Chi è Anonymous - LUISS University Press

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Chi è Anonymous - LUISS University Press
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Dalle origini di Internet
alle forme più avanzate
di partecipazione sociale,
attraverso la Primavera
araba, il caso Wikileaks
e lo scandalo Prism,
l'affascinante racconto
dell'uso politico della rete
www.luissuniversitypress.it
8.00 Euro
Le Piccole Introduzioni LUISS, scritte da esperti del mondo
accademico e delle professioni, sono create per un primo
approccio, facile e veloce, ai temi più importanti delle scienze
sociali. Il piccolo formato di questi volumi e il taglio rigoroso
ma accessibile fanno di essi il miglior modo per entrare
in contatto con una nuova materia, approfondire i temi
di attualità o essere aggiornati sugli argomenti trattati.
Emiliana De Blasio Democrazia digitale
Emiliana De Blasio insegna Sociologia
della comunicazione e E-government alla
LUISS Guido Carli dove è vice-direttrice del
Centre for Media and Communication Studies
“Massimo Baldini”.
È inoltre docente di Sociologia della
comunicazione e Gender studies presso
l’Università Gregoriana.
Tra i numerosi saggi e ricerche di cui è autrice,
ricordiamo i recenti Supereroi e Vampiri.
I giovani e le forme di partecipazione sociale tra
tv e rete (2011) e, con D. E. Viganò, I film studies
(2013).
Emiliana De Blasio
Democrazia
digitale
Una PICCOLa
IntrODUzIOnE
Lo studio della democrazia digitale è un
campo in via di definizione o, meglio, in
continua ri-definizione. Dagli esordi pubblici
del World Wide Web ai recenti esperimenti di
e-democracy, molta strada è stata fatta.
Ma cosa significano oggi concetti quali
e-government, digital governance, open
government o democrazia liquida?
In che modo le tecnologie della
comunicazione, e quelle digitali in particolare,
costituiscono un valore aggiunto per le
pratiche di partecipazione politica?
Il web è davvero uno strumento al servizio
dell’innovazione democratica oppure, come
sostengono i cyber-pessimisti, “Internet è il
nemico”? Questa piccola introduzione offre
una risposta a queste e ad altre domande,
analizzando il ruolo sociale dei media digitali e
la loro dimensione politica, e individuando
potenzialità e limiti della democrazia digitale.
Box 4:
Anonymous
Anonymous è un termine-ombrello che definisce un collettivo
di hacktivisti, programmatori, semplici appassionati di tecnologia, ma anche attivisti per i diritti umani, per l’ecologia e soprattutto per la libertà d’informazione, i quali hanno deciso di
aderire ad operazioni di varia natura, tra cui sabotaggio di siti
web governativi e istituzionali, acquisizione e divulgazione di
dati, materiali e informazioni dai server di soggetti pubblici e privati (come agenzie di intelligence, ministeri, aziende, partiti politici), attività di trolling (Coleman 2014).
In realtà, Anonymous è un insieme di individui e gruppi che a
vario titolo si auto-identificano nella celebre maschera di Guy
Fawkes (dal film V per Vendetta): al di là del comune utilizzo di
un logo, uno slogan (“We’re Anonymous. We’re legion. We don’t
forgive. We don’t forget. Expect us!”) e di una riconoscibilità ad
essi connessa, il fenomeno è molto frammentato in formazioni
di dimensioni, nazionalità, scopi e strategie diverse, anche
completamente opposte l’una con l’altra (Beyer 2014). Tale
frammentazione è frutto della filosofia a fondamento di Anonymous: “Non si tratta di diventare membro di Anonymous. Anonymous non è un’organizzazione né un gruppo. Anonymous è
un’idea. E le idee non muoiono. Quindi chiunque può diventare Anonymous” (dal sito anonhq.com). L’adesione e l’appartenenza ad Anonymous è quindi molto fluida, così come lo è la sua
struttura interna: non esistono capi o intermediari perché viene esercitata la più completa anarchia all’interno come all’esterno. Ciò significa che ogni qual volta un’operazione viene
identificata, o più spesso rivendicata, come frutto dell’opera “di
Anonymous” in quanto soggetto politico (creando un evidente
corto circuito nel processo di identificazione), in realtà si sta parlando di un insieme di soggetti anche molto diversi (un singolo, un gruppo o più gruppi allo stesso tempo) che scelgono di confluire in una massa anonima per essere più visibili e allo stesso
tempo tutelati.
Di conseguenza, è molto difficile determinare quale sia la linea
politica; tuttavia, è possibile riconoscere un fil rouge comune nell’enfasi sul diritto all’informazione e sul disvelamento di ciò che
governi, banche e corporation nascondono all’opinione pubblica.
L’obiettivo di molte operazioni di Anonymous è quello di sovvertire le posizioni di potere consolidate, che si traducono in
un’asimmetria informativa a svantaggio della popolazione; nel
tempo questa reputazione di paladino della libertà ha reso
Anonymous vicino a movimenti di protesta come Occupy Wall
Street, come conferma anche il fatto che alcune operazioni hanno visto come vittime i siti delle maggiori banche americane, e
ad alcune frange della Primavera Araba, attaccando i siti governativi tunisini ed egiziani. Non mancano però esempi di attività di “disturbo” a celebrities, confessioni religiose (come
Scientology) e aziende dell’intrattenimento (come Sony e YouTube).