Guida dello studente - Guida insegnamenti
Transcript
Guida dello studente - Guida insegnamenti
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Programmi degli insegnamenti A.A. 2012-2013 1/257 AGROENERGIE ESTER FOPPA PEDRETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti nessuno Informazioni Il corso introduce allo studio delle energie da fonti rinnovabili, il cui sfruttamento, alla luce della tecnologia conosciuta, costituisce il mezzo con cui fare evolvere l’attuale sistema di approvvigionamento energetico, basato prevalentemente sulle energie fossili, verso forme più rispettose dell’ambiente. In particolare, i materiali di origine agro-forestale possono rappresentare un’interessante risorsa energetica, ricostituibile con tecniche semplici e consolidate, a bilancio nullo in termini di accumulo di gas climalteranti. Il corso si svilupperà in due parti: una prima parte prevede l’introduzione alle principali forme di energie rinnovabili e alle loro caratteristiche in termini energetici; una seconda parte in cui verranno descritte le principali filiere per la produzione di energia a partire da materiale agricolo, forestale e agroindustriale. Le lezioni teoriche verranno affiancate da esercitazioni in aula e presso il Laboratorio Biomasse. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze fondamentali per valutare l’opportunità e l’interesse di sfruttamento delle energie rinnovabili in un contesto agricolo produttivo. Programma Energie rinnovabili: solare termico e fotovoltaico, eolico e geotermico. Energie da biomasse agricole, forestali ed agroindustriali. Il concetto di filiera energetica. Filiere dei biocombustibili liquidi: oli vegetali, biodiesel ed etanolo. Filiere dei biocombustibili solidi: biomasse lignocellulosiche forestali, agricole ed agroindustriali. Il cippato e pellet di legno. Filiera del biogas. Macchine ed impianti per l’approvvigionamento delle biomasse. Elementi di bilancio energetico, economico e del ciclo di vita delle filiere agroenergetiche. Aspetti normativi e legislativi. 2/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Orale Testi consigliati Materiale consigliato durante le lezioni 3/257 AGRONOMIA DEL TERRITORIO MARCO TODERI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza di fondamenti di Agronomia e metodologia statistica agraria Informazioni Riduzione dell'impatto ambientale dei sistemi agricoli, disegni sperimetali Lezioni frontali ed esercitazioni Risultati di apprendimento attesi Sviluppare l'analisi critica e sistemica delle cause dell'impatto ambientale. Capacità di affrontare un problema sperimentale. Programma Distribuzione F, ANOVA, Disegni sperimentali: completamente randomizzato Blocchi randomizzati, Fattoriale, split-plot, quadrato latino , parcelle incrociate, ANOVA nella regressione, Riduzione dell'impatto ambientale dei sistemi agricoli: l'inquinamento di acqua e aria come processo territoriale inquinamento diffuso e puntiforme, riduzione dell'erosione idrica ed eolica, riduzione delle perdite di nutrienti, riduzione delle emissioni di gas serra Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e orale separati Periodicamente, in funzione delle esigenze degli studenti frequentanti il corso, sono previste lezioni dedicate al riepilogo ed all'eventuale chiarimento dei principali argomenti trattati Testi consigliati R. Landi, 1999. Agronomia e ambiente. Edagricole, Bologna. Monti A., Metodologia statistica per la sperimentazione agronomica. Aspetti generali. Aracne Editrice ([email protected]) 4/257 5/257 AGRONOMIA GENERALE RODOLFO SANTILOCCHI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze tecniche acquisite nell’ambito dei corsi di base, nel primo anno, con particolare riferimento agli insegnamenti di chimica. Informazioni Il corso verte sull’approfondimento delle conoscenze sui vari aspetti e tecniche in grado di condizionare la crescita delle colture agrarie. A tale scopo, si porrà particolare attenzione all’influenza dei parametri climatici nella crescita delle piante coltivate e agli effetti delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche sulla fertilità dei terreni agrari. Nella parte più applicativa, infine, verranno approfonditi i vari aspetti delle tecniche colturali utilizzabili nel settore agrario, sia in un’ottica tradizionale, sia , soprattutto, con una visione più innovativa in grado di conciliare la necessità di garantire un’elevata produttività delle colture agrarie, con l’esigenza di ridurre l’impatto ambientale dell’attività agricola. Risultati di apprendimento attesi Il corso si pone come obiettivi prioritari l’approfondimento delle informazioni già acquisite con le materie di base nell’ambito del corso di Laurea triennale in Scienze e tecnologie agrarie, allo scopo di formare un tecnico capace di gestire le complesse problematiche tipiche della moderna agricoltura, indispensabile per favorire il continuo aggiornamento delle tecniche agronomiche più adatte ad ogni sistema colturale. Programma L’ambiente climatico Radiazione. Radiazione e assimilazione netta. Intercettazione e assorbimento. Fotoperiodo. 6/257 Temperatura. Parametri termici di importanza ecologica. Effetti della temperatura su fotosintesi e respirazione. Effetti della temperatura sullo sviluppo: termoperiodismo e vernalizzazione. Idrometeore. Parametri idrometeorici di interesse ecologico e agronomico. Effetti delle idrometeore sulle piante e mezzi di difesa. Probabilità di pioggia. Vento. Fattori che influenzano la velocità e la direzione del vento. Effetti macroscopici del vento nei vegetali. Cenni sulle caratteristiche dei frangivento. Umidità. Umidità assoluta e relativa, deficit di pressione di vapore, evaporazione, potenziali idrici. Evapotraspirazione. Evapotraspirazione di riferimento, potenziale e reale. Bilancio idrico: Componenti del bilancio idrico di una coltura. L’ambiente pedologico Caratteristiche fisiche del terreno agrario. Tessitura, porosità, struttura, altre proprietà fisiche. Idrologia agraria. Potenziale idrico, costanti idrologiche, misura dell’acqua nel terreno, movimento dell’acqua nel terreno, equilibrio acqua-aria. La tecnica agronomica Sistemazioni idraulico-agrarie. Effetti dell’eccesso di acqua. Modalità di intervento. Lavorazioni. Funzioni, strumenti, classifica, nuovi orientamenti. Irrigazione. Scopi, stima dei consumi idrici delle colture in condizioni normali e di stress idrico e salino, qualità delle acque di irrigazione, elementi tecnici dell’irrigazione, sistemi di irrigazione. Aridocoltura. Scopi, tecniche. Fertilizzazione. Classificazione dei nutrienti delle piante, ciclo degli elementi nutritivi, criteri di concimazione minerale, piani di concimazione. Correzione e Ammendamento. Criteri, modalità di intervento. La sostanza organica. Importanza,evoluzione nei suoli agrari, bilancio nel terreno, fertilizzanti organici. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio orale 7/257 Testi consigliati F. BONCIARELLI, U. BONCIARELLI, 2003. Agronomia. Edagricole scolastico, Milano. L. GIARDINI, 2001. Agronomia generale, ambientale ed aziendale. Patron Editore, Bologna. R. LANDI, 1999. Agronomia e ambiente. Edagricole, Bologna. 8/257 AGRONOMIA MONTANA PARIDE D'OTTAVIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Non sono richiesti requisiti. Informazioni Il corso descrive ed analizza le caratteristiche e l’interdipendenza dei principali fattori della produzione vegetale agraria (climatici, edafici e biologici) e dei principali interventi agronomici con particolare riguardo alla specificità dell’ambiente montano. Il corso fornisce inoltre conoscenze di base in merito alla classificazione e gestione agronomica delle principali colture erbacee delle aree di montagna, con particolare riguardo ai cereali e alle colture foraggere permanenti ed avvicendate, e alla classificazione ed organizzazione dei sistemi foraggeri estensivi. Risultati di apprendimento attesi Il corso mira all’acquisizione di conoscenze in merito all’analisi delle interdipendenze tra i principali fattori della produzione vegetale agraria e tra i principali interventi agronomici con particolare riguardo alla specificità dell’ambiente montano. Il corso mira inoltre a fornire conoscenze di base in merito alla classificazione e gestione agronomica delle principali colture erbacee delle aree di montagna e alla classificazione ed organizzazione dei sistemi foraggeri estensivi. Programma Fattori della produzione vegetale agraria. Il clima e le piante agrarie. L’ambiente pedologico: terreno agrario e terreno naturale, granulometria, struttura, idrologia ed altre proprietà del terreno agrario. Gestione dell’acqua nel terreno: sistemazioni idraulico-agrarie, aridocoltura, irrigazione. 9/257 Gestione della fertilità nei suoli agrari: importanza della sostanza organica, concimi organici, concimi minerali, tecniche di concimazione. Lavorazioni del terreno: scopi, funzioni, strumenti, classificazione, nuovi orientamenti. Avvicendamento e consociazione colturale: scopi, funzioni ed attualità. Impianto delle coltivazioni: densità, distribuzione in campo, tecnica d’impianto. La semente: purezza, germinabilità, certificazione, legislazione. Controllo erbe infestanti: generalità e metodi di controllo. Principi per la classificazione e la gestione agronomica delle principali colture erbacee, con particolare riguardo ai cereali e alle colture foraggere permanenti ed avvicendate. Classificazione ed organizzazione dei sistemi foraggeri estensivi. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Per la trattazione degli argomenti sono previste sia lezioni teoriche, sia esercitazioni pratiche eseguite o in aula o sotto forma di escursioni tecniche in campagna. L’esame verrà effettuato in forma orale. Testi consigliati F. BONCIARELLI, U. BONCIARELLI, Agronomia. Edagricole, Milano, 2003. L. GIARDINI, A come agronomia. Pàtron editore, Bologna, 2003. R. LANDI, Agronomia e ambiente. Edagricole, Bologna, 1999. R. BALDONI, GIARDINI L., 2000. Coltivazioni erbacee. 3 volumi. Pàtron editore, Bologna. 10/257 ALIMENTAZIONE ANIMALE MARIA FEDERICA TROMBETTA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti . Conoscenze di Morfofisiologia degli animale di intersse zootecnico Informazioni Il corso sarà svolto allo scopo di fornire allo studente le nozioni di base che differenziano le capacità di utilizzazione dei principi nutritivi degli animali di interesse zootecnico e fornire le nozioni di base dell’alimentazione animale Risultati di apprendimento attesi L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le nozioni per la conoscenza delle necessità nutritive degli animali di interesse zootecnico. Programma Concetto di Nutrizione ed alimentazione – Acqua - Carboidrati - Lipidi – Proteine - Minerali – Vitamine - Metabolismo dei principi nutritivi nei ruminanti e monogastrici - Valore nutritivo e unità di misura - Assunzione volontaria degli alimenti - Composizione chimica degli alimenti - Esigenze nutritive degli animali in base alle condizioni fisiologiche e concetti di razionamento. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame prova orale Testi consigliati Slide di presentazione delle lezioni 11/257 - Antongiovanni M. Nutrizione degli animali in produzione zootecnica – Ed agricole 2004 - Gordon McL. Dryden Aniaml Nutrition Science - Cabi International 2008 12/257 APPLICAZIONI DI GEOBOTANICA FABIO TAFFETANI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Risultano propedeutiche a questo corso le conoscenze di base di Biologia vegetale e di Botanica generale e sistematica. Informazioni Informazioni L’attività didattica frontale si avvale di lezioni con presentazioni multimediali (in formato power point e messe a disposizione degli studenti), integrate da esercitazioni di laboratorio che hanno l’obiettivo di preparare ciascuno studente al riconoscimento di campioni vegetali di piante superiori attraverso l’uso di chiavi dicotomiche. Fanno parte integrante del corso anche visite didattiche ad ambienti naturali e seminaturali al fine di osservare le specie più significative nei loro habitat naturali e verificare la complessità dei sistemi naturali e delle problematiche ambientali. Esercitazioni - Laboratori ed esercitazioni pratiche per il riconoscimento delle specie vegetali appartenenti alle principali famiglie e ai principali ambienti; - Visite didattiche per l’osservazione e il riconoscimento degli habitat, delle serie di vegetazione e del paesaggio vegetale Risultati di apprendimento attesi Il Corso intende fornire competenze sia teoriche che pratiche relative alla conoscenza delle basi scientifiche della diversità delle piante superiori di interesse ambientale e forestale. Fornire la capacità di riconoscimento dei principali taxa, appartenenti alle più significative famiglie di pteridofite, gimnosperme e angiosperme, in correlazione con gli ambienti naturali, la conservazione della diversità forestale e le problematiche di gestione del territorio. 13/257 Programma 1. Geobotanica: definizione e campi di indagine 2. Forme biologiche, ecologia vegetale 3. Principali specie della flora italiana su base tassonomica 4. Esempio pratico: Flora della Selva dell’Abbadia di Fiastra (MC) 5. Principali specie della flora italiana sulla base degli habitat 6. Esempio pratico: Flora e ambienti del Monte dell’Ascensione (AP) 7. La conservazione della biodiversità floristica e vegetazionale 8. Esempi pratici 9. Struttura della vegetazione, comunità vegetali e fattori che le determinano 10. Esempio pratico 11. Struttura della vegetazione, comunità vegetali e fattori che le determinano 12. Esempio pratico 13. Zonalità della vegetazione: vegetazione zonale, extrazonale ed azonale 14. La scala nello studio della vegetazione. 15. Nicchia ecologica delle comunità vegetali, distribuzione altitudinale della vegetazione 16. Esempio pratico 17. Sintassonomia della vegetazione Italiana 18. Vegetazione forestale 19. Vegetazione arbustiva e camefitica 20. Vegetazione di orlo e dei margini forestali 21. Vegetazione di prateria: praterie primarie e secondarie 22. Vegetazione di prateria: praterie di specie perenni e annuali 23. Ecologia del paesaggio rurale, l’agroecosistema. Vegetazione commensale 14/257 24. Esempio pratico: I bacini Spescia e Bottiglie del Comune di Serra dei Conti (AN) 25. Vegetazione idrofila, Ecologia fluviale 26. Esempio pratico 27. Vegetazione xerofitica e Vegetazione alofila 28. Esempio pratico: La Riserva Naturale della Sentina (AP) 29. Dinamismo della vegetazione: i boschi residui del paesaggio collinare 30. Esempi pratici: Selve di Gallignano, Castelfidardo e Abbadia di Fiastra 31. Ecologia del paesaggio e bioindicatori su base vegetazionale 32. Esempio pratico: Il Bacino dell’Aspio (AN) 33. Valutazione ambientale degli agroecosistemi 34. Monitoraggio della vegetazione e del paesaggio vegetale su base cartografica e GIS 35. Gestione del territorio e conservazione della biodiversità. Direttiva Habitat e nuove professionalità 36. Esempio pratico: I monti di Cingoli (MC) Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Preparazione e discussione di un erbario didattico. Colloquio orale sugli argomenti trattati nelle lezioni. Testi consigliati PEDROTTI F. e VENANZONI R. - Geobotanica, in Enciclopedia delle Scienze. De Agostini, Novara. 15/257 PIGNATTI S. - Ecologia vegetale. Zanichelli, Bologna. Il materiale didattico verrà messo a disposizione on line a cura del docente 16/257 ARBORICOLTURA DAVIDE NERI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di botanica, chimica, fisica, agronomia Informazioni Il corso fornisce elementi di fisiologia vegetale applicata all’arboricoltura e i fondamenti applicativi della moderna arboricoltura per produzioni frutticole di qualità, e impianti ornamentali e da legno sostenibili. Risultati di apprendimento attesi Conoscenze di base della fisiologia applicata e dell’arboricoltura per produzioni frutticole di qualità, e impianti ornamentali e da legno sostenibili Programma Ciclo vitale e propagazione delle piante arboree. Ontogenesi e morfogenesi. Ciclo annuale e sindrome della dormienza, crescita del germoglio e dominanza apicale. Organografia, morfologia, fisiologia, organizzazione e struttura della parte epigea e ipogea: la gemma, il ramo, la chioma, lo scheletro e le radici. Relazioni idriche nelle piante arboree. Traspirazione. Fotosintesi e allocazione del carbonio. Ripartizione dei carboidrati. Biologia fiorale e crescita del frutto. Principali operazioni e tecniche di potatura degli alberi da frutto, ornamentali e da legno. Epoca, intensità e modalità degli interventi. Le forme di allevamento. Tipologia delle forme e criteri di formazione. Fase di allevamento delle piante da frutto e pre-formazione in vivaio. Potatura di produzione, di riforma, di risanamento, di ringiovanimento. L'impianto dell'arboreto. Criteri di scelta del sito, delle specie da coltivare e del sistema di coltivazione. Operazioni pre-impianto, modalità di piantagione. Cura delle piante. La gestione dell'arboreto. Fondamenti della gestione della nutrizione e della irrigazione delle piante arboree. Esercitazioni Il corso comprende esercitazioni pratiche su fotosintesi e potatura, e visite guidate in azienda. 17/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e Orale Testi consigliati AUTORI VARI - Frutticoltura generale. REDA, 1992 BALDINI E. - Arboricoltura generale - Ed. Coop. Libraria Univ., Bologna, 1986 ZUCCONI F. – Nuove tecniche per i fruttiferi – EdAgricole, Bologna 2003 18/257 BIOCHIMICA 1 SILVERIO RUGGIERI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di Chimica Generale, Inorganica, Organica dai relativi Corsi Universitari curricolari Informazioni Il corso presenta un punto di vista molecolare sugli organismi viventi descrivendo la struttura delle diverse classi di biomolecole e macromolecole con particolare enfasi alle relazioni tra struttura e funzione, inclusi principi di cinetica e catalisi enzimatica, e i principi fondamentali di bioenergetica, come base per la comprensione dei successivi corsi di Biochimica metabolica e dei processi biochimici universali riguardanti gli alimenti. Risultati di apprendimento attesi Lo studente dovrà acquisire adeguate conoscenze relative alla struttura e alle relazioni struttura-funzione delle biomolecole e macromolecole biologiche, e conoscenze di base sul funzionamento degli enzimi e sulla energetica biochimica, strumentali per affrontare successivi corsi e attività, come Biochimica del metabolismo e dell’informazione genetica, microbiologia, genetica, tecnologie alimentari, enzimologia. Programma Logica chimico-molecolare degli organismi viventi; relazioni struttura-funzione idrocarburi e gruppi funzionali di interesse biochimico. Acqua: struttura e proprietà di interesse biochimico; Legame Idrogeno; Legame Idrofobico. Lipidi: struttura, classi, relazioni struttura-funzione. Acidi grassi. Fosfolipidi, membrane biologiche. Isoprenoidi, steroidi, eicosanoidi. Carboidrati: struttura, classificazione, relazioni struttura-funzione. Monosaccaridi, Disaccaridi, Polisaccaridi. Amminoacidi: struttura, classificazione, relazioni struttura-funzione. Legame peptidico. Proteine: relazioni struttura-funzione. Basi, Nucleotidi, Acidi nucleici (DNA, RNA): relazioni struttura-funzione. ATP. NAD e NADP. 19/257 Equilibrio e cinetica nelle reazioni biochimiche. Principi di Bioenergetica; ATP e trasferimento dei gruppi fosforici nelle reazioni biosintetiche. NAD, NADP e reazioni di ossido-riduzione biochimiche. Enzimi: cinetica e catalisi enzimatiche; equazione di Michaelis-Menten; enzimi allosterici; inibizione reversibile ed irreversibile. Coenzimi e cofattori vitaminici. Nutrienti essenziali. Antiossidanti. Fibra alimentare. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame colloquio sugli argomenti del Corso. Testi consigliati Nelson D.L., Cox M.M. - Introduzione alla Biochimica di Lehninger. Zanichelli Ed. Horton, Moran, Rawn: Principi di Biochimica, Pearson-Prentice Hall Ed., Milano 20/257 BIOCHIMICA 2 NADIA RAFFAELLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di chimica. Lo studente dovrà aver frequentato il corso di Biochimica 1 e sostenuto il relativo esame. Informazioni Viene fornito uno schema generale dei principi metabolici che sono alla base della nutrizione e vengono considerati gli aspetti fondamentali della regolazione del metabolismo energetico nell´uomo e gli adattamenti metabolici in condizioni particolari (sforzo fisico, digiuno, alcolismo). Infine vengono sviluppati i concetti base della trasmissione dell´informazione genetica. Risultati di apprendimento attesi Alla fine dell’insegnamento lo studente dovrà conoscere i meccanismi molecolari del metabolismo energetico glucidico, lipidico e aminoacidico, il coordinamento delle diverse funzioni metaboliche nei vari organi, il ruolo svolto nel metabolismo dalle vitamine, l’adattamento metabolico in diverse situazioni fisiologiche e non, e i principi biochimici alla base del trasferimento dell’informazione genetica. Programma Glicolisi e catabolismo degli esosi. Ciclo dell’acido citrico. Catabolismo degli acidi grassi. Catabolismo degli aminoacidi e destino dell’azoto. Fosforilazione ossidativa e fotofosforilazione. Biosintesi dei carboidrati. Biosintesi dei lipidi. Biosintesi degli aminoacidi e dei nucleotidi. Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Metabolismi tessuto-specifici. Digiuno. Etanolo: valore nutrizionale, assorbimento, metabolismo. Vitamine. Radicali liberi e antiossidanti. Replicazione del DNA. Sintesi dell’RNA. Sintesi proteica. 21/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame sarà un colloquio orale. Lo studente dovrà essere in grado di collegare tra loro le vie metaboliche delle diverse sostanze nutritizie e di considerarle nel contesto dell’intero organismo. Testi consigliati Nelson D.L., Cox M.M. “Introduzione alla Biochimica di Lehninger”. Zanichelli Ed. Arienti G. “Le basi molecolari della nutrizione”. Piccin Ed. 22/257 BIOCHIMICA DEGLI ALIMENTI NADIA RAFFAELLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base della chimica e biochimica dei principali costituenti alimentari. Principi del metabolismo dei lipidi, glucidi, aminoacidi e nucleotidi, e conoscenze di base del trasferimento dell’informazione genetica Informazioni Conoscenze di base di chimica e biochimica. Principi del metabolismo dei lipidi, glucidi, aminoacidi e nucleotidi, e conoscenze di base del trasferimento dell’informazione genetica. Risultati di apprendimento attesi Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di conoscere i fattori che determinano la qualità di un alimento e le modifiche cui i vari costituenti dell’alimento vanno incontro durante le trasformazioni. Programma Principali sistemi biochimici alimentari: carne, pesce, latte, frutta. La biochimica del muscolo e della trasformazione post-mortem. Effetti dei trattamenti alimentari sulle proteine e sui lipidi muscolari. Componenti biochimici che influenzano il colore della carne. Modificazioni post-mortem nel pesce. Trasformazioni biochimiche durante la conservazione. Modificazioni biochimiche durante le trasformazioni alimentari del latte. Metabolismo della maturazione della frutta. Alterazioni del metabolismo dopo la raccolta e trasformazioni biochimiche durante i trattamenti alimentari. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame sarà un colloquio orale 23/257 Testi consigliati “Food biochemistry and food processing” Hui Y.H. editor, Blackwell Publishing Materiale didattico fornito dal docente 24/257 BIOLOGIA ANIMALE E ZOOTECNICA GENERALE MARINA PASQUINI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Risultano consigliate per questo corso le conoscenze di base di chimica, biologia. Informazioni Il corso è suddiviso in tre parti principali: la morfologia e la fisiologia delle principali specie di interesse zootecnico con particolare attenzione alle distinzioni tra poligastrici (bovini, pecore e capre) e monogastrici (cavalli e suini) sia in termini di conformazione che di fisiologia digestiva per meglio comprendere le diverse modalità del razionamento che consentono di realizzare produzioni (latte, carne). la zootecnica generale con lo studio delle principali razze bovine, ovine, caprine, equine e suine e le relative attitudini produttive degli animali attraverso la loro valutazione morfologica. Uso di biotecnologie nel settore zootecnico quali FA e ET. la genetica zootecnica con concetti di genetica mendeliana applicati al settore animale, studio dei caratteri quantitativi di interesse zootecnico per comprendere la stima del valore genetico dei riproduttori. Basi teoriche, sviluppi tecnici ed applicazioni dei vari metodi di accoppiamento: consanguineità, incrocio, meticciamento, selezione. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire competenze sulla morfologia delle principali specie animali allevate e sulla fisiologia dei vari apparati. Vengono distinti i poligastrici (bovini e piccoli ruminanti) dai monogastrici (cavalli e suini) sia in termini di conformazione che di fisiologia digestiva per meglio comprendere le diverse modalità del razionamento e della gestione degli animali al fine di realizzare le produzioni (latte, carne). Il corso fornisce competenze teoriche e pratiche per interpretare le attitudini produttive di specie e razze in relazione alla loro morfologia unitamente allo studio etnografico delle principali razze allevate sul territorio nazionale. Il corso fornisce competenze circa l'applicabilità di specifiche tecniche al settore zootecnico: inseminazione artificiale, embryo transfer, biotecnologie, genetica di base e quantitativa, strategie di 25/257 accoppiamento (consanguineità, incrocio, selezione) e gli effetti che specifiche scelte manageriali possono avere sulle produzioni sia quantitative che qualitative delle materie prime di origine animale, il loro impatto sul benessere degli animali allevati e sull’ambiente agrario. Programma Scopi dell’anatomia e fisiologia e relazioni con le altre discipline. Terminologia anatomo-fisiologica e uso dei piani arbitrari per l’orientamento spaziale di organi e apparati. Tessuti epiteliali (rivestimento e secrezione), tessuto connettivo (lasso, denso e specializzati); tessuto osseo e cartilagineo (ossificazione); tessuto muscolare (liscio, cardiaco, scheletrico); sangue (plasma, eritrociti, leucociti e piastrine); linfa (elementi cellulari e funzioni). App. locomotore (basi ossee, articolazioni, muscoli scheletrici di interesse commerciale). App. respiratorio ( vie aeree, polmoni, meccanica respiratoria e scambi gassosi). App. cardio-circolatorio (cuore e vasi sanguigni arteriosi e venosi. Piccola e grande circolazione, circolazione linfatica). App. digerente (organi prensori e preparatori, stomaco monovacuolare, prestomaci e abomaso nei poligastrici, intestino tenue, crasso, retto, fegato e pancreas; fisiologia della digestione e dell’assorbimento). App. urinario (vie urinarie, reni, nefrone, ultrafiltrazione e riassorbimento, urina primitiva e definitiva). App. riproduttore femminile (ovaie e fisiologia della riproduzione, fecondazione, annidamento, placentazione, gravidanza, fasi del parto). Ghiandola mammaria (anatomia della mammella, lattogenesi, eiezione del latte e controllo ormonale; lattazione ed asciutta). Composizione chimica del colostro e del latte. Cenni sull’app. riproduttore maschile (organi, spermatogenesi, sperma e struttura dello spermatozoo). Cenni sull’app. endocrino (principali ghiandole endocrine e ruolo dei relativi ormoni). Domesticazione degli animali. Speciazione: specie, razze e gruppi sub razziali. Caratteri morfologici, fisiologici, biologici e psichici dell’individuo, habitus, complessione e loro relazioni con le attitudini produttive. Principali razze bovine, ovine, caprine, equine e suine. Pubertà, la coppia e i caratteri sessuali, inseminazione, fecondazione e fecondità, la castrazione ed i suoi effetti. Cause di variabilità dei caratteri: ambiente, alimentazione e ginnastica funzionale dei vari apparati legati alle produzioni. Mutazioni, Eredità dei caratteri con comportamento mendeliano negli animali. (dominanza, geni modificatori ed epistasi, polimeria, pleiotropia, poliallelia e M.A.S. ai loci lattoproteici). Geni vitali, disvitali e letali, eredità patologica, eredopredisposizione ed eredoresistenza. Genetica di popolazione ed equilibrio Hardy Weinberg. Caratteri quantitativi, loro variabilità ed influenza del genotipo e dell’ambiente. Modello genetico di base, additività dei geni, breeding value; ereditabilità dei caratteri quantitativi di interesse zootecnico, ripetibilità di un carattere e correlazioni tra caratteri. Metodi e fonti di informazione per la valutazione dei riproduttori (progeny test e performance test). Metodi di accoppiamento: consanguineità, incrocio, meticciamento, selezione. Esercitazioni: Approfondimento dello studio dei vari organi ed apparati durante le lezioni attraverso l’uso di modelli anatomici animali e la proiezione di video tematici. Sono previste proiezioni per le principali razze bovine, ovine, caprine e saranno programmate visite didattiche presso aziende zootecniche e centri di FA. 26/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio orale sugli argomenti trattati nelle lezioni ed esercitazioni. Testi consigliati Bortolami R., Callegari E., Beghelli V. “Anatomia e fisiologia degli animali domestici” Edagricole, BO Veggetti A., Falaschini A. “Anatomia, fisiologia e zoognostica” Edagricole, BO Falaschini A. “Zootecnica generale” Edagricole, BO Pagnacco G. “Genetica applicata alle produzioni animali” CittàStudi Edizioni, MI VanVleck, Pollak, Oltenacu “Genetica per le scienze animali” a cura di R. Leotta. Servizio Editoriale Pisano, PI Bourbon M. “Understanding animal breeding” Ed. Prentice-Hall Inc. Appunti di lezione 27/257 BIOLOGIA DEI MICRORGANISMI ENRICO BERARDI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti sono necessarie le conoscenze fondamentali di matematica, fisica e chimica; inoltre, tutte le conoscenze di base di biologia cellulare, filogenesi, evoluzione, metabolismo e genetica. Informazioni Un moderno corso di biologia dei microrganismi da 6 crediti didattici. Per poter affrontare scientificamente il ruolo che i microbi rivestono nelle scienze e nelle tecnologie agrarie. Risultati di apprendimento attesi costruire le basi microbiologiche legate alla fertilità dei suoli, alle simbiosi microbiche del tratto digerente degli animali, a quelle dell'uomo, ai processi alimentari basati sulle fermentazioni, alla sanità nelle industrie alimentari, alle patologie microbiche delle piante. Programma 1. Introduzione alla Microbiologia 2. Il mondo dei microrganismi 3. Le simbiosi microbiche 4.1. Come tutto ebbe origine 4.2. Evoluzione microbica 28/257 5. Sistematica microbica e collezioni 6. Struttura e funzione di Bacteria e Archaea 7. Nutrizione e coltivazione dei microrganismi 8. Terreni di coltura per i quattro tipi nutrizionali fondamentali 9. Metabolismo microbico: catabolismo 10. Metabolismo microbico: anabolismo 11. Biologia dei Protisti - I 12. Fototrofia 13. Chemioautotrofia 14. Autotrofia e azotofissazione 15. Catabolismo dei composti organici 16. Respirazioni anaerobiche 17. I cicli biogeochimici 18. Genetica di Bacteria e Archaea Modalità di svolgimento del corso e dell'esame mista (di laboratorio, scritta e orale). Testi consigliati M.T. Madigan, J.M. Martinko, D.A. Stahl, D. P. Clark (2012) BROCK BIOLOGIA DEI MICRORGANISMI, Voll. 1 e 2, Pearson Italia, Milano-Torino. 29/257 BIOLOGIA VEGETALE SIMONA CASAVECCHIA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze generali di biologia Informazioni Il corso tratta in maniera sintetica la biologia delle piante, a partire dallo studio della cellula, in particolare della cellula vegetale, dell’anatomia, morfologia e fisiologia delle piante superiori e l’evoluzione e la sistematica delle tracheofite. Risultati di apprendimento attesi Il corso prevede l’acquisizione da parte dello studente delle conoscenze teoriche e pratiche sulle principali caratteristiche macroscopiche e microscopiche degli organismi vegetali. Si propone inoltre di correlare l’aspetto microscopico a quello macroscopico al fine di fornire allo studente una visione globale del sistema pianta-ambiente. Programma Introduzione alla biologia della cellula. La teoria cellulare. La struttura generale della cellula. Cellule procariote e cellule eucariote. Differenze fondamentali tra cellula vegetale ed animale. Metodi di studio della cellula. La cellula vegetale: struttura e ultrastruttura e funzioni. Membrana cellulare. Citoplasma e organuli citoplasmatici. I plastidi: cloroplasti, leucoplasti e cromoplasti. La lamella mediana. La parete primaria. La parete secondaria. Modificazioni secondarie della parete cellulare. I vacuoli e il succo cellulare. Inclusi solidi dei vacuoli. Assorbimento dell'acqua e dei soluti: diffusione, trasporto attivo e facilitato, osmosi, turgore cellulare e plasmolisi. L'accrescimento cellulare. Introduzione alla botanica generale: storia della botanica, campi d'indagine e metodologie. Le piante nella biosfera. Concetto di ambiente e di ecosistema, biotopo e biocenosi. Organismi autotrofi ed eterotrofi. Procarioti ed Eucarioti. Piante a tallo e piante a cormo. 30/257 Istologia vegetale: Teorie sulla differenziazione cellulare. Aggregati cellulari e pseudotessuti. Caratteristiche generali dei tessuti. Tessuti meristematici primari e secondari. Tessuti adulti primari e secondari: tegumentali, parenchimatici, meccanici, conduttori e secretori. Le forme esterne e i cicli vitali delle piante. Anatomia vegetale. La pianta: anatomia generale dei tre organi. Anatomia del fusto: zona merisistematica, zona di distensione e differenziazione, zona di struttura primaria e zona di struttura secondaria. Attività del cambio cibro-legnoso. Legno omoxilo ed eteroxilo. Il periderma. Attività del fellogeno. Anatomia della radice: apice meristematico, zona pilifera, zone di struttura primaria e di struttura secondaria. Le radici laterali. Anatomia della foglia: monocotiledoni, dicotiledoni e gimnosperme. Morfologia e struttura della foglia. Fillotassi e connessione del sistema conduttore del fusto con quello della foglia. Le metamorfosi. Il seme: caratteristiche generali, origine e struttura; maturazione e germinazione. Cenni di Fisiologia vegetale. Il bilancio idrico. La traspirazione: stomatica e cuticolare. Apoplasto e simplasto. Il trasporto della linfa greggia. Il trasporto delle sostanze organiche. Adattamenti delle piante all'aridità. Cenni sull'evoluzione dei metodi tassonomici. Sistematica e tassonomia. Nomenclatura. Specie: significato, variabilità e ambito di definizione. Individuo e popolazioni. Speciazione. Areali e speciazione. Modalità di origine di nuovi genomi: incrocio e poliploidia, introgressione, mutazioni, poliploidia, aneuploidia. Selezione: tipi, meccanismi e modalità. Isolamento riproduttivo. Tracheofite. Generalità. Morfologia dello sporofito, origine degli organi vegetativi, sviluppo dei tessuti. Gametofito. Riproduzione. Emersione dall'acqua. Sistematica e filogenesi. Pteridofite. Generalità. Morfologia: embrione, sporofito, fusto, radice, foglia, gametofito. Riproduzione vegetativa, sessuale, per sporogonia. Sistematica. Rhyniophyta. Lhycophyta. Sphenophyta. Pterophyta. Ecologia ed interesse delle pteridofite. Spermatofite. Generalità. Ovulo. Seme. Sistematica ed evoluzione. Gimnosperme. Apparati vegetativi. Apparati riproduttori: sacche polliniche, ovuli. Impollinazione e fecondazione. Seme. Ciclo. Sistematica e filogenesi. Ginkgophyta. Gnetophyta. Coniferophyta: generalità, fusto, foglia apparati riproduttori, impollinazione e fecondazione, embrione e seme. Taxaceae. Pinaceae. Cupressaceae. Ecologia, distribuzione ed interesse. Angiosperme. Generalità. Fusto. Radice. Foglie. Infiorescenze. Fiore: ricettacolo, perianzio, androceo, antere, maturazione del polline, gineceo, stimma e stilo, ovulo, maturazione dell'ovulo. Impollinazione. Fecondazione: tubetto pollinico, doppia fecondazione. Embrione. Endosperma secondario. Seme. Frutto. Disseminazione. Ciclo. Sistematica con particolare riguardo alle famiglie di interesse scientifico ed agro-ambientale. Dicotiledoni: Fagaceae, Betulaceae, Corylaceae, Ranunculaceae, Paeoniaceae, Rosaceae, Mimosaceae, Cesalpiniaceae, Fabaceae, Euphorbiaceae, Brassicaceae, Apiaceae, Oleaceae, Lamiaceae, Asteraceae. Monocotiledoni: Liliaceae, Poaceae, Orchidaceae. 31/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Prova pratica scritta di laboratorio ed esame orale. E’ richiesto inoltre l’allestimento di un erbario riguardante le famiglie trattate durante il corso. Testi consigliati RAVEN P.H., EVERT R. F., EICHORN S.E., 2002 – Biologia delle piante. Zanichelli, Bologna STERN K. R., BIDLSCK J. E., JANSKY S. H., 2008. Introduzione alla biologia vegetale. MaGraw-Hill. 32/257 BIOLOGIA VEGETALE MARINA ALLEGREZZA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Essendo un corso di base del primo anno, non vengono richiesti esami propedeutici. Si auspica comunque una conoscenza della biologia di base a livello scuola media superiore. Informazioni I contenuti del corso riguardano i tre campi fondamentali della Biologia vegetale di base: - la biologia cellulare con la descrizione della struttura e dell’ultrastruttura delle cellule vegetali eucariote - l’istologia, l’anatomia e fisiologia delle cormofite Gimnosperme e Angiosperme - I principi della classificazione e la sistematica delle tracheofite con particolare riferimento alle famiglie più rappresentative. Il metodo didattico si avvarrà di lezioni in power-point e di esercitazioni di laboratorio. di micro e macroscopia. Sono previste anche alcune visite didattiche con esercitazioni in campo per il riconoscimento delle principali specie vegetali e l'osservazione degli habitat che le ospitano. Risultati di apprendimento attesi Il corso prevede l'acquisizione da parte dello studente delle conoscenze teoriche e pratiche sulle principali caratteristiche citologiche istologiche, anatomiche e funzionali degli organismi vegetali. Si propone inoltre di correlare l'aspetto microscopico a quello macroscopico al fine di fornire allo studente una visione globale del sistema pianta-ambiente. Il Corso intende inoltre fornire competenze sia teoriche che pratiche relative alla conoscenza delle basi scientifiche della diversità delle piante superiori. Fornire la capacità di riconoscimento dei principali taxa, appartenenti alle più significative famiglie di pteridofite, gimnosperme e angiosperme, in correlazione con gli ambienti naturali. Programma 33/257 Introduzione alla botanica. Caratteristiche generali, campi d'indagine e metodologie. Le piante nella biosfera. Concetto di ambiente e di ecosistema, biotopo e biocenosi. Organismi autotrofi ed eterotrofi. Procarioti ed Eucarioti. Piante a tallo e piante a cormo. Citologia vegetale. Introduzione alla biologia della cellula. La teoria cellulare. La struttura generale della cellula. Cellule procariote e cellule eucariote. Differenze fondamentali tra cellula vegetale ed animale. Metodi di studio della cellula. La cellula eucariota: struttura e ultrastruttura. Membrana cellulare. Citoplasma e organuli citoplasmatici. I plastidi: cloroplasti, leucoplasti e cromoplasti. La lamella mediana. La parete primaria. La parete secondaria. Modificazioni secondarie della parete cellulare. I vacuoli e il succo cellulare. Inclusi solidi dei vacuoli. Assorbimento dell'acqua e dei soluti: diffusione, trasporto attivo e facilitato, osmosi, turgore cellulare e plasmolisi. L'accrescimento cellulare. Istologia vegetale. Teorie sulla differenziazione cellulare. Aggregati cellulari e pseudotessuti. Caratteristiche generali dei tessuti. Tessuti meristematici primari e secondari. Tessuti adulti primari e secondari: tegumentali, parenchimatici, meccanici, conduttori e secretori. Anatomia vegetale. Il seme: caratteristiche generali, origine e struttura; maturazione e germinazione. La pianta: anatomia generale dei tre organi. Le metamorfosi. I cicli vitali delle piante. Anatomia del fusto: zona merisistematica, zona di distensione e differenziazione, zona di struttura primaria e zona di struttura secondaria. Attività del cambio cibro-legnoso. Legno omoxilo ed eteroxilo. La corteccia. Attività del fellogeno. Anatomia della radice: l'apice, zona pilifera, zone di struttura primaria e di struttura secondaria. Le radici laterali. Anatomia della foglia: di monocotiledoni, di dicotiledoni e di gimnosperme. Morfologia e struttura della foglia. Connessione del sistema conduttore del fusto con quello della foglia. Il fiore Struttura e funzioni. Le infiorescenze. Il frutto Origine, struttura e classificazione Cenni di Fisiologia vegetale. Il bilancio idrico. La traspirazione: stomatica e cuticolare. Apoplasto e simplasto. Il trasporto della linfa greggia. Il trasporto delle sostanze organiche. Adattamenti delle piante all'aridità. Cenni sull'evoluzione dei metodi tassonomici. Sistematica e tassonomia. Nomenclatura. Specie: significato, variabilità e ambito di definizione. Individuo e popolazioni. Speciazione. Areali e speciazione. Modalità di origine di nuovi genomi: - Tracheofite. Generalità. Morfologia dello sporofito, origine degli organi vegetativi, sviluppo dei tessuti. Gametofito. Riproduzione. Emersione dall'acqua. Sistematica e filogenesi. - Pteridofite. Generalità. Morfologia: embrione, sporofito, fusto, radice, foglia, gametofito. Riproduzione vegetativa, sessuale, per sporogonia. Sistematica. Rhyniophyta. Lhycophyta. Sphenophyta. Pterophyta. Ecologia ed interesse delle pteridofite. - Spermatofite. Generalità. Ovulo. Seme. Sistematica ed evoluzione. - Gimnosperme. Apparati vegetativi. Apparati riproduttori: sacche polliniche, ovuli. Impollinazione e fecondazione. Seme. Ciclo. Sistematica e filogenesi. Ginkgophyta. Gnetophyta. Coniferophyta: generalità, fusto, foglia apparati riproduttori, impollinazione e fecondazione, embrione e seme. Ecologia, distribuzione ed interesse. - Angiosperme. Generalità. Fusto. Radice. Foglie. Infiorescenze. Fiore: ricettacolo, perianzio, androceo, antere, maturazione del polline, gineceo, stimma e stilo, ovulo, maturazione dell'ovulo. Impollinazione. Fecondazione: tubetto pollinico, doppia fecondazione. Embrione. Endosperma secondario. Seme. Frutto. Disseminazione. Ciclo. Ecologia, distribuzionee interesse. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e orale separati 34/257 Testi consigliati Biologia delle piante. Peter H. Raven, Ray F. Evert, Susan E. Eichhorn. Zanichelli editore. 35/257 BIOLOGIA VEGETALE SILVIA ZITTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di Biologia generale. Informazioni L’oggetto del corso è lo studio della struttura e delle funzioni delle cellule vegetali, dell’anatomia e delle funzioni degli organismi vegetali, della tassonomia e dell’evoluzione delle piante superiori, della morfologia delle angiosperme e sistematica di alcune famiglie di interesse alimentare. Risultati di apprendimento attesi Il corso ha l’obbiettivo di introdurre lo studente allo studio della Biologia vegetale e all’acquisizione delle conoscenze di base della struttura e delle funzioni delle cellule vegetali e delle caratteristiche istologiche, anatomiche e funzionali degli organismi vegetali. Il corso si pone, inoltre, l’obbiettivo di fornire le competenze teorico-pratiche per lo studio della diversità delle piante superiori, con particolare attenzione alle caratteristiche morfologiche delle principali famiglie di interesse alimenrtare. Programma Introduzione. La botanica. Caratteristiche generali, campi d’indagine e metodologie. Le piante nella biosfera. Concetto di ambiente e di ecosistema, biotopo e biocenosi. Organismi autotrofi ed eterotrofi. Procarioti ed Eucarioti. Piante a tallo e piante a cormo. 36/257 Citologia vegetale. La teoria cellulare. La struttura generale della cellula. Cellule procariote e cellule eucariote. La cellula vegetale: struttura e funzioni. Assorbimento dell’acqua e dei soluti. L’accrescimento cellulare. Botanica. Istologia vegetale. Teorie sulla differenziazione cellulare. Aggregati cellulari e pseudotessuti. Caratteristiche generali dei tessuti. Tessuti meristematici primari e secondari. Tessuti adulti primari e secondari: tegumentali, parenchimatici, meccanici, conduttori e secretori. Anatomia vegetale. Le forme esterne ed i cicli vitali delle piante. La pianta: organizzazione del corpo vegetale. Le metamorfosi. Anatomia del fusto: zona meristematica, zona di distensione e differenziazione, zona di struttura primaria e zona di struttura secondaria. Attività del cambio cribrolegnoso. Legno omoxilo ed eteroxilo. La corteccia. Attività del fellogeno. Anatomia della radice: l’apice, zona pilifera, zone di struttura primaria e secondaria. Le radici laterali. Anatomia della foglia: di monocotiledoni, di dicotiledoni e di gimnosperme. Morfologia e struttura della foglia. Fillotassi e connessione del sistema conduttore del fusto con quello della foglia. Metamorfosi. Il fiore: struttura e funzioni. Impollinazione e fecondazione. Le infiorescenze. Il seme: caratteristiche generali, origine e struttura; maturazione, disseminazione e germinazione. Il frutto: origine, struttura e classificazione. Cenni di fisiologia vegetale. Il bilancio idrico. La traspirazione: stomatica e cuticolare. Apoplasto e simplasto. Il trasporto della linfa greggia. Il trasporto delle sostanze organiche. Adattamenti delle piante all’aridità. Cenni di Botanica sistematica. Specie e speciazione. Tassonomia ed evoluzione. Angiosperme: generalità, morfologia, fiore, impollinazione, fecondazione. Sistematica e riconoscimento di alcune famiglie di interesse alimentare. Caratteristiche morfologiche e cenni di sistematica dei funghi superiori: Zygomycota, Ascomycota e Basidiomycota. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Lezioni frontali con l’ausilio di materiale in Power-Point, esercitazioni in Laboratorio, visite didattiche. Testi consigliati G. PASQUA, G. ABBATE, C. FORNI – Botanica generale e diversità vegetale. Piccin Nuova Libraria S.p.A., Padova. P.H. RAVEN, R.F. EVERT, S.E. EICHHORN – Biologia delle piante. Zanichelli, Bologna. 37/257 38/257 BIOMASSE ENERGETICHE GIUSEPPE TOSCANO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti conoscenze di fisica e chimica. Informazioni Il corso si compone di tre parti principali. Nella prima vengono inquadrate le potenzialità e le proprietà delle più diffuse biomasse e biocombustibili e dei prodotti energetici di nuova generazione; nella seconda parte si affrontano gli aspetti impiantistici delle filiere energetiche; nella terza parte si affrontano i temi della caratterizzazione delle biomasse e dei diversi materiali prodotti nell’ambito delle applicazioni energetiche. Il corso sarà caratterizzato da esercitazioni in aula e in laboratorio. Risultati di apprendimento attesi Il corso si propone di formare studenti per affrontare in maniera organica ed autonoma i principali contesti applicativi riguardanti l’uso delle biomasse a scopi energetici. Programma - Biomasse: definizione, tipologie e classi di prodotto. Proprietà fisiche, chimiche ed energetiche. Approvvigionamento delle biomasse combustibili. Tecnologie di pretrattamento e conversione energetica. Torrefazione e pirolisi. Biocombustibili liquidi: oli vegetali, biodiesel, bioetanolo, liquidi pirolitici. Biocombustibili gassosi: biogas e syngas. Biomasse solide ligno-cellulosiche: logs e cippato di legno. Il pellet di legno. Agri-pellet e pellet alternativi al legno. I combustibili ibridi ed il contenuto energetico biogenico. Impianti termici su scala domestica ed industriale: caratteristiche ed elementi per il dimensionamento. Aspetti ambientali. Emissioni della combustione di biomasse. Caratterizzazione di laboratorio delle biomasse solide e liquide. Specifiche di prodotto e normative tecniche. UNI EN 14961. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame orale 39/257 Testi consigliati appunti delle lezioni. 40/257 BOTANICA SISTEMATICA E FORESTALE FABIO TAFFETANI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Risultano propedeutiche a questo corso le conoscenze di base di biologia cellulare e di botanica generale e sistematica. Informazioni L’attività didattica frontale si avvale di lezioni con presentazioni multimediali (in formato power point e messe a disposizione degli studenti), integrate da esercitazioni di laboratorio che hanno l’obiettivo di preparare ciascuno studente al riconoscimento di campioni vegetali di piante superiori attraverso l’uso di chiavi dicotomiche. Fanno parte integrante del corso anche visite didattiche ad ambienti naturali e seminaturali al fine di osservare le specie più significative nei loro habitat naturali e verificare la complessità dei sistemi naturali e delle problematiche ambientali. Esercitazioni - Laboratori pratici per il riconoscimento dei campioni vegetali appartenenti alle principali famiglie di Tracheofite; - Visite didattiche per il riconoscimento delle principali specie vegetali e l’osservazione degli habitat che le ospitano Risultati di apprendimento attesi Il Corso intende fornire competenze sia teoriche che pratiche relative alla conoscenza delle basi scientifiche della diversità delle piante superiori di interesse ambientale e forestale. Fornire la capacità di riconoscimento dei principali taxa, appartenenti alle più significative famiglie di pteridofite, gimnosperme e angiosperme, in correlazione con gli ambienti naturali, la conservazione della diversità forestale e le problematiche di gestione del territorio. Programma - Pteridofite. Generalità. Tassonomia, ecologia, distribuzione ed interesse delle pteridofite. 41/257 - Gimnosperme. Taxaceae. Pinaceae. Cupressaceae. Tassonomia, ecologia, distribuzione ed interesse. - Angiosperme. Generalità. Sistematica con particolare riguardo alle famiglie di interesse scientifico ed agro-ambientale. Dicotiledoni: Caryophyllaceae, Ranunculaceae, Fagaceae, Betulaceae, Corylaceae, Salicaceae, Ulmaceae, Moraceae, Rosaceae, Mimosaceae, Cesalpiniaceae, Fabaceae, Euphorbiaceae, Brassicaceae, Apiaceae, Aceraceae, Oleaceae, Tiliaceae, Rhamnaceae, Cornaceae, Lamiaceae, Asteraceae. Monocotiledoni: Liliaceae, Poaceae, Cyperaceae, Juncaceae, Araceae. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Prova pratica di riconoscimento campioni vegetali. Preparazione di un erbario didattico. Colloquio orale sugli argomenti trattati nelle lezioni. Testi consigliati GEROLA F.M. -Biologia vegetale. Sistematica, filogenetica - UTET. LANGER R.H.M., HILL G.D. - Piante agrarie. Fondamenti di botanica applicata all’agricoltura. Edagricole, Bologna PIGNATTI S. - Flora d'Italia - 3 voll. Edagricole, Bologna. GELLINI R. - Dispense di Botanica Forestale. CEDAM, Padova. PIGNATTI S. - Ecologia vegetale. Zanichelli, Bologna. PAIERO P., SEMENZATO P., URSO T. - Biologia vegetale applicata alla tutela del territorio. Ed. Libreria Progetto, Padova 42/257 CHIMICA DEGLI ALIMENTI NATALE GIUSEPPE FREGA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza della chimica di base Informazioni Descrizione dei i principi nutritivi degli alimenti e dei fattori di alterazione degli alimenti Risultati di apprendimento attesi il corso si propone di far conoscere la composizone chimica degli alimenti e i fattori causa di alterazione degli alimenti. Programma I principali costituenti degli alimenti: acqua, carboidrati, proteine, lipidi, componenti minori, sostanze minerali. Caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua, l'acqua negli alimenti: stato fisico, importanza biologica dell'acqua, acqua libera ed acqua legata, attività dell' acqua. I carboidrati, monosaccaridi, disaccaridi e oligosaccaridi negli alimenti. L’amido e i polisaccaridi. La fibra alimentare: caratteristiche chimiche e utilità biologica. Principali alimenti ricchi in glucidi. Modificazioni della frazione glucidica degli alimenti in funzione dei trattamenti tecnologici di stabilizzazione, reazione di Maillard, processi di trasformazione di alimenti a matrice glucidica. Le proteine. Gli amminoacidi, il legame peptidico, struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine. Funzioni delle proteine in natura. Gli enzimi e la denaturazione termica. La frazione proteica degli alimenti. Principali alimenti ricchi in proteine: latte, formaggi, carni, prodotti ittici. Modificazioni della frazione proteica in funzione dei trattamenti tecnologici e della produzione di alimenti. I lipidi. Trigliceridi e acidi grassi, frazione saponificabile e insaponificabile. I componenti minori degli oli e grassi alimentari. Gli acidi grassi, distribuzione in natura, influenza sulla stabilità e conservabilità degli alimenti. La distribuzione degli acidi grassi nei triacilgliceroli. Modificazioni degli acidi grassi in funzione della tecnologia: formazione di isomeri di posizione e di isomeri geometrici. 43/257 Fosfolipidi: distribuzione e funzione in natura. I componenti minori e la frazione dell’insaponificabile, idrocarburi, tocoferoli, alcoli, metilsteroli, steroli, caroteni, polifenoli. L'autossidazione delle sostanze grasse: meccanismo di reazione ed importanza degli antiossidanti naturali e di sintesi. Le margarine. L’idrogenazione degli oli e grassi. I minerali. Principiali cationi e anioni presenti negli alimenti loro attività biologica, distribuzione in natura. Composizione chimica, valore energetico e proprietà nutrizionali degli alimenti. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame colloquio orale Testi consigliati R. Biffoli, "Chimica degli Alimenti", USES, Firenze; P. Cappelli, V. Vannucchi, "Chimica degli alimenti. Conservazione e trasformazioni", Zanichelli (1994), Bologna P. Cabras, A.Martelli, "Chimica degli alimenti” Piccin Nuova Libraria (2004), Padova 44/257 CHIMICA E BIOCHIMICA AGRARIA COSTANTINO VISCHETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 1^ semestre Prerequisiti E' richiesta una conoscenza della Chimica di base. A tale scopo è importante che gli studenti abbiano già affrontato lo studio e/o superato gli esame di Chimica Generale e Organica Informazioni Vengono effettuate lezioni in ppt (di cui si fornisce copia agli studenti) ed esercitazioni di laboratorio con postazioni singole (di cui si fornisce descrizione scritta). Il metodo utilizzato cerca di mettere in grado lo studente di acquisire le nozioni fondamentali per la comprensione della materia e di effettuare i dovuti collegamenti concettuali e pratici all’interno di essa. Risultati di apprendimento attesi L'obiettivo formativo principale del corso è quello di trasferire agli studenti le conoscenze di base sulla chimica del suolo e delle piante e sulle metodologie di laboratorio per la determinazione di alcune caratteristiche chimico-fisiche del suolo e su alcuni meccanismi enzimatici e biochimici delle piante. Le conoscenze acquisite si rivelano utili alla migliore comprensione di altri processi e fenomeni legati alla fisiologia ed alla produzione vegetale Programma Ambiente della pedogenesi. Struttura e proprietà dei silicati. Fattori fisici e chimici di pedogenesi. Costituzione fisico-meccanica del suolo. Stato strutturale del suolo. Proprietà dello stato colloidale del suolo. Struttura e proprietà degli ossidi ed idrossidi di ferro ed alluminio, delle argille del gruppo delle miche, della montmorillonite e della caolinite. Humus: composizione chimica, carica elettrica, estrazione e frazionamento. 45/257 Potere adsorbente del suolo. Assorbimento meccanico, biologico e chimico. Adsorbimento di scambio (anionico e cationico). Reazione e potere tampone del suolo. Suoli calcarei. Trattamento dei suoli calcarei con potere clorosante. Caratteristiche dei suoli acidi, sodici ed alcalini, e loro correzione. Concimazione: Stato degli elementi nutritivi nel suolo. Determinazione degli elementi nutritivi assimilabili. Concimi: concimi azotati, fosfatici potassici, composti, liquidi. Rischio ambientale da pratiche agricole: agrofarmaci, fosforo e azoto, metalli pesanti Bioenergetica: reazioni esorgoniche ed endoergoniche. Ciclo dell’ATP. Reazioni di ossido-riduzione. Potenziali ossido-riduttivi standard. Enzimi: classificazione, caratteristiche, composizione, coenzimi, cofattori, gruppi prostetici. Cinetica enzimatica: equazione di Michaelis-Menten e sue elaborazioni. Fattori che influenzano l’attività enzimatica: pH e temperatura. Inibizione enzimatica. Fotosintesi: fattori esogeni ed endogeni che influenzano la fotosintesi. I pigmenti fotosintetici. Struttura della membrana tilacoidale. Meccanismo di intrappolamento della luce. Fase luminosa della fotosintesi: formazione dell’ATP. Fase oscura della fotosintesi: cicli C2, C3, C4. Efficienza fotosintetica. Respirazione: glicolisi,fermentazione anaerobica, ciclo di Krebs, ciclo dei pentosofosfati, catena del trasporto elettronico. Ciclo dell’azoto: azoto-fissazione, organicazione e mineralizzazione dell’azoto, biosintesi della glutammina. Ammino-acidi e proteine. Lipidi: biosintesi e catabolismo degli acidi grassi. Biosintesi dei trigliceridi, fosfolipidi e glicolipidi. Fitormoni: auxine, giberelline, citochinine, acido abscissico ed etilene. Nutrizione vegetale: meccanismi di assorbimento e trasporto degli ioni. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame consiste in una prova orale volta ad accertare la preparazione ed il livello di comprensione della materia raggiunto dallo studente Testi consigliati 46/257 - AUTORI VARI, Fondamenti di Chimica del suolo, Patron Editore, 2005. - K.H. TAN, Principles of soil chemistry, Marcel Dekker Inc., 1993. - M. BUSINELLI, Chimica del suolo, Morlacchi Editore, 2009 - L. SCARPONI, Biochimica Agraria, Galeno Editrice, 1996 - M. MAFFEI, Biochimica Vegetale, Piccin Nuova Libraria, 1999. 47/257 CHIMICA E BIOCHIMICA DEI FITOFARMACI COSTANTINO VISCHETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 1^ semestre Prerequisiti E' richiesta una conoscenza delle discipline collegate quali la Chimica inorganica e organica, la Chimica Agraria e l’Agronomia generale Informazioni Vengono effettuate lezioni in ppt (di cui si fornisce copia agli studenti) ed esercitazioni di laboratorio con postazioni singole (di cui si fornisce descrizione scritta). Il metodo utilizzato cerca di mettere in grado lo studente di acquisire le nozioni fondamentali per la comprensione della materia e di effettuare i dovuti collegamenti concettuali e pratici all’interno di essa. Risultati di apprendimento attesi L'obiettivo formativo principale del corso è quello di trasferire agli studenti le conoscenze di base sulla chimica e biochimica dei fitofarmaci al fine di meglio comprendere i meccanismi e fenomeni nei quali questi sono coinvolti Programma Classificazione chimica e funzionale. Formulazione. Macchine per la distribuzione. Destino dei fitofarmaci nelle piante, nel suolo e nelle acque superficiali e profonde: metabolismo e modo d’azione nei vegetali, adsorbimento/desorbimento nel suolo, degradazione nel suolo, trasporto nel suolo, comportamento nei corpi idrici, dissipazione nell’aria, deriva durante i trattamenti. Ingresso dei fitofarmaci nella catena alimentare. Valutazione del rischio per la salute umana. Esposizione degli operatori e degli astanti. Ecotossicologia dei fitofarmaci. Modelli di simulazione del destino dei fitofarmaci nell’ambiente. Residui di fitofarmaci negli alimenti. Principi dell’analisi chimica dei fitofarmaci in matrici differenti. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame 48/257 L’esame consiste in una prova orale volta ad accertare la preparazione ed il livello di comprensione della materia raggiunto dallo studente Testi consigliati KENNETH a. Hassal, The Biochemistry and Uses of Pesticides, VHC, Weinheim, New York, Basel, Cambridge, 1990 AUTORI VARI, Agrofarmaci. Conoscenze per un uso sostenibile. A cura di M. Gennari e M. Trevisan. PERDISA Editore, Bologna, 2008. 49/257 CHIMICA FORESTALE CRISTIANO CASUCCI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti E' richiesta una conoscenza della Chimica di base. A tale scopo è importante che gli studenti abbiano già affrontato lo studio e/o superato gli esame di Chimica Generale e Organica Informazioni Il corso comprende lezioni teoriche in aula ed esercitazioni pratiche di laboratorio. Risultati di apprendimento attesi L'obiettivo formativo principale del corso è quello di trasferire agli studenti le conoscenze di base sulla chimica del suolo e delle piante e sulle metodologie di laboratorio per la determinazione di alcune caratteristiche chimico-fisiche del suolo e su alcuni meccanismi enzimatici e biochimici delle piante. Le conoscenze acquisite si rivelano utili alla migliore comprensione di altri processi e fenomeni legati alla fisiologia ed alla produzione vegetale Programma Ambiente della pedogenesi. Idrolisi dei silicati. Fattori di pedogenesi. Proprietà colloidali del suolo. Struttura e proprietà degli ossidi ed idrossidi di ferro ed alluminio, delle argille del gruppo delle miche, della montmorillonite e della caolinite. Humus: composizione chimica, carica elettrica, estrazione e frazionamento. Potere adsorbente del suolo. Assorbimento meccanico, biologico e chimico. Adsorbimento di scambio (anionico e cationico). Reazione e potere tampone del terreno. Suoli forestali. Forme di humus. Enzimi: classificazione, caratteristiche, composizione, coenzimi, cofattori, gruppi prostetici. Cinetica enzimatica. Inibizione. Fotosintesi: fattori esogeni ed endogeni che influenzano la fotosintesi. I pigmenti fotosintetici. Struttura della membrana tilacoidale. Fase luminosa della fotosintesi: formazione dell’ATP. Fase oscura della fotosintesi: cicli C2, C3, C4, piante CAM. Efficienza fotosintetica. Respirazione: glicolisi, fermentazione anaerobica, ciclo di Krebs, catena del trasporto elettronico. I lipidi. Metabolismo degli acidi grassi. Ciclo dell’azoto: azoto-fissazione, organicazione e mineralizzazione dell’azoto, biosintesi della glutammina. Ammino-acidi e proteine. Metabolismo secondario: Biosintesi di fenoli, pectina, cellulosa, amminoacidi aromatici e lignina. 50/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame consiste in una prova orale. Testi consigliati AUTORI VARI, Fondamenti di Chimica del suolo, Patron Editore, 2005. M. BUSINELLI, Principi di Chimica del suolo, Morlacchi Editore, 2001 L. SCARPONI, Biochimica Agraria, Galeno Editrice, 1996 M. MAFFEI, Biochimica Vegetale, Piccin Nuova Libraria, 1999 AUTORI VARI, Biochimica Agraria, Patron Editore, 2003 51/257 CHIMICA GENERALE E ORGANICA CRISTIANO CASUCCI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 1^ semestre Prerequisiti E' richiesta la conoscenza dei concetti elementari di Chimica che si acquisisce nella maggior parte delle scuole medie superiori. Nel caso che lo studente non abbia già acquisito tali conoscenze, è preferibile che frequenti il Precorso di Chimica. Informazioni Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti le informazioni fondamentali sia per la chimica inorganica che per la chimica organica. Tali conoscenze risulteranno utili allo studente per affrontarevlo studio di tutte quelle discipline che presentano richiami di chimica come ad es Chimica Forestale, Biochimica del Suolo, Pedologia Forestale. Lezioni teoriche ed esercitazioni sia in aula che in laboratorio Risultati di apprendimento attesi Lo studente al termine del corso dovrebbe essere in grado di risolvere i problemi fondamentali della chimica inorganica riguardanti la nomenclatura, i calcoli stechiometrici, la determinazione del pH di soluzioni acquose e di riconoscere e descrivere le principali classi di reazioni chimiche e i principali gruppi funzionali per la chimica organica. Programma Tavola periodica degli elementi, nomenclatura e principali composti chimici. Stati di aggregazione della materia. La mole. Le reazioni chimiche: reagenti, prodotti e calcoli stechiometrici. Le soluzioni ed espressioni di concentrazioni. L´equilibrio chimico e costanti di equilibrio. Acidi e basi, l´autoprotolisi dell´acqua e Kw, pH. Costante di dissociazione acida e basica Ka e Kb. Reazioni di idrolisi, soluzioni tampone, titolazioni,indicatori. Equilibri di solubilità, Kps, effetto dello ione a comune. Reazioni di ossidoriduzione.termodinamica chimica. Cinetica chimica.La chimica organica. Proprietà fisiche, chimiche e reattività delle principali classi di composti e gruppi funzionali: alcani, alcheni,alchini, composti ciclici, composti aromatici, eteri, alcoli, fenoli, aldeidi e chetoni, acidi carbossilici, ammine e derivati.Amminoacidi e proteine. Carboidrati e lipidi. 52/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e orale separati Non vengono effettuate verifiche in itinere. La verifica del grado di competenza acquisito dagli studenti in relazione agli argomenti trattati avviene in tutte le sessioni di esame utili dopo la fine del corso. Testi consigliati Binaglia - B. Giardina, Chimica e Propedeutica Biochimica, McGraw-Hill 53/257 CHIMICA GENERALE E ORGANICA PATRICIA CARLONI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 1^ semestre Prerequisiti E' richiesta una conoscenza dei concetti di base di matematica e fisica che si acquisisce nella maggior parte delle scuole medie superiori. Informazioni Il Corso di Chimica Generale ed Organica si propone di trasferire agli studenti le conoscenze scientifiche e metodologiche della Chimica di base. I concetti fondamentali che verranno approfonditi sono: COMPOSIZIONE DEI CORPI; COSTITUENTI DELLA MATERIA; ATOMI; TAVOLA PERIODICA; LEGAMI; COMPOSTI, RAPPORTI PONDERALI, SOLUZIONI, REAZIONI, TERMODINAMICA, EQUILIBRIO CHIMICO, EQUILIBRI IONICI IN SOLUZIONE, EQUILIBRI ELETTROCHIMICI, CINETICA; LA CHIMICA ORGANICA DEI COMPOSTI DEL CARBONIO; I GRUPPI FUNZIONALI E LE CLASSI DI COMPOSTI ORGANICI: IDROCARBURI, ALCOLI, ALOGENURI, ALDEIDI E CHETONI, ACIDI CARBOSSILICI, ESTERI, AMMIDI, AMMINE; LE REAZIONI IN CHIMICA ORGANICA: REAZIONI IONICHE O RADICALICHE; REAZIONI DI ADDIZIONE DI SOSTITUZIONE O DI ELIMINAZIONE, REAZIONI ELETTROFILE O NUCLEOFILE; ESERCITAZIONI. Risultati di apprendimento attesi L'obiettivo formativo principale del Corso è quello di trasferire le conoscenze scientifiche e metodologiche della Chimica Generale e della Chimica Organica di base. In tal senso il ruolo di tale corso è quello di mettere in grado lo studente di utilizzare la Chimica Generale e la Chimica Organica al fine di interpretare tutti quei processi che in discipline diverse devono essere compresi anche a livello molecolare (Biochimica, Chimica degli Alimenti, Conserve e Additivi, Industrie Agrarie, ecc). Programma Programma : LA COMPOSIZIONE DEI CORPI: Sostanze pure e miscugli, miscugli etrogenei ed omogenei, soluzioni, soluto e solvente, solubilità e concentrazione, separazione di miscugli: decantazione, 54/257 filtrazione, sublimazione, distillazione, estrazione, cromatografia. I COSTITUENTI DELLA MATERIA: sostanze pure, struttura particellare della materia, elementi e composti. Elementi: atomi, molecole, ioni. Composti: molecolari, ionici, ioni singoli. GLI ATOMI: L’atomo e le particelle che lo compongono, il nucleo e gli elettroni, numero atomico e numero di massa, isotopi, unità di massa atomica, i numeri quantici, gli orbitali s, p e d, la configurazione fondamentale degli atomi. TAVOLA PERIODICA: la tavola periodica: gruppi e periodi; le proprietà degli elementi: dimensioni atomiche, energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività, carattere metallico; carrellata sulle caratteristiche dei vari elementi divisi per gruppi. I LEGAMI: L'ottetto, il legame ionico, proprietà dei composti ionici. il legame metallico, proprietà dei composti metallici. Legame covalente, orbitali di legame, legame covalente polare, dipoli elettrici, legami sigma e pi greco, la forma delle molecole. Numero di coordinazione e simmetrie. Il metano: promozione e ibridazione, orbitali ibridi sp3, sp2, sp, legame covalente coordinato, risonanza, proprietà dei composti covalenti. I legami deboli, legame ad idrogeno.GLI STATI DELLA MATERIA: I gas ideali, equazione di stato. Lo stato solido. Lo stato liquido, tensione superficiale, viscosità, tensione di vapore. Passaggi di stato, diagrammi isobari. Diagrammi di stato di specie chimiche pure: acqua. Temperatura critica. I COMPOSTI: Ossidi acidi e ossidi basici. Idrossidi, Cationi metallici, Ossiacidi, Anioni poliatomici, Idracidi, Idruri, Perossidi, Sali, Composti di coordinazione, Particolarità di alcuni elementi. RAPPORTI PONDERALI: Il numero di Avogadro e la mole; peso molecolare. SOLUZIONI: Concentrazione delle soluzioni: percentuale P/P, V/V, P/V, molarità, molalità, frazione molare, ppm; Proprietà colligative. LE REAZIONI: Reagenti e prodotti, coefficienti stechiometrici, peso equivalente, normalità, scomposizione in ioni dei composti. Reazioni acido-base e reazioni redox. TERMODINAMICA: Sistema, ambiente, universo. Sistemi chiusi, aperti, isolati. Energia interna. Calore: capacità termica e calore specifico. Entalpia. Legge di Hess. Entropia, la seconda legge, energia libera. L’EQUILIBRIO CHIMICO: Costanti di equilibrio, Kp, Kc, Kx, Kn; Principio di Le Chatelier. EQUILIBRI IONICI IN SOLUZIONE: Definizione acido-base di Bronsted e Lowry, acidi e basi coniugati; la ionizzazione dell'acqua, Kw, scala del pH; Ka, Kb; idrolisi; Soluzioni tampone; Indicatori; Titolazioni acido-base e scelta dell'indicatore; Equilibri di solubilità di composti poco solubili, Kps; Effetto dello ione comune; Equilibri di complessazione. EQUILIBRI ELETTROCHIMICI: Le reazioni redox; Il potenziale di pila, i potenziali standard; La legge di Nerst, il piaccametro, Cenni sull’elettrolisi, leggi di Faraday, potenziale di decomposizione. CINETICA: velocità di reazione, equazioni cinetiche, costanti cinetiche, ordine di reazione, diagramma energetico, complesso attivato, teoria delle collisioni, catalizzatori. CHIMICA ORGANICA: I gruppi funzionali e le classi di composti organici. Le reazioni in chimica organica. Elettrofili, nucleofili e radicali. Definizione acido-base di Lewis. Idrocarburi saturi: alcani, gruppi alchilici, isomeria strutturale, cicloalcani, cicloesano, isomeria conformazionale, isomeria geometrica cis e trans, ossidazione, alogenazione. Stereochimica: isomeri, stereoisomeri, enantiomeri, atomi di carbonio chirali, luce polarizzata e polarimetro, convenzione (+)/(-), formule prospettiche, proiezioni di Fisher, convenzione D/L, convenzione R/S, miscele racemiche, diastereoisomeri, composti meso. Idrocarburi insaturi: alcheni, reattività verso gli elettrofili, isomeria geometrica cis/trans ed E/Z, carbocationi, addizione elettrofila, idrogenazione, ossidazione, polimerizzazione; alchini. Idrocarburi aromatici: benzene, risonanza, reattività verso gli elettrofili, sostituzione elettrofila aromatica, alogenazione, nitrazione, alchilazione ed acilazione, solfonazione, effetto dei sostituenti, aromatici policiclici, composti etero aromatici. Alogenuri alchilici: reattività verso i nucleofili, sostituzione nucleofila alchilica, eliminazione ionica. Alcoli: acidità e basicità, reattività verso i nucleofili, sostituzioni nucleofile, disidratazione. Fenoli: acidità e basicità, reattività verso gli elettrofili, ossidazione. Tioli: acidità, ossidazione. Eteri: scissione. Solfuri: ossidazione. Aldeidi e chetoni: gruppo carbonilico, reattività verso i nucleofili, addizione nucleofila, ossidazione, riduzione, la tautomeria cheto-enolica, condensazione aldolica. Acidi carbossilici e derivati: acidi, esteri, ammidi, alogenuri acilici ed anidridi, sostituzione nucleofila acilica, ordine di reattività dei derivati. Ammine: basicità, reazioni. 55/257 ESERCITAZIONI: Linguaggio chimico - Reazioni chimiche - Relazioni ponderali - Soluzioni – Reazioni acido-base: equilibri in fase acquosa, pH di soluzioni acide e basche, idrolisi – Equilibri di composti poco solubili: prodotto di solubilità - Reazioni redox – Reazioni in chimica organica. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L'esame consiste in una prova scritta che comprende domande di teoria a risposta aperta sull'intero programma del corso, la risoluzione di esercizi di stechiometria sugli argomenti delle esercitazioni e test a risposta multipla. Per ogni domanda ed esercizio viene dato un punteggio prestabilito modulato sulla base della completezza e dell'esattezza delle risposte. Per il superamento dell'esame la somma di tali punteggi non dovrà essere minore di 18. Testi consigliati Il docente mette a disposizione delle dispense per la Chimica Generale che possono essere scaricate. Testi Consigliati per la Chimica generale (ma non necessari): Atkins-Jones - Principi di Chimica - Zanichelli, Bologna, 2005 - ISBN 978-8808-19788-7; Nobile, Mastrorilli - La chimica di base - Casa Editrice Ambrosiana, 2006 - ISBN 978-88-408-1360-8; Masterton & Hurley - Chimica, Principi e Reazioni - Piccin, Padova, 2007 - ISBN 978-88-299-1854-6. Testi per la Chimica Organica (sceglierne uno): W.H. Brown e T. Poon - Introduzione alla Chimica Organica- Casa editrice: Edises; H. Hart, L.E. Craine, D. J. Hart e C.M. Hadad - Chimica Organica - Casa ed. Zanichelli, ISBN 978-8808-06763-0 McMurry John - Chimica organica un approccio biologico – Casa ed. Zanichelli, ISBN 978-8808-06693-0. 56/257 CHIMICA GENERALE E ORGANICA GIOVANNA MOBBILI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 1^ semestre Prerequisiti E' richiesta una conoscenza dei concetti elementari di Chimica che si acquisisce nella maggior parte delle scuole medie superiori. Informazioni Gli argomenti trattati in questo corso sono: I LEGAMI, I COMPOSTI, RAPPORTI PONDERALI, SOLUZIONI, LE REAZIONI, TERMODINAMICA, L’EQUILIBRIO CHIMICO, EQUILIBRI IONICI IN SOLUZIONE, EQUILIBRI ELETTROCHIMICI, CINETICA, La chimica organica come chimica dei composti del carbonio - I gruppi funzionali e le classi di composti organici: idrocarburi, alcoli, alogenuri, aldeidi e chetoni, acidi carbossilici, esteri, ammidi, ammine Le reazioni in chimica organica: reazioni ioniche o radicaliche; reazioni di addizione di sostituzione o di eliminazione, reazioni elettrofile o nucleofile. Risultati di apprendimento attesi Il corso ha come obiettivo di fornire le conoscenze di base della struttura della materia e dei principi termodinamici e cinetici che regolano la sua trasformazione e di permettere allo studente di acquisire le basi fondamentali per comprendere le relazioni tra struttura, proprietà e reattività delle molecole organiche. Programma STRUTTURA DELLA MATERIA: L’atomo e la struttura atomica; modello di Bohr e teoria quantistica; radiazione elettromagnetica e teoria ondulatoria; numeri quantici ed orbitali; spin dell’elettrone e principio di Pauli; principio della massima molteplicità; atomi polielettronici e meccanismo dell’Aufbau; tavola periodica; molecole e ioni; massa atomica e molecolare; la mole e il peso molare; composizione percentuale; determinazione della formula minima. LEGAMI CHIMICI: 57/257 Affinità elettronica e potenziale di ionizzazione; regola dell’ottetto; energia di legame; legame omeopolare; legame covalente; elettronegatività, polarità di legame e momento dipolare; legame ionico; legame di coordinazione; legami elettrostatici e ad idrogeno; strutture di Lewis e modello VSEPR; ibridizzazione ed elettroni localizzati; risonanza; numero di ossidazione ed elettrovalenza; nomenclatura dei composti. REAZIONI CHIMICHE E STECHIOMETRIA: Reazioni di dissociazione; reazioni acido-base; reazioni di precipitazione; reazioni di complessazione; reazioni di ossido-riduzione; bilancio elettronico, di carica e di massa. Reagente limitante. GLI STATI DELLA MATERIA: Lo stato gassoso; i gas ideali; legge di Boyle; legge di Charles; legge di Gay-Lussac; legge di stato dei gas. Lo stato solido; solidi amorfi; stato liquido; passaggi di stato; pressione di vapore; temperatura di ebollizione; diagrammi di stato dell’acqua; Solvente e soluto; composizione delle soluzioni; composizione percentuale; molalità; molarità; normalità e concetto di equivalente. TERMODINAMICA Relazione fra entalpia ed energia interna, entropia, la seconda legge, energia libera. EQUILIBRI CHIMICI Soluzioni acquose ed equilibri chimici; Risoluzione di problemi di equilibrio per sistemi complessi ELETTROCHIMICA Potenziali elettrodici di riduzione e loro applicazione. CINETICA Velocità di reazione, equazioni cinetiche, costanti cinetiche, ordine di reazione, diagramma energetico, complesso attivato, teoria delle collisioni, catalizzatori. CHIMICA ORGANICA Introduzione alla chimica organica: i composti organici: nomenclatura e struttura dei diversi gruppi funzionali. I legami intermolecolari nei composti organici e le loro relazioni con le proprietà chimico-fisiche: volatilità, solubilità, ecc. Alcani e cicloalcani: analisi conformazionale; proprietà chimico-fisiche; reazioni radicaliche. Alcheni: struttura, proprietà, isomeria geometrica. Dieni e polieni. Alcheni: reazioni di addizione elettrofila al doppio legame; reazioni radicaliche. Alcani e alcheni in natura: es: i terpeni I composti aromatici semplici: dal benzene ai policiclici ed eterociclici: struttura, nomenclatura. Alogenoderivati degli idrocarburi: struttura, proprietà. Alcoli: struttura, proprietà. Acidità; reazioni di ossidoriduzione. Fenoli: struttura, acidità, reazioni di ossidoriduzione. Gli antiossidanti. Altri derivati ossigenati: chinoni, eteri, epossidi, i composti solforati: tioli e disolfuri. La stereochimica organica: configurazione assoluta e relativa. Enantiomeri e diastereoisomeri; racemi. Relazioni tra struttura e proprietà biologiche di composti otticamente attivi. I CFC e il buco dell’ozono. I pesticidi. Aldeidi e chetoni: struttura, proprietà. reazioni di ossidoriduzione e di addizione nucleofila al carbonile. Aldeidi e chetoni: semiacetali e acetali. I glucosidi. Aldeidi e chetoni: addizione di nucleofili azotati. I carboidrati: mono-, di- e polisaccaridi. Monosaccaridi: 58/257 struttura, proiezioni di Fisher, stereochimica. Forme cicliche. Mutarotazione. Disaccaridi e polisaccaridi: proprietà, importanza negli sistemi biologici. Acidi carbossilici: proprietà, reazioni acido-base. Derivati degli acidi carbossilici: cloruri acilici, esteri, ammidi, anidridi, carbammati, uree. Reazioni di sostituzione acilica: esterificazione; idrolisi degli esteri e delle ammidi. I lipidi: acidi grassi, trigliceridi, fosfolipidi. Saponi e tensioattivi. Ammine: struttura e proprietà. Composti azotati naturali: es. gli amminoacidi; il legame peptidico; peptidi e proteine. Esercizi scritti in aula su tutti gli argomenti trattati durante le lezioni. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame orale Testi consigliati Chimica generale : Atkins-Jones - Principi di Chimica - Zanichelli, Bologna, 2005 Chimica Organica : John McMurry - CHIMICA ORGANICA . Un approccio biologico. Traduzione di Carmela Galli revisione di Paolo De Maria 2008. 59/257 COLTIVAZIONI ERBACEE ROBERTO ORSINI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Lo studente che intende affrontare l’esame di Coltivazioni erbacee deve avere ben chiare le nozioni impartite nel corso di Agronomia generale. Si suggerisce pertanto di sostenere l’esame di Coltivazioni erbacee solo dopo aver superato quello di Agronomia generale. Risultati di apprendimento attesi Il corso di Coltivazioni erbacee ha l’obiettivo di fornire indicazioni tecnico-scientifiche sulla gestione delle colture erbacee al fine di ridurre l’impatto ambientale dei sistemi colturali diffusi nella collina centro italiana. Programma · Lavorazioni del terreno (CENNI): scopi, classifica, strumenti, nuovi orientamenti. · Avvicendamento e consociazione: scopi, tipi ed effetti di avvicendamento, attualità. · Impianto delle coltivazioni: densità, distribuzione in campo, tecnica d’impianto. · La semente: valore agricolo della semente, produzione e tecnologia delle sementi, certificazione e legislazione. · Controllo erbe infestanti: generalità sulle malerbe, danni, metodi di controllo, lotta chimica · Colture erbacee: generalità, classifica. · Esempi di tecniche colturali per piante erbacee: a ciclo autunno-primaverile (frumento), a ciclo primaverile-estivo (mais). 60/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame verrà effettuato in forma prevalentemente orale. Testi consigliati F. Bonciarelli, 1999. Agronomia. Edagricole scolastico, Bologna. L. Giardini, 2002. Agronomia generale ambientale e aziendale. Pàtron Editore, Bologna. R. Landi, 1999. Agronomia e ambiente. Edagricole, Bologna. F. Bonciarelli, 1998. Coltivazioni erbacee da pieno campo. Ed agricole scolastico, Bologna. R. Baldoni, L. Giardini, 2000. Coltivazioni erbacee: Cereali e proteaginose. Pàtron Editore, Bologna. 61/257 COMPLEMENTI DI MECCANICA GIOVANNI LUCA RIVA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di matematica e fisica Informazioni La produzione di energia da fonti rinnovabili sta assumendo crescente rilievo e, in particolare, le biomasse ad uso energetico possono costituire un nuovo interessante risvolto produttivo per il settore agricolo. La possibilità di affrontare con successo questa produzione si fonda sulla conoscenza sia dei materiali da trasformare (residuali, dedicati) sia delle tecnologie per la realizzazione dei processi. Il corso si propone di formare negli studenti la corretta sensibilità alle caratteristiche dei materiali di partenza e le conoscenze tecnologiche di base per affrontare la loro trasformazione (da una prima trasformazione a trasformazioni complete) in termini energetici. Risultati di apprendimento attesi Fornire agli studenti gli strumenti per procedere all’analisi di sistemi complessi quali lo studio di filiere di produzione di energia da fonti rinnovabili di origine agricola. Programma Complementi di fisica (energetica) Caratteristiche delle principali biomasse ad uso energetico e industriale Filiera biomassa ligno-cellulosica-energia Filiera olio-energia Filiera del biogas 62/257 L’analisi energetico-ambientale delle filiere agro-energetiche. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Esame orale Testi consigliati Di volta in volta verranno consigliati allo studente letture ed approfondimenti. 63/257 COMPLEMENTS OF MECHANICS GIOVANNI LUCA RIVA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Fundamentals of math and physic. Informazioni Energy production from renewable sources represents today an alternative for farmers. The production of energy and/or energy carriers, however, requires a good knowledge on the different materials suitable to be transformed (residual or dedicated biomasses) and on the relevant technologies for processing. The aim of this course is to give to the students a basic knowledge about these aspects, like the main physical characteristics of the more interesting biomasses and about the main processes. Risultati di apprendimento attesi Provide students with the basic tools to analyze complex systems such as the production of energy from renewable agricultural sources (biomass). Programma Complements of physics (energy) Main characteristics of biomass for energy and industrial use Solid biomass energy chains Oil energy chains Biogas chain Energy and environmental analysis. 64/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Oral examination. Testi consigliati Readings will be recommended during the course. 65/257 CONSERVE E ADDITIVI MASSIMO MOZZON Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Risultano propedeutiche a questo corso le conoscenze di base di chimica e biochimica degli alimenti, microbiologia degli alimenti, fisica tecnica (termodinamica applicata e meccanica dei fluidi). Informazioni Descrizione delle tecnologie impiegate nella preparazione di conserve e semiconserve animali e vegetali. Ruolo e impiego dei principali additivi alimentari. Risultati di apprendimento attesi Il corso mette lo studente nelle condizioni di conoscere le tecnologie di trasformazione delle principali conserve e semiconserve vegetali, le problematiche connesse alla materia prima, al funzionamento delle apparecchiature, al controllo dei punti critici ed alla qualità del prodotto finito. Programma 1) Principali cause di alterazione degli alimenti (fisiche, chimiche e biologiche). 2) Strategie alla base delle tecnologie di conservazione: controllo dei parametri temperatura, attività dell’acqua, pH, concentrazione di ossigeno. Trattamenti termici stabilizzanti (scottatura, sterilizzazione, pastorizzazione). 3) Linee di produzione delle principali conserve e semiconserve di origine vegetale e animale. conserve di frutta (succhi, confetture); derivati del pomodoro (pelati, concentrati, disidratati); vegetali fermentati; conserve di carne e pesce. 4) Additivi. Definizioni, requisiti, funzioni e campi di applicazione degli additivi alimentari. Principali classi di additivi. Legislazione inerente gli additivi e l’etichettatura dei prodotti alimentari. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame 66/257 Il metodo didattico si avvale di lezioni in ppt. (fornite in copia agli studenti); sono anche previste visite guidate in aziende dove è possibile verificare nella pratica quanto appreso a lezione ed esercitazione. Il metodo didattico usato si propone non soltanto di fornire allo studente le nozioni fondamentali per la comprensione della materia, ma ancora di più, di stimolare nello studente ragionamenti deduttivi che gli consentano di realizzare opportuni collegamenti all’interno della materia e di acquisirne completa padronanza. La verifica finale verterà su un colloquio orale inerente gli argomenti trattati nelle lezioni. Testi consigliati Carlo Pompei - La trasformazione industriale di frutta e ortaggi. Edagricole-Il sole 24 ore. Bologna. 2005. Meat Science. R. A. Lawrie. Pergamon Press.Oxford. 1987. Industria dei salumi. Igiene, tecnica, legislazione. P. Del Monte, U. Magnani, M. Monari. Edizioni Agricole, 1990. Cerutti G. Residui, additivi e contaminanti degli alimenti. II edizione. Tecniche Nuove, Milano, 2006. 67/257 CONTROLLO ANALITICO DI QUALITA' PASQUALE MASSIMILIANO FALCONE Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Chimica Generale e Inorganica; Fisica Informazioni Il corso si compone di quattro moduli didattici indipendenti e complementari. I moduli sono focalizzati rispettivamente (I) sulla definizione dei descrittori quali - quantitativi della qualità e della sicurezza degli alimenti; (II) sulle norme cogenti e volontarie in tema di vigilanza e controllo di qualità; (III) sui metodi diretti e indiretti e sulle tecniche strumentali per il controllo di qualità; (IV) sulle strategie di acquisizione e di gestione dei dati sulla qualità. I temi scientifici saranno trattati sia dal punto di vista teorico che sperimentale in un’ottica innovativa e integrata. Si eseguiranno esercitazioni di calcolo numerico sul controllo di qualità degli alimenti. Risultati di apprendimento attesi Il corso ha lo scopo di fornire allo studente le conoscenze teorico-pratiche per la determinazione delle principali proprietà chimiche, fisiche, meccaniche e sensoriali degli alimenti e delle bevande e dei materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti, attraverso l’impiego di metodi ufficiali. Saranno inoltre fornite le basi scientifiche per la gestione dei dati sperimentali e per l’impiego di approcci innovativi non distruttivi per l’individuazione di nuovi marcatori della qualità. Queste informazioni saranno finalizzate all’acquisizione del metodo scientifico richiesto nel controllo oggettivo della qualità degli alimenti, sia nella verifica di conformità sia nella progettazione di nuovi prodotti. Programma Programma : 68/257 Primo Modulo Didattico: Qualità e sicurezza degli alimenti. Proprietà chimiche e stato fisico degli alimenti. Relazioni tra struttura, qualità e specifiche funzionalità degli alimenti. I principali meccanismi di degradazione della qualità. Tipicità, Autenticità e Frodi alimentari. Etichettatura e Bioterrorismo alimentare. I Marchi di qualità europei. Secondo Modulo Didattico: Norme cogenti e volontarie in tema di vigilanza e controllo di qualità. Libro Bianco, Codex Alimentarius. Il ruolo ispettivo ed analitico delle istituzioni nazionali e internazionali (FAO-WHO; EFSA; Istituto Superiore di Sanità, Comando Carabinieri per la Tutela della Salute; Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Ministero dell’Economia e delle Finanze). Rischio alimentare, Sistema HACCP e di Rintracciabilità e Norme per la Certificazione di Prodotto. Terzo Modulo Didattico: Metodi diretti e indiretti per il controllo di qualità Classificazione dei principali metodi e tecniche strumentali. I metodi analitici ufficiali, fonti e linee guida per la scelta e per lo sviluppo. Cromatografia: cenni teorici, strumentazione e principali applicazioni, analisi dei dati sperimentali. Spettrometria: cenni teorici, strumentazione e applicazioni, analisi dei dati sperimentali. Analisi termica: cenni teorici, strumentazione e principali applicazioni, analisi dei dati sperimentali. Computer vision, imaging e image processing: cenni teorici, strumentazione e principali applicazioni, analisi dei dati sperimentali. Reologia: cenni teorici, strumentazione e principali applicazioni, analisi dei dati sperimentali. Analisi sensoriale: cenni teorici, laboratorio di analisi sensoriale; metodi discriminanti, descrittivi e quantitativi; analisi dei dati sensoriali. Impiego di biotecnologie, biosensori e di imballaggi con funzioni specializzate per il controllo di qualità. Analisi microbiologica: metodi coltura-dipendenti, metodi coltura-indipendenti e principali applicazioni. Tecniche di simulazione e di calcolo numerico per la previsione e la verifica della shelf-life dei prodotti alimentari. Controllo di base e avanzato dei processi industriali per la produzione e l’innovazione dei prodotti alimentari: alcuni casi studio dell’industria olearia, enologica, lattiero-casearia, dei cereali e derivati. Quarto Modulo Didattico: Acquisizione e gestione dei dati Tecniche di pianificazione degli esperimenti. Gestione, conservazione e preparazione del campione. Significatività e rappresentatività dei dati. Elementi di analisi statistica descrittiva e multivariata e cenni di utilizzo applicativo di software per la creazione di database e per il calcolo statistico. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame La verifica del profitto e l’acquisizione dei crediti prevedono lo svolgimento di una prova scritta e di una orale in cui sarà valutato il livello di apprendimento delle conoscenze di base teoriche, 69/257 strumentali e sulle principali applicazioni delle tecniche di controllo di qualità degli alimenti. La prova scritta consisterà nello svolgimento di tests a risposta chiusa (a scelta multipla) e il suo superamento, con regole che saranno specificate dal docente, è condizione necessaria per sostenere la prova orale. Il voto finale sarà espresso sulla base delle singole votazioni pesate delle due prove riportate in trentesimi. Testi consigliati La qualità dei prodotti alimentari. J.L. Multon. Tecnihce Nuove Chimica Analitica Quantitativa. D.C. Harris. Zanichelli Food Materials Science: Principles and Practice (Food Engineering Series), Aguilera, Lillford, 2008, Springer Steffe, James F. 1992. Rheological Methods in Food Process Engineering. Second Edition. Freeman Press. East Lansing MI (disponibile sul sito www.egr.msu.edu/~steffe/) Food Texture and Viscosity: Concept and Measurement by Malcolm C. Bourne (2002). Publisher: Elsevier Science & Technology Books. ISBN: 0121190625 70/257 COSTRUZIONI RURALI ED ELEMENTI DI GEOMATICA ERNESTO MARCHEGGIANI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di: fisica, informatica,, zootecnica. Informazioni A partire dall’acquisizione delle conoscenze di base relative alla cartografia ed alla topografia il corso propone metodi operativi per il rilievo del territorio e degli edifici rurali e per la rappresentazione cartografica mediante tecnologie informatiche (TLR, CAD, GIS,). Fornisce criteri e metodi per la valutazione e la progettazione di interventi di recupero/riuso del patrimonio edilizio rurale in rapporto alle caratteristiche del territorio. . Fornisce le conoscenze fondamentali relative agli edifici produttivi, con particolare riferimento a quelli per le produzioni zootecniche. Il corso è strutturato in lezioni frontali, visite tecniche, esercitazioni in laboratorio informatico. Risultati di apprendimento attesi Fornire le basi metodologiche e gli strumenti applicativi per rilevare ed analizzare il territorio e gli edifici rurali, al fine di progettarne la valorizzazione. In funzione della specie zootecnica allevata definire sistemi di stabulazione e tipologie edilizie. Programma Elementi di geomatica -Principi di cartografia: sistemi di proiezione e sistemi di coordinate cartografiche, simbologie e legende, lettura ed interpretazione delle carte topografiche. Rilievo topografico: metodi del rilievo plano-altimetrico con strumenti tradizionali e con strumenti elettronici. -Cenni di telerilevamento: sensori fotografici e sensori non fotografici, tipologie e qualità dei dati, principi di elaborazione dei dati telerilevati. 71/257 -Sistemi Informativi Geografici: architettura generale, modelli e struttura dei dati, operatori spaziali ed operatori logico-matematici, campi applicativi. Rapporto tra edifici rurali e territorio -Tipologie funzionali e tecnologie costruttive degli edifici rurali tradizionali in relazione al contesto territoriale e all’evoluzione dei sistemi agricoli. -Acquisizione ed interpretazione delle informazioni territoriali necessarie per analizzare il contesto. Valorizzazione degli edifici rurali tradizionali -Patrimonio rurale: definizioni concettuali, architettura vernacolare, riferimenti culturali internazionali, relazioni con lo sviluppo rurale sostenibile. -Rilievo integrato dei fabbricati rurali: impostazione del rilievo, redazione ed applicazione di schede di rilevamento, analisi e valutazione dei dati. -Recupero/riuso del patrimonio edilizio rurale: definizioni e concetti di base, approccio e metodo di lavoro, strumenti di supporto alla progettazione degli interventi (CAD), legislazione nazionale ed internazionale di riferimento. Elementi di tecnologia delle costruzioni -Caratteristiche e proprietà dei materiali usati nelle costruzioni . -Elementi costitutivi di un fabbricato rurale: fondazioni, murature, solai, coperture. -Cenni di statica: vincoli ed equilibrio statico, calcolo delle reazioni vincolari; sollecitazioni interne: sforzo di taglio e momento flettente. Edifici per le produzioni zootecniche -Stalle per bovini -Stalle per suini -Stalle per avicoli Attività di laboratorio -Introduzione all’utilizzo dei software CAD e GIS. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame 72/257 L’esame finale consiste in una prova orale che verte sugli argomenti trattati durante il corso e nella discussione di un elaborato progettuale redatto dallo studente. Testi consigliati -Gomarasca M.A., 2004, Elementi di Geomatica, Edizioni AIT -Chiumenti R., 2004, “Costruzioni Rurali”, Edagricole, Bologna. -Anselmi S., Volpe G., 1987, “Architettura popolare in Italia: Marche”, Editori Laterza, Bari. -Palombarini A., Volpe G., 2002, “La casa di terra nelle Marche”, Federico Motta Editore -Agostini S., Failla S., Godano P., 1998, “Recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio”, Franco Angeli, Milano. 73/257 DENDROMETRIA E SELVICOLTURA CARLO URBINATI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 2^ semestre Prerequisiti E’ fortemente consigliata la propedeuticità di Matematica, Biologia vegetale, Entomologia e Zoologia agraria e forestale. Informazioni Il corso si svolge con lezioni frontali in aula, esercitazioni in bosco ed in aula informatica e prevede attività interattive in cui gli studenti, suddivisi in gruppi, dovranno: a) svolgere esercizi di dendrometria, b) predisporre commenti a letture di brevi articoli o a visione di filmati tematici, mini-presentazioni, autoverifiche anonime. Le esercitazioni e le visite didattiche (giornaliere e/o residenziali) in foresta costituiscono una componente fondamentale del corso e sono fortemente consigliate a tutti gli studenti. Il docente metterà a disposizione materiale didattico vario (presentazioni delle lezioni in aula, articoli di riviste tecnico-scientifiche, strumenti forestali, esercizi, cartografia e materiale multimediale). Risultati di apprendimento attesi Il Corso fornisce conoscenze teoriche e pratiche relative: a) a struttura, funzioni e dinamismi dei sistemi forestali; b) ai principali metodi e strumenti per la misura e la stima dei parametri strutturali e biometrici di alberi e foreste; c) ai principali metodi e strumenti per determinare la dinamica di accrescimento di alberi e foreste; d) ai principali sistemi di gestione forestale utilizzati in Europa ed in Italia. Programma Introduzione e cenni di storia forestale. Elementi di ecologia forestale. Interazioni dei principali fattori ecologici negli ecosistemi forestali temperati e mediterranei. 74/257 Silvigenesi. Fisionomia e portamento degli alberi forestali. Struttura orizzontale, verticale e cronologica delle cenosi forestali. Dinamica di accrescimento degli alberi forestali. Cenni di dendroecologia. Stadi di sviluppo, mortalità e rinnovazione delle cenosi forestali. Fertilità e produttività delle cenosi forestali. Metodi di analisi qualitativa e quantitativa in foresta. Osservazione e descrizione dei popolamenti forestali. Cenni di auxometria e di statistica applicata. Metodi e strumenti di misura dendrometrici (diametri, altezze, età, ecc.) e dendroauxometrici (determinazione del volume e degli incrementi della massa legnosa e della biomassa totale). Metodi di campionamento in foresta. Realizzazione di aree campione. Cenni di tipologia forestale. Assetto della vegetazione forestale in Italia. Carta dei tipi forestali e Inventario Forestale delle Marche. Modelli e tecniche selvicolturali. Il governo a ceduo e a fustaia. Trattamenti, cure colturali, trasformazioni e conversioni. Cenni di legislazione forestale. Cenni di vivaistica, tecniche di rimboschimento e arboricoltura da legno. Gestione delle foreste con funzione produttiva: legname da opera; legno energia, prodotti non legnosi. Gestione delle foreste con funzione 75/257 non-produttiva: mitigazione climatica, protezione idrogeologica, conservazione della biodiversità e degli habitat. La gestione forestale sostenibile. Cenni di politica forestale. La certificazione forestale. Gestione forestale locale ed effetti globali. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame consta di: a) una prova scritta, composta da esercizi di dendrometria e da domande a risposta multipla sull’intero programma svolto); b) una prova orale con domande aperte sull’intero programma svolto. N.B. La prova orale può essere sostenuta solo previo superamento della prova scritta Testi consigliati • M. Paci - Ecologia Forestale. Edagricole, 2003 • O. La Marca – Elementi di Dendrometria. Patron, 1999 • C. Urbinati – Foreste in forma. La gestione sostenibile nei boschi delle Marche. Regione Marche, 2009. • O. Ciancio, S. Nocentini – Il bosco ceduo: Selvicoltura, Assestamento, Gestione. AISF, 2004 • G. Bernetti – Atlante di Selvicoltura. Edagrcole, 2004 • R. Sands - Forestry in a global context. CABI Publ. 2005 76/257 DIFESA DALLE FITOPATIE GIANFRANCO ROMANAZZI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di patologia vegetale Informazioni Il corso fornisce agli studenti le conoscenze di base necessarie utili per affrontare la gestione delle malattie delle principali specie dell’ambiente marchigiano Risultati di apprendimento attesi Lo studente deve acquisire e connettere informazioni relative ai diversi mezzi di lotta disponibili per il controllo delle malattie delle principali specie coltivate nell’areale marchigiano e applicarli in un contesto di gestione integrata della coltura. Programma Parte generale Inquadramento della difesa dalle fitopatie nell’ambito della difesa antiparassitaria delle colture. Importanza della difesa fitosanitaria e quadro generale del settore, con particolare riferimento alle malattie. La difesa fitosanitaria: aspetti tecnici, tossicologici e ambientali, economici, politici, legislativi, organizzativi e commerciali. L’evoluzione delle strategie di difesa dalle fitopatie e le attuali tendenze. Stato dell’arte della difesa biologica e integrata dalle fitopatie. Le attuali conoscenze sulla difesa biologica e quadro complessivo del settore, con particolare riferimento alle possibilità applicative. La difesa integrata delle fitopatie: principi, linee guida e aspetti operativi. Trattazione dei diversi mezzi e metodi di difesa dalle malattie (agronomici, genetici, fisici, biologici, chimici) e loro inserimento nella strategia biologica e integrata. I fungicidi: evoluzione, classificazione, caratteristiche, meccanismi d’azione. Le diverse tipologie d’intervento contro le fitopatie (al seme, al terreno, alla 77/257 pianta). Possibilità di difesa nei confronti di malattie batteriche, virali e da fitoplasmi. Mezzi di lotta contro le avversità degli ortofrutticoli in postraccolta. Parte speciale Applicazione pratica della difesa biologica e integrata dalle fitopatie sulle principali colture dell’ambiente mediterraneo. Presentazione ed analisi critica dei programmi d’intervento biologici e integrati contro le malattie sulle colture di primario interesse per la regione Marche (vite, pomacee, drupacee, olivo, cereali, principali orticole) Esercitazioni - Applicazione di mezzi di lotta alternativi a quelli chimici per il controllo dei marciumi di ortofrutticoli in postraccolta - Visite didattiche in campo e in strutture nelle quali si opera il controllo delle malattie delle piante. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Orale Testi consigliati Belli G. Elementi di Patologia Vegetale. Piccin editore, 2007 Savino V., Amenduni T., Bazzoni A., Boscia D., Pollastro S., Saponari M. Validazione e trasferimento alla pratica agricola di norme tecniche per l'accertamento dello stato sanitario di specie ortofrutticole per patogeni pregiudizievoli alla qualità delle produzioni vivaistiche. Atti Progetto POM A32, Volumi I e II, 2001. www.agr.uniba.it/poma32 Lorenzini G. Principi di fitoiatria. Edagricole, 2001 Muccinelli M. Prontuario degli agrofarmaci - XIII edizione. Edagricole, 2011 Giunchedi L. Malattie da virus, viroidi e fitoplasmi degli alberi da frutto. Edagricole, 2003 Conti M., Gallitelli D., Lisa V., Lovisolo O., Martelli G.P., Ragozzino A., Rana G.L., Vovlas C. I principali virus delle piante ortive. Edagricole, 1996 78/257 ECOLOGIA VEGETALE E GEOBOTANICA MARINA ALLEGREZZA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze relative alla biologia vegetale e alla botanica sistematica Informazioni Il corso si articola in due principali aspetti: l’ecologia vegetale e la scienza della vegetazione. Il primo comprende l’analisi dei fattori ambientali che agiscono sul comportamento degli organismi vegetali mentre il secondo si occupa dell’interpretazione della copertura vegetale definita dall’interazione tra gli organismi. Risultati di apprendimento attesi Il corso avvia alla conoscenza dei principali fattori ecologici biotici ed abiotici che agiscono sulla vita vegetale. Organizza inoltre le conoscenze sulle analisi integrate della biodiversità vegetale dal livello di specie, a quello di comunità e di paesaggio vegetale. Programma La vita vegetale e l’ambiente. I fattori ecologici. Habitat e nicchia ecologica. Fattori ecologici limitanti: la luce, la temperatura e l'acqua. Valenza ecologica. Il concetto di ciclo biogeochimico. Clima e bioclima. Macro, meso e micro-bioclima. Classificazioni bioclimatiche. I fattori biotici. Rapporti intra ed interspecifici. Competizione, predazione, mutualismo e parassitismo. Adattamenti all’ambiente e convergenza di forme. Le forme biologiche di crescita. Individuo e popolazione. Ecologia di popolazione. I modelli in ecologia. Energetica: leggi e flusso di energia. Le catene alimentari. Produttività primaria e secondaria. Geobotanica e campi di indagine. Corologia, Biogeografia e Fitogeografia. La Flora: regni floristici ed areali (tipi e classificazione). Lo studio della flora: ricchezza floristica e biodiversità. La cartografia floristica. La conservazione della biodiversità floristica. 79/257 La Vegetazione, concetti e metodi. Il metodo fisionomico strutturale e il metodo floristico-ecologico o fitosociologico. Classificazione e ordinamento della vegetazione. La sintassonomia. Principali aspetti della vegetazione Italiana. Fitosociologia dinamica o sinfitosociologia: vegetazione potenziale attuale e successioni dinamiche. Fitosociologia del paesaggio o geosinfitosociologia: geoserie e paesaggio vegetale. La Cartografia della vegetazione e del paesaggio vegetale. Lo studio del paesaggio agrario e forestale. Geobotanica e pianificazione territoriale. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio orale sul programma del corso. Testi consigliati Power Point del corso fornito dal docente; Biondi E. - Ecologia. In: Enciclopedia delle Scienze, De Agostini,Novara Pedrotti F. & Venanzoni R., Geobotanica, in Enciclopedia delle Scienze - vol. Ecologia, De Agostini, Novara. Biondi et al., 2010. Le serie di vegetazione della Regione Marche. In “La vegetazione d’Italia” C. Blasi Ed., Palombi Editori 80/257 ECOLOGIA VEGETALE E GEOBOTANICA EDOARDO BIONDI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze relative alla biologia vegetale Informazioni Il corso si articola in due principali aspetti: l’ecologia vegetale e la scienza della vegetazione. Il primo comprende l’analisi dei fattori ambientali che agiscono sul comportamento degli organismi vegetali mentre il secondo si occupa dell’interpretazione della copertura vegetale definita dall’interazione tra gli organismi. Risultati di apprendimento attesi Il corso avvia alla conoscenza dei principali fattori ecologici biotici ed abiotici che agiscono sulla vita vegetale. Introduce inoltre alla modellizzazione dei processi ecologici. Organizza inoltre le conoscenze sulle analisi integrate della biodiversità vegetale dal livello di specie, a quello di comunità e di paesaggio vegetale. Programma La vita vegetale e l’ambiente. I fattori ecologici. Habitat e nicchia ecologica. Fattori ecologici limitanti: la luce, la temperatura e l'acqua. Il concetto di ciclo biogeochimico. Clima e bioclima. Macro, meso e micro-bioclima. Classificazioni bioclimatiche. I fattori biotici. Rapporti intra ed interspecifici. Competizione, predazione, mutualismo e parassitismo. Adattamenti all’ambiente e convergenza di forme. Le forme biologiche di crescita. Individuo e popolazione. Ecologia di popolazione. I modelli in ecologia. Energetica: leggi e flusso di energia. Le catene alimentari. Produttività primaria e secondaria. Geobotanica e campi di indagine. Corologia, Biogeografia e Fitogeografia. La Flora: regni floristici ed areali (tipi e classificazione). Lo studio della flora: ricchezza floristica e biodiversità. La cartografia floristica. La conservazione della biodiversità floristica. La Vegetazione, concetti e metodi. Il metodo fisionomico strutturale e il metodo floristico-ecologico o fitosociologico. Classificazione e ordinamento della vegetazione. La sintassonomia. Principali 81/257 aspetti della vegetazione Italiana. Fitosociologia dinamica o sinfitosociologia: vegetazione potenziale attuale e successioni dinamiche. Fitosociologia del paesaggio o geosinfitosociologia: geoserie e paesaggio vegetale. La Cartografia della vegetazione e del paesaggio vegetale. Lo studio del paesaggio agrario e forestale. Geobotanica e pianificazione territoriale. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Presentazione di un elaborato scritto di analisi ecologica e vegetazionale di un’area a scelta dello studente. In alternativa colloquio orale sul programma del corso. Testi consigliati Power Point del corso fornito dal docente; Biondi E. - Ecologia. In: Enciclopedia delle Scienze, De Agostini,Novara Biondi E., 2008. Lo studio del paesaggio e il contributo delle discipline scientifiche. In: “Le scienze naturali nella scuola, 35 (3): 19-48. Biondi E., 2008. Natura e paesaggio del territorio anconetano. In: a cura di C. Lasen: “Tesori naturalistici. Alla scoperta dei paesaggi e della biodiversità nelle province di Belluno, Vicenza, Verona, Mantova e Ancona”. Edizione della Fondazione Cariverona, Arsenale Editore, Verona. Biondi et al., 2010. Le serie di vegetazione della Regione Marche. In “La vegetazione d’Italia” C. Blasi Ed., Palombi Editori Blasi C., Paolella A. - Progettazione ambientale. La nuova Italia scientifica. Ghetti F. - Elementi di ecologia,CLEUP Editrice, Padova Odum E. - Ecologia. Un ponte tra scienza e società, Piccin, Padova, Pignatti S. (ed.) Ecologia vegetale UTET Torino 82/257 ECONOMIA E MARKETING FRANCESCO SOLFANELLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza della Matematica di base. Informazioni Nella prima parte del corso verranno forniti elementi di base della microeconomia. Si apprenderanno le varie forme di mercato con particolare riferimento al settore agricolo e agro-industriale. Nella seconda parte del corso verranno descritte le caratteristiche del prodotto e del sistema agroalimentare. Si forniranno elementi per la pianificazione d’impresa e la valutazione dei risultati economici e finanziari. Nella terza parte verranno forniti elementi di analisi del comportamento del consumatore e principi di marketing. Risultati di apprendimento attesi Si intende fornire un’introduzione alla teoria economica e alla conoscenza del funzionamento generale del sistema agro-alimentare. Inoltre, lo studente apprenderà e applicherà i principali concetti della gestione del mercato agro-industriale (marketing). Lo studente acquisirà informazioni nei settori della gestione aziendale, della commercializzazione e del marketing dei prodotti agricoli ed agro-industriali, con un approccio orientato alla valorizzazione della qualità (prodotti dop, igp, stg, doc, biologici). Programma 1° parte – Micro e macroeconomia Microeconomia: scopi, metodi e strumenti dell'economie. Teoria dell’offerta • La teoria della produzione: l'insieme di produzione, il breve e il lungo periodo, gli input fissi e gli input variabili. 83/257 • La Funzione di produzione. • Le funzioni di costo nel breve periodo e nel lungo periodo. • Profitti e ricavi: derivazione della curva di offerta. • L'equilibrio d’impresa e di settore nel breve e lungo periodo e nelle diverse forme di mercato (concorrenza perfetta, concorrenza monopolistica, oligopolio, monopolio). Teoria della domanda • La retta del bilancio. • Le curve di domanda engeliane e la derivazione della curva di domanda. Macroeconomia: introduzione ai principali concetti macroeconomici. • Misurare il reddito di una nazione: il PIL e le sue componenti. • Misurare il costo della vita: indice dei prezzi al consumo. • L’inflazione. • Le politiche fiscali e le politiche monetarie. • I principali attori macroeconomici attuali (: BCE, FMI, WTO, UE. 2° parte: • Il settore agroalimentare: strutture, produzioni e indicatori economici. • Funzioni obiettivo dell’impresa. • La valutazione dei risultati dell’attività produttiva: il bilancio economico consuntivo. • Pianificazione aziendale: bilancio preventivo, bilancio programmato, programmazione lineare, analisi multiobiettivo. 3° parte • Introduzione al marketing nell’impresa agroalimentare • Imprese e mercati • Il settore agroalimentare e l’analisi della concorrenza • Teorie del marketing management nel settore agroalimentare • Analisi della domanda e comportamento del consumatore 84/257 • Il marketing strategico nelle imprese agroalimentari • Segmentazione e posizionamento • Il marketing mix: le 4 p (prodotto, prezzo, punto vendita, promo-zione) • Politiche agroalimentari e vincoli normativi Il corso di Economia agraria consiste di 54 ore di lezione e di 27 ore di esercitazione, corrispondenti a un totale di 81 ore di attività didattica frontale. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L'esame consiste in una prova scritta e un colloquio orale. Testi consigliati • Prestamburgo M. e V. Saccomandi, Economia Agraria, EtasLibri, Milano, 1995. • Torquati B.M., La gestione dell’impresa agraria, Edagricole, Bologna, 2004. • Pilati L. (2004), "Marketing Agro-alimentare", UniService, Trento. • Antonelli G. (a cura di) (2004), "Marketing Agroalimentare. Specificità e temi di analisi". • Gregory Mankiw N. (2007), “principi di microeconomia, Zanichelli. 85/257 ECONOMIA E MARKETING APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 81 Ore 9 Periodo 1^ semestre Programma Nella prima parte del corso verranno forniti elementi basici di microeconomia ed analisi dell’equilibrio economico con particolare riferimento ai mercati agroalimentari. Nella seconda parte del corso verranno descritte le caratteristiche del prodotto e del sistema agroalimentare, verranno inoltre forniti elementi di analisi del comportamento del consumatore e principi di marketing agroalimentare con risalto alla globalizzazione del sistema produttivo e distributivo, allo sviluppo tecnologico e alla conseguente innovazione di prodotto, all’evoluzione delle abitudini di consumo e conseguenti trasformazioni nel comportamento d’acquisto. • Il modello di base per la rappresentazione di un economia di mercato; • L’incontro tra domanda e offerta: formazione dell’equilibrio di mercato; • Mercato concorrenziale e mercati imperfetti; • Il concetto di elasticità; • L’elasticità della domanda e dell’offerta nel mercato agroalimentare; • Principi di teoria del consumatore: preferenze, utilità, reddito, scelta; • Principi di teoria dell’offerta: la funzione di produzione, le curve di costo, il vincolo di bilancio; • Evoluzione recente e struttura attuale della Politica Agricola Comune; • Il surplus del consumatore; • Principi di statica comparata applicati al mercato agroalimentare; • Peculiarità dei prodotti e dei mercati agroalimentari; • Struttura e gestione del mercato agroalimentare: caratteristiche della filiera e funzione della logistica; • Principi di marketing agroalimentare; • Il marketing relazionale; • Il marketing territoriale; • Il comportamento del consumatore e le ricerche di marketing: concetti e strumenti operativi per la raccolta dati e l’analisi multivariata; • I concetti di qualità e reputazione nel marketing agroalimentare; • Strategia di marketing e marketing mix; • Il branding nell’agroalimentare; • Valutazione finanziaria delle scelte di marketing: approcci e strumenti operativi. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e orale Il corso si svolge sulla base di lezioni frontali, esercitazioni finalizzate all’impostazione di ricerche di mercato e all’analisi dei dati, visite didattiche presso aziende agroalimentari finalizzate all’osservazione diretta di casi di studio. 86/257 La prova di valutazione consiste in un test scritto più un colloquio. Testi consigliati Hal R. Varian, Microeconomia, Cafoscarina J.P. Peter, J. H. Donnelly jr: Marketing, McGrawHill, Milano, L. Molteni, G. Trailo: Ricerche di marketing, McGraw-Hill, Milano G. Antonelli (a cura di); Marketing agroalimentare, Franco Angeli, Milano A. Foglio, Il Marketing agroalimentare, Franco Angeli N. Gregory Mankiw, Principi di microeconomia, Zanichelli 87/257 ECONOMIA E POLITICA AGRARIA ROBERTO PETROCCHI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 81 Ore 9 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Matematica, Elementi di economia Informazioni Nel quadro definito dalle direttive della Politica Agricola Comunitaria, il corso intende affrontare il tema della pianificazione e del controllo aziendale. Saranno considerati gli argomenti di base dell’Economia agraria quali le strutture produttive agricole, le tipologie aziendali, il bilancio economico e i costi di produzione, e della Gestione aziendale, quali la teoria delle decisioni, gli strumenti e i metodi per l’analisi, la verifica e lo sviluppo dell’attività produttiva aziendale. Risultati di apprendimento attesi Fornire le cognizioni teoriche e operative indispensabili per comprendere organizzazione, dinamiche e gestione dell’impresa agraria. Programma Gli indirizzi della politica agricola comunitaria. L’impresa agraria. Misurazione dei risultati dell’azienda agraria. Processi decisionali e controllo della gestione delle imprese agricole. La rappresentazione dell’assetto reddituale patrimoniale e finanziario dell’azienda agraria. L’analisi dell’assetto economico finanziario dell’azienda agraria. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Test scritto e colloquio orale 88/257 Testi consigliati De Benedictis M., Cosentino V., Economia dell’azienda agrarian, Il Mulino Prestamburgo M., Saccomandi V., Economia agraria, Etaslibri Agliati M., Amministrazione e controllo nell’impresa agricola, Egea Torquati B, Economia e gestione dell’impresa agraria, Edagricole 89/257 ECONOMIA ED ESTIMO AMBIENTALE ADELE FINCO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Esami di economia e di Estimo del triennio Informazioni Il corso si propone di fornire alcune basi di economia ambientale proponendo l’analisi del funzionamento dei mercati e le cause del fallimento e del degrado ambientale fino ad arrivare alle politiche di controllo economico dell’ambiente. La seconda parte del corso sviluppa l’approccio valutativo dei beni ambientali che si basa sull’analisi costi benefici e sulla regola di decisione sociale. Lo studio delle valutazioni riguarda altresì la valutazione d’impatto ambientale (VIA) sotto l’aspetto normativo e metodologico. l corso sviluppa i temi della qualità in relazione ai segni istituzionali che la garantiscono, alle strategie e alle politiche comunitarie e nazionali. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire un panorama conoscitivo ed interpretativo sulla valutazione dell’ambiente e più in generale dei beni pubblici con particolare riferimento all’ambiente agricolo e al paesaggio rurale. Il corso mira altresì a fornire le basi conoscitive della politica ambientale, inclusa la valutazione d’impatto ambientale, focalizzando l’attenzione sulle politiche rivolte alle risorse agricole e forestali. Programma Fondamenti di economia ambientale Sviluppo sostenibile e indicatori di sostenibilità Beni pubblici, esternalità e fallimento del mercato. Strumenti per la protezione dell'ambiente: normativi, economico-finanziari, di mercato, volontari. Approfondimenti sulle certificazioni ecologiche e sulle metodologie procedurali Agricoltura e Ambiente. Obiettivi di qualità nell'agrosistema. 90/257 Politiche agro- ambientali. Valutazione dell’efficienza con particolare riferimento ai Piani di sviluppo rurale (PSR). La valutazione dell'ambiente e del paesaggio. Metodologie di valutazione monetarie e non monetarie: - la valutazione contingente (CV); il costo di viaggio (TC); il prezzo edonico (HP); le valutazioni estetico visive Analisi applicativa ad un Caso di studio e approfondimenti sui metodi Valutazione di impatto ambientale, Valutazione Strategica, Valutazione di Incidenza - strumenti di analisi per la VIA: analisi Costi Benefici (ACB) e Analisi multicriteri (AMC) Analisi applicativa ad un caso di studio e approfondimenti metodologici. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e/o orale L’accertamento della preparazione avverrà con prova scritta e/o orale. La valutazione terrà conto degli eventuali elaborati da parte degli studenti su uno specifico tema di approfondimento. Testi consigliati Dispense e altri materiali distribuiti dal docente durante il corso. Turner K.R., Pearce D., Bateman I.,1996, Economia ambientale, il Mulino, Bologna. Finco A. 2007, Ambiente, Paesaggio e Biodiversità nelle politiche di sviluppo rurale, ARACNE ED. pp.155. Letture scelte di Economia ed Estimo Ambientale nell’ambito della letteratura scientifica internazionale 91/257 ECONOMIA ED ESTIMO FORESTALE E AMBIENTE DANILO GAMBELLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti si richiede che gli studenti abbiano frequentato il corso di Elementi di Economia Informazioni Il corso è principalmente organizzato in tre parti: aspetti economici e gestionali in ambito forestale; concetti di economia e politica ambientale rilevanti per il settore forestale, con particolare riferimento alle tematiche delle emissioni di carbonio; aspetti relativi all’estimo forestale. Risultati di apprendimento attesi Fornire gli strumenti teorici e pratici per l’analisi economica e valutativa del settore agro forestale. Particolare attenzione verrà attribuita alle tematiche e ruolo delle risorse forestali anche negli aspetti non strettamente produttivi e nelle dinamiche della gestione delle emissioni di carbonio. Programma Parte I Economia e mercato dei prodotti forestali: domanda, offerta Bilancio economico di un’azienda agroforestale Cenni di contabilità industriale nel settore legno 92/257 Gestione economica delle risorse forestali Parte II Beni pubblici Risorse rinnovabili Teorema di Coase Schemi di permessi negoziabili di inquinamento e tasse ambientali Politiche per il settore forestale Parte III Estimo forestale: concetti base Valore di macchiatico, stima analitica di fondi forestali Valutazione investimenti Analisi multicriteriali Modalità di svolgimento del corso e dell'esame il corso è articolato come segue: 36 ore di lezione frontale; 18 ore di esercitazioni. Il corso sarà impostato in modalità E-learning utilizzando la piattaforma Moodle. Esame: una parte come prova scritta, e una parte come valutazione di uno studio o ricerca personale sulle tematiche trattate nel corso 93/257 Testi consigliati Bernetti I., Romano D., (a cura di) Economia delle Risorse Forestali, Liguori Editore, 2007. Musu I., Introduzione all’economia dell’ambiente, Mulino, 2000. Pearce D.W., Turner R.K, Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, il Mulino, 1997 94/257 ELEMENTI DI ECONOMIA ROBERTO PETROCCHI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Matematica Informazioni Il corso intende affrontare il tema della crescita economica fin dagli esordi della riflessione sui fatti economici. Saranno considerate le circostanze che condizionano e rendono possibile la crescita economica nel quadro sia delle interazioni con il tema di fondo del posizionamento progressivo del ruolo del settore primario rispetto agli altri settori, sia della interazione con le risorse naturali. Lezioni frontali, Esercitazioni, Risultati di apprendimento attesi Alfabetizzazione economica; Interpretazione dei fatti economici di più immediato rilievo;.Propedeuticità ai corsi successivi. Programma La scienza economica. Dalla società precapitalistica alla società capitalistica. L’oggetto della riflessione economica: lo scambio, la produzione, la distribuzione, il valore, il consumo, etc. Uno sguardo critico alla evoluzione delle idee economiche: approcci epistemologici alla scienza economica, la crescita senza limiti, la considerazione delle risorse naturali. Le questioni aperte: Declino dell’agricoltura e industrializzazione; Globalizzazione e finitezza delle risorse naturali. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e orale Test scritto e colloquio orale Testi consigliati Zamagni S., Economia politica, Il Mulino. Gioia V., Perri S., Corso di Istituzioni di Economia, Manni Editore; Durante il corso verrà fornito un reading a cura del docente 95/257 ELEMENTI DI ECONOMIA MATTEO BELLETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Matematica Informazioni Il corso intende affrontare il tema della crescita economica fin dagli esordi della riflessione sui fatti economici. Saranno considerate le circostanze che condizionano e rendono possibile la crescita economica nel quadro sia delle interazioni con il tema di fondo del posizionamento progressivo del ruolo del settore primario rispetto agli altri settori, sia della interazione con le risorse naturali. Lezioni frontali, Esercitazioni, Risultati di apprendimento attesi Alfabetizzazione economica; Interpretazione dei fatti economici di più immediato rilievo;.Propedeuticità ai corsi successivi. Programma La scienza economica. Dalla società precapitalistica alla società capitalistica. L’oggetto della riflessione economica: lo scambio, la produzione, la distribuzione, il valore, il consumo, etc. Uno sguardo critico alla evoluzione delle idee economiche: approcci epistemologici alla scienza economica, la crescita senza limiti, la considerazione delle risorse naturali. Le questioni aperte: Declino dell’agricoltura e industrializzazione; Globalizzazione e finitezza delle risorse naturali. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e orale Test scritto e colloquio orale Testi consigliati Zamagni S., Economia politica, Il Mulino. Gioia V., Perri S., Corso di Istituzioni di Economia, Manni Editore; Durante il corso verrà fornito un reading a cura del docente 96/257 ELEMENTS OF ECONOMICS MATTEO BELLETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Prerequisites (1 line): Some knowledge of elementary differential calculus is strongly recommended. Informazioni Basic knowledge and understanding of essential economic facts and concepts. Learning content is, somehow, propaedeutic to other courses. Risultati di apprendimento attesi The course focuses on the key issue of economic development analysed into a historical perspective. Fundamental phenomena which cause economic development and affect its emergence shall represent the leit-motiv of the course, in terms of the essential role played by primary sector as opposed to the other main economic sectors as well as of its influence on natural resource endowment and exploitation. Programma Economic Science basic theoretical features. From pre-capitalistic to capitalistic societies. The fundamental subjects of economic analysis : exchange, production, distribution, value, consumption, etc. A general outlook of economic theories and doctrines: alternative epistemological approaches to economic science, unlimited growth and growth limited by natural resource availability. Open questions : decline of agriculture and industrialization patterns; globalization and natural resource finiteness. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Final examination shall include both written and oral tests. Testi consigliati T. Cozzi, S. Zamagni, Istituzioni di economia politica. Un testo europeo, Bologna, Il Mulino, 1999, IX ed.. Gioia V., Perri S., Corso di Istituzioni di Economia, Lecce, Manni Editore; 97/257 Lesson handouts and other learning materials shall be distributed throughout the course 98/257 ENOLOGIA APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze preliminari di fisica, chimica inorganica ed organica. Informazioni Corso teorico-pratico sulle principali tecnologie di produzione del vino, delle bevande alcoliche principali e di alcuni prodotti collaterali della cantina. Risultati di apprendimento attesi Il corso fornisce agli studenti le conoscenze teorico-pratiche per impostare e risolvere le problematiche legate alla produzione di vini, di bevande alcoliche ed altri prodotti enologici indicsati nel programma, rispettando la legislazione vigente. Programma Programma : Introduzione al vino come biotecnologia tradizionale. Composizione delle parti dell’uva. I fenomeni della maturazione della uva: trasformazione dell’uva nel corso della maturazione, accumulo degli zuccheri nell’uva, evoluzione degli acidi, indice di maturazione, sovramaturazione, il marciume nobile. Determinazione degli zuccheri e dell’acidità. Previsione della data della vendemmia: metodi teorici e analitici. Introduzione alle tecniche di vinificazione principali. Le correzioni nel mosto: zuccheraggio; mosti concentrati, muti e rettificati; osmosi inversa. Disacidificazione, acidificazione, tannizzazione; tiamina ed altri additivi. La pigiatura e la diraspatura: influenza delle varie tecniche sulla vinificazione. Sgrondatura e torchiatura: tecniche. Composizione dei liquidi di torchiature successive. Proprietà dell’anidride solforosa sfruttate in vinificazione, pratica di solfitaggio. Tecniche per la riduzione dell’anidride solforosa. Acido sorbico, acido ascorbico. Alcuni casi pratici. L’importanza tecnologica delle fermentazioni alcolica, gliceropiruvica, malolattica, maloalcolica; fattori inibenti e scatenanti. Prodotti primari e secondari. Conduzione e controllo delle fermentazioni: densità e temperatura. Sostanze colloidali del vino e loro importanza durante le fasi della 99/257 vinificazione. Stato di sol e gel. I colloidi protettori (pectine, gomme, mucillagini). La protezione dagli intorbidamenti. I polifenoli dal punto di vista tecnologico. Proprietà organolettiche. I pigmenti monomerici. Equilibri in funzione del pH. La formazione dei pigmenti polimerici. Tannini. La vinificazione in bianco: tecnica classica. Sfecciatura. Trattamento con bentonite. Altri coadiuvanti, proteici, minerali, sintetici. Il lisozima. Il collaggio. Varianti della vinificazione in bianco. Macerazione prefermentativa. Affinamento su fecce. I travasi del vino, frequenza e modalità. Le colmature. Stabilizzazione del vino: metodiche fisiche e chimiche. L’acido metatartarico. La stabilizzazione a freddo e l’instabilità tartarica. Vinificazione in rosso: lavorazione dell’uva, sistemi di fermentazione, contenitori di fermentazione. Autovinificatori: modelli e tecniche. I vini rosati: tecnologia di produzione. Maturazione ed invecchiamento dei vini. Strutturazione, microssigenazione e maturazione in legno. Viraggio del colore. Reazioni che avvengono durante la maturazione. Alterazioni e malattie del vino. Acescenza, fioretta, alterazioni lattiche, il girato, l’amaro, l’agrodolce, il filante. Casse ferrica, fosfatica, ossidasica, tannato-ferrica, rameosa. Maderizzazione. Azioni preventive. Sono inoltre previste visite didattiche a manifestazioni del settore o aziende vinicole ed esercitazioni pratiche di laboratorio. Tecniche speciali di vinificazione e affinamento del vino. La macerazione a freddo. La rifermentazione dei vini. Il governo all'uso toscano. Il fenomeno della copigmentazione. La produzione delle barrique. Additivi enologici innovativi: tipologie e qualità di tannini esogeni ed enzimi. L'anidride carbonica, nozioni chimico-fisiche. Applicazioni tradizionali ed innovative. La macerazione carbonica. I vini spumanti. Metodo Champenois o classico: ammostatura, sfecciatura, presa di spuma, eliminazione delle fecce, tappatura definitiva. Metodo Charmat `corto' e `lungo'. Sistema continuo. Tecnologia dell'Asti Spumante. Spumanti artificiali e gassatura diretta. Vini frizzanti. Prosecco. Vini speciali: mistelle, vini liquorosi, vini aromatizzati. I vini passiti: dolci naturali o artificiali. Vini conciati. Tecnologia di produzione di alcuni vini speciali: la Vernaccia di Oristano, il Marsala, il Porto, il Madeira, lo Xerez o Sherry, il Tokaj, il Sauternes ed altri. Eiswein. Le acqueviti: classificazione e tecnologia dei produzione. Tecnologia delle grappe. La vinaccia. Fermentazione delle vinacce. Insilamento. Le fecce come materia prima per la produzione di grappa. Principi della distillazione applicata alla grappa. Colonna di concentrazione e rettificazione. Impianti di distillazione: considerazioni preliminari, costituzione e conduzione degli impianti. Tecnologia dei distillati d'uva. Tecnologia di produzione di Cognac, Armagnac, Whisky, Rum, Tequila, Sakè. I liquori e gli amari ottenuti per macerazione. La birra: classificazione, materie prime, lavorazione. L'aceto: produzione. L'aceto balsamico. Sono inoltre previste visite didattiche a manifestazioni del settore o aziende vinicole ed esercitazioni pratiche di laboratorio. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame esame orale Testi consigliati 100/257 - Appunti del docente (diapositive in ppt) - P. Ribereau-Gayon, D. Dubordieu, B. Douneche, A. Lonvaud, Trattato di Enologia I e II, Edagricole, Bologna, 2007 - G. Nardin, A. Gaudio, G. Antonel, P. Simeoni, Impiantistica enologica, Edagricole, Bologna, 2006 101/257 ENTOMOLOGIA E ZOOLOGIA AGRARIA E FORESTALE NUNZIO ISIDORO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Risultano propedeutiche a questo corso le conoscenze di base di biologia generale, botanica e chimica Informazioni Basi generali ed applicate della Zoologia ed Entomologia forestale Il metodo didattico si avvale di lezioni in ppt. (fornite in copia agli studenti), e di esercitazioni di laboratorio che coinvolgono singolarmente tutti gli studenti; sono anche previste visite guidate in aree protette dove è possibile verificare nella pratica quanto appreso a lezione ed esercitazione. Il metodo didattico usato si propone non soltanto di fornire allo studente le nozioni fondamentali per la comprensione della materia, ma ancora di più, di stimolare nello studente ragionamenti deduttivi che gli consentano di realizzare opportuni collegamenti all’interno della materia e di acquisirne completa padronanza. Risultati di apprendimento attesi Il Corso si propone di fornire le conoscenze di base su biologia e danni di parassiti animali dannosi a diversi ecosistemi forestali nonché sulle strategie di lotta integrata contro gli stessi che comportano un ridotto impatto ambientale Programma Zoologia: Basi concettuali della Zoologia. Caratteristiche del mondo vivente. Riproduzione. Modalità di riproduzione. Riproduzione asessuale, sessuale e partenogenesi. I fondamenti dell’Etologia. Il Comportamento. L’Etogramma: inventario del comportamento. Le capacità innate. I fattori motivanti. Ontogenesi dei moduli comportamentali: l’Imprinting. Ecologia comportamentale. Strategie evoluzionisticamente stabili (ESS). Territorialità, simbiosi, predazione, parassitismo. Rapporti inter- ed intraspecifici. Ecologia di popolazione. Distribuzione delle popolazioni. Parametri bio-statici e bio-dinamici. Popolazioni K e r selezionate. Tassonomia. Filogenesi e sistematica. Principali gruppi zoologici di interesse forestale: Protozoi, Platelminti, Aschelminti, Gasteropodi, Artropodi, Anfibi, Rettili e Uccelli. Mammiferi, con particolare riferimento a roditori, ungulati e carnivori. Predisposizione e resistenza del bosco agli attacchi dei fitofagi. Valutazione ecologica ed economica dei danni. Previsione e prevenzione. Entomologia: Caratteristiche generali della Classe degli Insetti. Morfologia esterna: Capo e sue appendici; Apparati boccali e relativi danni sulle piante; Torace e sue appendici; Addome e sue appendici. Anatomia e Fisiologia: Sistema tegumentale; Sistema nervoso ed organi di senso; Sistema muscolare e locomozione; Sistema respiratorio e respirazione; Sistema circolatorio; 102/257 Sistema digerente e relativi regimi dietetici; Sistema escretore; Sistema secretore, apparato endocrino ed ormoni, ghiandole esocrine e feromoni; Sistema riproduttore maschile e femminile, vari tipi di uova. Biologia: Riproduzione, anfigonia, partenogenesi e prolificazione; Sviluppo postembrionale, mute e metamorfosi; Insetto adulto e dimorfismo sessuale; Diapause, pseudodiapause, voltinismo e gradi giorno; Interazioni Insetti - Piante.Ecologia degli insetti forestali e loro impatto sulla foresta. Cause che predispongono le piante alle infestazioni. Fitofagia primaria e secondaria. Gradazioni, metodi di valutazione delle popolazioni e soglie di intervento. Descrizione e valutazione dei danni prodotti da defogliatori, fitomizi, corticicoli e xilofagi sui vari organi vegetativi della pianta.. Metodologie e mezzi di controllo indiretto e diretto (biologico, chimico ed integrato). Trattazione delle principali specie di insetti fitofagi di Conifere e Latifoglie. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Caratterizzante Colloquio orale sugli argomenti trattati nelle lezioni ed esercitazioni Testi consigliati 1. Dorit R.L., Walker W.F., Barnes R.D., 1997. “Zoologia”, Zanichelli, Bologna. -2. Storer, Usinger, Stebbins, Nibakken “Zoologia”, Zanichelli, Bologna. – 3.Zangheri S., Pellizzari Scaltriti. 1988. “Parassitologia animale dei vegetali”. CLEUP, Padova. – 4.Mainardi D. 1992. “Dizionario di Etologia”. Einaudi, Torino. -5.Baronio P., Baldassari N.,1997. “Insetti dannosi ai boschi di conifere”, Edagricole, Bologna. – 6.Ferrari M., Menta A., Marcon E., Montermini A., 1999. “Malattie e parassiti delle piante da fiore, ornamentali e forestali”, Edagricole, Bologna. - 7. P. J. Gullan & P. S. Cranston “ The Insects – An outline of Entomology “ 2nd ed. 103/257 ENTOMOLOGIA E ZOOLOGIA AGRARIA E FORESTALE PAOLA RIOLO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Risultano propedeutiche al corso le conoscenze di base di biologia generale, botanica e chimica. Informazioni Basi generali ed applicate della Zoologia ed Entomologia Agraria. Risultati di apprendimento attesi Il Corso si propone di fornire le conoscenze di base sulla biologia e sui danni dei principali parassiti animali presenti in diversi agroecosistemi nonché sulle strategie di lotta biologica ed integrata per il controllo degli stessi che comportano un ridotto impatto ambientale. Programma Entomologia: Caratteristiche generali della Classe degli Insetti. Morfologia esterna: capo e sue appendici; apparati boccali e relativi danni sulle piante; torace e sue appendici; addome e sue appendici. Anatomia e Fisiologia: sistema tegumentale; sistema nervoso ed organi di senso; sistema muscolare e locomozione; sistema respiratorio e respirazione; sistema circolatorio; sistema digerente e relativi regimi dietetici; sistema escretore; sistema secretore, apparato endocrino ed ormoni, ghiandole esocrine e feromoni; sistema riproduttore maschile e femminile, vari tipi di uova. Biologia: riproduzione, anfigonia, partenogenesi e prolificazione; sviluppo postembrionale, mute e metamorfosi; insetto adulto e dimorfismo sessuale; diapause, pseudodiapause, voltinismo e gradi giorno; interazioni insetti - piante. Evoluzione dei metodi di protezione delle colture agrarie: lotta a calendario; lotta guidata e soglie economiche; lotta biologica ed integrata. Caratteristiche fondamentali degli Ordini e cenni di tassonomia. Strategie di lotta biologica ed integrata dei principali fitofagi nei diversi agroecosistemi. Vigneto: Lobesia botrana, Scaphoideus titanus, Hyalesthes obsoletus. Oliveto: Bactrocera oleae; Prays oleae; Saissetia oleae. Pomacee: Cydia pomonella; Hoplocampa testudinea; Cossus cossus; Cacopsylla pyri. Drupacee: Cydia molesta; Cydia funebrana; Rhagoletis cerasi; Myzus persicae. 104/257 Erbaceo: Ostrinia nubilalis; Conorrhynchus mendicus; Leptinotarsa decemlineata; Trialeurodes vaporariorum; Frankliniella occidentalis. Zoologia: Tassonomia. Filogenesi e sistematica. Principali gruppi zoologici di interesse agrario: Aschelminti, Gasteropodi, Anellidi, Acari e Uccelli. Mammiferi, con particolare riferimento a roditori, ungulati e carnivori. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Il corso comprende lezioni in aula, esercitazioni in laboratorio ed in campo. E’ prevista una prova finale orale. Testi consigliati STORER T I., USINGER R. L., STEBBINS R. C., NYBAKKEN J. W., 1990. Zoologia. Zanichelli, Bologna. ZANGHERI S., PELLIZZARI SCALTRITI G., 1988. Parassitologia animale dei vegetali. CLEUP, Padova. POLLINI A., 2001. Manuale di Entomologia applicata. Edagricole, Bologna. GULLAN P. J. e CRANSTON P. S., 2005. The insects: an outline of Entomology. Wiley-Blackwell, Malden, US. 105/257 ENZIMOLOGIA SILVERIO RUGGIERI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di Chimica Generale, Biochimica dai relativi Corsi Universitari curricolari Informazioni Il corso si propone di fornire le competenze necessarie per un impiego razionale degli enzimi nei diversi ambiti agroalimentari: a)come strumenti per l’analisi enzimatica degli alimenti e delle materie prime; b) come biocatalizzatori nelle biotrasformazioni alimentari basate sullo sfruttamento delle peculiari proprietà funzionali e strutturali degli enzimi; c) per un efficace controllo dei processi biochimici enzimatici naturali coinvolti nei processi tecnologici alimentari e nelle modificazioni, desiderate o indesiderate, a carico delle matrici alimentari Risultati di apprendimento attesi lo studente potrà acquisire una ampia conoscenza dei parametri teorici e pratici che governano l’impiego degli enzimi nei principali settori dell’industria alimentare Programma Classi di reazioni enzimatiche , classificazione EC e comune degli enzimi. Isoenzimi. Struttura degli Enzimi: biosintesi, dal DNA alla struttura tridimensionale catalitica ; correlazioni Struttura-funzione in relazione a impieghi in tecnologie alimentari: solubilità, stabilità, denaturazione, inattivazione, stabilizzazione, nano-materiali, ingegnerizzazione. Cinetica enzimatica. Cinetica di Michaelis-Menten e cinetiche non-Michaeliane; Parametri cinetici di efficacia e specificità. Integrazione equazione Michaelis-Menten. Inibizione reversibile e irreversibile; Inibitori farmaci, pesticidi, erbicidi. Temperatura ottimale, Arrhenius, Energia di attivazione, Stabilità termica. Il pH ottimale. Catalisi enzimatica. Uso dei parametri cinetici nella ottimizzazione di tecnologie alimentari enzimatiche. 106/257 ANALISI ENZIMATICHE. Unità di attività; Fattori che influenzano l'attività enzimatica. Dosaggio dell’attività enzimatica; Enzimi ausiliari. Metodi spettrofotometrici. Dosaggio di analiti di interesse alimentare. Enzimi come marker di qualità. Estrazione e purificazione degli Enzimi: obiettivi, strategie, metodi. Parametri di purificazione. Modificazioni enzimatiche di caratteri nutrizionali ed organolettici: controllo, sfruttamento, prevenzione. Impieghi di enzimi purificati in processi alimentari; Enzimi commerciali: parametri quali-quantitativi e valutazioni di economicità . Enzimi immobilizzati; Biosensori. Bioreattori e applicazione dell’equazione Michaelis integrata. Enzimi eterologhi; Enzimi agenti su matrici alimentari: Carboidrati: Specificità, fonti, applicazioni; dolcificazione; intolleranze alimentari; rimozione di caratteri indesiderati. Glicosidasi. Polifenolossidasi. Enzimi Proteolitici: specificità, fonti, applicazioni (modifica caratteri nutrizionali e funzionali proteine): Tecnologie birra, enologia, lattiero-casearia. Enzimi agenti su matrici lipidiche. Prospettive nelle applicazioni enzimatiche di interesse alimentare. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame colloquio sugli argomenti del Corso. Testi consigliati Enzimologia: Dai Fondamenti Alle Applicazioni; S.Pagani, M.Duranti- Piccin, Padova Food biochemistry and food processing- Hui Y.H. editor, Blackwell Publishing Principi Di Analisi Enzimatica, H. Ulrich Bergmeyer, Piccin Ed., Padova Biochimica Industriale, Enzimi E Loro Applicazioni Nella Bioindustria, Verga R, Pilone M. Springer Innovazioni Nell’impiego Degli Enzimi In Enologia, Vitivinicoltura, N.41, 1996 Enzymes in food technology. Whitehurst R., Sheffield Academic Press, UK 107/257 ESTIMO RURALE ADELE FINCO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Economia Risultati di apprendimento attesi Il corso destinato agli studenti della laurea triennale vuole fornire alcune conoscenze di base del procedimento estimativo, utili per una pratica applicazione nell’ambito delle valutazioni dei beni agricoli. Grande enfasi verrà posta sulla comprensione dell’estimo legale con particolare riferimento ai procedimenti espropriativi. Tali conoscenze sono indispensabili per l’attività professionale. Inoltre verranno indagati i temi di valutazione economico-finanziaria dei progetti , la valutazione di impatto ambientale (VIA) che sarà ulteriormente approfondita nell’ambito del corso di Economia ed Estimo ambientale della laurea magistrale. I metodi di valutazione saranno investigati con l’analisi di alcuni casi di studio concreti. Programma 1. Il metodo estimativo: contenuti, scopi e metodi dell’estimo - Quesito di stima - Criteri di stima - Procedimenti di stima 2. Elementi di calcolo finanziario 3. Stima dei fondi rustici - Stima sintetica - Stima analitica 4. Stime delle colture arboree da frutto 5. Stima della redditività economica delle colture e dei processi produttivi 6. Estimo legale - Stime inerenti l’Esproprio per pubblica utilità 108/257 - Stime inerenti le servitù prediali 7. Catasto terreni 8. Valutazione economico-finanziaria dei progetti 9. Valutazione di impatto ambientale (VIA) Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Il corso comprende lezioni teoriche in aula con l'ausilio di materiale didattico e scientifico messo a disposizione dal docente (dispense in ppt). Sono previste esercitazioni presso l’aula informatica. L'esame consiste generalmente in una prova scritta e una prova orale. Testi consigliati Michieli I., Michieli M. 2002, Trattato di Estimo, Edagricole, Bologna Gallerani V., G. Zanni, D. Viaggi, 2004, Manuale di estimo, Mc Graw-HIll 109/257 FERTILITA' DEL SUOLO E NUTRIZIONE VEGETALE ELGA MONACI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Chimica inorganica, Chimica organica, Chimica Agraria Informazioni Il corso si propone di illustrare lo stato di fertilità dei suoli e dei principali processi biochimici coinvolti nel rilascio, trasformazione e bio-disponibilità dei nutrienti nel suolo. Le principali tecniche analitiche usate per determinare l’attività enzimatica e il contenuto di macro-micro elementi. L’approccio sarà di tipo pratico/teorico con lezioni frontali ed esercitazioni pratiche di laboratorio. Risultati di apprendimento attesi Conoscenza di indicatori dello stato metabolico e nutrizionale dei suoli ed acquisizione di tecniche analitiche e strumentali. Programma Breve cenno alle tecniche di campionamento, condizionamento e conservazione del suolo per analisi chimiche e biochimiche. Ruolo e composizione della sostanza organica. Composizione chimica dei residui vegetali ed animali: i carboidrati, i composti azotati, solforati, fosforati, i lipidi, biopolimeri resistenti alla decomposizione. Sostanze umiche. Microrganismi del suolo e catena alimentare del detrito. Decomposizione delle strutture cellulari. Cicli bio-geochimici del C, N , P e S e processi biochimici di trasformazione. Biochimica del processo di umificazione del C organico, struttura e composizione delle macromolecole umiche. Tecnica di estrazione e frazionamento del C-organico. Biodisponibiltà e flussi dei macro e micronutrienti. Catalisi, cinetica e funzionalità enzimatica nel suolo. Attività idrolitica totale (FDA-idrolisi) e delle idrolasi specifiche coinvolte nel ciclo del C (a e B glucosidasi), nel ciclo del N (ureasi) nel ciclo del P (fosfatasi acide e alcaline), nel ciclo dello S (arilsolfatasi). Attività ossido-reduttasica (deidrogenasi, catalasi, orto-difenolossidasi, laccasi, Li-perossidasi, Mn perossidasi). Funzionalità metabolica del suolo. Respirazione basale e 110/257 contenuto di C-biomassa microbica. Indici metabolici e loro significato. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame colloquio orale Testi consigliati Dispense del Docente Approfondimenti Suolo e qualità dell’ambiente - Pietro Violante, Edizioni Edagricole Se di interesse: Enzymes in the environment, Activity, Ecology and Applications, Richards G. Burns and Richard P. Dick, Editori Manual for Soil Analysis – monitoring and assessing soil bioremediation Rosa Margesin and Franz Schinner Editori 111/257 FISICA ADRIAN MANESCU Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti La conoscenza della Matematica elementare è sicuramente di particolare importanza nello studio della Fisica. Informazioni Il corso di Fisica fornisce la basi della comprensione dei fenomeni della meccanica e della termodinamica, mediante lezioni teoriche ed esercitazioni teoriche e pratiche. Le lezioni ed esercitazioni teoriche si tengono in aula. E' prevista almeno una visita al laboratorio diadttico per effettuare esercitazioni pratiche; inoltre sono anche previsti alcuni semplici esperimenti in aula durante le lezioni. Saranno mostrati in aula durante le lezioni alcuni filmati. Risultati di apprendimento attesi L’apprendimento della fisica elementare con le sue leggi di conservazione offre allo studente uno strumento molto utile per lo studio di molte materie. Non ultimo, lo studio della fisica apre nuovi orizzonti agli studenti per quello che riguarda la capacità di sintesi e di ragionamento indispensabile per questa materia. Programma Introduzione ai metodi della Fisica. Grandezze fisiche e misurazioni. Concetti di spazio e tempo. Cinematica del punto materiale: definizione di vettore posizione, velocità ed accelerazione. Traiettoria e legge oraria. Moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto circolare, moto circolare uniforme. Dinamica: tre principi della dinamica, forza gravitazionale, forza peso, differenza tra massa e peso, forza elastica, forza d'attrito, reazioni vincolari e tensione della fune. Momento di una forza. Equilibrio di un punto materiale. Centro di massa. Equilibrio di un corpo rigido. Dinamica rotazionale. Quantità di moto. Conservazione della quantità di moto. Lavoro ed energia. Conservazione dell'energia meccanica. Forze non conservative. Urti (cenni). Meccanica dei fluidi: definizione di fluido ideale. Propietà dei fluidi. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Principio di Archimede. Legge di Pascal. Equazione di continuità. Equazione di Bernoulli. Fluidi reali. Cadute di pressione. Termodinamica: principio zero della termodinamica. Definizione di temperatura assoluta. Calore specifico. Capacità termica. Trasformazioni di stato. Calore latente di trasformazione. Sistema termodinamico. Gas perfetto. Calore, lavoro ed energia interna. Primo principio della termodinamica. Trasformazioni termodinamiche (quasi-statiche e non quasistatiche)( reversibili ed irreversibili)(isocora, isobara, isoterma ed adiabatica). Trasformazioni cicliche (dirette ed inverse). Secondo principio della termodinamica. Entropia. 112/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e orale separati La prova scritta consiste in 3 esercizi (meccanica, fluidi e termodinamica) da svolgere in 2 ore. La votazione ottenuta consiglia (voto ≥ 15), sconsiglia (voto ≥ 12) o sconsiglia fortemente (voto < 12) di presentarsi alla prova orale; ci si può presentare all’esame orale con qualsiasi votazione ottenuta alla prova scritta. La prova scritta ha validità di 6 mesi. Alle prove scritte gli studenti possono portare libri, appunti di lezione e qualsiasi materiale che ritengono utile. Dopo la fine del corso verranno preparate due prove parziali (meccanica e termodinamica) ciascuna comprendente 9 esercizi con risposta multipla da svolgere in 90 minuti; una risposta corretta, sbagliata o non fornita fornisce rispettivamente un punteggio di +3/30, 1/30 e 0/30; la validità delle prove parziali è di 3 mesi; gli studenti che ottengono una votazione media superiore a 18/30 (con una votazione minima ≥ 15/30), potranno decidere se sostenere la prova orale per migliorare il proprio voto, oppure se discutere solamente la relazione di laboratorio. Alle prove parziali gli studenti possono portare solo la calcolatrice; una lista delle formule principali incontrate durante il corso di Fisica verrà distribuita con il compito. La prova orale consiste in tre domande (meccanica, fluidi, termodinamica); inoltre verrà anche discussa la prova di laboratorio. Durante le lezioni uno studente può decidere liberamente, facendone richiesta al docente, di spiegare un esercizio ai colleghi in aula e tale prova è equiparata ad una domanda dell’esame orale. L’esercizio verrà consegnato dal docente il lunedì pomeriggio dopo la lezione e sarà svolto in aula il successivo martedì mattina. La richiesta dovrà essere fatta con sufficiente preavviso. Testi consigliati 1) Fisica Generale – A.Giambattista, B.McCarthy Richardson e R.Richardson – McGraw-Hill 2) Fondamenti di Fisica – Halliday, Resnick e Walker – CEA 3) Fisica Generale – Melone Rustichelli - Libreria Scientifica Ragni 113/257 FISICA PAOLO MARIANI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti La conoscenza della Matematica elementare è sicuramente di particolare importanza nello studio della Fisica. Informazioni Il corso di Fisica fornisce la basi della comprensione dei fenomeni della meccanica e della termodinamica, mediante lezioni teoriche ed esercitazioni teoriche e pratiche. Risultati di apprendimento attesi L’apprendimento della fisica elementare con le sue leggi di conservazione offre allo studente uno strumento molto utile per lo studio di molte materie. Non ultimo, lo studio della fisica apre nuovi orizzonti agli studenti per quello che riguarda la capacità di sintesi e di ragionamento indispensabile per questa materia. Programma Introduzione ai metodi della Fisica. Grandezze fisiche e misurazioni. Concetti di spazio e tempo. Cinematica del punto materiale: definizione di vettore posizione, velocità ed accelerazione. Traiettoria e legge oraria. Moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto circolare, moto circolare uniforme. Dinamica: tre principi della dinamica, forza gravitazionale, forza peso, differenza tra massa e peso, forza elastica, forza d'attrito, reazioni vincolari e tensione della fune. Momento di una forza. Equilibrio di un punto materiale. Centro di massa. Equilibrio di un corpo rigido. Dinamica rotazionale. Quantità di moto. Conservazione della quantità di moto. Lavoro ed energia. Conservazione dell'energia meccanica. Forze non conservative. Urti (cenni). Meccanica dei fluidi: definizione di fluido ideale. Propietà dei fluidi. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Principio di Archimede. Legge di Pascal. Equazione di continuità. Equazione di Bernoulli. Fluidi reali. Cadute di pressione. Termodinamica: principio zero della termodinamica. Definizione di temperatura assoluta. Calore specifico. Capacità termica. Trasformazioni di stato. Calore latente di 114/257 trasformazione. Sistema termodinamico. Gas perfetto. Calore, lavoro ed energia interna. Primo principio della termodinamica. Trasformazioni termodinamiche (quasi-statiche e non quasi-statiche)(reversibili ed irreversibili)(isocora, isobara, isoterma ed adiabatica). Trasformazioni cicliche (dirette ed inverse). Secondo principio della termodinamica. Entropia. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Le lezioni ed esercitazioni teoriche si tengono in aula. E' prevista almeno una visita al laboratorio diadttico per effettuare esercitazioni pratiche; inoltre sono anche previsti alcuni semplici esperimenti in aula durante le lezioni. Saranno mostrati in aula durante le lezioni alcuni filmati. La prova scritta consiste in 3 esercizi (meccanica, fluidi e termodinamica) da svolgere in 2 ore. La votazione ottenuta consiglia (voto ≥ 15), sconsiglia (voto ≥ 12) o sconsiglia fortemente (voto < 12) di presentarsi alla prova orale; ci si può presentare all’esame orale con qualsiasi votazione ottenuta alla prova scritta. La prova scritta ha validità di 6 mesi. Alle prove scritte gli studenti possono portare libri, appunti di lezione e qualsiasi materiale che ritengono utile. Dopo la fine del corso verranno preparate due prove parziali (meccanica e termodinamica) ciascuna comprendente 8 esercizi con risposta multipla da svolgere in 80 minuti; una risposta corretta, sbagliata o non fornita fornisce rispettivamente un punteggio di +3/30, -1/30 e 0/30; la validità delle prove parziali è di 3 mesi; gli studenti che ottengono una votazione media superiore a 18/30 (con una votazione minima ≥ 15/30), potranno decidere se sostenere la prova orale per migliorare il proprio voto, oppure se discutere solamente la relazione di laboratorio. Alle prove parziali gli studenti possono portare solo la calcolatrice; una lista delle formule principali incontrate durante il corso di Fisica verrà distribuita con il compito. La prova orale consiste in tre domande (meccanica, fluidi, termodinamica); inoltre verrà anche discussa la prova di laboratorio. Durante le lezioni uno studente può decidere liberamente, facendone richiesta al docente, di spiegare un esercizio ai colleghi in aula e tale prova è equiparata ad una domanda dell’esame orale. L’esercizio verrà consegnato dal docente il lunedì pomeriggio dopo la lezione e sarà svolto in aula il successivo martedì mattina. La richiesta dovrà essere fatta con sufficiente preavviso. Testi consigliati 1) Fisica Generale – A.Giambattista, B.McCarthy Richardson e R.Richardson – McGraw-Hill 2) Fondamenti di Fisica – Halliday, Resnick e Walker – CEA 115/257 116/257 FISICA MARIA GRAZIA ORTORE Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti La conoscenza della Matematica elementare è sicuramente di particolare importanza nello studio della Fisica. Informazioni Il corso di Fisica fornisce la basi della comprensione dei fenomeni della meccanica e della termodinamica, mediante lezioni teoriche ed esercitazioni teoriche e pratiche. Risultati di apprendimento attesi L’apprendimento della fisica elementare con le sue leggi di conservazione offre allo studente uno strumento molto utile per lo studio di molte materie. Non ultimo, lo studio della fisica apre nuovi orizzonti agli studenti per quello che riguarda la capacità di sintesi e di ragionamento indispensabile per questa materia. Programma Introduzione ai metodi della Fisica. Grandezze fisiche e misurazioni. Concetti di spazio e tempo. Cinematica del punto materiale: definizione di vettore posizione, velocità ed accelerazione. Traiettoria e legge oraria. Moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto circolare, moto circolare uniforme. Dinamica: tre principi della dinamica, forza gravitazionale, forza peso, differenza tra massa e peso, forza elastica, forza d'attrito, reazioni vincolari e tensione della fune. Momento di una forza. Equilibrio di un punto materiale. Centro di massa. Equilibrio di un corpo rigido. Dinamica rotazionale. Quantità di moto. Conservazione della quantità di moto. Lavoro ed energia. Conservazione dell'energia meccanica. Forze non conservative. Urti (cenni). Meccanica dei fluidi: definizione di fluido ideale. Propietà dei fluidi. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Principio di Archimede. Legge di Pascal. Equazione di continuità. Equazione di Bernoulli. Fluidi reali. Cadute di pressione. Termodinamica: principio zero della termodinamica. Definizione di temperatura assoluta. Calore specifico. Capacità termica. Trasformazioni di stato. Calore latente di trasformazione. Sistema termodinamico. Gas perfetto. Calore, lavoro ed energia interna. Primo 117/257 principio della termodinamica. Trasformazioni termodinamiche (quasi-statiche e non quasi-statiche)(reversibili ed irreversibili)(isocora, isobara, isoterma ed adiabatica). Trasformazioni cicliche (dirette ed inverse). Secondo principio della termodinamica. Entropia. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Le lezioni ed esercitazioni teoriche si tengono in aula. E' prevista almeno una visita al laboratorio didattico per effettuare esercitazioni pratiche; inoltre sono anche previsti alcuni semplici esperimenti in aula durante le lezioni. Saranno mostrati in aula durante le lezioni alcuni filmati. La prova scritta consiste in 3 esercizi (meccanica, fluidi e termodinamica) da svolgere in 2 ore. La votazione ottenuta consiglia (voto ≥ 15), sconsiglia (voto ≥ 12) o sconsiglia fortemente (voto < 12) di presentarsi alla prova orale; ci si può presentare all’esame orale con qualsiasi votazione ottenuta alla prova scritta. La prova scritta ha validità di 6 mesi. Alle prove scritte gli studenti possono portare libri, appunti di lezione e qualsiasi materiale che ritengono utile. Dopo la fine del corso verranno preparate due prove parziali (meccanica e termodinamica) ciascuna comprendente 8 esercizi con risposta multipla da svolgere in 80 minuti; una risposta corretta, sbagliata o non fornita fornisce rispettivamente un punteggio di +3/30, -1/30 e 0/30; la validità delle prove parziali è di 3 mesi; gli studenti che ottengono una votazione media superiore a 18/30 (con una votazione minima ≥ 15/30), potranno decidere se sostenere la prova orale per migliorare il proprio voto, oppure se discutere solamente la relazione di laboratorio. Alle prove parziali gli studenti possono portare solo la calcolatrice; una lista delle formule principali incontrate durante il corso di Fisica verrà distribuita con il compito. La prova orale consiste in tre domande (meccanica, fluidi, termodinamica); inoltre verrà anche discussa la prova di laboratorio. Durante le lezioni uno studente può decidere liberamente, facendone richiesta al docente, di spiegare un esercizio ai colleghi in aula e tale prova è equiparata ad una domanda dell’esame orale. L’esercizio verrà consegnato dal docente il lunedì pomeriggio dopo la lezione e sarà svolto in aula il successivo martedì mattina. La richiesta dovrà essere fatta con sufficiente preavviso. Testi consigliati 1) Fisica Generale – A.Giambattista, B.McCarthy Richardson e R.Richardson – McGraw-Hill 2) Fondamenti di Fisica – Halliday, Resnick e Walker – CEA 118/257 FOREING LANGUAGES - INTERMEDIATE LEVEL Language Assistant C.S.A.L. Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Programma Prof.ssa E. Foppa Pedretti and Dott. C. Casucci (responsible for the Faculty of Agricultural Studies) English: Dr. P. M. Jones (elementary level), Dr.S.A.Hill (intermediate level) Dr. E.D.Agnelli (advanced level) French: Dr. B. Dupouts, Spanish: Dr. M. J. Simón Villares German: Dr. I. Mesits (C.S.A.L. Language Assistants) Intermediate level for undergraduate (three year) degree courses in: AGRICULTURAL SCIENCE AND TECHNOLOGY VITICULTURE AND ENOLOGY FORESTRY AND ENVIRONMENTAL SCIENCE FOOD SCIENCE Advanced level for the postgraduate course (Specialist degree course) in: AGRICULTURAL SCIENCE AND TECHNOLOGY (AST) Introduction 119/257 • Students may take the language test in one of the following languages: English, French, Spanish or German. Students from foreign countries taking part in the Erasmus programme may take a test of Italian. • The language assistants from the University Language Centre (CSAL) work in collaboration with the Faculty to assist any students who need to improve their knowledge of foreign languages. Foreign students who need to improve their knowledge of Italian may also take advantage of the services offered by the CSAL. • Any students who have obtained internationally valid language certificates in one of the four abovementioned languages may ask for recognition of this level of language competence. The certificates will be converted into ECTs, according to the table drawn up by the Faculty. Organisation of the study syllabus and the exams Three levels of study activities have been organised: Intermediate level: classes for second year students to consolidate and extend their understanding of grammar through reading skills, with particular emphasis on scientific texts. The students must be able to understand the general meaning of various types of text and the most important information contained in scientific or technical texts. The level of knowledge attained will be assessed through a written examination (translation of a scientific or technical text). Advanced level: classes for students attending the second year of the postgraduate degree course (AST), to consolidate and extend their knowledge of vocabulary and to practice their ability to speak about scientific subjects. The students must be able to discuss scientific or technical subjects. The level of knowledge attained will be assessed through an oral examination (presentation in a foreign language of a chosen scientific or technical subject). Italian as a foreign language 120/257 Any foreign students taking part in the Erasmus programme who need to improve their knowledge of Italian may take advantage of the services offered by the University Language Centre (CSAL) in collaboration with the Faculty. Testi consigliati Reference Texts: English “Essential Grammar in Use with key and CDRom" by Murphy and Pallini. ed: CUP 3rd edition for the elementary level. Photocopied material will be provided for the intermediate level. French « Le nouveau sans frontières n°1 + cahier d'exercices n°1 »- Edition Clé InternationalAuthors: Philippe Dominique (for the first year). « Civilisation progressive du français » - Author: Ross Steele - Edition Clé International (for the second year). German « Passwort Deutsch 1 » « Passwort Deutsch 2 » Spanish « Contacto Nivel 1 » -ed. Zanichelli for the elementary level « Contacto Nivel 2 » -ed. Zanichelli for the intermediate level Additional activities for students interested in studying English. 1. Quick Placement Test (QPT) During the periods indicated by the language assistants first year students may do this test in the Faculty computer room to assess their knowledge of English. The score obtained, between level 0 and level 5, is to be interpreted as follows: 121/257 Level 0: Using the computer room facilities the student must follow the self-study elementary language course software “English Express” so as to arrive at the minimum level of English required in order to attend the elementary English classes. Level 1: the student already knows English sufficiently well to be able to attend the elementary English classes Levels 2 – 5: The student knows enough English to be able to take the elementary level English test without attending the classes. 2. Self-study Any students who wish to practice English on their own may use the English Express software which is available in the computer room of the Faculty. ……………………………………………………………… 122/257 FRUTTICOLTURA FRANCO CAPOCASA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Utili sono le conoscenza di base dell’Arboricoltura, Agronomia ed Ecologia Informazioni L’insegnamento si propone di introdurre gli studenti alle problematiche della coltivazione delle specie da frutto; offrire agli studenti l’opportunità di conoscere origine e diffusione delle principali specie da frutto; permettere agli studenti di conoscere la realtà frutticola; sviluppare negli studenti un ‘interesse nell’apprendere le conoscenze tecniche utili per diffondere la coltivazione dei fruttiferi; rendere consapevoli gli studenti del valore nutrizionale dei frutti. Risultati di apprendimento attesi L’obiettivo principale è fornire la capacità di analisi delle scelte che interessano la filiera di produzione frutticola e l’individuazione delle specie di maggiore interesse per i diversi areali di coltivazione. Programma Il corso è organizzato con schema classico di lezione seguita da esercitazioni sugli argomenti trattati, con una sequenza di analisi e sintesi di ogni argomento trattato evidenziandone la stessa impostazione e le diversità applicative. 123/257 Per le principali colture interesse frutticolo (melo, pero, pesco, albicocco, ciliegio e susino) vengono considerati i seguenti approfondimenti: 1) Scelta varietale (portinnesti e varietà), calendari di maturazione, caratteristiche agronomiche e mercantili delle principali varietà. Recenti risultati del miglioramento varietale. 2) Tecnica colturale: forme di allevamento e potatura, distanze di impianto, gestione del suolo, nutrizione. 3) Cenni su epoche, modalità di raccolta e attitudine alla conservazione dei frutti. Mentre per le altre specie si considerano solo aspetti sulle tecniche di coltivazione e sulle caratteristiche merceologiche. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Test scritto, facoltativo e colloquio sugli argomenti svolti con il programma. Valutazione della capacità di saper identificare le specie frutticole di maggiore interesse per le diverse tipologie di produzioni.. Testi consigliati · Lezioni in Power Point del corso · AUTORI Vari – Frutticoltura: Adattabilità e valorizzazione della qualità. Quaderni 5B ASSAM. · Sansavini S. Errani A. Frutticoltura ad alta densità. Ed agricole. · Sansavini S.– Nuove frontiere dell’arboricoltura italiana. Oasi Albero Perdisa 124/257 · Autori Vari. Frutticoltura Speciale. (Reda) · Collana Bayer Coltura & Cultura. Il Pero, Il Pesco, La Fragola, La Vite e il Vino, L’Uva da tavola, Il Melo, L’Ulivo e l’Olio. Riviste: Frutticoltura e Terra e Vita (Edagricole), L’Informatore Agrario. 125/257 FRUTTICOLTURA E QUALITA' DELLE MATERIE PRIME BRUNO MEZZETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Utili sono le conoscenza di base della botanica, agronomia, frutticoltura, tecnologia alimentare e chimica degli alimenti. Informazioni L’insegnamento si propone di introdurre gli studenti alla filiera della produzione, commercializzazione e industria delle produzioni ortofrutticole; offrire agli studenti l’opportunità di conoscere l’influenza delle tecniche di coltivazione, raccolta, conservazione e lavorazione sulle caratteristiche qualitative delle produzioni ortofrutticole; permettere agli studenti di conoscere le tecniche e le problematiche del controllo qualità, conservazione e lavorazione dei frutti; rendere consapevoli gli studenti delle tecniche e normative per il controllo qualità e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. Risultati di apprendimento attesi Obiettivo del corso è di fornire per le principali colture interesse orto-frutticolo le conoscenze su: determinanti della qualità; tipologia di frutti e processi di maturazione; standard qualitativi; caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche , attitudine alla conservazione e destinazione. Programma 1. Descrizione della filiera della produzione ortofrutticola e dell’evoluzione delle tecniche di coltivazione (tradizionale, industriale, integrata e biologica). Stato delle produzioni frutticole ed esigenze del consumatore. 2. Per le principali colture interesse frutticolo (melo, pero, pesco, albicocco, ciliegio e susino, fragola e piccoli frutti) vengono descritti gli aspetti relativi alla classificazione botanica, alle 126/257 caratteristiche della pianta, alla tipologia dei frutti, comprendendo gli standard qualitativi, la modalità di raccolta, l’attitudine alla conservazione e la destinazione commerciale. 3. Fisiologia dello sviluppo e maturazione dei frutti, fattori agronomici che interessano la qualità e il valore nutrizionale del frutto. Importanza dell’epoca di raccolta a seconda della destinazione commerciale. Lavorazione prodotti freschi: pulizia e trattamenti di pre-conservazione e conservazione. Caratteristiche pomologiche, commerciali e qualità delle produzioni. I controlli merceologici e sanitari per l’esportazione e il mercato interno. 4. Definizione della qualità dei frutti e descrizione degli indici di maturazione e delle componenti chimiche e fisiche della qualità del frutto fresco (zuccheri, acidi, consistenza colore, etc.) e dei parametri sensoriali (aroma e sapore). Metodi di analisi per il controllo qualità frutto: parametri, tecniche e strumenti di misurazione. 5. Definizione della qualità nutrizionale e nutraceutica dei frutti (attività antiossidante, polifenoli, antocianine, vitamine, folati, etc.). Metodi di analisi per il controllo della qualità nutrizionale e nutraceutica del frutto: parametri, tecniche e strumenti di misurazione. 6. Attività di laboratorio per l’apprendimento delle tecniche di analisi della qualità e delle caratteristiche nutrizionali e nutraceutiche dei frutti. Attività di campo per la valutazione dei determinanti della qualità dei frutti. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Test scritto e colloquio sugli argomenti svolti con il programma. Valutazione della capacità di saper identificare le caratteristiche qualitative e nutrizionali delle specie da frutto. Testi consigliati Gorini F. Conservare e trasformare la frutta. Edizioni L’Informatore Agrario. Riviste: Frutticoltura e Terra e Vita (Edagricole), L’Informatore Agrario. Bibliografia e sitografia di riferimento: http://attra.ncat.org/attra-pub/postharvest.html#harvest http://ucce.ucdavis.edu/datastore/ %2Dcut%20Fruits%20and%20Vegetables http://www.fruitcontrol.it/news.html http://www.fruitcontrol.it/news.html http://www.uckac.edu/postharv/ http://attra.ncat.org/attra-pub/postharvest.html#harvest http://www.soihs.it/ 127/257 128/257 GENERAL AND ORGANIC CHEMISTRY CRISTIANO CASUCCI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 1^ semestre Prerequisiti It is important to have an elementary knowledge of mathematics and physics. Informazioni The main purpose of the General and Organic Chemistry Course is to transmit scientific and methodological basic knowledge of Chemistry The main topics of the Course are: MATTER COMPOSITION. ATOMS. PERIODIC TABLE. CHEMICAL BONDS. THE STATES OF THE MATTER. CHEMICAL COMPOUNDS AND NOMENCLATURE. CHEMICAL REACTIONS. STOICHIOMETRY. SOLUTIONS. THERMODINAMICS. CHEMICAL EQUILIBRIUM. ACIDITY AND BASICITY. SALT SOLUTIONS. BUFFER SOLUTIONS. ELECTROCHEMISTRY. KINETICS. ORGANIC CHEMISTRY. FUNCTIONAL GROUPS. HYDROCARBONS, STEREOCHEMISTRY, HALIDES, ALCOHOLS, ALDEHYDES AND KETONES, AROMATICS, CARBOXYLIC ACIDS AND DERIVATIVES, AMINES - ORGANIC CHEMISTRY REACTIONS: IONIC AND RADICALIC; SUBSTITUTIONS, ADDITIONS AND ELIMINATIONS; OXIDATIONS AND REDUCTIONS; ELECTROPHILIC AND NUCLEOPHILIC. Risultati di apprendimento attesi The main objective of the Course is to transmit scientific and methodological basic knowledge of the General and Organic Chemistry. Students at the end of this course have to be able to utilize the basic knowledge of Chemistry to interpret all the processes that in the other discipline have to be understood a molecular level too (biochemistry, food chemistry, food science and technology, etc.). The course is aimed also at teaching students a scientific research method. Programma Introduction to Matter: Elements and Compounds; Atoms, Molecules and Ions. The Atomic Theory of Matter: Modern View of Atomic Structure; Electronic Structure of Atoms; Atomic Orbitals; Representations of Orbitals; Orbitals in many-electron atoms; Electronic Configurations. The Periodic Table: Periodic Properties of the Elements; Sizes of Atoms; Ionization Energy; Electronic Affinities; Metals, Nonmetals and Metalloids; Group Trends. Basic Concepts of Chemical Bonding: Lewis Symbols and the Octet Rule: Ionic Bonding; Metallic bonding, Covalent bonding, Atomic and Molecular Orbitals, Bonding orbitals, Polarity of molecules, Multiple bonding: sigma & pi bonds, Delocalization of pi electrons, Drawing Lewis Structures; Resonance Structures, The Shape of Molecules, Hybridization of atomic orbitals. Intermolecular Forces. The states of the matter. Gases: 129/257 Characteristics of Gases; Pressure; The Gas Law; The Ideal Gas Equation; Gas Mixtures and Partial Pressures; Properties of Liquids: Viscosity and Surface Tension; Changes of State; Vapor Pressure; Phase Diagrams; Structures of Solids; Bonding in Solids. Compounds: Nomenclature of Inorganic Compounds: oxides, hydroxides, metallic cations, oxygenated acids, poliatomic anions, hydrides, peroxydes, salts, coordinations compounds. Calculation of formulas for compounds. The Mole Concept: Avogadro number, The mole concept, molar mass, Stoichiometry. Solutions & Their Behavior: Solutions & units of concentration; the solution process Raoult’s law; colligative properties. Stoichiometry: Reagents and products, Stoichiometric coefficients in equations; Limiting reactants, Percent yield, Equivalent mass, Normality, Reactions in solution: Ionic Reactions, Types of reactions, acids & bases, Redox reactions, Stoichiometry of reactions in solution. Thermodynamics: Energy Relations in Chemistry, Thermochemistry: The Nature of Energy; The first law, Heat capacity and specific heat, Enthalpy, Hess’s law, Second law of thermodynamics; Entropy; Third law of thermodynamics, Gibbs free energy. Chemical Equilibria: Equilibrium constant and reaction quotient, LeChatelier’s principle. Aqueous equilibria; Acids and bases, Brønsted-Lowry acid-base equilibria, pH, Kw, Ka, Kb, Hydrolysis of salts, Equilibria involving weak acids, weak bases, and salts, Common ion effect and buffer solutions; Henderson-Hasselbalch equation, Acid-base neutralization reactions. Heterogeneous Equilibria: Solubility and solubility product, Kps, Common ion effect; Simultaneous equilibria: complex formation. Electrochemistry: Oxidation and reduction; oxidation numbers; Redox equations; Cells, Half cells and half cell reactions, Half cell potentials, Nernst equation, pH meter, Electrolysis, Faraday’s laws. Chemical Kinetics: Introduction, Rates of reactions, Rate equations, Collision theory, Arrhenius equation, Kinetics constant, Catalysis. Thermodynamics & equilibria; temperature dependence. Organic Chemistry. Lewis acid-base equilibria, Nucleophilicity & Basicity, Acid-Base Catalysis, The functional groups. Alkanes, Nomenclature, Constitutional Isomers, Conformational Isomers, Combustion, Substitution (of H by halogen), Cycloalkanes, Configurational Isomers, Stereoisomers, Stereochemistry, Chirality & Symmetry, Optical Activity, Configurational Nomenclature, Compounds with Several Stereogenic Centers, Fischer Projection Formulas, Achiral Diastereomers, Summary of Isomerism, Alkenes & Alkynes, Nomenclature, Geometric Isomers, Carbocations, Electrophilic Additions, Electrophilic Halogen Reagents, Other Electrophilic Reagents, Reduction, Oxidation, Hydrogenation, Polymerization, Radical Additions, Dienes, Addition Reactions, Acidity of Terminal Alkynes (Substitution of H), Benzene & Derivatives, Nomenclature, Resonance, Electrophilic Substitution, Reactions of Substituted Benzenes, Reaction Characteristics, Reactions of Disubstituted Rings, Alkyl Halides, Nomenclature, General Reactivity, Substitution(of X), SN2 Mechanism, SN1 Mechanism, Elimination (of HX), Summary of Substiution vs. Elimination. Alcohols, Nomenclature, Reactions of Alcohols, Substitution of the Hydroxyl H, Substitution of the Hydroxyl Group, Elimination of Water, Oxidation of Alcohols, Reactions of Phenols, Acidity of Phenols, Oxidation to Quinones, Ethers, Nomenclature, Preparation of Ethers, Reactions of Ethers, Acid Cleavage, Epoxide Reactions, Thiols & Sulfides, Sulfur Analogs of Alcohols & Ethers, Aldehydes & Ketones , Nomenclature, Occurrence of Aldehydes & Ketones, Natural Products, Synthetic Preparation, Properties of Aldehydes & Ketones, Reversible Addition Reactions, Hydration & Hemiacetal Formation, Acetal Formation, Imine Formation, Enamine Formation, Organometallic Reagents Additions, Reactions at the α-Carbon, The Aldol Reaction, Ambident Enolate Anions, Alkylation of Enolate Anions, Carboxylic Acids, Nomenclature, Related Derivatives, Acidity, Salt Formation, Substitution of Hydroxyl Hydrogen, Substitution of the Hydroxyl Group, Reduction & Oxidation, Carboxylic Derivatives, Nomenclature, Reactions of Carboxylic Acid Derivatives, Acylic nucleophilic Substitution, Mechanism, Reactions at the α Carbon, Acidity of α C–H, The Claisen Condensation, Amines , Nomenclature, Properties of Amines, Basicity of Nitrogen Compounds, Acidity of Nitrogen Compounds, Reagent Bases, Reactions of Amines. 130/257 Testi consigliati Binaglia - B. Giardina, Chimica e Propedeutica Biochimica, McGraw-Hill 131/257 GENETICA AGRARIA STEFANO TAVOLETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 1^ semestre Informazioni Il corso verrà svolto mediante lezioni teoriche in aula, esercitazioni in laboratorio e visite tecniche a laboratori di ricerca e campi sperimentali. Programma Parte 1. Basi molecolari dell’eredità. La struttura degli acidi nucleici; La replicazione del DNA; Trascrizione, Traduzione, Codice Genetico; La struttura del gene; L’organizzazione dei cromosomi; Mutazioni geniche, cromosomiche, genomiche; Elementi trasponibili. Parte 2. Genetica mendeliana Mitosi e meiosi; Analisi mendeliana: un gene, due geni, tre geni; Segregazione e ricombinazione: mappe genetiche in specie autogame e allogame; Alleli multipli; Interazioni geniche: Epistasia, Azioni geniche complementari, Fattori letali, Pleiotropia, Penetranza ed espressività; Genetica di Popolazione; Parte 3. Genetica molecolare. L’organizzazione del genoma; Regolazione dell’espressione genica; Regolazione genetica dello sviluppo; Genetica extranucleare; Marcatori molecolari; Analisi mendeliana con marcatori molecolari; Analisi genetica e biodiversità con marcatori molecolari; Genetica Quantitativa (cenni); Mappatura di Loci per Caratteri Quantitativi (QTL). 132/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Esame orale finale. Testi consigliati Testi. Lorenzetti F., Ceccarelli S., Veronesi F., 1996. Genetica Agraria. Patron Editore, Bologna. Barcaccia G., Falcinelli M., 2005. Genetica e Genomica – Volume I Genetica Generale. Liguori Editore. Barcaccia G., Falcinelli M., 2006. Genetica e Genomica – Volume III Genomica e Biotecnologie Genetiche. Liguori Editore. Materiale didattico fornito dal Docente. 133/257 GENETICA AGRARIA E FORESTALE LAURA NANNI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di biologia vegetale e chimica generale e organica faciliteranno la comprensione degli argomenti che verranno trattati nel corso. Informazioni Il corso è strutturato in modo da costituire una guida per far acquisire agli studenti gli elementi di base della biochimica e dell’organizzazione del materiale ereditario, della struttura del gene, del controllo genetico dei caratteri, dei processi che regolano le interazioni geniche e l’ereditabilità degli stessi. Risultati di apprendimento attesi Il Corso intende fornire conoscenze sui principi fondamentali della genetica mendeliana e molecolare, per la comprensione delle principali caratteristiche dell'eredità biologica, al fine di una corretta gestione delle risorse agrarie e forestali, anche sulla base delle moderne tecnologie molecolari. Si prefigge infatti di fornire una formazione di base per una corretta interpretazione della complessa fenomenologia della variabilità e dell'ereditarietà delle specie, con un’apertura verso le applicazioni tecnologiche innovative nel settore. Programma L´organizzazione dei viventi, ereditabilità e variabilità. Il materiale ereditario. Relazione tra il materiale ereditario e i caratteri. Il codice genetico. Organizzazione e trasmissione del materiale ereditario. Le esperienze di Mendel. Segregazione e ricombinazione. 134/257 Associazione, scambio e mappe genetiche. Mappe fisiche. Le interazioni geniche: epistasia, azioni geniche complementari, fattori letali, pleiotropia, penetranza ed espressività. Alleli multipli. Eredità e sesso. Elementi genetici mobili e mutazioni. Lineamenti di genetica molecolare. Eredità extracromosomica. Cenni di Genetica quantitativa. Esercitazioni pratiche e di laboratorio: -Estrazione del DNA da tessuti vegetali -Esercizi di genetica formale -Analisi di segregazione delle progenie F2 derivanti da specie vegetali di interesse agrario -Mappe genetiche Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame consiste in una prova finale scritta ed orale Testi consigliati Lorenzetti F., Ceccarelli S. E Veronesi F. GENETICA AGRARIA (TERZA EDIZIONE). PATRON. Barcaccia G., Falcinelli M. Genetica e Genomica Volume I Genetica generale. LIGURI EDITORE Materiale didattico fornito dal Docente 135/257 GEOBOTANICA APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Risultano propedeutiche a questo corso le conoscenze di base di Biologia vegetale e di Botanica generale e sistematica. Informazioni L’attività didattica frontale si avvale di lezioni con presentazioni multimediali (in formato power point e messe a disposizione degli studenti), integrate da esercitazioni di laboratorio che hanno l’obiettivo di preparare ciascuno studente al riconoscimento di campioni vegetali di piante superiori attraverso l’uso di chiavi dicotomiche. Fanno parte integrante del corso anche visite didattiche ad ambienti naturali e seminaturali al fine di osservare le specie più significative nei loro habitat naturali e verificare la complessità dei sistemi naturali e delle problematiche ambientali. Esercitazioni - Laboratori ed esercitazioni pratiche per il riconoscimento delle specie vegetali appartenenti alle principali famiglie e ai principali ambienti; - Visite didattiche per l’osservazione e il riconoscimento degli habitat, delle serie di vegetazione e del paesaggio vegetale Risultati di apprendimento attesi Il Corso intende fornire competenze sia teoriche che pratiche relative alla conoscenza delle basi scientifiche della diversità delle piante superiori di interesse ambientale e forestale. Fornire la capacità di riconoscimento dei principali taxa, appartenenti alle più significative famiglie di pteridofite, gimnosperme e angiosperme, in correlazione con gli ambienti naturali, la conservazione della diversità forestale e le problematiche di gestione del territorio. Programma Programma 136/257 Geobotanica: definizione e campi di indagine. Corologia, Biogeografia e Fitogeografia. Flora: storia delle flore, regni floristici ed areali. Principali specie della flora italiana su base tassonomica. Principali specie della flora italiana sulla base degli habitat Studio della flora: ricchezza floristica e biodiversità. Cartografia floristica. La conservazione della biodiversità floristica. Vegetazione: definizione e metodi di indagine. Struttura della vegetazione, comunità vegetali e fattori che le determinano, nicchia ecologica delle comunità vegetali, distribuzione altitudinale della vegetazione, processi dinamici della vegetazione. La scala nello studio della vegetazione. Metodi di studio: il metodo fisionomico strutturale e i metodi floristico-ecologici. Fitosociologia: classificazione e ordinamento della vegetazione. Sintassonomia della vegetazione Italiana. Vegetazione forestale Vegetazione arbustiva e camefitica Vegetazione di orlo e dei margini forestali Vegetazione di prateria Vegetazione commensale Vegetazione idrofila Vegetazione xerofitica Vegetazione alofila Dinamismo della vegetazione: climax e successioni dinamiche. Paesaggio vegetale: sinfitosociologia e geoserie. Geobotanica, ecologia del paesaggio e bioindicatori su base vegetazionale. Valutazione ambientale degli agroecosistemi Monitoraggio della vegetazione e del paesaggio vegetale su base cartografica e GIS Gestione del territorio e conservazione della biodiversità 137/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Preparazione e discussione di un erbario didattico. Colloquio orale sugli argomenti trattati nelle lezioni. Testi consigliati PEDROTTI F. e VENANZONI R. - Geobotanica, in Enciclopedia delle Scienze. De Agostini, Novara. PIGNATTI S. - Ecologia vegetale. Zanichelli, Bologna. Il materiale didattico verrà messo a disposizione on line a cura del docente 138/257 GEOMATICA PER L ANALISI DEI SISTEMI TERRITORIALI ANDREA GALLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 12 Ore 108 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di: matematica, fisica, informatica. Informazioni Il corso fornisce le conoscenze di base del rilevamento e della rappresentazione delle componenti fisiche e antropiche del territorio, mediante tecniche tradizionali e tecnologie innovative (Telerilevamento e GIS). Il corso è svolto mediante lezioni frontali, esercitazioni in campo, esercitazioni in laboratorio informatico Risultati di apprendimento attesi Fornire le conoscenze di base della geomatica necessarie per la gestione del territorio, per esercitare la professione di agronomo, per rispondere alle esigenze di enti territoriali e privati. Programma Elementi di cartografia -Finalità e contenuti delle rappresentazioni cartografiche: cenni alle tecniche di realizzazione di carte topografiche, linguaggio e comunicazione cartografica, sistemi di proiezione e sistemi di coordinate cartografiche, datum cartografico, rapporto scala/informazioni, simbologie e legende, classificazione delle carte, lettura ed interpretazione analogica delle carte topografiche tradizionali. -Cartografia ufficiale italiana: produzione nazionale, produzione regionale. -Cartografia digitale: formato vettoriale e formato raster, struttura ed organizzazione delle informazioni, visualizzazione ed utilizzo mediante strumenti informatici . Elementi di geomatica -Rilievo topografico: metodi del rilievo plano-altimetrico con strumenti tradizionali e con strumenti elettronici. 139/257 -Telerilevamento: sensori fotografici e sensori non fotografici, tipologie e qualità dei dati, principi di elaborazione analogica (fotointerpretazione) e digitale (Image Processing) dei dati telerilevati. -Sistemi Informativi Geografici: architettura generale, modelli e struttura dei dati, operatori spaziali ed operatori logico-matematici, campi applicativi. Attività di laboratorio -Introduzione all’utilizzo dei software GIS e Image Processing. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame finale consiste in una prova orale, che verte sugli argomenti trattati durante il corso, e sulla discussione di un elaborato redatto dallo studente. Testi consigliati -D’Apostoli R., 2000, Prontuario di topografia, Maggioli Editore. -Gomarasca M.A., 2004, Elementi di Geomatica, Edizioni AIT - Gomarasca M.A, 2009, Basics of Geomatics, Springer, -Heywood H., Cornelius S., Carver S., 1997, An Introduction to Geographical Information Systems, Longman, New York. 140/257 GESTIONE E CONSERVAZIONE DEL SUOLO GIUSEPPE CORTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Buone conoscenze di chimica, fisiologia delle piante, agronomia, matematica e fisica Informazioni Il corso si rivolge ai futuri laureati che si troveranno a svolgere funzioni di valutazione dei suoli negli agro-ecosistemi. Il corso intende fornire le nozioni di base per comprendere la complessità del suolo agrario e acquisire le conoscenze che permettano di decidere sulla conservazione della loro funzione produttiva, salvaguardandoli dai principali processi di degrado quali erosione, inquinamento, perdità di fertilità. Saranno illustrati inoltre i principali processi pedogenetici di ambienti di bonifica e di suoli di ambienti “difficili” come quelli salini e montani. Risultati di apprendimento attesi Il corso fornisce le conoscenze fondamentali all’individuazione dei processi pedogenetici responsabili della genesi dei suoli in vari agro-ecosistemi al fine di salvaguardarli dai principali processi di degrado e dalla perdità di fertilità. Programma Parte generale - definizione di suolo, risoluzione FAO sulla conservazione dei suoli, concetto di pedosfera, equazione di Jenny - profilo e orizzonti O, E, A, B, C, R - principali caratteristiche morfologiche degli orizzonti: colore, tessitura, struttura, screziature, concrezioni, radici, cutans, silt caps, slickensides, consistenza, adesività 141/257 - cementi del suolo - fattori della pedogenesi - petrografia, genesi e struttura delle rocce sedimentarie - clima, microclima e rilievo - tempo - biota: vegetazione, microrganismi, animali, uomo - composizione del suolo - componente inorganica - componente organica: materia organica particolata e sostanze umiche Parte speciale - tecniche di valutazione dei suoli - ruolo pedo-agronomico delle sostanze umiche - principali orizzonti di interesse agrario: anthropic, ochric, argillic, calcic, petrocalcic, natric - l’acqua del suolo - la rizosfera - i Vertisols - i suoli salini e alcalini - i suoli antropici e tecnici (coltivi, pascoli, terrazzamenti, suoli urbani, discariche, cave) - principali fenomeni erosivi nei suoli coltivati - principali cause di perdita della fertilità dei suoli agrari (contaminazioni, concimazioni, eremacausi, lisciviazioni, compattamenti, riduzione del drenaggio) - esercitazioni di campagna: apertura e descrizione di un profilo di suolo; inquadramento generale del sito; campionamento del suolo; analisi in laboratorio e interpretazione dei dati. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Orale 142/257 Testi consigliati A. GIORDANO, Pedologia, Utet, 1999. G. SANESI, Elementi di pedologia, Edizioni Edagricole, Bologna, 2000. SOIL SURVEY STAFF, Soil Taxonomy. A Basic System of Soil Classification for Making and Interpreting Soil Survey, United States Department of Agriculture & Nat. Res. Cons. Serv. U.S. Govern. Print. Office, Washington, D.C., 2010. M. PANIZZA, Geomorfologia, Pitagora Editrice, Bologna, 1992. 143/257 GESTIONE E TUTELA DELLA BIODIVERSITA' E DEL PAESAGGIO EDOARDO BIONDI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti aver sostenuto un esame di Geobotanica ed Ecologia del Paesaggio e di Ecologia vegetale si ritiene un pre-requisito di notevole importanza. Informazioni Il corso si articola in lezioni di tipo frontale ed esercitazioni che verranno spesso condotte negli ambienti naturali al fine di evidenziare i particolari aspetti gestionali, sia in termini positivi che negativi, rispetto alla biodiversità del paesaggio. Particolare attenzione verrà data ai lavori applicati per migliorare la qualità ambientale degli ecosistemi e del paesaggio riguardanti pertanto sia aspetti di pianificazione che di sistemazione ambientale. Risultati di apprendimento attesi raggiungimento di una preparazione sufficientemente ampia riguardante la conservazione di specie, di ambienti e di paesaggi in base alle più recenti normative sia nazionali che europee. Programma Scopo del corso è orientare le conoscenze scientifiche e tecniche alla tutela e alla gestione della biodiversità. Il principale aspetto del corso riguarda la gestione della biodiversità a diversa scala e finalità che vanno dal recupero e conservazione del patrimonio genetico delle specie, alla salvaguardia dei paesaggi antropici. 144/257 Con riferimento al valore specifico della biodiversità vengono trattate le principali metodologie che portano a tale recupero attraverso interventi in situ ed ex situ. Un capitolo particolare fa riferimento alle attività di monitoraggio delle specie al fine di valutare se le tipologie gestionali degli habitat hanno avuto efficacia nella conservazione. Un ulteriore livello di approfondimento delle tecniche conservative si rivolge all’individuazione e alla caratterizzazione degli ecosistemi intesi come habitat, in base alla Direttiva 43/92/CEE. Sull’applicazione di tale direttiva e sulle specifiche metodologie da questa richieste si incentra buona parte del programma del corso, in quanto la direttiva Habitat permette di individuare la biodiversità a diversi livelli e contemporaneamente mette in pratica delle misure di salvaguardia. Tra queste la valutazione di incidenza è una delle pratiche richiamate espressamente dalla Direttiva che vengono periodicamente eseguite dai professionisti afferenti all’ordine dei Dottori Agronomi e Forestali. Un altro aspetto rilevante per valutare la qualità degli habitat nel tempo è il monitoraggio degli stessi che viene eseguito periodicamente in base ai regolamenti comunitari. La gestione delle aree Natura 2000 e la trasformazione recente della Politica Agraria Comunitaria sono elementi che permettono inoltre di comprendere che la salvaguardia della biodiversità è anche un concetto pratico di sostenibilità economico-sociale che si rivolge in particolare all’agricoltura di tipo estensivo. Un programma di salvaguardia della biodiversità è anche svolto dalla rete dei cosiddetti “Boschi vetusti”, lembi di foresta che, per vari motivi, presentano ancora caratteri di elevata naturalità e sono considerati icone della conservazione della biodiversità forestale. Tali condizioni si ritrovano prevalentemente in boschi che hanno sviluppato questi caratteri in quanto per un periodo sufficientemente lungo non sono stati interessati da elevati livelli di disturbo antropico. A questi boschi viene riconosciuto un importante riferimento al fine della valutazione dell’impatto delle attività umane sugli ecosistemi forestali e quindi necessari anche per orientare la Gestione Forestale Sostenibile, integrando funzioni ecologiche, sociali ed economiche. Un particolare capitolo riguarda l’organizzazione e la gestione del paesaggio in base alla 145/257 “Convenzione Europea del Paesaggio” che presenta notevolissimi punti di contatto con la normativa europea sulla biodiversità. Tra questi verranno evidenziati i temi riguardanti le correlazioni ambientali secondo i principi delle Reti ecologiche che vengono quindi espressamente trattati anche in fase applicativa oltre che progettuale, di tipo pianificatorio. Le fasi applicative nella gestione del territorio vengono anche puntualmente evidenziate nell’ambito di specifici progetti riguardanti il recupero ambientale in seguito al passaggio degli incendi, il recupero e il restauro di alcuni habitat con particolare riferimento a quelli montani, fluviali e costieri. Uno specifico approfondimento riguarda il recupero degli habitat forestali e pascolivi anche in funzione dei rapporti floro-faunistici. Il corso riprende ed approfondisce anche alcune metodologie scientifiche, già a conoscenza di una parte degli studenti che hanno frequentato il corso di Geobotanica ed Ecologia del Paesaggio nella laurea di primo livello. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame l’esame si svolgerà mediante un colloquio orale e la preparazione di un elaborato da parte dello studente in base ai temi trattati. Testi consigliati Dispense e pubblicazioni fornite dal docente. 146/257 GESTIONE INTEGRATA DEL PAESAGGIO RURALE ANDREA GALLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Buone conoscenze di informatica, ecologia, cartografia, telerilevamento, sistemi informativi geografici. Informazioni Con riferimento alla visione del paesaggio quale oggetto scientifico, ai principi ed agli obiettivi della Convenzione Europea del Paesaggio, nel corso sono trattati metodi e tecniche indirizzati alla gestione integrata del paesaggio, con particolare riferimento a quello rurale. Il corso è svolto mediante lezioni frontali, seminari, esercitazioni GIS in laboratorio. Gli studenti sviluppano uno specifico progetto di gestione di un paesaggio, utilizzando tecnologie informatiche avanzate (Telerilevamento,Sistemi Informativi Geografici). Risultati di apprendimento attesi Il corso propone un approccio al paesaggio ispirato a paradigmi scientifici diffusi a livello internazionale, dal quale deriva un percorso metodologico-applicativo finalizzato alla redazione di un progetto integrato di gestione del paesaggio, con particolare riferimento al contesto rurale, avvalendosi di tecnologie informatiche, in particolare GIS, come supporto indispensabile. Programma Paesaggio - Principi scientifici, con riferimento alla Landscape Ecology: il paesaggio come sistema complesso, gli elementi del paesaggio, struttura e modelli strutturali di riferimento, funzioni ed interazioni con la struttura, trasformazioni a carico della struttura e delle funzioni del paesaggio, metodi e tecniche per misurare il paesaggio (metriche ed indicatori per analizzare strutture e funzioni del paesaggio) - La Convenzione Europea del Paesaggio: principi ispiratori, obiettivi perseguiti, ricadute operative. 147/257 Paesaggio rurale - ruralità: concetti, definizioni, criteri di analisi e di misura - dimensione spaziale e funzionale delle aree rurali: pattern, funzioni multiple, determinanti delle dinamiche evolutive attuali - pattern urbano-rurali: criticità, dinamiche evolutive, alterazione delle strutture e delle funzioni Gestione del paesaggio rurale - Strumenti tradizionali: piani di livello regionale, provinciale, locale. - Sviluppo rurale: principi e obiettivi a livello europeo e locale. - Gestione integrata: approccio concettuale, metodi, strumenti, tecniche operative - Implementazione del processo: analisi, diagnosi e prognosi del paesaggio,verifica ex post Laboratorio - Definizione dei casi di studio e raccolta delle informazioni di base - Sviluppo del progetto di gestione,con riferimento ai casi di studio e l’ausilio di tecnologie informatiche (RS,GIS) . Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame consiste in una prova orale che verte sugli argomenti trattati durante il corso e nella discussione del progetto di gestione redatto dallo studente. Testi consigliati -Colombo L., 1998. Il metodo in urbanistica. Masson S.p.A., Milano. -Farina A., 2010. Ecology,Cognition and Landscape. Springer, Landscape Series -Gomarasca M.A., 2004, Elementi di Geomatica. Edizioni AIT. -Fabbri P., 1997. Natura e Cultura del Paesaggio Agrario. Città Studi edizioni, Milano. -Ingegnoli V., 2002. Landscape Ecology: A Widening Foundation. Springer-Verlag. 148/257 GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE FORESTALI CARLO URBINATI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti E’ fondamentale la conoscenza di Dendrometria e Selvicoltura Informazioni Il corso si svolge con lezioni frontali in aula, esercitazioni in campo ed in aula informatica e prevede attività interattive con gli studenti che suddivisi in gruppi, dovranno: a) predisporre commenti a letture di articoli scientifici o a visione di filmati tematici, mini-presentazioni tematiche, autoverifiche anonime, c) redigere una relazione finale relativa alle esercitazioni svolte. Le esercitazioni e le visite didattiche (giornaliere e/o residenziali) costituiscono una componente fondamentale del corso e sono fortemente consigliate a tutti gli studenti. Il docente metterà a disposizione materiale didattico vario (presentazioni delle lezioni in aula, articoli di riviste tecnico-scientifiche, piani di gestione, cartografia e materiale multimediale). Risultati di apprendimento attesi Il Corso è finalizzato a fornire conoscenze teoriche e pratiche relative: a) a metodi di gestione forestale corretta da un punto di vista ambientale, positiva in termini economici e socialmente utile, anche per le generazioni future; b) ai principali strumenti di gestione delle risorse forestali disponibili a livello comunitario, nazionale e regionale; b) alla valutazione ed al monitoraggio dell’applicazione di criteri e metodi di gestione sostenibile. Programma Principi di base della sostenibilità: Ruolo delle foreste nel sistema ambientale globale. Naturalità degli ecosistemi forestali. Deforestazione e deperimento delle foreste. Gestione forestale locale ed effetti globali. Principali protocolli e 149/257 direttive internazionali nel settore forestale La gestione forestale sostenibile. Criteri e indicatori della gestione forestale sostenibile (GFS). La certificazione forestale. Metodi e strumenti per il monitoraggio della GFS. GFS e conservazione della biodiversità forestale (ruolo della necromassa, rapporti con la fauna). GFS in Aree Protette e Rete Natura 2000. GFS per la mitigazione climatica. Effetti dei cambiamenti climatici sulle foreste (cambiamenti nel regime dei principali disturbi). Ruolo delle foreste per la riduzione del riscaldamento climatico e della desertificazione. Analisi dendroclimatica. Gestione forestale, crediti di carbonio e risparmio energetico. GFS e incendi forestali. Previsione del pericolo d’incendio. Prevenzione e controllo degli incendi forestali. Ricostituzione naturale e interventi di recupero post-incendio. GFS e pianificazione forestale. Strumenti di pianificazione forestale a livello territoriale, aziendale e interazione con altri strumenti di pianificazione. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame si articola in due parti: a) presentazione e discussione di un elaborato individuale relativo alle esercitazioni svolte nell’ambito del corso su tematiche concordate con il docente; b) prova orale con domande aperte sull’intero programma svolto durante il corso. Testi consigliati 150/257 · R. Sands - Forestry in a global context. CABI Publ. 2005 · European Commission - Sustainable forestry and the European Union. 2003 · D. Pettenella et al. – Indicatori di Gestione forestale sostenibile in Italia – ANPA, 2000 · C. Urbinati – Foreste in forma. La gestione sostenibile nei boschi delle Marche. Regione Marche, 2009. 151/257 IGIENE EMILIA PROSPERO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Informazioni PROMOZIONE DELLA SALUTE E CENNI DI EPIDEMIOLOGIA: principi e strategie di promozione della salute; educazione sanitaria e educazione alla salute. Indicatori, incidenza e prevalenza, tassi grezzi, tassi specifici, rischio relativo e odds ratio; sensibilità e specificità di un test diagnostico, valore predittivo positivo, valore predittivo negativo. Esercitazione: indagine in corso di epidemia da infezione alimentare da Norovirus. Programma IGIENE DEGLI ALIMENTI: conservazione degli alimenti, alimenti di origine animale, igiene nella ristorazione collettiva (i principi dell’H.A.C.C.P.), esercitazioni in aula. Le malattie trasmissibili con gli alimenti: la catena contagionistica: i microrganismi, il biofilm, le modalità di trasmissione, gli ospiti. Infezioni, tossinfezioni e intossicazioni alimentari. Epidemiologia e prevenzione di alcune infezioni enteriche: Colera, Febbre tifoide, Febbre paratifoide, Gastroenteriti acute (gastroenteriti virali, enteriti batteriche, diarree di origine parassitaria), Epatite virale A, Epatite virale E, Brucellosi. Prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Prevenzione delle infezioni basate sulla modalità di trasmissione. Principi di sanificazione, disinfezione e sterilizzazione. IGIENE AMBIENTALE: acqua potabile e inquinamento; rifiuti solidi, liquami e inquinamento. Testi consigliati TESTI CONSIGLIATI: • Barbuti S., Bellelli E., Fara G., Giammanco G. - IGIENE – ed. Monduzzi (2002) • Gianfranco Tiecco - IGIENE E TECNOLOGIA ALIMENTARE – ed. Il Sole 24 Ore Edagricole (2001) • Meloni C., palissero G. – IGIENE – ed. CEA (2007) • Appunti delle lezioni. 152/257 153/257 INDUSTRIE AGRARIE NATALE GIUSEPPE FREGA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza della chimica e della fisica di base Informazioni Aspetti nutrizionali, chimici e tecnologici degli oli, dei grassi, del latte e suoi derivati e del vino Risultati di apprendimento attesi Comprensione dell'interazione tra tecnologia di lavorazione e qualità nutrizionale di prodotti a base latte, degli oli, dei grassi e del vino Programma Oli, grassi e derivati - Aspetti nutrizionali, chimici e tecnologici degli oli e dei grassi alimentari. Composizione degli oli e dei grassi. Alterazione delle materie prime. Estrazione meccanica e con solvente. Raffinazione. Autossidazione e antiossidanti. Idrogenazione. Margarine. Latte e derivati - Composizione del latte. Lattosio. Alterazione del lattosio. Lipidi, proteine, sali, enzimi e componenti minori del latte. Indici chimico-fisici. Coagulazione presamica e coagulazione acida. Risanamento del latte. Creme di affioramento e di centrifugazione. Burro. Latte: in polvere, concentrato ed evaporato. Formaggi. Alterazioni dei formaggi. Vino - Composizione dell’uva e del mosto. Correzione e conservazione dei mosti. Anidride solforosa in enologia. Fermentazione: alcolica, malolattica e maloalcolica. Vinificazione in bianco, in rosso ed in rosato. Vinificazione per macerazione carbonica e vinificazioni particolari. Composizione del vino. Correzione, chiarificazione, stabilizzazione e trattamenti chiarificanti dei vini. Conservazione, invecchiamento e malattie dei vini. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame colloquio orale Testi consigliati C. LERICI, G. LERCKER: Principi di tecnologie alimentari, Coop. Univ. Libr., Bologna, 1983 154/257 C. ALAIS: Il latte, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 1984 P. BASTASIN, L. CERESA: Industrie Agroalimentari, F. Lucisano Ed., Milano, 1991 V. SCIANCALEPORE: Industrie Agrarie, Ed. UTET, 1998 G. LOTTI, C. GALOPPINI: Guida alle analisi chimico agrarie, Ed. Edagr. Bologna, 1980 U. PALLOTTA, A. AMATI, A. MINCUZZI: Enologia, Ed. CLUEB, 1976 155/257 LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA ANDREA OSIMANI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Biologia dei Microrganismi o Microbiologia Agraria Informazioni Il corso intende approfondire gli aspetti pratici della Microbiologia generale e applicata al settore Agrario e Alimentare, con descrizione teorica dettagliata delle attività di laboratorio e esperienze pratiche. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende portare lo studente ad una ottimale comprensione delle tecniche microbiologiche e all’acquisizione delle relative abilità operative. Programma -Definizioni di base relative alle tecniche microbiologiche -Metodi di microscopia -Tecniche di sterilizzazione - Preparazione dei terreni di coltura -Tecniche di isolamento dei microrganismi -Tecniche di identificazione dei microrganismi -Tecniche per la valutazione dello sviluppo microbico -Tecniche di conservazione dei microrganismi 156/257 -Osservazione dei caratteri metabolici nelle colture microbiche Esempi pratici delle tecniche sopradescritte, applicate a microrganismi di interesse agro-alimentare Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio con svolgimento di esercizi pratici Testi consigliati Laboratorio didattico di Microbiologia A.Vaughn, P.Buzzini, F.Clementi Casa Editrice Ambrosiana, 2008 ISBN 978-88-08-18322-4 157/257 LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA 2 LUCIA AQUILANTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenza dei concetti base di Chimica e Biochimica Informazioni Le competenze teorico-pratiche acquisite nell’ambito di questo Corso sono di fondamentale importanza per i tecnologi alimentari impiegati nel campo delle trasformazioni alimentari, e più specificatamente nella selezione ed uso di starter microbici, colture aggiuntive, e probiotici, nella rilevazione di patogeni, alterativi, virus batteriofagi ed organismi geneticamente modificati. Risultati di apprendimento attesi Il corso ha la finalità di fornire allo studente nozioni teorico-pratiche su alcune delle tecniche molecolari routinariamente utilizzate da enti di ricerca ed aziende per l’identificazione, la tipizzazione e il monitoraggio di microrganismi di interesse agro-alimentare (starter microbici, colture aggiuntive, probiotici), la ricerca e l’enumerazione di patogeni, alterativi, virus e batteriofagi, la ricerca e la quantificazione di organismi geneticamente modificati. Programma Programma Estrazione e manipolazione di acidi nucleici (DNA e RNA); determinazione spettrofotometrica di resa e purezza di estratti di DNA e RNA da colture pure e matrici alimentari; tecniche elettroforetiche; restrizioni enzimatiche; amplificazione in vitro: PCR (Polymerase Chain Reaction) e PCR-quantitativa (real-time PCR). Tecniche di identificazione microbica: PCR specie-specifica, ARDRA (Amplified Ribosomal DNA Restriction Analysis), RFLP (Restriction Fragment Length Polymorphism). Tipizzazione batterica mediante RAPD (Randomly Amplified Polymorphic DNA). Studio di popolazioni microbiche miste mediante DGGE (Denaturing Gradient Gel Electrophoresis). 158/257 Attività di laboratorio ♦ Estrazione e manipolazione di acidi nucleici (DNA e/o RNA) da culture pure di batteri lattici, lieviti, e/o muffe contaminanti i prodotti alimentari; ♦ Quantizzazione spettrofotometrica di estratti di DNA/RNA: determinazione di resa e purezza; ♦ Disegno di primer per PCR mediante l’utilizzo di softwares specifici; ♦ Amplificazione via PCR di sequenze geniche specifiche per l’identificazione di patogeni alimentari; ♦ Restrizioni enzimatiche: applicazione della metodica ARDRA per l’identificazione di isolati di batteri lattici ottenuti da alimenti fermentati; ♦ Restrizioni enzimatiche: applicazione della metodica RFLP per l’identificazione di isolati di lievito ottenuti da mosti in fermentazione; ♦ Amplificazione di regioni casuali del genoma batterico con primer random, per la tipizzazione di isolati batterici di interesse lattiero-caseario e/o enologico. ♦ Quantificazione mediante real-time PCR di patogeni alimentari (Salmonella spp.) in campioni di salume. ♦ Analisi PCR-DGGE di mosti in fermentazione per il monitoraggio del processo fermentativo. Visite guidate Il corso prevede la partecipazione degli studenti a visite guidate giornaliere presso aziende alimentari e istituti di ricerca (Istituti Zooprofilattici) in cui sono routinariamente applicate le metodiche esaminate nell’ambito del corso. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame La prova di esame consisterà nella stesura di una tesina relativa ad una delle attività di laboratorio effettuate nell’ambito del corso. Testi consigliati • A. Vaughan, P. Buzzini, F.Clementi “Laboratorio didattico di microbiologia” Casa Editrice 159/257 Ambrosiana. 160/257 LAND AGRONOMY MARCO TODERI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Informazioni knowledge and expertise related to control the factors that can affect environmental quality at lands scale Risultati di apprendimento attesi With this Course the students will acquire knowledge and expertise related to control the factors that can affect environmental quality at land scale Programma ANOVA Experimental design: Completely randomized design Randomized block design split-plot, Latin square Criss-cross design Factorial design Landscape value Environmental impacts of agriculture on water and soil fertility as a land process. Nonpoint source (NPS) pollution: sediments, nitrogen, phosphorus, CO2 .. 161/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Interview on the subjects Testi consigliati R. Landi, 1999. Agronomia e ambiente. Edagricole, Bologna. Monti A., Metodologia statistica per la sperimentazione agronomica. Aspetti generali. Aracne Editrice ([email protected]) METODI STATISTICI PER LA SPERIMENTAZIONE BIOLOGICA Camussi A. Moeller F. Ottavian 1995 Metodi statistici per la sperimentazione biologica. Zanichelli 162/257 LOTTA BIOLOGICA E INTEGRATA NUNZIO ISIDORO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di ecologia ed entomologia. Informazioni Ecologia, dinamica popolazione, lotta biologica ed integrata degli insetti dannosi alle principali colture. Risultati di apprendimento attesi Il corso si propone di trattare i fondamenti della lotta biologica e integrata in modo da fornire agli studenti gli strumenti necessari per definire strategie di difesa dagli insetti dannosi delle principali colture. Programma Agroecosistemi. Ecologia delle specie di insetti dannosi. Dinamica di popolazione. Tecniche di campionamento. Soglie economiche. Metodi previsionali. Strategie d’intervento: conservative, preventive, curative ed eradicanti. Mezzi agronomici e genetici. Mezzi fisici e meccanici. Agenti biotici. Applicazioni di lotta biologica contro insetti indigeni ed esotici, in pieno campo ed in colture protette. Agenti chimici: insetticidi, acaricidi, nematocidi, molluschicidi. Semiochimici (feromoni). Lotta integrata. Produzione agricola integrata e biologica. Legislazione fitosanitaria. Programmi di difesa integrata delle principali colture arboree (olivo, vite, pomacee, drupacee, palme), erbacee (barbabietola da zucchero, mais) e orticole (pomodoro, peperone). Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Il corso comprende lezioni in aula, esercitazioni in laboratorio ed in campo. E’ prevista una prova finale orale. 163/257 Testi consigliati TREMBLAY E., “Entomologia Applicata”. Liguori Editore. Napoli, 1985. POLLINI A., “Manuale di Entomologia Applicata”, Edagricole, Bologna, 1998. VIGGIANI G., “Lotta biologica e integrata nella difesa fitosanitaria”, Vol. II., Liguori Editore Napoli, 1997. 164/257 MACCHINE E IMPIANTI PER L'AGRICOLTURA E L'ENERGIA 2 APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di matematica e fisica Informazioni La produzione di energia da fonti rinnovabili sta assumendo crescente rilievo e, in particolare, le biomasse ad uso energetico possono costituire un nuovo interessante risvolto produttivo per il settore agricolo. La possibilità di affrontare con successo questa produzione si fonda sulla conoscenza sia dei materiali da trasformare (residuali, dedicati) sia delle tecnologie per la realizzazione dei processi. Il corso si propone di formare negli studenti la corretta sensibilità alle caratteristiche dei materiali di partenza e le conoscenze tecnologiche di base per affrontare la loro trasformazione (da una prima trasformazione a trasformazioni complete) in termini energetici. Risultati di apprendimento attesi Fornire agli studenti gli strumenti per procedere all’analisi di sistemi complessi quali lo studio di filiere di produzione di energia da fonti rinnovabili di origine agricola. Programma Complementi di fisica (energetica) Caratteristiche delle principali biomasse ad uso energetico e industriale Filiera biomassa ligno-cellulosica-energia Filiera olio-energia Filiera del biogas L’analisi energetico-ambientale delle filiere agro-energetiche. 165/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Esame orale Testi consigliati Di volta in volta verranno consigliati allo studente letture ed approfondimenti. 166/257 MACCHINE E IMPIANTI PER L'INDUSTRIA E L'ENERGIA 1 GIOVANNI LUCA RIVA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Elementi propri dei corsi di Matematica, Fisica Informazioni Presentazione degli argomenti sulla base di esempi pratici Risultati di apprendimento attesi Elementi tecnologici di base dell’industria agro-alimentare Programma Energia e sistemi per la produzione di energia di interesse dell’agroalimentare: richiami sull’energia, produzione di calore e vapore attraverso caldaie. Produzione e utilizzo dell’energia elettrica: le principali grandezze elettriche, corrente continua e alternata, Nozioni sui circuiti elettrici, la sicurezza negli impianti. Materiali utilizzati negli impianti e loro principali caratteristiche, il problema del contatto con gli alimenti. Principali macchine ausiliarie: pompe e ventilatori. Impianti frigoriferi e di congelamento, celle frigorifere. Impianti di essiccazione: calcolo quantità di acqua da evaporare, diagramma dell’aria umida, essiccazione in corrente d’aria, principali tipologie di essiccatori. Impianti di evaporazione: calcolo della quantità di acqua da evaporare, tipologie di evaporatori, applicazioni specifiche (siero di latte, pomodoro). Impianti di distillazione: basi della distillazione, principali tipologie di Impianti. Criteri di scelta e valutazione degli impianti: VAN e TIR, flusso di cassa. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame orale Modalità di Verifica dell'apprendimento: colloquio su uno o più aspetti degli argomenti considerati dal corso. Verrà apprezzata la capacità di sintesi concettuale e di svolgere delle considerazione di carattere numerico per il dimensionamento / scelta / valutazione dei vari aspetti. Verrà inoltre apprezzata la capacità di supportare i propri argomenti in modo ordinato e comprensibile con schemi, grafici, ecc. che il candidato svilupperà nel corso del colloquio senza particolari strumenti di supporto. 167/257 Testi consigliati Dispense del docente 168/257 MACCHINE ED IMPIANTI PER LA VITICOLTURA E L'ENOLOGIA APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di matematica e fisica Informazioni Il corso intende fornire le conoscenze tecniche e gli strumenti logici che guideranno il futuro tecnico nella scelta di macchine e impianti in un’impresa viti-vinicola, in funzione dei vincoli strutturali e normativi e ottimizzando le risorse aziendali. Il corso si divide in due blocchi, relativi a: studio della meccanizzazione agricola; analisi delle caratteristiche tecniche delle principali tipologie di macchine utilizzate in viticoltura Risultati di apprendimento attesi Aiutare lo studente alla formazione di capacità critiche nei confronti delle scelte da attuare nel settore meccanico-impiantistico Programma Principi di meccanizzazione agricola Caratteristiche tecniche delle macchine utilizzate in viticoltura Macchine per la preparazione del terreno Macchine per l’impianto Macchine per la gestione dell’interfilare e del filare Macchine per la cura e la gestione della chioma Vendemmiatrici 169/257 Criteri di dimensionamento degli impianti di cantina Macchine e impianti utilizzati nelle principali operazioni di cantina: Ricevimento delle uve e trasporto di materiali solidi e liquidi; Vinificazione; Stoccaggio e chiarifiche; Confezionamento Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Esame orale Testi consigliati Meccanica e meccanizzazione agricola - Bodria, Pellizzi, Piccarolo - Volumi 1 e 2 – EdAgricole - Il Sole 24 ORE, 2007 Impiantistica enologica – Nardin, Gaudio, Antonel, Simeoni – EdAgricole – Il Sole 24 ORE, 2006 170/257 MACCHINE ED IMPIANTI PER L'AGRICOLTURA E L'ENERGIA 1 APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di matematica e fisica Informazioni Il corso si sviluppa in due parti principali: lo studio della meccanizzazione aziendale e lo studio delle caratteristiche delle singole tipologie di macchine. Nella prima parte si discute il corretto dimensionamento tecnico-economico di macchine ed impianti nel contesto aziendale. Nella seconda parte si illustrano le caratteristiche tecniche delle principali tipologie di macchine ed impianti utilizzati nella produzione agricola. Risultati di apprendimento attesi Fornire agli studenti le conoscenze tecniche e gli strumenti logici utili alla scelta di macchine e impianti aziendali in differenti contesti produttivi. Programma Principi di meccanizzazione agricola Caratteristiche tecniche delle macchine fornitrici di potenza Caratteristiche tecniche delle macchine operatrici Macchine per la preparazione del terreno Macchine per semina e trapianto Macchine per le cure colturali Macchine per la raccolta 171/257 Macchine e impianti per il condizionamento e la prima lavorazione delle derrate agricole Essiccatoi Presse ed estrusori Mulini Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Esame orale Testi consigliati Meccanica e Meccanizzazione Agricola - Bodria, Pellizzi, Piccarolo - Volumi 1 e 2 – EdAgricole - Il Sole 24 ore, 2007 172/257 MATEMATICA LUIGI FERRANTE Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza dell’algebra elementare con particolare riferimento alle operazioni con i polinomi e alla risoluzione di equazioni algebriche di primo e secondo grado ad un’incognita. Potenze con esponente reale e loro proprietà. I logaritmi e loro proprietà. Semplici equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche. Elementi di geometria euclidea nel piano. Goniometria e semplici equazioni e disequazioni goniometriche. La trigonometria nel piano. Elementi di geometria analitica. Equazione della retta, della parabola, delle funzioni esponenziali, logaritmiche, sinusoide, cosinusoide e tangentoide. Informazioni l’insegnamento si propone di fornire allo studente adeguate conoscenze di matematica con particolare riferimento al calcolo ed alle sue applicazioni. Lo scopo è di fornire allo studente una conoscenza della matematica applicata in modo utile a farne strumenti di ricerca e di aggiornamento individuale. In particolare, le applicazioni verranno presentate in modo da sviluppare negli studenti la capacità di servirsi della matematica per descrivere, schematizzare e interpretare quantitativamente i principali aspetti dei fenomeni naturali ed in campo agro-alimentare. Lezioni ex cathedra o frontali, esercitazioni su tutti gli argomenti trattati. Altre informazioni: esercizi e complementi al programma possono essere reperiti nella pagina web del docente all’indirizzo: http://www.univpm.it/Entra/Engine/RAServePG.php/P/320710012049/idsel/387/docname/FERRANTE%20LU Risultati di apprendimento attesi Lo studente alla fine del corso dovrà aver acquisito un’adeguata conoscenza delle metodologie di base della Matematica allo scopo di saper analizzare, interpretare e rappresentare graficamente le relazioni funzionali tra due variabili. Programma Teoria delle funzioni reali di variabile reale. Algebra delle funzioni. Funzioni elementari. Funzioni limitate, estremi di una funzione. Funzioni monotone. Funzioni composte. Funzioni invertibili. Concetto di limite per le funzioni. Calcolo di limiti elementari. Funzioni continue e principali proprietà. Funzioni continue su intervalli. Introduzione alle derivate: tassi d'accrescimento. Significato geometrico di derivata. Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Operazioni con le derivate. Derivate di funzioni composte. Derivate successive. Ricerca dei massimi e minimi di una funzione. Funzioni convesse. Flessi. Asintoti di una curva. Teorema di de L’Hopital. Studio del 173/257 grafico di una funzione. Applicazioni dei concetti studiati nelle scienze naturali. Cenni sulla teoria dell'integrazione. Concetto d'integrale definito come area sotto la curva di una funzione definita in un intervallo, continua e non negativa. Integrale definito. Principali proprietà dell'integrale definito. Primitiva di una funzione ed integrale indefinito. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali di funzioni elementari e tecniche di integrazione. Integrali impropri. Elementi di calcolo delle probabilità. Variabili aleatorie, funzioni di distribuzione e valore atteso di una variabile aleatoria. La distribuzione normale. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame prova scritta. Testi consigliati E. BALLATORI, L. FERRANTE, Introduzione alla Biomatematica. Ed. Margiacchi-Galeno. 174/257 MATEMATICA GISELDA VENTURINI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza dell’algebra elementare con particolare riferimento alle operazioni con i polinomi e alla risoluzione di equazioni lgebriche di primo e secondo grado ad un’incognita. Potenze con esponente reale e loro proprietà. I logaritmi e loro proprietà. Semplici equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche. Elementi di geometria euclidea nel piano. Goniometria e semplici equazioni e disequazioni goniometriche. La trigonometria nel piano. Elementi di geometria analitica. Equazione della retta, della parabola, delle funzioni esponenziali, logaritmiche, sinusoide, cosinusoide e tangentoide. Informazioni L’insegnamento si propone di fornire allo studente adeguate conoscenze di matematica con particolare riferimento al calcolo ed alle sue applicazioni. Lo scopo è di fornire allo studente una conoscenza della matematica applicata in modo utile a farne strumenti di ricerca e di aggiornamento individuale. In particolare, le applicazioni verranno presentate in modo da sviluppare negli studenti la capacità di servirsi della matematica per descrivere, schematizzare e interpretare quantitativamente i principali aspetti dei fenomeni naturali ed in campo agro-alimentare. Lezioni ex cathedra o frontali, esercitazioni su tutti gli argomenti trattati. Risultati di apprendimento attesi Lo studente alla fine del corso dovrà aver acquisito un’adeguata conoscenza delle metodologie di base della Matematica allo scopo di saper analizzare, interpretare e rappresentare graficamente le relazioni funzionali tra due variabili. Programma Teoria delle funzioni reali di variabile reale. Algebra delle funzioni. Funzioni elementari. Funzioni limitate, estremi di una funzione. Funzioni monotone. Funzioni composte. Funzioni invertibili. Concetto di limite per le funzioni. Calcolo di limiti elementari. Funzioni continue e principali proprietà. Funzioni continue su intervalli. Introduzione alle derivate: tassi d'accrescimento. Significato geometrico di derivata. Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Operazioni con le derivate. Derivate di funzioni composte. Derivate successive. Ricerca dei massimi e minimi di una funzione. Funzioni convesse. Flessi. Asintoti di una curva. Teorema di de L’Hopital. Studio del grafico di una funzione. Applicazioni dei concetti studiati nelle scienze naturali. Cenni sulla teoria dell'integrazione. Concetto d'integrale definito come area sotto la curva di una funzione definita in un intervallo, continua e non negativa. Integrale definito. Principali proprietà dell'integrale definito. Primitiva di una funzione ed integrale indefinito. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali di funzioni elementari e tecniche di integrazione. Integrali impropri. 175/257 Elementi di calcolo delle probabilità. Variabili aleatorie, funzioni di distribuzione e valore atteso di una variabile aleatoria. La distribuzione normale. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto prova scritta. Testi consigliati E. BALLATORI, L. FERRANTE, Introduzione alla Biomatematica. Ed. Margiacchi-Galeno. Altre informazioni: esercizi e complementi al programma possono essere reperiti nella pagina web del docente all’indirizzo: http://www.univpm.it/Entra/Engine/RAServePG.php/P/320710012049/idsel/387/docname/FERRANTE%20LU 176/257 MATEMATICA SARA QUINTAVALLE Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza dell’algebra elementare con particolare riferimento alle operazioni con i polinomi e alla risoluzione di equazioni algebriche di primo e secondo grado ad un’incognita. Potenze con esponente reale e loro proprietà. I logaritmi e loro proprietà. Semplici equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche. Elementi di geometria euclidea nel piano. Goniometria e semplici equazioni e disequazioni goniometriche. La trigonometria nel piano. Elementi di geometria analitica. Equazione della retta, della parabola, delle funzioni esponenziali, logaritmiche, sinusoide, cosinusoide e tangentoide. Informazioni l’insegnamento si propone di fornire allo studente adeguate conoscenze di matematica con particolare riferimento al calcolo ed alle sue applicazioni. Lo scopo è di fornire allo studente una conoscenza della matematica applicata in modo utile a farne strumenti di ricerca e di aggiornamento individuale. In particolare, le applicazioni verranno presentate in modo da sviluppare negli studenti la capacità di servirsi della matematica per descrivere, schematizzare e interpretare quantitativamente i principali aspetti dei fenomeni naturali ed in campo agro-alimentare. Lezioni ex cathedra o frontali, esercitazioni su tutti gli argomenti trattati. Altre informazioni: esercizi e complementi al programma possono essere reperiti nella pagina web del docente all’indirizzo: http://www.univpm.it/Entra/Engine/RAServePG.php/P/320710012049/idsel/387/docname/FERRANTE%20LU Risultati di apprendimento attesi Lo studente alla fine del corso dovrà aver acquisito un’adeguata conoscenza delle metodologie di base della Matematica allo scopo di saper analizzare, interpretare e rappresentare graficamente le relazioni funzionali tra due variabili. Programma Teoria delle funzioni reali di variabile reale. Algebra delle funzioni. Funzioni elementari. Funzioni limitate, estremi di una funzione. Funzioni monotone. Funzioni composte. Funzioni invertibili. Concetto di limite per le funzioni. Calcolo di limiti elementari. Funzioni continue e principali proprietà. Funzioni continue su intervalli. Introduzione alle derivate: tassi d'accrescimento. Significato geometrico di derivata. Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Operazioni con le derivate. Derivate di funzioni composte. Derivate successive. Ricerca dei massimi e minimi di una 177/257 funzione. Funzioni convesse. Flessi. Asintoti di una curva. Teorema di de L’Hopital. Studio del grafico di una funzione. Applicazioni dei concetti studiati nelle scienze naturali. Cenni sulla teoria dell'integrazione. Concetto d'integrale definito come area sotto la curva di una funzione definita in un intervallo, continua e non negativa. Integrale definito. Principali proprietà dell'integrale definito. Primitiva di una funzione ed integrale indefinito. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali di funzioni elementari e tecniche di integrazione. Integrali impropri. Elementi di calcolo delle probabilità. Variabili aleatorie, funzioni di distribuzione e valore atteso di una variabile aleatoria. La distribuzione normale. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame prova scritta. Testi consigliati E. BALLATORI, L. FERRANTE, Introduzione alla Biomatematica. Ed.Margiacchi-Galeno. 178/257 MATHEMATICS GISELDA VENTURINI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Elementary algebra, Euclidean geometry, goniometry and analytic geometry. Informazioni Frontal or “ex cathedra” Lessons and exercises on all the treated topics. Risultati di apprendimento attesi At the end of the course, the student must have acquired a suitable knowledge of the basic methodologies of Mathematics to the purpose to be able to analyze and to graphically represent the functional relationships among two variables. Programma The set, R, of real numbers and topology in R. Function algebra. Elementary functions (the first- and the second-degree polynomials, the exponential, the logarithm and the goniometric functions). Bounded functions, supremum, infimum, maximum and minimum of a function. Monotone functions. Composite and inverse functions. Limits of real functions of real variable. Calculus of elementary limits. Continuous functions and their fundamental properties. Continuous functions on intervals. Introduction to derivative: growth rate. Geometric meaning of derivative. Derivative formulas. Successive derivatives. Derivative and monotonicity. Relative maximum and minimum of derivable function. Convex functions. Asymptotes of a planar curve. The de L’Hopital’s theorems. The study of the graphs of functions. Applications of the theory of real functions to natural and biological sciences. An outline to the Integration Theory. Definite Integral and its properties. Geometric meaning of Definite Integral. Definition of Indefinite Integral and its properties. Indefinite Integral of elementary functions. Fundamental theorem of the Integral Calculus. Indefinite integral and integration methods: sum decomposition, by parts and substitution. Improper Integrals. Principles of probability theory and random variables. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame written examination 179/257 Testi consigliati E. BALLATORI, L. FERRANTE, Introduzione alla Biomatematica. Ed. Margiacchi-Galeno. 180/257 MATHEMATICS SARA QUINTAVALLE Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Programma Mathematics Program : Part 1: Real Function Theory of a real variable. Elementary functions. Limited functions, extrema of a real function. Monotonic and invertible functions. Definition of limit and calculation of elementary limits. Asymptotes of a real function. Continuous functions and their fundamental properties. Continuity on intervals. Introduction to the concept of derivative: growth rates. Geometric meaning of the first derivative. Calculation of first derivatives and successive derivatives for elementary functions. Operations with derivatives. Derivatives of composite functions. Fermat’s Theorem for stationary points. De L’Hopital Theorem. Second derivatives and analysis of convexity and concavity of a real function. Inflection points. Study of an analytical function with its approximate graphic Ascolta Trascrizione fonetica Dizionario - Visualizza dizionario dettagliato 1. sostantivo 1. Program 2. Plan 3. Schedule 4. Syllabus 5. Timetable Part 2: Introduction of the integration theory. Concept of primitive or antiderivative, or indefinite integral of a continuous function and its fundamental properties. Geometric meaning of integral as area under the curve of a continuous and nonnegative function defined on closed interval. Properties of definite 181/257 integrals. First Fundamental Theorem of Calculus. Integrals of elementary functions and integration techniques. Part 3: Introduction of Probability Theory. Random experiments. Sample space and events. Probability definitions and principal properties, conditional probability. Law of Total Probability and Law of composed Probability. Introduction to the concept of random variable: one dimensional, discrete and continuous random variables. Normal Distribution of Gauss. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Written and oral exams Testi consigliati E. BALLATORI, L. FERRANTE, Introduzione alla Biomatematica, Ed. Margiacchi-Galeno. 182/257 MECCANICA AGRARIA (3° anno) ESTER FOPPA PEDRETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di matematica e fisica Informazioni Il corso si sviluppa in due parti principali: lo studio della meccanizzazione aziendale e lo studio delle caratteristiche delle singole tipologie di macchine. Nella prima parte si discute il corretto dimensionamento tecnico-economico di macchine ed impianti nel contesto aziendale. Nella seconda parte si illustrano le caratteristiche tecniche delle principali tipologie di macchine ed impianti utilizzati nella produzione agricola. Risultati di apprendimento attesi Fornire agli studenti le conoscenze tecniche e gli strumenti logici utili alla scelta di macchine e impianti aziendali in differenti contesti produttivi. Programma Principi di meccanizzazione agricola Caratteristiche tecniche delle macchine fornitrici di potenza Caratteristiche tecniche delle macchine operatrici Macchine per la preparazione del terreno Macchine per semina e trapianto Macchine per le cure colturali 183/257 Macchine per la raccolta Macchine e impianti per il condizionamento e la prima lavorazione delle derrate agricole Essiccatoi Presse ed estrusori Mulini Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Esame orale Testi consigliati Meccanica e Meccanizzazione Agricola - Bodria, Pellizzi, Piccarolo - Volumi 1 e 2 – EdAgricole - Il Sole 24 ore, 2007 184/257 MECCANICA FORESTALE E TECNOLOGIA DEL LEGNO GIUSEPPE TOSCANO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti conoscenza dei concetti di base di fisica e matematica Informazioni il corso fornisce i principali elementi relativi agli aspetti di meccanica e meccanizzazione delle lavorazioni in foresta e alle caratteristiche del prodotto legno. In particolare, in una prima parte vengono affrontate le tematiche inerenti l’utilizzo delle macchine a partire dalla fase di taglio degli alberi fino alla movimentazione del materiale. Nella parte seconda vengono trattati gli aspetti relativi alle proprietà del legno e dei principali prodotti ottenuti dalla sua lavorazione. Gli argomenti verranno affrontati attraverso il supporto di presentazioni in power point disponibili al termine del corso. Si prevede una parte tecnica in laboratorio per gli aspetti relativi all’uso energetici del legno. Risultati di apprendimento attesi conoscenza degli elementi utili alla valutazione e scelta dei sistemi meccanici impiegati in ambito forestale; conoscenza delle principali caratteristiche del legno e delle sue filiere produttive. Programma principali aspetti delle macchine motrici e motori endotermici. Caratteristiche costruttive e funzionali delle principali macchine forestali. Dimensionamento e costi di esercizio delle macchine forestali. Fasi di lavoro nelle utilizzazioni forestali. Abbattimento, allestimento e trasporto. Struttura e chimica del legno. Difetti e anomalie. Massa volumica. Relazione acqua-legno. Metodi di misura dell’umidità. Variazioni dimensionali. Proprietà meccaniche e classificazione dei materiali. Altre proprietà fisiche. Proprietà termiche, elettriche ed acustiche. Stagionatura ed essiccazione artificiale. Principali lavorazioni e produzione dei segati. Sfogliati e tranciati. Strutture lamellari. Filiera legno-energia e caratteristiche delle biomasse prodotte. 185/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame orale Testi consigliati G.GIORDANO - Tecnologia del legno – UTET G. TSOUMIS - Science and Technology of wood. Chapman Hall - New YorK Hippoliti G., “Appunti di meccanizzazione forestale”, Collana Universitaria Studio Editoriale Fiorentino, 1997 Cividini, “Tecnologia forestale”, Edagricole, 1993 186/257 MICROBIOLOGIA AGRARIA ENRICO BERARDI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti sono necessarie le conoscenze fondamentali di matematica, fisica e chimica; inoltre, tutte le conoscenze di base di biologia cellulare, filogenesi, evoluzione, metabolismo e genetica. Informazioni Un moderno corso di biologia dei microrganismi da 6 crediti didattici. Per poter affrontare scientificamente il ruolo che i microbi rivestono nelle scienze e nelle tecnologe agrarie. Risultati di apprendimento attesi : costruire le basi microbiologiche legate alla fertilità dei suoli, alle simbiosi microbiche del tratto digerente degli animali, a quelle dell'uomo, ai processi alimentari basati sulle fermentazioni, alla sanità nelle industrie alimentari, alle patologie microbiche delle piante. Programma 1. Introduzione alla Microbiologia 2. Il mondo dei microrganismi 3. Le simbiosi microbiche 4.1. Come tutto ebbe origine 4.2. Evoluzione microbica 187/257 5. Sistematica microbica e collezioni 6. Struttura e funzione di Bacteria e Archaea 7. Nutrizione e coltivazione dei microrganismi 8. Terreni di coltura per i quattro tipi nutrizionali fondamentali 9. Metabolismo microbico: catabolismo 10. Metabolismo microbico: anabolismo 11. Biologia dei Protisti - I 12. Fototrofia 13. Chemioautotrofia 14. Autotrofia e azotofissazione 15. Catabolismo dei composti organici 16. Respirazioni anaerobiche 17. I cicli biogeochimici 18. Genetica di Bacteria e Archaea Modalità di svolgimento del corso e dell'esame mista (di laboratorio, scritta e orale). Testi consigliati M.T. Madigan, J.M. Martinko, D.A. Stahl, D. P. Clark (2012) BROCK BIOLOGIA DEI MICRORGANISMI, Voll. 1 e 2, Pearson Italia, Milano-Torino. 188/257 189/257 MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI FERMENTATI LUCIA AQUILANTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenza dei concetti base di Chimica, Biochimica, e Microbiologia Informazioni Le nozioni fornite nell’ambito di questo Corso sono essenziali per la formazione di tecnologi alimentari impiegati nel settore delle trasformazioni alimentari. Risultati di apprendimento attesi Il corso ha la finalità di fornire allo studente nozioni sulle principali fermentazioni alimentari e sul ruolo svolto dai microorganismi nel corso di tali processi fermentativi. Programma -Alimenti fermentati e ruolo dei microrganismi -Fermentazioni alimentari: produzione di formaggio, yogurt, insaccati fermentati, lievitati da forno. -i principali gruppi di microrganismi nelle fermentazioni alimentari: fermenti lattici, microstafilococchi, corineformi, lieviti, muffe. -colture starter, colture aggiuntive, e probiotici; -classificazione delle colture starter; -starter per i prodotti lattiero-caseari: · tipi di colture starter; · ruolo delle colture starter nei prodotti caseari; 190/257 · quale starter per quale prodotto? · la riproduzione e il mantenimento delle colture starter; · batteriofagi e colture starter; -starter per gli insaccati fermentati: • quale starter per quale prodotto? • ruolo delle colture starter negli insaccati fermentati; -starter per i prodotti da forno: • lievito di birra ed impasti acidi; • ruolo delle colture starter negli impasti acidi; -produttori di colture starter e collezioni di colture Visite guidate: Il corso prevede la partecipazione degli studenti a visite guidate giornaliere presso aziende alimentari (artigianali e/o industriali) produttrici di alimenti fermentati (caseifici, yogurtifici, salumifici, industrie dolciarie e panificatorie) Modalità di svolgimento del corso e dell'esame La prova di esame consisterà in un colloquio orale. Testi consigliati • Galli Volonterio. Microbiologia degli Alimenti. Casa editrice Ambrosiana. 191/257 MICROBIOLOGIA DEL SUOLO APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Lo studio della microbiologia del suolo presuppone tutte le conoscenze di base di micorbiologia ed ecologia. Informazioni Il corso comprende lezioni teoriche in aula, esercitazioni di laboratorio e seminari. Programma Il suolo: procedimenti analitici, prelievo e preparazione di campioni. Mezzi di coltura microbici. Biodiversità deiregni nascosti. Interazione microbi ambiente. Microrganismi ed ecosistemi. Ecologia delle popolazioni micorbiche. Autoecologia microbica. Ciclo biologico, stadi, incompatibilità. Struttura, densità, distribuzione e dinamica delle popolazioni. regolazione delle popolazioni. Crescita esponenziale.Crescita in ambienti limitati. Crescita oligotrofa. Nicchie ecologiche. Interazioni ecologiche (positive/negative). Generalità, formazione e tipi di simbiosi: le simbiosi microbo-microbo, micorbo-pianta e mimicrobo-animale. Aspetti fondamentali della competizione. Coevoluzione di specie interagenti. Specie chiave e compisizione della comunità. Flussi di energia, radiazione solare, climi. Produzione primaria. Consumo e predazione. Consumo e mineralizzazione. Perdita di energia nei passaggi trofici. Produzione di biomassa e produzione di energia. Cicli biogeochimici. Il ciclo del carbonio. Il ciclo dell'azoto. I cicli di zolfo e fosforo (altri cicli importanti). Vita microbica negli ecosistemi terrestri, negli ecosistemi di acqua dolce e negli ecosistemi marini. Biogeografia microbica. Alterazione microbica dei cicli biogeochimici. alterazioni del ciclo del carbonio e biosfera. vita microbica nelgi agroecositemi. Eutrofizzazione e comunità microbiche. Piogge acide e comunità microbiche. Depurazione delle acque urbane. Potabilizzazione delle acque, Depurazione dei reflui industriali. Risanamento di acque inquinate. Tecnologie di biorisanamento. Biorisanamento del suolo. Biorisanamento e pesticidi. Biorisanamento e metalli pesanti. Biosensori e biomarcatori per l'ambiente. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Prova scritta. Consegna di un elaborato di approfondimento su un argomento concordato. Testi consigliati Prescott. Willey M., Sherwood M., Woolverton J. Microbiologia. McGraw-Hill Perry, Staley & Lory, 2002 MICROBIOLOGIA, Vol. 1 e 2, prima edizione italiana. Zanichelli I testi indicati sono di consultazione; materiale didattico integrativo (i.e.articoli scientifici) sarà fornito durante lo svolgimento del corso al fine di integrare gli argomenti delle lezioni. 192/257 MICROBIOLOGIA E IGIENE DEGLI ALIMENTI CRISTIANA GAROFALO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Risultano propedeutiche a questo corso le conoscenze di base di chimica e biochimica degli alimenti, biologia generale e microbiologia generale. Informazioni Il Corso tratta le tematiche relative al monitoraggio e controllo dei microrganismi patogeni negli alimenti e le tematiche relative al ruolo dei microrganismi nella produzione di alimenti fermentati. Si forniranno nozioni sulle principali infezioni, intossicazioni e tossinfezioni di origine alimentare, con la trattazione degli agenti eziologici e del loro comportamento negli alimenti, nonché delle tecniche per il loro rilevamento negli alimenti e negli ambienti di produzione. Saranno forniti cenni riguardanti gli aspetti microbiologici ed in parte anche tecnologici delle principali trasformazioni degli alimenti fermentati, con riferimento sia alle popolazioni microbiche autoctone, sia all'impiego di colture starter selezionate. Il Corso fornisce anche le fondamentali nozioni (teoriche e pratiche) sull´autocontrollo nel settore alimentare, basato sull'approccio preventivo del sistema Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Point). Risultati di apprendimento attesi Il Corso intende fornire competenze teoriche e pratiche relative al monitoraggio e controllo degli agenti microbici responsabili delle principali malattie di origine alimentare e relative alla gestione dell´autocontrollo nel settore alimentare mediante implementazione di piani Haccp. Tali ompetenze risultano di primaria importanza nella produzione e trasformazione di alimenti, nonché nella loro distribuzione, ai sensi delle normative cogenti che rendono obbligatorio l´autocontrollo in tutto il settore alimentare. 193/257 Il Corso intende fornire inoltre informazioni relative all'andamento dei processi microbiologici nelle principali produzioni di alimenti fermentati (formaggi, yogurt e latti fermentati, pane e prodotti da forno, salumi, vino). Programma Parte Generale Il comportamento dei microrganismi in campo alimentare: le condizioni della moltiplicazione dei microrganismi negli alimenti (temperatura, ph, potenziale redox); la stabilizzazione degli alimenti mediante competizione microbica e metodi fisico-chimici. Parte I: I microrganismi protecnologici, alterativi e patogeni negli alimenti -I microrganismi pro-tecnologici (definizione, caratteristiche generali, classificazione): batteri lattici e lieviti. Gli starter naturali e gli starter selezionati. -Cenni ai meccanismi di patogenicità e alle difese dell'ospite. -Microrganismi indicatori dello stato igienico degli alimenti. -Infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari di origine batterica. -Malattie alimentari di origine fungina: le micotossine. -Malattie alimentari di origine virale. -Cenni ad altri agenti patogeni trasmessi dagli alimenti: prioni, ammine biogene. -Cenni su contaminanti chimici negli alimenti. Parte II: Gli alimenti fermentati: -Microbiologia lattiero-casearia: latti fermentati e formaggi: definizione e classificazione; microbiologia dei processi. -Microbiologia dei salumi: gli insaccati fermentati: definizione e classificazione; microbiologia dei processi. -Microbiologia del pane e dei prodotti da forno: la panificazione industriale e la panificazione con impasti acidi; definizione e microbiologia dei processi. Parte III: Parte pratica, analisi ambientale, HACCP -Metodi microbiologici tradizionali per il rilievo dei principali patogeni negli alimenti (numerazione e identificazione). -Metodi per la valutazione della contaminazione microbica di aria e superfici. -Cenni di detergenza e disinfezione. -Principi e criteri del sistema Haccp (Analisi dei rischi e controllo dei punti critici di processo). Esercitazioni: -Analisi microbiologiche di alimenti: ricerca dei principali microrganismi oggetto delle lezioni teoriche. -Valutazione della contaminazione microbica di aria e superfici. -Implementazione di un piano HACCP. Visite guidate: -Visite guidate in laboratori pubblici/privati operanti il controllo microbiologico degli alimenti. -Visite guidate in industrie alimentari. 194/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L'esame si svolgerà in forma di colloquio. Lo studente è chiamato a dimostrare di aver memorizzato le nozioni riguardanti gli argomenti svolti nelle lezioni e nelle esercitazioni, relativamente ai quali viene fornito materiale didattico a cura del docente. Oltre a ciò, lo studente è chiamato a dimostrare di aver acquisito una appropriata conoscenza della materia, e di essere in grado di fare opportuni collegamenti e ragionamenti deduttivi. In altre parole lo studente deve dimostrare di possedere una adeguata padronanza della materia, che risulta di maggiore importanza rispetto alla acquisizione puramente nozionistica dei contenuti del corso. Testi consigliati Microbiologia degli alimenti. A. Galli Volonterio, CEA, ultima edizione. Laboratorio didattico di microbiologia. A. Vaughan, P. Buzzini, F. Clementi, CEA, Milano 2008. Microbiologia. L.M. Prescott, J.P.Harley, D.A. Klein, Casa Editrice Zanichelli, 1995. Microbiologia del vino. M. Vincenzini, P. Romano, G.A. Farris, CEA, ultima edizione. Testo di approfondimento: Microbiologia degli alimenti. James M. Jay, Martin J. Loessner, David A., Golden. Edizione Springer, 2011. 195/257 MICROBIOLOGIA ENOLOGICA (anche in modalità E-LEARNING) FRANCESCA CLEMENTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 10 Ore 90 Periodo 1^ trimestre Prerequisiti Conoscenze di Biochimica e Microbiologia Agraria. Informazioni Il corso viene svolto con la modalità tradizionale (lezioni frontali e attività di laboratorio e in modalità E-LEARNING. Quest’ultima rappresenta anche per gli studenti che frequentano (o anno frequentato) le lezioni una opportunità di ripasso, di auto valutazione del proprio grado di apprendimento e di ulteriore interazione con il docente. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti necessari per operare scelte consapevoli nelle attività del settore enologico, con particolare riferimento a: scelta e modalità di impiego di lieviti selezionati; corretta gestione del processo fermentativo, controllo microbiologico di materie prime, mosto, locali e attrezzature; monitoraggio microbiologico della fermentazione. Al termine del corso ci si aspetta che lo studente sia in grado di: · presentare ad altri in modo chiaramente comprensibile e convincente le conoscenze dichiarative apprese · utilizzare con piena padronanza le abilità operative Programma -Microrganismi di interesse enologico -Lieviti di interesse enologico -Ecologia dei lieviti vinari 196/257 -La fermentazione spontanea -Principali caratteristiche strutturali e fisiologiche dei lieviti (S. cerevisiae) -Generalità sull'utilizzo dei carboidrati (S. cerevisiae) -Trasporto macro-nutrienti; membrana citoplasmatica; stress -Metabolismo dei carboidrati nei lieviti vinari -Metabolismo delle fonti di N nei lieviti vinari -Fattori che influenzano la fermentazione alcolica -Fermentazioni rallentate o bloccate -Caratteri fondamentali di selezione dei lieviti vinari -I lieviti killer -Caratteri secondari e non convenzionali di selezione dei lieviti vinari -Le amine biogene -I lieviti commerciali LSA -Inoculi misti -Lievito autoctono -Definizione -Conta con Camera di Thoma -Metodi molecolari di identificazione dei lieviti -Dominanza degli starter -Microbiologia della spumantizzazione -Flocculazione e lieviti FLOR -Lieviti immobilizzati -Batteri lattici e FML -Acido Malico e lieviti -Starter di Batteri lattici -Difetti del Vino-I: I batteri -Difetti del Vino-II: I lieviti 197/257 - HACCP - I 12 pass -HACCP - Riferimenti legislativi -Rischio micotossine nella filiera vitivinicola ABILITA’ OPERATIVE -Isolamento di microrganismi di interesse enologico -Osservazione macroscopica e microscopica di lieviti -Isolamento di lieviti -Monitoraggio della contaminazione in cantina -Monitoraggio dell'aria confinata -Camera di Thoma -Conta totale su Thoma; Schema -contaglobuli di Thoma -Manuale HACCP Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L'esame si svolge in forma di colloquio. Lo studente è chiamato a dimostrare di aver memorizzato le nozioni riguardanti gli argomenti svolti nelle lezioni e nelle esercitazioni, relativamente ai quali viene fornito materiale didattico a cura del docente. Oltre a ciò, lo studente è chiamato a dimostrare di aver acquisito una appropriata conoscenza della materia, e di essere in grado di fare opportuni collegamenti e ragionamenti deduttivi. Testi consigliati ♦ Microbiologia del Vino -M.Vincenzini, P.Romano, G.A. Farris - Casa Editrice Ambrosiana 198/257 199/257 MICROBIOLOGIA FORESTALE ENRICO BERARDI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti sono necessarie le conoscenze fondamentali di matematica, fisica e chimica; inoltre, tutte le conoscenze di base di biologia cellulare, filogenesi, evoluzione, metabolismo e genetica. Informazioni Un corso di microbiologia forestale da 6 crediti didattici. Per poter affrontare scientificamente il ruolo che i microbi rivestono nelle Scienze Forestali. Risultati di apprendimento attesi costruire le basi microbiologiche per comprendere la fertilità dei suoli forestali, le simbiosi microbiche forestali, i cicli biogeochimici, gli equilibri ecologici dei boschi e delle foreste. Programma 1. Come tutto ebbe origine 2. Evoluzione microbica 3. Il mondo dei microrganismi e la diversità microbica 4. Le simbiosi microbiche nei boschi e nelle foreste 5. Energetica degli ecosistemi 6. I cicli biogeochimici I 7. Struttura e funzioni cellulari dei Bacteria e degli Archaea 200/257 8. Struttura e funzioni cellulari dei microrganismi eucarioti 9. Metabolismo microbico: nutrizione e coltivazione 10. Terreni di coltura per tutti 11. Ecologia microbica nelle foreste: metodi di studio 12. Habitat microbici nelle foreste e biodiversità 13. Fototrofia 14. Chemioautotrofia 15. Autotrofia e azotofissazione 16. Catabolismo e anabolismo microbico 17. Catabolismo dei composti organici forestali 18.Genetica microbica nelle foreste Modalità di svolgimento del corso e dell'esame mista (scritta e orale). Testi consigliati : M.T. Madigan, J.M. Martinko, D.A. Stahl, D. P. Clark (2012) BROCK BIOLOGIA DEI MICRORGANISMI, Voll. 1 e 2, Pearson Italia, Milano-Torino. 201/257 MIGLIORAMENTO GENETICO E INGEGNERIA GENETICA STEFANO TAVOLETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti nessuno. Informazioni Il corso verrà svolto mediante lezioni teoriche in aula, esercitazioni in laboratorio e visite tecniche a laboratori di ricerca, stabilimenti sementieri e campi sperimentali. Risultati di apprendimento attesi Acquisire le conoscenze di base per poter impostare e condurre programmi di miglioramento genetico di piante agrarie combinando metodi classici ed avanzati. Programma Programma Parte 1. Miglioramento Genetico. Sistemi riproduttivi delle piante coltivate, Struttura genetica delle popolazioni vegetali Le risorse genetiche. Manipolazione del livello di ploidia. Mutagenesi, colture in vitro. Marcatori molecolari. I fondamenti genetici del lavoro di selezione. Scomposizione della varianza genetica (cenni). Metodi di miglioramento genetico di specie prevalentemente autogame, prevalentemente allogame ed a propagazione vegetativa. Metodi avanzati di miglioramento genetico. Costituzione varietale e legislazione. Parte 2. Ingegneria genetica L'ingegneria genetica nel miglioramento genetico vegetale. Enzimi di restrizione. Enzimi di modificazione. cDNA. Marcatura del DNA PCR (Polymerase chain reaction). Sequenziamento del DNA. Vettori di clonaggio. Vettori di espressione. Librerie genomiche e a cDNA. Trasformazione genetica. Principali organismi transgenici in agricoltura: strategie, caratteri, vantaggi e svantaggi. Problematiche inerenti gli OGM. OGM ed agricoltura biologica. 202/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame consisterà in accertamenti parziali durante il corso ed in un esame orale finale. Testi consigliati Lorenzetti F., Ceccarelli S., Veronesi F., Genetica Agraria (III edizione), Patron, 1996. Lorenzetti F., Falcinelli M., Veronesi F., Il miglioramento genetico delle piante agrarie, Edagricole, 1994. Dispense e pubblicazioni scientifiche per la preparazione di parti specifiche verranno distribuite durante lo svolgimento del corso. 203/257 MONITORAGGIO AMBIENTALE DEGLI AGROECOSISTEMI FABIO TAFFETANI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Informazioni Visite didattiche ed esercitazioni pratiche per il riconoscimento ed il rilevamento delle unità di vegetazione, del paesaggio vegetale e dei principali bioindicatori Risultati di apprendimento attesi Fornire le basi di analisi dell'agroecosistema per l'applicazione dei criteri di valutazione e indirizzo della gestione agronomica nell'ambito delle misure agroambientali e della conservazione della biodiversità e della funzionalità ambientale dell'agroecosistema Programma Introduzione sul significato di agroecosistema L’agroecosistema come sistema di ecosistemi Agroecosistemi, situazione e modificazioni dei paesaggi rurali Flora, vegetazione e habitat degli agroecosistemi Classi di vegetazione dell’agroecosistema - Stellarietea, Polygono-Poetea - Artemisietea - Molinio-Arrenatheretea - Festuco-Brometea, Nardetea 204/257 - Galio-Urticetea, Parietarietea - Trifolio-Geranietea, Epilobietea - Ramno-Prunetea, Rosmarinetea officinalis, Calluno-Ulicetea, Cisto-Lavanduletea, Cisto-Micromerietea - Querco-Fagetea, Quercetea ilicis, Vaccino-Piceetea, Erico-Pinetea, Pino-Juniperetea Classi di vegetazione edafoxerofila Classi di vegetazione edafoigrofila Classi di vegetazione edafoalofila Dinamismo della vegetazione degli agroecosistemi Serie di vegetazione delle aree coltivate e sistema gerarchico del paesaggio vegetale Dalle serie di vegetazione alle potenzialità naturali e produttive Modello dell’agroecosistema e sistema di bioindicatori Applicazione del sistema di bioindicatori Indicatori faunistici e reti ecologiche degli agroecosistemi Ruolo e funzionamento degli agroecosistemi Misure agroambientali nelle politiche comunitarie (PAC) e regionali (PSR) Valutazione delle misure agroambientali Gestione e conservazione ambientale degli agroecosistemi Gestione e conservazione ambientale dei boschi residui Gestione e conservazione degli agroecosistemi in aree SIC e ZPS Esercitazioni Visite didattiche ed esercitazioni pratiche per il riconoscimento ed il rilevamento delle unità di vegetazione, del paesaggio vegetale e dei principali bioindicatori Modalità di svolgimento del corso e dell'esame La prova di verifica consisterà in un colloquio orale sugli argomenti trattati nelle lezioni Testi consigliati Il materiale didattico verrà messo a disposizione on line a cura del docente 205/257 206/257 MORFOFISIOLOGIA DEGLI ANIMALI DI INTERESSE ZOOTECNICO MARINA PASQUINI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Sono consigliate per questo corso le conoscenze di base di chimica, biologia. Informazioni Il corso intende fornire competenze sulla morfologia delle principali specie animali allevate, sulle varie regioni del corpo animale e sulla fisiologia dei vari apparati. Vengono distinti i poligastrici (bovini e piccoli ruminanti) dai monogastrici (cavalli e suini) sia in termini di conformazione che di fisiologia digestiva per meglio comprendere le diverse modalità del razionamento che caratterizza questi animali e che consente di realizzare delle produzioni (latte, carne). Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire competenze sulla morfologia delle principali specie animali allevate, sulle varie regioni del corpo animale e sulla fisiologia dei vari apparati. Programma Scopi dell’anatomia e fisiologia e relazioni con le altre discipline. Terminologia anatomica e fisiologica. Piani arbitrari per l’orientamento spaziale di organi e apparati. Generalità sui tessuti; tessuti epiteliali di rivestimento e di secrezione; tessuto connettivo (lasso, denso e specializzati); tessuto osseo ed ossificazione; tessuto muscolare (liscio, cardiaco, scheletrico), organizzazione delle fibre muscolari, contrazione. Il sangue: plasma ed elementi figurati (eritrociti, leucociti e piastrine), proprietà fisico-chimiche. Componenti organici ed inorganici del plasma. Linfa: elementi cellulari e funzioni. Apparato scheletrico: basi ossee ed articolazioni. 207/257 Apparato muscolare: i principali muscoli scheletrici di interesse commerciale. Apparato respiratorio: vie aeree, polmoni, meccanica respiratoria e scambi gassosi. Apparato cardio-circolatorio: cuore e decorso dei vasi sanguigni arteriosi e venosi. Piccola e grande circolazione. Circolazione linfatica. Apparato digerente: organi prensori e preparatori; stomaco monovacuolare e digestione enzimatica; prestomaci nei poligastrici e abomaso; intestino tenue, crasso e retto; fegato e pancreas; fisiologia della digestione e dell’assorbimento. Apparato urinario: reni, nefrone, ultrafiltrazione e riassorbimento, urina primitiva e definitiva Apparato riproduttore femminile: struttura degli organi e fisiologia dei cicli estrali e della riproduzione; fecondazione, annidamento, placentazione, gravidanza, fasi del parto. Apparato ghiandolare mammario: anatomia della mammella; lattogenesi, eiezione del latte e controllo ormonale. Lattazione ed asciutta. Composizione chimica del colostro e del latte. Apparato riproduttore maschile - cenni: struttura degli organi, spermatogenesi, sperma e struttura dello spermatozoo. Apparato endocrino - cenni: generalità delle principali ghiandole endocrine e ruolo dei relativi ormoni. Esercitazioni: Approfondimento dello studio dei vari organi ed apparati durante le lezioni attraverso l’uso di modelli anatomici animali e la proiezione di video tematici. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio orale sugli argomenti trattati nelle lezioni ed esercitazioni. Testi consigliati Bortolami R., Callegari E., Beghelli V. “Anatomia e fisiologia degli animali domestici” Ed agricole, BO Veggetti A., Falaschini A. “Anatomia, fisiologia e zoognostica” Edagricole, BO Frandson R.D. “Anatomia e morfologia degli animali domestici” Edi-Ermes 208/257 209/257 OLIVICOLTURA DAVIDE NERI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza di base dell’Arboricoltura Informazioni Elementi di coltivazione e propagazione dell’olivo. Risultati di apprendimento attesi Il corso fornisce elementi avanzati sulla coltivazione e sulla propagazione dell’olivo. Programma Origine e diffusione dell’olivo. Principali cultivar da olio e da tavola. Morfologia degli organi vegetativi e modelli architetturali, fisiologia e relazioni idriche, biologia fiorale e della fruttificazione. Propagazione e ciclo di vivaio, impianto dell’oliveto, potatura e forme di allevamento, tecnica colturale, irrigazione e concimazione. Crescita, inolizione e maturazione del frutto; tecniche di raccolta delle olive. Fattori agronomici influenti sulla qualità delle olive e sull’estrazione dell’olio. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Scritto e Orale 210/257 Testi consigliati Olea, 2003. Fiorino P, - Ed agricole, Bologna. Olivicoltura di qualità. 2005. Alfei, Pannelli, Ricci, Ed agricole, Bologna L’ulivo e l’olio. 2009. Edito da Pisante, Inglese, Lercker. Coltura e cultura, Bayer crop Science Milano. 211/257 OPERAZIONI UNITARIE NELLE TECNOLOGIE ALIMENTARI DEBORAH PACETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza della chimica e fisica di base Informazioni Descrizione delle principali operazioni unitarie della tecnologia alimentare con particolare riferimento basi teoriche dei più comuni modelli matematici necessari a descrivere e simulare l’effetto delle condizioni operative sull’efficacia ed efficienza delle operazioni unitarie. Descrizione degli ambiti di impiego, dei vantaggi e dei limiti di ciascuna tecnologia presa in esame, in relazione alla conservazione o alla trasformazione dei prodotti alimentari. Risultati di apprendimento attesi Il corso si propone di far comprendere agli studenti i fenomeni fisici alla base tecnologie che vengono impiegate nell’industrie di produzione e trasformazione degli alimenti, con particolare riferimento ai punti critici di processo, ai limiti ed ai vantaggi delle diverse tecnologie. Programma L’acqua negli alimenti: umidità relativa, isoterme di adsorbimento, attività dell’acqua e stabilità dei prodotti alimentari. Fenomeni di trasporto dei fluidi. Equazione costitutiva dei fluidi newtoniani e non newtoniani. Pompe e componenti di un circuito. Meccanismi di trasmissione del calore. Distruzione termica dei microrganismi. Gli scambiatori di calore a piastre e a fascio tubiero. Trattamenti termici di risanamento degli alimenti: pastorizzazione, sterilizzazione, uperizzazione. Trattamenti termici per la concentrazione degli alimenti: evaporazione, essiccamento e liofilizzazione. 212/257 L’evaporazione dei liquidi. Evaporazione sotto vuoto in singolo e multiplo effetto. La condensazione del vapore. Principali tipologie di impianti evaporativi usati nel settore alimentare. Essiccamento ad aria e conduttivo. Bilanci di materia e di energia negli essiccatori. Funzionamento dei principali essiccatori utilizzati nell’industria alimentare: spray drier, essiccatori solari, a letto fluido e pneumatici. La liofilizzazione. Quadro generale delle operazioni di congelamento. La surgelazione. Influenza delle modalità di congelamento sulla qualità del liofilizzato. Le parti ed il funzionamento di un liofilizzatore. La separazione solido/liquido. La decantazione: velocità di sedimentazione; decantatori. Flottazione e centrifugazione. Separazione per filtrazione: filtrazione su membrana, di profondità, con deposito, ad alluvionaggio. Principali tipi di filtri. La cristallizzazione. La crioconcentrazione. La distillazione. Tecnologie di estrazione dell’olio di oliva. Tecnologie di estrazione dell’olio dai semi per pressione. L’estrazione con solvente. Tecnologie di estrazione dell’olio di semi con solvente: sistemi ad immersione e a percolazione. La decorticazione del seme ed il condizionamento. Tecnologie di raffinazione degli oli: degommazione, neutralizzazione, decolorazione, demargarinazione. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame colloquio orale Testi consigliati 1. Pompei C. “Operazioni Unitarie Tecnologia Alimentare” Ambrosiana Editore (2009) 2. P. J. Fellows “Food Processing Technology: Principles and Practice” (Woodhead Publishing in Food Science and Technology) Second edition - Woodhead Publishing Ltd, Cambridge England, 2000 3. R. L. Earle “Unit Operations in Food Processing” – Free Web edition by Dick and Mary Earle, with the support of the NZIFST: http://www.nzifst.org.nz/unitoperations/index.htm 213/257 214/257 ORTICOLTURA FABIO TITTARELLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze tecniche acquisite nell’ambito dei corsi di Agronomia generale e Coltivazioni erbacee. Informazioni Il corso si pone come obiettivo l’approfondimento delle conoscenze nell’ambito delle tecniche agronomiche e delle scelte colturali specifiche nelle colture orticole. A tale scopo, il corso sarà suddiviso in una parte generale, dove si parlerà di tutte quelle conoscenze aggiuntive, rispetto a quanto già studiato nei corsi di Agronomia e coltivazioni erbacee, necessarie per poter effettuare un’orticoltura moderna, e in una parte speciale, dove verranno trattate le principali colture orticole italiane. Per la trattazione degli argomenti sono previste sia lezioni teoriche, sia esercitazioni pratiche sotto forma di visite tecniche ad aziende orticole, centrali ortofrutticole, industrie di trasformazione. La frequenza del corso è fortemente consigliata, soprattutto per i continui approfondimenti di tipo tecnico-scientifico che verranno effettuati durante le lezioni, derivanti da esperienze dirette del titolare del corso e dalla bibliografia scientifica nazionale ed internazionale, non presenti nei testi di riferimento. Risultati di apprendimento attesi Il corso si pone come obiettivo formativo prioritario il trasferimento delle conoscenze necessarie per la gestione di una orticoltura moderna, conoscenze che per la loro specificità possono essere acquisite solo in parte nell’ambito di altri insegnamenti seguiti nell’ambito del corso di laurea. Programma Parte generale Campi di interesse dell'orticoltura. Caratteristiche peculiari delle colture orticole. Classificazione delle piante orticole. Diffusione ed importanza delle specie orticole nel mondo, nella UE e in Italia. Tipi di coltura. Sistemi di coltivazione: piena aria, coltura protetta. Colture fuori suolo. Vivaio orticolo. Cenni di orticoltura biologica. Tecniche e mezzi di protezione in orticoltura. Problematiche generali sulle possibili tecniche colturali praticabili in orticoltura, con approfondimenti particolari su: fertilizzazione, irrigazione e difesa dalle avversità. Macchine ed attrezzature specifiche per l'orticoltura. 215/257 Destinazione dei prodotti orticoli (consumo fresco, conservazione, trasformazione). Valutazione della qualità dei prodotti orticoli. Parte speciale Principali specie coltivate, suddivise in base al prodotto edule: frutto, foglia, fusto, infiorescenza, seme, radice e bulbo. Per ogni specie vengono trattati: importanza e diffusione, origine, inquadramento sistematico, caratteri botanici, esigenze ecologiche, miglioramento genetico, tecnica colturale, raccolta, utilizzazione e trasformazione dei prodotti, orientamenti per il mercato e per l'industria di conservazione e di trasformazione, aspetti qualitativi. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio orale Nella parte orale dell’esame il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito le necessarie conoscenze dell’argomento oggetto dei quesiti, nonché una giusta capacità di coordinamento fra le varie problematiche affrontate durante il corso Testi consigliati TESI R. - Orticoltura Mediterranea Sostenibile - Patron Editore, Bologna, 2010 BIANCO V.V. e PIMPINI F. - Orticoltura. Pàtron Editore, Bologna, 1990. TESI R. - Colture protette ortoflorovivaismo. Edagricole, Bologna, 1994. TESI R. - Principi di orticoltura e ortaggi d'Italia. Edagricole, Bologna. Dispense su argomenti specifici a complemento potranno essere messi a disposizione degli studenti dal docente. 216/257 PARASSITOLOGIA ANIMALE DELLA VITE APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Informazioni Morfologia, fisiologia, biologia e danni delle principali avversità animali della vite (insetti, acari e nematodi). Controllo biologico ed integrato. Risultati di apprendimento attesi Il Corso si propone di fornire le conoscenze di base sulla biologia e sintomatologia delle principali specie di insetti, acari e nematodi che causano danni alla vite nonché sulle strategie di lotta biologica ed integrata che comportano un ridotto impatto ambientale contro gli stessi. Programma Parte generale. Caratteristiche generali degli Insetti. Morfologia esterna: capo e sue appendici; apparati boccali e relativi danni sulle piante; torace e sue appendici; addome e sue appendici. Anatomia e Fisiologia: sistema tegumentale; sistema muscolare e locomozione; sistema nervoso ed organi di senso; sistema digerente e relativi regimi dietetici; sistema respiratorio e respirazione; sistema circolatorio; sistema escretore; sistema secretore, apparato endocrino ed ormoni, ghiandole esocrine e feromoni; sistema riproduttore maschile e femminile, vari tipi di uova. Biologia: riproduzione, anfigonia, partenogenesi e prolificazione; sviluppo postembrionale, mute e metamorfosi. Insetti e ambiente: diapausa, cenni sulla dinamica di popolazione. Insetti e vegetali: rapporti tra fitofagi, piante ospiti spontanee e vite; trasmissione di agenti fitopatogeni; rapporti tra agenti patogeni e vettori. Caratteristiche generali degli Acari: morfologia, anatomia e ciclo biologico. Caratteristiche generali dei Nematodi: morfologia, anatomia e ciclo biologico. Evoluzione dei metodi di protezione della vite: lotta a calendario; lotta guidata e soglie economiche; lotta biologica ed integrata; metodi di campionamento; mezzi di controllo dei parassiti animali della vite. Parte speciale. Trattazione delle principali specie di insetti fitofagi nell’agroecosistema vigneto: Lobesia botrana; Eupoecilia ambiguella; Theresimima ampelophaga, Empoasca vitis, Zygina rhamni, Scaphoideus titanus, Hyalesthes obsoletus, Metcalfa pruinosa, Stictocephala bisonia, Planococcus ficus, P. citri, Targionia vitis, Viteus vitifolii, Drepanothrips reuteri, Frankliniella occidentalis, Sinoxylon perforans, Byctiscus betulae, Pentodon punctatus. Trattazione delle principali specie di acari fitofagi nell’agroecosistema vigneto: Panonychus ulmi, Eotetranychus carpini, Calepitrimerus vitis. Trattazione delle principali specie di nematodi fitofagi nell’agroecosistema vigneto: generi Xiphinema spp., Meloidogyne spp., Longidorus spp., Trichodorus spp. e Paratrichodorus spp.. 217/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Il corso comprende lezioni in aula, esercitazioni in laboratorio ed in campo. E’ prevista una prova finale orale. Testi consigliati Testi di riferimento POLLINI A., 1998. Manuale di Entomologia Applicata. Edagricole, Bologna. ZANGHERI S., PELLIZARI SCALTRITI, 1988. Parassitologia animale dei vegetali. CLEUP, Padova Testi per approfondimenti e lettura TREMBLAY E., 1996. Entomologia Applicata. Volume Primo: Generalità e Mezzi di Controllo. Liguori Editore Napoli. FIORI G., BIN F., SENSIDONI A., 1983. Atlante Entomologico, morfologia esterna. Galeno Editrice, Perugia TACCONI R., 1980. Nematodi di interesse agrario. CLUEB Editrice, Bologna. 218/257 PARCHI E GIARDINI ALBERTO MINELLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ trimestre Prerequisiti lo studente dovrebbe avere buone conoscenze di fisiologia vegetale Informazioni Il programma viene svolto, oltre che con lezioni frontali di tipo tradizionale, attraverso l’illustrazione e la discussione di esempi pratici sia con proiezione di diapositive, sia attraverso visite in giardini, vivai, o in cantieri di giardinaggio. Nell’ambito della progettazione si cerca di guidare lo studente alla percezione del paesaggio e successiva valutazione direttamente con analisi di immagini o esempi pratici Risultati di apprendimento attesi Lo studente al termine del corso deve conoscere sommariamente l'ambiente di lavoro (elementi base del paesaggio legato alla vegetazione,giardini storici oggetto ampia fruizione, giardini privati, parchi e giardini pubblici, giardini su aree particolari e strutture verdi sul territorio) al fine di poter progettare ex-novo o intervenire su progetti già concretizzati, realizzare quanto progettato e gestire, mediante l'impiego delle attuali tecniche e tecnologie di manutenzione del verde e delle strutture di servizio, quali l'irrigazione, il controllo delle specie infestanti e del rumore. Deve in pratica poter redigere il progetto di una area verde. Programma I° Parte: Paesaggistica. il territorio: Analisi territoriale. Clima. Vegetazione naturale. Il paesaggio: Definizioni. Tecniche di analisi. Evoluzione dei paesaggi. II° Parte: Funzione ed evoluzione storica dei giardini. Storia del giardino (cenni), tecniche di rilievo e analisi, restauro e manutenzione dei giardini storici. 219/257 III° Parte: La progettazione paesaggistica delle aree verdi: Fasi, regole e criteri di progettazione dei verde. Studio preliminare, rilevamento dello stato di fatto delle aree. Riconoscimento delle varie tipologie di giardini e di parchi e conseguenti definizione dei criteri applicativi di progettazione. Criteri generali di progettazione: proporzioni, suddivisione degli spazi, il colore, la forma, il volume, la visuale ed il contorno. Giardini privati. Aree verdi pubbliche. Aree verdi di difesa ambientale. Progetti territoriali. Grandi parchi. Giardini per bambini. Verde di vicinato. Verde di quartiere. Il bosco parco. I giardini rocciosi. I giardini pensili. Piante in ambiente urbano. Il verde stradale (impianti stradali ed autostradali). Elementi di arredo inerti. Tecniche di restauro in parchi e giardini. Difesa e protezione da eventi climatici. Progettazione di aree ad elevato rischio ambientale. Impiego e scelta del materiale vegetale nelle diverse casistiche ( piante arboree,arbustive,erbacee). Il rumore e le barriere acustiche. Il verde nella bioarchitettura. Il verde e le finalità terapeutiche. Elementi inerti; elementi viventi. La redazione del progetto. Il capitolato di appalto. IV° Parte: Conoscenza e uso delle piante ornamentali: Accrescimento e forme delle piante; Le piante e l’ambiente urbano; V° Parte: Manutenzione delle aree verdi: tecniche di potatura di alberi e arbusti. Tecniche di valutazione di stabilità degli alberi; Gestione e restauro aree verdi Modalità di svolgimento del corso e dell'esame La prova di esame, orale, consiste in un colloquio in cui vengono saggiate sia la conoscenza teorica della materia, sia le capacità di ragionamento del candidato su argomenti del programma. A verifica avviene mediante colloquio che si instaura con lo studente e verte sull'accertamento del raggiungimento della finalità del corso. Il colloquio è svolto in modo tale che il candidato stesso, se al confronto con gli altri si giudica poco preparato, possa chiedere di ripresentarsi per una migliore valutazione. Le procedure di verifica sono precedute da prove "in itinere" che vengono sostenute durante lo svolgimento del corso ovvero al termine del medesimo, volte a verificare il grado di apprendimento su tematiche specifiche. Testi consigliati TESTI DI RIFERIMENTO: CHIUSOLI A., La Scienza del Paesaggio, CLUEB Editrice Bologna 1999. Testi di approfondimento BADIALI G., MARCHETTI M., ZECCHINI D’AULERIO A., Le principali avversità delle piante ornamentali, Edagricole, 1993 CHIUSOLI A., Il progetto del vostro giardino, Edagricole, 1996. 220/257 CHIUSOLI A., Progetto giardino, BE-MA Editrice, 1989. CHIUSOLI A., Il giardino nella natura, Edagricole, 1980-1989. CHIUSOLI A., Progettare giardini, Edagricole, 1983. ERIKSSON E.L., BLANCHETTE R.A., ANDER P., Microbial and enzymatic degradation of wood and wood components, Springer-Verlag 1990 URBAN JAMES, Up by the roots, ISA 2008 221/257 PATOLOGIA FORESTALE SERGIO MUROLO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Una buona conoscenza dei cardini della biologia, botanica, genetica e chimica è indispensabile per poter acquisire le informazioni somministrate. Informazioni Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze aggiornate sulle principali malattie di piante forestali e ornamentali in boschi naturali o artificiali, parchi e giardini nonché in vivaio causate da funghi, batteri, virus, viroidi e fitoplasmi. Risultati di apprendimento attesi Sulla base delle informazioni acquisite relative alle diverse problematiche fitosanitarie in ambito forestale ed urbano, lo studente avrà gli strumenti per il riconoscimento, gestione (prevenzione e difesa) delle avversità in un contesto di sostenibilità ambientale. Programma Programma - Malattie delle piante: definizione, alterazioni morfologiche, fisiologiche e funzionali, procedure di base utilizzate nella diagnostica e evoluzione delle tecniche di diagnostica in patologia vegetale. - Patogenesi delle malattie infettive: ciclo dell'infezione e fattori della pianta, del patogeno e dell'ambiente che ne determinano la comparsa e lo sviluppo; interazioni pianta-patogeno e meccanismi di riconoscimento; suscettibilità e resistenza; teoria gene-per gene. - Epidemiologia e principi di difesa: principi di epidemiologia (fattori che influenzano la comparsa di un fatto epidemico); criteri alla base di impostazioni di strategie di difesa in una agricoltura ecocompatibile (selvicolturali, fisici, chimici, genetici, biologici e legislativi). - Malattie causate da fattori abiotici. 222/257 - Caratteristiche generali e malattie indotte in campo forestale da funghi, batteri, virus, viroidi e fitoplasmi. - Classificazione delle malattie forestali per quadri sintomatologici: morie dei semenzali, marciumi radicali, carie, mal bianchi, fumaggini, cancri, tracheomicosi, antracnosi, malattie fogliari. - Principali malattie a carattere specifico relative a: pino, abete bianco, abete rosso, douglasia, larice, cipresso (conifere); castagno, pioppo, salice, eucalipto, quercia, faggio, olmo, platano, betulla, acero, noce, frassino, ippocastano, ciliegio (latifoglie). Esercitazioni - Preparazione dei substrati agarizzato ed isolamento in coltura di microrganismi fitopatogeni; - Diagnosi sierologia di virus fitopatogeni; - Diagnosi molecolare (PCR, Real time PCR, RAPD, RFLP) di funghi, virus e fitoplasmi; - Visite guidate in vivai di piante forestali e ornamentali e in bosco. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio orale sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni e delle esercitazioni. Testi consigliati Belli G. Elementi di Patologia Vegetale. Piccin editore, 2007 Moriondo F. Introduzione alla Patologia forestale. Utet, 1999 Matta A. Fondamenti di Patologia Vegetale. Patron editore, 1996 Agrios G.N. Plant Pathology - 5th Edition. Elsevier Academic Press, 2004 Anselmi N., Govi G. Patologia del legno. Edagricole, 1996 Strange R. Introduction to Plant Pathology. Wiley, 2003 Lorenzini G. Principi di fitoiatria. Edagricole, 2001 Muccinelli M. Prontuario degli agrofarmaci - XI edizione. Edagricole, 2006 Giunchedi L. Malattie da virus, viroidi e fitoplasmi degli alberi da frutto. Edagricole, 2003 Ragazzi A., Moricca S., Dellavalle I. Ruggini di piante arboree forestali ed ornamentali. Patron Editore, 2007 Capretti P., Ragazzi A. Elementi di Patologia forestale. Patron Editore, 2009. 223/257 224/257 PATOLOGIA VEGETALE GIANFRANCO ROMANAZZI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di botanica, chimica e genetica Informazioni Il corso fornisce agli studenti le conoscenze di base necessarie utili per affrontare la diagnosi ed un controllo delle malattie delle piante Risultati di apprendimento attesi Lo studente deve acquisire e connettere informazioni relative alla biologia, ecologia, diagnosi, epidemiologia e controllo delle malattie delle principali specie dell’ambiente mediterraneo (vite, olivo, drupacee, pomacee, cereali e ortaggi) causate da funghi, batteri, virus, viroidi e fitoplasmi. Tali conoscenze sono indispensabili per la prevenzione e il controllo delle avversità di tali colture in un contesto di gestione integrata. Programma Parte generale Concetto di malattia nelle piante. Morfologia patologica. Alterazioni fisiologiche e funzionali nelle piante infette. Valutazione della gravità e dei danni della malattia. Diagnosi delle malattie delle piante: accertamenti tradizionali e uso di marcatori biochimici. Relazioni tra organismi e parassitismo. Meccanismi di attacco del parassita: infezione, penetrazione e colonizzazione. Meccanismi di resistenza della pianta. Epidemiologia. Mezzi di difesa dalle avversità biotiche: interventi agronomici, fisici, genetici, biologici e chimici. Legislazione fitosanitaria. Resistenza dei funghi ai fungicidi. Lotta biologica, guidata e integrata. Parte speciale Aspetti sintomatologici, epidemiologici, biologici e lotta contro i microrganismi patogeni per le principali colture dell'ambiente mediterraneo (funghi, batteri, virus, viroidi e fitoplasmi). Principali 225/257 malattie crittogamiche (peronospore, oidi, muffa grigia, moniliosi, ticchiolatura delle pomacee, marciume acido, marciumi secondari, mal dell'esca, escoriosi, mal nero, eutipiosi, verticilliosi, marciumi radicali), batteriche (tumore batterico, rogna dell'olivo, colpo di fuoco delle pomacee), virali (arricciamento, accartocciamento fogliare, legno riccio, maculatura infettiva, mosaico asteroide, principali virosi delle drupacee, dell'olivo e delle ortive) e dovute a fitoplasmi (flavescenza dorata e legno nero). Esercitazioni - Preparazione dei substrati agarizzato ed isolamento in coltura di microrganismi fitopatogeni; - Diagnosi sierologia di virus fitopatogeni; - Diagnosi molecolare (PCR, Real time PCR, RAPD, RFLP) di funghi, virus e fitoplasmi; - Visite guidate in centri di produzione del materiale di moltiplicazione e in aziende viticole e frutticole. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Orale Testi consigliati Belli G. Elementi di Patologia Vegetale. Piccin editore, 2007 Agrios G.N. Plant Pathology - 5th Edition. Elsevier Academic Press, 2004 Savino V., Amenduni T., Bazzoni A., Boscia D., Pollastro S., Saponari M. Validazione e trasferimento alla pratica agricola di norme tecniche per l'accertamento dello stato sanitario di specie ortofrutticole per patogeni pregiudizievoli alla qualità delle produzioni vivaistiche. Atti Progetto POM A32, Volumi I e II, 2001. www.agr.uniba.it/poma32 Lorenzini G. Principi di fitoiatria. Edagricole, 2001 Muccinelli M. Prontuario degli agrofarmaci - XIII edizione. Edagricole, 2011 Giunchedi L. Malattie da virus, viroidi e fitoplasmi degli alberi da frutto. Edagricole, 2003 Scortichini M. Malattie batteriche delle colture agrarie. Edagricole, 1995 Strange R. Introduction to Plant Pathology. Wiley, 2003 Conti M., Gallitelli D., Lisa V., Lovisolo O., Martelli G.P., Ragozzino A., Rana G.L., Vovlas C. I principali virus delle piante ortive. Edagricole, 1996 226/257 PATOLOGIA VITICOLA APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti E’ consigliata una buona conoscenza di biologia, botanica e chimica per poter acquisire le informazioni somministrate Informazioni Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze aggiornate sulla biologia, ecologia, diagnosi, epidemiologia e controllo delle principali avversità di natura biotica della vite causate da funghi, batteri, virus, viroidi e fitoplasmi. Risultati di apprendimento attesi Sulla base delle informazioni acquisite relative alle diverse problematiche fitosanitarie della vite, lo studente avrà gli strumenti per il riconoscimento, gestione (prevenzione e difesa) delle avversità in un contesto di agricoltura sostenibile. Programma Parte generale Definizione di malattia nelle piante. Quadri sintomatologici. Alterazioni fisiologiche e funzionali nelle piante infette. Valutazione della gravità e dei danni della malattia. Diagnosi delle malattie delle piante: evoluzione delle tecniche diagnostiche applicate alle malattie delle piante. Relazioni tra organismi e parassitismo. Meccanismi di attacco del parassita: infezione, penetrazione e colonizzazione. Meccanismi di resistenza della pianta. Epidemiologia. Mezzi di difesa dalle avversità biotiche: interventi agronomici, fisici, genetici, biologici e chimici. Legislazione fitosanitaria. Resistenza dei funghi ai fungicidi. Lotta biologica, guidata e integrata. Parte speciale Aspetti sintomatologici, epidemiologici, biologici e lotta contro i microrganismi patogeni per la vite (funghi, batteri, virus, viroidi e fitoplasmi). Principali malattie crittogamiche (peronospora, oidio, muffa grigia, marciume acido, marciumi secondari, mal dell'esca, escoriosi, mal nero, eutipiosi, verticilliosi, marciumi radicali), batteriche (tumore batterico), virali (arricciamento, accartocciamento 227/257 fogliare, legno riccio, maculatura infettiva, mosaico asteroide) e dovute a fitoplasmi (flavescenza dorata e legno nero). Esercitazioni - Preparazione dei substrati agarizzato ed isolamento in coltura di microrganismi fitopatogeni; - Diagnosi biologica dei fitovirus; - Diagnosi sierologia di virus fitopatogeni; - Diagnosi molecolare (PCR, Real time PCR, RAPD, RFLP) di funghi, virus e fitoplasmi Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio orale sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni e delle esercitazioni. Testi consigliati * Belli G. Elementi di Patologia Vegetale. Piccin editore, 2007 * Matta A. Fondamenti di Patologia Vegetale. Patron editore, 1996 * Agrios G.N. Plant Pathology - 5th Edition. Elsevier Academic Press, 2004 * Strange R. Introduction to Plant Pathology. Wiley, 2003 * Savino V., Amenduni T., Bazzoni A., Boscia D., Pollastro S., Saponari M. Validazione e trasferimento alla pratica agricola di norme tecniche per l'accertamento dello stato sanitario di specie ortofrutticole per patogeni pregiudizievoli alla qualità delle produzioni vivaistiche. Atti Progetto POM A32, Volumi I e II, 2001. * Lorenzini G. Principi di fitoiatria. Edagricole, 2001 * Muccinelli M. Prontuario degli agrofarmaci - XII edizione. Edagricole, 2008 228/257 PEDOLOGIA AGRARIA STEFANIA COCCO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Chimica, biochimica, matematica, fisica Informazioni Il corso mira a fornire le conoscenza adeguate ad una conoscenza del suolo come risorsa finita e, al pari dell’acqua, necessaria di tutela per le future generazioni. Una adeguata conoscenza del suolo, soprattutto di quello agrario, può essere acquisita tramite l’acquisizione di nozioni relative a petrografia, geomorfologia, chimica, biochimica e ciclo dei principali elementi; tali nozioni verranno fornite durante il corso come parte integrante delle nozioni di pedologia classica quali cartografia, riconoscimento degli orizzonti pedologici e loro genesi. Lezioni in classe, esercitazioni di laboratorio e escursioni in campo. Risultati di apprendimento attesi Il corso tende a fornire allo studente le conoscenze necessarie a riconoscere i tipi di suolo, la loro eventuale vulnerabilità alle più comuni minacce di origine umana e/o naturale, e a individuare quei processi pedogenetici sui quali interagire senza recare danno al suolo e alle colture praticate, nell’ottica della conservazione delle principali risorse finite: suolo, acqua, aria Programma Principali concetti di geomorfologia e petrografia - definizione di suolo, risoluzione FAO sulla conservazione dei suoli, concetto di pedosfera, cenni storici sull’evoluzione della scienza del suolo, equazione di Jenny - morfologia del suolo (profilo e orizzonti O, E, A, B, C, R) - principali caratteristiche degli orizzonti: colore, tessitura, struttura, consistenza, presenza di radici, screziature, concrezioni, patine di argilla, slickensides - fattori della pedogenesi - rocce: ciclo maggiore delle rocce - clima: principali tipi di clima - rilievo: esempi del ruolo svolto dalla morfologia superficiale - tempo: suoli moderni, antichi e sepolti - biota: vegetazione, microrganismi, animali, uomo - composizione del suolo - componente inorganica: i minerali - componente organica: genesi ed evoluzione delle sostanze umiche 229/257 - formazione del suolo - incorporazione di sostanza organica - alterazione dei minerali: dissoluzione congruente e incongruente - tecniche di valutazione dei suoli - ruolo pedo-agronomico delle sostanze umiche - illustrazione dettagliata dei principali orizzonti di interesse agrario: anthropic, ochric, argillic, calcic, petrocalcic, natric - acqua del suolo - la rizosfera - genesi dei suoli salini e alcalini - suoli antropici: suoli coltivati, pascoli, terrazzamenti, suoli urbani, discariche, cave - inquinamento dei suoli da metalli pesanti - fenomeni erosivi nei suoli coltivati - Vertisuoli - esercitazioni di campagna Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Modalità di verifica dell’apprendimento: esame orale o scritto. Testi consigliati 1) M. PANIZZA (1992). Geomorfologia. Pitagora Editrice Bologna. 2) A. GIORDANO (1999). Pedologia. UTET. 3) C. CIAVATTA e G. VIANELLO (1989). Bilancio idrico dei suoli: applicazioni tassonomiche, climatiche e cartografiche. Editrice CLUEB Bologna. 4) P. VIOLANTE (1998). Chimica del suolo e nutrizione delle piante. Edizioni Calderini Edagricole. 5) Appunti delle lezioni. 230/257 PEDOLOGIA FORESTALE GIUSEPPE CORTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Buone conoscenze di chimica, fisiologia delle piante, matematica e fisica Informazioni Il corso si rivolge ai futuri laureati che si troveranno a svolgere funzioni di definizione, valutazione e assestamento di ambienti che spaziano da quelli forestali a quelli naturali ed estremi per freddo, aridità, salinità, ecc. Il corso intende fornire le nozioni di base per comprendere la complessità degli ecosistemi naturali e, quindi, possedere le conoscenze che permettano di decidere sulla loro eventuale conservazione e tutela. Durante il corso, lo studente apprenderà anche parte delle complicate interazioni fra suolo, piante, animali, acqua, aria. Risultati di apprendimento attesi Il corso fornisce le conoscenze fondamentali all’individuazione dei processi responsabili della genesi dei suoli in ambienti forestali, naturali, estremi o minacciati, al fine di fornire strumenti di conoscenza necessari a comprendere la complessità dei sistemi naturali e la loro eventuale necessità di conservazione e tutela. Programma Parte generale - definizione di suolo, risoluzione FAO sulla conservazione dei suoli, concetto di pedosfera, equazione di Jenny - profilo e orizzonti O, E, A, B, C, R - principali caratteristiche morfologiche degli orizzonti: colore, tessitura, struttura, consistenza, radici, screziature, concrezioni, patine di argilla, silt caps, slickensides - forze della pedogenesi 231/257 - ciclo maggiore delle rocce e cenni di petrografia - clima e rilievo - tempo: suoli moderni, antichi e sepolti - biota: vegetazione, microrganismi, animali - composizione del suolo - i minerali del suolo - genesi ed evoluzione della sostanza organica del suolo - formazione del suolo - incorporazione di sostanza organica - alterazione dei minerali: dissoluzione congruente e incongruente Parte speciale - importanza della lettiera e della pedofauna nel ciclo globale del carbonio - formazione della struttura e suo ruolo nella salvaguardia del suolo - processi pedogenetici e formazione di suoli tipici: - glacialismo, permafrost, condizioni periglaciali, crioturbazione e genesi dei Gelisols - rubefazione e ferrolisi e genesi degli Entisols - paludizzazione e genesi degli Histosols - lessivage, formazione di fragipan, genesi degli Alfisols e Ultisols - melanizzazione e genesi dei Mollisols - podzolizzazione e genesi degli Spodosols - andosolizzazione e genesi degli Andisols - laterizzazione e genesi degli Oxisols - cenni sulla genesi di Entisols, Inceptisols, Vertisols, Aridisols - soluzioni ecologiche (pioggia, stemflow, throughfall, litterfall) e genesi dei suoli - funzioni dello scheletro del suolo 232/257 - i suoli su rocce ofiolitiche - suoli di ambienti estremi (ambienti freddi, aridi, salini, termali, sottomarini) - esercitazioni di campagna: apertura e descrizione di un profilo di suolo; inquadramento geologico, geomorfologico e climatico del sito; campionamento del suolo; caratterizzazione con analisi in laboratorio; interpretazione dei dati. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Orale Testi consigliati A. GIORDANO, Pedologia forestale e conservazione del suolo, Utet, 2002. G. SANESI, Elementi di pedologia, Edizioni Edagricole, Bologna, 2000. SOIL SURVEY STAFF, Soil Taxonomy. A Basic System of Soil Classification for Making and Interpreting Soil Survey, United States Department of Agriculture & Nat. Res. Cons. Serv. U.S. Govern. Print. Office, Washington, D.C., 2010. M. PANIZZA, Geomorfologia, Pitagora Editrice, Bologna, 1992. 233/257 PLANT BREEDING STEFANO TAVOLETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Programma Part 1. Plant Breeding. Plant Reproductive systems. Genetic struscture of plant populations. Genetic resources. Ploidy level manipulation. Mutagenesis. In vitro culture. Genetic engineering. Molecular markers. Genetic base of selection. Breeding Methods: autogamous, allogamous and vegetatively propagates species. Advanced methods of plant breeding. Part 2. Genetic engineering. Genetic engineering and plant breeding. Restriction enzymes. Modification enzymes. cDNA. DNA labelling. PCR (Polymerase chain reaction). DNA sequencing. Cloning vectors. Expression vectors. Genomic and cDNA libraries. Genetic transformation. Transgenic plants: strategies, traits, advantages and disadvantages. GM crops and organic farming. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Oral exam Testi consigliati Lorenzetti F., Ceccarelli S., Veronesi F., Genetica Agraria (III edizione), Patron, 1996. Lorenzetti F., Falcinelli M., Veronesi F., Il miglioramento genetico delle piante agrarie, Edagricole, 1994. Barcaccia G., Falcinelli M., 2005. Genetica e Genomica – Volume I Genetica Generale. Liguori Editore. Barcaccia G., Falcinelli M., 2005. Genetica e Genomica – Volume II Miglioramento Genetico. Liguori Editore. Barcaccia G., Falcinelli M., 2006. Genetica e Genomica – Volume III Genomica e Biotecnologie Genetiche. Liguori Editore. 234/257 POLITICA AGRARIA ADELE FINCO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Economia Informazioni Il corso propone, alla luce di un’analisi teorica introduttiva, la disamina dei principi che hanno ispirato la politica agraria comunitaria e nazionale negli ultimi cinquanta anni focalizzando l’attenzione sull’evoluzione delle nuove riforme europee con particolare riferimento alla politica di sviluppo rurale. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire agli studenti le basi conoscitive della politica agraria comunitaria e nazionale, alla luce di alcune evidenze teoriche. Programma L’agricoltura nell’economia attuale Principi teorici alla base delle scelte politiche e dell’intervento pubblico. La politica agricola dell'Unione Europea: evoluzione storica della PAC La politica di sviluppo rurale La politica dei mercati La politica ambientale La politica agroalimentare dell'Unione Europea 235/257 Le politiche commerciali in agricoltura Politica per la qualità. Definizioni. Aspetti generali. Aspetti normativi Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Il corso comprende lezioni teoriche in aula con l'ausilio di materiale didattico e scientifico messo a disposizione dal docente (dispense). Sono previsti lavori individuali o di gruppo per l’approfondimento di alcune tematiche attraverso la lettura di articoli, documenti o normative comunitarie ed elaborazione di dati statistici. L'esame consiste generalmente in una prova orale. Testi consigliati Vieri S., 2000, La politica agraria, Edagricole, Bologna Lechi F. 1998, La politica agraria Etaslibri, Milano Finco A. 2007, Ambiente, Paesaggio e Biodiversità nelle politiche di sviluppo rurale, ARACNE Ed. pp.155. 236/257 PRODUZIONI ERBACEE ALIMENTARI MARCO TODERI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenza delle scienze di base come matematica, fisica, chimica, biochimica e biologia vegetale Informazioni Il corso verterà sullo studio dei fattori ambientali e agronomici che possono influire sulla quantità e qualità delle produzioni vegetali destinate all’utilizzo alimentare. Per ciascuna coltura, verranno trattate le principali destinazioni alimentari e saranno affrontati i possibili interventi agronomici per migliorare la risposta quantitativa e qualitativa delle produzioni destinate sia al consumo diretto che alla trasformazione Risultati di apprendimento attesi Acquisire conoscenze sui principali fattori agronomici e ambientali in grado di condizionare la quantità e la qualità delle produzioni destinate all’alimentazione umana. Programma Caratteristiche fisico-chimiche del terreno agrario. Tessitura, struttura, porosità, sostanze minerali, sostanza organica. Lavorazioni del terreno. Scopi, lavorazioni preparatorie, complementari e consecutive, lavorazione minima e non lavorazione, principali strumenti utilizzati. Cenni sulle sistemazioni idraulico-agrarie. Irrigazione. Scopi, elementi tecnici dell’irrigazione, sistemi di irrigazione, qualità delle acque di irrigazione. Fertilizzazione. Classificazione dei nutrienti delle piante, criteri di concimazione minerale azotata, fosforica e potassica, fertilizzanti organici. Cenni sulla correzione e sull’ammendamento dei terreni agricoli. Controllo delle malerbe. Danni, lotta agronomica e lotta chimica 237/257 Caratteristiche biologiche, utilizzazione alimentare e principi di coltivazione delle più importanti colture erbacee di pieno campo. Generalità e classificazione; cereali (frumento duro, orzo, avena, segale, triticale, riso, sorgo, specie minori), leguminose da granella (fava, pisello, cece, lenticchia, fagiolo, soia, specie minori), piante industriali (girasole), aromatiche (tabacco). Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Prova orale Testi consigliati F. BONCIARELLI, U. BONCIARELLI, 2003. Agronomia. Edagricole scolastico, Milano. L. GIARDINI, 2001. Agronomia generale, ambientale ed aziendale. Patron Editore, Bologna. R. LANDI, 1999. Agronomia e ambiente. Edagricole, Bologna. 238/257 PROTEZIONE DELLE DERRATE ALIMENTARI SARA RUSCHIONI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base di biologia generale, botanica e chimica. Informazioni Basi generali ed applicate della parassitologia animale delle derrate Risultati di apprendimento attesi Fornire le conoscenze di base sugli agenti di danno alle derrate e sui mezzi di difesa. Programma Artropodi (insetti, acari) dannosi alle derrate alimentari: cenni di morfologia e anatomia. Modalità di riproduzione e sviluppo. Cenni di sistematica degli Insetti e degli acari. Riconoscimento di ordini, famiglie e delle principali specie di Artropodi di interesse per le derrate. Roditori: biologia e dannosità. Gli infestanti in relazione alle principali tipologie di derrate e di industrie alimentari. Tipi di danno e rischi per la salute. - Monitoraggio e modalità di prevenzione degli infestanti. - Cenni sulle analisi entomologiche degli alimenti. Cenni sui mezzi e metodi di lotta agli infestanti. Mezzi meccanici, fisici e chimici. Cenni di difesa integrata. 239/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Prova orale. Testi consigliati - Tremblay E., “Entomologia Applicata”. Liguori Editore. Napoli, 1985. - L. Suss, D.P. Locatelli, 2001 – I parassiti delle derrate – Calderini Edagricole Bologna - P. Trematerra P. Gentile, 2008 – Gli animali infestanti in molini e pastifici e loro gestione – Chirotti Editori, Pinerolo 240/257 SISTEMI COLTURALI ERBACEI RODOLFO SANTILOCCHI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze tecniche acquisite nell’ambito dei corsi di Ecologia agraria, Agronomia generale e Coltivazioni erbacee, effettuati nell’ambito della laurea triennale Informazioni Il corso verte sull’approfondimento delle scelte colturali, nell’ambito delle colture erbacee, che gli agricoltori devono effettuare per conciliare nel modo migliore gli aspetti economici con la salvaguardia ambientale del territorio rurale. A tale scopo, nell’ambito delle varie colture erbacee, non ancora studiate negli insegnamenti dello stesso settore scientifico disciplinare svolti nell’ambito del corso di laurea triennale, si porrà particolare attenzione alle tecniche colturali più innovative, soprattutto quelle meglio in grado di diminuire i consumi di derivati di origine petrolifera pur nell’ottica del mantenimento dei livelli produttivi. Per la trattazione degli argomenti sono previste sia lezioni teoriche, sia esercitazioni pratiche eseguite o in aula o sotto forma di escursioni tecniche in campagna. La frequenza del corso è fortemente consigliata, soprattutto per i continui approfondimenti di tipo tecnico-scientifico che verranno effettuati durante le lezioni, derivanti da esperienze dirette del titolare del corso e dalla bibliografia scientifica nazionale ed internazionale, non presenti nei testi di riferimento. Risultati di apprendimento attesi Il corso si pone come obiettivi prioritari il completamento delle informazioni già acquisite nel corso di Laurea triennale in Scienze e tecnologie agrarie, nell’ambito delle colture erbacee, allo scopo di formare un tecnico capace di gestire le complesse problematiche tipiche della moderna agricoltura, nonché l’acquisizione di una mentalità “sperimentale”, indispensabile per favorire il continuo aggiornamento delle tecniche agronomiche più adatte ad ogni sistema colturale erbaceo. Programma Importanza dei sistemi colturali erbacei nella realtà agricola italiana e mondiale. Problematiche più importanti in grado di condizionare le scelte colturali. Cereali: frumento duro, orzo, avena, segale, triticale, riso, sorgo, specie minori. Leguminose da granella: fava, pisello, cece, lenticchia, fagiolo, soia, specie minori. Piante industriali: saccarifere (barbabietola da zucchero), oleifere (girasole, colza, specie minori), da fibra. Foraggere: pascoli, prati-pascoli, prati, erbai. Per ognuna delle specie, o colture, vengono esaminati i seguenti aspetti: importanza in Italia e nel mondo, origine, inquadramento sistematico, caratteri 241/257 botanici, biologia, esigenze ecologiche (clima e terreno), obiettivi del miglioramento genetico, tecnica colturale, utilizzazione. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Prova pratica di riconoscimento semi e domande orali Nella parte orale dell’esame il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito le necessarie conoscenze dell’argomento oggetto dei quesiti, nonché una giusta capacità di coordinamento fra le varie problematiche affrontate durante il corso Testi consigliati F. BONCIARELLI, U. BONCIARELLI, 2001. Coltivazioni erbacee. Edagricole scolastico. R. BALDONI, L. GIARDINI, 2000-2002. Coltivazioni erbacee, I, II e II volume. Pàtron editore. 242/257 SISTEMI DI ALLEVAMENTO E PRODUZIONI ANIMALI MARINA PASQUINI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Sono consigliate per questo corso le conoscenze di base di Morfofisiologia degli Animali di Interesse Zootecnico, Biologia Animale, Zootecnica Generale. Informazioni Il corso intende fornire conoscenze generali sulla zootecnia italiana (patrimonio zootecnico, produzioni e consumi dei prodotti di origine animale) sulle normative del settore zootecnico, sul ruolo e prospettive della zootecnia nell’economia agricola nazionale, europea e mondiale, sulla zootecnia biologica e competenze sui vari sistemi produttivi zootecnici con particolare riferimento alle tecniche di allevamento del bovino da carne e da latte, dei bufalini, degli ovi-caprini e dei suini. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire competenze sulla conoscenze generali sulla zootecnia italiana, sulla zootecnia biologica e competenze circa le varie tecniche di allevamento del bovino da carne e da latte, della bufala, degli ovi-caprini, dei suini e degli equidi. Programma - Statistiche, mercato e normative: la zootecnia in Italia; patrimonio zootecnico; produzione e consumo dei prodotti di origine animale; evoluzione e prospettive dei comparti bovino, ovi-caprino e suino. - Normative nazionali e comunitarie che regolamentano le produzioni animali. - La zootecnia biologica: normative e prospettive dei prodotti biologici di origine animale. - Produzione del latte: razze bovine da latte; caratteristiche chimiche e nutrizionali del latte; fattori che influenzano la produzione e la qualità del latte; richiami di fisiologia della lattazione; la mungitura; tecniche di allevamento e cenni di alimentazione delle bovine da latte; tecniche di riproduzione e fertilità; allevamento degli animali da rimonta. 243/257 - Produzione della carne bovina: principali razze bovine da carne; caratteristiche chimiche, fisiche e nutrizionali della carne; accrescimento e sviluppo; principali fattori che influenzano la produzione e la qualità della carne; valutazione delle carcasse; tecniche di allevamento e cenni di alimentazione delle principali categorie di bovini da carne (vitello a carne bianca, vitellone leggero e pesante); produzione della carne secondo la linea vacca-vitello. - Le produzioni (latte e carne) bufaline, ovine e caprine e le relative tecniche di allevamento. - Produzione della carne suina: principali razze suine; allevamento della scrofa e riproduzione; allevamento delle scrofette da rimonta; tecniche di allevamento e cenni di alimentazione del suino leggero e pesante; Esercitazioni: Approfondimento dello studio dei vari sistemi di allevamento attraverso visite didattiche presso aziende zootecniche. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Colloquio orale sugli argomenti trattati nelle lezioni ed esercitazioni Testi consigliati Monetti P.G. - Allevamento dei Bovini e Suini. Giraldi Editore, Bologna Falaschini A. - Zootecnica Speciale. Edagricole, Bologna Balasini D. - Zootecnica Applicata: bovini e bufalini. Calderini, Bologna Balasini D. - Zootecnica Applicata: ovi-caprini. Calderini, Bologna Balasini D. - Zootecnica Applicata: suini. Calderini, Bologna 244/257 TAPPETI ERBOSI RODOLFO SANTILOCCHI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Informazioni Per la trattazione degli argomenti sono previste sia lezioni teoriche, sia esercitazioni pratiche eseguite o in aula o sotto forma di escursioni tecniche in campagna. Programma Peculiarità degli inerbimenti per scopi non foraggieri. Effetti dell’ambiente sulla crescita e sulle modalità di gestione dei tappeti erbosi. Specie e varietà da tappeto erboso: caratteristiche botaniche, adattamento ambientale, criteri di scelta, programmi di miglioramento genetico. Tecnica colturale: operazioni preliminari, preparazione del terreno, semina (epoca, modalità), cure colturali nel primo anno, gestione del tappeto erboso negli anni successivi. Tecniche d’impianto e di manutenzione specifiche delle varie tipologie d’uso: ornamentale, ricreazionale, tecnico (inerbimenti protettivi, inerbimenti delle colture arboree, ecc.) sportivo ( campi da calcio, campi da golf, campi da tennis, ecc). Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame si baserà su un colloquio orale sugli argomenti sviluppati durante il corso. Testi consigliati A. Panella, P. Croce, A. De Luca, M. Falcinelli, F.S. Modestini, F. Veronesi, Tappeti erbosi, Calderini Edagricole, Bologna. 245/257 TECNOLOGIA DELLE BEVANDE ALCOLICHE EMANUELE BOSELLI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze preliminari di chimica. Informazioni Corso teorico-pratico sulle principali tecnologie di produzione del vino e delle bevande alcoliche maggiormente diffuse. Risultati di apprendimento attesi Il corso fornisce agli studenti le conoscenze teorico-pratiche per impostare e risolvere le problematiche legate alla produzione dei vini e delle principali bevande alcoliche, rispettando la legislazione vigente. Programma Il vino. Composizione delle parti dell’uva e loro trasformazione durante la maturazione. Indice di maturazione; sovramaturazione e marciume nobile. Determinazione degli zuccheri e dell’acidità. Introduzione alle tecniche di vinificazione principali. Le correzioni nel mosto. Diraspatura, pigiatura, sgrondatura e torchiatura. Anidride solforosa: proprietà ed utilizzo razionale. Altri additivi. Conduzione e controllo delle fermentazioni (f. alcolica, gliceropiruvica, malolattica, maloalcolica). Sostanze colloidali del vino e loro stabilità. Colloidi protettori. Intorbidamenti. I polifenoli dei vini. Pigmenti monomerici e polimerici. Tannini. La vinificazione in bianco: tecnica classica. Bentonite. Altri coadiuvanti, proteici, minerali, sintetici. Il collaggio. Varianti della vinificazione in bianco (macerazione prefermentativa, affinamento su fecce). I travasi del vino. Stabilizzazione del vino: metodiche fisiche e chimiche. Instabilità tartarica. Vinificazione in rosso. Sistemi di fermentazione. Autovinificatori. Vini rosati. Maturazione e strutturazione dei vini (microssigenazione e maturazione in legno). Alterazioni e malattie del vino: tipologie ed azioni preventive e correttive. Tecniche speciali di vinificazione. Macerazione carbonica. Rifermentazione dei vini. Botti e barrique. Additivi enologici innovativi (enzimi, tannini esogeni ed altri). I vini spumanti. Metodo Champenois; metodo Charmat. Tecnologia di produzione di vini speciali, aromatizzati (Vermut), vini liquorosi, vini passiti, vini conciati e muffati (Marsala, Porto, Sherry, Sauternes). Vino cotto. Vini a ridotto grado alcolico. 246/257 Le acqueviti: classificazione e tecnologia dei produzione. Impianti di distillazione: considerazioni preliminari, costituzione e conduzione degli impianti. Tecnologia delle grappe. Distillati d'uva. Tecnologia di produzione di Cognac, Whisky e Sakè. I liquori e gli amari ottenuti per macerazione. La birra: classificazione, materie prime, lavorazione. L'aceto: caratteristiche qualitative e produzione. L'aceto balsamico. Sono inoltre previste esercitazioni pratiche di laboratorio e visite didattiche presso aziende e/o manifestazioni del settore . Modalità di svolgimento del corso e dell'esame esame orale Testi consigliati - Appunti del docente (diapositive in ppt) - P. Ribereau-Gayon, D. Dubordieu, B. Douneche, A. Lonvaud, Trattato di Enologia I e II, Edagricole, Bologna, 2007 - G. Nardin, A. Gaudio, G. Antonel, P. Simeoni, Impiantistica enologica, Edagricole, Bologna, 2006 247/257 VITICOLTURA ORIANA SILVESTRONI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 9 Ore 81 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di botanica, ecologia agraria, chimica agraria e agronomia. Informazioni Storia e importanza economica della viticoltura, morfologia, biologia e fisiologia della vite. Scelta del sito e delle cultivar per l’impianto. Portinnesti e propagazione. Allevamento, potatura e gestione del vigneto per la sostenibilità. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire le competenze e le abilità necessarie per impiantare e gestire vigneti oltre alle conoscenze di base sulla biologia e la fisiologia della vite. Programma Origine e diffusione della viticoltura. La viticoltura in Italia. I vitigni coltivati. Le denominazioni dei vitigni e dei vini. Anatomia e morfologia della vite. Il ciclo vitale della pianta. . Le componenti della produzione. Forme di allevamento della vite e tipi di potatura. Aspetti fisiologici della potatura (acrotonia, fertilità delle gemme). Sistemi di allevamento della vite e potatura invernale (alberello, controspalliere, ecc). Criteri di scelta dei sistemi di allevamento e delle distanze di impianto in rapporto all’ambiente, ai vitigni e al livello di meccanizzazione. Viticoltura e ambiente: le scelte del sito e della varietà, gli indici bioclimatici. Clima e viticoltura nelle Marche. I portinnesti della vite e criteri generali di scelta. La propagazione delle vite e la selezione clonale (tecniche e aspetti legislativi). Il ciclo annuale: riposo vegetativo, germogliamento, allungamento dei germogli, crescita e maturazione degli acini, sostanze di riserva. Il ciclo delle gemme: formazione, differenziazione, inibizioni correlative, dormienza, quiescenza. Formazione dei fiori, antesi, impollinazione, allegagione. Invaiatura, variazioni della composizione dell'uva durante la maturazione. Fotosintesi, 248/257 Respirazione, Traslocazione e Traspirazione. Fattori che influenzano la fotosintesi della vite. Valutazione della capacità assimilativa delle chiome e dei vigneti. Sviluppo e distribuzione delle radici nel vigneto. Andamento stagionale della crescita radicale e dell'assorbimento dei minerali. Ampelografia: e riconoscimento varietale. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame è orale e riguarda gli argomenti sviluppati nel corso e le esercitazioni pratiche in campo. Un progetto sull’impianto o la gestione di un vigneto dovrà essere discusso durante l’esame orale. Testi consigliati Autori vari, 2005: Manuale di viticoltura, Edagricole, Bologna - Codice ISBN-88-5064981-9 Eynard, Dalmasso, 1990: Viticoltura moderna, Ed. Hoepli, Milano Autori vari, 2004: Viticoltura ed enologiabiologica, Edagricole, Bologna - Codice ISBN88-506-4966-5 Coombe, Dry, 2004: Viticulture Volume 1– Resources – 2nd Edition, Winetitles, Australia, Codice ISBN 0975685007 Winkler, Cook, Kliewer, Lider, 1974: General viticulture. University of California Press, Berkley, 249/257 VITICOLTURA 2 APPOGGIO AA APPOGGIO Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 1^ semestre Prerequisiti Conoscenze di botanica, ecologia agraria, chimica agraria, agronomia e viticoltura generale. Informazioni Il corso prende in esame il vigneto nelle sue relazioni con il paesaggio e l’ambiente naturale e lo studio delle interazioni genotipo, ambiente, tecnica colturale e fattori antropici che sono alla base della viticoltura di territorio. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire le competenze e le abilità necessarie per la valorizzazione degli ambienti viticoli e per la sostenibilità ambientale. Programma Viticoltura e paesaggio: morfologia del suolo, tradizione, evoluzione, variabilità stagionale, tutela. Viticoltura e ambiente: il clima e le risorse climatiche. Esigenze ambientali della vite (termiche, radiative, idriche). Caratterizzazione delle zone viticole. Adattamento dei vitigni all’ambiente. Adattamento della tecnica colturale all’ambiente e ai vitigni. I cambiamenti climatici e la viticoltura. Modelli di previsione. Viticoltura varietale. Viticoltura di territorio e basi scientifiche delle denominazioni di origine. Zonazione e viticoltura di precisione. Casi di studio sulla viticoltura di territorio e analisi dei disciplinari di produzione delle denominazioni di origine. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame 250/257 L’esame è orale e riguarda gli argomenti sviluppati nel corso e le esercitazioni pratiche si svolgeranno in aula, in laboratorio e in campo. Testi consigliati Materiale messo a disposizione dal docente 251/257 VITICOLTURA DI TERRITORIO ORIANA SILVESTRONI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di botanica, biochimica, ecologia Informazioni Il corso prende in esame il vigneto nelle sue relazioni con il paesaggio e l’ambiente naturale e lo studio delle interazioni genotipo, ambiente, tecnica colturale e fattori antropici che sono alla base della viticoltura di territorio. Risultati di apprendimento attesi Il corso intende fornire le competenze e le abilità necessarie per la valorizzazione degli ambienti viticoli e per la sostenibilità ambientale. Programma Viticoltura e paesaggio: morfologia del suolo, tradizione, evoluzione, variabilità stagionale, tutela. Viticoltura e ambiente: il clima e le risorse climatiche. Esigenze ambientali della vite (termiche, radiative, idriche). Caratterizzazione delle zone viticole. Adattamento dei vitigni all’ambiente. Adattamento della tecnica colturale all’ambiente e ai vitigni. I cambiamenti climatici e la viticoltura. Viticoltura di territorio e basi scientifiche delle denominazioni di origine. Zonazione e viticoltura di precisione. Le principali aree viticole del mondo, casi di studio sulla viticoltura di territorio e analisi dei disciplinari di produzione delle denominazioni di origine. 252/257 Modalità di svolgimento del corso e dell'esame L’esame è orale e riguarda gli argomenti sviluppati nel corso e le esercitazioni pratiche si svolgeranno in aula, in laboratorio e in campo. Testi consigliati Materiale messo a disposizione dal docente 253/257 VIVAISMO E BIOTECNOLOGIE FRUTTICOLE BRUNO MEZZETTI Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Utili sono le conoscenza di base della botanica, agronomia, arboricoltura, frutticoltura, genetica e miglioramento genetico. Informazioni L’insegnamento si propone di introdurre gli studenti alla filiera della produzione vivaistica nel settore frutticolo ed in particolare sugli aspetti relativi all’origine del materiale di propagazione, certificazione genetica, sanitaria e qualità materiale vivaistico. L’insegnamento si propone, inoltre, di introdurre gli studenti alle problematiche della costituzione varietale per le specie da frutto; offrire agli studenti l’opportunità di conoscere le tecniche di miglioramento genetico e biotecnologie per la costituzione di nuove varietà di specie arboree e frutticole; permettere agli studenti di conoscere le problematiche e le normative della costituzione varietale (privative vegetali e licenze di moltiplicazione) ; rendere consapevoli gli studenti delle tecniche e normative per la manipolazione genetica nelle piante da frutto. Risultati di apprendimento attesi Obiettivo del corso è di fornire le conoscenze sulle tecniche di propagazione per la produzione vivaistica di piante certificate, e in generale sull’organizzazione del sistema vivaistico. Ciò considerando anche gli aspetti tecnici (tradizionali e biotecnologici) e normativi (varietà brevettate e normative OGM) relativi all’ottenimento, rilascio e gestione commerciale di nuove varietà di interesse per la produzione frutticola. Programma 254/257 1. Con riferimenti a diverse specie di interesse frutticolo vengono trattati gli aspetti della filiera di produzione vivaistica, in particolare per quanto riguarda l’origine del materiale di propagazione, certificazione genetica, sanitaria e qualità materiale vivaistico. 2. Aspetti fisiologici, genetici e tecnici della riproduzione gamica (il seme), origine e caratteristiche del seme, conservazione e fattori di controllo della germinazione, e della moltiplicazione agamica (la talea, l’innesto, embrioni apomittici, stoloni, bulbi e propaggini). Tipo di talee e tecniche di taleaggio. Fattori che regolano il processo di rizogenesi. Tipo di innesto e tecniche di innesto. 3. La coltura in vitro nel vivaismo delle specie di interesse agrario e frutticolo. La micropropagazione da meristemi ascellari, le diverse fasi del ciclo di propagazione in vitro e fattori che ne influenzano l’efficienza e qualità del prodotto pianta. 4. Risorse genetiche, individuazione, conservazione, caratterizzazione e valorizzazione del germoplasma frutticolo. Miglioramento genetico, base genetica dei principali caratteri di interesse agronomico. Tecniche e problematiche di incrocio e selezione per le principali specie di interesse frutticolo. 5. Biotecnologie, integrazione delle tecniche molecolari e dell’ingegneria genetica per la costituzione varietale in frutticoltura. Biotecnologie vegetali per la creazione di variabilità genetica nelle specie legnose da frutto: mutagenesi, variabilità somaclonale e ibridazione somatica. Processi di morfogenesi e problematiche di rigenerazione da cellule e tessuti somatici di specie frutticole. Importanza della rigenerazione nella manipolazione genetica: confronto tra protocolli di manipolazione genica ed efficienza di trasformazione. 6. Rilascio varietale, privative comunitarie per ritrovati vegetali, licenze di moltiplicazione e/o di produzione. Valutazione rischi e benefici di piante da frutto geneticamente modificate (GM): normative e protocolli sperimentali. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Test scritto e colloquio sugli argomenti svolti con il programma. Valutazione della capacità di saper identificare le caratteristiche qualitative e nutrizionali delle specie da frutto. Testi consigliati · CD Materiale Corso · Hartmann H.T. e Kester D.E. Propagazione delle piante. Edagricole. · Hartmann-HT; Kester-DE; Davies-FT; Geneve-RL. Plant propagation: principles and practices.1997, Ed. 6, 770 pp.; PB: Prentice-Hall Inc.; Upper Saddle River; USA · George E.F., Plant propagation by tissue culture. Technology. Exegetics Limited · DePaoli G., La micropropagazione. Edagricole. · J. Tromp, Webster A.D. and Wertheim, 2005. Fundamentals of Temperate Zone Fruit Production. 255/257 Bachuys Publishers BV. · Riviste: Frutticoltura, Informatore agrario, Colture Protette. Bibliografia e sitografia di riferimento: http://www.sinanet.anpa.it/aree/Biosfera/Documentazione.asp http://aggie-horticulture.tamu.edu/tisscult/tcintro.html http://www.treeclimbing.it/alberi/glossario.html http://www.inea.it/ispave/target/231087.html http://www.fondazioneminoprio.it/formazione/ http://www.clamerinforma.it/ http://www.cpvo.fr/ http://www.sib.it/ http://www.efsa.eu.int/science/gmo/gmo_opinions/384_en.html 256/257 ZOOTECNICA MONTANA MARIA FEDERICA TROMBETTA Sede Agraria A.A. A.A. 2012-2013 Crediti 6 Ore 54 Periodo 2^ semestre Prerequisiti Conoscenze di base della morfofisiologia ed alimentazione animale Informazioni Il docente si propone di fornire agli studenti le nozioni di base i per la gestione degli allevamenti estensivi (bovini e ovini), le nozioni di base per un corretto razionamento, la gestione dei pascoli e l’utilizzazione zootecnica delle aree protette Risultati di apprendimento attesi Fornire allo studente le conoscenze per impostare una corretta gestione dell’allevamento estensivo Programma Cenni sulle caratteristiche ambientali - Definizione di marginalità dei sistemi - Il pascolo: tecniche di pascolamento: determinazione del carico, pascolo continuato, a rotazione, pascolo nel bosco Danni provocati dal pascolamento dei suidi - Gestione degli allevamenti estensivi: ovino, bovino, equino Linea vacca – vitello - Cenni sull’etologia dei selvatici. Modalità di svolgimento del corso e dell'esame Lezioni frontali con supporto di slides PPT e visite guidate presso allevamenti estensivi Prova orale Testi consigliati Appunti delle lezioni, file in PPT forniti dal docente ed articoli su argomenti trattati . . . 257/257