come quando perchè - Un Sogno Chiamato Italia

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come quando perchè - Un Sogno Chiamato Italia
ASSOCIAZIONE PRO BAMBINI DI CHERNOBYL
“UN SOGNO CHIAMATO ITALIA”
via Alfieri, 16 – Castiglione d’Adda (LO)
C. F. 90514120154 determinazione n. REGCU/272/2006
Tel. 0377 900051 fax 0377 437131 cell. 333 7489228
e-mail [email protected]
Quando, come e perché….
Quando:
Tutto è iniziato il 27 maggio 1995 quando arrivarono a Castiglione d’Adda Liubov di anni 11 ospitata
dalla famiglia Fiorenza Piero, Anja di anni 7 ospitata dalla famiglia Gervasi Mario, Nastia di anni 7 e
Dima di anni 12 ospitati dalla famiglia Gervasi Bruno che, aderendo all’iniziativa d’ospitalità promossa dal
comitato di Montodine hanno dato il via a questa bellissima esperienza.
Durante le cinque settimane di permanenza di questi bambini, molte famiglie castiglionesi,
manifestarono il desiderio di accogliere questi piccoli e così a maggio del 1996 invece di 4 arrivarono
ben 43 bambini, con il Comitato Pro Bambini di Chernobyl del Comune di Castiglione d’Adda, formato
dal sindaco Betti Tino, Don Pierluigi Leva, Carla e Anna Tarenzi.
Da allora i bambini sono sempre aumentati, quest’anno il nostro gruppo era formato da 80 bambini e 4
accompagnatrici e considerato che dal nostro gruppo si sono staccati nel 97 il Comitato di
Casalpusterlengo, nel 2000 quello di Codogno e Don Pierluigi ha costituito un comitato con la sua
Parrocchia a Sant’Angelo, in tutto quest’anno sono arrivati circa 200 bambini!
Come:
Il Comitato è stato poi trasformato nel 2006 in associazione ONLUS da Carla Anna e Piermary che già
facevano parte del comitato che con Rosy di Castiglione, Nunzio di Lodi e Carla e Luisa di Casalmaiocco
hanno formato il primo consiglio direttivo dell’associazione.
Il proponente del progetto d’accoglienza è l’associazione, il presidente è il responsabile; tutta la
documentazione, i bilanci con le ricevute delle entrate e uscite, vengono trasmessi in Provincia a Lodi, al
termine di ogni vacanza.
Il Comune mette a disposizione i locali dell’ex asilo, dove i bambini si ritrovano quotidianamente per
attività ludiche, mentre i bambini ospitati a Casalmaiocco e paesi vicini, si ritrovano all’oratorio di
Casalmaiocco. La documentazione relativa alla realizzazione della vacanza è preparata dall’associazione e
con l’aiuto di tutte le famiglie che accolgono i bambini, con le varie iniziative di raccolta fondi si
sostengono le spese di viaggio e organizzative.
Ogni volta che prepariamo una vacanza l’iter burocratico è molto severo, per le famiglie d’origine, per
l’associazione ed anche per le famiglie ospitanti; organizziamo una vacanza di 6 settimane dai primi
giorni di giugno a luglio, ed un’altra vacanza “speciale” a dicembre, pagata totalmente dalle famiglie
ospitanti.
Una delle regole dell’associazione è il limite dell’età dei bambini ospitati, fissato all’anno del compimento
dei 14 anni; questo perché crediamo giusto dare la possibilità a molti bambini di venire in Italia e anche
se è difficile, un po’ per comodità, ma sopratutto per il grande affetto che si crea tra famiglia e
bambino, lasciare un bambino che già si conosce bene, per intraprendere una nuova esperienza…. Noi ci
auguriamo che molti, giunti al termine, ricomincino con un nuovo bambino.
Quasi tutti i bambini provengono dal villaggio di Ianovka, in territorio tutt’ora altamente contaminato,
dove non ci sono macchine, la bicicletta per molti è un sogno, l’acqua si prende al pozzo e il “bagno” si
trova ancora in fondo al cortile.
Alcune famiglie si sono recate in Bielorussia, ospitati dalle famiglie dei “loro” bambini, è allora più facile
capire cosa possono provare questi bambini la prima volta che vengono nelle nostre case: non conoscono
noi, i nostri cibi e le nostre abitudini….. e se utilizzano i carretti al posto delle macchine come possono
comprendere perché il “papà” italiano si è arrabbiato tanto se con la bici sono finiti a tutta velocità,
nella portiera della macchina?
Perché:
LO SCOPO del soggiorno è quello di allontanare i bambini Bielorussi, dalla loro terra contaminata,
dall’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, offrendo loro una “vacanza terapeutica” in una zona
pulita….. infatti bastano pochi mesi di aria e cibo puliti per rafforzare la loro salute, accumulare
anticorpi utili ad affrontare le radiazioni, riducendo così il rischio che siano colpiti da tumore alla
tiroide o leucemia, è per questo che riteniamo il nostro progetto molto bello e importante e questo è
l’unico modo per aiutarli….
Ospitare questi bambini è un grande impegno, ma molte famiglie danno la loro disponibilità
all’accoglienza e questo ci sprona a proseguire.
E’ bellissimo vedere la piazza gremita di gente che accoglie questi piccoli e anche se il motivo principale
resta il soggiorno terapeutico, emergono importanti valori quali la solidarietà, l’accoglienza, l’educazione
alla mondialità, che ci aiutano a crescere come persone e come famiglie.
Certo la diversità della lingua, ma soprattutto una cultura e abitudini differenti, possono creare qualche
problema al nostro vivere quotidiano, ma queste difficoltà rientrano nell’ordine delle cose ed il rispetto
e l’amore per questi piccoli, aiutano a superare tutti gli ostacoli che a prima vista possono sembrare
insormontabili.
Questi bambini non hanno valigie piene di costosi regali (spesso non hanno neanche le valigie) ma hanno
ugualmente qualcosa da dare: ci aiutano a riflettere sulle nostre scelte, sui veri valori e quindi sulla
nostra vita.
Non ci appartengono, hanno un’altra mamma e un altro papà, noi siamo la loro famiglia per sei
settimane… poi tornano a casa e insieme alle enormi valigie, si portano via i nostri cuori.
Ma per chi come noi, crede in questo… tutto ciò è un dono….. grazie bambini!
Carla Anna Piermary Rosy Nunzio Carla Luisa