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TEK 28
Il profilo alubel 28 coibentato
antirumore e anticondensa
Alugraf
pag. 5
Pronto a tutto
pag. 15
Nuovo, rapido e completo
www.alubel.it
Alubel News
Periodico trimestrale di informazioni commerciali edili
Anno 13 Numero 1 - Settembre 2007
Tariffa Regime Libero: Poste Italiane s.p.a. - Spedizioni in
Abbonamento Postale - 70% - DCB - Reggio Emilia
pag. 2
TEK 28
IL PROFILO ALUBEL 28 COIBENTATO
ANTIRUMORE E ANTICONDENSA
di Umberto Menicali
TEK28, ultima nata in casa Alubel, è
una lastra per la realizzazione di
coperture dotata di specifiche caratteristiche tecniche che ne permettono l’impiego su fabbricati nuovi o da
riqualificare appartenenti a molteplici categorie edilizie. Questa lastra
grecata ha un profilo derivato direttamente dal Sistema Alubel 28 e
come questo possiede una gamma
completa di accessori di montaggio
che non lasciano nulla al caso e
all’improvvisazione durante la messa
in opera sul cantiere. Come la versione 28 viene può essere fornita in
diversi materiali quali l’alluminio
grezzo o preverniciato, l’acciaio preverniciato, l’aluzinc, il rame, lo
zinco titanio e l’acciaio inox. Le sue
specifiche tecniche ampliano però il
campo di impiego soprattutto dove
è necessario ridurre il rumore della
pioggia e creare un sistema che eviti
la condensazione dell’umidità dell’aria all’intradosso e il conseguente
sgocciolio all’interno dei locali. Per
tutti i materiali metallici impiegati,
A profilo metallico alubel 28*
Alubel dispone delle tabelle sulle
B poliuretano espanso ad alta densità
caratteristiche tecniche in funzione
C pellicola poliuretanica o tessuto
degli spessori richiesti e il carico
uniforme ammissibile su quattro appoggi. Tek28 è una lastra
E' risaputo che la lamiera di metallo esposta ai raggi del sole su un tetto si surriscalda anche il
coibentata tramite
doppio del valore della temperatura stessa. Ad esempio in estate se la temperatura esterna è
una particolare lavodi 30°, la lamiera del tetto se poi e colorata può raggiungere anche 60° gradi ed oltre. Ciò
razione e nelle parte
significa che in preinterna è rivestita
senza di un paccon uno strato
chetto ventilato la
monolitico, perfettatemperatura dell'amente aderente al
ria della stessa
metallo, di poliuretaintercapedine risenno espanso ad alta
te della temperatudensità pari a 60 kg
ra alta della lamieal metro cubo e con
ra. Questo fenomelo spessore di
no certamente ridu10 mm.
ce i benefici del
Su un fianco della
tetto ventilato.
lastra e sulla giunzione di testa, l’onda e
l’area destinate alla
sovrapposizione dell’elemento contiguo
e della lastra sottostante sono libere dal
2
rivestimento di poliuretano in
modo che questo rimanga continuo
all’intradosso e senza problemi di
tenuta all’acqua della copertura. Si
tratta in ogni caso di un sistema
composito dove il poliuretano
adempie a diverse funzioni tra le
quali quella di rendere più rigida la
lastra e di evitare che un incauto
pedonamento della copertura crei
delle ammaccature sul piano alterando l’estetica originale pur senza
ridurre la funzionalità del sistema.
Come sistema composito, la lastra
può essere lavorata per tacchettatura, ma sempre con il vincolo dell’applicazione del rivestimento
poliuretanico.
Le altre funzioni importanti della
nuova lastra riguardano il miglioramento del comfort nei locali interni.
Grazie alla sua struttura elastica a
celle, il poliuretano è un materiale
fonoassorbente ed è in grado di
ridurre fortemente i rumori aerei e
soprattutto il rumore da impatto
diretto provocato dalla pioggia o
dalla grandine. La struttura composita con strati indissolubili connotati da caratteristiche fisiche differenti
e con diverso spessore, come il
metallo accoppiato al poliuretano,
limita il passaggio delle vibrazioni
provocate dai rumori e dagli impatti
e le trasforma in un infinitesimale
aumento di calore che viene dissipato dal sistema. Le qualità del
poliuretano derivano anche dalla
sua inerzia termica che impedisce
all’intradosso della lastra di diventare una superficie fredda in tutti i
mesi dell’anno e durante le ore notturne. Questa caratteristica facilita
l’eliminazione della condensa e
dello sgocciolamento interno anche
se nell’aria ambiente è presente
900
un’umidità relativa molto elevata.
La superficie calda dovuta alla presenza del poliuretano all’interno
della copertura impedisce all’umidità di condensarsi in gocce persino
nei casi più estremi e quando la
28
lamiera all’esterno del tetto ha una
temperatura molto al di sotto dello
112
10
1.000
zero.Ma non è tutto: l'applicazione
di un solo cm di poliuterano permette altri numerosi
vantaggi. Per esempio, nel realizzare
L'impiego di Tek 28 porta a ridurre lo sbalzo termico nell'intercapedine della ventilazione e di
una copertura sopra
conseguenza consente allo strato isolante di ottenere risultati nettamente superiori. Questo è
ad un’orditura metalun vantaggio significativo, per creare un Confort abitativo migliore. In sostanza Tek 28 perlica, spesso è necessamette di impedire significativamente la trasmissione del calore assorbito dalla lastra all'interrio evitare la creaziono dell'inne di coppie galvanitercapediche tra i metalli: Tek
ne di venti28 grazie all’applicalazione.
zione di 1 cm all’intradosso della lastra
evita l’insorgere di
qualsiasi coppia galvanica poiché il
poliuretano, semplicemente,evita il contatto tra lastra e
orditura sottostante. Inoltre uno
28
strato di poliuretano all’intradosso
k
e
ra T
della lastra apporta l’indiscusso
lamie
vantaggio di non creare ponti termici tra manto di copertura e struttura
di supporto mantenendo intatta la
resistenza termica del pacchetto di
copertura.
3
IDEE PER ABITARE
Coperture metalliche a forma di coppo
in alluminio, rame
o acciaio preverniciato per l’edilizia civile
Piano
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ALUGRAF
PRONTO A TUTTO
di Umberto Menicali
Il sistema Alugraf di
copertura a giunto drenante, può essere impiegato su fabbricati con
qualunque destinazione
d’uso e non solo nei
complessi industriali
come dimostrano queste
due applicazioni emblematiche realizzate per il
recupero funzionale di
edifici con una storia
completamente diversa.
Alugraf è il nuovo sistema di
coperture metalliche ad alta efficienza proposto da Alubel per
manti di tenuta a ridotta pendenza
e in grado di coprire grandi luci,
ben oltre la misura trasportabile,
senza dover ricorrere a giunzioni
di testa tra gli elementi. Il sistema
è disponibile completo di tutti gli
accessori di montaggio e viene
realizzato in molteplici materiali a
scelta del committente, rame, alluminio naturale o preverniciato in
un’ampia gamma di tonalità,
acciaio inox, acciaio zincato pre-
verniciato o zinco titanio. La sua
caratteristica principale è la presenza di un giunto di drenaggio
longitudinale posto da due elementi contigui, che permette di
evacuare le acque meteoriche
verso i punti di scarico anche in
presenza di fortissime precipitazioni atmosferiche. Anche in caso
di immersione completa e continuata nel tempo del tetto, la sezione del giunto drenante con labirinto a doppia camera è in grado
di ricevere una quantità d’acqua
molto inferiore rispetto a quella
Il sistema è caratterizzato da 3 elementi standard:
1 - Staffa (in poliammide o estruso)
2 - Lastra (acciaio preverniciato - alluminio grezzo - alluminio preverniciato - rame - zinco titanio - acciaio inox)
3 - Cappellotto (metallico)
3
2
2
1
evacuabile verso gli scarichi della
copertura. La larghezza modulare
ad alta precisione degli elementi
(400 - 500 -600 mm), la possibilità di costruire tutti i componenti
a misura mediante un apposito
treno di profilatura trasportabile e
posto ai piedi del fabbricato, la
staffa di bloccaggio antiusura che
mantiene in posizione le lastre
profilate e il cappellotto di chiusura del sistema che viene fissato a
scatto come avviene per le lastre
principali sono alcuni altri connotati di Alugraf che permettono di
eseguire in ogni situazione un
montaggio rapido e a perfetta
tenuta con giunzioni smontabili in
ogni momento. Concepito inizialmente per la copertura di tetti
quasi piani in nuovi fabbricati di
tipo industriale, Alugraf si è particolarmente affermato nella riqualificazione di edifici preesistenti e
appartenenti a qualunque categoria edilizia, nel residenziale, nelle
strutture pubbliche e nei luoghi di
culto, per centri commerciali e
direzionali. La sua versatilità ne ha
permesso l’impiego in una gamma
di applicazioni particolarmente
ampia e persino dove esistono
vincoli
da
parte
delle
Soprintendenze ai Beni Culturali
per la costruzione delle coperture.
5
In effetti la presenza del cappellotto a risalto che chiude e blocca le
giunzioni drenanti longitudinali,
rende Alugraf molto simile alle
antiche coperture in rame a tassello, effetto accentuato quando si
sceglie una colorazione della lastra
di base simile a quella di un tetto
patinato dal tempo, ma con un’anima fortemente resistente a tutte
le sollecitazioni ambientali. Nello
Chalet del Lido Po di Guastalla a
Reggio Emilia, l’applicazione
riguarda la copertura di un tetto a
falde su un edificio di valore storico tipologico da ristrutturare,
mentre l’intervento sull’edificio
industriale di Tecnogear a Corte
Tegge di Cavriago a Reggio Emilia
l’uso di Alugraf dimostra come sia
possibile impiegare il sistema con
l’esecuzione di una centinatura in
opera su una luce di 19 metri realizzata con lastre in continuo.
LO CHALET DEL LIDO PO
Sul Lido del Fiume Po vicino a
G u a s t a l l a i n p ro v i n c i a d i
Reggio Emilia, nei pressi dell’antico ponte di barche ormai
s c o m p a r s o , s i t ro v a u n a
costruzione eretta nei primi
del Novecento in una tipologia
o r m a i q u a s i i n t ro v a b i l e i n
Italia e in Europa: lo Chalet.
Testimone di tutte le vicissitudini legate al grande fiume,
dalle piene disastrose alle secche che riducevano il Po a un
rigagnolo, dagli eventi bellici
fino alla trasformazione
dell’Italia in una nazione
moderna, questa costruzione è
stata il centro delle estati dei
giovani guastallesi per quasi
un secolo e ritrova oggi una
veste completamente migliorata grazie ai lavori di riqualificazione strutturale e di rifacimento della copertura, elemento che caratterizza fortemente il fabbricato. Gli elementi portanti dello Chalet,
costruito in uno stile che
ricorda molti edifici francesi,
sono interamente realizzati in
legno a montanti e traversi
con controventature diagonali
contrapposte su ogni campata
della struttura che è connotata
da una pianta quasi rettangolare con una zona a veranda e
con ampie e luminose finestre
vetrate su un unico piano di
notevole altezza interna a prolungamento del piano terreno
re a l i z z a t o c o n m u r a t u re d i
tamponamento tra i pilastri in
legno. La struttura della facciata, in corrispondenza dell’ingresso principale, ha un
aggetto centrale sempre a pilastri di legno che si prolunga
oltre la copertura in una tor-
6
retta a quattro falde sormontata da una piramide decorativa.
L’ i n t e r v e n t o c o m p l e s s i v o è
stato progettato e coordinato
dall’Ing. Corrado Castagnoli di
Guastalla con l’esecuzione di
consolidamenti e sostituzione
soprattutto delle parti in legno
del piano terreno alterate dall’umidità e con la riqualificazione della copertura che era
realizzata con lastre ondulate
di cemento amianto. In accordo con la Soprintendenza ai
Beni Culturali, viene scelta
una copertura in Alugraf che
p e r m e t t e d i re a l i z z a re u n
manto con una forte tenuta
anche alle intemperie estreme
ed è in grado di non creare
contrasti sia da un punto di
v i s t a a rc h i t e t t o n i c o c o n l e
forme di questo edificio molto
particolare che con il paesaggio circostante ricco di emergenze naturalistiche tipiche
delle golene fluviali dove prevale la presenza dei pioppi. Il
colore verde rame scelto per le
lastre Alugraf di alluminio da
7/10, si adatta molto bene a
questa situazione ambientale e
accentua la somiglianza della
copertura con i sistemi tradizionali in lastre aggraffate in
opera a tassello o all’italiana
che in questo caso è rappresentato dal cappellotto di
chiusura dei giunti drenanti.
Anche la decisione di utilizzare lastre Alugraf con passo di
600 mm tra i giunti longitudinali favorisce l’integrazione
della copertura con lo stile
dell’edificio che viene valorizzato e nello stesso tempo perfettamente protetto da eventuali infiltrazioni d’acqua. Pur
essendo nato per soddisfare le
esigenze dei tetti piani,
Alugraf ben si adatta anche a
falde in pendenza, ma in questo caso viene sfruttato sia il
valore formale di Alugraf che
l a s u a c a p a c i t à d i s m a l t i re
rapidamente forti quantità
d’acqua piovana grazie all’ampiezza del canale presente tra
le giunzioni e all’efficienza del
g i u n t o d re n a n t e c h e v i e n e
mantenuta in ogni situazione e
soprattutto durante i temporali anche particolarmente violenti che connotano la bassa
padana.
L’intervento di circa 600 metri
quadrati di copertura è stato
eseguito dall’impresa di posa
Edildiemme dei Fratelli
Zerbini di Guastalla che ha
provveduto come prima fase
ad asportare tutto il vecchio
manto in cemento amianto,
con forti problemi di tenuta a
causa dell’alterazione, tramite
tutte le precauzioni indicate
dalla legge e dalle norme in
vigore per impedire spargimenti incontrollati di amianto
nell’ambiente circostante allo
Chalet. Dopo questo primo
momento è stato possibile
recuperare la struttura metallica della cuspide posta sulla
torretta e verificare lo stato di
conservazione del vecchio
tavolato di posa che si è deciso
d i s o s t i t u i re c o n s i d e r a t o i l
forte degrado provocato dalle
infiltrazioni d’acqua. Per il
nuovo tavolato sono state utilizzate tavole di abete da 4 cm
di spessore fissate alle capriate
in legno che come in origine
rimangono a vista nel locale
sottostante. L’estradosso del
tavolato viene rivestito da una
barriera al vapore e sul piano
così realizzato sono bloccati i
listelli di appoggio e di fissagg i o d e l l e s t a ff e d e l s i s t e m a
A l u g r a f . Tr a i l i s t e l l i s o n o
sistemati i pannelli in polistirene espanso estruso utilizzati
per la riqualificazione termica
della copertura dell’edificio.
Le lastre Alugraf, con la loro
forma simmetrica a canale e i
bordi a doppia sagomatura,
sono realizzate in stabilimento
e non a piè d’opera come di
consueto, considerate le
dimensioni perfettamente trasportabili. La loro posa avviene sempre in direzione perpendicolare alla linea di gronda dopo aver fissato con le
apposite viti un primo filare
longitudinale di staffe antiusura in poliammide sulle quali è
stato bloccato a scatto nelle
apposite sedi uno dei lati della
prima lastra che costituisce l’elemento guida di tutto il lavoro. La simmetria delle lastre
prima
dopo
consente di iniziare l’operazione da uno dei due lati a scelta
o anche da un punto intermedio, senza tener conto dei
venti dominanti, ma sempre
calcolando di ripartire in
maniera uniforme da una parte
e dall’altra del tetto eventuali
l a s t re d i m i s u r a i n f e r i o re .
Dopo aver fissato a scatto tutti
gli elementi principali contigui
si può procedere con la chiu-
SCHEDA DELL’OPERA
Committente:
Circolo Canottieri Eridano di Guastalla (RE)
Studio preliminare:
Ing. Corrado Castagnoli di Guastalla
Ditta Installatrice
Edildiemme dei Fratelli Zerbini di Guastalla
Ditta fornitrice materiale: Alubel SpA di Bagnolo in Piano (RE)
Materiale utilizzato:
lastre piane Alugraf in alluminio preverniciato verde
rame spessore 7/10 mm.
Superficie coperta:
600 mq circa
8
sura dei giunti mediante il
cappellotto da bloccare sempre
a scatto sui bordi rialzati delle
lastre e con la finitura di tutto
il sistema che in questo caso
viene eseguito con la tecnica
del tetto ventilato lasciando
uno spazio sottostante alle
lastre per il passaggio dell’aria
dalla linea di gronda al colmo,
che contribuisce al raffrescamento estivo della copertura. I
due livelli di copertura della
t o r re t t a s o n o r i s o l t i c o n l a
medesima tecnica, mentre per
il completamento vengono utilizzati colmi e converse sempre in alluminio preverniciato
nel colore verde rame. Con il
medesimo materiale è stata
rivestita anche la struttura
piramidale della cuspide sulla
torretta.
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L’INTERVENTO TECNOGEAR
L’edificio industriale dove ha
s e d e l a Te c n o g e a r a C o r t e
Tegge di Cavriago in Provincia
di Reggio Emilia, non è un
fabbricato storico anche se ha
una lunga storia per quanto
riguarda la tenuta della copertura alle intemperie. Trovare la
struttura di supporto di forma
piana del tetto è stato come
eseguire uno scavo archeologico su ben sette strati sovrapposti di guaine bituminose utilizzate nel passato per tentare
10
d i r i s o l v e re i p ro b l e m i d i
impermeabilità della copertura. Questo a dimostrazione di
come certi materiali e determinati sistemi, per quanto di
buona qualità, sono troppo
influenzati nella loro efficienza
da una posa in opera frettolosa
e da errori compiuti anche
inavvertitamente, ma non riconoscibili al momento della
consegna. Al contrario,
Alugraf è un sistema completo
di copertura progettato per
ridurre al minimo gli errori
nella messa in opera, per facilitare il montaggio anche da
parte di personale non particolarmente esperto e per intervenire in maniera rapida quando la posa non è stata eseguita
a regola d’arte. I componenti
A l u g r a f s o n o t a n t o p re c i s i
nelle dimensioni e nella forma
degli incastri a scatto che si
possono montare solo in un
d e t e r m i n a t o m o d o , s e m p re
ben indicato dal produttore
Alubel, oppure non si possono
installare e anche quando vengono compiuti degli errori, per
esempio lasciando aperte delle
giunzioni o non sovrapponendo a fondo il cappellotto di
chiusura, questi sono molto
visibili anche a un occhio non
esperto e facilmente rimediabili senza dover intervenire
pesantemente sulla copertura.
Le lastre Alugraf con passo di
400 mm in alluminio da 7/10
e n e l c o l o re b i a n c o g r i g i o ,
sono state profilate in cantiere
insieme ai cappellotti partendo
dai coils di materiale preverni-
ciato in modo da ottenere elementi continui che non richiedono giunzioni di testa su una
luce di 19 m. La profilatura è
stata eseguita a piè d’opera
con un’apposita attrezzatura
montata su un automezzo
pesante fornita da Alubel e gli
elementi sono stati sollevati
fino in copertura a pacchi
legati senza particolari diffi-
CATALOGO GENERALE ALUBEL
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Tutti i profili Alubel
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Un catalogo tecnico di facile
consultazione che contiene
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900
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112
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FISSAGGIO SU LEGNO
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coltà o attrezzature speciali
considerato il peso e l’ingombro complessivo non rilevanti.
Alugraf ha una forma simmetrica e quindi non ha importanza come vengono sollevati i
diversi componenti fino alla
quota di impiego, condizione
che facilita il lavoro anche in
cantieri con spazi limitati e
impedisce di commettere erro-
r i c o n re l a t i v e p e rd i t e d i
tempo per girare nel verso giusto gli elementi. La copertura
di circa 1000 metri quadrati è
stata eseguita dall’impresa di
posa C.Erre di Rocco Casolaro
di Campegine ed è stata condotta realizzando una leggera
centinatura in opera degli elementi, condizione facilitata
dalla flessibilità del sistema
Alugraf che in una certa misura può essere piegato in opera
senza deformazioni e senza
causare difetti nella tenuta
delle giunzioni. L’intervento
inizia con la progettazione del
sistema di sottostruttura destinato a sostenere il manto di
tenuta e a creare la centinatura
con curva ad ampio raggio per
dirigere le acque meteoriche
verso i punti di scarico situati
lungo i lati maggiori della
copertura. Come appoggi vengono impiegati piedini in
acciaio con stelo filettato per
la regolazione in altezza e con
base quadrata per il fissaggio
alla struttura portante del
tetto. La parte superiore dei
p i e d i n i è u n r i q u a d ro s u l
quale vengono bloccati i profili a omega H80 per il sostegno
diretto delle staffe di bloccaggio delle lastre Alugraf. Al di
sopra degli omega viene sistemato una striscia di materiale
isolante per evitare il contatto
tra metalli diversi da un punto
di vista elettrochimico così da
non creare punti di corrosione. Il montaggio dei piedini
sulla struttura del tetto avviene tagliando tutti gli strati di
guaina presenti e asportando
una piccola parte del pannello
i n f i b r a d i v e t ro i m p i e g a t o
nella coibentazione, fino a raggiungere il piano di posa contro il quale la base dei piedini
viene bloccata mediante quat-
12
tro ancoranti con filetto esterno idonei anche per interventi
in zona tesa e su calcestruzzo
fessurato, che non creano tensioni nel materiale di supporto. Nel punto di connessione
di ciascun piedino la continuità della guaina viene ripristinata fino alla quota preesistente mediante larghi riquadri
di membrana bituminosa collegati a caldo fino a chiudere
ogni discontinuità. Il lavoro
prosegue con il ripristino di
tutte le guaine nei punti di
scarico e al di sotto dei futuri
canali perimetrali di smaltimento della pioggia, con ripristino delle pendenze per facilitare il deflusso. Tutti i piedini
sono regolati in altezza tramite
lo stelo filettato per creare un
sistema di supporto con assetto ad ampia curvatura con
direttrice ortogonale alle linee
di scarico dell’acqua, dove troveranno posto i canali di gronda. I piattelli superiori dei piedini sono studiati per il fissaggio delle ali dei profilati ad
omega che vengono connessi
definitivamente con viti
autoforanti in direzione parallela ai lati lunghi dell’edificio.
I pacchi di lastre Alugraf sono
sistemati sui profilati e gli elementi vengono distribuiti sulla
copertura in modo da spostarli
comodamente al momento
della posa definitiva. Il peso
ridotto di ciascuna lastra,
anche se la lunghezza raggiunge 19 m, permette la movimentazione da parte di solo
due persone. La forma simmetrica a canale di Alugraf consente di iniziare la posa da
qualunque lato della copertura
o d a l c e n t ro , s o l o t e n e n d o
conto della distribuzione laterale di eventuali elementi di
misura inferiore per rendere
più uniforme il tetto nella
scansione dei cappellotti. Il
fissaggio mediante viti autoforanti delle staffe antiusura in
poliammide, che bloccano le
filari di staffe e di connessione
a scatto delle altre lastre fino a
completare la copertura dalla
parte opposta. In questo modo
si ottiene un piano curvo a
due spioventi contrapposti,
dotato di ampi canali di smaltimento e a sormonto sopra le
linee di scarico dell’acqua. In
questa fase la copertura è già
perfettamente pedonabile
senza che avvengano deformazioni anche al di fuori degli
omega di supporto. Il completamento viene eseguito con la
posa dei cappellotti, anch’essi
continui come le lastre, che
lastre contigue nelle giunzioni
a scatto, avviene a partire da
una linea guida la cui precisione condiziona tutta l’opera
finita. Lungo la prima fila in
gronda, il fissaggio delle staffe
coinvolge anche l’ala del canale che rimane bloccato contro
il profilo a omega in modo che
i terminali delle lastre Alugraf
risultino a sormonto a senso
d’acqua una volta montate.
La prima lastra Alugraf viene
fissata a scatto contro il filare
di staffe rimanendo curva per
p e s o p ro p r i o s e n z a d o v e r
intervenire per eseguire deformazioni. Da questa lastra
guida si parte con la fase di
collegamento di tutti gli altri
rimangono bloccati a scatto
dalla particolare forma della
base della staffa e serrano la
g i u n z i o n e c re a n d o c o s ì u n
sistema di drenaggio a doppio
canale in grado di smaltire
acqua anche in caso di forti
precipitazioni oppure di eventi
particolari che provocano l’immersione della copertura da
parte dell’acqua meteorica. Il
cappellotto segue senza problemi di deformazioni non
controllate la curvatura del
tetto e per facilitare la posa
viene utilizzato anche un carrellino a monopattino dotato
di ruote in materiale plastico
che non rovinano la verniciatura e spingono questo elemento di chiusura delle giunzioni nella sua sede in maniera
u n i f o r m e , s e n z a e s e rc i t a re
sforzi che potrebbero alterare
la sagoma del componente. I
canali di gronda sono stati
realizzati in acciaio inox AISI
304 2B, mentre per tutte le
lattonerie di completamento
sistemate a senso d’acqua e
con opportune sigillature
viene impiegata una lastra di
alluminio
da
10/10.
L’efficienza di tutto il sistema
è stata verificata in corso d’opera durante e dopo alcune
ore di pioggia battente che ha
permesso di verificare subito
l’assenza di infiltrazioni e il
completo funzionamento dei
giunti drenanti. Oltre che
pedonabile in ogni momento,
il sistema di copertura è
immune da deformazioni causate dalle variazioni di temperatura sul tetto in quanto la
giunzione delle lastre sulle
staffe rimane perfettamente
scorrevole pur assicurando
una forte resistenza alle sollecitazioni a strappo provocate
da sottopressioni.
Autorizzazione n. 888 del 19-06-1995
Direttore Responsabile:
Umberto Menicali
Stampa: Tipografia Grafitalia (RE)
Redazione e amministrazione:
Alubel spa Via Torricelli, 8
42011 Bagnolo in Piano (RE)
Staffa in estruso
Estruso per cappellotto
SCHEDA DELL’OPERA
Committente:
Tecnogear a Corte Tegge di Cavriago (RE)
Ditta Installatrice
C.Erre di Rocco Casolaro di Campegine
Ditta fornitrice materiale: Alubel SpA di Bagnolo in Piano (RE)
Materiale utilizzato:
lastre piane Alugraf in alluminio preverniciato
bianco/grigio spessore 7/10
Superficie coperta:
1.000 mq circa
14
LEGGE SULLA PRIVACY N.675/96
I vs. dati saranno utilizzati e
comunicati a terzi anche tramite
elaboratore, per finalità connesse con lo
svolgimento dei rapporti commerciali.
Potrete in ogni momento chiedere ad
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Bagnolo in Piano RE quanto previsto
dall’art. 13 della legge 675/96 ed in
particolare la cancellazione dei Vs.
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utilizzazione.
Il mancato conferimento dei Vs. dati
non ci permetterà di inviarVi il
presente periodico e di svolgere i
normali adempimenti amministrativi.
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c a t a l o g h i p re s e n t i
15
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