopero generale del 13 marzo". "Stop invece - spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria - alla circolazione ferroviaria dalle 14 alle 18 ed alle attività connesse di pulizia e ristorazione. Si fermeranno le ultime quattro ore della prestazione lavorativa gli addetti all'accompagnamento notte. Secondo modalità locali si fermeranno bus, tram e metropolitane. A Roma dalle 8.30 sul web. Potrebbe essere il web a venire in soccorso del settore turistico italiano. L’etourism ha un tasso di crescita superiore al 25%, e sempre più persone cercano informazioni sui siti web, dove il potenziale turista prende visione delle caratteristiche del luogo, fa una dettagliata comparazione dei prezzi, venendo in sintesi a conoscenza delle particolarità che più possono attirare l’interesse. Anche qui si concentrano le maggiori possibilità d’intervento, tramite una presenza costante sui social network dove si possono capire e monitorare gli interessi degli utenti, anche grazie alla creazione di originali community che mettano in stretto contatto viaggiatori ed operatori turistici. Perché il turismo non è solo domanda (e offerta) di beni e servizi ma il saper mettere a disposizione esperienze turistiche ampie, coinvolgenti, che sappiano rendere partecipe il turista in modo da lasciare ben impresso il ricordo dell’avventura, e da li coinvolgere sempre più persone cui far ammirare i prodotti turistici nostrani, le caratteristiche tipiche dei luoghi, emozioni, sapori e tradizioni del nostro patrimonio. alle 12.30, a Milano dalle 8.45 alle 12.45, a Napoli dalle 9 alle 13. Nel trasporto marittimo navi e traghetti ritarderanno di 4 ore la partenza. Si fermeranno le ultime quattro ore della prestazione lavorativa i camionisti e tutti gli addetti delle autostrade, dell'Anas, dell'autonoleggio, del soccorso stradale, delle autoscuole, delle funivie. Stop nelle ultime due ore di lavoro degli addetti alle attività dei porti". Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 NEWS ESTERI 212 italiani a bordo. L'incendio è stato domato ma la nave è alla deriva Fiamme su Costa Allegra alle Seychelles, nessun ferito Nuovo incidente a una nave di Costa Crociere dopo il naufragio di Costa Concordia lo scorso 13 gennaio nelle acque dell'isola del Giglio. Costa Allegra è alla deriva dopo un incendio a largo delle isole Seychelles. Secondo le prime informazioni, si trova a circa 260 miglia dalla terraferma. Le fiamme a bordo dell'Allegra sono state spente e nessuno è rimasto ferito. La nave era partita dal Madagascar e diretta a Mahè nelle isole Seychelles. L'incendio si è sviluppato questa mattina nel locale generatori, è stato successivamente spento. Il comando della nave ha fatto sapere alla Guardia Costiera che, per motivi precauzionali, i passeggeri - tutti in buona salute e informati puntualmente sulla situazione - sono stati radunati presso i punti di raccolta/emergenza della nave. A bordo ci sono 1.049 persone di cui 212 italiani, 186 passeggeri e 86 membri dell'equipaggio. Non ci sono vittime o feriti. La centrale operativa di Roma della Guardia costiera ha dirottato in zona tre mercantili e due motopescherecci per i soccorsi e le autorità di Seychelles hanno inviato due rimorchiatori, una nave ed un aereo. La Costa Allegra resta al momento senza propulsione, ma i mezzi di comunicazioni dell'unità risultano funzionanti. Le condizioni meteo marine in zona danno mare stato 4 con raffiche di vento a 25 nodi. La nave ha lanciato il segnale di richiesta di soccorso e Costa ha confermato che le autorità competenti sono attive "per fornire alla nave il supporto necessario, in funzione dell'evolversi della situazione". Costa Allegra verso Mahé Mentre scriviamo il viaggio di Costa Allegra prosegue verso Mahé, e ai suoi passeggeri si prospettano altre 36 ore di viaggio. L'ultimo comunicato di Costa Crociere informa che per garantire la massima sicurezza degli ospiti a bordo, non sarà possibile effettuare lo sbarco sull'isola di Desroches, dove peraltro manca un'adeguata rete ricettiva. Così si è deciso che la nave verrà trainata fino alla sua destinazione originale, dove dovrebbe giungere nella mattinata del primo marzo. Com'è possibile immaginare, visto che a brodo manca la corrente nelle cabine non funzionano i condizionatori, le luci sono ridotte al minimo, i passeggeri dormono sui ponti, si mangiano pasti freddi. Ma il clima nella regione è caldo, l'equipaggio si prodiga, per ora sembra solo una imprevista crociera avventura. La nave era partita il 25 febbraio dal Nord del Madagascar, era attesa il 28 a Mahé, Seychelles. Scopriamo anche, con l'occasione, che prudentemente e all'insaputa dei passeggeri Costa imbarca su Costa Allegra un drappello dei professionalissimi Fucilieri di San Marco, pronti a intervenire in un mare considerato a rischio di pirateria. Finora la compagnia ha diffuso una serie di comunicati che riportiamo integralmente di seguito, a partire dai più recenti: è la cronaca degli eventi. I comunicati 28 febbraio, ore 13 - Costa Crociere informa che a fronte delle Pagina 10 approfondite e accurate verifiche effettuate con il supporto di esperti marittimi locali, per garantire la massima sicurezza degli Ospiti a bordo, non sarà possibile effettuare lo sbarco degli Ospiti sull'isola di Desroches, ed è stato pertanto deciso che la nave verra' trainata fino a Mahe'/Seychelles. Lo sbarco sull'isola di Desroches non garantisce le necessarie e adeguate condizioni di sicurezza per l'attracco della nave e lo sbarco degli ospiti. Inoltre i supporti logistici e alberghieri sull'isola non sono sufficienti: questo renderebbe necessario, dopo lo sbarco dalla nave attraverso lance, un immediato trasferimento su traghetti da Desroches a Mahe. Pertanto la nave verrà trainata fino a Mahé, anche con il supporto di due rimorchiatori che stanno raggiungendo la nave e che consentirebbero di aumentare la velocita'. L’arrivo a Mahè attualmente è previsto per le 6 di mattina ora locale di giovedì 1 marzo, poche ore dopo l’eventuale arrivo previsto tramite traghetti da Desroches a Mahe.Per alleviare il disagio degli Ospiti per le difficili condizioni a bordo, continui collegamenti via elicottero con la nave garantiranno il rifornimento di cibo, generi di conforto, torce elettriche.Costa Crociere si sta impegnando con tutte le Autorita' preposte al coordinamento dell’emergenza, per garantire la miglior assistenza possibile a tutti gli Ospiti, rendere il loro disagio il più breve possibile, e far raggiungere la loro prossima destinazione. La Compagnia è sinceramente dispiaciuta per il disagio: la priorità assoluta è renderlo il più' breve possibile. 28 febbraio 8.30 - Un elicottero partito stamattina da Mahe' sta arrivando sul luogo dove si trova Costa Allegra per portare cibo e strumenti di comunicazione (telefoni satellitari e radio VHF) alla nave. Il tempo e' buono. Gli ospiti sono stati invitati a preparare i loro bagagli in giornata per essere pronti quando sara' il momento di sbarcare. La nave dovrebbe arrivare all'isola di Desroches domani, in mattinata. 28 febbraio ore 8.00 - Da ieri notte Costa Allegra è rimorchiata dalla nave da pesca d’altura francese Trevignon, con rotta verso l’isola di Desroches. Gli Ospiti sono costantemente assistiti e informati dal Comandante e dallo staff di bordo. Questa mattina è stata servita agli Ospiti una colazione fredda. 28 febbraio - La nave da pesca d'altura è arrivata sul luogo dove si trova Costa Allegra, e i 2 comandanti sono in contatto via radio. Alle prime luci dell'alba (ora locale) si valuteranno le operazioni di assistenza che la nave da pesca d'altura potrà fornire. 28 febbraio - In riferimento a quanto pubblicato oggi dal sito del quotidiano inglese di shipping Lloyd's List, Costa Crociere conferma che Costa Allegra è in regola rispetto a tutti i controlli effettuati dalle autorità competenti. Dall'aprile 2010 ad oggi la nave è stata sottoposta a 6 ispezioni di controllo: solo due di esse (gennaio 2011 ad Eilat e dicembre 2011 a Safaga) hanno notificato rilievi di minore entità, che sono stati prontamente sistemati entro i termini previsti dagli stessi State Port Control Inspectors che li avevano richiesti. Genova - 27 febbraio - «Costa Crociere è stata informata che oggi (27 febbraio 2012) alle ore 10.39, ora italiana, un incendio si è sviluppato a bordo della motonave Costa Allegra in sala macchine, nel locale generatori elettrici situato a poppa. Le procedure e il sistema antincendio di bordo sono stati prontamente attivati e le speciali squadre antincendio di bordo sono intervenute; l’incendio è stato estinto e non si è esteso a nessuna altra zona della nave. Non ci sono stati feriti o vittime. A titolo di precauzione a bordo è stato prontamente dato l’allarme di emergenza generale; tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio, non impegnati nella gestione dell'emergenza, si sono recati alle muster station con le dotazioni di sicurezza necessarie. «Attualmente la nave si trova a oltre 200 miglia a sud-ovest delle Seychelles e a circa 20 miglia da Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 Alphonse Island; sono in corso le verifiche sullo stato della sala macchine per poter far ripartire le strumentazioni necessarie a riattivare la funzionalita' della nave. «Come da procedure sono state avvertite le Autorità competenti, tra cui il Maritime Rescue Control Centre di Roma che stanno seguendo gli sviluppi della situazione per dare il supporto necessario. La nave ha lanciato il segnale di richiesta di soccorso. «La Compagnia e le Autorità competenti sono attive per fornire alla nave il supporto necessario in funzione dell’evolversi della situazione. Sul luogo si stanno recando rimorchiatori ed altri mezzi di supporto». Costa Allegra, costruita nel 1992 dai cantieri Mariotti di Genova, 28.597 tonnellate di stazza, è lunga 188 metri. Con una capacità massima di 1400 persone, ha otto ponti passeggeri e 399 cabine. Tunisia, è l’anno del rilancio «Un anno storico il 2011 – dice Habib Ammar, direttore dell’Office National du Tourisme Tunisien – con la rivoluzione del 14 gennaio passiamo al regime democratico, dopo aver cancellato quello dittatoriale in meno di un anno con le elezioni del 23 ottobre scorso, avvenute nel migliore dei modi. Ora l’Assemblea costituente è impegnata a scrivere la nuova Costituzione che avremo tra un anno e mezzo, poi seguiranno nuove elezioni democratiche». Tunisia come vetrina di un Paese magrebino, per il quale il turismo è settore chiave dell’economia, contribuendo al Pil per l’8%, con 2.800 milioni di dollari, 38 milioni di notti e sette milioni di turisti, di cui quattro dall’Europa e tre da Libia e Algeria. Si punta sul mercato italiano Storiche, come si diceva, sono state anche le performance 2011, -33%, con 4.781.186 arrivi internazionali, di cui 120.929 italiani, -65% rispetto agli oltre 350mila visitatori del 2010. «Ma poi perché solo 350mila italiani? Sono pochi – continua Ammar – Il 2012 sarà l’anno della rivincita, siamo ottimisti. Partiamo subito con il rassicurare gli italiani sulla sicurezza, con campagne di comunicazione da aprile a giugno, poi a ottobre-novembre, su internet, affissione e stampa; inviti per viaggi agli oltre 40 tour operator che programmano la destinazione, che aiuteremo anche con azioni di co-marketing per brochure e pubblicità commerciale, mentre il traffico aereo verrà alleggerito nei costi per gli operatori». Un’azione, quella del partenariato aereo, già sperimentata l’anno scorso, quando l’Ente del turismo ha sovvenzionato i voli pagando il 60-80% dei posti vuoti, evitando così che ne fossero cancellati tanti. Quest’anno si lavorerà per obiettivi fissati. A proposito di voli, segnala il direttore Tunisair Italia Habib Ben Slama, «c’è proprio un ponte aereo tra i due Paesi, considerati i nostri 23 voli regolari in inverno, fino a 31 d’estate, sulle città di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo – queste ultime due servite da Tunisair Express, la “sorellina” di Tunisair – e i 1.500 voli charter estivi del 2010, 700 nel 2011». La compagnia apre il Sud della Tunisia con quattro voli diretti a settimana: due collegamenti Roma-Tozeur-Djerba e due Milano-Tozeur-Djerba, operativi da novembre a maggio 2013 su Tozeur, tutto l’anno per Djerba. La strategia promozionale dell’Ente in Italia prevede inoltre serate, workshop, roadshow per agenti di viaggi nelle principali città italiane e la partecipazione alle manifestazioni Golf Town di Verona, BMT Napoli, No Frills Bergamo, Salone Mondiale del Turismo-Città e Siti dell’UNESCO, TTG Incontri Rimini e BMTA Paestum. Obiettivo destagionalizzazione La destagionalizzazione è una delle grandi sfide anche per la Tunisia, che vede il 60% del turismo concentrato su tre-quattro mesi estivi. «Ci studiamo dal 2010 dopo una politica dei precedenti 30 anni che puntava sul balneare, che ancora occupa il 90% dell’attività turistica – conclude Ammar – Invece c’è da sviluppare il turismo sahariano, oggi un prodotto di lusso che va anche d’inverno, con circuiti ma anche soggiorni di relax; il benessere, che negli ultimi 15 anni, con i suoi 49 centri e Spa, ha fatto della Tunisia la seconda destinazione mondiale per la talassoterapia; il golf, per cui nel prossimo quinquennio cinque nuovi campi si aggiungeranno agli attuali 10; i congressi e il turismo rurale, con conseguente sviluppo dell’albergatoria collegata. Ma soprattutto, con i 3.000 anni della nostra storia, il turismo culturale». A quest’ultimo proposito, a fine aprile riapre a Tunisi il ristrutturato Museo Nazionale del Bardo, che ospita la più grande collezione di mosaici romani del mondo. Mentre il 16 e 17 aprile, a Djerba, si terrà la conferenza internazionale sul futuro del turismo mediterraneo organizzata da Unwto e dal ministero del Turismo della Tunisia. www.tunisiaturismo.it NEWS NORME E TRIBUTI Con una circolare il Ministero dell'Economia e delle Finanze interviene sul nodo delle transazioni oltre i 1.000 euro Tracciabilità: rate pagabili in contanti Consentiti i pagamenti in contanti per le rate di importo inferiore ai 1.000 euro, anche se il costo totale supera il tetto. Con una circolare, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha chiarito i criteri di applicazione del limite per i pagamenti non tracciabili. Consentiti i pagamenti in contanti per le rate di importo inferiore ai 1.000 euro, anche se il costo totale supera il tetto. "Se la suddivisione di un importo pari o superiore ai 1.000 euro si legge nel testo della circolare n. 2 del 16 gennaio 2012 dipende da contratti già stipulati tra le parti, di cui si possa avere contezza o prova, che prevedano, ad Pagina 11 esempio, rateazioni o somministrazioni, in tal caso può interpretarsi la molteplicità dei trasferimenti come prassi commerciale e non elusione della normativa in questione". In altre parole, se il pagamento di un bene viene regolarizzato con un accordo che prevede rate di importo inferiore ai 1.000 euro, i pagamenti possono avvenire anche tramite contanti. Il chiarimento del Ministero interviene su una materia che negli ultimi tempi aveva creato perplessità tra le agenzie di viaggi: un settore nel quale la maggior parte dei pagamenti supera il limite per le transazioni in contanti. Sotto accusa erano finiti in particolare i costi per i pagamenti tracciabili, in testa quelli legati all'uso della carta di credito e al bancomat. Ma diverse agenzie hanno anche sottolineato la scelta di diversi clienti di acquistare viaggi al di là dei confini nazionali, per poter effettuare pagamenti in contanti. La questione della tracciabilità, dunque, negli ultimi mesi è diventato un nodo di prima importanza per le agenzie di viaggi della Penisola, molte delle quali abituate in passato ai pagamenti in contanti. Senza dimenticare le piccole agenzie non dotate di sistemi di pagamento elettronici. Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 Le scadenze fiscali della prima metà di marzo Le principali scadenze fiscali della prima metà di marzo. Tutti gli approfondimenti relativi agli adempimenti fiscali tratti da Soluzioni 24 Fisco. Scadenza del 1.3.2012 Comunicazione impronta archivio informatico Adempimento: Comunicazione dell'impronta dell'archivio informatico - sul quale è stata apposta la firma digitale e la marca temporale - dei documenti rilevanti ai fini tributari oggetto della conservazione, nonché della marca temporale. Soggetti: Soggetti che archiviano documenti tributari in formato elettronico, responsabili della conservazione o soggetto eventualmente delegati da quest'ultimi Modalità: La presentazione avviene con modalità telematica. N.B. La scadenza originaria, fissata al 31 gennaio 2012, è stata così prorogata con il comunicato stampa dell'Agenzia delle entrate del 31 gennaio 2012 Normativa di riferimento: - D.M. 23/01/2004, art. 5; - Provv. Agenzia delle entrate 25/10/2010. Scadenza del 2.3.2012 Contratti di locazione - Registrazione e versamento Adempimento: Versamento delli'mposta di registro sui contratti di locazione stipulati il 1 febbraio o rinnovati tacitamente a decorrere dal 1 febbraio. I contratti di locazione, dopo il versamento dell''mposta autoliquidata, devono essere registrati entro 30 giorni dalla data degli atti. Soggetti: Titolari di contratti di locazione che non hanno optato per la cedolare secca di cui all'art. 3 D.Lgs. N. 23/2011 Modalità: A meno che non si ricorra alla registrazione telematica, prima di presentare alla registrazione i contratti di locazione occorre calcolare l'imposta dovuta e versarla presso qualsiasi concessionario della riscossione, banca o ufficio postale utilizzando il mod. F23. La copia dell'attestato di versamento va poi consegnata entro 30 giorni dalla data del contratto (per gli immobili urbani) all'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate insieme alla richiesta di registrazione (modello 69). Se i contratti da registrare sono più di uno, bisogna predisporre un elenco (modello RR), in cui vanno indicati i contratti da registrare. Normativa di riferimento: - D.P.R. 26/4/1986, n. 131, artt. 5 e 17; - Provvedimento Agenzia delle entrate 14/07/2011; - Provvedimento Agenzia delle entrate 04/03/2011 - Risoluzione 04/01/2008, n. 2/E - Risoluzione 27/11/2006, n. 134/E - Circolare 16/11/2006, n. 33/E - Risoluzione 07/04/2005, n. 44/E - Risoluzione 07/10/2002, n. 320/E - Risoluzione 06/06/2002, n. 175/E - Risoluzione 20/02/2002, n. 52/E - Circolare 07/01/2002, n. 3/E; - Circolare 01/06/2011, n. 26/E. Codice tributo: -107T (imposta registro contratto di locazione intero periodo); - 108T (imposta registro affitti fondi rustici); -112T(imposta registro contratto di locazione annualità successive); -114T(imposta registro per proroghe contratto di locazione); - 115T( imposta registro contratto di locazione prima annualità). Sanzioni: Sanzione amministrativa: In caso di tardivo versamento pari al 30% dell'importo non versato. Scadenza del 5.3.2012 Imposta erariale aeromobili privati Adempimento: Versamento dell'imposta erariale: - per gli aeromobili con certificato di revisione della aeronavigabilità in corso di validità alla data di entrata in vigore del D.L. n. 201/2011 (6 dicembre 2011), in misura pari a 1/12 degli importi stabiliti per ciascun mese da quello in corso alla stessa data sino al mese in cui scade la validità del certificato; - per gli aeromobili per i quali il rilascio o il rinnovo del certificato di revisione della aeronavigabilità avviene nel periodo compreso fra il 6 dicembre 2011 e il 31 gennaio 2012. Soggetti: Proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio ovvero utilizzatori a titolo di locazione finanziaria di aeromobili privati Modalità: Il versamento va fatto, utilizzando il Modello F24 Versamenti con elementi identificativi Normativa di riferimento: - D.L. 6/12/2011, n. 201, art. 16 - Provvedimento Agenzia delle entrate 3/2/2012; - Risoluzione Agenzia delle entrate 3/2/2012, n. 11/E. Codice tributo: - 3368 - Imposta erariale sugli aeromobili privati di cui all'art. 16, comma 11 e 15-bis, d.l. 201/2011; - 8935 - Sanzione di cui all'articolo 13 del d.lgs. 472/1997 - Ravvedimento - art. 16, comma 15-bis, d.l. 201/2011; - 1930 - Interessi sul ravvedimento di cui all'articolo 13 del d.lgs. 472/1997 - art. 16, comma 15-bis, d.l. 201/2011. Sanzioni: Sanzione amministrativa: - omesso o insufficiente versamento: sanzione pari al 30% dell'ammontare non versato; NEWS SARDEGNA STATISTICHE Famiglie in vacanza: cresce l'interesse per parchi naturali e divertimento L'Osservatorio Nazionale sul Turismo Giovanile presenterà i dati della sua quarta edizione nel corso di Children’s Tour Nel 2011 il 76% delle famiglie ha fatto almeno una vacanza con i figli: il mare rimane al top delle preferenze (nel 74% dei casi), ma cresce l’interesse per parchi naturali e divertimento. Il 21% dei piccoli turisti ha fatto sia una vacanza con i genitori sia una senza e si abbassa l’età dei primi viaggi in autonomia: già dai 10 anni molti Pagina 12 bambini vanno in vacanza da soli. È quanto emerge dalle interviste realizzate nell’ambito dell'Osservatorio Nazionale sul Turismo Giovanile, che presenterà i dati della sua quarta edizione nel corso di Children’s Tour. L’Osservatorio effettua un monitoraggio costante del settore e attualmente sta portando avanti indagini su due mercati specifici: le famiglie che viaggiano con bambini minorenni e i ragazzi che viaggiano da soli (vacanze attive sportive, viaggi studio, campi estivi). Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 Venezia e Verona le più amate dagli stranieri in viaggio di nozze nel Belpaese Nel turismo "da matrimonio" l'Italia batte le rivali europee Un viaggio da nozze da favola? Per gli stranieri è l'Italia la meta più desiderata. Lo rivela uno studio dell'Osservatorio giornalistico internazionale Nathan, secondo cui dei 44 milioni di turisti che vengono in Italia, ben l'8%, e quindi circa 352 mila persone, lo fanno per motivi affettivi legati all'amore: matrimoni, anniversari, promesse, fughe d'amore, viaggi di nozze. Secondo le stime, nei Comuni italiani vengono celebrati 7mila matrimoni "stranieri", trainati da numerose unioni coniugali vip. L'Italia si conferma quindi la cornice più romantica per le lune di miele battendo tutti i suoi rivali in Europa. In questa speciale classifica il Belpaese è tallonato strettamente dalla Francia, dove si celebrano circa 6 mila matrimoni di "escursionisti". Seguono la Spagna, a quota 5.400, e il Portogallo, fermo sui 3.400. Tra le città più amate in Italia, al primo posto con il 32%, c'è Verona, forte della scenografia di "Giulietta e Romeo". Al secondo posto l'altra regina dell'amore italiano, Venezia, che, con il 29% dei consensi, fa del Veneto un vero e proprio circuito del matrimonio. Ma Venezia vanta anche un altro primato: è talmente amata dai promessi sposi stranieri che, se l'amore giurato in Piazza San Marco dura, tornano in laguna almeno un'altra volta nella vita. Seguono Firenze con il 18%, Roma con il 16%, la Costiera Amalfitana e Capri con il 14% (e coppie mediamente più anziane che celebrano anniversari). Tra le tappe alternative emergono Portofino, Siena, Palermo. Ma cosa è che attrae nelle nostre città le coppie di innamorati? Innanzitutto luoghi romantici e unici al mondo dove dichiararsi amore eterno (26%), i monumenti d'arte (17%), il cibo e il vino italiano che predispongono al meglio (15%), poi il clima (12%), il calore e l'allegria contagiosa della gente (9%) e, non ultimo, le comodità e il fascino degli alberghi storici (7%). NEWS SARDEGNA NEWS SARDEGNA ATTUALITA’ Sardegna, obiettivo riconquistare il mercato nazionale Identità ed innovazione, flessibilità e promozione per i prodotti. Queste le linee guida della Sardegna che punta a riconquistare il mercato nazionale, che risente maggiormente della crisi economica, e a consolidare quello europeo. I numeri del 2011 attestano un contenimento nel calo di arrivi (343 mila in meno rispetto al 2010, corrispondenti al -5,6%). «Per questo ripartiamo da due parole d’ordine – spiega l’assessore al turismo della regione Sardegna Luigi Crisponi - prudenza e consapevolezza, necessarie perché ci troviamo ancora in mezzo al vortice di una crisi economica internazionale senza precedenti, ma nel contempo non lasceremo nulla di intentato per rafforzare l’immagine della Sardegna. Siamo in vantaggio rispetto all’anno scorso grazie al varo annuale della flotta sarda, cui si aggiungerà a breve la nuova tariffa aerea unica». Sul fronte web invece l’ente ha appena lanciato il nuovo portale Sardegna Turismo Evoluzione, una vera rivoluzione tecnologica che consentirà di passare da una modalità vetrina a una modalità di promo – commercializzazione indiretta dell’offerta turistica: uno spazio web in cui si incontrano domanda e offerta. Inoltre è stata attivata la ‘social strategy’: la Regione ha aperto per la prima volta canali sui principali social network, facebook e twitter. Pagina 13 A Monaco di Baviera prima tappa di 11 workshop nel mercato tedesco La Sardegna punta sul mercato tedesco Prende il via dal mercato tedesco il tour di 11 workshop attivato dall’assessorato del Turismo della Regione Sardegna per promuovere in tutta Europa l’offerta dei prodotti turistici isolani. La scelta della Germania non è casuale, infatti, si tratta del bacino di affluenza più consistente a livello mondiale, che nel 2011 ha fatto registrare un milione e 200mila presenze. “Le presenze tedesche - spiega Luigi Crisponi, assessore al Turismo - hanno contribuito alla crescita considerevole del turismo estero nell’Isola (+9%), in controtendenza rispetto a quello nazionale”. La prima tappa è Monaco di Baviera. “A Monaco - continua Crisponi - è presente un’ampia ‘pattuglia’ di operatori sardi in rappresentanza di strutture ricettive a 3, 4 e 5 stelle”. All'appuntamento bavarese sono presenti 30 TO tedeschi; mentre alla conferenza inaugurale hanno partecipato 20 giornalisti locali. “La Sardegna - aggiunge - offre ambiente e clima ideali per questo tipo di vacanza, grazie a temperature e condizioni meteo ottimali quasi tutto l’anno. Il turista tedesco, inoltre, è molto ‘affidabile’, si fidelizza con le località di villeggiatura dove è stato bene e questo è il caso della Sardegna. Per l’Isola il mercato tedesco è un bacino che alimenta costantemente e in maniera massiccia le strutture ricettive e gli operatori del settore, da aprile sino ad autunno inoltrato; genera numeri rilevanti, a sette cifre. La domanda turistica - conclude va sempre più alla ricerca della ‘natura’ e della ‘memoria’ e richiede servizi qualificati e ‘immediati’ attorno a questi due poli attrattivi. Le azioni della Regione, non a caso, sono volte alla tutela delle risorse ambientali e culturali e alla loro accessibilità e fruibilità da parte dei visitatori. E, in un mercato sempre più proteso verso l’uso delle tecnologie informatiche e sempre più veloce nella sua evoluzione - conclude Crisponi - siamo al passo coi tempi grazie al nuovo network Sardegna Turismo 2.0”. Fiavet Sardegna News 09/12 - 29 febbraio 2012 La Sardegna in mostra per l'Europa, Germania la prima tappa Il portale Sardegna Turismo si rinnova Più informazioni, più facili da trovare È partito con la tappa tedesca il tour di 11 workshop attivato dall'assessorato al Turismo della Sardegna per promuovere l'offerta dell'isola nel Vecchio Continente. Gli incontri tra operatori sardi e domanda internazionale iniziano, dunque, dal principale mercato estero per l'incoming sull'isola, un bacino che nel 2011 ha fatto registrare un milione e 200mila presenze. “Le presenze tedesche – spiega l’assessore Luigi Crisponi (nella foto) - hanno contribuito alla crescita considerevole del turismo estero nell’isola (+9%), in controtendenza rispetto a quello nazionale”. La prima tappa del workshop è oggi a Monaco di Baviera, con operatori sardi in rappresentanza di strutture ricettive a 3, 4 e 5 stelle che complessivamente rappresentano oltre 15mila posti letto. Quanto alla domanda, all'appuntamento bavarese sono presenti 30 tour operator tedeschi. La richiesta principale che proviene dalla Germania è quella, oltre che del prodotto marino–balneare, del turismo naturalistico e attivo: “Il turista tedesco - aggiunge Crisponi è molto affidabile e fidelizzato. Per l’isola il mercato tedesco è un bacino che alimenta costantemente e in maniera massiccia le strutture ricettive e gli operatori del settore, da aprile sino ad autunno inoltrato; genera numeri rilevanti, a sette cifre”. Alla strategia di promozione su tutto il mercato europeo, l'assessorato del Turismo associa l’azione di promozione per prodotti. “Le azioni della Regione – conclude l’assessore Crisponi - sono volte alla tutela delle risorse ambientali e culturali e alla loro accessibilità e fruibilità da parte dei visitatori. E, in un mercato sempre più proteso verso l’uso delle tecnologie informatiche e sempre più veloce nella sua evoluzione, siamo al passo coi tempi grazie al nuovo network Sardegna Turismo 2.0”. A cinque anni dalla sua apertura, il portale Sardegna Turismo si rinnova. E non solamente nella veste grafica: "Abbiamo aggiunto più informazioni, e le abbiamo rese ancora più facili da trovare e da condividere", fanno sapere dall'Assessorato al Turismo. "L'idea di partenza è semplice: far sentire ogni turista come se fosse tra amici, e i sardi un po' più orgogliosi della propria terra. Per questo motivo, la parola d'ordine di questo portale è condivisione: sarà possibile pubblicare sul proprio profilo Facebook ogni conenuto del portale. In questo modo, i contenuti diventano finalmente sociali". L'Assessorato al Turismo rimarca poi di essere il primo assessorato in Sardegna a lanciare un sistema integrato di social network. "I canali Visit Sardinia su Facebook, Twitter, YouTube e Flickr permetteranno a tutti coloro che amano la Sardegna di condividere le proprie emozioni e le proprie conoscenze". NEWS SARDEGNA TRASPORTI Tirrenia, attacco al governo Pili attacca il ministro Passera. E un sottosegretario se la prende con la Regione Tutti i partiti contro la vendita a Cin: «Via D'Andrea» ROMA Primo. I nuovi azionisti di Tirrenia sono diventati gli oligarchi del Mediterraneo. Secondo. La privatizzazione varata dal governo Berlusconi sarà probabilmente bocciata dall'Europa. Terzo. Il governo Monti cercherà di evitare che succeda e questo non è gradito alla Sardegna. Quarto. Tutti i partiti (o quasi) chiedono la rimozione del commissario D'Andrea, accusato di essere troppo “liquidatore” e poco collaborativo col Parlamento. Su questi punti, nel dibattito sull'informativa del ministro Passera alla Camera (sollecitata da Mauro Pili, del Pdl), si è registrata quasi l'unanimità. ATTACCO ALLA REGIONE Qualcuno ha pensato che il sugo sui maccheroni non fosse sufficiente. Ad aggiungere il pecorino piccante ha provveduto il sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta, un dirigente dell'Alitalia che a Napoli possiede 16 appartamenti e nel 2010 ha dichiarato un reddito da quasi 250 mila euro. Rispondendo a un'interrogazione del senatore Pd Francesco Sanna, durante una riunione di commissione a Palazzo Madama, ha introdotto due argomenti nuovi: «La Regione non ha competenza sulla continuità territoriale marittima, visto che l'Accordo sulle Entrate è da interpretarsi come riferibile ai collegamenti con le isole minori sarde e non con la Pagina 14 Penisola». E ancora: «Dicono di non essere stati coinvolti dal precedente governo nella redazione delle convenzioni? Dalle carte risulta il contrario. E risulta anche che abbiano dato il loro placet». Ce n'è abbastanza per ribaltare ogni convinzione fin qui maturata sulla vertenza Tirrenia. Navi che si fermano, tariffe da infarto, corse che vengono cancellate senza preavviso e in spregio alle convenzioni vigenti, contributi che vengono incassati come se niente fosse. Questo è quello che rimane. A essere rimpallate sono solo le responsabilità di un guaio di difficile soluzione. PASSERA ALLA CAMERA Sono le 10 e 30 quando il ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera prende la parola alla Camera: la sua fronte, non certo inutilmente spaziosa, riluccica nel buio di un aula resa sorda e grigia dalla presenza di appena una ventina di deputati. Dal governo una ricostruzione sintetica della vicenda: «L'Europa ha chiesto all'Italia di non fornire più aiuti di Stato e di privatizzare la Tirrenia, la compagnia Cin (formata da tre armatori privati già presenti sul mercato) ha presentato l'unica offerta, la commissione Ue e l'Antitrust di Bruxelles vogliono vederci chiaro e potrebbero bocciare la cessione». Ma Passera è sembrato indulgente con Cin: «Il servizio viene comunque garantito al meglio e se non lo fosse il Ministero potrebbe usare i suoi poteri sanzionatori». E passi che i tre armatori padroni di Cin siano gli stessi che con le loro compagnie dovrebbero subire la concorrenza di Tirrenia sulle stesse rotte. L'ATTACCO DI PILI Conclusa la relazione del ministro, in un'aula semideserta, ha preso per primo la parola Mauro Pili: «Da un super-ministro mi aspettavo decisionismo e capacità di risolvere i problemi», ha esordito l'ex presidente della Regione, «su Tirrenia mi pare di scorgere un attendismo che rischia di coprire la speculazione pubblico-privata sulla continuità territoriale». I 72 milioni che lo Stato paga annualmente per gli oneri di servizio sono la chiave di volta: «Ci sono imprenditori che hanno speso 380 milioni per acquistare una società che ne frutterà loro, solo di contributi, circa 575 in otto anni. Questa si chiama speculazione sulla Sardegna e favoritismo nei confronti di un privato». Nel lungo discorso il deputato del Pdl non ha risparmiato critiche al governo Berlusconi e ha ribadito i disagi che i sardi e i viaggiatori che nell'Isola vorrebbero arrivare si trovano a sopportare: «Le convenzioni vanno riscritte di sana pianta. Lei sa dove finiscono quei 72 milioni? Come vengono utilizzati e soprattutto perché da quattro anni il collegamento più importante, la Olbia-Genova, viene cancellato per favorire il soggetto privato che opera sulla stessa rotta? Le sembra possibile che si cancelli la frequenza quotidiana della Cagliari-Civitavecchia? Che si cancelli la ArbataxCivitavecchia? E come è possibile che vadano in manutenzione solo le navi destinate alla Sardegna? Le risulta che sia prevista nelle convenzioni la nave sostitutiva? Glielo dico io: è prevista ma nessuno fa rispettare quell'obbligo». Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 Un'ultima cosa: «Il commissario straordinario D'Andrea ha dimostrato di essere inadeguato, se ne deve andare». IL DIBATTITO Non molto più morbido è stato Michele Meta, capogruppo del Pd in commissione Trasporti: «Se persino un gentiluomo come il presidente Napolitano è stato fischiato, significa che i sardi sono stanchi di essere vessati. Hanno diritto a una continuità territoriale giusta, a navi comode, a prezzi abbordabili, a corse adeguate alle richieste. È ora di riscrivere le convenzioni. I privati hanno pagato 1 e si sono portati via 3: rotte, navi e contributi. Mi pare davvero troppo. In quanto a D'Andrea, mi pare che viva con fastidio il confronto col Parlamento. Nel caso, non è obbligato a fare il commissario». Duri anche Antonello Mereu e Federico Palomba, intervenuti a nome di Udc e Idv. Con accenti diversi hanno messo in rilievo le tante difficoltà infrastrutturali che condannano la Sardegna a patire ancora di più la crisi: «Il governo deve intervenire per garantire i diritti costituzionali che competono ai sardi». LE ASSENZE Nanni Moretti, in “Ecce bombo” si chiedeva: «Mi si nota di più se vado o se non vado?». Mentre era in corso il dibattito, alla buvette della Camera c'erano una ventina di deputati. Un'altra quindicina si trovavano in fila allo sportello interno del Banco di Napoli, altri ancora cinguettavano sui divani o nel giardino riservato a lettori e fumatori. Gli altri 500 e passa erano chissà dove. Tra i venti che partecipavano al dibattito mancavano molti sardi. Presenti Mauro Pili, Bruno Murgia (Pdl), Antonello Mereu (Udc), Federico Palomba (Idv), Paolo Fadda, Giulio Calvisi, Guido Melis, Amalia Schirru (Pd). Gli assenti vranno avuto sicuramente qualcosa di più importante (e più produttivo per la Sardegna) da fare. Le navi sono vuote, armatori in ritirata OLBIA. Il trasporto marittimo cola a picco. La grande crisi dei porti del nord Sardegna costringe le compagnie di navigazione a correre ai ripari, una dopo l’altra, per non naufragare, tra passeggeri in fuga, rincaro dei biglietti e costo del carburante che schizza alle stelle. A Olbia come a Golfo Aranci: è qui, nel secondo porto gallurese, che si è consumato l’ultimo atto della recessione via mare, fatta di navi che viaggiano mezzo vuote e di corse tagliate. Il 2011 si è concluso con un bilancio catastrofico per i porti della Gallura, con oltre mezzo milione in meno di passeggeri all’Isola Bianca. Ma anche le navi gialle della Sardinia Ferries hanno viaggiato in un mare in tempesta, con un calo di oltre il 18 per cento. Numeri da brivido per la compagnia di navigazione corsa che da ventidue anni ormeggia le sue navi gialle nello scalo golfarancino. Ma il peggio è arrivato con gennaio e febbraio: da settimane, sulla nave che collega Golfo Aranci con Livorno, viaggiano si e no, una cinquantina di passeggeri. In pratica, più uomini dell’equipaggio che viaggiatori. Impossibile andare avanti così. «Abbiamo dovuto ridurre l’offerta: è irragionevole sostenere costi altissimi, con il carburante che continua a schizzare alle stelle, per trasportare cinquanta persone», spiega l’amministratore delegato della Corsica Sardinia Ferries Euan Lonmon, confermando il taglio delle corse nel collegamento giornaliero su Livono. Da sette a quattro. A partire da lunedì prossimo e fino al 31 marzo, con certezza. «Poi si vedrà...». Già, perchè se il passato è stato nero, il futuro non promette nulla di buono. «Le avvisaglie non sono positive neppure per l’estate», preannuncia l’amministratore delegato. Numeri così, Lonmon dice di non averli mai visti, «mai successo finora - ribadisce -. Tutti i costi sono in aumento mentre il traffico diminuisce: è un momento davvero difficile per noi, che non abbiamo sovvenzioni pubbliche. Dovevamo prendere questa decisione». Ma il colpo di forbice della Sardinia Ferries non è che l’ultimo preoccupante segnale di una crisi che sta facendo inabissare i porti del nord dell’isola, con numeri che in una sola stagione hanno fatto fare al traffico passeggeri un salto indietro di dieci anni. Neppure due settimane fa, per la stessa ragione, la Moby aveva venduto il suo gioiello, la Freedom, una delle tre navi gemelle che collegano la Sardegna con la penisola, mentre un altro anno di passione si prospetta per gli scali galluresi, a cominciare dall’Isola Bianca, dove in banchina sono rimaste appena tre navi passeggeri e due rotte. L'Isola si fermerà il 13 marzo in occasione dello sciopero generale Sciopero 1 marzo, in Sardegna nessuno stop La Sardegna non prenderà parte allo sciopero nazionale dei trasporti proclamato per l’1 marzo dai sindacati di categoria. A darne notizia l'Autorità di garanzia sugli scioperi dopo la comunicazione ricevuta dalle segreterie di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti. L'Isola si fermerà, invece, il 13 marzo in occasione dello sciopero generale di tutte le categorie produttive indetto dai confederali sardi. NEWS SARDEGNA BANDI BANDO PER LA CONCESSIONE DI INCENTIVI E CONTRIBUTI PER FINANZIARE LA FORMAZIONE E L'OCCUPAZIONE Finalizzato a finanziare misure destinate a sostenere i livelli occupazionali e i percorsi di reinserimento lavorativo, nonché i processi di qualificazione, miglioramento e valorizzazione del capitale umano delle imprese. INTERVENTI FINANZIABILII contributi possono essere finalizzati a sostenere o stabilizzare l’occupazione secondo le seguenti misure: MISURA 1 - Sostegno e salvaguardia dei posti di lavoro nelle imprese in crisi, riqualificando con percorsi formativi i lavoratori occupati sia in Pagina 15 attività, sia in stato di CIG o mobilità, in linea con le esigenze di innovazione, sviluppo e competitività come componenti di una possibile uscita e ripresa della crisi. MISURA 2 - Sostegno all’assunzione ex-novo di personale: - giovane (fino ai 35 anni), in cerca di prima occupazione; - disoccupato o inoccupato appartenente a categorie a rischio di esclusione dal mercato del lavoro (in particolare donne “over 35” e uomini “over 50) MISURA 3 - Sostegno all’assunzione ex-novo di tecnici laureati e diplomati ed altro personale ad elevata qualificazione in cerca di occupazione o già Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012 occupati in aziende in crisi; AGEVOLAZIONE Pagina 6 totale è di € 153.890,00 per l’erogazione di contributi Lo stanziamento a fondo perduto che verranno corrisposti in un’unica soluzione, al netto delle ritenute fiscali previste per legge, e saranno pari agli importi riferiti alle misure di seguito riportate: - MISURA 1 - € 7.000,00 per ogni stabilizzazione dei rapporti di lavoro esistenti, nello specifico mediante riqualificazione con percorsi formativi dei lavoratori occupati sia in attività, sia in stato di CIG o mobilità, in linea con le esigenze di innovazione, sviluppo e competitività per una possibile uscita e ripresa dalla crisi; - MISURA 2 - € 6.000,00 per ogni assunzione con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi o a tempo indeterminato di giovani o inoccupati/disoccupati alla data di pubblicazione del presente bando; - MISURA 3 - € 8.000,00 per ogni assunzione con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi o a tempo indeterminato di personale laureato, diplomato o altamente qualificato. Ciascuna impresa partecipante potrà procedere all’assunzione o alla stabilizzazione di massimo due lavoratori. Sono escluse le stabilizzazioni di rapporti lavorativi di apprendistato. I contributi di cui al presente Bando si intendono concessi in regime “de minimis” e, per le imprese agricole, come aiuti in regime di esenzione SETTORI AMMISSIBILI Potranno presentare la propria candidatura le imprese operanti nel settore agroalimentare, turistico- ricettivo, edile, energetico e meccanico. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA 1. I destinatari del presente bando devono presentare la propria candidatura compilando il modulo appositamente predisposto ed inviando lo stesso mediante le modalità sotto indicate: - a mezzo raccomandata A.R. alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, via Papandrea n. 8, 08100 Nuoro (in tal caso, farà fede il timbro postale); - a mano presso la Segreteria della CCIAA di Nuoro; - tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) all’indirizzo [email protected]. Le candidature dovranno pervenire, a pena di inammissibilità, entro le ore 12:00 del giorno 26 marzo 2012. 2. La domanda di contributo deve essere corredata della seguente documentazione: - copia fotostatica del documento di identità in corso di validità del rappresentante legale firmatario della domanda; - copia del Modello unificato LAV inviato al competente Centro dell’Impiego della Provincia di Nuoro; - copia del contratto sottoscritto tra azienda e lavoratore. Coloro che optano per la MISURA 1 devono, altresì, allegare la scheda del corso di formazione che si intende organizzare con l’indicazione della tipologia, durata e qualifica eventualmente riconosciuta al termine dello stesso. Le domande incomplete di uno o più elementi o dati richiesti, nonché quelle prive della documentazione richiesta, saranno dichiarate inammissibili. Valutazione delle candidature Ai fini dell’ammissibilità delle domande e dell’erogazione dei fondi, la Camera di Commercio provvederà alla verifica della regolarità della domanda e dei requisiti formali e alla conseguente predisposizione di uno specifico elenco delle imprese ammesse a contributo. I contributi saranno assegnati agli aventi diritto sulla base dell’ordine cronologico di ricevimento delle candidature ed in tutti i casi fino ad esaurimento fondi. Documenti: http://www.nu.camcom.it/dettagliNews.asp?idnews=228 NEWS SARDEGNA EVENTI Terza edizione della Borsa internazionale del Turismo attivo in Sardegna, che si terrà dal 30 marzo al 3 aprile prossimi a Nuoro Turismo: al via iscrizioni alla Bitas CAGLIARI - Sono aperte le iscrizioni per buyer, seller e per chi intenda partecipare alla conferenza inaugurale e ai seminari di Bitas 2012, la terza edizione della Borsa internazionale del Turismo attivo in Sardegna, che si terrà dal 30 marzo al 3 aprile prossimi nel Centro polivalente di via Roma a Nuoro, organizzata dall’assessorato regionale del Turismo e dall’agenzia Sardegna Promozione, Pagina 16 in partnership con la Camera di commercio di Nuoro. Bitas è l’evento che ogni anno promuove la Sardegna come destinazione ideale per i turisti viaggiatori che amano vivere da protagonisti la vacanza, combinando passioni per natura, sport e cultura, grazie a ingredienti unici quali bellezza e varietà dei paesaggi, clima mite durante quasi tutto l’anno e ospitalità di una popolazione depositaria di tradizioni millenarie. La manifestazione vede quest’anno la forte sinergia tra la Regione e la Camera di commercio di Nuoro per dare visibilità a un territorio di particolare pregio sotto il profilo del turismo ambientale. Bitas 2012 mette in vetrina le nostre straordinarie risorse paesaggistiche con una duplice finalità che intreccia il rispetto della natura con i riflessi economici nei mesi dell’‘altra stagione’ ha dichiarato l'assessore Crisponi. Le iscrizioni riguardano seller e buyer per le contrattazioni del 31 marzo e per gli operatori, amministratori, studenti e visitatori che intendano partecipare alla conferenza inaugurale (del 30 marzo) e ai seminari (del 31 marzo), che si svolgeranno con la formula della tavola rotonda: la mattina il seminario sulle destinazioni cicloturistiche e il pomeriggio il seminario sull'esperienza turistica. Fiavet Sardegna 09/12 - 29 febbraio 2012