N. 2 novembre 2009 - AIAS Bologna Onlus

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N. 2 novembre 2009 - AIAS Bologna Onlus
Notiziario N.2/2009, Aut. Trib. di Bologna n.° 7090 del 08.02.2001. Sped. in abb. postale Art. 2, comma 20/c, Legge 662/96 aut. D.C.I. – Regione E/R – quadrimestrale di
informazione dell’associazione - Redazione e proprietà AIAS Bologna ONLUS via Ferrara 32 40139 Bologna. Direttore responsabile Carlo Ciccaglioni - tiratura 3700 copie
Bollettino N. 2 novembre 2009
Sommario: Editoriale: Cambio del testimone nel consiglio AIAS - Lascia la presidenza dell’AIAS: 25 anni d’impegno
È accaduto negli ultimi mesi: le luci di via abba, 10 candeline lper l’Atelier P.E, premiazione Concorso
letterario
Argomenti:
“ il centro di salvataggio”, Rendere la vita dei bambini disabili un’avven
ura sicura
Notizie dai nostri servizi:
Gazzettier dell’Atelier, al cinema con il tempo libero
Come collaborare con l’Associazione - Grazie per il 5 per mille
Cambio del Testimone nel Consiglio direttivo dell’AIAS Bologna onlus
L’AIAS ha cambiato il suo Presidente, dopo quasi 25
anni di presidenza di Enrica Pietra Lenzi alla quale vanno tutti i nostri ringraziamenti per aver fatto crescere l’associazione in modo veramente formidabile, soprattutto
sviluppando numerose attività e servizi. Enrica, continuerà a essere presente in consiglio per curare tutti gli aspetti “politico-istituzionali” che toccano la nostra vita,
permettendo al nuovo presidente Gianluca Pizzi (dottore
commercialista) di acquisire la necessaria esperienza in
questo delicato settore.
A proposito di Gianluca voglio ricordare che la sua
“carriera” in AIAS è iniziata molti anni fa, quando ha svolto il suo servizio civile come obiettore di coscienza, forse
i più vecchi fra noi se lo ricordano, è continuata per molti
anni come Revisore dei Conti. Parlando con lui si coglie
il suo entusiasmo per l’inizio di questa nuova avventura e
anche, però, le sue titubanze legate da un lato alla responsabilità, comunque gestire una “organizzazione” con
cento dipendenti non è uno scherzo, dall’altro la consapevolezza delle vecchie e nuove sfide che ci stanno davanti.
Non mi resta che augurare al dott. Pizzi e a tutto il nuovo
consiglio i miei migliori auguri di buon lavoro, consapevole che i cambiamenti in corso nella base sociale e
nella società richiedono l’impegno di tutti i consiglieri,
soci, lavoratori, volontari, amici e sostenitori.
E un ancor più grande: “Grazie Enrica”
Luca Pieri (Consiglio AIAS)
Lascia la Presidenza dell’ AIAS di Bologna:
25 anni d’impegno
Lascia la presidenza dell'Aias Enrica Pietra Lenzi, presidente dell'associazione bolognese dal 1985 (tranne per due
anni, quando nel '94 è stata nominata membro del Parlamento italiano). Per venticinque anni ha parlato in nome dei
disabili bolognesi. Ha difeso le loro famiglie e contribuito ad
innovare i servizi. Ha visto passare sindaci e assessori, politiche di Welfare e nuovi progetti per l'inserimento lavorativo
e scolastico. Attorno a lei in tutti questi anni è passato un
mondo, dalle grandi battaglie per l'integrazione scolastica
alle tante delusioni che hanno accompagnato l'approvazione di una legge sull'inserimento lavorativo delle persone
disabili, che ancora rimane disapplicata: "In Italia abbiamo
buone leggi a livello nazionale, ma non vengono rese esecutive a livello locale. Invito tutti - spiega Enrica Pietra Lenzi
- a rinnovare il proprio impegno all’interno dell’associazione
per non perdere quello che è stato realizzato in tutti questi
anni e per valorizzare il patrimonio di valori e di diritti di cui
l’AIAS si è fatta sempre promotrice”. “La mia maggiore preoccupazione è per le famiglie di disabili gravi, che si stanno
chiudendo in se stesse e spesso non sono più in grado di
seguire i loro cari. In questo senso il fatto che il lavoro per
molto disabili sia ormai soltanto un miraggio rende ancora
più drammatica la situazione". L’AIAS di Bologna è una
struttura di servizio, costola del complesso sistema di Welfare della nostra città, interlocutore delle istituzioni cittadine
e datore di lavoro di educatori e assistenti domiciliari.
"Resterò a seguire le attività che riguardano i rapporti politico-istituzionali, i comitati consultivi misti... E mi dedicherò
all'organizzazione del “cinquantennale” dell'associazione,
che cadrà nel 2012"
Mauro Sarti (giornalista)
E ’ AC C A D U T O N E G L I U LT I M I M E S I
Avremmo voluto presentare in questo nostro foglio di infor-
mazione un sintetico riassunto delle attività svolte nell’anno
2009, ma quando abbiamo iniziato a raccogliere i dati necessari, ci siamo accorti che una pagina non sarebbe bastata ad
elencarle tutte. Abbiamo allora deciso di ricordarne solo alcune, non perché siano le più importanti, ma perché possono
aiutare a capire la complessità ed i differenti ambiti del nostro
lavoro associativo.
Le Luci di via Abba 2009
La festa di via Abba c’è stata, malgrado la pioggia che ha
costretto la maggior parte dei partecipanti ad un rientro forzato a casa. Alcune delle attività si sono svolte lo stesso a cominciare
dal
laboratorio di
danza, organizzato dal Selene
Centro
Studi
Eko. Contemporaneamente c’è
stata una grossa partecipazione di bambini e genitori presso il Nido Abba che insieme
hanno fatto giochi: il tiro alla fune, la corsa dei sacchi e tanti
altri ancora.
I ragazzi del Centro Fandango,
oltre ad essere presenti con un
banchetto, hanno distribuito ai
presenti la merenda offerta dal
centro Commerciale San Ruffillo. Gran finale in musica con
“Hey Joe Abba Rock ”: dopo la
pioggia, quattro gruppi rock si
sono alternati sul palco, montato in pochissimo tempo, hanno
suonato pezzi famosi tra
rock e jazz da tener svegli gli abitanti della via.
Per l’organizzazione e la
buona riuscita della festa hanno collaborato: il
Centro Diurno Fandango
(AIAS Bologna Onlus), il
Centro Diurno Rondine
(Azienda USL di Bologna), l’Associazione “Non andremo mai
in tv”, il Centro Sociale Anziani “Foscherara”, il “Nido Abba”
della CADIAI, l’Acer, la Scuola elementare e dell’infanzia
“Raffaello Sanzio”, il Selene Centro Studi Eko, la Polisportiva
Pontevecchio, l’Associazione Oltre e l’associazione Mondo
Gatto e per ultimi ma
sicuramente più importanti tutti i commercianti di via Abba.
10 candeline per l’Atelier Principe Emilio
Dieci anni di impegno concreto di AIAS Bologna Onlus a Corticella per migliorare la qualità della vita e la dignità delle persone disabili.
Lo scorso 28 ottobre, si è svolta la festa di compleanno del
centro AIAS, programmata all’interno del calendario della
Festa de l’Unità di Villa Torchi.
Sono molti anni che l’AIAS è presente nel Quartiere con diverse attività sociali rappresentate dal Centro Diurno e dalle
numerose attività educative proposte nella fascia pomeridiana. In realtà e stata una doppia festa oltre il compleanno decennale del centro, la Presidente uscente, Enrica Pietra Lenzi
ha passato il testimone al nuovo Presidente dell’AIAS: Gianluca Pizzi, presenti alla cerimonia sono stati Claudio Mazzanti, presidente del quartiere Navile e Bruno Pallotti Presidente
del Centro Sociale di Villa Torchi.
Una festa all’insegna del divertimento, nella quale tutti hanno
ballato accompagnati dalle musiche irlandesi del gruppo
“B.Folk”.
Premiazione del Concorso Letterario “Premio
Pontiggia 2009”
Venerdì 11 dicembre si è svolta la premiazione del nostro
concorso letterario (arrivato alla terza edizione) che è nato
con un duplice scopo: vuole, celebrando la memoria dello
scrittore scomparso nel giugno del 2003, promuovere l’abbattimento delle barriere culturali facendo emergere la creatività
delle persone disabili per una società basata sulla tolleranza
ed il rispetto delle reciproche differenze e in secondo luogo
utilizzare la scrittura come strumento di integrazione, emancipazione e autoaffermazione, per manifestare la propria personalità al di là di ogni barriera e oltre la disabilità.
La giuria era formata da: Claudio Imprudente (giornalista e
Presidente del Centro Documentazione Handicap), Costanza
Savini (scrittrice e organizzatrice di laboratori di lettura e scrittura creativa), Delia Nardi ("La Società di Lettura" e amante
della lettura), Gianfranco Vicinelli (scrittore umorista), Roberta
Ballotta (Assessora alla Cultura del Comune di S.Lazzaro di
Savena e divoratrice di libri), Rosalba Casetti (poetessa e
organizzatrice di corsi di poesia) e infine Arianna Buson
(responsabile della Biblioteca Natalia Ginzburg).
Nella sezione Poesia ha vinto il premio Mirko Facchinetti di
Bergamo. Si sono classificati: al 2° posto, Filippo De Madai
Baggio di Treviso; al 3° posto, Gianluca Buono di Bologna; al
4° Francesco Mura di Belluno infine e a pari merito al 5°, Stefano Bertolini di Sondrio e Mario Fulgaro di Bologna.
Nella sezione narrativa vince il premio Giorgio Bonfanati di
Bergamo. Si sono classificati: al 2° posto, Marco Mignardi di
Bologna; al 3°, Graziella Roggiolani di Arezzo; al 4°, Chiara
Maggioni di Milano e al 5°, Giacomo De Nuccio di Varese
Hanno distribuito i premi ,ai numerosi partecipanti del concorso, l'Assessore alla Cultura Provincia di Bologna, Maura Pozzati la Presidente del Quartiere Savena, Virginia Gieri e il Presidente del Quartiere Santo Stefano, Giuseppe Maria Mioni.
Hanno collaborato con L’AIAS Bologna onlus la Biblioteca “N.
Ginzburg”, il Quartiere Savena di Bologna, la Fondazione Dopo di Noi Bologna onlus, l’Associazione Centro Documentazione Handicap, e il gruppo Legg’Io.
ARGOMENTI
Al termine di questo 2009 che, come al solito, ha visto produrre fiumi di parole sulla disabilità (…
e la Conferenza nazionale tenutasi a Torino in ottobre ne è stato un fulgido esempio) ed ha presentato in TV e sui giornali la nascita di nuovi comitati/gruppi/progetti tutti finalizzati a portare benefici alle persone con disabilità, propongo a chi ci legge un piccolo racconto, frutto della saggezza orientale. Il raccontino è un po’ “scanzonato”, ma può aiutarci a non dimenticare nel nostro quotidiano operare le finalità ed i valori che, 47 anni fa, ci hanno spinto a metterci insieme.
Enrica
IL CENTRO DI SALVATAGGIO
Lungo una costa rocciosa
su un punto in cui i naufragi erano piuttosto
frequenti
sorgeva un tempo un piccolo e sgangherato
Centro di salvataggio.
costituito da un capanno e una sola barca.
A gestirlo c’erano poche persone, ma molto
attente.
le quali sorvegliavano costantemente il mare
e senza troppi riguardi per la propria incolumità
erano pronte a sfidare coraggiosamente
la tempesta
al primo segnale di pericolo.
Molte vite erano state salvate in questo modo e
Il Centro divenne famoso.
A mano a mano che la fama aumentava
la gente della zona insisteva per offrire
la propria collaborazione a un’opera tanto
preziosa.
Essi donarono tempo e denaro
tanto che il numero degli iscritti aumentò,
furono acquistate nuove barche e istruiti
nuovi equipaggi.
La capanna fu sostituita da un edificio
confortevole
in grado di provvedere alle necessità di coloro
che venivano salvati e,
com’è prevedibile, dato che non tutti i giorni
avviene un naufragio,
esso divenne un ritrovo popolare,
una specie di circolo sociale.
Col passare del tempo i soci furono sempre più
occupati
con le attività ricreative
e sempre meno interessati alle operazioni
di salvataggio,
anche se sul tesserino che portavano spiccava
il motto originale.
In realtà,quando qualcuno veniva effettivamente
salvato,
era una gran seccatura
perché si trattava di gente sporca e malridotta
che insudiciava i mobili e i tappeti.
Ben presto le attività sociali del circolo divennero
cosi numerose
e quelle di salvataggio cosi scarse che durante
una riunione
ci fu una levata di scudi da parte di alcuni
I quali insistevano affinché si ritornasse
allo scopo originale del Centro.
La proposta fu messa ai voti e gli agitatori,
che si rivelarono una piccola minoranza,
furono invitati ad andarsene dal circolo e a creare
un nuovo Centro.
Ed è proprio quello che essi fecero,
un po’ più avanti, lungo la costa
con tanto altruismo e ardimento che, dopo poco tempo,
il loro eroismo li rese famosi.
Arrivarono cosi nuovi collaboratori,
la loro baracca fu ristrutturata
e il loro idealismo smorzato.
Se vi capita di passare da quelle parti
Troverete tutta una serie di circoli esclusivi
disseminati lungo la costa.
Ciascuno di essi è giustamente fiero
delle sue origini e delle sue tradizioni.
Da quelle parte avvengono ancora i naufragi,
ma nessuno ci bada.
“Rendere la vita dei bambini
con disabilità un’avventura
sicura”
In occasione del Ventesimo Anniversario della Convenzione ONU sui Diritti
dei Bambini e degli Adolescenti, l’AIAS
Bologna onlus ed i suoi partner internazionali hanno organizzato il 19 e 20
novembre, in collaborazione con Ca’ La
Ghironda - ModernArtMuseum, due giornate di studio, formazione e festa sul tema dei Diritti dell’Infanzia e la prevenzione
del maltrattamento di bambini con disabilità.
Le iniziative si inseriscono nell’ambito del progetto “Making Life
a Safe Adventure” (Rendere la vita dei bambini con disabilità
un’avventura sicura), finanziato dalla Commissione Europea,
nell’ambito del programma Daphne.
Il progetto ha inteso sviluppare strategie per la prevenzione del
maltrattamento dei bambini, basate sul rafforzamento delle famiglie e delle reti di supporto, oltre che sul rispetto dei diritti dei
bambini. Rifuggendo dal pregiudizio che la disabilità sia causa
diretta di situazioni a rischio ma mettendo in evidenza le risorse
presenti a livello individuale, familiare e della comunità.
Gli eventi sono stati ospitati a Ca’ La Ghironda - ModernArtMuseum, area museale, ubicata sulle colline di Zola Predosa (BO)
ma anche centro educativo, per cui si è potuto godere per due
giorni dell'effetto benefico dell'arte e della natura.
La prima giornata è stata rivolta principalmente a rappresentanti di organizzazioni che da prospettive diverse operano per il
benessere di bambini con disabilità: esperti, genitori, operatori
dei servizi, amministratori e funzionari pubblici.
Esperti del settore e testimoni sono intervenuti sul rapporto tra
disabilità, benessere e prevenzione del maltrattamento, sia in
Italia che in Europa.
In modo particolare si è approfondito il tema del rapporto della
comunicazione tra famiglie e servizi e fra genitori e figli.
Con interventi di: Charlotte McClain-Nhlapo (Banca Mondiale),
Simonetta Agnello Hornby (scrittrice), Yannick Besnier (vice
direttore AFPE, F), Sergio Anastasia (IRCCS Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico di Milano), Janet Fairley
(formatrice - TASS UK), Melissa Filippini (psicologa e ricercatrice), Claudio Imprudente (giornalista, scrittore), Maria Cristina
Pesci (vice presidente AIAS Bologna onlus e medico psicoterauta), Benedetta Turdo (Commissione Europea Programma
Daphne), Donata Vivanti (vice presidente European Disability
Forum), Valentina Zincati (regista).
Il venerdì è stato dedicato allo scambio di buone pratiche di
intervento. La giornata, rivolta a professionisti (operatori dell’ambito sociale, sanitario, educativo/scolastico), genitori e rappresentanti di associazioni, cooperative, studenti, ecc. ha costituito un’importante opportunità di formazione e di raccolta di
spunti per nuove piste di lavoro a partire dell’esperienza di colleghi italiani ed esteri: un mix di esperienze di laboratorio con il
coinvolgimento attivo dei partecipanti, e presentazioni brevi che
documentassero esperienze, modelli di interventi, risultati di
progetti. In contemporanea alcuni gruppi di giovani con disabilità sono stati coinvolti in laboratori creativi presso l'atelier del
museo.
Hanno concluso il meeting la “Festa creativa”, curata dalla se-
zione didattica di Ca’ la Ghironda – ModernArtMuseum e dagli educatori AIAS, dove bambini e ragazzi con e senza disabilità, genitori, operatori, scolaresche, sono stati coinvolti nella
realizzazione di un’originale opera creativa, realizzata in progettazione partecipata, dal titolo: “Intrecci di Emozioni sul
Pentagramma Vita” in cui ciascun partecipante è stato il protagonista di un pezzo di opera creativa, realizzata in armonia
con altri compagni di lavoro. E il “taglio della torta” del ventesimo anniversario della Convenzione ONU, un brindisi con
tutti i partecipanti tra cui il Parlamentare Europeo Vittorio Prodi, Gianluca Borghi dell’Assemblea Legislativa della Regione
Emilia Romagna e la vicesindaco del Comune di Zola Predosa Simona Mastrocinque.
Dal convegno è emerso un dato allarmante "I minori disabili
sono oltre tre volte più facilmente vittime di abusi di quelli normodotati. Il numero sale da 4 a 10 volte per le disabilità dello
sviluppo". La denuncia viene da Donata Vivanti, vice presidente dell'European disability forum (Edf) che ha come obiettivo la tutela dei diritti umani e civili di 37milioni di disabili in
Europa. Anche le Nazioni unite, per bocca di Charlotte
McClain-Nhlapo, esprimono forte preoccupazione per i risultati di uno studio sulla violenza domestica contro i bambini: "I
più colpiti da abusi sono i minori con disabilità - dice la diplomatica - il tasso di violenza è il doppio rispetto ai normodotati". Ex-collaboratrice di Nelson Mandela e membro della commissione Onu per la convenzione dei diritti dell'infanzia e da
sempre impegnata sul fronte dei diritti dei bambini, McClainNhlapo si è poi soffermata sulla cause di questi abusi: "Gli
ostacoli maggiori, oltre a quelli fisici e politici - spiega -, sono
soprattutto sociali, come lo stigma, o legati alla povertà”.
Di povertà e stigma parla anche la Vivanti, "I bambini disabili
di solito non sono valutati come gli altri figli - racconta -, per
questa ragione soffrono di segregazione e isolamento. Le
famiglie, se non ricevono aiuto economico e assistenza, spesso non hanno alternativa e diventano negligenti, causando un
danno irreparabile al bambino disabile".
Un appello accorato "affinché il governo non abbassi il livello
di assistenza, anche economica, alle famiglie" è venuto da
Evert-Jan Hoogerwerf, responsabile AIAS Bologna onlus per i
progetti europei e coordinatore del convegno: "Bisogna continuare a sostenere le famiglie, soprattutto in questo periodo di
recessione - dice Hoogerwerf -: il pericolo è che gli episodi di
violenza su bambini disabili portino a mettere in discussione il
ruolo della famiglia. Occorre invece rafforzarlo. Per questo
rivolgiamo un appello al governo affinché non abbassi il livello
di assistenza, anche economica alle famiglie. Bisogna metterle nella condizione di occuparsi dei propri figli, il rischio è che
diminuiscano i fattori protettivi contro gli abusi".
Al convegno, è intervenuto anche Claudio Imprudente, presidente del Centro documentazione handicap di Bologna: "Il
tema di questo seminario è la violenza contro i bambini disabili - dice - ma di che violenza si tratta? Fisica, psicologica o
morale? Accanto a queste tre, io individuo un'altra violenza,
più subdola: quella culturale e semantica, che dà al minore
disabile un'etichetta legata alle convenzioni socialmente accettate. Un bambino chiamato da tutti “speciale” o “deficiente”
si sentirà così per tutta la vita" conclude.
Novembre zeronove
Io vorrei Ivan a fare il
gazzettier ma lui non
torna.
E’ bello scrivere al
computer.
La Katia dice la sua
ma Marco no.
Io sono il più elegante
Sono contento di
fare il gazzettier ma i
miei colleghi non mi
danno una mano.
Faccio l’inviato speciale ma nessuno lo sa.
Katia è la più bella
ragazza della redazione
È colpa mia se
la Duka è andata via.
Foto d’archivio :
La redazione nei
bei tempi andati
Questa attività è molto
interessante perché è
proprio uno zibaldone.
Marco è proprio manesco.
Io mi nutro di gioielli: sono
la pupa della redazione
Mi espongo anche io,
senza veli, in questa vetrina di piccole indiscrezioni ma anche di apprezzamento di ciò che
facciamo insieme.
E’ un bel modo di lavorare e che mi piace penso
si veda … dal risultato .
Ho deciso di comparire
per la prima volta, così,
nella redazione.(Lorenzo)
Vi dico io cos’è
Aggiungo alcuni
dettagli
-In alcuni posti di
corticella
- Nei servizi AIAS,
- sul sito ed allegato
al bollettino
Potete richiederlo
anche in cartaceo
È un foglioracconto su ciò
che accade
all’atelier quindi :
ricorda, informa,
diverte, stimola…
Una produzione
sociale utile come
documentazione
ed occasione di
scambio
L’ attività è iniziata
nell’ottobre 2007
Escono 5 numeri
e 1 speciale
all’anno
Ecco dove lo
potete trovare
Tempo di lettura 2
minuti… più tutto
quello che vi occorre per capire il
senso e/o ridere
Tiratura 35 copie
Disegni di Katia Duca
Atelier “Principe Emlio” Via Colombarola 44 -40128 Bologna- tel/fax 051-327351 [email protected]
Una nostra cara socia ha presentato il 1° ottobre un libro di poesie: “ L’oscura esultanza” da cui ne traggo una:
ho guardato a lungo il mare,
lì, seduta nel quieto mondo grigio
nel mite lamento delle pietre sbattute dall’onda
- stavo lì, con quel pulsare dentro dell’assenza
ad ascoltare il rimpianto dell’ora che è stata
a riparare quel che nei giorni s’era impigliato dentro
a imparare la legge dell’accettazione
e stare come le barche rovesciate a riva
per l’inverno, in attesa
“Abbracci spezzati”. Al cinema con il Tempo
Libero
Siamo andati al cinema. C’era una signora con il marito,
poi una signora in carrozzina abbastanza anziana con i
capelli nocciola e una ragazza abbastanza esile, che avevo
già visto a qualche festa. Poi c’era il padre di Ivan, mi ha
accompagnato lui.
Quando siamo stati al Medusa Multisala, la signora con
l’altro signore diceva che Parnassus l’aveva già visto … la
decisione di cosa vedere è stata un po’ a caso … a me
andava bene qualsiasi altro film e i signori hanno deciso su
… gli andava bene tutto, anche a loro … io ho detto solo
che questo non l’avevo mai visto e quando abbiamo letto
che era di Almodovar mi è venuta la curiosità e ho detto “Io
questo film qua non l’ho mai visto, se a voi va bene a me
farebbe piacere vederlo”.
Non ci sono state altre proposte, quindi io ho detto “ Se
volete vedere qualcos’altro ditemelo … !” , ma non ci sono
state altre proposte … ma non volevo imporre le mie decisioni …
Mi è dispiaciuto ma mi è piaciuto, nel senso.
Mi sono trovato nella situazione in cui temevo di imporre a
un gruppo di adulti sconosciuti qualcosa, ma loro erano
così indecisi che mi sono permesso di fare una proposta.
Almodovar è un regista che mi piace molto, dei suoi film ne
ho visti parecchi in DVD.
Abbiamo visto il film e siamo tornati tutti a casa, ho commentato solo con il papà di Ivan, in macchina, mentre mi
riportava a casa.
Lui mi diceva che quello che abbiamo visto insieme non
era il suo genere, mi ha parlato a lungo, ma non ho capito
bene cosa mi voleva dire, forse ero già stanco.
Al momento dell’uscita dal cinema l’unica cosa che la signora ha detto è che si era addormentata durante la proiezione, e basta.
Ognuno è andato per la sua strada, tutto OK, però mi sarebbe piaciuto condividere le loro perplessità.
La prossima volta, non lo so …. avrei piacere di condividere i loro pareri su quello che preferiscono come film, perché
in fondo mi sento un po’ in colpa del fatto che non è piaciuto Abbracci spezzati.
Da un certo punto di vista è stato imbarazzante, d’altra
parte meglio di così non poteva andarmi.
Iacopo Bartolomei (Milonga)
Rosalba Casetti
Nel formulare gli auguri per il Natale, rimane
nostro desiderio ringraziare ancora una volta i
Soci, i Sostenitori, i Volontari per l’appoggio
e la considerazione con cui ci hanno seguito in
questo anno e in quelli passati, aiutando la
nostra Associazione a crescere e migliorare la
qualità dei servizi offerti. Confidando nella fiducia e nell’adesione anche per il prossimo
anno, vi dedichiamo una poesia di Umberto
Saba
A Gesu' Bambino
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome
5 per mille - una buona notizia
P E R I VO S T R I REGALI E PER GLI
AUGURI D I N ATA L E
BANCHETTO DELLA SOLIDARIETÀ
Anche quest’anno, come è ormai tradizione, saremo al
Centro Commerciale “Centro Nova” di Villanova di Castenaso con il banchetto di Natale dove esporremo bellissimi oggetti natalizi, candele e composizioni con le perline
realizzate dalle volontarie e oggetti in cartapesta creati dai
ragazzi dell’Atelier. L’iniziativa fa parte della campagna di
raccolta fondi dell’Associazione denominata: “Illumina il tuo
Natale con un gesto di solidarietà” iniziata già otto anni fa e
portata avanti grazie al costante contributo delle volontarie
e volontari. Le date e gli orari di apertura sono i seguenti:
venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 dalle ore 9.00 alle
ore 21.00
Il ricavato andrà a sostenere le attività e i progetti che l’associazione sta realizzando per promuovere i diritti delle
persone disabili.
IL PIACERE DI SCRIVERE … IL PIACERE DI DONARE
Spedisci i tuoi auguri contribuendo ad assicurare una migliore qualità della vita nei Servizi Socio Riabilitativi Diurni
e Residenziali dell’AIAS di Bologna onlus.
L’AIAS Bologna Onlus, con l’attivazione di laboratori creativi e attività educative, promuove le capacità e stimola le
potenzialità delle persone disabili.
Sono ragazze e ragazzi, che con l’aiuto di operatori ed
attrezzature adeguate riescono a esprimere la fantasia e la
loro voglia di esserci nel mondo.
Dai quattro dipinti di Marco, Claudia e Nadia sono stati
prodotti alcuni biglietti di auguri. Vi invitiamo ad acquistarli
anche per incoraggiare la loro creatività che si manifesta
liberamente a prescindere dalla loro disabilità
Per informazioni: Carlo Ciccaglioni
051 454727
[email protected]
Il 30 ottobre l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati riguardanti le preferenze per la destinazione del 5 per mille espresse dai contribuenti nel 2007 ed i relativi importi. Il Volontariato si conferma come settore con maggior richiamo e riceverà
355.2 milioni di euro, seguito dalla ricerca sanitaria (62.9 milioni) e scientifica (57.8 milioni).
L'AIAS Bologna onlus... c'è con 384 scelte dei contribuenti
e con un importo totale di 17.038,61.
Speriamo che presto arriveranno anche i contributi.
383 volte grazie a tutti quelli che
hanno firmato per noi.
I tanti modi per collaborare con l’AIAS
di Bologna onlus
Tesseramento, volontariato e donazioni
Tutte le persone possono dare il loro importante contributo a
sostegno dell’A.I.A.S.,delle sue attività e dei suoi progetti attraverso le modalità di seguito elencate:
Rinnovare la tessera o di diventare soci per la prima volta
facendone richiesta alla sede associativa.
La quota d’iscrizione per il 2008 sarà ancora di € 36,00
Fare del volontariato collaborando alle iniziative dell’associazione. Chiunque ne fosse interessato può rivolgersi a
Carla & Alberto 051 6275357.
Effettuare i versamenti a favore dell’AIAS tramite banca:
Ag. Carisbo di via Arno 26, Bologna
le coordinate IBAN
IT 38 O 06385 02421 07400018257P
oppure tramite il Servizio Postale:
c.c.p. n. 23609407
intestato a A.I.A.S. Bologna ONLUS
via Ferrara 32 - 40139 Bologna
Si ricorda che le erogazioni liberali effettuate da imprese e persone fisiche sono fiscalmente detraibili a norma del
DL 35/05 art 14 (legge denominata + Dai e - Versi)