Vincent Lannoo, regista e sceneggiatore belga

Recensioni cinema e film | Persinsala.it
Daniele Bellavia
12 dicembre 2010
Vincent Lannoo, regista e sceneggiatore belga, presenta la sua
visione sul tòpos cinematografico di fine decennio, i Vampiri, al
Torino Film Festival. Il risultato è esilarante, politicamente
scorretto, ma piacerà alle orde di adolescenti cresciuti a pane
a Twilight? Ai posteri l’ardua sentenza!
pe
rs
in
sa
la
Libreria, scaffale horror: vampiri bambini, vampiri adolescenti, vampiri
adulti, vampiri nonni, vampiri innamorati, vampiri omosessuali, vampiri
porno, vampiri vegani, vampiri vegetariani, vampiri carnivori, vampiri
cattivi, vampiri buoni, vampiri pirla, vampiri, vampiri, vampiri, Stephen
King.
Blockbuster, scaffale horror: vampiri mormoni, vampiri porno, vampiri che
fanno le interviste, vampiri contro lycan, vampiri che è finito il sangue,
vampiri in bianco e nero, vampiri artistici, vampiri storici, Il Tagliaerbe,
primo grande film sulla realtà virtuale tratto da un romanzo di Stephen
King.
La lavatrice dura di più, con i Vampiriii.
Poteva mancare al Torino Film Festival un film sui vampiri?
La risposta è ovvia, meno potrebbe esserlo la collocazione del film in
concorso un po’ meno, visto il panorama di un genere così inflazionato
(parola piccola piccola che sta a significare in questo caso colmo fino al
limite, anzi già straripante, da alluvione del 1994 in Alessandria). Il fatto è
che Vampires è una pellicola nata da un’idea originale- di un regista
belga, Vincent Lannoo -, fatto che èqualcosa di assolutamente
straordinario in tempo di trasposizioni cinematografiche e televisive di
testi sui non-morti.
Vampires è un mockumentary – un finto documentario se qualcun non
l’avesse ancora capito dopo The Blair Witch Project, Open Water, Rec,
Rec 2, Quarantena, Cloverfield, Paranormal Activity, Paranormal
Activity 2 (sarà per caso un altro settore inflazionato?) – su di una
famiglia belga di vampiri.
Vincent Lannoo racconta con umorismo le vicende di una normale famiglia
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12 dicembre 2010
di vampiri: il padre arricchito, la madre schizofrenica, il figlio ribelle e la
figlia minore che, in una parodia riuscitissima dei ragazzi emo, vuole
diventare umana e fa di tutto per sembrarlo (compreso un fidanzatino
umano).
la
Ci sono bare in cui dormire prese dal becchino di fiducia, vicini-vampiri
all’antica che vivono nello scantinato, poliziotti che portano il pasto in
versione immigrato nero senza lavoro, gabbie per tenere gli umani-galline
da liberare poi per casa per divertirsi in una sorta di violentissima caccia
alla volpe vampiresca.
sa
Sarà la disobbedienza delle regole del figlio ribelle a portare i nostri in
Canada dove vige tra i vampiri uno spirito ovviamente più democratico,
americano con la A maiuscola.
pe
rs
in
Il regista belga si diverte e diverte un pubblico clamorosamente
impreparato in materia (da scrivere sugli annali la domanda di uno
spettatore al regista durante la postvisione: “Perché il padrino dei vampiri
stava nel consolato della Romania?”) per arrivare ad un finale ancora
pieno di idee tra cui una coraggiosa devampirizzazione.
Come poi dirà anche il regista una volta conclusa la proiezione, il film si
presta sicuramente ad una lettura sociale, anche se entrambe le parti
(Destra e Sinistra) sembrano convinte che la pellicola stia dalla loro.
Ora sta tutto alle case di distribuzione: riusciranno a vendere un film di
vampiri senza pubblicizzarlo come l’ennesimo Twilight, deludendo così gli
adolescenti e perdendo il pubblico adulto?
Io, sinceramente, scommetto di no.
VOTO:7,5
Scheda Film
Titolo originale: Vampires
Regista: Vincent Lannoo
Sceneggiatura: Vincent Lannoo, Frédérique Broos
Fotografia: Vincent Van Gelder
Montaggio: Frédérique Broos
Attori principali: Carlo Ferrante, Vera Van Dooren, Pierre Lognay, Fleur Lise Heuet
Durata: 88′
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