36,8 MILLIMETRI - Meccanica delle Idee

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36,8 MILLIMETRI - Meccanica delle Idee
IO, PAPA?
9 mesi
coi baffi
- 36,8 MILLIMETRI -
È poco più di 3 centimetri e mezzo; per la verità,
come dicono i medici, 36,8 millimetri.
Non so se dicano così per farlo sembrare più grande o
perché semplicemente l’ecografo misura in millimetri.
Fatto sta che ad oggi siamo a 10 settimane e mia moglie, Paola, è andata dalla ginecologa per farsi fare
un controllo.
Non è routine che ci vada così spesso, ma a causa del
lavoro che fa, è un’ostetrica, conosce bene la dottoressa e tutta la realtà che ruota attorno all’arrivo
di un bambino.
Bambino…
Non sappiamo se sia maschio o femmina.
È ancora presto anche se Docamica, la ginecologa che
segue Paola, dice che le sembra un maschio. “Forse è
presto, ma tieni a mente che a me sembra un maschio.
Azzardo a dirtelo ora”.
Fa anche la foto alla nostra creatura, come la chiamo
io fino a quando sapremo se è un lui o una lei.
Nell’immagine si vedono bene la testa, il principio
delle braccia e il principio delle gambe. In mezzo, a
dire la verità, si nota una certa protuberanza. Non
so se effettivamente sia il principio di un pene o
altro. È presto.
Nell’insieme la nostra creatura “sembra una tartaruga”, mi scrive Paola su Facebook subito dopo averla
fatta vedere ai suoi; questo è stato il commento di
suo fratello.
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Mauro Toninelli
Io le rispondo che se c’è qualcuno di transgenico e
che ha una tartaruga semmai è proprio lui. Quella che
ha sul torace; su queste pagine lo chiameremo Tartugo.
Al di là di tartarughe varie, la scorsa settimana abbiamo visto e sentito il battito.
Era ancora più piccola di 3 centimetri la nostra creatura, ma il cuore batteva e pompava.
La vita era presente.
Miracolo.
Mi sono emozionato e con me Paola.
A dire la verità, la prima volta ho fatto fatica a vedere il battito. “Lo vedi?”, dice Docamica. Ho risposto: “Certo”. In quel momento aveva girato meglio la
sonda e avevo visto quella macchia bianca che compariva e scompariva sul monitor. “Perché non tutti lo
vedono…”, aggiunge.
Insomma non tutti lo vedono al primo colpo ma si riesce a scorgere con un po’ di impegno.
E il pensiero corre a chi dice che si possa abortire
senza colpo ferire.
Ci puoi credere o no.
Ma davanti a quell’immagine e al cuore che batte non
si può pensare che quella non sia vita.
Comunque la nostra creatura c’è. È viva e il suo cuore
batte insieme a quello della sua mamma.
Ma la cosa bella e straordinaria è che la creatura ha
anche un papà e persino lui a suo modo vive la gravidanza.
Saranno nove mesi speciali, parola di futuro papà.
Non so se capita a tutte ma quando ho visto il battito ero
incredula e vi assicuro che lo sono ancora oggi ogniqualvolta
ripenso a quella prima eco oppure ne sto facendo un’altra. È
mio, è nostro, c’è un essere umano dentro di me. Parlando con
qualche amico maschio è balzato nella discussione il fatto che
noi donne siamo privilegiate nei confronti della gravidanza; solo
noi abbiamo questa possibilità, loro no. Quando ne parlava
sembrava sinceramente dispiaciuto di non poter provare ma,
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come noi siamo madri ed abbiamo qualcosa di speciale da affrontare, loro sono padri e come tali hanno altrettante opportunità di entrare a far parte della gestazione. Anche noi donne
non sappiamo cosa vuol dire diventare padre, interagire con
un altro corpo “contenente” il piccolo tesoro per cominciare a
creare il legame fin da subito.
Anche un padre è speciale, però noi donne non dobbiamo dimenticarci di farglielo capire, di farlo entrare nel nostro mondo
cosiddetto da qualcuno “privilegiato”, dobbiamo condividere tutte
le esperienze!
- GIORNALISTA E “MASSAIA” -
Oggi è la giornata del terremoto.
Si comincia presto.
Alle 9 arriva la prima scossa.
È alta.
Si sente bene anche da noi in Città, anche se l’epicentro è in Emilia Romagna.
Nel corso della giornata ce ne saranno molte e purtroppo tante vite finiranno stroncate dal crollo delle
macerie.
Anche io, dopo la paralisi causata dal terremoto,
chiamo le vite che mi stanno a cuore: Paola e la creatura.
Tutto bene; a dire la verità non se ne sono accorte
quasi. Non sarà così con le altre che invece sentiranno.
Per la cronaca: sento anche mia mamma.
Insomma, da noi, al di là dello spavento, tutto bene.
Bene fino a quando la creatura non decide di iniziare
un suo personale terremoto.
Alle 17 arriva l’sms: la nausea è fortissima.
Paola di nuovo soffre.
La creatura si fa sentire.
Non con calci e pugni, è ancora presto, ma da quando
abbiamo scoperto di essere incinta, il papà in senso
lato per carità, il senso di nausea è costante in
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Mauro Toninelli
Paola; sopportabile dice ma ogni tanto ha dei picchi,
uniti a dolori, che non le danno tregua.
La teoria dice che è la placenta; la pratica dice che
fa anche piangere.
Dolore e ormoni. Benedetti, in certi casi, ma in
altri…
È così.
A giorni, incalcolabili, Paola sta male.
E allora, quando succede, c’è il futuro papà.
Non un martire per la verità, solo un casalingo della
mutua, come si dice, che fa lo stretto necessario per
evitare che lo faccia lei: preparare la cena, passare
la scopa, lo straccio, fare il letto, apparecchiare,
sparecchiare, riempire la lavastoviglie.
Sono un giornalista e un pochino massaia.
Alle volte non mi dispiace: quando si prova a fare
qualcosa in cucina non è sempre male, il brutto è pulire dopo. Non è mai lindo come lo era prima, ma pazienza.
Ci sarà un motivo se solo l’animo femminile può sopportare i dolori di un parto? Perché è più forte, di
una forza che non è prestanza fisica, per quello
l’uomo con la tartaruga va sicuramente meglio (anche
se è rovesciata e si vede il guscio in fuori).
Tornando alla creatura e alla mamma: quando è così sta
male.
Nei giorni scorsi, quando ha imparato a usare facebook
(la nascita del profilo ha coinciso con la nona settimana di gravidanza circa) ha scritto “Sono un'ostetrica, dovrei sapere tutto sulla gravidanza ma, quando
la vivi, non è semplice come parlarne ad un'altra
donna. Ti stravolge come uno tsunami, ti cambia”.
L’unica cosa che posso dire a Paola è che vivremo questi mesi insieme: tu con il tuo dolore e la nostra
creatura; io con scopa, piatti e pentole, se serve, e
tanto affetto.
Nonostante le previsioni di Docamica mi chiedo se la
nostra creatura sia femmina o maschio. Dal fatto che
rompa, direi femmina; ma per il fatto che rompa non
costantemente forse è un maschio. L’unica cosa che so
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è che è ora
mano sulla
mamma”. Non
E spengo la
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di dormire: bacio a Paola e “Buonanotte”,
pancia e “Buonanotte, lascia tranquilla
so se sente, ma lo faccio lo stesso.
luce.
- WINEEDUCATIONAL, SOLO PER ME -
Ci sono giorni, come questo, in cui che io ci sia o
meno, in casa forse non se ne accorgono.
Mi capitava prima e mi capita a volte anche adesso.
Non ne vado sempre fiero. Parto la mattina per andare
a lavorare e torno la sera, tardi. A volte per altro.
Ma è certo che le cose, già cambiate un poco rispetto
a prima del matrimonio, cambieranno ancora.
Ogni tanto Paola me lo ricorda, scherzando.
E ci mancherebbe. Ho dedicato così tanto tempo nella
mia vita ai figli degli altri quando facevo l’educatore. Per la cronaca l’impegno di questa sera era un
“wine educational”. Ci sono andato con Rigo. Era una
serata sui vini della zona. Il piacere della degustazione si è trasformato in un misto di lavoro: non sono
mancati gli assaggi, così come gli articoli. Cmq dovrò
cambiare abitudini.
Arrivato a casa, mamma e creatura dormono. “Notte” ho
sussurrato. L’indomani sarebbe stata una giornata faticosa: Cineland!
- PAPÀ A TEMA -
Cineland è un parco giochi, come ce ne sono molti in
Italia, con ambientazioni e temi cinematografici. Ci
siamo andati per lavoro, e qui ovviamente molti amici
hanno commentato su facebook riguardo alla difficoltà
del mio impiego (rispondo sempre che loro vedono il
bello e basta, ammettendo di non faticare come chi si
trova in fonderia).
Dovere di cronaca: la Scuola DelFare della Città ha
realizzato un evento per tutti gli studenti e i professori delle proprie sedi. Un totale di circa 400
persone, adolescenti. Una bolgia.
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