Colau: «Voglio i nomi dei proprietari dei bed

Transcript

Colau: «Voglio i nomi dei proprietari dei bed
8
MARTEDÌ
1 SETTEMBRE 2015
dal mondo
IL SECOLO XIX
UNA SENTENZA DEL TRIBUNALE DELLA CASA DI STOCCOLMA EQUIPARA L’UTILIZZO DEL PORTALE A UN “BUSINESS HOTEL”
L’Europa dichiara guerra agli affitti online di Airbnb
A Parigi i residenti del Marais sono in rivolta. A Berlino subafittare con la piattaforma è causa di recesso
GIULIANO GNECCO
UNO SPETTRO si aggira per
l’Europa: quello della cosiddettasharingeconomy,oquel
genere di disintermediazione via internet o app che
spesso viene ritenuta tale,
anche se spesso le differenze
sono sensibili. Però, dopo gli
scontri - talvolta violenti - su
Uber, adesso il vecchio continente dichiara guerra anche a Airbnb, il portale che
mette in contatto persone in
ricerca di un alloggio o di una
camera per brevi periodi con
personechedispongonouno
spazio extra da affittare, generalmente privati.
La rivolta, che ha trovato in
Ada Colau, sindaco di Barcellona, uno dei suoi paladini,
sta già incendiando Parigi,
dove i quartieri storici sono
in rivolta. A guidarla il Marais, lo storico quartiere attorno a Place des Vosges, dove a 150 euro a notte si trovano gli «studio» di 25 metri
quadri a piano terra che fanno stizzire hotel storici e alberghi che lamentano la
«concorrenza sleale». Le
continue proteste hanno
spinto il Comune di Parigi a
scatenare un’offensiva contro la piattaforma di house
share: da maggio sono partite ispezioni in poco meno di
un centinaio di immobili del
quartiere, con l’obiettivo di
distinguere chi fa affitto occasionale da chi ha messo in
piedi un vero business senza
dichiarare nulla alle autorità
né al fisco.
Il problema non riguarda
solo gli aspetti fiscali e di
concorrenza. C’è il tema degli affitti che lievitano sensibilmente in alcuni quartieri,
costringendo i residenti storici ad allontanarsi o a sborsare di più. E poi i comitati di
quartiere lamentano che gli
ospiti provvisori non hanno
cura dei beni comuni, alimentando il degrado. In alcuni casi gli appartamenti
verrebbero usati per la prostituzione.
C’è anche chi è passato dalle lamentele ai fatti. In Germania, un tribunale ha recentemente stabilito che a
Berlino i proprietari hanno il
diritto di sfrattare un inquilino che subaffitti un appartamento tramite Airbnb, definendolouna«graveviolazione del contratto». In Svezia, a
Stoccolma, il tribunale della
casa di Hyresnämnden ha
sentenziato che l’affitto tra-
mite Airbnb è equiparabile a
un “business hotel”, negando quindi a una donna la facoltà di mettere in affitto il
suo alloggio attraverso la
piattaforma online. «Speriamo che questo faccia arrivare al popolo il messaggio che
non è possibile affittare a
proprio piacimento», ha sottolineato Anne Bratt Norrevik, presidente del Tribunale
della casa di Hyresnämnden.
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LINEA DURA DEL SINDACO DI BARCELLONA
Colau: «Voglio i nomi
dei proprietari
dei bed & breakfast»
E per un anno stop a nuovi hotel e affitti privati
L’INTERVISTA
PAOLA DEL VECCHIO
«BARCELLONA non farà la fine
di Venezia!». Più di una dichiarazione di intenti, è stato un
autentico grido di battaglia
quello con cui Ada Colau, la
“pasionaria attivista anti-”sfratti, si è insediata a maggio sulla poltrona di sindaco.
Prima alcaldesa dopo 119
sindaci uomini, alla guida di gone serviva proprio a riflette“Barcelona en Comú” -arcipe- re il rammarico per la città che
lago di sinistra che va da Po- ha perduto tantissimi abitanti,
demos ai rosso-verdi catala- espulsi dal turismo senza limini, ai movimenti di cittadini – ti.Noivogliamounacittàbella,
Ada Colau ha intrapreso con ma anche sostenibile. Fra il
lo stop alle licenze per nuovi 2008 e il 2013 il turismo è auhotel e per appartamenti tu- mentato del 18%, è troppo per
ristici privati la crociata con- Barcellona, che non è Parigi.
tro il turismo degli eccessi e Sonocifrechericordanolaboldel sovraffollamento, degli la immobiliare e il disastro che
schiamazzi e dei comporta- ne è poi venuto. E sono in rapmenti incivili sulle Ramblas e porto agli squilibri che sono
alla Barceloandati creneta. Per rescendo:
il
stituire la cit- OFFERTA ECCESSIVA
centro storico
tà – meta di Ci sono 137 mila
si è svuotato
27 milioni di
del 30% della
arrivi - ai bar- B&B, il doppio di
popolazione.
quelli autorizzati.
cellonesi.
Ci sono state
Ha inaugu- Noi vogliamo una
proteste citrato la linea
tadine
per
dura contro città bella ma
l’aumento dei
l’esercito dei anche sostenibile
prezzi, degli
nuovi affitaffitti, dei tratuari, veicosporti,
dei
lato in Internet da AirBnB o problemi di convivenza nello
Booking, che con un’offerta di spazio pubblico. Va fatto ordioltre 137.000 bed and bre- ne, vanno pianificate politiche
akfast individuali è arrivato a di lungo periodo».
raddoppiare quella autorizPer questo la moratoria?
zata di 78.400 posti. E ora la
«Sì, lo stop di un anno servirà
alcaldesa vuole che le piatta- a fare una radiografia dell’esiforme web facciano i nomi stente, con la partecipazione
dei proprietari delle case: deibarcellonesi.Sitrattadide«Svolgono un’attività illegale mocratizzare il modello turienonpaganoletasse.Lerego- stico, finora appannaggio dei
le devono essere uguali per grandi gruppi, delle catene altutti»,
berghiere, delle imprese legaVenezia è, come Barcello- tealsettore(cherappresentail
na,unodegliepicentrideltu- 13% del Pil catalano e impiega
rismo globale. Ormai solo il 400mila persone, ndr). Gli abiparadigma negativo?
tanti della Barceloneta o del
«No. Sono contenta di poter Port Vell dal 2008 denunciano
chiarire le mie parole. Amo la situazione fuori controllo.
moltissimo Venezia e il para- Ma non è mai troppo tardi. Ab-
SOSTENUTA
DAL MOVIMENTO
INDIGNADOS
Ada Colau, sindaco di
Barcellona, è stata eletta
con il sostegno del movimento degli Indignados.
Icona della lotta contro
gli sfratti, Colau, 41 anni, è
la prima donna a guidare
Barcellona, città che conta 1,6 milione di abitanti
biamo creato una commissioneallaqualetuttipossonopartecipare,perredigereunpiano
strategico del settore e degli
alloggi turistici».
E il circuito di Formula 1?
«Del circuito di Formula 1,
che è a Montmeló, abbiamo
denunciato la gestione del denaro pubblico del Comune utilizzato in maniera partitista,
coprendo spese che non erano
di Barcellona, per aiutare la
Generalitat,quandoentrambe
erano governate da CiU. Ci siamo chiesti se sia realmente
una priorità rispetto ai servizi
primari».
Le prime azioni di Ada Colau sono state simboliche…
«Non è vero. Fra le prime misure, abbiamo ampliato i fondi
per le mense, per garantire
l’alimentazione adeguata ai
bambini durante l’estate. Ma
le prime pagine dei giornali
non hanno ritenuto di dover
titolare su questo».
Le linee guida del suo piano-choc prevedono: 50 milioni di investimenti per l’occupazione; garantire i diritti
di base – casa, salute, mobilità e reddito municipale complementare; revisione o revoca di grandi progetti, privatizzazioni, come la Marina
del Port Vell, o il circuito di
Formula 1. A che punto è sulla tabella di marcia al giro di
boa dei 100 giorni?
«Questo è il programma di
un anno, ma abbiamo cominciato a operare su tutti questi
temi.Leprivatizzazionipiùurgenti le abbiamo già fatte, cioè
La Rambla di Barcellona invasa dai turisti: la città si sta ribellando al turismo di massa
fermare la gestione privata di
due asili comunali, affidata
dalle passata amministrazione di Convergencia i Union.
Sono più di 90 quelli pubblici,
ma resta da coprire il 40% della
domanda»” .
E’ riuscita a frenare gli
sfratti?
«Ci stiamo lavorando. Ho
avuto riunioni con i direttori
delle principali banche e con la
Sareb, la bad bank. Ora stiamo
studiando accordi per destinare migliaia di case vuote, ad
affitti sociali che non superino
il 30% del reddito delle famiglie. Abbiamo già avviato i lavori per recuperarne una parte. Se la proprietà è di una banca o di una grande azienda,
chiediamo loro di affidarcela.
Il Comune è disposto a investire nella manutenzione, in
cambio di una cessione quinquennale o decennale degli alloggi. Se le banche non rispondono, allora le multiamo, in
base a un’ordinanza che già
esisteva da 2 anni, ma era finora rimasta lettera morta».
In questo momento è l’immigrazione l’emergenza che
riaccende in Europa gli spettri della xenofobia: che strumenti per incidere ha una
città che si dichiara capitale
della mediterraneità?
«Non c’è una soluzione semplice a un fenomeno planetario.NoivogliamocheBarcellona sia parte di una rete di cittàrifugio, contro politiche che
consideriamo razziste, perché
contrarie al diritto di asilo. La
nostra città deve essere all’al-
FERNANDEZ
tezza della crisi dei rifugiati si- forzato dalle politiche della
riani, come avvenne con la Bo- Germania in Europa. E’ evisnia durante la guerra dei Bal- dente che ci sono almeno due
cani. Non possiamo permet- Unioni europee: una che chieterci di essere una città del de più democrazia, dal basso, e
Mediterraneo mentre nel Ma- l’altra che tutela gli interessi
re Nostrum muoiono migliaia economici dei mercati e della
dipersone,tentandodisalvare banca europea. C’`è un conflitla vita. Ci fa vergogna come to d’interessi. Ma non credo
persone,ecispronaafaretutto che in Grecia sia stato scritto
quanto possiamo, anche nelle l’ultimo capitolo. Come Sud
limitate competenze munici- Europa, non possiamo perpali. Abbiamo avviato una metterci il lusso di arrenderci
campagna per
alle così dette
chiudere il Cepolitiche di
ti, il centro di CITTÀ-RIFUGIO
austerità guiinternamento «No a politiche
date
dalle
per migranti,
Germania,
che è una spe- razziste, non
perché quecie di buco ne- possiamo essere città sto attenta alro dei diritti del Mediterraneo
la democraumani. Dopo
zia. Dobbial’orrore del mentre muoiono
mo lavorare
nazismo, l’Eu- migliaia di persone»
molto di più
ropa giurò che
alle alleanze
non avrebbe
fra paesi».
mai più tollerato la violazione
Catalogna è alle porte di un
dei diritti umani. E ora ci tro- autunno caldissimo. Barceviamo davanti questa sfida: la lona en Comú appoggerà la
linea rossa è fra chi è complice lista unitaria indipendentidi quella violazione e chi non sta Ciu, Erc e la Cup, riunito in
lo è».
‘Juntos por el Sì’ alle elezioni
A gennaio lei andò ad Ate- regionali del 27 settembre,
ne ad appoggiare Alexis Tsi- che Artur Mas ha convocato
pras. Il terzo salvataggio del- in chiave di plebiscito?
la Grecia, le nuove elezioni e
«Parlare di fronti, come fa il
la scissione di Syriza rappre- Pp al governo, sarebbe un
sentano una sconfitta per le grande errore. La nostra è una
forze progressiste in Spagna candidatura civica. Personale in altri paesi europei?
mente credo che problema
«In Grecia c’è stata una gra- della Catalogna non si risolvevissima crisi di democrazia. rà in un’elezione a settembre.
Hannoviolatolasuasovranità, E’ un processo più lungo e il redisprezzato il popolo greco, ferendum non si può sostituiche aveva eletto democratica- re con elezioni regionali».
mente un governo nelle urne, © RIPRODUZIONE RISERVATA