Con noi in azienda 5.1
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Con noi in azienda 5.1 fo cu s modulo 1 Le aziende industriali: aspetti generali, CO.GE. e Bilancio d’esercizio Indicazioni per l’impostazione del bilancio con dati a scelta I temi ministeriali hanno confermato la centralità del bilancio nello studio dell’Economia aziendale. Negli ultimi anni, infatti, il Bilancio d’esercizio con dati a scelta è stato spesso presente, direttamente o indirettamente, nelle tracce ministeriali. Nell’affrontare la redazione del bilancio con dati a scelta, il candidato deve: attenersi strettamente a quanto richiesto e rispettare i vincoli in essa inseriti, quali ad esempio il capitale sociale, i ricavi di vendita, il ROI, ecc.; redigere lo Stato patrimoniale e il Conto economico in funzione della forma giuridica dell’azienda e dell’attività da essa svolta; rispettare i punti di concordanza e le correlazioni fra gli elementi del patrimonio e del reddito; il risultato dell’esercizio, ad esempio, deve essere accolto con lo stesso valore nel Passivo dello Stato patrimoniale alla voce A PATRIMONIO NETTO, IX Utile dell’esercizio e nel Conto economico alla voce 23) Utile dell’esercizio; esso, infatti, rappresenta una posta comune ai due prospetti contabili, nei quali coincide anche per l’importo. Esistono, inoltre, molte poste che sono collegate e che non presentano lo stesso importo; ad esempio gli accantonamenti per rischi e oneri non possono essere mai maggiori dei relativi fondi; scegliere il modo di costruire il bilancio in considerazione del tempo a disposizione. Non è necessario, infatti, presentare un bilancio con moltissime voci; sono sufficienti quelle essenziali, a condizione che i valori siano scelti in modo opportuno ed equilibrato. • • • • Bisogna tener presente, inoltre, che non esistono regole fisse e rigide per la redazione di un bilancio con dati a scelta. Non ci si deve preoccupare, quindi, di creare notevoli e numerose complicazioni di calcolo, ma soltanto di dare l’impressione di saper impostare le esercitazioni richieste, rispettando nella sostanza gli equilibri e i collegamenti che devono realizzarsi all’interno dei prospetti contabili del bilancio. Nelle esercitazioni che seguono illustriamo una delle tante modalità attraverso le quali può essere costruito un bilancio con dati a scelta; esistono, infatti, molti altri modi di procedere altrettanto validi e corretti. Dalla teoria alla realtà operativa Il Bilancio d’esercizio di un’impresa industriale con dati a scelta Presentiamo lo Stato patrimoniale e il Conto economico del Bilancio d’esercizio di una società per azioni con Capitale sociale di € 5.000.000, suddiviso in azioni del valore nominale di € 1, che svolge attività industriale. 1 Elaborazione dello Stato patrimoniale Ipotizziamo che la società abbia una struttura finanziaria equilibrata caratterizzata da finanziamenti costituiti per il 50% da capitale di proprietà e per il 50% da capitale di terzi. Il capitale di proprietà finanzia sia le immobilizzazioni che gli elementi dell’Attivo circolante; i debiti consolidati sono destinati a finanziare la parte delle immobilizzazioni non coperta dal capitale proprio. Le percentuali per l’elaborazione dello Stato patrimoniale sintetico sono scelte tenendo conto che, solitamente, nell’impresa industriale le immobilizzazioni hanno un peso preponderante rispetto all’attivo circolante, per la necessità di disporre di strumenti produttivi idonei ad attuare la trasformazione fisico-tecnica: 䉴 © Mondadori Education 1/13 STATO PATRIMONIALE SINTETICO A VALORI PERCENTUALI Immobilizzazioni Attivo circolante 55% 45% 100% Patrimonio netto Passività consolidate Passività a breve 50% 30% 20% 100% Sviluppiamo analiticamente le poste dello Stato patrimoniale, iniziando dalla composizione del Patrimonio netto e fissando il valore relativo all’utile d’esercizio. Trattandosi di un’impresa sana ed equilibrata, ipotizziamo che il reddito al lordo di imposte sia pari al 30% circa del capitale sociale. L’utile lordo viene determinato nel modo seguente: € 5.000.000 30% = € 1.500.000 reddito al lordo delle imposte Supponendo per semplicità operativa la coincidenza tra reddito civilistico e fiscale, e ipotizzando un carico fiscale del 40% (per Ires e Irap), abbiamo: 100 : 40 = 1.500.000 : x x= 1.500.000 × 40 = € 600.000 100 carico fiscale Il reddito netto si ottiene nel modo seguente: € (1.500.000 – 600.000) = € 900.000 reddito lordo carico fiscale reddito netto Le imposte affluiscono nel Conto economico alla voce 22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate; i debiti tributari che ne derivano, e che ipotizziamo pari a € 30.000, cioè al 5% delle imposte totali (€ 600.000 × 5% = € 30.000), affluiscono nel Passivo dello Stato patrimoniale alla voce D - DEBITI, 12) debiti tributari. Procediamo all’elaborazione dello Stato patrimoniale in base alla struttura prevista dall’art. 2424 c.c., tenendo conto dei valori che abbiamo a disposizione e scegliendo opportunamente gli altri. • Patrimonio netto Ipotizziamo la composizione del patrimonio netto adottando immediatamente la struttura prevista dall’art. 2424 c.c. I. Capitale II. Riserva da sopraprezzo delle azioni III. Riserve di rivalutazione IV. Riserva legale VI. Riserve statutarie VII. Altre riserve VIII. Utili portati a nuovo IX. Utile dell’esercizio Totale € 5.000.000 € 1.000.000 € 750.000 € 650.000 € 722.000 € 958.000 € 20.000 € 900.000 € 10.000.000 Essendo il patrimonio netto pari al 50% del totale del Passivo, raddoppiandone l’ammontare (€ 10.000.000 × 2) otteniamo il totale del Passivo di € 20.000.000, che corrisponde, ovviamente, al totale dell’Attivo. Lo Stato patrimoniale sintetico, quindi, considerando la composizione dell’Attivo precedentemente indicata, presenta le seguenti voci: STATO PATRIMONIALE SINTETICO Immobilizzazioni Attivo circolante Totale Attivo • 11.000.000 Patrimonio netto 9.000.000 Passività consolidate Passività a breve 20.000.000 Totale Passivo 10.000.000 6.000.000 4.000.000 20.000.000 Attivo Passiamo dallo Stato patrimoniale sintetico a quello analitico e poi allo Stato patrimoniale del bilancio, iniziando dalla determinazione delle singole categorie di immobilizzazioni alle quali complessivamente abbiamo attribuito il valore netto di € 11.000.000, ipotizzando che l’incidenza delle immobilizzazioni materiali sia notevolmente maggiore rispetto a quella delle immobilizzazioni immateriali e finanziarie. Immobilizzazioni immateriali nette Immobilizzazioni materiali nette Immobilizzazioni finanziarie Totale © Mondadori Education € 500.000 € 9.500.000 € 1.000.000 € 11.000.000 䉴 2/13 Nelle tabelle che seguono (desunte dalla Nota integrativa) sono evidenziati: il costo storico delle immobilizzazioni; il Fondo ammortamento alla data 01/01/n; la quota di ammortamento dell’esercizio (da iscrivere nel Conto economico); l’ammontare complessivo del Fondo ammortamento al 31/12/n; il valore netto di bilancio (da iscrivere nello Stato patrimoniale) al fine di avere a disposizione anche i valori relativi alle quote di ammortamento da iscrivere nel Conto economico. • • • • • IMMOBILIZZAZIONI Fondo amm.to all’01/01/n Costo storico IMMATERIALI Costi di ricerca Brevetti 950.000 200.000 1.150.000 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 5.000.000 9.250.000 2.800.000 1.072.000 18.122.000 Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali Automezzi aliquota quota amm.to 20% 20% 190.000 40.000 230.000 380.000 40.000 Fondo amm.to all’01/01/n Costo storico Ammortamento al 31/12/n Ammortamento al 31/12/n aliquota quota amm.to 200.000 1.480.000 504.000 268.000 2.452.000 4% 16% 18% 25% 1.800.000 2.590.000 1.512.000 268.000 Fondo amm.to al 31/12/n 570.000 80.000 650.000 Fondo amm.to al 31/12/n 2.000.000 4.070.000 2.016.000 536.000 8.622.000 Valore netto di bilancio al 31/12/n 380.000 120.000 500.000 Valore netto di bilancio al 31/12/n 3.000.000 5.180.000 784.000 536.000 9.500.000 A titolo di esempio, presentiamo il calcolo relativo alla determinazione del costo storico dei brevetti inserito nella tabella riportata a pagina precedente; il valore da attribuire agli altri beni si ottiene adottando lo stesso procedimento: costo storico 100 x = € 200.000 : valore di bilancio (100 – 40) 60 costo storico = x valore di bilancio : 120.000 costo storico dei brevetti € 200.000 × 20% = € 40.000 quota d’ammortamento dell’esercizio Nelle imprese industriali, come si può notare dai dati attribuiti alle singole immobilizzazioni tecniche, gli impianti e i fabbricati normalmente presentano i valori di gran lunga più elevati. L’attivo circolante risulta sinteticamente composto da: Rimanenze Crediti Attività finanziarie Liquidità Totale € 2.880.000 € 5.400.000 € 490.000 € 50.000 € 8.820.000 Al totale vanno poi aggiunti i Ratei e i Risconti attivi che ipotizziamo pari a € 180.000. Nell’ambito dell’attivo circolante il peso più rilevante deve essere attribuito alle rimanenze e ai crediti. Le liquidità, invece, hanno un valore molto più limitato; non rappresenta una scelta economica opportuna, infatti, costituire grandi giacenze di mezzi liquidi, sottraendoli all’impiego nell’attività aziendale. Scegliamo ora i valori da attribuire alle singole voci che compongono detti elementi. Rimanenze Materie prime Prodotti in corso di lavorazione Prodotti finiti Totale € 1.400.000 € 180.000 € 1.300.000 € 2.880.000 Tra le rimanenze di un’impresa industriale la maggiore incidenza, ovviamente, è esercitata da materie prime e prodotti finiti; la prevalenza delle une o degli altri è connessa alle modalità di svolgimento del processo produttivo. Crediti Crediti v/clienti Crediti v/altri Totale € 5.000.000 € 400.000 € 5.400.000 Tra i crediti l’importo più elevato deve essere attribuito ai crediti v/clienti. 䉴 © Mondadori Education 3/13 Attività finanziarie Titoli € 490.000 L’entità degli investimenti in attività finanziarie normalmente non risulta particolarmente elevata rispetto al totale dell’attivo circolante poiché tali investimenti, in un’impresa industriale, sono frutto di operazioni che esulano dalla gestione caratteristica. Ipotizziamo che la società abbia acquistato alla pari nell’esercizio precedente obbligazioni private del valore nominale di € 500.000, tasso di interesse 4%, godimento 01/03-01/09, e che durante l’esercizio in corso non si siano verificate altre operazioni. Gli interessi di competenza sono pari a: € 500.000 × 4% = € 20.000 interessi su titoli Tale valore deve essere incluso nel Conto economico nella voce C - PROVENTI E ONERI FINANZIARI, 16) altri proventi finanziari. Il rateo attivo relativo a interessi su titoli come sappiamo si calcola nel seguente modo: I= 500.000 × 2 × 121 = € 6.685,08 18.100 Esso deve essere inserito nell’Attivo dello Stato patrimoniale nella voce D - RATEI E RISCONTI. Liquidità Depositi bancari Assegni Denaro in cassa Totale € € € € 30.000 17.000 3.000 50.000 I ratei e i risconti, come abbiamo detto in precedenza, sono ipotizzati complessivamente pari a € 180.000. • Passivo Il primo raggruppamento del Passivo è costituito dal Patrimonio netto, che abbiamo già determinato; dobbiamo stabilire ora il valore dei debiti a medio/lungo e dei debiti a breve termine. Tra i debiti a medio/lungo termine che, come risulta dallo Stato patrimoniale sintetico, ammontano a € 6.000.000, inseriamo: Debiti per Tfr € 2.800.000 Prestiti obbligazionari € 1.000.000 Mutui passivi € 2.200.000 Totale € 6.000.000 Il prestito obbligazionario, emesso alla pari, è rimborsabile in 10 anni per quote di capitale costanti in data 01/05 di ogni anno. Gli interessi vengono corrisposti in via posticipata in data 01/05 e 01/11 di ogni anno al tasso del 3,80%; mancano ancora due anni all’estinzione del prestito. Calcoliamo gli interessi di competenza che ci saranno utili per stabilire l’ammontare degli oneri finanziari da inserire nel Conto economico e dei ratei passivi da iscrivere nello Stato patrimoniale. In data 01/01/n il prestito obbligazionario residuo è di € 1.500.000; tale importo rappresenta l’ammontare delle ultime tre rate di prestito da rimborsare. I= 1.500.000 × 1,90 × 121 = € 19.052,49 18.100 I= 1.000.000 × 3,80 × 6 = € 19.000,00 1.200 I= 1.000.000 × 1,90 × 60 = € 6.298,34 18.100 € 44.350,83 interessi sul prestito obbligazionario maturati dall’01/01/n all’01/05/n interessi sul prestito obbligazionario maturati dall’01/05/n all’01/11/n rateo passivo al 31/12/n interessi su obbligazioni Come si può notare, in data 01/05 viene rimborsata la quota di € 500.000 e quindi, successivamente, gli interessi vengono calcolati su € 1.000.000. Il mutuo passivo è rimborsabile per quote costanti di capitale l’01/02 e l’01/08 di ogni anno; gli interessi sono corrisposti in via posticipata al tasso del 6% e mancano 5 anni all’estinzione del debito. € 2.200.000 : 5 = € 440.000 quota capitale annua € quota capitale semestrale 440.000 : 2 = € 220.000 Nel Passivo dello Stato patrimoniale, riportato a pagina seguente, redatto secondo la struttura prevista dall’art. 2424 c.c., alla voce D - DEBITI, 4) debiti v/banche in relazione al mutuo ipotecario affluiranno: • • € 440.000 tra i debiti scadenti entro l’anno; € 1.760.000 tra i debiti con scadenza oltre l’anno. © Mondadori Education 4/13 STATO PATRIMONIALE AL 31/12/n ATTIVO PASSIVO A CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLA PARTE GIÀ RICHIAMATA B IMMOBILIZZAZIONI I. Immobilizzazioni immateriali: 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno II. Immobilizzazioni materiali: 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinario 3) attrezzature industriali e commerciali 4) altri beni III. Immobilizzazioni finanziarie: 1) partecipazioni in: a) imprese controllate Totale Immobilizzazioni B C ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze: 1) materie prime, sussidiarie e di consumo 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 4) prodotti finiti e merci Totale II. Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo: 1) verso clienti: entro l’anno € 4.800.000 oltre l’anno € 200.000 5) verso altri Totale III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: 6) altri titoli Totale IV. Disponibilità liquide: 1) depositi bancari e postali 2) assegni 3) denaro e valori in cassa Totale Totale attivo circolante C A PATRIMONIO NETTO I. Capitale II. Riserva da soprapprezzo delle azioni – III. Riserve di rivalutazione IV. Riserva legale VI. Riserve statutarie VII. Altre riserve VIII. Utili portati a nuovo 380.0000 IX. Utile dell’esercizio Totale 5.000.000 1.000.000 750.000 650.000 722.000 958.000 20.000 900.000 10.000.000 120.0000 B FONDI PER RISCHI E ONERI 3.000.000 C TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO 5.180.000 SUBORDINATO 2.800.000 784.000 D DEBITI, CON SEPARATA INDICAZIONE, 536.000 PER CIASCUNA VOCE, DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE L’ESERCIZIO SUCCESSIVO: 1) obbligazioni 1.000.000 entro l’anno € 500.000 11.000.000 oltre l’anno € 500.000 4) debiti verso banche entro l’anno € 1.230.000 oltre l’anno € 1.760.000 7) debiti verso fornitori 1.400.000 entro l’anno € 2.000.000 oltre l’anno € 640.000 180.000 12) debiti tributari 1.300.000 13) debiti verso Istituti di previdenza 2.880.000 e di sicurezza sociale Totale 1.000.000 2.990.000 2.640.000 250.000 170.000 7.050.000 E RATEI E RISCONTI 150.000 5.000.000 400.000 5.400.000 490.000 490.000 30.000 17.000 3.000 50.000 8.820.000 D RATEI E RISCONTI 180.000 TOTALE ATTIVO 20.000.000 TOTALE PASSIVO 20.000.000 Conti d’ordine Beni in leasing Rischi di regresso su effetti s.b.f. TOTALE Conti d’ordine 600.000 Creditori per beni in leasing 800.000 Banche c/effetti incassati s.b.f. 21.400.000 TOTALE 600.000 800.000 21.400.000 © Mondadori Education 5/13 䉴 Si ha, dunque: I= 2.640.000 × 6 × 1 = € 1.200 13.200,00 interessi passivi su mutui dall’01/01/n all’01/02/n I= 2.420.000 × 6 × 6 = € 1.200 72.600,00 interessi passivi su mutui dall’01/02/n all’01/08/n I= 2.200.000 × 6 × 5 = € 1.200 55.000,00 rateo passivo al 31/12/n € 140.800,00 interessi passivi su mutuo I debiti a breve, che abbiamo ipotizzato pari a € 4.000.000, comprendono: € 790.000 € 2.640.000 € 250.000 € 170.000 € 150.000 € 4.000.000 Debiti v/banche Debiti v/fornitori Debiti tributari Debiti v/Inps Ratei e risconti Totale I debiti v/banche con scadenza entro l’anno ammontano a € 1.230.000 in quanto comprendono € 790.000 di scoperto di c/c bancario e € 440.000 per la rata di mutuo con scadenza nei prossimi 12 mesi. La voce debiti tributari deve essere uguale o superiore a € 30.000 (debiti per imposte dirette, già determinato), in quanto generalmente accoglie anche l’Iva e le ritenute da versare a gennaio dell’anno n + 1. Il valore da attribuire alla voce ratei e risconti deve tener conto almeno dei valori precedentemente determinati (€ 6.298,34 + € 55.000); lo ipotizziamo, quindi, complessivamente pari a € 150.000. 2 Elaborazione del Conto economico La costruzione del Conto economico deve avvenire tenendo ben presenti le poste che si collegano in qualche modo allo Stato patrimoniale. Nel nostro caso gli elementi di riferimento sono: Utile dell’esercizio Imposte sul reddito dell’esercizio Ammortamento immobilizzazioni immateriali Ammortamento immobilizzazioni materiali Interessi su obbligazioni Interessi passivi su mutui € 900.000,00 € 600.000,00 € 230.000,00 € 2.452.000,00 € 44.350,83 € 140.800,00 Soddisfatti i vincoli relativi alle voci enunciate, al fine di rendere più semplice la scelta dei valori da attribuire agli altri elementi del Conto economico, supponiamo di conoscere i seguenti indici: ROI = 10% ROS = 13% Conoscendo il totale degli impieghi, che ammonta a € 20.000.000, e il ROI pari al 10%, possiamo calcolare il Reddito operativo lordo, nell’ipotesi che non esistano componenti di reddito atipici. Sappiamo che: ROI = Reddito operativo lordo × 100 Totale impieghi l ROI è pari al 10%: ciò significa che il reddito operativo ammonta a € 10 ogni € 100 di capitale impiegato nell’attività produttiva. Quindi abbiamo: reddito operativo 10 totale impieghi : 100 reddito operativo = x totale impieghi : 20.000.000 䉴 © Mondadori Education 6/13 x= 10 × 20.000.000 = € 2.000.000 100 reddito operativo lordo Possiamo ora determinare i ricavi di vendita utilizzando il ROS, come segue: ROS = Reddito operativo lordo × 100 Ricavi vendita l ROS è pari al 13%: ciò significa che il reddito operativo è pari a € 13 ogni € 100 di ricavi di vendita. Quindi abbiamo: reddito operativo : 13 x= ricavi di vendita = 100 reddito operativo : ricavi di vendita 2.000.000 100 × 20.000.000 = € 15.384.615,39 ≅ a € 15.384.615 13 x ricavi di vendita A questo punto possiamo determinare il valore della produzione nel modo seguente: ricavi di vendita variazioni delle rimanenze dei prodotti altri ricavi totale € 15.384.615 + € 500.000 + € 115.385 = € 16.000.000 I costi della produzione sono pari alla differenza fra il valore della produzione e il reddito operativo lordo. valore della produzione reddito operativo lordo costi della produzione € 16.000.000 – € 2.000.000 = € 14.000.000 Ipotizziamo ora gli elementi che concorrono alla formazione del costo della produzione: • • • • acquisti di materie prime: € 7.692.000, pari circa alla metà dei ricavi di vendita; costi per servizi: € 1.576.000; costi per godimento dei beni di terzi: si riferiscono a canoni di leasing per € 57.000 (nello Stato patrimoniale figurano i conti d’ordine che esprimono l’impegno assunto dall’impresa nei confronti della società di leasing); costi del personale: € 2.564.000, composti da: Salari e stipendi Oneri sociali Trattamento di fine rapporto Totale € € € € 1.600.000 480.000 208.000 2.288.000 La scelta di tali valori deve essere armonizzata con il debito per Tfr che è stato iscritto nello Stato patrimoniale (il valore attribuito alla quota del Tfr di competenza deve essere decisamente inferiore al debito iscritto nello Stato patrimoniale); • • • ammortamento delle immobilizzazioni immateriali: € 230.000; ammortamento delle immobilizzazioni materiali: € 2.452.000; svalutazione dei crediti di natura commerciale: € 5.000; incremento delle materie prime: € 300.000 (tenendo sempre presente l’ammontare delle rimanenze iscritto nello Stato patrimoniale). I proventi e oneri finanziari comprendono: • • dividendi per € 20.000 e altri proventi finanziari per € 28.202 (compresi gli interessi su titoli che ammontano a € 20.000); oneri finanziari per € 490.000, così composti: Interessi passivi su mutui Interessi su obbligazioni (arrotondati) Interessi passivi bancari Totale € € € € 140.800 44.351 103.400 288.551 I proventi e oneri straordinari comprendono componenti straordinari negativi per € 259.651. 䉴 © Mondadori Education 7/13 CONTO ECONOMICO AL 31/12/n ESERCIZIO n Parziali Totali A Valore della produzione 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio Totale A 15.384.615 500.000 115.385 16.000.000 B Costi della produzione 6) 7) 8) 9) per materie prime, sussidiarie e di consumo per servizi per godimento dei beni di terzi per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto 10) ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento immobilizzazioni immateriali b) ammortamento immobilizzazioni materiali d) svalutazioni dei crediti 11) variaz. rimanenze materie prime, suss. e di consumo Totale B 7.692.000 1.576.000 57.000 1.600.000 480.000 208.000 230.000 2.452.000 5.000 – 300.000 14.000.000 2.000.000 Differenza tra valore e costi della produzione (A – B) C Proventi e oneri finanziari 15) proventi da partecipazioni 16) altri proventi finanziari 17) interessi e altri oneri finanziari Totale (15 + 16 – 17 17-bis) 20.000 28.202 288.551 – 240.349 E Proventi e oneri straordinari 21) oneri straordinari RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A – B ± C ± E) 22) imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate 23) Utile dell’esercizio 259.651 – 259.651 1.500.000 600.000 900.000 Dalla teoria alla realtà operativa Bilancio a stati comparati con dati a scelta Procediamo alla costruzione del bilancio a stati comparati dell’esercizio n + 1 relativo alla società di cui abbiamo presentato il bilancio nell’esercitazione precedente. È necessario innanzi tutto assumere alcune ipotesi in relazione ad operazioni svolte dalla società nell’esercizio n+1. 1 Approvazione del Bilancio dell’esercizio n da parte dell’assemblea ordinaria che destina l’utile come segue: • il 5%, cioè € 45.000, alla Riserva legale (l’importo deve essere almeno pari al 5% dell’utile d’esercizio, non avendo la Riserva legale raggiunto il minimo del 20% del Capitale sociale); 䉴 © Mondadori Education 8/13 • • il 10%, pari a € 90.000, a Riserva statutaria; la parte restante dell’utile, pari alla somma di € 765.000 e l’utile a nuovo di € 20.000 (cioè € 785.000), agli azionisti, con un nuovo avanzo utili di € 5.000. 2 L’Assemblea straordinaria delibera l’aumento del Capitale sociale con emissione di 1.000.000 di azioni al prezzo di € 1,00 di valore nominale più € 0,50 come sovrapprezzo; a fine esercizio i soci devono ancora versare il 30% del valore nominale delle nuove azioni. 3 La società effettua investimenti acquisendo: • • • • fabbricati per € 600.000 impianti per € 800.000 automezzi per € 200.000 attrezzature industriali per € 300.000 4 Dismissione di macchinari del costo storico di € 500.000, ammortizzati per il 40%, realizzando una plusvalenza straordinaria di € 50.000. 5 In data 01/05 sono rimborsate obbligazioni del valore nominale di € 500.000, estratte precedentemente a sorte. 6 In data 01/02 e 01/08 sono rimborsate due quote capitale del mutuo, di € 220.000 ciascuna. 7 In data 01/11 si ottiene un mutuo della durata di cinque anni di € 600.000, al tasso del 3,90%. 8 Durante l’esercizio inizia la costruzione di un impianto valutato € 500.000. 9 Si acquistano partecipazioni per € 600.000. 10 Vengono versati acconti d’imposta per € 542.040 complessivi. Presentiamo la composizione dello Stato patrimoniale dell’esercizio n+1, iniziando dall’Attivo. • ATTIVO Effettuiamo il calcolo del credito della società nei confronti dei soci per i versamenti residui: 1.000.000 × € 1,00 = € 1.000.000 aumento di Capitale sociale (Passivo di Stato patrimoniale, A - PATRIMONIO NETTO, I) Capitale) 1.000.000 × € 0,50 = € 500.000 Riserva sovrapprezzo azioni (Passivo di Stato patrimoniale, A - PATRIMONIO NETTO, II) Riserva da soprapprezzo delle azioni) € 1.500.000 I soci versano l’importo di € 1.200.000, calcolato come segue: 70% di € 1.000.000 l’intero sovrapprezzo € 700.000 + € 500.000 = € 1.200.000 Alla fine dell’esercizio devono ancora versare € 300.000 (corrispondenti al 30% di € 1.000.000); tale importo affluisce nell’Attivo dello Stato patrimoniale alla voce A - CREDITI V/SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI. Le movimentazioni intervenute nelle immobilizzazioni si presentano come segue: IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi di ricerca Brevetti Costo storico – Fondo ammortamento al 31/12/n 950.000 570.000 200.000 80.000 Valore di bilancio al 31/12/n – Quota di ammortamento esercizio n + 1 380.000 190.000 120.000 40.000 Valore di bilancio al 31/12/n + 1 190.000 80.000 䉴 © Mondadori Education 9/13 L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali risulta complessivamente pari a € 230.000. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Fabbricati 5.000.000 2.000.000 3.000.000 600.000 — — 224.000 3.376.000 Costo storico – Fondo ammortamento al 31/12/n –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Valore di bilancio al 31/12/n + Acquisti – Vendite (Valore di realizzo) + Plusvalenze – Quota di ammortamento esercizio n+1 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Valore di bilancio al 31/12/n+1 Impianti e macchinari 9.250.000 4.070.000 5.180.000 800.000 350.000 50.000 1.528.000 4.152.000 Ammortamento fabbricati: 4% su € 5.000.000 2% su € 600.000 quota di ammortamento fabbricati € € € 200.000 12.000 212.000 Ammortamento impianti e macchinari: costo storico costo storico del macchinario venduto € 9.250.000 – € 500.000 = € 8.750.000 × 16% = € 800.000 × 8% = quota di ammortamento € 1.400.000 € 64.000 € 1.464.000 Per le attrezzature industriali e gli automezzi si stabiliscono, rispettivamente, quote di ammortamento pari a € 531.000 e € 293.000 con criteri analoghi a quelli descritti per fabbricati e impianti. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali risulta perciò pari, complessivamente, a € 2.500.000. Gli impianti in costruzione vengono valutati € 500.000. Il valore delle partecipazioni risulta incrementato di € 600.000 in seguito agli acquisti effettuati. L’attivo circolante ha la stessa composizione dell’esercizio n, ma presenta i seguenti valori: Materie prime Prodotti in lavorazione Prodotti finiti Crediti v/clienti Crediti v/altri Titoli Depositi bancari Assegni Denaro in cassa Totale € 1.600.000 € 230.000 € 1.800.000 € 5.450.000 € 774.000 € 490.000 € 40.000 € 15.000 € 5.000 € 10.404.000 (€ 1.400.000 + € 200.000) (€ 180.000 + € 50.000) (€ 1.300.000 + € 500.000) I ratei e risconti ammontano a € 200.000. • PASSIVO Patrimonio netto I. Capitale II. Riserva da soprapprezzo delle azioni III. Riserve di rivalutazione IV. Riserva legale VI. Riserve statutarie VII. Altre riserve VIII. Utili portati a nuovo IX. Utile dell’esercizio Totale € 6.000.000 € 1.500.000 € 750.000 € 695.000 € 812.000 € 958.000 € 5.000 € 800.000 € 11.520.000 䉴 © Mondadori Education 10/13 Debiti per Tfr La quota Tfr a carico dell’esercizio è di € 229.000. Ipotizziamo che nessun dipendente abbia optato per i Fondi pensione; i debiti per Tfr ammontano, quindi, a € 2.800.000 + 229.000 = € 3.029.000. Calcoli relativi al prestito obbligazionario e al mutuo passivo Il prestito obbligazionario ha un valore residuo di € 500.000. Gli interessi di competenza sono così calcolati: I= 1.000.000 × 1,9 × 60 = € 18.100 6.298,34 interessi maturati dall’01/01/n all’01/05/n+1 I= 500.000 × 1,9 × 121 = € 1.200 9.500,00 interessi maturati dall’01/05/n+1 all’01/11/n+1 I= 500.000 × 1,9 × 121 = € 18.100 6.350,83 rateo passivo al 31/12/n+1 € 22.149,17 interessi su obbligazioni Sul mutuo passivo sorto negli esercizi precedenti gli interessi ammontano a: I= 2.200.000 × 6 × 1 1.200 = € 1.000,00 interessi passivi su mutui dall’01/01/n + 1 all’01/02/n + 1 I= 1.980.000 × 6 × 6 1.200 = € 59.400,00 interessi passivi su mutui dall’01/02/n + 1 all’01/08/n + 1 I= 1.760.000 × 6 × 5 1.200 = € 44.000,00 rateo passivo al 31/12/n + 1 € 114.400,00 interessi passivi su mutui Sul mutuo passivo acceso durante l’esercizio maturano gli interessi così calcolati: I= 600.000 × 3,90 × 2 1.200 = € 3.900,00 rateo passivo al 31/12/n + 1 I valori relativi alle altre voci vengono modificati rispetto all’anno precedente in modo tale da non alterare gli equilibri e controllando la quadratura dei totali. Lo Stato patrimoniale a stati comparati è presentato nella pagina seguente. Per quanto riguarda il Conto economico, dopo aver rispettato i vincoli che derivano dallo Stato patrimoniale, è opportuno partire dall’utile netto d’esercizio (che abbiamo ipotizzato pari a € 800.000) e calcolare il risultato prima delle imposte ipotizzando un carico fiscale pari al 46% dell’utile lordo. Impostiamo, quindi, la seguente proporzione: utile lordo 100 utile netto (100 – 46) : 54 utile lordo = x utile netto : 800.000 x = € 1.481.481 risultato prima delle imposte, arrotondato Calcoliamo infine le imposte dell’esercizio che sono pari a: € 1.481.481 × 46% = € 681.481 imposte dell’esercizio Gli altri valori possono essere scelti in modo equilibrato rispetto a quelli dell’esercizio precedente. Il Conto economico a stati comparati è presentato a pagina 13. 䉴 © Mondadori Education 11/13 STATO PATRIMONIALE AL 31/12/n + 1 ATTIVO Esercizio n+1 A CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLA PARTE GIÀ RICHIAMATA B IMMOBILIZZAZIONI I. Immobilizz. immateriali 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno II. Immobilizzazioni materiali 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macch. 3) attrezzature industriali 4) altri beni 5) immobilizzazioni in corso e acconti III. Immobilizzazioni finanziarie 1) partecipazioni in: a) imprese controllate Totale Immobilizzazioni B C ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze 1) materie prime, sussidiarie e di consumo 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 4) prodotti finiti Totale II. Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo 1) verso clienti: entro l’anno € 5.100.000 oltre l’anno € 350.000 5) verso altri Totale 300.000 190.000 Esercizio n PASSIVO A PATRIMONIO NETTO I Capitale II Ris. da sopraprezzo azioni III. Riserve di rivalutazione – IV. Riserva legale VI. Riserve statutarie VII. Altre riserve VIII. Utili portati a nuovo IX. Utile dell’esercizio 380.000 Totale Esercizio n+1 Esercizio n 6.000.000 1.500.000 750.000 695.000 812.000 958.000 5.000 800.000 11.520.000 5.000.000 1.000.000 750.000 650.000 722.000 958.000 20.000 900.000 10.000.000 3.029.000 2.800.000 500.000 1.000.000 3.200.000 2.990.000 2.935.570 2.640.000 360.000 250.000 166.000 7.161.570 170.000 7.050.000 163.430 150.000 B FONDI PER RISCHI E ONERI 80.000 3.388.000 4.216.000 553.000 443.000 120.000 C TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 3.000.000 5.180.000 784.000 D DEBITI, CON SEPARATA INDICAZIONE, PER CIASCUNA VOCE, 536.000 DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE 500.000 1.600.000 10.907.000 1.600.000 230.000 1.800.000 3.630.000 L’ESERCIZIO SUCCESSIVO 1) obbligazioni entro l’anno € 500.000 oltre l’anno – 1.000.000 4) debiti v/banche 11.000.000 entro l’anno € 1.400.000 oltre l’anno € 1.800.000 7) debiti v/fornitori entro l’anno € 2.540.000 oltre l’anno € 395.570 12) debiti tributari 1.400.000 13) debiti v/istituti di previdenza e di sicurezza sociale 180.000 Totale 1.300.000 2.880.000 E RATEI E RISCONTI 5.450.000 5.000.000 774.000 6.224.000 400.000 5.400.000 490.000 490.000 490.000 490.000 40.000 15.000 5.000 60.000 30.000 17.000 3.000 50.000 10.404.000 8.820.000 200.000 180.000 TOTALE ATTIVO 21.874.000 20.000.000 TOTALE PASSIVO 21.874.000 20.000.000 Conti d’ordine Beni in leasing Rischi di regresso su effetti s.b.f. TOTALE 540.000 500.000 22.914.000 600.000 800.000 21.400.000 Conti d’ordine Creditori per beni in leasing Banche c/effetti incassati s.b.f. TOTALE 540.000 500.000 22.914.000 600.000 800.000 21.400.000 III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizz. 5) altri titoli Totale IV. Disponibilità liquide 1) depositi banc. e postali 2) assegni 3) denaro e val. in cassa Totale attivo circolante C D RATEI E RISCONTI 䉴 © Mondadori Education 12/13 CONTO ECONOMICO AL 31/12/n + 1 Esercizio n + 1 Parziali Totali Esercizio n Parziali Totali A Valore della produzione 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3) variazioni di lavori in corso su ordinazione 4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio Totale A 14.920.000 15.384.615 550.000 500.000 500.000 115.385 102.402 16.072.402 16.000.000 B Costi della produzione 6) 7) 8) 9) per materie di consumo e merci per servizi per godimento dei beni di terzi per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto 10) ammortamenti e svalutazioni a) amm.to immobilizzazioni immateriali b) amm.to immobilizzazioni materiali d) svalutazioni dei crediti 11) variaz. rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo 14) oneri diversi di gestione Totale B 8.595.300 900.000 60.000 7.692.000 1.5760.000 57.000 1.674.000 502.200 229.000 1.600.000 480.000 208.000 230.000 2.500.000 6.000 230.000 2.452.000 5.000 – 200.000 31.500 – 300.000 – DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA (A – B) 14.528.000 14.000.000 1.544.402 2.000.000 PRODUZIONE C Proventi e oneri finanziari 15) proventi da partecipazioni 16) altri proventi finanziari 17) interessi e altri oneri finanziari Totale C 50.000 60.000 – 195.000 30.000 15.000 –285.349 – 85.000 – 240.349 E Proventi e oneri straordinari 20) proventi straordinari: plusvalenza da alienazioni 21) oneri straordinari Totale E • RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 22) imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate 23) Utile dell’esercizio © Mondadori Education 50.000 – 27.921 259.651 22.079 – 259.651 1.481.481 1.500.000 592.481 889.000 600.000 900.000 13/13